Discover Pistoia n°57 Gennaio 2023

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g.capecchi@discoverpistoia.it

La Shoah e il presente

Il 2023 si apre, per Pistoia, con una nuova e importante iniziativa: “Le parole di Hurbinek”. Hurbinek è stato un “figlio di Auschwitz”, un bambino di tre anni, di cui ha parlato Primo Levi in La tregua, prosecuzione di Se questo è un uomo. Partendo da questo nome, che rappresenta tanti nomi, per lo più dimenticati, e una tragica esperienza, quella dei campi di sterminio nazisti, Massimo Bucciantini ha ideato un progetto che ha l’obiettivo di riflettere sul passato e sul presente.

Il Giorno della Memoria, in questo modo, diventa – a Pistoia – un’occasione importante, per guardare indietro, capire cosa è accaduto e come è possibile che sia accaduto, e puntare lo sguardo sull’oggi. Diventa l’approdo di un percorso, che si è snodato negli ultimi mesi con il coinvolgimento delle scuole e di importanti realtà associative locali, e che culmina in una settimana di appuntamenti da non perdere, presentati in questo numero di “Discover”, tra lezioni civili, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, readings.

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EDITORIALE
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Sommario
Giovanni

LE PAROLE DI HURBINEK

La Shoah e il tempo presente Un progetto per la città

Nel mondo che abbiamo oggi sotto gli occhi c’è ancora posto per una riflessione sulla Shoah? Quando tutti i testimoni ci avranno lasciato, ci resterà solo un lontano ricordo, come accade per tanti eventi del secolo scorso, che esauriscono la loro funzione nei piatti e ripetitivi riti della celebrazione? Quali parole, quali immagini, quali spazi dobbiamo inventarci perché tutto questo non accada? Come far sì che quel passato resti carne viva per il presente? Le parole di Hurbinek prova a rispondere a queste domande trasformando il Giorno della Memoria in una serie di iniziative e di incontri che si svolgeranno a Pistoia tra il 18 e il 29 gennaio. Non un giorno, dunque, ma più giorni, necessari per dare spessore a un tema che rischia, con il passare degli anni, di restare intrappolato

in discorsi sempre più solenni ma sempre più retorici, e che producono l’effetto contrario: quello di generare indifferenza o, peggio ancora, provocare quasi un senso di fastidio, soprattutto nelle giovani generazioni. Che questo proposito muova da una città toscana non deve considerarsi una casualità. La Toscana è da sempre impegnata nel promuovere iniziative che hanno come obiettivo il ricordo e la conoscenza di cosa sia stata la Shoah. Da quando è stato proclamato il Giorno della Memoria, la Regione Toscana è stata una delle prime istituzioni a organizzare i Treni della Memoria. Ma ciò non basta. Per questo motivo, Uniser Pistoia ha deciso di contribuire con un proprio progetto al fine di consolidare questa cultura di «politica della memoria» per poi allargarla ad altri istituti ed enti che operano sul territorio. In primo luogo coinvolgendo alcune scuole della città e della provincia, con la realizzazione di laboratori teatrali che vedono protagonisti gli studenti, e con l’impegno, negli anni a venire, ad allargare queste iniziative a un numero sempre maggiore di istituti scolastici. E insieme alle scuole, hanno aderito al programma la Biblioteca San Giorgio, i teatri e le librerie della città, dove sono in calendario i singoli eventi. Abbiamo voluto intitolare questo progetto Le parole di Hurbinek, prendendo a prestito le parole con cui Primo Levi, all’interno della Tregua, descrive il bambino Hurbinek, il «più piccolo e inerme tra noi», «un figlio della morte, un figlio di Auschwitz». L’eco delle sue parole, che non riuscì a trovare per esprimere l’orrore che lo circondava, risuona nelle iniziative a cui questo progetto dà voce. Con un unico intento: quello di offrire l’occasione di ripensare a temi e vicende che hanno marchiato a fuoco la vita di milioni di persone. Di donne e uomini come noi. Una

riflessione che non riguarda solo il passato ma l’età contemporanea. «Le parole di Hurbinek. Giornate della memoria. Scuola, teatro, lezioni civili» è ideato da Massimo Bucciantini e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Promosso da Uniser Pistoia, ATP Teatri di Pistoia, Istituto Storico della Resistenza, e con la collaborazione della Biblioteca San Giorgio e la libreria Lo Spazio.

Il Giorno della Memoria in una serie di iniziative e di incontri che si svolgeranno a Pistoia tra il 18 e il 29 gennaio
EVENTI
4 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023
Ottavia Piccolo Maura Gancitano

GIORNATE DELLA MEMORIA: SCUOLA, TEATRO, LEZIONI CIVILI

PISTOIA 18-29 GENNAIO 2023

«Hurbinek, che aveva tre anni e forse era nato in Auschwitz e non aveva mai visto un albero». Primo Levi

ANTEPRIMA - 18 gennaio Saloncino della MusicaPalazzo de' Rossi, ore 17 Le parole di Hurbinek con Ottavia Piccolo frammenti da La Tregua di Primo Levi

23 gennaio ore 11 (incontro online) «Come quando nel Lager… » La testimone Edith Bruck incontra gli studenti delle scuole pistoiesi

24 gennaio Biblioteca San Giorgio, ore 17.30 «Me, mi conoscete». Tre personaggi: Primo Levi, Capaneo, Kraus Lezione civile di Domenico Scarpa

25 gennaio Sala conferenze Uniser ore 17.30 Lezione civile di Francesca Mannocchi

26 gennaio Libreria Lo Spazio ore 18 Mara Fazio, Dal giardino all'inferno. Ultime lettere di una nonna ebrea dalla Germania, 1933-1942 (Bollati Boringhieri) Presentazione del libro con l’autrice e Alice Vannucchi

27 gennaio  Saloncino della Musica, Palazzo de' Rossi, ore 17.30 Lezione civile di Maura Gancitano Riflessioni su Hannah Arendt a partire da «Eichmann, dove inizia la notte» di Stefano Massini Letture di Maura Gancitano e Ciro Masella

27 gennaio 2023 Il Funaro, ore 21 archiviozeta La notte di Elie Wiesel drammaturgia e regia di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

28 gennaio Saloncino della Musica, Palazzo de' Rossi ore 17.30 Rappresentare l’irrappresentabile Lezione civile di Riccardo Falcinelli

28 gennaio 2023 Il Funaro, ore 21 Uthopia Processo a Dio di Stefano Massini mise en espace a cura di Ciro Masella

29 gennaio 2023 Il Funaro, ore 17 Officine della Cultura Le tre notti del '43 da un racconto di Giorgio Bassani di e con Enrico Fink (voce e flauto) e i solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo

LABORATORI NELLE SCUOLE

Un percorso di riflessione e condivisione creativa nelle scuole di Pistoia e provincia nelle settimane che precedono il Giorno della Memoria

novembre-dicembre 2022, gennaio 2023 Illuminismo per ragazze e ragazzi A cura di Giovanni Guerrieri/I Sacchi di Sabbia e Rodolfo Sacchettini

gennaio 2023

La zona grigia un esperimento di memoria attiva da I sommersi e i salvati di Primo Levi a cura di archiviozeta

Ingresso spettacoli 5 euro, lezioni civili a ingresso libero fino a esaurimento posti. Per informazioni sul programma: leparoledihurbinek@gmail.com

DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 5

MANIFESTAZIONE CULTURALE

Inizia il 67° premio Ceppo con la Giornata della Memoria: dialogo tra i vincitori Anna Sarfatti e Wlodek Goldkorn

Torna il 25 gennaio all’Auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio (ore 16.00) il Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia

La manifestazione culturale ed educativa diretta da Paolo Fabrizio Iacuzzi ha il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, il patrocinio del Consiglio regionale della Toscana nell’ambito della Festa della Toscana e del Comune di Pistoia, con il contributo di Giorgio Tesi Group. Cinque sono le manifestazioni che si svolgeranno fino a maggio: Ceppo Biennale Poesia con sei finalisti e due premi alla carriera; Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza con due scrittori; i Laboratori Ceppo Ragazzi, Ceppo Giovani Bolognini e Piccioni con oltre 2000 studenti partecipanti. Anna Sarfatti e Wlodek Goldkorn sono i vincitori del Premio Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza, che quest’anno raddoppia e celebra la Giornata della Memoria. La loro scrittura ha al centro la riflessione e la testimonianza della Shoah. Sarà l’occasione per presentare la nuova traduzione del Diario di Anne Frank pubblicata da Giunti nelle due edizioni per ragazzi con la prefazione di Anna Sarfatti e per adulti con quella di Wlodek Goldkorn. Per entrambi, ricordare non è solo recuperare frammenti

del passato ma anche rielaborarli con l’immaginazione, confrontarli col presente e proiettarli nel futuro, per dare voce alle vittime e agli sconfitti, per non dimenticare. Verrà anche presentato il nuovo libro di Anna Sarfatti, una delle maggiori scrittrici per ragazzi, Il nido del tempo (Giunti), che racconta la drammatica vicenda della madre, profuga in Inghilterra dopo le Leggi razziali del 1938, un’esperienza che per la prima volta la donna raccontò ai ragazzi il 27 gennaio 2017. Di Wlodek Goldkorn saranno presentati due libri: L’asino del Messia e Il bambino nella neve (Feltrinelli), tra narrativa, autobiografia e saggistica. Già responsabile delle pagine culturali de “L’Espresso” e collaboratore assiduo di “Repubblica”, Goldkorn è nato in Polonia ma emigrò con la famiglia in Israele nel 1968, a causa delle disposizioni antiebraiche dello stato polacco: è una delle voci più

autorevoli degli studi sul mondo ebraico e sull’Europa centro-orientale. Nella seconda metà di aprile i due scrittori verranno premiati durante il Premio Laboratorio Ceppo ragazzi: incontreranno gli studenti delle scuole primarie e secondarie e saranno premiate anche le migliori recensioni, scritte sui loro libri o sui classici consigliati, con buoni libro offerti dalla Fondazione Chianti Banca.

INIZIATIVE
6 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023

EVENTI

44 VOLTE NATURART!!!

Venerdì 20 Gennaio alle ore 17.00 nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia, presentazione del quarantaquattresimo numero di Naturart, il quadrimestrale bilingue giunto al 13° anno di pubblicazioni.

La presentazione del quarantaquattresimo numero di NATURART, in programma venerdì 20 gennaio p.v. nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia sarà anche l’evento di finissage della Mostra Fotografica “Pistorienses. Ritratti classici, racconti contemporanei” visitabile nelle Sale Affrescate del Comune di Pistoia e nel Museo Civico di Arte Antica fino al 29 gennaio. Il prestigioso periodico bilingue, giunto al tredicesimo anno di pubblicazioni e diretto da Giovanni Capecchi, ogni quattro mesi racconta Pistoia al mondo intero attraverso articoli e splendide foto, contribuendo fattivamente nella promozione e nella valorizzazione di tutte le eccellenze espresse dal nostro territorio. In questo numero, che si apre con un ricordo di Luciano Corsini, primo storico Direttore della testata recentemente scomparso all’età di 94 anni, si spazia come al solito tra arte, cultura, attialità e turismo. Grande spazio al ritorno nella Cattedrale di Pescia del trittico Robbiano ed alla presentazione del libro Itinerari nel Medioevo a Pistoia, una recente pubblicazione voluta per riscoprire una parte di storia della nostra città. Si prosegue con due approfonditi focus su Mauro Bolognini e la mostra a lui dedicata e sull’esposizione delle opere di Fausto Melotti, visitabili entrambe negli spazi di Pistoia Musei. Per quanto riguarda l’attualità, il racconto dell’evento NATURART TALK, che si è svolto a settembre in concomitanza con “Un Altro Parco in Città” e della puntata di Linea Verde Life dedicata interamente a Pistoia andata in onda sabato 12 Novembre su RAI Uno, che ha rappresentato un’altra importante vetrina per la nostra città e il suo territorio. Gli altri articoli che completano il numero sono dedicati all’antica tradizione dei Carbonai di Vivaio, piccolo borgo vicino a Le Piastre, alla figura di Niccolò Forteguerri, autore de “Il Ricciardetto”, al restyling d’autore del play ground di Montemurlo da parte dell’artista Monyless, alla mostra fotografica Pistorienses. Ritratti classici, racconti contemporanei, alle opere e ai disegni dell’architetto Gino Coppedè conservati all'Archivio di Stato di Pistoia su un progetto mai realizzato alle Regine (abetone) e alle opere e alla carriera di Paolo Tesi, una delle figure di spicco dnel panorama artistico pistoiese. Al momento di andare in macchina stiamo lavorando anche per regalare a chi sarà presente alla presentazione, un’esclusiva legata a un “Pistorienses” d’eccellenza. Per tutti gli aggiornamenti seguite le pagine social e il sito di Discover Pistoia.

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TESI EDITRICE Pistoia nel Mondo il Mondo a Pistoia - Pistoia in the World the World in Pistoia N. 43AGOSTO | AUGUST 2022 | COPIA OMAGGIOFREE COPY
GIORGIO

Chi è di scena a gennaio? TEATRI DI PISTOIA

Prosa, musica, danza e gli eventi per le Giornate della Memoria

Per la stagione di prosa in abbonamento, sul palco del Teatro Manzoni Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta con la commedia brillante “Scusa sono in riunione… ti posso richiamare?” (14 e 15 gennaio). Il celebre lavoro di Edward Albee, “Chi ha paura di Virginia Woolf?” è in scena con l’interpretazione magistrale di Sonia Bergamasco (Premio Le Maschere del Teatro 2022, Premio Ubu 2022, Premio Hystrio / ANCT 2022), assieme a Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni, Paola Giannini, diretti da Antonio Latella (21 e 22 gennaio), Torna, il 28 gennaio, anche la produzione dei Teatri di Pistoia, “Zio Vanja” di Čechov, al secondo anno di tournée, diretta da Roberto Valerio, che vede in scena Giuseppe Cederna, nel ruolo del titolo, con Pietro Bontempo, Mimosa Campironi, Massimo Grigò, Alberto Mancioppi, Caterina Misasi, Elisabetta Piccolomini. Al Funaro, Massimo Grigò e i Sacchi di Sabbia di Giovanni Guerrieri arrivano con il divertentissimo nuovo lavoro “La commedia più antica del mondo” da Aristofane

(13 gennaio), mentre Massimiliano Barbini propone una nuova tappa del suo, seguitissimo, “Shakespeare da tavolo” (20 gennaio). Per la stagione di Danza, al Manzoni, martedì 31 gennaio, è di scena “Un discreto protagonista”, lo spettacolo firmato da Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi, protagonisti i danzatori Damiano Ottavio Bigi e Lukasz Przytarski: un lavoro che nasce in un dialogo con linguaggi di diversa natura, muovendosi tra danza, teatro e arti visive. Per i più piccoli e le famiglie, il “Raccontamerende” con Massimiliano Barbini (11 gennaio, ore 17); da non perdere “Hamelin” firmato da Tonio De Nitto, con uno strepitoso Fabio Tinella, nelle vesti del celebre pifferaio (il 14 e 15 gennaio, in doppia recita giornaliera, ore 16 e ore 18, capienza limitata; fascia d’età dai 5 anni). La Stagione Pistoiese di Musica da Camera propone due ‘chicche’: il giovane, talentuosissimo Quartetto Indaco (Eleonora Matsuno, Ida Di Vita violini; Jamiang Santi viola Cosimo Carovani violoncello) al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi in un programma di musiche di Rachmaninov, Dvořák e Ravel (14 gennaio) e il ritorno del grande Federico Maria Sardelli (direttore, musicologo, compositore, flautista nonché pittore, incisore ed autore

satirico) con il concerto-reading L’Affare Vivaldi, interamente dedicato all’opera di Vivaldi ed ispirato all’omonimo romanzo scritto dallo stesso Sardelli, che sarà al Convento di San Domenico con l'Ensemble da lui fondato, Modo Antiquo (27 gennaio, ore 18). Partono in gennaio, con due produzioni dei Teatri di Pistoia, anche le stagioni in abbonamento del Teatro Pacini di Pescia, che ospiterà il 22 gennaio “I Separabili” di Fabrice Melquiot, per la regia di Sandro Mabellini, con Alessandro Benvenuti e Chiara Caselli e del Teatro di Lamporecchio che apre, il 29 gennaio, con “Zio Vanja” di Čechov

Da segnalare, sempre a Gennaio, in occasione delle Giornate della Memoria 2022, “Le parole di Hurbinek”, il nuovo progetto ideato da Massimo Bucciantini, finanziato da Fondazione Caript e promosso da Uniser in collaborazione con Teatri di Pistoia, Istituto Storico della Resistenza, Biblioteca San Giorgio, Libreria Lo Spazio: un percorso (tra spettacoli, lezioni civili, presentazioni di libri e laboratori), rivolto alla comunità scolastica e al territorio, che prova a trasformare il Giorno della Memoria in un momento di indagine sul passato e sul presente.

Info 0573 991609 - 977225

WWW.TEATRIDIPISTOIA.IT

In collaborazione con
TEATRO
8 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023

EVENTI SPECIALI

TEATRO MANZONI | 11 gennaio Claudio Baglioni

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LA VIA DEL FUNARO

IL FUNARO | 13 gennaio

LA COMMEDIA PIÙ ANTICA

DEL MONDO discorso su GliAcarnesi di Aristofane de I Sacchi di Sabbia con la collaborazione di Francesco Morosi con Massimo Grigò

RI-BELLI TEATRO RAGAZZI

IL FUNARO | 14 e 15 gennaio (ore 16 e 18)

HAMELIN

uno spettacolo di Tonio De Nitto con Fabio Tinella > fascia d’età: dai 5 anni (capienzalimitata)

LE PAROLE DI HURBINEK

Giornate della memoria Pistoia 18-29 gennaio 2023 Scuola, teatro, lezioni civili ideato da Massimo Bucciantini e finanziato da Fondazione Caript promosso da Uniser, ATP Teatri di Pistoia, Istituto Storico della Resistenza e con la collaborazione di Biblioteca San Giorgio e Libreria Lo Spazio

GLI APPUNTAMENTI DEI NUOVI TEATRI DI PISTOIA A GENNAIO

STAGIONE CAMERISTICA - 61^ edizione SALONCINO DELLA MUSICA PALAZZO DE’ ROSSI | 14 gennaio QUARTETTO INDACO Quartetti per archi di Rachmaninov, Dvorˇák, Ravel

STAGIONE DI PROSA

TEATRO MANZONI | 14 e 15 gennaio SCUSA SONO IN RIUNIONE... TI POSSO RICHIAMARE?

una commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta con Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta con Fabio Avaro, Nick Nicolosi, Siddhartha Prestinari

STAGIONE DI PROSA

TEATRO MANZONI | 21 e 22 gennaio Edward Albee | CHI HA PAURA

DI VIRGINIA WOOLF? di Edward Albee traduzione Monica Capuani - regia Antonio Latella con Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni, Paola Giannini

anteprima | inaugurazione

SALONCINO DELLA MUSICA

DI PALAZZO DE' ROSSI | 18 gennaio (ore 17)

LE PAROLE DI HURBINEK con Ottavia Piccolo frammenti da La Tregua di Primo Levi (ingresso libero fino ad esaurimento posti)

IL FUNARO | 27 gennaio (ore 21) archiviozeta

LA NOTTE di Elie Wiesel drammaturgia e regia di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

2023

STAGIONE CAMERISTICA - 61^ edizione CONVENTO DI S. DOMENICO | 27 gennaio (ore 18)

FEDERICO MARIA SARDELLI direzione, flauto, narrazione ENSEMBLE MODO ANTIQUO Federico Guglielmo violino “L’AFFARE VIVALDI” Concerto Reading

STAGIONE DI PROSA

TEATRO MANZONI | 28 gennaio ZIO VANJA

di Anton Cechov - adattamento e regia Roberto Valerio con (in ordine alfabetico) Pietro Bontempo, Mimosa Campironi, Giuseppe Cederna, Massimo Grigò, Alberto Mancioppi, Caterina Misasi, Elisabetta Piccolomini

STAGIONE DI DANZA TEATRO MANZONI | 31 gennaio

UN DISCRETO PROTAGONISTA

concetto e direzione Alessandra Paoletti & Damiano Ottavio Bigi danzatori Damiano Ottavio Bigi & Lukasz Przytarski

feriali ore 21, festivo ore 16 (ove non diversamente indicato)

IL FUNARO | 28 gennaio (ore 21) Uthopia PROCESSO A DIO di Stefano Massini mise en espace a cura di Ciro Masella

IL FUNARO | 29 gennaio (ore 17)

LE TRE NOTTI DEL '43 Giogio Bassani, Florestano Vancini e Guido Finkper raccontare una delle pagine più oscure della nostra storia da un racconto di Giorgio Bassani di e con Enrico Fink (voce e flauto) e i solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo

ed inoltre... lezioni civili a cura di Domenico Scarpa, Francesca Mannocchi, Maura Gancitano, Riccardo Falcinelli, Mara Fazio laboratori nelle scuole a cura di Giovanni Guerrini (I Sacchi di Sabbia) e Rodolfo Sacchettini

INFO www.teatridipistoia.it/rassegne/le-parole-di-hurbinek – leparoledihurbinek@gmail.com

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FORMULA “LIBERO” e PREVENDITA BIGLIETTI

Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 - 27112 - Biglietteria il Funaro 0573 977225 (le biglietterie riapriranno martedì 10 gennaio) - Prevendita on line www.bigliettoveloce.it

Il ritorno di Ulisse

Quella che vi raccontiamo è la prima di 10 storie di successo che hanno come protagoniste specie animali minacciate, riuscite a salvarsi grazie all’aiuto di tenaci conservazionisti impegnati a preservare la Biodiversità. Ve le racconteremo una per mese, per dare voce ad una lenta e silenziosa “rivoluzione” fatta da tutte le persone impegnate nella conservazione della biodiversità. Oggi più che mai abbiamo bisogno di unire le forze per vincere la sfida di consegnare ai nostri figli gli stessi colori e le stesse meravigliose forme della Natura di cui ancora possiamo godere

su verdi pascoli. Da quando siamo tornati, diamo nuovamente una mano all’ambiente: con le nostre cacche disperdiamo i semi delle piante che mangiamo e questi danno origine a nuove piante che diventano cibo per molti animali.”

Il progetto

Grandi, possenti e numerosi, i bisonti europei (Bison bonasus) sembrano indistruttibili, eppure all’inizio del ‘900 erano estinti in Natura; sopravvivevano solo poche decine di esemplari nei giardini zoologici.

individui da poter pianificare una prima reintroduzione nel 1951 nella Foresta di Białowieża, tra Polonia e Bielorussia, una delle rare foreste originarie europee, riconosciuta come patrimonio dell’UNESCO.

Il programma da allora è andato avanti molto bene tanto che il grado di minaccia nella Lista rossa è via via diminuito fino all’attuale status di “quasi minacciato” ma è la stessa IUCN a mettere in guardia su questa specie estremamente fragile.

La storia

“Ciao sono Ulisse, un bisonte europeo e vivo sui Carpazi, splendide montagne della Romania dove gli ultimi miei lontani parenti hanno vissuto più o meno fino a cento anni fa. Non se la passavano molto bene: la loro foresta veniva tagliata e molti uomini si aggiravano con i fucili in cerca di prede (era un periodo di combattimenti, molto difficile sia per gli uomini che per gli animali). Negli anni che seguirono era impossibile incontrarci: non esistevano più bisonti nelle foreste dell’Europa. Gli unici luoghi in cui eravamo ancora presenti erano gli zoo, e questa è stata la nostra fortuna. Il tempo è passato e i boschi hanno ripreso vigore, diventando nuovamente una casa sicura per noi, così qualcuno ha pensato che sarebbe stato bello riportare i più grandi erbivori europei nelle foreste. Detto fatto! Io che sono nato in uno zoo, oggi conduco la mia mandria

La scomparsa di questi bellissimi animali è stata determinata dalla caccia indiscriminata da parte dell’uomo che ne usava la carne, il cuoio e le corna. L’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) nel 2000 ha assegnato nella Lista rossa al bisonte europeo lo status di “Endangered”, specie in via d’estinzione, uno dei gradi di minaccia più alti. La percezione che la situazione fosse grave era già ben presente nelle persone che si occupavano di conservazione all’inizio del secolo scorso, tanto che nel 1923 è iniziato un programma di allevamento dei bisonti partendo dai pochissimi individui ancora in età fertile presenti negli zoo. In pochi anni sono nati abbastanza

La sopravvivenza della popolazione in Natura dipende molto dalle attività di gestione umana perché le foreste residue non garantiscono sufficiente cibo per i grandi erbivori che d’inverno tendono ad avvicinarsi alle zone urbanizzate distruggendo le coltivazioni.

Il conflitto che ne deriva continua ad essere una grave minaccia e per questo nella stagione fredda è previsto l’allestimento di siti di foraggiamento dove i bisonti possono integrare la loro dieta. La frammentazione dei territori dove vivono i bisonti è l’altra importante minaccia per questa specie: le riserve spesso non sono collegate tra loro e gli individui appartenenti a gruppi differenti non riescono ad incontrasi e si accoppiano solo all’interno del proprio gruppo indebolendo così il proprio patrimonio genetico. Per questo tra gli obiettivi dei progetti

NATURA
Testo a cura di Eleonora Angelini
10 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023

di gestione c’è anche la costruzione di corridoi ecologici tra le aree di foresta residua: piantando alberi tra un’area e l’altra è possibile creare dei collegamenti per connettere gli individui tra loro e far crescere così sempre più sana la popolazione. L’ecoturismo e le attività di sensibilizzazione delle popolazioni che vivono nei territori dove i grandi erbivori sono tornati a pascolare cercano di restituire il giusto valore a quello che è l’animale selvatico terrestre più grande d’Europa. L’allevamento nei giardini zoologici e nei centri specializzati ha fatto la differenza in passato e continua a farla oggi: Ulisse, il bisonte della storia, è nato al Parco Natura Viva (VR) ed è stato reintrodotto in Romania sui Monti Tarcu (Carpazi) grazie ad un progetto che ha coinvolto 32 zoo

e centri di allevamento europei. Una storia di successo che giustamente prende posto tra le belle notizie da diffondere quando si narra di conservazione: l’uomo può decidere da che parte stare nella sfida che abbiamo per proteggere la biodiversità. Unisciti a noi, insieme è possibile “invertire il rosso” della Lista IUCN e cambiare così il destino delle specie.

Lettera dagli autori

“Queste storie sono dedicate a te e a tutte le persone che vogliono far parte insieme a noi di un importante movimento chiamato “Reverse the Red”. Avrai sicuramente sentito dire più di una volta che l’uomo distrugge la Natura ed è la causa della scomparsa delle specie animali e vegetali.

Le persone che da tanti anni si occupano di contare quante tigri, elefanti, delfini ed orchidee ci sono nel mondo lavorano tutte insieme in un’organizzazione chiamata IUCN, l’Unione per la Conservazione della Natura. Hanno fatto una lista degli animali e delle piante e l’hanno chiamata Lista Rossa. Le specie sono state divise in 9 categorie sulla base del loro rischio di estinzione, da quelle non minacciate fino a quelle estinte. Non sempre le cose vanno storte e con l’impegno di tutti è possibile “invertire il rosso” e riscrivere le storie degli animali: per questo è nato “Reverse the Red”, per unire tutti gli sforzi di chi ha a cuore la Natura e fa di tutto per proteggerla. L’Unione Italiana Zoo e Acquari (UIZA) ha aderito al movimento e abbiamo deciso di raccontarti 10 storie in cui il coinvolgimento degli zoo e degli acquari è stato importante per cambiare il destino degli animali protagonisti. Anche tu puoi unirti a noi e aiutarci ad “invertire il rosso” e in parte già lo fai ogni volta che vieni a trovarci: quando visiti uno zoo o un acquario UIZA contribuisci ai nostri progetti e ci aiuti a far sì che ci siano sempre più storie di successo da raccontare.”

Il gruppo Eduzoo educatori/educatrici degli zoo e acquari UIZA

www.zoodipistoia.it

DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 11

Da San Luca alle nuove poste centrali nel quartiere San Matteo

Attraversando i vari canti lungo la gora d’Ombroncello. (Le Poste centrali si spostano al Palazzaccio. Anzi, no.)

Il quartiere di San Matteo, tuttavia, non scomparve totalmente sotto ai colpi di piccone che si resero necessari per provvedere all’edificazione della nuova sede del più grande istituto di credito cittadino, ma una buona metà dell’antico isolato rimase in piedi per oltre trenta anni dall’inizio di quei lavori, ossia fino a che, in una Pistoia allora in piena espansione ed evoluzione, quasi preda di un violenta esigenza di mutamento e svecchiamento, si aprì un ulteriore dibattito intorno ad uno degli edifici fondamentali per la vita cittadina, ossia quello legato all’esigenza di una più opportuna ed adeguata sede centrale delle Regie Poste (come allora venivano denominate, ai tempi del Regno d’Italia). La vivace Pistoia del primo trentennio del Novecento, infatti, si stava velocemente sviluppando e godeva anche di un certo flusso turistico, al centro com’era dell’allora unica linea ferroviaria nazionale di congiunzione diretta sull’asse nord-sud, la storica e celebre ferrovia Porrettana. Le esigenze del servizio postale, quindi, mutarono velocemente nei primi anni del secolo scorso, così come crebbe la quantità dei servizi erogati dallo stesso ente. È bene poi ricordare che il servizio postale rappresentava in pratica, a quel tempo, l’unico sistema

di incontro, di saluto e di scambio di notizie immediato a mezzo del telegrafo e comunque rapido per la corrispondenza (per quanto potesse essere tale la ricezione delle missive nel giro di 1-2 giorni), in assenza di mezzi di comunicazione di massa che oggi per noi sembrano scontati e banali, quali ad esempio il telefono, che in quegli anni mancava quasi totalmente già nelle prime periferie.

La gente, quindi, era abituata a scrivere e lo faceva spesso e volentieri. E in determinati casi (si pensi ad esempio alla grande mole di corrispondenza spedita e ricevuta durante la Grande Guerra per comunicare dal fronte verso casa e viceversa) il servizio doveva essere assicurato in tempi rapidissimi, anche se effettuato con le tariffe più economiche, garantendo uno standard qualitativo importante per il ruolo socialmente fondamentale che rappresentava. Per tutta questa serie di considerazioni, la vecchia sede centrale di via Cino, situata all’interno del palazzo già chiesa della Ss.ma Trinità sul Globo, appariva inadeguata per le esigenze del servizio e i suoi spazi interni erano oramai reputati troppo scarsi per la mole di lavoro richiesta. Fu così che nel 1930 le numerose richieste da parte dei funzionari delle Poste locali vennero finalmente recepite

dal Ministero, che cominciò quindi a prendere in seria considerazione la questione e, come era avvenuto nel caso della realizzazione della nuova sede della Cassa di Risparmio, si aprì un dibattito sull’ubicazione della nuova sede delle Poste centrali. E ancora una volta, come nel caso della prima banca cittadina, emersero la medesima esigenza: la Posta avrebbe dovuto trovare posto nel centro della Città, per abitudine e comodità dei cittadini; tra le varie ipotesi inizialmente emerse con forza la possibilità di realizzare, ancora una volta, la nuova struttura al posto del vecchio e fatiscente “Palazzaccio”, il seicentesco palazzo non finito della centralissima piazza del Duomo (16). Angiolo Mazzoni, considerato una celebrità nel campo dell’architettura e bolognese esattamente come Tito Azzolini, già nel 1932 presentò un primo progetto da realizzarsi al posto del vecchio Palazzaccio, giudicato però non soddisfacente per l’evidente distonia delle forme architettoniche col resto della piazza. Il dibattito sull’opportunità di stabilire proprio nella piazza centrale l’edificio delle Poste, inoltre, si accese anche sui quotidiani locali, come nel caso de “Il Popolo Toscano”, che, al posto di quella collocazione definita impraticabile per lo stretto accesso da via degli Orafi oppure dell’ingolfamento che si sarebbe creato nei giorni di mercato, suggeriva come soluzione alternativa l’adeguamento di palazzo Scarfantoni, tra via della Madonna, via San Martino (oggi Buozzi) e via dell’Ospizio. La pietra tombale sulla questione la pose il Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti, trovando del tutto inappropriato un mutamento di identità della bella e armoniosa piazza del Duomo. Ma, nonostante ciò, la Commissione Conservatrice dei Monumenti per la Provincia di Pistoia, il 15 novembre 1932, decretò che il Palazzaccio, così com’era e come fu lasciato dalla metà del Seicento, offrisse solamente un danno ed un’offesa alla bellezza della piazza, donata

PISTOIA COM’ERA
PISTOIA COM’ERA (Sesta parte)
Testo
16 12 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023

dall’insieme degli altri nobili monumenti che la corredavano, e ne auspicò la trasformazione, al fine di garantire il risanamento igienico della zona, tramite la convocazione di un concorso nazionale per l’accoglimento di un progetto che si richiamasse allo stile dell’area. Pochi giorni dopo, il Podestà di Pistoia chiese che a tale scopo fosse bandito un concorso nazionale col difficile compito di riempire quel posto tanto scomodo che con l’abbattimento si sarebbe venuto a creare. Ma non finì qui, come sempre. Una volta effettuati i dovuti espropri e sfrattati in fretta e furia gli inquilini, nel dicembre del 1933 iniziarono i lavori di demolizione, ma una volta abbattuto quel grande blocco di edificato, ai pistoiesi si presentò una inaspettata e piacevolissima panoramica (17) che, passando dal campanile della chiesa del Carmine, spaziava fino alle montagne e cominciò così a diffondersi tra i pensatori cittadini (ai quali si unirono la Federazione Fascista del Commercio, le associazioni federali e sindacali degli agricoltori e la Società Pistoiese di Storia Patria) anche l’idea di lasciare quello spazio inedificato a vantaggio del panorama e per uso di servizio del locale mercato. Il Comune, che da parte sua doveva rientrare delle spese sostenute per l’esproprio dell’area del Palazzaccio, si affrettò ad intavolare una trattativa per la vendita all’Istituto della Previdenza Sociale che doveva realizzare comunque una nuova sede. Il contratto, stipulato alla fine del 1934, diede rapidamente il via ai lavori e l’anonimo palazzo che prese il posto dello storico Palazzaccio sorse nel giro di breve tempo, nel rispetto dell’armonia della piazza ma con il risultato mediocre che vediamo ancora oggi (Palazzo del Governo) (18).

Errata

Note alle immagini:

(16) Il rinascimentale Palazzaccio sul lato nord orientale di piazza del Duomo, prima del suo abbattimento. Cartolina non viaggiata, Libreria e cartoleria Pagnini, Pistoia 36050 – Collezione E. Nappini.

(17) Lo stesso lato della piazza subito dopo la demolizione del Palazzaccio. Si nota sullo sfondo, ben visibile dalla piazza, il campanile della chiesa del Carmine. Cartolina viaggiata il 13/09/1945 per Lecco. Ed. E. Pratesi – Pistoia. Collezione E. Nappini

(18) Lo stesso lato della piazza pochi anni dopo l’abbattimento del Palazzaccio, con l’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale già eretto. Cartolina viaggiata il 16/07/1947 per Genova. Ediz. Eugenio Pratesi – Pistoia. Collezione E. Nappini

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17 18 DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 13

Il Palazzo della Città

www.musei.comune.pistoia.it

Sede del governo cittadino e del Museo Civico d'arte antica, ma soprattutto bene culturale/opera d’arte in sé, il Palazzo Comunale domina la grande piazza del Duomo con la sua mole di pietra arenaria. Costruito a partire dal 1294, durante la podesteria di Giano della Bella (da qui la denominazione tradizionale di "Palazzo di Giano"), come residenza delle magistrature comunali, l’edificio assunse l'aspetto che tutt'oggi lo caratterizza soltanto verso la metà del Trecento. L’alta facciata si sviluppa su quattro livelli, a partire dal portico a cinque arcate (che si rifà a modelli emiliani e padani), il piano nobile con grandi bifore di gusto fiorentino, un mezzanino, e un terzo piano aperto da trifore gotiche d’influenza senese: una mescolanza di stili diversi che si combina in un insieme omogeneo ma originale rispetto ai moduli dell'architettura civile toscana dell’epoca. Sulla facciata campeggiano le armi medicee: al centro l’insegna sormontata dalla tiara pontificale, apposta nel 1513 in onore di papa Leone X, e ai due angoli le due armi in onore di un altro papa di casa Medici, Clemente VII (1529). Destano curiosità nei visitatori, a sinistra

del balcone centrale, la testa d'uomo in marmo nero e la mazza ferrata, simbolo della fiera autonomia comunale, forse una memoria delle imprese compiute nel XII secolo dal capitano pistoiese Grandonio de' Ghislieri nelle Isole Baleari. Entrando dal portone centrale è possibile osservare il severo cortile interno, quadrangolare, che costituisce la parte più antica dell'edificio, con volte a crociera tutt’intorno sorrette da pilastri ottagonali. Al centro, a cielo aperto, vi è collocata la possente scultura in bronzo raffigurante Il miracolo (1953), di Marino Marini, e alcune sculture medioevali appartenenti alle collezioni del Museo Civico sono esposte lungo la parete sud. Oltre il cancello si entra nel Cortile della Magnolia, dove è possibile affacciarsi nella scala “a lumaca”, progettata probabilmente dall'architetto fiorentino Pier Francesco Silvani nel 1681 come passaggio di servizio per collegare tutti i piani del palazzo. La parte retrostante del palazzo, con le due ali laterali e il corpo parallelo al nucleo più antico, risale al 1937-1938. Importanti restauri di consolidamento furono eseguiti tra il 1958 e il 1975.

e il Gonfaloniere di Giustizia. Dietro la Pietà (1969) di Agenore Fabbri si nasconde l’accesso al cavalcavia costruito fra il 1637 e il 1638 dall'architetto Pantaleone Quadri, che univa la Sala Maggiore al Duomo per consentire agli amministratori cittadini di recarsi più comodamente in chiesa ed assistere alle funzioni religiose. Alle pareti della sala si ammirano alcuni affreschi trecenteschi e la bella residenza in legno intagliato e intarsiato, eseguita nel XVI secolo e proveniente dalla Pia Casa della Sapienza. Sulla parete nord, la rinascimentale Insegna civica (1494), probabilmente eseguita da Benedetto da Rovezzano, sormonta il portale d’ingresso alla Sala Ghibellina o di Grandonio, dedicata all’eroe pistoiese raffigurato nel grande affresco monocromo. Sulla sala, oggi destinata alle riunioni del Consiglio Comunale, si affaccia la Cappella di Sant’Agata rinnovata tra il 1698 e il 1709 e dedicata a una delle due Sante Patrone di Pistoia (l’altra è Eulalia).

Le altre sale monumentali del Palazzo Comunale sono occupate 1

Tornando verso il portico ed imboccando lo scalone monumentale, realizzato nel XV secolo, si giunge al primo piano, dove si vede la scala che porta al mezzanino (1521), ornata dalla scultura in pietra serena raffigurante il micco con lo scudo a scacchi bianchi e rossi, simbolo della città, e si visita la Sala Guelfa, oggi ufficio del Sindaco, dove è esposto il grande dipinto della prima metà del sec. XVII, opera di Alessio Gimignani, raffigurante l'Ultima Cena e proveniente dal Convento di Giaccherino. Il percorso prosegue nella monumentale Sala Maggiore, dove anticamente si riunivano il Consiglio dei Priori

In collaborazione con MUSEI
alla
Fotografia © Giulia Sarno 14 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023
Appunti utili
visita del Palazzo Comunale, delle sue sale monumentali e dei suoi luoghi segreti

dal Museo Civico d'arte antica, la prima e maggiore istituzione museale cittadina, aperta al pubblico dal 1922, che, sviluppandosi su tre piani, offre una panoramica dell’intera storia artistica di Pistoia dal XIII al XIX secolo attraverso oltre 300 opere fra dipinti, sculture e oggetti di arte applicata (oreficerie, vetri, ceramiche). Il percorso si conclude nel mezzanino, dove è collocato il Centro di Documentazione Giovanni Michelucci (Pistoia 1891 – Firenze 1990) e le cui finestre offrono un inedito e spettacolare affaccio su piazza del Duomo, cuore e centro monumentale della città.

UN OPEN DAY PER SCOPRIRNE I SEGRETI

Domenica 8 gennaio, a conclusione del periodo delle festività natalizie, il Palazzo Comunale e il Museo Civico d’arte antica si aprono al pubblico con la giornata di apertura straordinaria “Musica e Musei”. Oltre ad ospitare un ampio programma di esibizioni musicali dislocate in vari punti dell’edificio, di danze in Sala Maggiore e di letture animate per bambini, gli spazi monumentali del palazzo sono aperti straordinariamente, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, con visite guidate gratuite a cura degli studenti dell'I.T.C.S. Filippo Pacini, partecipanti al progetto PCTO “Ambasciatori dell'Arte” nell’anno scolastico 2021/2022.

5

DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 15

MOSTRE

Mario Parentela / Sommovimento

Si inaugura sabato 28 gennaio alle 16.30 una grande mostra dedicata a Mario Parentela intitolata Sommovimento e dall’evocativo sottotitolo scrittura-pittura&scrittura-scultura. Sarà visitabile fino al 24 febbraio

BIBLIOTECA

Mario Parentela è nato nel 1942 a Catanzaro dove vive e lavora. Dopo il suo esordio nell'arte con una ricerca materico-informale, nel 1966 si trasferisce a Venezia. Qui partendo da poetiche neo-dada e neo-costruttiviste si avvicina alla Poesia Visiva utilizzando un segno calligrafico, al confine tra pittura e scrittura. Intanto collabora con il gruppo Continuum di Napoli, in particolare con gli esponenti dell’arte poetica verbo visuale Bugli, Martini, Desiato e Caruso. In particolare con Caruso stabilisce un rapporto intellettuale molto intenso testimoniato dalle lettere e dai documenti custoditi nell’Archivio d’Arte Luciano Caruso a Firenze.

L'opera di Parentela si caratterizza per l'uso di materiali diversi, dal manifesto murale al libro-oggetto, dal film d’artista alla performance, intervenendo, e talvolta cancellando, i soggetti, oppure utilizzando la scrittura per reinventare parola e significato per elaborare nuovi meccanismi di lettura. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Nella mostra Sommovimento la ricerca dei linguaggi di Parentela è ripercorsa a partire dagli anni ‘70 con numerose opere tra cui Scrittura e/o Pittura, un ciclo di opere che, come scrive Tonino Sicoli, anziché frasi assemblano scarabocchi, inglobando fotografie, giornali, pagine di libri, immagini ready made. La pittura viene liberata dal senso comune dell’arte, consolidatosi attraverso la storia di un gesto, quello del pittore, reiterato e replicato da generazioni infinite di artisti, verso una nuova pittura/ scrittura, in cui segno e gesto coincidono.

La pittura anche se in veste di scrittura dipinta, torna prepotentemente per sovrapporsi e occultare se stessa in una sedimentazione di segni, una stratificazione di testi, capaci di creare un palinsesto fittissimo e indistinto di trame che, nei loro coaguli sempre più estesi, arrivano a generare campiture nere quasi piatte. Il percorso della mostra prosegue con i Libri-Opera in cui Parentela inserisce oggetti e si sposta dalla scrittura-pittura verso una Scrittura e/o Scultura, operando in modo più plastico e materico. Il libro diventa un'esperienza operativa, fattiva, fisicamente prodotta e le parole e le immagini si integrano mentre il testo letterario si dissolve per dare parola alla materia o per diventare materia stessa nelle pagine del libro. Troveremo libri incastonati in blocchi di legno, marmo, granito, sormontato da uova d’acciaio,

pietre che diventano pagine tridimensionali, insieme ai tratti corporei di una scrittura “altra” in cui il supporto è esso stesso segno. Nei Libri Oggetto o Libri-Opera il segno dell’artista (siano parole, immagini o linee) e la materia del mondo (legno, oggetti di recupero, carta, metallo) si equivalgono. Il libro conquista un definitivo e autonomo valore nella realtà dell’arte e può parlare di sé mostrando il modo con cui è stato concepito: scrivendo, disegnando, dipingendo, fotografando, stampando, graffiando o plasmando.

In occasione della mostra alla Biblioteca San Giorgio verrà presentata per la prima volta anche una cartella contenente una raccolta di 10 lavori dal titolo Zibaldone 2010, pubblicata da De Luca Editori D’Arte con un testo di Angelo Capasso.

In collaborazione con
16 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023

RICONOSCIMENTI

Pistoia si conferma “Città che legge” per il biennio

2022-2023

Il Comune mantiene la qualifica senza perderla a partire dalla prima edizione del progetto, nato nel 2018

Pistoia si conferma per il terzo biennio consecutivo “Città che legge” per gli anni 2022-2023, conferito dal Ministero della Cultura e il Centro per il libro e la lettura alle realtà territoriali che più investono sulla promozione dei libri e della lettura. Sono, infatti, stati resi noti nei giorni scorsi i nominativi dei Comuni selezionati in tutta Italia con i requisiti richiesti dall’avviso pubblico reso noto nello scorso giugno. Il Comune di Pistoia di fatto mantiene la qualifica senza perderla a partire dalla prima edizione del progetto, nato nel 2018. È grazie a questa costanza di qualità progettuale e di riconoscimento della stessa che nel tempo è stato possibile partecipare ai bandi dedicati del Ministero della Cultura, comparendo sempre nelle prime posizioni delle diverse

GLI APPUNTAMENTI DI GENNAIO

Sabato 14 gennaio, ore 10.30 – San Giorgio Ragazzi

Ponti di parole oltre i confini. Narrazioni di storie nelle diverse lingue per conoscersi e giocare insieme.

In collaborazione con Comitato Provinciale Unicef di Pistoia Letture in lingua rumena. Massimo 12 bambini a incontro. Per partecipare occorre prenotarsi, inviando una mail a corsi.sangiorgio@comune.pistoia.it

Sabato 21 gennaio, ore 16.30-18.30 – San Giorgio Ragazzi

Play Saturday a cura dell’Associazione Astèria Giochi da tavolo per bambini a partire dagli 8 anni e per adulti. Due turni di gioco: 16.30-17.30 e 17.30-18.30. E’ consigliata la prenotazione inviando una mail a corsi.sangiorgio@comune.pistoia.it indicando il turno scelto.

Mercoledì 25 gennaio, ore 17 – San Giorgio Ragazzi

Lettura animata e laboratorio creativo a cura di Scripta Manent Per bambini da 5 a 7 anni. Massimo 10 partecipanti Per partecipare occorre prenotarsi, inviando una mail a corsi.sangiorgio@comune.pistoia.it, indicando nome, cognome ed età del bambino.

edizioni a cui Pistoia era legittimata a partecipare (lo si può fare solo ad anni alterni). All’ultimo bando di finanziamento di “Città che legge”, per esempio, si devono le risorse ministeriali a sostegno del progetto “Librida”, la piattaforma informatica che metterà online progressivamente la maggior parte dei soggetti che a Pistoia si occupano di libri e promozione della lettura (biblioteche, editori, librerie, associazioni, scuole ecc.), rendendo possibile la diffusione su internet degli eventi che si organizzano a Pistoia intorno al libro e la fruizione a distanza di numerosi servizi al cittadino.Ai Comuni che hanno ottenuto la qualifica 20222023 è riservata la partecipazione all’omonimo bando di finanziamento “Città che legge” per progetti meritevoli che abbiano come obiettivo

la promozione del libro e della lettura. Tra i requisiti e le novità rispetto ai bienni precedenti, anche l’aver già stipulato un Patto per la lettura che coinvolgesse nella promozione, appunto della lettura, le realtà del territorio. Il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con Anci, intende infatti promuovere e valorizzare con la qualifica di “Città che legge” le Amministrazioni comunali che si impegnano a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio. Attraverso questo titolo si vuole riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

PATTO DI PISTOIA PER LA LETTURA

Inizia a dare i suoi primi importanti frutti il progetto “Patto di Pistoia per la lettura”, promosso dalle biblioteche comunali San Giorgio e Forteguerriana a cui ha dato il via la giunta approvando un documento nei mesi scorsi. L’obiettivo è di incentivare la lettura e la conoscenza con libri, attività, servizi, progetti, occasioni di incontro. Al momento sono oltre cinquanta i sottoscrittori del Patto di Pistoia per la lettura. Gli interessati che ne condividano i principi possono comunque aderire in qualsiasi momento. Tutte le informazioni si trovano sul sito della Biblioteca alla pagina https://www.sangiorgio.comune. pistoia.it/patto-di-pistoia-per-la-lettura. Il primo frutto di questo progetto è ormai agli ultimi dettagli. Si tratta di Librida, una piattaforma online in grado di ricreare una “piazza virtuale” per la condivisione di eventi culturali a distanza prodotti dalle biblioteche e da altri soggetti culturali in città, appartenenti alla filiera del libro: biblioteche appunto ma anche librerie, editori, scrittori, lettori, associazioni, scuole, semplici cittadini. Il progetto di Librida, presentato dalla Biblioteca San Giorgio, si è classificato al primo posto nella propria categoria (Comuni con popolazione tra 50.000 e 100.000 abitanti) nella graduatoria del Ministero della Cultura relativamente ai finanziamenti speciali destinati a valorizzare progetti di sviluppo di particolare pregio e innovatività, ricevendo un finanziamento di 50.000 euro. La piattaforma Librida rappresenterà quindi sul web l’insieme dell’offerta culturale pistoiese attraverso un Auditorium virtuale, in cui sarà possibile assistere anche in remoto alle principali attività che si sviluppano intorno alla promozione del libro e della lettura, e a diversi “gazebo” assegnati ognuno a alcune delle più rilevanti realtà che si occupano di libri sul territorio comunale. Gli stessi “espositori” di questa fiera del libro permanente e virtuale potranno produrre eventi da diffondere online. All’interno della piattaforma sarà possibile attivare vetrine espositive e strumenti di comunicazione uno-a-uno o spazi per riunioni e gruppi di lavoro. Nella prima fase sperimentale sono stati attivati quindici espositori, con una previsione di sviluppo che può arrivare fino a un massimo di cinquanta. I primi sedici espositori presenti su Librida: Associazione Amici della San Giorgio, Biblioteca del Funaro, Biblioteca Forteguerriana, Biblioteca San Giorgio, Fidapa BPW Pistoia, Fondazione Valore Lavoro – SPI C’è un libro per te, Giallo Pistoia, Isole nel sapere, Libreria Cino, Libreria Les Bouquinistes, Lo Spazio Libreria – Bacaro, Premio Internazione Ceppo, Università Vasco Gaiffi, Voglia di Vivere e You Lab.

DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 17

FONDAZIONE CONSERVATORIO SAN GIOVANNI BATTISTA

Gennaio 2023: la formazione al centro

Le professioni al servizio della comunità

Lavorare a stretto contatto con il territorio per avvicinare nuove professionalità al mondo del lavoro e qualificare ulteriormente le competenze e le abilità di chi già lavora, rientra nei principali scopi delle attività di FORMAZIONE della

FONDAZIONE SAN GIOVANNI. Il nostro FOCUS del mese è dedicato alle professioni SOCIO ASSISTENZIALI che, in base ai dati Istat regionali e nazionali, si sono rivelate in questi ultimi decenni fra le attività lavorative più richieste.

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: AGENZIA FORMATIVA “FONDAZIONE CONSERVATORIO SAN GIOVANNI BATTISTA” CORSO A. GRAMSCI, 37/39 PISTOIA TEL 0573-358808

Segreteria@formazionesangiovanni.it / www.formazionesangiovanni.it

ADDETTO/A ALL’ASSISTENZA DI BASE

Si tratta di un corso rivolto a coloro che desiderano ottenere una qualifica professionale per operare in Residenze Sanitare Assistenziali (Rsa), centri residenziali per persone disabili, case famiglia, centri di servizi socio educativi per minori, centri di servizi domiciliari di assistenza. L’ adb è una figura professionale riconosciuta dalla Regione Toscana: il suo lavoro consiste nella assistenza quotidiana e nelle attività di recupero delle capacità psico-fisiche di chi ha perso, anche in parte, la propria autonomia; lavora in stretta collaborazione con infermieri, fisioterapisti ed animatori. Il Percorso formativo prevede un periodo di stage, presso strutture convenzionate, che consente agli allievi ed alle allieve di sperimentare e di misurarsi con la professione.

• Il percorso formativo ha una durata complessiva di 900 ore (500 ore di aula, 400 ore di stage); le principali aree di attività sono: programmazione dell’intervento assistenziale, servizi territoriali e rapporti con l’utenza, elementi di psicologia e sociologia, cura dell’ambiente e corretta alimentazione, cura dell’igiene, confort e sicurezza dell’ambiente domestico, gestione del piano assistenziale personale.

• L’ottenimento della qualifica di “Addetto/a all’assistente di Base” (AdB) consente di accedere al corso per Operatore Socio Sanitario (OSS) nella versione ridotta di 400 ore. La qualifica OSS specializza ulteriormente l’addetto e consente l’inserimento nelle strutture sanitarie pubbliche. Il corso non è finanziato.

CORSO GRATUITO PER COLLABORATORI DOMESTICI

FINANZIATO DA EBINCOLF (Ente Nazionale Bilaterale Collaboratori Familiari) ISCRIZIONI APERTE FINO ALLA COPERTURA DEI POSTI DISPONIBILI

Non si chiamano più “badanti”, bensì la denominazione corretta e attuale è “COLLABORATORI-COLLABORATRICI DOMESTICI/CHE”, una vera professione che si rivolge non più soltanto all’assistenza dell’anziano, ma a tutta la famiglia. L’obiettivo di questo corso è quello di fornire e sviluppare competenze tecnico professionali, relazionali, comunicative ai collaboratori domestici ed alle collaboratrici domestiche. Il progetto risponde alle necessità di promuovere e sviluppare competenze di base e specifiche al fine di accrescere il valore delle professioni di “aiuto alle persone” in ambito domestico/familiare. Destinatari: n. 12 soggetti occupati, disoccupati o in cerca di prima occupazione nel settore socio assistenziale. Durata del corso: 64 ore Aree di attività: Cura della casa, Assistenza agli anziani, Assistenza ai bambini Argomenti trattati: Formazione di base – 40 ore

• La cura della casa, Stendere e stirare, La spesa e la conservazione degli alimenti, Cucinare, Lavare le stoviglie, Salute e cura delle piante da appartamento, Codice deontologico, Sicurezza in ambito domestico, Diritto del lavoro Formazione tecnico professionale – 24 ore

• Patologie dell’anziano, La relazione di aiuto, Mobilizzazione, Igiene della persona, Tecniche di assistenza a domicilio

In collaborazione con
Corso riconosciuto dalla Regione Toscana Iscrizioni aperte
18 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023

PERSONAGGI Percussioni dell'Africa dell'ovest e Kora

Dario Castiello

Di radici partenopee, cresciuto in Emilia e residente a Firenze. Sin da bambino dimostra una grande passione per la musica e durante l'adolescenza studia alla chitarra come autodidatta. All'età di 17 anni si avvicina al mondo delle percussioni tradizionali

PROGETTO

dell'Africa dell'Ovest con il maestro Moussa Lo e prosegue la sua formazione con i fratelli Lancei e Sourakhata Dioubate suonando i tamburi bassi (doumdoum, sangba e kenekeni) cuore delle poliritmie africane. Negli anni ha studiato e suonato in Italia e in Europa, con i maggiori esponenti di questa cultura come: Mamady Keita, Famoudou Konate, Fadouba Oulare, Billy Konate, Diarra Konate, Harouna Dembele, Thomas Guei, Jack Sylla, Seydou Dao, Babara Bangoura, Ibrahima Sarr, Sidiki Camara, Dartagna Camara, Karim Coulibaly. Parallelamente alle percussioni, Dario, si avvicina agli strumenti melodici della tradizione africana quali Kora, N'Goni e Balafon e inizia a sperimentare l'unione tra tradizioni e contaminazioni. Studia il basso elettrico all'Accademia di Musica Moderna di Modena con il maestro Stefano Cappa. Nel 2012 si trasferisce a Firenze dove porta avanti la sua attività musicale tra corsi, concerti ed eventi. Dario Castiello ha suonato e suona insieme a tante formazioni di

musica tradizionale africana e world musica come Yiriba, Tamana Djembe, Bemankan, Tassouma Kono, Foronto, Djoume, Dunyakan, Ismael Breakfast, Afro Kumakan, Awane, famiglia Konate, Compagnia Giguywassa, Ilaria, Sandro Joyeux e Yaala Kono. Fonda la compagnia Magma Cirkus ed direttore artistico dei più importanti festival di musica e danza africana come Florence Percussion Festival, Mama Africa Meeting e AfroFest. www.dariocastiello.com

Mette in comunicazione le capacità artistiche e artigianali dell’Africa con “l’altro lato del mondo”, con un approccio differente che valorizza le risorse e crea una collaborazione che ma stabilisce una relazione di fiducia e di sostegno con l’artigiano. Wara Store seleziona artigiani in Africa e Italia ci sono grandi artigiani che conservano e tramandano capacità e mestieri che tempo stanno rapidamente perdendo. Allo stesso tempo, spesso, a questi grandi artigiani manca il supporto tecnologico, la capacità di comunicare e di interpretare le esigenze del mercato. Wara Store è un laboratorio in Italia di creazione, customizzazione e riparazione dove mettiamo il nostro expertise e la nostra creatività per completare e arricchire quanto già frutto di un’attenta selezione. Aggiungiamo ulteriore qualità e stile Made in Italy a garanzia, chiudendo un cerchio nello scambio di know-how Africa ed Europa. Wara Store ama

l'ambiente perché siamo coscienti che ogni attività sia in Africa, in Italia o in qualsiasi parte del mondo ha un costo ambientale. Buona parte dei prodotti disponibili sullo store sono fatti con materiale di recupero e inoltre per ogni acquisto, una piccola percentuale sarà destinata ad un progetto di riforestazione in Africa. Wara-Store sostiene Planet Urgence e abbiamo già piantato più di 100 alberi in Madagascar e Camerun. Wara Store prende vita ufficialmente nel 2019 da un idea di Andrea Ranieri, Dario Castiello e Eugenio Attard con il supporto e il contributo dell’associazione culturale Destination West Africa attiva nella promozione della cultura e delle arti performative del West Africa dal 2010. Dal 2022 nasce un legame con la Fondazione Luigi Tronci ed il suo enorme patrimonio storico e culturale. Wara Store diventa un punto di riferimento per tutto il reparto africano tramite la figura di Dario Castiello. www.wara-store.com

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DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 19
Wara Store promuove un'idea semplice
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Pistorienses. Ritratti classici, racconti contemporanei

Continua fino al 29 gennaio,nelle Sale Affrescate e nelle Sale del Museo Civico del Palazzo Comunale di Pistoia la mostra fotografica Pistorienses. Ritratti classici, racconti contemporanei. Grande successo di pubblico per i primi 20 giorni di esposizione.

all’arte e alla cultura, ai corridoi degli ospedali, dalla montagna alle strade del centro cittadino, passando per i nuovi linguaggi di comunicazione legati ai social network.

Una mostra decisamente atipica e particolare, realizzata non come sintesi del lavoro svolto e quindi alla fine di un percorso, ma che invece si vuole fare motore di un progetto in itinere che porterà a raccontare per tutto il 2023 (sul sito www.pistorienses.it, sulle pagine di Discover Pistoia, Naturart e sulle pagine social collegate) tanti altri pistoiesi, con l’obiettivo di contribuire fattivamente sia a incrementare l’unicità di Pistoia che a rafforzare l’importante concetto di comunità reale.

Inaugurata con un grande evento venerdì 16 dicembre, la mostra Pistorienses. Ritratti classici, racconti contemporanei, con foto di Nicolò Begliomini e testi di Lucia Agati, realizzata da Giorgio Tesi Editrice in compartecipazione con il Comune di Pistoia e i Musei Civici Pistoiesi, nasce con l’intento di valorizzare la nostra città attraverso volti di personaggi residenti in città e sul territorio che, grazie al loro impegno in ambiti assai diversi tra loro, contribuiscono a rafforzare l’identità e l’unicità di Pistoia. Proprio per unire ai ritratti il racconto e l’impegno nel loro piccolo grande mondo delle persone protagoniste di questi scatti, che nasce il proposito di fotografarli in un luogo-non luogo, uguale per tutti, in modo che al centro del progetto restino solo loro e la storia che li accompagna.

I soggetti fotografati sono personaggi che si distinguono e che esaltano i

più importanti valori, le emergenze e le più significative eccellenze della nostra città e del territorio che la circonda. Si spazia a 360° in tutti i settori: dall’associazionismo all’imprenditoria, dallo sport al volontariato e, ancora, dalla cucina

Questa iniziativa è stata realizzata da Giorgio Tesi Editrice in compartecipazione con il Comune di Pistoia con il prezioso contributo di Giorgio Tesi Group, Banca Alta Toscana, Conad del Tirreno, Isopad e AIB Insurance Broker. Media partner La Nazione, TVL, Intoscana. it e Discover Pistoia.

20 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023
FOCUS PISTORIENSES

NATURART VILLAGE e che sarà pronto alla fine del 2023 - che siamo certi contribuirà a portare speranza e positività e soprattutto a incrementare l’unicità di Pistoia, rafforzando nei pistoiesi il senso di appartenenza alla città ed alla “comunità reale”.

Credo che questo tipo di iniziative - ha detto Monsignor Fausto Tardelli – Vescovo di Pistoia - siano elementi importantissimi, che entrano a pieno diritto in quella serie di processi che Pistoia sta cercando di proporre per la promozione e la valorizzazione del territorio. Questa mostra in particolare, dedicata alle persone, alle potenzialità umane che ci sono e alle eccellenze è senza dubbio un’operazione che contribuirà fattivamente allo sviluppo della città sotto molti punti di vista, a incrementare l’unicità di Pistoia e soprattutto rafforzare l’importante concetto di comunità reale.

HANNO DETTO

La nostra è un’azienda storica – ha detto Fabrizio Tesi legale rappresentante di Giorgio Tesi Group - che ha un legame molto forte e profondo con la propria terra, dove da 50 anni coltiva le piante che esprimono unicità e bellezza tipiche di questo angolo di Toscana.

Da sempre attenta e sensibile alle necessità della comunità, proprio per rafforzare questo indissolubile rapporto, la nostra Famiglia si impegna per restituire al territorio una parte di quello che ha ottenuto svolgendo il ruolo di indispensabile motore di iniziative progettuali di valorizzazione della comunità e delle iniziative che questa realizza.

Una relazione con il territorio a 360 gradi andando ad interagire con lo sport, l’arte, la cultura e il tessuto sociale di Pistoia, con l’obiettivo di rappresentare un esempio da seguire e un forte punto di riferimento per la città. Da anni siamo impegnati in importanti progetti di promozione territoriale in collaborazione con enti, istituzioni e partner. La mostra “Pistorienses”, in cui crediamo molto, coinvolge un pubblico vasto e valorizza le persone con l’obiettivo di rappresentare quella scintilla in grado di accendere un meccanismo di relazioni tra i pistoiesi rafforzando la consapevolezza da parte di tutti di essere una vera comunità. Un concetto che per la nostra famiglia e per l’azienda è un valore imprescindibile che da sempre abbiamo sposato, tanto da idealizzarlo attraverso i nostri figli, che rappresentano la garanzia della continuazione di un impegno e di un lavoro in cui, nel tempo, abbiamo dimostrato di credere fortemente guardando al futuro con grande ottimismo.

Il nostro impegno verso la comunità – continua Fabrizio Tesi - sarà racchiuso finalmente in un luogo fisico - che si chiamerà

Pistorienses racconta la nostra comunità – ha detto il Sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi – rappresenta l’associazionismo, lo sport, la cultura, l’imprenditoria e tante altre realtà attraverso i volti di coloro che nel proprio settore si impegnano per dare un contributo alla nostra città. I pistoiesi con Begliomini si sono messi in gioco, facendosi ritrarre anche in maniera originale e ironica, spesso legata all’attività o alla professione storica e al modo in cui la città la percepisce. Uno sfondo uniforme appare dietro ogni volto, valorizzandone l’unicità, ma anche svelando il legame che esiste tra un ritratto e l’altro. Ogni immagine vive dell’identità di chi vi è rappresentato e allo stesso tempo assume significato nell’intreccio con le altre, dando conto di una comunità che si costruisce delle particolarità di coloro che ne fanno parte. Questo progetto ci ricorda che i legami esistenti all’interno di un territorio sono fondamentali e che le sfide si vincono come comunità

Orario

Sale Affrescate

Dal lunedì al venerdì 9:00/13:00 e 14:00/17:00 – sabato, domenica e festivi 9:00/13:00 e 14:00/17:00

Orario Museo Civico d’arte antica

Dal martedì al venerdì, ore 10:00/14:00 - sabato, domenica, festivi (26 dicembre e 6 gennaio) ore 10:00/18:00

PER INFO

www.pistorienses.it www.discoverpistoia.it seguiteci sulle nostre pagine social

DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 21

Una mostra in cammino ...

Può un solo scatto raccontare la storia di una persona? E può una mostra fotografica costruire una comunità reale? In entrambi i casi la risposta è sì.

Il ritratto ha attraversato, e attraversa, la Storia dell’Uomo e sempre lo ha narrato, con qualsiasi tecnica sia stato eseguito, e sempre lo ha reso riconoscibile. Potente è il linguaggio della fotografia, che ci accompagna da quasi due secoli, ed è proprio la fotografia, oggi, il ritratto prediletto, una frazione di secondo per compiere la più ambiziosa delle azioni umane: fermare il tempo.

Con questa mostra Pistoia sta vivendo un evento che, per le modalità con cui è stato costruito, può definirsi unico. Un evento che si prefigge di rispondere a due semplici domande: può un solo scatto raccontare la storia di una persona? E può una mostra fotografica costruire una comunità reale? In entrambi i casi la risposta è sì. Ma partiamo dal fotografo. È Nicolò Begliomini, 41 anni, nato a Le Piastre, un paese che tanto ha saputo dare alla comunità pistoiese: nella storia, nell’arte, nella sua fantasiosa creatività e nell’umanità. È figlio d’arte Nicolò. Dello scultore Leonardo, e l’imprinting nel suo sguardo è un autoritratto del padre su fondo ocra che ben presto orienta la sua vita verso l’espressione artistica. Nicolò riceve la sua prima macchina fotografica che ha appena dieci anni e si catapulta subito per le viuzze del suo paese per fare il ritratto a tutti i Piastresi: «Perchè i luoghi hanno i volti delle persone». Studia alla scuola d’arte, oggi liceo artistico Policarpo Petrocchi, e poi all’Accademia delle Belle Arti di

Firenze, per compiere di nuovo una virata artistica di ritorno verso quella che si confermerà, da ora in poi, la sua più grande passione: la macchina fotografica, incoronata da un master alla Fondazione Marangoni di Firenze. Una passione che gli fa solcare ininterrottamente il mare della bellezza. Una bellezza che appartiene a questa città ed è il suo inestimabile tesoro: il Fregio Robbiano, Il Pulpito di Giovanni Pisano, l’Altare Argenteo, un capolavoro minuziosamente riprodotto e portato a Santiago di Compostela in una versione tridimensionale abbagliante come l’originale. E tutto diventa una perla della collana «Avvicinatevi alla bellezza», per Giorgio Tesi Editore. Begliomini è oggi il responsabile della comunicazione e del marketing della Giorgio Tesi Group. E’ il fotografo ufficiale della rivista Bella Italia, le bellezze incomparabili della Toscana le ha raccontate lui, con le sue immagini. Nicolò materializza un sogno dietro l’altro fino a quando progetta una galleria di ritratti che racconti, attraverso i volti, una città. Sceglie un nome antico, che affonda nel medioevo e ci ricorda quanto fossero abili i nostri avi ad affilare le lame «Pistorienses», appunto, ma ci dice anche di quante meraviglie siano capaci i «Pistorienses» di oggi, che hanno profuso le loro forze, il loro impegno e i loro sogni per fare qualcosa di speciale, e non soltanto per se stessi, ma per tutta «Pistoria», un nome musicale, a cui ci riabitua con facilità. Dunque Nicolò torna col pensiero a quel ritratto eseguito dal babbo Leonardo, torna a quel fondo ocra. Lentamente comincia a convocare

i «Pistorienses» nella saletta di posa della Giorgio Tesi. L’ispirazione è rinascimentale. C’è soltanto una scrivania dove ogni persona deve appoggiare le cose che la rappresentano di più. Ognuno arriva con qualcosa tra le braccia: un orsacchiotto, un microfono, un quadro, una bacinella, un piatto di spaghetti, una spada, una medaglia, un drone, un pallone, una macchina da scrivere, una tavolozza di colori, una conchiglia da pellegrino...un bambino nato da poco. Nicolò apre l’ombrello bianco e scatta. Solo alla fine dell’opera ognuna di quelle fotografie sarà una storia narrata. Ogni immagine racconta che ognuno dei «Pistorienses» ha compiuto un’impresa a cui sta dedicando la vita. Nicolò ha acceso una scintilla, ha creato così una comunità reale di persone a cui poter attingere. Una comunità che può evolversi, diffondersi e allargarsi. Interagire. Una comunità che sarà raccontata sulle altre creature della Giorgio Tesi Editore: Discover Pistoia e Naturart.

La mostra ha una sua narrazione, sia nella disposizione delle immagini che nella breve descrizione che le accompagna, a una a una, e dove, in poche righe, sono state raccontate le imprese dei «Pistorienses». Rimarrà allestita fino al 29 gennaio 2023 e nelle Sale Affrescate troverete anche un set fotografico con il fondo ocra, a disposizione per un selfie per raccontarsi, e dove cercherà di essere presente spesso anche Nicolò Begliomini, per altri scatti, altre storie. Perchè i «Pistorienses» sono molti di più, e perchè la Storia continua, e appartiene a tutti.

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FOCUS
PISTORIENSES
Testo di Lucia Agati

LE FOTOGRAFIE DI NICOLÒ BEGLIOMINI

NEL MUSEO CIVICO DI PISTOIA

La mostra realizzata dalla Giorgio Tesi Editrice, che non arriva al termine, bensì avvia il progetto, ha la sua sede principale (in termini numerici) nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale, ma si diffonde anche negli spazi del Museo Civico. Qui dieci immagini, opportunamente selezionate, dialogano con variata disposizione con altrettante opere d’arte antica, aggiornando il rapporto fra la ritrattistica del passato e la società del presente e, al contempo, costituendo un coraggioso e suggestivo inserimento linguistico contemporaneo nel contesto della prima e maggiore istituzione museale cittadina.

Nell’adiacente Corridoio Puccini serrati sono i dialoghi che si stabiliscono fra due medici - attraverso il ritratto fotografico di Lucilla Di Renzo - Direttrice unica per la rete degli ospedali pistoiesi e quello di Tommaso Puccini (Pistoia 1669 – Firenze 1727), professore di anatomia e naturalista, medico della famiglia granducale, dipinto da Pietro Dandini - e due giovani donne, agghindate e ornate di fiori, quali Irene Casartelli - Modella e Elisabetta Centi Brunozzi, nonna di Niccolò Puccini per parte di madre, raffigurata nel dipinto di Giuseppe Valiani risalente al XVIII secolo.

Il percorso si conclude, infine, nella grande sala rossa dell’Ottocento, con il confronto tra due uomini di cultura come Giovanni Capecchi - Professore universitario, direttore di NATURART e il Ritratto di Giuseppe Tigri - autore di una fondamentale guida di Pistoia e del suo territorio nonché professore e direttore del Liceo Forteguerri - di Giuseppe Ciaranfi; e quello tra un celebre filantropo come Niccolò Puccini, ritratto da Giuseppe Bezzuoli, e una persona impegnata oggi in attività benefiche quale Maria Renzi - Associazione Raggi di Speranza in Stazione.

Ecco dunque, al primo piano (sale 1 e 2), il confronto fra due diverse rappresentazioni della maternità: quella più intima del ritratto fotografico di Letizia Maravaglia - Mamma e quella più solenne delle Sacre Conversazioni di artisti come Lorenzo di Credi, Gerino Gerini e Ridolfo del Ghirlandario; e il tema dell’infanzia richiamato sia dalla fotografia di Tommaso - Super Pistoriense che dalla bambina al centro della tavola con la Madonna della Pergola di Bernardino Detti e da molti altri elementi allusivi presenti nel dipinto (San Bartolomeo, il Giudizio di Salomone, la presenza di bambini, i giochi, gli amuleti … ). Al terzo piano, nel grande salone del Sei/Settecento, il dialogo si instaura fra l’immagine di Bärbel Reinhard - Artista/Critica della fotografia e il Ritratto di giovane donna con fiori di Anonimo del XVII secolo, due giovani donne così simili nella posa e nella scelta dei colori; analogamente a quanto avviene fra Nick Becattini - Musicista e il dio Apollo raffigurato con in mano uno strumento a corda, simile a un violino, nella tela dell’Empoli con Il Giudizio di Mida. Lanfredino della nobile famiglia pistoiese dei Cellesi fu cavaliere di Santo Stefano, l’ordine cavalleresco voluto da Cosimo I de’ Medici per la difesa del mare Mediterraneo, e soprattutto del Tirreno, dagli ottomani e dai pirati: è ritratto in posa solenne nel dipinto di Luigi Crespi mentre Lorenzo Cipriani - Navigatore, nel confronto contemporaneo, è raffigurato in azione, in un atteggiamento più informale. Di grande vitalità e forza comunicativa è la relazione che si instaura fra Mons. Fausto Tardelli - Vescovo di Pistoia e il suo predecessore più illustre, quel Sant’Atto, forse di origine spagnola, abate vallombrosano, che fu vescovo della città dal 1133 al 1153 e che intorno al 1140 circa ottenne dall'arcivescovo di

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DIALOGHI NUOVI DENTRO SPAZI ANTICHI
Testo di Elena Testaferrata - Direttrice dei Musei Civici di Pistoia Compostela la preziosa reliquia di San Jacopo, raffigurato nella tavola di Anonimo della prima metà del XVII secolo.

EVENTI

Un capolavoro di Raffaello nel Duomo di Pescia

La pala d’altare di Raffaello, la Madonna del Baldacchino, tornerà a Pescia dal 29 aprile al 30 luglio 2023

Un'importante pala d’altare di Raffaello, la Madonna del Baldacchino, da Palazzo Pitti tornerà a Pescia, la città dove si trovava fino alla fine del Seicento. Dal 29 aprile al 30 luglio 2023, l’opera

sarà esposta nella Cattedrale della città dei fiori, dove dialogherà con la copia commissionata al pittore fiorentino Pier Dandini alla fine del Seicento. L’iniziativa è frutto di un progetto di Diocesi di Pescia e Gallerie degli Uffizi e a finanziarlo interamente è la Fondazione Caript. In vista dell’esposizione a Pescia, La Madonna del Baldacchino è stata sottoposta ad accurate indagini diagnostiche per vagliarne lo stato di salute. L’opera ha avuto solo bisogno di un leggerissimo intervento di consolidamento nella porzione più alta del supporto ligneo e può essere spostata a Pescia ed essere esposta in Duomo senza problemi. Anche la copia dipinta da Pier Dandini è stata nei mesi scorsi sottoposta a controllo e restauro, in preparazione della mostra che presto la vedrà a confronto con l’originale di Raffaello.

CON IL BANDO RESTAURO IN AIUTO DELLA CHIESA DI CALAMECCA

Grazie all’edizione 2022 del bando dedicato al restauro e alla promozione dei beni culturali, la Fondazione Caript assicura un contributo di 241.158 euro per i necessari lavori di ripristino della chiesa di San Miniato a Calamecca, chiusa

al culto a causa di un grave dissesto e a rischio di crollo.

Dopo che per trovare risorse era stata anche lanciata una raccolta di fondi su Internet, adesso il contributo della Fondazione assicura la copertura di

metà dei costi stimati. Il salvataggio della chiesa di Calamecca è uno degli 11 progetti premiati dalla Fondazione con il bando sul restauro, progetti nei quali vengono investiti complessivamente 497mila euro.

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IL PROGRAMMA DEL MESE DI GENNAIO

Di seguito il calendario degli incontri previsti

SABATO 14 GENNAIO, ORE 16:30

Antico Palazzo dei Vescovi IL CINEMA DI MAURO BOLOGNINI - Incontro con Gianni Canova

Per il ciclo Dietro le quinte. Tre incontri fra cinema e teatro il critico cinematografico, autore televisivo e Rettore della IULM di Milano Gianni Canova ci racconta il cinema di Mauro Bolognini in un appuntamento gratuito aperto alla città (prenotazioni online su pistoiamusei.it). Uno sguardo “diverso”. Non omologato. Non allineato. Estraneo alle mode e alle ideologie, ma coerente nella sua instancabile ricerca di dare forma al mondo attraverso le immagini. Questo è stato Mauro Bolognini per il cinema italiano della seconda metà del Novecento: troppo “indipendente” per essere arruolato nei sistemi dominanti, ma anche troppo originale per essere ignorato o marginalizzato. Scopri il calendario completo del ciclo Dietro le quinte su pistoiamusei.it

LUNEDÌ 16 GENNAIO, ORE 17:30

Sala Manzini, Biblioteca San Giorgio PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA MAURO BOLOGNINI | UN NOUVEAU REGARD

Con i curatori Monica Preti e Andrea Baldinotti

Con oltre 200 tra manifesti, bozzetti, costumi, dipinti, fotografie e materiali di scena, a cento anni dalla nascita di un grande Maestro del cinema italiano la mostra Mauro Bolognini | Un Nouveau Regard. Il cinema, il teatro e le arti racconta in modo complessivo l’opera di Bolognini e la sua espressione visiva. In una presentazione gratuita aperta alla città nella Sala Manzini della Biblioteca San Giorgio, lunedì 16 gennaio alle 17:30 Monica Preti e Andrea Baldinotti – curatori della mostra insieme a Vincenzo Farinella e Luca Scarlini – presentano l’esposizione che rende omaggio a un protagonista indiscusso del cinema, dell’opera e del teatro italiani. La mostra, promossa da Pistoia Musei, è visitabile fino al 26 febbraio 2023 a Pistoia, Antico Palazzo dei Vescovi e Palazzo Buontalenti.

SABATO 21 GENNAIO, ORE 16:30

VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA MAURO BOLOGNINI | UN NOUVEAU REGARD

Visita con una guida di Pistoia Musei la mostra Mauro Bolognini | Un nouveau regard. Il cinema, il teatro e le arti . Un evento eccezionale che celebra il centenario della nascita del regista attraverso un percorso nella sua carriera cinematografica e teatrale. Info e prenotazioni su pistoiamusei.it

DOMENICA 22 GENNAIO, ORE 10-18 Antico Palazzo dei Vescovi, Museo di San Salvatore, Palazzo Buontalenti e Palazzo de’ Rossi - CACCIA AL TESORO PER FAMIGLIE

Le quattro sedi di Pistoia Musei diventano per un giorno il percorso per una caccia al tesoro per adulti e bambini, con attività, indovinelli, premi da conquistare e opere d’arte da scoprire insieme divertendosi.

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E PRENOTAZIONI: PISTOIAMUSEI.IT EVENTI
INFORMAZIONI

CAMPAGNA AMICA

gli abeti adottati tornano nella Foresta del Teso

SOSTENIBILITA’

Dopo un mese in casa, smontati gli addobbi gli abeti in adozione risalgono nella Foresta del Teso fino al prossimo dicembre, quando il proprio albero potrà tornare ad ornare l’abitazione, un po’ più cresciuto.

“Sono state decine i toscani che hanno avuto voluto l’abete in adozione. Una sensibilità che ha portato al mercato Campagna Amica di Pistoia o direttamente nel vivaio sulla montagna Pistoiese a ritirare il proprio abete adottato: non solo pistoiesi, ma pure tanti fiorentini, empolesi e perfino da Pietrasanta. Soprattutto giovani –spiega Fabio Bizzarri, dell’azienda agricola Il Sottobosco, della rete Campagna Amica che ha ideato l’abete in adozione-” Come funziona. A dicembre si ‘adotta’ un abete, pagando un certo prezzo. Ora, passate le feste,  l’abete può tornare sulla montagna

pistoiese per essere ripiantato, e l’adottante riceve indietro la metà del prezzo pagato. L’abete in adozione, essendo dotato di un apposito vaso, riprenderà a vegetare grazie a fessure da cui ricrescono le radici.

“Gli alberi adottati potranno essere riconsegnati al vivaio o al mercato Campagna Amica di Pistoia - spiega Fabio Bizzarri-. Noi lo terreno in custodia e ce ne prenderemo cura fino al prossimo Natale. Quando l’abete sarà troppo grande per essere ospitato in casa sarà restituito al suo habitat naturale: il bosco”.

Con l’abete in adozione si privilegia ambiente, biodiversità, salvaguardia del bosco e della sopravvivenza delle imprese agricole danneggiate dagli effetti della siccità e la cui presenza è fondamentale soprattutto nei territori marginali e montani per migliorare l’assetto idrogeologico e

combattere l’erosione e gli incendi. “Benefici per l’ambiente e con la consapevolezza di aver attivato un proficuo circuito di economia circolare –spiega Coldiretti Pistoia-. Una bella idea che ha oltretutto il vantaggio di attivare redditi integrativi per aziende agricole che operano in aree marginali”.

Castellare di Pescia- www.guastapaglia.com

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Daniela Mangani - Agente di zona

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Canapale Pistoia - www.saseidraulica.it Testo di Domenico Murrone
In collaborazione con
Dal bosco alla casa, e dalla casa al bosco E ora 26 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023
Bizzarri, a destra, con due clienti

Il Fintocolto è ovunque. Ha una reflex e citazioni stampate in fronte, ha smartphone e Moleskine, una grande voglia di insegnare al mondo quel che non ha capito. Se qualcuno capisce che non capisce, allora finge che sia attitudine al non capire per conoscere l’essenziale. Il Fintocolto si piace ma non può dirlo. Anche tu ne conosci sicuramente qualcuno. Se non ti viene in mente nessuno, prova a guardarti intorno. Se non hai niente intorno, prova a guardarti allo specchio.

Diciamocelo: a questo giro anche i più Grinch dei Grinch non avrebbero mai potuto vincere. Un bivio, poi un altro, la mano destra su una parete per non perdersi e la sinistra per asciugare il sudore. È più o meno come il Fintocolto affronterebbe un labirinto, e più semplicemente è come affronta la vita. Ci sono molti modi per affrontare un dedalo (c’è pure chi ci ha scritto libri sopra, e mica gli ultimi della fila…): correre veloce e affidarsi alla statistica, ragionare di logica, provare a lasciare tracce e darsi un ordine. È lo specchio di un mondo intero, di come ognuno di noi si affanni a trovare il proprio verso, il proprio perimetro, il proprio centro: con uno stile o cercandone uno, tra un vicolo cieco e un ritorno al punto di partenza. tra le paure con e senza teste di toro. Ora soffermatevi un attimo a pensare: immaginatevi nel cuore del labirinto. Da dove partireste? E quale mostro avreste paura di trovare? È pur vero che per il Fintocolto la cosa sarebbe davvero troppo complessa: troppo stress e ansia da prestazione, troppo impegno nel cercare la soluzione geniale che possa sorprendere qualunque Minosse. Forse alla fine si metterebbe a sedere, così, all’ingresso, aspettando che il caso o la fortuna giochino una mossa. Perché in fondo è la stessa reazione di quando ci si infila sotto le coperte e si lascia squillare il telefono in silenzioso, quando si decide per il ghosting per qualunque familiare, cliente, collaboratore e ci si rinchiude in un anfratto sperando che nessuno si accorga di noi. In questi casi, il Fintocolto lo annuncia sui Social: come se importasse, come se bastasse, come se un sacco di cose. Il punto è che il labirinto ti aspetta comunque, e le pareti sono troppo lisce per essere scalate: bisogna cominciare a camminare. Questa roba qui la pensano, con mille varianti, da tempi immemori: sono stati trovati labirinti ovunque, totalmente scollegati tra loro, antichi di millenni. Se ne costruiscono ancora, ne ha costruiti l’arte.

Il punto è che c’è tutto il fascino della sfida, e c’è tutta la paura della sfida. Come se in fondo il buon Minotauro non fosse pure lui rinchiuso lì, in attesa che noi lo si possa nutrire con un qualche minuscolo assaggio di senso. In fondo, però, forse è tutto dannatamente più semplice: è un gioco.

Non è altro che un divertimento, una celia, un modo per passare qualche minuto, ora o anno a trovare una soluzione. Poco più che enigmistica, con il vantaggio che c’è il rischio concreto di perdersi. E perdersi a volte aiuta un sacco: aiuta a scollegarsi dal normale, a settare nuovamente la tara di ciò che è naturale, a pensare in modo diverso. Come Alice che ad ogni porta deve ripensarsi, come in Escher quando ad ogni scala occorre ritrovare il proprio piano. Si gioca a perdersi. Per questo comincia ogni viaggio. La follia, beh, è un rischio a correre tutto sommato. E dall’Overlook Hotel è tutto.

E allora, mentre di labirinti ce ne sono di famosissimi e bellissimi sparsi per tutta Italia e ovviamente anche oltre, come al solito noi ci limitiamo a ricordare che qualche bel dedalo lo abbiamo anche a pochi passi da noi. Nello splendido Giardino di Villa Garzoni a Collodi, per esempio, e chiaramente quello di Pietro Porcinai all’interno del Parco dedicato a Pinocchio. A nasconderne uno anche la nostra Villa di Celle: specificatamente si tratta del Labirinto di Robert Morris, triangolare e senza centro. Per chi non avesse mai visitato il Museo Diocesano, labirinti si trovano nelle decorazioni di alcuni frammenti architettonici di arte gotica. Ma non è forse il centro stesso della nostra città un piccolo grande e fascinosissimo dedalo? Come scriveva Ardengo Soffici, “Intorno alla piazza del Duomo si scende e si sale come nei sogni; a ogni volata s’incappa in un labirinto, ma si trova sempre un’uscita fiancheggiata d’archi, d’urne di marmo e fior di camelie”.

Di quali altre “pistoiesità” vorresti che il Fintocolto parlasse? Scrivi a ilfintocolto@gmail.com

Venite a trovarci nel nostro Agriturismo con la cucina tradizionale e con una grande novità

La sala è privata e ospita massimo 8 persone su prenotazione. L’agriturismo a casa nostra si trova sul cammino di San Jacopo, subito dopo l’ex Convento di Giaccherino. Offriamo ristoro per i pellegrini e per tutti coloro che, camminando o non, vogliono godersi una pausa in giardino per una merenda o anche un semplice caffè.

Se volete assaggiare qualcosa di tipico Pistoiese, vi consigliamo le nostre Jacopine ripiene, le focacce dei Pellegrini, dalla loro tipica forma a conchiglia, simbolo del Santo Patrono di Pistoia, da abbinare ad una buonissima e dissetante spremuta dei nostri limoni Biologici!

VI ASPETTIAMO!

FINTOCOLTO NEL LABIRINTO DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 27 Dall'idea e dal sogno di Davide e Francesca nasce l'Enoteca Toscana, dove potrete trovare etichette del territorio e degustare piatti della nostra cucina, in serate con menù selezionati. FARMHOUSE A cura di Via Acciaio e Agnolaccio, 7 51100 Pistoia (Toscana - Italia) Tel: (+39) 0573 19 35 032 Cell: (+39) 333 76 13 807 contatti@agriturismoacasanostra.it www.agriturismoacasanostra.it
IL

Il 19° anniversario della Fondazione Un Raggio di Luce

Mai come nell’ultimo anno, con una guerra vicina e i tempi incerti a causa delle difficoltà economiche, il cambiamento climatico e le rivalità geo-politiche, è importante ritrovare spazi e tempi per parlare, per raccontare e soprattutto per comprendere l’importanza di avere cura delle persone partendo proprio da quelle più vicine. Ci sono tante persone che continuano ad affrontare ogni giorno una vita molto dura. Genitori che faticano a dare da mangiare ai loro figli e figlie, che non riescono a farli studiare, donne che fuggono dalle

loro famiglie perché in pericolo, mamme che mettono a repentaglio la loro salute per permettere ai loro figli e figlie di crescere sani. La situazione nel mondo è sempre più complessa e la Fondazione Un Raggio di Luce, anche grazie a tutti i suoi sostenitori, continua da diciannove anni a fare il possibile per donare gioia e serenità a chi, vicino o lontano, più ha bisogno e a impegnarsi per creare speranza e fiducia tra le persone. Una vita migliore, serenità e speranza nel futuro sono ciò che cerca di donare ai bambini e alle loro famiglie. L’esperienza maturata in diciannove anni di iniziative e progetti ha dato alla Fondazione la certezza che sono proprio i momenti di crisi quelli in cui si possono aprire nuove strade e la forza di volontà è ancora più determinante.

Grazie anche all’aiuto di tante persone la Fondazione sta facendo in questo momento il massimo sforzo per aiutare chi più ha bisogno.

A sottolineare questo traguardo le parole del presidente Paolo Carrara: <<Sono stati diciannove anni pieni di difficoltà ma anche di soddisfazioni per aver alleviato le sofferenze di tanti bambini, donne e uomini e aver ridato una speranza a chi non l’aveva più. Sappiamo che, come diceva Suor Teresa, “quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo.” L’importante è fare qualcosa per il bene degli altri e questo è l’obiettivo che siamo sicuri di aver raggiunto. Grazie ai dipendenti della Fondazione e a tutti coloro, persone e aziende, che ci hanno aiutato in tutti questi anni: insieme abbiamo fatto e continueremo a fare la differenza!>>

28 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023
SOCIALE
EVENTI
Il 7 gennaio 2023 sono diciannove anni che la Fondazione Un Raggio di Luce è al fianco dei bambini, delle donne e delle persone che più hanno bisogno

Diventa volontario unicef anche tu

Tutta la Toscana in un break.

L’UNICEF in Italia può contare su una preziosa rete di oltre 5.200 volontari iscritti all'apposito Albo e di circa 13.000 volontari occasionali, che collaborano durante specifiche iniziative, una o due volte l’anno.

I volontari offrono con costanza e passione il proprio impegno gratuito e il proprio tempo libero e rappresentano una risorsa estremamente importante per l'organizzazione, che fa tesoro delle loro competenze professionali e delle loro qualità per sensibilizzare la società civile: cittadini, associazioni, enti locali e imprese, in merito ai programmi dell'UNICEF nel mondo. Le principali attività dei volontari sono orientate alla promozione dei diritti dell'infanzia in Italia e alla realizzazione a livello territoriale delle campagne dell'UNICEF a sostegno dei programmi nei paesi in via di sviluppo. Le iniziative sono coordinate dai 120 Comitati regionali e provinciali. Ogni anno, in aggiunta alle campagne realizzate a livello nazionale, i volontari UNICEF organizzano tantissimi altri eventi, dai più piccoli ai più grandi, in maniera autonoma sul loro territorio, coordinati dai rispettivi Comitati provinciali. Concerti, spettacoli teatrali, convegni ma anche aperitivi e cene solidali, mostre fotografiche e corsi di formazione. Non ci sono limiti di dimensioni: dall’organizzare un piccolo aperitivo tra amici ad iniziare a pensare a un concerto di beneficenza. Gli eventi realizzati possono avere l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno di specifici Programmi che l’UNICEF realizza sul campo ma anche di svolgere un’ importante azione di sensibilizzazione in merito a particolari temi e contenuti. Inoltre, chi ha tra 14 e 30 anni, può entrare a far parte di Younicef, il movimento di volontariato giovanile dell'UNICEF Italia, attivo in ogni parte del paese. Per avere maggiori informazioni sulle attività in corso ed in progetto, è possibile contattare la sede del Comitato Provinciale di Pistoia ai n. 0573 22000, 3462184852, 3477923816, o scrivere a comitato.pistoia@unicef.it oppure a ml.contini@unicef.it e prendere un appuntamento.

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UNICEF PISTOIA
UN 2023 PER NUOVI IMPEGNI ETICI E CIVILI
DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 29

INIZIATIVE

I soliti buoni propositi

Sono le differenze a rendere noi umani esseri preziosamente variegati, ma in alcune occasioni ci troviamo accomunati da atteggiamenti che ci rendono… unici

Vuoi per un pizzico di scaramanzia, vuoi un po’ per gioco, sta di fatto che ognuno conclude l’anno vecchio dichiarando i suoi migliori propositi per il nuovo, con l’auspicio di evocare un futuro che possa essere quanto più possibile roseo. Ed ecco qua la nostra parola magica… il rosa, che contraddistingue Voglia di Vivere insieme al desiderio di rallegrare ogni momento, tinteggiandolo con i colori della serenità. Perciò, il programma per il nuovo anno

è già ben denso di buoni propositi sui quali stiamo lavorando: anno nuovo vita vecchia, potremmo anche dire, perché non è certo una novità che la nostra associazione sia molto attiva, e chi la conosce lo sa bene.

A rinnovarsi, anno dopo anno senza interruzioni, è però l’entusiasmo con il quale andiamo incontro a ogni progetto, un entusiasmo che si rigenera ogni volta che i risultati attesi hanno preso la forma che ci si aspettava della solidarietà.

Già da gennaio ci aspettano, e quindi vi aspettano, appuntamenti conviviali ma anche incontri di taglio culturale o informativo, gli immancabili pomeriggi con il Gruppo di cammino e le sedute per curare la vostra immagine, il vostro corpo, le vostre emozioni. Il Laboratorio creativo, instancabile, continua a confezionare i cuori per la breast unit, mentre il Laboratorio letterario sta mettendo nuove… parole in pentola! Approfittiamo per ricordare che fino al 16 gennaio sarà possibile inviare le foto per partecipare alla nuova edizione del concorso fotografico “Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute”, che anche quest’anno vedrà la rosa di foto selezionate in mostra allo spazio espositivo della Ex Chiesa San Giovanni Battista.

Poi… per i dettagli dovrete continuare a seguirci, sia da queste pagine – che, bontà sua, Discover Pistoia continua a permetterci di occupare – sia attraverso il sito della associazione www.vdvpistoia.org

30 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023
ASSOCIAZIONI

Marini: una famiglia di artisti

Dal 17 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023, la galleria Vannucci ospiterà una mostra dedicata alla famiglia Marini

Alberto Giuntoli, oltreché della loro figlia Donatella Giuntoli. Con l'occasione sarà di nuovo disponibile il testo critico di Lorenzo Cipriani, curatore della mostra nel 2010-2011. Il tema della casa e dei condizionamenti che un luogo può suscitare nelle persone che lo abitano sarà uno dei temi guida per la galleria nel 2023, a partire dalla personale di Vittorio Corsini che si inaugurerà nei primi mesi del nuovo anno.

Dal 17 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023

Galleria ME Vannucci

Via Gorizia 122, Pistoia

ORARI DI APERTURA

A seguito di nuove scoperte negli archivi della famiglia Vannucci, dal prossimo 17 dicembre fino al 6 gennaio 2023, la galleria ME Vannucci ospiterà una piccola mostra dedicata alla famiglia Marini. Le opere selezionate sono per la maggior parte inedite. Sono trascorsi dodici anni dalla mostra Marini una famiglia di artisti ospitata dalla Galleria Vannucci nella vecchia sede, e sono ancora attuali gli stimoli allora espressi sull'influenza che può avere un'abitazione sul carattere delle persone che la condividono (a parte il bisnonno Torello Marini tutti gli altri membri della famiglia hanno abitato nella medesima casa per periodi più o meno brevi). Saranno presentate opere dello stesso Torello, dei gemelli Marino ed Egle e del marito

dal mercoledì al giovedì 17:00 -19:30 venerdì e sabato 9:30-12:30 / 17:00 -19:30 o su appuntamento 8 e 11 dicembre solo su appuntamento

Dal 1990
ORARI
a Pistoia

Non fiori, bensì petali

Sapete che a Pistoia abbiamo una donna

Ci riferiamo a Rossella Baldecchi e ai suoi dipinti, strumenti che raccontano le emozioni, spontanee interpretazioni di innata sensibilità nel percepire il vissuto altrui, in particolare quello dei più vulnerabili: «Ho sempre pensato che l’Arte sia uno straordinario strumento di comunicazione, non verbale perciò comprensibile a tutti, e per questo più potente rispetto ad altre forme di divulgazione e conoscenza, grazie al quale posso parlare di cause per me importanti.»

Ecco interpretato il successo della pittrice pistoiese: l’immediatezza del messaggio – chiaro, diretto, universale – che le permette di essere compresa senza altezzosità. Semplicemente è lì, e Rossella lo propone a tutti come messaggio di amore e di pace.

E lo scorso novembre – in particolare nelle giornate dedicate a riflettere sulla violenza contro le donne e i bambini – in molte

occasioni si è trovata nuovamente in prima fila, come messaggera di speranza.

Dal 23 novembre al 4 dicembre, ai nuovi spazi espositivi di Palazzo Pegaso, si è tenuta la personale “Cieca Humanitas”, curata dal Consiglio Regionale della Toscana. Superfluo dire che l’affluenza dei visitatori è stata numerosa e costante, mentre è curioso quanto riferito all’artista sul personale del Consiglio: tutto è passato a visitarla, un successo del passaparola mai verificato prima. Significativo! Con l’emozione ancora viva per il successo dell’inaugurazione fiorentina, Rossella ha preso sottobraccio l’opera clou della mostra – Donna, vita, libertà – e l’ha portata a Fabriano dove, come per magia, è diventata grandissima e… profumata! Con questa città Rossella ha un rapporto speciale, iniziato nel 2014 con una personale voluta dalla associazione In Arte, cui fecero seguito altre due personali: nel 2017 al Museo della Carta e della Filigrana, e nel 2019 per il Meeting mondiale delle città Creative Unesco del 2019. Questa volta è la Fidapa Fabriano, in collaborazione

con il Comune, ad averla invitata per valorizzare la sua opera con il lavoro degli Infioratori del Palio di San Giovanni: gli infioratori si tramandano un’arte antica, che coinvolge i membri di intere famiglie, a cominciare dalle donne anziane, cui è affidato il compito di raccogliere i petali, fino ai più giovani che li lavorano realizzando le opere. “Donne, vita, libertà” è stato riprodotto con un’infiorata a secco, cioè con petali essiccati e tritati finemente: «È stato meraviglioso vederli lavorare fino a notte fonda prima dell’inaugurazione, un’emozione per me davvero immensa! Di tante gioie che il mio lavoro mi ha regalato, questo è sicuramente il dono più originale e significativo che potessi ricevere.» L’infiorata sarà conservata per tutto il periodo delle festività, accanto a una copia dell’originale che la pittrice ha donato alla città di Fabriano e alle “infioratrici” che ne sono rimaste colpite, per la forte valenza rappresentativa: è infatti dedicata alle donne iraniane, e prende il nome proprio dalle parole che loro invocano. Racconta Rossella: «Con questo dipinto ho

ARTE 32 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023
che il mondo ci invidia? È conosciuta per saper raccontare con l’arte la gentilezza d’animo che la contraddistingue, un animo che si manifesta attraverso opere che reclamano attenzione contro ogni forma di violenza
MOSTRE
Testo di Alessandra Chirimischi

voluto raccogliere la chiamata delle donne iraniane alla comunità internazionale, di essere al loro fianco. Ho pensato di raccontare questo dramma attraverso il taglio dei capelli, gesto che per loro rappresenta il lutto. Ho dipinto una donna di schiena, evitando il volto così da rappresentarle non una ma tutte: il loro dolore è impresso con la scritta “Freedom” marchiata a sangue su quella schiena. Lo chador invece vola via, libero nel vento: il mio auspicio di un domani migliore

l’ho espresso così, insieme al titolo dell’opera.»

L’auspicio di un domani migliore caratterizza ogni opera di questa pittrice: la parola pace è di nuovo incisa a sangue sulla schiena della una fanciulla ritratta in “Crimini di guerra, peace for children”, l'ultimo quadro realizzato per la mostra a Firenze, ma ad aprire uno spiraglio ha nei capelli un ramoscello di ulivo. Per quanto il dolore possa essere straziante, dobbiamo sempre trovare la forza per superarlo.

Farmacia della Vergine

La Farmacia della Vergine è a Pistoia, in via Benedetto Croce 23, a due passi dalla nuova Esselunga, dall’Ospedale San Iacopo e dal casello autostradale e quindi facilmente raggiungibile in auto. Ampio parcheggio riservato ai clienti.

Grazie a uno staff molto preparato e ad una grande attenzione verso il cliente, la farmacia offre i servizi di consulenza, erboristeria, omeopatia, veterinaria, dermocosmesi, profumeria, prodotti per la prima infanzia, misurazione della pressione, controllo della glicemia, servizio a domicilio e prenotazioni via WhatsApp.

Si effettuano tamponi di terza generazione per il Covid-19 e su prenotazione vaccini antinfluenzali.

Studi medici facilmente accessibili.

DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 33
Aperta dal lunedì al venerdì con orario 08:30 - 13:00 e 15:30 - 20:00 e il Sabato mattina dalle 08:30 alle 13:00 Via Benedetto Croce 23 - PISTOIA Tel.
(anche SMS o Whatsapp)
0573 33067o - 353 4146974
farmacia.della.vergine@gmail.com
ORARI E GIORNI DI APERTURA

Gennaio ai Musei Civici di Monsummano Terme

Un mese ricco di tanti appuntamenti artistici e culturali

Renatico Martini, i “volti” del famoso caricaturista lucchese Frank Federighi “ritoccati” con tutta la graffiante ironia della satira. L’ingresso al museo è libero e gratuito. Per info: 0572 952140 oppure macn.villa@gmail.com

Al Museo della Città e del Territorio, nell'Osteria dei Pellegrini, sarà possibile visitare la mostra “Per la gloria di N.S. Jesu Cristo, della SS. Vergine Maria e di tutti i Santi del Paradiso” Immagini e documenti d’arte fra Valdinievole e Montalbano. Un itinerario visivo attraverso l’affascinante tema dell’iconografia e degli attributi dei Santi, rappresentati in opere d’arte ospitate in alcune chiese del nostro territorio. Curata dalla Prof.ssa G.C. Romby, la mostra sarà visitabile, fino al 12 marzo 2023.

L’ingresso è libero e gratuito.

Per info e prenotazioni: 0572.954463 oppure museoterritorio@comune. monsummano-terme.pt.it

BIBLIOTECA COMUNALE MONSUMMANO TERME

EVENTI IN PROGRAMMA PER IL MESE DI GENNAIO

Al Mac,n - Museo di Arte Contemporanea e del Novecento ci sarà tempo fino al 15 gennaio 2023 per ammirare “AXIS MUNDI”, la splendida personale di Roberta Serenari. Artista dotata di un’incredibile tecnica pittorica, la pittrice bolognese è raffinata interprete della bellezza, dei turbamenti e delle inquietudini dell’universo femminile, popolato da splendide bambine, enigmatiche adolescenti, affascinanti donne. Il mese di gennaio si chiuderà con l’inaugurazione, sabato 28, della nuova mostra: protagonisti questa volta, nelle Sale di Villa

Martedì 10 gennaio – ore 17

Sala Iozzelli - Biblioteca "G. Giusti" Attività di lettura a cura della bibliotecaria Lisa rivolte a bambini da 6 a 10 anni accompagnati da un adulto

Martedì 17 gennaio – ore 18

Sala Iozzelli - Biblioteca "G. Giusti" Presentazione del libro "UNIVERSAL DESIGN 2 e 3" – Pagnini Editore Saluti del Vice Sindaco Elena Sinimberghi Sarà presente l'autore arch. Gianluca Fedi con intervalli musicali del pianista Luca Innocenti

Giovedì 19 gennaio – ore 17

Sala Iozzelli - Biblioteca "G. Giusti" Attività di lettura a cura della volontaria di Nati per la Leggere Antonietta e della bibliotecaria Lisa rivolte a bambini da 0 a 3 anni accompagnati da un adulto

Mercoledì 25 gennaio – ore 21

Sala Iozzelli - Biblioteca "G. Giusti" Conferenza di Giampiero Giampieri

“LE FIABE DI GIAMBATTISTA BASILE, IL PADRE DELLA FIABA EUROPEA”

Letture a cura di Giuseppe Amoriello

Info e prenotazioni: Tel. 0572 959500 - 959502 - mail biblioteca@comune.monsummano-terme.pt.it

L’Enoteca Ferretti propone soluzioni per ogni tipologia di evento o cerimonia. Potrete scegliere tra una vasta gamma di vini, champagne, liquori e prodotti dolciari. Ferretti è anche supermercato “ECU” CONSEGNE A DOMICILIO - Portiamo direttamente a casa tua tutti i prodotti del nostro punto vendita, CONTATTACI!

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In collaborazione con
EVENTI
34 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023
MONSUMMANO TERME

La Fondazione Giorgio Tesi Onlus, come sempre attenta alle necessità delle persone emarginate e in difficoltà, supporta l’attività dell’associazione “Art.32 Ambulatorio Solidale” sostenendo l’onere dell’affitto di una sede in Via Mameli 32 a Pistoia

Solidale”

nata il 24 giugno 2019

volontà

AUSER TERRITORIALE PISTOIA, CROCE VERDE PISTOIA, VOGLIA DI VIVERE PISTOIA, che si sono incontrate allo scopo di promuovere, per soli fini di solidarietà sociale, attività di carattere sanitario rivolte ai soggetti emarginati e vulnerabili. L’esigenza è derivata dalla constatazione delle difficoltà di accesso ai servizi sanitari di questa parte della popolazione, che non ha diritto all’assistenza del servizio sanitario regionale e, talora, neppure permesso di soggiorno. L’ Associazione, dopo aver raccolto l’adesione di 20 Medici, 10 Infermieri, 1 OSS, tutti in pensione, che si sono resi disponibili a fornire consulenze completamente gratuite nelle branche principali della Medicina, ha ottenuto dalla Regione Toscana il riconoscimento di nuova attività sanitaria, da esercitare presso tre sedi (Croce Verde Pistoia, Lilt Pistoia, Voglia di Vivere Pistoia), già autorizzate come studi Medici. Durante il periodo caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 non è stata tralasciata l’attività clinica, tanto è vero che, al momento, l’associazione segue circa 180 persone, la gran parte immigrati. Un’iniziativa che ha un grande valore sociale: con l’attività medica assicura l’individuazione di patologie sommerse potenzialmente dannose per la cittadinanza e il sostegno psicologico in situazioni di grave disagio, con l’informazione e la formazione dei soggetti seguiti sui valori della nostra società, sul funzionamento del servizio sanitario e sulle norme igieniche intende favorire l’applicazione del principio costituzionale della salute come diritto universale, contribuendo all’integrazione. Nel difficile momento post-pandemico è intervenuta la Fondazione Giorgio Tesi Onlus che da ormai 12 anni è attiva sul nostro territorio per cercare di restituire dignità agli ultimi e migliorare le situazioni di maggiore difficoltà, cercando di prendersi cura delle persone più disagiate, dei malati, degli anziani e dei bambini e che dallo scorso mese di maggio ha deciso di sostenere l'onere delle spese di affitto per garantire all’iniziativa una propria sede: nasce così “Art.32 Ambulatorio solidale Fondazione Giorgio Tesi Onlus” situato in via Mameli 32 a Pistoia. L’importante progetto è presentato alla città presso i locali della Fondazione Giorgio Tesi Onlus alla presenza di S.E. Mons. Fausto Tardelli – Vescovo di Pistoia, del Presidente della Fondazione Giorgio Tesi Onlus Fabrizio Tesi e del Dott. Mauro Quattrocchi e del Dott. Aldo Fedi, Presidente e Direttore Sanitario dell’Associazione Art. 32 Ambulatorio Solidale. Ringraziamo sentitamente la Fondazione Giorgio Tesi Onlus e tutta la famiglia Tesi – queste le parole del Dott. Mauro Quattrocchi, dell’Associazione “Art.32 Ambulatorio Solidale” – per il prezioso e indispensabile supporto che ha deciso di offrire alla nostra associazione, che vive proprio grazie alla collaborazione con le istituzioni e le associazioni che si occupano di accoglienza e solidarietà nel tentativo di assicurare il rispetto della dignità di chi, purtroppo, spesso ne è privato. Questa nuova sede, situata in una zona della città facilmente raggiungibile, consentirà di aiutare ed assistere tante persone emarginate e vulnerabili. Con questo importante supporto fornito all’Associazione “Art.32 Ambulatorio Solidale”, la Fondazione Giorgio Tesi Onlus – ha detto il Presidente Fabrizio Tesi – conferma il proprio impegno che dura ormai da 12 anni, verso le necessità evidenziate dal tessuto sociale di Pistoia e del suo territorio. L’insegnamento a tendere la mano al prossimo arriva da lontano, da una grande famiglia cresciuta insegnando a figli e nipoti i valori fondamentali della vita: l’umiltà, l’importanza del lavoro, il rispetto degli altri e soprattutto la solidarietà verso chi ha bisogno di aiuto.

VI ASPETTIAMO PER UNA CONSULENZA GRATUITA V.
16
51100
(PT) Tel.
- info@uditovivo.com www.uditovivo.com
SEDE PER “ART.32 AMBULATORIO SOLIDALE FONDAZIONE GIORGIO
L’associazione
Panciatichi,
-
Pistoia
+39 0573 30319
NUOVA
TESI ONLUS”
di Volontariato “Art.32 Ambulatorio
è
per
di CGIL SPI,
FONDAZIONE GIORGIO TESI ONLUS

INIZIATIVE

A Fossoli nel Giorno della Memoria

Il 29 gennaio 2023 in programma un viaggio organizzato in provincia di Modena

A circa sei chilometri da Carpi, in località Fossoli, è ancora visibile il Campo costruito nel 1942 dal Regio Esercito per imprigionare i militari nemici. Nel dicembre del 1943 il sito è trasformato dalla Repubblica Sociale Italiana in Campo di concentramento per ebrei. Dal marzo del 1944 diventa Campo poliziesco e di transito (Polizei und Durchgangslager), utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager nazisti. I circa 5.000 internati politici e razziali che passarono da Fossoli ebbero come destinazioni i campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbrück. Dodici i convogli che si formarono con gli internati di Fossoli, sul primo diretto ad  Auschwitz, il 22 febbraio, viaggiava anche Primo Levi che rievoca la sua breve esperienza a Fossoli nelle prime pagine di "Se questo e un uomo" e nella poesia "Tramonto a Fossoli".

PROGRAMMA

- Mattino ore 10.30 visita del Campo di Fossoli

- Pranzo in ristorante

- Pomeriggio ore 15.00 visita Museo Monumento al deportato e a seguire visita ex sinagoga

Prenotazioni al numero 0573 621289 (Biblioteca Comunale)

UNA MONTAGNA DI MOLECOLE. UNA ROSA DI ESSENZE PER LA CULTURA

La mostra, con pannelli didattici, strumenti di laboratorio e video, è legata a un progetto di ricerca sull’uso dei derivati del timo per la conservazione dei beni archivistici e documentari: il progetto "THEO", finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia con il bando "Ricerca e innovazione aziendale 2022", a cui hanno partecipato CNR, Ecomuseo della Montagna Pistoiese, Azienda Agricola Le Roncacce, con la collaborazione del Museo Naturalistico Archeologico dell'Appennino Pistoiese.

Punto Informativo ed Espositivo Palazzo Achilli (Piazzetta Achilli 7 - Gavinana, PT)

Orario: aperta fino a domenica 8 gennaio 2023, da giovedì a domenica, 10.00-13.00 e 15.00-18.00. Ingresso a offerta libera

Per info

Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese

Numero Verde 800

In collaborazione con Comune San Marcello Piteglio
PISTOIESE
974102
Palazzo Achilli 0573 638025
MONTAGNA
36 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023

APPUNTAMENTI

il Natale in Valleriana

I borghi dei Presepi: il programma delle passeggiate guidate

La passeggiata guidata di Gennaio avrà per protagonista la Valleriana con Castelvecchio e Pontito – il natale in Valleriana e si svolgerà domani, domenica 8 gennaio.

PROGRAMMA DI VISITA:

dalle 11.00 alle 12.00 circa: visita di Castelvecchio con le tradizionali porte decorate e le nuove installazioni natalizie “Centri in centro”.

Tutti i dettagli su www.oltrepistoia.it e sui canali social di OltrePistoia.

Per info e prenotazioni (obbligatorie): Clara 3401123952 tour@oltrepistoia.it

Dicembre e Gennaio sono i mesi delle feste e delle luci che accendono e rendono ancora più belli i borghi della nostra provincia. A Pistoia è molto radicata la tradizione dei presepi diffusi, che trasformano i paesi in veri e propri musei a cielo aperto. È per questo che abbiamo deciso di dedicare il programma di passeggiate guidate di inizio anno a quei borghi che hanno trasformato questa tradizione in un punto di forza spiccatamente identitario.

PISTOIA INEDITA

Dalle 15.00 alle 16.00 circa: visita di Pontito e della tradizionale Via dei Presepi.

Possibilità di pranzare con noi in ristorante della zona.

Sarà possibile partecipare all’intera giornata oppure anche a una sola delle passeggiate guidate in programma (nel caso, è previsto un prezzo ridotto).

Costo: 20€ a persona + pranzo (facoltativo, su prenotazione)

PISTORIENSES

L’anno nuovo con le visite guidate di OltrePistoia parte all’insegna delle novità ma anche delle conferme: in calendario, infatti, due appuntamenti imperdibili che ti permetteranno di scoprire due tesori nascosti di Pistoia, simboli della pittura tardobarocca pistoiese.

Due aperture straordinarie, per conoscere la storia di questi piccoli gioielli e restare incantati di fronte alla bellezza che la nostra città è capace di regalarci.

Primo appuntamento proprio oggi pomeriggio, SABATO 7 GENNAIO dalle 18.00 alle 19.00, con un gradito ritorno dopo la pausa festiva: la visita al Teatrino Gatteschi.

Secondo appuntamento SABATO 14 GENNAIO dalle 16.00 alle 17.00 con l’apertura straordinaria solo per noi della Chiesa di San Leone. Costo: 10€ a persona (per San Leone è richiesta inoltre un’offerta per l’apertura esclusiva)

Tutti i dettagli su www.oltrepistoia.it e sui canali social di OltrePistoia. Per info e prenotazioni (obbligatorie): Clara 3401123952 - tour@oltrepistoia.it

In concomitanza con la mostra Discover Pistoia, OltrePistoia organizzerà delle visite guidate alla mostra abbinate a incontri con alcuni dei personaggi ritratti nelle foto di Nicolò Begliomini.

Scopo dell’iniziativa: dare la possibilità ai partecipanti di approfondire la conoscenza di queste realtà raccontate in foto anche di persona, per valorizzare ulteriormente l’eccellenza pistoiese da loro rappresentata. Il programma è in via di definizione. Tutti i dettagli presto sui canali social di OltrePistoia e Discover Pistoia.

DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 37
In collaborazione con
EVENTI TESORI NASCOSTI DI PISTOIA MOSTRE

La politica della cultura torna a far sentire la sua voce

A marzo il convegno della Sec. In programma tre giornate: la prima a Firenze, poi a Pistoia, infine a Collodi

La politica della cultura torna a far sentire forte la sua voce in questo periodo di tensioni a livello europeo attraverso la SEC (Société Européenne de Culture) che torna ad organizzare un grande convegno internazionale che si svilupperà su tre giornate. La prima a Firenze, la seconda a Pistoia e, infine , a Collodi dove oggi la società ha la sua sede presso la Fondazione Nazionale Carlo Collodi.

La Sec nasce a Venezia nel 1950; l’iniziatore Umberto Capagnolo vedeva questa nuova società “come l’organo della funzione sociale attuale della cultura.” La cultura assumeva così una funzione essenziale di democrazia, di

pace e di libertà, indissolubilmente legate, perché assolutamente interdipendenti. In tale concetto di cultura si riconobbero personalità come: André Breton, Marc Chagall, Jean-Paul Sartre, Benedetto Croce, Mircea Eliade, Karl Barth, Thomas Mann, François Mauriac, Giuseppe Ungaretti.

Nel periodo della guerra fredda, la Société si è impegnata a difendere il principio del dialogo e a promuovere la comunicazione intellettuale superando i “muri” che, in Europa, dividevano Est e Ovest. Oggi essa si interroga sulle molteplici questioni collegate ai futuri possibili della democrazia

nel continente europeo, a fronte dei problemi inediti che la globalizzazione ci propone. Pier Francesco Bernacchi è il presidente Sec in carica: “Oggi la situazione è molto diversa e l’Unione europea, pur con i suoi limiti, rappresenta forse il maggiore elemento di novità e di realizzazione politica degli ultimi decenni. Ma non si può tacere che il cammino verso una reale unità è ancora lungo –spiega - L’Europa, poi, e non solo in senso geografico bensì anche culturale, continua a estendersi dall’Atlantico agli Urali, ora come allora. Gli attuali contrasti con la Russia, coagulatisi nella crisi ucraina, dimostrano che le tensioni di un tempo si possono ripresentare, in modi e forme che sono insieme vecchi e nuovi. Il convegno, in programma dal 24 al 26 marzo 2023, si propone di prendere in esame l’attuale contesto europeo nelle due accezioni sopraddette, alla luce della “politica della cultura” teorizzata e praticata alla SEC, per evidenziare le priorità di oggi per un’azione della cultura fondata sul dialogo, la consapevolezza e la responsabilità”. Hanno già dato la loro disponibilità ad intervenire: il filosofo Giuseppe Goisis e lo storico Francesco Leoncini, il giurista greco Charilaos Charakas, Michael Schäfer (docente di scienze politiche -Germania), Claude Brulant, (già funzionario della Commissione Europea -Francia), l’economista francese Michèle Favreau.

38 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2023
COLLODI FONDAZIONE NAZIONALE CARLO COLLODI

Le delizie di Corsini

Nel centro di Pistoia c’è un laboratorio dove il naso si riempie di aromi di miele e caramello, di profumi intensi di cacao e zucchero filato, mandorle e arancia. E’ qui che nascono i famosi confetti Corsini, piccole gemme dolci che seducono il palato in una manciata di secondi...

L’attività fu fondata nel 1918 da Umberto Corsini, commerciante di cacao e prodotti coloniali, il quale rilevò i macchinari per la produzione di cioccolato e confetti da un’azienda dismessa di Padova e decise di “conferire dignità di delizia dolce” ad un prodotto già presente nella tradizione pistoiese, seppur con funzioni – e gusto – decisamente diversi. Eh già, perché di confetti a Pistoia se ne parla dal 1324, quando Filippo Tedici, traditore di Pistoia che vendette la città ai lucchesi, ne commissionò uno ripieno di veleno per…. avvelenare la moglie!

E anche la tradizione dei secoli successivi non è quella del confetto come delizia dolce, perché era una specialità medicinale. Gli speziali del Vescovado di Pistoia (Antica Farmacia de’ Ferri) erano abili maestri nel produrre un confetto medicamentoso con anima di seme di coriandolo o seme di finocchietto selvatico, indorato da una miscela a base di miele.

Fu proprio Bruno Corsini a sdoganare il confetto dalla sua funzione medicinale e a dargli dignità di squisito bon bon, mantenendo tuttavia il legame con la storia e il territorio, lasciando che l’anima del confetto fosse ancora il seme di coriandolo o finocchio, a cui si sono aggiunti, oggi, le anime di arancio, mandorla, cacao, fino alle moderne

reinterpretazioni degli “Avvelenati di Filippo”, l’avvelenato al rum e l’avvelenato al Rosso di Montalcino. L’Avvelenato al rum è un’esperienza molto intensa: mentre i denti rompono il guscio, liscissimo, di zucchero, esplode in bocca una carica di alcol che, date la modesta quantità di rum contenuta in un confetto, si dissolve in pochi secondi e la miscela dolce del guscio immediatamente riequilibra la bocca. Anche l’Avvelenato al Rosso di Montalcino è tanta roba, un confetto da merenda più che da fine pasto. Entrata nel negozio – e attiguo laboratorio – oltre ad essere rapita da profumi di zucchero cotto e spezie, rimango ipnotizzata da un rumore ritmico, costante, come di sassolini che cadono da una discesa... Giorgia Corsini, pronipote del fondatore Bruno, mi spiega che quel rumore sono i confetti che scivolano nella pentola di rame, una sorta di cestello della lavatrice nella quale vengono buttate “a caso” romaiolate di miscela di acqua e zucchero che va a inglobare le “anime” ovvero mandorle, o fave di cacao, o semi di coriandolo, o semi di finocchio, a seconda del confetto che si va preparando in quel momento. Ci starei ore a sentire quel rumore, con le narici riempite di aromi caldi e confortanti. Ma il laboratorio Corsini non produce solo confetti. Altra specialità è infatti il “panforte glacé al cioccolato o panforte pistoiese”, che non ha nulla a che vedere col panforte di Siena perché non è un prodotto di forno ma di cioccolateria artigianale. Intorno al 1940, quando non era possibile procurarsi il burro di cacao, Bruno Corsini pensò di creare un surrogato di cioccolato, utilizzando però materie prime nobili, come mandorle e nocciole. Così ideò la “pasta Italia” alla quale dette la forma di un piccolo panforte. Oggi il panforte pistoiese è una leccornia a base di mandorle, nocciole e pasta di cremino. Il prodotto iconico della confetteria è il “Birignoccolo” o “confetto

birignoccoluto”, famoso per la superficie arricciata, non liscia. Nessun pistoiese ha mai fatto battesimo, comunione, cresima, matrimonio, di se stesso o di figli e nipoti, senza che sul tavolo ci fossero i birignoccoli. Ne abbiamo maneggiati e mangiati a tonnellate, tutti. Mi ha sempre incuriosito quella superficie ruvida e bitorzoluta, così chiedo a Giorgia di raccontarmi come nasce. Mi spiega che le caratteristiche punte del confetto a riccio sono il frutto del sapiente utilizzo della miscela di acqua e zucchero da parte della Maestra Confettiera: nel cestello di rame, dopo una lavorazione di circa 4 ore, i confetti assumono la forma sferica liscia. A quel punto, attraverso un imbuto, anch’esso di rame, viene colata goccia a goccia sui confetti la miscela di acqua e zucchero. Fisso la pentola alla ricerca di un’immagine, in testa, che mi rappresenti ciò che Giorgia mi ha detto… lo so che c’è, devo solo trovarla. All’improvviso mi vengono in mente i castelli di sabbia che facevo da bambina - e che ho rifatto tante volte anche da grande - e le ore passate a creare le guglie delle torri, con la miscela sapiente di acqua e sabbia, non troppo densa non troppo liquida, che lasciavo cadere dalle dita a piccole dosi. Lo racconto a Giorgia con l’aria di chi ha capito quanto è semplice fare gli scooby-doo e lei mi conferma “Esatto! Funziona allo stesso modo. Ma ci vogliono 10 ore!”.

DISCOVER PISTOIA GENNAIO 2023 | 39
ECCELLENZE PISTOIESI
Testo di Federica Bonacchi

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