L’Agenda letteraria 2023 si tinge di viola
Tra gli eventi da segnalare in questo mese di ottobre c’è sicuramente il ritorno dell’Agenda letteraria dedicata a Pistoia e al suo territorio. Dopo l’edizione del 2022, Uniser Pistoia e Giorgio Tesi Editrice ripropongono, anche per il 2023, questo oggetto raffinato, che vuole invitare alla lettura, promuovere la conoscenza degli autori e delle autrici pistoiesi o di passaggio da Pistoia e far conoscere meglio un intero territorio, partendo dalle pagine e dalle parole di coloro che lo hanno raccontato.
Il verde delle piante e della natura e il viola delle donne e dell’amore sono i colori che accompagnano l’Agenda 2023, illustrata da Sara Masiani e
curata dal sottoscritto. L’Agenda, infatti, si concentra quest’anno sulle autrici. Sono brani di scrittrici e poetesse quelli che aprono ciascuno dei 12 mesi; e anche le parole e le frasi che accompagnano i giorni riguardano soprattutto l’universo femminile: non solo perché spesso sono donne le autrici di questi brani e di queste parole, ma anche perché – nei testi di scrittori – si è cercato di scegliere passaggi dedicati a figure femminili.
Con ottobre si entra nella parte finale del 2022, lo sguardo inizia a proiettarsi sull’anno che verrà: un anno – ci auguriamo – che sarà accompagnato, giorno dopo giorno, anche da un po’ di poesia.
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Segreteria
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Non toccate i bambini
La pittrice pistoiese Cristina Palandri, di cui la San Giorgio conserva in esposizione permanente l’opera “Il giardino delle delizie”, torna in Biblioteca con una esposizione personale, dal titolo “Non toccate i bambini”, che unisce le diverse anime dell’artista pistoiese: la pittura, la scultura e quella del racconto illustrato per bambini, coltivata più intimamente sin dal 1995. È indirizzando principalmente la propria ispirazione all'infanzia che Palandri vuol parlare anche agli adulti, con un messaggio
artistico in difesa della bellezza del creato e dell’innocenza dei più deboli da tutto ciò che le umilia e le mette in pericolo.
«Prima di diventare grandi siamo stati bambini, abbiamo visto attraverso gli occhi di bambino, assaporando la vita giorno per giorno, con quella innocenza che fa di lui/lei un essere speciale. Ci siamo fidati ciecamente di coloro che ci guidavano verso quella che sarebbe stata la nostra vita, senza chiedere, senza pensare, proprio perché bambini , rivestiti di vera innocenza» per spiegare il filo che l’ha condotta a pensare a questa esposizione e al suo tiolo.
La mostra parla dunque di fiabe, racconti, filastrocche opera di diversi anni di lavoro, da “Irma dai capelli rossi”, donato al Reparto di pediatria dell’Ospedale S. Iacopo a Pistoia, “La donna Cannone”, esplicito omaggio alla canzone di Francesco de Gregori, da ”Martina e il giocattolo perduto”, esposto al Museo di Tokio, a “Luna” e altre illustrazioni destinate al teatrino Kamishibai. Uno spazio particolare è dedicato alle storie “Giulio e la colomba" e "La via per la pace", esposte interamente nelle vetrine.
L’allestimento è realizzato in collaborazione con l’azienda Elettric Neon.
Cristina Palandri è nata a Pistoia, dove si è diplomata all’Istituto Statale d’Arte di Pistoia, prima di frequentare l’Accademia Belle Arti di Firenze. Da anni partecipa a personali, collettive e fiere a livello Nazionale e Internazionale. Da sempre affascinata dalle favole e dalle storie, alla pittura, alla scultura e all'incisione ha accompagnato, prima solo intimamente e poi con discreto successo pubblico, anche l'attività da illustratrice, ricevendo diversi riconoscimenti e inviti, tra cui quelli dalla Fiera internazionale per illustrazioni per ragazzi di Bologna, da Telefono Azzurro, dal Festival di cinema per ragazzi di Giffoni, dalla Fondazione Collodi.
Venerdì 7 ottobre alle ore 17, alla presenza dell’artista Cristina Palandri, è stata inaugurata la mostra in programma nelle vetrine e negli spazi espositivi interni della Biblioteca San Giorgio e visitabile fino al 28 ottobre
Museo di San Salvatore
Nel lontano 1784 il vescovo Scipione de’ Ricci scelse di sopprimere la parrocchia di San Salvatore, chiusa poi al culto nel 1807. Inizia così per la chiesa un declino arrestato solo grazie al recupero da parte di Fondazione Caript.
D’intesa con la Chiesa Cattedrale di Pistoia, proprietaria dell’immobile, rinasce oggi come museo che propone un viaggio nella storia del nucleo più antico della città attraverso l’esposizione di opere finora conservate nei depositi dei Musei Civici oltre a nuove e inattese scoperte che accompagnano il pubblico attraverso incredibili narrazioni. I restauri e gli scavi hanno portato alla luce i resti delle fasi più antiche della chiesa, evidenziando preesistenze romane e altomedievali e rintracciando parte della fossa di fondazione della prima cerchia muraria di epoca longobarda (VIII secolo d.C.).
Il museo fa nuova luce anche sulla fine di Catilina, che secondo la leggenda sarebbe stato sepolto ai piedi del tabernacolo della chiesa dopo
essere stato sconfitto sull’Appennino Pistoiese. Ma tra le scoperte più straordinarie c’è quella di un affresco incompleto, di cui lo storico dell’arte Giacomo Guazzini ha recentemente approfondito lo studio: il Compianto sul Cristo morto, databile alla fine del Duecento e attribuito alla cerchia di Lippo di Benivieni, importante pittore documentato a Firenze tra il 1296 e 1320. Infine, sotterrati come un tesoro, in un vaso di terracotta sono stati trovati frammenti di tessuto e di spugna, monete e un piccolissimo dado di avorio. Mettendo in relazione la storia dei nostri antenati con la curiosità e la sensibilità dei contemporanei, San Salvatore offre un racconto che si sviluppa secondo livelli diversi di lettura ed è il visitatore stesso a scegliere il grado di approfondimento grazie ai diversi linguaggi proposti (osservare, ascoltare, toccare).
Al foglio di sala, disponibile in più lingue, si affiancherà presto un percorso in Braille per persone cieche e con disabilità visiva.
Pistoia Musei rivolge, anche in questo caso, un’attenzione particolare ai più piccoli, che troveranno nel percorso espositivo alcuni giochi a loro dedicati e ispirati ad antiche attività di età romana. Come le altre sedi del polo museale, il Museo di San Salvatore potrà aprire le sue porte alle scuole, diventando un’aula per speciali incontri intorno alla storia di Pistoia e alle sue radici antiche. Museo di San Salvatore, via Tomba di Catilina, Pistoia.
ORARI: sabato e domenica, ore 10-18
INGRESSO: biglietto unico €3; gratuito: bambini con meno di 6 anni; visitatori con disabilità e accompagnatori; giornalisti con tessera professionale in corso di validità previo accredito; guide turistiche con tesserino; soci ICOM e ICOMOS.
Biglietteria online su pistoiamusei.it
Museo
Una delle chiese più antiche di Pistoia, di cui si ha notizia sin dal X secolo, dopo due secoli di abbandono ha aperto nuovamente le sue porte rivelando una storia inaspettata: è San Salvatore, nuova sede espositiva di Pistoia Musei, che si unisce ora a Palazzo Buontalenti, Palazzo de’ Rossi e Antico Palazzo dei Vescovi.
Novecento - Contemporaneo
Sabato 8 ottobre, 10-20 Collezioni del Novecento | Pistoia Musei, Palazzo de’ Rossi Opere dalla collezione di Fondazione Caript e dalla raccolta del Novecento pistoiese di Intesa Sanpaolo Ingresso gratuito in occasione della diciottesima Giornata del Contemporaneo AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani
Sabato 8 ottobre, ore 17 G.E.A. Green Economy and Agriculture Centro per la Ricerca, Open Day I sei Gnomi nel parco: concerto su sculture di Andrea Dami. Gennaro Scarpato, Omar Cecchi, percussioni. Con la partecipazione di Dagmar Bathmann, voce e violoncello A cura di Gea e Pistoia Musei
Sabato 15 ottobre, ore 17 Collezioni del Novecento | Pistoia Musei, Palazzo de’ Rossi In visita. Fausto Melotti Kore di Fausto Melotti in visita alle Collezioni del Novecento Inaugurazione della mostra (15 ottobre 2022-12 marzo 2023) e Talk con interventi di Monica Preti ed Eva Fabbris
In collaborazione con Intesa Sanpaolo, Fondazione Caript ha aperto la seconda edizione di Ricerca Applicata e Innovazione Aziendale, bando che sostiene le imprese del territorio pistoiese nell’innovare produzioni e processi produttivi, rendendole più competitive. L’iniziativa ha un budget di 125mila euro, messo a disposizione di imprese, loro consorzi o associazioni temporanee di imprese che intendono impegnarsi in progetti con università e centri di ricerca. L’obiettivo è favorire il trasferimento di conoscenze scientifiche e tecnologiche dall’ambito della ricerca alle filiere produttive. Per questo è prevista l’erogazione di contributi per assegni di ricerca della durata di 12 o 24 mesi, destinati a laureati magistrali, sino a un importo di 25mila euro all’anno per ciascun assegno. Per garantire che vi sia uno stretto rapporto tra le ricerche da sviluppare e le produzioni cui sono dedicate, è stabilito che almeno il 60% del tempo necessario a compierle sia svolto presso le imprese o i consorzi che le propongono. Il testo del bando, con la modulistica per presentare domanda, è pubblicato sul sito www.fondazionecrpt.it, nella sezione Attività/Bandi e contributi. Per informazioni l’Ufficio Erogazioni e Progetti della Fondazione può essere contattato telefonicamente dal lunedì al venerdì in orario dalle 9 alle 13:00 al numero 0573/974221 o via mail all’indirizzo interventi@fondazionecrpt.it. Scadenza per presentare domanda: 31 ottobre 2022.
Con la seconda edizione del bando Socialmente Giovani, la Fondazione Caript sostiene idee progettuali di ragazze e ragazzi da 16 a 25 anni, consentendo di realizzarle in concreto. Il bando ha un budget complessivo di 30mila euro e prevede l’erogazione di contributi sino a un massimo di 6mila euro a progetto, a copertura del 90% del costo totale. A presentare domanda devono essere gruppi (almeno di tre persone) composti per 2/3 da giovani e le iniziative elaborate devono avere una ricaduta positiva sul territorio della provincia di Pistoia. Ampia è la gamma delle proposte che possono essere avanzate: particolarmente considerate saranno la riqualificazione di spazi ricreativi e centri di ritrovo e di aggregazione; la promozione di attività di volontariato tra i giovani, anche all’interno di associazioni già attive; la realizzazione di attività sportive, teatrali, musicali e di percorsi formativi su temi di attualità; progetti di integrazione e interventi di ripristino di luoghi abbandonati da destinare a eventi. A ogni gruppo che presenta domanda di contributo sarà affiancata un’associazione no profit, appositamente selezionata dalla Fondazione tra quelle che si candidano a partecipare a Socialmente Giovani, che svolgerà la funzione di tutor in ciascuno step dell’iniziativa, dalla progettazione all’attuazione. Il bando, infatti, oltre a favorire il protagonismo dei giovani, vuole anche contribuire a promuoverne la partecipazione all’associazionismo e al volontariato. Per dettagli e informazioni: www.fondazionecrpt.it e interventi@fondazionecrpt.it. Scadenza per presentare domanda: 18 novembre 2022.
INNOVAZIONE NELLE IMPRESE, CONTRIBUTI PER LA RICERCA
PROGETTI PER LA COMUNITÀ: I GIOVANI PROTAGONISTI
www.fondazionecrpt.it
Al debutto “I Separabili” con Alessandro Benvenuti e Chiara Caselli
Tanta prosa, musica e danza nelle Stagioni dei Teatri di Pistoia
Arca Azzurra, “I Separabili” del francese Fabrice Melquiot (Grand Prix de Littérature dramatique jeunesse 2018), diretta da Sandro Mabellini che vedrà sul palco del Manzoni, sabato 29 (ore 21) e dome nica 30 ottobre (ore 16) due artisti molto amati dal pubblico Alessan dro Benvenuti e Chiara Caselli, assieme alla sand artist Gabriella Compagnone: lo spettacolo sarà quindi in tournée in numerosi tea tri, tra cui Roma, Pisa, Siena e San Casciano, sede di Arca Azzurra. Per le scuole superiori, il Progetto “A scuola di Teatro” inserito della stagione “Ri-belli Teatro Ragazzi” propone “Tutto quello che vuoi è al di là della paura”, di e con Lo renzo Cipriani, accompagnato dal musicista Tommaso Allegri (info 0573 991607).
ABBONAMENTI
Tra prosa, musica e danza, un mese pieno di appuntamenti da segnare in calendario per le Stagio ni 2022/23. L’anteprima è con lo straordinario “Johann Sebastian Circus” del Circo El Grito (sabato 8 ottobre, ore 20, al Teatro Manzo ni), uno spettacolo per tutti, onirico e visionario, tra boleadoras, acroba tica aerea, giocoleria, mano a mano e musica dal vivo, che farà la gioia di grandi e piccini.
La nuova Stagione di Danza si apre, domenica 16 ottobre (ore 16, Teatro Manzoni) con “Les Italiens de l’Opéra”, la serata di gala ideata da Alessio Carbone, con i giovani danzatori italiani della prestigio sa compagine coreutica parigina, impegnati nel grande repertorio tra classico e contemporaneo. Punta di diamante, il pistoiese Francesco Mura che, assieme a Francesco Vantaggio, terrà anche una ma sterclass sul palco del Manzoni per gli allievi delle scuole di danza di
Pistoia e provincia (nel pomeriggio di sabato 15 e domenica 16 ottobre; iscrizioni: 0573 977225 lisa@ilfuna ro.org). Sabato 15 ottobre, ore 18, in Sala Maggiore del Palazzo Comu nale di Pistoia, il convegno “Loris Gai: maestro di danza e di vita”, coordinato da Carlotta Repetto, in ricordo del grande maestro e coreografo nel ventennale della scomparsa. È dedicata al Tito Andronico la nuova tappa di “Shakesperare da tavolo. Le opere raccontate in 40 minuti” di Massimiliano Barbini e altre stoviglie (al Funaro, venerdì 21 ottobre; ore 20, apericena e, a seguire, spettacolo): un semplice tavolo da cucina e gli oggetti di uso quotidiano, sostenuti dalla forza dell’immaginazione, danno vita alle trame e agli intrecci immortali del Grande Bardo.
Chiude ottobre, molto attesa, la pri ma nazionale della nuova copro duzione dei Teatri di Pistoia con
E BIGLIETTI
Alla Biglietteria del Teatro Manzoni (0573 991609; dall’11 ottobre, anche al Funaro 0573 977225) è in corso la campagna abbonamenti per le stagioni di prosa, sinfonica, cameristica e danza e la prevendita dei primi eventi in calendario. Da segnalare, dal 5 all’8 ottobre, la vendita della “FORMULA LIBERO”, un carnet di biglietti a prezzo speciale (almeno 8 spettacoli di 3 diverse sezioni), per chi vorrà costruirsi il suo... personale cartellone! Vieni a scoprire tutte le novità e le stagioni: www.teatridipistoia.it
Una madre a tempo pieno
Il Giardino Zoologico è un luogo visi tato soprattutto da famiglie e capita, nonostante la denatalità del nostro Pae se, di vedere mamme e babbi alle prese con carrozzina, gemelli in passeggino e magari un bimbo un pochino più gran de accanto e, poiché i nuclei familiari con più di 1 o 2 bambini sono sempre più rari, ogni volta i coraggiosi genitori suscitano ammirazione e stupore.
In natura invece ci sono molte storie di genitori a tempo pieno ma in genere nei mammiferi c’è una pausa tra una gravidanza e l’altra dettata dal periodo di allattamento e svezzamento dell’ulti mo piccolo.
Non è così per la femmina di Wallaby di palude (Wallabia bicolor) che passa da una gravidanza all’altra, senza avere mai un momento di tranquillità.
Lo sappiamo bene anche al GZP, dove la femmina Tilly ha già dato alla luce tre piccoli negli ultimi 2 anni: l’ultimo ha iniziato ad abbandonare il marsupio proprio in questi giorni.
Tilly vive al Parco insieme ad un’altra femmina, Mitta Mitta, e al maschio Modest (soprannominato Moddy).
Sono arrivati al GZP da altri Parchi europei grazie alla collaborazione con l’EAZA (Associazione Europea degli
Zoo e degli Acquari) che, nella figura del coordinatore del progetto di man tenimento e accrescimento della specie, gioca un ruolo cruciale per la diffu sione corretta degli individui che non devono coesistere nello stesso gruppo se imparentati.
Il Wallaby di palude è originario delle aree boschive e ricche di zone paludose della costa orientale dell’Australia e si distingue per il doppio colore della pelliccia, marrone scuro con aree più gialle sul muso.
A differenza dei canguri, i wallaby sono più piccoli, con zampe più corte e adat te ad habitat di foresta e hanno denti specializzati per mangiare soprattutto foglie. E’ un animale prevalentemente notturno e solitario ma non è raro trovare più individui che mangiano insieme, una sorta di “cene condivise” a base di funghi, felci e erbe spesso tossiche per tutti gli altri mammiferi. Come in tutti i marsupiali, le femmine hanno il marsupio, tasca addominale in cui allevare e proteggere il piccolo che nasce dopo 33-38 giorni di gesta zione, con gli occhi chiusi, senza pelo e incapace di sopravvivere al di fuori del caldo “nido” materno. Appena nato il piccolo sale, attaccan dosi al pelo, lungo la superficie esterna della tasca per poi entrarvi e restarci
per i successivi 7-8 mesi. All’interno del marsupio ci sono le mammelle che assi curano latte h24: man mano, durante la crescita, compie un profondo cambia mento fisico e quando esce per le sue prime passeggiate ha l’aspetto di un piccolo canguro in tutto e per tutto.
E’ noto da molto tempo che i canguri e i wallaby, grazie al fatto di avere un apparato riproduttore con 2 uteri, pos sono accoppiarsi subito dopo la nascita di un piccolo e avere così due embrioni: uno in sviluppo nel marsupio e uno in una fase di quiescenza che si svilupperà quando il primo piccolo sarà nella fase finale dell’allattamento circa dopo 8 mesi dalla nascita.
Per questo motivo normalmente i canguri possono avere un solo piccolo all’anno, anche se l’altro è già in fase embrionale nell’utero della mamma.
Nella femmina di Wallaby di palude accade qualcosa di più: l’accoppiamento può avvenire prima che la femmina abbia partorito e un piccolo embrio ne può annidarsi nel secondo utero contemporaneamente alla presenza nell’altro utero di un piccolo pronto a nascere. Quando quest’ultimo sarà nato, la femmina avrà un giovane che ha lasciato il marsupio precedentemen te e che continua a prendere un po’ di latte, il piccolo appena nato attaccato costantemente alla mammella e un embrione quiescente nel secondo utero. Davvero una super mamma!
Lo studio che ha dimostrato questa particolarità dei Wallaby di palude è recente (2020) e ancora non è chiaro il motivo di una strategia riproduttiva così serrata, anche se si intuisce che probabilmente sia collegata alle abitudi ni da animali solitari che diminuisce la possibilità di incontro tra individui di sesso opposto: quando questo acca de viene sfruttata ogni possibilità di procreare così da garantire il futuro alla specie.
L’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) classifica questa specie come “a minor rischio di estinzione” ma si sa, le minacce sono sempre dietro l’angolo sotto forma di incidenti stradali e di incendi che in cidono negativamente sull’andamento
della popolazione. A questo si aggiun ge il contrasto con gli agricoltori che considerano i wallaby una specie nociva poiché distrugge i raccolti e per questo motivo li uccidono illegalmente.
Al GZP il gruppetto familiare è un osservato speciale: da qualche mese è iniziato uno studio condotto dall’U niversità di Firenze per analizzare il comportamento sia durante il giorno
che la notte grazie all’uso di telecamere. Avere sempre maggiori informazioni sulle abitudini di una specie è di fonda mentale importanza per gestirla nelle strutture zoologiche e per proteggerla nei Paesi d’origine.
Al Parco la femmina Mitta Mitta è alle prese con il suo ultimo piccolo che da poco ha abbandonato il marsupio per le prime passeggiate, sempre senza mai allontanarsi dalla mamma.
Lei fa finta di nulla ma non lo per de mai di vista. Al primo rumore il piccolo salta ed entra a testa in giù nel marsupio, fa una capovolta all’interno e spunta di nuovo, prima le lunghe orecchie, poi il naso curioso. La sua “super mamma” lo porta a spasso sal tellando delicatamente, proprio come le mamme e i babbi che arrivano al GZP portano i loro piccoli nel marsupio di stoffa colorata.
HALLOWEEN AL GZP!
Un lungo weekend all’insegna degli incontri che non avresti mai pensato di fare.
Dal 29 ottobre al 1 novembre il GZP si tingerà di arancione per offrire ai visitatori attività e giochi che ci faranno scoprire le caratteristiche degli animali considerati “amici delle streghe”
Ragni, serpenti e gufi visitano l’immaginario collettivo quando pensiamo alla notte di Halloween, ma che motivo c’è? Sono davvero animali magici?
Per scoprirlo non ti resta che partecipare agli eventi organizzati al Parco durante il weekend da sabato 29 ottobre a martedì 1 novembre.
Non mancherà la serata dedicata ai bambini dai 4 anni in su e i loro genitori con “Una storia attorno al fuoco” (il 31 sera alle 17,30) e subito dopo la “Visita notturna” pensata per gli adulti ma adatta anche ai bambini dagli 8 anni in su (alle 20,30) Tutte le informazioni sul sito www.zoodipistoia.it.
Per info e prenotazione: didattica@zoodipistoia.it
PROGETTI EDUCATIVI
Il programma per le scuole per il nuovo anno scolastico è stato presentato e pubblicato sul sito alla pagina Esplora con la tua classe (https://www.zoodipistoia.it/esplora-classe/) Come ogni anno in questo periodo prepariamo le “Valige del Laboratorio” grazie alle quali porteremo nelle aule delle scuole microscopi e lenti, terra e frammenti di alberi, giochi di ruolo e schede per osservazioni scientifiche. Ogni attività ha la sua speciale valigia con colori e forme che incantano gli alunni di ogni età. Per i più piccoli ci saranno impronte e “scatole a sorpresa” dove infilare la mano per scoprire cosa è contenuto all’interno, per i più grandi le “spese”, vere e proprie buste della spesa stracolme di prodotti. I ragazzi saranno chiamati a scegliere quali prodotti comprare per proteggere il mare (e noi stessi) dalle microplastiche oppure le foreste dal taglio illegale.
Per info: 3409088085 o didattica@zoodipistoia.it
Un anno scolastico ricco di attività: presentato il programma alle insegnanti
PISTOIA COM’ERA (Terza
Da San Luca alle nuove poste centrali nel quartiere San Matteo
Piazza San Leone, infatti, si chiama così solamente dalla prima metà del XIX secolo. La storia di questa antica piazza cittadina, centralissima, è assai turbolenta e variegata sia dal punto di vista storico che toponomastico, in quanto la prima fonte storica la documenta nell’alto medioevo come “Porta Caldatica”, derivante dall’ancora più antico toponimo “Gaidoaldatica” e quindi “Gaialdatica”, dal nome dell’archiatra dei re longobardi Desiderio e Adelchi, Gaidoaldo, di cui si hanno notizie a Pistoia nell’VIII secolo. In seguito, con l’ampliamento delle successive cinte murarie difensive, la porta fu arretrata fino all’attuale “Porta Carratica”, con la conseguente evoluzione del nome originario. Dopo essere stata censita storicamente anche col nome di piazza dell’Ombroncello (XIII secolo), a testimonianza appunto della gora che la lambiva, l’angolo di questa piazza con via Cavour, nel suo lato occidentale, viene riportato nel XIII e XIV secolo come “cantum de Lazaris” (canto dei Lazzàri), e tutta la piazza trova nelle fonti storiche intitolazione a tale famiglia (piazza de’ Lazzàri). I Lazzàri, originari di Vignole ed arrivati a Pistoia intorno al 1140, erano al tempo una potente
famiglia di parte nera e nella odierna piazza San Leone, proprio nel lato occidentale, dovevano possedere diversi palazzi e case-torri che poi furono “atterrate” nel 1301 dalla parte bianca, fazione uscita vincitrice dalle rivalità per il controllo cittadino. Una di queste torri, in alberese, riemerse casualmente durante i lavori di demolizione del quartiere di San Matteo, avvenuta negli anni Trenta dello scorso secolo, per far posto al palazzo delle nuove Poste centrali (il lato occidentale di piazza San Leone corrisponde al lato orientale del grande quadrilatero del quartiere di San Matteo completamente demolito) e fu definita “di Vanni Fucci” in memoria del celebre autore del furto sacrilego alla “sagrestia de’ belli arredi” perpetrato nel 1293, declamato e reso celebre da Dante nella sua Divina Commedia. L’attribuzione fu casuale ma fino ad un certo punto poiché Vanni Fucci era proprio figlio illegittimo di Fuccio de’ Lazzàri e quindi membro della famiglia, anche se secondo alcuni studiosi questa torre poteva forse far parte dell’apparato difensivo della porta Gaialdatica stessa. Nel 1374 questa piazza viene citata come “piazza dell’Erba”, ad indicare un probabile mercato di
ortaggi ed erbaggi tuttavia non ben documentato. Poi, nel 1572, compare per la prima volta su un atto scritto come “loco detto allo Spirito Santo”.
La odierna chiesa di San Leone, infatti, edificata come oratorio privato nel 1381, fu affidata alla congregazione dei preti dello Spirito Santo in seguito ad una donazione e rimase sotto la protezione della potente famiglia dei Cancellieri. Fu ulteriormente ampliata e notevolmente abbellita nel ‘500, per poi essere impreziosita nel ‘600 con le notevoli pale laterali del Lanfranco e del Marucelli e ancora abbellita con le decorazioni di grande effetto illusionistico di Vincenzo Meucci nel presbiterio e nella cupola; fu dotata di loggiato nel ‘700 e ancora ulteriormente impreziosita dall’operato dei quadraturisti Lorenzo Del Moro e Mauro Tesi che realizzarono anche la decorazione della volta nella navata. Quando poi, nel 1773, i Gesuiti furono soppressi e dissolti da Papa Clemente XIV, la loro chiesa pistoiese di Sant’Ignazio (nella odierna piazza Spirito Santo) venne assegnata ai preti dello Spirito Santo, che così ne sostituirono il titolo. La loro chiesa abbandonata, al tempo stesso, mutò quindi il proprio nome in “San Leone”, in conformità al vicino seminario vescovile (oggi palazzo della Provincia) che già portava tale nome. Anche lo storico Pandolfo Arferuoli, sempre nelle sue “Historie delle cose più notabili seguite in Toscana et altri luoghi et in particolare in Pistoia” (1623-1637), descrive la piazza come “dello Spirito Santo”. Ma sull’altro lato, quello
orientale, all’incrocio con via Palestro, ecco che viene citato nella storia, nel 1628, un altro “canto” (termine che indica l’angolo esterno di un edificio all’incontro di due strade): il “Canto dei Cancellieri”. Dirimpetto al “Canto dei Lazzàri”, infatti, sull’altro canto e nell’area dell’odierno palazzo della Provincia, già Palazzo del Governo, in epoca medievale (dalla fine del Duecento) sorgeva uno dei palazzi della nobile famiglia dei Cancellieri, in posizione reciproca assai pericolosa col vicino palazzo del Balì che invece apparteneva ai Panciatichi. Poiché doveva apparire davvero inespugnabile e impenetrabile, la famiglia rivale pensò bene di tentare di prenderlo col fuoco in due circostanze, nel 1401 e nel dicembre del 1529, riuscendo però ad incenerirne solo uno spicchio. Successivamente, il palazzo fu acquistato nel 1704 dalla curia per farne la sede del seminario vescovile che fino a quel momento aveva la sua scomoda
sede nel monastero delle Tolentine, vicino a San Vitale, per volere del vescovo Visdomini Cortigiani; la trasformazione fu ultimata dal successore Colombino Bassi solamente nel 1726, intitolando quindi il monastero a San Leone. Ebbe tuttavia vita assai breve, perché Scipione de’ Ricci decise, nel 1783, di trasferirlo nella sede del monastero di Santa Chiara, davanti al nuovo palazzo vescovile nell’attuale via Puccini. Per questo motivo tra le varie nomenclature storiche, al di là di un interlocutorio “piazzetta dei Cappellai” risalente al 1720 e indicante un’altra attività mercantile che probabilmente lì aveva sede, nel 1799 la piazza veniva anche indicata come “Seminario vecchio”. L’edificio, acquistato poi dai Vivarelli Colonna nel 1832, fu abbellito su disegno di Marco Gamberai e fu ornato di un balcone, e nel solito periodo si trovano storiche menzioni della piazza con l’appellativo di “piazza Colonna”. Nel maggio del 1927 il palazzo fu acquistato dalla nuova amministrazione provinciale e ornato dagli allora dovuti stemmi di rigore (7). Il palazzo, come si legge nelle motivazioni d’acquisto, “per la centralità sua, per numero ed adattabilità di locali, per possibilità di immediata alienazione, ben si prestava allo scopo di riunire in modo funzionale Prefettura, Questura, Provincia e Opera Nazionale di
Maternità e Infanzia”. Sulla sua facciata di ingresso fu posta la scritta “Palazzo del Governo” (8). Finalmente, nella prima metà del XIX secolo, la piazza assumerà definitivamente l’appellativo, col quale è conosciuta ancora oggi, di piazza San Leone. Il nostro amico viaggiatore della fine degli anni Dieci del Novecento ovviamente non avrebbe potuto notare nessuna di tutte queste trasformazioni storiche e toponomastiche, ma certamente avrebbe avuto la “fortuna” di poter ancora ammirare, in stato di discreta conservazione, l’operoso e centralissimo medievale quartiere di San Matteo (9) lungo tutto il suo lato orientale che di lì a poco sarebbe stato interamente demolito (le demolizioni, come vedremo, erano però già iniziate) dalla furia imperversante della moda della novità architettonica; nonostante l’obiettivo di recarsi all’ufficio delle poste centrali sul Globo, troppo grande sarebbe stata nel nostro amico la curiosità per non affacciarsi ad ammirare la bellezza delle decorazioni barocche e rococò presenti in quel piccolo grande scrigno di bellezza rappresentato dalla chiesa di San Leone, oggi ottimamente ristrutturata e destinata a location di primario utilizzo per installazioni artistiche cariche di suggestione e di contemplazione obbligata, grazie alla bellezza della sua stupefacente “quinta” naturale. Così avrebbe fatto, e si sarebbe reso conto che quel tempo perso sul proprio cammino sarebbe stato invece solamente tempo bene impiegato.
NOTE ALLE IMMAGINI: (7): Il Palazzo del Governo in una cartolina viaggiata il 14/11/1944 per Firenze. In primo piano il “Canto dei Cancellieri con in bella evidenza il fascio d’ordinanza che al tempo del regime fascista ornava tutti gli edifici pubblici. 26473 Ed. Emilio Guazzini – Priv. n.11 – Pistoia. Fototipia Berretta S.A. – Terni XVIII. Collezione E. Nappini. (8): Il Palazzo del governo ripreso dalla chiesa di San Leone. Sotto al balcone si intravede la scritta “Palazzo del Governo”. Cartolina viaggiata il 1/11/1934 per Siena. 124079 Ed. Pagnini – Porta Vecchia – Pistoia. Collezione E. Nappini. (9): La piazza di San Leone in una immagine antecedente il 1906, viaggiata per Parigi il 2/8/1909. Tutto il lato occidentale della piazza conserva intatto il blocco orientale del medievale quartiere di San Matteo, poi completamente demolito per far posto alle edificazioni di palazzo Azzolini e delle Poste centrali. G. Modiano e Co. – Milano 6302. Collezione E. Nappini..
Canapale
“Identità e memoria”: concluso il progetto finanziato dalla Fondazione Caript a favore della rete Redop
Giovanni e San Zeno, di proprietà dell’Archivio di Stato di Pistoia, che contiene contratti, testamenti, memorie, ricordi e atti vari risalenti al periodo 1338-1746. Un’altra opera unica nel suo genere è il manoscritto cartaceo di proprietà della Biblioteca dei Domenicani, contenente 25 “Intercoenales” (cioè poesie da leggere durante le cene) di Leon Battista Alberti, risalenti alla seconda metà del XV secolo.
Si è positivamente concluso il progetto “Identità e memoria”, messo a punto dalla rete di cooperazione Redop – di cui la Biblioteca San Giorgio è capofila - allo scopo di tutelare alcuni beni di particolare pregio e rarità presenti nelle biblioteche e negli archivi della provincia di Pistoia. Il progetto ha partecipato al bando della Fondazione Caript dedicato a “Restauro e valorizzazione del
patrimonio artistico”, ottenendo un finanziamento di oltre 47.000 euro, pari alla metà dell’intera somma dedicata alla sua esecuzione. Il complesso intervento, durato ben due anni, si è articolato in tre direttrici diverse: restauro, catalogazione e digitalizzazione.
Il restauro ha interessato opere di grandissimo pregio, come il Registro dell’Opera di San
La Biblioteca Forteguerriana di Pistoia ha partecipato a questa linea di progetto con due interventi cospicui: il Restauro di un Antifonario, ovvero un codice preziosissimo risalente alla seconda metà del XIII secolo e proveniente dal convento di San Francesco al Prato di Pistoia. E’ stata oggetto di restauro anche la cartella denominata “Museo Osservatorio”, che contiene oltre cento importanti documenti relativi alla storia urbanistica di Pistoia e del suo territorio.
Il progetto ha anche previsto la catalogazione elettronica di circa 15.000 volumi a stampa e 1000 dischi in vinile appartenenti a Fondazione Pro Musica, Biblioteca San Giorgio e Archivio Roberto Marini
Castellare di Pescia-
Profema S.r.l. Via Copernico 8, 20125 Milano Italia Cell. +39 366 67 03 699 info@profema.it - www.profema.it
Daniela Mangani - Agente di zona Cell. +39 339 86 63 803 danielamangani@libero.it
Una terza linea di attività ha interessato la riproduzione digitale di manoscritti, documenti a stampa a carattere minore (come volantini, ciclostilati, ritagli, fotografie ma anche registrazioni sonore su audiocassette e bobine) appartenenti alla Casa Museo Sigfrido Bartolini, al Centro di Documentazione di Pistoia, all’Istituto Storico della Resistenza e all’Archivio Roberto Marini “Oltre il secolo breve”: vere e proprie rarità, uniche nel loro genere, ma particolarmente fragili e di sempre più difficile consultazione, anche a causa della indisponibilità crescente degli strumenti
Per l’ascolto.
Il Comune di Monsummano Terme ha effettuato il restauro delle schede del Censimento generale della popolazione 1861, il primo censimento dell’Italia unita. Hanno invece argomento termale due importantissimi volumi che la Biblioteca di Montecatini Terme
IL PIÙ PRESTATO
Titolo: Il mistero del London Eye
Autore: Siobhan Dowd ; prefazione di Simonetta Agnello Hornby
Pubblicazione: Milano - Mondadori, 2022
Pagine: 248 ISBN: 9788896918098
ha destinato al restauro: quello di Silvestro Maluccelli Statistica medica della comunità e dei bagni di Montecatini di Val di Nievole (Tipografia dei Fratelli Bracali, 1839), e il volume di Giacomo Barzellotti Bagni termali e minerali di Montecatini nella Val di Nievole (Niccolò Capurro, 1823).
Il Comune di Quarrata ha restaurato invece i censimenti della popolazione del 1861 e del 1871, danneggiati durante la guerra, e lo Statuto della Comunità e Podesteria di Tizzana del 1620. In ultimo, il Comune di San Marcello Piteglio ha potuto restaurare due importantissimi registri dell’archivio di Mammiano, borgo che fu Comune autonomo tra metà Trecento e fine Settecento.
Il Comune di Lamporecchio ha trasferito in digitale i registri di stato civile del periodo 1867-1929, mentre il Comune di Monsummano Terme ha digitalizzato gli importantissimi Statuti di Monsummano e lo Statuto
di Montevettolini, documenti risalenti al XIV e XV secolo.
Analogo trasferimento da cartaceo in digitale per due “Campioni di Beni” dell’Archivio di Stato di Pistoia, risalenti ai secoli XVI-XVII, corredati da bellissimi disegni a monocromo, che raffigurano i beni descritti, e che risultano di particolare importanza come fonti per la ricostruzione dell’immagine della città e del suo territorio.
Ogni fase è stata seguita con dedizione e professionalità dal personale della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Toscana e del Laboratorio di Restauro della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze: i loro interventi di controllo e di autorizzazione rispetto alle operazioni di restauro e digitalizzazione hanno rappresentato una costante garanzia sulla qualità degli interventi effettuati.
Questa cospicua opera di valorizzazione dei beni appartenenti alla comunità pistoiese, e collocati nelle diverse sedi della rete Redop, è stata resa possibile dal contributo di 47.204 euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, alla quale le istituzioni coinvolte esprimono sentita gratitudine.
Tra i libri più prestati, merita senza dubbio una citazione Il mistero del London Eye di Siobhan Dowd e prefazione di Simonetta Agnello Hornby. Ted Spark non sente un gran bisogno di diventare normale, però ha capito che esiste una cosa che (agli occhi della gente) lo avvicina a quella condizione: dire bugie. Lui che in 12 anni non ha mai mentito, adesso, è costretto a dirne tre in due soli giorni per salvare l'indagine parallela condotta insieme a sua sorella Kat alla ricerca del cugino Salim. Salim è sparito, facendo un giro sulla gigantesca ruota panoramica di Londra. Un giallo avvincente, la storia di un ragazzo inglese nel cui cervello gira un sistema operativo diverso da quello delle altre persone. La voce narrante del libro è proprio quella di Ted, affetto da sindrome di Asperger, una forma di autismo che non viene mai nominata come è giusto che sia perché tutti (chi più o meno) siamo nello spectrum autistico.
IL PIÙ PRENOTATO
Titolo: Il caso Alaska Sanders
Autore: Joël Dicker
Pubblicazione: TMilano - La nave di Teseo, 2022 Pagine: 613 ISBN: 9788834610572
Tra i libri più prenotati segnaliamo Il caso Alaska Sanders di Joël Dicker. Aprile 1999, Mount Pleasant, New Hampshire. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene ritrovato in riva a un lago. L'inchiesta viene rapidamente chiusa, la polizia ottiene le confessioni del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso si ripresenta. Il sergente Perry Gahalowood, che all'epoca si era occupato delle indagini, riceve una inquietante lettera anonima. E se avesse seguito una falsa pista? L'aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con La verità sul caso Harry Quebert, ispirato dalla loro comune esperienza, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità. Ma c'è un mistero nel mistero: la scomparsa di Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert.
Giuseppe Chiari - La Luce
Sabato 8 ottobre il Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni (Pistoia) partecipa alla diciottesima edizione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale promosso da AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, con GIUSEPPE CHIARI | LA LUCE, un’installazione audiovisiva progettata da Tempo Reale interpretando una partitura originale di Giuseppe Chiari, La
Luce, del 1966. Si tratta di una versione inedita e site-specific del lavoro: un’esplorazione nuova di quest’opera minimalista ante litteram del grande artista/musicista, concepita con una serie di criteri per la parte luminosa e per quella sonora diversi dagli studi precedenti e, per l’occasione, riadattata per le sale di Palazzo Fabroni grazie anche al sostegno della Regione Toscana nell’ambito del progetto “Toscanaincontemporanea2022”. Inoltre, la presenza nella collezione permanente del museo di una sala dedicata a Giuseppe Chiari rafforza ulteriormente l’obiettivo della progettazione artistica di iniziative pensate in stretta collaborazione e realizzate specificamente per gli spazi dell’arte, così come su tematiche comuni e di ampio respiro culturale.
Per circa 15 minuti un piccolo gruppo di persone è totalmente immerso in un dialogo tra gesti di rumore e silenzio, di luce e buio, che innesca una riflessione sul significato stesso della
musica. Una partitura sonora e luminosa determina l’attivazione di altoparlanti e sorgenti di luce, creando un preciso percorso drammaturgico.
La Luce è un’opera realizzata nel 1966 da Giuseppe Chiari (19262007), pianista, compositore e artista visivo fiorentino. Dagli anni
Sessanta Chiari è stato una delle figure più vivaci e influenti della scena artistica e musicale italiana e internazionale, e ha contribuito con i suoi lavori al superamento delle categorie estetiche tradizionali e all’affermazione di una visione multimediale dell’opera d’arte. Appartenente al movimento Fluxus, Chiari ha portato avanti la propria ricerca artistica mettendo in relazione piani espressivi diversi, come l’immagine, il suono, e il gesto/azione. I suoi lavori, infatti, possono essere letti come sistemi complessi e la loro natura non si esaurisce in oggetti specifici (testi, poesie, manifesti, opere visive, partiture). Ad esempio, sono molti i casi in cui Chiari scrive testi intendendoli come partiture sonore e performative: senza scrivere pentagrammi o notazioni musicali, indica delle azioni da compiere –spesso corredate da indicazioni sugli spazi e da suggestioni visive – al fine di ottenere risultati sonori e gestuali. È il caso di lavori come Pezzo per foglio (1964), Suonare la stanza (1968), Teatrino (1963), e molti altri.
Chiari non ha mai esplicitato che La Luce fosse una partitura musicale e visiva, o meglio, audiovisiva: si tratta di un testo pubblicato nel volume Musica madre (Milano, Giampaolo Prearo Editore, 1973) ma anche realizzato, in lingua inglese, in forma di quadro da esporre in una galleria o in un’abitazione privata. Eppure, la sua natura suggerisce molto altro. Il testo presenta undici combinazioni possibili di silenzio/
A Palazzo Fabroni un'installazione audiovisiva di Tempo Reale da una partitura di Giuseppe Chiari in occasione della XVIII edizione della Giornata del Contemporaneo
rumore (colonna di sinistra) e buio/ luce (colonna di destra). Queste combinazioni offrono una struttura che può essere intesa come griglia per organizzare eventi di luce e di suono. La scelta dei suoni e delle luci – compresa la loro disposizione nello spazio e la loro drammaturgia – è quindi aperta e completamente lasciata agli interpreti dell’opera. Il progetto luminoso e sonoro è di Agnese Banti e Francesco Giomi; la tecnica è di Francesco Canavese e Leonardo Rubboli. L’installazione audiovisiva è una produzione di Tempo Reale in collaborazione con Frittelli Arte Contemporanea. Sono partner del progetto, inoltre, la Città Metropolitana di Firenze, il
Comune di Firenze e il Ministero della Cultura.
L’installazione, della durata di 15 minuti, è stata presentata a Torino alla Pinacoteca Agnelli in occasione di Artissima 2018, a Firenze al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in occasione del ciclo Maggio Elettrico 2019 e a Reggio Emilia al Teatro Valli in occasione di Festival Aperto 2019.
A Palazzo Fabroni sarà attiva ogni mezz’ora dalle ore 10.30 alle ore 17.30 di sabato 8 e domenica 9 ottobre. L’accesso sarà libero per piccoli gruppi di persone. Sabato 8 ottobre il museo sarà aperto con ingresso gratuito dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
TEMPO REALE
Fondato da Luciano Berio a Firenze nel 1987, TEMPO REALE
Centro di ricerca produzione e didattica musicale è oggi uno dei principali punti di riferimento per la ricerca, la produzione e la formazione nel campo del suono e delle nuove tecnologie musicali. Dopo la sua costituzione il Centro è stato impegnato nella realizzazione delle opere di Berio, che lo hanno portato a lavorare nei più prestigiosi contesti concertistici di tutto il mondo. Lo sviluppo di criteri di qualità e creatività derivati da queste esperienze si è riverberato nel lavoro condotto continuativamente tanto con compositori e artisti affermati quanto con giovani musicisti emergenti. I temi principali della ricerca riflettono un'idea di poliedricità che da sempre caratterizza le scelte e le iniziative di Tempo Reale: l'ideazione di eventi musicali di grande spessore, lo studio sul paesaggio sonoro e sull'elaborazione del suono dal vivo, le esperienze di interazione tra suono e spazio, la sinergia tra creatività, competenza scientifica, rigore esecutivo e didattico. Nel 2008 è stato fondato il Tempo Reale Festival, una regolare iniziativa di concerti, performance e spettacoli dedicati alla musica di ricerca. Dal 2013 Tempo Reale è Ente di Rilevanza per lo Spettacolo dal Vivo della Regione Toscana; dal 2018 è membro italiano della International Confederation of Electroacoustic Music. La vocazione territoriale del Centro lo porta a relazionarsi con istituzioni culturali e realtà che lavorano nell’ambito della musica di ricerca e delle esperienze più innovative del suono e delle sue relazioni con le altre arti.
Per saperne di più: https://temporeale.it/
Pistorienses. Ritratti classici, racconti contemporanei
Nicol Foietta, nazionale italiana di scherma e vero orgoglio dello sport pistoieseIn itinere il progetto fotografico Pistorienses. Ritratti classici, racconti contemporanei che ha come fine la valorizzazione della nostra città attraverso volti di personaggi di origini pistoiesi che, grazie al loro impegno in ambiti assai diversi tra loro, contribuiscono a incrementare l’unicità di Pistoia. L’idea alla base degli scatti di Nicolò Begliomini – fotografo pistoiese noto per le meravigliose foto a corredo dei libri della collana “Avvicinatevi alla bellezza” e per la Mostra sull’Altare Argenteo attualmente a Roma, è quella di utilizzare il potere iconografico del ritratto classico come strumento contemporaneo di narrazione di una comunità. Begliomini parte dalle persone, o meglio, dal valore delle persone, per raccontare le loro storie attraverso la forza delle immagini, immortalando il loro racconto evidenziando la loro capacità di incidere nei rispettivi campi d’impiego, per tentare di scardinare le tipiche dinamiche provinciali in favore dell’unità e di una comunità reale. I soggetti che vengono tratteggiati dalle pennellate moderne della macchina fotografica di Nicolò sono personaggi che si distinguono in tutta la provincia di Pistoia e che esaltano i più importanti valori, le emergenze
LA PROTAGONISTA
NICOL FOIETTA
e le più significative eccellenze della nostra provincia e del territorio che la circonda. Si spazia a 360° in tutti i settori: dall’associazionismo all’imprenditoria, dallo sport al volontariato e, ancora, dalla cucina all’arte e alla cultura, ai corridoi degli ospedali, dalla montagna alle strade del centro cittadino, ai nuovi linguaggi di comunicazione legati ai social network. È nella speranza di unire ai ritratti il racconto e l’impegno per incidere nel loro piccolo grande mondo degli individui che ne sono protagonisti che nasce il proposito di fotografarli in un luogo-non luogo uguale per tutti e fare così in modo che al centro del progetto restino solo loro stessi e la storia che li accompagna. In programma anche la realizzazione di una mostra, a fine anno probabilmente presso il Palazzo Comunale di Pistoia, dove esporre in formato poster gli scatti effettuati, ciascuno affiancato da un breve testo che permetta all’immagine di parlare e di esplicitare il proprio messaggio. I “ritratti contemporanei” di Begliomini, che hanno come protagonisti soggetti della generazione attuale o di quelle più vicine a quella presente, verrebbero inoltre messi a confronto, attraverso un gioco di parallelismi e assonanze, con quelli di pistoiesi che nel corso della storia sono stati fermati per sempre, soli ed imperturbabili, all’interno di una cornice. È ovvio che gli scatti in questione non rappresentano il quadro completo dei personaggi che contribuiscono a rendere la nostra città unica, motivo per cui si è pensato di continuare a proporre per tutto il 2023, sempre mediante questo mensile e i social media ad esso collegati, delle fotografie che raccontano storie di persone non presenti in mostra.
SEGNALATECI CHI FOTOGRAFARE…
Proprio per contribuire fattivamente a creare e valorizzare una comunità e a rafforzare il senso di appartenenza alla stessa, grazie a questo magazine mensile – diffuso gratuitamente sul territorioall’omonimo portale di valorizzazione e promozione territoriale e ai canali social collegati, vogliamo lanciare una call per segnalarci via mail, all’indirizzo redazione@discoverpistoia.it, persone che si impegnano concretamente per far emergere Pistoia a livello nazionale e internazionale e per rendere sempre più interessante ed eccezionale la città e le zone ad essa limitrofe. La redazione vaglierà le proposte e si riserverà di selezionare chi fotografare
Nicole Foietta, nata a Bagno a Ripoli il 10 giugno 1995, è una schermitrice della nazionale italiana cresciuta nella Chiti Scherma Pistoia 1894 e poi passata al gruppo Sportivo Esercito, specialista della spada, vincitrice della medaglia d'argento alle Universiadi 2019 nella spada femminile a squadre. Quest’anno agli ultimi Giochi del Mediterraneo ha vinto la medagli di argento, battuta nella finale della spada individuale dalla connazionale Giulia Rizzi.
Nicol, che rappresenta un vero vanto per lo sport pistoiese, nel corso della sua prestigiosa carriera ha ottenuto ottimi risultati in tutte le competizioni confermando con le sue ottime prestazioni la bontà della scuola pistoiese di scherma, che ha raggiunto il suo apice con la medaglia di bronzo olimpica nel fioretto a squadre ottenuta da Gabriele Magni alle Olimpiadi di Sydney 2000.
Ottobre al Museo
Nel mese di ottobre il Museo della Carta di Pescia prosegue nella sua intensa attività offrendo una serie di iniziative pensate per i pubblici i più diversi. Il 1 ed il 15 alle ore 11 si terranno “I Sabati mattina del Direttore”, in cui i visitatori avranno la possibilità di effettuare una visita guidata in compagnia del Direttore Massimiliano Bini all'edificio industriale restaurato e la narrazione
MOSTRE
della storia della famiglia Magnani e della sua ascesa nel panorama imprenditoriale dell'epoca. Inoltre è prevista la visita alla Sala Filigrane dell'Archivio Storico: una visita della durata di un’ora e mezzo, per scoprire i mille segreti della carta fatta a mano filigranata di Pescia. L’8, ed il 22 alle ore 11.00 ed alle ore 16.00 si terranno invece “I Sabati col Mastro Cartaio”, in cui i
LA MEMORIA DI QUELLO CHE VERRÀ
di Gabriella Salvaterra - 27 settembre 2022 – 31 gennaio 2023
Inaugura il 27 settembre, al Museo della Carta di Pescia, La memoria di quello che verrà, un’installazione di Gabriella Salvaterra, che a partire dal materiale contenuto nell’Archivio Storico delle Antiche Cartiere Magnani conservato presso il museo, omaggia la vita e l’arte dei cartai e la carta, elemento fondante di tutte le culture che ne hanno fatto uso.
Dice Gabriella Salvaterra: “La mia opera cerca soprattutto di condividere un'intuizione, una traduzione dell'eco che risuona ancora negli angoli, nei dettagli, nelle cose di questo luogo. Perché sono convinta che la memoria si nasconda negli oggetti, negli angoli, nei cassetti o nelle tasche, e sta lì, ad aspettare,
che un giorno vogliamo ascoltarla. Ho lavorato partendo da scatole, cassetti, piccoli spazi che contengono e conservano tracce di intimità e che, allo stesso tempo, sono una finestra su quella memoria delle persone, perché il fondo dei cassetti è sempre uno spazio di intimità. Mi interessa parlare delle persone che hanno abitato questo posto. Ho cercato di dare impulso a un atto poetico-sensoriale che rende omaggio all'umano, alla collettività, al sapere collettivo, all'artigianato.” La composizione prenderà forma da queste scatole della memoria, tra dettagli dell’archivio, piccoli oggetti che ancora respirano sospesi nel tempo, silhouette che narrano in controluce momenti quotidiani, mondi sommersi nell’acqua e immagini evocative.
visitatori oltre alla visita dell'opificio settecentesco, avranno la possibilità di assistere dal vivo alla creazione di un foglio di carta fatto a mano filigranato da parte dei Mastri Cartai dell’Impresa Magnani Pescia. Eccezionalmente il giorno 29 ottobre alle ore 11 si terrà la visita guidata con il Direttore, mentre alle ore 16 con il Mastro Cartaio.
Oltre a questi appuntamenti il Museo è pronto ad accogliere i visitatori nei giorni di lunedì, mercoledì e sabato con orario continuato dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.00) con visite accompagnate della durata di una ora circa con partenza ad ogni ora.. Inoltre grazie al progetto aperto e partecipato TUTTIALMUSEO i visitatori avranno la possibilità di trovare presso l’ARTBOOKSHOP del Museo fogli da lettere filigranati e buste, biglietti cortesia, stampe, biglietti da visita e segnalibri tutti realizzati con la pregiata carta a mano ENRICO MAGNANI PESCIA prodotta dai Mastri Cartai dell’Impresa Magnani Pescia.
Il
Cartiera “Le Carte”, preserva e tramanda l’antica arte della
a mano
territorio pesciatino sino dal
Quarant’anni insieme
Il Sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, insieme al dottor Leonardo Brunetti alla presenza di numerosi professionisti della medicina veterinaria, privati e pubblici, ha inaugurato l’opera murale realizzata su progetto del dottor Brunetti ed interamente dedicata alla storia della Veterinaria, dall’inizio del ventesimo secolo ad oggi, attraverso tredici scene pittoriche che decorano completamente le facciate della Clinica.
Le 13 opere sono state realizzate dagli artisti Andrea Casciu e Fargo con la tecnica dell'affresco, per rappresentare attraverso le immagini, l'evoluzione e i progressi compiuti nella cura degli animali dagli anni '80 ad oggi. Desiderio di meravigliare, amore per gli animali e passione per il proprio lavoro fanno da filo conduttore: l'approccio è scientifico, ma anche fantastico, per far comprendere a chiunque l'evoluzione della veterinaria negli anni. Sui muri si affacciano animali giganti: un falco, una tartaruga e un gatto. Sono stati raffigurati anche i primi strumenti utilizzati nel secolo scorso per curare le malattie e le ormai superate e discutibili procedure come
l'amputazione nei cani di orecchie e coda e il salasso nei cavalli. E' un percorso quasi didattico che arriva fino ai nostri giorni con l'introduzione delle più moderne metodiche, come la risonanza magnetica, l'ecografia, la chirurgia mininvasiva e l'anestesia.
Nel tempo è infatti cresciuto il rispetto degli animali e le procedure, attualmente impiegate in campo veterinario, anch'esse raffigurate sulle pareti, hanno sicuramente migliorato le condizioni di vita di molti "pazienti". Il messaggio di sintesi che le diverse opere comunicano è quello che la medicina veterinaria e quella umana hanno, in fondo, compiuto lo stesso tragitto nello sviluppo delle competenze professionali e nell'applicazione delle più moderne tecnologie. "VeterinartE" viene inaugurata in occasione del quarantesimo anno di attività della Clinica di "Bonelle" che nasce nel 1982 come Ambulatorio. Negli anni la Clinica è cresciuta dotandosi di moderne apparecchiature per la diagnosi e la terapia degli animali da compagnia ed esotici, che possono contare su un percorso clinico assistenziale grazie ad un Team multidisciplinare. Durante la presentazione, numerosi partecipanti hanno avuto l'occasione di accedere all'interno della Clinica per una visita guidata.
Un tuffo nel passato cavalcando il presente e strizzando l’occhio al futuro, in una carrellata di immagini che rappresentano una professione raccontando un po’ di storia della veterinaria. Questo è ciò che Leonardo Brunetti, in occasione del quarantesimo anno dall’apertura della sua attività a Bonelle, ha voluto trasmettere, ciò che ha voluto regalare all’occhio di chi guarda. Un messaggio visivo teso a comunicare la dedizione per il proprio lavoro, il rispetto per quello dei colleghi, ma soprattutto l’amore verso gli animali. Un modo per esprimere gratitudine nei confronti di chi, insieme a lui, ha condiviso un percorso fatto di impegno e di reciproca stima, ascoltando sempre chi non ha voce e non dimenticando mai i veri amici. Una storia affascinante, rappresentata da persone dotate di spirito pionieristico e di una visione ampia, volta ad esplorare le più moderne tecnologie anche in una piccola realtà com’era quella del territorio pistoiese negli anni ‘80. A
questo proposito è doveroso citare la Clinica Veterinaria Valdinievole, struttura che per prima ha introdotto la risonanza magnetica nella nostra provincia, permettendo indagini diagnostiche accurate di cui hanno potuto usufruire molti professionisti per migliorare la vita dei loro pazienti. Ripercorrere un passato così denso di importanti scoperte, dove la salute dell’uomo e quella degli animali hanno camminato fianco a fianco, deve essere uno stimolo per coloro che, nell’ambito delle diverse competenze, operano nel mondo della veterinaria. Le sfide future saranno la motivazione per muovere i prossimi passi verso obiettivi sempre più ambiziosi.
L’opera murale, realizzata dagli artisti Andrea Casciu e Fargo, è costituita da un insieme di scene, temporalmente collocate dall’inizio del ventesimo secolo ad oggi, che vanno osservate iniziando la visione in senso antiorario. Non dall’ingresso principale, bensì dal fondo della facciata laterale sinistra della clinica.
STORIA
TRADIZIONE E INNOVAZIONE
La clinica può, a pieno titolo, definirsi storica. Il primo ambulatorio, ricavato in due piccole stanze, viene aperto da Leonardo nel 1982 e dopo quattro anni si trasferisce, sempre a Bonelle, in un ambiente più grande e confortevole dotato di chirurgia e radiologia. Il piccolo ambulatorio, da allora, è cresciuto molto come spazi e come attività. Nel 2001, dal restauro degli ampi locali che un tempo ospitavano la falegnameria di Aldo Brunetti, babbo di Leonardo, nasce l’attuale clinica dotata di attrezzature e professionalità multidisciplinari, in continuo adeguamento alle necessità di una sempre maggiore qualificazione dell’attività medico-veterinaria, divenendo anche punto di riferimento per la cura degli animali esotici.
Clinica
DESCRIZIONE DELLE OPERE REALIZZATE
1 - La testa di un magnifico animale, gli strumenti e una goccia di sangue sullo sfondo a rappresentare il salasso nel cavallo. Questa pratica empirica era assai diffusa in passato ed era eseguita prevalentemente dai maniscalchi. Agli inizi del ventesimo secolo, in ambiente rurale, l’intervento del veterinario era richiesto solo in casi estremi, perché avrebbe rappresentato un costo aggiuntivo non indifferente. Il “sapere” tramandato dall’esperienza popolare, seppur importante,
non è neppure lontanamente paragonabile per mezzi e tipi di cura a quello attuale. Bisognerà però attendere qualche anno perché gli atti medici vengano affidati solo a chi ha i titoli per esercitarli migliorando sensibilmente le condizioni degli animali da reddito.
2 - Una corda, una mucca e il suo vitello sono il cuore del dipinto. In ambiente contadino, il parto della mucca era considerato un evento molto
importante. L’animale, fino alla metà del secolo scorso, era visto, prevalentemente, come mezzo utile a produrre e quindi dare sostentamento, ma la vacca aveva un ruolo primario e la nascita del vitellino era considerata un vero e proprio avvenimento. Ogni mucca aveva un nome e veniva assistita durante il parto. Il veterinario, per facilitare e accelerare la nascita del piccolo, legava con una semplice corda le zampe che sporgevano dal canale del parto per tirarlo e aiutarne l’uscita.
3 - Un cane, un gatto e uno stetoscopio i tre simboli scelti dagli artisti per rappresentare l’ingresso di questi animali nelle case degli italiani, non più come operai o bestie da reddito, ma come veri e propri compagni di vita. L’interesse economico non prevale più sul fattore affettivo e il lavoro del veterinario diviene ancor più essenziale. Nascono molti ambulatori e sempre più professionisti si interessano di piccoli animali da compagnia. E’ una svolta epocale e un chiaro segno di benessere di una civiltà che avanza.
4 - Evidente segnale di civiltà in questa rappresentazione che raffigura due cani della stessa razza, ma con un importante dettaglio che li distingue. Uno di loro ha le orecchie e la coda amputate, mentre l’altro le ha integre. Il bisturi al centro è un emblema da dimenticare in questo contesto. L’entrata in vigore della legge che vieta le mutilazioni per fini estetici è stato un enorme passo avanti, una dimostrazione di cultura e sensibilità.
5 - Fino agli anni 70/80 in qualche piccolo ambulatorio di paese ancora si praticava l’anestesia per mezzo di un barattolo con all’interno tamponi di ovatta imbevuta di cloroformio. Le moderne tecniche anestesiologiche, anche per gli animali da compagnia, erano però ormai di uso comune ed oggi hanno raggiunto livelli di perfezionamento davvero molto elevati.
6 - Il sacro fuoco della passione per lo studio degli animali e la loro cura investe anche la donna e la professione veterinaria si tinge di rosa. Considerato un mestiere poco adatto al genere femminile, perché troppo duro e pesante, fino a pochi anni addietro, con l’avvento del boom economico e una diversa visione dell’animale a livello sociale e culturale, anche le donne possono esprimere il meglio in questa professione apportando un contributo di altissimo livello.
7 - Serpenti, pappagalli, tartarughe, iguane, furetti, conigli e molti altri attori di un mondo variegato di voci e di colori. Gli animali esotici entrano a far parte della tipologia di pazienti del veterinario e la specializzazione per la loro cura prevede un corso di studi aggiuntivo dopo il diploma di laurea.
8 - Dal largo interesse nei confronti degli animali esotici, nasce un gruppo di studio dedicato alla medicina e alla chirurgia di
queste specie. Da questa collaborazione di professionisti, nel 1999, vede la luce la SIVAE – Società Italiana Veterinari Animali Esotici –della quale Leonardo viene nominato primo presidente.
9 - La grande passione di Leonardo per gli animali esotici lo porta a studiare nuove tecniche e nuovi mezzi volti a migliorarne il benessere. Nel 2005 durante un congresso tenutosi a Tucson, in Arizona, viene presentato “l’ago Brunetti”, un particolare
strumento da lui stesso ideato per ottimizzare l’anestesia nelle tartarughe permettendo così di eliminare totalmente qualsiasi sofferenza durante gli interventi chirurgici.
10 - Dall’indagine ecografica alla tomografia computerizzata, fino ad arrivare alla risonanza magnetica, alle metodiche endoscopiche di ultima generazione e alla chirurgia mininvasiva. La veterinaria si è adeguata ai tempi raggiungendo traguardi un tempo
impensabili che oggi sono una splendida realtà.
11 - L’emblematica immagine di un falco che stringe nel becco una radiografia come messaggio del grande progresso della scienza al servizio della medicina sia umana che veterinaria.
Percussioni dal mondo e ritmi africani
Questi hanno avuto come cornice l'ammaliante Porto Antico di Genova ed in particolare la musica ha risuonato su Piazza delle Feste sul cui telo bianco dominano la scena i grandi bracci bianchi pensati da Renzo Piano. Nonostante la malinconica aura che la fine dell'estate porta con sé e la pioggia settembrina che non ha lasciato scampo alla seconda giornata, lì, a Piazza delle Feste, l'atmosfera si è conservata calda, avvolgente. Appena entrati, facendo qualche passo, si rimaneva colpiti da una macchia di colori tutti concentrati a destra della struttura e sui gradoni. Avvicinandosi si aveva la netta sensazione di imbattersi in strumenti musicali particolari, il più delle volte mai visti o toccati, preziosi nelle loro fattezze: dai più conosciuti Gong, campane tibetane, tamburi a cornice e a fessura, Djembè ai Balafon, Kora di Wara Store (info@dariocastiello. com), litofoni (fatti con pietra, legno o terracotta), tanti Shekeres e la
Kalimba, antichissimo strumento a percussione africano. Ad arricchire lo scenario gli strumenti a percussione degli artigiani lì presenti: le Congas di Seasons Percussion (www. seasonspercussion.com), gli Handpans di OndaHandpan (www.ondahandpan. com), i Cajon di Leonardo Pape Bartolomei (www.papecajon.it), Alma cajon di Mauro Morini (info@ almacajon.it). Accanto ai vari oggetti sonori si trovavano ragazzi e ragazze che man mano hanno dato loro vita creando jam session, improvvisando ritmi che riecheggiavano i suoni della Madre Africa o di un viaggio sognato da tempo, mostrando al pubblico la particolarità dei materiali, toni e gradazioni di suono. Ma come sono finiti a Genova questi strumenti che hanno tanto l'aspetto di qualcosa che
viene da lontano, da molto lontano?
Durante l'anno essi si trovano in un luogo che non si esagera a definirlo magico, sia che lo si veda attraverso gli occhi strabiliati di un pargolo che con quelli più avvezzi di un adulto: lo stupore è lo stesso. La casa degli strumenti di Luigi Tronci, da cui la Fondazione Luigi Tronci (info@ fondazioneluigitronci.org), si trova a Pistoia, in Corso Antonio Gramsci 37. Gli strumenti appartengono ad una collezione cresciuta nel corso degli anni, merito di passione e amore che lo stesso Tronci ha riversato nel progetto, e oggi visibile gratuitamente, in quanto è diventato un vero e
proprio museo degli strumenti a percussione. Dentro la Fondazione, la cui stanza-museo si affaccia su uno splendido chiostro, si tengono corsi di musica e laboratori, visite per le scuole, concerti e festival come l'ultimo Percussion Day. Gli oggetti presenti a Genova quindi, erano solo una parte del bello e prezioso ubicato a Pistoia, una piccola porzione che i ragazzi della Fondazione hanno esposto e fatto pregustare ad un pubblico di grandi e piccoli, invitandoli ad assaporarne colori, suoni e splendore. Ciò che rimane dei Chorus Days è la musica che non ha mai smesso di propagarsi, la possibilità di aver potuto toccare con mano strumenti delicati da maneggiare con cura, oltre alla possibilità di entrare in contatto con artisti appassionati che ricercano e trovano sulle pelli tirate di un tamburo o maneggiando le bacchette con cui percuotono un piatto o una marimba, il senso autentico della musica.
Si salutano ed incoraggiano gli Amici della Fondazione Tronci: Omar Cecchi (www. konnakkol.it), Dagmar Bathmann (www. studio-dagmar.com), Antonio Valente (www. avworks.it), Gennaro Scarpato (www. musicamorfosi.it), Mauro Morini (www. almacajon.it), Hidde Heydendael (www. seasonspercussion.com), Dario Castiello (info@dariocastiello.com), Daniele Picchi (www.danielepicchi.it), Matteo Amici (www.ondahandpan.com), Leonardo Pape Bartolomei (www.pepecajon.it), Lorenzo Barni (www.instagram.com/lorenzo_barni), Ludovica Braccesi
Nelle giornate del 23, 24 e 25 settembre si sono svolti i Chorus Days, giorni dedicati alla musica intesa come strumento di crescita, sperimentazione e confronto
PAPE CAJON ARTIGIANO COSTRUTTORE E PERCUSSIONISTA
Tutta la Toscana in
Dedito alla sperimentazione continua, con particolare attenzione al recupero di materiali costruttivi, al restauro e alla riparazione di strumenti musicali e oggetti in legno, è artigiano, musicista e costruttore della linea di percussioni artigianali Papecajon (marchio registrato). Dalle sue ricerche di sonorità uniche e rigorosamente artigianali sono nati diversi modelli di Cajon, Shaker e altri strumenti a percussione (fra cui le Washboard, percussione tradizionale della musica Blues di cui è unico costruttore in Italia).
A fianco della sua attività di artigiano e ricercatore del legno, è percussionista e batterista da quasi 20 anni in diversi gruppi della provincia di Pistoia. Dal 2007 al 2009 fa esperienza in Costa D’Avorio (Africa) di costruzione di strumenti e pratica musica tradizionale africana. Nel 2021 è stato insignito del riconoscimento di Artigiano OMA dall’Osservatorio dei Mestieri d’Arte, “vista la qualità e l’alto pregio delle sue produzioni”. Info: papecajon.it - www.facebook.com/PAPECAJON
La patata perde contro i cinghiali. Ora tocca alle castagne
Sulle colline pistoiesi: semina 10 quintali, per ottenerne 80, ma ne raccoglie 5. Coldiretti: troppi animali favoriscono l’abbandono delle terre
produttivo, in un contesto vocato all’agricoltura di qualità sia messo in ginocchio dall’eccesso di ungulati.
Non ci sarà ricambio generazionale in queste terre se, oltre alle incertezze climatiche, il reddito di impresa rischia di finire in bocca ai cinghiali.
Ogni scrofa partorisce un paio di volte all’anno, concependo fino 10/15 cinghialini. Una lotta impari, nonostante gli abbattimenti e agli aiuti dell’Atc11, l’ente preposto alla gestione della caccia a Pistoia”.
E l’eccesso di cinghiali si fa sentire anche in pianura e nelle città. Un problema per tutti i cittadini. È indispensabile, auspica Coldiretti, modificare la legge nazionale di riferimento, che risale al 1992, 30 anni fa, quando vedere un cinghiale era un evento, mentre ora passeggiano anche davanti alle scuole.
In autunno raccoglieranno le castagne, ma forse no! visto come è andata con le patate. Seminate 10, per ottenerne 80, ma raccolte 5. Sono i numeri, in quintali, dell’annata delle patate per il podere di Baldi Luciano, che insieme alla moglie Mega Rocca, conduce l’azienda agricola sulle colline di Pistoia. I 75 quintali di differenza sono dovuti all’opera dei cinghiali, che anche nel pistoiese sono in eccesso. Un bel podere di mezza collina che rappresenta l’ossatura del nostro territorio, contribuendo al mantenimento idrogeologico, è messo in ginocchio dall’eccesso di animali selvatici che fanno danni. Mangiano le produzioni agricole e danneggiando il terreno e le stesse reti metalliche, che non bastano ad arginare cinghiali, caprioli, istrici e cervi, spiega Michele Bellandi di Coldiretti Pistoia.
Il podere di Luciano e Rocca si estende per 15 ettari, nel comune di Marliana, per metà a bosco, sull’altra metà si producono ortaggi, patate, castagne ed altri frutti. Produzioni sempre a rischio: gli alberi da frutto sono ormai pochi. Uno dei ciliegi rimasto è secco nella parte bassa, grazie alle
continue ‘degustazioni’ dei cervi, che apprezzano. “Dopo le patate, l’uva, le ciliegie, i fagioli, ortaggi ora cominciano a mangiare le nostre castagne, la cui produzione ancora risente del cinipide –spiega Luciano Baldi-. Se una volta producevamo ben 20 quintali di farina di castagne, oggi raccattiamo le castagne come fossero funghi. Quelle che nascono, appena cadute a terra, infatti, sono mangiate dai cinghiali”.
“È drammatico –spiega Michele Bellandi- come un potenziale
Il Fintocolto è ovunque. Ha una reflex e citazioni stampate in fronte, ha smartphone e Moleskine, una grande voglia di insegnare al mondo quel che non ha capito. Se qualcuno capisce che non capisce, allora finge che sia attitudine al non capire per conoscere l’essen ziale. Il Fintocolto si piace ma non può dirlo. Anche tu ne conosci sicuramente qualcuno. Se non ti viene in mente nessuno, prova a guardarti intorno. Se non hai niente intorno, prova a guardarti allo specchio.
C’è una fase esatta della vita in cui, in quello che sembra al massimo il tempo di un bagno caldo, ci si ritrova contornati da amici, parenti, zii e financo nonni che si sposano e figliano. Non importa se ancora non si è finito di vedere Dragon Ball, se ancora non si è riusciti a conquistare la prima fiamma delle elementari, non importa se non si è ancora potuto né saputo accettare che non si avrà mai la macchina giocattolo di Batman piena di luci e suoni, non importa se fino a un attimo prima si litigava per il punteggio da assegnare al gol di testa durante una Tedesca. Nessuno t’aspetta. Un attimo prima calci agli zaini e moccico, un attimo dopo zii acquisiti. Ed è bellissimo, intendiamoci. Belli i sorrisi, le fotografie, le assenze che si sanno essere piene e me morabili, rumorose e assonnatissime, belli i movimenti che hai visto crescere, mentre crescono ancora un’altra volte, in un altrove così vicino. Succede con uno, due, tre amici, poi una, due, tre amiche e il Fintocolto d’un tratto interrompe Dragon Ball. Metaforicamente, s’intende. Serpeggia dal fondo della sua supponenza, s’insinua strisciante e sibilante tra assoni e dendriti una vaghissima, dignitosa, perfino amorevole e senz’altro ben celata invidia. Mentre passano e spassano passeggini carichi di tutto fuorché di pargoli, e l’universo macina cacca come fosse l’unica fonte d’energia necessaria a sconfiggere il Freezer dei tempi d’oro (avevamo detto che Dragon Ball s’interrompeva solo metaforicamente, giusto?), lui pensa alle mille maniere per lasciare il proprio segno. Lavora su sé stesso, costruisce a mattoni e il giorno successivo è ancora tutta da fare la parete che perimetri il proprio orgoglio dall’ansia di non essere ancora totalmente vivo. Eppure, il Fintocolto sa anche essere consapevole di avere un proprio minuscolo posto in tutto il grande puzzle delle incertezze con cui gioca ognuno: non è mai del tutto perso. Che sia con un anelito o che sia in concreto, il Fintocolto ha un posto in cui vuole andare: fosse anche la vetta di TikTok, sa che quello slancio d’amor proprio e costruzione il passeggino che dovrà spingere.
È così: a un certo punto si rende conto che è una questione di carattere, mista a un’altra questione di volontà, mista a un’altra questione di approccio alla vita, mista a un sacco di altre cose. E quindi, semplicemente, va bene così, purché ognuno abbia il proprio spazio.
Spoiler: il puzzle non ha una figura di riferimento e le sue tessere modificano continuamente forma, di conseguenza non esiste un modo per concluderlo bene. Il Fintocolto sarà sempre vagamente triste, e intanto cercherà di costruirsi un orizzonte, come tutti, come qualunque degli amici stia figliando. E però, vale la pena di buttare tutti quei pezzi sul tavolo e cominciare a giocare.
Ma com’era, questo puzzle, nel passato di Pistoia?
Per provare a darvi qualche elemento, riprendo qualche numero dal libro “Breve Storia di Pistoia” di Alberto Cipriani, nel quale si analizza con grande attenzione il censimento datato 1871. Ecco qualche curiosità:
• 12900 erano gli abitanti. Poco più di quanti non ne abbia Serravalle Pistoiese adesso.
• Trattandosi di un censimento costruito in base alle professioni, abbiamo una serie di elementi decisamente interessanti da valutare: quasi 200 erano in tutto gli uomini di Chiesa, tra ecclesiastici e monaci conventuali, 500 i domestici al servizio di famiglie abbienti… e 90 i dipendenti comunali!
•Ben 64 erano i copisti e scritturali: evidentemente c’era ancora un gran bisogno di qualcuno che sa pesse scrivere al posto proprio. 17 erano invece le prostitute, perlopiù molto giovani o molto anziane.
Di quali altre “pistoiesità” vorresti che il Fintocolto parlasse? Scrivi a ilfintocolto@gmail.com
Vi aspettiamo per una merenda o un aperitivo al nostro Agribar con possibilità di usufruire dei tavoli in giardino.
L’agriturismo a casa nostra si trova sul cammino di San Jacopo , subito dopo l’ex Convento di Giaccherino. Offriamo ristoro per i pellegrini e per tutti coloro che, camminando o non, vogliono godersi una pausa in giardino per una merenda o anche un semplice caffè. Se volete assaggiare qualcosa di tipico Pistoiese, vi consigliamo le nostre Jacopine ripiene, le focacce dei Pellegrini, dalla loro tipica forma a conchiglia, simbolo del Santo Patrono di Pistoia, da abbinare ad una buonissima e dissetante spremuta dei nostri limoni Biologici!
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Giornate FAI d’autunno 2022
Il 15 e 16 ottobre 2022 si rinnova l’appuntamento con le Giornate FAI di Autunno
15 partecipanti. Per effettuare la prenotazione del laboratorio scrivere a: pistoia@gruppofai.fondoambiente.it
Mati 1909: vivaismo e cultura del verde, ore 14.45-18.30
Via Bonellina, 46
Visite APERTE A TUTTI a cura degli esperti di Mati 1909.
Prenotazione CONSIGLIATA.
Come ogni anno il Gruppo FAI Pistoia – Montagna Pistoiese ha scelto per questo evento luoghi che immergeranno il visitatore nella bellezza del territorio pistoiese, con quattro imperdibili appuntamenti che si propongono come obiettivo la scoperta di alcuni tesori pistoiesi e delle realtà imprenditoriali peculiari della nostra città.
SABATO 15 OTTOBRE: Due realtà di vivaismo virtuoso a Pistoia, capitale europea del verde. Giorgio Tesi Group, ore 09.30-12.30
Via di Badia, 14, Bottegone (località Badia a Pacciana)
Visite APERTE A TUTTI a cura degli esperti di Giorgio Tesi Group. Prenotazione OBBLIGATORIA. Laboratorio bambini dai 4 ai 10 anni, attivato raggiungendo minimo
DOMENICA 16 OTTOBRE: Sarà
possibile ammirare il recente restauro degli esterni della Chiesa di San Jacopo in Castellare, una delle più antiche chiese pistoiesi rimasta per troppo tempo nascosta agli occhi dei cittadini. Inoltre sarà possibile partecipare alle visite guidate nel borgo di Calamecca, la cui Chiesa di San Michele è candidata ai Luoghi del cuore FAI.
Chiesa di San Jacopo in Castellare, ore 09.30-13.00/14.30-18.40
Visite APERTE A TUTTI a cura dei volontari del Gruppo FAI PistoiaMontagna Pistoiese.
Prenotazione OBBLIGATORIA. Borgo di Calamecca, ore 09.3013.00/14.30-18.15
Visite APERTE A TUTTI a cura volontari della Pro Loco Calamecca.
Prenotazione CONSIGLIATA.
Si raccomanda ai partecipanti di arrivare dieci minuti prima della partenza del gruppo. Si consiglia di indossare scarpe comode.
Le prenotazioni devono essere effettuate su www.giornatefai. it entro mezzanotte del giorno precedente la visita, fino a esaurimento dei posti disponibili e con la donazione di un contributo minimo suggerito a partire da 3€ , che avrà la finalità di sostenere la missione della Fondazione. Possibilità di iscriversi al Fai in loco.
Si ringrazia per la collaborazione: Giorgio Tesi Group, Giorgio Tesi Editrice Srl, Mati 1909, il Comune di San Marcello Piteglio, Pro Loco Calamecca, gli abitanti del Borgo, Don Ugo Feraci, Don Alessio Biagioni, il Comune di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia, il prezioso contributo dei volontari della CRI Comitato di Pistoia e Comitato di San Marcello Pistoiese. Patrocini: Comune di Pistoia, Comune di San Marcello Piteglio. Lo svolgimento delle giornate avverrà nel rispetto delle normative anticontagio da SARS-CoV-2.
Enoteca
evento
una vasta gamma di vini,
scegliere
ogni tipologia
L’Italia nel Mondo
Martedì 18 ottobre alle 18.00 nella Sala Maggiore del palazzo Comunale di Pistoia un incontro con Lucio Caracciolo, Direttore della prestigiosa rivista Limes
L’evento “L’Italia nel mondo”, organizzato dal gruppo culturale Virtù Nascente e appoggiato dal Comune di Pistoia, che avrà luogo presso la Sala Maggiore del Palazzo comunale di Pistoia martedì 18 ottobre 2022 a partire dalle ore 18:00, a ingresso libero, vedrà la partecipazione del Professor Lucio Caracciolo, Direttore di Limes Rivista Italiana di Geopolitica, che terrà un intervento dedicato al contesto italiano.
L’intervento sarà moderato da Pietro Pinna Pintor, Fondatore e Presidente di Virtù Nascente e studente in Scienze Storiche presso l’ateneo dell’Università degli Studi di Firenze. Alla fine, i partecipanti del pubblico potranno esporre le proprie domande e curiosità all’ospite. È importante, in un mondo complesso e conflittuale, abbandonare le semplificazioni e recuperare passione per la complessità, e non c’è modo migliore che partire dalla Storia, indagata non solo con le categorie classiche delle periodizzazioni e delle concettualizzazioni teoriche, per quanto fondamentali, ma anche attraverso altre forme, di sapore geopolitico, per conoscere i punti
di vista degli attori in gioco facendo un grande sforzo di umiltà: porsi nell’ottica altrui cercando di coglierne traiettoria e sensibilità, senza rinunciare al proprio punto di vista. La Storia non è solo quindi studio del passato, ma riflessione sul passato-futuro.
Senza determinismo né retorica, consci della sua natura fluida e dinamica. Già, il punto di vista. Cosa significa? Significa definire ciò che si vuole, separare le necessità dal fumo disorientante di molte distrazioni, e prepararsi per dare concretezza e continuità alle caratteristiche del progetto che si intende proporre.
Per queste ragioni il gruppo culturale Virtù Nascente, aperto a tutti, porterà avanti una collaborazione con Limes Rivista Italiana di Geopolitica, prima realtà nel panorama culturale italiano che con una trentennale esperienza ha dato e continua a dare forza alla dimensione complessa.
Passeggiate d’autunno tra borghi e castelli
PISTOIA IERI E OGGI
Domani pomeriggio, DOMENICA 9 OTTOBRE dalle ore 17.00 alle ore 18.30 sarà la volta di MONTECATINI ALTO CON GIGIO E LA GIGIA: raggiungeremo il borgo con la storica funicolare di Montecatini, e una volta arrivati ci perderemo tra i vicoli raggiungendo l’iconica Piazza Giusti, la chiesa di San Pietro e l’antica rocca. Concluderemo con una sosta in uno dei locali del borgo per un aperitivo “modaiolo”, nel centro della movida del borgo (facoltativo, su prenotazione).
Secondo appuntamento DOMENICA 16 OTTOBRE dalle 17.00 alle 18.30 con il castello di SERRAVALLE PISTOIESE: antico borgo che separa Pistoia dalla Valdinievole,
ne scopriremo la ricca storia e il patrimonio storico- artistico con una passeggiata che si concluderà – per i più coraggiosi – con la salita sulla Torre del Barbarossa, dall’alto della quale potremo ammirare un panorama mozzafiato. Concluderemo la passeggiata giusto in tempo per goderci la golden hour con un aperitivo ai piedi della maestosa Rocca (facoltativo, su prenotazione).
Costo di ogni esperienza: 25€ a persona (aperitivo compreso)
Durata: 1 ora e mezza circa Tutti i dettagli su www.oltrepistoia.it e sui canali social di OltrePistoia.
Per info e prenotazioni (obbligatorie): Clara 3401123952 tour@oltrepistoia.it
Di pari passo con le passeggiate dedicate ai borghi della provincia, continuano le visite guidate in città. Un modo per scoprire Pistoia attraverso itinerari inediti, che permettono di scoprirne la storia ma anche i suoi aspetti più nascosti e curiosi. Prossimo appuntamento - in orario serale dalle 21.00 alle 22.00 - VENERDÌ 14 OTTOBRE con PISTOIA IERI E OGGI: un vero e proprio viaggio nella storia e nel tempo che – attraverso l’ausilio di immagini d’epoca – ti permetteranno di vedere come appariva la città nel Novecento, scoprendo quanto Pistoia si è trasformata nel corso della sua storia.
COSTO: 10€ a persona . Tutti i dettagli su www.oltrepistoia.it e sui canali social di OltrePistoia. Per info e prenotazioni (obbligatorie): Clara 3401123952 / tour@oltrepistoia.it
Continuano le passeggiate guidate alla riscoperta delle aree rurali e dei borghi della provincia di Pistoia. Dopo Calamecca e Larciano Castello di settembre, ottobre sarà il mese delle novità.
UpSideDown
Laboratorio tra Danza e TeatroIl Laboratorio nasce il 17 settembre 2012, grazie alla fiducia di alcune giovani donne che da allora, e anche da molto prima, fanno parte di questo cammino e hanno contribuito a far sì che quella che era stata una fantasia fino a quel momento potesse concretizzarsi.
Il Laboratorio si definisce laboratorio perché mi piace pensarlo come una fucina da alchimista in cui si possono usare gli ingredienti più speciali per sperimentare nuove forme di espressione e per dar vita a una modalità di comunicazione empatica tra chi entra a farne parte.
Gli ingredienti più speciali sono anche quelli più particolari e che potremmo definire “strani” e così, ecco spiegato il nome del Laboratorio: UpSideDown: sottosopra, capovolto, perché una volta che si iniziano a sperimentare i mezzi per portare “fuori” quello che si trova “dentro”, ci si sente un po' spaesati un po' “scombussolati” ma poi ci si prende gusto e non se ne può fare a meno.
Col passare degli anni e delle persone che si sono alternate sul parquet delle sale, è cambiato e si è evoluto il metodo di lavoro. Ho avuto la possibilità di studiare con Maestri importanti come Cristiana Morganti, Kenji Takagi, Anna Wehsarg, Pio Campo e Rosanna Brocanello che hanno contribuito a formare il mio metodo di insegnamento e di relazione con i bambini, bambine, ragazze, ragazzi, adulti e anziani che gravitano attorno al Laboratorio. La base è sempre la tecnica valida per la danza, per il movimento consapevole, per la presenza scenica, per la tonificazione, per la ginnastica dolce e in questo sono affiancata e supportata da due professioniste: Elena Bruni e Veronica Franchi che curano i laboratori di danza classica e contemporanea e di
inizia nell'età della scuola primaria, le lezioni si svolgono iniziando con un riscaldamento fisico dove vengono messi in pratica i giochi sperimentati precedentemente con l'introduzione di elementi di danza classica e si inizia a far propri i metodi della danza moderna e contemporanea.
Mi piace spaziare in differenti forme di spettacolo tra cui il musical, la video dance, il cabaret e la recitazione, che contribuiscono a una formazione più ampia che aiuta a cimentarsi in generi che magari non si sarebbero mai presi in considerazione.
L'età delle scuole medie e delle superiori è dedicata alla sperimentazione del teatrodanza, filone affermatosi in Germania con Pina Baush, nella seconda metà del Novecento, in cui è fondamentale la relazione tra gesto, movimento, parola e mimica.
teatro per bambini e adolescenti.
Per la fascia di età più piccola, dai 3 anni, si inizia, attraverso il gioco e la musicalità, ad introdurre le basi del movimento consapevole: alto, basso, vicino, lontano, destra, sinistra, si impara a stare e a giocare insieme, a relazionarsi con gli altri in un contesto ludico motorio pieno di immagini, colori e suoni.
Per chi continua questo percorso o lo
Accanto a queste discipline troviamo i laboratori per il benessere: Fo.Re.X, FOrza e RElaX, lezioni basate su tecniche di Pilates e Yoga abbinate a esercizi di tonificazione e M.E.S. MovimentoEnergiaSalute, ginnastica dolce adatta a chi vuole continuare a tenersi in forma, stimolando la mobilità articolare e la flessibilità dei muscoli. Il Laboratorio è impegnato da tempo in azioni concrete di solidarietà verso le associazioni di volontariato pistoiesi e recentemente ha stabilito una collaborazione con la Giorgio Tesi Onlus partecipando come punto di raccolta di medicinali, cibo e vestiario destinati all’emergenza Ucraina.
Et Cetera Festival si sposta a Praga
svolta alla presenza dell’assessore al turismo del Comune di Pistoia Alessandro Sabella, del sindaco di Praga 5, Renáta Zajíčková, del vicesindaco Lukáš Herold, del Presidente della Fondazione Eleutheria, Francesco Augusto Razetto, dei curatori, Genny Di Bert, Simona Chytrová, Andrea Cosentino e Ottaviano Maria Razetto.
economico con interessi nei settori del vivaismo e ferroviario, anche con collaborazioni degli istituti scolastici superiori.
Giovedì 15 settembre, è stato inaugurato nella piazza di fronte alla chiesa di San Venceslao e al Municipio di Praga 5, il secondo appuntamento dell’iniziativa dedicata alla street art intitolata “Et Cetera Festival 2022”. A distanza di quattro mesi dall’evento che si è tenuto in piazza del Duomo, quindi, la performance artistica si è spostata nella Repubblica Ceca, a suggellare l’intesa tra la Città di Pistoia e il Comune di Praga 5.
Agli otto artisti, quattro cechi e quattro italiani, che a maggio erano stati ospitati a Pistoia, se ne sono aggiunti altri due: il pistoiese Sowet e il ceco Jakub Uksa. Nell’ultima settimana, Francesco Principato, questo il nome dell’artista toscano (classe 2001), ha lavorato alla sua tela di 6 metri per tre posizionata davanti al municipio praghese, ricevendo il calore e l’apprezzamento dei passanti, grazie a un’opera che richiama una moderna atmosfera gotica.
La cerimonia di inaugurazione si è
L’iniziativa, promossa da Fondazione Eleutheria, si inserisce in un quadro più ampio che ha coinvolto due nazioni, la Repubblica Ceca e l’Italia, due città, Praga 5 e Pistoia, e ha visto la partecipazione di dieci artisti, chiamati a creare e mostrare i propri lavori di street art sul tema della libertà. L’evento è stato realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Praga, la Regione Toscana, l’Istituto Italiano di Cultura di Praga, il Centro Ceco di Roma, il Centro Ceco di Milano, la Camera di Commercio e dell’Industria italo-ceca e il Comites della Repubblica Ceca.
L’inaugurazione della mostra è stata preceduta, in tarda mattinata, da un incontro istituzionale tra l’assessore al turismo del Comune di Pistoia e il sindaco di Praga 5 Renata Zajikova, il vicesindaco Lukas Herold e l’assessore allo sport e affari esteri David Dusek finalizzato a fine proseguire e rafforzare il patto di amicizia avviato in primavera.
L’assessore al turismo del Comune di Pistoia si dice soddisfatto per l’ottima riuscita dell’iniziativa, in cui è stata ribadita da entrambe le parti la forte volontà a proseguire questo percorso, ampliandolo ad altri ambiti. L’intento è, infatti, quello di rafforzare il patto di amicizia con accordi e convenzioni per facilitare gli scambi e con la condivisione di atti in ambito sportivo, culturale, eno-gastronomico e nello sviluppo
Come sottolinea il curatore Andrea Cosentino, i ponti culturali che si sono creati tra le due città dovrebbero essere un esempio di condivisione e di cammino all’insegna dell’arte e di tutte le libertà. Una molteplicità di opere diverse, frutto del multiculturalismo e con tipicità molto differenti, hanno rafforzato una fratellanza del genere umano con il gesto di uno spray. Si tratta di un primo passo che vedrà nuove tappe, cercando di coinvolgere altre nazioni e altri spazi di collaborazione. Un plauso alla lungimiranza delle Amministrazioni, alla disponibilità della Fondazione Eleutheria e agli artisti che hanno portato l’arte in mezzo alla gente.
RaggruppaMenti
È una piazza virtuale da cui è possibile connettersi alle attività dedicate agli adolescenti e ai giovani pistoiesi…
costantemente (Instagram e Facebook) che raccontano le iniziative di tutte le realtà aderenti. Dopo un’estate ricca di eventi, tante sono le associazioni che stanno avviando una nuova stagione di impegno.
“To Groove”, con laboratori di propedeutica teatrale, lezioni di strumenti musicali per sordi e udenti e altre originali attività (per informazioni togroovepistoia.it).
Si chiama “RaggruppaMenti” (raggrupamenti.org), è attiva da inizio anno e conta già sull’adesione di una quarantina fra associazioni, progetti ed altre realtà del territorio operanti a vario titolo (educativo, sportivo, culturale, assistenziale ecc.). A promuoverla è Istituti Raggruppati, azienda pubblica di servizi alla persona che da oltre un secolo mette a frutto la gestione del proprio patrimonio immobiliare per dare opportunità in particolare ai giovani e aiutarli a superare disagi e difficoltà. RaggruppaMenti conta anche su spazi social aggiornati
Fra queste alcune originali e alla portata di tutti come quella di Scacchi Dinamici Aps che a settembre ha inaugurato dieci “Angoli degli scacchi”, vere e proprie postazioni di gioco a San Marcello Piteglio. Fra le più recenti attività segnalate, al Teatrino Gatteschi si sono svolti a settembre la seconda edizione del Festival Nazionale di Microteatro, promossa da G713 in collaborazione con Teatro per la Coscienza, e il contest di Corti(ssimi) teatrali diretto da Fabrizio Pinzauti.
Dal 22 settembre sono anche aperti i corsi di monologhi per adulti e ragazzi (per informazioni puccinigatteschi.it). Ancora in tema culturale sono riprese le esperienze artistiche dell’associazione
LABORATORIO TEATRALE “PROGETTO TEATRO”
A partire dal mese di ottobre, iniziano i corsi del Laboratorio Teatrale “Progetto Teatro” tenuto dall’attrice e regista professionista Monica Menchi per ragazzi e adulti.
del teatro: respirazione, dizione, educazione della voce, il training e l’approccio della biomeccanica, l’improvvisazione individuale e di gruppo, l’attore e lo spazio, il lavoro sull’immaginazione e la fantasia, il gesto psicologico, analisi del testo, costruzione del personaggio, la memoria sensoriale. I corsi si concluderanno con la messa in scena di uno spettacolo.
RaggruppaMenti è aperto alla partecipazione di tutte le realtà, anche informali, che desiderano far parte di una piattaforma comune a servizio della città e delle sue giovani energie: per aderire è sufficiente compilare la form su www.raggruppamenti.org
Il laboratorio teatrale ha l’obiettivo di offrire ai partecipanti sia una occasione unica e formativa sia la possibilità di dare sfogo alla libera espressività. “Il teatro è uno strumento che riesce a stimolare e ad allargare i meccanismi creativi e comunicativi degli allievi. Facendo teatro — spiega l’attrice — si impara a muoversi nello spazio e a conoscere il proprio corpo, a gestire ed esternare le proprie emozioni (comprendendo che si può affrontare il mondo senza aver paura del giudizio degli altri), a dialogare e socializzare con gli altri diventando più responsabili nei confronti di sé stessi e dei compagni." I corsi si dividono in primo, secondo e terzo livello e prevedono lo studio delle varie tecniche e discipline
Per anni il laboratorio è stato in grado di offrire a molti allievi una panoramica totale sul lavoro pratico della recitazione teatrale, i cui frutti sono stati poi mostrati al pubblico nella messa in scena di testi di grandi autori di tutte le epoche: dalla ‘Lisistrata’ di Aristofane a ‘Il figlio di Pulcinella’ di Eduardo De Filippo, da ‘I giganti della montagna’ di Luigi Pirandello al ‘Franco Quinto’ di Friedrich Dürrenmatt. Il tutto sempre con la regia di Monica Menchi Il laboratorio si svolge presso la Scuola di Danza Isabella in via Galileo Ferraris a Pistoia. Monica Menchi attrice e regista diplomata presso l’Accademia Silvio d’Amico di Roma. Diploma di specializzazione per attori di prosa presso il teatro di Pisa. Ha lavorato con vari registi teatrali tra i quali R. Guicciardini, M. Ferrero, A. Savelli, Giorgio Albertazzi, N. Mangano, C. Pezzoli. In cinema con Giulio Base, Vittorio Gassman, Vittorio Sindoni, Leonardo Pieraccioni.
Scuola di Danza Isabella: Via G. Ferraris, 16 S – San Agostino - Pistoia
informazioni contattare il numero 338 7290938
Concessione contributi per sostegno alla prima infanzia (0-36 mesi)
Un'importante iniziativa a sostegno dei residenti nel comune
In base al “Regolamento per la gestione dei servizi educativi e scolastici e per gli interventi in materia di diritto allo studio”
è prevista l’assegnazione di un contributo comunale di sostegno alla prima infanzia rivolto alle famiglie residenti nel Comune di San Marcello Piteglio con figli nella fascia di età 0 – 3 anni, che sostengano costi per la frequenza di servizi educativi rivolti alla prima infanzia (ASILO NIDO) o per l’acquisto di servizi privati di baby sitting individuali o aggregati (fino ad un massimo di due bambini appartenenti a nuclei familiari diversi) attraverso idonee forme contrattuali di lavoro, in possesso di ISEE non superiore a € 30.000,00. E’ possibile presentare istanza tramite il modulo reperibile sul sito del Comune di San Marcello Piteglio
GLI APPUNTAMENTI DELL'ECOMUSEO
entro e non oltre il 4 NOVEMBRE 2022 con le seguenti modalità di consegna:
-Consegna a mano c/o Ufficio Protocollo del Comune di San Marcello Piteglio, Via Pietro Leopoldo n. 10-24, San Marcello Pistoiese (aperto dal lunedì al venerdì in orario 9.00-12.00)
-Invio a mezzo raccomandata A/R all’indirizzo Comune di San Marcello Piteglio, Via Pietro Leopoldo n. 10-24, 51028 San Marcello Piteglio; -Invio a mezzo PEC all’indirizzo comunedisanmarcellopiteglio@pec.it
Per info: www.comune.sanmarcellopiteglio.pt.it
1° ottobre 2022, dalle ore 15.30, Palazzo Achilli (Piazzetta Achilli, Gavinana, PT) Progetto Una Montagna di FunghiIncontro scientifico su base regionale, a cui parteciperanno stimati micologi, con la collaborazione e la curatela di Associazione Micologica Pistoiese e Associazione Gruppi Micologici Toscani (A.G.M.T). Ingresso libero 9 ottobre 2022, dalle ore 9.30 alle 16.00, Foresta della Macchia Antonini Progetto Una Montagna di Funghi - Mico Escursione con l’Ecomuseo. I funghi della Macchia Antonini: una facile passeggiata per scoprire i luoghi segreti in cui nascono i funghi, riconoscere l’habitat naturale e il contesto climatico in cui crescono, e imparare i comportamenti da seguire per una corretta raccolta, nel rispetto e la salvaguardia dei boschi. Prenotazione obbligatoria; costo 5,00 € a persona.
Dal 29 ottobre al 2 novembre 2022, Palazzo Achilli (Piazzetta Achilli, Gavinana, PT) Progetto Una Montagna di Funghi - Seconda edizione della mostra Mykes: una Montagna di Funghi, esposizione di esemplari di funghi freschi, commestibili e non. Ingresso a offerta libera Il progetto Una Montagna di Funghi è curato da Ecomuseo della Montagna Pistoiese in collaborazione con Associazione MIcologica Pistoiese OdV (A.MI.P.), Unione di Comuni Montani Appennino Pistoiese (UCAP) e Terre in Cammino con il determinante contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e Regione Toscana per il Sistema Museale Montagna Pistoiese (SiMOP).
23 ottobre 2022, ore 16.00, Palazzo Achilli (Piazzetta Achilli, Gavinana, PT)
Convegno La Montagna e l’immaginario. Narrazioni, progetti e paesaggi, a cura di Anna Lambertini, docente all’Università degli Studi di Firenze. Ingresso libero Evento inserito nell’ambito del progetto “Paesaggi d’Appennino”, curato da NuèterGruppo di Studi Alta Valle del Reno e Accademia Lo Scoltenna Pievepelago.
Per info e prenotazioni: Ecomuseo della Montagna Pistoiese N. Verde 800 974102 - ecomuseopt@gmail.com www.ecomuseopt.it - FB/IG @ecomuseopt
SAN MARCELLO PISTOIESE
NUOVO ORARIO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE
Ecco il nuovo orario in vigore dal 5 settembre 2022
Consultazione 8 Quotidiani, 26 Riviste, CD musicali, DVD, audiocassette e videocassette
ORARIO:
Lunedì
9.00 - 12.30
Martedì
9.00 - 12.30 / 14.00 - 17.00
Mercoledì
9.00 - 12.30 / 14.00 - 17.00
Intitolata al giornalista sammarcellino Paolo Bellucci, la biblioteca ha un patrimonio 28.000 volumi circa suddivisi nelle seguenti sezioni: Sezione prestito adulti, Sezione ragazzi, Sezione prelettura (La coccinella), Sezione locale (solo consultazione),
Giovedì
9.00 - 12.30 / 14.00 - 17.00
Venerdì
9.00 - 12.30 / 14.00 - 17.00
Sabato
9.00 - 12.30 / 14.00 - 17.00
GNATOLOGIA E POSTURA
LA RELAZIONE CON I NOSTRI DENTI
PROGETTO SCUOLA AMICA
L'UNICEF è da oltre quarant’anni una presenza importante nella scuola italiana.
Alunne e alunni, insegnanti, dirigenti scolastici e genitori sanno di poter sempre trovare nell'UNICEF un coerente supporto nel loro impegno quotidiano, orientato a costruire una scuola in grado di accompagnare bambine, bambini e adolescenti nel loro percorso di crescita e formazione. Nell’ambito delle attività rivolte al mondo della scuola l’UNICEF promuove uno specifico percorso operativo, il Progetto “SCUOLA AMICA “, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. Il progetto è finalizzato al sostegno di una scuola che miri a promuovere i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza attraverso una progettazione partecipata di studentesse, studenti, dirigenti, docenti, personale scolastico, famiglie e comunità educante.
Si tratta di una proposta aperta, flessibile, che tende ad adeguarsi alla rapidità delle trasformazioni che caratterizzano le nostre società, che richiedono nuovi orizzonti educativi ed etici, sui quali è importante rifocalizzare il comune impegno di tutti coloro che accompagnano bambine, bambini e adolescenti nel loro percorso di crescita e costruzione identitaria. Per aderire è necessario compilare il form alla pagina www.unicef.it / scuola
Cosa propone il progetto
Il progetto, attraverso il coinvolgimento di dirigenti scolastici, docenti e alunni propone un approccio organico di interventi al fine di sostenere la piena attuazione al diritto all'apprendimento dei bambini e dei ragazzi.
Il Protocollo attuativo è lo strumento attraverso il quale le scuole hanno l’opportunità di realizzare il percorso di Scuola Amica con il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli alunni. Nella provincia di Pistoia le scuole possono contattare direttamente il comitato provinciale scrivendo a comitato.pistoia@unicef.it oppure telefonando al 3462184852
Ulteriori info alla pagina www.unicef.it/scuola
La Gnatologia è la scienza che si interessa della prevenzione, della cura e dello studio di tutto il sistema masticatorio e delle varie disfunzioni articolari. La gnatologia è una branca piuttosto recente dell’Odontoiatria che studia la fisiologia, la patologia e le funzioni della mandibola (masticazione, deglutizione, fonazione e postura). I principali problemi causati da disturbi temporo-mandibolari sono cefalea, dolori facciali, blocchi della mandibola, otalgie e vertigini. Il protrarsi di tali sintomatologie disfunzionali provoca il diffondersi delle patologie a livello della colonna vertebrale, con interessamento della postura. La gnatologia posturale è quella parte della gnatologia che si occupa dello studio delle disfunzioni posturali derivanti da un cattivo allineamento dei denti. Si tratta di un campo di studio “complesso” che attraverso la sinergia con altre discipline mediche (ortopedia, chiropratica, osteopatia, kinesiologia) permette all’odontoiatra di definire un approccio diagnostico e terapeutico, avvalendosi di apparecchiature quali le pedane stabilometriche e gli elettromiografi. Ma com’è possibile che i denti condizionino la postura, a tal punto da causare cervicalgia, vertigini e cefalee? La risposta è nella relazione esistente tra i muscoli incaricati della masticazione e i muscoli delle spalle: questa connessione è determinante per la postura della testa, e se è presente un disequilibrio, i muscoli del collo ne risentono di conseguenza. Spesso è proprio una malocclusione a causare una masticazione errata. Quest’ultima rappresenta un problema comune in molti pazienti e viene affrontata con l’utilizzo di un bite, progettato su misura e conseguente a un accurato studio di ogni specifico caso. Ricordiamo che il bite è un dispositivo non fisso in resina che favorisce il riposizionamento della mandibola e il ripristino del corretto rapporto tra le due arcate dentali, e la cui funzione secondaria è quella di decontrarre la muscolatura dell’articolazione temporo-mandibolare e agire di conseguenza sull’equilibrio posturale. Concludendo, possiamo senza dubbio affermare che la prevenzione ed un buon allineamento dentale si ottengono con controlli periodici dallo specialista, il quale andrebbe ad agire immediatamente dopo la diagnosi di un'eventuale problematica, riducendo drasticamente i tempi di risoluzione. Cieffe Odontoiatrica, con i suoi esperti, è a disposizione dei pazienti per una visita, dopo la quale poter offrire, per ogni singolo caso, una strada da percorrere personalizzata.
Ottobre ai musei civici di Monsummano Terme
Tante le iniziative culturali in programma nella cittadina termale
novembre, la toccante mostra fotografica "Non numeri, ma persone". Attraverso le immagini di chi ha perso la vita sul lavoro, l' esposizione, a cura dell'Associazione Nazionale Ruggero Toffoluti, si prefigge lo scopo di sensibilizzare su un tema di primaria importanza.
Per info e prenotazioni: 366.5363331 – 0572.954463 - oppure museoterritorio@comune. monsummano-terme.pt.it
Sabato 29 ottobre alle ore 17,00 il Mac,n – Museo di Arte Contemporanea e del Novecento inaugura la personale di Roberta Serenari intitolata Axis Mundi. Roberta Serenari, pittrice bolognese, dipinge con una tecnica altissima il suo universo affascinante ed enigmatico popolato da icone femminili, bambine, ragazze, donne, misteriose e bellissime. Le sale dell'ottocentesca Villa Renatico Martini ospiteranno la mostra fino al 15 gennaio 2023. L'ingresso è libero e gratuito (occorre la prenotazione per gli eventi organizzati nell'ambito della mostra). Per info e prenotazioni: 366.5363331 –0572.952140 - macn.villa@gmail.com
Al Museo della Città e del Territorio, nell'Osteria dei Pellegrini, domenica 23 ottobre alle ore 16,30, nella Sala Walter Iozzelli, si terrà la presentazione del catalogo della mostra, curata dalla Prof.ssa G.C. Romby, "Le dimore rurali delle fattorie medicee intorno al Lago di Fucecchio. Sec. XVI-XVIII", testo che raccoglie gli studi di questa interessante temporanea che affronta un tema inesplorato, quello delle
case rurali che circondano il grande Padule di Fucecchio. Al termine sarà possibile visitare la mostra, ospitata al primo piano del museo. Gli spazi del piano secondo invece ospiteranno dal 21 ottobre al 5
Il 25 ottobre, alle ore 16,30, torna, nello spazio conferenze del museo, l'appuntamento con le Letture al museo, curato dai volontari del Servizio Civile Regionale del Progetto "Più vicini ai cittadini", che ripercorerranno, con le letture del libro "Ecco... Carnevale", questa festa della tradizione monsummanese. Per info e prenotazioni: 0572-959500/959501 oppure biblioteca@comune. monsummano-terme.pt.it
EVENTI IN
NEL MESE
OTTOBRE A MONSUMMANO
dal 3 al 14 ottobre
Sala Iozzelli - Biblioteca "G. Giusti"
Mostra degli elaborati prodotti dai cittadini "Poesie e disegni dalla quarantena" Orari apertura: da lunedì a venerdì 9-13; martedì e giovedì 15-19
dal 7 ottobre al 2 dicembre
Saletta delle ceramiche, Omaggio a Cesare Fantacchiotti. Inaugurazione 7 ottobre ore 17.
Martedì 11 ottobre – ore 17
Sala Iozzelli - Biblioteca "G. Giusti"
Attività di lettura a cura della bibliotecaria Lisa rivolte a bambini da 3 a 6 anni accompagnati da un adulto
Martedì 18 ottobre – ore 21
Sala Iozzelli - Biblioteca "G. Giusti" Nell'ambito della mostra fotografica “Non numeri ma persone” Presentazione del libro “Oltre il dolore” – Autopubblicato Sarà presente l'autrice Cinzia Vilucchi
Giovedì 20 ottobre – ore 17
Sala Iozzelli - Biblioteca "G. Giusti" Attività di lettura a cura della bibliotecaria Lisa rivolte a bambini da 6 a 10 anni accompagnati da un adulto
dal 21 ottobre al 5 novembre rassegna legata al lavoro e alla sicurezza: mostra Non numeri ma persone (piano 2 mct), inaugurazione venerdì 21 ore 16.30
Sempre nell'ambito dell'evento Sicurezza sul lavoro: 19 ottobre ore 10, sala Iozzelli conferenza sul rischio con le scuole, 18 ottobre, sala Iozzelli ore 21, presentazione del libro Oltre il dolore 22 ottobre, sala Iozzelli, ore 9.30 presentazione libro Oltre il dolore (scuole), 26 ottobre, sala Iozzelli, ore 10.00 Conferenza rischio con le scuole, 30 ottobre, Mac,n, ore 15,30-19 Halloweeen City, 30 ottobre, mct, ore 14-24, Halloween City, comitato genitori.
Martedì 25 ottobre – ore 16,30
Mu.Bi. Museo/Biblioteca
Ciclo di incontri Letture al Museo "C'era una volta il Carnevale” a cura dei volontari del Servizio Civile Regionale del Progetto "Più vicini ai cittadini"
Venerdì 28 ottobre – ore 21
Sala Iozzelli - Biblioteca "G. Giusti"
A partire dal libro “Ruben & il calice di Cristo” - Youcantprint
Conversazioni con l'autore Roberto Bambagioni
ospite del Gruppo di Lettura “Il tè delle quattro” coordinato dalla bibliotecaria Stefania
Alla scoperta del bosco della Magia
Domenica 9 ottobre visita guidata organizzata da WWF in collaborazione con Comune di Quarrata e Reparto Carabinieri Biodiversità di Pistoia
Domenica 9 ottobre visita guidata con gli Educatori Ambientali del Reparto CC Biodiversità di Pistoia al bosco di Villa Medicea La Magia (patrimonio UNESCO). L'evento, organizzato dal Comitato per il WWF di Pistoia e Prato ODV con la collaborazione del Comune di Quarrata ed il Reparto Carabinieri Biodiversità di Pistoia, prevede l'opportunità proposta in due turni di partecipazione:
- La mattina in orario 10:30 – 12:00 per un massimo di 50 partecipanti; - Il pomeriggio in orario 15:00 – 16:30 per un massimo di 50 partecipanti
Il punto di ritrovo dove i partecipanti dovranno presentarsi 10/15 minuti prima dell’inizio della gita nel bosco, è in prossimità dell’ingresso della Villa e più specificamente in prossimità del loggiato “Tinaia”, dove sarà presente un punto informativo WWF.
Per disponibilità del Comune di Quarrata, i cinquanta partecipanti del pomeriggio potranno proseguire il percorso con una visita guidata gratuita di circa 90 minuti al giardino della Villa Medicea La Magia e agli interni della stessa.
Gli interessati possono prenotare via email pistoia-prato@wwf.it o via telefono 335 1007136. L'organizzazione raccomanda vestiario comodo e scarpe adeguate.
Giornata degli insegnanti
La Fondazione Collodi propone un’open week dal 5 al 12 OttobreGli incontri sono sia in presenza a Collodi (Pescia – PT) oppure si possono svolgere a distanza, con meeting online. La volontà è di aprire un dialogo per adeguare le proposte rivolte al mondo della scuola dalla fondazione Collodi, attraverso i suggerimenti dei docenti. La novità maggiore di quest’anno riguarda il Bando nazionale Compleanno di Pinocchio che da questa edizione proporrà due concorsi riservati ai formatori. I tempi dei concorsi riservati agli studenti e quelli dei docenti saranno ufficializzati a metà ottobre. Inoltre, sarà presentato l’offerta delle gite didattiche al Parco di Pinocchio, Giardino Storico Garzoni e Casa delle farfalle, uscite modulate sulle differenti esigente della scuola dell’infanzia, degli alunni della primaria e degli studenti delle secondarie di primo e di secondo grado. Infine la Fondazione presenterà anche i laboratori da svolgere in
classe a distanza, sia gratuiti che a pagamento.
La partecipazione è gratuita, basta iscriversi inviando una email a scuole@pinocchio.it. Di seguito il calendario delle giornate.
Gli incontri in presenza: sono organizzati la mattina del 5-67-8-10-11-12 alle 10.00 oppure il pomeriggio alle 15.00. Gli incontri prevedono anche la visita guidata ai luoghi della gita scolastica.
Gli incontri a distanza. Sono riunioni on line in programma il 5-6-7-8-10-11-12 alle 17.00. È possibile richiedere un incontro in orario diverso, salvo disponibilità di orario. I responsabili del settore formativo della Fondazione Nazionale Carlo Collodi saranno a disposizione per illustrare le offerte formative, dare informazioni e chiarimenti agli insegnanti interessati.
Per informazioni: www.pinocchio.it
Il 5 ottobre è la Giornata mondiale degli insegnanti (World Teacher’s Day), istituita nel 1994 dall’Unesco, dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e da altri partner per commemorare l'anniversario dell'adozione della Raccomandazione ILO-Unesco sullo statuto degli insegnanti. Una ricorrenza celebrata con molteplici iniziative nei vari paesi del mondo. La Fondazione Nazionale Carlo Collodi organizza un’Open Week che va dal 5 al 12 ottobre dedicata agli insegnanti ed educatori di scuole pubbliche e private ai quali sarà presentata l’offerta formativa per l’anno scolastico 2022/2023.
MOSTRE
L’ARTE DI MICHIKO KIMURA A VILLA GARZONI
Sabato 24 settembre è stata inaugurata al giardino di Villa Garzoni la mostra di sedici opere dell’artista giapponese Michiko Kimura
(Kyusyu). Dal 2017 si trova in Italia supportata della borsa di studio come vincitrice del premio miglior artista di Miyazaki. Nel suoi dipinti usa materiali della tradizione giapponese (come La carta Washi) e tecniche di pittura europee come la tempera all’ uovo, la tempera grassa e la doratura.
GIORNI E ORARI DI APERTURA Tutti i giorni dalle 11 alle 17 Info: www.pinocchio.itGli animali nel viaggio del sogno è la mostra dell'artista giapponese Michiko Kimura che espone 16 opere nella sala mostre dello Storico Giardino Garzoni di Collodi (PesciaPT) dal 24 settembre al 1 novembre 2022 L'iniziativa è della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Il filo conduttore è l’idea di un viaggiatore onirico che nel suo viaggio-sogno incontra alcuni animali che parlano al suo spirito. L'artista Michiko Kimura è una pittrice e scultrice giapponese originaria della città di Miyazaki
PONTE BUGGIANESE
NUOVO MANTO ERBOSO ALLO STADIO PERTINI
Hanno preso il via alla fine di Settembre i lavori di rifacimento del manto erboso dello Stadio Pertini
Il primo step dei lavori, a cura della Ditta Galardini Sport di Pistoia, prevede l'intervento di sfeltrimento dell'attuale manto erboso, in modo tale da eliminare parte delle erbe infestanti che compongono l'attuale campo di gioco. Successivamente, sono iniziati i lavori di sabbiatura, carotatura e passaggio rete, rivolti al ripristino della planarità della superficie di gioco, peculiarità fondamentale per la fruizione in sicurezza dell'impianto sportivo. Infine sono state eseguite le operazioni di trasemina e concimazione necessarie per la preparazione del nuovo tappeto erboso che dovrà ospitare la stagione calcistica in corso. L’attività, presso il Campo Sportivo è pertanto sospesa fino al 15 ottobre. Il secondo step di lavori da eseguire in questo mese o in Novembre, che comporterà la chiusura di una settimana dell’impianto, riguardano l'incremento di densità del manto erboso, grazie ad una seconda trasemina e concimazioni, oltre all'ulteriore miglioramento della planarità della superficie di gioco grazie alla sabbiatura.
Giorgio Tesi Group
AL VIA IL CAMPIONATO
Nel primo week end di ottobre al via, finalmente, la regular season di A2 di basket che vede la Giorgio Tesi Group guidata ancora da Coach Brienza inserita nel girone rosso. La società di Via Fermi ha deciso di puntare sulla continuità confermando Della Rosa, Saccaggi, Magro, Del Chiaro, Wheatle e il giovane e promettente Allinei. Perso l’estone di formazione italiana Joonas Riisma, approdato a Brindisi per la sua prima stagione in A1, per sostituirlo è stato scelto un altro giovane di ottime prospettive come l’ex Biella Pollone. Per quanto riguarda gli stranieri, accanto al promettente e polivalente Jordon Varnado, fratello del mai dimenticato Jarvis, e firmato prestissimo dal DS Sambugaro, in un primo tempo era stato scelto Braxton Huggins, guardia americana molto fisica, poi tagliato proprio a fine settembre per scelte societarie.
La prima partita in programma il 2 ottobre vedrà la Giorgio Tesi Group impegnata in trasferta a Ravenna, contro la OraSì , una società che per questa stagione ha messo a disposizione di coach Lotesoriere un roster davvero interessante pensato mixando l’esperienza di giocatori come l’italo argentino Bernardo Musso e i due stranieri Kendall e Wendell con tanti giovani in rampa di lancio. Esordio casalingo la settimana successiva, domenica 9 ottobre, contro la Kleb Ferrara , compagine da anni stabilmente in A2, che presenta un roster che è un perfetto mix tra
giovani di belle speranze e giocatori ormai esperti e adatti alla categoria come Simone Bellan, Alessandro Amici e Luca Campani, a cui si aggiungono i due stranieri Claves e Smith, rispettivamente guardia e centro titolari.
Sette giorni dopo traferta a Forlì, contro la UniEuro che affronta questa nuova stagione guidata in panchina da Coach Antimo Martino e in campo da due giocatori molto esperti come l’ex Pistoia Basket Daniele Cinciarini e la guardia statunitense Nik Raivio, da anni protagonista assoluto di questa lega. A loro si aggiungono anche altri ottimi giocatori come Todor Radonjic, Giulio Gazzotti e l’ala americana Adrian Nathan.
Domenica 22 ottobre la compagine pistoiese torna al Palacarrara , questa volta per affrontare la UEB Gesteco Cividale , neopromossa allenata da quella vecchia volpe dei parquet di coach Pillastrini, che si presenta al via della stagione puntando decisamente alla salvezza. Nel roster, composto da diversi giocatori giovani, spiccano Dalton Pepper, Leonardo Battistini, Adrian Chiera, Alessandro Cassese, Alexa Nikolic e Giacomo dell’Agnello.
UN MESE FANTASTICO PER L’ASD DLF PATTINAGGIO ARTISTICO PISTOIA
Grandi soddisfazioni sportive per la società pistoiese
mese di ottobre si chiude con la trasferta a Nardò, contro la HDL , che dopo la salvezza raggiunta lo scorso anno, guidata da coach Di Carlo parte con ben altre ambizioni e un roster profondo e decisamente fisico, composto da molti giocatori italiani di livello come Lorenzo Baldasso, Andrea La Torre, Mitchell Poletti, Marco Ceron e il centro Jacopo Borra, a cui si aggiungono Goran Bjelic, Miha Vasl e Vojislav Stojanovic.
DEL MESE
Settembre si è rivelato un mese decisamente importante per l’ ASD DLF Pattinaggio Artistico Pistoia che al CAMPIONATO NAZIONALE AICS
disputato a Misano Adriatico ha visto la conferma di Sveva Lucarelli tra le atlete più forti di Italia
Con una bellissima esibizione, l’atleta pistoiese accompagnata per l’occasione dall’allenatrice Antonella Potenza, si è aggiudicata il secondo gradino del podio conquistando quindi il titolo di Vice Campionessa Italiana categoria Allievi regionali B
Le soddisfazioni, per la compagine pistoiese, non si fermano qui in quanto Sara Pieracci e Federico Buracchi sono stati convocati in nazionale per rappresentare l'Italia alla COPPA EUROPA OBBLIGATORI
che si è disputata a Friburgo a partire dal 23 settembre scorso. Sara alla sua prima esperienza internazionale ha conquistato il titolo di Vice Campionessa Europea nella categoria cadetti.
Federico è salito invece sul gradino più alto del podio diventando così Campione Europeo Junior.
La ASD DLF pattinaggio artistico Pistoia ricorda anche a tutti gli interessati che c’è la possibilità di provare questo sport: ogni martedì dalle 18.00 alle 19.00 e ogni giovedì dalle 17.00 alle 18.00 presso la pista di pattinaggio zona stadio, le allenatrici sono a disposizione per insegnare le basi di questo meraviglioso sport.
Se non hai i pattini nessun problema, presso la struttura ce ne sono disponibili di tutte le taglie!!!
OTTOBRE
L'allenatore dell'ASD DLF Pattinaggio artistico Pistoia Daniele Capacci con Sara Pieracci e Federico Buracchi