Naturart N.8

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N. 8 - Ottobre / October 2012

Pistoia nel Mondo il Mondo a Pistoia - Pistoia in the World the World at Pistoia

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Tri mes t r ale di Nat ura, Tu ri sm o e A rt e su l l a provi n c i a d i Pis t o ia

Giorgio Tesi Editrice


Official Partner of

Giorgio Tesi Group


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Globale intima armonia

Luciano Corsini

Direttore Responsabile - Managing Editor info@naturartpistoia.it

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on ci sono potere, fortuna o gloria che valgano quanto l’armonia interiore. E’ questa una straordinaria ricchezza, inalienabile all’uomo saggio e giusto. Ed è lo smarrimento dei valori morali che può minacciare gravemente ogni società, destinata, poi, allo scomporsi degli equilibri del sentire comune. Il periodo storico è imbarazzante, ma anche propedeutico a cambiamenti epocali. Lavorare con l’intento di divulgare realtà armoniose, come si propone NATURART, dal suo esordio, dà un senso al suo esistere e al grande successo. Stimiamo i giovani e vorremmo futuro buono e sano per tutti. Konrad Lorenz, etologo, zoofilo premio Nobel, affrontò l’argomento. Affermò che, nel campo educativo (a partire da un’età il più possibile precoce) va sviluppata la “percezione delle forme”, ed è fondamentale. <<Il contatto con la natura vivente è l’unica facoltà da cui possa nascere una sensibilità per le armonie>>. L’ambizione, anche nostra, di educare al raggiungimento di questo stato di grazia è compito carico di responsabilità. Lieve, però, se guardiamo al nostro passato. Le testimonianze che ha saputo lasciare per noi, nonostante vivesse d’incertezze e vite brevi, sono importanti e belle. Compito lieve, anche osservando, oggi, i molti che si impegnano personalmente, risparmiandoci paralizzanti pronostici non positivi. Giova potersi nutrire della conoscenza di realtà come quelle che trovate fra le pagine di NATURART.

Noi diamo visibilità a opere d’arte rare, spazi segreti, lavoro, energie umane e natura, dalla preziosità inconfutabile come quelle delle aree tra Signorino e Acquerino e dell’Abetone con la sua Val di Luce. Diamo voce a gente vitale, propositiva, creativa, felice. Consapevole del valore che può avere anche un solo, modesto, tassello del puzzle. Un tassello necessario a realizzare progetti comuni per il vantaggio futuro della società pistoiese e non solo. Giova poi scoprire quanti siano gli “ambasciatori” del Pistoiese, in latere, che portano orgogliosi il suo vessillo ovunque. Dalla squadra di basket Giorgio Tesi Group alla neo regina dell’individuale nel karate mondiale: “Maura Fedi”, pistoiese, come Valentina Bruno, un’altra delle azzurre con la quale Fedi ha anche condiviso la vittoria della squadra italiana. Vantiamo verde straordinario, bontà ineguagliabili, atleti e artisti che portano pistoiesità in giro per il mondo, e poi l’ambizione di poter scoprire nuovi comunicatori fra i nostri studenti. Con il Premio Laboratorio Ceppo Ragazzi, in sinergia con NATURART, infatti, l’anno scolastico in corso sarà arricchito da un’apertura alla “passione giornalistica latente”, unita all’amore per il territorio. Leggerete su NATURART le “forse” future grandi firme dell’informazione, che mai prescindono dall’onestà etica, morale, civile. <<La crescita del sapere è del tutto imprevedibile, il corso della storia lo è altrettanto. Nessun apparato cognitivo capace di operare previsione è in grado di prevedere i propri stessi risultati>>. E’ la sintesi di un concetto di Carl Popper, che condivido. Nel frattempo, però, qui si semina, si bagna e si nutre.

Ci ha lasciato un’amico Sentiamo il bisogno di ricordare Giancarlo Zampini, giornalista e scrittore, nostro collaboratore, dalla sensibilità rara. Troppo presto ha raggiunto un amatissimo amico. Siamo certi che continuerà altrove le sue intime e confidenziali conversazioni con Tiziano Terzani.

A friend has left us We feel the need to remember Giancarlo Zampini, journalist and writer, our collaborator, who was known for his rare sensibilty. Our beloved friend left us too soon. We are certain that his intimate and confidential conversations with Tiziano Terzani will continue to take place in the afterlife.

EDITORIALE

Intimate global harmony

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here is no power, fortune or glory that can apply to interior harmony. This extraordinary wealth is inalienable to wise and respectful human beings. On the other hand, the loss of moral values can seriously threaten every society and destination, and eventually lead to the decomposition of a sense of equilibrium for the common good. Our current historical period is embarrassing; however, it is also undergoing a preparatory phase that faces the changes of the times. Working with the intent to divulge harmonious reality, as we have done with NATURART from its debut, we strive to give a sense to its existence and to its great success. We also realize that we must stimulate the youth in the hopes of having a positive and healthy future for everyone. Konrad Lorenz, etiologist and Nobel Prize winner, addresses this issue. He affirms that in the educative field (beginning with the earliest possible age) the “perception of forms,” is developed, and it is fundamental. “The Contact with living nature is the only faculty of which a sensibility of harmony can be born.” The goal of educating the youth in order to achieve this state results in hard work. The living testimonies of the past that we look back to - notwithstanding the fact that that they lived uncertain and short lives - are important and beautiful reminders to keep alive in our memories today. It is the hard work that today leaves a prediction of the future uncertain, therefore we need to be able to nourish the conscience of the realities and subjects that we find among the pages of NATURART. We give visibility to rare works of art, secret spaces, jobs, and human and natural energies, from precious areas such as Sigorino and Acquerino and the land and life that exists between them to the Abetone and its Valley of Light. It is necessary to discover how many “ambassadors” of Pistoia there are out there in the margins who take our flag everywhere with pride. From the basketball team of the Giorgio Tesi Group to the new queen of the individual Karate world competitions, Maura Fedi, from Pistoia, with Valentino Bruno, another of the Blue Team members with whom Fedi also shared the victory of the Italian team. We are proud of our extraordinary abundance of greenery, and of the possibilities in eventually discovering new communicators among our students. With the Ceppo Kids Laboratory Context, in synergy with NATURART, moreover, the scholastic year in course will be enriched with the opening of a “latent journalistic passion,” combined with a love for the territory. You will read in NATURART the “possible” future great businesses that have never betrayed a sense of ethical, moral and civic honesty. “The growth of knowledge is completely unpredictable, the course of history is also such. No cognitive apparatus is able to foresee its own results.” This synthesis is a paraphrase of a concept by philosopher of science, Karl Popper, that I would like to share here to conclude these reflections, while, in the meantime, we continue our job of inseminating and providing nourishment for growth. 5


Trimestrale di Natura, Turismo e Arte sulla Provincia di Pistoia Registrazione Tribunale di Pistoia N°2/2010 del 28-05-2010 N. 8 - Ottobre / October 2012

Pistoia nel Mondo il Mondo a Pistoia - Pistoia in the World the World at Pistoia

Tr i mestr al e d i N atu r a, Tu r i smo e A r te su l l a p rovi n ci a d i P i stoi a

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Da oltre 20 anni S.i.D.A. opera nel Vending a PISTOIA con un intento specifico: offrire ad aziende, uffici, scuole, piccole e grandi comunità, o comunque dove ci siano persone che lavorano, studiano e non hanno il tempo o la possibilità di potersi regalare una pausa al bar più vicino, una zona ristoro ben organizzata e funzionale per soddisfare i piccoli bisogni alimentari; contribuendo a creare un clima di lavoro sereno e produttivo, una situazione di tranquillità e benessere che semplifica l’attività lavorativa quotidiana.

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Giorgio Tesi Editrice

Copertina - Cervo (Cervus elaphus) maschio adulto in inverno nella Riserva dell’Acquerino. Cover - Adult male deer in the winter (Cervus elaphus) in Acquerino Riserve.

Giorgio Tesi Group Giorgio Tesi Editrice S.r.l.

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Via di Badia, 14 - 51100 Bottegone - Pistoia -Italy Tel. +39 0573 530051 - Fax +39 0573 530486 info@naturartpistoia.it - www.naturartpistoia.it Per la tua pubblicità sulla rivista contatta la Giorgio Tesi Editrice o invia una e-mail a grafica@giorgiotesivivai.it

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Di questo numero sono state diffuse 11.000 copie in 40 Paesi esteri. 11,000 copies of this issue have been distributed to 40 countries abroad. via Zanzotto, 162 51100 Pistoia sidapt@tin.it

www.sidadistributoriautomatici.com

Direttore Responsabile Luciano Corsini - info@naturartpistoia.it

Coordinamento Redazione Enza Pirrera Carlo Vezzosi

Art Director Nicolò Begliomini - grafica@giorgiotesivivai.it

Comunicazione e Marketing Fabio Fondatori - marketing@giorgiotesivivai.it

Segreteria Carolina Begliomini Maria Grazia Taddeo info@naturartpistoia.it

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Tiziano Tempestini Vivaismo, turismo e commercio Plant nurseries, tourism and commerce

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Pistoiese il vino d’alta qualità Pistoia’s top quality wine

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Nei boschi del Signorino e l’Acquerino In the woods of Signorino and Acquerino

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Comprensorio sciistico dell’Abetone Ski District of the Abetone

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Scrigno di cultura e arte A treasure chest of history and art

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Giardino Zoologico di Pistoia Zoological Garden of Pistoia

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San Domenico, chiesa e convento San Domenico, church and convent

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La millenaria vicenda dell’olivo The age-old story of the olive

Nel cuore della città di Pistoia In the heart of Pistoia

54 Via Crispi, 8 - 51100 Pistoia - Italy Phone: +39 0573 358800 Fax: +39 0573 977236

www.patriahotel.com

Voto Eccellente Excellent rating

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La Toscana più vera A more authentic Tuscany

Hanno collaborato a questo numero: Eleonora Angelini, Perla Cappellini, Manuel Cesarini, Lorenzo Cipriani, Lorenzo Cristofani, Paolo Di Nardo, Maurizio Ferrari, Fabio Fondatori, Giulia Gonfiantini, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Graziella Ilario, Chiara Innocenti, Francesca Joppolo, Saverio Melegari, Linda Meoni, Elisa Pacini, Enza Pirrera, Simona Querci, Antonio Sessa, [UN]altro Studio, Elisa Valentini, Carlo Vezzosi.

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Ragazzi che diventano giornalisti Kids become journalists

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Capitale del verde è possibile A Green Capital is possible

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Palazzo Puccini in centro città Palazzo Puccini in the city centre

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Progettazione prototipi Design of prototypes

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“Pistoia si fa in tre” “In Three for Pistoia”

Traduzioni: Molly McIlwrath.

Fotografie: Fabrizio Antonelli, Antonio Candio, Nicolò Begliomini, Carpe Diem – Abetonesport, Luca Castellani, Carlo Chiavacci, Archivio fotografico Provincia di Pistoia, Foto Nucci. Per le immagini pubblicate restiamo a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire.

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FATTORIA

il Ca ero Casalguidi - PT

Grafica Metelliana S.p.A. Cava de’ Tirreni (Sa)

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Via Forra di Castelnuovo,86 51034 Casalguidi (PT) - Serravalle P.se Tel/Fax+39 0573 527180 - Cell.+39 335 7225632/3

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Centro di Documentazione Centre of Documentation

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Lamporecchio: Teatro Comunale The city theatre

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Pistoia Underground Festival

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Basket: Giorgio Tesi Group e NATURART

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Maura Fedi: Campionessa del Mondo World Champion

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Fiera Accenta - Gent “Accena” Fair - Gent


Vivaismo: tradizione e innovazione P

Vincenzo Tropiano

Direttore Coldiretti Pistoia Director of Coldiretti Pistoia www.pistoia.coldiretti.it

istoia rappresenta l’eccellenza del vivaismo in campo mondiale grazie alla sapiente capacità di coniugare tradizione ed innovazione. Anche qui, come nel resto d’Italia, il progetto di Coldiretti della Filiera Agricola Tutta Italiana ha attecchito con grandi risultati contribuendo a aumentare la redditività delle imprese che attraverso la filiera corta riescono a superare il momento di crisi del settore. I pistoiesi ed in generale tutti i toscani sono persone gentili, amabili, sinceri ed aperti ad accogliere nel proprio podere coloro che, curiosi, sono in cerca di sapori, immagini e colori che fanno di questa regione un esempio unico al mondo di marketing territoriale. L’agricoltura nel paesaggio toscano è preponderante, il territorio è intimamente legato all’opera dell’uomo e grazie ad essa si modella e prende forma in un connubio armonico. Il territorio non è un bene riproducibile o trasferibile e le imprese agricole sono il suo tessuto connettivo che lo rende vitale ed attrattivo, capace di produrre esternalità impossibili da misurare in percentuali di PIL ma che trova sua definizione in termini di benessere di coloro che vi vivono, in tutela e rispetto dell’ambiente. Non vi è sviluppo senza agricoltura e non vi è agricoltura che non abbia a cuore il suo territorio. Campagna Amica è il contenitore multifunzionale in cui le aziende agricole trovano la possibilità di esprimere al meglio la propria potenzialità, in relazione alla propria attitudine; la filiera corta, gli appalti ambientali, l’agriturismo, le forniture per le mense, i mercati, tutto ciò fa di Coldiretti quel magnifico puzzle in cui ciascuna impresa agricola si colloca con soddisfazione. E, intanto, dobbiamo, anche, riconoscere che è una bella fortuna poter disporre di uno strumento promozionale come è questa rivista, NATURART. La sua capacità di portare in 40 paesi del mondo, e in Italia, il messaggio, oltre che di una grande storia, pure delle potenzialità imprenditoriali e intellettuali presenti in tutto il territorio pistoiese, è una grande fortuna. Pistoia è una realtà unica, dove eccellenza stimola eccellenza.

Plant Nurseries: tradition and innovation

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istoia represents the excellence of plant nurseries on the international market thanks to the knowing capacity of connecting tradition with innovation. Here, as well as in the rest of Italy, the Coldiretti project of the ‘Entirely Italian Agricultural Branch’ has taken root with significant results contributing to the raising of the profitability of businesses through the chain supply and helping them to overcome the moment of crisis in the sector. The citizens of Pistoia, and overall in Tuscany, are kind and sincere people as well as being open to welcoming to their territory those who are curious and who want to experience the flavours, images and colours that make this region a unique example in the world of territorial marketing. Agriculture in the Tuscan landscape is a predominant factor, and the territory is intimately linked to the physical labour of man. The territory is not a reproducible or transferable good; rather, the agricultural businesses are the connective tissue that makes the territory vital and attractive and capable of producing by measuring not only in percentages of PIL, but that find its definition in terms of the well being of those who live there and who protect and are respectful of the environment. There is no development without agriculture and there is not agriculture that does not hold its territory dear to its heart. “Campagna Amica” is the multifunctional container in which the agricultural businesses find the possibility to express at their best their potential in relation to their aptitude; the chain supply, the production environments, the agritourisms, the supplies for the cafeterias, markets, and everything that Coldiretti does in this magnificent puzzle in which each agricultural business contributes its part in guaranteeing satisfaction. In the meantime, we must also recognize that it is a great fortune to be able to have of a promotional instrument such as this magazine, NATURART. The capacity to bring to 40 countries throughout the world and Italy means more than a great wealth of history and business potential and intellectuals of Pistoia; it is indeed a great fortune. Pistoia is a unique reality where excellent inspires excellence. 9


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Notevole affermazione sul mercato

Pistoiese il vino d’alta qualità Rossi e corposi Montalbano, quarratino, montalese e il bianco della Valdinievole

TESTI Graziella Ilario FOTO Nicolò Begliomini

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l vino e Pistoia, due modi uguali di rappresentare la città. Entrambi meritevoli d’esser conosciuti di più per le loro molteplici qualità, il “succo di Bacco” ha molti punti in comune con il territorio di cui fa parte. A concorrere alla sua poca notorietà c’è anche il fatto di essere circondato dalle aree fiorentine, lucchesi e pratesi: lì esistono veri colossi già affermarti sul mercato. Sono, invece, poche le aziende pistoiesi pienamente strutturate e di grandi dimensioni. Tanti, invece, sono gli amatori che si occupano di viticultura, rispetto a tutti gli altri lembi della Toscana. Il vino locale, però, ha tanto da dare, soprattutto se si parla di qualità. Certo, la produzione è piuttosto frastagliata su tutta la provincia e non omogenea. Il vino pistoiese mostra carattere secondo la provenienza, ma è in grado di soddisfare il palato degli intenditori più appassionati. La punta di diamante è rappresentata dal territorio del Montalbano, inserito nell’area produttiva del Chianti, dove domina il vitigno “Sangiovese”.

C’è pure un percorso turistico, chiamato “Strada dell’olio e del vino Montalbano” che tocca diverse località di notevole interesse paesaggistico. Altre realtà degne di menzione sono quelle “quarratina” e “montalese”, senza dimenticare la Valdinievole, a cui va il merito dell’avvio del progetto “doc Valdinievole”, operazione in fase di decollo. Se si parla di promozione si capisce che, probabilmente, la viticultura pistoiese deve meglio strutturarsi per competere con aree e produttori più agguerriti. Qui l’indicazione, piuttosto, è quella di produrre vino di qualità e di nicchia, sviluppando anche un marchio fortemente comunicativo. E’ un fatto che negli ultimi anni, al Vinitaly - la fiera di settore più conosciuta in Italia- il vino di Pistoia abbia creato notevole interesse e gradimento. E non vi è dubbio, inoltre, del ruolo importante di tutela del territorio, attuata con la cura delle proprie vigne, a opera dei molti appassionati vignaioli, fondamentale anche a comporre un paesaggio romantico, tipico della nostra area.

therefore results in being different according to where it originates; but in general the wine of Pistoia is able to satisfy the palate of even passionate wine connoisseurs. The territory of Montalbano, inserted in the production area of the Chianti, where the grape variety of “Sangiovese” dominates, represents the diamond point. There is even a tourist itinerary called “the oil and wine road of Montalbano” that reaches various areas of well-known landscape attractions. Other areas of production worthy of mention are those of Quarrata and Montale, and without forgetting the Valdinievole, whose attempt to establish the “Valdinievole doc” is the most courageous of them all, and has still not yet entirely taken off.

If one speaks of quantity, it is apparent that the wine culture of Pistoia is not able to compete with the larger and more structured competition. The indication, rather, is that of producing quality wine; perhaps not part of the niche market, but without a doubt a market to be developed. It is not by chance that in the recent years, at Vinitaly – the most well known wine fair of the sector - the wine of Pistoia made a good impression. There are few businesses that are large in dimension but many people instead who are experts of viticulture. Thanks to them we are assured of the important safeguarding of the territory and the attention to the care of the vineyards that produce this wine among the beautiful landscapes of the territory of Pistoia.

Worthy products on the market

Pistoia’s top quality wine Not just Montalbano, but also Quarrantino, Montalese and the white wine of the Valdinievole

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ine and Pistoia: two of the same ways of representing the city. Both are not as well known as they could be for the quality they possess. The “juice of Bacchus” has many points in common with the territory that it is part of. To compete with the anonymity there is also the geographic reality of being surrounded by the areas of Florence, Lucca and Prato (where Carmignano is especially known): there exist true giants that are already affirmed on the market or on the road of development. The local wine, however, has a lot to say, and most of all when considering quality. Of course, the production is rather varied throughout the entire province, and

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pagine precedenti: Uva Trebbiano pagina a fianco: fasi di lavorazione in campo e in cantina; nella foto: grappolo di uva Sangiovese Preceding page: Trebbiano grape; following page: phases of work in a field and cantina; in the photo: a bunch of Sangiovese grapes

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La Casa di Rodo

Fascino originale sospeso nel tempo “La Casa di Rodo” è una struttura rurale ai piedi del Colle di Tizzana, antica tenuta di caccia della Famiglia dè Medici, Signori di Firenze. La casa, insieme all’intera Tenuta Agricola, nel tempo è stata modificata ed oggi è completamente fruibile al più esigente dei “Moderni Viaggiatori”. Nel suo contesto rurale, dove ancora oggi vivono liberamente numerosi animali, i proprietari, sensibili anche al mondo dell’Arte e del Design, hanno inserito nell’ambiente, numerose opere di vari Artisti integrandole nella bellezza del paesaggio toscano. Toscana, una regione che attraverso i Secoli ha saputo proteggere e mantenere il fascino originale di un modello di insediamento razionale, come oggi definito sostenibile; nel suo bellissimo territorio pieno di storia, ma anche di cose dalla semplicità estrema come il “pane sapido” nato dalle stesse mani d’artista che hanno plasmato opere d’arte indimenticabili. Per rendere ancora più piacevole il soggiorno in Toscana, “La Casa di Rodo” mette a disposizione dei suoi clienti cinque suite e un appartamento. Le strutture sono dotate di ogni confort moderno. Il ristorante con cucina tipica è aperto non solo ai clienti dell’ agriturismo, ma anche a chiunque lo voglia scegliere per trascorrere una serata ricca di atmosfera. E’ consigliato inoltre per festeggiare occasioni importanti come ricevimenti, battesimi e matrimoni. 14


A charming place suspended in time

PubbliNATURART

“La Casa di Rodo” is a rural structure at the foot of the Hills of Tizzana, an ancient hunting estate of the Medici, family, famous rulers of Florence. The house, together with the entire Agricultural estate, has been modified over time and today has been made entirely accessible to even the most demanding of modern day travellers. In the rural context, where still today numerous animals live freely, the owners - who are art and design lovers as well - have placed numerous works of art of various artists in the surrounding environment, therby integrating them in the beauty of the Tuscan landscape. Tuscany and its beautiful territory rich with history has managed to maintain the extremely simple things that defined it at one time, such as “pane sapido” (savoury bread) which often passed through the same artists’ hands that shaped unforgettable works of art. To make this visit even more pleasurable in Tuscany, “La Casa di Rodo” makes available to its clients five suites and an apartment. The rooms offer every modern comfort. The restaurant offers a local cuisine and is open not only to the clients of the Agritourism, but also to whoever wishes to spend an evening in this enchanting atmosphere. It is also ideal for important celebrations such as receptions, baptisms and weddings.

Via Vecchia Fiorentina II tr. 204 51039 Catena Quarrata (PT) Ph. e Fax +39 0573 743198 info@lacasadirodo.it - www.lacasadirodo.it


Nei boschi del Signorino e l’Acquerino

Cervi, daini e lupi Tante sorgenti d’acqua fresca Grandi distese di verde, un immenso panorama e la Riserva Naturale Statale della douglasia TESTI Maurizio Ferrari FOTO Antonio Candio

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pesso la Storia traccia percorsi tortuosi e contraddittori, infatti luoghi ed itinerari che un tempo erano frequentatissimi, oggi non lo sono più (ma è vero anche il contrario!). Uno dei casi di oblio del passato relativi alla nostra provincia è costituito dall’area compresa tra il Signorino e l’Acquerino, un vasto territorio situato tra la propaggine più settentrionale del Comune di Pistoia e gli estremi confini orientali del Comune di Sambuca Pistoiese. Queste due località sono state lambite da altrettante arterie di comunicazione di antica fama : il Signorino, dalla Via Francesca della Sambuca, che risaliva la valle del torrente Brana per poi dirigersi verso il passo della Collina e da lì in direzione di Sambuca e Bologna; l’Acquerino, da una diramazione della via Cassia che, nei pressi di Montale, risaliva la valle dell’Agna,valicava l’appennino , si dirigeva verso l’Abbazia di S.Salvatore a Fontana Taona e poi verso Stagno, nel Bolognese. Per maggior precisione dall’Acquerino passava una variante del suddetto percorso che dallo snodo di Ponte a Rigoli (località nota già nel 1180) immetteva nella valle della Limentra Orientale. Oggi il Signorino è raggiunto dalla Statale 64 (a 9 km da Pistoia) ed è sede, fra l’altro, di un Albergo-ristorante ormai “storico”, dalla cui terrazza si coglie uno scorcio della grande piana punteggiata da una miriade di edifici che formano l’esteso agglomerato urbano di Pistoia-Prato e Firenze. Tutt’intorno un anello di montagne, più o meno rilevate, che si ergono quasi a protezione di quella moltitudine di abitanti e della loro storia. Proseguendo il cammino verso l’ormai vetusto braccio della 64, poco prima del Passo della Collina, si innesta sulla statale stessa una strada più angusta che si perde in un mare ombreggiato di

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verde, una foresta di oltre 3100 ettari, popolata da faggi, conifere, cerri aceri e noccioli, ma anche da cervi, daini, caprioli, rapaci e da qualche..lupo! E’ la foresta demaniale dell’Acquerino. Qui il visitatore incontra non di rado sorgenti di acqua fresca e cristallina ed insperate radure che fanno da pascolo per gli ungulati. Fra le essenze arboree è di particolare importanza la douglasia, una conifera nordamericana introdotta per la produzione di legname, alla quale sono riservati 243 ettari (tutti compresi nel territorio del comune di Sambuca Pistoiese) che costituiscono la Riserva Biogenetica della douglasia, nata nel 1977 e attualmente gestita dal Corpo Forestale dello Stato. A poche decine di metri dalla caserma che ospita il Corpo Forestale dello Stato, circondato da faggi secolari ed ampi spazi erbosi, c’è il RifugioRistorante dell’Acquerino, da cui è possibile udire il bramito dei cervi nelle notti serene di fine Settembre ed inizio Ottobre. Dal Rifugio si irradia un reticolo di strade bianche, un tempo percorse da mercanti e pellegrini, che conducono in diverse direzioni: una di queste, denominata Percorso del cervo porta al piccolo Rifugio del Faggione, vero e proprio laboratorio nella foresta, dato che offre la possibilità di partecipare a visite guidate e di aderire a progetti didattici rivolti ai bambini, per far loro conoscere e amare le meraviglie della natura. Un segno promettente della rinnovata sensibilità ambientale verso questa zona così periferica e così affascinante è la prossima riapertura dell’Impianto ittiogenico di Ponte a Rigoli, un complesso di vasche nelle quali saranno allevati esemplari di trote e di crostacei per il ripopolamento dei corsi d’acqua pistoiesi. Un’attrattiva in più per visitare la Foresta dell’Acquerino.

pagine precedenti: Cervo (Cervus elaphus) maschio adulto in inverno; in alto: due femmine di daino con il piccolono; sotto: un bell’ esemplare di volpe; a destra: daino in manto invernale. Preceding pages: Adult male deer in the winter (Cervus elaphus); above: two female fallow deer; below: a typical fox of the area; on the right: a fallow deer with its winter coat.


Between Signorino and Acquerino

Stags, Follow Deer and Wolves Numerous fresh water springs Large expanses of woods, an immense panorama and the Biogenetic Reserve of Douglas-Firs

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istory often traces torturous and contradictory itineraries; places, in fact, that at one time were very frequently trespassed, while today they exist no longer. In this case, however, the contrary is true! One of the cases of the past relative to our province is constituted of an area that includes the land between Signorino and Acquerino, a vast territory situated between the most northern offshoot of the city of Pistoia and the extreme western borders of the municipality of Sambuca Pistoiese. These two localities were brushed by many arteries of communication of ancient fame: Signorino, by the Via Francesca of Sambuca that went up the valley of the Brana torrent to then continue towards the Passo della Collina, and from there in the direction of Sambuca and Bologna; Acquerino, from a branch of the Cassia road in the area of Montale, leads back upwards to the valley of Agna, across the Apennines, and heads towards the Abbey of S. Salvatore to Fontana Taona and

then towards Stagno in the territory of Bologna called “the Bolognese.” To be more precise, from Acquerino a variant of the aforementioned itinerary passed by the junction of Ponte a Rigoli (a locality that was noted already in 1180) and led into in the valley of Eastern Limentra. Today, Signorino is reached by the State road 64, (9 km from Pistoia) and is the site, among else, of a hotel-restaurant that is by now very wellknown and from whose terrace we can view a corner of the great planes dotted by a myriad of buildings that form the extensive urban agglomerate of Pistoia-Prato and Florence. All of this lies around a ring of mountains that can be more or less identified and that rise up almost to protect the multitude of inhabitants and their history.

Proceeding the climb towards the by now ancient arm of the State road 64, just a little before the Passo della Collina, leads on the same state road a more narrow road that gets lost in a shady sea of green, a forest of more than 3,100 hectares, populated by beech trees, oaks, maples, and hazelnut trees, but also by deer, fallow deer, roe deer, predatory birds and even by some wolves! It is the state owned forest of Acquerino. Here, the visitor encounters not infrequently fresh water springs and crystalline and unexpected glades surrounded by grazing ungulate animals. Among the tree essences, of particular importance is the Douglas-Fir, a north American conifer introduced for the production of wood for which there are 243 hectares reserved (all of them included in the territory of the municipality of Sambuca Pistoiese) that constitutes the Biogenetic Reserve of the Douglas-Fir, begun in 1977 and currently run by the State Forest Rangers. A few dozen meters of large buildings house the forestry guards, surrounded by centuries old beech trees and ample grassy spaces and the Refuge-Restaurant of Acquerino, from which it is possible to hear the belling of the deer in the serene night at the end of September and at the beginning of October. From the Refuge continues a network of roads - at one time a path for merchants and pilgrims - that lead to different directions: one of these, named Percorso del cervo leads to the small refuge of the “Faggione,” a true laboratory in the forest given that it offers the possibility to participate through guided visits and take part in didactic projects aimed at children, to allow them to become familiar with and ultimately fall love with the marvels of nature. A promising sign of the renewed sensibility of the environment towards this peripheral and fascinating area is the following re-opening of the ichtyogenic establishment of Ponte a Rigoli, a complex of tubs in which specimens of trout and crustaceans will be raised for the repopulation of waterways in Pistoia: an added attraction to visit the Acquerino Forest. 19


Corpo Forestale Ruolo determinante Cervus elaphus estinto del Settecento, reintrodotto da 60 anni

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ntervista alla dottoressa Raffaella Pettinà Capo dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Pistoia Il Corpo Forestale dello Stato è presente all’Acquerino da molti anni. Quale è la storia di questa Riserva? Risale al 1932 l’acquisizione da parte dello Stato della prima parte della foresta, che si ingrandì fino a raggiungere negli anni ’70 una superficie di quasi 1.000 ettari. Attualmente, la Riserva Naturale Biogenetica di Acquerino, demanio statale, si estende per circa 243 ettari nell’alto bacino del torrente Limentra Orientale, nel Comune di Sambuca Pistoiese, fra quota 800 e 1250 metri s.l.m. La Riserva è stata istituita nel 1977 come bosco da seme di douglasia (Pseudotsuga menziesii), conifera di origine nord-americana che ha trovato in questi luoghi un ambiente ottimale, formando imponenti fustaie con esemplari maestosi. Il Corpo Forestale di Stato, tramite l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Pistoia, è l’organo preposto alla gestione e tutela dell’area protetta. Sul territorio troviamo il Posto fisso di Acquerino, che opera direttamente svolgendo attività di sorveglianza e monitoraggio. Presso tale struttura è presente anche una piccola aula didattica per l’Educazione Ambientale. Oltre ad essere una Riserva Naturale Biogenetica Statale, quali altri vincoli di protezione esistono su quest’area? 20

La Riserva risulta totalmente inclusa in un sito Rete Natura 2000 (sistema coordinato e coerente di aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell’Unione). Il S.I.R. 138 - S.I.C. “Tre Limentre – Reno”, si estende per circa 9.300 ettari ed stato istituito proprio per tutelare particolari habitat, specie animai e vegetali presenti, tra cui alcune rare specie di anfibi. La Riserva è particolarmente ricca di foreste: ci descrive i tipi di bosco più diffusi? Il bosco copre oltre il 90% della Superficie della Riserva, con boschi misti, faggete, douglasiete e soprassuoli di altre conifere. Solo il 5% è coperto da prati-pascoli, fondamentali per la biodiversità animale e vegetale e la salvaguardia di tante specie faunistiche legate agli spazi aperti per l’alimentazione e la riproduzione. Riguardo alla fauna, quali sono gli animali più facile da incontrare? Tra la fauna, che è quella tipica dell’Appennino Tosco-Emiliano, un cenno particolare va al Cervo (Cervus elaphus), estinto nell’area alla fine del XVIII secolo e reintrodotto negli anni ’50. Proprio in Acquerino infatti il CFS nel 1958 liberò un primo nucleo di 4 cervi provenienti da Tarvisio (Friuli). Da allora si è sviluppata una delle popolazioni più importanti dell’Appennino, raggiungendo un areale che si estende su quattro Province (Pistoia, Prato, Bologna e Firenze), con una consistenza

in alto: a sinistra la Dott.ssa Raffaella Pettinà, a destra Corpo Forestale a tutela della riserva above: on the left, Dr. Raffaella Pettinà; on the right, the Forest Rangers who protect the reserve.

prossima ai 3000 animali. Presenti inoltre altri ungulati (caprioli, daini, cinghiali), la cui abbondanza ha favorito, qui, come in altre parti dell’Appennino, la ricomparsa del lupo. Oltre alla flora e alla fauna, quali altre attrattive presenta la Riserva di Acquerino per il visitatore? Come emergenze storiche da segnalare la presenza di un sito altomedievale, poco distante da Ponte dei Rigoli, lungo la strada che costeggia il torrente Limentra Orientale e che anticamente era una importante via diretta all’abbazia di S. Salvatore di Fontana Taona. Il sito viene interpretato come un complesso monastico esistito durante l’Alto Medioevo e scomparso poco dopo la fondazione dell’Abbazia di Fontana Taona (inizi del XI sec.). Quali sono i compiti che il Corpo Forestale dello Stato svolge nell’ambito di questa Riserva? L’Ufficio per la Biodiversità del Corpo forestale dello Stato è preposto alla tutela e salvaguardia delle riserve naturali statali, riconosciute d’importanza nazionale e internazionale e, tramite gli Uffici Territoriali per la Biodiversità, si occupa di conservare e salvaguardare la biodiversità animale e vegetale, promuovere attività di ricerca scientifica e programmi finalizzati allo studio e alla conservazione della stessa, promuovere attività di educazione ambientale e di comunicazione.


Forest Rangers: An important role for preservation The “Cervus elaphus” fell into extinction in the 18th century and was reintroduced in the 1960’s

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nterview of Dr. Raffaella Pettinà Head of the Territory Office of Biodiversity of Pistoia The State Forest Rangers has been present in Acquerino for many years. What is the history of this Reserve? It goes back to 1932 with the acquisition by the State for the first part of the forest, which was enlarged in the 1970’s to reach a surface of almost 1,000 hectares. It is actually the Natural Biogenetic Reserve of Acquerino, a state property, which extends for 242 hectares in the high basin of Western Limentra in the City of Sambuca of Pistoia, at a quota between 800 and 1250 meters s.l.m. The Reserve was instituted in 1977 as a forest of the Douglasia seed (Pseudotsuga menziesii), conifers of North-American origin that found in this place an optimal environment, forming imposing plantations with majestic specimens. The State Forest Rangers, through the Territorial Office for Biodiversity of Pistoia, is the body charged to the management and protection of the entire protected area. On the territory we find the “Posto Fisso” of Acquerino that directly manages activities of protection and monitoring. In this structure there is also a small didactic room for Environmental Education. Other than being a Natural Biogenetic State Reserve, which other constraints of protection exist in this area? The Reserve is entirely enclosed within a site of Rete Natura 2000 (a coordinated system and consistent with destined areas of conservation of biological diversity present in the territory of the Union). The S.I.R. 138 – S.I.C. “Three Limentre – Reno,” extends for approximately 9,300 hectares and was founded precisely for the protection of particular habitats and animal and vegetative species present, among which are rare species of amphibians. The Reserve is especially rich in forests: can you describe for us what types of woods are the most common? The woods cover more than 90% of the surface of the Reserve, with mix trees, beech, Douglas and plants above the soil and other conifers. Only 5% is covered by grass and pastures, fundamental for animal and vegetative biodiversity and the protection of many species of fauna that thrive on the open spaces for food and reproduction. Regarding the fauna, which animals would one most likely to encounter? Among the fauna, the most common in the Tuscan-Emilian Apennines is the deer (Cervus elaphus) that became extinct in the area at the end of the 18th century and was reintroduced in the 1950’s. It is for this that in Acquerino in 1958

the CFS freed the first nucleus of four deer who came from the Apennines, reaching an area that extends over four provinces (Pistoia, Prato, Bologna and Florence), consisting of approximately 3,000 animals. Also present are ungulates (roe deer, fallow dear, and boar), whose abundance has favoured, here, as in other parts of the Apennines, the re- emergence of the wolf. Other than the flora and fauna, what are the alternatives present in the Reserve of Acquerino for the visitor? As historical emergences note, the presence of an area from the high middle ages, just a short distance from Ponte dei Rigoli, along the road that goes along Western Limentra, and was at one time was an important road direct that led directly to the abbey of S. Salvatore of Fontana Taona. The site was at one time a monastic complex of the High Middle Ages and disappeared just shortly after the foundation of the Abbey of Fontana Taona (at the beginning of the 11th century). What is the work that the State Forest Rangers perform in this Reserve area? The Office for Biodiversity of the State Forest Rangers exists for the safeguarding of the natural state reserves, recognizing the national and international importance and, through the Territorial Offices for Biodiversity, it is involved in conserving and protecting the animal and vegetative biodiversity, promoting research activities and programs aimed at study and conservation and promoting the activity of environmental and communicative education.

a destra: esemplare di douglasia (Pseudotsuga menziesii) in basso: sala didattica per lezioni di educazione ambientale. on the right: a Douglasia specimen (Pseudotsuga menziesii); below: didactic room for environmental education lesson.

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Restaurant - Pizzeria - Winery

Bastano poche, semplici parole per descrivere ciò che ci accomuna nel lavoro e nella vita... Amore, passione, dedizione e voglia di crescere insieme. Questi sono gli ingredienti che usiamo per cercare di rendere il nostro locale il punto d’incontro tra professionalità e familiarità. Se a tutto questo aggiungiamo materie prime selezionate come le carni provenienti dai migliori allevamenti del Piemonte, l’olio, il vino e il pecorino delle nostre colline, le patate di Montese o il riso artigianale delle cascine del novarese, ecco che avrete scoperto la ricetta che rende il nostro ristorante così accogliente. Vi aspettiamo per farvi conoscere insieme a noi tutto quello che in queste poche righe non siamo riusciti s descrivere. Leonardo e Elisa

via Bolognese, 207 - 51100 Pistoia Tel. +39 0573 475293 info@ilsignorino.it www.ilsignorino.it

Just a few simple words are enough to describe what happens to us in our jobs and in life…Love, passion, dedication and desire to grow together. These are the ingredients that we use to create and render our locality a meeting point between professionalism and familiarity. If to all of this we add the primary materials such as the meets that come from the best farms of the Piemonte region, the oil, the wine and the pecorino cheese of our hills, the potatoes of Montese or the artisan rice of the farms of Novarese, this is what you will have discovered, the recipe that makes our restaurant so welcoming. We look forward to your visit to show you what in these few lines we were not able to describe. Leonardo e Elisa


Trekking ed escursioni nella foresta di Acquerino

Trekking and excursions in the Acquerino Forest

a presenza di una rete di sentieri, molti dei quali segnalati, permette di addentrarsi in quest’area dell’Appennino Pistoiese abbastanza selvaggia e poco conosciuta, alla scoperta di emergenze naturalistiche e storiche inaspettate. All’ombra di faggi e di maestosi boschi di conifere è possibile visitare un insediamento alto-medioevale e raggiungere i ruderi dell’antica abbazia benedettina di San Salvatore a Fontana Taona circondata da alberi secolari. L’escursionista più allenato può invece raggiungere altri luoghi di interesse come Treppio, Torri, San Pellegrino, Baggio o collegarsi alla rete sentieristica pratese e bolognese. Tra settembre e ottobre, nella Foresta di Acquerino, talvolta un suono potente riecheggia nel silenzio di queste valli: durante la stagione degli amori del cervo i maschi adulti emettono profondi e cupi bramiti. Questo è forse il momento migliore per effettuare il Sentiero del Cervo, itinerario didatticoescursionistico che si snoda tra il Rifugio-Ristorante dell’Acquerino e Monachino. Immersi nel cuore della foresta che inizia a tingersi di mille colori, la presenza del cervo diventa infatti tangibile.

mmersed in the heart of the Acquerino forest that embraces you with its thousands of shades of autumn colours, the emotions can be strong while walking through the hiking trail, the “Trail of the Deer,” a didactic-excursionist itinerary that winds between the Refuge-Restaurant of Acquerino and Monachino. The frequent presence of the deer becomes tangible when a strong sound echoes in the silence of these valleys: they are the adult males who emit profound and deep bellows, and signals that indicate their amorous encounters, which last around three months, ending in December. The presence of a network of hiking paths, many of which are marked, allows accessible entering into this area of the wild and little known Pistoiese Apennine and the discovery of the naturalistic and historically unexpected finds. In the shadow of beech trees and of regal woods of conifers, it is possible to visit a settlement of the high Middle Ages and the ruins of the ancient Benedictine Abbey of San Salvatore Taona surrounded by centuries old trees. The more experienced excursionist can instead reach interesting places such as Treppio, Torri, San Pellegrino, Baggio or connect to the network of paths from Prato and Bolgona.

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Castanea, associazione di guide Ambientali-Escursionistiche All’interno di Castanea operano Guide Ambientali riconosciute dalla Regione Toscana (L.R. 14/2005) che accompagnano persone singole o gruppi in trekking ed escursioni privilegiando l’Appennino Tosco-Emiliano. Castanea, tramite le sue GAE, promuove la cultura del turismo sostenibile e del viaggiare alla scoperta della natura, del territorio e della storia.

Castanea, association of Environmental-Excursionist guides Castanea is operated by the Environmental guides recognized by the Region of Tuscany (L.R. 14/2005) that accompany individuals or groups in trekking and excursions, focusing on the Tuscan-Emilian Apennine Mountains. Castanea, through GAE, promotes the culture of sustainable tourism and of travelling to the discovery of nature, the territory and its history. www.associazionecastanea.com 23


Da quattro generazioni per la Qualità Four generations of quality products dal 1904 Basterebbero le motivazioni dei riconoscimenti ufficiali ricevuti da questo gruppo di famiglia affiatato:”Il patrimonio zootecnico italiano, ricco di razze autoctone adattatesi ai vari territori, vive grazie alla professionalità dei macellai, artisti senza uguali, capaci di trasmettere dall’allevamento alla tavola, una storia di antichi saperi”. Così cita l’assegnazione alla Macelleria Marini del Premio Golosaria “miglior macelleria” del 2009. “Qui i giovani studiano e ritornano a rimboccarsi le maniche, perchè la passione è forte. E le soddisfazioni professionali molte”. I salumi una volta preparati a regola d’arte e stagionati in modo naturale, sotto volte centenarie, prosciutti, salumi di Cinta senese, finocchiona, salami di bufala e altre ghiottonerie, come la mortadella di Prato (presidio Slow Food), si vendono a una esigente clientela nel negozio, mentre le molte spedizioni partono per destinazioni come Villa d’Este di Cernobio e innumerevoli altri estimatori. I Marini sono anche presenti, a Torino, a Eataly, esposizione di 10.000 mq di selezionati alimentari artigianali italiani di pregio.

Zio Michele 1950 - Uncle Michele 1950

Degustazione Prodotti Try before you buy

Quoting the reasons why this family group was awarded official appreciation might be enough. The Marini Butchers, who work well together, received the “Best Butcher” Golosaria Award in 2009 for: “Thanks to the butchers’ professional competence, the Italian livestock patrimony, which is rich in native species adapted to the various territories, lives on. They are artists without equal, capable of transmitting a history of ancient knowledge from the farm to the table. ”Four successive generations have managed this cultural heritage based on the territory and ancestors’ expertise in the art of butchering and pork products. “Here young people study and return to roll up their sleeves, because the passion is strong. And there is a lot of professional satisfaction. “At the Marinis’ store, demanding customers buy cured meats that have been prepared to perfection and seasoned in a natural way under age-old vaults, hams, Cinta Senese salami, finocchiona, buffalo salami and other delicacies such as Mortadella di Prato (a Slow Food presidium). Many products are shipped by the Marinis to destinations such as Villa d’Este in Cernobbio and countless other connoisseurs. The Marinis are also present at “Eataly”, the 10,000 square meters display of selected fine Italian food craftsmanship in Turin.

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Comprensorio sciistico dell’Abetone

Tra storia e sport Fra le primissime vette attrezzate con le Alpi Patria di grandi campioni e famosa per l’ospitalità Discese emozionanti e impianti di risalita ultramoderni

TESTO Lorenzo Cipriani FOTO Carpediem - Abetone Sport

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l comprensorio sciistico della montagna pistoiese è il più grande dell’Appennino Tosco-Emiliano: si estende per più di 50 Km di piste servite da circa 25 impianti di risalita di ultima generazione. Si può intendere come l’unione di tre stazioni sciistiche: Abetone, Val di Luce e Doganaccia. Dai 1.930 metri di quota massima del Monte Gomito, e dalle altre vette, si gode di un panorama mozzafiato su crinali e valli scoscese di straordinaria bellezza. E’ proprio il paesaggio montano di questo territorio una delle caratteristiche di maggior attrazione. Non solo per la sua composizione ambientale ricca di boschi di faggi ad alto fusto e abete bianco, torrenti dalle acque cristalline e freschissime, piccoli laghi che d’inverno si trasformano in specchi di ghiaccio, prati alpini dove si trovano rifugi e bivacchi d’alta quota; ma anche per la memoria storica che giace in questi luoghi. Il contesto ambientale in cui si colloca il territorio dell’alta montagna pistoiese è unico nel suo genere. Facilmente raggiungibile da Firenze, Pistoia e Lucca si presenta come un grande parco alle porte della Toscana. «L’amo questa montagna, come de’ più poetici luoghi della poetica terra toscana.», scriveva il Tommaseo alla metà dell’Ottocento. E forse ancor oggi si riesce a cogliere l’entusiasmo del noto linguista italiano nel percorrere i sentieri e nel discendere i declivi di questi pendii. Ogni borgo o centro abitato, seppur piccolo, ha un toponimo antico, spesso suggestivo e curioso. Le vette hanno nomi che ricordano grandi eventi storici (Alpe delle Tre Potenze, perché su di esso era collocato il cippo confinario di tre stati pre-unitari; Dente della Vecchia, per la sua forma aguzza e quasi “cariata”; Passo d’Annibale, da dove generazioni di toscani hanno giurato

sia passato l’invasore cartaginese; Doganaccia, perché sede della dogana granducale). Le strade e i sentieri ricordano vicende e personaggi gloriosi, come la strada montana della Duchessa, che unisce i territori della Lucchesia con Modena, evidentemente perché i sudditi della duchessa di Lucca non volevano pagare la gabella transitando sulla via transappenninica, che veniva da Pistoia. Ricordo un’amica svizzera - grande sciatrice - che venne a trovarmi sulle piste dell’Abetone. Per lei fu una scoperta! Era entusiasta dei tracciati delle Zeno (le piste progettate da Zeno Colò, uno dei più grandi sciatori di tutti i tempi,

campione mondiale e olimpico negli anni ’50. Qui sono nati pure Vittorio Chierroni, Celina e Ada Seghi, Paride Milianti e Gaetano Coppi, celebri campioni ), o della Selletta (già servita da impianto di risalita, il famoso Slittone, negli anni ’30), o della Val di Luce, così simile ai larghi declivi delle Alpi. Qui le piste da sci sono vaste pagine ammantate di bianco sopra la linea degli abeti. Sul versante d’Abetone, invece, si possono trovare percorsi con pendenze alternate a pianori, varianti più strette e discese più impegnative, che scendono fino al passo delle Piramidi, appellativo spontaneo è reso dai due monumenti che contrassegnavano il confine tra gli storici granducati, di Toscana e di Modena. Il complesso sciistico della Doganaccia - sopra Cutigliano, un antico e delizioso borgo lastricato in pietra - è a misura di famiglia ed è perfetto per chi deve imparare le tecniche di discesa in completa tranquillità. Insomma, una varietà tale da stimolare qualsiasi sciatore, dal più esperto al principiante. Oggi, l’offerta turistica dell’intero comprensorio è al passo coi tempi, e oltre a offrire moderni impianti di risalita (funivie, seggiovie, sciovie, babylift e una recente telecabina a sganciamento automatico), utilizza un efficiente impianto di innevamento programmato. Ci sono tutti i servizi di una moderna stazione climatica: scuole per tutte le discipline sciistiche, snow parks per gli amanti della tavola, alberghi, chalet e un’offerta diversificata per le attività dopo-sci. L’ospitalità è soddisfatta da moderni e celebri hotels.

nelle pagine: immagini del comprensorio sciistico dell’Abetone in pieno movimento. On these pages: images of the ski facility of the Abetone in full activity. 28


Ski District of the Abetone

Between History and Sports Among the first mountains in Italy to be equipped for skiing. Home of noted champions and famous for its hospitality. Breathtaking trails and structures with ultra modern ski lifts.

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he ski district of the Pistoiese mountains is the largest of the Tuscan-Emilian Apennines: it extends for more than 50 km of trails served by approximately 25 ski lift structures of the latest generation. We can interpret this as a union between ski stations: Abetone, Val di Luce and Doganaccia. From 1,930 meters of maximum quote of the Monte Gomito, and from other peaks, one can enjoy a breathtaking panorama from the steep ridges and valleys of extraordinary beauty. It is the mountain landscape of this territory, in fact, that is one of the major attractions. Not only for its rich environmental compositions, beech trees with tall trunks and white firs, torrents of crystalline and fresh water, small lakes that in the winter transform into mirrors of ice, alpine meadows where one finds shelters and camps at a high altitude; but also for the historical memory that lies in these places. The environmental context in which one collocates the territory of the Pistoiese mountains is unique of its kind. Easily reached from Florence, Pistoia and Lucca it presented with a large park at the door of Tuscany. “I love this mountain, it is one of the most poetic places of the poetic Tuscan land.” Writes Tommaseo in the middle of the 19th century. And maybe still

today one can acquire the enthusiasm of the noted Italian linguist over the pass through the wood paths and in the going down the slopes. Every village or inhabited centre, even if small, has an ancient name, often fascinating and curious. The peaks have names that recall historical events (Alps of the Three Powers, because on this was placed the border stone of three pre-united states; “Old Woman’s Teeth,” for its sharp form and almost like a “cavity”; the “Passage of Hannible,” from where generations of Tuscans swear passed by this intruder from Carthage: Doganaccia, because of the seat of the grand duchy “dogana” (customs point). The roads and paths recall facts and glorious personages of the past, such as the mountain road of the Duchess, that unites the territories of Lucca with Modena, evidently because of the subjects of the Duchess of Lucca that she did not want to pay the transit tax on the trans-alpine road that came from Pistoia. I remember a Swiss friend – a great skier – who came to see me on the trails of the Abetone. For her it was quite a discovery! She was amazed at the traces of the Zeno (the trails designed by Zeno Colò, one of the most famous skiers of all times, world champion in the 1950’s. Here even Vittorio Chierroni was born and Ada Seghi, Paride Milianti and Gaetano Coppi, all noted cham-

pions), or della Selletta (already served by ski lift structure, the famous sled, in the 1930’s), or of the Valley of Light, so similar to the large slopes of the Alps. Here, the ski trails are vast sheets cloaked white above the trees. On the side of the Abetone, instead, one can find alternating itineraries plateaus, more narrow variants and descents that are more difficult, that go down to the steps of the Pyramids, a spontaneous appellative erected by the two monuments that marked the borders between the historical grand duchy of Tuscany and Modena. The skiing complex of the Doganaccia – above Cutigliano, an ancient and beautiful village paved in stone – it is at the measure of the family and perfect for those who have to learn the techniques of descent in complete tranquillity. One finds a variety such that it will stimulate almost any kind of skier, from the most expert to the beginner. Today, the tourist offerings of the entire district is updated with the times and offers modern ski lift structures (cable cars, chairs, lifts, baby-lifts and a recent automatic release cable), and utilizes an efficient structure of programmed snow. There are all of the services of a modern climactic ski station: schools for every discipline of skiing, snow parks for food lovers, hotels, chalet and a diversified offering of after ski activities. The hospitality is comparable to modern luxury hotels.

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PubbliNATURART

SPA Resort casa dell’armonia Brillano nuove stelle che qualificano l’ecocompatibilità

Incastonata nell’alta montagna appenninica la Val di Luce, con una natura tanto bella e viva da dare la sensazione che anche gli alberi respirino, è luogo, da sempre, attraente per chi sa volersi bene. Culla ideale, quindi, per il nuovo centro di accoglienza <<Val di Luce SPA Resort>>, destinato all’armonia, in ogni sua espressione possibile. Stupenda struttura, rispettosa dell’ambiente circostante, con 32 camere e 45 suite, ristorante gourmet, sale congressi, piscina protetta da una azzurrata piramide di cristallo, e una spa, dove tutto induce al benessere psicofisico, all’insegna dell’eleganza e del garbo, ovunque. E, dopo bagni di vapore, sauna alpina, “frigidarium”, piscina emozionale, massaggi e ogni eccellenza immaginabile, c’è da godere anche la concomitanza di luoghi incantevoli della Montagna Tosco-Emiliana. Un susseguirsi di boschi secolari, sentieri accoglienti, 21 piste per le attività invernali e intriganti memorie storiche: incerte, come il Passo di Annibale, che da qui pare sia transitato, o reali, come la vetta delle Tre Potenze, antico limite di potere tra Granducato di Toscana e i Ducati di Modena e Lucca. Furono quelle, tre realtà storiche, indimenticate, che della civiltà del buon vivere fecero scuola al mondo.

SPA Resort, living in harmony New stars shine that qualify eco compatibility Set in the Apennine Mountains, the Valley of Light, with the beautiful and lively nature that leaves us with the sensation that even the trees breath, is a place that has always been attractive for those who know how to care for themselves well. It is, therefore, an ideal cradle for the new wellness centre, “Valley of Light SPA Resort,” destined to provide harmony in every possible expression it can possibly make. This is a marvellous structure that is respectful of the surrounding environment with its 32 rooms and 45 suites, a gourmet restaurant, congress rooms, a pool protec-

ted by a blue tinged crystal pyramid, and a spa, where everything leads to psycho-physical wellbeing, with a sense of elegance and style everywhere in the midst. After steam baths, an alpine sauna, a classic Roman style “frigidarium,” an emotionally enticing swimming pool, massages and every wonderful service imaginable, one can also appreciate the enchanting places of the Tuscan-Emilian Mountains that lie in its surroundings. One after another of centuries old woods, welcoming walking paths, 21 roads for winter activities and intriguing historical memories: some uncertain but claimed throughout time, such as the Path of Hannibal, that from here seems to have been passed over, or true historical geographical points such as the Peak of the Three Powers, an ancient border of power between the Grand Duchy of Tuscany and the Duchies of Modena and Lucca. These and many other historical realities that have been unforgotten around here have set the foundation for a civilization of living well that became a school of the world.

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The valley of Light is handicap accessible Avant-garde systems and fascinating landscape

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Andrea Formento*

Val di luce, a misura di disabile Impianti d’avanguardia, paesaggio affascinante TESTO Elisa Valentini

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a Val di Luce è una ski destination dal paesaggio affascinante, a misura d’uomo e di famiglia. Gli impianti sono all’avanguardia, le piste collegate “ski dans neige” al resto del comprensorio dell’Abetone. Il nuovo “Val

di Luce spa resort” offre servizi di qualità competitivi con la ricettività alpina e capaci di attrarre una clientela medio-alta. In sinergia con l’Unità spinale di Firenze sono nati progetti per portare sugli sci persone con lesioni spinali. I maestri, parte degli addetti agli impianti e al soccorso piste sono già formati. L’obiettivo è creare una stazione accessibile a 360° da inserire in un circuito di località a misura di disabile. La Regione si è fatta avanti per acquistare il 50% degli impianti di risalita, con un modello simile alla Valle d’Aosta: tanti poli sotto un’unica struttura proprietaria. Sarebbe una svolta essenziale per l’intera montagna toscana.»

he Valley of Light is a skiing destination with a fascinating landscape at the measure of man and family. The ski structures are avant-garde, the trails are linked with “ski dans neige” to the rest of the district of the Abetone. The new “Valley of Light Spa Resort” offers services of competitive quality with Alpine hospitality and is capable of attracting a medium to high-level income clientele. In synergy with the spinal unity of Florence projects it was begun to bring to the ski lifts people with spinal lesions. The masters, part of the employees of the systems, and the rescue path of the trails are already constructed. The objective is to create a station that is accessible at 360° to insert in a circuit of the location and be handicap accessible. The Region acquired 50% of the ski lift structures, with a model similar to the Valle d’Aosta: many poles are under a unique ownership structure. It would be a essential transition for the entire Tuscan mountains.» * Director of the structures and trails of the Valley of Light, and President of ANEF Tuscany

* Direttore impianti e piste della Val di Luce e Presidente ANEF Toscana

In alto: sciatore disabile sulle piste della Val di Luce sopra: Andrea Formento a lavoro sugli impianti a sinistra e sotto: stupendi paesaggi della valle In the top photo: a handicapped skiier on the trail of the Valley of Light; above: Andrea Formento working on the skii structures.on the left and below: beautiful valley landscapes.

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Marco Ceccarelli*

Cutigliano, nodo centrale del comprensorio L’Alpin Bob e i circuiti di Downhill

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state e inverno a misura di famiglia è il nostro slogan. Le piste di Doganaccia sono alla portata di tutti, anche dei bambini ai primi approcci con lo sci, che possono fruire gratis del tapis roulant. Gli skipass e lezioni con i maestri sono a buon mercato. Il comprensorio, piccolo e raccolto, è perfetto per i soggiorni bianchi scolastici. La bella stagione propone tante attrattive: il Parco avventura, l’alpin bob e i circuiti di downhill su cui si allenano campioni italiani e mondiali. Oltre al completamento della funivia per Croce Arcana, è in progetto la costruzione di un albergo a Doganaccia e il collegamento tramite impianti col Corno alle Scale. Cutigliano diverrebbe il nodo centrale del nuovo grande comprensorio.» E.V.

* Doganaccia 2000 S.r.l.

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in alto: a sinistra Marco Ceccarelli con la Presidente della Provincia Federica Fratoni, a destra un bambino sugli sci. in basso: attività estive del Parco Avventura. above: on the left, Marco Ceccarelli with the President of the Province, Federica Fratoni; on the right, a child on skiis; below: summer activity at the Adventure Park.

Cutigliano, central junction of the district Alpine Bob and the downhill circuits

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ummer and winter for the measure of families’ is our slogan. The trails of Doganaccia are accessible for everyone, even children who are just beginning to learn to ski and can use the treadmill for free. The ski pass and lessons with the masters are at reasonable prices as well. The district, which is small and compact, is perfect for the winter break vacations. The beautiful winter season proposes many attractions: the adventure park, Alpine Bob and circuits of downhill skiing where Italian and world champions train. Other than the completing of the cableway for Croce Arcana, there is a plan to construct a hotel in Doganaccia and the connection of its ski structures with Corno alle Scale. Cutigliano will become the central junction of the new large district.»


The famous ski champions and trails of the Abetone Mountain

Giampiero Danti*

Abetone, famosi personaggi dello sci e celebri piste

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betone è la capitale dello sci toscano (e non soltanto) e ha un primato sulle Alpi: la sua storia. Il primo paio di sci arrivò nel 1904 e da lì iniziò un lungo ciclo di titoli olimpionici e grandi campioni che l’hanno resa celebre nel mondo. Abetone si è mantenuta al top della tecnologia per gli impianti e la lunga esperienza maturata la rende adeguata a manifestazioni importanti, dai campionati mondiali master al Pinocchio sugli sci. Oltre al prestigioso gemellaggio con Aspen, obiettivo imminente è la realizzazione di una pista per la coppa del mondo e il recupero di tracciati nel bosco per ciaspole, sci di fondo ed alpinismo. L’estate ha un suo rilievo col Gravity park, prossimo investimento sarà un campo sportivo. Le regioni Toscana ed Emilia lavorano a un pro-

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getto di skipass unico per il triangolo AbetoneDoganaccia- Corno alla Scale, estendibile a tutte le stazioni toscane ed emiliane.» E.V. * Sindaco di Abetone e Direttore SAF (Società Abetone Funivie)

he Abetone is the capital of Tuscan skiing (beyond other things). The first pair of skis arrive in 1904, and from then on is the beginning of a long cycle of Olympic champions that made it celebrated all over the world. The Abetone has maintained itself at the top of technology for its ski structures and its long experience gained during important events from world champions and the Master of “Pinocchio on skis.” Other than the prestigious sister ship with Aspen, Colorado in the USA, an immanent objective is the realization of a trail for the world cup and the recovery of the traced in the woods for snowshoes, cross country skiing and mountain climbing. Summer has as its highlight, Gravity Park; the next investment will be a sports centre. The Tuscan and Emilia regions are working on a project for a unique ski pass for the triangle, AbetoneDoganaccia-Corno alle Scale, extending to all of the Tuscan and Emilian ski stations.»

* The Mayor of Abetone and Director of SAF (Society of Funivie of the Abetone)

In alto: a sinistra gli impianti di risalita, a destra una gara di Coppa Europa. al centro: Giampiero Danti intervistato. in basso: alcune vedute delle piste. above: on the left are ski lifts; on the right, a competition of the European Cup; center: Giampiero Danti being interviewed.below: several views of the ski trails. 33




Serravalle: riscoperto dopo secoli d’oblio

Scrigno di cultura e arte L’Oratorio della Vergine Assunta sorge nei pressi della più antica Porta della Rocca TESTO Simona Querci FOTO Fabrizio Antonelli

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ella parte più alta del paese di Serravalle, dietro alla Pieve di Santo Stefano, si apre inaspettato un piccolo scrigno di storia e arte, che conserva un ciclo di affreschi di particolare pregio, risalenti al XIV secolo. Nascosto, per secoli, sotto l’intonaco di un’abitazione, viene riscoperto alla fine degli anni Ottanta, quando riemergono alcune immagini sacre, che già in tempi passati avevano fatto attribuire all’edificio il toponimo “Casa delle figure”. Iniziarono, allora, ricerche e sopralluoghi, che riportarono alla luce un tesoro nascosto. L’Amministrazione comunale decise di acquistare l’immobile e di investire nell’opera di restauro eseguita con maestria dalla Ditta di Giuseppe Gavazzi, in collaborazione con la studiosa Lucia Fiaschi e l’architetto Olga Agostini. Dalla fine del restauro, con l’inaugurazione nel 1997, l’Oratorio è tornato a risplendere dei colori degli affreschi, finalmente restituiti alla comunità, ai turisti e agli appassionati d’arte. L’Oratorio della Vergine Assunta sorge proprio in corrispondenza con la porta più antica della Rocca di Serravalle, la Porta di Santa Maria. Insieme alle due chiese e ad altri due oratori (ma forse ce n’erano altri), costituiva un importante luogo di accoglienza religiosa per i viandanti che numerosi facevano tappa a Serravalle, in posizione strategica nella viabilità antica e medievale. La sua costruzione si può collocare tra il 1351 e il 1383. All’esterno, solo una piccola lunetta decorata sovrasta la porta: una sobrietà che non lascia intuire la ricchezza cromatica che accoglie i visitatori appena entrati. Nel corso dei secoli gli affreschi sono stati rovinati e alcune parti sono andate perse definitivamente. Il ciclo pittorico ha il suo fulcro nel Giudizio Finale sulla parete occidentale; quella orientale presenta scene della Passione di Cristo e la parete meridionale ospita la Crocefissione. Sopra l’ingresso

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s’intravede una sinopia (mai completata cromaticamente): è da queste figure sfumate che si deduce il tema dell’Assunzione della Vergine al cielo, che ha dato l’intitolazione all’edificio. Il Giudizio finale è la parte più suggestiva e meglio conservata, con la schiera dei dannati, in cui si riconoscono laici e chierici, compresi alti prelati. Si tratta di figure di alta qualità e suggestione evocativa, la cui realizzazione è attribuita al Maestro della Cappella Bracciolini (artista pistoiese, di scuola giottesca, della fine del Trecento). Nella parete occidentale, molto lacunose, tre storie della Passione di Cristo; in quella a sud, la Crocefissione, per cui si ipotizza l’attribuzione al pittore pistoiese Sano di Giorgio. Oggi l’Oratorio è la saletta da cerimonie del Comune di Serravalle Pistoiese e vi si svolgono matrimoni civili, concerti da camera, seminari e iniziative istituzionali e culturali, incastonate in una cornice preziosa e suggestiva.

Per visite rivolgendosi all’Ufficio di informazioni turistiche, in piazza Magrini - Tel. +39 0573 917308 For visits contact the Tourist Information Office in Piazza Magrini - Tel. +39 0573-917308

in alto: accesso all’Oratorio della Vergine Assunta; in basso: visione generale della sala; pagina a destra: particolare dell’affresco raffigurante la Crocifissione di Cristo. Above: entrance to the Oratory of the Assumption of the Virgin; below: general view of the room; right page: detail of the fresco of the Crucifixion of Christ.


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a sinistra: particolare suggestivo dell’affresco; sotto: porta d’ingresso dell’Oratorio e affreschi; in basso: affresco raffigurante gli apostoli con angeli. On the left: a fascinating detail of the fresco; below: entrance door to the Oratory and frescos; at the bottom: fresco depicting the Apostles with angels.

Serravalle: rediscovered after a century of oblivion

A treasure chest of history and art The Oratory of the Virgin Mary’s Assumption rises near the oldest door of the Fortress

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n the highest part of the village of Serravalle, behind the Church of Santo Stefano, there is the unexpected finding of a small treasure of history and art that conserves a famous fresco cycle that goes back to the 14th century. Hidden for centuries under the plaster of a house, it was rediscovered at the end of the 1980’s when several sacred images re-emerged that already in ancient times had contributed to the building’s name of the “House of the images.” A search then began in order to bring a hidden treasure back to light. The city administration decided to acquire the building and to invest in the restoration which was overseen with expertise by the company of Giuseppe Gavazzi, in collaboration with the scholar, Lucia Fiaschi, and the architect, Olga Agostini. At the end of the restoration - with its inauguration in 1997 - the Oratory returned to its original splendour of the magnificent colours of the frescos, finally restored to the community, tourists and art enthusiasts. The Oratory of the Virgin Mary’s Assumption rises up right near the most ancient door of the Fortress of Serravalle, the Porta di Santa Maria. Together with two churches and two other oratories (and there may have been others as well), it constituted an important site of religious gathering for the numerous travellers who made stopovers in Serravalle, which sits in a strategic position in this ancient medieval spot. Its construction can be dated between 1351 and 1383. On the exterior only a small decorated lunette adorns the area above the door: a sobriety that does not allow us to sense the chromatic wealth of colours that embrace the visitors once inside. Over the course

of the centuries the frescos have been damaged and some parts have been lost permanently. The pictorial cycle has its culmination in the Last Judgement on the western wall; the original presents scenes of the Passion of Christ and the southern wall houses the Crucifixion. Above the entrance there is a sinopia (never completed chromatically): it is from these blurry figures that one can interpret the scene as the Assumption of the Virgin to Heaven and how it gave the building its name. The Last Judgement is the most striking part, and also the best preserved, with an array of the condemned, where lay people and clerics are recognized, including high-level prelates. The figures are painted with such a high quality of painting and particularly evocative images that they are attributed to the Maestro of the Cappella Bracciolini (a Pistoiese artist of the Giotto school of the end of the 14th century). On the western wall, which is incomplete, there are three stories of the Passion of Christ; on the southern wall is the Crucifixion that is attributed to the Pistoiese painter, Sano di Giorgio. Today the Oratory is a small room used for ceremonies by the City of Serravalle Pistoiese where civil ceremony weddings, concerts, seminars and institutional and cultural initiatives take place, all within this precious and fascinating frame.

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“Attenzione agli alieni” Specie animali e vegetali che vengono introdotti in ambienti diversi da quello originale Testo di Eleonora Angelini*

Foto Archivio Giardino Zoologico

Titoli come questi compaiono sui giornali in modo sempre più frequente, ma se ci attardiamo a leggere non si riferiscono agli abitanti di Marte, ma a dolcissimi scoiattoli dal mantello grigio anziché rosso, oppure a tartarughe dalle guance rosse o ancora a pappagallini che si sono guadagnati un posto in città adattandosi ai nostri climi. Come mai tutti ce l’hanno con loro? Leggendo i report sullo stato di salute degli habitat naturali, si legge che la presenza di specie aliene invasive è al secondo posto come minaccia alla biodiversità, ovvero alla differente moltitudine di specie animali e vegetali che determinano la peculiarità di un habitat rispetto a tutti gli altri. Cerchiamo di fare chiarezza. Aliene sono tutte quelle specie, animali e vegetali, che vengono introdotte in ambienti diversi da quello di origine. Alcune di queste diventano invasive, ovvero si adattano così bene al nuovo ambiente che aumentano in numero fino a soppiantare le specie originarie. Il fenomeno non è “dei nostri tempi”, ma è sempre avvenuto e in alcuni casi questo ci permette oggi di avvalersi di cibi prelibati ed insostituibili come le patate, i pomodori o la cioccolata introdotte in Europa da Cristoforo Colombo con la scoperta dell’America. Venendo agli animali, anche l’Istrice (Hystrix cristata) è stato introdotto dagli Antichi Romani di ritorno dall’Africa dopo averne apprezzato le ottime carni (per onor del vero è dibattuta la presenza e l’estinzione di un Istrice tutto italiano prima dell’arrivo di quello africano, ma sicuramente 42

ci sono state fughe di questa specie dagli allevamenti nelle vicinanze di Roma con colonizzazione dei boschi di tutto il centro-sud della nostra penisola). Allora perché preoccuparsi tanto? Che importa se arrivano nuove specie? Quello che è profondamente cambiato è l’incidenza di questo fenomeno: la globalizzazione e il veloce spostamento di merci (comprese piante e animali) da un punto all’altro del Pianeta ha diffuso non solo usi e costumi, ma anche nuove specie. Alcune spescie sono state introdotte accidentalmente, come la Nutria (Myocastor coypus) fuggita dagli allevamenti per pelliccia (il cosidetto “castorino”); altre volontariamente dall’uomo, come il Rospo delle canne (Bufo marinus) oggi considerato una delle 100 specie più invasive al mondo. Originario del Centro e Sud America, è stato usato in molte Paesi per la lotta biologica agli insetti. In particolare in Australia causa immensi danni agli ecosistemi sia perché preda oltre agli insetti, anche roditori e rettili, sia perché i predatori non conoscendo le proprietà tossiche delle secrezioni della sua pelle, non lo evitano e restano uccisi. In Italia una delle specie segnalate come invasive è la Tartaruga dalla guance rosse (Trachemys scripta elegans). Originaria della Florida e allevata come animale da compagnia, viene acquistata neonata e di dimensioni di pochi centimetri. Velocemente raggiunge dimensioni tali (anche 30-35 cm) da non essere facilmente gestibile in casa a meno che non si possegga un giardino con un piccolo stagno.

Moltissime sono le persone che affidano l’amica tartaruga alle acque di stagni e ruscelli naturali: Ombrone, Brana, Arno ne sono pieni a discapito della Testuggine palustre europea (Emys orbicularis) che sta scomparendo dai nostri ambienti poiché non riesce a competere con la cugina americana. Oggi per la Tartaruga dalle guance rosse è bandita l’importazione in Europa, ma sono arrivate, sempre dagli allevamenti americani, specie simili con guance gialle o arancioni: il ruolo di invasori resta identico. E allora che fare? Ecco due semplici regole: all’acquisto di un animale da compagnia è doveroso INFORMARSI PRIMA di recarsi in negozio, sulle caratteristiche della specie. Carattere, esigenze di spazio e di mantenimento, longevità, necessità di tempo e attenzione. Altra regola fondamentale, applicabile per qualsiasi specie, anche domestica, è NON ABBANDONARE. La responsabilità che ci prendiamo portandoci a casa un animale è per tutta la sua vita. Al Giardino Zoologico insistiamo molto su questo tema nelle nostre attività didattiche proprio per contrastare l’acquisto inconsapevole dell’animale da compagnia a cui spesso segue l’abbandono: se si tratta di specie invasiva il danno non è solo all’individuo ma anche all’ambiente. Tra le attività dedicate al pubblico quella dal titolo “Me lo compri papà” ha proprio questa finalità ma dalla prossima primavera sarà inaugurata una presentazione dedicata agli “alieni” protagonisti di eccellenza di tutte le campagne di conservazione della natura.


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“Beware of aliens” Animal and vegetative species that are introduced to new environments Titles like this appear on newspapers more and more frequently; however, even if we don’t end up reading the articles immediately or at all, we know pretty much from the start that they are not referring to life on Mars, but rather to the sweet Grey Squirrels, or to the Red Cheeked Turtles, or even still to the small parrots who have gained a place in the city which adapts to our climates. Why is it that everyone is mad at them? Reading a report on the state of health of the natural inhabitants, one reads that the presence of the alien species that has invaded is in second place in the world where biodiversity is threatened, and that there is a multitude of differences of animal and vegetative species that determine the peculiarity of a habitat compared to all the others. To be clear, “aliens” are all of those species, animals and vegetative, which are introduced into environments different from their origins. Some of these are invasive; or that is, they adapt so well to the new environment that they grow in numbers to the point of superseding the original species in population. The phenomenon is not unique “to our times,” but has always taken place, and in some cases this allows us today to the use of delicious foods that are irreplaceable such as potatoes, tomatoes or the chocolate that was introduced to Europe by Christopher Columbus with the “discovery” of the Americas. When referring to animals, even the porcupine (Hystrix cristata) was introduced to the ancient Romans upon their return from Africa after having appreciated excellent meet (in reality the presence and extinction of a porcupine that was entirely Italian before the arrival of the African species was subject to debate, but surely there was a fleeing of this species from farms near Rome with colonization of the woods of the entire central-southern part of our peninsula). So, why are we so afraid? What does it matter if new species arrive? What has profoundly changed is the incidence of this phenomenon: the globalization and the fast shipment of merchandise (including plants and animal) from one point to another on the planet has diffused not only new customs and practices, but also new species. Some of these species were introduced accidentally, such as the Nutria (Myocastor coypus) that fled the animal farms for making furs (the so-called “castorino”); others voluntarily by man, such as the “Rospo delle canne” (Bufo marinus) today considered one of the 100 most invasive species in the world. Originally from Central and South America, it was used in many countries for the biological struggle between insects. In particular, in Australia it causes immense damage to ecosystems whether because it preys on insects, rodents,

*Responsabile del Dipartimento Didattica del Giardino Zoologico *Head of the Didactics Department of the Zoological gardens and reptiles, or because the predators, not knowing the toxic properties of the secretions in its skin, are killed. In Italy a species noted as invasive is the Red Cheeked Turtle (Trachemys scripta elegans). Originally from Florida and raised as a domestic animal, it was purchased as a newborn and when just a few centimetres in size. It quickly reaches dimensions of even 30-35 centimetres and is not easily manageable in the home unless one builds a garden with a small pond. Many people rely on this friend turtle in the waters of the pond and the natural streams: Ombrone, Brana and Arno are full at the expense of the “Testuggine palustre europea” (Emys orbiculari) that is disappearing from our environment because it is not able to compete with its American cousin. Today the Red Cheeked Turtle is banned in importation to Europe, but they have arrived - again from American animal farms - similar species with yellow or orange cheeks: the role of invader remains identical. And so what is to be done? Here are two simple rules: at the purchase of any domestic animal it is essential to be informed of the characteristics of the species before entering the store such as psychical characteristics, special needs and maintenance, longevity, necessity of time and attention nee-

ded for care. Another fundamental rule to remember for any species, even domestic, is to not abandon it. The responsibility that we take on when we bring these animals home is for the rest of the animal’s life. At the Zoological Garden we insist on this in our didactic activities precisely for the uninformed purchase of domestic animals who are often abandoned: if this deals with an invasive species the damage is not only to the individual but also to the environment. Among the activities dedicated to the public the one that is called “Will you buy it for me, daddy?” has the scope of informing the public on these aspect. By next spring a presentation will be held dedicated to the “alien” protagonists of all of our conservation campaigns of nature.

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San Domenico, chiesa e convento

Pantheon dei Rospigliosi Chiostro e giardino, lavoro, preghiera e silenzio

TESTO Perla Cappellini FOTO Fabrizio Antonelli 45


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in alto: esterno della Chiesa; in alto a destra: angolo della chiesa con quadro raffigurante Clemente IX; sopra: crocifisso con sul retro decorazioni e vetrate coloratissime. Image at the top: the church’s exterior; above to the right: corner of the church with a painting of Pope Clement IX; above: Crucifix with decorations and stained glass behind it. 46

i fronte a piazza Garibaldi, a pochi passi da piazza del Duomo, il grande complesso conventuale di San Domenico, con la maestosa chiesa, i chiostri e il grande orto-giardino, si può considerare, non solo un luogo di culto, ma un vero e proprio museo, tutto da scoprire. Un documento del 1256 testimonia, per la prima volta a Pistoia, l’esistenza di una chiesa dei Domenicani, detti “frati predicatori”, anche se la loro presenza in città è attestata già nel 1249. La fabbrica del grande edificio inizia nella seconda metà del XIII secolo con la costruzione dell’abside e del transetto, per proseguire poi intorno al 1380. Se l’esterno mantiene quasi inalterato il severo impianto architettonico medievale, tipico delle chiese dei mendicanti, l’interno stupisce il visitatore, che si trova in un ambiente di pieno Seicento, dove, sulle pareti della grande navata, si susseguono una serie di altari in pietra ornati da dipinti di pittori fiorentini e pistoiesi, eseguiti per alcune delle nobili famiglie cittadine che avevano eletto questo edificio a luogo di sepoltura. Dai primi anni del Seicento il transetto della chiesa di San Domenico divenne un vero e proprio pantheon della nobile famiglia Rospigliosi, celebre, tra l’altro, per aver dato i natali a Giulio, eletto papa con il nome di Clemente IX nel 1667. Sull’altare, a destra, si può ammirare il dipinto del 1613 di Jacopo Chimenti, detto L’Empoli, raffigurante San Carlo Borromeo e i Rospigliosi, mentre alle pareti laterali sono collocati quattro monumenti funebri, attribuiti alla bottega di Gian Lorenzo Bernini, dedicati rispettivamente a Girolamo e Caterina, genitori di Clemente IX, e ad altri membri della famiglia Rospigliosi. La scoperta di questo complesso pistoiese prosegue all’interno dei vasti spazi conventuali, in cui quasi per magia scompare il frastuono del traffico cittadino e il visitatore si trova immerso

nel silenzio del chiostro dei Morti, per osservare ciò che rimane degli affreschi raffiguranti gli episodi della vita di San Domenico, eseguiti da Sebastiano Vini entro i primi anni del Seicento. Nell’antico refettorio, oggi sala conferenze, si possono ammirare alcuni frammenti degli affreschi medievali che decoravano le pareti della chiesa, mentre nella Sala Capitolare si conserva un’antica Crocefissione, con relativa sinopia, della seconda metà del XIII secolo attribuita all’ambito di Coppo di Marcovaldo. La sagrestia si può considerare un piccolo, ma


significativo, museo di pittura rinascimentale, nel quale sono collocate alcune tavole del pittore pistoiese Fra’ Paolino e il frammento di un affresco raffigurante La cavalcata dei Magi, evocazione del bellissimo dipinto realizzato da Benozzo Gozzoli in Palazzo Medici a Firenze. Dall’antico Portico della Maddalena, così detto per i dipinti seicenteschi raffiguranti le Storie della vita della Santa, oggi staccati e conservati nel convento, si accede all’orto-giardino, un incredibile spazio verde nel cuore della città, protetto e nascosto da mura. Qui, come in passato, sono coltivati e curati diversi tipi di piante, dagli alberi da frutto ai fiori più diversi, mantenendo viva la tradizione dei giardini toscani.

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www.tenutadipieveacelle.it a sinistra: cappella interna con pregevole affresco restaurato; sopra: affresco collocato nella sala adibita alle Conferenze del convento. On the left: interior chapel with a famous fresco that has been restored; above: fresco in the room used for conferences in the convent. 47


San Domenico, church and convent

The Pantheon of the Rospigliosi family Stunning cloisters and artwork

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n front of Piazza Garibaldi, just a short walk from the Duomo Square, is the large convent complex of San Domenico, with its majestic church, its cloisters and its large garden. One can consider it not only a place of cult, but also a true museum that offers a wealth of new discoveries. A document from 1256 testifies that, for the first time in Pistoia, there was the existence of a Dominican church, called the “preaching friars,” whose presence in the city is recorded already in 1249. The expansion of the large building begins in the second half of the 13th century with the construction of the apse and from the transept, which will then follow around 1380. While the exterior has remained almost unaltered by time with its severe medieval architectural structure - typical of the churches of the mendicants – once inside the visitor is surprised and will find him or herself in the middle of an atmosphere that recalls the 17th century, where, behind the walls of the great nave, a series of altars in or48

nate stone painted by Florentine and Pistoiese painters, commissioned for some of the noble city families who elected this building as a burial place. From the beginning of the 17th century the transept of the church of San Domenico becomes a true Pantheon of the noble family, Rospigliosi, celebrated, among others, for having given Giulio, who was elected pope with the name of Clemente IX in 1667. On the altar, to the right, the visitor can view a

painting from 1613 by Jacopo Chimenti, known as L’Empoli, representing San Carlo Borromeo and the Rospigliosi, while on the lateral sides the collocations of four funerary monuments are attributed to the workshops of Gian Lorenzo Bernini, dedicated respectively to Girolamo and Caterina, the parents of Clement the IX and other members of the Rospigliosi family. The further discovery of this Pistoiese complex proceeds inside the vast spaces of the convent, in which, almost by magic, the noise of the city


traffic vanishes and the visitor finds him or herself immersed in the silence of the Cloister of the Dead, in order to observe what remains of the frescos representing episodes from the life of San Domenico, followed by Sebastiano Vini around the first years of the 17th century. In the ancient refectory - today the conference room - one can admire several fragments of the medieval frescos that decorate the walls of the church, while in the Chapter Room an ancient Crucifix is conserved, with its ‘synopia’ outline, of the second half of the 13th century, is attributed to the school of Coppo di Marcovaldo. The Sacristy can be considered a small – however, significant - museum of Renaissance painting, in which several paintings by the Pistoise painter, Fra’Paolino can be viewed, and the fragment of a fresco representing The Journey of the Magi, evokes the beautiful fresco made by Benozzo Gozzoli in Palazzo Medici in Florence. From the ancient Portico of the Maddalena whose name is drawn from the 17th century paintings representing the Stories of the life of the Saint, that today have been removed and

conserved in the convent – the visitor continues on to the garden, an incredible green space in the heart of the city, protected and hidden by the wall. Here, as in the past, there are different types of plants and various types of fruit trees, a space that keeps the tradition of Tuscan gardens alive.

Il Roseto d’Europa

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el bellissimo chiostro grande è stato realizzato il Roseto d’Europa, una composizione floreale dedicata all’Europa Unita. Ispirato alle geometrie e ai colori dell’opera Composizione VIII di Vasilij Kandinsky, il roseto è composto da diverse varietà di rose che simboleggiano i paesi della Comunità, la cui fioritura dal mese di maggio trasforma questo spazio conventuale in un luogo di particolare suggestione.

Europe’s Rose Garden a sinistra: chiostro interno che ospita il “Roseto d’Europa”; in alto: particolare di uno degli affresci presenti nel loggiato del chiostro; in basso: a sinistra il giardino del convento, a destra loggiato che si affaccia sul giardino On the left: internal cloister that houses “Europe’s Rose Garden”; above: a detail of one of the frescos painted in the convent’s loggia; below: on the left, the convent’s garden; on the right, the loggia that faces the garden.

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n the beautiful large cloister “Europe’s Rose Garden” was created. It is a floral composition dedicated to United Europe. Inspired by the geometry and colours of the opera, Composition VIII by Vasilij Kandinsky, the rose garden is made up of different varieties of roses that symbolize the countries of the European Community, and whose blooming during the month of May transforms this convent into a particularly enchanting space.

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Dolci «DESIDERI» Cialde da sogno Più di un secolo di lavoro rispettoso e fantasia Partiamo dalla storia: quella del bisnonno Stefano Desideri, che da vero lungimirante “chiccaio” di Montecatini, già nel 1911, si avventurò con i suoi squisiti prodotti pasticceri a Milano. Non volle mancare alla straordinaria avventura del tempo dell’esser presente all’Esposizione internazionale (poi diventata Fiera Campionaria). Così Stefano ottenere per l’arte più dolce del Pistoiese l’attribuzione di una “medaglia d’oro”. A Milano approdarono deliziose e fragranti Cialde di Montecatini ed evanescenti brigidini. Poi un secolo di lavoro, serio e rispettoso del passato, ha impegnato la famiglia Desideri, che oggi è rappresenta da Giacomo e Luca, i pronipoti, a non tradire mai, né il grande pregio dei prodotti del bisnonno, né il suo spirito avventuroso. Oggi, viaggiano, infatti, in tutto mondo le “Cialde Desideri” e non conoscono (come nel 1911) coloranti, conservanti e la fretta. Perché la stagionatura delle cialde, prima dell’assemblaggio, a due a due, con l’intrigante ripieno, necessitano del “loro tempo”. A quell’unico millimetro di spessore di cialde friabilissime doppiato si aggiunge un impasto di zucchero e mandorle pugliesi (mai meno del 44%). Come “soli” dorati, ampi 6 cm., confezionati a regola d’arte, si sciolgono croccanti sui palati di gourmet, gourmand e ghiottoni del mondo, capaci di evocare nella mente paesaggi toscani, basta chiudere gli occhi così come accade nei sogni, perchè è noto: “…son desideri chiusi in fondo al cuor”. 52


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Sweet «DESIRES» The best cookie wafers one can imagine More than a century of hard work and imagination Let’s begin with its history: that of the grandfather, Stefano Desideri, a true sweets salesman with foresight from Montecatini, who, already in 1911, ventured out with his exquisite pastry products to Milan. He did not want to miss the extraordinary adventure of the time of being present at the International Exposition (which later became a trade fair). In this way, Stefano obtained for the sweetest art of Pistoia the attribution of a “gold medal.” In Milan he presented these delicious and fragrant wavers called “Cialde of Montecatini” and the transparent “Brigidini” (anice laced crispy wafers). Afterwards, a century of serious and hard work of the past kept the Desideri family busy. Today Giacomo and Luca, his great grandchildren, who will never betray the great prestige of the great grandfather’s products

or his adventurous spirit, represent them. They now travel all over the world and these “Cialde Desideri” do not have artificial colour or preservatives and are today the same as they were in 1911. They do take the same time to make as they did in the past because the wafers, before their assembly with the delicious filling, need “their time” to be made. That unique millimetre of distance of the crumbly wafer doubled is then fused with a past of sugar and almonds from Puglia (never less than 44%). Just like golden suns, with a width of 6 cm and artfully packaged, they melt on the palates of the gourmets and the gluttons of the world, and become capable of evoking Tuscan landscapes in the mind. It is enough to close your eyes and dream, because it is known that they are “desires enclosed in the depth of the heart.”

www.cialdedesideri.it


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La millenaria vita dell’olivo

Generoso compagno nel tempo Nutrimento prezioso per l’uomo e patrimonio del paesaggio

TESTO Carlo Vezzosi FOTO Nicolò Begliomini

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Giorgio Tesi Group

via di Badia, 14 - 51100 - Pistoia Tel. +39 0573 530051 - info@giorgiotesivivai.it

www.giorgiotesivivai.it pagine precedenti: Esemplari secolari potati a “nuvola” a sinistra: Giovani olivi ramificati con forme particolari a sfera in basso: a sinistra, coltivazione a forma di vaso Toscano, a destra visione di oliveto nel Pistoiese. Preceding pages: Centuries old tree specimens pruned in the “cloud” style; on the left: Young olive tree branches with a detailed sphere like shape; below: to the left, cultivation of olive trees in the Tuscan vase shape. On the right, image of an olive orchard in Pistoia.

C

’è qualche cosa di arcaico, penetrato nell’anima in molti secoli e di cui si ha poi innato rispetto. La pianta dell’olivo per i popoli del Mediterraneo, rappresenta un prezioso elemento di condivisione e sia i popoli orientali sia gli europei hanno sempre riconosciuto all’olivo, bellissimo, forte e generoso sempreverde, d’essere simbolo di pace. La prima domanda che ci possiamo porre riguarda la sua provenienza: da dove viene l’olivo? Molti studiosi della preistoria e archeologi hanno affrontato questo tema e tuttora ricerche sono in corso. Conosciamo l’epicentro di domesticazione, che corrisponde alla fascia di terra che si affaccia sul Mediterraneo dell’attuale Libano, e del sud della Turchia. Il secondo nucleo di coltivazione è l’area greca e il terzo l’Italia meridionale, Sicilia e Nord Africa. L’uomo ha osservato questa pianta allo stato selvatico e ha pensato che poteva scegliere alcuni esemplari, propagarli e coltivarli ed è stato un passaggio epocale, un evento rivoluzionario, che ha cambiato la sua vita. Il passaggio dalla condizione naturale, spontanea, alla coltivazione è appunto la domesticazione, che ha originato le differenti varietà e i modi di far crescere le straordinarie piante. Il frutto, la drupa come la definiscono i botanici, è la parte preziosa che si raccoglie e dalla quale si ricava l’olio. C’è stato

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un momento, alcune migliaia di anni avanti Cristo, che qualcuno ha “scoperto” che si poteva estrarre un alimento prezioso spremendo le olive. Cosa normale per noi, ma in quel periodo fu una scoperta che, di fatto, avrebbe cambiato nei secoli l’economia e la trasformazione dei territori, arricchiti con vaste superfici a oliveti. E’ una pianta l’olivo, la terza per importanza, dopo i cereali e la vite, che è stata a fianco delle varie civiltà, che si sono susseguite nell’Asia Minore, nel Sud Europa e nel Nord Africa. L’olio estratto dalle olive costituiva, in origine, fino all’epoca romana, la base per unguenti odorosi da spargere sul corpo. Elemento di cura e cosmetico.Non è dato di sapere se fu prima l’utilizzo alimentare a essere apprezzato o se fu dopo il suo utilizzo come unguento che si sperimentò il potere di nutrizione dell’olio. Di solito è la necessità di trovare fonti alimentari che crea conoscenza, mentre gli altri impieghi possibili si sperimentano successivamente. Nei popoli dell’area mediterranea l’espansione di questa coltura soddisfa le esigenze di una popolazione crescente. La coltura dell’olivo conquista nuovi territori e determina una serie di innovazioni che riguardano: la sistemazione dei terreni, le tecniche colturali, la raccolta, la conservazione delle olive, l’ estrazione dell’olio e la sua conservazione, il trasporto. Abbiamo avuto popoli produttori di

olio e altri importatori, lo testimoniano le molte anfore olearie rinvenute nei vari siti archeologici. In Calabria sono stati scoperti residui di olio databili a 1700 anni avanti Cristo e grandi giare sono documentabili dal 1300 a.C. L’olivo in Italia, prevalentemente, fu introdotto dai Greci, che conoscendo molto bene questa pianta ne avviarono la coltivazione nei nuovi territori e la sua diffusione proseguì nei secoli successivi: dall’Epoca Romana, Medioevo, Età Moderna e Contemporanea. L’olivo è presente in tutti i continenti a partire, specialmente, dal novecento a oggi. Importante sia per la produzione di olio, sia per il fondamentale ruolo nel paesaggio agrario, ma è anche pianta ornamentale per le abitazioni e per il verde urbano. Sono, infatti, molteplici le forme di allevamento delle piante, sia in coltura agraria, sia per giardinaggio. Così, mentre il coltivatore adatta la sagoma delle piante alle sue esigenze di lavoro e di economia, il vivaista le struttura a proprio gusto e inventiva, per incuriosire e attrarre l’attenzione dell’acquirente. Si va da esemplari oggetto di particolari potature che assumono un aspetto variabile da regolare a geometrico o di fantasia. Si creano piante nane tipo bonsai. Si adattano a spalliera, a cono, ad alberetto e così via. Ogni produttore, esprimendo il proprio senso del gusto, ha una sua specificità.


The thousand years of the olive tree

A generous companion in time Precious nutrition for man and patrimony of the landscape

T

here is something archaic and penetrating in the soul of many centuries. The plant of the olive tree for the Mediterranean population represents a precious element of sharing, and western populations and Europeans have always recognized the olive tree as a beautiful, strong and generous evergreen; a symbol of peace. The first question that we can pose regarding its origin is this: where does the olive tree come from? Many studies of prehistory and archaeology have confronted this theme and still today the research is ongoing. We know that the epicentre of its domestication corresponds to the area of land that faces the Mediterranean of modern day Lebanon, and of the south of Turkey. The second nucleous of cultivation is the area around Greece and the third is southern Italy, Sicily and North Africa. Man has long observed this plant in its wild state and has believed that he could choose some specimens and propagate and cultivate them into the landscapes, a revolutionary event that transformed its life. The landscape of its natural and spontaneous condition to its cultivation is precisely the domestication that has given rise to the different varieties and ways of making it grow its extraordinary plants. The fruit, the “drupe” as the botanists define it, is the precious part that is collected and from which oil is made. There was a moment - some thousands of years ago - before Christ, when someone “discovered” that he could extract a precious element by pressing the olives - something that is normal for us, but in that period it was a discovery that changed the economy and the transformation of territories over the centuries, enriching populations with vast surfaces of olive orchards. The olive tree is a plant that is the third in importance after cereal and vines brought by the various civilizations that moved into Asia Minor, in the South of Europe and North Africa. The oil extracted from the olives seems to have been used in Roman times as a base for distinctive smelling oils to use on the body. As an element of cosmetic use, it is not known whether it was first used for nutritional purposes or if it was later its use as a body oil that its benefits were seen. Traditionally it has been necessary to find nutritional sources that create knowledge, while the other possible uses are discovered later. In the populations of the Mediterranean the expansion of this culture satisfies the needs of a growing population. The cultivation of the olive tree conquers new territories and determines a series of innova-

tions that regard the systemization of terrain, the cultivation techniques, the gathering and conservation of the olives, and the extraction of the oil and its conservation and transportation. We have had populations who produce oil and other importers who testify to the many mills and amphorae found in the various archaeological sites. In Calabria oil residues dated to 1700 years before Christ and large jars are documented from the year 1300 a.C. The olive tree in Italy was introduced by the Greeks and its diffusion followed in the successive centuries: from Roman times, to the Middle Ages, to the Modern and Contemporary Eras. The olive tree is present in all continents begin-

ning with the 20th century to today. It is fundamental for the production of olive oil or the fundamental role it holds in agrarian landscapes, but it is also an ornamental plant for populations and for the urban greenery. There are many forms of raising plants, whether in agrarian cultivation or gardening. In this way, while the cultivator adapts the shape of the plants to the needs of work or economy, the plant nursery specialist utilizes its structure to crate fascinating variations that can attract the buyers. There are particular pruning techniques that allow the tree to take on a new geometric shape or fantasy. Plants of a dwarf bonsai shape can also be created. Every producer, depending on one’s sense of taste, has its own specificity.

sopra: Drupe di olivo mature alla raccolta a destra: Olivo a chioma libera a in basso: logistica relativa al sollevamento e carico per la spedizione. Fase molto delicata e richiede professionalita e attenzione. Above: Ripe olive drupes ready for picking; on the righ: Olive tree with free foliage below: machine for the raising and transporting of a tree for shipment. It is a very difficult phase of transport and requires professionalism and close attention.

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Pavimenti - Rivestimenti - Cotto - Graniti Ceramici - Marmo - Parquette - Mouquette Arredobagno - Cucine in muratura - Sanitari - Rubinetterie - Vasche Idro - Infissi

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PubbliNATURART

L’arte di creare Un evento indimenticabile

The art of creating an unforgettable event

La professionalità al servizio degli incontri di lavoro

Professionalism at the service of business receptions

Ogni evento organizzato da Mara Borchi è un piccolo capolavoro di perfezione, dove tutti i particolari sono stati scelti e definiti per raggiungere un risultato unico, sempre diverso, adatto alle richieste più esigenti di imprese ed enti, per incontri, meeting e congressi di ogni tipologia. Ogni evento viene progettato curando la coordinazione di tutti gli elementi, dalla scelta della location – che valuta e si armonizza con gli obiettivi e le caratteristiche dell’incontro – al catering, fino alle strutture tecnologiche d’avantguardia necessarie, ad esempio, per un workshop funzionale e coinvolgente o il programma culturale di un incontro aziendale di alto livello. Per questo servono persone come Mara Borchi che, da sempre sono attive nel settore con straordinaria competenza, esperienza, professionalità e un tocco di magia.

Each event organized by Mara Borchi is a small masterpiece of perfection, where all of the details are chosen and defined in order to reach a common result that is always diverse and adapted to the most demanding requests and companies - for meetings, social events and congresses of every typology. Each event is created with attention to every singular detail, from the choice of location - by evaluating and developing a harmonious relationship between the objectives and characteristics of the event - to catering, all the way to avant-garde technological structures necessary for a functional and inclusive workshop or the cultural program of a high quality company event. For this reason someone like Mara Borchi is needed, as she has always been active in the sector demonstrating extraordinary competence, experience, professionalism and a touch of magic.


Alla ricerca dei luoghi perduti... col Ceppo e NATURART Ragazzi che diventano giornalisti TESTO Paolo Fabrizio Iacuzzi

ILLUSTRAZIONE Leonardo Begliomini

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l giardino doveva essere letto come se fosse un testo, traendone utilità e ammaestramento». Prendendo il largo da questo pensiero di Dmitrij Sergeevic Lichacev (La poesia dei giardini, Einaudi 1996), subito si illumina il nuovo Progetto educativo Lettori Uniti del Ceppo che, dopo il successo della prima edizione (vedi il box), l’Accademia del Ceppo per l’anno scolastico 2012-13 promuove insieme a Naturart. La rivista è diventata il centro dell’azione educativa dell’Accademia che, prima col Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia e di recente col Premio Laboratorio Ceppo Ragazzi, ha sempre fatto della didattica rivolta alle giovani generazioni la sua vera e propria missio. Fin dalle origini: è per questo che l’iniziativa è dedicata alla memoria di Vittorio Brachi, recentemente scomparso, uno dei fondatori del Premio Internazionale Ceppo Pistoia. I ragazzi dai 16 ai 18 anni diventeranno i protagonisti di questa rivista per farci conoscere il loro pensiero sui luoghi che fanno parte della nostra stessa identità culturale e che nessuna revisione costituzionale delle province potrà mai mettere in secondo piano. Recensiranno, promuovendoli all’Italia e al mondo, i luoghi di Pistoia con uno sguardo diverso dal nostro di adulti, e dunque avremo la possibilità di imparare da loro qualcosa di cui prima non sapevamo. Ma se i luoghi devono essere letti come fossero libri, la loro tessitura va saputa interpretare. Per farlo occorre soprattutto tornare ad ascoltare le voci dei protagonisti che in quei luoghi hanno vissuto o che ancora ci vivono. Così, per essere recensiti al pari dei libri, 60

ai luoghi occorre restituirgli l’anima: la recensione deve quindi essere “animata” anche con una breve intervista ai protagonisti che a quei luoghi sono collegati. I lettori che risiedono nella Provincia di Pistoia, aprendo il cellophane che confeziona questo numero della rivista, hanno già avuto modo di tenere fra le mani la locandina che illustra il nostro Progetto educativo, perché è riservato agli insegnanti e ai ragazzi delle classi terze e quarte delle scuole secondarie di secondo grado della nostra provincia. E quindi hanno già preso visione del Decalogo per una recensione animata, realizzato per stimolare i ragazzi: proponiamo questo progetto di educazione alla cittadinanza attiva per sensibilizzare alla tutela e alla promozione di tutti i beni culturali di casa nostra. Al di là dei premi messi in palio (dei buoni libro), le migliori quattro recensioni verranno pubblicate a partire dal n. 2 di aprile 2013, mentre altre saranno presentate sul sito web della rivista. I Lettori Uniti del Ceppo andranno alla ricerca dei luoghi perduti, che spesso sono legati ai sapori, come nella Recherche di Marcel Proust, che è soprattutto una ricerca di luoghi sapidi, strettamente legati al tempo di una memoria corpole, una ricerca dello spazio-tempo legata al gusto. Se allora Lichacev ricorda che spesso, nel Medioevo, i libri – ma soprattutto le raccolte, come quelle di poesie e di racconti che il Ceppo Pistoia premia ad anni alterni – venivano chiamati Viridari e Horti conclusi, esiste un luogo più opportuno del Convento di San Domenico per presentare il nostro Progetto? Il 9 novembre ci ospiterà tutti, ragazzi e insegnanti compresi.

nelle pagine: immagini della passata edizione del Premio Laboratorio Ceppo Ragazzi in these pages: images of the past edition of the Ceppo Kids Laboratory Contest.


The search for lost spaces, with the help of Ceppo and Naturart

Toscana Country Relais

Kids become journalists

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he garden was to be read as if it were a test, drawing from utility and instruction.” Taking the main idea of this thought by Dmitrij Sergeeic Lichacev (The Poetry of Gardens, Einaudi 1996) is the new educative project, United Readers of Ceppo, that, after the success of the first edition (see box below), the Academia del Ceppo, for the scholastic year, 2012-13, is promoted by Naturart. The magazine has become the centre of attention for the education of the Academia that, first with the International Literary Contest of Ceppo in Pistoia, and recently with the Ceppo Kids Laboratory Contest, it has always promoted didactics aimed at young generations. The kids, who are between the ages of 16 to 18 years old, will become protagonists of this magazine in order to allow us to get to know their thoughts on the places that are part of our own cultural identity and that no constitutional revision of the province can ever put into second place.

They will review, promoting to Italy and to the world, the places of Pistoia with a different outlook compared to our adult eyes, and therefore we will have the possibility to learn from them something that we don’t already know. But if the places have to be read as if they are books, we have to know how to interpret their texture. In order to do this, we need most of all to return to listening to the voices of the protagonists who have lived in these places in the past, or who still live there today. In this way, in order to be reviewed just as books are, the places need their souls to be returned: the review must, therefore, be “animated” even with a brief interview of the protagonists who are linked to these places. The readers, who reside in the Province of Pistoia, upon opening the cellophane that is wrapped around this edition of the magazine, have already had an opportunity to see the brochure that illustrates our educative project since it is reserved for the teachers and the kids of the third and fourth classes of the secondary schools of the Second Level of our province. They have, therefore, already viewed the handbook, with its animated aspect, created to stimulate the youth. We propose this educative project to the active citizens in order to promote all of our cultural treasures. Beyond the prizes put into the context (an ipad and several good books), the best four reviews will be published beginning with the April 2013 edition, while others will be presented on the magazine’s website. The United Readers will in this way go on a search for lost places that often are linked to flavours, such as in the Recherche by Marcel Proust, which is, above all, a search for savoury places, strictly linked to the time of a physical memory of the senses; a search for space-time linked to taste. If then as Lichacev reminds us that often, in the Middle Ages books - and above all, stories - just like the poetry and the stories that the Ceppo of Pistoia awards in alternate years – were called “Viridari” and “Horti conclusi,” does there exist then a better place than the Convent of Giaccherino in order to present our Project? On November 6th everyone will be welcomed, kids and teachers included.

Borgo Casalvento Toscana Country Relais, Holiday Apartments Via Baco 211, Località Cà al Vento Cantagrillo - Serravalle P.se -Pistoia info@borgocasalvento.it www.facebook.com/borgocasalvento www.borgocasalvento.it

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Andare oltre l’arredo delle rotonde

Capitale del verde è possibile L’idea di individuare 10 aree degradate e riqualificarle TESTO Fabio Fondatori FOTO Nicolò Begliomini

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a Capitale del Vivaismo a Capitale del Verde. E’ questo il “new deal” di Pistoia. E’ il sindaco stesso a tracciare tempi e traiettorie. Lo fa in una serata di mezza estate sul Globo, stimolato da NATURART e dagli architetti di “Un Altro Studio” che, per l’occasione, hanno realizzato un’installazione-giardino là, dove c’è stato sempre cemento. Una suggestione simile a quella realizzata in piazza dell’Ortaggio durante “Dialoghi sull’Uomo”, che per NATURART e “Un’Altro Studio” era il pretesto per ri-lanciare un dibattito sul rapporto tra verde e città e su quale rapporto ri-costruire tra Pistoia e il vivaismo. Un rapporto, che non vive solo sul contributo in termini di ricchezza e occupazione, che offre questo settore economico, ma anche sulle caratteristiche dell’identità stessa di Pistoia, città medievale, ma anche città del verde. Per Naturart e “Un Altro Studio”, il rapporto tra città e vivaismo deve andare oltre l’arredo delle rotonde, che, per dirla con le parole di Bertinelli, “non sono certo spazi dove si possono fare picnic”, superare le logiche commerciali e proporsi per un rapporto con le istituzioni, utile a riqualificare molti spazi a verde degradati, che ci sono in città. Provocazione raccolta dal sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli, e dalla folla di pistoiesi che hanno assistito al dibattito, mostrando stupore e apprezzamento per l’arredo a verde del Globo. Il sindaco ha spiegato la sua idea di città, quella della riscoperta dei giardini nascosti, del verde, che i cittadini possono vivere e di un rapporto con il vivaismo che possa “restituire” qualcosa alla città. L’idea di Naturart e “Un Altro Studio” è lasciare un segno del tempo per un’attività economica che ha segnato più di un secolo di storia

a Pistoia e che è connaturata alla sua identità. Il verde come recupero di uno spazio per la città, quale segno estetico per rincuorare gli occhi, tale a rottura cromatica del grigio cemento, oppure strumento di comunicazione di uno stile di vita sano e naturale. E’ questo il senso di alcune installazioni e provocazioni che la Giorgio Tesi Group ha realizzato e che hanno riscosso un grande apprezzamento da parte dei cittadini. Il dibattito, cui hanno partecipato anche i presidenti della Provincia, Federica Fratoni e della Camera di Commercio, Stefano Morandi, e il direttore dell’Associazione Vivaisti Pistoiesi, Emanuele Begliomini. Fabrizio Tesi, leader della Giorgio Tesi Group, è andato sul concreto e ha lanciato al sindaco l’idea di individuare 10 aree a verde degradate da riqualificare, e proporle all’associazione vivaisti per la ricerca di aziende, ognuna interessata a fare un’adozione. Gli architetti di “Un Altro Studio” non se lo sono fatti dire due volte e hanno preparato un “master plan” della città murata evidenziando gli spazi a verde da riqualificare.Il piano sarà consegnato al sindaco. Ora, naturalmente gli operatori si aspettano una presa di posizione delle istituzioni, elemento indispensabile sia sul piano organizzativo sia in un modo finanziariamente tangibile. I vivaisti hanno sempre partecipato con la ben nota passione. Ci aspettiamo, perciò, da tutti, la giusta partecipazione, quella indispensabile per dimostrare il vero interesse. Il sasso è stato lanciato. I contatti sono in corso, sui prossimi numeri di NATURART contiamo e speriamo di dare seguito alla comunicazione sull’iniziativa. La capitale del verde è possibile.

pagina a fianco: preparativi della installazione verde realizzata per liniziativa Verde & Città; in alto: grande affluenza di pubblico alla serata; sopra: immagine della manifestazione Un’altro Parco in Città. preceeding page: preparations of the green installation for the initiative Green & City; at the top: the numerous attendance of the public that evening. above: an image of the event, Another Park in the City. 63


One step beyond the decoration of rotundas

A green capital is possible The plan to individuate 10 areas in degrade and to re-qualifying them

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rom the capital of plant nurseries to a green capital: this is the “new deal” of Pistoia. The city Mayor welcomed the idea during a midsummer evening outside the Globo in the city centre, at the initiative of NATURART and the architects of “Un Altro Studio” who created a garden-installation on top of the cement for the occasion. It is a similar idea to the one created for the Piazza dell’Ortaggio during “Dialogue on Man,” who, for NATURART and “Un’Altro Studio” was the pretext for re-launching a debate about the relationship between green and the city that focuses on the relation of re-constructing the relationships between Pistoia and plant nurseries: a relationship that offers the economic sector of the city the possibility of growing. It also highlights the characteristics of Pistoia’s identity not only as a medieval city, but as a green city as well. For NATURART and “Un Altro Studio,” the relationship between city and plant

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nursery must be the decoration of rotundas; however, using the words of Pistoia’s Mayor, Samuele Bertinelli, “They are not spaces where one can have a picnic.” To move beyond this purely aesthetic aspect, and add more liveable green spaces in the city, it is important to requalify the many green areas that have fallen into degrade here. The topic was addressed by Pistoia’s Mayor, and by the Pistoiese crowd who participated in the debate, demonstrating pleasant surprise and appreciation for the green decoration of the Globo corner. The Mayor explained his idea for the city, which is that of rediscovering the hidden gardens of greenery that the citizens can ultimately use, and of a relationship with the plant nursery sector that can “give back” something to the city. The idea of NATURART and “Un Altro Studio” is to leave a mark on time for the economic activity that defines Pistoia’s civic identity. The recovery of green spaces for the city would be a chromatic break from the grey cement and be instrumental in providing the diffusion of a natural and healthy life style for local residents and visitors alike. This is the idea behind many of the installations and stimuli for thought that Giorgio Tesi Group has created, and that have received positive feedback on the part of the residents. The debate, in which the President of the Province, Federica Frantoni, the Chamber of Commerce, Stefano Morandi, and the Director of the Plant Nursery Association, Emanuele Begliomini also participated. Fabrizio Tesi, leader of the Giorgio Tesi Group, made a concrete decision and proposed the idea of choosing 10 green

areas that have fallen into degrade and re-qualifying them through a proposition to the plant nursery association for the search of interested businesses - each one eventually adopting a green space to sponsor. The architects of “Un Altro Studio” immediately prepared a “master plan” of the walled city and highlighted the green spaces that need to be re-qualified. The plan will then be submitted to the Mayor. The plant nurseries have always participated with the passion that they are known for. What remains is to wait for local businesses to reach out and show their interest in the project. We have taken the first initiative. The contacts will be illustrated in the next issues of NATURART. We hope to create a following for this initiative because a green capital is possible.

in basso: i relatori della serata da sinistra a destra Emanuele Begliomini, Fabrizio Tesi, Samuele Bertinelli, Federica Fratoni, Stefano Morandi e Valerio Trefoloni. below: the speakers of the evening from left to right, Emanuele Begliomini, Fabrizio Tesi, Samuele Bertinelli, Federica Fratoni, Stefano Morandi and Valerio Trefoloni.


Green City

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l progetto “GREEN CITY” parte dalla ricerca di un superamento del dualismo di contrapposizione tra naturale e artefatto, costruito e non costruito, per arrivare ad una più fluida e organica fruizione del verde. Ogni parco viene inserito all’ interno di una maglia di percorrenze i cui nodi rappresentano, appunto, gli spazi naturali. Il risultato sarà non solo una forte sponsorizzazione dei parchi urbani e della fruizione degli stessi, ma anche un’ implementazione della rete di collegamento dei luoghi di interesse storico cittadino, dato che questi due sistemi, ad ora sconnessi, sono in realtà ingranaggi fondamentali del medesimo “meccanismo città”. Quello che si delinea è dunque un progetto urbanistico parallelo per il verde (e non solo) pistoiese, finalizzato ad incrementare la fruibilità degli spazi verdi e la loro riorganizzazione tramite anche una razionalizzazione funzionale basata su criteri quali la conformazione fisica dell’ area stessa e la sua dimensione e posizionamento all’ interno delle mura, ed interpretandola di conseguenza come spazio destinato al fitness, ad area giochi o per famiglie, o come isola di relax e meditazione. “Un Altro Studio”

Strade di Collegamento Connecting streets

Aree Verdi Green areas

Punti interesse storico Historical interest points

Green City

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he “GREEN CITY” is part of a search to overcome the dualism of the contrast between nature and artifice, which is constructed and left unaltered, in order to arrive at one of the more fluid and organice fruitions of greenery. Each park is inserted inside an area whose focal points represent those natural spaces as well. The result will be not only a significant sponsoring of urban parks and the community, but also an implementation of the network of connections of places of historical city interest, given that these two systems, until now unconnected, are in reality fundamental material of the same “city mechanism.” What is outlined is therefore an urban project for the greenery (and not only) of Pistoia, finalized to enhance the usability of green spaces and their reorganization also through a functional rationalization based on criteria that physically conform to the same area and dimension and position inside the city walls, and ultimately interpreting, as a result, a space destined for fitness, play areas or for families, or such even an island of relaxation and meditation. 65


A pact between institutions For an eco-sustainable city Comment by the Mayor of Pistoia, Samuele Bertinelli, on the relationship between “Green and City”

“ Un patto fra le istituzioni Per una città ecosostenibile Intervento di Samuele Bertinelli, Sindaco di Pistoia, sul rapporto tra “Verde e Città”

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I

l rapporto tra verde e città – ha detto il Sindaco - è un punto importante nella riflessione sul futuro di Pistoia. Immaginare la nostra città come “capitale europea del verde” significa far tesoro di una delle sue principali attività economiche e produttive, il vivaismo, e raccordarla, in una logica di contaminazione e valorizzazione reciproca, con la crescente vocazione turistica del centro storico e con le sue ricchezze ambientali. Significa valorizzare ciò che Pistoia già possiede sia da un punto di vista economico-produttivo che da quello storico, architettonico e ambientale, in una prospettiva che proponga la città, a se stessa e al resto del mondo, come una “Smart city” intelligente, sostenibile, solidale e moderna, che sviluppi un’unione feconda tra qualità del vivere -i corridoi pedonali e ciclabili, un’altra idea della mobilità, un diverso rapporto con i luoghi della città storica- e il verde urbano, fruibile dai pistoiesi e dai turisti. È importante, dunque, lavorare per un progetto comune che coinvolga istituzioni, cittadini, aziende e sistema economico, superando le diffidenze e operando con trasparenza. La Pistoia che immagino non è soltanto circondata, nelle periferie, dal verde dei vivai, ma è una città in cui il verde entra all’interno della cinta muraria in molteplici forme: dall’arredo urbano ai parchi cittadini, dall’arte ambientale ai cosiddetti “giardini segreti” che dovranno progressivamente essere aperti e resi disponibili per la città. A mio avviso, dunque, la direzione da intraprendere è quella di comporre in una sintesi feconda la produzione del verde, l’architettura del paesaggio, il governo del territorio e l’arte da un lato, le politiche ambientali e la qualità della vita dall’altro. Estendere, connettere e qualificare le aree a verde può essere per Pistoia uno strumento di promozione turistica e commerciale e di miglioramento della qualità della vita”.

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he relationship between ‘Green and City’ – as the Mayor has stated – is an important point of reflection regarding the future of Pistoia. To imagine our city as a ‘European capital of greenery’ means to highlight one of the principle economic and productive activities of the city, such as the plant nurseries, and to remember that it is within the logic of contamination and reciprocal valorisation with the growing tourist industry, as well as with the local environmental resources. It means valorising what Pistoia already possesses from an economic-productive point of view as well as from an historical one - such as architecture and environment - in an image that promotes Pistoia to itself and to the rest of the world as a “Smart city”; in other words, intelligent, sustainable, united and modern, that develops a fertile union between the quality of living – with the pedestrian and cycling roads – an ulterior idea of mobility - a renewed relationship with the places of the historical centre – and the urban greenery that would be used by the residents of Pistoia and tourists alike. It is important, therefore, to work for a

common project that involves institutions, citizens, agencies and economic systems, thereby going beyond the differences and operating them all within a transparent way. The Pistoia that I imagine is not only surrounded by its suburbs, by the greenery of the plant nurseries; it is, rather, a city in which ‘Green’ is to be found inside the ancient city walls in a multitude of forms: from urban design to city parks, from environmental art to the so-called “secret gardens” that will have to progressively be opened and made available for the city. In my opinion, therefore, the direction to take is to compose within a fertile synthesis the production of greenery, the landscape architecture, the government of the territory and the art on the one hand, the political environment and the quality of life on the other. Extending, connecting and qualifying the green areas can be an important vehicle of tourist and commercial promotion, and of improving the quality of life in Pistoia.”


Antonio Sessa*

Giardino naturale con selvaggina

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’auspicio di Legambiente è che il rapporto verde-città possa compiere un salto di qualità e arrivare ad esprimere le enormi potenzialità che il tessuto urbanistico del centro storico racchiude.

I cittadini dovrebbero parallelamente sviluppare un diverso approccio nel concepire e vivere gli spazi verdi che è, ormai, un dato acquisito in tutta Europa- rispondendo ad un bisogno sociale, creano servizi e qualità della vita. Al punto che gli standard urbanistici impongono, nelle città, opportuni ma non sempre rispettati metri quadrati di verde fruibile a persona. Inutile, quindi, ribadire la pluralità di usi e la possibilità di socializzazione, cui si prestano gli spazi verdi. Alcuni dei quali, sempre in città, potrebbero esser destinati a orti urbani e agli innovativi community garden. Ci preme però sottolineare un valore intrinsecamente associato a quello del verde, quello cioè del giardino naturale, in cui vi è spazio anche per la vegetazione spontanea e in cui le essenze scelte sono le più adatte ad attirare creature selvatiche come uccelli e farfalle e piccoli mammiferi. Spesso si parla appunto di birdgarden, termine che evidenzia la sua caratteristica più eclatante : la possibilità di osservare i pennuti. Gli animali selvatici devono trovare nel birdgarden cibo, riparo e posti di nidificazione e sosta migliori di quelli altrove disponibili. In particolare, i diversi ambienti interconnessi - siepi, arbusti, bordure- dovranno costantemente produrre frutti e bacche, durante tutto l’anno. Un aspetto fondamentale di questo verde spontaneo è poi dato dal bassissimo fabbisogno idrico e da tecniche colturali con minimo impatto e modesta manutenzione. Ciò proprio perché è la natura stessa delle essenze spontanee e autoctoni. * Presidente Legambiente Pistoia

A natural garden with wild game

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he hope of Legambiente is that the relationship between green and city can accomplish a rise in quality and ultimately express the enormous potential that characterizes the urban fabric of the historical centre. The citizens should develop at the same time a different approach in perceiving and experiencing the green spaces that, by now, a known fact all over Europe, respond to the social need, creating services and quality of life. Urban standards offer the city an opportunity of utilizing square meters of friable green space per person. Some areas in the city could be destined, for example, to urban gardens and innovative community gardens. We hope, however, to underline an intrinsic element associated with green spaces which includes that of the natural garden in which there is space also for a spontaneous vegetation in which the essences chosen are the most adapt at attracting wild creatures such as birds and butterflies and small mammals. Often one speaks of a bird garden, a term that evokes its most striking characteristic: the possibility of observing birds. In this viable space the different interconnected environments – hedges, shrubs, garden borders – must constantly produce fruits and berries all year round. A fundamental aspect of this spontaneous greenery is sustained by a very low hydraulic need with minimal impact and maintenance because it is involves the same nature of the spontaneous and native essences.

* President of Legambiente Pistoia

Green and the city, Verde e città, cioè “vita” or in other words “life” Paolo Di Nardo*

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* Direttore rivista AND

* AND magazine Director

uando si affronta il binomio imprescindibile fra il concetto di VERDE e quello di CITTA’ non si può pensare che questo bilanciere ambientale possa essere ancora definito dai due estremi: verde e città. E’ la storia di questo rapporto, fino a qualche decennio fa, che ci deve riportare a riconsiderare la distanza tra i due termini. Il primo atto creativo nei confronti del VERDE e della CITTA’ risiede, innanzitutto, nella capacità di capire che un progetto sostenibile è alla scala urbanistica, come quella architettonica fino al design urbano. Questa rottura delle appartenenze disciplinari sarà la vera rivoluzione culturale dei prossimi anni, dopo decenni di oscuramento in cui anche il nobile VERDE poteva essere ridotto a un numero funzionale pro capite. In fondo, il significato della parola “viridis” è “vivo”, proprio a volerci ricordare come, fin dagli antichi, questo rapporto imprescindibile uomo-città-verde fosse legato dal senso della vita. Fare “progettazione sostenibile” parte da queste considerazioni, prima ancora di entrare nel dettaglio o negli aspetti tecnici proprio perché quello che conta è la consapevolezza e la cultura del VERDE e del suo ruolo nel rapporto con il costruito e viceversa.

hen the essential binomial is faced between the concept of GREEN and CITY one cannot think that this environmental balance can still be defined by two extremes: green and city. Until a decade ago we didn’t have to reconsider the balance of the two terms. The first creative act considering the GREEN of the CITY consists, above all, in the capacity to understand that a sustainable project is on an urban scale, just as the architectural one is for urban design. This break of the disciplinary memberships will be the true cultural revolution of the next years after decades of darkness in which the noble GREEN could also have been reduced to a functional number per capita. In essence, the significance of the Latin word “viridis” is “alive,” precisely to remind us that, since ancient times, this essential relationship man-city-greenery must be linked to the sense of life. To make “sustainable planning” part of these considerations, even before entering in to details or the technical aspects, because what counts is the knowledge and the culture of GREEN and of its role in the relationship with what is constructed - and vice versa. 67


Oltre 50 paesi scelgono Formitalia Luxury La produzione dell’azienda di Quarrata è legata ai merchi più importanti Confermano la loro scelta anche Mercedes-Benz e Gherardini Home Quella di Formitalia Luxury Group è una storia costellata di intuizioni geniali e idee vincenti, capaci di rendere l’azienda una delle più significative realtà internazionali. Fondata nel 1968 da Graziano Overi, Formitalia oggi è guidata dai fratelli David e Gianni Overi, che hanno mantenuto il loro quartier generale a Quarrata, città alle porte di Pistoia. Qui è nata, nel 1990, la prima collezione di design, denominata Boutique Collection. Prende ispirazione dal mondo dei cavalli, ed è realizzata in pura seta di Como e lavorazioni su pelle fatte da artigiani fiorentini, sempre uno dei capisaldi del brand. Ancora oggi, Formitalia punta sulla pelle declinata in ogni possibile utilizzo, dalla zona living alle grandi e sofisticate camere da letto, e su materiali innovativi, quali legno e metalli lavorati, che permettono di ottenere uno stile unico e cosmopolita. Negli anni, il nome di Formitalia si è legato a quello di marchi importanti come Mirabili Arte d’Abitare, Swing by Renzo Arbore, Tonino Lamborghini e Aston Martin, dando vita a un sistema di total living che comprende l’arredo di ville, uffici, yacht, hotel e centri culturali in tutto il mondo. Attualmente è distribuito in oltre 50 paesi. Anche le collezioni Gherardini Home e MercedesBenz, ultime nate in casa Formitalia, confermano l’amore del brand per il design d’autore, la ricerca e la qualità dei materiali. 68


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More than 50 countries choose Formitalia Luxury The production of the business of Quarrata and its high quality merchandise Mercedes-Benz and Gherardini Home among noted clients Formitalia Luxury Group has a history that is made up of genial institutions and winning ideas, capable of rendering the business one of the most significant international realities. Founded in 1968 by Graziano Overi, Formitalia today is guided by the brothers, David and Gianni Overi, who have maintained their general quarter of Quarrata, a city that lays at the edge of Pistoia. Here, in 1990, the first design collection was born, called Boutique Collection. It is inspired by the world of horses, and is made with pure silk of Como and leatherwork by Florentine artisans, and is always one of the bestsellers of the brand. Still today, Formitalia focuses on its leather destined for every possible use, from the living room to large and sophisticated

bedrooms, and on innovative materials such as wood and metal works, that allow one to obtain a unique and cosmopolitan style. Over the years, the name of Formitalia has been linked to important brands such as Mirabili Arte d’Abitare, Swing by Renzo Arbore, Tonino Lamborghini and Aston Martin, giving life to a system of total living that includes the furnishings of villas, offices, yachts, hotels and cultural centres all over the world. Currently it is distributed throughout 50 countries. Even the collections of Gherardini Home and Mercedes-Benz, the most recent in the Formitalia house, affirm their love for the brand, the design copyright, the details and the quality of the material.

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Palazzo Puccini in centro città

La “considerevole fabbrica” Così Giuseppe, padre di Niccolò, definiva la dimora familiare di via Del Can Bianco

TESTO Manuel Cesarini FOTO Fabrizio Antonelli

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pagina precedente: una stanza del secondo piano a sinistra: affresco di Ferdinando Marini, la Libertà. sotto: registri dell’Archivio Storico in basso: a sinistra la facciata del Palazzo, a destra il vicepresidente Andrea Ottanelli nella sala dell’Archivio preceding page: a room on the second floor; on the left: fresci by Ferdinando Marini, La Libertà. below: directors of the Historical Archive; below: on the left, the facade of the Palace; on the right, the Vice-President, Andrea Ottanelli in the hall of the Archive.

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alazzo Puccini, ovvero la “considerevole fabbrica”. Così definiva, per la sua inusuale forma, il palazzo di famiglia di via Del Can Bianco, Giuseppe, padre di Niccolò. Da quando, nel 1826, lo stesso Niccolò si trasferì stabilmente nella Villa di Scornio, il palazzo ha vissuto anni di degrado e abbandono, subendo smembramenti, divisioni e vedendo anche affreschi di rara bellezza ricoperti da mani di tintura. Tutto questo finché gli Istituti Raggruppati di Pistoia, non hanno restituito alla città uno dei suoi più importanti palazzi storici. L’Azienda pubblica, che oggi ha sede nell’immobile, ha iniziato il restauro dell’edificio nel 2002, concludendolo nel 2007. L’intervento complessivo è costato quasi tre milioni e mezzo di euro. Il Palaz-

zo, dalla facciata in stile rinascimentale, nasce per volontà di Giuseppe Puccini sul finire del Settecento dall’assemblaggio di più edifici; in seguito ha subito profonde modifiche interne e anche alcuni crolli prima di vivere la sua “seconda giovinezza”, grazie, appunto, all’intervento di ristrutturazione, appena citato. Durante i lavori sono stati riportati alla luce documenti, lettere, pergamene e reperti ceramici risalenti ai secoli XII e XVI, ora conservati nella sede dell’Azienda e anche i locali dell’antico studio di Giuseppe, medico del Granduca Ferdinando II de’ Medici. Numerose, inoltre, sono le decorazioni, eseguite tra il 1797 e il 1823, di Luigi Mecherini al primo piano e di Ferdinando Marini nei quartieri al se-

condo piano, ancora visibili e riportate all’antico splendore dal restauro. La volta delle studiolo con “L’Italia Piangente sulle sue sciagure” è infatti un esempio di mirabile bellezza come la volta con l’”Apoteosi di Washington” presente in una stanza del quartiere di Niccolò. Nel palazzo, inoltre, sono conservati e liberamente consultabili gli antichi documenti dell’Archivio Storico degli Istituti Raggruppati – curato da Ilaria Pagliai, con la supervisione del professor Andrea Ottanelli. L’archivio raccoglie carte, disegni e foto che vanno dal 1907 al 1970 e sono un’importante testimonianza della storia dell’istruzione dei giovani pistoiesi, che hanno frequentato il Conservatorio di via Puccini.

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Palazzo Puccini in the city centre

“The extensive factory” This is how Niccolò’s father, Giuseppe, defined the family home on Via Del Can Bianco

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alazzo Puccini is otherwise known as “the extensive factory,” the family palace on via Del Can Bianco that Nicolò’s father, Giuseppe, called it. Since 1826 when Nicolò moved into the Villa di Scornio, the palace was left in abandon and in ruin for years as it underwent structural changes, divisions and even its fresco paintings of rare beauty were covered by paint. All of this until the Istituti Raggruppati restored to the city one of its most important historical palaces. This Public Agency today has its headquarters in the building, began in 2002 the restoration work. The complex intervention cost almost 3.5 million euro. The palace, with its Renaissance style façade, was built at the end of the 18th century from the assembly of several buildings chosen by Giuseppe Puccini; immediately following this it underwent profound internal modifications and also several destructions before seeing its “second youth,” thanks to the intervention of restoration mentioned above. During these interventions documents, letters, scrolls and ceramic finds from the 12th and 16th centuries were brought back to light, now conserved in the headquarters of the Agency, and also the rooms that was Giuseppe’s study, as he was the doctor to Grand Duke Ferdinando II 72

de’ Medici. There were numerous decorations between the 1797 and 1823 by Luigi Mecherini on the first floor, and by Ferdinando Marini in the quarters of the second floor which are still visible and have been brought back to their ancient splendour through the restoration. The vault of the small study with “Italy Crying over its Disasters” is an example of the beautiful art in the palace, as is the vault with “The Apotheosis of Washington” present in the fourth room in Niccolò’s quarter. Inside the palace, moreover, conserved and accessible for consultation, are the ancient documents of the historical archive of the Istituti Raggruppati – curated by Ilaria Pagliai, with the supervision of the professor, Andrea Ottanelli. The archive holds papers, designs and photos from 1907 to 1970 that are important testimonies of the history of the education of young Pistoiese who attended the college on via Puccini.

Il palazzo è visitabile ogni primo martedi del mese prenotandosi al numero: The palace is visitable every Tuesday of the month by making reservations at this number: Tel. +39 0573 358147

sopra: affresco di Ferdinando Marini, Franklin che a nome delle Colonie Americane chiede aiuto al re di Farancia above: Ferdinano Marini fresco of Franklin who, on behalf of the American Colonies asks the King of France for help.


sopra: immagini della Ciclo Officina di piazzetta Santo Stefano sotto: bambini di uno degli asili nido. Above: images of the Cycling Laboratory in Piazzetta Santo Stefano; below: children of one of the infant toddler schools of Pistoia.

Colloquio con Giancarlo Niccolai*

Una “grande fabbrica” sociale per la comunità

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l Palazzo Puccini odierno segue le orme di colui di cui porta il nome, il mecenate Pistoiese Niccolò Puccini, accogliendo nelle sue sale la sede dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona: Istituti Raggruppati. Questi istituti, nati nel 1907 dall’accorpamento del Conservatorio degli Orfani Puccini con la Pia Casa di Lavoro Conversini, hanno il compito di promuovere l’uguaglianza fra i cittadini, la solidarietà sociale, nonché svolgere attività di prevenzione e rimozione delle situazioni di disagio psichico e sociale. Si propone, inoltre, di conservare e valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale dell’azienda. In questo solco, sono stati raggiunti importanti risultati. Citiamo, per esempio, la creazione di un polo educativo sociale volto all’educazione, alla formazione e all’assistenza ai giovani e alle fasce più deboli di cui fanno parte gli asili Arco Iris, Legno Rosso e Cavallo Bianco e i centri socio educativi Casa della Visitazione, Casa di Shalom e Casa in Piazzetta. Quest’ultima è frequentata da circa 20 ragazzi, fra i 15 ed i 18 anni, che svolgono attività come laboratori teatrali, officina di riparazione cicli, cucina e manutenzione della casa. Questi giovani, con problemi di emarginazione e provenienti da aree periferiche e degradate, hanno, così, la possibilità di crescere e diventare uomini e donne consapevoli di loro stessi e delle loro qualità. «“Insieme” è l’avverbio che ha guidato questi Istituti nel mettersi al servizio dei più deboli – afferma il Presidente Giancarlo Niccolai, commentando i numerosi traguardi raggiunti nei 10 anni di sua presidenza – perché è insieme con cittadini, istituzioni e l’intera comunità che siamo riusciti a mettere al centro della nostra attività la persona, è insieme che siamo riusciti a far crescere la nostra comunità». * Presidente degli Istituti Raggruppati

Interview of Giancarlo Niccolai*

A “large social centre” for the community

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alazzo Puccini today follows the footsteps of the person who gave it its name, the patron from Pistoia, Niccolò Puccini, by welcoming into its rooms the headquarters of the Public Services Agency: Istituti Raggruppati. This consortium of institutes that began in 1907, from the conjoining of the Conservatory of Puccini Orphans with the Pia house of works Conversini, and has the responsibility of promoting equality among citizens, social solidarity, as well as organizing activities of prevention and removal of social and psychological handicaps. It conserves and valorises the artistic, historical and cultural patrimony of the agency as well. Significant results have been seen here. We can cite, for example the creation of a social educative pole geared towards education, the for-

mation and assistance of underprivileged youth, in which the preschools Arco Iris, Legno Rosso and Cavallo Bianco and the social educative centres, Casa della Visitazione, Casa di Shalom and Casa in Piazzetta participate. This latter is frequented by approximately 20 children, between the ages of 15 and 18 years old, who participate in activities such as theatrical laboratories, a laboratory for bicycles, repairs, cooking and maintenance of the home. These youth, with problems of marginalization and coming from peripheral and degraded areas, have, in this way, the possibility to grow and to become men and women who are more self-aware and able to recognize their unique personal attributes. “Together” is the adverb that has guided these Institutes in putting to service the less privileged – affirms the president, Giancarlo Niccolai, commenting on the numerous goals achieved over the 10 years of his presidency – because together with citizens, institutions and the entire community we have been able to put at the centre of our activity the person; it is together that we have been able to make our community grow.” 73


C’è un mondo dentro There is a world inside

Hidron Pistoia

Hidron Pistoia

Il più grande centro wellness in città è già un successo

The largest wellness centre in the city and already a big success

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el centro wellness Hidron di Pontelungo,sono partite con successo le attività. Operative le due piscine del piano terra e le sale fitness al primo piano. Per il mondo acqua, corsi di nuoto per adulti e bambini, fitness in acqua, relax, hidro bike o semplicemente nuoto libero. Nelle sale fitness del primo piano a disposizione dei clienti attrezzature TechnoGym di ultima generazione per corsi individuali e collettivi. Fiore all’occhiello il Percorso Benessere e la Private Spa, unica nel suo genere. Trattamenti e massaggi nel Beauty department completano l’offerta wellness.

idron Wellness Centre of Pontelungo has begun its activities with successful results. Two swimming pools on the ground floor are in full use, as well as the fitness room on the first floor. Within the aquatic activities, swimming courses for adults and children have begun as well as water fitness classes, a relaxation area and a hydro bike area, as well as open swimming hours. In the fitness halls of the first floor machines are available for clients in the TechnoGym with latest generation equipment for individual and group courses. The Wellness Itinerary in the Beauty area complete the offerings of an total wellness experience at Hidron.

Aperto tutti i giorni con i seguenti orari: Open daily with the following hours: APERTURA STRUTTURA GENERAL BUSINESS HOURS Lunedi, mercoledi e venerdì- 8.00- 23.00 Martedì e giovedì- 8.00 - 23.00 Sabato domenica e festivi- 9.00- 20.00 PISCINE / SWIMMING POOLS lunedi, mercoledì e venerdì- 8.15-22.30 martedì e giovedì- 8.00-22.30 sabato, domenica e festivi 9.00 -19.30 FITNESS / GYM dal lunedi al Venerdì- 8.15-22.30 Sabato, domenica e festivi 9.00- 19.30 Call center. +39 0573 572649


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Ospitale per vivere Hospitality il fascino del centro to experience the fascination of the centre Il Palazzo Puccini è tutto da scoprire. Non accoglie, infatti, solamente la sede degli Istituti Raggruppati e altri uffici. In Palazzo Puccini si può anche soggiornare. Un totale di 24 posti letto, fra camere e suite, infatti, compongono La Residenza d’epoca che permette a tutti quei turisti interessati a visitare Pistoia, assaporando l’antico splendore della città e lasciandosi coinvolgere dalla fitta rete di piccole strade del centro storico. Di vivere e sperimentare a tutto tondo, inoltre, quelle che sono le bellezze di Pistoia, sia da un punto di vista monumentale, sia culturale e anche enogastronomico. Il recupero di Palazzo Puccini ha, quindi, da un lato, restituito alla città un importante Palazzo Storico, sede di rilevanti attività sociali, dall’altro, ha donato ai turisti un punto di vista affascinante per vivere a pieno la località e le sue bellezze.

Palazzo Puccini remains to be discovered to the fullest. It does not only house the headquarters of the Istituti Raggruppati and other offices, but in Palazzo Puccini one can also stay over. A total of 24 beds, between rooms and suites comprise this residence that permits all of those tourists interested in visiting Pistoia to experience the ancient splendour of the city through the compact network of small roads of the historical centre. Of this complete living experience, moreover, one can appreciate the beauties of Pistoia, be they monumental, cultural or eno-gastronomic.

The restoration of Palazzo Puccini has, therefore, on the one hand, given back the city an important historical palace and a headquarters of important social activities, and, on the other hand, it has provided tourists with a new opportunity of staying in Pistoia that allows them to experience to its fullest this place and its beauty.

RESIDENZA D’EPOCA PUCCINI di Toscana Interhome

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Successo internazionale della famiglia Filoni

Progettazione prototipi Giugiaro, Piaggio, Lamborghini e altri stilisti, a Maresca nascono molti loro modelli TESTO Giulia Gonfiantini

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icerca e innovazione sono le chiavi del successo di Filoni srl, impresa da oltre cinquant’anni lanciata nel mercato della progettazione e realizzazioni di prototipi. Tutto ebbe inizio nel 1952, quando a Maresca, paese sito nel cuore della montagna pistoiese, i due fratelli Leo e Omero Filoni aprirono una falegnameria specializzata nella costruzione di modelli. Da lì si sono succeduti vari step di evoluzione, che hanno portato l’azienda a costruire prototipi per committenti quali Piaggio, Benetti Azimut, Lamborghini, Oto Melara, Giugiaro. A cavalcare l’onda di queste trasformazioni c’è oggi Franco Filoni, figlio di Leo, insieme con sua moglie Graziella e i figli Gianni ed Elena. «Un tempo – racconta il titolare – lo stilista arrivava da noi con un’idea, che qui veniva elaborata tenendo conto delle tecnologie migliori per concretizzarla. Oggi, invece, il bozzetto arriva tramite Cad e la forma, realizzata al pc dal nostro ufficio tecnico, prende vita grazie a una fresa tridimensionale». Nel corso del tempo, l’azienda non ha mai lesinato nella ricerca di novità, sia nella scelta dei materiali sia nelle tecniche adottate, passando dai modelli in legno alle maquette, arrivando fino alla progettazione di prototipi e di mezzi di trasporto elettrici ibridi. Una strategia che ha portato lontano l’eco della Filoni, sempre alla ricerca di nuovi mercati. Hanno preso forma a 76

nelle pagine: varie fasi di lavoro per la realizzazione dei prototipi finiti come nella pagina a fianco

FOTO Carpediem - Abetone Sport

On these pages: various work phases for the creation of finished prototypes as seen on the next page;

Maresca alcuni importanti progetti Breda, come il treno Etr 500, il tram Sirio, la metro di San Francisco e quella della linea C di Roma. «Investiamo tutto – continua Franco Filoni – in innovazione: vent’anni fa abbiamo iniziato a lavorare nel settore dei veicoli elettrici e ancora oggi ci crediamo molto». Qui, ad esempio, ha preso vita “Kjara”, auto ibrida disegnata da Pininfarina e dotata di meccanica Bizzarrini: la coupé fece letteralmente scalpo-

re al Salone dell’automobile di Torino del 2000. Con altre aziende pistoiesi, poi, la Filoni ha realizzato, nel 2011, “Vip”, veicolo innovativo polifunzionale, a propulsione elettrica. Vi sono, poi, altri progetti originali, slegati dalla committenza esterna, come il trapano a scoppio distribuito in tutta Europa. «Per me – sottolinea Filoni – ogni singolo progetto ha costituito una scommessa, o meglio quasi una tesi di laurea: da ognuno abbiamo ricavato grande soddisfazione».


Cucina Toscana Tuscan cuisine

The world success of the Filoni family

Design of prototypes Giugiaro, Piaggio, Lamborghini and many other stylists many of their models are born in Maresca

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esearch and innovation are the keys to success of Filoni, srl, a business that more than 50 years ago was launched into the market of design and realization of prototypes. It all began in 1952 when in Maresca, a town situated in the heart of the Pistoiese mountains. The two brothers, Leo and Omero Filoni, opened a carpentry business specializing in the construction of models. From there on out various steps of the business evolved that brought the company to create prototypes for clients such as Piaggio, Benetti Azimut, Lamborghini, Oto Melara, and Giugiaro. Riding the wave of this transformation today is Franco Filoni, Leo’s son, together with his wife, Graziella and their sons, Gianni and Elena. “At one time – writes the owner – the stylist arrived with an idea, that was then further elaborated taking into consideration the best technologies for developing it. Today, instead, the sketch arrives through Cad and the form, created on computers in our technical office, takes on a life of its own thanks to a three dimensional cutter. Over the course of time, the company has continued its search for novelty, whether in the choice of materials or in the techniques adap-

ted, passing from wooden models all the way to the designing of prototypes and of electrical hybrid transportation models. One strategy that has brought the fame of the Filoni business far and wide has been the continuous search for new markets. They brought to Maresca several important projects of the Breda, such as the Etr 500 train, the Siri tram, the San Francisco Metro and the C Line of Rome. “We will invest in everything – continues Franco Filoni – in innovation: twenty years ago we began to work in the sector of electrical vehicles and still today we believe in them.” Here, for example, the “Kjara,” a hybrid car designed by Pininfarina and endowed with Bizzarrini mechanics was created: the highlight was literally the sensation it made at the Automobile Salon of Torino in 2000. With the collaboration of other Pistoiese companies later, in 2011, the Filoni made the “Vip” multifunctional innovative vehicle with electric propulsion. There are several other original projects as well such as the ‘Drill and Blast’ distributed all over Europe. “For me – Filoni declares – every single projects has meant a bet, or better yet, almost a university degree: from each one was have taken great satisfaction.”

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Consorzio Turistico CITTÀ DI PISTOIA

“Pistoia si fa in tre” Quando la sinergia diventa comunicazione. Il progetto per far conoscere la città “Pistoia si fa in tre”: si chiama così il nuovo progetto per far conoscere Pistoia e tutte le sue eccellenze ai clienti dei Giorgio Tesi Group. L’iniziativa promossa da NATURART, in collaborazione con il Centro Commerciale Naturale di Pistoia e il Consorzio Turistico Città di Pistoia, nasce con l’obiettivo di valorizzare il commercio e il turismo accogliendo i visitatori nei luoghi più suggestivi e caratteristici della città. Un’opportunità per conoscere insieme alla famiglia Pistoia, scoprirne le bellezze e apprezzarne la cultura e le tradizioni. Il cliente della Giorgio Tesi avrà a disposizione guide turistiche specializzate e un personal shopper che cureranno la sua accoglienza, la visita della città e lo shopping pistoiese. Verranno offerti pacchetti di soggiorno, percorsi turistici e itinerari commerciali che consentiranno di ammirare Pistoia e la Toscana, conoscerne i prodotti tipici, passare weekend con la famiglia negli alberghi convenzionati con NATURART, fare esperienze di gusto e di benessere nei ristoranti e nei negozi del centro città. Saranno, infatti, promossi percorsi turistici e par80

ticolari itinerari di shopping destinati a soddisfare ogni esigenza di consumo degli operatori stranieri, che avranno la possibilità di visitare il bellissimo centro storico ed essere accolti nei diversi negozi aderenti al progetto. I turisti potranno così gustare le specialità enogastronomiche di alcuni ristoratori della famosa e particolare Piazza della Sala, acquistare i prodotti tipici del territorio e fare shopping in punti vendita prestigiosi, dove la professionalità e la competenza sono da sempre elementi distintivi per soddisfare ogni esigenza e richiesta del cliente. Tre parti dell’economia cittadina che si fondono per uno scopo comune: quello di offrire un’opportunità in più a chi decide di trascorrere qualche giorno a Pistoia, coinvolgendo realtà commerciali e turistiche che così avranno la possibilità di farsi conoscere in altre parti del mondo e suscitare curiosità e interesse verso una città tutta da scoprire. Un progetto capillare, capace di puntare sulla sinergia tra importanti realtà territoriali per potenziare il flusso turistico e invogliare i visitatori a prolungare la loro permanenza.


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“In Three for Pistoia” When synergy becomes communication The project to make the city known “Three for Pistoia”: this is name of the new project to help make Pistoia and all of its excellences known to the clients of Giorgio Tesi Group. The initiative promoted by NATURART in collaboration with the Natural Commercial Centre of Pistoia and the Tourist Consortium of the City of Pistoia, is born from the objective to valorise commerce and tourism by welcoming visitors to the most intriguing and characteristic places in the city. It is an opportunity to get to know the city along with

one’s family, and to discover the beauty and appreciate the culture and traditions of Pistoia. The clients of Giorgio Tesi will have at their disposition specialized guided tours and personal shoppers who will take care of their welcoming, visits to the city, and shopping excursions in local botiques. They will offer visitor packets, tourist packages and commercial itineraries that will allow one to admire Pistoia and Tuscany, to know its typical products, and spend the weekend with family in the city’s hotels. Tourist itineraries and shopping destinations will be satisfied with every consumer’s need and they will have the possibility to visit the beautiful historical centre and will be welcomed into the different stores who participate in the project. The tourists will be able to taste the eno-gastonomic specialities of several restaurants in particular those in the Piazza della Sala - in order to acquire typical products of the territory and to shop in prestigious stores where professionalism and competence have always been distinctive elements that satisfy every need and request of the client. Three parts of the city economy that stand together for

one common scope: that of offering an added opportunity to those who decide to pass each day in Pistoia, including the commercial and tourist reality that will have the possibility to make them know in other parts of the world and attract interest towards a city that still offers a wealth of resources to be discovered. It is a capillary project, capable of focusing on the synergy among important territorial realities in order to strengthen the tourist influx and tempt the visitors to prolong their stays.

Comune di Pistoia

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I Salaioli Caffe’ - Bottega - Osteria / Caffè - Bottega - Restaurant

Piazza della Sala, 20/22 - Pistoia Tel. + 39 0573 20225 - www.isalaioli.it

Antica Norcineria Orsi Dal 1922, specializzata in carni suine, offre ai clienti ottimi prodotti toscani e umbri. Situato in Piazza della Sala, da ben tre generazioni, lo spaccio di carni fresche è diventato nel tempo punto di riferimento per chi ricerca qualità e professionalità, oggi servite dal proprietario Aldo Orsi, pronto a consigliarvi anche su vini toscani con possibilità di somministrazione.

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Since 1922, specializing in pork meat, it offers the clients excellent Tuscan and Umbrian products. Situated in Piazza della Sala for three generations now, the catch of fresh meat has become over time the point of reference for those who would like the quality and professionalism today served by the owner, Aldo Orsi, who is ready to advise you also on Tuscan wines and even offer you the possibility of wine tastings.

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Dall’esperienza dello Spaccio del Parmiggiano e dell’osteria Caciodivino nasce “I Salaioli”, una nuova emozione di sapori in piazza della Sala. La strategia per i proprietari è la selezione del prodotto e l’espressione in ogni sua forma. Per citarne alcuni è possibile trovare fra i molteplici formaggi il Parmigiano Reggiano delle vacche rosse, i salumi toscani della macelleria Falaschi, il prosciutto Pata Negra, la past di Gragnano metodo “Cirillo” assieme ai dolci del Maestro Pasticcere Mannori per non parlare delle oltre 500 etichette di vini italiani e francesi. Ogni prodotto è proposto nella bottega/gastronomia, nel bar,nell’osteria, al momento degli aperativi e del brunch, perché per i Salaioli “il piacere del gusto è in ogni momento della giornata!” From the store “Lo Spaccio del Parmiggiano” the restaurant, “Caciodivino,” “I Salaioli” has opened and offers a new gastronomic experience in Piazza della Sala. The owners provide a careful selection of their products and highlight their expression in every form. To site a few popular products, it is possible to find among the many cheeses Parmigiano Reggiano from the Red Cow, Tuscan salames from the butcher, Falaschi, prosciutto “Pata Negra,” pasta from Gragnano made with the classic “Cirillo” method, as well as an assortment of deserts made by the master pasty chef, Mannori, and the more than 500 brands of Italian and French wines. Every product is offered in the bottega/gastronomic shop, in the bar, and in the restaurant at the moment of the evening “aperativo” and brunch because for the Salaioli “the pleasure of taste is in every moment of the day!”

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Centro di Documentazione

Pistoia patria di grandi artisti Un’intensa attività permette di ricordare la fama mondiale di tanti pittori, scultori, architetti e fotografi locali, del ‘900

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el cuore di Pistoia c’è un luogo che potremmo definire una sorta di scrigno, che gelosamente custodisce le identità artistiche e culturali di questo territorio. È il Centro di Documentazione dell’Arte Moderna e Contemporanea (Palazzo Fabroni), nato nel 2000 da un’iniziativa di Comune, Provincia e Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, e diretto da Carlo Sisi con Maurizio Tuci e Siliano Simoncini. Grazie a decine di mostre, collettive e antologiche, attività di ricerca, pubblicazioni, o a iniziative come Confidenze dell’Arte, che hanno aperto gli studi degli artisti ai visitatori, il Centro ha saputo riattivare quel tessuto connettivo di cui le arti visive, declinate nelle loro varie forme, sono parte così importante.

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Un’intensa attività che ci consente di collocare l’arte pistoiese, e il suo Novecento, così denso di importanti esperienze locali, in un contesto più ampio, nel quale scopriamo che, qui, si è riusciti a reinterpretare con grande autonomia la tradizione del “secolo breve”, e a ricontestualizzare i grandi movimenti che negli anni Cinquanta e Sessanta hanno cambiato il mondo, giungendo anche in questo territorio così proverbialmente chiuso. In questa dimensione, tutta presente nelle opere che il Centro ci ha fatto conoscere, si sono mossi personaggi come Giuseppe Gavazzi, Andrea Lippi, Leonardo Begliomini, Gianfranco Chiavacci, – solo per citarne alcuni -, cui il Centro ha dedicato, recentemente, vari eventi. Artisti che hanno trasposto

TESTO Chiara Innocenti FOTO Carlo Chiavacci nel disegno, nella pittura, nella fotografia quella pistoiesità forse poco propensa ai clamori, ma, certo, dotata di grande autonomia intellettuale. Senza il Centro di Documentazione, che, grazie all’instancabile lavoro delle ricercatrici Anna Maria Iacuzzi e Anna Agostini, può rappresentare ancora un importante laboratorio, cittadini e turisti avrebbero conosciuto un po’ meno l’anima di questa orgogliosa città. Perché Vivarelli e Michelucci, forse i più noti fra gli artisti pistoiesi del Novecento, insieme con Marini e Fabbri, hanno avuto tanti compagni di viaggio, che sono ancora pronti a farsi conoscere. Ci auguriamo che questo scrigno possa restare aperto ancora a lungo, e che non soccomba sotto la scure dei tagli alla cultura.


Centre of Documentation

Pistoia’s patrimony of famous artists An intense activity that allows us to commemorate the world fame of many painters, sculptors, architects and local photographers of the 20th century.

I

n the heart of Pistoia there is a place that we can define as a kind of treasure chest, that covets the artistic and cultural identities of this territory. It is the Centre of Documentation of Modern and Contemporary Art, begun in 2000 by an initiative of the City of Pistoia, the Province and the Cassa di Risparmio of Pistoia and Pescia, and directed by Carlo Sisi with Maurizio Tuci and Siliano Simoncini. Thanks to the dozens of collective and anthological exhibits such as the Confidenze dell’Arte, that opened the studies of artists to visitors, the

Centre has been able to reactivate that connective tissue that the visual arts. It is an intense activity that allows us to collocate the art of Pistoia and its 20th century that is so dense with important local experiences, and place it within a wider context where we discover that here in Pistoia we have been able to reinterpret with great autonomy the tradition of the “short century,” and to re-contextualize the great movements that in the 1950’s and 60’s have changed the world and that reached this famously traditionally minded territory as well. All of the works that the Centre has made possible for us to know have included people such as Giuseppe Gavazzi, Andrea Lippi, Leonardo Begliomini, Gianfranco Chiavacci – to mention only a few – to whom the Centre has dedicated various events: artists who have transported through design, painting, and in the photography of Pistoia (and perhaps less inclined to the clamours of the time), but, of course, nonetheless gifted with great intellectual autonomy. Without the Centre of Documentation, which, thanks to the indefatigable work by researches such as Anna Maria Iacuzzi and Anna Agostini, it still represents today an important laboratory that without which citizens and tourists alike would not have been able to come to know the spirit of this proud city. Vivarelli and Michelucci, the most noted among the Pistoiese artists of the 20th century, along with Marini

and Fabbri, have had many travelling companions, who are still ready to become known by the wider public. We hope that this important treasure chest will be able to remain open for a long time, and that it does not succumb to the darkness of the culture cuts that are currently taking place in our society.

nelle pagine: immagini degli studi di alcuni artisti pistoiesi durante la manifestazione “Confidenze d’artista” On these pages: images of the studies of several Pistoiese artists during the event, “Confidences of the artist”;

Per saperne un po’ i più, tutti coloro che sono interessati possono scrivere a: To learn more, all who are interested can write to: centrodoc.arte@comune.pistoia.it 87


Con gusto e arte nel Mondo Nuova sede storica qualitĂ

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La Molina è una realtà toscana di eccellenza nella lavorazione artigianale del cioccolato di alta qualità, presente sul territorio e sul mercato da oltre dieci anni. Particolarmente apprezzato sul mercato nazionale, il cioccolato La Molina vanta innumerevoli estimatori e collaborazioni eccellenti, come quelle oramai decennali che portano la firma di Roberto Cavalli e della Farmacia di Santa Maria Novella a Firenze, o internazionali come la Kaefer a Monaco, un pilastro dell’alta gastronomia in Germania o la Fortnum & Mason nella piazza londinese. La Molina lavora, inoltre, con prestigiose catene alberghiere, come il Park Hyatt di Hong Kong, e ristoratori stellati, come Gaetano Trovato di ARNOLFO. Grazie al potenziale creativo, l’alta qualità del prodotto, e la duttilità propria di ogni piccola realtà artigianale, La Molina è scelta come partner di fiducia da tante aziende per le personalizzazioni e la regalistica aziendale, unica nel suo genere. L’anima di questi piccoli capolavori da degustare “con gli occhi e con la bocca” risponde ai nomi di Massimiliano e Riccardo Lunardi, artigiani del cioccolato e soci de La Molina insieme con Elisabetta Cafissi e a Riccardo Fattori, la componente creativa del team. Insieme con lui sono nati i packaging più originali e innovativi, ma anche il brand

With taste and art in the World New headquarters, historical quality La Molina is an example of Tuscan excellence in the artisan craft of high quality chocolate, present on the territory and on the market for more than 10 years now. Especially popular on the international market, La Molina chocolate prides itself on its numerous connoisseurs and excellent collaborators, such as the current number of 10 who bring the business, Roberto Cavalli and the Santa Maria Novella pharmacy, or international clients such as Kaefer in Muniche, a pilaster of high gastronomy in Germany, or the Fortnum & Mason in Piccadilly Circus in London. “La Molina” works, furthermore, with presti-

aziendale, in omaggio ad una donna di cui si conosce solo il soprannome: la Molina, appunto, la cioccolataia personale di Maria Teresa d’Austria, moglie del Re Sole, così chiamata dal “molinillo” lo strumento con cui preparava la cioccolata in tazza. Le proposte de La Molina sono espressione di creatività, modernità e gusto: dalle Fringes, il cioccolato take away disegnato dall’artista newyorkese Rita Lintz, ai Cretti, eleganti napolitains arricchiti con salvia e rosmarino caramellati, finocchio selvatico e spezie della tradizione culinaria toscana; dalle tavolette nei vari formati da 40 e 75 grammi alla crema spalmabile; dalle tradizionali uova di Pasqua al Pasto La Molina; dai tòcchi alla frutta e al gianduia alla collezione dedicata a Pinocchio; dai cantucci classici o al cioccolato alle “mattonelle”. Due in particolare le novità del catalogo 2012: la linea dedicata allo Zodiaco e “I limoni della Màgia”, ovvero napolitains prodotti con i limoni della Villa La Màgia di Quarrata, che ne evidenzia lo stretto rapporto con il territorio. Un’altra grossa novità in casa La Molina è attesa per la fine dell’anno: l’inaugurazione della nuova sede di Via Bologna 21 a Quarrata “aperta agli appassionati”, dove troveranno spazio il laboratorio per degustazioni guidate, l’aula didattica per lezioni e workshop e lo store dove acquistare tutte le golosità La Molina. gious hotel chains such as the Park Hyatt of Hong Kong, and star restaurants such as Gaetano Trovato by Arnolfo. Thanks to its creative potential, the high quality of the product and the practicality of such a small artisan reality, La Molina was chosen as partner in faith with many businesses for the personalization of its products and business gifts, unique of its kind. The spirit of these small masterpieces is to taste “with the eyes and with the mouth” and assuring this high quality are the names of Massimiliano and Riccardo Lunardi, chocolate artisans and members of “La Molina” along with Elisabetta Cafissi and Riccardo Fattori, the creative component of the team. The company names is an homage to a woman who is best known for her nickname, “La Molina,” the personal Chocolatier of Maria Teresa d’Austria, wife of the Sun King because the “molinillo” was the instrument with which she prepared chocolate in a cup. The offerings of La Molina are expressions of creativity, modernity and taste: from the “Fringes,” the take away chocolate designed by New York artist, Rita Lintz, to “Cretti,” elegant Napolitains, the small tablets of chocolate typically served with coffee enriched with caramelized sage and rosemary, wild fennel and spices from the Tuscan culinary tradition; from the small bars in various forms of 40 and 75 grams, to creams for spreading on bread or fruit; from the traditional Easter egg to the “La Molina” pastry or from the touches of fruit and Gianduia chocolate to the collection dedicated to Pinocchio; from the classic “Cantucci” biscuits in chocolate to the “Mattonelle” blocks of chocolate mixed with nuts and assorted tastes. Two in particular are the novelties of the 2012 catalogue. The line dedicated to the Zodiac and “The lemons of the Màgia”, otherwise known as “Napolitains” are produced with lemons from the Villa La Màgia of Quarrata and exemplify the strong bond with the territory. Another huge novelty in the La Molina house is the anticipation for the end of the year: the inauguration of the new headquarters on Via Bologna 21 in Quarrata “open to the enthusiasts,” where we will find an exhibition space for guided tasting, didactic help for lessons and workshops and the store where one can purchase any of the delicacies that La Molina has to offer.

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La Molina Cioccolato / chocolate, Quarrata, www.lamolina.it


The city theatre of Lamporecchio

A program of classical, avant-garde and escapist performances With Villoresi, Lante della Rovere, Haber, Vukotic, and Quartullo. The history of the teacher, Italia Donati, a local heroine at the end of the 19th century

Lamporecchio: Teatro Comunale

Cartellone classico, d’avanguardia e d’evasione Con Villoresi, Lante della Rovere, Haber, Vukotic, Quartullo E la storia della maestra Italia Donati, eroina locale di fine ‘800 TESTO Francesca Joppolo

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va contro Eva”, 1950, è l’unico film della storia del cinema per il quale furono candidate all’Oscar quattro attrici: Bette Davis e Anne Baxter (protagoniste) Celeste Holm e Thelma Ritter (non protagoniste). Un exploit. Un film sui meccanismi del mondo teatrale, che diventa pièce teatrale e inaugura la stagione 2012/ 2013 del Comunale di Lamporecchio, oltre trecento poltrone, fra platea e galleria, che accolgono spettatori da tutta la provincia, e oltre. Da Vinci, da Cerreto Guidi, da Empoli, da Quarrata e anche da Pistoia perché in cartellone c’è il classico, l’avanguardia e lo spettacolo di evasione. <<Siamo molto soddisfatti delle scorse stagioni e ci ripresentiamo con un programma di livello nazionale e attori importanti - spiega Chiara Francesconi, assessore alla Cultura di Lamporecchio. In questa Italia, in questo brutto momento, penso che la cultura sia un diritto e non un lusso. Il nostro dovere, dopo aver restaurato il teatro con grandi sacrifici, è proprio quello di diffondere la cultura, l’unica cosa che ci può salvare e riportare un po’ di etica nella vita civile>>. Dopo Pamela Villoresi e Romina Mondello, alle quali è affidata l’inaugurazione con “Eva contro Eva”, in scena si succederanno, fra gli altri, Lucrezia Lante della Rovere, Alessandro Haber, Milena Vukotic, Pino Quartullo.

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FOTO Foto Nucci Il 19 gennaio, in una serata d’eccezione, sarà alla ribalta uno spettacolo tratto dal libro di Elena Gianini Belotti “Prima della quiete” dedicato a Italia Donati, la maestra che si uccise nel 1886 distrutta dalle maldicenze su una presunta relazione con il sindaco. Voci infondate come poi si scoprì dall’autopsia che la Donati chiese nelle ultime volontà. Una vicenda simile a quella della sventurata ragazza, molto cara ai cittadini di Lamporecchio, è riportata anche da Matilde Serao nel racconto “Come muoiono le maestre” (1886). <<La Gianini Belotti, che ha una casa a Lamporecchio, ha tenuto che lo spettacolo si facesse qui e sarà presente in sala - racconta l’assessore Francesconi che ha in serbo una sorpresa per il pubblico - . Prima di ogni rappresentazione, con la Cantina Pinta, offriremo vini di pregio, champagne e assaggini di prodotti tipici. Nel foyer del teatro dalle 20.45 alle 21.15. Per promuovere anche il Gusto>>. Nella stagione non potevano mancare i giovani: l’Assessorato alla Cultura di Lamporecchio, la Regione Toscana, la Provincia e la Società della Salute lanciano un concorso per i ragazzi dai sedici ai ventinove anni che, attraverso un modulo inviato a tutte le famiglie, potranno esprimere le preferenze in fatto di teatro e vincere abbonamenti per il Comunale.

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vaAll About Eve,” 1950, is the only film in the history of cinema where four actresses were candidates for the Oscar: Bette Davis and Anne Baxter (the protagonists), and Celeste Holm and Thelma Ritter (non protagonists). A film of the mechanisms of the theatrical world becomes a theatrical pièce and inaugurates the 2012/2013 season of the City of Lamporecchio with over 300 seats, between platea and gallery that welcome spectators from all over the province and beyond, from Vinci, Cerreto Guidi, Empoli, Quarrata and even Pistoia because included in the program is classical, avant-garde and escapist theatre. “We are very happy with the last seasons and we present a program on a national level with important actors – explains Chiara Francesconi, Cultural Minister of Lamporecchio-. In this very difficult moment currently going on in Italy, I think that culture is a right and not a luxury. Our obligation, after having restored the theatre with great sacrifices, is to diffuse culture, the only thing that can salve us and bring us back to some ethics in civil life.” After Pamela Villoresi and Romina Mondello, who will inaugurate “All About Eve,” on the stage will follow Lucrezia Lante della Rovere, Alessandro Haber, Milena Vukotic, Pino Quartullo among others. January 19th in an exceptional evening where under the spotlight there will be a performance inspired by Elena Gianini Belotti’s book, “Before the Calm” dedicated to Italia Donati, the teacher who was killed in 1886 and destroyed by the gossip over a presumed affair with the mayor - ultimately unfounded rumours that are confirmed after from Donati’s autopsy. The writer, Matilde Serao, also recorded a similar event to that of the unfortunate girl who was dear to the citizens of Lamporecchio, in the story “How Teachers Die” (1886). “Elena Gianini Belotti, who has a house in Lamporecchio, will be present during the performance – states Cultural Minister, Francesconi, who has a surprise for the public -. Before every performance, with the wine cellar, “Cantina Pinta,” we will offer prestigious wines, champagne and tasting of typical products in the foyer of the theatre from the hours 20.45 to 21.15 in order to promote local flavours as well.



Pistoia Underground Festival

Autentica città metropolitana Obiettivo del PUF? Valorizzare in Italia ed Europa il fascino degli spazi storici più belli TESTO Linda Meoni

a sinistra: un momento del concerto sotto: incontro con l’artista Miguel Fuster.

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anno appena festeggiato il loro secondo compleanno, forti di un successo strappato nel 2011 a Bologna, nell’ambito del Fof-Festival of Festivals, dove hanno ottenuto il riconoscimento come miglior rassegna emergente d’Italia. Un traguardo niente male per Alessio Baldi e Vincenzo Caruso, “testa e gambe” del “PUF! Pistoia Underground Festival”, una giovanissima kermesse, che dall’anno scorso si è inserita stabilmente nel corposo cartellone di eventi dell’estate pistoiese. Obiettivo, far vivere contemporaneamente gli spazi più suggestivi di Pistoia, facendo respirare un’aria da autentica città metropolitana, pur conservando il fascino dei luoghi storici più belli, con contributi artistici, culturali e musicali spalmati in quasi venti giorni di iniziative dal sapore “underground”. Mostre, workshop, dibattiti e concerti intorno ai temi della fotografia, della narrativa, del fumetto o della grafica, con approfondimenti e incontri con alcuni dei più giovani talenti europei, distribuiti solitamente nei primi giorni di settembre. Una formula, quella del PUF!, consolidata ormai dopo soli due anni con mostre temporanee per tutta la durata del festival ad ingresso gratuito, alcune delle quali anche open air, e due giorni di concerti in luoghi ogni anno diversi. Il tutto collegato in un percorso urbano che si snoda facilmente tra la città vecchia e quella nuova, dentro e fuori dalle mura, in una mappa complessiva che vuole dichiaratamente valoriz92

On the left: a moment from the concert; below: encounter with the artist, Miguel Fuster.

zare luoghi come le sale affrescate di Palazzo di Giano, sede del Comune, la ex chiesa di San Giovanni Battista, palazzo del Tau e le ben più recenti biblioteca San Giorgio e la nuova Cattedrale di via Pertini, sede del tradizionale appuntamento mensile con il mercato antiquario. Edifici questi ultimi integrati con la tradizione del area economica pistoiese, da sempre profondamente legato al distretto ferrotranviario con la sede di AnsaldoBreda, prima negli stabili di via Pertini e oggi nell’edificio di via Ciliegiole.

Ad arricchire il programma di un festival giovane, che ha dimostrato di saper richiamare comunque anche l’attenzione di un pubblico adulto, numerosi contest aperti alle diverse discipline del design con partecipazioni da tutta Italia allo scopo di dare spazio ai talenti emergenti. Guarda al presente, ma anche al futuro il “PUF!”, allargandosi a collaborazioni con innovative piattaforme web – Eppela e Atrapalo su tutte – manifestando così concrete ambizioni di “espansione” nazionale e, perché no, europea.


Pistoia Underground Festival

An authentic metropolitan city The objective of PUF? To highlight the most beautiful historical spaces in Italy and Europe

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hey had just celebrated their second birthday, still strong from their success in 2011 in Bolgona during the FOF (Festival of Festivals) where they obtained the recognition of best exhibition emerging from Italy: a satisfying achievement for Alessio Baldi and Vincenzo Caruso, the “head and legs” of “PUF! Pistoia Underground Festival.” It is a very new event that since last year has securely inserted itself in the full program of events of the Pistoiese summer. The objective is to have the most intriguing spaces in Pistoia exist contemporaneously, making it breath like an air of an authentic metropolitan city, even preserving the fascination of the most beautiful historical places, with artistic, cultural and musical contributions dispersed almost twenty days of the initiative with an “underground” flavour. Exhibits, workshops, debates and concerts around the themes of photography, narrative, cartoons or graphics, with insights and encounters with several of the youngest European talent, all in the first days of September. PUF! has by now been consolidated after only two years with temporary exhibits for the entire duration of the festival with free entrance, some of which are open air, and two days of concerts in different places each year. All of this is con-

nected to an urban itinerary that winds easily among the old city and the newer parts, inside and outside of the wall, in a complex map that aims to specifically valorise places such as the frescoed rooms of Palazzo di Giano, the headquarters of the City hall, the ex church of San Giovanni Battista, Palazzo del Tau and the most recent library of San Giorgio, as well as the new Cathedral of Via Pertini, headquarters of a tradition of monthly encounters of the antiquarian market. These latest buildings are linked well with the tradition of the economic district of Pistoia, which has always been profoundly linked with the train

district of the headquarters of AnsaldoBreda, the first of the establishments on via Pertini and today in the building of via Ciliegiole. Even though it is a ‘young festival,’ it has demonstrated its ability to also capture the attention of an adult public with numerous contests open to different disciplines of design with participation from all over Italy for the scope of giving space to emerging talent. Look at the present, but also to the future of “PUF!” by widening the collaboration with innovative web platforms – Eppela and Atrapalo - thus demonstrating concrete ambitions of national and perhaps even European “expansion.”

in alto e sinistra: performance di Gianni Poli; sopra: una istallazione artistica nella città Above and left: performance by Gianni Poli; Above: an artistic installation in the city.

www.pistoiaundergroundfestival.it 93



Montecatini: Miss Italia 73°edizione

Vince Giusy Buscemi, bellezza siciliana La più affascinante concorrente toscana è la pistoiese Irene Casartelli TESTO Giulia Gonfiantini

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FOTO Luca Castellani

egala ancora tante emozioni Miss Italia, il concorso nazionale di bellezza che dal 1939 costituisce un trampolino di lancio per le giovani intenzionate a intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo. La 73° edizione ha confermato il sodalizio nato lo scorso anno con Montecatini Terme, città toscana ricca di fascino e cultura, scelta ancora una volta come sede delle finali. Tanti i personaggi dello show business accorsi in città per la manifestazione, tenutasi dal 27 agosto al 10 settembre, mentre la finalissima, trasmessa in tv da Rai Uno, ha registrato il record di ascolti. Merito anche di Fabrizio Frizzi, apprezzato conduttore che dalla prossima edizione potrebbe lasciare il testimone ad altri. «Dopo 17 anni di conduzione – ha affermato - lascio Miss Italia, che rimarrà sempre nel mio cuore e a cui auguro di continuare a crescere». Intanto Miss Italia 2012 ha eletto la più bella: si tratta di Giusy Buscemi, diciannovenne siciliana, originaria di Menfi come il celebre attore Steve Buscemi, di cui è parente alla lontana. Bionda, occhi verdi e alta 1 metro e 75, la giovane sogna di diventare un’attrice ma nel frattempo pensa di iscriversi all’università, preferibilmente a medicina o biologia. Prima di giungere all’ambito traguardo, la ragazza si era già aggiudicata la fascia di Miss Wella Professionals e il titolo “Gli occhi di Enzo”, ideato dall’organizzatrice della manifestazione Patrizia Mirigliani per ricordare il padre, nonché storico patron di Miss Italia, scomparso un anno fa. Intanto la città di Pistoia ha fino all’ultimo sostenuto la corsa di Irene Casartelli, terminata in semifinale dopo aver ottenuto la fascia di Miss Rocchetta e soprattutto quella di Miss Toscana 2012. Venticinque anni, alta 1,73 metri con capelli castani e occhi verdi, la giovane modella pistoiese lavora anche come insegnante di balli da sala, di cui è campionessa italiana: la sua specialità è il valzer lento.

Montecatini: The success of Miss Italy’s 73rd Edition

Giusy Buscemi, a beautiful Sicilian,

is the winner

The most fascinating Tuscan competitor was Irene Casartelli from Pistoia

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he Miss Italy pageant offers a wealth of emotion being once again the national beauty competition that, since 1939, constitutes a launching pad for young women seeking a future career in the entertainment world. The 73rd Edition began last year with Montecatini Terme, the Tuscan city rich with attractions and culture, chosen once again as the host of the finals. Many personalities from show business came to Montecatini for the event that took place from August 27th to September 10th, while the final day which aired on TV by Rai Uno - registered a record number of viewers. All of this is also due to the merit of Fabrizio Frizzi, esteemed conductor, who, from the next edition, will leave his post to others. “After 17 years of conducting – he affirmed – I am leaving Miss Italy, which will always remain in my heart and to which I wish continued growth in the future.” This year Miss Italy 2012 elected the most beautiful: Giusy Buscemi, a 19th year old Sicilian young woman originally from Menfi (birthplace also of her distant relative, the noted actor Steve Buscemi). Blond, with green eyes and 1.75 meters tall, Buscemi dreams of becoming an actress, but in the meantime plans to enrol in the university and undertake a study in medicine or biology. Before

achieving this goal of Miss Italy, she had already won the Miss Wella Professionals competition and the title, “Enzo’s eyes,” created by the organizer of the event, Patrizia Mirigliani, as a commemoration of her late father, an historical patron of Miss Italy who passed away last year. The city of Pistoia supported the event and Irene Casartelli who ended in the semi-final after having obtained the band of Miss Rocchetta, and, most importantly all, that of Miss Tuscany 2012. Twenty five years old, 1.73 meters in height with chestnut hair and green eyes, the young model from Pistoia also works as an instructor of ball room dance, of which she is also a champion in Italy, her specialty being the Slow Waltz. in alto: le Miss in posa all’interno delle terme storiche del Tettuccio; in basso: La Pistoiese Irene Casartelli con la fascia di Miss Toscana Above: The contest participants inside the historical hot springs of Tettuccio; below: Irene Casartelli of Pistoia with the banner of Miss Tuscany.

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Basket: Giorgio Tesi Group e NATURART

Ambasciatori Una squadra e una rivista

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in tutta Italia

per promuovere cultura ed economia della provincia

TESTO Elisa Pacini

FOTO Nicolò Begliomini 97


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arte a ottobre il sesto campionato consecutivo di Legadue per il Pistoia Basket 2000, il secondo insieme con la Giorgio Tesi Group, che ha rinnovato il sostegno da sponsor principale alla maggior realtà sportiva a squadre della propria provincia, a conferma del grande legame tra azienda e territorio. Un legame che sarà amplificato proprio grazie alla palla a spicchi. I biancorossi di Paolo Moretti, oltre a essere ambasciatori in tutta Italia dello sport pistoiese, da quest’anno saranno infatti testimonial nazionali del progetto NATURART, portando in giro per l’Italia la nostra rivista, nata per valorizzare una provincia piena di tesori, troppo spesso nascosti anche ai suoi stessi abitanti. NATURART sarà distribuito, quindi, nelle città delle squadre iscritte alla Legadue che, proprio quest’anno, ritrova realtà storiche del basket come Trieste e Napoli. Ma la Tesi Group porterà NATURART anche a Trento, Verona, nel cuore del Piemonte a Casale Monferrato, a Brescia, Imola, Bologna, Forlì, tra le verdi colline marchigiane di Jesi, nei borghi antichi del Lazio di Veroli e Ferentino, nella salernitana Scafati fino agli avamposti mediterranei di Capo d’Orlando e Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia. Grazie a NATURART e alla Giorgio Tesi Group, lo sport diventa uno strumento di promozione turistica, realizzando un canestro davvero importante per Pistoia. La nuova stagione parte nel segno del rinnovamento, ma, anche, della continuità, soprattutto nel rapporto con la città. “La squadra per la città, la città per la squadra”, il senso dei nuovi slogan e spot della campagna abbonamenti sta nel valorizzare il legame tra questa società sportiva e Pistoia. Un rapporto che, soprattutto nei periodi di crisi e di preoccupazioni, vive anche di quelle gioie e soddisfazioni che una passione sportiva può dare. Un binomio, Pistoia – Giorgio Tesi Group, che è il segno di un aiuto reciproco, di una volontà di collaborazione, oltre i risultati sportivi, per il bene della città e di uno dei suoi simboli. Tra squadra e pubblico il feeling è altissimo. Per questo, Pistoia punta a recitare un ruolo da protagonista. 98

Basketball Tesi Group and NATURART

Ambassadors of Italy A team and a magazine to promote the culture and economy of the province

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n October the sixth consecutive championship of the Legadue for Pistoia Basketball 2000 begins, the second along with the Giorgio Tesi Group, which has restored the support of the principle sponsors to the major sports and teams of the province, a confirmation of the strong link between the company and the territory. The White and Reds of Paolo Moretti, other than

being ambassadors of the sport in Pistoia all over Italy, as of this year will be witness to the national project of NATURART while taking our magazine with them when they travel around Italy. It is a magazine that was created to valorise a province that is full of treasures, too often hidden from even its own inhabitants. NATURART will be distributed, therefore, in the cities of the teams who are part of Legadue, who, this year, will include the historical basketball teams of Trieste and Naples. The Tesi Group will bring NATURART also to Trento and Verona, in the heart of the Piemonte region in Casala Monferrato, to Brescia, Imola, Bolgona, Forlì, among the green hills of Jesi, in the Marche region, in the ancient villages of Lazio di Veroli and Ferentino, to Scafati of Salerno and all the way to the Mediterranean outposts of Capo do’Orlando and Barcellona Pozzo di Giotto in Sicily. Thanks to NATURART and to the Giorgio Tesi Group, the sport will become an instrument of tourist promotion for Pistoia. The new season begins with a sense of renewal, but, also, of continuity, most of all in its relationship with the city. “The team for the city, the city for the team,” the sense of the new slogan and advertising spot of the subscription campaign lies in valorising the bond between this sports society and Pistoia: a relationship that, above all, in periods of crisis and gloom, also experiences the joys and satisfactions that a passion for sports can give. A binomial, Pistoia – Giorgio Tesi Group-, that is the sign of reciprocal help, of a willingness to collaborate, beyond the sports results, for the good of the city and for one of its symbols. There is a particularly tight bond between the team and the public. For this, Pistoia aims to play the role of protagonist.

www.pistoiabasket2000.it in alto: alcune immagini di backstage dello spot girato della campagna abbonamenti. Above: some of the images from backstage of the advertising commercial of the season pass campaign.


The CSKA Moscow guest of the Giorgio Tesi Group The Russian team, a six- time winner of Eurolega

T Il CSKA Mosca ospite di Giorgio Tesi Group La squadra russa vincitrice per sei volte dell’Eurolega

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artedì 11 settembre 2012 dirigenti, staff tecnico e giocatori del Cska Mosca sono stati ospiti della Giorgio Tesi Group, azienda leader in Europa nel vivaismo ornamentale e main sponsor del Pistoia Basket. L’incontro è avvenuto qualche ora prima della partita amichevole tra Giorgio Tesi Group e Cska Mosca, in programma al Palazzetto dello Sport “Mario Carrara” di Pistoia, che si è conclusa con la vittoria della squadra russa. Dirigenti e giocatori della società, che solo due anni fa ha vinto l’Eurolega, guidati da uno degli allenatori più titolati in Europa come Ettore Messina, si sono intrattenuti con lo staff della Giorgio Tesi Group prima di recarsi al palazzetto per preparare l’amichevole. «Per noi è stato un onore e un motivo di prestigio ospitare il Cska Mosca. – commenta Fabrizio

Tesi, legale rappresentante della Giorgio Tesi Group – Il blasone e i successi di questa squadra parlano da soli. Ha vinto per sei volte l’Eurolega, la massima competizione cestistica per club d’Europa, e nelle ultime quattro edizioni è sempre arrivata in finale vincendo due volte. La Giorgio Tesi Group è un’azienda amica dello sport. Per noi essere partner di progetti e iniziative leader nel panorama sportivo internazionale è un valore aggiunto, che caratterizza il brand Giorgio Tesi Group nel mondo». Dirigenti, staff tecnico e giocatori del Cska Mosca hanno ricevuto un omaggio con prodotti tipici locali e la rivista NATURART , il trimestrale di Natura, Turismo e Arte realizzata dalla Giorgio Tesi Editrice, dedicata al territorio pistoiese e alle sue eccellenze. E.P.

in alto: il direttore della Giorgio Tesi Group Marco Cappellini e Fabrizio Tesi con al centro l’allenatore del CSKA Ettore Messina; in basso: la squadra al completo nella sede dell’azienda. above: the Director of the Giorgio Tesi Group, Marco Cappellini, and Fabrizio Tesi with the coach, Ettore Messina, of the CSKA. below: the entire team at the company’s headquarters.

uesday, September 11, 2012, managers, technical staff and players of the CSKA Moscow were guests of the Giorgio Tesi Group, business leader in Europe in ornamental plant nurseries and main sponsor of Pistoia Basketball. The encounter took place a few hours before the friendly match between Giorgio Tesi Group and CSKA Moscow, at the Palazzetto dello Sport, “Mario Carrara,” in Pistoia, and concluded with the victory of the Russian team. Managers and players of the society, that only two years ago won the Eurolega, guided by one of the most acclaimed trainers of Europe, Ettore Messina, they remained with the staff of the Giorgio Tesi Group before going into the Palazzetto to prepare for the match. “For us, it was an honour to host CSKA Moscow. – commented Fabrizio Tesi, legal representative of the Giorgio Tesi Group. – Their badges and the successes of this team speak for themselves. It won the Eurolega six times, the highest basketball competition for a club in Europe, and in the last four editions it has always made it to the finals, winning two times. The Giorigo Tesi Group is a business friend of the sport. For us being partner of projects and initiative leader in the international sports panorama is an added value that characterizes the brand, Giorgio Tesi Group, in the world.” Managers, technical staff and players of the CSKA Moscow received a gift of typical local products and a copy of NATURART, the quarterly magazine on nature, tourism and art created by the Giorgio Tesi Editing House, and dedicated to the territory of Pistoia and its excellences. E.P.

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Karate un dominio incontrastato

Maura Fedi campionessa del Mondo Il curriculum dello sport pistoiese arricchito da una grande atleta

TESTO Saverio Melegari

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FOTO Luca Castellani


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i sono discipline, come a esempio il karate, che nel mondo dello sport sono considerate di “nicchia” per 364 giorni l’anno e, poi, ti alzi una mattina e ti accorgi che hai una campionessa del mondo in casa. Pistoia e le donne della città possono essere davvero orgogliose ed esultare. Nel mese di luglio a Siaulai, in Lituania, si sono svolte le gare di qualificazione di questa specialità d’arte marziale e la nostra atleta, karateca Maura Fedi, ha vinto l’oro, sia nel campionato del mondo individuale, sia in quello a squadre. Maura Fedi, pistoiese doc, ha regalato all’Italia due medaglie d’oro, vincendo nella categoria Wkc. La gioia è per tutti oggi, ma la determinazione e la forza di volontà, per ottenere un doppio riconoscimento, è stata di Maura e delle atlete, che, con lei, si sono battute contro avversarie temibili, per garantire l’ascesa al podio: l’altra eccezionale pistoiese è Valentina Bruno, che l’ha affiancata nel “team event”, con la vigevanese Alice Bragante.

La portacolori pistoiese ha mostrato il suo valore con competitività ed energia. Ne è stata compensata, poiché, nella prova a squadre, le Azzurre hanno avuto la meglio sulle padrone di casa della Lituania. Il dominio dell’Italia è stato totale, anche, nella gara individuale: le ragazze hanno occupato tutto il podio. Nel suo percorso di gara, la Fedi ha sbaragliato russe, lituane e australiane, fino ai duelli agguerriti contro le bravissime compagne di squadra. E se, intervistata, Maura ha confessato le sue molte, molte, successive, femminili, lacrime di gioia, l’accoglienza da “regina”, riservatale in palestra a Pistoia al suo rientro, non vi è dubbio, è già relegata fra i ricordi. Melbourne 2013, dove si disputeranno mondiali ancora più impegnativi, necessita di preparazione adeguata e fatica, tanta. Giorno dopo giorno, allenamento, dopo allenamento, perché essere campionessa in carica si sa «riserva onori e oneri».

Karate: an undisputed dominion

se. Right now, Pistoia and the women of the city can be truly proud and rejoice. In the month of July in Siaulai, in Lithuania, the qualification competitions of this specialty of martial arts and our Karate athlete, Maura Fedi, won the gold medal in both the Individual championship and the Team championship. Maura Fedi, Pistoiese, has given Italy two gold medals, winning in the Wkc category. The joy is for everyone, but the determination and will power, to obtain a double recognition, was, for Maura, and for the athletes with her who combated against fearful adversaries to guarantee their place on the podium. The other exceptional Pistoiese athlete, Valentina Bruno, accompanied Fedi in the “team event,” with the Vigevanese, Alice Bragante. The champion from Pistoia was challenged in all of her strength and energy. And she was rewarded, because in the team trials, the Italian “Blue” team

Maura Fedi, world champion The curriculum of the sport in Pistoia enriched by a talented athlete

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here are disciplines, such as Karate, for example, that in the sports world are considered a “niche market” for 364 days a year, and then, you wake up one morning and you realize that you have a world champion in your hou-

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had the upper hand on the home team of Lithuania. The domination of Italy was complete, as it was also in the Individual competition where the women occupied the entire podium. In her competitions Fedi won over the Russian, Lithuanians and Australians, all the way to the warlike duals with her extremely talented team-mates. And if, when interviewed, Maura confessed of her many tears of joy, the welcoming of “queen,” was reserved for her in her gym in Pistoia upon her return. Without a doubt, this is a moment already imprinted forever among her memories. The next competition in Melbourne in 2013, where they will compete in the world championships will be even more challenging, and for which significant preparation and hard work is needed to prepare: day after day, training, after training, because being the reigning champion we all know is “an honour and a challenge.”


a sinistra: podio categoria seniores femminile shotokan 1* classificata fedi maura, 2* Bragante Alice, 3* Pasini Jessica, un podio tutto italiano. sotto: la gioia del Maestro Morelli e della Campionessa Maura dopo aver raggiunto il gradino piu’ alto del Mondo; in basso: la Campionessa con il suo Maestro Morelli Marco VI dan e l’istruttice Nesi Dania V dan On the left: seniores women’s category podium 1st place to Maura Fedi, 2nd place to Alice Bragante, 3rd place to Jessica Pasini, an all Italian podium; below: coach Morelli’s joy and the champion, Maura, after having reached the highest level in the world. at the bottom: the champion with her coach, Marco Morelli, “VI dan” and the teacher, Dania Nesi, “V dan.”


NATURART vetrina di Pistoia in Belgio

In bella mostra alla Fiera di Gent. Insieme con Provincia, Camera di Commercio, arte e turismo per promuovere il grande patrimonio locale TESTO Filippo Basetti

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istoia è stata ospite d’onore alla Fiera Internazionale del Belgio Accenta@2012 dall’8 al 16 settembre. Per l’occasione, la Provincia di Pistoia e la Camera di Commercio hanno commissionato un numero speciale di NATURART dedicato al territorio pistoiese e alle sue eccellenze. La rivista è stata pensata e realizzata per essere la migliore “cartolina” delle bellezze paesaggistiche e culturali della provincia, con immagini e contenuti di grande qualità in grado di rappresentare, al meglio, il patrimonio di cultura e arte di Pistoia. Consapevoli del prestigio e dell’onore di rappresentare la provincia a una fiera così importante, abbiamo cercato di realizzare una rivista che potesse essere il miglior biglietto da visita di questo territorio e trasmettere la passione e l’orgoglio per le ricchezze della nostra terra. Il risultato è un numero di NATURART che condensa i due anni di esperienza editoriale e le migliori realtà artistiche, culturali e turistiche della provincia. La rivista è stata distribuita in occasione della fiera ai visitatori, per arricchire l’informazione e la conoscenza delle bellezze paesaggistiche e culturali, con appositi spazi dedicati alla promozione di pacchetti turistici. Nell’ambito della fiera, Confindustria Turismo Pistoia, con il suo presidente Riccardo Chelucci, ha svolto un’azione di promozione di tutto il

territorio pistoiese, con un’iniziativa indirizzata alle scuole, coinvolgendo oltre mille studenti. Si tratta di un’attività finanziata dalla Provincia e dalla Fondazione Conservatorio S. Giovanni, che vede la partecipazione dell’Associazione Mus-e Pistoia Onlus, che utilizza l’arte per l’integrazione a scuola. L’accostamento è naturale: Mus-e ha la sede internazionale a Bruxelles e “Pistoia” è stata a Gent. Quale migliore occasione d’integrazione: artisti pistoiesi che avrebbero potuto lavorare con bambini delle scuole del Belgio. Il linguaggio base dell’arte può unire paesi e culture, far comunicare tra loro persone che hanno lingue diverse e che si vedono per la prima volta. Quello che è accaduto in quei dieci giorni a Gent e in Belgio, è stato qualcosa di speciale, un modello di lavoro da ripetere in futuro e occasione di riflessione. Mus-e ha incontrato oltre mille bambini e ragazzi delle scuole primarie, di quelle di danza e dei Conservatori statali. Utilizzando gli strumenti musicali della ditta pistoiese UFIP, sono stati realizzati laboratori di musica e arti visive, incontrati genitori, personale scolastico e autorità locali, cui sono stati lasciati, oltre al materiale di Mus-e Pistoia Onlus, anche documentazione di promozione turistica della città di Pistoia (come, il numero speciale di Naturart realizzato per la Fiera).Un modo nuovo per unire Turismo e Arte: non solo guardando le Opere della città ma facendo Arte “per la città”.


La tua casa in Toscana Your home in the Tuscany NATURART: Ambassador of Pistoia in Belgium On display at the Annual Gent Fair United with the Province, the Chamber of Commerce, Art and Tourism in order to promote the important local heritage

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istoia was a guest of honour at the International Fair of Belgium, Accenta @ 2012 from Settember 8-16th. For the occasion, the Province of Pistoia and the Chamber of Commerce commissioned a special number of NATURART dedicated to the territory of Pistoia and its excellences. The magazine was created and realized to be the best “post card” of landscape and cultural beauties of the province, with images and contents of high quality able to represent to the best extent possible the cultural and artic heritage of Pistoia. Aware of the prestige of the honour of representing the province at such an important fair, we sought to create a magazine that would be the best business card for this territory and transmit our passion and pride for the treasures of our land. The result is an issue of NATURART that condenses the two years of editorial experience and the best artistic, cultural and tourist realities of the province. The magazine was distributed on the occasion of the fair to visitors in order to enrich the information and knowledge of the landscape and cultural beauties of Pistoia through the designated areas of tourist package promotions. In the context of the exposition, “Confindustria Tourism Pistoia,” with its president, Riccardo Chelucci, has taken action in promoting the entire territory of Pistoia with an initiative aimed at the schools and including more than a thousand students. This involves an activity financed by the Province and the Conservatory Foundation of S. Giovanni that sees the participation of the Association Mus-e Pistoia Onlus, which uses art for integration in schools. The approach is natural: Mus-e has its international headquarters in Brussels and “Pistoia” was in Gent for the fair. What better occasion for integration: Pistoiese artists who would have been able to work with children from the schools in Belgium. The basic language of art can unite countries and cultures, allow them to communicate among themselves with people who speak different languages and who meet for the first time. What happened in these days in Gent was something special, a model to repeat in the future, and an occasion for reflection. Mus-e has encountered more than a thousand children from the primary schools, among them being dance and state conservatories. Utilizing the musical instruments of the company, UFIP in Pistoia, musical and visual arts laboratories were created, encounters between parents, scholastic personnel and local authorities who were all left with documentation of tourist promotion of the city of Pistoia (such as the special number of Naturart that was created for the Exposition) as well as material from the Mus-e Pistoia Onlus Foundation. It is a new way of uniting Tourism and Art: not only looking at the works of art in the city, but also making Art “for the city.”

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