SLAM DUNK N.5 - 18/19

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In copertina un’opera di Fabio De Poli

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Periodico di informazione sportiva testata registrata presso il Tribunale di Pistoia N° 10/2013 in data 7/10/2013 – Direttore Responsabile Emanuele Begliomini

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VS DOMENICA 16 DICEMBRE ORE 18.30 - PALACARRARA


L’EDITORIALE

I LIMITI, COME LE PAURE, SONO SPESSO SOLO UN'ILLUSIONE Michael Jordan

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DI SAVERIO M

Una squadra “alla Salerni” Sembra aver ingranato la marcia giusta la OriOra: adesso la prova più difficile In occasione della sfida, poi risultata vincente, contro la Germani Brescia, per motivi di tempi per la messa in stampa dello “Slam Dunk” non è stato possibile ricordare Nicola Salerni, scomparso il 4 dicembre scorso all’età di 84 anni. Una figura fondamentale, e insostituibile, per la storia del basket pistoiese tributato, con grande commozione, da tutto il PalaCarrara. Una casa, la sua casa, che conosceva come le proprie tasche e nella quale si rifugiava per dedicarsi alla sua grande passione: la pallacanestro. Ed una vittoria come quella ottenuta contro Brescia lo avrebbe proprio fatto contento: intensità difensiva, garra, giusta determinazione offensiva quando serviva e voglia di sbucciarsi le ginocchia. Erano così le sue squadre e, adesso, è così anche la OriOra. Un cambiamento radicale, merito di uno staff tecnico unito fino all’inverosimile, che ha dato le giuste convinzioni ad un gruppo che, soltanto un mese fa, sembrava già sull’orlo del tracollo e che, adesso, si è rilanciato del tutto andando ad “espugnare” anche il PalaCarrara: l’ultima vittoria c’era stata a maggio contro Brescia e, sempre contro i lombardi, è arrivata la prima casalinga

di questo 2018/19. Un successo che ha ulteriormente dato slancio al gruppo di coach Alessandro Ramagli ed applaudito dal pubblico che è tornato a vedere l’intensità e l’abnegazione tipiche, da sempre, delle varie versioni biancorosse in Serie A. Adesso, però, arriva la prova-verità: dopo tre vittorie consecutive che hanno completamente ribaltato la classifica e dato grande linfa per la volata salvezza, è il momento della seconda prova di fila in casa in quella che è una delle partite più attese dell’anno contro la Virtus Bologna. Una partita particolare anche per coach Ramagli, che in bianconero c’è stato nelle ultime due stagioni: un feeling mai scoccato fino in fondo. L’avversario è ostico e di valore (giocatori come Pietro Aradori, Amath M’Baye, Tony Taylor sono di indiscusso spessore), per di più in cerca di punti per blindare il proprio accesso alle Final Eight di Coppa Italia. Da questo match inizia il tour de force natalizio (Torino, Trento, Cantù, Varese, Avellino in 20 giorni) che potrà dire molto sulle chance di salvezza della OriOra. Confermarsi una squadra “alla Salerni” non sarebbe male: ci mancherai tanto, coach.


L’INTERVISTA AL VICE-PRESIDENTE

“Ci sono tutti gli elementi per fare bene” Il numero-2 di via Fermi, Alberto Peluffo, traccia un bilancio del 2018 sia della società che del Consorzio “Pistoia Basket City” Vice-presidente Peluffo, partiamo da quanto successo finora: si chiude un 2018 ricco di grandi cambiamenti in seno al Pistoia Basket a livello di dirigenza e di struttura societaria. Quali sono stati, secondo lei, i più importanti e perché? Partiamo da un dato certo: da Bologna ad Avellino – passando per Pesaro – siamo l’unica società del centro Italia che milita in Serie A. Basta questo per rappresentare l’impresa che Pistoia, anno dopo anno, sta facendo per restare fra le migliori realtà del basket del nostro paese. Dal punto di vista sportivo, non potevamo chiedere di più. Ma per mantenerci a certi livelli era necessaria una struttura societaria che potesse supportare, con maggiore solidità, la parte sportiva. Da qui, i cambiamenti in ottica dirigenziale che ci sono stati in questi mesi: sapevamo che l’inizio sarebbe stato molto difficoltoso ma la

passione è tanta e la voglia di far bene altrettanto. Sappiamo, pertanto, di avere una grossa responsabilità nei confronti dell’intera città. Lei è uomo del Consorzio “Pistoia Basket City” che, ancor di più nel 2018, si è ulteriormente fortificato con nuovi ingressi: cosa rappresenta questo strumento per la società Pistoia Basket? Siamo partiti quasi per scommessa, muniti di infinita passione e di qualche idea che, a giudicare dai risultati, si è dimostrata vincente. Non avrei mai immaginato di arrivare a tanto e di questo non posso che ringraziare ogni singolo consorziato, un numero fra l’altro in continua crescita, che mi hanno sostenuto anche nei momenti più difficili di questo cammino comune. Adesso il Consorzio è l’azionista di maggioranza della società con il 30% delle quote: non ci basta, vogliamo

continuare a crescere. Sempre nell’interesse del Pistoia Basket e della città. Quale sarà l’obiettivo primario per il 2019 sia a livello di società che di Consorzio? Consolidarci, sapendo che i risultati sportivi sono una stretta conseguenza di quanto sarà forte la società della quale il Consorzio rappresenta una parte importantissima. Non sarà facile difendere la categoria, specialmente in un campionato estremamente livellato e sempre più competitivo, ma a Pistoia ci sono tutti gli elementi per continuare a raggiungere traguardi importanti: non vogliamo sbagliare. Dalla sfida odierna contro Bologna inizia il tour de force “natalizio” che porterà alla fine del girone d’andata: come reputa, al momento, il potenziale della OriOra? Non spetta a me giudicare: della squadra parlano i tecnici, che siano allenatori, giocatori o dirigenti preposti a farlo. Mi è piaciuta una frase rilasciata di recente dal nostro presidente Massimo Capecchi: Pistoia ha la tranquillità di una piazza del nord durante la settimana e il calore di una del sud durante la partita. Sono dell’idea che si può continuare a fare sport ad alto livello e ci credo ogni giorno di più.

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ROSTER AVVERSARIO

Segafredo Virtus Pallacanestro nelBologna D 7 – TONY TAYLOR (PLAYMAKER, 183 CM, 87 KG, USA, 1990)

Prodotto di George Washington University, esordisce fra i “pro” in D-League con i Tulsa 66-ers, prima di approdare, nel 2013, in Polonia. Nei due anni trascorsi con il Turow Zgorzelec vince un campionato e una supercoppa nazionale, approdando poi, nel 2015, all’Enisey Krasnojarsk (con cui chiude al 4° posto in FIBA Europe Cup). Trasferitosi, all’inizio della stagione 2016/17, a Strasburgo, dopo appena 11 partite rientra all’Enisey, poi, nello scorso campionato, veste i colori del Banvit. Giocatore dotato di talento offensivo e ottime letture, viaggia finora a 11.4 punti e 5.3 assist di media a gara. 0 – KEVIN PUNTER (GUARDIA, 190 CM, 86 KG, USA, 1993)

Classica guardia realizzatrice, è un tipico giocatore di striscia (viaggia a oltre il 45% da 3). Uscito dalla University of Tennessee nel 2016, la sua carriera da professionista si è svolta interamente in Europa: ha giocato infatti in Grecia, Belgio e Polonia, ma è nella seconda parte della scorsa stagione che, ingaggiato dall’AEK Atene, si è messo completamente in luce. Con i gialloneri conquista infatti la Champions League e la Coppa di Grecia, catturando l’interesse della Virtus, che lo ingaggia in estate. 21 – PIETRO ARADORI (GUARDIA/ALA, 196 CM, 100 KG, ITA, 1988)

Alla seconda stagione con le V Nere, è uno dei migliori talenti del basket italiano della sua generazione. Pilastro della Nazionale azzurra, quella del PalaCarrara sarà la sua presenza numero 373 in serie A, categoria nella quale ha segnato quasi 4200 punti. Nella ormai sua lunga carriera ha vinto due scudetti, due coppe Italia e due supercoppe italiane con Siena, una Supercoppa con Cantù e un’altra con Reggio Emilia. Viaggia, in queste prime nove giornate, a 16.8 punti di media a gara. 24 – AMATH M’BAYE (ALA, 206 CM, 107 KG, FRA, 1989)

Giocatore di grande fisicità e talento, è alla terza stagione consecutiva in serie A: prima di quella bianconera, ha infatti vestito le maglie di Brindisi e Milano, laureandosi, proprio lo scorso anno con l’Armani, campione d’Italia. Per lui, quest’anno, 9.6 punti e quasi 4 rimbalzi di media a gara, in oltre 26 minuti di media a gara. 41 – BRIAN QVALE (CENTRO, 210 CM, 115 KG, USA, 1988) (K)

Uscito da University of Montana nel 2011, ha sempre giocato in Europa: ha esordito infatti in Turchia con la casacca dell’Aliağa Petkim, per passare poi a Mons (in Belgio) e da qui a Bayreuth (in Germania), prima di far ritorno in Turchia, stavolta al Tofaş Bursa, nel 2014. Dal 2015 al 2017 lo troviamo nuovamente in Germania, all’Oldenburg, poi, nella scorsa stagione, veste i colori del Lokomotiv Kuban, con cui vince la Coppa di Russia.

6 – ALESSANDRO PAJOLA (PLAYMAKER, 194 CM, 89 KG, ITA, 1999)

Chiamato a confermarsi dopo le buone cose fatte vedere lo scorso anno, è un giocatore di temperamento e carattere, nonostante la giovane età, dotato di un’ottima fisicità per il ruolo di playmaker. 9 – ALESSANDRO CAPPELLETTI (PLAY, 182 CM, 82 KG, ITA, 1995)

Nonostante i tanti, gravi, infortuni patiti in carriera, a 23 anni è riuscito ad approdare in serie A, categoria cui poteva senz’altro essersi affacciato prima. Prodotto delle giovanili della Mens Sana, ha giocato in carriera anche ad Omegna. Viaggia, nelle cinque gare in cui è sceso finora in campo, a 3.2 punti di media a partita. 25 – DAVID COURNOOH (PLAY/GUARDIA, 187 CM, 83 KG, ITA, 1990)

Giunto alle soglie delle 200 presenze in serie A, è alla sua prima stagione alla Virtus, dopo aver vestito, nel massimo campionato, le maglie di Siena, Brindisi, Pistoia e Cantù. Giocatore dotato di buone doti atletiche, fino a oggi il suo rendimento con la casacca delle V Nere è stato piuttosto discontinuo. 1 – KELVIN MARTIN (ALA, 196 CM, 95 KG, USA, 1989)

Già visto in Italia prima ad Agrigento, poi lo scorso anno a Cremona (dove fu protagonista di un ottimo campionato), è un giocatore atletico, pericoloso anche dal perimetro, che quest’anno viaggia a 6.6 punti e 4.4 rimbalzi di media a partita. In carriera ha giocato anche in Olanda e in Germania. 8 – FILIPPO BALDI ROSSI (ALA/CENTRO, 207 CM, 97 KG, ITA, 1991)

Prodotto proprio del settore giovanile virtussino, ha esordito in serie A con le V Nere nel 2008/09. Passato poi a Perugia, Torino e soprattutto Trento (con cui ha conquistato la promozione in serie A nel 2014), è tornato a Bologna nel corso della scorsa stagione. Giocatore pericoloso dal perimetro, buon rimbalzista, viaggia finora a 3.2 punti di media a gara. 11 – DEJAN KRAVIC (CENTRO, 211 CM, 109 KG, SRB/CAN, 1990)

Uscito da Texas Tech nel 2014, ha giocato in Grecia, Olanda e Belgio. Classico centro dotato di grande fisicità, sa farsi sentire sotto i tabelloni sia in attacco (in carriera è sempre andato oltre la doppia cifra) che in difesa. Per lui, in questa stagione da esordiente in serie A, 12.3 punti e oltre 6 rimbalzi di media a gara.


IL FOCUS SULL’AVVERSARIO: SEGAFREDO BOLOGNA

Grandi obiettivi per la risalita della Virtus

Le “VuNere” sono reduci da un pesante ko interno contro Sassari: vogliono ripartire al meglio Due soli punti in classifica separano, prima di questo match, la Segafredo e la OriOra. Impensabile soltanto fino a poche settimane fa, in larga parte per demerito di Pistoia che è reduce, adesso, da tre vittorie consecutive ma, allo stesso tempo, di difficile giudizio anche per le “VuNere” che sono partite in questa stagione nel migliore dei modi e che, invece, stanno cedendo il passo. Sicuramente incide anche il doppio impegno, con la Virtus tornata dopo più di un decennio in Europa giocando in Champions League, però adesso la squadra di coach Pino Sacripanti si presenta al PalaCarrara con due sconfitte consecutive a cavallo della sosta che hanno rallentato la corsa verso la conquista delle Final Eight e la stabilizzazione all’interno della zona playoff. Guai pensare, però, che i

bianconeri siano in fase calante: fuori casa si sono già imposti a Trieste ed Avellino in apertura ma, allo stesso modo, hanno avuto difficoltà in casa superati nettamente prima da Milano, poi da Cremona e domenica scorsa da una Sassari mortifera. Un roster di sicuro affidamento sia fra gli stranieri che nel reparto italiani, guidato da Pietro Aradori coadiuvato da Filippo Baldi Rossi che vuole tornare sui livelli visti a Trento nelle ultime stagioni: sono loro, assieme all’ex del match David Cournooh, che devono plasmare i più inesperti come Pajola e Cappelletti. Chi sta soffrendo nelle ultime uscite è Amath M’Baye, ex top cannoniere di Serie A con Brindisi, che dopo un anno in naftalina a Milano deve tornare sui suoi livelli. Chi non si nasconde, invece, sono i vari Kevin Punter e Brian Qvale

FIABA

nel pitturato. Ci sarà, poi, da tener d’occhio in cabina di regia un talento puro come Tony Taylor arrivato in Italia con la voglia di stupire ancora dopo ottime cose fatte vedere nel corso della sua carriera: è su di lui che coach Sacripanti fa grosso affidamento per risalire la china quanto prima anche perché, al momento, la Segafredo per la classifica avulsa sarebbe fuori dalle Final Eight di Coppa Italia e le partite iniziano a diminuire in vista della fine del girone d’andata. Clienti scomodissimi per tutti quanti che, sicuramente, avranno qualche ora di sonno in meno e di stress in più rispetto ai giocatori della OriOra alla luce dell’impegno infrasettimanale di Champions League in Lituania a Klaipeda.


RUBRICA PISTOIA BASKETACADEMY

Un occhio al mondo femminile Ecco gli ultimi risultati

IL VOLTO NUOVO

Dominique Johnson

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SI È FINALMENTE SBLOCCATO IL GRANDE COLPO DI MERCATO DEI BIANCOROSSI: ADESSO DJ PUÒ ESSERE IL LEADER DELLA SQUADRA Il colpo di mercato dell’estate biancorossa ha sofferto, come tutta la squadra, nelle prime gare stagionali. Nominato capitano in virtù dell’esperienza in Italia e della capacità di essere decisivo nei momenti che contano, Dominique Johnson nelle prime sei uscite si è quasi nascosto. Apparso a volte timido, altre volte un po’ confusionario, l’ex-giocatore di Varese e Venezia sembrava incapace di prendere per mano la squadra. La svolta, manco a dirlo, è arrivata a Sassari: al PalaSerradimigni segna 32 punti e con Peak si carica i compagni sulle spalle, guidando i biancorossi ad un incredibile successo che sembra aver cambiato il destino della stagione della OriOra. Nelle successive due vittorie, a Reggio e con Brescia, non ha magari ripetuto, nei numeri, quel tipo di prestazione, ma è sempre stato un punto di riferimento in campo, compiendo scelte intelligenti,

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soprattutto nei momenti decisivi. E’ questo che gli chiede coach Ramagli, che di lui ha sempre detto, fin dall’annuncio del suo ingaggio, un gran bene. “Sono a Pistoia per riscoprire la voglia di giocare a basket”, ha affermato il numero 23 nel giorno della sua presentazione alla stampa, sapendo che a Venezia, forse, ci si sarebbe aspettati di più da lui, dopo i fuochi d’artificio fatti nella sua prima esperienza italiana con la maglia di Varese. Oggi, dopo tre vittorie consecutive e una posizione di classifica un po’ meno preoccupante di un mese fa, Dominique e la OriOra sono pronti a spiccare il volo: prima c’è da battere la Virtus e provare a centrare il quarto successo in fila (roba che a Pistoia manca dall’inizio del campionato 2016/17), ma c’è da giurarci che il capitano ce la metterà tutta per provare a regalare un’altra serata di gioia al pubblico del PalaCarrara.

Il Pistoia Basket Academy non è solo maschi ed ottimi risultati a livello regionale e nazionale, come dimostrato con l’ultima Next Gen Cup. C’è un grande lavoro portato avanti anche a livello femminile che inizia a dare i suoi frutti in termini di adesione, di riscontro positivo in città e di attenzione. Chi macina vittorie è l’Under14 “pink” che, alla palestra Einaudi, ha avuto la meglio del Quartiere5 Firenze per 52-42 nella prima partita del girone di ritorno di questa fase eliminatoria (top-scorer Scatizzi con 12 punti). Non finisce nel migliore dei modi, invece, la trasferta in quel di Porcari per le ragazze dell’Under16 Regionale che patiscono un brutto inizio e non riescono più a rientrare: 77-40 per le lucchesi con Battistini miglior marcatrice con otto punti. Iniezioni di fiducia, comunque, per un settore che può soltanto che crescere.

Agente

Daniela Mangani Agente di zona

Cell. 339 8663803 Fax 055 7830095 danielamangani@libero.it

Via Vivaldi 29 Pistoia, Italia aperti dal lunedì al venerdì 9.00 /19.00 Sabato 10.00-13.00 / 16.00 – 19.00 Tel. + 39 0573 1725406

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