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In copertina un’opera di Fabio De Poli
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Periodico di informazione sportiva testata registrata presso il Tribunale di Pistoia N° 10/2013 in data 7/10/2013 – Direttore Responsabile Emanuele Begliomini
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DOMENICA 6 GENNAIO 2019 ORE 19.05 - PALACARRARA
L’EDITORIALE
I LIMITI, COME LE PAURE, SONO SPESSO SOLO UN'ILLUSIONE Michael Jordan
Quando i computer erano ancora poco conosciuti, scegliemmo di dare vita a un'azienda tecnologica. I fatti ci hanno dato ragione e oggi siamo una squadra in grado di vincere su qualsiasi parquet.
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IN COLLABORAZIONE CON
ELEGARI
DI SAVERIO M
Invertire la rotta al PalaCarrara Ultima sfida casalinga di un girone d’andata pieno di difficoltà fra le mura amiche E’ vero che gli avversari si chiamavano Venezia, seconda forza del campionato, Brindisi che sta facendo molto bene, Cremona, una delle sorprese della stagione, Virtus Bologna che ha un organico di indiscusso valore (anche a livello europeo) e Trento che, dopo un inizio complicato, sta provando a risalire la china, però il girone d’andata “casalingo” che si chiude quest’oggi con il posticipo contro l’Openjobmetis Varese non accontenta particolarmente il coach della OriOra, Alessandro Ramagli. L’unica affermazione centrata contro la Germani Brescia lascia un po’ di amaro in bocca e non soltanto per aver condiviso poche gioie con chi frequenta, ogni domenica, i gradoni di via Fermi. Una compagine come la OriOra, che ha come obiettivo fondante della stagione la salvezza, deve obbligatoriamente passare da un rendimento positivo in casa, nel proprio fortino, di fronte ai propri tifosi che, soltanto quando si gioca al PalaCarrara, possono far sentire davvero il “fattore campo”. Per le più svariate difficoltà, invece, questo non è successo e ripartire in questo 2019 con una vittoria, tutt’altro che semplice da conquistare vista la caratura
dell’avversario, potrebbe dare la spinta decisiva per provare a lasciarsi alle spalle l’ultimo posto della graduatoria. Del resto, l’impegno ai ragazzi che vanno in campo non manca, sia durante la partita che in settimana agli allenamenti, ed il rendimento sta crescendo con il passare delle settimane. Ci sarà da rimanere in trincea, usando le parole dello stesso coach, “fino all’ultimo secondo dell’ultimo possesso dell’ultima giornata di campionato per salvarci” e così la OriOra farà. Intanto, però, c’è da mettersi nelle condizioni per poter arrivare a quel momento iniziando a macinare punti anche fra le mura amiche per prendere ancora più convinzione dei propri mezzi. Contro Varese non sarà facile: una delle sorprese della stagione, sta giocando un’ottima pallacanestro guidata in regia da un grande ex che torna, per la prima volta da avversario, a Pistoia ovvero l’ex capitano Ronald Moore. Dopo tre anni vissuti da protagonista, sta facendo bene anche in Lombardia: vedremo se l’emozione farà brutti scherzi oppure no. Intanto Buon Anno a tutti i tifosi biancorossi, uniti e concentrati per arrivare all’obiettivo finale.
INTERVISTA A GIACOMO GALANDA
«Stiamo migliorando ma manca ancora continuità» Lo special project manager della Giorgio Tesi Group presenta la sfida nella veste di doppio ex Con Gek Galanda analizziamo la sfida fra Pistoia e Varese, che per lei ha un sapore particolare, partendo dagli aspetti generali: come valuta, finora, il campionato della OriOra? «Stiamo vedendo un andamento altalenante: è una squadra che ha sorpreso quando sembrava alle corde vincendo tre partite in fila contro Brescia ed in due trasferte, sulla carta, insperate. Però manca ancora la continuità anche se il miglioramento c’è stato visto che all’inizio c’era proprio difficoltà a reggere il campo e, adesso, alcune occasioni sono state gettate alle ortiche. Le notizie positive arrivano dal reparto dei giovani che stanno facendo esperienza e stanno
crescendo». Dall’alto della sua esperienza, come vede la lotta-salvezza in Serie A? «Purtroppo ci sono questioni extracampo che rischiano di pregiudicare tutto quanto e, nello specifico, mi riferisco ad Avellino e Cantù. Coi campani si dovrà capire cosa succederà anche se la squadra ha reagito alla grande e, a me, piace molto e può essere addirittura la seconda forza del campionato. Cantù è in difficoltà e andrà valutata mentre Reggio Emilia ha sbagliato in fase estivo e ha avuto problemi col mercato come Pistoia. Il campionato è ancora molto lungo: mi auguro, però, che la salvezza si decida sul campo e non negli uffici
altrimenti sarebbe un fallimento per tutti quanti visto che la Lega sta lavorando per dare un’alta qualità in tutto e questa botta non è indifferente». Arriva Varese, assieme a Cremona la grande sorpresa di questa stagione: cosa le piace maggiormente degli avversari odierni? «Penso che sia una squadra normale ma costruita molto bene e comandata da un allenatore che punta molto sulla coralità del suo sistema e sulla difesa proponendo tranquillità e qualità di gioco. Hanno mantenuto il gruppo di italiani rispetto allo scorso anno e sono diventati anche protagonisti: non puoi basarti esclusivamente sulla tua punta di diamante straniera per fare bene in Serie A ma lavorare tutti assieme e Varese questo fa. E complimenti alla società che ha ricostruito, per bene, le proprie basi, e si distingue nel panorama italiano anche per i lunghi contratti proposti ai giocatori: Avramovic ne è l’esempio e adesso stanno raccogliendo i frutti».
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ROSTER AVVERSARIO
PallacanestroVarese nel D Openjobmetis 25 – RONALD MOORE (PLAYMAKER, 183 CM, 75 KG, USA, 1988)
Il grande “ex” della partita, recordman per presenze e punti segnati in serie A con la maglia del Pistoia Basket, torna per la prima volta al PalaCarrara da avversario. Playmaker vecchio stile, bravo a mettere in ritmo i compagni, intelligente nelle letture e capace di far girare la squadra con grande naturalezza, è alla sua sesta stagione consecutiva in serie A, categoria nella quale, proprio contro la OriOra, taglierà il traguardo delle 150 presenze. 4 – ALEKSA AVRAMOVIC (GUARDIA, 192 CM, 84 KG, SRB, 1994)
Approdato a Varese nel 2016, dopo aver sempre giocato in Patria (Borac Čačak e OKK Belgrado), si è guadagnato, in questi due anni, considerazione e prestigio. Ha disputato, complessivamente, 70 gare in serie A, mettendosi in mostra come giocatore dotato di ottima vena realizzativa, ma anche diligente e aggressivo in difesa. Nelle tredici gare fin qui disputate, è sempre andato in doppia cifra, tranne in una occasione in cui si è fermato a 9 (alla quinta giornata, contro Reggio Emilia). 11 – THOMAS SCRUBB (ALA, 198 CM, 91 KG, CAN/ENG, 1991)
Prodotto di Carleton University, ha esordito in Europa nel 2015, giocando nel campionato finlandese. Passato in Germania (ai Gießen 46ers) nel 2016, è approdato in Italia nell’estate del 2017, ad Avellino. Con la casacca degli irpini ha chiuso la scorsa stagione a 9.2 punti e 4.5 rimbalzi di media a gara, numeri sensibilmente cresciuti nel corso delle prime giornate del corrente campionato. 2 – DOMINIQUE ARCHIE (ALA, 201 CM, 102 KG, USA, 1987)
Uscito dalla University of South Carolina nel 2010, dopo una parentesi in D-League agli Austin Toros, approda in Europa, giocando per due anni in Romania. In Italia nel 2013, conquista subito la serie A con Capo d’Orlando, dove gioca anche nella stagione successiva. Ad aprile 2015 è in Belgio, dove con l’Ostenda vince due campionati, una coppa nazionale e una supercoppa, prima di tornare a Capo d’Orlando. Lo scorso anno è in Israele, al Bnei Herzliya, In estate firma con Varese, dove viaggia a oltre 12 punti e quasi 5 rimbalzi di media a gara. 16 – TYLER CAIN (CENTRO, 203 CM, 107 KG, USA, 1988)
Dopo aver giocato dal 2010 al 2013 in Lettonia, approda in Italia nel 2013/14, firmando con Forlì, in A2 Gold. Nella stagione successiva si trasferisce in Francia, Paese in cui rimane per tre anni, vestendo le maglie di Pau-Lacq-Orthez, Digione e Chalons-Reims. Ottimo rimbalzista e giocatore anche affidabile offensivamente, in questa sua seconda stagione di serie A (entrambe a Varese) si sta mettendo in luce come un elemento solido e continuo nell’arco dei 40 minuti, nonostante una mano non particolarmente educata.
15 – MATTEO TAMBONE (PLAYMAKER, 192 CM, 89 KG, ITA, 1994)
Cresciuto nelle giovanili della Virtus Roma, ha esordito in serie A nella stagione 2012/13, disputando 13 partite. Dopo due anni a Ravenna, in A2 Silver, nel 2015/16 è passato a Treviglio, per poi tornare a Ravenna l’anno successivo. Alla sua seconda, vera, stagione nel massimo campionato, viaggia a una media di quasi 5 punti e 1.1 assist a partita. 10 – JEAN SALUMU (ALA, 193 CM, 87 KG, BEL, 1990)
Ingaggiato nel mese di dicembre, ha quasi interamente giocato la sua carriera in Belgio: ha vinto sei scudetti consecutivi e sette Coppe del Belgio con la casacca dell’Ostenda, venendo anche eletto MVP dello scorso campionato. Ha iniziato la corrente stagione in Turchia, al Sakarya. 21 – GIANCARLO FERRERO (GUARDIA/ALA, 198 CM, 97 KG, ITA, 1988) (K)
Giocatore dalla lunga carriera, è alla sua quarta stagione a Varese. Terminato il proprio percorso giovanile a Casale Monferrato, con i rossoblu ha esordito in prima squadra nella stagione 2004/05, conquistando la promozione in LegaDue. A Casale resta fino al 2006, poi viene girato in prestito a Valenza, Virtus Siena e Osimo, prima di rientrare alla Junior nel 2009. Diventato uno dei punti fermi della squadra, ottiene la promozione in serie A nel 2011, esordendo così nel massimo campionato a 23 anni. Lascia Casale a metà stagione, per approdare alla Biancoblu Bologna, ma torna di nuovo alla Junior nella stagione seguente, partecipando al campionato di LegaDue. Chiusa dopo quasi 150 presenze l’esperienza rossoblu, si accasa per due anni a Trapani, prima di firmare con Varese nell’estate del 2015. Eccellente uomo squadra, in questa stagione viaggia a 5.5 punti di media a gara. 8 – NICOLA NATALI (ALA, 202 CM, 95 KG, ITA, 1988)
Prodotto del settore giovanile di Montecatini, proprio con i termali ha esordito in prima squadra nel 2005. Rimasto in rossoblu fino al 2009, ha giocato poi per due anni a Trento e per altrettanti a Forlì, prima di trasferirsi a Barcellona Pozzo di Gotto e di qui a Casale, dove ha disputato tre stagioni, dal 20154 al 2017. E’ al suo secondo campionato a Varese. 7 – ANTONIO IANNUZZI (ALA, 208 CM, 106 KG, ITA 1985)
Prodotto del settore giovanile della Mens Sana, è approdato in serie A solo due anni fa, grazie a Capo d’Orlando che lo ha pescato a Omegna. Passato a Torino e poi a Brindisi nella scorsa stagione, in estate ha firmato con Varese, anche se finora non è riuscito a incidere come ci si aspettava.
IL FOCUS SULL’AVVERSARIO: OPENJOBMETIS VARESE
Una delle grandi rivelazioni della stagione Sotto l’attenta guida di coach Attilio Caja, i lombardi si stanno togliendo grandi soddisfazioni L’onda lunga della risalita in graduatoria della Openjobmetis, iniziata sul finire del 2017, non è ancora terminata. Già perché soltanto un anno fa, più o meno di questi tempi, i lombardi erano finiti addirittura in fondo alla classifica, complice un inizio di stagione pessimo. Poi, la rinascita, timbrata da un coach che si sta ritagliando uno spazio importante in questa Serie A, oltre ad essere uno dei più esperti, come Attilio Caja. Dal rischio retrocessione alla conquista dei playoff il passo è stato più breve del previsto e adesso la rincorsa prosegue. Un girone d’andata che si sta concludendo in maniera trionfale per Varese che è
sempre rimasta dentro i primi 4-5 posti della classifica facendo tornare il grande entusiasmo dei tempi d’oro a Masnago. Una compagine basata sul talento degli stranieri – da Ron Moore in cabina di regia ad Aleksa Avramovic fino a Thomas Scrubb (impressionante il suo 6/6 da 3 punti, in un solo quarto, contro Cantù per Natale) e Dominique Archie – ma anche sulla voglia degli italiani di emergere: Nicola Natali, montecatinese “doc”, e Antonio Iannuzzi assieme a Ferrero possono essere dei fattori partendo dalla panchina. Una squadra che si fa valere nel pitturato pur senza grandi picchi realizzativi (77 punti di media a
gara) e che lotta come non mai a livello difensivo. I fari dell’attenzione, però, saranno concentrati sul ritorno di “Ronnie” Moore, da avversario, al PalaCarrara. Per tre anni regista inamovibile del Pistoia Basket, ha lasciato un grande ricordo da queste parti dovendo anche vestire la fascia di capitano nella stagione più difficile, ovvero quella passata. Anche se ha cambiato casacca, continua ad essere decisivo: 11 punti di media col 50% da 2 e 4.6 assist a partita sono numeri che, da queste parti, conosciamo bene. Allora tutti in piedi per “Ronnie”.
RUBRICA PISTOIA BASKET ACADEMY
La grande festa di fine anno
IL VOLTO NUOVO
L.J. Peak
Arrivato dalla Nuova Zelanda si sta
www.primanaturagiardini.it
rivelando elemento cardine della OriOra Il più giovane fra gli stranieri della OriOra è un giocatore intrigante e dal potenziale sicuramente notevole. In possesso di un fisico importante e di una duttilità davvero notevole, soprattutto a livello difensivo (nella vittoriosa sfida interna contro Brescia, incollato a Vitali ne ha limitato di molto il raggio di azione e la pericolosità), è spesso l’elemento in grado di spostare gli equilibri sul parquet, anche andando oltre ai numeri. Eppure L.J. Peak, 22 anni da Gaffney in South Carolina (la stessa città di Frank Underwood, immaginario protagonista della fortunatissima serie House of Cards), è un esordiente a livello europeo e, di fatto, un giocatore alla seconda esperienza fuori dagli States, dopo la breve parentesi vissuta in Nuova Zelanda da aprile a luglio dello scorso anno. Formatosi a Georgetown University, la più antica università cattolica americana e una delle più prestigiose dell’intero Paese, è un
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ragazzo che non ama molto parlare, specie se di fronte alle telecamere: preferisce di gran lunga impegnarsi in palestra e lavorare duro, sia durante la settimana che in partita. Non dotato di una classe sopraffina, ma indubbiamente in grado di poter essere un fattore (e nella prima vittoria stagionale, quella roboante di Sassari, lo ha dimostrato) il suo obiettivo nell’immediato deve essere quello di trovare continuità e limitare il più possibile gli alti e bassi tipici di un giovane e per di più semiesordiente. Margini di crescita e mentalità vincente (“un giocatore quando va in campo ci va sempre per vincere, come se il suo obiettivo fosse quello di conquistare il titolo”) non gli mancano e sicuramente le fortune della stagione di Pistoia dipenderanno anche dai suoi progressi. La speranza di coach Ramagli e dello staff è quella di averlo sempre al top, magari dimostrandosi decisivo come successo contro Brescia o a Sassari.
Poco prima di Natale si è celebrata, sul parquet del PalaCarrara, la festa di fine anno del Pistoia Basket Academy. Un occasione per vedere tutti insieme i tantissimi ragazzi che animano il settore giovanile biancorosso stretti intorno al ricordo della guida che da poche settimane ci ha lasciato, ovvero Piernicola Salerni. Il bilancio è stato tracciato dal direttore tecnico, e coach, Cristiano Biagini ed è da lì che si parte per un 2019 che promette sicuramente bene visto l’andamento che stanno avendo le varie compagini nei rispettivi campionati regionali in attesa di passare alle fasi successive. Nell’occasione, quindi, brindisi, strette di mano ed abbracci per salutare con gioia l’arrivo delle festività: giusto il tempo di tirare il fiato qualche giorno, poi si riparte verso nuove ed entusiasmanti avventure.
Agente
Daniela Mangani Agente di zona
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