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BONUS VERDE
Tra i vari bonus confermati per il 2023 (e valido anche nel 2024) rientra il Bonus Verde. Si tratta di un’agevolazione fiscale che premia la manutenzione straordinaria di giardini, terrazzi e aree scoperte pertinenziali. Essa consiste in una detrazione Irpef del 36% da calcolare su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare residenziale, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.
Gli Interventi Agevolabili
→ “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici residenziali esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni;
→ realizzazionedi impianti di irrigazione e di pozzi;
→ realizzazionedicopertureaverdeedi giardini pensili
36% NON PER TUTTI
Nel caso in cui gli interventi di “sistemazione a verde” siano realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, oppure all’esercizio di attività commerciali, la detrazione spettante è ridotta del 50 per cento. Questo significa che, nel caso in cui la casa di abitazione sia anche sede di studio professionale del proprietario, la detrazione massima per gli interventi realizzati attraverso questo incentivo non sarà più di 1800 euro da ripartire in 10 anni, ma di 900 euro complessivamente. E’ una notizia che interessa in modo particolare chi lavora con partita IVA domiciliata nella propria abitazione.
Danno diritto al bonus solo gli interventi straordinari, cioè le opere che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o all’area interessata e che portino alla sistemazione a verde ex novo o al rinnovamento dell’esistente. La realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi è agevolabile solo se permanente e se l’intervento è innovativo. Possono essere incluse anche le spese di progettazione e manutenzione se connesse all’esecuzione delle suddette opere.
Manutenzione Ordinaria
La detrazione non spetta per le spese relative alla manutenzione ordinaria e periodica dei giardini e per i lavori in economia. Se un contribuente esegue gli interventi su più unità immobiliari il diritto alla detrazione è riconosciuto più volte. In caso di vendita dell’unità immobiliare, la detrazione non utilizzata viene trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, al nuovo acquirente. In caso di decesso invece, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conserva la detenzione materiale e diretta dell’immobile.
Anche quest'anno i contribuenti hanno la possibilità di detrarre le spese di ristrutturazione avvantaggiandosi di un'agevolazione fiscale pari, come già in passato, al 50%
MASSIMO 96.000 EURO
Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio fino al 31 dicembre 2024 possono beneficiare del Bonus Ristrutturazione, ossia la possibilità di detrarre dall'Irpef fino al 50% delle spese sostenute con un tetto di spesa pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Salvo che non intervenga una nuova proroga, dal 1° gennaio 2025 la detrazione tornerà invece alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro. L'agevolazione è fruibile sia quando si effettuano opere su singole unità abitative sia quando riguardano lavori su parti comuni di edifici condominiali. Il tetto di spesa è annuale e riguarda il sin-
Pertinenze E Box
E' possibile beneficiare del Bonus Casa anche se gli interventi vengono effettuatisolo su una pertinenza e "indipendentemente dalla circostanza che l’intervento interessi anche il relativo edificio residenziale principale" come evidenziato nella Circolare n. 30/E/2020 e nella risposta n. 806/2021 dell'Agenzia delle Entrate. Gli interventi solo sulla pertinenza sono possibili anche in ambito condominiale. In questo caso possono accedere al bonus anche i possessori o i detentori di sole pertinenze. Condizione necessaria è che essi sostengano le spese per i lavori sulle parti comuni (Circolare delle Entrate n. 24/E/2020, paragrafo 2).
La normativa in materia specifica che tutti i lavori effettuati su tutte le tipologie di boxes (interrati o fuori terra, autorimesse collettive, posti auto coperti o scoperti) possono usufruire dell’agevolazione purché siano pertinenziali ad una abitazione. Se le opere però determinano un cambio di destinazione d’uso, le somme spese non possono essere portate in detrazione.
golo immobile e le sue pertinenze unitariamente considerate, anche se accatastate separatamente. Gli interventi edilizi effettuati sulla pertinenza non hanno, infatti, un autonomo limite di spesa, ma rientrano nella somma massima prevista per l’unità abitativa di cui la pertinenza è al servizio.
DETRAZIONE DIMEZZATA SE...
Quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, arte o professione, la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%.
10 Quote
L’agevolazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta.