Anno XI • febbraio - marzo 2016
AlphaElectric
Scossa al mercato grazie alle soluzioni innovative Alphabet Mercedes Me
Un passo nel futuro per la casa della Stella Tesla
Con Tripitaly Drive irrompe nel mondo del noleggio
www.missionline.it
Speciale Flotte di Proprietà
I VEICOLI COMMERCIALI AI RAGGI X
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Leasing Renault a
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1 Sommario 1 16_Layout 1 23/02/16 08.53 Pagina 1
SOMMARIO
Febbraio-Marzo 2016 • numero 1
4
15
40
CrusCotto
MerCeDes Me
Car wrapping
Un 2015 d’oro per le immatricolazioni d’auto
Con Mercedes Me il via alla mobilità integrata
di Salvatore Saladino
di Alberto Vita
Personalizzazione e protezione: le due facce del car wrapping di Serena Piazzi
8
20
tripitaly Drive
professione fleet Manager
Con Tripitaly Drive la Tesla mette un piede nel mondo del noleggio
Anche chi va veloce come Fastweb pensa all’ibrido
43 l’analisi Di Missionfleet
di Alberto Vita
Il Suv entra in flotta con la Porsche Macan
10
27
Con la CLS Shooting Brake la Mercedes lancia il coupé-Wagon
speCiale Ces
toyota & leXus
di Pierluigi Bonora
A Las Vegas si sperimentano le auto del futuro
Toyota spinge l’ibrido anche per le flotte
di Cristina Nerelli
di Alberto Vita
di Alberto Vita
12
29
salone Di Detroit
speCiale veiColi CoMMerCiali
Dagli Usa una carica di auto a caccia delle premium tedesche di Pierluigi Bonora
News l’eDitoriale DuraleX MerCato
3 18 23
Il dado è tratto Nel regno del Tco di Mauro Serena
Informazione pubblicitaria alphabet
19
FEBBRAIO-MARZO 2016 | 1
MASERATI ITALIA
2 Editoriale 1 16_Layout 1 23/02/16 08.53 Pagina 3
L’editoriale di Alberto Vita
ALEA IACTA EST
M
i sa che ci siamo. O almeno siamo pronti a far sì che l’ibrido e l’elettrico non siano più visti solo come auto per fulminati ecologisti, per “fighetti” della Milano o Roma bene o tassisti impenitenti. Le auto ibride e quelle elettriche stanno diventando sempre di più le vetture a “propulsione alternativa” preferite dal mercato, erodendo anche lo spazio che nel passato si erano conquistate le motorizzazioni a Gpl e Metano, con immatricolazioni a picco nei principali paesi europei, in particolare in Italia e in Olanda, come abbiamo riportato delle nostre News di Mercato. Ibrido ed elettrico che l’hanno fatta da padrone anche al Salone dell’elettronica di consumo di Las Vegas, il Ces, dove quest’anno moltissime case automobilistiche hanno partecipato con le loro idee di futuro e le tante diavolerie tecnologiche che un po’ tutti stanno sperimentando. Naturalmente con le motorizzazioni alternative al centro. Proposte che non sono mancate anche in un Salone un po’ più “muscolare” come quello di Detroit dove, a causa anche dei bassi prezzi dei carburanti negli States, hanno visto ritornare di prepotenza sulla scena i grandi Suv e i tipici Pick-up americani. Scoprite molte delle novità proposte dei due saloni a stelle e strisce nei resoconti dei nostri inviati. Ma, tornando a casa nostra, molti sono gli indizi che concorrono, forse, a fare una prova che il momento dell’ibrido e dell’elettrico sia veramente arrivato. Toyota Italia ha presentato per il mercato italiano la quarta generazione della Prius, con contenuti tecnologici ancora più innovativi e una alimentazione mista ancora più efficiente, con sfidanti obiettivi di vendite. Nell’articolo dedicato all’attività di Fleet management del Casa nipponica potete leggere
un assaggio della presentazione, che poi svilupperemo in un articolo più ampio sul prossimo numero. E Tripitaly Drive, società del gruppo Uvet, ha scelto Tesla per iniziare un servizio di transfer e Ncc premium, con l’intenzione poi di inserire quest’auto anche nel noleggio a lungo termine con la sua società Tkt. Società di Nlt che, come potete vedere anche dalla nostra copertina con Alphabet, stanno sempre di più mettendo a punto progetti per le loro aziende-clienti che puntano sulle motorizzazioni alternative. Una spinta che sarà possibile se nelle aziende la sensibilità sul controllo delle emissioni delle loro flotte prenderà maggiormente piede. E, sentendo Barbara Caimmi, neo Fleet manager di Fastweb, questa sensibilità c’è già. Anzi, e sono parole sue queste, “io avrei osato ancora di più” rispetto ai 150 g/km di CO2 inseriti nelle loro car list come limite massimo per la scelta delle auto. Con ben cinque ibride che, da quest’anno, vi debuttano. Una febbre che, anche se con un obiettivo operativo ben preciso, ovvero le consegne nell’ultimo miglio, ha contagiato anche il mondo dei veicoli commerciali che abbiamo sviscerato con un lungo e interessante articolo del nostro precedente direttore Mauro Serena. Veicoli commerciali legati anche a un altro articolo che vi abbiamo voluto proporre e di cui non si parla molto né sulle riviste consumer né su quelle specializzate, ovvero il Car Wrapping che, come abbiamo intitolato noi, serve “per proteggere e per personalizzare” i veicoli. Buona lettura. @chevida vita@newsteca.it FEBBRAIO-MARZO 2016 | 3
3 Cruscotto 1 16_Layout 1 23/02/16 08.53 Pagina 4
MISSIONFLEET CRuSCOTTO
UN 2015 D’ORO PER LE IMMATRICOLAZIONI D’AUTO.
E CRESCONO LE STIME POSITIVE PER IL 2016 Non rallentano le vendite auto neppure verso fine anno, malgrado il ricorso alle autoimmatricolazioni sia in grosso calo, bilanciata da una positiva spinta del provvedimento sul super-ammortamento. Migliorano ancora le previsioni per il 2016. Siamo fuori dalle secche?
di Salvatore Saladino
I Il mercato delle vendite auto non rallenta neanche a fine 2015, anno che chiude con un più 16,5% rispetto all’intero 2014. I veicoli commerciali sono anche loro in ripresa, sebbene con uno slancio minore (+10,8%). L’effetto della Legge di Stabilità 2016 introdotta da fine ottobre, che
contiene il provvedimento sul “superammortamento”, fa però sentire i suoi effetti positivi sugli ultimi mesi dell’anno: a dicembre, per esempio, la crescita delle vendite è stata del 13,6%, riequilibrando le immatricolazioni delle case auto che, dopo una forte spinta nella prima parte dell’anno con picchi di quasi il 75% in più rispetto al 2014, a dicembre segnano un arretramento del 18,4%. D’altra parte le km 0 restano anch’esse inferiori allo scorso anno (–4,7%). Le cifre utilizzate sono a cura di Dataforce, una società di analisi di mercato che opera a livello internazionale, fornendo
all’industria automobilistica informazioni ad alto contenuto qualitativo concernenti le flotte e i vari canali di vendita. L’obiettivo è rispondere alle esigenze del management strategico e operativo della filiera automotive con supporti di business intelligence dando la massima trasparenza al mercato. Sempre ottimo il trend delle immatricolazioni vetture a privati, il vero barometro del mercato: +18,9% superiore alla media del mercato, segnale quindi molto positivo e le immatricolazioni a società crescono in maniera ancora più vigorosa: 24,8% in più rispetto al dato cumulato dell’intero 2014, con una
MERCATO ITALIA PASSENgER CARS + LCV
PC Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale PC LCV (0-3.5t) Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale LCV Totale generale FONTE: DATAFORCE
4 | FEBBRAIO-MARZO 2016
dicembre 2015
dicembre 2014
Diff. mese
Diff. mese %
Cumulato 2015
Cumulato 2014
Diff. YTD cum.
Diff. YTD cum. %
75.683 7.184 1.135 8.319 109 9.628 5.543 11.200 1.618 112.100
62.702 4.598 1.808 6.406 313 8.580 2.862 10.840 1.982 93.685
12.981 2.586 -673 1.913 -204 1.048 2.681 360 -364 18.415
20,70% 56,24% -37,22% 29,86% -65,18% 12,21% 93,68% 3,32% -18,37% 19,66%
1.022.340 70.030 24.383 94.413 4.177 191.603 121.019 130.696 44.173 1.608.421
859.970 56.103 22.800 78.903 4.571 161.980 100.765 137.157 37.516 1.380.862
162.370 13.927 1.583 15.510 -394 29.623 20.254 -6.461 6.657 227.559
18,88% 24,82% 6,94% 19,66% -8,62% 18,29% 20,10% -4,71% 17,74% 16,48%
1.828 7.892 1.072 8.964 0 2.135 308 178 87 13.500 125.600
178 7.064 2.366 9.430 13 1.476 294 448 41 11.880 105.565
1.650 828 -1.294 -466 -13 659 14 -270 46 1.620 20.035
0,00% 11,72% -54,69% -4,94% -100,00% 44,65% 4,76% -60,27% 112,20% 13,64% 18,98%
4.109 67.234 25.982 93.216 79 27.858 6.159 3.838 464 135.723 1.744.144
1.924 56.590 28.292 84.882 80 27.556 4.696 2.892 428 122.458 1.503.320
2.185 10.644 -2.310 8.334 -1 302 1.463 946 36 13.265 240.824
113,57% 18,81% -8,16% 9,82% -1,25% 1,10% 31,15% 32,71% 8,41% 10,83% 16,02%
3 Cruscotto 1 16_Layout 1 23/02/16 08.54 Pagina 5
MISSIONFLEET CRuSCOTTO
■ Diff. mese %
80,00%
FONTE: DATAFORCE
MERCATO ITALIA PASSENgER CARS - DICEMBRE 2015/2014 ■ Diff. YTD cum %
56,24%
60,00% 40,00%
29,86%
24,82%
19,66%
19,66%
18,29%
20,00%
12,21%
6,94%
16,48%
0,00% -20,00% -40,00%
-37,22%
-60,00%
Società ed Enti in proprietà
Società ed Enti in leasing
Totale Società
Noleggio a lungo termine
Totale PC
■ Diff. mese %
FONTE: DATAFORCE
MERCATO ITALIA LIgHT COMMERCIAL VEHICLES - DICEMBRE 2015/2014 ■ Diff. YTD cum %
60,00% 44,65%
40,00% 18,81%
20,00%
11,72%
13,64%
9,82%
10,83%
1,10%
0,00% -4,94%
-8,16%
-20,00%
-40,00%
-54,69%
Società ed Enti in proprietà
Società ed Enti in leasing
Totale Società
Noleggio a lungo termine
Totale LCV
FORECAST
319.980 344.980 1.220.114
329.987
309.982
■ Private
1.200.108
319.941 279.949
329.981 289.983 1.180.119
2014
1.120.014
2013
■ True Fleets
292.088 293.936
245.464 275.438 859.697
209.673 271.042 837.909
271.750 321.429
233.639 276.542 899.822
500.000
1.166.964
240.706 253.885
368.518 320.839
239.942 319.159 1.412.232
2006
1.672.913
2005
1.487.353
1.679.432
2004
1.824.783
1.628.403
1.500.000
1.000.000
■ Special Channels
1.017.968
373.741 314.086
342.296 324.484
291.949 314.150
2.000.000
282.811 323.899
2.500.000
0 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2015
2016
2017
2018
2019
FEBBRAIO-MARZO 2016 | 5
FONTE: DATAFORCE
–60,00%
1.649.857
punta a dicembre del +56,2%. Il mercato dei veicoli commerciali, malgrado l’aiuto delle autoimmatricolazioni nei concessionari (+32,7%), fa segnare un fine anno eccezionale sulle immatricolazioni dei privati (+113%), mentre è più modesta la crescita degli acquisti in proprietà (+18,8%). In calo il leasing a società: –8,2%. Per quanto riguarda il nostro forecast del mercato Passenger Cars per l’anno 2016, siamo leggermente più ottimisti rispetto a quanto dichiarato dalle previsioni Unrae (che ipotizza 1.680.000 nuove targhe): 1.720.000. Per i privati prevediamo immatricolazioni pari a 1.120.000 unità, per le flotte aziendali 320.000 (con una crescita del 10% sul 2015) e per i canali speciali (cioè le intestazioni al noleggio a breve termine, alle concessionarie e alle case automobilistiche) 280.000 unità, in leggera flessione. Veniamo adesso alla Top 5 per canale di mercato, precisando che “True Fleets” sono: società ed enti, utilizzatori professionali e noleggio a lungo termine. Nelle flotte “vere” le posizioni di FCA sono intaccate da Volkswagen Golf e Passat, ma anche dalla nuova Peugeot 308 per il mercato vetture, mentre in quello dei veicoli commerciali i modelli Fiat e Iveco fanno l’en plein, con una graduatoria così formulata: Ducato, Doblò, Daily, Fiorino e Panda. Infine la classifica dei 3 modelli più immatricolati sempre nel canale “True Fleets” divisa per segmento veicolo, una sorta di policy di acquisto divisa per fascia di modelli. Panda e 500 vedono l’inserimento della nuova Smart ForTwo nel segmento Mini. Nel segmento Small, la Fiat Grande Punto occupa sempre la prima posizione seguita dalla Renault Clio (molto vicina) e dalla Ford Fiesta. Nel segmento C la Golf è sempre la leader, davanti alla Peugeot 308 e all’Audi A3. Tra le medie, Volkswagen Passat precede Audi A4 e BMW Serie 3, mentre fra le SUV la Fiat 500 X strappa il vertice della graduatoria alla Nissan Qashqai, con la Jeep Renegade ad occupare il gradino più basso del podio.
3 Cruscotto 1 16_Layout 1 23/02/16 08.54 Pagina 6
MISSIONFLEET CRuSCOTTO
MERCATO ITALIA PASSENgER CARS (top 5) TRUE FLEETS
Cumulato 2015
Cumulato 2014
Fiat Panda
18.019
19.722
Fiat 500L
12.456
11.573
VW Golf
7.896
7.087
SPECIAL ChANNELS
Cumulato 2015
Cumulato 2014
-8,64%
Fiat Panda
32.424
33.734
-3,88%
7,63%
Fiat 500L
20.973
16.804
24,81%
11,42%
Fiat 500
20.139
19.292
4,39%
Lancia Ypsilon
17.072
15.401
10,85%
Fiat Punto, Grande Punto
13.869
21.680
-36,03%
Diff. Ytd Cum. %
VW Passat
7.338
4.592
59,80%
Peugeot 308
7.280
3.029
140,34%
Diff. Ytd Cum. %
MERCATO ITALIA LCV (top 5) SPECIAL ChANNELS
TRUE FLEETS 4,96%
Fiat Ducato
1.346
1.430
-5,87%
12.097
-9,99%
Iveco Daily
1.075
621
73,11%
7.523
17,17%
Fiat Doblo
853
604
41,23%
6.500
6.296
3,24%
Nissan Cabstar
513
288
78,13%
5.797
5.990
-3,22%
Citroen Jumper
431
278
55,04%
Fiat Ducato
12.237
11.659
Fiat Doblo
10.889
Iveco Daily
8.815
Fiat Fiorino Fiat Panda
True Fleets: Società, Noleggio Lungo Termine, utilizzatori Professionali, Enti • Special Channels: Noleggio Breve Termine, Concessionarie, Case Automobilistiche
FONTE: DATAFORCE
TRuE FLEETS ITALIA PASSENgER CARS + LCV (top 3) MINI
Cumulato 2015
Cumulato 2014
Diff. Ytd Cum. %
Fiat Panda
23.816
25.712
-7,4%
Fiat 500
6.763
9.851
-31,4%
Smart Fortwo
4.692
3.414
37,4%
SMALL
Cumulato 2015
Cumulato 2014
Diff. Ytd Cum. %
Fiat Punto, Grande Punto
8.593
11.210
-23,4%
Renault Clio
7.181
5.769
24,5%
Ford Fiesta
4.385
2.282
92,2%
56,5%
MIDDLE CLASS
COMPACT CAR VW Golf
8.096
7.087
14,2%
VW Passat
7.338
4.688
Peugeot 308
7.624
3.088
146,9%
Audi A4, S4
4.837
5.113
-5,4%
Audi A3, S3
5.555
4.494
23,6%
BMW 3 Series
4.557
6.338
-28,1%
LUXURY-CLASS
hIGhER-MIDDLE-CLASS Audi A6, S6
3.022
2.180
38,6%
Mercedes S Class
399
403
-1,0%
BMW 5 Series
2.294
2.651
-13,5%
Mercedes CLS Class
319
308
3,6%
Mercedes E Class
1.443
1.640
-12,0%
Audi A8, S8
187
180
3,9%
6.491
0
6.491%
Porsche 911
274
232
18,1%
Audi TT
113
17
564,7%
Mercedes SLK Class
67
68
-1,5%
SPORTS CAR
OFFROAD / SUV Fiat 500X Nissan Qashqai
6.271
3.422
Jeep Renegade
5.694
840
83,3%
Fiat 500L
14.237
13.018
Citroën C4 Picasso
3.623
Mercedes B Class
3.007
Fiat Ducato
13.128
12.363
6,2%
Fiat Doblo
11.738
12.899
-9,0%
Iveco Daily
8.822
7.532
17,1%
577,9%
LARGE-VAN
MINI-VAN 9,4%
Mercedes V Class
1.790
314
470,1%
3.531
2,6%
Renault Espace
496
87
470,1%
3.327
-9,6%
VW Sharan
353
453
-22,1%
UTILITIES
6 | FEBBRAIO-MARZO 2016
NB. Per cumulato 2015 e 2014 si intende gli ultimi 12 mesi chiusi a dicembre 2015 e dicembre 2014 FONTE: DATAFORCE
4 Tesla Tkt_Layout 1 23/02/16 08.54 Pagina 8
MISSIONFLEET triPitaly drive
LA TESLA METTE UN PIEDE NEL MONDO
DEL NOLEGGIO CON TRIPITALY DRIVE Un auto rivoluzionaria che, nelle intenzioni della società del gruppo Uvet, dovrà essere la punta di diamante del suo servizio di transfer. Con un futuro, probabile, anche nel Noleggio a lungo termine. A grande richiesta
di Alberto Vita
P Partito! Il servizio di Ncc a borde della Tesla di Tripitaly Drive, gestito da Tkt, società del gruppo Uvet, arriva finalmente sulle strade italiane. Prima a Milano e poi a Roma. Presentato durante lo scorso BizTravel Forum, la fiera del mondo business travel organizzata
8 | FEBBRAIO-MARZO 2016
proprio da Uvet, il servizio, dopo un’attesa sembrata infinita per la grande curiosità suscitata, è finalmente disponibile “per le aziende, per le quali organizziamo servizi di Ncc per i loro dipendenti, e per il mondo degli eventi” ci spiega a noi di Missionfleet l’Amministratore delegato di Tkt Luca Lucchini che, visto anche l’azienda che guida, prospetta un interessante futuro anche nel mondo del Noleggio a Lungo Termine e nel Leasing con questa tipologia di autovettura: “Ci stiamo pensando. Perché Tesla nasce per sparigliare le carte sul mercato, una visione veramente
Ocean Blu” sottolinea Lucchini, che prosegue: “ha una grande immagine e c’è molto entusiasmo da parte dei clienti per utilizzarla. Tanto che molti di loro la vogliono guidare il prima possibile. Perciò, grazie anche alla nostra partnership con il costruttore americano, pensiamo di organizzare test drive nelle aziende”. Anche perché oltre alle specificità veramente uniche del prodotto, ovvero “emissioni zero, perfetta per il Corporate Social Responsibility, sicurezza, silenziosità, grande comfort, connessione con un grande schermo a bordo e tracciabilità della vettura” sottolinea Lucchini, quest’auto ha dalla sua parte anche una manutenzione al minimo, se non sulla componentistica, e quasi nulla da punta di vista motoristico, grazie a aggiornamenti online, “riducendo così al minimo i fermi macchina, momenti questi visti negativamente da driver e aziende”. Due le prime Tesla Model S D70 in flotta per poter far partire il servizio, con l’obiettivo “di arrivare a una flotta di 10 autovetture di questo tipo” dice Lucchini, che specifica come questo mezzo si va a posizionare tra la Classe E e la Classe S dal punto di vista delle specifiche
4 Tesla Tkt_Layout 1 23/02/16 08.54 Pagina 9
MISSIONFLEET triPitaly drive
ma con un livello di servizio se possibile ancora maggiore. Infatti il pricing sarà appena più alto rispetto alla Classe E, perché vogliamo abituare i nostri clienti a utilizzarla. Anche se, visto l’entusiasmo, prima ancora del lancio avremmo potuto tranquillamente proporre tariffe più alte”. Perché grazie anche alle molte aziende del gruppo e al fatto che Tripitaly Drive è il partner per l’Italia della società statunitense Carey, presente in oltre 150 paesi nel mondo, questo servizio avrà una clientela molto internazionale, oltre che fashion: “abbiamo già molte richieste da parte di settori specifici quali quello della moda, quello del cinema e degli eventi speciali, anche se ci tengo a sottolineare che questa vettura non è e non sarà una moda passeggera, bensì un modo nuovo di intendere la mobilità cittadina e a medio raggio” commenta il manager, che puntualizza come “l’auto ragionevolmente raggiunge una autonomia di 400 chilometri circa, ovvero l’autonomia per una giornata di servizio, soprattutto nelle città, dove può
accedere nelle Zone a traffico limitato e nei centri urbani. E noi, grazie alla partnership in essere con loro, avremo ovviamente a disposizione anche un charger per la ricarica in tre ore”. Con, non dimentichiamo, tantissimo spazio per le valigie, visto i ben due bagagliai. La flotta di Tripitaly Drive sarà composta da Tesla tutte blu, senza alcun altro segno distintivo… se non la Tesla in quanto tale. E saranno condotte da driver selezionati, che non solo dovranno conoscere le modalità di guida e tutte le diavolerie di bordo della Tesla, ma dovranno essere estremamente gentili, conoscere almeno l’inglese, nonché il territorio dove opera ed essere un concierge/butler capace di soddisfare qualsiasi esigenza da parte del cliente. “Tutti standard di qualità che richiediamo a ciascuno dei nostri driver, anche se, naturalmente, saremo ancora più selettivi per questo servizio” argomenta Lucchini, che spiega cos’è Tripitaly Drive: “siamo un’azienda specializzata nella gestione dei transfer, un tipico btob che lavora su due aeree;
Dati tecnici MoDel S D70 • 5 Stelle valutazione EuroNCAP • Pilota automatico con sterzo anch’esso automatico • Da 0 a 100 km/h in t5,4 secondi • Autonomia di 442 km (valutazione NEDC) • Velocità massima 225 km/h • Coppia 525 Nm • Potenza 262CV • Possibilità di averla con quattro ruote motrici
quella Ncc e un’area legata la mondo degli eventi, più una serie di servizi accessori che ci richiedono le società. È un business che cuba 6,5 milioni di euro all’anno, con oltre 5 mila servizi, grazie a due sedi principali, Milano e Venezia e alla nostra capillarità sul territorio, forse l’unica società in Italia ad averla così ampia. Con accordi locali con aziende di qualità e ben referenziate, che ci permettono però anche di poter, in caso, soddisfare anche transfer numericamente importanti”. Le richieste solitamente sono molto standard, visto anche il livello del servizio, anche se a volte capitano, per esigenze di sicurezza “che ci richiedano driver con porto d’armi o altre richieste. Noi cerchiamo di dare ai nostri clienti un servizio il più personalizzato possibile. Ad esempio a Venezia forniamo anche il servizio motoscafi e... ora a Milano e Roma ecco anche la Tesla” afferma con entusiasmo Lucchini, che gestisce una realtà di Fleet management, Tkt appunto, da una trentina di clienti, per 10 mila autovetture gestite, con aziende “che vanno dalle 100 auto in flotta alle 2000” chiosa il manager. FEBBRAIO-MARZO 2016 | 9
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AL CES DI LAS VEGAS
SI SPERIMENTANO LE AUTO DEL FUTURO La fiera dell’eleronica del consumo del Nevada diventa sempre di più un laboratorio di sperimentazione delle nuove tecnologie per il mondo automotive. Perché l’auto del futuro è sempre più adesso
Cristina Nerelli
I Il mondo automotive a tutta tecnologia. Lo si vede anche dal fatto che alla più importante fiera di elettronica di consumo al mondo, ovvero il Ces che si tiene a Las Vegas, uno dei settori più rappresentati è stato quello dell’automotive. Con 115 aziende, più 25% rispetto allo scorso anno, il futuro del settore subisce infatti una nuova accelerazione tecnologica. Con modelli e concept lanciati qui ma che saranno poi mostrati nei seguenti saloni più “tradizionali”, dai saloni a stelle e strisce di
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Detroit (leggi il servizio in questo numero) e di Chicago, a quello di Ginevra. Al Ces si sono poi affacciati anche protagonisti nuovi, come la start up californiana Faraday Future che dovrebbe scendere in campo nel 2017 grazie a un round di investimenti da un miliardo di dollari, che si è affiancata alle molte case automobilistiche tradizionali come Bmw, Mercedes, Volkswagen, Ford, Fca, Toyota, Kia, Chrysler, GM, Hyundai o Audi che di tradizionale hanno portato poco al Convention Center di Las Vegas. Faraday Future, la, forse, rivale della Tesla, o almeno così sembra, si è presentata a Las Vegas con la FFZERO1, un concept basato su una piattaforma modulare, la Variable Platform Architecture (VPA), sulla quale è possibile realizzare diversi modelli, sette quelli in progetto, anche molto diversi dalla concept mostrata qui. Il passo della piattaforma può essere allungato permettendo di inserire un numero maggiore di batterie e di motori elettrici al centro della vettura. Sulla concept FFZERO1 si trova infatti la configurazione con quattro motori che consentono all’auto di raggiungere una potenza di
1000 cavalli, per uno 0-100 km/h a meno di 3 secondi ed una velocità massima oltre i 320 km/h. Naturalmente Faraday Future ha annunciato che a bordo ospiterà anche un sistema di guida autonoma, accompagnato da interfacce di controllo di ultima generazione, e un sofisticato head-up display. Parlando di elettrico naturalmente non si può non tirare in ballo Toyota che, a Las Vegas, viaggia con la sua Fcv plus. Naturalmente elettrica, driveless e ipertecnologica. Negli States invece elettrico fa rima con Chevrolet, che presenta la nuova Bolt, l’auto ibrida del domani di casa General Motors erede della quasi omonima Volt che nel 2011 fu tra le prime ibride “al contrario”, ovvero con l’elettrico come motore principale. La Bolt è un monovolume americano che, secondo la casa, avrà un’autonomia di oltre 300 km, e sarà proposto a un ottimo prezzo di 38 mila dollari, ai quali, per i consumatori americani, verranno tolti i 7.500 dollari di incentivo che il governo di Washington darà sotto forma di sgravi fiscali. Sgravi che fanno parte di un pacchetto di leggi federali che impongono ai costruttori di produrre veicoli il cui consumo medio sia di 55
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miglia al gallone, ovvero circa 23 chilometri con un litro. In California, dove debutterà la Bolt, addirittura i costruttori sono obbligati ad avere in produzione un’auto elettrica tra le proprie vetture. Ma, secondo proprio GM, dalle parole del vicepresidente esecutivo Nord America Alan Batey, chi compra elettrico non lo fa solo per le emissioni o per un minor consumo di carburante: “Basta chiedere in giro per scoprire che ciò che spinge a posteggiare nel garage di casa uno di questi veicoli è il desiderio di sedersi al volante di un mezzo dotato delle migliori e delle più nuove tecnologie. Ed è solo un caso che questo equivalga ad acquistare un’auto a batteria. L’arrivo della Bolt è cruciale per migliorare l’immagine di Chevrolet in California, dove la Volt ha già giocato un ruolo molto importante dal 2011 a oggi”. Tecnologia, quindi, e non poteva essere altrimenti visto la location. E parlando di tecnologie ecco un’ondata di diavolerie su quattro ruote made in Germany, tra cui l’avanzatissimo head up display, il nuovo AirTouch attraverso il quale comandare la consolle con i soli gesti della mano e una sempre maggior integrazione tra
le auto e la propria casa targate Bmw. O il concept Audi e-tron quattro, un Suv sportivo con tre motori elettrici e una potenza complessiva fino a 370 kw, trazione integrale quattro con un torque vectoring, un’autonomia fino a 500 chilometri, il nuovo display Amoled con l’integrazione completa di tutti i device portatili e una nuova piattaforma di intrattenimento, l’Audi Infotainment Platform, o Mib2+, già pronta per il futuro standard di connessione ad alta velocità Lte Advanced e un innovativo Audi connect con nuovi servizi, controllati dalla app Audi MMI connect. Sempre rimanendo in Germania ecco un altro concept, il Budd-e, che ricorda il microbus icona degli hippies anni ’70, ma ora ipertecnologico e, naturalmente, elettrico. E poi tanto spazio alle “alleanze”, magari inaspettate. Come Ford con Amazon e con la piattaforma per smart home Wink, mentre in molti si attendevano un’alleanza con Google. Con queste due società Ford sta lavorando su un ambizioso progetto di collegamento tra le sue auto e le case dei suoi acquirenti, per un’esperienza senza precedenti, con il sistema Ford Sync
Connect che potrà venir utilizzato anche per gestire non solo la porta del proprio box, ma anche la temperatura, le luci o quant’altro all’interno della propria abitazione. I comandi vocali verranno gestiti attraverso Amazon Echo, uno speaker interfacciato con Alexa, l’assistente virtuale di Amazon simile a Siri di Apple o a Cortana di Microsoft. La gestione della casa viene invece demandata alla piattaforma Wink, una joint venture tra General Electric e Quirky. L’altra importante alleanza tra il mondo automotive e quello digitale parla svedese, con Volvo
che, in collaborazione con Ericsson, ha portato una evoluzione del suo Concept 26, ovvero una business class per auto in grado di trasformare l’abitacolo in un lussuoso soggiorno dove lavorare e riposarsi. Insomma in attesa delle dimostrazioni muscolari di Suv e Pick up nelle tradizionali fiere di auto americane e globali, grazie anche al forte calo del prezzo dei carburanti, il Ces di Las Vegas si dimostra sempre di più il perfetto laboratorio per lanciare concept e nuovi modelli innovativi e, naturalmente, elettrici, nonché trovare le valide sinergie per l’auto del futuro con i big dell’elettronica e del digitale. FEBBRAIO-MARZO 2016 | 11
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DA DETROIT UNA CARICA DI AUTO
A CACCIA DELLE PREMIUM TEDESCHE Un Salone a stelle e strisce. E non nel senso che si tiene, ovviamente, negli Stati Uniti, ma perché questo è un autoshow pensato per i consumatori americani. Amanti delle auto premium e meno preoccupati di noi europei dei consumi visto il basso costo della benzina nel paese. E delle emissioni. Malgrado il “dieselgate”
ridurre consumi ed emissioni, e sulla connettività, tematiche certamente molto concrete. Un esempio arriva da Chrysler Pacifica, monovolume-crossover destinato per ora solo agli Usa, che monta una motorizzazione ibrida plug-in, la prima volta per Fca, che intende lanciare in un futuro non lontano un’intera gamma di vetture di questo tipo. In controtendenza i tanti nuovi colossali pick-up, protagonisti indiscussi del mercato americano che ha segnato nel 2015 un altro record di immatricolazioni.
M2, IL FASCINO DEL COUPE’ MADE IN BMW
di Pierluigi Bonora
P Preceduto di pochi giorni dal Ces, la fiera dell’elettronica di Las Vegas dove alcuni costruttori hanno presentato concept e tecnologie ancora lontane dalla produzione (e di cui potete
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leggere il report su questo numero), l’International Auto Show di Detroit (chiusosi con oltre 800mila visitatori) ha visto debuttare tante novità, in gran parte destinate al mercato americano, sulle quali – per esempio la nuova Classe E di Mercedes-Benz – sono già installati numerosi sistemi che ci stanno conducendo verso l’auto a guida autonoma, uno dei temi centrali del salone. Oltre che sull’autonomous drive, comunque, l’impegno delle Case è sempre più concentrato sulle propulsioni alternative, per
Fascino e prestazioni nel solco di una tradizione che dura da 40 anni. Si presenta così la nuova Bmw M2, un coupé compatto che ci porta con la memoria alla mitica 2002 degli Anni Settanta, una vettura che possedeva già tutte le caratteristiche delle classiche sportive di Monaco di Baviera. La M2 che ha debuttato al salone assicura divertimento puro e prestazioni mozzafiato grazie al suo sei cilindri, tre litri, che eroga una potenza massima di 370 CV. La velocità massima che si può raggiungere arriva a 270 km/h montando un package
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destinato agli incontentabili. Guidando tranquilli il consumo medio è di 7,9 l/100 km.
MERCEDES BENZ CLASSE E, LA LIMOUSINE PER ECCELLENZA L’arrivo di una nuova serie di Mercedes-Benz Classe E è sempre un evento molto speciale, sia per i clienti privati, che nella grande berlina trovano l’espressione più autentica dei valori della Stella a tre punte, sia per le aziende, che le riconoscono il ruolo di limousine per eccellenza, capace da sola di nobilitare una flotta. Con un design aggiornato secondo i più recenti stilemi elaborati a Stoccarda, la nuova Classe E è
equipaggiata di complesse tecnologie che in molte situazioni sono già in grado di far compiere all’auto manovre senza l’intervento del guidatore. Sotto al cofano motorizzazioni, sia a gasolio che a benzina, al top, scelte per combinare comfort e prestazioni.
VOLVO S90, A TUTTO LUXURY La rinascita di Volvo, oggi controllata dai cinesi di Geely, è iniziata con il colossale Suv XC90 che negli States è già un bestseller e prosegue adesso con la berlina S90 che segna l’ingresso della Casa svedese nel settore luxury. Nelle capitali tedesche del premium dovrebbero cominciare a
preoccuparsi, perché una Volvo così non si era mai vista, e ha tutte le carte in regola per entrare nelle car list aziendali e nei listini dei noleggi a lungo termine. Design ed esclusività degli interni sono le sue armi vincenti, insieme, ovviamente, a una sicurezza all’avanguardia, tipica del blasone scandinavo.
INFINITI Q60, LOOK E TECNOLOGIA Linea flessuosa, assetto dinamico, motori ad alte prestazioni (quattro e sei cilindri a benzina con potenze da 211 a 405 CV) definiscono la serie rinnovata di Infiniti Q60, il coupé, derivato dalla berlina Q50, con il quale il brand di lusso di Nissan vuole continuare nella sua crescita a livello mondiale. Fra le chicche tecnologiche spiccano le sospensioni elettroniche con taratura regolabile da parte del
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guidatore. Per chi vuole distinguersi dalle sportive premium tedesche l’alternativa, quindi, esiste, anche per piccoli imprenditori e professionisti attenti a conferire un certo look alla propria attività. Q60 verrà lanciata prima negli Usa e arriverà in Europa verso la fine dell’anno.
CON LA GENESIS G90 HYUNDAI LASCIA IL SUO BRAND PREMIUM Dopo aver identificato il modello top di gamma, Genesis si trasforma adesso nel brand di lusso di Hyundai, il costruttore
coreano che con le sue vetture ha raggiunto un livello di qualità tale da consentirgli di realizzare una grande berlina autenticamente premium. È infatti G90 il primo modello a indossare il nuovo brand, una vera ammiraglia lunga 5,20 metri che sfoggia un design molto ricercato che lascia intuire le grandi ambizioni. Impressiona il gigantesco display in plancia da 12”. Per ora monta due propulsori a benzina da 365 e 420 CV con lo sbarco in Europa non ancora deciso.
VOLKSWAGEN TIGUAN, ISPIRATORE DI CONCEPT La nuova serie della Volkswagen Tiguan non è 14 | FEBBRAIO-MARZO 2016
ancora nelle concessionarie che già fioriscono tanti nuovi concept del Suv medio della casa di Wolfsburg prodotto fino ad oggi in più di 2,6 milioni di pezzi. Dopo la versione plug-in vista a Francoforte, a Detroit è stata la volta della versione Gte Active spinta da un motore a benzina da 150 CV e da due motori elettrici (da 40 e 85 kW), una tecnologia che quando si viaggia in modalità solamente elettrica (in questo caso l’autonomia è di circa 32 chilometri) ripartisce la forza fra le quattro ruote. Sport Utility autentico, che non fa concessioni alla moda dei crossover, Tiguan, anche nel concept Gte Active, più alto dal suolo rispetto alla versione di serie, non rinuncia, comunque, alla vocazione offroad.
AUDI A4 ALLROAD PER TUTTI I TERRENI Allroad è un concetto di auto molto particolare che Audi applica alle sue A6 e A4 e che dà vita a modelli capaci di fondere sportività e funzionalità che si distinguono dalla grande massa di Suv e crossover. Non è poco per un cliente alla ricerca di un’auto esclusiva, come la seconda serie di A4 Allroad quattro vista a Detroit. Realizzata sulla base della A4 Avant, che è un po’ l’icona delle company car, la Allroad è equipaggiata esclusivamente con la trazione integrale e, grazie all’aumentata altezza da terra, affronta con naturalezza anche la marcia offroad. Ai muscoli, non esagerati, della carrozzeria rispondono adeguatamente motori con potenze da 150 a 272 CV.
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CON MERCEDES ME
IL VIA ALLA MOBILITÀ INTEGRATA Mercedes-Benz non produce solamente veure ma soluzioni per una mobilità integrata a 360 gradi. Dove la proprietà dell’auto non è più un mantra. Noi di MissionFleet ne abbiamo parlato con la Daimler Fleet Manager della Casa, Valentina Pedrazzoli, che ci parla di una strategia basata sui servizi
B
manutenzione ma anche dei vari servizi di mobilità targati Daimler”. Ci parli delle cinque aree d’interesse di cui si compone Mercedes me? “Certamente. Move me offre soluzioni di mobilità intelligenti, indipendentemente dal fatto che il cliente disponga di una propria auto, tra le quali segnaliamo Daimler Fleet Management, per le flotte aziendali e Car2go, per la
mobilità privata in città. Grazie ad alcune partnership strategiche, inoltre, garantiamo al cliente la possibilità di scelta ancora maggiori come il programma Mytaxi o il servizio di noleggio a breve termine di vetture premium MercedesBenz Rent. Con Mercedes Connect me invece l’era dell’Internet of things sale a bordo delle auto consentendo ai clienti di essere sempre connessi al veicolo ovunque ed in ogni momento. Tra i principali servizi
di Alberto Vita
Buongiorno Valentina, ci può spiegare cos’è la strategia Mercedes me? “La strategia di Mercedes-Benz ha come obiettivo il coinvolgimento reale, virtuale ed innovativo di tutti i nostri appassionati e clienti e per questo motivo ha creato uno strumento, Mercedes Me appunto, sotto il quale riunire tutti i servizi operativi al momento e quelli che stiamo studiando per rendere la mobilità sia privata che aziendale sempre più integrata e di facile accessibilità, attraverso una piattaforma digitale online, www.mercedes.me. Una piattaforma che si compone di cinque distinte aree d’interesse, ovvero; Move me, Connect me, Assist me, Finance me e Inspire me, che si occupano dell’acquisto dei veicoli, del loro finanziamento, della
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dell’AMG Driving Academy a corsi di guida sicura, la flessibilità del noleggio a breve con tutti i vantaggi della mobilità cittadina di car2go e mytaxi”.
VALENTINA PEDRAZZOLI, DAIMLER FLEET MANAGER
che proponiamo con questo strumento, il soccorso in caso di incidente o guasto, con un sistema di chiamata d’emergenza, la gestione della manutenzione e la funzione telediagnosi. E attraverso Remote Online il cliente sa esattamente dove ha parcheggiato, se ha bloccato le porte e quanto carburante rimane nel serbatoio, mentre nelle vetture elettriche ed ibride è possibile riscaldare e raffreddare a distanza l’abitacolo della propria auto. Il tutto grazie all’utilizzo di un semplice tablet o smartphone. Mercedes Assist me permette, invece, di poter contare su un’assistenza personalizzata e ricevere offerte post vendita dedicate e, tramite accesso online al Servizio Assistenza Clienti, è anche possibile prenotare gli appuntamenti in officina ed avere accesso al libretto tagliandi digitale. Mercedes Finance me garantisce invece l’accesso al mondo di Daimler Financial Services: dalle proposte di finanziamento flessibili e personalizzate nell’anticipo e nella durata delle rate, all’assicurazione ideale per
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ciascun veicolo e cliente, passando per il leasing personalizzato. Infine, Mercedes Inspire me permette di avere una visione complessiva sul mondo della ricerca e sviluppo della Stella, grazie a una community dove postiamo approfondimenti su tecnologie e mobilità, permettendo al cliente di ripercorrere tutte le fasi di realizzazione di un’idea, dalla sua gestazione al prodotto finale. Insomma Mercedes me è la nuova porta d’ingresso a 360° al mondo della Stella”. Cosa ci dice delle offerte del noleggio a lungo termine di Daimler Fleet Management. “Daimler Fleet Management è uno degli innovativi prodotti offerti nell’ambito della strategia Move me, una soluzione che coniuga al meglio prodotti e servizi, ideata per professionisti, piccole e medie imprese e grandi flotte aziendali, attraverso cui è possibile noleggiare le automobili della Stella con un pacchetto completo di servizi premium per la gestione tecnica ed amministrativa della vettura. Un’offerta unica sul mercato che può integrare l’emozione
Ma quali sono i servizi che differenziano la vostra offerta? “I clienti del noleggio lungo termine Daimler Fleet Management possono includere nel canone mensile numerose esperienze legate al mondo automotive come, ad esempio, gli esclusivi corsi di guida sportiva al volante delle vetture Mercedes-AMG tenuti dagli esperti dell’AMG Driving Academy: potendo così guidare le auto dalle alte prestazioni di Affalterbach, dalla GT alla nuova generazione di compatte. Oltre alla guida sportiva proponiamo però anche corsi di guida sicura sui tracciati di Monza, Vallelunga e Franciacorta. Corsi, importanti per perfezionare il proprio stile di guida all’insegna della sicurezza, che possono anche esser compresi nel canone di noleggio mensile con possibilità di deduzione fiscale. A completare l’offerta il servizio short term, ovvero a breve termine, che permette di sostituire per brevi periodi la vettura a noleggio lungo termine con una delle nostre dreamcar, scegliendo, ad esempio, una Roadster in estate o un Suv durante i mesi invernali. Con la formula del noleggio a lungo termine di Daimler Fleet Management si possono inoltre noleggiare una nuova serie di vetture elettriche, dalla smart alla Classe B Electric Drive, tutte ovviamente a emissioni zero. Infine sono orgogliosa di annunciare la possibilità di includere nella nostra offerta di noleggio a lungo termine
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pacchetti di minuti car2go, da utilizzare a Milano, Roma, Torino, Firenze ed in tutta Europa al volante delle Smart del programma di car sharing più grande del mondo. E non poteva mancare infine un voucher per il servizio mytaxi, anch’esso presente in molte città d’Europa e, in Italia, a Milano”. In quali paesi è presente Daimler Fleet Management. E con che risultati? “Daimler Fleet Management è una realtà capillare, che si estende non solo in tutta Europa ma anche in America e in Asia, al servizio di aziende di tutte le dimensioni. Questa presenza uniforma la filosofia Daimler legata ai cinque pilastri Mercedes Me, ma consente anche ai clienti di respiro internazionale di trovare soluzioni omogenee nei diversi Paesi, concordate a livello centrale e distribuite a livello locale con le specifiche necessarie. Ad oggi, Daimler Fleet Management serve aziende con parco auto di diverse dimensioni, con servizi di mobilità che integrano completamente la filosofia Daimler: non solo un veicolo, ma esperienza di guida e soluzioni di mobilità che ruotano intorno al driver soddisfacendo tutte le sue esigenze”.
sono nostri clienti da molti anni, con flotte di oltre 400 veicoli, sia autovetture che veicoli commerciali. Soluzioni specifiche per le diverse esigenze, costruite su misura per e con il cliente si sono dimostrate nel tempo il nostro punto di forza. In Italia il noleggio a lungo termine sta diventando sempre più la soluzione scelta dalle aziende grazie a costi certi e servizi tailor made. Due punti fermi questi di tutte le aziende, ma soprattutto delle PMI nostro principale target. Naturalmente tutti questi servizi vengono erogati anche dalla rete di concessionari Mercedes-Benz, attraverso la quale curiamo le esigenze dei driver e dei fleet manager”. Un suo commento riguardo la mobilità integrata, garantita dalla sharing economy ma anche dalle grandi aziende come la vostra. “L’era dello sharing, della condivisione, è favorita dalle nuove tecnologie ed è una realtà che tocca tanti aspetti della nostra vita di tutti i giorni. Daimler ha rivoluzionato la mobilità urbana con i servizi car2go e mytaxi. Alla base c’è un
modello di business che tiene conto delle nuove esigenze di mobilità, lontane ormai dal concetto tradizionale di proprietà del mezzo di trasporto con, vorrei sottolineare, l’Italia sugli scudi. È infatti il Paese di maggior successo a livello mondiale: car2go, il primo car sharing al mondo “a flusso libero”, semplice e flessibile è presente oggi in due continenti e 31 città, di cui ben quattro in Italia, Milano, Roma, Firenze e Torino. L’app per i taxi, mytaxi, è sviluppata per offrire un servizio trasparente e affidabile. I vantaggi per i clienti sono numerosi dal momento che si può richiedere il taxi tramite l’App, controllarne la posizione e l’avvicinamento sul proprio smartphone, con un orario stimato di arrivo e una previsione di costo. Si possono, inoltre, visualizzare informazioni quali foto e nome del tassista, targa e modello dell’auto, pagare la corsa in modo sicuro tramite l’App stessa e dare una valutazione sulla propria esperienza di viaggio. La ricevuta viene automaticamente spedita al passeggero via e-mail, a conclusione del viaggio”.
Avete testato Daimler Fleet Management in grandi aziende? Qual è la situazione del mercato italiano? In che modo state spingendo quest’offerta e verso quali target? “Serviamo alcune grandi aziende in Italia con parchi di notevoli dimensioni. La Esimann e la Jungheinrich, per esempio, FEBBRAIO-MARZO 2016 | 17
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febbraio marzo
Il mondo dell'auto per la legge di stabilità 2016 È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2015 - S.O. n. 70/L la Legge di stabilità 2016, entrata in vigore il 1° gennaio 2016 che ha ridefinito il quadro normativo del settore relativo all’autotrasporto. Sono state introdotte alcune misure innovative per ridurre i costi delle imprese, favorire l’innovazione dei veicoli, combattere i fenomeni di abusivismo e di cabotaggio illegale. Queste in sintesi le principali misure previste: •Viene mantenuto anche per il 2016 il credito d’imposta per le accise sul gasolio utilizzato dagli autotrasportatori, ma vengono esclusi dal recupero i veicoli di categoria ecologica euro 2 o inferiori. Con la norma si evita l’eliminazione della misura, ma il beneficio non si potrà richiedere per i veicoli euro 2 e inferiori. La legge di Stabilità 2015 aveva già escluso dall’agevolazione i veicoli Euro 0 dal 2015 •Si mantengono anche se 18 | febbraio-marzo 2016
ridotte le deduzioni forfetarie relative alle spese non documentate riconosciute agli autotrasportatori. A tal fine si stabilisce che esse spettino in un’unica misura (rispetto all’attuale distinzione tra trasporti regionali ed extra regionali) per i trasporti effettuati dall’imprenditore oltre il comune in cui ha sede l’impresa e nella misura del 35% di tale importo per i trasporti effettuati all’interno del comune •Sono stati confermati gli stanziamenti per pedaggi (120 milioni) e la formazione (10 milioni) •Sono stati aggiunti il “ferrobonus” (20 milioni per servizi di trasporto ferroviario intermodale) e il “marebonus” (45,5 milioni per il trasporto combinato strada-mare) •Per l’acquisto di autoveicoli di nuova generazione sono stati destinati 40 milioni di euro. La misura è finanziata con l’esclusione dal credito di imposta sulle accise dei veicoli più inquinanti. Ai 40 milioni si aggiunge il 15% dei maggiori risparmi sulle accise •Rifinanziato il Fondo di Garanzia: 13 milioni di euro garantiranno l’operatività di una Sezione speciale Trasporto istituita nell’ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Il fondo era fermo da settembre dopo l’annuncio del Medio Credito Cooperativo sull’esaurimento delle risorse. Le imprese ora potranno beneficiare di
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due importanti novità: l’estensione della garanzia diretta all’80% del finanziamento e l’utilizzo del fondo anche per garantire i finanziamenti della “Sabatini bis” •Esonero contributivo: la norma nasce con l’accordo del 5 novembre al fine di arginare il dumping delle imprese estere soprattutto dell’Est Europa. e viene riconosciuto, a domanda, in via sperimentale e per un periodo di tre anni, un
si affianchi, senza metterla in discussione, alla misura, già da tempo in vigore, di non assoggettamento fiscale delle somme erogate a titolo di trasferta ai conducenti impiegati in trasporti internazionali, trasferte che, oltretutto, risultano esenti da contribuzione per una somma non indifferente •Infine, viene reintrodotto l’obbligo di esibire la prova documentale. La norma è volta a
esonero dell’80% della contribuzione previdenziale (ad eccezione dei premi INAIL) a carico dei datori di lavoro per i conducenti di veicoli destinati al trasporto di cose o di persone, ai sensi del regolamento (CE) 561/2006, quindi i mezzi devono essere dotati di tachigrafo digitale ed effettuare attività di trasporto internazionale per almeno 100 giorni annui. Il beneficio è riconosciuto dall’ente previdenziale sulla base della priorità cronologica delle domande. Va peraltro sottolineato come la decontribuzione
sanzionare i vettori esteri che non forniscono una documentazione idonea a dimostrare il trasporto internazionale di merci in corso di svolgimento e cioè un qualunque documento di accompagnamento delle merci previsto dalla norma interna (DDT) o internazionale (CMR, cd. “lettera di vettura internazionale”). Sono previste sanzioni ed il fermo del mezzo per non più di 60 gg nel caso in cui la prova documentale non venga esibita o non sia compilata correttamente o presenti delle irregolarità nella compilazione.
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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
ALPHABET: I PRODOTTI INNOVATIVI ALPHAELECTRIC E ALPHACITY
Risponde Andrea Cardinali, Presidente e Amministratore Delegato di Alphabet in Italia Il 2015 per Alphabet si chiude positivamente, con una decisa affermazione di soluzioni di Business Mobility. Grazie a prodotti innovativi quali AlphaElectric (eMobility) e AlphaCity (Corporate CarSharing), Alphabet – società del Gruppo BMW leader nei servizi di mobilità aziendale – ha saputo consolidare partnership di lunga durata e stringere nuovi accordi con moltissimi clienti, come Deloitte, Aon, Costa Crociere e TenarisDalmine. Lanciato in Italia nel 2013, AlphaElectric è l’ecosistema olistico che include veicoli elettrici, consulenze personalizzate, infrastrutture di ricarica e servizi ad alto valore aggiunto, coniugando esigenze di mobilità e basso impatto ambientale. Con questo progetto Alphabet aveva già effettuato una precisa scelta di campo, al fine di percorrere, insieme ai propri clienti, la strada di una mobilità autenticamente virtuosa e sostenibile. Oggi l’azienda riconferma con convinzione la propria determinazione, supportando chi ha la responsabilità di gestione di un parco auto aziendale attraverso una consulenza a 360°. “Operiamo in un settore – quello della Business Mobility – in cui l’evoluzione del mercato è guidata più dall’offerta che dalla domanda” esordisce Cardinali “e Alphabet da anni è all’avanguardia, dal momento che è stata la first mover su diversi segmenti quali l’eMobility ed il Corporate CarSharing. AlphaCity – la soluzione di Corporate CarSharing –
resta un punto di forte orgoglio poiché siamo stati i primi in Italia ad operare su questo mercato, e ci teniamo a riaffermare che, aldilà delle dichiarazioni provenienti da più fronti, restiamo tuttora gli unici a proporre questo tipo di soluzione a clienti e prospect”. “In Italia purtroppo la mobilità a “emissioni zero” rimane un fenomeno di nicchia: vengono immatricolate circa 1.000 auto elettriche all’anno su un totale di un milione e mezzo di vetture, ed è difficile ragionare su economie di scala partendo da questi numeri. Gran parte della clientela deve ancora maturare una piena consapevolezza sulle proprie esigenze di mobilità, ma dimostra una crescente attenzione per l’innovazione, e Alphabet è pronta con soluzioni di Advanced Business Mobility che si sono già affermate in ambito internazionale e che finalmente anche in Italia stanno ottenendo il successo che meritano. Alcuni fenomeni ci fanno pensare che finalmente qualcosa si stia muovendo anche nel nostro Paese. In primo luogo, la crescente attenzione verso i veicoli commerciali elettrici: se i trend del 2015 saranno confermati, già quest’anno il mercato degli eLCV sarà una delle realtà più interessanti da sviluppare”. Non mancano le testimonianze di alcune delle aziende che per prime hanno affidato ad Alphabet la gestione della loro flotta “elettrica”: tra tutte Deloitte, che nel 2015 ha lanciato in Italia il suo progetto per
l’integrazione di veicoli elettrici all’interno della propria flotta aziendale al fine di ridurre il proprio carbon footprint, con risultati più che convincenti. “Le auto elettriche sono oggi parte integrante della nostra quotidianità, molto apprezzate sia dai giovani manager che dai miei soci Executive” conferma Marco Martina, Strategy & Operations Partner di Deloitte. “Il bilancio è positivo su tutta la linea, dalla riduzione di emissioni di CO2 all’impatto positivo sul Total Cost of Mobility. Grazie a AlphaElectric, Alphabet ha dimostrato che l’eMobility è semplice da implementare, oltre che estremamente utile”. Per maggiori informazioni sull’esperienza di Deloitte guarda il video pubblicato sulla homepage di Alphabet (www.alphabet.com/it). febbraio-marzo 2016 | 19
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ANCHE CHI VA VELOCE
COME FASTWEB, PENSA ALL’IBRIDO Una fleet manager neofita ma con una grinta da vendere. Che vuole una floa più verde, più efficiente e più sicura per i suoi driver. Che devono interagire sempre meglio con il suo ufficio. Anche per essere premiati
di Alberto Vita
U Una professione, quella del fleet manager, complessa, vista da chi questo ruolo lo occupa solo da otto mesi circa. “È un delirio!” ci dice a noi di MissionFleet
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Barbara Caimmi, Fleet & Mobile Administrative Services Coordinator di Fastweb sottolineando però subito che “non tornerei mai indietro. Ho conosciuto molta più gente in questi pochi mesi in questo ruolo che nei precedenti otto anni in azienda. Mi piace troppo!”. Malgrado l’ufficio sia al momento sotto-staffato, con tre persone invece di quattro, con i suoi colleghi che si occupano soprattutto di telefonia, “ma la persona che mi aiuterà sta
arrivando” afferma Caimmi. Un aiuto che certamente serve, visto i tanti progetti in cantiere per un flotta di “690 auto, tutte noleggiate a lungo termine, di cui 50 auto in pool sulle diverse sedi e le restanti assegnate” dichiara Caimmi. “Stiamo per rilasciare la nuova car list, che comprende vetture per la fascia executive, con cilindrate sino a 2000 cc, e per la fascia management, ovvero per i quadri e gli impiegati, con cilindrata di 1600 cc. Per entrambe le fasce proponiamo tutte le tipologie di auto; dalle station wagon alle berline, dai monovolumi ai Suv con, quest’anno, anche l’introduzione di ben 5 modelli ibridi, tre per il livello executive e due per il management, contro i due dello scorso anno” spiega la fleet manager del colosso della connettività e telefonia italiano di proprietà Swisscom. Che prosegue nella disanima della sua car list: “In totale sono circa 35 auto, divise equamente tra i due livelli, con poche sovrapposizioni, ovvero cerchiamo di non proporre la stessa auto con le due motorizzazioni differenti. Ne avremo così solo un paio”. Tra i brand è un dominio tedesco, con il gruppo Volkswagen seguito da Bmw,
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Mercedes, gruppo Psa, Renault e Fiat, con le auto più gettonate che sono le “Audi A6 e Volkswagen Passat SW” afferma Caimmi, che aggiunge: “e, sempre del gruppo di Wolfsburg abbiamo aggiunto anche la Skoda Superb nella nuova car list. Vediamo come andrà”. Con il diesel a dominare tra le motorizzazioni. Ma la vera novità della nuova car list non sono alcuni modelli, bensì una stretta sulle emissioni di C02, limitate a 150 grammi per km, limiti individuati insieme all’azienda “anche se io avrei spinto ancora di più verso obiettivi un po’ più ambiziosi…” sottolinea Caimmi. Perché per la fleet manager di Fastweb la sostenibilità è importante, tanto che cerca di insistere per avere sempre più auto ibride in flotta, “oltre alle auto pool, tutte Auris ibride, e all’aumento delle vetture Hybrid nelle car list, tra le mie proposte anche un incentivo maggiore per l’uso di questa tipologia di auto”. Per spingere ancora di più verso la motorizzazione ibrida Caimmi vuole organizzare anche test drive con queste auto, “perché molti non si aspettano le buone performance che raggiungono” commenta, così come ha fatto con la 500X tenuta in azienda una settimana, e poi entrata in flotta, o con la Mercedes classe B. “L’altro punto sul quale ho voluto spingere è la sicurezza” sottolinea Caimmi “abbiamo sempre avuto versioni business per le nostre autovetture, ma ora abbiamo scelto di avere sempre a bordo il navigatore e le tante dotazioni di sicurezza, come il cruise control o il lane assist, che, spesso, troviamo già nelle versioni top”. Tra i progetti di Caimmi per la
La voce deI drIver.
La voce deI drIver… che sposano L’IbrIdo maria laura sisti, Relazioni Esterne, racconta “ Il servizio di auto in pool è straordinariamente comodo. Si tratta di auto ibride che permettono l’ingresso in area C a Milano a tutte le ore. Inoltre sono sempre a disposizione, se si pianifica adeguatamente l’utilizzo, e in perfette condizioni. Per chi, come me, usa i mezzi pubblici o la bicicletta per venire in ufficio, questo servizio dà la possibilità di pianificare nella giornata incontri in tutta la città” Paolo Fontò, Head of Learning&Internal Relations aggiunge: “Sono assegnatario di un’auto aziendale ibrida, la Peugeot508 HDi Rxh Etg6. Sono molto soddisfatto della nostra car list perché c’è un’ampia varietà di scelta e la gamma delle vetture è molto appealing; mi piacerebbe che fossero inserite ancora più auto ibride. Vorrei inoltre dalla mia azienda la possibilità di rinnovo delle auto ogni 3 anni e non ogni 5. Il mio sogno? la Range Rover Evoque…”.
flotta Fastweb l’inserimento del Telepass su tutte le sue autovetture, “ora in dotazione solo alle auto in pool e per alcuni direttori, e neppure tutti. Grazie al nuovo Telepass fleet, di cui ho letto proprio su MissionFleet, che vorremmo adottare su tutta la flotta. Ma stiamo ancora valutando”. Così come vorrebbe che la direzione della società iniziasse a valutare “corsi di guida sicura per i nostri driver più virtuosi. Ce ne sono alcuni online nella nostra intranet, ma vorrei premiare i nostri migliori driver, con corsi di guida sicura, ma non solo quelli di base, bensì anche quelli sportivi, tipo di Aci Vallelunga a Lainate o magari sulla neve, certamente i più divertenti. Per questo abbiamo messo in preventivo un piccolo budget” spiega Caimmi. Novità arriveranno anche dal lato noleggiatori: “lavoriamo al momento con quattro, anche se ne entrerà uno nuovo a breve” ci dice Caimmi, senza svelarci chi è: “e con loro abbiamo contratti
standard per 150 mila chilometri o 60 mesi”. Oltre alle società di Nlt, Fastweb si avvale anche della collaborazione per l’ufficio auto di Tkt, la società di fleet management del gruppo Uvet, una complessità di “teste” che ha messo un po’ in confusione i driver Fastweb: “Naturalmente sull’intranet aziendale c’è tutto ma succede spesso che per
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qualche problema si contattino più realtà, rendendo il tutto un po’ confusionario. Dalle 9 alle 18 per me il telefono è bollente, così come le mail, mezzo attraverso il quale mi arrivano una cinquantina di richieste di aiuto… poi dopo le 18 riesco a lavorare” dice Caimmi, che precisa: “Ho iniziato a mettere
navigatore o, addirittura, di quello del cambio automatico. Anche per questo un altro dei progetti in cantiere per la gestione della flotta è quella di una profonda revisione delle polizze assicurative con l’obiettivo, ovviamente, di cercare ulteriori spazi di risparmio, “ma vorremmo anche
un po’ d’ordine riportandomi in casa la gestione delle multe, una spinosa questione che, anche per la velocità di risoluzione delle problematiche, vogliamo pensarci internamente. Ed è in carico a me personalmente”. Una gestione che non prevede la comunicazione alle autorità competenti in caso di perdita di punti della patente, demandata questa ai driver, visto che per ogni auto assegnata vi possono essere fino a due conducenti in più. Insomma capiamo meglio il delirio di cui abbiamo scritto a inizio articolo che si è trovata ad affrontare Caimmi, anche perché sottolinea come “vi siano richieste di aiuto nella scelta del colore dell’auto, di cosa fare in caso di gomma bucata o cosa si debba fare se si smagnetizza la fuel card…” ci commenta simpaticamente Caimmi che, fronte furti, ci spiega come nel poco tempo alla guida dell’ufficio fleet di Fastweb ne ha visti di tutti i colori: dal furto dell’auto intera, a quelli del blocco
l’attestato di rischio per il driver, non legato alla targa e molto altro. Ma siamo solo alle ipotesi” dice Caimmi. Oltre alla comunicazione interna che dovrà essere più lineare e facile, e a una serie di indagini interne per capire il grado di soddisfazione dei driver, Caimmi ha nel cassetto anche il progetto chiamato QR Code, con il quale porre degli adesivi sui cruscotti delle auto in pool: inquadrando l’adesivo con lo smartphone, si
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avrà accesso (attraverso il portale aziendale) a varie informazioni di servizio. Nulla a che vedere con i sistemi di telematica a bordo, che Caimmi al momento non ha ancora valutato, anche se “so che Leaseplan l’inserisce dalla scorso novembre comunque su tutte le sue auto”, mentre di Arval Caimmi lo viene a sapere proprio da noi di Missionfleet. Programmi di car sharing Caimmi non ne gestisce, ma, grazie all’ufficio convenzioni, ve ne è uno con un primario operatore in Italia, “inoltre ho attivato per i nostri dipendenti anche la convenzione con Drive Different, un servizio di Car Server che mi è piaciuto molto e che, con chi ho parlato, gli è sembrata un’ottima iniziativa” afferma Caimmi che lavora nello stesso ufficio con la sua collega Travel Manager sotto la business unit Risorse Umane, e con la quale condivide il contatto con Avis ed Europcar per il preleasing delle auto, le stesse con cui lavora l’ufficio travel dell’azienda.
scheda azIenda AzIEnDA: fastweb spa (grUppo swisscom) StoRIA: nasce nel 1999 SEttoRE: internet, telefonia FAttuRAto 2014: 1,688 miliardi di eUro SEDI ItALIA: 3 milano, 2 bari, roma, padova, torino, genova, sesto fiorentino, palermo, catania, pescara, bologna, napoli DIPEnDEntI: 2500 circa DIMEnSIonE FLottA: 690 ASSEgnAtE: 640 Auto In PooL: 50 FLEEt MAnAgER ItALIA: barbara caimmi
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miSSioNfLeeT
febbraio marzo
L’alternativo conquista il mercato europeo Secondo i dati Acea, la European Automobile Manufacturers’ Association, nell’ultimo trimestre del 2015 in Europa hanno sensibilmente accelerato le immatricolazioni dei veicoli con motorizzazioni considerate alternative, con un più 21,1% anno su anno, a quota 164.718 unità. E’ stata del più 20%, invece, la crescita dell’intero 2015 sul 2014, ovvero il 4,2% del totale delle immatricolazioni.
Grazie alle perfomance dei veicoli elettrici, a più 108,8% e di quelli ibridi, a più 23,1%. Con le altre motorizzazioni alternative in calo dell’8,4%. Nell’ultimo trimestre l’elettrico ha visto un vero e proprio boom, a più 160,5% e a quota 58.689 unità, con l’ibrido ad essere maggiormente richiesto per il 28,8% in più rispetto al quarto trimestre 2014, raggiungendo le 60.911 unità. In calo invece, come successo anche in Italia, secondo mercato europeo per questi carburanti, le motorizzazioni a gpl o a metano, a meno 31,8%, a quota 45,118 unità, ben 20 mila in meno anno su anno. Il mercato con la crescita maggiore di vetture a propulsioni alternative è stato quello dell’Olanda, a più 257,1%, seguito dalla Francia, a più 43,7%, dalla Germania, più 27,8% e dal Regno Unito, a più 17,4%. L’Italia chiude invece in negativo anno su anno, a meno 23,6% ma, come
MERCAtO
ERRATA CORRIGE Sull’ultimo numero di MissionFleet, che porta data Dicembre 2015 - Gennaio 2016, nel box presente all’interno dell’intervista ad Alessandro Grosso, Fleet&Business Sales Director Business Center Italy di Fca Group, abbiamo erroneamente confuso la Fiat TIPO, modello protagonista dell’articolo (vedi foto), con la Fiat Bravo, che proprio la Tipo va a sostituire. Per questo motivo ci scusiamo con i nostri lettori e con i diretti interessati.
detto, principalmente a causa del crollo delle vendite di auto con motori a gpl o a metano, che, da noi, rappresentano l’80% delle vendite di auto a propulsione alternativa.
L’Nlt e i beni strumentali trascinano la ripresa del leasing L’Nlt e i beni strumentali trascinano la ripresa del leasing che, dopo i primi segnali di ripresa nel 2014, con un più 8,8% in termini di valore rispetto al 2013, hanno visto un’ulteriore crescita sia per le cifre finanziate, più 5,5% a quota 17 miliardi, sia per numero di contratti, a più 13,2%, a quota 369 mila contratti. Il noleggio a
lungo termine, come detto, mette a segno una delle migliori performance con un più 24,7%, insieme al ritorno del leasing aeronavale, grazie al nuovo impianto normativo, con importanti variazioni sia nel diporto, a più 62%, sia nel navale commerciale, sia a più 31,2%, e nell’aeronautico, a un più 74%. “Registriamo dati molto positivi, con una maggior frammentazione dei contratti, tra cui un ottimo andamento del Noleggio Lungo Termine e dei Beni Strumentali” commenta il presidente Assilea Corrado Piazzalunga, che sottolinea: “e voglio ricordare che il leasing e pre-ciclico, in grado di anticipare la ripresa”. Una ripresa che, secondo Assilea, sarà in atto anche durante l’anno in corso. febbraio-marzo 2016 | 23
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LA TOYOTA SPINGE L’IBRIDO
ANCHE PER LE FLOTTE
Due brand per una sola strategia di floa. Che, ovviamente, punta forte sui loro modelli ibridi. Ce la racconta Giuseppe D’Angelo, General Manager Fleet, Lcv e re-marketing di Toyota-Lexus, i due marchi del gruppo che vanno a bracceo sulle aziende
di Alberto Vita
Q Quanto il Fleet conta per le vostre vendite sia numericamente che percentualmente sul fatturato in Italia. In quali altri paesi
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state sviluppando questo business? “Per Toyota Motor Italia nel 2015 le vendite fleet a livello nazionale sono state di oltre 17.000 unità, pari al 26% dei volumi totali. La crescita maggiore si è evidenziata nei canali del noleggio a lungo termine con incremento del 76% rispetto all’anno precedente e nel noleggio a breve termine con un più 66%. Abbiamo avuto inoltre un consolidamento della nostra quota di mercato nel canale
società. Il merito principale è dell’ibrido che rappresenta più del 50% del nostro mix sul canale flotte. Toyota in tutti i principali mercati europei sta sempre di più guardando al business Flotte, sviluppando prodotti e strategie di vendita, ma possiamo affermare con orgoglio che l’Italia è uno dei paesi che sta guidando questo processo di crescita in questo complesso ambito di business”. Com’è la collaborazione con le diverse aziende di Nlt. C’è
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qualche partnership in particolare? “In questa fase di crescita stiamo cercando di stringere sempre di più i rapporti con gli NLT, che sono player fondamentali per risultare vincenti in questo business. Tra le attività che stiamo sviluppando, sicuramente da sottolineare un intenso piano di formazione per i commerciali degli NLT, che spieghi le peculiarità ed i benefici dei prodotti Toyota soprattutto relativamente alle motorizzazioni ibride, e un ampio programma di test drive, coordinandoci con i noleggiatori sulle aziende finali, che mira a far testare la qualità dei nostri prodotti. Sicuramente tra i noleggiatori la partnership con ALD è quella più solida e proattiva. Per primi hanno creduto e scommesso sui nostri prodotti ibridi e con loro abbiamo deciso di sviluppare il nostro noleggio a lungo termine: il Rent x Drive”. E con le aziende? Andate insieme da loro con i due Brand del gruppo? “Sul lato aziende, abbiamo creato recentemente un reparto preposto che si occupa esclusivamente di curare i rapporti con i noleggiatori e, appunto, con le aziende finali. Ci sono due key account coordinati da un manager che visitano direttamente le aziende facendo consulenza sia sul prodotto Toyota sia sul prodotto Lexus. Lo scopo è quello di riuscire ad intercettare le esigenze dei fleet manager e delle loro car policy e far capire i reali vantaggi dei nostri prodotti ibridi in termini di consumi ed emissioni”. Quali sono le auto più Fleet per voi e la percentuale di
vendite sul totale per ciascuna di esse. “Oggi pensiamo di avere una gamma completa che ci consente di essere inseriti nelle varie fasce delle car policy aziendali. Dalla Yaris, che può essere utilizzata come vettura pool o come car pool sharing, un fenomeno che notiamo sempre più frequente nelle aziende con grandi parchi auto, all’Auris, vettura ideale per la forza vendita, sia in versione 5 porte che in versione TS, per passare al Rav4 e ai prodotti Lexus, l’NX e l’RX, ideali per soddisfare le esigenze delle fasce più alte delle car policy, dai quadri ai dirigenti, senza dimenticare Prius e Prius+, ovvero la versione a 7 posti, pioniere dell’ibrido. Inoltre, nel corso di quest’anno lanceremo delle novità importanti, rinnovando la gamma dei veicoli commerciali, Proace e Hilux, e il piccolo Suv ibrido C-HR”. Avete accordi speciali anche con aziende di noleggio a breve o con aeroporti, catene alberghiere, etc. “Abbiamo accordi con tutti i principali player del noleggio a breve termine che sempre più stanno scegliendo i nostri prodotti hybrid, che in molte realtà urbane beneficiano delle agevolazione stipulate con le amministrazioni locali, come parcheggiare sulle strisce blu gratuitamente oppure accedere alle zone ztl. A Milano ad esempio con una Yaris hybrid si circola nell’area C gratuitamente”. Avete allestimenti ad hoc per il mondo fleet? “Abbiamo creato per i prodotti ad alti volumi, ovvero la Yaris, l’Auris, la Rav4 e la Verso, una versione Business che potesse soddisfare le esigenze degli
utenti. Tra gli optional di serie: navigatore, cruise control e ruotino”. Un commento sul mercato fleet “Siamo sempre più convinti che sia un mercato in espansione, con molti noleggiatori che oggi puntano anche al cliente privato e alle partite Iva, e che quindi vada monitorato e presidiato costantemente per cogliere tutte le opportunità. La crescita più ampia continuerà a riguardare i segmenti dei premium brand, dei veicoli commerciali e dei piccoli Suv. Volutamente, quest’anno saremo presenti in questi segmenti con importanti novità di prodotto”. E che dire sulle diverse tipologie di motorizzazione (Diesel, ibrido, etc)? Il dieselgate ha rilanciato l’interesse sull’ibrido e sulle motorizzazioni alternative? “I clienti sono oggi sempre più consapevoli dell’importanza FEBBRAIO-MARZO 2016 | 27
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della mobilità sostenibile. Per le aziende questo è un aspetto preso sempre più in considerazione, soprattutto se consideriamo la necessità di far rientrare anche la flotta delle vetture aziendali nella politica più ampia di efficienza energetica. L’ibrido in questo senso apre la strada a nuovi orizzonti anche per il mondo aziendale. Tanti sono i suoi plus, non solo bassi consumi ed emissioni. Toyota investe infatti pesantemente in ricerca e sviluppo per soluzioni legate alla mobilità sostenibile, con l’obiettivo di costruire vetture a zero emissioni. Testimonianza di questo impegno è Toyota Mirai, la prima berlina a celle a combustibile ad Idrogeno, la cui commercializzazione è recentemente iniziata anche in Europa; Germania, Regno Unito, Danimarca e Belgio. In molti Paesi i primi clienti di Mirai sono proprio le aziende, interessate all’acquisto di quest’auto per essere le prime a tracciare la strada verso la mobilità del futuro, che si fanno portatrici di valori legati alla salvaguardia dell’ambiente e all’innovazione tecnologica”. E da noi quando arriverà l’idrogeno? “Il tema dell’Idrogeno in Italia, è un tema complesso. Al momento il nostro Paese soffre di una arretratezza infrastrutturale, con la mancanza di una rete di distribuzione, nonché legislativa. In Italia Toyota si sta impegnando affinché l’idrogeno possa essere diffuso su larga scala, visto che la normativa attuale prevede che le stazioni di rifornimento non possano erogare idrogeno a una pressione superiore a 350 BAR, quando invece i serbatoi montati 28 | FEBBRAIO-MARZO 2016
La Nuova ToyoTa Prius si PreseNTa a vaLeNcia Dopo aver incassato i commenti ammirato dei partecipanti di diversi saloni in giro per il mondo, la quarta generazione della Toyota Prius sbarca in Europa sulle strade spagnole di Valencia, dove ci è stato possibile apprezzare le doti tecnologiche della ibrida più venduta al mondo. “Hybrid è ormai un brand nel brand, con l’1,6% del mercato nel 2015, più di marchi celebri, e a gennaio con la Rav raggiungiamo il 2,1%”, ha detto andrea Carlucci ad di toyota Italia, che ha aggiunto: “lo scorso anno ne abbiamo vendute 22 mila solo a brand Toyota in Italia e 3300, un record, con Lexus”. Realizzata sulla piattaforma basata sulla nuova architettura tNGa (Toyota New Global Architecture) la nuova Prius introduce una nuova generazione del sistema Full Hybrid, che abbina un motore termico sempre più performante, con una efficienza termica pari ad oltre il 40%, e uno elettrico che si appoggia sulla nuova batteria ibrida al nichel-metallo idruro a maggior autonomia, capaci di limitare le emissioni di CO2 a 70g/km e i consumi a solo 3.0 litri per 100 km nel ciclo combinato. Grazie a un baricentro più basso di 2 cm, la nuova Prius è ancora più maneggevole, grazie anche al nuovo sistema di sospensioni posteriori a doppio braccio oscillante e alll’incremento del 60% della rigidità strutturale della vettura. La Prius, sin dal lancio nel ’97, ha subito anche continui affinamenti stilistici, e con la quarta generazione propone vetrature ancora più ampie, gruppi ottici più sottili e slanciati, nuovi interni e, soprattutto, un pacchetto, il toyota safety sense, con dotazioni di sicurezza da vera ammiraglia. Proprio le vetture ibride in Italia hanno raggiunto volumi record in questo inizio 2016, arrivando a un market shake del 2,1% sull’intero mercato, di cui il 96% è appannaggio proprio di Toyota e di Lexus.
sulle moderne vetture a celle a combustibile garantiscono il funzionamento in totale sicurezza a 700 BAR. L’unica stazione di rifornimento attiva si trova a Bolzano dove è presente un impianto all’avanguardia che eroga idrogeno a 700 BAR, perché la città è dotata di una legislazione ad hoc, considerata
la sua natura di Statuto Speciale. Tutta l’Italia necessita adesso di una rete autostradale a idrogeno strutturata ed efficiente perché lo sviluppo di una mobilità sostenibile, che integri l’idrogeno tra le fonti di alimentazione, è l’unica strada percorribile per una società a emissioni zero”.
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Speciale
Flotte di ProprietĂ
i veicoli commerciali
Il dado è tratto Nel regno del TCO
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IL DADO È TRATTO La sfida di quest’anno sarà quella di ripetere o superare i risultati del 2015 e tui i costruori stanno affilando le armi preparandosi a competere lanciando nuovi modelli, puntando alla supremazia nei vari segmenti
ammortamento, innovazioni sull’immatricolazione dei pickup, ecc.).
LEADER... A TUTTO MERCATO
CITROËN JUMPER
di Mauro Serena
U
ALESSANDRO GROSSO
Un mercato sempre più complesso quello dei veicoli commerciali, basato su elementi quali la specializzazione d’uso e l’allestimento, che lo rendono molto diverso dal mercato delle vetture, in una complessità di pesi, portate e accessori da veri esperti. E noi di MissionFleet abbiamo analizzato il mercato dei “professionisti del veicolo commerciale”, ovvero le case che hanno puntato decisamente su questo segmento di offerta del mercato flotte, creando dei marchi professionali che
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distinguono i dealer e i servizi ad esso dedicati. Le domande rivolte avevano lo scopo di tracciare l’evoluzione del mercato dei VCL in termini non solo di numeri, ma di tecnologie impiegate, accessori sempre più richiesti, criteri su cui si basano le scelte del clienteflotta e, infine, canali di vendita. Perché il veicolo commerciale, anche per le flotte, resta ancora legato, in gran parte, all’acquisizione diretta o al leasing, con una quota di noleggio, però, che si prevede in crescita. Il quadro che ne esce evidenzia una grande varietà di strategie e di approcci, caratterizzate però da un obiettivo comune: nessuno ha intenzione di lasciarsi sfuggire le grandi opportunità che offrirà il 2016, complici le previsioni di ripresa del mercato e la situazione legislativa favorevole (obbligo dell’Euro 6, maxi
“Fiat Professional è leader indiscusso dei veicoli commerciali, grazie anche a una gamma che copre oltre il 90% del mercato” sottolinea Alessandro Grosso, Fleet & Business Sales Director Italia del marchio di FCA da ottobre 2015. Ma precisa che “nel 2016, i nuovi prodotti che saranno lanciati porteranno Fiat Professional a coprire l’intero mercato”. La casa italo-anglo-olandese è cresciuta un po’ meno del mercato totale nell’anno passato (9%), ma nel canale del noleggio la performance è stata di +11% e nel 2016, grazie anche ai nuovi prodotti, la previsione è di aumentare la crescita su tutti i canali. Veicoli curati in termini di design e accessori, “ne è un esempio il nuovo Ducato” spiega Grosso, “con numerose personalizzazioni: due diversi colori della calandra anteriore, lo skid-plate che arricchisce la parte inferiore del paraurti, nuovi proiettori con DRL integrate e nuovi cerchi in lega da 16”. In termini di sicurezza, su questi veicoli sono installati tutti i sistemi attualmente disponibili”.
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NUOVO DOBLÒ CARGO
Per le aziende, l’elemento fondamentale per la scelta di un veicolo commerciale è il Total Cost of Ownership e per i motori” aggiunge Grosso “le parole d’ordine sono efficienza ed eco-sostenibilità”. Fiat Professional offre la più ampia gamma di veicoli alimentati a metano Natural Power, dalla Panda Van fino al Ducato. “TCO e CO2: all’interno di questi parametri si cerca di trovare il giusto equilibrio tra necessità di business e caratteristiche tecniche del prodotto”. FCA supporta gli acquisti diretti della flotta attraverso una struttura dedicata: Fleet & Business Sales. Un rapporto diretto con le principali aziende clienti, seguendo direttamente l’intero processo di acquisto, dall’analisi delle esigenze, all’offerta commerciale, inclusa la manutenzione e l’eventuale gestione dell’usato con il supporto dei dealer.
“Il 2015 chiude un percorso di rinnovamento iniziato nel 2013 ed è stato un anno nel quale abbiamo assistito ad una crescita del settore soprattutto nell’ultima parte, grazie al decreto che ha introdotto il super ammortamento” precisa Buraglio. “Nel 2016 le attese sono di crescita graduale e costante, stimabile in un 10%, in funzione della ripresa dell’economia. Sarà importante distinguersi nella specializzazione dei veicoli: dimensione, passo e allestimenti, ma anche il comfort di guida e la connettività (per esempio il sistema SYNC di Ford) caratterizzeranno sempre più l’abitacolo come un piccolo ufficio. E poi i ridotti costi di gestione, la versatilità e
l’importante passaggio all’Euro 6, che pone l’attenzione sulla sempre maggiore efficienza dei motori. Inoltre, Ford rappresenta l’equazione vincente per ridurre i costi di esercizio, oltre a fornire una gamma il più possibile versatile e una consulenza a 360° sugli allestimenti, unita a un’offerta di servizi post vendita e livelli di assistenza adeguati a minimizzare i tempi di fermo”. Per quanto riguarda i canali, Buraglio ritiene che il noleggio a lungo possa rappresentare un canale in crescita, anche se nel 2015 non è stato così. “Anche in questo canale il nostro obiettivo è quello di diventare protagonisti, grazie alla forza della nostra gamma”. Un discorso a parte merita il nuovo Ranger, pick-up più venduto in Europa, che verrà lanciato quest’anno e conterrà il DNA tipico di Ford, espressione dei mezzi americani.
MARCO BURAGLIO
PROTAGONISTA NEI 6 QUINTALI I corrieri e il noleggio hanno trainato la domanda nel 2015, con un bel +50% finale, secondo Marcello Zanella, Responsabile Gamma Light di Iveco. La casa del gruppo CNH
MARCELLO ZANELLA
L’EQUAZIONE VINCENTE Chi è cresciuta tanto nel mercato è Ford: +37% nel segmento sotto i 35 q.li, con il raggiungimento di una quota di mercato dell’8,5% nel medesimo segmento. Sono i dati che ci comunica Marco Buraglio, Head of Commercial Vehicles.
FORD TRANSIT CENTRE
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NEW DAILY IVECO
COSIMO MOLINARI
Industrial lancerà le sue novità a metà anno, in coincidenza con il passaggio all’Euro 6, per approfittare di un 2016 “frizzante”, con una crescita prevista nel segmento tra i 35 e i 60 q.li (quello dove Iveco la fa da padrona con Daily) attorno al 20%. “Sarà un anno diviso a metà, anche se non possiamo escludere una corsa agli acquisti degli ultimi Euro 5, con i prezzi in discesa e senza la preoccupazione di gestire l’urea, anche se bisognerà fare attenzione alle relative deroghe” afferma il manager. “Il cliente flottista mira soprattutto a massimizzare il profitto” secondo Zanella “e di fronte ai dettagli estetici e tecnologici preferisce concentrarsi sul TCO: prezzo, consumi e valore residuo (importante bilanciare il buyback) sono le leve vincenti verso il cliente che guarda al TCO. Nel 2015 abbiamo introdotto una nuova versione del cambio automatico Hi-Matic con 8 rapporti, ci tengo molto a farlo provare, perché rappresenta una soluzione ideale per aumentare la qualità del lavoro e diminuire i costi”. In relazione ai canali, la vendita B2B si rivolge, oltre che alle società di noleggio, alla
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partecipazione a grandi gare pubbliche, aziende come Enel, Anas, Acea, Amsa e Poste Italiane. La vendita retail, supportata dalla finanziaria “di casa” offre varie combinazioni di finanziamenti e servizi, incluse assicurazioni e manutenzione. Significativo lo sforzo compiuto dalla casa in tema di alimentazioni alternative: gamma a metano completa, gamma Daily totalmente elettrica (presentata alla fine del 2015 alla fiera Ecomondo di Rimini). “Siamo l’unico costruttore ad avere una gamma così e ci aspettiamo una piccola escalation nell’elettrico”, conclude Zanella.
QUANDO IL MARCHIO È PESANTE “Per Mercedes la sicurezza è sempre di serie: comfort di marcia, affidabilità e sicurezza sono valori imprescindibili per i nostri clienti”. In questa frase di Cosimo Molinari, Sales Manager Vans di MercedesBenz, sembra essere racchiusa la filosofia della casa tedesca e i veicoli commerciali non fanno eccezione. Prodotti tailor made e assistenza dedicata per conquistare il mercato. “Nel 2015 abbiamo consolidato la nostra presenza nei due segmenti di riferimento con due
best seller come Vito e Sprinter, lavorando sull’awareness del Citan” spiega Molinari, che specifica: “allo stesso tempo prosegue il trend di crescita costante nel comparto flotte e in quello del noleggio a lungo termine, risultato di importanti strategie di dedication proattiva verso i grandi clienti. Nel 2016 prevediamo una crescita attorno al 10%, che vedrà protagonisti lo Sprinter ed il Citan”. I veicoli commerciali si avvicinano sempre più al mondo delle autovetture, anche in termini di connettività. “La versione Tourer del Vito, dedicata al trasporto passeggeri, offre negli interni il comfort, i materiali e la cura nei dettagli che possiamo trovare oggi nelle automobili della Stella. Automobili always on, un’esigenza particolarmente sentita oggi anche nel mondo dei van, che assicuriamo attraverso i nuovi sistemi multimediali di bordo che garantiscono la piena connettività nella massima sicurezza secondo il motto: mani sempre sul volante, occhi sempre sulla strada” precisa il manager. Per quanto riguarda le tendenze future, sembra finita la corsa al downsizing. “Consumi e valore residuo rappresentano priorità assolute nella scelta di un van e non sempre una motorizzazione d’ingresso rappresenta la scelta più opportuna per le esigenze dei nostri clienti. Oggi il motore da 130 CV rappresenta il cuore della nostra gamma, sia nel noleggio che, più in generale, nelle flotte, compresi i corrieri. Contenere i consumi e le emissioni costituisce un elemento chiave nelle strategie di Mercedes-Benz Vans che, oltre alle motorizzazioni a metano, ideali per clienti che
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MISSIONFLEET speciale veicoli commerciali
MERCEDES VAN
effettuano percorsi cittadini, offre già dal 2015 lo Sprinter equipaggiato con motore Euro 6. Allo stesso tempo, offriamo ai nostri clienti corsi di guida sicura per migliorare la sicurezza sulle nostre strade”. Nel mercato italiano, secondo Molinari, è ancora molto diffusa la cultura della proprietà, a differenza, ad esempio, di quello inglese nel quale il gestore del mezzo è interessato a sapere il costo giornaliero del veicolo. Mercedes-Benz, nonostante tutto, punta al mercato del noleggio, sia attraverso la propria captive CharterWay, che tramite i principali player del noleggio a lungo termine. “Il noleggio è in crescita, anche se ancora risente, come l’intero comparto, della difficoltà di piccole e medie imprese e singoli imprenditori ad ottenere linee di credito adeguate alle loro necessità. In quest’ottica assume particolare importanza la presenza di una finanziaria captive come Mercedes-Benz Financial Services che offre diverse soluzioni finanziarie sia per l’acquisto che per la gestione dei propri veicoli aziendali”. “Altro punto di forza di Mercedes-Benz è la sua specializzazione nel mondo del veicolo allestito che le consente di differenziarsi nel mercato del
veicolo commerciale rispetto a brand più generalisti. Abbiamo da anni, infatti, un consolidato processo di qualificazione degli allestitori che permette alla nostra rete di concessionarie di conoscere i partner a cui affidare la trasformazione dei nostri veicoli. Nel mondo delle flotte, infine, ci avvaliamo di key account manager dedicati (anche per singoli settori di business) e di personale altamente specializzato nelle concessionarie che sono preparati su come gestire le complessità legate alla vendita ai grandi clienti” conclude Molinari.
ELETTRICI E PICK-UP Una crescita perfettamente in linea con il mercato: questo è stato il 2015 per Nissan (che però, è bene ricordarlo, chiude l’anno fiscale al termine del primo trimestre del 2016). “Abbiamo ottenuto una quota di mercato record per l’Italia del 4,4% e, anche se l’inizio d’anno è stato timido, siamo contenti dei risultati ottenuti senza novità di prodotto. Ma a febbraio uscirà il nuovo Navara, già votato Pickup of the year, e dopo l’estate ci sarà il lancio di NV300, che fanno ben sperare per un 2016 che vedrà il mercato con il vento in poppa”. Così sintetizza il
mercato dei veicoli commerciali di Nissan il suo Direttore Corporate Sales, Vincenzo Varriale. Secondo i dati Unrae, NV200 è stato il mezzo più venduto della casa nel 2015, ma escludendo le versioni Evalia di NV200, principalmente dedicate al cliente privato, la classifica dei veicoli maggiormente scelti dal cliente azienda vede in testa NT400/Cabstar. “Vedo tre fenomeni nel futuro del mercato. Il primo riguarda il prodotto, cioè l’aumento di comfort e sicurezza che lo avvicinerà sempre più alle vetture. Il nuovo Navara sarà un connubio tra un mezzo da lavoro e un crossover, per uso personale e familiare, nei limiti delle regole per l’immatricolazione dei pickup in Italia, che rappresentano un’anomalia rispetto alla maggior parte degli altri paesi. Il secondo riguarda le motorizzazioni, con una forte crescita dell’elettrico nelle zone urbane e per le consegne nell’ultimo miglio, che non soffrono dell’ansia da range di autonomia. Si tratta di un business case realistico, che assicura, tra l’altro, facilità di parcheggio gratuito”. Nissan ha già realizzato questo progetto con due partner: DHL (40 mezzi di “padroncini”) e GLS con altri 12 mezzi elettrici. “Il terzo fenomeno” prosegue Varriale “lo vediamo sul canale, con una ripresa del noleggio (sia con Nissan Lease, la nostra captive, che tramite i noleggiatori generalisti) e il suo spostamento verso PMI e privati”. La rete Nissan garantisce due livelli di competenza: concessionari specializzati in veicoli commerciali e concessionari esclusivi per i
VINCENZO VARRIALE
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MISSIONFLEET speciale veicoli commerciali
NISSAN NT400 CABSTAR
all’interno del finanziamento sarà in grado di includere l’allestimento, valutandone e riconoscendone il valore residuo e permettendo che il valore reale alla fine del periodo di utilizzo venga recuperato dal cliente. Anche grazie ad un severo programma di certificazione degli allestimenti (ad esempio, le celle frigo).
CRESCERE ANCORA
SILVIO DUGHERA
VCL. Il cliente flotta chiede bassi costi di esercizio e un efficace servizio, attraverso la rete Nissan for Business: per questo vengono dati 5 anni di garanzia, perché si tratta di un cliente al quale il fermo del mezzo può costare parecchio in termini di perdita di business. “Il 2016 sarà un importante anno di attacco con la gamma più completa del mercato, per crescere ancora in un mercato in ottimo sviluppo” conclude Varriale.
SEMPRE PIÙ COMPLETI
MATTEO CAPPELLI
Un 2015 più che positivo per Opel, che ha superato le attese generando una crescita costante che sembra essere un segnale positivo di ripresa dell’economia. Alla fine la casa tedesca è cresciuta 9% più del mercato. E nel 2016 la necessità di “rinfrescare” i parchi circolanti più vetusti e quella di adeguare i motori all’Euro 6, insieme al super ammortamento (che terminerà il 31 dicembre 2016 senza che siano previste proroghe), spingono Opel a prevedere un altro incremento del mercato. Esordisce così Silvio Dughera, Commercial Vehicles & Business Center Manager, che passa a delineare le tendenze evolutive future del veicolo commerciale. “Il diesel la farà da padrone ancora per
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diversi anni, però le cilindrate diminuiscono, mentre in cabina aumenteranno comfort e sicurezza, così il guidatore si stancherà di meno. Anche la connettività è sempre più richiesta. Tuttavia, la parola magica è sempre TCO, che si riflette in un canone per tutto il ciclo di vita, e gli aspetti razionali sono sempre i più forti: consumi ed emissioni, affidabilità, qualità del servizio post vendita” precisa Dughera, che poi approfondisce. “Bisogna essere competenti su tutti i canali: il noleggio è in crescita per le aziende medio/grandi, finanziamenti e leasing sono prevalentemente scelti dalle PMI”. Anche la casa tedesca, come altre, accentua il focus sugli allestimenti, con l’obiettivo di avvicinarsi sempre più alla fornitura di un veicolo completo. Opel Financial Services
OPEL VIVARO
Nel 2015 sono cresciute non solo le vendite, ma anche la quota di mercato per il gruppo PSA Peugeot Citroën nel settore dei veicoli commerciali. L’incremento è stato del 14% e per il 2016 le attese sono ancora superiori in termini di vendite, grazie a due importanti novità: si tratta del lancio di due furgoni, uno per Peugeot e uno per Citroën, completamente nuovi. “C’è un interesse sempre maggiore per gli standard di sicurezza” esordisce Matteo Cappelli, Sales Specialist per i veicoli commerciali della Direzione B2B, “abbinati al comfort di guida, per cui lavoreremo molto sugli allestimenti proponendo i dispositivi di sicurezza sempre di serie e aumentando le dotazioni per il comfort. I motori invece vedranno l’innovazione Euro 6 (BlueHDi)”.
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MISSIONFLEET speciale veicoli commerciali
Secondo Cappelli, il principale focus e criterio di scelta per il cliente è costituito dalle necessità precise di lavoro e di utilizzo, perché il cliente ha bisogno di un mezzo flessibile che non dia mai problemi in termini di volumetria e portata. Anche i consumi e le emissioni sono oggetto di valutazione, in quanto possono incidere sul costo di gestione. “Le flotte vengono gestite a seconda delle specifiche necessità del cliente. Le PMI, e anche i privati, possono trovare presso le reti ufficiali dei due marchi (Peugeot e Citroën) soluzioni finanziarie interessanti in termini di leasing promozionali e di servizi (assicurazione e manutenzione) ad essi legati; le grandi aziende che prediligono soluzioni di noleggio per gestire i loro grossi parchi possono trovare o un’offerta renting costruita attraverso la captive del gruppo o proposte costruite con i più importanti attori del mercato. Da mettere in risalto che le vendite di veicoli commerciali del Gruppo al mondo del noleggio sono cresciute del 60%” illustra Cappelli. “La sfida per il 2016 sarà quella di cercare di migliorare ulteriormente dopo un 2015 così positivo”: con questo slogan l’intervistato riassume gli obiettivi dell’anno appena cominciato.
ALLESTIMENTI IN TOUR Un eccezionale +34% di ordini per la marca Renault, con Dacia ottimamente posizionata sulle partite IVA attraverso vendite dirette, tralasciando il canale del noleggio, nel quale, però, il marchio francese cresce del
PEUGEOT PARTNER
29%, considerando sia le auto che i veicoli commerciali. Questa la sintesi in pochi numeri tracciata da Fabrizio Piastra, Direttore Vendite Flotte di Renault Italia, sull’anno che si è appena chiuso. “L’obiettivo per il 2016 è continuare a mantenere la leadership in Europa e la posizione di primi importatori in Italia, ci aspettiamo un anno di conferma” aggiunge. Per quanto riguarda i trend del futuro, Piastra è in linea con gli scenari delineati dagli altri intervistati: la scelta prevalente in termini di motori cadrà su 1.6 con tecnologia twin turbo, con la cabina di guida che diventa sempre più simile a quella di un’autovettura per consentire una maggior comodità di vita a bordo. Trafic e Master si sono dotati di una cabina che ricorda un piccolo ufficio, con possibilità di connettere lo smartphone per scambiare ogni genere d’informazione e utilizzare le app Renault per il lavoro. Sui criteri di scelta del veicolo da parte dei clienti, Piastra traccia una chiara differenziazione basata sulla dimensione aziendale. “Le grandi aziende devono rispettare delle policy in termini di emissioni e di costo di utilizzo, che si deve riflettere in un canone influenzato da sconto e valore residuo, mentre le PMI
scelgono il mezzo che piace al proprietario, anche in base all’aspetto estetico, senza però tralasciare il TCO e la dotazione di servizi, sia post vendita che finanziari. Comunque anche le PMI cominciano a mostrare un certo interesse per il noleggio: nel 2016 contiamo di crescere sia su questo canale, che sulla vendita diretta”. Anche Renault punta molto sugli allestimenti e in quest’ottica sarà molto importante il Business Booster Tour, la campagna che, dopo il successo ottenuto nel 2015, il costruttore ha programmato per il secondo anno consecutivo per far toccare con mano i veicoli allestiti, attraverso la presenza di mezzi preparati da vari allestitori presso i 93 concessionari: un tour in 150 tappe, che vedrà i veicoli presenti a turno nei saloni (con una presenza raddoppiata nei centri Pro+ specializzati nei veicoli da lavoro). “Cinque anni fa coprivamo il 2% dei veicoli allestiti, ora siamo al 6%, ma ci teniamo a far vedere i veicoli per migliorare ancora” dichiara Piastra.
FABRIZIO PIASTRA
CONNESSI ALLA RETE “Il 2015 ha visto il rinnovo della gamma Caddy e Transporter, che rappresentano circa l’80% delle nostre vendite, per questo, in termini di veicoli consegnati, FEBBRAIO-MARZO 2016 | 35
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RENAULT BUSINESS BOOSTER TOUR
LUCA BEDIN
non abbiamo replicato il trend di crescita del mercato, anche se la raccolta ordini è stata in linea con esso” esordisce Luca Bedin, Brand Manager di Volkswagen Veicoli Commerciali, “ma nel 2016 le attese sono di una crescita che continuerà grazie anche all’effetto del super ammortamento su un parco piuttosto anziano; a questo proposito, la spinta al rinnovo sarà anche influenzata dal pricing dell’Euro 6, che è una tecnologia molto costosa. Si potrebbe verificare una tendenza ad anticipare gli acquisti optando per gli attuali Euro 5, peraltro privi della tecnologia AdBlue”. La tendenza ad assomigliare sempre più ad autovetture “non ci coglie impreparati” spiega Bedin “perché il nostro marchio dei veicoli commerciali è da sempre legato a filo doppio con gli sviluppi della marca autovetture Volkswagen, ed è figlia del desiderio di ritrovare a bordo del veicolo commerciale lo stesso comfort e la stessa sicurezza delle automobili”. In particolare, la connettività permette di comunicare informazioni e di utilizzare l’entertainment a bordo, mentre la sicurezza è garantita da dispositivi che riducono la probabilità di incidenti, come la
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frenata automatica assistita. “In questa evoluzione i truck sono stati precursori, prevedendo per primi sia gli ausili alla guida che la connettività a bordo e collegando il veicolo alla rete per consentire una miglior gestione della flotta” osserva Bedin. “Nel 2016 lanceremo il sistema ConnectedVan che sarà disponibile non solo sui veicoli nuovi, ma anche per quelli già circolanti, che, in collegamento con i server Volkswagen, consentirà al driver di ricevere gli alert e usufruire di servizi e statistiche”. Come sceglie il veicolo commerciale il cliente flottista? “Soprattutto basandosi su elementi razionali” risponde Bedin “come l’affidabilità garantita e i costi di esercizio riflessi nel canone di noleggio o nella rata di leasing, con un importante effetto determinato dal valore residuo. Ma anche il
posizionamento del marchio è importante, rispetto al brand del cliente. Da questo punto di vista, la nostra marca è rinomata per alcuni aspetti tecnici che si riflettono in brand riconosciuti, come 4MOTION per esempio, per la tecnologia delle quattro ruote motrici”. Anche la scelta del canale è guidata dal cliente, “noi ci limitiamo ad assecondare” precisa Bedin “anche se ritengo che il super ammortamento accentuerà la prevalenza delle acquisizioni in proprietà. Nonostante ciò, il noleggio resta un canale con buone possibilità di espansione, purché mantenga un focus dedicato ai veicoli commerciali, con un preciso approccio. Le nostre nuove versioni business sono specificamente pensate per questo canale”. Il 2016 sarà anche l’anno del restyling di Amarok, immatricolabile solo come N1 in Italia, dove persistono delle limitazioni all’utilizzo privato dei pick-up. “Esiste tuttavia la possibilità di adattarlo per l’immatricolazione M1, grazie all’intervento di un allestitore sulla portata e sulle sospensioni” specifica Bedin. Inoltre, dopo l’introduzione dei Crafter allestiti al listino nel 2015, sarà il turno del T6 Autotelaio e dell’ampliamento dell’offerta al refrigerato.
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MISSIONFLEET speciaLe veicoLi commerciaLi
NEL REGNO DEL TCO Il 2016 sarà un anno cruciale per i veicoli commerciali: dalla ripresa economica al passaggio definitivo all’Euro 6, dal fisco più leggero all’impegno sul post vendita. Più di così non si potrebbe immaginare per continuare a sostenere la crescita del comparto
di Mauro Serena
L L’andamento delle vendite dei veicoli commerciali è un importante indice della ripresa economica: infatti, a differenza delle autovetture che possono essere legate a logiche incentivanti e, per quanto riguarda le grandi flotte, sono acquisite prevalentemente a noleggio (quindi con un ciclo di sostituzione predeterminato), la sostituzione dei VCL, acquisiti soprattutto in proprietà, è strettamente connessa con le previsioni di business dell’azienda. GR advisory, società specializzata in ricerche, studi e consulenza sulle flotte, ha individuato per MissionFleet gli elementi che, secondo la ricerca condotta, caratterizzeranno il 2016. Un anno di grandi aspettative per le novità in arrivo e per le attese di una ripresa economica finalmente reale.
LA SFIDA: SORPASSARE IL 2015 Come sono andate le vendite di veicoli commerciali nel 2015? 38 | FEBBRAIO-MARZO 2016
Piuttosto bene, anche se il comparto è reduce dai minimi storici toccati negli anni passati. 134.234 immatricolazioni, secondo il Centro Studi di Unrae, cioè +12,8% rispetto al 2014, con un +29,1% nel mese di dicembre, grazie all’approvazione del super ammortamento nella Legge di Stabilità, miglior risultato dal 2009. Secondo i numeri diffusi da Dataforce (pubblicati nel “Cruscotto” di questo stesso numero), la crescita del comparto è stata del 10,83%, con prevalenza degli acquisti diretti da parte di enti e società. Comunque si considerino e analizzino i dati, possiamo concludere che la crescita è stata a due cifre e l’immatricolato è attorno ai 135mila pezzi. Una performance in linea con il buon anno europeo, a più 11,6%, con un ritorno ai livelli pre-crisi del 2007. A questo punto, tutte le case si stanno attrezzando per battere i record dell’anno passato e le occasioni per registrare nuove vendite non mancheranno.
PROPRIETÀ O NOLEGGIO? Da qualche mese è sulla bocca di tutti: si tratta del “super ammortamento” previsto dalla Legge di Stabilità fino al 31
dicembre 2016. La norma prevede che le imprese e i professionisti che effettuano investimenti in beni strumentali e materiali nuovi, ai fini del calcolo delle imposte sul reddito potranno maggiorare il costo di acquisto del 40% in riferimento al calcolo delle quote di ammortamento, purché i beni in oggetto non siano venduti prima del termine del periodo di ammortamento. Per i veicoli, il costo d’acquisto a cui applicare la maggiorazione sarà quello previsto dall’art. 164 del TUIR successivamente modificato e resta altresì invariata la percentuale di deducibilità. Questa misura tenderà a favorire l’acquisizione in proprietà. E il noleggio? Tutti gli operatori sono concordi: il noleggio tenderà ad aumentare. Le ragioni vanno ricercate soprattutto nella maturazione di una logica basata sul calcolo del costo per giornata lavorativa, piuttosto che sul possesso. Anche alcune iniziative dei costruttori e dei noleggiatori, come la fornitura di veicoli completi di allestimento e l’inclusione di quest’ultimo nel canone, con recupero a fine periodo del valore residuo, giocano a favore di questa forma di acquisizione. Certamente la ripresa sarà fondamentale per sostenere il noleggio, assicurando il
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CABINA COME UN UFFICIO
ALLESTIMENTI
PIÙ NOLEGGIO
VERSIONI COMPLETE
SFIDA ALLA CRESCITA
MODELLI SUPER PERSONALIZZATI AMMORTAMENTO
rientro dei crediti delle banche e l’aumento consistente dei clienti finanziabili. Il 2015 non è stato una anno brillante in questo senso, che il 2016 sia l’anno buono?
LA CABINA DIVENTA UFFICIO Abitudine al comfort dell’autovettura, desiderio di connettività, con navigazione, app e tutto quanto propone la tecnologia di comunicazione sul proprio smartphone, sicurezza di serie (e non come optional): questi contenuti saranno sempre più presenti a bordo del veicolo commerciale. Con l’aumento dei “gadget” di infotainment che moltiplicano le opportunità di distrazione è necessario aumentare le dotazioni di sicurezza attiva e passiva. Tutti i costruttori sono concordi nell’osservare la presenza di questo fenomeno e alcuni di essi da tempo hanno collegato l’evoluzione della
EURO 6
loro linea VCL a quella delle autovetture. Laddove però la funzione lavorativa è esclusiva, per esempio sopra i 35 quintali, i vincoli stringenti del TCO limitano l’arricchimento tecnologico.
VERSIONE BASE? NO GRAZIE Le versioni base sono economiche in fase di acquisto, ma possono celare un maggior costo di esercizio: motori non sufficientemente potenti, poca flessibilità d’utilizzo, maggior fatica per il driver. L’era del downsizing sembra terminata e la media del mercato sembra essersi attestata su 1.600 cc e 130 cv come standard ideali. Inoltre, versioni “business” complete sono sempre più presenti nei listini dei fabbricanti, insieme a versioni allestite con partner certificati. Quella degli allestimenti è la nuova frontiera sulla quale i costruttori intendono
2016: I NOVE TREND DEI VEICOLI COMMERCIALI
POST VENDITA
misurarsi per arricchire il valore dei loro prodotti e servizi e migliorare la marginalità, garantendo un’assistenza completa e un valore residuo maggiore. Anche la possibilità di immatricolare alcuni pick-up come M1 aprirà il mercato italiano a versioni più complete di questi veicoli, per uso lavorativo e per il trasporto personale ed il tempo libero.
MOTORI ECOLOGICI Da quest’anno diventerà obbligatoria la vendita di motori esclusivamente Euro 6 anche per i veicoli commerciali. Con tutte le conseguenze del caso: forse un aumento dei prezzi (si tratta di una tecnologia costosa), la gestione dell’urea, la corsa ad accaparrarsi agli ultimi Euro 5 a prezzi scontati, che nell’ultima parte del 2015 hanno registrato un boom nelle vendita. Chi ha in gamma modelli elettrici o ibridi crede FEBBRAIO-MARZO 2016 | 39
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MISSIONFLEET speciaLe veicoLi commerciaLi
RIORGANIZZARE PER RISPARMIARE: LA FLOTTA COMMERCIALE DI PARMALAT
RISULTATI DEL PROGETTO DI PARMALAT (GRUPPO LACTALIS) • 17,5% di saving • Efficacia del controllo qualità • Miglior livello di servizio • Prezzi certi e sconti maggiori • Fatturazione centralizzata
MATTEO VIANI, FLEET AND GENERAL SERVICES MANAGER PARMALAT
fermamente in una progressiva sostituzione di queste alimentazioni a quelle tradizionali nelle città, per le cosiddette “consegne dell’ultimo miglio”, dove il problema dell’autonomia è superato. Anche le facilitazioni offerte dalle amministrazioni cittadine (per esempio il parcheggio gratuito) giocano a favore di questa evoluzione. La questione è sempre il costo totale di esercizio!
SCELTE RAZIONALI Come sceglie un veicolo il cliente di flotta? Sicuramente le variabili più importanti sono la capacità di soddisfare le sue specifiche esigenze di utilizzo, la flessibilità, la versatilità e i servizi di assistenza post vendita, unita alla competenza dei centri di assistenza, per non restare mai “a piedi” e quindi perdere del lavoro. Più in generale, i criteri di scelta sono estremamente variegati, dalle preferenze estetiche del piccolo proprietario al TCO spinto di alcuni utilizzatori dei 40 | FEBBRAIO-MARZO 2016
“Il bisogno di inventare qualcosa di sfidante, ma, allo stesso tempo, percorribile e raggiungibile, continuando a garantire un servizio ottimale alla nostra rete commerciale”. Nasce così l’idea di studiare un progetto per la riorganizzazione dei quasi 1200 veicoli commerciali di parmalat con furgonatura isotermica, acquistati in proprietà, sia inferiori alle 3,5 tonnellate, che superiori fino alle 10 t. Il cammino del progetto, presentato recentemente a un seminario di settore dal Fleet and General Services Manager dell’azienda, matteo viani (sua la citazione in apertura), parte dall’idea di ottenere dei risparmi importanti ed è stato predisposto con la partecipazione dell’intero team, con l’obiettivo di rappresentare un traguardo stimolante per l’intera funzione di gestione flotta. Dopo una serie di incontri con aziende specializzate dei settori d’interesse, il team arriva a stipulare accordi commerciali con un unico schema, basato sulla centralizzazione del servizio. Questa impostazione ha corretto la polverizzazione di fornitori della flotta, grazie all’attivazione di quattro accordi-quadro. I primi due, con le case automobilistiche, riguardano le officine e la fornitura di ricambi originali: la manutenzione è stata invece concentrata su 18 officine altamente specializzate, invece delle 50 precedenti. Così Parmalat ha trattato direttamente con le officine solo il costo orario, che è stato sensibilmente ridotto anche in funzione dell’aumento del giro d’affari per ciascuna di esse. Un piano di rebate sul fatturato sviluppato e un servizio completo di presa e consegna gratuito presso le Field Unit di Parmalat completano l’elenco dei vantaggi ottenuti. Il terzo accordo-quadro riguarda i pneumatici, in modo da garantire l’utilizzo di prodotti unicamente di fascia “premium” (prima non era sempre così). Infine, a fronte di un canone mensile, viene garantita la manutenzione puntuale dei gruppi frigoriferi installati sui van da parte dell’allestitore, con la possibilità di preventivare con precisione il relativo budget. Oltre alla miglior qualità dei servizi e allo snellimento dei processi interni (basti pensare a quello di ispezione e a quello di verifica della fatturazione), il progetto ha permesso di ottenere risparmi che hanno superato le aspettative arrivando al 17,5% di saving rispetto al 7-8% atteso. Di questi, circa il 14% sull’acquisto dei materiali e dei ricambi e il resto sui costi di manodopera.
60 quintali. Ma il servizio resta una delle condizioni più importanti. Specializzazione, attraverso gli allestimenti, TCO, emissioni di CO2 e risparmi sui consumi, versatilità, servizi di assistenza: ecco alcune delle parole-chiave per comprendere i processi di procurement delle flotte commerciali, dalle più piccole fino alle grandi aziende
pubbliche di servizi. E mentre anche le due compagnie di navigazione Moby e Tirrenia si sono alleate scontando del 50% i rientri dei veicoli commerciali da e per la Sardegna, per favorire la ripresa dell’economia dell’isola, tutto lascia presagire un 2016 con il vento in poppa per i veicoli commerciali di tutte le dimensioni.
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MISSIONFLEET car wraPPing
PERSONALIZZAZIONE E PROTEZIONE:
LE DUE FACCE DEL CAR WRAPPING Araverso l’applicazione di speciali pellicole sui veicoli le aziende possono brandizzare un intero parco auto, mentre i privati hanno l’opportunità di rendere unica la propria veura o di proteggerne la verniciatura per preservarne il valore. Ma affinché il risultato sia perfeo occorre rivolgersi a operatori specializzati
P
noto, forse però non tutti sanno che questa tecnica può essere molto efficace anche per proteggere le vetture da graffi e piccoli segni di ogni tipo. “Alcuni pensano che solitamente le pellicole vengano utilizzate sulle auto più vecchie, invece non c’è nulla di più sbagliato” ha sottolineato Ianniello. “Ci sono clienti che acquistano auto nuove di un colore più conveniente e poi le fanno ricoprire parzialmente o totalmente del colore che preferiscono e sono molto frequenti gli acquirenti di auto di livello che scelgono di rivestire la propria vettura in tutto o in parte con una pellicola trasparente, in modo da preservare l’integrità della vernice e da poter rivendere l’auto a un prezzo maggiore in futuro”. Se è di buona qualità, la pellicola
di Serena Piazzi
Pubblicità, brandiing, ma anche protezione per la tua flotta aziendale. Tutto ciò lo si può fare con il car wrapping, la tecnica che, grazie all’applicazione di una pellicola dai disegni e dai colori preferiti, può modificare totalmente il look della vettura, rivestendo l’intera carrozzeria o una parte di essa. Diffusa già da parecchi anni anche nel nostro Paese, questa tecnica permette molteplici modalità di personalizzazione dei veicoli: “Il rivestimento dell’auto può essere complessivo o riguardare soltanto alcune parti, come il tettuccio o gli specchietti” ha spiegato a noi di MissionFleet Renato Gallo, titolare 1Car, che si è affacciata a questo settore una trentina d’anni fa, inizialmente realizzando pellicole destinate ai vetri delle vetture. “Inoltre, da molto tempo il car wrapping entra in gioco nella brandizzazione dei veicoli aziendali: in questo caso prima si
realizza la stampa richiesta sulla pellicola e poi si provvede all’applicazione di quest’ultima sul mezzo. Tuttavia, dal momento che l’attenzione ai costi a livello aziendale è maggiore, la tendenza è cercare il compromesso migliore tra qualità della materia prima e installazione, spesso a discapito della finezza dei materiali”. Talvolta può succedere anche che i noleggiatori ricorrano al car wrapping per consegnare ai fleet manager auto del medesimo colore, indipendentemente dal modello e dal brand. “Il car wrapping è nato proprio per personalizzare i mezzi aziendali, anche dei piccoli imprenditori, e i taxi” ha affermato Cristian Ianniello, titolare WrappingMilano “ I tassisti, ad esempio, spesso ricorrono alla pellicola per cambiare il colore della propria vettura adeguandolo a quello obbligatorio per legge”. Non dimentichiamo poi le pellicole che vengono applicate a scopo pubblicitario sui mezzi pubblici che transitano per le strade delle nostre città, sicuramente meno sofisticate ma comunque efficaci. Se l’utilizzo del car wrapping per modificare il look dell’auto è ben
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è infatti rimovibile senza alcun danno e, anzi, protegge la vernice mantenendola in condizioni ottimali. Proprio per questo gli operatori del settore consigliano il car wrapping ai possessori di auto nuove. “Si tratta di una soluzione particolarmente vantaggiosa anche per i noleggiatori, che hanno la necessità di recuperare il valore residuo delle vetture” ha aggiunto Gallo. “ Possono scegliere di applicare la pellicola trasparente sull’auto, anche solo sulle parti maggiormente esposte, in modo che il mezzo mantenga un valore più elevato al momento della vendita, grazie alle perfette condizioni della vernice”. Attualmente in Italia è ancora prevalentemente l’utente privato a servirsi del car wrapping, proprio perché le aziende tendono a considerarlo soltanto un costo e non un investimento grazie al quale viene salvaguardato il valore del mezzo. “I nostri clienti sono per il 60% privati e per il 40% aziende” ha affermato Ianniello. “Le pellicole maggiormente richieste sono le opache monocolore, le opache metallizzate e il camouflage. Molto spesso si opta per la personalizzazione soltanto di alcune parti”. Ai clienti più esigenti 1Car propone la nuova linea Individual, ovvero soluzioni di design estremamente raffinate, mentre WrappingMilano punta sui materiali 3M. 42 | FEBBRAIO-MARZO 2016
Non manca però chi preferisce acquistare la pellicola e provare ad applicarla da sé. Lollomoto, ad esempio, è molto focalizzata sull’ecommerce (www.lollomoto.com) e vende pellicole a livello nazionale. “I privati scelgono la tipologia di pellicola che preferiscono e la comprano via Internet: non solo pellicole destinate alle auto, ma anche utilizzabili su moto, barche o per lavori di interior design”, ha spiegato il titolare Lorenzo Cristofori. Tuttavia il fai da te può non rivelarsi una buona idea. “Il car wrapping prevede molta manodopera, dal momento che la pellicola è piana e deve essere adattata alle curve della vettura” ha tenuto a precisare Gallo. “La differenza sul risultato è data proprio dalla manualità dell’installatore ed è per questo che è preferibile rivolgersi a operatori seri e specializzati. 1Car, che fornisce la materia prima, può contare su una rete di oltre cento installatori in tutta Italia: l’elenco completo è visibile sul sito www.pellicoleperauto.it, uno dei più visitati del settore”. “Aprire un centro wrapping è facile” ha aggiunto Cristofori, specificando che bastano una partita Iva e un garage. “Più complesso è svolgere questa attività in modo professionale, rispondendo nel modo più adeguato alle richieste dei clienti”. Dunque, per un risultato perfetto meglio contattare un professionista, anche se il costo sale: si va da poche centinaia di euro per la personalizzazione di alcuni dettagli dell’auto, a oltre 1000 euro per il rivestimento complessivo della carrozzeria. Eppure all’estero il car wrapping è molto diffuso, decisamente più che nel nostro Paese. “L’Italia è il
regno della creatività eppure le nostre auto sono le meno colorate al mondo!” ha detto Gallo. “ Basta osservare i parcheggi in altri Paesi per rendersene conto: in Germania, in Inghilterra, ma anche in Francia, molti ricorrono al car wrapping, grazie al quale è possibile osare maggiormente con i colori senza il timore di pentirsene, dal momento che è sufficiente rimuovere la pellicola per riavere l’auto originale, come appena uscita dal concessionario”. Le cause della minore diffusione di questa tecnica nel nostro Paese? Secondo Ianniello sono identificabili nella mancanza di informazione e nella maggiore pressione fiscale. Ma il numero degli installatori sta crescendo, indice che ci sono buone opportunità di sviluppo del settore. D’altra parte, le stesse case automobilistiche talvolta propongono vetture personalizzate: l’antesignana è stata BMW, con le Mini decorate con le bandiere sul tetto, ma anche Peugeot, Citroën e Lancia hanno dato vita a limited edition di particolari modelli, riconoscibili anche dalle speciali personalizzazioni della carrozzeria. Mentre anche in Italia crescono gli appassionati del car wrapping, si guarda alle nuove frontiere di questa tecnica. Una, ad esempio, è quella che ci ha anticipato Cristofori di Lollomoto: “Stiamo producendo una speciale verniciatura rimovibile: una volta applicata, si trasforma in una pellicola e svolge le stesse funzioni. Consente di risparmiare sull’installazione, ma attualmente è disponibile soltanto monocolore”.
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Dalle Germania arrivano nelle flotte due autovetture di grande lignaggio, adatte ai vertici aziendali. Un Suv, ormai sdoganati in tante car list, come il “piccolo” di casa Porsche, il Macan, e la coupé con spazi da Wagon della casa della Stella, la Mercedes Cls Shooting Brake
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L’ANALISI DI
Il Suv entra in flotta con la Porsche Macan È sicuramente la regina dei Suv compatti: basta un’occhiata per capire che è Porsche e basta salire a bordo per respirare un’aria diversa. L’altezza di guida è quella di altri Suv ma si ha l’impressione di trovarsi in un salotto e non in un abitacolo per quanto di livello superiore. La Macan non è solo la sorella minore della Cayenne – in primis, è più corta di 17 cm – ma è più caratterizzata in senso sportivo: larga e ben piantata sui cerchi da 20” (volendo ci sono optional quelli da 21”), più che una Suv sembra una coupé rialzata, con un bagagliaio comunque da 500 litri che può diventare sino a 1500. Fermo restando che comfort e facilità di guida sono da berlina potente, mentre l’off-road viene favorito dalla trazione integrale e un buon assetto di partenza. Curiosità: il richiamo alla “collega” Audi Q5 è evidente ma va sottolineato che il 70% dei componenti sono stati rivisti per l’occasione. di Pierluigi Bonora
LA GAMMA Il Model year 2016 ha portato aggiornamenti estetici (a partire dai proiettori full-Led, disponibili con il Porsche Dymanic Light System Plus) 44 | FEBBRAIO-MARZO 2016
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tre modelli a benzina e uno a gasolio. A benzina sono l’S con il tre litri da 340 CV (prezzo di listino da 64.279 euro), il GTS con lo stesso tre litri da 360 CV (76.845 euro) e il Turbo dove il propulsore è il 3.6 da 400 CV, con il costo che sale a 87.413 euro, mentre la S diesel adotta il tre litri da 250 CV, con un prezzo di 63.669 euro.
LA PREFERITA
Per una volta tanto è bello esagerare, e quindi la nostra scelta è caduta sulla “bomba” Turbo dove il sei cilindri – al di là della potenza – impressiona per la coppia massima di 550 Nm da 1.350 a 4.500 giri/minuto. Da qui 266 km/h di velocità massima e uno 0-100 km/h in 4,8 secondi che per un e di contenuti quali il mezzo sulle due tonnellate Porsche Communication Management, abbinato a un non è male. Non ci si possono display touch da 7 pollici aspettare consumi leggeri, che permette di gestire anche le funzioni del proprio la Casa dichiara 11,8 litri per cento km di ciclo urbano smartphone. e 7,8 litri nell’extraurbano, il La gamma è composta da
che porta a un 9,2 litri nel combinato. Ma, attenzione, con una guida accorta. Sia chiaro. Con le emissioni di CO2 ad arrivare 208 g/km. La trazione è integrale e il cambio PDK a sette rapporti è utilizzabile in modalità automatica o manuale. La dotazione è adeguata al mezzo, per sicurezza e comfort, fermo restando che il ‘godimento’ arriva da optional come il differenziale posteriore bloccabile con il sistema PTV Plus.
IN ARRIVO Non sono previsti allargamenti in gamma, anche se da qualche anno si parla del debutto di una versione ibrida, sulle orme di quanto fatto sulla Cayenne.
I TEMPI DI CONSEGNA La Casa tedesca dichiara una tempistica che si allinea agli altri modelli.
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L’ANALISI DI
IL VALORE RESIDUO Il modello mantiene un valore di riferimento nella sua categoria. A rendere ancora più interessante la ricerca di un usato c’è Porsche Approved, il programma studiato dalla Casa per rendere inappuntabile un modello. Porsche Approved garantisce almeno 12 mesi di garanzia, un controllo della vettura sulla base di 111 criteri di valutazione e lavori effettuati dai tecnici della Casa con l’utilizzo di ricambi originali solo Porsche. Ricordiamo anche il portale – locator.porsche.com– che offre il meglio dei veicoli usati della Casa, articolato su un eccellente motore di ricerca.
I COSTI DI GESTIONE Al di là della classica “24 mesi”, la Casa tedesca punta in modo particolare sulla qualità dell’assistenza presso le concessionarie,
grazie a tecnici super specializzati e ricambi originali. Da non dimenticare il servizio Porsche Assistance, per la mobilità e la sicurezza 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno.
LE FORMULE FINANZIARIE Porsche Financial Services è disponibile per una massima personalizzazione, con anticipi e rate mensili che rispondono a qualunque esigenza del cliente, sino a quattro anni di accordo. Insieme ai servizi finanziari, vengono fornite coperture assicurative globali, incendio/furto e kasko per la vettura, con la possibilità di godere di vari sconti.
IL NOLEGGIO Porsche Renting – servizio in collaborazione con Volkswagen Financial Services – è il “lungo termine” con un canone fisso trasparente e la
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comodità di pianificare tutti i costi dell’auto. Tra i servizi ci sono manutenzione ordinaria e straordinaria, RCA, il cambio invernale/estivo dei pneumatici, polizza Kasko e incendio/furto, soccorso stradale. Il tutto su 48 mesi o 80mila chilometri di percorrenza.
I PREGI E I DIFETTI Qualità generale, design di grande impatto e piacere di guida sono le armi vincenti di una Porsche e, naturalmente, la Macan non fa eccezione. Colpiscono due aspetti – al di là delle prestazioni da record per la categoria – considerando che nasce come Suv sportiva: il comfort in abitacolo, ben isolato dalle asperità del fondo stradale e silenziosissimo, quanto la capacità di poter viaggiare ovunque con le gomme giuste e un equipaggiamento con le sospensioni pneumatiche attive. Cosa è migliorabile?
Alcune scelte sono state obbligate (il lunotto piccolo, i tanti tasti intorno alla leva del cambio, l’abitabilità posteriore) e quanto al prezzo è elevato di base e gli optional – come da tradizione di famiglia - sono ultra esclusivi.
IMMAGINE Entusiasmante (anzi potremmo dire straordinaria) alla guida, affidabile su ogni terreno e assemblata con grande cura: la Macan Turbo non delude gli appassionati del marchio tedesco ed è in grado di “catturare” qualche cliente desideroso di fare il salto di qualità. L’indole sportiva è più che evidente, ma le soluzioni tecniche ne fanno un valido modello per il lavoro come per il tempo libero. In definitiva, è l’ennesima Porsche che riesce a unire la tradizione della Casa e l’innovazione in tutti i campi. E poi, è davvero bella. Applausi. FEBBRAIO-MARZO 2016 | 45
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L’ANALISI DI
Con la CLS Shooting Brake, la Mercedes lancia il coupé-Wagon Una buona, buonissima idea di Mercedes-Benz. Allungare una berlina sportiva senza farla diventare una station wagon ma regalando un’abitabilità leggermente superiore e soprattutto – cosa sempre gradita – un signor bagagliaio. Si chiama CLS Shooting Brake ed è l’ennesima dimostrazione di come la Casa della stella riesca a trovare soluzioni stilistiche innovative, senza perdere di vista la sostanza. Va detto che l’ultimo facelift ha ulteriormente “dinamicizzato” il modello, con la perfetta mascherina Matrix – con lo stemma della Casa al centro – e lo spoiler che si integra bene nel gioco del frontale, insieme ai fari Multibeam Led ad alta potenza e risoluzione. E nella fluidità generale, si ammira l’integrazione della parte “wagon” nella coupé: solo la dropping line della coda fa la differenza rispetto al design del modello base. di Pierluigi Bonora
LA GAMMA
(CLS 350d), mentre sul fronte benzina ecco il 3.5 Si arriva a una quindicina di litri da 333 CV (CLS 400) e versioni incrociando i motori 4.6 litri da 408 CV (CLS 500). con il tipo di trazione La “forbice” tra il basso e (normale o 4Matic) e l’alto di gamma è di oltre l’equipaggiamento (Sport e 19.000 euro: si va dai 60.516 Premium). Le diesel si euro della CLS 220d ai basano sul 2.2 litri da 170 79.693 euro della CLS 500 CV (CLS 220d) o 204 CV (CLS 4Matic Premium. E poi ci 250d) e sul 3.0 da 258 CV sono le due versioni della 63 46 | FEBBRAIO-MARZO 2016
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AMG da 557 CV, dotata del sette marce Speedshift DCT, del 4Matic e dei tocchi esclusivi che l’hanno resa mito fra gli appassionati: costa 132.156 euro. Per la S4, invece, dove la potenza sale a 585 CV servono 145.154 euro. Il V8 da 5,5 litri è poesia motoristica; adrenalina pura nella ripresa più che nella velocità autolimitata a 250 km/h: la coppia di 720 Nm si ha da 1.750 a 5.000 g/m.
LA PREFERITA In mancanza di una versione Business come è stato fatto per CLA, la scelta è per l’equipaggiamento Premium, con i cerchi in lega da 18”, volante multifunzione, sistema multimediale Tablet integrato Comand Online sedili sportivi anteriori con rivestimenti in pelle ecologica, park assist, tempomat, navigatore e fari Led. Oltre a tutti i sistemi di sicurezza all’avanguardia utilizzati dalla Casa tedesca. Considerando la validità dei
diesel della Casa, il 250 d – qui accoppiato con il cambio automatico o, volendo , con il 4Matic – è una buona soluzione: 16 valvole che erogano 204 CV a 3800 giri/minuto con una coppia di 500 Nm stabile tra 1600 e 1800 g/m. Le prestazioni sono valide (235 km/h di spunto massimo), con ottimi emissioni e consumi: nel ciclo combinato la CLS non chiede più di un litro di gasolio ogni 20 km e il valore di CO2 è di 130. Il prezzo è di 70.960 euro.
I TEMPI DI CONSEGNA A parte i periodi in cui le filiali organizzano campagne promozionali, bisogna calcolare da 3 a 4 mesi per avere un modello “su misura”.
IL VALORE RESIDUO Poche vetture come le Mercedes-Benz mantengono valori dell’usato sopra la media e nonostante la difficoltà del
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L’ANALISI DI
comparto premium, la tendenza non è mutata, grazie anche al programma First Hand che prevede cento severi controlli con tagliando pre-consegna obbligatorio.
I COSTI DI GESTIONE La CLS è un modello premium con costi non indifferenti, allineati peraltro alla, poca, concorrenza. Irrinunciabile per chi sceglie il leasing, il Service Plus dove le spese vengono dilazionate nel piano finanziario. Tre le formule: Compact, Comfort ed Excellent con servizi e costi diversi. Interessante la formula ServicePlus Advance, attivabile entro 24 mesi dalla data di immatricolazione, che copre le riparazioni straordinarie nel terzo e quarto anno di vita (senza limite di km) per i guasti ai componenti meccanici ed elettrici che dovessero eventualmente presentarsi. Grande attenzione anche all’offerta assicurativa con le formule
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prima immatricolazione con tutti gli optional e i servizi desiderati. È un leasing estremamente flessibile che consente di scegliere la propria auto senza gli oneri legati alla gestione e alla manutenzione della stessa, di cui si occuperà MercedesBenz, tramite Arval, per LE FORMULE tutta la durata del contratto. FINANZIARIE Inoltre, Daimler Group Mercedes-Benz propone tre ha una società di noleggio lungo termine – Charter Way formule di finanziamento per l’acquisto: Classico (rate – che offre servizi personalizzati e su misura, fisse mensili per tutta la in grado di soddisfare ogni durata contrattuale), esigenza della clientela, Balloon (rate mensili più nonché formule finanziarie basse rispetto a quello del studiate ad hoc. Classico e la maxi-rata finale, eventualmente rifinanziabile alla scadenza I PREGI E I DIFETTI del contratto) e Plus (con dilazione della maxi rata È un mezzo di altissimo finale). Quanto al leasing, livello per gli elementi di personalizzabile su contratti tecnologia a partire dalla della durata di 60 mesi per gamma dei propulsori le vetture nuove e 48 per Euro 6 e dai sistemi di quelle usate. assistenza alla guida: basta pensare al Collision Prevention Assist Plus per IL NOLEGGIO verificarlo. In più l’abitacolo induce alla piacevolezza e ai Per le piccole e medie lunghi viaggi nel massimo imprese, c’è il programma comfort, potendo contare Light Drive per vetture di personalizzabili Feel Sure (incendio e furto), Feel Care (tutela del finanziamento), Feel New (in collaborazione con Axa France, permette di mantenere inalterato il valore della vettura nel tempo).
anche su un bagagliaio che nella configurazione senza i sedili posteriori arriva a 1.550 litri di capacità. I difetti? In definitiva si torna sempre a un prezzo di partenza sui 60.000 euro che sale non appena si vuole arricchire ulteriormente il modello.
IMMAGINE La CLS Shooting Brake è sicuramente un’automobile azzeccata: comfort, affidabilità e prestazioni rappresentano al meglio il family feeling della Stella. E poi ha tanta personalità stilistica. Si può dire che sia una Mercedes-Benz nell’anima, con quel mare di “pacchetti” che regalano la sensazione di poter giocare al Lego, partendo da una base unica. A noi colpisce soprattutto il Night con elementi di design in nero che accentuano il carattere sportivo, dalla lamella della mascherina del radiatore passando per i retrovisori esterni sino ai cerchi in lega. Azzeccata. FEBBRAIO-MARZO 2016 | 47
20 Tabelle Aci_Layout 1 23/02/16 09.43 Pagina 48
PUBBLICATE LE TABELLE ACI Come di consueto con il primo gennaio di ogni anno entrano in vigore le nuove tabelle Aci per i rimborsi di professionisti e dipendenti che utilizzano il proprio mezzo per motivi di lavoro. Le tabelle Aci 2016 pubblicate in Gazzetta Ufficiale contengono l’indicazione dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli in base all’articolo 3, comma 1 del decreto legislativo 314/1997. Le tabelle, che potete scaricare andando sul sito www.missionline.it, alla sezione analisi e survey, o inquadrando con il vostro smartphone il QrCode qui a lato, riportano i rimborsi spettanti ai dipendenti e professionisti che usano i seguenti mezzi: • autoveicoli a benzina in produzione; • autoveicoli a benzina fuori produzione; • autoveicoli elettrici e ibridi in produzione; • autoveicoli elettrici e ibridi fuori produzione; • autoveicoli a gasolio in produzione; • autoveicoli a gasolio fuori produzione; • autoveicoli a benzina-gpl, benzina-metano, metano esclusivo in produzione; • autoveicoli a benzina-gpl, benzina-metano, metano esclusivo fuori produzione; • motoveicoli. Nelle tabelle, oltre al costo chilometrico da rimborsare al dipendente, viene riportato, nell’ultima colonna, anche il valore del fringe benefit annuale da riportare nella dichiarazione. Il costo chilometrico ipotizza una percorrenza annua di 15mila chilometri. Sul sito dell’Aci (www.aci.it), inoltre, anche uno strumento che consente di calcolare il rimborso chilometrico inserendo i dati del veicolo.
Spedizione Posta Target - magazine
Registrazione Tribunale di milano n° 219 del 28/03/2006 Direttore responsabile Alberto Vita collaboratori Pierluigi Bonora, Serena Piazzi, Cristina Nerelli, Mauro Serena, Salvatore Saladino Progetto grafico Arianna Pierri Stampa Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in italia Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)
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