Anno XII • aprile - maggio 2017
www.missionline.it
Esclusive MF
B-Rent, l’Nlt sbarca in agenzia Il CVO Arval sull’Outsourcing Bayer Fleet roadshow, la scelta è condivisa Director’s cut
La Storia dal Dna femminile della Casa della Stella
SPECIALE SALONE DI GINEVRA
UN SALONE BELLO COME NON MAI
1 Sommario 2 17.qxp_Layout 1 20/04/17 12:54 Pagina 1
SOMMARIO
Aprile-Maggio 2017 • numero 2
4
24
40
CRUSCOTTO
MISSIONFLEET AWARDS
LCV A CONFRONTO
Scatto Leasys nel primo trimestre dell’anno
Ritorna MFA! Aperte le candidature
Renault e Mercedes, sempre più integrali
di Salvatore Saladino
a Cura della redazione
di Alberto Vita e Maurizio Bertera
10
26
43
SPECIALE SALONE DI GINEVRA
PROFESSIONE FLEET MANAGER - SPECIALE MFA
L’ANALISI DI MISSIONFLEET
Un Salone bello come non mai!
Nestlé, l’azienda più premiata a Mfa non si ferma
Golf, basta la parola. Ma c’è molto altro
di Maurizio Bertera
di Alberto Vita
Sul Lago di Lemano un evento (anche) da flotte
30
Peugeot 3008, Auto dell’anno 2017. Punto
di Alberto Vita
DIRECTOR’S CUT
20
La storia, dal Dna femminile, della Casa della Stella di Alberto Vita
ALFA ROMEO STELVIO Andar per flotte (e per sterrati) con la Stelvio
34
di Alberto Vita
BAYER FLEET ROADSHOW
22
Auto aziendali, quando la scelta è condivisa di Paola Olivari
CVO ARVAL Outsourcing e consulenza per le flotte. La prima ricerca completa di Mauro Serena
38 MONDO NLT
di Maurizio Bertera
News L’EDITORIALE MERCATO
3 48
Informazione pubblicitaria VISIRUN
Quando la tecnologia è al servizio dell’azienda
33
B-Rent porta il noleggio a lungo termine in agenzia viaggi di Antonio del Piano
APRILE-MAGGIO 2017 | 1
2 Editoriale 2 17.qxp_Layout 1 20/04/17 12:54 Pagina 3
L’editoriale di Alberto Vita
UNO SGUARDO SUL FUTURO, SENZA DIMENTICARE IL PASSATO
C
onoscere il passato per meglio interpretare il futuro. È quello che facciamo anche noi in questa rivista, soprattutto con la rubrica Director’s cut, in questo numero dedicata a Mercedes, Casa che, con saldi radici nella storia, visto che è universalmente riconosciuto come il primo costruttore di autoveicoli al mondo, non disconosce il suo passato ma guarda al futuro con un nuovo brand, EQ. Tecnologico ed elettrico. Elettrico di cui si continua a parlare nel settore ma che, dopo il boom nello scorso Salone di Parigi, a Ginevra ha lasciato un po’ il passo alla Connettività e a un ritorno al design. Grazie anche ai tanti “carrozzieri” presenti. Un Salone, quello di Ginevra, sempre più centrale nel mondo automotive, anche per il settore flotte. Tra le regine del Salone anche l’Alfa Romeo Stelvio, “la” prima Suv della Casa del Biscione, che noi di MissionFleet abbiamo avuto l’opportunità di provare proprio... sul Passo dello Stelvio. Ma in questo numero trovate anche le esclusive del Cvo di Arval, che tratta di outsourcing e consulenze aziendali, e i Bayer Fleet Roadshow, una modalità di scelta della flotta condivisa che il nostro amico Michele Palumbo della Casa farmaceutica tedesca in Italia ha voluto organizzare con grande successo con diverse Case automobilistiche. Un’altra esclusiva arriva dal nostro corrispondente al Sud, ovvero Antonio Del Piano, che ha scovato una società, B-Rent che, dopo il noleggio a breve termine, ha deciso di lanciarsi su quello a lungo, affidandosi però a una rete commerciale insolita, ovvero gli agenti di viaggio sparsi in tutta Italia.
Un altro nostro amico, Tiziano Fasolini, Fleet manager di Nestlé, ci ha parlato della miriade di progetti che la Casa multinazionale con sede a Vevey, in Svizzera, sta lanciando nel mondo della mobilità in Italia. Che va naturalmente dalla gestione della flotta, sempre più sostenibile, allo Smart Working o ai programmi di Car Sharing. Non per nulla lo scorso anno Fasolini ha vinto ben due premi ai nostri MissionFleet Awards, il primo e unico premio sulle flotte auto in Italia. Premi che troneggiano nella hall della sede italiana di Nestlé ad Assago. MissionFleet Awards che riparte per la seconda edizione con l’avvio delle candidature dopo la costituzione della giuria. Preparata e professionale come non mai. Tra cui vi è anche il nostro Maurizio Bertera che, oltre ad aver condiviso con me il servizio dedicato al Salone di Ginevra e l’articolo sugli Lcv, che sempre di più si propongono con la trazione integrale, ha, come di consueto, scritto le nostre Analisi Auto su due vetture must, la Golf e l’auto dell’anno 2017, ovvero la Peugeot 3008. Auto che, in particolare quelle aziendali, vanno molto bene come ci dice il nostro Cruscotto, a cura di Salvatore Saladino. Numeri, tendenze e... visione sul futuro ma senza dimenticare il passato. È quello che sia su questo pagine che sul nostro sito (www.missionline.it) facciamo ogni giorno. Perché le aziende, soprattutto in questo periodo storico, hanno bisogno di certezze. E noi speriamo di esserla. @chevida APRILE-MAGGIO 2017 | 3
3 Cruscotto 2 17.qxp_Layout 1 20/04/17 12:56 Pagina 5
MISSIONFLEET CRUSCOTTO
SCATTO LEASYS NEL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO Noleggio a lungo termine in grande spolvero nel primo trimestre dell’anno con, sia le Captive che le società di NLT controllate da Banche e Finanziarie, a crescere a doppia cifra
I
diretti (leasing compreso) scendono del 7% nelle Passenger Cars e addirittura dell’11% nei veicoli commerciali. La formula del noleggio, dunque, si conferma sempre più una scelta vincente tra le soluzioni di mobilità. Ultimamente non soltanto per quella business, ma anche quella privata.
di Salvatore Saladino
registrare dal mercato nel suo complesso: più 9,76%, cioè meno della metà. Parlando di “clienti veri”, quindi non di autoimmatricolazioni di Case e Concessionari, oppure di rent-acar, il long rent è il vero vincitore del periodo gennaio-marzo: i privati, infatti, crescono solamente del 2%, gli acquisti aziendali
l primo trimestre del 2017 si è chiuso con un forte rialzo delle immatricolazioni del noleggio a lungo termine (Passenger Cars + LCV fino a 3,5 t.): l’incremento è del 21,3%, pari a 15mila unità. Per comprendere quanto il comparto sia in salute, basta paragonare questa crescita a quella fatta
MERCATO ITALIA PASSENGER CARS Marzo 2017
Marzo 2016
Diff. mese
Diff. mese %
YTD 2017
YTD 2016
Market Share YTD 2017
Diff. MS 2017/2016
Privati
118.470
115.100
3.370
2,93%
327.878
321.427
57,19%
-4,65%
Private tramite Leasing
2.679
2.614
65
2,49%
7.312
6.823
1,28%
-0,03%
Totale Privati
121.149
117.714
3.435
2,92%
335.190
328.250
58,47%
-4,69%
Società
1.660
2.988
-1.328
-44,44%
6.204
7.699
1,08%
-0,40%
Società tramite leasing
8.170
6.897
1.273
18,46%
18.944
19.347
3,30%
-0,42%
Noleggio Lungo Termine Top
16.086
13.339
2.747
20,59%
42.103
34.993
7,34%
0,61%
Noleggio Lungo Termine Captive
12.776
10.606
2.170
20,46%
32.614
26.146
5,69%
0,66%
Noleggio Lungo Termine Altro
704
662
42
6,34%
1.397
1.846
0,24%
-0,12%
Totale Flotte Vere (Società + NLT)
39.396
34.492
4.904
14,22%
101.262
90.031
17,66%
0,33%
Noleggio Breve Termine Top
21.249
16.492
4.757
28,84%
47.405
45.458
8,27%
-0,48%
Noleggio Breve Termine Concessionarie 1.898
1.021
877
85,90%
4.491
2.964
0,78%
0,21%
Noleggio Breve Termine Altro
6.966
3.654
3.312
90,64%
11.080
8.785
1,93%
0,24%
Concessionarie
19.288
13.473
5.815
43,16%
51.577
35.990
9,00%
2,08%
Costruttori
1.183
1.496
-313
-20,92%
2.836
3.553
0,49%
-0,19%
Importatori
7.267
2.773
4.494
162,06%
19.515
4.719
3,40%
2,49%
Totale Canali Speciali
57.851
38.909
18.942
48,68%
136.904
101.469
23,87%
4,35%
Totale Mercato Italia Passenger Cars
218.396
191.115
27.281
14,27%
573.356
519.750
100,00%
–
Marzo 2017
Marzo 2016
Diff. mese
Diff. mese %
YTD 2017
YTD 2016
Market Share YTD 2017
Diff. MS 2017/2016
Totale privati
1.483
22
1.461
6640,91%
1.758
52
4,34%
4,21%
Totale Flotte Vere (Società + NLT)
12.592
13.860
-1.268
-9,15%
35.313
36.762
87,11%
-5,87%
Totale Canali Speciali
1.393
1.293
100
7,73%
3.469
2.723
8,56%
1,67%
Totale Mercato Italia LCV (fino a 3,5t.)
15.468
15.175
293
1,93%
40.540
39.537
100,00%
–
Totale Mercato Italia PC + LCV
233.864
206.290
27.574
13,37%
613.896
559.287
100,00%
-
MERCATO ITALIA LCV (fino a 3,5 t)
Elaborazioni Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI
APRILE-MAGGIO 2017 | 5
3 Cruscotto 2 17.qxp_Layout 1 20/04/17 12:56 Pagina 6
MISSIONFLEET CRUSCOTTO
MERCATO ITALIA VETTURE + VEICOLI COMMERCIALI Diff. mese
Diff. mese %
YTD 2017
YTD 2016
Diff. cum.
Diff. cum. %
Società NLT Top
3.369
22,2%
49.204
39.911
9.293
23,3%
Società NLT Captive
1.951
16,9%
34.897
28.670
6.227
21,7%
Società NLT Altre
61
8,2%
1.655
2.143
-488
-22,8%
Tot. NLT
5.381
19,6%
85.756
70.724
15.032
21,3%
CLASSIFICA SOCIETÀ NLT Diff. cum.
Diff. cum. %
LEASYS
YTD 2017
22.634
26,9%
17.509
YTD 2016
25,5%
5.125
29,3%
ALD
17.258
20,5%
13.238
19,3%
4.020
30,4%
ARVAL
13.261
15,8%
11.292
16,5%
1.969
17,4%
LEASEPLAN
11.040
13,1%
8.598
12,5%
2.442
28,4%
VOLKSWAGEN
4.342
5,2%
4.427
6,5%
-85
-1,9%
ALPHABET
3.376
4,0%
2.550
3,7%
826
32,4%
CAR SERVER
2.724
3,2%
2.655
3,9%
69
2,6%
LOCAUTO
2.688
3,2%
2.455
3,6%
233
9,5%
MERCEDES-BENZ
2.256
2,7%
3.295
4,8%
-1.039
-31,5%
ATHLON
1.630
1,9%
1.317
1,9%
313
23,8%
RENAULT-NISSAN
1.267
1,5%
522
0,8%
745
142,7%
PSA
1.020
1,2%
304
0,4%
716
235,5%
SIFA
605
0,7%
218
0,3%
387
177,4%
Da riclassificare
2
0,0%
201
0,3%
Tot. NLT - Top & Captive
84.104
100%
68.581
100%
15.523
22,6%
Elaborazioni Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI
Giova ricordare che nel 2017 l’agevolazione del “superammortamento” al 140% è limitata solamente ai veicoli considerati di uso esclusivamente strumentale, dunque gli autocarri e le immatricolazioni di vetture
PREVISIONI MERCATO ITALIA PASSENGER CARS PER CANALE
500.000
2016
6 | APRILE-MAGGIO 2017
394.946 354.953
379.984
1.260.000
1.157.139
1.000.000
344.988
349.738
1.500.000
n Special Channels
1.230.119
n True Fleets
360.63
n Private 2.000.000
2017
2018
alle imprese che hanno come scopo sociale la distribuzione automobilistica (quindi i noleggiatori sono inclusi). Mentre sono esclusi gli acquisti diretti delle Passenger Cars non esclusivamente strumentali acquisite dai clienti. Quindi i player del noleggio a lungo termine riescono a essere particolarmente competitivi sul mercato perché utilizzano il vantaggio fiscale per migliorare l’offerta verso il cliente finale. Venendo all’analisi dettagliata sugli operatori del comparto NLT, il primo trimestre segna l’ottima performance di Leasys, che riconquista la leadership delle immatricolazioni (vetture+veicoli commerciali) e allunga persino il passo sulle concorrenti: la sua crescita rispetto al primo trimestre 2016 è del 29,3% il che significa, in termini di market share, che conquista l’1,4% in più di quota nel noleggio a lungo termine.
Distanziato di oltre 5mila immatricolazioni appare il secondo player, ALD Automotive, che però non può affatto lamentarsi della piazza d’onore, perché la sua crescita percentuale è addirittura del 30,4%. Con una market share in aumento dell’1,2%. Il terzo in graduatoria, Arval, cresce anch’esso, ma in maniera più contenuta: +17,4% (pari a circa 2mila nuove targhe in più nel trimestre), ma vede erodere la propria quota di mercato dello 0,7%. In generale, il comparto del long rent sta avendo uno sviluppo abbastanza armonizzato: le Captive (cioè le società di noleggio a lungo termine controllate dai Costruttori) hanno accresciuto il numero dei contratti del 21,7%, gli operatori Top del 23,3%. A passarsela un po’ meno bene sono invece i noleggiatori di piccole dimensioni, che in questo 2017 hanno fatto segnare un decremento del 22,8%. Si conferma quindi la tendenza già emersa lo scorso anno di un mercato del noleggio a lungo termine sempre più concentrato nelle mani degli operatori più strutturati. I “magnifici quattro” (comprendendo quindi anche LeasePlan, che ha fatto segnare un brillante più 28,4%) nel trimestre hanno raggiunto una quota di mercato complessiva del 76,3%. Bene anche altri operatori: in particolare Alphabet (più 32,4%) e Athlon Car Lease (più 23,8%). Secondo il Forecast di Dataforce, le immatricolazioni totali Passenger Cars del 2017 dovrebbero superare 1.955.000 (più 4,7%). Gli analisti si aspettano una ripresa migliore da parte dei privati nella seconda parte dell’anno (per giungere a dicembre a un più 6,3%), a fronte di un leggero decremento delle vendite business (meno 1,4%): in sostanza, la crescita del noleggio a lungo termine non dovrebbe
3 Cruscotto 2 17.qxp_Layout 1 20/04/17 12:56 Pagina 8
MISSIONFLEET CRUSCOTTO
TOP 10 MODELLI PER CANALE YTD 2017
LA TOP 13 DELLE SOCIETÀ DI NLT PER PC E LCV YTD 2016
Privati 1 FIAT PANDA 2 RENAULT CLIO 3 LANCIA YPSILON 4 FORD FIESTA 5 VW POLO 6 CITROËN C3 7 OPEL CORSA 8 FIAT 500X 9 OPEL MOKKA 10 FIAT TIPO Make & Model
28.091 12.549 12.215 10.658 9.861 7.919 7.801 7.346 7.127 6.985 335.190
31.619 9.982 13.127 10.630 9.525 4.992 6.349 9.812 4.963 4.396 328.250
-11,16% 25,72% -6,95% 0,26% 3,53% 58,63% 22,87% -25,13% 43,60% 58,89% 2,11%
917
1.063
-13,73%
147 563 441 705 213 569 541 354 320 27.046
474,83% 3,37% 31,52% -27,23% 133,80% -19,68% -23,29% 16,38% 6,88% -7,02%
4.646 3.501 1.466 80 2.619 2.904 949 949 1.292 1.268 62.985
29,77% 28,68% 124,76% 3808,75% 16,42% 4,89% 72,08% 65,54% 19,97% 18,14% 20,84%
Flotte di proprietà 1 FIAT PANDA
2 VW TIGUAN 845 3 SMART FORTWO 582 4 MERCEDES GLC, GLK 580 5 VW GOLF 513 6 FIAT TIPO 498 7 JEEP RENEGADE 457 8 FIAT 500X 415 9 HYUNDAI TUCSON 412 10 MERCEDES C CLASS 342 Make & Model 25.148
Noleggio lungo termine 1 FIAT PANDA 2 FIAT 500 3 FORD FIESTA 4 FIAT TIPO 5 FIAT 500X 6 FIAT 500L 7 LANCIA YPSILON 8 NISSAN QASHQAI 9 SMART FORFOUR 10 JEEP RENEGADE Make & Model
6.029 4.505 3.295 3.127 3.049 3.046 1.633 1.571 1.550 1.498 76.114
riuscire a compensare la flessione degli acquisti diretti. Per quanto concerne la graduatoria dei modelli più venduti nel 2017, ecco l’analisi della Top 5 per canale di mercato. Nelle flotte “vere”, le posizioni di FCA sono intaccate soltanto dalla Ford Fiesta (quinta, grazie al raddoppio delle immatricolazioni, alle spalle di Panda, 500, Tipo e 500X). Considerando però soltanto la graduatoria delle flotte di proprietà, la classifica varia 8 | APRILE-MAGGIO 2017
PC
IMMATRICOLAZIONI
MARKET SHARE
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 TOTALE
LEASYS ALD ARVAL LEASEPLAN VOLKSWAGEN ALPHABET LOCAUTO MERCEDES-BENZ CAR SERVER ATHLON RENAULT-NISSAN PSA SIFÀ
20.815 14.882 11.208 9.683 4.237 3.305 2.671 2.210 1.821 1.456 1.072 974 384 74.719
27,9% 19,9% 15,0% 13,0% 5,7% 4,4% 3,6% 3,0% 2,4% 1,9% 1,4% 1,3% 0,5% 100,0%
LCV
IMMATRICOLAZIONI
MARKET SHARE
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 TOTALE
ALD ARVAL LEASYS LEASEPLAN CAR SERVER SIFÀ RENAULT-NISSAN ATHLON VOLKSWAGEN ALPHABET MERCEDES-BENZ PSA LOCAUTO
2.376 2.053 1.819 1.357 904 221 195 174 105 70 47 46 17 9.383
25,3% 21,9% 19,4% 14,5% 9,6% 2,4% 2,1% 1,9% 1,1% 0,7% 0,5% 0,5% 0,2% 100,0%
PC + LCV
IMMATRICOLAZIONI
MARKET SHARE
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 TOTALE
LEASYS ALD ARVAL LEASEPLAN VOLKSWAGEN ALPHABET CAR SERVER LOCAUTO MERCEDES-BENZ ATHLON RENAULT-NISSAN PSA SIFÀ
22.634 17.258 13.261 11.040 4.342 3.376 2.724 2.688 2.256 1.630 1.267 1.020 605 84.102
26,9% 20,5% 15,8% 13,1% 5,2% 4,0% 3,2% 3,2% 2,7% 1,9% 1,5% 1,2% 0,7% 100,0%
Diff. cum. %
parecchio: dietro la Fiat Panda leader, si sono piazzate quattro auto di marche estere: Volkswagen Tiguan, Smart ForTwo, Mercedes GLC e Volkswagen Golf. La graduatoria
relativa al solo noleggio a lungo termine, invece, vede presente un poker di Fiat, ma con la Ford Fiesta in terza posizione: la classifica Top 5 del NLT è questa: Panda, 500, Fiesta, Tipo e 500X.
4 Salone Ginevra.qxp_Layout 1 20/04/17 13:26 Pagina 10
MISSIONFLEET SPECIALE SALONE DI GINEVRA
UN SALONE BELLO COME NON MAI! Tante anteprime nel salone più “neutro”, e quindi più trasversale, del mondo automotive. Con la conneività e il design al centro dell’esposizione, ancor più dell’elerico e dell’ibrido (ma arriveranno) e della guida autonoma
di Maurizio Bertera
C “Credo nell’intelligenza dell’universo, con l’eccezione di qualche cantone svizzero”. Ricordando una delle battute più celebri de Il Dormiglione, viene da pensare che il grande Woody Allen non abbia mai visitato il Salone di Ginevra, nell’omonimo cantone, per i geografi, mai così bello come nell’ultima edizione. Non basta la posizione strategica né la collocazione temporale ad averne fatto la Rassegna per eccellenza dell’auto: è una questione di
10 | APRILE-MAGGIO 2017
visione, che ha portato a numeri record, esibiti da organizzatori, evidentemente intelligenti: 99 anteprime mondiali e 27 europee, circa 900 auto esposte, dalla minicar alla hypercar. Una kermesse di piccole dimensioni (altro plus rispetto a Parigi o Francoforte, che inoltre hanno cadenza biennale), amata dal pubblico e fondamentale per chi costruisce auto. Non solo i marchi impegnati in strategie planetarie ma anche i grandi carrozzieri – sempre presenti al Palaexpo – come gli specialisti del tuning premium e ancora gli esordienti che qui trovano dignità e attenzione impensabili in altre manifestazioni. Cosa ha detto l’ultima rassegna? In nome di un mercato continentale che viaggia con una crescita intorno al 10 per cento, si lotta in ogni segmento, ogni nicchia, ogni
tipologia. Si lascia persino spazio ai sogni per i pochissimi fortunati. In generale, traspare una gran voglia di auto di personalità (non è un caso: tanti modelli nascono da pianali identici e adottano le stesse soluzioni tecniche) e di una guida “emozionale”, per quanto sia assistita dai sistemi più evoluti. I guidatori europei vogliono essere connessi senza limiti, e difatti ora si nota un maggior focus su questo aspetto più che sulla strombazzata guida autonoma o semiautonoma, e guardano (era ora) con occhi diversi all’ibrido e all’elettrico: il primo pianeta viaggia alla grande (ha segnato più 28 per cento in Europa nel 2016), il secondo fatica ancora, ma è solo questione di tempo, di colonnine e di incentivi. Qui di seguito una selezione di novità.
4 Salone Ginevra.qxp_Layout 1 20/04/17 13:26 Pagina 11
MISSIONFLEET SPECIALE SALONE DI GINEVRA
OPEL INSIGNIA
Totalmente rinnovata nella piattaforma e nel design, la nuova generazione della Insignia offre un peso inferiore e un comfort ancora maggiore, con equipaggiamenti dedicati alla sicurezza e all’infotainment, allineati con gli standard più elevati. La gamma dei propulsori include unità inedite: tra i benzina spicca il nuovo 1.5 Turbo da 140 e 165 CV, mentre al top della gamma troviamo il 2.0 Turbo da 260 CV e 400 Nm, abbinato al cambio automatico a otto marce e alla trazione integrale con torque vectoring. Sul fronte diesel troviamo il 1.6 da 110 CV e 136 CV con il cambio manuale sei marce, anch’esso una novità, e il 2.0 170 CV.
TOYOTA YARIS
Si è rinnovata soprattutto nel frontale e nella parte posteriore, dove maggiore è la somiglianza con le Toyota di ultima introduzione: cambiano i cerchi, i paraurti, i fari, la mascherina e il logo, nonché i fanali, che ora si estendono anche sul portellone. Quanto alla meccanica, le modifiche più sostanziose riguardano i motori, che adesso sono tutti a benzina (quindi è sparito il 1.4 a gasolio): alla base della gamma c’è sempre il tre cilindri 1.0 con 69 CV (consumi dichiarati: 24,4 km/litro con lo Start&Stop!), mentre il vecchio 1.3 viene sostituito da un 1.5 con 111 CV (12 in più), più attento a consumi ed emissioni.
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MISSIONFLEET SPECIALE SALONE DI GINEVRA
BMW SERIE 5 TOURING
Nessuna forzatura per una best-seller della Casa tedesca: esteticamente ritroviamo gli stilemi presentati dalla versione berlina, in grado di rendere dinamica anche una vettura lunga quasi cinque metri. In abitacolo spicca il grande display centrale touchscreen da oltre 10 pollici e un lungo elenco di novità tecnologiche. Per ora si può scegliere tra due benzina (530i da 252 CV e 540i xDrive da 340 CV), entrambi abbinati allo Steptronic a 8 rapporti. Sul fronte gasolio, il 520d da 190 CV con cambio manuale e il 530d, negli step di potenza da 249 o 265 CV, con trazione posteriore o integrale xDrive. Il nuovo “must”? L’Integral Active Steering.
MERCEDES GLA 220 4MATIC
Il Model Year 2017 per l’elegante crossover della Stella ha portato varie novità a livello di stile, contenuti interni e dotazione tecnologica (ora al top) oltre al debutto di questa versione GLA 220 4Matic, equipaggiata con il 1.8 a benzina da 184 CV, disponibile finora solo a trazione anteriore e abbinata anche alla trazione integrale. Esternamente cambiano forma i paraurti e il disegno delle ruote mentre arriva il nuovo colore beige Canyon; internamente si è lavorato su materiali e rivestimenti. Restano i tre assetti: tradizionale, quello sportivo e quello per il fuoristrada leggero, che determina un aumento dell’altezza da terra pari a 3 cm.
LAND ROVER VELAR
È stata una delle regine della rassegna e conferma lo stato di grazia Land Rover, iniziato con la Evoque e proseguito con la Discovery: nata per colmare lo spazio tra la già citata Evoque e la Range Rover Sport, integra tutti i classici stilemi dei Suv inglesi con più sportività. la Velar (che deve il suo nome ai prototipi della prima Range) debutterà anche nel ricco allestimento First Edition e sarà proposta con motori benzina da 250 e 380 CV e con quelli diesel da 180, 240 e 300 CV, tutti con cambio automatico otto marce e trazione integrale. Il tutto gestito dal Terrain Response 2 e completato da un sofisticato sistema di sospensioni pneumatiche.
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HYUNDAI I30 WAGON
La nuova generazione condivide tutta la parte frontale con la berlina, a partire dalla griglia del radiatore e i proiettori a LED. Per le fiancate è stato adottato uno stile molto lineare e pulito, con il tetto spiovente, quasi da shooting brake. La gamma ricalca sostanzialmente quella della berlina con il diesel 1.6 CRDi declinato in tre potenze (95, 110 e 136 CV) a farla da padrone. Chi invece preferisce i motori a benzina potrà scegliere tra il 3 cilindri 1.0 T-GDI da 120 CV e il 4 cilindri 1.4 T-GDI da 140 CV. All’interno spicca la nuova plancia totalmente ridisegnata che può ospitare un touchscreen da 5 oppure da 8 pollici.
NISSAN QAHSQAI
La “sostanza”del restyling 2017 risiede nei sistemi di sicurezza, che sono stati potenziati, e nell’annuncio che nel corso dell’anno, arriverà anche il nuovo sistema di guida autonoma ProPILOT, che regola sterzo, accelerazione e frenata per l’uso in autostrada su corsia singola. Esteticamente i ritocchi più importanti si concentrano sul frontale dominato dall’ultima griglia “V motion” e sui gruppi ottici dotati di sistema di inseguimento traiettoria e i cerchi. In abitacolo un inedito volante multifunzione a D, un’interfaccia per il sistema di infotainment NissanConnect e una nuova opzione per il BOSE a 7 altoparlanti
SEAT IBIZA
La quinta generazione (che sarà proposta solo con carrozzeria a cinque porte) è sottolineata da forme decise, che si rifanno alla Leon a tutto vantaggio del dinamismo I motori, tutti turbo e ad iniezione diretta, saranno benzina 1.0 TSI (75, 95 o 115 CV) e 1.5 TSI (150 CV), diesel 1.6 TDI (80 CV, 95 CV e 115 CV) e, per la prima volta, a doppia alimentazione benzina/metano 1.0 TSI, da 90 CV. In futuro arriverà anche l’attesa versione Cupra. Vera “chicca” per un’auto di questa categoria: il cruise contro con radar di distanza che, in abbinamento al cambio a doppia frizione DSG, consente la guida semiautomatica in coda.
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SUL LAGO DI LEMANO
UN EVENTO (ANCHE) DA FLOTTE La crescente importanza delle auto aziendali sul mercato fa sì che anche questo segmento pensi a un evento internazionale dove confrontarsi. E, visto l’ampia frequentazione dei responsabili floe, pare si sia scelto Ginevra
di Alberto Vita
I
GIUSEPPE TOMMASO, INTERNATIONAL FLEET SALES & REMARKETING DIRECTOR DI SEAT
Il Salone di Ginevra, visto anche i numeri in grande crescita del segmento, sempre più una fiera anche da flotta. Lo testimonia anche l’evento di cui noi di Missionfleet siamo media partner, ovvero l’International
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Fleet Meeting organizzato dalla società di consulenza FleetCompetence, a cui hanno partecipato oltre 250 professionisti del settore, e dove, nella consueta Tavola rotonda a tematica flotte, si è sottolineato come le car policy delle aziende multinazionali stiano sempre di più diventando globali, centralizzate, con un occhio all’ambiente e con decisioni prese sempre di più attraverso l’analisi dei dati. Dati e connettività che, come dice anche il nostro inviato Maurizio Bertera nel precedente articolo, sono stati tra i protagonisti della fiera. Sempre più tecnologica e, come detto, a misura di flotte. Tanto che noi tra i corridoi del PalaExpo sul Lago di Lemano abbiamo incontrato diversi responsabili flotte delle Case costruttrici. Tra cui anche italiani che hanno scalato le posizioni e sono diventati le persone di riferimento di questo mercato per il loro brand in tutta Europa. Abbiamo incontrato lo scorso anno Fausto Scivoletto, Corporate Sales & Used Car Operations Manager Emea di Infiniti e quest’anno Giuseppe Tommaso, International Fleet sales & remarketing Director di Seat
(un altro italiano nelle posizioni chiavi del costruttore spagnolo del gruppo Volkswagen dopo il ceo Luca De Meo). Che ci ha raccontato come la Casa “realizza il 23/24% delle vendite con le Flotte in Europa, appena sotto il mercato, che è del 25%. Ma per noi è anche una continua crescita nel settore, dell’80% in cinque anni, grazie all’arrivo in flotta di auto come la León Station Wagon”. Una volta messo a posto la gamma, sempre più perfomante per le flotte, Seat ha messo a punto un “programma per le piccole imprese per i concessionari” riallacciando sempre di più “le relazioni con le società di Nlt attraverso presentazioni di prodotto e accordi di comarketing”, oltre naturalmente alla captive di casa, ovvero Volkswagen Financial Services. Intanto Tommaso sottolinea come ben 200 grandi aziende, tra cui Ferrero, Luxottica, Unicredit o Barilla, siano “gestite direttamente da un Multi brand key account che si trova a Wolfsfburg”. E proprio all’interno del gruppo Volkswagen, “dobbiamo avere un ruolo ben specifico anche in questo settore”. Ritagliandosene uno ben ampio nel mondo Suv visto che, dopo il successo
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dell’Ateca, “a Francoforte lanceremo la ‘piccola’ Arona, che arriverà a ottobre in Italia, con la quale copriremo il 75% del mercato” aggiunge il direttore Seat Italia Gianpiero Wyhinny. Con in più un suv di grandi dimensioni in arrivo nel 2018. Un ruolo che deve avere anche Alfa Romeo nel gruppo Fca, rilanciata già con Giulia, auto assolutamente da flotte, ma anche con lo Stelvio, una delle regine del Salone: “ormai come gruppo copriamo il 74% del mercato dal 52% di meno di due anni fa “commenta Gianluca Italia managing director Italy e sales director fleet Emea di Fca che con Stelvio, e la nuova Compass in arrivo, che si aggiungono ai modelli Jeep e 500 L, “siamo sempre più i numeri uno nel mondo Suv. Anche nelle flotte”. Flotte di cui in casa Nissan ci parla direttamente l’Amministratore Delegato di Nissan Italia Bruno Mattucci, che sottolinea come: “il mondo corporate per noi è certamente importante perché lo richiede il mercato. E noi curiamo questo particolare segmento con una struttura ad hoc, guidata da Vincenzo Varriale, con quattro
ALFA ROMEO STELVIO
addetti per le concessionarie e altrettanti che lavorano direttamente sulle aziende, partecipando anche a tante gare d’appalto”. Naturalmente tutto parte dal fatto che Nissan assicura al mercato “prodotti competitivi, con un ottimo valore residuo, ma anche tanta attenzione al design e alla soddisfazione del driver, come si può vedere anche nelle novità portate qui: dalla Micra, ai nostri Suv e Crossover, un segmento questo ‘inventato’ proprio da noi. Con l’Xtrail, che continuiamo a innovare, ma soprattutto con Qashqai, che verrà rinnovato a settembre con nuovi interni, esterni e, soprattutto, con tanta dotazione High Tech”. Passando ad un altro costruttore giapponese, il direttore generale in Italia di
Suzuki Massimo Nalli, ci ha detto che la Casa di Hamamatsu è “sempre stata molto timida sul mondo flotte ma l’attenzione su questo segmento cresce sempre di più grazie al mercato, con richieste sia dalle società che dalle persone fisiche. Non abbiamo un team dedicato” specifica Nalli “ma una persona specializzata, Davide Schiavone, dietro al quale però c’è tutta l’azienda, con una agilità di struttura che permette rapide proposte e capacità di realizzare allestimenti business per ogni esigenza sulle nostre best seller: la Jimmy, ma anche Baleno e Nuova Swift, interessanti anche perché equipaggiate con un ibrido light”. Ancora dal Giappone Stefano Gavioli, Special sales & business development director di Mitsubishi, ma anche della coreana Ssangyong, ci sottolinea l’importanza del segmento flotte che “nonostante il boom di fine 2016 continuiamo a veder crescere
SOPRA, STEFANO GAVIOLI, SPECIAL SALES & BUSINESS DEVELOPMENT DIRECTOR DI MITSUBISHI. A SIN., ANDREA CRESPI, MANAGING DIRECTOR HYUNDAI ITALIA
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MISSIONFLEET SPECIALE SALONE DI GINEVRA
BRUNO MATTUCCI, AMMINISTRATO RE DELEGATO DI NISSAN ITALIA BRUNO MATTUCCI,
MASSIMO NALLI, DIRETTORE GENERALE IN ITALIA DI SUZUKI
A DESTRA, MICHELE CRISCI, PRESIDENTE DI VOLVO CAR ITALIA
anche a inizio 2017”, soprattutto grazie alle Multiutility: “per questo per noi rimangono L200 e Pajero i veicoli più da flotta anche se stiamo lavorando molto anche sugli altri segmenti grazie ad Asx, appena rinnovato, e all’Outlander, da sempre un modello di grande interesse per la clientela business, soprattutto il diesel a sette posti, e la nuova Eclipse Cross che portiamo qui a Ginevra e che non ha nulla a che vedere con la vecchia (era una sportiva, ndr), un crossover che si va a situare tra Asx e Outlander” spiega Gavioli che di Ssangyong dice: “abbiamo avuto
i primi risultati nel mondo flotte grazie a Tivoli e Xlv” ma che rilancerà con i nuovi Xalv, Korando e Rexton, “che arriverà al Salone di Seoul”. Corea del Sud che vede Hyundai lanciarsi sul mondo flotte con la nuova “i30 Wagon” spiega il managing director Hyundai Italia Andrea Crespi “che ci darà una ulteriore spinta sia sulle flotte che sul privato insieme alla Ioniq, grazie alla scelta dei motori, sia benzina che diesel, al design e, naturalmente, all’ampia dotazione tecnologica”. Mondo flotte che la Casa coreana cura con due partnership importanti: una finanziaria con Hyundai Finance by Santander e una specifica per il Noleggio a lungo
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termine, ovvero con Hyundai by Ald Automotive, “anche se naturalmente lavoriamo con tutti i noleggiatori” precisa Crespi. Un po’ più a Nord, ovvero in Cina, anche se le sue radici sono ben salde sul territorio svedese, ecco Volvo che, al contrario della casa precedente, è senza ombra di dubbio un brand da flotte. Lo ribadisce anche Michele Crisci, presidente di Volvo Car Italia, supportato dai numeri delle vendite. A esempio la XC60, modello che a Ginevra ha visto debuttare la seconda generazione, “per il 60% viene venduta come auto aziendale” dice il manager, che sottolinea come “il 20-25% è appannaggio di società di Nlt e di Grandi aziende”, ovvero quelle che si definiscono pure fleets. Un’auto. la XC60, venduta lo scorso anno in oltre 4500 esemplari, cifra “che verrà raggiunta anche quest’anno” argomenta Crisci,
che parla anche della XC90, che ha venduto “2mila unità annue, anche qui con il 50% appannaggio delle flotte, a cui da ottobre si aggiungerà anche l’XC40”. Oltre alla V60, “che uscirà nel 2018”, come anticipa il manager della Casa cinosvedese. Infine di flotte ci ha parlato anche il precedente presidente e amministratore delegato di Ford Italia Domenico Chianese, che ha lasciato il posto a Fabrizio Faltoni. Che si trova tra le mani il lancio della settima generazione della Fiesta, ottima per le aziende, soprattutto nella versione Vignale, e un canale flotte che “è quello che cresce di più”. Fiesta che si va ad affiancare a modelli quali “Focus e Cmax, le nostre auto aziendali e, naturalmente, ai nostri Suv; Kuga, che vendiamo molto bene, Ecosport ed Edge che, tra i Suv premium, sta andando alla grande”.
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MISSIONFLEET ALFA ROMEO STELVIO
ANDAR PER FLOTTE (E PER STERRATI)
CON LA STELVIO Con Stelvio Fca si consolida sempre di più anche nel mondo delle auto aziendali, dove, ormai sdoganati i Suv, la Casa guidata da Marchionne si trova in pole position. Con i nuovi, e i prossimi in arrivo, Sport Utility Vehicle dei brand del gruppo
di Alberto Vita
H Ha scelto le tortuose strade alpine tra St. Moritz, Tirano, Bormio e Livigno (e dove sennò?), Alfa Romeo per lanciare Stelvio, il suo primo Suv o “la” sua prima Suv, al femminile, come ci tiene a sottolineare Fabrizio Curci head of Alfa Romeo Emea. Strade che abbiamo percorso anche noi
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in situazioni estreme, come sul Passo del Bernina, dove oltre alla strada ghiacciata di prima mattina abbiamo trovato anche una tormenta di neve, dove “la” Stelvio si è comportata benissimo: “abbiamo fatto una comparazione sul Roll gradient, e la Stelvio ha una capacità di guida migliore non solo di molti Suv concorrenti, ma anche di tante altre berline. Tra le quali la nostra Giulia (che condivide la stessa piattaforma Giorgio, ndr) è imbattibile” commenta Curci.
IL RILANCIO DI UN BRAND STORICO In attesa del ritorno in Formula 1 come più volte
anticipato dal Numero Uno del Lingotto Sergio Marchionne, il brand Alfa Romeo viene rilanciato grazie al prodotto: “il rilancio ambizioso con cui vogliamo riprenderci il posto che ci spetta è partito due anni fa. Con due auto che non sono banali in termini di mercato” spiega Curci, che sottolinea le grandi capacità della Stelvio: “con grandi perfomance, un bilanciamento perfetto e un focus sul driver, cosa che peraltro facciamo da 107 anni, curando sempre (o quasi, ndr) il Made in Italy”. L’Alfa Romeo Stelvio in 4,698 metri di lunghezza presenta due sbalzi del tutto diversi dal resto del mercato, con un anteriore piuttosto corto, con un passo molto lungo, che comporta una grande abitabilità, e con un ottimo bagagliaio con una capacità di 525 litri. Il tutto con un cx da record di 0,29 e una leggerezza anch’essa da record grazie all’utilizzo di alluminio, fibre di carbonio e acciai speciali, con un peso in condizioni di marcia di 1660 chili, e uno sterzo ampio e preciso. Due le versioni, quella base, la Super, già molto ricca, a cui si aggiunge anche una versione Executive e due pack, Sport e Luxury.
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MISSIONFLEET ALFA ROMEO STELVIO
Ma, naturalmente, il cuore di quest’auto sono i motori; i 2.0 benzina da 200 e da 280 CV e il 2.2 diesel da 180 o da 210 CV, tutti con cambio automatico Zdf a 8 rapporti con diverse mappature e con bellissimi bilancieri al volante: “una scelta precisa quella di non proporre il cambio manuale su queste auto, così come la trazione integrale
Q4, che parte al 100% sul posteriore ma che arriva in caso di bisogno al 50 e 50” commenta Curci che anticipa, però, l’arrivo anche di una trazione a due ruote motrici con motore da 180 CV “per ragioni di mercato”.
FCA PER LE FLOTTE Un’auto che nei piani dei vertici Fca, grazie a consumi, abitabilità e all’ottimo valore residuo, sarà di grande appeal per le flotte, “che rappresenteranno circa il 60% delle nostre vendite” afferma il Managing Director Italy ed EMEA Fleet & Business sales Director del gruppo Gianluca Italia, che snocciola anche numeri impressionanti sugli investimenti per questo rilancio, da “1,3 miliardi di euro”, non lasciando molto spazio al possibile rilancio di un altro brand del gruppo un po’ in sordina negli ultimi anni, Lancia, che vive su un unico modello, la Ypsilon, “che continuiamo a vendere molto bene, con un target ben preciso di clientela, che continua a
premiare questo modello” commenta però con soddisfazione Italia. Questo ingente investimento ha fatto sì che sul progetto lavorassero ben mille ingegneri, di cui 250 con meno di 30 anni, agli ordini di Roberto Fedeli, responsabile tecnico del Biscione e di Maserati, tornato in Italia dopo una breve parentesi alla tedesca Bmw, per rilanciare il Marchio del Gruppo, che ha fatto rinascere a nuova vita anche la fabbrica di Cassino. Italia prosegue inoltre la sua analisi sul mondo flotte per Fca, che “ormai copre il 74% del mercato grazie ai nuovi prodotti. E siamo anche in attesa del Compass per l’estate”, per completare ulteriormente quell’offerta Suv dove, grazie a Jeep, “siamo i numeri uno al mondo”. E che nel segmento pure fleets ha visto chiudere “un 2016 a più 21% in Europa contro un mercato a più 6”, grazie sia alle grandi che alle piccole flotte o agli user chooser, “clienti” per cui “bisogna adottare un approccio diverso, perché per gli ultimi la scelta è spesso e soprattutto emozionale. E noi con Alfa Romeo e Jeep abbiamo grandi opportunità. Non per nulla il 90% delle medie aziende italiane, circa 450, hanno inserito anche Stelvio in car policy” afferma Italia. Ma, oltre al prodotto, che si arricchirà ulteriormente nel futuro con un modello appena sopra la Stelvio e uno sotto, forse due Suv, il che toglie l’idea di lanciare una Giulia Station Wagon, il manager Fca considera altri due pilastri nel rilancio del Gruppo nelle flotte: “l’importanza delle persone e della struttura che” ricorda il manager “abbiamo sviluppato in
tutta Europa con 250 Business Center, di cui 55 in Italia e 40 in Gran Bretagna, ma anche con il grande sviluppo internazionale di Leasys, la nostra captive, già attiva in Italia, Gran Bretagna, Francia, Olanda e Spagna e presto anche in Germania”. E poi ecco una nuova Customer experience, con, “l’arrivo per i Fleet manager di un portale con un help center sempre attivo e priorità per i ricambi” e investimenti dedicati “ai concessionari come, ad esempio, i business days”. Oltre ai concessionari il gruppo Fca pensa però anche ai driver, con “DriversClub, un Club pensato per i possessori di auto Fca, a cui daremo biglietti, omaggi dedicati e condizioni di acquisto come per i dipendenti Fca per i familiari” chiosa Italia che, in qualità di responsabile anche del Medio Oriente, sottolinea che dopo Jeep in questa zona del mondo “rilanceremo anche Alfa Romeo e Ram”.
FABRIZIO CURCI, HEAD OF ALFA ROMEO EMEA
GIANLUCA ITALIA, MANAGING DIRECTOR ITALY ED EMEA FLEET & BUSINESS SALES DIRECTOR FCA
APRILE-MAGGIO 2017 | 21
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MISSIONFLEET CVO ARVAL
OUTSOURCING E CONSULENZA PER LE FLOTTE:
LA PRIMA RICERCA COMPLETA Alle floe italiane occorrono servizi in outsourcing per efficientare la loro gestione operativa e partner di consulenza che contribuiscano all’oimizzazione dei processi. Sono le conclusioni dell’ultima indagine del Corporate Vehicle Observatory (CVO) di Arval
di Mauro Serena
O Organizzare un servizio di outsourcing che liberi i Fleet manager dalla gestione operativa della flotta e ingaggiare un partner di consulenza che fornisca un accompagnamento professionale all’ottimizzazione dei processi. Questi sono i desideri che i gestori di flotte italiani hanno espresso rispondendo alle domande della
prima indagine completa realizzata per analizzare l’utilizzo di outsourcing e consulenza nella gestione delle flotte. La ricerca è stata pubblicata dal Corporate Vehicle Observatory (CVO), il centro studi sulla mobilità e sulle tendenze del mercato creato dal Gruppo Arval nel 2002, e realizzata da GR Advisory, società indipendente di ricerche e analisi specializzata nel settore delle flotte di veicoli aziendali. Le risposte inviate da 311 aziende italiane sono state raccolte attraverso una web survey nel mese di febbraio 2017. La maggior parte delle aziende che hanno risposto al questionario possiedono almeno
100 veicoli (62,2%) e la forma di acquisizione prevalente dei veicoli è il noleggio a lungo termine (71,6%). Per quanto riguarda la funzione dei rispondenti, quasi la metà hanno la qualifica di Fleet manager, mentre gli altri rappresentano vari ruoli aziendali, con prevalenza di procurement e facility. Le tendenze che emergono dalla lettura dei risultati delineano le caratteristiche che i servizi esterni di assistenza alle flotte dovrebbero possedere per offrire un reale valore aggiunto alle aziende clienti.
PIÙ OUTSOURCING PER CONCENTRARSI SULLE STRATEGIE Circa un’azienda su tre tra quelle intervistate già ricorre all’outsourcing, anche se il 70% di queste lo impiega in forma parziale su specifici processi: operativi (configurazione, ordine e consegna del veicolo, ordine e fornitura di fuel card), contabili (supporto elettronico alla fatturazione) e informativi (reporting globale). Nove aziende su 10 utilizzatrici di questi servizi giudicano positivamente la qualità del supporto ricevuto, anche se solo un decimo ritiene che sia ad alto valore aggiunto, mentre le altre
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MISSIONFLEET CVO ARVAL
lo considerano di buon livello. I Fleet manager che, invece, non utilizzano servizi di outsourcing sarebbero interessati principalmente ad un servizio di interfaccia verso i driver (gestione multe, consegna veicolo, invio documentazione), con un certo interesse anche verso il reporting. Il partner prescelto sarebbe una società specializzata di Fleet management (60%) oppure il noleggiatore stesso (31,4%). L’outsourcing viene apprezzato perché permette di concentrarsi sulla gestione strategica della flotta e perché riduce il tempo che il Fleet manager dedica alla gestione amministrativa e dei driver. Se ne deduce che l’outsourcer ideale dovrebbe essere un partner affidabile in grado di offrire una vasta scelta di servizi che vanno da quelli più labour intensive, ma fondamentali per l’assegnatario del mezzo (la consegna dell’auto e dei documenti), a quelli con un forte componente tecnologica, quali le piattaforme di reporting.
LA CONSULENZA SPECIALIZZATA PER OTTIMIZZARE LA GESTIONE Ancora meno di quelle che utilizzano un outsourcer sono le aziende che hanno fatto ricorso a un supporto consulenziale: solo il 17,1% del campione. Queste ultime, però, si sono rivolte in gran maggioranza a specialisti del mercato delle flotte (68,8%), mentre le grandi consulting firm internazionali vengono poco utilizzate (6,2%). I progetti di consulenza sono orientati soprattutto a migliorare i processi di gestione e la performance della flotta, mentre l’identificazione di saving
occupa, forse un po’ sorprendentemente, solo il quarto posto nella classifica degli obiettivi. Si tratta quindi di percorsi di durata significativa (tre su quattro superano i tre mesi, il 43,7% oltre sei mesi e nessuno inferiore ai 30 giorni), con costi prevalentemente entro i 50mila euro per progetto, ma anche superiori. Siccome la società di consulenza viene identificata in base alle sue competenze specifiche nel settore flotte, quasi 7 progetti su 10 vengono remunerati con un compenso fisso che rifletta l’effort prodotto dai professionisti ingaggiati, mentre la classica remunerazione a saving sharing, più adatta alla necessità di taglio dei costi, è poco utilizzata (appena 6,3%).
PROSPETTIVE FUTURE La survey rivela inoltre come vi sia uno spazio di crescita appetibile nel settore della consulenza: quasi il 40% delle aziende che non l’hanno mai utilizzata vorrebbero farlo per ottimizzare processi (oltre il 90%) o ridurre i costi (63,6%). Nonostante queste buone premesse, i Fleet manager che
non sono abituati a lavorare con i consulenti sottovalutano i budget necessari per retribuire dei consulenti preparati ed efficaci: non è proprio possibile scendere al di sotto di certi importi per un progetto condotto da veri specialisti, soprattutto se parametrato ai risultati che si otterranno (54,5% prediligerebbe il modello success fee). Su questo punto risulta evidente il gap informativo tra chi ha già utilizzato consulenti e ne ha apprezzato i vantaggi e chi pensa di poterlo fare, ma non ha ancora predisposto un budget adeguato. Intervistati, a fine indagine, su quali siano i KPI rilevanti per le loro aziende, i gestori di flotte che hanno risposto alla survey citano al primo posto quelli che misurano il miglioramento dei processi e delle procedure di gestione: efficacia ed efficienza. Al secondo e terzo posto di un ideale “podio” delle priorità, si piazzano la riduzione dei consumi e l’aumento della sicurezza, che rappresentano, di conseguenza, altrettante aree sulle quali è possibile supportare le flotte con programmi di consulenza efficaci. APRILE-MAGGIO 2017 | 23
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RITORNA MFA!
APERTE LE CANDIDATURE Dopo il successo della prima edizione, che ha visto oltre 140 partecipanti alla serata di gala e 16 premi assegnati, riparte l’iter di MFA-MissionFleet Awards, il primo e unico premio sulle flotte auto in Italia. Sedici che saranno anche i premiati, a meno di sorprese sempre possibili..., della seconda edizione che vedrà il culmine ancora all’Excelsior Gallia di Milano il prossimo 27 novembre. Si tratta di sei
riconoscimenti che vogliono premiare le eccellenze nei progetti dei Fleet Manager divisi per tipologia. Cinque invece le categorie riguardanti le auto, che seguono i livelli delle car policy delle diverse aziende, mentre grande partecipazione e tante candidature lo scorso anno hanno avuto le categorie “tecnologiche”, dall’outsourcing alla telematica, i pneumatici da flotta e, naturalmente, le società di Nlt.
LE FASI DEL PREMIO
1 Fase candidature CHIUSURA FINE MAGGIO
3
2 Pubblicazione Short List e Votazioni online Fornitori
Riunione giurie e presentazione progetti fleet manager
GIUGNO
4 MissionFleet Awards: Serata di gala e Premiazioni NOVEMBRE
SETTEMBRE
LA GIURIA • • • • • • • • •
Antonio Ceschia - Responsabile Servizi Generali ISGS - Gruppo Intesa Sanpaolo Tiziano Fasolini - Fleet Manager - Gruppo Nestlé Italia Francesco Lazzaroli - Fleet Manager - Gruppo Mediolanum Carlo A. Longhini - Direttore Corporate Procurement - Siemens Ricciardo Muradore - Facility & General Services Manager - BEIERSDORF S.p.A. Cinzia Padula - Fleet e Travel Manager - Carrefour Michele Palumbo - CFO Procurement - Distribution & Logistics, Fleet Bayer Barbara Piombi - Responsabile Reparto Servizio Mobilità - Gruppo Credito Emiliano Luciano Scandolo - Risorse umane e servizi generali Gruppo A2A
SPONSOR
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Nadia Schioppa - Travel e Fleet Manager - Solvay Italia Siegfried Stohr - Pilota e giornalista Maurizio Bertera - Giornalista specializzato in automotive Enrico Ballestriero - Fleet Manager SEAT ITALIA (Prenderà parte esclusivamente alla valutazione dei Fleet Manager) • Fabio Cianca - Rental & Direct Sales Manager - Renault Italia (Prenderà parte esclusivamente alla valutazione dei Fleet Manager) • Paola Mighetto - Direttore Editoriale Newsteca • Alberto Vita - Direttore MissionFleet, Newsteca
PATROCINI
9 Professione Fleet Manager.qxp_Layout 1 20/04/17 13:10 Pagina 26
MISSIONFLEET PROFESSIONE FLEET MANAGER - SPECIALE MFA
NESTLÉ, L’AZIENDA
PROGETTO VINCITORE MFA 2016
PIÙ PREMIATA A MFA NON SI FERMA Sicurezza, con corsi online e su pista, ecologia, con un obieivo di 99 g/km di emissioni di CO2, con test sull’ibrido e sull’elerico, ma anche smart working, programmi alternativi di mobilità e quant’altro. Il lavoro del Fleet Manager Tiziano Fasolini
di Alberto Vita
C Ci dà il benvenuto nella hall della Sede Italiana di Nestlé, ad Assago, nella prima cintura periferica di Milano, dove troneggiano i due trofei vinti nella prima edizione di MFA – MissionFleet Awards, il primo
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e l’unico premio del settore del Fleet Management, Tiziano Fasolini, Fleet Manager del gruppo multinazionale con sede a Vevey. I due premi vinti da Fasolini e dalla Multinazionale svizzera sono stati il Fleet Manager dell’anno premio all’innovazione e per il programma di driver safety. Innovazione che comprende naturalmente anche la sicurezza dei driver, nonché un programma di Mobilità sostenibile e di Rispetto per l’Ambiente.
Sicurezza che in Casa Nestlé è sempre stata tenuta da conto, ma che nel 2012 ha visto un audit sugli incidenti tra gli assegnatari delle auto e, dopo tre anni, passando dal Lancio del programma Virtual Risk Manager (VRM) in tre fasi, l’avvio di pillole e poi di un programma di corsi pratici di guida sicura e una nuova Car Policy aziendale con forti richiami alla safety, ha portato a “una diminuzione di infortuni dell’83%” come sottolinea Fasolini che, certamente, non ferma qui la sua rivoluzione aziendale: “vogliamo testare una app per inibire il telefono cellulare a bordo, lasciandolo il suo utilizzo solo per chiamate con i sistemi a bordo, malgrado ci sia una GI globale dell’azienda che non vuole telefonate in auto. E di cui i nostri direttori commerciali non sono molto contenti...”. Intanto lo sono del fatto che tutte le auto del Gruppo hanno ormai cinque stelle Euro NCAP per la sicurezza. Fasolini inoltre sta continuando con i Corsi di guida sicura, ormai “fatti dal 100% dei nostri driver” commenta il manager, che prosegue: “ora vorremmo trovare un accordo con una Scuola di Guida Sicura per proporre a prezzi calmierati i loro corsi anche agli altri
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colleghi non assegnatari di auto, a cui vogliamo estendere anche il nostro corso di Virtual Risk Manager online”. Con il quale raccogliere anche dati da mixare con i comportamenti quotidiani dei driver, “che ci passano i noleggiatori insieme a multe e sinistri, che ci consolida Fleetlogistics” dice Fasolini che, lato telematica, commenta come debba ancora incontrarsi con le relazioni industriali e con i sindacati per capire in che direzione andare. Insieme ai noleggiatori inseriti nelle Guidelines internazionali che indica anche quali Case utilizzare nelle Car policy, quali quelle del gruppo Audi Volkswagen, Volvo, BMW, Renault, “e, per l’Italia, abbiamo insistito per avere il jolly del Gruppo Fiat, del quale stiamo valutando di inserire Stelvio e Giulia” afferma Fasolini, sottolineando come “questa esigenza prima non c’era visto la scarsa gamma del gruppo adatta alle flotte che, invece ora hanno, dando una buona scelta ai driver”. La Car Policy di Nestlé è costruita su cinque livelli; la fascia A per il comitato di direzione, la B per i dirigenti, la C per i quadri e i capi area, la D per gli account e la E per i venditori: “le prime due fasce sono in puro benefit, mentre le altre pagano l’uso privato. La A rappresenta circa il 5% del totale flotte composta da circa 900 auto mentre la B è al 15%. Una flotta che ha visto lo scorso anno il grande successo delle Kadjar, di cui ne abbiamo ordinate ben 150”. Il Suv di casa Renault, oltre naturalmente a piacere ai driver, ha un’ottima perfomance nelle emissioni, 99 g per km di CO2, molto importante perché “pur non avendo vincoli stretti di
IL GRUPPO NESTLÉ. LA STORIA Nestlé, oggi leader mondiale in Nutrizione Salute e Benessere, nasce nel lontano 1866 grazie alla intuizione di Henri Nestlé, un farmacista che nella cittadina svizzera di Vevey, inventa un alimento specifico per i bambini che non potevano essere allattati al seno, ovvero la Farina Lattea che ha subito un grande successo, tanto da far nascere tra il 1870 e il 1880, una rete di agenti e importatori in Europa, Australia, Sud America, ma anche Egitto, Russia, Messico e Indonesia. Nel 1905 la Nestlé si fonde con l’anglo-svizzera Condensed Milk Co. per lo sviluppo di prodotti a base di latte condensato e nel 1929 lo fa con Daniel Peter, inventore nel 1882 del cioccolato al latte. Negli anni a seguire l’invenzione di Nescafé, il primo caffè solubile istantaneo, come risposta alla domanda dei produttori di caffè brasiliano, preoccupati per la sovrapproduzione e le difficoltà tecniche di conservazione del prodotto. Nel 1947 è la volata di Maggi e, per diversificare la propria attività diventa nel 1974 il principale azionista di L’Oréal. Negli anni ’80 e ’90 ecco le acquisizioni del gigante Americano Carnation, specializzato in prodotti a base di latte, Sanpellegrino (1997) Spillers Petfoods (1998) e Ralston Purina (2002), dalla cui unione è nata Nestlé Purina PetCare. Nel 2006 è la volta del gruppo americano Jenny Craig che gestisce centri per la perdita di peso e opera nel settore degli alimenti dietetici, mentre nel 2007 conclude l’acquisizione della Gerber Baby Food Company, marchio simbolo degli alimenti per l’infanzia degli Stati Uniti, anno in cui compra anche Novartis Medical Nutrition che fusa con Nestlé Clinical Nutrition fa nascere Nestlé Healthcare Nutrition, specialista nella nutrizione clinica. Infine nel 2010 Nestlé ha annunciato l’acquisizione della britannica Vitaflo, che produce alimenti studiati per colore che soffrono di disturbi alimentari, e l’istituzione di Nestlé Health Science S.A. e del Nestlé Institute of Health Sciences.
emissioni, abbiamo un progetto di una loro forte riduzione entro il 2020 di 99 g/km. A inizio dell’anno eravamo a 106 g/km” precisa Fasolini che aggiunge: “Ormai non ha più senso parlare di cilindrata: noi abbiamo 1600 o 2000 CC per la fascia alta con ormai ottime potenze e consumi. Abbiamo fatto una prova con una Toyota Prius di tre settimane per cercare di introdurre l’ibrido. Che, visto i dati, va benissimo per la città, basta vedere il case history dei tassisti, ma che non va molto bene per chi le utilizza mediamente in autostrade e in strade extraurbane, ovvero generalmente i nostri sales, il 78% del parco auto, che fanno oltre 40 mila chilometri all’anno,
soprattutto su quelle strade” argomenta il manager che anticipa anche un altro test, “con le Full Electric per la forza vendita di Sanpellegrino, con cinque auto su Milano e cinque su Roma, per il quale doteremo i driver di un pacchetto compreso il box di ricarica a casa, una
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tesserina omni-colonna (di A2A energia?) e il mantenimento dell’auto assegnata”. Elettrico che Fasolini vuole testare anche nella Sede di Levissima in Valdisotto, Bormio (SO) con un’idea di co-branding che vuole coinvolgere Liquigas con un impianto fotovoltaico “per bici a pedalata assistita”. La flotta Nestlé che è ovviamente per la quasi totalità a gasolio, visto che percorre circa 30 milioni di chilometri all’anno, di cui 21 milioni 500 mila da parte dei venditori e gli account, ha il 78,3% dei veicoli dotati di cambio automatico, “in continua crescita” commenta Fasolini che enuclea le dotazioni minime della loro flotta, ovvero i Navigatori integrati, il Cruise Control, i Bluetooth e i Sensori di parcheggio , mentre “stiamo anche qui in una fase pilota con Telepass business, perché 28 | APRILE-MAGGIO 2017
vogliamo capire la sua gestione, visto che spendiamo ben 400 mila euro in pedaggi. Probabilmente nel tender che faremo a giugno per le nuovo auto inseriremo tra le richieste anche l’introduzione del Telepass”. Insomma l’attenzione al driver, forse anche più che al saving, da parte di Nestlé è massima, sia dal punto di vista della sicurezza come abbiamo visto, “e ogni anno facciamo anche uno studio sulla sicurezza della flotta” aggiunge Fasolini, sia dal punto di vista dell’ambiente: “oltre alla riduzione delle emissioni di CO2 della flotta stiamo lavorando anche a un programma di car sharing, cercando di coinvolgere anche i nostri vicini (Nestlé ad Assago sta in un centro direzionale con diverse società, ndr). Lo facciamo perché da qui spendiamo veramente molto di taxi sia per l’aeroporto, che è anche vicino!, sia per la città. Inoltre sto anche raccogliendo i dati di Avis, il
nostro fornitore di noleggio a breve termine con cui abbiamo un accordo diretto (mentre la gestione dei viaggi di gruppo è affidata globalmente a BCD travel, ndr), con cui noleggiamo almeno cinque auto al giorno, anche per brevi tratte”. Un test continuo per Fasolini che personalmente vuole dare anche lui il suo contributo in questa mobilità che si sta trasformando radicalmente, comprando una moto 100% elettrica per recarsi in ufficio, “anche se abbiamo anche qui iniziato a pensare a come i lavoratori si recano al lavoro e se è proprio necessario che si spostino andando in ufficio”. Perciò Nestlé dà un contributo annuo di 220 euro ai dipendenti che sottoscrivono un abbonamento ai mezzi pubblici, mentre il 10% circa della popolazione aziendale utilizza il telelavoro, lanciato nel 2009, e il 33% ha usufruito del lavoro agile per una media di 2 giorni al mese a testa.
NESTLÉ GLOBAL IN NUMERI (dati in franchi svizzeri) Data di nascita
1866
Fatturato
89.469 milioni
Profitti operativi
13.963 milioni
Profitti netti
8.531 milioni
Capitalizzazione di mercato
226.310 milioni
Stabilimenti
447
Paesi in cui è presente
86
Dipendenti
333.000
Marchi
oltre 2.000
Vendite giornaliere in 196 mercati
oltre 1 miliardo di prodotti
NESTLÉ ITALIA IN NUMERI Data di arrivo nel nostro paese
1875
Stabilimenti
14 oltre alla sede di Assago
Collaboratori
5.000
Fatturato
al nono posto tra i mercati del gruppo
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LA STORIA, DAL DNA FEMMINILE,
DELLA CASA DELLA STELLA Da chi inventò la prima auto, ma anche di tante tecnologie diventate standard di mercato, dai motore Diesel all’Abs, come Mercedes-Benz una epopea storica a forti tinte femminili. Pronta a fare anche il futuro dell’automotive
di Alberto Vita
I In un settore, quello automotive, molto “machista”, basta vedere le tante signorine vestire in modo succinto che attorniano, chissà poi perché, i nuovi modelli in mostra nelle fiere di settore. O i design “muscolari” di nuove auto, su tutti “i” Suv, anche se qualcuno ha iniziato a ingentilirli sia nelle linee che definendoli “le” Suv, ecco che Mercedes-Benz dalla storia centenaria, tra i tanti momenti importanti del suo sviluppo, vuole ricordare i suoi tanti momenti “femminili”. La Casa della stella a tre punte incarna la stessa storia
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dell’automobile, visto che Carl Benz fu uno dei primi ad aprire una fabbrica di auto nel 1883 a Mannheim, dopo esser stato il pioniere del primo motore a combustione interna a due tempi, oltre a costruire il primo veicolo con motore endotermico. Nello stesso anno il connazionale Gottlieb Daimler realizzò un modello indipendente da quello di Benz e nel 1889, il suo motore a quattro
tempi veniva installato su una vettura a quattro posti da René Panhard ed Émile Levassor. Ma parlavamo del grande spazio nella Storia di Mercedes-Benz che hanno avuto le donne, con il primo viaggio a lunga distanza tra Mannheim e Pforzheim e ritorno nell’agosto del 1888 realizzato dalla moglie di Carl, Bertha Benz, con la Benz Patent Motor Car. Fu sempre lei che realizzò il primo “tour
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promozionale” di un’auto fino a Monaco e, a detta dello stesso Carl, fu ancora Bertha che gli suggerì di “aggiungere una terza marcia per superare le gite in montagna”, perché l’auto guidata non ce la faceva. Un’impronta femminile si ebbe anche quando si iniziò a commercializzare le invenzioni legate al nascente settore dell’auto: nel 1888 infatti Louise Sarazin, moglie dell’avvocato francese Edouard Sarazin prematuramente scomparso, assunse la gestione del business per Gottlieb Daimler in Francia, paese di tecnofili, dove la nuova vettura aveva suscitato l’entusiasmo della gente. Ben più che nella madrepatria Germania. La terza donna della storia di Mercedes-Benz, e quindi della
Storia dell’auto, è stata la duchessa Anna d’Uzès, la prima persona a superare un esame di guida e... anche la prima ad essere multata per eccesso di velocità. Ed ecco una quarta donna, Clärenore Stinnes, il 25 maggio 1927, ad essere la prima a circumnavigare il globo in auto con il suo futuro marito, il fotografo Carl-Axel Söderström, a bordo di una Adler standard 6 in partenza da Francoforte e ritornando a Berlino dopo aver attraversato paesi quali l’Iran, la Siria, la Russia, la Siberia e il deserto del Gobi, la Cina, il Giappone, le Hawaii, il Centro e Sud America fino a Buenos Aires, la risalita su
Vancouver poi New York City, Le Havre, Parigi e, finalmente, la capitale tedesca. Insomma “LA” Mercedes ha indubbiamente un dna femminile, così come il suo dna lo si trova in altri importanti marchi tedeschi quali la Porsche, visto che il suo fondatore, Ferdinand Porsche, lavorava per Daimler e Benz, prima di aprire il suo studio ingegneristico e di inventare il maggiolino. Nel 1929 introdusse, inoltre, in Europa la catena di montaggio e nel 1936 lanciò il motore Diesel, riprendendo gli studi risalenti al 1892 di Rudolf Diesel, da cui il nome. Dopo la guerra che, a dispetto del genere, non ha nulla di femminile, anche la Casa a tre punte dovette rilanciarsi, non solo nel settore auto ma anche in quello degli autocarri e dei furgoni, che tanto aiutarono la ricostruzione tedesca. E negli anni ’50 ecco lo sbarco della Casa nel Motorsport con la 300Sl, che lanciò sul mercato l’iniezione diretta e che culminò con la doppia vittoria in Formula 1 nel ’54 e nel ’55, e dove ritornò a vincere un gran premio con la McLaren nel ’95, e il campionato nel ’98-’99 e nel 2009, prima di arrivare ai
domini delle Frecce d’Argento, con Hamilton prima e con Rosberg lo scorso anno dei tempi nostri. A fine anni ’50 il primo sviluppo all’estero, in mercato quali Brasile, Argentina e Stati Uniti, inizialmente con Studebaker e poi da sola, e in India, e le prime acquisizioni, con Auto Union nel ’58, poi rivenduta a Volkswagen nel ’65, e il tentativo di arrivare a BMW, poi fallito. Negli anni ’60 arrivano nuove fabbriche e l’acquisizione di Maybach, oggi brand superlusso del gruppo, e nel ’69 del costruttore di veicoli pesanti Hanomag. Dopo aver lanciato modelli di successo come il Pagoda o l’ammiraglia 600, negli anni ’70 ecco la serie Slc, arricchita dal tocco italiano quando nel 1975 Bruno Sacco
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IL C.A.S.E. DI MERCEDES-BENZ PER IL FUTURO Solitamente per questa rubrica utilizziamo un box di prova di un’auto iconica per il brand di cui andiamo a parlare. Di auto della Stella ne abbiamo provate ma abbiamo deciso di lasciare questo spazio alle strategie future del brand, dopo che nello scorso secolo ha fatto la Storia dell’auto. Una strategia che, come dicono da Stoccarda, è racchiusa in quattro lettere, ovvero C.A.S.E. per una mobilità sempre più Connessa, Autonoma, Shared (condivisa) ed Elettrica. Quattro aree che naturalmente verranno sviluppate in modo integrato, sotto il cappello Mercedes Me, il Lab che la Casa tedesca ha sviluppato proprio per investigare, e guidare, il futuro del settore. Che naturalmente si basa su una gamma di prodotti già su strada come le nuove Classe C e Classe E, modelli già always on, come per tutti quelli usciti dalle linee di produzione della Casa della Stella sin dal 2015. Proprio la regia della connettività è affidata a Mercedes me, il digital brand della Stella, che promette un continuo aggiornamento della cartografia online, il servizio Car-to-X Communication, per un continuo scambio di informazioni tra le vetture e gli smart point sulle strade, le informazioni live di traffico, la localizzazione dell’auto, la segnalazione di parcheggi liberi nelle vicinanze, l’indicazione dei prezzi dei carburanti o la ricerca di destinazioni e punti di interesse via internet. Connettività che serve anche per la sicurezza e per l’assistenza dei clienti Mercedes, grazie anche alle chiamate di emergenza automatiche e alla diagnosi in remoto dei veicoli e le manutenzioni programmate. Ma la connessione per Mercedes vuol dire anche maggior comfort, con la Chiusura delle portiere da remoto, il Servizio Concierge Mercedes me connect, praticamente un assistente personale disponibile 24 ore al giorno per offrire consigli su itinerari, effettuare prenotazioni, riservare ristoranti e alberghi, etc, parcheggiare in remoto senza stare in auto, controllare tutti i dettagli dell’auto da lontano (ottimo per i Fleet manager... una volta superato lo scoglio privacy) , il tracking geografico del veicolo e tutto quello che è collegato all’infotaintment e all’utilizzo di tutti i servizi del proprio smartphone. Dove poter inserire anche le app Car2Go e MyTaxi con le quali la Casa di Stoccarda completa la sua idea di mobilità che, naturalmente, sarà sempre più autonoma, condivisa ed elettrica, con Mercedes che proprio per questo tipo di propulsione ha lanciato un vero e proprio brand, ovvero EQ, svelato nello scorso Salone di Parigi.
diventò il responsabile del design del marchio, e le innovazioni del 1977, con il lancio del motore turbodiesel, e nel ’79 dell’Abs e del fuoristrada G. Negli anni ’80 lo sbarco della Casa di Stoccarda nel segmento D, con la 190, e l’acquisizione di
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AEG nel 1986, prima di lanciarsi in tutti gli altri segmenti negli anni ’90, con la Classe A e la Smart, progettata con Swatch.
A fine anni ’90, dopo la riunificazione tedesca che ha portato nuova linfa alle vendite interne di auto, le operazioni con Chrysler nel ’98, una mossa che minò la salute dell’azienda, tanto che si ruppe questo sodalizio nel 2007, e l’acquisizione, nel ’99, del 51% di AMG, sodalizio questo invece che va avanti con successo anche oggi. Nel 2006 anche la dismissione dell’impegno in Mitsubishi, oggi nel gruppo Nissan/Renault con cui, a sua volta, Daimler AG, questo il nome preso dopo l’addio a DaimlerChrysler AG, oggi collabora. E arriviamo in questi ultimi anni, con il brand della stella ad aver rinnovato completamente la sua gamma e aver rilanciato nel futuro, con il marchio all electric EQ e tanta tecnologia. Di cui potete leggere nel box qui a lato. Per fare altri (almeno) cent’anni di Storia della mobilità, che si riduce sempre meno al solo automotive.
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VISIRUN
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
VISIRUN APRILE MAGGIO
QUANDO LA TECNOLOGIA È AL SERVIZIO DELL’AZIENDA
La gestione di una flotta auto diventa più facile quando i sistemi di controllo possono essere monitorati in qualunque momento dal manager, che in tempo reale si può rendere conto dei costi, dei consumi, dello stile di guida e di decine di altri parametri. L’esperienza nella gestione delle flotte auto aziendali ha portato Visirun a diventare partner di numerose imprese italiane. Non solo con la professionalità, ma anche con il fondamentale ausilio della tecnologia su un sistema di localizzazione satellitare e su una piattaforma mobile per l’analisi di dati, che corre in aiuto sia dei Fleet manager, che devono occuparsi di una flotta numerosa, sia delle piccole e medie imprese con un numero limitato di auto. Tra i dati analizzati quelli legati alla quantità di carburante consumato da ciascun mezzo (verificabile praticamente in tempo reale), da cui si possono estrapolare i costi di ogni singolo viaggio. Il software Visirun tiene traccia dei
parametri per elaborare report su consumi, litri di carburante bruciati, i suoi rifornimenti e prelievi, verificando anche eventuali anomalie e catalogando lo stile di guida degli utenti, dando loro una sorta di “pagella eco-driving”. A essere sotto la lente del Fleet manager non sono solo i consumi, visto che Visirun ottimizza le tempistiche dei viaggi e mostra quasi in tempo reale lo stato di tutta la flotta, visualizzando su PC, smartphone o tablet la posizione, il percorso, gli orari di partenza, di arrivo e di sosta, il tachigrafo, la velocità media e il valore dell’odometro di ogni veicolo. Il software calcola tempi e distanze tenendo sotto controllo la situazione del traffico, elabora i grafici relativi all’andamento della velocità e indica la temperatura delle celle frigo, con dati che vengono automaticamente archiviati per 12 mesi. Ad affidarsi a Visirun è stata anche la 18a edizione di Overland, il programma televisivo in onda su Rai1 dove una serie di mezzi pesanti
viaggia per il mondo su itinerari poco conosciuti. In questo caso, Visirun aiuta gli autisti anche a monitorare eventuali inefficienze e problemi tecnici, monitorando consumi, stili di guida e costi di ogni singola tappa, oltre che ad avvertire chi è al volante di parametri come il superamento dei limiti di velocità e del valore della pressione degli pneumatici, del movimento con motore spento o dell’allontanamento dal percorso stabilito dei 4 veicoli commerciali Volkswagen. “Siamo lieti di rinnovare la nostra collaborazione con Overland, che quest’anno annovera un partner di prestigio come Volkswagen Veicoli Commerciali, e di poter contribuire alla realizzazione della spedizione numero 18. Con il progetto “Run the Land” intendiamo offrire agli amanti di Overland la possibilità di seguire la missione più da vicino attraverso il racconto di ciò che avviene durante le riprese”, afferma Alberto Di Mase, Country Marketing Manager for Italy di Visirun.
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MISSIONFLEET BAYER FLEET ROADSHOW
AUTO AZIENDALI
QUANDO LA SCELTA È CONDIVISA Una commissione auto di cui fa parte il Fleet Manager, il nostro amico Michele Palumbo, ma anche esponenti delle Risorse Umane e dei driver stessi per incontrare ben sei case automobilistiche. Per non sbagliare le auto da inserire in floa
di Paola Olivari
S Scegliere per i propri colleghi, dirigenti, quadri, commerciali e tecnici, la flotta più adatta, quella maggiormente modulabile sulle differenti esigenze, non è questione di lana caprina specie se, come accade a Michele Palumbo, Fleet Manager di
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Bayer, le auto in questione sono circa 1300. E le tempistiche dell’iter rischiano di divenire interminabili tra contatti con le Case, test drive, visite dei commerciali, valutazioni, negoziazioni e tender. Districarsi tra i molti modelli presenti sul mercato è un rebus, la cui soluzione non è semplice. Quale sia la ragione, brand, motorizzazione, emissioni, optional, design, canone, valore residuo, costi di esercizio, etc., accontentare tutti è una sfida. Come si risolve il problema di conciliare la visione dell’azienda sul futuro della mobilità (che quindi ha una prospettiva di medio-lungo periodo) con i desiderata dei driver (che hanno esigenze concrete oggi)? La quadratura del cerchio arriva
dall’idea del gruppo farmaceutico, partorita dal Fleet manager e condivisa con la funzione Risorse Umane e con una rappresentanza dei propri driver, di invitare le Case automobilistiche alla costruzione di un modello che crei valore per l’azienda, per i driver e per i fornitori (società di noleggio e case automobilistiche stesse). Dall’innovativa proposta è nato il Bayer Fleet Roadshow, che quest’anno ha portato la “Commissione Auto”, nata sulla scorta di un accordo sindacale interno all’azienda, ad incontrare diverse Case automobilistiche e a condividere momenti di formazione sui prodotti offerti a Bayer dalla lista delle Case “pretendenti”. Fleet manager, Risorse Umane e
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driver insieme, dunque, per scandagliare l’articolato mondo di modelli da flotta in rappresentanza di circa novecento colleghi attivi ogni giorno sul campo. Non solo in senso metaforico, perché una parte importante di questo lavoro è svolto proprio dai colleghi che lavorano nell’area Agricoltura di CropScience che, insieme alla cura della salute umana e animale, sono le aree vocazionali nelle quali Bayer esprime la sua mission: “Science For A Better Life”. “Un modo nuovo di rinnovare il parco auto e, al contempo, garantire che le vetture inserite nella lista delle possibili scelte rispecchino veramente le esigenze dei colleghi: un modello compartecipativo nel quale anche i beneficiari del servizio siano parte attiva della costruzione della soluzione in grado di soddisfare tali esigenze”, spiega Palumbo. “Nella nostra policy la flotta di vetture non puramente benefit è composta di sole tre marchi. Potenzialmente tutte le Case automobilistiche partecipano alla selezione, dalla quale deriva una short list di potenziali fornitori in grado di soddisfare i principali requisititi tecnici e funzionali, ai quali viene poi chiesto di organizzare una giornata di presentazione dei propri prodotti. Nel giro di pochi giorni il team di lavoro costituito dal Fleet Manager, dall’ufficio HR e dalla Commissione auto, visita le Case automobilistiche, assiste alla presentazione delle loro strategie, verificandone l’allineamento con quella di Bayer (per esempio sul tema della sostenibilità), alla presentazione dei modelli offerti specificatamente per Bayer, il che offre la possibilità di porre
domande anche molto tecniche alle persone più competenti (per esempio i progettisti stessi), li valuta su strada testandone anche le dotazioni di sicurezza e il livello di assistenza alla guida. Alle società di noleggio viene quindi chiesto un contributo determinante per il verdetto finale, vale a dire un riscontro sul costo del noleggio a lungo termine dei modelli proposti, in modo da verificarne anche fattibilità e convenienza economica. In sintesi, l’operazione finanziaria si sostanzia in una scommessa sul futuro valore residuo delle vetture proposte dalle Case costruttrici e sulle quali le società di noleggio puntano. Un roadshow quindi improntato all’ottimizzazione del risultato finale per la soddisfazione di tutti i portatori di interesse”. MissionFleet ha seguito i lavori del gruppo Bayer che è stato ricevuto dai Key Account e dai Product Manager di sei Case automobilistiche: Volkswagen, Skoda, Peugeot, Citroën, Renault ed Opel. Ognuna delle case suddette realizza da tempo giornate formative per andare incontro alle esigenze delle aziende e offrire loro i migliori modelli in
base ai dettami delle rispettive policy, ma l’approccio di Bayer è nettamente diverso. La comparazione tra i modelli ed il confronto diretto tra utenti ed esperti avviene in un lasso di tempo strettissimo, esaltando così le caratteristiche vincenti di ciascun prodotto sulle quali ciascuna Casa punta. Ognuna di esse ha manifestato grande piacere nel poter far conoscere, oltre alle macchine, le persone che danno vita a questi progetti, offrendo loro la possibilità di esprimere i valori fondanti delle loro realizzazioni, che sperano di trasmettere nell’esperienza di guida. Una decina le persone di Bayer riunite in questa “caccia”, un eterogeneo gruppo di dipendenti
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con differenti incarichi e provenienti da tutta Italia. Nel corso dell’esperienza Bayer, sono stati inseriti diversi interventi a precisazione degli obiettivi della policy aziendale, per chiarire le caratteristiche che devono essere comprese e quelle che invece devono essere escluse. Particolare enfasi è stata chiesta alle Case automobilistiche sul
tema della sostenibilità e sugli equipaggiamenti di sicurezza. Tra le tecnologie passate al microscopio: i sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti, la sicurezza attiva e passiva, le innovazioni in termini di guida assistita e la connettività del veicolo, importantissimi per chi è al volante molte ore al giorno in qualsiasi condizione atmosferica. Nel corso delle presentazioni i rappresentanti dei driver hanno posto molte domande, testimoniando così la validità dell’innovativa soluzione di incontro diretto tra la domanda e l’offerta. Tutti i partecipanti, che hanno manifestato passione ed una notevole competenza, hanno colto l’occasione per sviluppare una forte interazione con i product manager per chiarire dubbi e cercare risposte
I 10 PUNTI SU CUI SI FOCALIZZANO I FLEET MANAGER 1. Visione dell’azienda sul futuro della mobilità 2. Politiche di sostenibilità (motorizzazioni, consumi ed emissioni contenuti) 3. Sicurezza attiva e passiva (e sempre di più guida assistita) 4. Ampiezza della gamma e copertura dei segmenti interessanti per le aziende 5. Novità/maturità rispetto al ciclo di vita dei vari modelli 6. Connettività dei veicoli 7. Gamma di optional compresi nelle configurazioni business 8. Piani di supporto e scontistica per i noleggiatori 9. Elevato valore residuo dei veicoli su un orizzonte di medio termine (4 anni) 10. Rapidità nella consegna delle vetture ordinate (ridotto lead time ordine-consegna) 36 | APRILE-MAGGIO 2017
a casi reali affrontati nella quotidiana esperienza di guida. “È capitato di invitare le Case automobilistiche per riunioni internazionali di confronto sulle best practice, ma nulla è mai stato realizzato con un focus così spinto sui singoli modelli”, spiega Palumbo. “Per guadagnare tempo ci siamo rivolti a sei Case chiedendo a loro, in tre giorni, di organizzare l’evento e di farci vedere i modelli messi a punto per Bayer, in modo che fosse possibile porgere le domande direttamente a chi potesse poi fornire le risposte. Un taglio formativo teorico molto concreto, abbinato alla possibilità di toccare con mano le soluzioni con un test drive. Noi siamo aperti a tutte le società di noleggio a lungo termine che operano sul mercato e ogni tre mesi mettiamo a disposizione sul marketplace di Bayer un lotto di circa cento auto, così da rinnovarne tra trecento e quattrocento ogni anno. Tutte le società di noleggio a lungo termine che accettano le specifiche di servizio di Bayer sono ammesse a partecipare alle gare. Un sistema virtuoso di creazione del valore per soddisfare l’azienda ed i dipendenti in una logica prosumer, nella quale il consumatore partecipa attivamente alla costruzione del servizio che potrà soddisfare il suo bisogno”. Il Fleet Roadshow di Michele Palumbo sarà presentato a maggio come best practice a Londra all’European Fleet Council di Bayer. Un’idea vincente, non a caso cresciuta in un’azienda sensibile al benessere ed alla soddisfazione dei clienti e dei propri dipendenti.
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B-RENT PORTA IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
IN AGENZIA VIAGGI Partendo dall’esperienza del Noleggio a breve termine, la società napoletana che proviene dal mondo delle autoriparazioni, si lancia anche sul Noleggio a lungo termine. E lo porta in agenzia viaggi. Vediamo come funziona
di Antonio Del Piano
A Arriva da Napoli la nuova sfida sulla scena del rent a car. Un progetto ambizioso targato BRent, giovane società di noleggio che in appena 5 anni ha scalato il mercato ed oggi si pone come alternativa ai tradizionali player del settore. L’azienda nasce infatti nel 2011 dall’intuizione dell’attuale Presidente Vincenzo Brasiello sulla scia della Brasiello Car
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Service, società che opera nel settore delle autoriparazioni fin dal 1989 e che si è sempre contraddistinta per le sue strutture all’avanguardia. “B-Rent” racconta il direttore commerciale Maurizio Corvino “nasce come sviluppo delle Officine Brasiello Car Service e il periodo di affiliazione con Europcar ci ha consentito di diventare un player nazionale con marchio proprio. Fino ad oggi ci siamo proposti ad altre strutture dell’automotive che integravano i servizi offerti con il prodotto di eccellenza B-Rent nel noleggio a lungo termine. Ora” commenta il direttore commerciale della società napoletana “abbiamo deciso di rivolgerci alle adv, convinti che
un’agenzia di viaggi possa essere un buon venditore per un segmento come quello del noleggio a lungo termine dove oggi il privato rappresenta una grossa fetta del mercato. Se ne sono accorte da tempo le banche che non a caso si sono attivate in questo settore”. Quindi grazie a B-Rent ora ci si potrà rivolgere alle agenzie di viaggi anche per accedere al noleggio che non sia prevalentemente a scopo turistico o di breve durata. Il ragionamento di Corvino è molto semplice: “Si può vendere il noleggio auto lungo termine anche in agenzia perché questo è molto più vicino alla vendita di un servizio che di un prodotto. E dove si vende un servizio di solito non c’è il prodotto esposto; quindi il noleggio auto che si vende è un servizio a tutti gli effetti”. La scelta di B-Rent, se da un lato offre un servizio di vendita in più alla rete di distribuzione, offre all’azienda di Brasiello la possibilità di raggiungere una fetta di mercato più ampia con una regnatela di punti vendita molto estesa.
DALLE UTILITARIE AL LUSSO Per ampliare l’offerta del servizio di Noleggio Auto a breve
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MISSIONFLEET MONDO NLT
Termine nelle Grandi Città e negli aeroporti con marchio proprio, il vettore punta su una flotta di 1200 veicoli tra auto, minibus 9 posti, moto e furgoni. Il parco auto dispone di una flotta Full Liners dall’auto Luxury (Mercedes Gle 350, Maserati Levante/Ghibli, ecc) alle utilitarie (Fiat Panda, Fiat 500, Toyota Aygò, ecc). “La clientela aziendale sul noleggio a lungo termine è orientata su contratti di auto di segmento medio e alto con durata tra i 24 ed i 36 mesi. Invece per il breve termine è molto orientata su auto di segmento premium con noleggio di durata da 30 a un massimo di 90 giorni, spesso anche in regime di convenzione, sia aziendali che per associazioni. In Campania per esempio, B-Rent ha siglato convenzioni per il noleggio auto con l’Associazione Nazionale Magistrati Napoli Nord e con l’Ordine dei Fiscalisti”.
UN’OPPORTUNITÀ PER LE AGENZIE Il progetto di B-Rent di portare nella agenzie di viaggio il noleggio auto senza conducente
e il noleggio a lungo termine è stato lanciato proprio a Napoli nel corso della recente BMT: ”L’agenzia di viaggi ha una clientela in gran parte fidelizzata, che vede quindi nell’agente stesso un interlocutore affidabile” spiega il manager B-Rent Massimiliano Caterino “Farne i nostri partner consente al mercato la possibilità di una scelta di qualità in uno scenario che vede gli altri competitor completamente privi di una flotta Full Liners come quella di B-Rent, e senza servizi di lusso in quanto piuttosto attenti ad una quotazione del servizio che tende al ribasso con tutte le ricadute sulla sua qualità”. Al contrario, B-Rent punta proprio sulla qualità, sia per il noleggio auto che di minibus e moto. “È in base a questa scelta che abbiamo pensato alle adv per gestire le prenotazioni attraverso un sistema personalizzato che consentirà di verificare disponibilità delle vetture o dei motoveicoli in tempo reale e stampare direttamente il voucher da consegnare al cliente per il noleggio scelto. Siamo la prima società a dare la possibilità alle adv di entrare a far parte di un circuito molto importante e in forte ascesa come il noleggio a lungo termine”.
L’IDENTIKIT DI B-RENT “Rispetto a player più blasonati di noi che puntano sui numeri, prestiamo maggiore attenzione alle vetture che consegniamo affinché siano sempre in ordine perché vengono ripristinate costantemente nelle nostre officine della Brasiello Car Service” spiega Corvino. “Il cliente poi viene sempre
accompagnato alla vettura per tutte le spiegazioni necessarie, cosa che oggi è difficile dare per 8 euro al giorno”. Oltre ai piani di investimento sulla rete vendita, l’operatore napoletano sta mettendo a fuoco anche le prossime mosse per aumentare la sua presenza sul territorio, in particolare verso quel Sud per ora assente dalla sua rete. “Nei prossimi mesi apriremo le vendite in Puglia e in Sicilia. Intanto stiamo implementando la presenza al centro nord. Le tappe più immediate saranno quelle che porteranno la presenza B-Rent negli aeroporti di Fiumicino e Orio al Serio e alla stazione ferroviaria di Bologna”. Ambiziosi anche gli obiettivi in termini di numeri: “Nei prossimi anni puntiamo a quintuplicare il fatturato e possiamo già dire che il 2017 è partito come da programma”. APRILE-MAGGIO 2017 | 39
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MISSIONFLEET LCV A CONFRONTO
LCV RENAULT SEMPRE PIÙ
Renault in occasione del Business Booster Tour lancia i suoi sistemi di trazione integrale
U
di Alberto Vita
n business che funziona quello delle Lcv, tanto che Renault ha rilanciato il suo Business Booster Tour giunto ormai alla terza edizione ricca come non mai quest’anno, “con 50 veicoli invece di 41, con 10 carovane invece di 7 e ben 200 tappe invece delle 150 dello scorso anno, con ben 4000 veicoli in concessionaria, di cui 300 allestiti e 212 per i test drive” spiega il direttore immagine e comunicazione della Régie Francesco Fontana Giusti, per battere anche il successo dello scorso anno con oltre “25 mila visite e 1000 ordini supplementari”. Un ottimistico 2017 che viene da un ottimo 2016 per i veicoli commerciali sul mercato italiano chiuso a più 48% sul 2015, con 198 mila immatricolazioni (di cui il 28% a noleggio lungo
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termine, ndr) e che vede la casa francese fare meglio del mercato con un più 50%, con 22.454 nuove immatricolazioni, raggiungendo un market share dell’11,3%, “la migliore di sempre” precisa Fontana Giusti. Un mercato cresciuto con queste dimensioni grazie soprattutto a due fattori “la necessità di sostituzione dei veicoli, in particolare dei furgoni grandi, e il super ammortamento del 140%, misura questa che sarà valida anche quest’anno” dice il manager della Casa, a cui fa eco Andrea Criscuolo, Fleet manager Italia, che sottolinea: “ci attendiamo un più 3/5%”. Un mercato che riconosce l’”expertise di Renault in questo segmento, visto l’esperienza a 360 gradi che abbiamo dal 1898
dalla progettazione alla produzione, dalla distribuzione alla vendita. E ce la riconoscono anche i ‘concorrenti’, visto che con molti abbiamo partnership per costruire furgoni e van per i loro brand, da Mercedes (leggi a lato) a Fiat” commenta Fontana Giusti. Quattro i plus del Gruppo Renault sui veicoli commerciali, ovvero le diverse Soluzioni di acquisto, una Rete capillare e professionale, a cui “dedichiamo 11 mila ore di formazione specifica per 138 consulenti ad hoc, con un più 97% rispetto al 2013”, dice Fontana Giusti, gli Eventi, come il Business Booster Tour, e naturalmente l’ampiezza della Gamma, alla quale quest’anno “aggiungiamo anche una versione 4x4 dei nostri furgoni, da Master a Traffic a Kangoo (realizzato in collaborazione con l’austriaca Oberaigner, ndr) e soprattutto l’X-track, un sistema che rende la nostra offerta ottima anche per il light offroad (in collaborazione con Poclain, ndr), ricoprendo tutti i settori che abbiamo riunito in cinque grandi aree: Food, Building, Delivery ma anche Care and Life e Leisure, con i camper Rimor. A cui aggiungiamo anche la più ampia gamma di veicoli elettrici esistenti in Europa. Elettrico che sconta l’arretratezza italiana nel segmento...”, chiosa Fontana Giusti..
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MISSIONFLEET LCV A CONFRONTO
E MERCEDES INTEGRALI S
aerodinamica rispetto ai suoi “cugini” (Cx 0,31), ma comunque con un abitacolo spazioso (può trasportare fino a 8 persone), dove si sommano bene finiture, dotazioni e allestimenti da categoria premium. L’ampio abitacolo richiama quello della Classe C e, giusto sottolinearlo, è in puro design italiano, nel senso che è stato progettato dal centro stile Mercedes di Como. Le motorizzazioni sono sempre 4 cilindri turbodiesel, con potenze di 136, 163 o 190 CV, mentre la trazione può essere posteriore o integrale. I prezzi partono da 41.500 euro, ma salgono parecchio nelle versioni più dotate, tra le quali non manca la sportiva AMG Line, amatissima in Italia. Lo Sprinter è un vero e proprio furgone, un mezzo da lavoro che tuttavia si segnala per la capacità di regalare una guida e una comodità non dissimili da quelli di una vettura. Disponibile con i turbodiesel 2,1 e 3,0 litri, con potenze di 115, 143, 156 e 190 CV, viene proposto come Furgone, Kombi o Autotelaio,
La tecnologia della Stella anche sugli Lcv targati Mercedes negli allestimenti Executive e Pro. In base alle esigenze, è possibile optare fra tre passi, quattro lunghezze, tre altezze. La capacità varia da 3 a 5,5 tonnellate. Gamma quasi infinita con prezzi che hanno un’escursione molto ampia: partono dai 23.000 euro con cui si entra in possesso del solo autotelaio.
di Maurizio Bertera
paziosi, versatili, confortevoli. Capaci di trasportare uomini d’affari ma pure operai, autisti d’albergo, noleggiatori, squadre sportive. Sono i van a marchio Mercedes-Benz: veicoli polivalenti, un po’ auto e un po’ furgoni, che nel 2016 si sono ritagliati uno spazio importante nel bilancio della filiazione italiana, totalizzando 9.800 immatricolazioni, il 43% più del 2015. “Un successo in parte inatteso per tutto il comparto” spiega Dario Albano, responsabile del settore veicoli commerciali di Mercedes Italia “e se il furgone Sprinter è il numero uno delle vendite, Vito Tourer e Classe V nel 2016, hanno totalizzato 2.300 unità, ovvero il 32% più dell’anno precedente”. Vito Tourer rappresenta l’ingresso nel mondo dei monovolume della Casa e si rivolge alla clientela business come alle flotte. Caratteristica peculiare è la proposta di tutte le trazioni: con il 4 cilindri diesel 1.6 da 88 CV la trazione è anteriore; con il 2,1 litri da 115 CV è posteriore; con i più potenti motori da 136, 163 e 190 CV si può scegliere tra quella posteriore o integrale 4Matic. Anche per il cambio ci sono due opzioni: manuale a 6 marce o automatico a 7. Mercedes Classe V è invece il van più vicino al concetto di automobile, per la forma più
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Il primo premio italiano dedicato al mondo delle flotte auto Scegli la tua categoria e candidati
Premi per i Fleet manager:
Premi per i fornitori della flotta aziendale:
La premiazione avverrĂ a Milano il 27 novembre 2017
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Una è l’auto che in Germania ha dato il nome a una generazione, la Generation Golf (la nostra Generazione X, per chi è nato tra il ’65 e l’84 circa) e che è la terza auto più venduta al mondo con circa 33 milioni di unità ed è giunta alla settima generazione, già restilizzata, l’altra è l’auto dell’anno 2017, ovvero la Peugeot 3008. Con questa analisi svisceriamo due delle auto più gettonate dai privati e dalle flotte, grazie alla loro qualità certamente, ma anche al fatto che fanno parte del segmento più importante per le vendite di autovetture, il segmento C, con la 3008 di diritto tra i crossover più richiesti di categoria.
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L’ANALISI DI
Golf, basta la parola. Ma c’è molto altro... Auto che (stra)vince, non si cambia. O meglio si cambia ritoccandola appena nel design e immettendo un contenuto non indifferente di tecnologia. Però Golf era e Golf resta, anche per un semplice dato: se nell’anno peggiore della storia recente per Volkswagen, ne sono state vendute quasi un milione nel mondo, evidentemente stravolgerla sarebbe stato delirante. Ecco perché il restyling della settima generazione ha comportato esternamente la modifica leggera solo a paraurti, fari e fanali. Questi ultimi sono a led, mentre i proiettori anteriori offrono l’illuminazione a diodi per le luci diurne e, a richiesta per anabbaglianti e abbaglianti. Gli stessi aggiornamenti si ritrovano ovviamente anche nella versione wagon, la Golf Variant, proposta a 650 euro in più. In abitacolo, più che i nuovi rivestimenti dei sedili, a spiccare sono, nelle versioni più ricche, il cruscotto interamente digitale e il sistema multimediale Discover Pro. di Maurizio Bertera
LA GAMMA Il fronte benzina, tutto a base di turbo e a iniezione diretta, parte dal 1.0 TSI da 85 CV e 110 CV, passa per il 1.4 TSI da 125 CV e si chiude con il nuovo 1.5 TSI Evo da 44 | APRILE-MAGGIO 2017
MISSIONFLEET
metano, la 1.4 TGI da 110 CV. I prezzi non possono che essere “da Golf”. Basta guardare le entry level, l’equipaggiamento Trendline: 20.150 euro per la 1.0 TSI da 85 CV, 23.050 euro per la 1.6 TDI da 90 CV e la 1.4 TGI (metano/benzina) da 110 CV. Salendo si arriva sino a sfiorare i 33mila per la top di gamma diesel. A proposito di versioni, nel restyling, la Casa ha rimesso in ordine la gamma, facendo sparire la Comfortline: ora abbiamo la già citata Trendline, poi salendo per dotazione Business, Sport, Highline, Executive e GTD.
LA PREFERITA Il nome dice tutto: Business. Viene caratterizzata rispetto alle altre da cinque 150 CV. Tra i turbodiesel, elementi: cerchi in lega da confermati il 1.6 TDI da 90 CV o da 115 CV (5 più di 16”, radio composition prima) e il 2.0 TDI da 150 media con schermo da 8”, CV. Non manca la GTD dove cruise control, park pilot e il due litri eroga però 184 CV volante multifunzione in con una coppia da 380 Nm, pelle. È disponibile con il 1.0 per prestazioni notevoli e la e il 1.4 TSI, il 1.4 TGI e il 1.6
TDI: in tutti questi casi, si può chiedere il cambio DSG a sette marce con doppia frizione, ulteriormente perfezionato. Evidente che il super affidabile 1.6 TDI si presti particolarmente al doppio utilizzo casa-lavoro. Il quattro cilindri Blue Motion Technology eroga 116 CV a 3.200 giri/minuto con una coppia massima di 250 Nm a 1.500 giri/minuto. Le prestazioni sono eccellenti (198 km/h di spunto massimo e 10,2 secondi nello 0-100 km/h) ma convincono di più i consumi: 4,6/3,8/4,1 litri ogni 100 km nei cicli urbano/extraurbano/misto. Il prezzo nella versione cinque porte è di 25.500 euro, 2.000 in più con il DSG.
IN ARRIVO La gamma è in fase di completamento con la eGolf 100% elettrica ora più potente (100 kW rispetto ai precedenti 85) e con autonomia aumentata a 300 km, la Golf GTE ibrida plug
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L’ANALISI DI
in, la Golf GTI Performance da 245 CV (+15 CV rispetto alla precedente) e la Golf R da 310 CV (+10 CV rispetto alla precedente).
I TEMPI DI CONSEGNA La Casa dichiara una novantina di giorni.
IL VALORE RESIDUO Il modello mantiene un valore di riferimento nella categoria. A rendere ancora più valida la ricerca di un usato, c’è Das Welt Auto, il programma della Casa per assicurare lo stesso livello di qualità, servizi e soddisfazione di quando si acquista un’auto nuova. Si basa su 110 controlli tecnici, ricambi originali, vari livelli di garanzia e ai classici servizi finanziari. Interessanti anche i pack di manutenzione Das WeltAuto WeCare e Das WeltAuto WeCarePlus. Ricordiamo il portale, www.dasweltauto.it, che offre il meglio dei veicoli usati dell’intero gruppo VW.
I COSTI DI GESTIONE Per i primi due anni dalla prima immatricolazione, la Casa fornisce un pacchetto di manutenzione programmata, indipendente dal chilometraggio. Con Extra Time, la si può estendere fino ad un massimo di 5 anni o 150mila chilometri di percorrenza stradale.
LE FORMULE FINANZIARIE Sono numerose, messe a punto da Volkswagen Bank. A quelle classiche del gruppo (Più Credito, Contovivo, Leasing e Index Leasing), si è aggiunta Tasso Zero Vero che vale anche per la Golf, che oltre alla massima personalizzazione “toglie” le spese che concorrono al TAEG. Ampia la lista dei servizi assicurativi, realizzati in collaborazione con varie compagnie, che si possono sottoscrivere insieme a una delle varie formule di
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acquisto. Interessanti la Personal Safe che integra la RC Auto pensata per il conducente, trasportato e pedone investito come la Gap, utile nel caso della perdita totale del mezzo.
IL NOLEGGIO Volkswagen Leasing è la divisione del gruppo (www.volkswagenleasing.it) che si occupa del noleggio a lungo termine. I cardini sono Solution (per i privati) e Fleet Solution per i parchi aziendali con formula a durata e chilometraggio variabile, con ben 219 scenari previsti.
I PREGI E I DIFETTI Dici Golf e pensi all’affidabilità totale, a una qualità generale elevata per il segmento C. E la settima generazione non fa che proseguire l’opera. Ma con in più il potenziamento dell’infotainment, affidato a Discover Pro, sistema multimediale (circa 2.000 euro, a richiesta), gestibile
anche con comandi gestuali: passando la mano da destra a sinistra (o viceversa) davanti allo schermo di 9,2 pollici si sfogliano le pagine dei menù o si cambiano le stazioni radio. Per contro, il debutto dei gruppi ottici a Led ci ha convinto sul frontale, meno sulla coda.
IMMAGINE Rischiando di passare per adulatori, si potrebbe dire “Golf, basta la parola”. Ora non è l’auto perfetta, però appartiene a quella hall of fame di modelli, che al di là dei numeri da primato, passa da generazione a generazione, perdendo solo per anzianità i suoi fedeli e conquistando i giovani, sia pure con un buon potere d’acquisto, perché il prezzo non è per tutte le tasche. In compenso siamo arrivati alla guida semi-autonoma su un segmento C, integrata con i migliori sistemi di assistenza, e questo non fa che confermare il pregio della cara vecchia Golf: rinnovarsi nella continuità. APRILE-MAGGIO 2017 | 45
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L’ANALISI DI
Peugeot 3008, Auto dell’Anno 2017. Punto Non è male iniziare un Salone di Ginevra con l’Auto dell’Anno in bella vista nello stand. Chapeau a Peugeot: la 3008 era tra le favorite e ha vinto, anche se un po’ a sorpresa, il derby con l’Alfa Romeo Giulia. Successo meritato in ogni caso: nel nuovo modello ci sono sia le buone idee della 2008 sia l’esperienza della 308, soprattutto quella in versione GT: si vede nel design esterno, sicuramente signorile e proporzionato, ma che non nasconde quel piacevole tocco “grintoso”. E c’è quel pizzico di narcisismo che non dispiace, a partire dai gruppi ottici anteriori sino a un posteriore tra i più belli dell’ultima generazione, filante e completato da fanalerie orizzontali che tra l’altro restano sempre accese. E per farsi notare ancora di più, non manca la doppia colorazione a contrasto del montante posteriore. In definitiva, abbandonate le forme da crossover del modello precedente, la 3008 attuale sfoggia un look più grintoso, che l’avvicina maggiormente al mondo delle Suv, anche se la trazione resta solo anteriore. Abbinabile, in alcuni allestimenti, al Grip Control, il sistema che regola lo slittamento delle ruote motrici in funzione del terreno. di Maurizio Bertera
LA GAMMA Ampia e ben articolata. Due i motori a benzina serie Pure Tech: 1.2 litri da 130 CV con cambio manuale o 46 | APRILE-MAGGIO 2017
automatico e 1.6 litri da 165 CV (automatico). Poi i turbodiesel BlueHDi, con il 1.6 litri declinato nelle versioni 100 e 120 CV, il cuore della gamma, mentre
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il 2 litri conta 150 CV con il cambio manuale e 180 CV con quello automatico. La voglia della casa del Leone di farne una best-seller la si nota anche dalle ben 24 versioni, divise tra sei allestimenti (Access, Active, Business, Allure, GT Line, GT) con prezzi che vanno dai 23.150 euro per la Pure Tech Turbo 130 S&S Access ai 37.800 euro per la Blue HDi 180 S&S EAT 6 GT che è la parente più vicina della “belva” allestita per la Dakar.
LA PREFERITA L’allestimento Business e il 1.6 da 120 CV, disponibile in tre versioni: Start & Stop, Start & Stop BC e Start & Stop EAT 6 (la sigla del cambio automatico a controllo elettronico del gruppo PSA), sono la nostra naturale favorita per le auto aziendali. Il quattro cilindri sovralimentato eroga 120 CV a 3.500 giri/minuto mentre la coppia massima di 300 Nm si ottiene già a 1.750 giri/minuto. I 185
km/h rappresentano la velocità massima. Bene i consumi, pensando alla mole del mezzo: per la Casa si parla di 25 km con un litro di gasolio sulle strade veloci e di quasi 24 km nel misto. Il prezzo con l’EAT 6 è di 30.500 euro, competitivo per la dotazione di serie sia per il comfort sia per la sicurezza, con sistemi all’avanguardia nel segmento.
IN ARRIVO Già annunciato l’ibrido plug in a benzina, che arriverà nel 2019
I TEMPI DI CONSEGNA Al momento non sono dei migliori: la Casa dichiara otto mesi dall’ordine ma è certa che nella seconda metà dell’anno scenderanno.
IL VALORE RESIDUO Detto che è un modello radicalmente nuovo rispetto al precedente, è facile
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L’ANALISI DI
pensare a un valore tra i migliori del segmento. La Casa ha una divisione Peugeot Occasioni (www.peugeotoccasioni.it) che si occupa dell’usato selezionato, diviso in due grandi famiglie Platinum (04 anni di vita) e Confort (410 anni). Per l’usato ci sono piani finanziari studiati ad hoc e varie promozioni.
un anticipo e una percorrenza chilometrica a scelta del cliente che alla fine ha le classiche tre scelte: tenere, restituire o sostituire la 3008. L’altra è di tipo lineare, con durata da 12 a 84 mesi e un anticipo. Non mancano servizi assicurativi per la persona e il mezzo.
IL NOLEGGIO
I COSTI DI GESTIONE
Quello a lungo termine è gestito direttamente Al di là della garanzia base da PSA Renting di due anni, Peugeot punta a (professional.peugeot.it) e coprire tutti i fronti: prevede un pacchetto di l’assicurazione (Peugeot servizi “all inclusive” a un Assurance), l’assistenza canone fisso mensile, (Peugeot Assistance, anche eliminando il rischio di su 10 anni) e la dover sostenere spese non manutenzione (i vari forfait, programmate (come per la durante la garanzia o a manutenzione) e fornendo partire dal terzo anno), polizze d’assicurazione sempre a prezzi interessanti. comprensive di RCA e la soluzione Unique Gold per LE FORMULE la protezione dell’auto.
FINANZIARIE
Sono due, messe a punto direttamente da Banca PSA. Quella I-Move ha una durata tra 2 e 3 anni, e si basa su
I PREGI E I DIFETTI Sicuramente, l’abitacolo è da 9 e mezzo: non difetta di originalità, “giocando” sulla
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seconda generazione dell’i-cockpit, ormai brand Peugeot, in costante evoluzione, con il volante piccolo e, al posto del cruscotto, una sorta di iPad da 12,3”, personalizzabile con cinque modalità di visualizzazione, tutte rigorosamente in 3D. Poi l’altro touchscreen per l’infotainment da 8”, un tablet dotato di MirrorLink ed Apple CarPlay con comandi vocali. E ancora i tocchi di classe: l’Alcantara per i sedili avvolgenti; le tre fragranze di profumi per l’ambiente, l’impianto hi-fi Focal che farà piacere ai musicofili. Quindi fra i tanti pregi, il comfort vince. Anche se bisogna ammettere che se per i passeggeri anteriori non ci sono difetti, per quelli dietro qualche cm in più davanti e sopra la testa non sguasterebbero. Pure la visibilità posteriore non è al massimo, e bisogna affidarsi alla retrocamera ed al sistema che riprende l’auto dall’alto durante le manovre più impegnative.
IMMAGINE Il taglio netto con il passato ha portato subito a un grande risultato (l’Auto dell’Anno ha un valore preciso per il marketing) ma soprattutto a incontrare il gusto del pubblico “suvista” e non solo. In questo caso, oltre a un design piacevole e a un abitacolo tra i migliori sul mercato, c’è un comportamento stradale da berlina, quasi sportiva. Lo prova il “volantino” che non solo è originale ma fa divertire un sacco il guidatore, trovando immediato feeling con un mezzo di grande maneggevolezza. Leggera, nonostante una massa di circa 1.400 kg, la 3008 è agile: i cerchi da 18” e le coperture 225/55 rendono l’auto dinamica senza nulla togliere al comfort di marcia. Un modello che ben rappresenta il nuovo corso Peugeot dove qualità e affidabilità hanno trovato il giusto compromesso. APRILE-MAGGIO 2017 | 47
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MERCATO
franchigia danni di 500 euro, e in versione Full, che propone invece franchigia e chilometraggio illimitati.
APRILE MAGGIO Le società di Noleggio lungo termine si allargano in altri settori, a partire dal noleggio a tutto tondo ma sbarcando anche nel car pooling e nella share economy. Qui di seguito due esempi.
LeasePlan lancia FlexiPlan Continua la contaminazione tra società di noleggio di breve, lungo e... medio termine tra cui si pone anche la nuova proposta FlexiPlan di LeasePlan soluzione di noleggio pensata per le Pmi. Con un focus sulla
personalizzazione e sulla flessibilit. L’offerta FlexiPlan parte infatti dalla durata minima di un mese per arrivare a periodi più lunghi in modo fessibile. FlexiPlan offre ovviamente le coperture tipiche dei servizi di noleggio, come l’RC auto, la limitazione di responsabilità per danni accidentali e in caso di incendio e furto, i servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, la sostituzione dei pneumatici estivi e invernali, la gestione del bollo, delle multe e la disponibilità di un veicolo sostitutivo in caso di fermo tecnico dell’auto. Il tutto con un canone mensile fisso, in versione Light, pensata per chi percorre fino a 3.000 chilometri al mese e offre una
AldAutomotive si allea con BlaBlaCar In collaborazione con ALD Automotive e Opel, BlaBlaCar ha lanciato un programma pilota in Francia per offrire auto in offerta ai suoi membri più attivi, con pacchetti che includono servizi di leasing/noleggio, assicurazione e manutenzione a basso prezzo. L’offerta prevede deposito zero e costi di noleggio mensili, con manutenzione inclusa e
con chilometraggio flessibile. “La comunità BlaBlaCar acquisterà oltre 1,3 milioni di auto nel 2017. Ecco il perché di queste ottime offerte, altrimenti non disponibili per i nostri singoli membri” commenta Nicolas Brusson, Ceo di BlaBlaCar, a cui fa eco Fabrice Denoual, vice Ceo di ALD Automotive France: “questa nuova partnership è un passo fondamentale per il noleggio privato, che sta prendendo sempre più piede tra i consumatori”. “Gli Ambasciatori BlaBlacar otterranno l’accesso a condizioni privilegiate a una selezione di bestseller Opel come Corsa, Astra o lMokka X”, chiosa Eric Wepierre, Amministratore Delegato di GM Francia.
Spedizione Posta Target - Magazine
Registrazione Tribunale di Milano n° 219 del 28/03/2006 Direttore responsabile Alberto Vita ollaboratori Maurizio Bertera, Antonio Del Piano, Paola Olivari, Salvatore Saladino, Mauro Serena Progetto grafico Arianna Pierri Stampa Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in Italia Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)
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Tariffa abbonamento annuo: 30,00 euro Bonifico bancario per Banca Popolare di Sondrio, Agenzia n. 13 di Milano - c/c 000005445X70 CIN X - ABI 05696 CAB 0161 IBAN IT78X0569601612000005445X70 intestato a Newsteca Srl D.Lgs 196/03 del 30 giugno 2003 (tutela della privacy): titolare del trattamento dei dati personali utilizzati per l’invio della rivista è Newsteca Srl. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del citato D.Lgs. telefonando al n. 02/20241122 Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/03 (tel. 02/20241122 - fax 02/20241096).
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