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Sommario Gennaio-Febbraio
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rUBrICHe
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IL merCaTo voLI In pILLoLe HôTeLLerIe DaL monDo FooD a BorDo nUmerI e sTaTIsTICHe
InFormazIone pUBBLICITarIa
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03 TeCnoLogIe
E tanti saluti alle monetine
neWs 08 20 30 40 46 47
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34 L’InTervIsTa 14 TraveL managemenT
Non c’è gestione senza dati
Lontani dalle mode passeggere
In copertina: il Bahai Temple di Delhi
36 DesTInazIonI 26 DaTI e rICerCHe
La lenta ripresa è iniziata
In the D
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Belgrado: prossima tappa l’Europa
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FoCUs on
Nasce l’Osservatorio Edenred, innovazione e tecnologia nel mondo dell’Expense Management
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Tecnologie Pagamenti virtuali
E tanti saluti alle monetine Un numero crescente di operatori, da quelli telefonici alle società informatiche, sta investendo in nuovi progetti legati ai pagamenti virtuali. Le tecnologie NFC e HCE sembrano destinate a sostituire il contante e a semplificare la vita di chi viaggia per lavoro, grazie alla facilità di utilizzo di Antonella Andretta
anconote e monete sono giunte a fine carriera dopo secoli di onorato servizio? Non è ancora possibile dirlo, fatto sta che la tecnologia di oggi permette di utilizzare non solo carte di credito al posto del contante (e di farlo semplicemente avvicinandole al lettore POS), ma anche smartphone, tablet e addirittura orologi. Questa tecnologia ha un nome, anzi ne ha più di uno: il primo è NFC, acronimo di Near Field Communi-
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cation, il secondo è HCE, Host Card Emulation. Cosa sono o come funzionano? Iniziamo col dire che la tecnologia NFC è uno scambio di dati wireless che si basa sul Bluetooth che prima ha reso possibili i pagamenti contactless tra le carte di credito e i POS, poi è stata applicata anche agli smartphone. Più recente, la tecnologia HCE dal cellulare sposta tutte le informazioni relative alla carta direttamente sul cloud:
l’abbondanza di smartphone nelle tasche degli abitanti di mezzo mondo, in primis Usa, Europa ed Estremo Oriente, fa pensare verosimilmente che uno di questi sistemi sia in grado di scalzare l’uso del contante anche per le piccole spese, data la facilità e la rapidità di utilizzo. Va da sé che queste innovazioni siano di particolare interesse per il settore del business travel, non solo per i viaggiatori ma anche per i travel manager: i “portafogli 2015 gennaio-febbraio |
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Tecnologie Pagamenti virtuali
Visa e MasterCard. Apple Pay in realtà era stato anticipato già qualche anno fa da Google Wallet, nato inizialmente per dare la possibilità agli utenti degli smartphone Android di pagare le applicazioni acquistate all’interno del Play Store e poi evolutosi come sistema di pagamento contactless. Da un punto di vista tecnologico tanto Apple Pay quanto Google Wallet utilizzano proprio il sistema NFC, che esiste da tempo e consente di mettere in collegamento due apparecchi dotati di un chip apposito (situato nella Sim o direttamente nel cellulare come negli iPhone 6). Questo chip rende possibile lo scambio di dati quando gli apparecchi che ne sono dotati si trovano a una distanza massima di 10 cm l’uno dall’altro: in poche parole, basta avvicinare il cellulare al terminale POS per effettuare un pagamento. La scelta di Apple ha quindi riacceso l’attenzione e rilanciato l’interesse per il “mobile proximity payment” in tutto il mondo. La rapidità, la facilità di utilizzo e l’abolizione di Pin per i pagamenti fino ai 25 euro dovrebbero scalzare l’utilizzo del contante anche per le piccole spese dal giornalaio o dal fruttivendolo sotto casa.
NFC Acronimo di Near Field Communication, è uno scambio di dati wireless che si basa sul Bluetooth. Inizialmente ha reso possibili i pagamenti contactless tra le carte di credito e i POS, poi è stato applicato anche agli smartphone.
virtuali” che accolgono i dati delle carte di credito, sia quelli che utilizzano i sistemi NFC sia quelli che utilizzano HCE, sono infatti in grado di memorizzare e gestire molti altri dati, dagli abbonamenti ai mezzi di trasporto, ai coupon, alle carte fedeltà, ai biglietti di viaggio. Questo in sintesi. Facciamo ora una carrellata sulle novità. Apple Pay e gli altri sistemi NFC L’interesse per l’NFC, la tecnologia più “vecchia”, è stato riacceso di recente da una notizia giunta dal mon4
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do della mela morsicata: quando il gigante di Cupertino lancia un sasso nello stagno, l’attesa dell’onda è sempre elevata. A settembre Apple ha infatti annunciato il nuovo servizio Apple Pay: possessori di iPhone 6 e Apple Watch possono aggiungere al telefono le informazioni relative alla propria carta di credito per effettuare pagamenti direttamente dal proprio smartphone utilizzando il riconoscimento dell’impronta digitale per confermare la transazione. Le carte supportate sono, almeno fino ad ora, quelle dei tre circuiti principali, cioè American Express,
La situazione in Italia Apple Pay, così come Google Wallet, non è ancora disponibile in Europa e per ora funziona solo negli Usa, dove Apple Pay si sta facendo rapidamente strada nonostante gli ostacoli. Tra questi, ad esempio, CurrentC, una app messa a punto da alcune grosse catene di distribuzione: anziché usare la carta di credito come intermediario del pagamento, CurrentC fa riferimento direttamente al conto corrente a cui la carta è collegata. In questo modo, i commercianti possono evitare le tradizionali commissioni del 2-3% associate ai pagamenti tramite carte di credito e fare affidamento sui conti bancari, le cui commissioni per il pagamento sono notevolmente minori.
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Tecnologie Pagamenti virtuali
In attesa dello sbarco in Europa e quindi nel nostro Paese (Apple per ora non fornisce indicazioni sulla tempistica, ma sta reclutando esponenti di punta del mondo delle carte di credito come Mary Carol Harris, ex vice presidente del settore mobile di Visa Europa), non si può certo dire che in Italia gli operatori siano rimasti alla finestra ad aspettare i big di oltreoceano. Numerose sono infatti le società che offrono servizi di questo genere. Tra le compagnie telefoniche ci sono Vodafone e Tim che già mettono a disposizione i servizi Vodafone Wallet (in collaborazione con MasterCard e CartaSì) e Tim Wallet (in collaborazione con Visa) che, oltre a consentire pagamenti, permettono di memorizzare carte fedeltà, abbonamenti ai trasporti, documenti d’identità e altro ancora. Anche PosteMobile ha già lanciato il suo servizio di pagamento contactless (che funziona sia con MasterCard che Visa a seconda della carta BancoPosta che viene importata nel wallet), ma in tutti questi casi i servizi sono disponibili solo per alcuni dispositivi che funzionano con sistema operativo Android (ad esempio Samsung, LG, Sony). Il che complica le cose perché ad esempio un titolare di Sim Vodafone non necessariamente è titolare di una carta di credito MasterCard o possiede un cellulare Samsung. Anche le banche stanno iniziando a fornire servizi analoghi, ad esempio Intesa San Paolo ha lanciato una propria app (Move and Pay) che funziona con Sim della Tim e carte di credito prepagate, ma anche Banca Mediolanum, BNL Gruppo BNP Paribas, UBI Banca forniscono servizi simili. «L’interesse a creare un “ecosistema” che funzioni in questo senso e che sia conveniente per tutti è alto»: così esordisce Filippo Renga, ricercatore della School of management del Politecnico di Milano ed esperto di mobile payment. «Si stima infatti che nel 2017 gli utenti
HCE (Host Card Emulation)
Soluzioni per i viaggiatori d’affari Comodo per tutti e destinato quindi a diffondersi rapidamente, il pagamento tramite dispositivi mobile è centrale nell’ambito dei viaggi d’affari, tanto per gli utenti quanto per i travel manager e le aziende. Ne abbiamo parlato con Diane Laschet, amministratore delegato di AirPlus Italia. «Come spesso capita, i trend del mercato consumer tendono a condizionare i comportamenti in azienda, soprattutto oggi che i dipendenti utilizzano sempre più spesso lo smartphone personale
Questa tecnologia consiste in una totale emulazione via software (attraverso l’utilizzo di servizi cloud) delle carte di pagamento.
anche per lavoro. Se è quindi vero che le competenze in azienda in tema di mobile payment per il business travel sono oggi ancora relativamente basse, le aspettative sono elevate, con il 40% dei travel manager convinto che il mobile payment semplificherà la vita ai dipendenti in trasferta. In alcuni Paesi, quali ad esempio la Germania e la Gran Bretagna dove emettiamo direttamente carte di credito corporate AirPlus, la nostra soluzione di pagamento può essere integrata in portafogli elettronici». AirPlus mette inoltre a disposizione delle aziende una seconda soluzione di pagamento tramite una app (che non richiede tecnologia NFC), Mobile A.I.D.A., e che permette al dipendente di un’azienda di generare carte di credito virtuali MasterCard single use per saldare i servizi di viaggio o MICE. «Tutte le transazioni effettuate con Mobile A.I.D.A. vengono quindi saldate tramite l’AirPlus Company Account, il nostro conto centralizzato per il pagamento delle spese aziendali», continua Laschet. Le transazioni effettuate tramite l’App vengono quindi consolidate nel conto aziendale e presentate in un unico estratto conto, semplificando così tutti i processi di rendicontazione «L’introduzione di sistemi di pagamento mobili assicura notevoli vantaggi non solo al viaggiatore d’affari ma anche al travel manager», conclude infine l’AD di AirPlus. Chiudiamo con una nota di cronaca a nostro parere indicativa del prossimo futuro in tema di viaggi d’affari: il 16 settembre scorso a Londra, una delle mete business più frequentate, il complesso sistema di trasporti ha iniziato ad accettare tutti i pagamenti contactless tramite carta di credito, carta di debito e smartphone o tablet muniti di NFC: nei soli primi nove giorni i pagamenti contactless tramite NFC sono stati circa 1 milione. Molto di più delle aspettative iniziali.
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Tecnologie Pagamenti virtuali
Utenti in crescita Si stima che nel 2017 gli utenti del mobile proximity payment saranno tra i 4,5 e gli 8,9 milioni e che il transato ammonterà a cifre comprese tra i 5,1 e i 12,2 milioni di euro.
Davide Steffanini, direttore generale di Visa Europe in Italia
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del mobile proximity payment saranno tra i 4,5 e gli 8,9 milioni e che il transato ammonterà a cifre comprese tra i 5,1 e i 12,2 milioni di euro». Sempre più mobile Al momento gli “attori” coinvolti nei pagamenti mobile sono quindi multipli: le banche, le società che emettono carte di credito, le compagnie telefoniche e i produttori di hardware. Questo intreccio sta probabilmente rallentando il decollo di un sistema che in teoria ha tutti i numeri per mandare in soffitta i soldi, ma che in realtà è ancora lontano dal diventare di uso comune. Eppure, in Europa abbiamo già circa 100 milioni di card contactless, ovvero un quinto delle carte di credito in circolazione, e circa un milione e ottocentomila terminali contactless, ma i numeri cresceranno.
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Veniamo al sistema HCE (Host Card Emulation), che consiste in una totale emulazione via software (attraverso l’utilizzo di servizi cloud) delle carte di pagamento. Questo secondo metodo di gestione della sicurezza ha avuto un grosso impulso con il supporto da parte di Google a cominciare da Android KitKat, l’ultima evoluzione del sistema operativo mobile di Google. MasterCard e Visa hanno annunciato circa un anno fa l’adozione dell’HCE e la realizzazione della relativa infrastruttura cloud. In Italia, questo sistema debutterà con CartaSì, in collaborazione con Visa Europe, Equens SE, che ha annunciato la prossima introduzione di MySi, un digital wallet per Android kitKat che potrà essere utilizzato da tutti i possessori di una carta di credito CartaSì Visa. Una volta attivato il servizio sul proprio telefonino, sarà possibile effettuare pagamenti con cellulare, anche in assenza di connessione dati, presso tutti gli esercizi commerciali dotati di un POS contactless, a oggi 220mila in Italia e in rapida crescita in tutti i settori merceologici. Oltre a facilità e comodità d’utilizzo, la nuova soluzione di pagamento garantisce massima sicurezza e tranquillità: i dati della carta di paga-
mento, infatti, sono custoditi nel “cloud” e non sono mai visibili sullo smartphone. Sempre a proposito di Visa: arriverà nel 2015 sul mercato italiano il digital wallet V.me by Visa, che punta a conquistare e semplificare gli acquisti online e, soprattutto nel mobile commerce. «Il nostro intento è di incrementare la disponibilità e le funzionalità del wallet nei prossimi 12 mesi, operando per la diffusione della sua accettazione e per renderlo mainstream nel medio periodo» spiega Davide Steffanini, direttore generale di Visa Europe in Italia. Che poi continua: «Stiamo operando a stretto contatto con la comunità acquiring e stringendo partnership con una serie di fornitori di innovazione nei pagamenti. V.me by Visa è ora disponibile in Germania, Irlanda, Norvegia, Svezia e ulteriori progetti pilota saranno lanciati in Grecia, Repubblica Ceca e Slovacchia nel 2015. È inoltre già pienamente operativo nel Regno Unito, Francia, Spagna e Polonia». L’avvento dell’HCE potrebbe dunque semplificare le cose mettendo in comunicazione diretta le carte di credito con le app per smartphone. L’arrivo del wallet di CartaSì per le carte VISA sarà un’interessante banco di prova. ●
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News Mercato
IN BREVE
È disponibile la nuova MilanoCard in versione Mice con biglietto per Expo 2015. La card, con un taglio da uno a tre giorni, consente di usufruire di una serie di servizi turistici: libero accesso ai trasporti pubblici, un autista personale gratuito (due corse), assistenza medica gratuita, interprete personale e oltre 500 agevolazioni e gratuità per musei, monumenti, negozi, ristoranti. Il costo è a partire da 7 euro. Per i professionisti del mercato Mice è disponibile la card in abbinamento con il biglietto per Expo 2015 a 25 euro. Info: www.milanocard.it.
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UVET: OBIETTIVO EXPO 2015 Un Luca Patanè molto ottimista ha accolto i giornalisti a margine della conferenza di apertura del BizTravel Forum, l’evento annuale organizzato da Uvet American Express il 25 e 26 novembre scorsi. Il presidente del gruppo Uvet si prepara, d’altronde, a raccogliere quest’anno i frutti di due anni di ingenti investimenti, che hanno portato la compagnia da lui guidata ad ampliare di molto i propri confini sul fronte del business travel, del leisure, del tour operating, dell’incoming, degli eventi, fino alla gestione dei resort. Focus dell’intero gruppo è ora Expo 2015, ma con un’ottica di lungo periodo che dovrebbe garantire ritorni fino almeno a Dubai 2020. Per l’imminente Esposizione universale, in particolare, la compagnia – in qualità di “Preferred Authorized Ticket Reseller”, ha già acquistato 500mila biglietti, da vendere sia sui mercati internazionali sia sul domestico. Comprate anche un totale di 3mila camere al giorno per i sei mesi della manifestazione, in accordo vuoto-pieno, di cui un terzo destinato ai clienti tradizionali e la restante parte ai
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visitatori dell’Esposizione. Le camere riguardano 150 strutture alberghiere a Milano, ma anche in altre città d’Italia. A ciò si deve poi aggiungere l’accordo con il padiglione Usa per la gestione in esclusiva di servizi ed eventi attraverso Made in Uvet, destination management company creata appositamente per gestire l’incoming estero durante l’Esposizione Universale. Oltre a coordinare tutti gli eventi del padiglione americano durante i 6 mesi dell’evento, Uvet fornirà anche i servizi di viaggio e accoglienza e coordinerà lo staff impegnato nei servizi operativi e verso i tour operator Usa. «Un’iniziativa che contiamo di replicare anche con altri stati espositori per un totale di 18 padiglioni, di cui annunceremo presto l’identità», ha specificato Patanè. L’attività di Made in Uvet si lega all’adesione del gruppo al
progetto Made of Italians di Expo 2015, che si propone di riportare nel nostro Paese almeno un milione di italo americani in occasione di questo importante evento internazionale. Intensi anche i progetti leisure per la grande manifestazione milanese, con una serie di pacchetti tematici tarati sulle esigenze dei singoli mercati, che spaziano dall’enogastronomia alla cultura, passando anche per il retaggio industriale del nostro Paese e il classico Grand tour dedicato alla nuova domanda dei Paesi emergenti. Obiettivo di lungo periodo, ha concluso Patanè, da una parte «sfruttare l’Esposizione universale per attirare nuovi flussi turistici verso l’Italia», da un’altra «proporsi come operatore privilegiato non solo per organizzare l’outgoing su Dubai 2020, ma anche per gestire servizi ed eventi durante l’Expo emiratina». M.S.
ALITALIA ED ETIHAD PARTECIPANO A EXPO 2015 Alitalia ed Etihad Airways hanno ufficialmente ricevuto da Expo 2015 il lotto n. 5, presso Rho Milano, dove verrà costruito il Padiglione dei due Official Global Airline Carriers di Expo Milano 2015. Situato nella zona del Bio - Mediterraneo, accanto al Palazzo Italia, sarà un edificio di circa 1.150 metri quadri, articolati su due piani. Il piano terra diventerà un vero e proprio Social Hub ad alto contenuto tecnologico, dove sarà possibile connettersi con tutto il globo e, tramite apposite piattaforme web, conoscere più a fondo i due vettori. Al primo piano, invece, saranno disponibili una lounge per gli ospiti selezionati e una meeting room. La realizzazione del padiglione rientra nel progetto di partnership di Alitalia ed Etihad quali Official Global Airline Carriers di Expo Milano 2015.
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News Mercato
IN BREVE Sabre acquisisce Travelocity Expedia Inc. e Sabre Corporation hanno annunciato l’acquisto del sito di prenotazione di viaggi Travelocity per 280 milioni di dollari. L’acquisizione fa seguito a un piano strategico di marketing tra Expedia e Travelocity siglato nel 2013. Travelocity è uno dei maggiori brand turistici del Nord America: offre infatti migliaia di destinazioni a oltre 20 milioni di viaggiatori al mese.
HRS: PARTNERSHIP CON IJET INTERNATIONAL HRS ha stretto una partnership con il fornitore di soluzioni per la gestione del rischio iJet International: i clienti di HRS potranno accedere a una nuova interfaccia – frutto dell’integrazione dei dati di prenotazione del fornitore alberghiero con i sistemi iJET Worldcue – che consentirà ai travel manager la rapida localizzazione dei dipendenti in viaggio e la possibilità di valutare i rischi. «L’obbligo di assistenza delle aziende nei confronti dei propri dipendenti in viaggio di lavoro è diventato un tema ancora più importante negli ultimi anni – ha dichiarato Heiko Reintsch, head of Product Management for Corporate Solutions di HRS –. Le aziende che operano su scala globale si devono confrontare con scenari locali di rischio in rapida evoluzione, e spetta al datore di lavoro tutelare il proprio personale quando si opera in tutto il mondo». Ricordiamo che HRS consente la prenotazione di 250.000 hotel in 190 Paesi.
EUROPCAR PENSA ALLE PMI Per le esigenze delle piccole e medie imprese Europcar ha lanciato “Gira con noi”: un prodotto che, attraverso una serie di pacchetti “pronti all’uso” e comprensivi di tutele, opzioni e chilometraggi crescenti secondo il bisogno, mette a disposizione di questo tipo di aziende formule di noleggio nel breve o nel medio periodo di auto e furgoni, con un costo commisurato all’effettivo utilizzo. Nel dettaglio, la soluzione prevede le formule Smile e Flex, 10
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con noleggi auto fino a un massimo di 30 giorni a partire (da listino) da 35 euro al giorno; i più versatili pacchetti Fitrent, con noleggi plurimensili di oltre 30 giorni a partire (da listino) da 385 euro al mese; e la proposta furgoni, con un’ampia gamma di veicoli commerciali di ogni dimensione, per qualsiasi tipologia di trasporto. “Gira con noi” si adatta anche alle temporanee esigenze di mobilità, in cui si rende necessaria una momentanea integrazione del parco mezzi aziendale.
FRIGERIO VIAGGI SI PREPARA PER EXPO 2015 Frigerio Viaggi Network è Rivenditore Autorizzato di Expo 2015. «Abbiamo colto questa grande opportunità – commenta Simone Frigerio, direttore commerciale del Gruppo –. Le sinergie che si possono creare tra Expo 2015 e il turismo sono innumerevoli, dalla semplice rivendita dei biglietti di ingresso alla gestione di tutto ciò che è legato alle accomodation, ai trasferimenti e agli eventi. E la nostra natura di agenzia a 360 gradi ci consente di proporci a differenti target: individuali, cral, aziende, incoming». Proprio riguardo all’incoming e sulla spinta di Expo 2015, Frigerio Viaggi ha avviato un grosso progetto che nel corso del 2014 lo ha visto partecipare alle più importanti fiere del turismo in
tutto il mondo (Londra, Berlino, Barcellona, Mosca, Chicago, Miami). «I nostri pacchetti – afferma Simone Frigerio – abbinano l’ingresso della manifestazione alla visita delle bellezze del nostro Paese, con itinerari da 1 a 8 giorni, suddivisi per aree tematiche: Food & Wine, Fashion & Design, Art & Culture, Nature & Beauty, Sport & Adventure. Per raggiungere il target estero è stato anche rilasciato un sito Internet dedicato in lingua inglese, www.expo.frigerioviaggi.com». L’ultima novità collegata a Expo 2015 è stata lanciata lo scorso dicembre: gift card che abbinano 2 ingressi alla manifestazione a un aperitivo o una cena per 2 persone al Peck Italian Bar, a due passi dal Duomo. Le card sono in vendita in esclusiva nelle agenzie della rete al costo di 69 euro (ingresso + aperitivo) e 119 euro (ingresso + cena) e sono valide per 2 persone. Ricordiamo che il Gruppo Frigerio riunisce oggi oltre 50 agenzie di viaggi in tutta Italia.
NUOVE OFFERTE DA ITALO Italo lancia sul mercato dell’Alta velocità la sua nuova offerta commerciale: Flex, tariffa flessibile, modificabile e rimborsabile al 100% presso tutte le Case Italo. La nuova proposta prende il posto della tariffa Base. Inoltre, Italo offre a chi viaggia il martedì e mercoledì, tra le ore 10.30 e le 15.30, la possibilità di pagare la metà rispetto al prezzo dell’offerta Flex. Per usufruire della riduzione, ribattezzata “Italo Special”, bisogna prenotare almeno due giorni prima della data di partenza. Da segnalare anche l’offerta “Italo Special Sabato”, che prevede una riduzione del 50% rispetto al prezzo della Flex, ma senza
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News Mercato
vincoli d’orario, per chi viaggia il sabato (prenotazione almeno tre giorni prima della partenza). Infine, Italo lancia il salotto 4 per 2: entro tre giorni dalla partenza è infatti possibile prenotare i salotti da quattro posti a metà prezzo. Segnaliamo che Italo si sta organizzando in vista di Expo 2015: dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, infatti, saranno effettuate fermate straordinarie a Fiera Rho, la stazione che trasporterà milioni di turisti all’esposizione universale. Nella nuova stazione del network di Ntv opereranno 9 collegamenti di Italo, di cui cinque in arrivo da Sud (per Torino) e quattro da Torino direzione Sud. Ntv inoltre per
selezionate agenzie di viaggi e tour operator mette a disposizione una proposta commerciale esclusiva, relativa agli ambienti Smart e Smart XL, fruibile in abbinamento a un biglietto per l’Expo o a un soggiorno in hotel.
IN VOLOTEA Vittorina Rossi è la nuova sales manager per il Sud Italia di Volotea, la compagnia aerea low cost che collega città di medie e piccole dimensioni. Veneziana di nascita e siciliana d’adozione, Rossi vanta un’esperienza di rilievo in ambito travel maturata dopo il conseguimento di una
IN BREVE AlessandroRosso Group
Laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Firenze. Prima del suo ingresso in Volotea, Rossi ha ricoperto il ruolo di sales representative per Distal Spa per poi diventare, nel 2011, Senior Sales Representative per BluePanorama Airlines in Sicilia, Puglia, Calabria e Triveneto. Nel suo nuovo ruolo, Rossi si occuperà di consolidare e ampliare le strategie commerciali sviluppate nelle regioni del sud Italia in cui il vettore opera.
In vista di Expo 2015 AlessandroRosso Group ha ampliato la sua divisione Incentive ed Eventi e ha spostato gli uffici in viale Fulvio Testi 121 a Milano, all’interno di Manufattiera Tabacchi. La nuova area, di 6000 mq, include un salone polivalente per eventi.
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News Mercato
IN BREVE In Cisalpina Tours Cisalpina Tours ha stipulato con Consip l’accordo quadro per l’erogazione dei servizi di gestione integrata (servizi di agenzia viaggi) delle trasferte di lavoro alla Pubblica Amministrazione. Si tratta di una gara multifornitore, sulla base della quale le singole amministrazioni aggiudicheranno gli appalti specifici per questa merceologia. La gara è stata aggiudicata a 4 fornitori in base al criterio dell’offerta più vantaggiosa. Cisalpina Tours si è distinta per le soluzioni tecnologiche relative alla gestione delle trasferte, per il livello del servizio offerto (tempi e modalità di risposta, fasce orarie garantite) e per gli strumenti di analisi e controllo della spesa.
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ludiche: una visita alla “Torino insolita” in tre tappe, ognuna delle quali legata a opere di street art e murales, seguita da una sfida a colpi di pennello e bomboletta. Gli ospiti si sono improvvisati artisti interpretando su pannelli i marchi dei prodotti Star (nella foto). Al termine delle attività, il gruppo si è diretto alla Birreria Open Baladin per il pranzo. Il pomeriggio è stato invece dedicato agli ultimi meeting in hotel.
CONVENTION STAR PER GATTINONI Il 7 e 8 ottobre scorso si è svolta a Torino la Convention di Star, organizzata interamente da Gattinoni Incentive&Events e Gattinoni Communication. Giunti a Torino nella mattina del 7 ottobre, i 120 ospiti sono stati accolti al CNH Industrial Village per l’accredito; cui ha fatto seguito il pranzo, nel suggestivo contesto della galleria storica, tra veicoli industriali che hanno fatto la storia di FIAT. Nel pomeriggio sono iniziati i lavori nella sala congressi, allestita con tavoli all’americana e grandi pannelli personalizzati con le grafiche e i materiali di comunicazione dell’evento in stile “pop art”. Sul palco i relatori hanno indossato polo personalizzate con i colori istituzionali, in coordinato con le luci e le presentazioni. Al termine dei lavori il gruppo si è diretto presso il Golden Palace Hotel, per poi trasferirsi a La Lavanderia a Vapore che ha ospitato la cena con un allestimento elegante e d’impatto. La stessa location è stata utilizzata anche per lo STAR Party dopo cena, animato dal DJ set. La mattinata di martedì è stata dedicata al team building. Due i momenti dedicati alle attività
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RISULTATI POSITIVI PER VENTURA Ventura entra nel nuovo anno accompagnata dalle conferme derivate dai dati di bilancio. «Gli ultimi dodici mesi hanno ratificato gli utili positivi di tutte le business unit del gruppo, dando prova di una gestione aziendale che continua a fare passi avanti in termini di efficienza»: Davide Rosi, ceo e general manager, riassume così il 2014 del gruppo. La soglia dei 200 milioni nelle vendite annuali è stata varcata e il tasso di retention dei clienti mutuati da BCD Travel Global tende verso l’alto. «La divisione leisure continua a mettere distanza tra un business model proprio del network di agenzie e il brand Travelgood»: il Turismo, sotto la guida di Angelo Espinosa, punta tutto sull’identità chiave di provider di servizi. Il tasso di crescita delle transazioni leisure si attesta oltre il 70%, così come quello dell’area Mice: l’andamento di quest’ultima sui mercati esteri si unisce a quello della Divisione Fiere in un quadro complessivo incoraggiante. Il focus degli investimenti trasversali a tutte le divisioni, anche quest’anno, è centrato sulla tecnologia e sul social declinato in modo specifico in
base ai diversi target di riferimento. Per incrementare il valore aggiunto della relazione in ottica di partecipazione 3.0 BCD Travel Italia ha annunciato l’immissione sul mercato nel 2015 di uno strumento di Internal Trip Advisoring dedicato ai propri clienti, un social network esclusivo entro il quale raccogliere informazioni credibili e in linea con le aspettative di traveller sempre più “bleisure”. Per Emanuela Alberti, chief of Sales & Account Department, «il tool andrà ad arricchire un’offerta business resa più appealing dall’introduzione della nostra nuova Corporate Solution Plus», la formula completa proposta da BCD per la gestione dei servizi travel on e offline, integrati da programmi di recupero IVA, accounting, negoziazioni ad hoc e personalizzazioni su misura. Uno degli elementi di forte continuità tra il 2014 e l’anno in corso è Travelgood Italy, la piattaforma dedicata all’incoming che propone esperienze di viaggio studiate per promuovere il brand Italia a 360 gradi. Il progetto ha visto la luce nel 2013 e il lancio nel corso dell’ultimo anno. Travelgooditaly.com è online ed è in atto la fase di presentazione commerciale di tutto ciò che la società, controllata interamente da Ventura Spa, ha da offrire. In parallelo all’incoming, nel futuro prossimo di Ventura si muove il progetto di rinnovo del mondo Meeting & Incentives, grazie al sostegno e all’esperienza della sister company BCD M&I. E non solo: l’allargamento dei servizi network al mandato per la negoziazione dei tour operator e l’enfasi sul valore aggiunto in termini di qualità e professionalità costituiranno i plus del 2015 del Turismo.
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Informazione pubblicitaria
Edenred
Nasce l’Osservatorio Edenred Innovazione e tecnologia nel mondo dell’Expense Management
ExpendiaSmart®, la Divisione di Edenred dedicata al mondo dell’Expense Management in Italia, è una realtà con un’expertise costruita sull’innovazione tecnologica e sulla competenza. L’investimento in ricerca e sviluppo e l’istituzione di un Osservatorio dedicato hanno consentito di sviluppare un know-how specifico nel campo Business & Travel. Da qui la nascita del sistema di Business & Travel Management: ExpendiaSmart®, la soluzione tecnologica totalmente informatizzata in grado di automatizzare il processo di gestione e garantire una riduzione dei costi di elaborazione della note spese di almeno il 3040%. L’ offerta di Edenred crea per la prima volta nel mercato italiano una piattaforma che integra carte di pagamento elettroniche per general expenses and petrol in grado di garantire l’ottimizzazione dei costi e dei processi gestionali e amministrativi.
La parola al Cliente: Giampaolo Cavaletto, CFO BATA Italia Quale esigenza ha spinto la vostra azienda a scegliere ExpendiaSmart®? «La nostra azienda aveva la necessità di semplificare la gestione degli anticipi di cassa al personale viaggiante: gli area manager dei negozi e dei franchisee in Italia e all’estero e il personale di sede addetto al Real Estate, all’Ufficio Tecnico e i Buyers, le cui trasferte interessano il 90% delle spese di viaggio della società. ExpendiaSmart®, essendo uno strumento flessibile e polivalente, si adatta alle esigenze delle diverse figure in tra-
sferta in Italia e all’estero che, in questo modo, non devono anticipare denaro proprio, né avvalersi di carte personali o prevedere acconti di alcun tipo in sede o in negozio». Perché ExpendiaSmart® rispetto ad altre soluzioni? «Perché si tratta di uno strumento dinamico e flessibile che consente la totale automatizzazione dei processi sia per l’utente che per l’amministratore. Si è svincolati dal circuito bancario, evitando maggiori spese e una rendicontazione statica: con ExpendiaSmart®, quando viene effettuata una spesa, la nota spese viene scritta immediatamente, e alla fine del mese la rendicontazione è precompilata in automatico. Sia l’utente che la parte amministrativa beneficiano di una serie di efficienze che semplificano e snelliscono il processo di gestione delle spese». Quale è il principale punto di forza del servizio ExpendiaSmart®? «Il punto di forza di ExpendiaSmart® è la gestione della nota spesa con una piattaforma a 360°, che copre il processo di gestione dall’inizio alla fine, in modo dinamico e interamente sul web. La grande potenzialità del servizio si riscontra nella limitazione dell’esborso di anticipo contante, ormai quasi in esaurimento, e nella possibilità di poter proteggere i fondi aziendali da eventuali utilizzi fraudolenti. Un altro punto di forza e di innovazione che caratterizza ExpendiaSmart® consiste nella gestione e nella ricarica delle carte aziendali in tempo reale: in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo è possibile ricaricare le carte, anche dall’estero, e consultarne le spese effettuate».
Per informazioni: www.expendiasmart.it
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Travel management Reportistica
Non c’è gestione senza dati I report relativi alle trasferte di viaggio consentono di effettuare un’analisi puntuale della spesa e di sviluppare modelli previsionali, utili per individuare trend e comportamenti futuri. Ma quali dati è fondamentale analizzare, e quali passi falsi è bene evitare? La parola agli esperti di Michele de Gennaro
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er gestire in maniera efficiente le trasferte aziendali è fondamentale disporre di dati attendibili e aggiornati, meglio se consultabili online: solo così, infatti, è possibile effettuare un’efficace analisi della spesa, utile per condurre al
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meglio le negoziazioni con i fornitori ma anche per sviluppare modelli previsionali, anticipando trend e comportamenti dei viaggiatori. L’importanza dei dati non sembra sfuggire ai travel manager: secondo l’AirPlus International Travel Ma-
nagement Study 2014, condotto su 1.483 travel manager in 24 Paesi tra cui l’Italia, l’80% dei responsabili viaggi analizza i propri dati di spesa, sempre più spesso affidandosi a tool di reportistica. Sempre secondo l’indagine, il 79% delle aziende su
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Cinque dati chiave Quali sono i cinque dati chiave a cui il travel manager deve porre attenzione? Lo abbiamo chiesto a Dario Bongiovanni, amministratore di t&e consultancy: 1. il proprio modello di consumo, ovvero la definizione della fotografia operativa di acquisto (direttrici di viaggio, classi, vettori, anticipo di prenotazione, direttrici di business e, soprattutto, abitudini di acquisto e comportamentali da parte dei viaggiatori); 2. i propri obiettivi in materia di ottimizzazione e/o di riduzione dello spending per un determinato esercizio (qui risultano molto utili simulazioni di scenario, effettuabili con strumenti di tipo “what-if”); 3. riemissioni con penale, specie se relative agli acquisti di basso profilo tariffario; 4. rimborsi parziali, che quasi sicuramente avranno generato un extra costo derivante da un diverso utilizzo della parte di biglietto non fruita; 5. verifiche di merito su eventuali differenziazioni di prezzo legate alla tipologia di camera utilizzata e carotaggi sulle differenti categorie alberghiere utilizzate. Questi dati aiutano a orientarsi all’interno del mondo alberghiero, estremamente più complesso e frammentato di quello aereo.
scala globale e il 90% dei travel manager italiani indirizza l’analisi al controllo dei costi. Il 40% delle aziende mondiali, inoltre, utilizza i dati per negoziare tariffe migliori (in Italia questa percentuale scende al 13%), mentre il 38% (e il 15% in Italia) li usa per monitorare il rispetto della travel policy aziendale. «Le aziende oggi cercano sia di spendere meno sia di spendere meglio. Per farlo occorre però poter gestire la spesa, invece di prenderne semplicemente atto a consuntivo: bisogna conoscerne le dinamiche e intervenire sui comportamenti d’acquisto dei viaggiatori. Per questo è necessario disporre di dati storici – ovviamente di qualità – e previsionali, attraverso l’utilizzo di avanzati strumenti di analisi». A parlare è Alessandra Pisanu, senior director Program Management Italy di Carlson Wagonlit Travel. CWT propone alle aziende clienti il CWT Program Management Center, premiato agli IMA Award 2014, un
cruscotto di reportistica e business intelligence che in un’unica schermata offre tutte le informazioni necessarie per la gestione delle trasferte, confrontando performance e obiettivi. «La disponibilità di strumenti di business intelligence, capaci di evidenziare in modo dinamico non solo le voci di spesa più importanti e i diversi comportamenti di acquisto, ma anche l’impatto economico delle possibili ottimizzazioni, farà sempre più la differenza» aggiunge Pisanu. Analizzare i dati di spesa è quindi ormai un’esigenza quotidiana, come conferma Enrico Ruffilli, amministratore delegato di Uvet American Express: «Il travel manager deve poter verificare l’andamento del budget rispetto alle previsioni di spesa, deve poter individuare rapidamente potenziali nuove esigenze aziendali (ad esempio l’apertura verso nuovi mercati), deve poter disporre delle informazioni necessarie per negoziare con i fornitori e allo
stesso tempo monitorare il raggiungimento degli obiettivi condivisi con questi ultimi. Inoltre, deve valutare il rispetto della policy da parte dei dipendenti e valutare l’efficacia dell’attività consulenziale e operativa della Tmc partner». Uvet American Express propone Biz Report, un tool di Business Intelligence su tecnologia Targit, personalizzato per le esigenze del travel management da TNS ict travel solutions, l’azienda di servizi tecnologici e System integration del Gruppo. È stato ideato per rispondere a tre requisiti fondamentali: facilità di accesso, rapidità di consultazione e affidabilità dei contenuti. «Dal punto di vista del travel manager – dichiara Davide Rosi, amministratore delegato e general manager di BCD Travel Italia –, una corretta analisi del dato è funzionale al riconoscimento del suo ruolo all’interno dell’organizzazione e ad accrescerne responsabilità percepita e margine di influenza sui processi.
Il 79% delle aziende su scala globale (il 90% in Italia) analizza i dati di business travel con l’obiettivo di controllare i costi. Il 40% delle aziende lo fa anche per negoziare tariffe migliori con i fornitori (il 13% in Italia). Fonte: AirPlus International Travel Management Study 2014
Davide Rosi, amministratore delegato di Bcd Travel
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CON L’ANALISI DEI DATI IL TRAVEL MANAGER DEVE POTER INDIVIDUARE RAPIDAMENTE POTENZIALI NUOVE ESIGENZE AZIENDALI, QUALI L’APERTURA VERSO NUOVI MERCATI.
Enrico Ruffilli, amministratore delegato di Uvet American Express
Il 39% dei travel manager su scala globale usa i dati per verificare il rispetto della travel policy aziendale (il 15% in Italia). Fonte: AirPlus International Travel Management Study 2014
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Coinvolgere direttamente il viaggiatore nelle implicazioni dei programmi travel che lo riguardano, inoltre, è una leva affinché partecipi consapevolmente alla loro riuscita». BCD Travel ha scelto come partner tecnologico per la Business Intelligence una delle migliori soluzioni mondiali disponibili sul mercato, QlikView. «Oltre a skill ormai noti come l’esperienza nel change management, la capacità di negoziare e collaborare con i diversi reparti e funzioni – sottolinea Giorgio Garcea, direttore commerciale di Cisalpina Tours –, i travel manager necessitano sempre più di strumenti, processi e linguaggi finanziari per interagire con i dirigenti e manager ai massimi livelli e riuscire così a svolgere quel ruolo strategico all’interno dell’azienda di pianificazione, gestione finanziaria e budgeting». Con Business Management Report (BMR), Cisalpina offre due strumenti per l’analisi dei dati: uno di carattere dinamico attraverso una Business Intelligence self-service che consente la realizzazione di qualsiasi analisi in forma libera grazie alla tecnologia Qlikview. Il secondo strumento è di carattere statico (BMR Review) e permette di consultare e/o scaricare sul proprio pc tutti i report prodotti per periodi definiti. «In azienda sono molteplici le figure che analizzano i dati: dal travel manager al board della società, dall’ufficio acquisti ai consulenti – spiega Dario Bongiovanni, amministratore di t&e consultancy, società di consulenza, organizzazione e formazione specializzata nel settore dei viaggi d’affari aziendali –.
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Per questo è fondamentale che i dati siano accessibili in varie forme, oltre che scaricati con criteri di correttezza ed elasticità in rapporto alla tipologia di richiesta». L’analisi dei dati è utile anche per le travel management company. «I dati – dichiara Eros Candilotti, direttore commerciale di Gattinoni Travel Network – sono fondamentali per l’analisi a consuntivo, tramite la quale noi possiamo non solo creare un budget di previsione, ma anche conoscere meglio le esigenze del cliente e capire come impostare al meglio la partnership». Oltre a strumenti sviluppati “in house” grazie alla partnership con ATPI, Gattinoni offre soluzioni innovative contando sull’esperienza già fatta in mercati più evoluti. «L’analisi delle prenotazioni e dei modelli di viaggio – afferma Claudio Miglio, amministratore delegato di HRG Italia – ci permette di suggerire modifiche alla travel policy
aziendale per incidere sul comportamento dei viaggiatori e ridurre i costi. La conoscenza dei dati diventa sempre più importante ed è quindi fondamentale per le aziende disporre di uno strumento intelligente e flessibile al fine di ottenere il massimo dai report di viaggio». La soluzione proposta dalla Tmc alle aziende è HRG Insight: unisce capacità analitiche che permettono di scendere nel dettaglio con una semplice grafica a mappe interattive per effettuare in tempo reale un’interrogazione dei dati di viaggio, per identificare i livelli di compliance delle prenotazioni, informazioni su tendenze e fatturazione e tracciamento completo dei viaggiatori. Grazie all’integrazione del reporting pre e post-viaggio, HRG Insight presenta i dati in modo completo, tracciando la storia di ogni transazione, dalla prenotazione, all’emissione del biglietto, alla fatturazione, al viaggio. Strumenti di analisi Quali sono gli strumenti necessari per una corretta e funzionale analisi dei dati? «La business intelligence ha ormai fatto il suo ingresso ufficiale nel mondo della gestione delle trasferte lavorative e l’offerta di mercato è ampia – sottolinea Dario Bongiovanni –. Come in quasi tutti
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Il parere di un travel manager «Salirebbe su un volo senza sapere esattamente quanta benzina è stata imbarcata e fidandosi solo delle sensazioni dell’equipaggio? Avere la certezza di quanto e come l’azienda stia spendendo in un determinato momento dà sicurezza nell’immediato e fornisce uno strumento fondamentale per le previsioni future». Così Giuseppe Viesti, travel manager del Gruppo Salvatore Ferragamo, spiega l’importanza dell’analisi dei dati. «Investire in termini di reportistica e analisi – dichiara Viesti – fa parte del processo generale di gestione delle trasferte che l’azienda decide di implementare in base al proprio modello di business. Infatti utilizzare una sola agenzia o più agenzie, avere o non avere una forma di pagamento business oriented, ritenere o meno le note spese parte del costo di business travel, ricercare un controllo globale anche su società estere invece che gestire solo il proprio Paese apre scenari e investimenti estremamente diversi fra loro. Due chiavi sono invece fondamentali in ogni caso: la bontà del dato e la voglia di leggerlo in maniera critica e approfondita». «Spiace dirlo – conclude il travel manager –, ma l’errore più comune è ancora quello di prendere per buono tutto quello che i propri fornitori, ma anche colleghi, propongono come analisi del dato. Ho visto analisi di egregia fattura, ma anche evidenti inesattezze. Purtroppo esiste ancora una sorta di sudditanza verso il fornitore qualificato che porta a ricevere tutto in maniera acritica. L’unica e vera best practice è quindi quella dell’approccio scientifico e documentato che può derivare solo dallo studio e dall’aggiornamento continuo sul mondo del travel».
i settori, vi sono due famiglie di applicativi: “open source” e sviluppati e commercializzati da un’azienda». E quali caratteristiche devono avere? «Gli strumenti utili per la restituzione dei dati di travel – dichiarano dal management di Seneca – devono essere semplici e di facile consultazione, con un sistema di “drill-down” che consenta una visione sintetica di insieme e al tempo stesso un approfondimento delle analisi alle funzioni aziendali preposte. Gli effetti dell’advance booking sugli acquisti, la negoziazione
ad hoc degli hotel program e la relativa concentrazione, l’andamento dei trend aziendali, la composizione della spesa, la performance di tutti i fornitori primari, la compliance alla travel policy, con evidenza delle difformità e delle reason code, l’evidenza del saving, costituiscono solo alcuni esempi delle leve che possono emergere da un’analisi accurata dei dati». Seneca offre alle aziende il sistema proprietario SenecaEnterprise®, datastore di tutti i dati travel: attraverso interfacce web based e real time, sintesi grafi-
che e indicatori, la soluzione consente la mappatura di tutti i KPI e l’immediata e aggiornata visualizzazione dell’andamento globale e settoriale dell’azienda, in una cornice di approccio dinamico del viaggio d’affari. In SenecaEnterprise® si combinano e si restituiscono, dunque, elementi economici, comportamentali e di alta tecnologia e di sviluppo delle soluzioni end-to-end. «Spesso le informazioni che cerchiamo sono sommerse da tante altre informazioni meno utili, ma sicuramente necessarie per altre funzioni aziendali – spiega Enrico Ruffilli –. Per una valutazione efficace dei dati di spesa del segmento T&E non è strategico disporre di tante informazioni analitiche se sono tra loro disomogenee, come allo stesso modo non risultano congeniali report tempestivi se contenenti informazioni dispersive e di difficile lettura o, tanto meno, non è utile disporre di dati omogenei se disponibili solo dopo un lungo processo di elaborazione». «Quello che serve – sottolinea Alessandra Pisanu di CWT – è uno strumento che permetta di consolidare i dati a livello nazionale e internazionale e che evidenzi tramite una dashboard chiara e sintetica l’andamento delle variabili ritenute fondamentali per l’azienda. Uno strumento quindi altamente flessibile e personalizzabile che recepisca i dati con un aggiornamento quotidiano, o addirittura in tempo reale, e sia in grado di generare analisi mirate, per esempio per singole voci di spesa, Paesi, funzioni aziendali, intervalli temporali. Si evita così un sovraccarico di informazioni – con la necessità di lunghi approfondimenti – per rendere invece disponibili solo i dati davvero utili all’analisi. Il tutto tramite un’interfaccia user friendly che permetta di creare grafici e tabelle rapidamente e di condividerli facilmente su presentazioni in Power Point o file Excel». Le variabili da prendere in considerazione per decidere la quantità di
Il 30% dei responsabili viaggi (13% in Italia) sviluppa analisi previsionali e il 25% analisi di tipo comportamentale (13% in Italia). Fonte: AirPlus International Travel Management Study 2014
Eros Candilotti, direttore commerciale di Gattinoni Travel Network
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Claudio Miglio, amministratore delegato di HRG Italia
Ico Inanc, managing director di Lufthansa City Center Global Travel
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dati presenti nel database sono innumerevoli. Per questo, afferma Eros Candilotti, «è indispensabile disporre di un database costantemente aggiornato che la Tmc deve mettere a disposizione dell’azienda per consentire l’analisi della spesa. La quantità di dati presenti nel database va tarata a seconda delle esigenze dell’azienda, in modo da permettere il giusto livello di approfondimento nell’analisi». Davide Rosi mette l’accento sulla qualità del processo di analisi: «La tecnologia, ad oggi, non fa la differenza per l’utente finale, fatto salvo clamorosi errori da parte dei competitor. Il vero elemento chiave sul piatto riguarda il processo di Business Intelligence, più che lo strumento, ed è l’analisi critica tipica del controllo di gestione. Se le dashboard infatti sono oggi poco più di una vetrina, è il passo in più che ci porta a “entrare nel negozio”, ad essere game changing. Poter contare su un processo di controllo di gestione integrato e che possa fare capo con efficienza alle diverse fonti dei dati inseriti nell’analisi è fondamentale. Una Business Intelligence efficace si fonda su una solida metodologia di analisi, che a sua volta deve poter contare su un dato completo e di qualità». Errori e best practice L’analisi dei dati è un esercizio a forte complessità, che necessita di conoscenze analitiche, oltre che di capacità di analisi e lettura dei dati, finalizzate a intraprendere azioni. «Un’attività – dice Dario Bongiovanni – che presta il fianco a una serie di errori in cui non è difficile incorrere: non conoscere la propria esigenza; avventurarsi su di un terreno che non si conosce; non mettere in essere action correttive derivanti dall’analisi dei dati. Non porre in essere alcuna azione a valle dell’analisi vanifica l’effort (quindi l’investimento economico) posto nell’analisi». «In Italia è necessaria una forte
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GLI STRUMENTI UTILI PER LA RESTITUZIONE DEI DATI RELATIVI ALLE TRASFERTE DEVONO ESSERE SEMPLICI E DI FACILE CONSULTAZIONE, CON UN SISTEMA DI “DRILL-DOWN” CHE CONSENTA UNA RAPIDA VISIONE D’INSIEME.
azione mirata a creare cultura in questo comparto – dichiara Ico Inanc di Lufthansa City Center Global Travel –. Bisogna ancora sfatare dei miti: per esempio, che sia sempre la voce della biglietteria aerea a incidere maggiormente sul bilancio delle trasferte. Non è vero. Per questo è fondamentale una costante e virtuosa cross reference tra amministrazione aziendale e travel management». La Tmc offre alle aziende clienti Amadeus e-Travel Management, self booking tool che, oltre a semplificare l’organizzazione delle trasferte, produce un’ampia reportistica per l’analisi della spesa e le attività di consulting. Secondo Claudio Miglio, «Uno degli errori più comuni commessi dalle multinazionali è non affidarsi ad un’unica travel management company e non disporre di un’unica piattaforma per il consolidamento dei dati, oppure possederla, ma solo su base locale». «Non confrontare dati omogenei, non differenziare la popolazione viaggiante e non effettuare una comunicazione chiara e completa sulle regole d’ingaggio»: sono questi i tre passi falsi da evitare secondo Alessandra Pisanu, mentre per Davide Rosi troppo spesso «non si considerano le spese di processo e di trasferimento. Non si può pensare che il campo dell’analisi del dato possa essere ristretto e sacrificato al solo orizzonte delle spese di travel gestite attraverso l’agenzia o durante il viaggio. È essenziale mantenere uno sguardo di insieme». «Ancora oggi l’errore più comune –
afferma Enrico Ruffilli – è la scarsa pianificazione delle trasferte. Rientrano ivece nella categoria consolidata delle best practice l’utilizzo dei voli low-cost sulla maggior parte delle rotte europee, l’utilizzo della business class per i voli aerei intercontinentali subordinata alla durata del volo e spesso anche alla durata totale della permanenza in loco. In ambito alberghiero è un comportamento virtuoso la capacità dell’azienda di concentrare i pernottamenti dei propri dipendenti in un numero limitato di strutture, evitando così l’eccessiva polverizzazione dei volumi e delle room night. Un hotel program dinamico che consenta di mettere sempre a confronto la tariffa corporate di riferimento con le offerte rese disponibili dalla struttura sui principali portali web rappresenta una delle più recenti frontiere raggiunte nell’ambito del travel management». «Verifica e ottimizzazione dei processi “end to end”; il confronto e l’interazione costante con la Tmc per il processo di efficientamento del business travel e la costruzione di programmi Air e Hotel ad hoc per supportare il business plan dell’azienda», sono i passaggi virtuosi secondo il management di Seneca. «Le best practice sono rappresentate dai risultati concreti di risparmio – conclude Eros Candilotti –, che siano allo stesso tempo facilmente misurabili e controllabili perché provenienti dall’adozione di modelli senza inutili complicazioni, efficienti e basati su dati reali». ●
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News Voli in pillole
NOTIZIE IN BREVE In Air Dolomiti
Air Dolomiti ha introdotto il collegamento da Bologna a Monaco di Baviera, operato con un Embraer 195 da 120 posti. La tratta va ad aggiungersi ai voli own business della compagnia, operati sotto la responsabilità commerciale di Air Dolomiti: il volo, già attivo da Bologna per conto della casa madre Lufthansa, è operato con quattro frequenze giornaliere.
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RICONOSCIMENTI PER DELTA Delta si è classificata al primo posto per il quarto anno consecutivo nel sondaggio annuale sulle compagnie aeree promosso dalla rivista statunitense Business Travel News e votato dai travel manager. Il vettore si è piazzato in vetta alle classifiche in tutte le dieci categorie del sondaggio, che comprendeva aree chiave quali l’importanza della relazione con gli account manager e i rappresentanti commerciali; la qualità del customer service; network, partnership e frequenze di volo. Segnaliamo che nell’orario estivo 2015 il vettore americano offrirà collegamenti non stop da Milano, Roma, Venezia e Pisa verso i propri hub negli Stati Uniti. Le destinazioni servite includono Atlanta, Detroit e New York-JFK. Negli Stati Uniti, i passeggeri avranno a disposizione inoltre comodi collegamenti per oltre 200 destinazioni in tutto il Paese, tra cui gli aeroporti della Florida, Los Angeles e Las Vegas. Tutti i voli Delta dall’Italia sono operati in codeshare con il partner di joint venture Alitalia. Da Roma Delta offrirà voli senza scali per il New York John F. Kennedy International Airport dal 1 marzo. Seguiranno poi, dal 2 maggio, i collegamenti non stop per il Detroit Metropolitan Wayne County Airport. Da Venezia a New York - JFK si potrà volare dal 29 marzo e per l’Hartsfield-Jackson Atlanta International Airport dal 17 giugno. Al servizio giornaliero annuale da Milano per New York-JFK si aggiungerà, dal 17 giugno, il volo giornaliero per l’Hartsfield-Jackson Atlanta International Airport. L’orario della stagione estiva si completa con i quattro voli settimanali che collegheranno il Pisa International Airport a New York-JFK dal 3 giugno.
QATAR AIRWAYS: PIÙ VOLI DALL’ITALIA A partire dalla prossima primavera Qatar Airways opererà dall’Italia con aeromobili widebody per raggiungere Doha e le oltre 140 destinazioni presenti nel network della compagnia. In particolare, saranno utilizzati Airbus A330 da Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia Marco Polo, e il Boeing 787 Dreamliner su quattro frequenze dalla capitale. Attualmente il vettore propone nel nostro Paese 35 voli settimanali. Con l’introduzione degli aeromobili Airbus 330 e Boeing 787 la capacità offerta da Qatar Airways in Italia aumenterà del 35%. I nuovi orari dei voli da Roma e Milano miglioreranno inoltre le coincidenze sulle destinazioni strategiche per il mercato italiano: Cina con Shangai, Pechino, Hong
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Kong e Chengdu, Giappone con Tokyo e Osaka, Corea con Seul, Australia con Perth e Melbourne, Indonesia con Bali e Giacarta, Singapore, Nepal con Katmandu, Pakistan con Islamabad e Lahore, Iran con Shiraz e Teheran. L’introduzione di aeromoboli widebody sulle frequenze italiane assicurerà ai passeggeri un’esperienza ancora migliore a bordo, grazie a spazi più ampi che permetteranno di vivere appieno il prodotto di Qatar Airways tra cui la Business Class, premiata agli ultimi Skytrax Awards 2014 come la migliore al mondo.
VOLOTEA: NUOVI VOLI Dopo l’inaugurazione del volo Venezia-Santander lo scorso dicembre, Volotea effettuerà due ulteriori nuovi collegamenti da Venezia verso Marsiglia (dal 24 aprile con frequenza bisettimanale) e Tel Aviv
(operativo dall’8 luglio con una frequenza a settimana). Le due destinazioni fanno così salire a quota 32 le rotte operate dalla low cost presso lo scalo veneziano, riconfermando Volotea come il primo vettore per il numero di destinazioni raggiungibili. I due collegamenti si vanno ad aggiungere alle sei rotte annunciate di recente: nel 2015, infatti, sono previsti voli inaugurali alla volta di Grecia (Atene, Zante e Salonicco), Repubblica Ceca (Praga), Spagna (Alicante) e Francia (Strasburgo, recentemente promossa quinta base in Europa insieme a Venezia, Palermo, Nantes e Bordeaux).
NUOVE ROTTE PER GERMANWINGS Germanwings annuncia nuovi voli tra Italia e Germania. L’11 aprile la compagnia aerea tedesca aprirà il collegamento diretto tra Palermo e Berlino. Il servizio sarà inizialmente operato con una frequenza settimanale il sabato, a cui dal 5 maggio se ne aggiungerà una seconda ogni martedì. Ha preso il via il 30 novembre scorso invece il nuovo volo Roma-Düsseldorf con cinque voli a settimana ogni lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica. Con l’orario estivo, a partire dal prossimo 29 marzo, il collegamento diventerà giornaliero. La nuova rotta arricchisce il network di Germanwings a Fiumicino, dove sono già operati collegamenti diretti con gli aeroporti di Amburgo, Berlino Tegel, Colonia/Bonn e Stoccarda.
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News Voli in pillole
I vantaggi di airberlin per i viaggi d’affari Programma di business points: airberlin offre un programma bonus per le Pmi che viaggiano con airberlin e NIKI. I punti possono essere scambiati con voli premio. Restyling della business class: la nuova business class di airberlin offre poltrone FullFlat completamente regolabili, con maggior spazio per le gambe, ampio tavolo multifunzionale, sistema di intrattenimento con monitor 15 pollici a tecnologia LED munito di touchscreen, telecomando e cuffie stereo. Limo service: gli ospiti di business class vengono accompagnati con un veicolo di lusso dall’aeroporto alla propria destinazione, e viceversa, senza costi extra.
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LA NOSTRA FORZA È LA QUALITÀ Quattro chiacchiere con Susanna Sciacovelli (nella foto), Southern Europe Area manager di airberlin, per scoprire le ultime novità della compagnia tedesca e i vantaggi per la clientela d’affari Ci descrive i punti di forza di airberlin? «airberlin serve 171 destinazioni in tutto il mondo e collega gli aeroporti e le città principali. Con il nostro partner strategico Etihad Airways mettiamo a disposizione numerosi voli in codeshare via Abu Dhabi per Asia, Australia e Africa. Inoltre, facendo parte di oneworld, airberlin permette ai suoi passeggeri di viaggiare con 14 compagnie aeree partner e raggiungere più di mille destinazioni in tutto il mondo. L’eccellenza del nostro prodotto è stata riconosciuta anche dall’Italian Mission Awards 2014, che ha premiato airberlin come “miglior compagnia aerea di corto e medio raggio per i viaggiatori d’affari” nella categoria “Settore Trasporto Aereo”. Un riconoscimento del lavoro svolto dal sales team italiano e della qualità del prodotto e del servizio offerti da airberlin. Inoltre, nel 2014 siamo stati premiati come “Best Business Class Airline Europe”, essendo l’unica compagnia aerea dotata di poltrone FullFlat completamente orizzontali su tutti i voli a lunga distanza in business class. Infine, airberlin è stata considerata dall’Atmosfair Airline Index come vettore più eco efficiente in Europa nel 2013, grazie alla sua riduzione di consumi a una media di 3,3 litri per chilometro passeggero». Di recente airberlin ha annunciato il trasferimento dei suoi voli da Milano Malpensa a Linate. Quali sono le ragioni di questa decisione? «Da fine ottobre tutti i voli del
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gruppo airberlin partono e atterrano all’aeroporto di Milano Linate, consentendo ai nostri passeggeri di raggiungere più velocemente il centro italiano della moda e degli affari: un cambiamento che è stato molto apprezzato dalla nostra clientela, sia business sia leisure. Inoltre il nostro codeshare con Alitalia fa di Linate l’aeroporto di riferimento. Nel nostro programma invernale operiamo doppi voli giornalieri da Berlino e Dusseldorf e tre voli al giorno per Vienna da Linate. Eccellenti collegamenti sono garantiti tramite i nostri hub di Berlino, Dusseldorf e Vienna per destinazioni quali Copenhagen, Helsinki, Mosca Domodedovo, a cui si aggiungono voli a lunga percorrenza quali New York JFK e Miami». Una delle vostre novità più recenti riguarda appunto il vostro codeshare con Alitalia. Quali vantaggi prevedete di ottenere da questa partnership, e quali saranno i benefici per i passeggeri? «L’accordo di codeshare tra il gruppo airberlin e Alitalia permette a entrambi i partner di offrire ai propri passeggeri oltre 400 voli settimanali non-stop tra Germania, Austria, Svizzera e Italia sotto un unico codice di volo. Inoltre abbiamo anche stabilito codeshare selezionati per i nostri hub domestici: per esempio, Alitalia mette il suo codice “AZ” su alcuni dei voli domestici di airberlin (ad esempio le tratte da Monaco a Colonia, Dusseldorf, Amburgo e Berlino). Allo stesso modo il codice di airberlin “AB” viene
aggiunto su voli domestici selezionati di Alitalia via Roma e Milano Linate per, tra gli altri, Napoli, Brindisi, Reggio Calabria o Catania. Con il nuovo accordo stiamo anche uniformando i nostri programmi per i frequent flyer, in modo da permettere ai passeggeri di sommare le miglia accumulate con entrambe le compagnie». airberlin ha sempre dimostrato una grande attenzione per la clientela business. Quali tariffe dedicate a questo target? «airberlin è stata scelta da diverse imprese nazionali e internazionali come partner strategico per viaggi aziendali. Uno dei nostri passeggeri su quattro viaggia per lavoro. I clienti corporate hanno bisogno dei migliori collegamenti possibili, di flessibilità e di un servizio a tutto tondo a tariffe favorevoli. airberlin va incontro a queste esigenze, aiutando le aziende a ridurre le spese di viaggio con convenzioni aziendali tailor-made. Inoltre le nostre tariffe aziendali, completamente flessibili, offrono ulteriori risparmi: possono essere facilmente prenotate dalle aziende attraverso la propria travel management company e i voli possono essere cambiati o stornati gratuitamente – un’offerta che viene incontro alle imprese con elevato bisogno di mobilità. L’ammontare di queste tariffe dipende dal volume complessivo della convenzione aziendale e viene concordato individualmente con le imprese. I passeggeri che viaggiano per affari possono contattarci all’indirizzo email: aziende@airberlin.com».
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News Voli in pillole
NOTIZIE IN BREVE In easyJet La low cost consolida la sua presenza nell’aeroporto Galileo Galilei di Pisa con due nuovi collegamenti bisettimanali per Amburgo (a partire dal 30 marzo) e Manchester (a partire dal 17 giugno). Le due nuove rotte si aggiungono a quelle già operative per Londra (Gatwick e Luton), Bristol, BerlinoSchönefeld e Parigi Orly, portando a quota sette i collegamenti di easyJet da e per Pisa.
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UNITED: NUOVI VOLI DALL’ITALIA Con l’introduzione dell’orario estivo, United rafforzerà la sua presenza sul mercato italiano. Lo ha dichiarato il management della compagnia statunitense durante una conferenza stampa svoltasi a Milano lo scorso 13 gennaio. «I posti disponibili aumenteranno del 74%, anche grazie all’inaugurazione di due nuovi voli non stop: il RomaChicago, a partire dal 17 maggio, e il Venezia-New York, dal 5 giugno – ha spiegato Jack Cefolia, vice president Atlantic and Pacific sales di United -. «Prevediamo per quest’estate un aumento di interesse da parte dei cittadini americani nei confronti della Penisola, causato sia dalla rivalutazione del dollaro, che renderà la destinazione più attraente, sia da Expo 2015». Questi nuovi collegamenti si aggiungeranno a quelli già operati da Roma a New York e Washington D.C., nonché da Milano a New York. Da questi tre hub americani United propone coincidenze per oltre 300 destinazioni nel mondo. I voli da Venezia saranno operati con Boeing 767-400ER, mentre per quelli dalla capitale saranno utilizzati Boeing 777 con 269 posti, di cui otto di United Global First, 40 di United BusinessFirst e 221 di United Economy, compresi 104 posti di Economy Plus con più spazio tra un sedile e l’altro. «Migliorare il servizio offerto ai passeggeri è una delle nostre
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principali priorità e ha comportato per United investimenti per un miliardo di dollari – ha aggiunto Cefolia –: entro marzo, ad esempio, il 75% dei nostri voli continentali offriranno la connessione wi-fi. Inoltre, sempre in ambito tecnologico, i passeggeri avranno la possibilità di guardare programmi tv e film sui propri tablet e altri dispositivi mobili collegandosi con il sistema di intrattenimento on demand di bordo». Rientra nello sforzo per migliorare l’esperienza di volo anche l’introduzione in flotta (dal 2018 al 2022) di 35 nuovi aeromobili Airbus 350: modelli più leggeri e confortevoli per i viaggiatori. Le novità però riguardano anche il servizio a terra: United sarà il primo vettore americano a spostarsi nel nuovo Terminal 2 di Londra Heathrow. Nello scalo la compagnia inaugurerà la nuova United Club, lounge che metterà a disposizione il massimo del lusso e del confort.
NOVITÀ IN VUELING Dal 1° giugno Vueling lancia un collegamento diretto tra Milano Malpensa e Parigi Orly, con dieci voli a settimana operati con un Airbus 320 da 180 posti che offrirà una nuova alternativa per gli spostamenti tra il capoluogo lombardo, che è tra le tre principali destinazioni del 2014 per i passeggeri Vueling provenienti dall’estero, e la capitale francese. È questa la grande novità per la prossima
stagione estiva dall’aeroporto meneghino. Sono previste due frequenze il lunedì, il giovedì, il venerdì e la domenica, mentre una sola frequenza giornaliera il martedì e il mercoledì. Si allarga quindi l’offerta dei collegamenti diretti internazionali, che contano anche le destinazioni spagnole di Barcellona, Bilbao e Ibiza. A partire dal 20 giugno, inoltre, il vettore avvierà la seconda rotta internazionale Bari-Parigi Orly. Il collegamento, già testato dai passeggeri della compagnia in occasione dello scorso Natale, sarà operato il mercoledì e il sabato a bordo di un Airbus A320 con 180 posti. Saranno confermate anche la rotta BariFirenze, operata quattro volte alla settimana, e la Bari-Barcellona (due voli alla settimana che saliranno a quattro a partire da agosto). Infine, novità da Brindisi, che a sua volta per la prossima stagione avrà un collegamento diretto con Barcellona (due voli settimanali che diventeranno tre nel mese di agosto).
RYANAIR: ACCORDO CON L’AEROPORTO DI MILANO BERGAMO Ryanair ha siglato un nuovo accordo di crescita pluriennale con l’Aeroporto di Milano Bergamo, in base al quale la low cost pianifica di accrescere il suo traffico nel corso dei prossimi anni (entro marzo 2016) a oltre 8 milioni di clienti (dai 7 milioni dello scorso anno), e di continuare ad accrescere questo traffico fino a oltre 9 milioni di clienti all’anno entro il 2020. Ryanair ha anche lanciato una nuova rotta per/da Copenaghen e ha annunciato di aver registrato un record di prenotazioni anticipate sulle sue altre due nuove rotte da Milano Bergamo – Crotone e Lisbona – che partiranno nell’estate 2015.
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Dati e ricerche Previsioni per il 2015
La lenta ripresa è iniziata Nonostante il perdurare della crisi economica, nel 2015 si prevede una crescita del business travel italiano, con un incremento moderato dei volumi di spesa e delle tariffe aeree e alberghiere. Tra i trend prevalenti nella gestione delle trasferte compaiono le tecnologie mobile e la sicurezza dei dati di Massimiliano Sarti
AEREI IN TESTA Il ventilato sorpasso della rotaia sui voli, lungo la direttrice Milano-Roma, non è avvenuto: nel 2014 il rapporto tra i due mezzi di trasporto è rimasto infatti pressoché invariato rispetto al 2013, con il 48% delle imprese italiane pro ferrovia e il 52% pro aereo.
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utta colpa del mutamento del paradigma dei consumi, a causa del quale sale la fiducia ma non la spesa. È questa la motivazione alla base della previsione errata di due anni fa, quando l’Uvet travel index 2013, l’indice che stima l’andamento del prodotto interno lordo italiano sulla base della stretta correlazione tra economia nazionale e trend del business travel, aveva calcolato per il 2014 un pil in crescita di ben l’1%. Una previsione che, in realtà, si è rivelata un’illusione, tanto ormai pare assodato che l’anno appena terminato si chiuderà ancora con numeri in territorio negativo. Il problema è che le stime si basano sugli indicatori di aspettativa e la crisi è stata talmente profonda da aver mutato almeno parzialmente il senso della parola fiducia: «Se
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prima significava credere in un futuro prossimo dalle prospettive migliori, oggi vuol dire semplicemente aspettarsi che le cose non peggioreranno», racconta Valerio De Molli, manager partner di The European House Ambrosetti: lo studio che dal 2012 calcola l’indice sulla base dei dati di business travel raccolti da Uvet American Express tra un campione di 700 imprese rappresentative dell’economia italiana. La corrispondenza tra trend dei viaggi d’affari e pil, insomma, permane; a mutare sono i modelli di interpretazione dei sondaggi predittivi. Ecco allora che l’Uvet travel index quantifica per il 2014 un prodotto interno lordo in calo dello 0,37% e per quest’anno una mini-ripresa da +0,7%. Stime che non si discostano poi molto da quelle rilasciate recente-
mente da Istat (rispettivamente –0,3% e +0,5%), Centro Studi Confindustria (–0,5% e +0,5%) e Ocse (-0,4% e +0,2%). I numeri sull’andamento dell’economia italiana sono stati rivelati durante l’edizione 2014 del BizTravel Forum, l’evento meneghino sui viaggi d’affari organizzato da Uvet American Express. E come ogni anno, il network agenziale ha pubblicato anche il suo tradizionale Business travel survey, che organizza per l’occasione tutti i dati raccolti in modo da tracciare un quadro panoramico dei trend di settore. Dall’indagine emerge un’immagine tutto sommato dai contorni positivi, seppur appiattita su livelli decisamente inferiori agli standard precrisi. È così che, nei primi nove mesi del 2014, sono cresciute sia la
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Dati e ricerche Previsioni per il 2015
quantità delle trasferte, sia le spese di viaggio, aumentate rispettivamente di otto e cinque punti percentuali rispetto allo stesso periodo di due anni fa. Ciononostante i volumi, e di conseguenza i fatturati, rimangono ancora molto lontani dai record del 2007, quando il numero dei voli business aveva raggiunto un picco del 16% superiore alla quota dell’anno base 2001. I dati riferiti al 2013 ci dicono infatti che le trasferte aeree non raggiungono i 30 milioni: un valore che si pone appena il 2% sopra a quello di dodici anni prima. Cifre e dati, questi ultimi, influenzati da un andamento contraddittorio dei trend del business travel che, sempre al 2013, registrano per il terzo anno consecutivo dinamiche a tre velocità: a una destinazione Italia in contrazione in termini di volumi (–0,6% rispetto al 2012), corrispondono infatti un’Europa sostanzialmente stazionaria (+0,2%) e delle rotte intercontinentali in decisa salute (+3,8%). La crescita delle trasferte a lungo raggio traina quindi le spese complessive per viaggi d’affari delle imprese italiane che, a prezzi correnti, salgono a quota 18,8 miliardi di euro, aumentando di circa il 2,1% rispetto al 2012: un passo leggermente superiore al tasso di inflazione medio del 2013,
che secondo l’Istat è stato dell’1,2%. Disaggregando il dato sulla spesa si scopre, in particolare, che mentre la componente internazionale avanza del 4%, sostenuta sia da fattori reali, sia degli effetti degli aumenti dei costi del petrolio, la spesa nazionale scende dell’1,3%: un dato negativo su cui pesa certo il calo delle trasferte e del numero dei pernottamenti, ma anche lo spostamento degli acquisti dai passaggi aerei alla meno costosa Alta velocità ferroviaria. Proprio l’anno scorso sembrava peraltro scontato il sorpasso della rotaia sui voli lungo la direttrice Milano-Roma. Sorpasso che invece non è avvenuto: il rapporto tra i due mezzi di trasporto è rimasto infatti pressoché invariato rispetto al 2013, con il 48% delle imprese italiane pro-ferrovia e il 52% pro-aereo, dopo che la riduzione dei tempi garantiti dall’Alta velocità aveva fatto guadagnare al treno ben dieci punti percentuali in appena due anni (nel primo quadrimestre 2012, la quota volo era attorno al 62%). Altre tendenze consolidate paiono, al contrario, proseguire la loro rotta anche nel 2014. A cominciare dalla competitività del comparto dei viaggi d’affari organizzati, che continua a generare efficienza: in termini numerici, in particolare, tra
gennaio 2006 e settembre 2014, l’inflazione è stata del 19,4%, mentre l’incremento dei prezzi nel settore trasporti si è attestato attorno al 29,1%. In tale contesto, le tariffe del business travel managed sono invece scese del 31,4%. In pratica, spiega con un esempio la stessa indagine Uvet, a parità di caratteristiche e condizioni di viaggio, una trasferta, per cui nove anni fa si spendevano 100 euro, oggi costa 68,6 euro, mentre se i prezzi avessero seguito la media di quelli dei trasporti, tale cifra sarebbe salita a quota 129,1 euro. Le difficoltà economiche favoriscono, infine, la perdurante tendenza delle imprese italiane a cercare nuovi sbocchi di mercato al proprio business: in particolare se da una parte diminuisce l’importanza di destinazioni classiche come quelle nordamericane, il cui peso relativo nel totale del traffico intercontinentale scende dal 37,9% dei primi nove mesi del 2013 al 36,3% dei medesimi tre trimestri dello scorso anno, da un altro canto crescono le mete emergenti come il Far East (dal 26,7% al 27,3%), il Medio Oriente (dal 10,6% all’11,1%), il Sud America (dall’8% al 9,1%), l’Africa (dal 3,2% al 3,3%) e la parte centrale del Nuovo continente (dal 2,1% al 2,3%).
TRASFERTE MENO CARE A parità di caratteristiche e condizioni di viaggio, una trasferta, per cui nove anni fa si spendevano 100 euro, oggi costa 68,6 euro.
Costo medio per room night nelle principali destinazioni nazionali (euro) 200
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■ Gen-Set 2013 ■ Gen-Set 2014
50 0 Firenze
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Fonte: Business Travel Survey 2014
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Dati e ricerche Previsioni per il 2015
III 2013 IV 2013
I 2014
II 2014
Particolarmente interessante appare, a quest’ultimo proposito, un’altra correlazione chiave individuata da The European House Ambrosetti: esisterebbe infatti una proporzionalità diretta tra i trend dei viaggi d’affari e le esportazioni italiane verso molti mercati internazionali. Nel periodo 2006-2013 e nell’area dei cosiddetti Brics, per esempio, tale correlazione, misurata su una scala che va da 0 (minima) a 1 (massima), si situerebbe tra lo 0,70 della Russia e lo 0,93 della Cina. Questi valori, tradotti in termini concreti, significano che un aumento nel volume del business travel, in direzione delle stesse due nazioni, si riverbera, per il 70%, sulle esportazioni verso il Paese euro-asiatico e, per il 93%, su quelle destinate all’ex Celeste impero. Se a ciò si aggiunge, prosegue l’analisi The European House Ambrosetti, il fatto che l’export italiano verso tutti i mercati Brics è cresciuto, negli otto
anni presi in esame, a ritmi inferiori alla media mondiale, si può ragionevolmente dedurre come la leva dei viaggi d’affari possa essere utilizzata anche per spingere e favorire ulteriormente il dinamismo delle nostre esportazioni. Crescita nel Vecchio Continente Il futuro, insomma, sembra oggi meno grigio che in passato. E questo, nonostante alcuni fattori critici, tra cui la crisi ucraino-russa, il rallentamento dell’inflazione nel Vecchio Continente, il crescente debito in Cina e il calo dei prezzi del petrolio, possano giocare nei prossimi mesi un effetto negativo sulla domanda di viaggi e sulle tariffe, così come sottolinea un’altra recente indagine di livello europeo. Il Bti outlook Western Europe, realizzato dalla Global business travel Association (Gbta), conferma infatti l’andamento moderatamente positivo del 2014 già regi-
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strato dal Business travel survey: la spesa per i viaggi d’affari, nei cinque mercati analizzati (Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna) sarebbe in particolare cresciuta del 4,9% rispetto al 2013, facendo in questo modo registrare l’incremento maggiore dal 2010. «Dopo avere vissuto molti trimestri di riduzione, il Vecchio continente sembra stabilizzarsi e iniziare una fase di recupero», spiega il direttore regionale Gbta per l’Europa, Catherine McGavock. «Dobbiamo superare ancora molti ostacoli, ma le tendenze stanno finalmente mutando segno: a un solido 2014 dovrebbe quindi seguire un 2015 altrettanto positivo per il business travel», tanto che la stessa Gbta stima per l’anno in corso un ulteriore aumento del 6,6% della spesa in viaggi d’affari nei cinque mercati considerati. E anche se le performance del business travel italiano complessivo appaiono decisamente inferiori (+1,4% nel
Fonte: Business Travel Survey 2014
1.406
1.455
1.418
1.371
1.337
1.363
1.392
1.336
1.354
1.356
1.398
387
404
398
387
379
394
390
374
371
385
371
225
238
228
225
217
224
233
225
221
240
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II 2012
III 2014
Fonte: Business Travel Survey 2014
Costo medio del biglietto per tipo di viaggio (euro)
I 2012
■ Tax ■ Amount
144
90 143
92 126
88 129
II 2013
91
I 2013
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86
85 151
III 2012 IV 2012
134
II 2012
143
I 2012
166
197
Nel 2014 la spesa per i viaggi d’affari in Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna è cresciuta del 4,9% rispetto al 2013, facendo in questo modo registrare l’incremento maggiore dal 2010.
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SPESE IN CRESCITA IN EUROPA
82
76
78
Dinamica del prezzo medio del biglietto areo: rotte nazionali
III 2012
IV 2012
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I 2013
II 2013
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IV 2013
I 2014
II 2014
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Intercontinentale Europeo Domestico
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Dati e ricerche Previsioni per il 2015
2014 e +2% nel 2015), sensibilmente più in linea con i trend degli altri mercati sono le aspettative relative alla spesa per le trasferte internazionali che, dopo il +4,7% registrato l’anno scorso, dovrebbero crescere del 6,7% nel 2015. A ritmi decisamente superiori è destinata in ogni caso ad aumentare la domanda proveniente dai mercati emergenti come la Cina, l’India e il Brasile. E ciò, unitamente al ritorno alla crescita delle economie avanzate, e a un limitato incremento dell’offerta, si tradurrà, con ogni probabilità, in una pressione al rialzo sulle tariffe. Lo sottolinea un’altra indagine Gbta, realizzata questa volta in collaborazione con il network Carlson Wagonlit Travel (Cwt). «I travel manager da noi interpellati per il Global travel price outlook 2015», racconta il vicepre-
sidente Gbta, Joseph Bates, «si aspettano in effetti aumenti nelle tariffe per molti servizi di viaggio, soprattutto i voli (+2,2%) e gli hotel (+2,6%)». Stabili appaiono invece le tariffe dei trasporti via terra, caratterizzati da una generale abbondanza di offerta. Per quanto riguarda poi nello specifico l’Italia, i buyer si attendono lievi incrementi per i biglietti aerei (+0,8%) e le prenotazioni alberghiere (+1%), mentre per la mobilità via terra prevedono un calo dell’1,1%. Un anno all’insegna del mobile Secondo una ricerca annuale condotta da Cwt su oltre 1.100 travel manager, ad avere l’impatto più significativo sulla gestione dei viaggi d’affari quest’anno saranno la sicurezza dei dati e la tecnologia
mobile. In particolare, i manager con responsabilità globale considerano la disponibilità di big data, l’andamento dell’economia globale e la New Distribution Capability di Iata come gli elementi che influenzeranno maggiormente la loro attività. I travel manager con responsabilità regionali, invece, percepiscono altri temi come più significativi nelle loro aree: in Asia-Pacifico i responsabili viatti sottolineano in particolare il ruolo dei vettori low cost; in Europa il trend più rilevante risulta essere la Corporate Social Responsibility (CSR); in America Latina il focus è attribuito al contesto economico e politico globale e alla sharing economy; nel Nord America, infine, le tecnologie mobile risultano la voce che avrà il maggior impatto sulla gestione del travel. ●
E LE TARIFFE AUMENTANO I travel manager si aspettano per quest’anno aumenti nelle tariffe di molti servizi di viaggio, soprattutto i voli (+2,2%) e gli hotel (+2,6%).
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News Hotellerie
IN BREVE Wi-fi gratuito in Hyatt Hyatt Hotel Corporation ha annunciato che da febbraio 2015 la connessione wi-fi gratuita, in precedenza offerta solo ai membri del programma fedeltà del gruppo, è estesa a tutti gli ospiti in tutti gli hotel Hyatt nel mondo. Dove possibile, i titolari delle card Hyatt Gold Passport Diamond e Platinum potranno accedere a un servizio wi-fi premium.
A LUGANO NASCE IL LAC
NUOVI AFFILIATI IN BEST WESTERN
Sarà inaugurato a Lugano il prossimo settembre il LAC, Lugano Arte e Cultura, grande polo culturale e location di prestigio a solo un’ora da Milano e da Malpensa. Affacciata sul lungolago, è la più importante opera pubblica realizzata nel Canton Ticino negli ultimi anni. Costata oltre 200 milioni di euro, offre un auditorium da 1000 posti, ampie aree espositive, sale panoramiche per eventi e parcheggio sotterraneo. Il LAC aspira a diventare un motore per il rilancio della città integrandosi in modo complementare con il
Best Western ha rafforzato la sua presenza a Genova, Modena e MontegrottoAbano Terme (PD). Nel capoluogo ligure il Best Western Hotel Moderno Verdi, 4 stelle in zona Brignole, consente di raggiungere facilmente la stazione, la metro Brignole, la Fiera, il Centro Congressi Porto Antico e l’Acquario, oltre agli snodi autostradali e l’aeroporto. Ricavato all’interno di un prestigioso palazzo Liberty e interamente rinnovato, dispone di 87 camere tra cui 7 Superior, alcune dotate di idromassaggio e letto King-Size. Il ristorante interno “Rigoletto” offre una cucina ispirata alla tradizione ligure. Garage privato collegato direttamente con la hall e Lounge Bar completano l’offerta. A Modena il Best Western Premier Hotel Milano Palace si trova nelle immediate vicinanze di piazza Grande, del Duomo e dalla Torre della Ghirlandina. Di proprietà da oltre 100 anni della famiglia Faenza, è stato sottoposto a un radicale restyling. Dispone di 55 camere rinnovate con arredi di prestigio, una sala meeting, un centro benessere, lounge bar, parcheggio privato e servizio shuttle su prenotazione. Infine, il Best Western Hotel Terme Imperial di Montegrotto-Abano Terme si trova all’interno di un parco naturale di 30mila metri quadri e dispone di 115 camere progettate in totale assenza di barriere architettoniche. L’hotel offre un Thermal&Beauty Center che sfrutta le virtù terapeutiche dell’acqua delle Terme Euganee. All’interno sono inoltre disponibili due piscine, spazi per attività sportive e di relax. A completare l’offerta dell’albergo, ristorante interno, parcheggio gratuito e servizio di navetta.
Palazzo dei congressi, con Villa Ciani e il centro espositivo. Il tutto coadiuvato da oltre 3500 camere di cui 500 in strutture a 5 stelle e quasi 800 in 4 stelle. Per la promozione dell’offerta congressuale è stato creato il Lugano MICE Convention Bureau, che offre gratuitamente l’aggiornamento costante sulle novità del settore e un servizio di consulenza.
ACCOR E HUAZHU IN CINA Accor e Huazhu Hotels Group hanno siglato un’alleanza strategica che permetterà ai due gruppi, che contano 2000 strutture complessive, di 30
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accelerare il proprio sviluppo in una regione che sta vivendo una crescita rapidissima di clientela domestica e che è il primo mercato turistico in uscita in tutto il mondo. Accor continuerà a operare e sviluppare tutti i suoi marchi di lusso e upscale in Cina: Sofitel, Pullman, MGallery e The Sebel. Huazhu diventerà un azionista di minoranza (10%) del settore lusso e upscale di Accor in Cina facendolo beneficiare dei suoi rapporti privilegiati con i principali partner e investitori della regione per accelerare il suo sviluppo. I 144 hotel Accor in Cina
continueranno a operare secondo gli standard internazionali. Beneficeranno della distribuzione globale e dei programmi fedeltà già in essere, così come del sostegno della rete di Huazhu e della sua reputazione in Cina. Nell’ambito di questa partnership, Accor avrà una partecipazione del 10% in Huazhu e siederà nel Consiglio di amministrazione del gruppo. L’accordo offrirà inoltre ai titolari dei due programmi di fidelizzazione (47 milioni di iscritti) l’accesso a una rete combinata di oltre 5600 alberghi nel mondo.
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News Hotellerie
IN BREVE A Berlino Presso l’Hotel Zoo, elegante struttura della catena Design Hotels, ha aperto i battenti il Grace Restaurant, che si propone come nuovo indirizzo di riferimento per gli amanti della buona cucina: di 200 metri quadrati e con 115 coperti, è arredato secondo gli ultimi dettami del design, si affaccia su due terrazze ed è accessibile da un ingresso separato. L’Hotel Zoo Berlin è stato sottoposto a radicali lavori di ristrutturazione nel 2014. Offre 145 camere e suite, una terrazza all’ultimo piano e un giardino d’inverno.
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CONGRESSI A RIVA DEL SOLE Per meeting all’insegna dell’ecosostenibilità e del benessere ci si può rivolgere al Riva del Sole Resort&Spa, struttura situata a Castiglione della Pescaia, nel cuore della Maremma Toscana. Immerso in una pineta di 27 ettari, il complesso conta un albergo a quattro stelle con 160 camere dotate di aria condizionata, tv satellitare, telefono, cassaforte, minibar, asciugacapelli, tutte con balcone o terrazzo. Offre inoltre un residence composto da 182 appartamenti suddivisi in 3 tipologie: bilocali in palazzine su due piani, trilocali e monolocali su un unico livello. In tutte le aree comuni è accessibile il servizio wi-fi. Numerosi i servizi e gli sport praticabili: campi da tennis, calcetto, sport nautici, percorso footing di 1,25 km, minigolf, golf (18 buche a 20 km), equitazione (a 10 km). E ancora: bancomat, negozi, supermercato, ristorante, pizzeria, bar, enoteca, tabacchi, edicola, parrucchiere, infermeria, parafarmacia, servizio di lavanderia e stazione di servizio carburante con noleggio di biciclette. A Riva del Sole è possibile organizzare sia incontri aziendali che incentive ed educational. L’hotel infatti dispone di un
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attrezzato Centro Meeting &Congressi composto da 8 sale, da 26 a 300 metri quadrati, tutte con luce naturale: dalle sale The Crown o Da Vinci che possono ospitare fino a 300 persone alla sala Mimosa (150 posti) o le sale gemelle Giotto e Raffaello, che possono essere unite per una capienza massima di cinquanta persone. Per feste e ricevimenti il Club Riva, con una capienza che varia fra 50 e 150 persone e l’accesso alla terrazza, è la location ideale per l’organizzazione di pranzi business, cene di gala e cocktail party. Tutte le sale sono dotate di connessione wi-fi e tecnologia audio-video. Ma la venue ha anche un’altra vocazione, quella per la remise en forme che si realizza nel centro benessere la nuova Rasena Spa con 3 piscine, idromassaggio, sauna, bagno turco, percorso Kneippe, palestra, solarium.
PERFORMANCE POSITIVE PER MELIÁ Durante la Fitur, fiera del turismo di Madrid, il gruppo alberghiero spagnolo Meliá ha annunciato i positivi risultati ottenuti grazie al piano strategico 2012-2014. Il portafoglio della compagnia è stato incrementato con l’apertura di 100 nuove strutture. Inoltre, la società ha messo a segno un’importante riduzione del debito, trend destinato a proseguire nel corso del 2015. Infine, ha registrato una crescita delle vendite sia attraverso le agenzie di viaggio sia sui suoi canali diretti: in particolare, le prenotazioni sul sito Melia.com sono cresciute di ben il 25% negli ultimi tre anni. «Il nostro Piano Strategico ci ha consentito di gestire in maniera attenta anni difficili e di rafforzare la nostra leadership in Spagna, ma anche la presenza a livello
internazionale». Nella sola Spagna, Meliá ha aperto 24 nuovi hotel, per un investimento complessivo di 475 milioni di euro dal 2008 a oggi.
IL KURHAUS DI MERANO L’Azienda di Soggiorno di Merano sta puntando sulla promozione del turismo congressuale, fornendo il supporto organizzativo necessario per sostenere le aziende e le istituzioni che sceglieranno questa città per l’organizzazione di eventi. La città di Merano sin dal 1886 ospita congressi di grande rinomanza: a settembre di quell’anno, infatti, si riunirono a Merano i “medici di tutte le nazioni” e la città accolse un gran numero di persone, alcune delle quali anche di fama mondiale. Da allora diventò luogo d’incontro per molte manifestazioni e con il restauro del Kurhaus negli anni ’80, finalmente Merano guadagnò un luogo adatto a ospitare ogni genere di congressi e convegni. Il Kurhaus, che è diventato l’edificio più rappresentativo di Merano, dispone di diverse sale per l’organizzazione di eventi, ma la principale e più richiesta, è il Kursaal. Questo sontuoso salone, con decorazioni e ornamenti in stile Liberty, contiene da 90 a 1000 posti a sedere. Il Kursaal dispone di un equipaggiamento completo tra cui palcoscenico scorrevole ad elevazione automatica, attrezzatura tecnica d’avanguardia e schermo gigante. Altre sale del Kurhaus adatte ad ospitare convegni e meeting sono il Pavillon des Fleures, la sala Ohmann e le sale Lentner e Czerny, tutte attrezzate con apparecchiature audio e video e in grado di accogliere da 12 a 300 persone.
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L’intervista Choice Hotels
Lontani dalle mode passeggere Il modello Choice secondo il ceo della compagnia Stephen Joyce: un prodotto senza fronzoli, ma vicino alle reali necessità dei viaggiatori d’affari: camere confortevoli, connessione wi-fi, ristorazione on demand e spazi che trasmettano l’atmosfera della destinazione in cui ci si reca di Massimiliano Sarti
Obiettivo Turchia La Turchia è la new entry della strategia di espansione Choice in Europa. Oltre al Clarion Hotel & Suites Istanbul Sisli da 135 camere, inaugurato a giugno 2014, la compagnia prevede infatti, quest’anno, l’apertura del Clarion Hotel Istanbul Airport North (237 stanze), mentre un accordo preliminare è stato già firmato per un Quality Hotel, che dovrebbe sorgere alla foce del celebre Corno d’oro. Obiettivo di massima del gruppo: raggiungere quota 80 strutture nel Paese. 34
oncentrarsi sulle esigenze reali dei viaggiatori, come la qualità dei servizi, il comfort dei letti e la connessione Internet, rifuggendo le sirene delle mode contemporanee, ben simboleggiate dal proliferare di brand lifestyle e di design. È questa la ricetta di Choice Hotels per attirare la clientela business: un segmento di mercato tanto importante per la compagnia da garantire mediamente quasi l’80% del fatturato complessivo generato dagli hotel del Vecchio continente. «Se assicuri una camera confortevole, ottimi servizi e una connessione web adeguata soddisfi l’80% della domanda business», racconta il presidente e ceo della compagnia, Stephen Joyce. «E tutti i nostri hotel, per esempio, offrono sempre il wi-fi gratuito». Poi certo esistono anche tendenze di lungo periodo. Ma più che di design contemporaneo, si parla qui di senso della destinazione: «È un’esigenza emersa una quindicina di anni fa, che oggi è diventata pressoché globale», aggiunge Joyce. «Chi si sposta in un’altra città preferisce quasi sempre alloggiare in strutture in grado di trasmettere almeno una parte del carattere del posto». Il modello Choice, basato sul rispetto di standard flessibili e presente in Europa con poco meno di 500 strutture distribuite nei brand Comfort, Quality, Ascend e Clarion, si prefigge di rispondere alla domanda di chi vuole vivere, anche solo per breve tempo, l’esperienza delle destinazioni in cui si reca. Anche i nuovi viaggiatori, quelli che a livello internazionale vengono definiti i Millennial, ossia i nati tra gli anni Ottanta e l’inizio del nuovo Secolo, si preoccuperebbero, secondo Joyce, prima di tutto delle
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loro necessità più pratiche e immediate, piuttosto che del design di una struttura: «Tra le loro esigenze prioritarie, una ristorazione on demand, aree fitness aperte 24 ore e magari un menu di cuscini dalle caratteristiche differenti, per poter scegliere quello più adatto alle proprie abitudini». Tutto ciò non vuol dire però che Choice non si curi delle nuove tendenze. Negli Usa, per esempio, il giovane brand CambriaSuites mira a soddisfare le richieste lifestyle proponendo agli ospiti ambienti comuni polifunzionali, dove è possibile socializzare, lavorare, tenere piccoli meeting e godere di un’offerta di ristorazione flessibile. «Attualmente abbiamo una ventina di queste strutture già attive tra Stati Uniti e Canada, e altrettante in pipeline. Ma prima di introdurre questo marchio in Europa attendiamo di raggiungere almeno quota 75», specifica Joyce. «Il problema, nel Vecchio Continente, è che spesso mancano gli spazi adeguati a costruire questo tipo di strutture». L’Europa è tuttavia al centro dei piani di espansione della compagnia. Lo dimostra, tra le altre cose, l’arrivo di tre nuove risorse sviluppo negli uffici centrali di Amster-
dam, di cui una già attiva e le altre in fase di selezione e ricerca. Per attirare nuovi hotel, «possibilmente anche tramite la stipula di accordi multipli», Choice Hotels punta quindi a trasformarsi da mero gruppo di franchising con esclusivi compiti di distribuzione, a società in grado di offrire agli alberghi partner servizi tecnologici convenienti e all’avanguardia, come per esempio il property management system ChoiceAdvantage, che sfrutta tutte le potenzialità della nuvola (cloud), per garantire efficienze di scala in termini di costi e di standard operativi. Ma la compagnia è pure disposta, in determinate circostanze, a partecipare con capitali propri a progetti di investimento di terzi, fornendo quello che in gergo viene chiamato key-money, al fine di incentivare nuove costruzioni e conversioni di strutture esistenti, nonché concedere crediti ai propri franchisee, fornire agli stessi le garanzie utili ad accedere alla leva finanziaria e acquisire quote strategiche in piccoli gruppi alberghieri. Il tutto rimanendo però fedeli al proprio tradizionale modello assetlight che gode oggi di ottima salute, tanto che i primi sei mesi del 2014 hanno visto il margine operativo lordo (ebitda), generato dalle attività di franchising della compagnia, salire a quota 214,3 milioni di dollari (+5% rispetto allo stesso periodo del 2013).«Ma è soprattutto nel lungo periodo che la nostra compagnia si è rivelata profittevole», conclude Joyce. «Lo dimostrano i numeri relativi al periodo peggiore della recente crisi economica, quando i nostri utili sono scesi appena del 9%, mentre molti grandi gruppi internazionali sperimentavano tracolli del 70%-80%». ●
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Destinazioni Detroit
In the D Detroit, la capitale del Michigan, è tornata di recente sotto i riflettori per la fusione Fiat - Chrylser e il fallimento della municipalità, unico caso negli Usa di queste proporzioni. Un viaggio nella Motor City che cerca di riemergere dalla crisi consente di calarsi nella storia americana dell’ultimo secolo, tra auto, musica e arte. “The D” è un concentrato di cultura a stelle e strisce di Simona Silvestri
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etroit è l’America. Parola di Anthony Bourdain, famoso cuoco, scrittore, showman e viaggiatore newyorkese. Perché qui, nella Motor City - la capitale dell’auto, sede delle Big Three (Ford, Gm e Chrysler), detta affettuosamente dai suoi abitanti “the D” - è nato il sogno americano: «Io amo Detroit. Penso sia bella. Penso che sia ancora una delle più belle città d’America». «La realtà è che gli americani non amano Detroit. Questa città è un simbolo di decadenza urbana. Le aziende non riescono ad attrarre talenti, i turisti la evitano», commenta Fabrizio Ricci, partner della società di consulenza multinazionale KPMG, spesso negli Usa per motivi d’affari, e in particolare a Detroit. «Un pit stop qui in realtà risulta interessante, per esempio durante un viaggio a Chicago, che si trova a poco più di un’ora d’aereo o quattro ore in auto. Ci si cala nella cultura locale e si fa esperienza di una qualità tutta americana che
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è la capacità di rigenerarsi dopo una sconfitta». Il declino di Detroit è di vecchia data. Inizia nel 1973 con la crisi petrolifera che scuote l’industria dell’auto a stelle e strisce. Già dalla fine degli anni Sessanta era in corso il fenomeno “migratorio” dei bianchi verso i sobborghi. Lasciano intere zone della città cambiandone completamente la demografia. Se negli anni Cinquanta, in pieno boom economico, gli abitanti erano quasi 2 milioni, oggi la capitale del Michigan ne conta meno di 700mila e più di due terzi
sono afro americani. Il film 8 Mile di Curtis Hanson con Eminem, rapper bianco di Detroit, fotografa con intelligenza il degrado di questa città nel 1995. La 8 Mile Road è una linea di demarcazione, fisica e culturale, che separa i bianchi della periferia a nord, con le tranquille cittadine punteggiate di villette e giardini, dalla città sempre più povera e nera. In mezzo una terra di nessuno, pericolosa e spettrale, fatta di case e fabbriche abbandonate. L’ultima sconfitta di “the D” è clamorosa. ll 18 luglio 2013 Detroit dichiara bancarotta: il più grave caso di fallimento municipale nella storia degli Usa con un debito di 18 miliardi di dollari. Il governatore del Michigan affida l’amministrazione straordinaria al commissario Kevyn Orr che presenta un piano di emergenza feroce ma necessario. I drastici tagli si accompagnano alle azioni di risanamento: mille nuovi lampioni e cento abitazioni vuote demolite ogni
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Due passi nel verde Per rilassarsi si può visitare Belle Isle, isola parco situata nel fiume Detroit.
settimana per rendere più sicura una città con il 30% degli edifici in stato di abbandono. Secondo le statistiche stilate ogni anno dall’Fbi Detroit è la città più pericolosa degli Usa. La buona notizia è che l’11 dicembre 2014 è entrato ufficialmente in vigore il piano di ristrutturazione con l’obiettivo di dimezzare il debito. Fuori dalla bancarotta Detroit torna nelle mani del sindaco e del consiglio comunale. «Si apre un nuovo capitolo per la città», ha annunciato il governatore del Michigan, Rick Snyder. Com’è l’impatto con Detroit? «In aeroporto sono abituati a vedere gli italiani – risponde Fabrizio Ricci – perché con la fusione tra Fiat e Chrysler il nostro rapporto con Detroit è cambiato. Il Metro Airport è vicino alla città, è funzionale e il treno interno che attraversa il terminal principale è stato costruito da un’azienda italiana. “The D” si rivitalizza a gennaio, nonostante il freddo glaciale, durante il Naias, il salone dell’auto più importante del Nord America. Si tiene al Cobo Center, un mega centro congressi, uno dei più grandi degli Usa. Tra il vecchio centro e il fiume, nei grattacieli del Renaissance Center, c’è
il quartier generale della General Motors. Le altre due Big dell’auto si trovano a circa 20 chilometri dalla città. Detroit è cresciuta durante il boom dell’industria automobilistica ed è stata costruita pensando agli spostamenti in auto (la Davison Freeway, prima autostrada al mondo, è stata costruita qui). Dal punto di vista urbanistico è sviluppata in orizzontale più che in verticale, anche se i grattacieli, simbolo di successo, non mancano. Da girare con l’auto, è poco adatta ai pedoni. «Da Downtown, che si affaccia sul fiume Detroit, la città si allarga a nord verso Midtown e New Center. Fuori da queste tre aree contigue c’è
un’enorme no man’s land dove le case hanno le assi alle finestre, e grandi fabbriche, che non si sa come riconvertire, sono in disuso. Alcune di queste zone sono quartieri ghetto degli afro americani. È inquietante e nello stesso tempo può essere di un certo interesse, con le dovute precauzioni, attraversarle in macchina per farsi un’idea della storia di Detroit. A 10 minuti di auto da Downtown, muovendosi verso ovest, si raggiunge la Michigan Central Station, un imponente edificio di gusto neoclassico abbandonato alla fine degli anni Ottanta, che è stato il set di alcuni film hollywoodiani, tra cui “Transformers”. Guidando fuori da “the D” oltre la 8 Mile Rd si trovano eleganti zone residenziali costruite ai tempi dei magnati dell’auto dove la popolazione è a maggioranza bianca, anche se non esclusivamente. Chi può lascia la città e si trasferisce a Birminghan, Royal Oak, Troy, Berkley. Sono a circa mezz’ora di macchina dal centro. Grosse Pointe sul lago St. Claire è un’esclusiva area residenziale appena a nord- est di Dowtown Detroit». Che cosa consiglierebbe di fare in 48 ore a Detroit? «Come sempre negli Usa colpiscono i grandi spazi. Downtown è piccola e d’estate si può fare una passeggiata sul Riverfront. Da lì si vede la città canadese di Windsor, al di là del fiume. Sempre d’estate so-
Destinazioni Detroit
Let’s meet at Cobo Rinnovato e ampliato, il Cobo Center offre 67.000 mq di spazio espositivo in 5 sale modulari che misurano da 9 a 18 mila mq (www.cobocenter. com). Dal 1965 al Cobo Center si svolge ogni anno, a gennaio, il North American International Auto Show (Naias), la fiera del mercato dell’auto (www.naias.com).
Fabrizio Ricci, partner di KPMG. A fianco, alcune fabbriche abbandonate nell’area a nord di Downtown. In alto, l’atrio del Cobo Center. Nella pagina a fianco, la skyline della città, riconoscibile per il Renaissance Center, uno dei più celebri grattacieli cittadini.
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Grande musica A Detroit è stata fondata la casa discografica Motown, che ha lanciato artisti come Diana Ross & The Supremes, Stevie Wonder, Marvin Gaye. Oggi la sede è stata trasformata in un museo (www.motownmuseum.org).
Destinazioni Detroit
Detroit Urban Art Dalla fine degli anni Ottanta l’artista nero Tyree Guyton ha creato The Heidelberg Project (www.heidelberg.org), nell’omonima strada di un quartiere degradato di Detroit. Il progetto è un controverso esperimento di arte urbana in continua evoluzione. Con il suo numero elevato di edifici abbandonati Detroit è una delle capitali della Street Art.
Sopra, il Cobo visto dall’esterno. Sotto, il Renaissance Center, quartier generale della General Motors. Detroit è la capitale Usa dell’auto e ospita ogni anno il Naias, il salone automobilistico più importante del Nord America. Nella pagina a fianco, il casinò dell’Mgm Grand Detroit.
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no piacevoli i quartieri residenziali, per gli spazi verdi e i piccoli laghi, e Belle Isle, l’isola-parco che si trova nel fiume Detroit, proprio sul confine tra Usa e Canada. «A Downtown si trova anche il Fisher Building, esempio di Art Déco, costruito nel 1928. Altri edifici nello stesso stile si trovano a Midtown. Anche lo stile neogotico è ben rappresentato e i palazzi storici si mescolano con edifici post moderni. Con il Renaissance Center e l’One Detroit Center lo skyline di Detroit è uno dei più riconoscibili. L’architettura della capitale del Michigan è di grande interesse. Imperdibile tra Midtown e New Center il Detroit Istitute of Arts (Dia). Soprattutto i Degas e i Cézanne, la collezione di opere di artisti afro americani e Detroit Industry, il ciclo di murales di Diego Rivera. Interessante il campus di Cranbrook, nel sobborgo di Bloomfield Hills (circa 40 km dal centro), che comprende un’accademia di arte, design e architettura e un museo di arte contemporanea, progettati entrambi da Eliel Saarinen (padre di Eero che studiò a Cranbrook come Harry Bertoia, Charles e Ray Eames e altre figure cruciali del design e dell’architettura del Novecento). Da vedere il
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Motown Historical Museum, nella zona intermedia appena fuori dalla città. La Motown Records, storica etichetta discografica che ha segnato la storia della musica nera con artisti come Diana Ross & the Supremes, Stevie Wonder, Marvin Gaye, i Jackson Five con Michael Jackson, è nata a Detroit. A Dearborn, 15-20 minuti di auto da Downtown, l’Henry Ford Museum, nato dalla collezione privata dell’inventore e industriale americano, comprende una raccolta di macchine d’epoca e diversi oggetti e prototipi. Ce ne sono di curiosi. A Troy
infine c’è uno shopping mall gigantesco, Somerset Collection, che comprende 180 negozi con diversi brand, alcuni di lusso». Vediamo se è davvero “in the D”. Sa che cos’è un Coney? «È un hot dog con carne di manzo tritata, cipolla e senape, tipico di Detroit». Crede che Detroit riuscirà a risollevarsi? «Con la crisi dell’industria pesante la città si è svuotata, lentamente si sta ripopolando ma non credo che
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Arte in mostra Da non perdere il Detroit Istitute of Arts (Dia): la sua ricca collezione include capolavori di Degas, Cézanne, Diego Rivera (www.dia.org).
Destinazioni Detroit
I numeri di Detroit
Detroit in breve Come arrivare Il Detroit Metropolitan Wayne County Airport (DTW) è un hub della Delta Air Lines (it.delta.com). Volano sulla capitale del Michigan anche United (www.united.com), American Airlines (www.americanairlines.it) e altre compagnie internazionali come Lufthansa, Air France, Klm, Alitalia, Air Canada. Il Detroit Metro si trova 32 km a sud ovest della città, nel distretto di Wayne (www.metroairport.com). L’Express Tram interno in 3 minuti attraversa il Terminal McNamara, lungo 1.6 km. Con il taxi si raggiunge il centro cittadino in 30-60 minuti (il doppio del tempo con il bus 125 della Smart).
tornerà mai ai livelli degli anni Cinquanta. C’è un’enorme popolazione di colore, poco istruita, che vive in città mentre i bianchi si sono tutti concentrati nei sobborghi residenziali, che appartengono ad altre municipalità. I neri poveri non sono in grado di pagare le tasse e per questo Detroit è fallita. Speriamo che il ripopolamento del centro sia misto, che si realizzi in modo sensato. I tentativi di invertire la rotta si sono susseguiti negli anni. Uno di questi è stata la creazione dei casinò che sono una fonte di reddito per la città e creano flusso turistico. «Poi c’è il problema delle aree abbandonate che non ha eguali nelle altre città degli Usa. Dan Gilbert, il miliardario americano originario di Detroit, con il gruppo Rock Ventures ha acquistato diversi edifici semi abbandonati del centro e per primo vi ha trasferito gli uffici della Quicken Loans con i suoi 1700 addetti. Poi ha convinto Microsoft, Twitter e la Chrysler a spostare a Downtown alcune delle proprie attività e sta cercando di attrarre le nuove generazioni di startupper. È impegnato a risanare e riorganizzare i servizi di interi quartieri. C’è da augurarsi che le cose vadano per il meglio. Non sarà semplice». ●
688.701 abitanti 359 km² di superficie 103,60 km² di abitazioni disabitate 84mila edifici abbandonati 82,7% di neri/afroamericani Fonte: U.S. Census Bureau
Come muoversi L’area metropolitana di Detroit (4.3 milioni di abitanti) è suddivisa in 5 distretti: Dearborn/Wayne, Downtown Detroit, Greater Novi, Macomb, Oakland. L’auto, che può essere noleggiata in aeroporto, è il mezzo migliore per muoversi su una superficie così estesa. Con l’autostrada da Detroit si può raggiungere in macchina Toronto, in Canada (370 km), Chicago, nell’Illinois (450 km) e le Niagara Falls (380 km). Per spostarsi a Downtown c’è il People Mover, la metropolitana all’aperto sopraelevata che per 4,7 km corre attorno al centro (www.thepeoplemover.com).
Dove dormire Se non c’è un motivo specifico per soggiornare altrove meglio scegliere Downtown. E qui ci si può orientare verso uno degli alberghi delle grandi catene internazionali come il Marriott at the Renaissance Center (www.marriott.com), il Crowne Plaza Downtown Riverfront (www.crowneplaza.com), il DoubleTree Suites by Hilton (www.hilton.com) e il Westin Book Cadillac (www.starwoodhotels.com/westin) oppure l’Atheneum Suite Hotel (preferredhotelgroup.com). Un’alternativa è offerta dagli hotel dei casinò, per sperimentare un’atmosfera tipo Las Vegas. Il MotorCity Casino Hotel (www.motorcitycasino.com), l’Mgm Grand Detroit (www.mgmgranddetroit.com) e il Greektown Casino (www.greektowncasino.com) offrono comfort e divertimento, bar e ristoranti per tutti i gusti.
In Internet Detroit Metro Convention & Visitors Bureau: www.visitdetroit.com Pure Michigan: www.michigan.org
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San Sebastiano Nel Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo (TO) è in programma la mostra “San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento”: 40 opere sulla figura di questo santo nell’arte. Info: www.fondazionecosso.com.
News Dal mondo
FORLÌ Boldini Per comprendere che cosa sia la modernità gli artisti italiani degli ultimi due secoli hanno dovuto per forza volgere lo sguardo all’estero. È questo anche il caso del pittore ferrarese Giovanni Boldini (1842-1931) che ebbe una lunga carriera a Parigi, dopo una prima formazione di studi a Firenze. Divenuto ben presto uno dei punti di riferimento della vita artistica parigina con i suoi splendidi paesaggi, poi con la ritrattistica della miglior società parigina di fine secolo, Boldini potrebbe rappresentare, se non l’unico, almeno uno dei punti di riferimento per la raffigurazione del mondo proustiano. La mostra “Boldini. Lo spettacolo della modernità”, presso i Musei di S. Domenico, offre uno sguardo biografico riepilogativo, ma non solo: si sofferma sul periodo fiorentino (1864-1870), tradizionalmente trascurato e vissuto accanto al movimento dei Macchiaioli. Si avrà modo di osservare il vasto ciclo di dipinti murari realizzato per la villa “Falconiera”, dal nome della famiglia inglese Falconer, di
Collegigliato (Pistoia): paesaggi della realtà toscana e rappresentazioni di vita agreste. Fino al 14 giugno. Per informazioni: www.mostrefondazioneforli.it. MONZA Steve McCurry. Oltre lo sguardo Anni fa, al tempo della guerra russo-afghana, il fotografo americano Steve McCurry fotografò il volto di una bellissima ragazzina afghana. Stampata in copertina della prestigiosa rivista National Geographic nel giugno 1985, la foto divenne ben presto la più riconoscibile nel tempo da parte dell’opinione pubblica e anche il simbolo più evidente dell’arte di un uomo che, pur nella semplicità della sua opera, ha contribuito a dare nuova dignità a un’arte da alcuni considerata al tramonto. Specializzato in ritratti presi in zone di guerra o alle persone appartenenti al cosiddetto “mondo dei vinti”, McCurry è sempre riuscito a cogliere l’attimo in cui tutti i nostri meccanismi di autodifesa scompaiono dinanzi al timore del grande nulla rappresentato dalla morte: solo in quell’attimo si
MILANO Van Gogh. L’uomo e la terra In fuga dalla società moderna e dai propri demoni, Vincent van Gogh rivolse sempre il proprio sguardo inquieto al mondo della natura, con un occhio particolare alla vita delle persone semplici. Insieme alle esperienze legate alle maggiori avanguardie europee e alla ricerca del colore perfetto, quello che cioè potesse rappresentare al meglio lo stato d’animo dell’osservatore – da qui il nome di “post-espressionismo” dato alla sua arte –, quella realtà esterna all’uomo fu sempre ben presente nella coscienza del pittore. Come scrisse in una lettera (nr. 133 del luglio 1880) al fratello minore Théo: «Quello che uno ha dentro traspare anche al di fuori. Uno ha un grande fuoco nel suo cuore e nessuno viene mai a scaldarcisi vicino, e i passanti non vedono che un poco di fumo in cima al camino, e poi se ne vanno per le loro strade». In queste poche parole trapela l’intimo disagio, ma anche la grande spinta estetica di un uomo che volle, fino al gesto estremo del suicidio, creare un’impossibile comunione tra il sé e il creato. Il percorso espositivo della mostra di Palazzo Reale include circa 50 opere, tra cui il celebre Autoritratto del 1887 e il Ritratto di Joseph Roulin (museo Kröller-Müller di Otterlo), mai esposte prima in Italia. Fino all’8 marzo. Orari: il lunedì dalle 14.30 alle 19.30, il martedì, mercoledì, venerdì, domenica dalle 9.30 alle 21.30, il giovedì e il sabato dalle 9.30 alle 22.30. Per informazioni: www.vangoghmilano.it.
può comprendere davvero l’intima essenza dell’animo umano. Inserita in un allestimento originale, la mostra in programma presso la Villa Reale si propone di divulgare a un alto livello le stupefacenti e impressionanti fotografie, apparentemente 40
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semplici, ma dai colori mozzafiato, che svelano una realtà diversa – e del tutto più interessante – del mondo che ci circonda. Fino al 6 aprile. Orari: dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. Per informazioni: www.mostrastevemccurry.it.
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Pinacoteca Savoia Situata nella Manica Nuova di Palazzo Reale, a Torino, comprende una collezione di opere che dal Medioevo arriva al Settecento (www.ilpalazzorealeditorino.it).
News Dal mondo
Viaggi di carta “Occhio, ti manipolo!” “Occhio, ti manipolo” è il nuovo libro del presentatore e formatore Roberto Rasia dal Polo (www.robertorasia.it). Si tratta di un manuale romanzato che svela tutti i segreti che un presentatore usa sul palco durante un evento o in Tv e che chiunque può utilizzare nella vita per migliorare la propria capacità comunicativa e relazionale. Perché la vita è come un evento: la si può subire oppure condurre. Bisogna, infatti, prepararsi, saper respirare, parlare, improvvisare, negoziare e risolvere i conflitti. Ecco perché comunicare è difficile e pochi lo sanno fare bene. Sia sul palco che nella vita. Di facile e intuitiva lettura, il manuale è ricco di spunti ed esercizi concreti dedicati a venditori, manager, formatori e, più in generale, a tutti coloro che credono nell’infinito potere della comunicazione consapevole, sia in azienda che nella vita privata. Roberto Rasia, “Occhio, ti manipolo!”, G-Trip, Gaffi Editore, 12 euro
Berlino In Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin, uno dei capolavori letterari del XX secolo, il protagonista si muove nei bassifondi della Berlino selvaggia degli anni Venti. È un’immagine molto realistica, ma solo parziale, di una città sempre difficile da “afferrare”. Di origine recente, sorta nel XIX secolo dall’unione di piccoli centri, circondata da fiumi, canali, piccoli laghi e da molto verde, Berlino si inserisce nella Germania come luogo dove tutto è possibile. Capitale imperiale, città operaia in tumulto, sede di un impero razziale sconfitto, rasa al suolo dai bombardamenti, divisa in due dalla Guerra Fredda, centro disperato e decadente della gioventù annientata dall’eroina, intenso oggetto di avveniristiche ristrutturazioni, questa città è sempre stata un luogo di richiamo per tutte quelle persone che hanno cercato il nuovo, affascinate dalla possibilità di esperienze artistiche impossibili. Ecco perché Berlino è sempre stata meta privilegiata dei migliori nomi della letteratura, dell’arte e della musica tedesca. Il saggio di Schürer è una mappa culturale, che riesce a tenere unita una tradizionale descrizione di una città con la rappresentazione dei tormenti dell’anima tedesca. Norbert Schürer, Berlino. Ritratto di una città, Odoya, 20 euro
Mondi connessi Tradizione corrente vuole che la narrazione degli eventi contempli unicamente una concezione della storia da un punto di vista occidentale. In particolare nella prima età moderna, approssimativamente nel XVII e XVIII secolo, con il sorgere degli Stati nazionali, già da prima in nuce presso un re o un centro politico, la storia avrebbe perseguito il suo carattere già tracciato dal destino. Solo di recente, ma certamente sotto l’impatto della contestazione economicista del marxismo e l’interazione di discipline differenti come l’antropologia, la sociologia e la filosofia, è diventato sempre più complesso trovare una raffigurazione tematica principale degli avvenimenti. Si unisce oggi alla complessità metodologica e teoretica il grande erudito indiano Saniay Subrahmansym, per la prima volta tradotto in Italia in saggi tra loro indipendenti ma legati da un unico tema, la storia dell’umanità, prima della nascita dello Stato e della storia ufficiale, l’autore tratteggia un incontro/scontro tra mercanti, viaggiatori, idee e religioni, come avevano peraltro già intuito il sinologo Marcel Granet, che riteneva l’Eurasia una sola civiltà, e Jurgis Baltrušaitis, che aveva rintracciato le origini di alcune mostruosità dell’arte gotica nell’inferno buddista. Saniay Subrahmansym, Mondi connessi. La storia oltre l’eurocentrismo (secoli XVI-XVIII), Carocci, 19 euro Beowulf Tutti, non solo gli amanti del genere fantasy, conoscono il nome di John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), legato indissolubilmente alla fortuna trilogia de Il Signore degli Anelli. Forse tutti non sanno, però, che molto dell’ispirazione alla base dell’opera risiede nella partecipazione di Tolkien alla Prima Guerra Mondiale in qualità di ufficiale: il mondo fantastico degli Hobbit, gli elfi, le creature mostruose avrebbero avuto origine dallo sguardo inorridito di un giovane inglese sensibile e colto sulla carneficina in atto. Come professore di letteratura inglese antica e medievale, invece, molta della sua creatività deve essere rintracciata nelle epopee più antiche delle popolazioni sassoni germaniche. Uno di questi testi, il Beowulf (letteralmente “il nemico delle api”, ovvero l’orso, uno degli animali eroi della prima storia e nome del protagonista), lasciato in traduzione e con commento dallo scrittore nel proprio testamento documentale ed edito dal figlio, è oggi disponibile anche in lingua italiana. Si tratta di un testo epico sassone, risalente all’anno Mille, dove draghi e figure leggendarie e mostruose si muovono tra fitte nebbie, incantesimi e mari gelati. Beowulf, a cura di J.R.R. Tolkien, Bompiani, 20 euro 2015 gennaio-febbraio |
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Destinazioni Belgrado
Belgrado: prossima tappa l’Europa Vivace, ricca di storia, disseminata di giardini e abitata da una popolazione giovane, la città sulle sponde del Danubio guarda al futuro. E si prepara all’ingresso della Serbia nella Comunità Europea di Alberto De Antoni
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(punto di domanda) è il nome di uno dei locali più trendy della Città Bianca (Beograd) e niente può rappresentare meglio l’identità di una città che, nella sua storia millenaria, è stata più volte distrutta ed è sempre risorta come simbolo del popolo serbo. Punto d’incontro tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud, Belgrado sorge alla confluenza del fiume Sava nel Danubio. Attaccata dai Celti, dai Romani, dai Goti, dagli Unni, dai Bizantini, dai Tur-
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chi, dagli Austriaci e dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, ha visto terminare gli eventi bellici solo pochi anni fa. L’ultimo, quello che causò la dissoluzione dell’ex-Jugoslavia, ha portato centinaia di migliaia di Serbi che vivevano oltre confine a stabilirsi a Belgrado, contribuendo così al sorgere di una grande area metropolitana di 2,8 milioni di abitanti, divisa in 17 comuni. Oggi Belgrado è una città che guarda al futuro, con una popo-
lazione molto giovane e l’obiettivo di entrare a far parte – come da previsione – della Comunità Europea. I luoghi della storia Nell’ultimo lembo di territorio che separa i due fiumi si trova la parte vecchia della città, sede della Cittadella di Kalemegdan, l’antica fortificazione. Passando attraverso la Porta Stambol si giunge a un originale museo all’aperto che espone
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Un tuffo nella natura Belli e selvaggi sono il parco di Kopaonik, nella Serbia meridionale, e il parco del Tara, nella Serbia occidentale; entrambi sono caratterizzati da monti boscosi e profondi canyon.
cannoni e carri armati strappati agli eserciti stranieri che hanno occupato la Serbia. La vera città vecchia (Stari Grad) si trova però a sud della cittadella e deve la propria fisionomia architettonica ai due secoli di presenza asburgica. Qui si possono ammirare i palazzi più eleganti della città e le sedi delle istituzioni culturali più prestigiose, come l’Accademia delle belle Arti, l’Accademia serba delle Arti e delle Scienze e il Museo Nazionale, ma anche Dorćol (dal turco dört yol, “quattro strade”), una volta quartiere multietnico e commerciale, oggi residenziale. Accanto sorge Skadarska, il quartiere degli artisti, che vuole riprendere, almeno nelle intenzioni, i celebri quartieri bohémien di Parigi (la Serbia è, culturalmente parlando, una civiltà francese). Il cuore del centro è Terazije, dove si svolgono la maggior parte delle attività belgradesi; accanto il grande mercato Zeleni Venac, vicino alla fermata delle maggiori linee di autobus, e una serie di palazzi che in un modo o nell’altro ricordano per la loro monumentalità episodi della storia serba: Casa Krsmanovič, l’edificio che vide nel 1928 la nascita del Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni; il Museo di Storia della Serbia e il Parlamento. La città è disseminata di giardini e
parchi, sempre ben tenuti: Nelle piazzette, ma anche sui barconi in riva al Danubio, sipuò bere un aperitivo o cenare. Chiese ortodosse In un territorio conteso da più nazioni e oggetto di guerre cruente la chiesa ha sempre rappresentato non solo un centro di aggregazione per comunità disgregate dal corso degli eventi, ma anche il cuore dell’iden-
tità nazionale. Meritano perciò una visita le ortodosse chiese sia per la particolare architettura, diversa da quella latina, sia per l’aurea di spiritualità e di mistero che emanano. La cattedrale di San Michele Arcangelo, nel quartiere di Kosančićev Venac della città vecchia, non si impone per la sua monumentalità, quanto per essere la chiesa madre dell’arcivescovado di Belgrado e della Serbia. Antica, distrutta dai turchi e ricostruita in stile tardo-barocco e neoclassico, è nota per i suoi affreschi. Di fronte si trova il Museo della Chiesa Ortodossa Serba, con cimeli storici e artistici rari. Altre chiese degne di nota sono la chiesa di Sant’Alessandro Nevski (Sveti Aleksandar Nevski), la più antica della città; la chiesa di San Marco (Sveti Marko), che ospita la tomba dell’imperatore medievale Dušan; la cattedrale di San Sava (Sveti Sava), la più imponente di tutta la Serbia. Belgrado by night La kafana, l’equivalente della nostra trattoria, è sempre stato il locale popolare dove mangiare, discute-
Destinazioni Belgrado
La Serbia in cifre 7.300.000 abitanti circa, di cui 1.600.000 a Belgrado Età media degli abitanti: 37 anni; PIL nel 2013: 30.000 milioni di euro (+1,5% rispetto al 2012)
Sopra, una strada di Belgrado. Sotto, la cattedrale di San Sava, la più imponente di tutta la Serba. Nella pagina a fianco, traghetti e barche lungo il Danubio.
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Monasteri Per chi si visita la Serbia, da non perdere il monastero di Studenica (nella Serbia centrale), dall’architettura che si avvicina molto alla tradizione bizantina.
Destinazioni Belgrado
Aziende italiane L’Italia è presente in Serbia con la Fiat di Kragujevac. È presente anche una rilevante quota di piccole e medie imprese nel campo manifatturiero e meccanico. Sul territorio operano anche Banca Intesa e Unicredit che, insieme, controllano il 22% del settore bancario, e la finanza con Gruppo Generali Assicurazioni che, con Fondiaria Sai, controlla il 45% del mercato finanziario.
Sopra, uno scorcio di Skardalija, rinomata zona della città vecchia. A fianco, il centro cittadino. Sotto, una veduta aerea di Belgrado.
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watch (http://splavblaywatch.com), il Bibis (www.nadji.info/rs/bibis) o il Bahus (www.bahus.rs), sono meta di una clientela raffinata. Un salto fuori porta In una nazione così ricca di storia è facile imbattersi in cittadine ricche di monumenti che riflettono nella loro architettura la successione delle diverse dominazioni della Serbia: rovine romane e bizantine, castelli medievali più volte distrutti e ricostruiti, minareti turchi, sobrie palazzine austro-ungariche. Per questo vale la pena di visitare i dintorni di
re e fare conoscenze. La globalizzazione e la voglia di rinnovamento dei giovani hanno però rotto la tradizione e creato una moltitudine di locali concentrati per lo più lungo le sponde del Danubio in una delle più suggestive nightlife europee. Non è un caso che Belgrado sia stata eletta dalla guida Lonely Planet (1000 Ultimate Experiences) capitale della vita notturna mondiale, prima delle più famose Montreal e Buenos Aires. La sera tutti i locali sono animati da giovani, musica e mode di tendenza. Alcuni, però, hanno saputo darsi un’identità pre-
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cisa e sono diventati un punto di riferimento della vita notturna: Akademia, nel seminterrato dell’Accademia delle Belle Arti, era il locale underground degli anni Ottanta; The Tube, sorto in un ex-rifugio nucleare, è un’immensa discoteca di musica funky; il White, sotto la collina di Kalemegdan, è il locale preferito dai giovanissimi. Durante la bella stagione i tavolini all’aperto e la musica dal vivo trasformano le due sponde del Danubio e della Sava in un unico, immenso happening. In particolare i barconi, sui quali sorgono locali come il Blay-
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Da bere La grappa (rakjia) è uno dei più rinomati prodotti tipici serbi, soprattutto nella sua variante con le prugne (šljivovica).
Destinazioni Belgrado
A tavola
Belgrado in breve Come arrivare
Belgrado. Vinča, 13 km a sud-est della città, è uno dei più importanti siti preistorici e archeologi europei; risale al 5.000 a.C. e molto probabilmente costituisce l’origine della civiltà in Europa. 8 km a nord-ovest della città, invece, sorge Zemun, una volta la cittadina più meridionale dell’impero austro-ungarico, oggi inglobata dalla grande capitale. 50 km a sud-est, invece, si innalza l’imponente fortezza di Smederevo: con le sue 25 torri e il fossato ancora pieno d’acqua, fu per lungo tempo il bastione serbo contro l’invasione turca. ●
L’aeroporto Nikola Tesla (o Belgrado-Surcˇin), situato a 18 km dalla città, è l’aeroporto principale di tutta la Serbia. Non è collegato dalla metropolitana benché si parli sempre, anche di recente e con insistenza, di una sua possibile costruzione. Il collegamento con il centro cittadino è garantito da diverse compagnie private di taxi oppure dalle navette della Jat, compagnia nazionale di autobus. Collegamenti aerei con Belgrado sono offerti, tra gli altri, da Alitalia (www.alitalia.com), easyJet (www.easyJet.com) e Air Serbia (www.airserbia.com)
Dove dormire Hotel Moskva: edificio art nouveau con ampi spazi congressuali (www.hotelmoskva.rs) Aleksandar Palace: nove lussuosi appartamenti con moderne dotazioni tecnologiche (www.hotel-aleksandar-beograd.rs) Le Petit Piaf: di gusto parigino (www.petitpiaf.com/it/home) Balkan Hotel (www.balkanhotel.net) Hotel Palace (www.palacehotel.co.rs) Hotel Excelsior (www.hotelexcelsior.co.rs) Radisson Blu Old Mill Hotel (www.radissonblu.com/hotelbelgrade) Holiday Inn Belgrade (www.holidayinn.com)
Valuta La moneta è il dinaro serbo (RSD). 1 euro = circa 119 dinari. È accettata qualsiasi carta di credito (Visa, EuroCard e MasterCard). Le banche sono aperte anche il sabato.
Il tipico pranzo serbo inizia con la cˇorba (minestra); le più diffuse sono la govedja cˇorba (minestra di manzo) e la tele´ca cˇorba (minestra di vitello). Conosciuto come in tutta l’Europa orientale è il brodo di carne di pollo o di manzo con i knedle (gnocchi di semolino). In Serbia però la tradizione ha anche il pasulj, una minestra di fagioli bianchi insaporita da spezie e con pezzetti di carne di maiale. La carne alla griglia (sa roštilja), meglio nella forma di c´ evapcˇi´ci (polpettine di carne di manzo o di pecora) o ražnji´ci (spiedini di carne), costituisce l’elemento di riferimento per ogni pasto.
Visti Per l’ingresso in Serbia è sufficiente la carta d’identità. È richiesto però il visto in caso di un soggiorno superiore ai 90 giorni.
In Internet Portale della città: www.beograd.rs; turismo: http://portal.tob.rs/en oppure http://it.serbia.travel; sito dell’aeroporto: www.beg.aero; vita notturna www.beogradnocu.com.
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Food a bordo
di Sara Kim Fattorini
La magnifica cucina italiana
Il mensile Global Traveller ha assegnato per quattro anni consecutivi il premio “Best Airline Cuisine” alla classe Magnifica di Alitalia. Un successo che il vettore ha ottenuto servendo i migliori piatti della tradizione italiana, preparati con materie prime selezionate da un team di chef qualificati. Il menù del prossimo trimestre della Magnifica si prefigge di far risaltare l’unicità della gastronomia naziona-
le grazie ad insoliti accostamenti di sapori e profumi. I passeggeri potranno gustare Savarin di pollastra con giardiniera agrodolce e maionese al pesto, Timballo di riso al Taleggio Dop con spinaci e patate, Medaglioni di manzo in salsa di vino bianco, guarniti da rosette di patate, Baccalà con polenta arrosto in salsa vellutata di pesce, pasticceria mignon e frutta di stagione, oltre al caffè espresso. Anche la carta dei vini si dimostra all’altezza dei menu. Tra le prestigiose etichette ricordiamo: il Monferrato Bianco Doc “Estrosa” di Pico Maccario, Cirò Bianco Doc “Res Dei” di Ippolito 1845, Chianti Classico Docg “Montornello”, Bibbiano e il Primitivo Di Manduria Dop “Il 1°” di Cuturi. A bordo di Magnifica, inoltre, Franciacorta ha dedicato un’etichetta ad Alitalia: “Cuvée Magnifica” Docg Brut. La cura dedicata alla scelta enologica di Alitalia ha permesso alla compagnia di conse-
guire il premio per il migliore abbinamento cibo-vino “In-Flight Wine Program” durante il Saveur Culinary Travel Awards, istituito dall’omonimo giornale dedicato alla cucina. Per informazioni sui voli Alitalia: www.alitalia.com.
Perlage ad alta quota
Il Prélude Grand Cru della celebre cantina Taittinger è il nuovo protagonista della raffinata carta dei vini offerti ai passeggeri di business class da Singapore Airlines: una novità introdotta da Oz Clark, nuovo membro del panel enologico della compagnia. Le proposte gastronomiche di Singapore Airlines, infatti, sono messe a punto dall’Internatio46
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nal Culinary Panel, un team di celebri chef che dal 1998 affiancano e consigliano i cuochi di bordo nella creazione dei menu. La squadra è composta da membri provenienti da tutto il mondo come l’italiano Carlo Cracco, che cura i menu sui voli in partenza dall’Italia, l’americano Alfred Portale, George Blanc (Francia), Matthew James Moran (Australia), oltre a chef di cucine etniche: Sam Leong, Sanjeev Kapoor, Yoshihiro e Murata Zhu Jun. A tutti i passeggeri di Suite, First e Business class, dal 2012 Singapore Airlines offre un servizio denominato “Book the Cook”, grazie al quale si può prenotare in anticipo la portata principale: in tal modo la
compagnia consente la scelta tra un più ampio ventaglio di proposte gourmet, dai piatti della tradizione occidentale alleggeriti di grassi e rivisitati in chiave moderna alle pietanze orientali. Completano l’offerta i piatti della “Galleria Epicurea”, realizzati con prodotti stagionali, ma anche dolcetti, salatini, noodles, formaggi, frutta fresca, pane di diversi Paesi, caffè Illy con miscela monorigine e tè dalle fragranze asiatiche e cinesi. Singapore Airlines offre cinque voli alla settimana da Milano e due da Roma (tre in estate) per Singapore. Info: www.singaporeair.com.
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News Numeri e statistiche
HoTEl ITalIanI Tra I PIù carI d’EuroPa
Secondo il Pronto Hotel Price Index la tariffa media annua per una camera doppia a notte, in Italia, è 137 euro. Questo prezzo si colloca al secondo posto dopo la Francia (146 euro). Seguono il Regno Unito (133 euro), la Germania (122 euro), la Spagna (109 euro), la Croazia (94 euro) e il Portogallo (88 euro).
Prezzo medio annuo a camera/notte - Top Europa 2014 Francia Italia Regno Unito
81%
Il load factor raggiunto nel 2014 dalle compagnie aeree europee. I vettori del Vecchio Continente hanno segnato un incremento del 3% rispetto al 2013, pari a 11 milioni di passeggeri trasportati in più.
+4,5%
Germania
La crescita sulle rotte di lungo raggio.
Spagna Croazia
+2,7%
Incremento sulle tratte europee.
Portogallo
E 80
E 100
E 120
E 140
E 180
Fonte: Prontohotel.it
Fonte: Aea, Association of European Airlines
Il PErIodo mIglIorE PEr PrEnoTarE un volo nEl 2015
Lo rivela il sito di ricerca viaggi SkyScanner: la ricerca si basa su dati di volo globali degli ultimi tre anni e ha analizzato oltre 250 milioni di voli prenotati, tariffe relative e periodi, basandosi sul comportamento dei viaggiatori. destinazione
Quante settimane prima prenotare
Quanto si risparmia (%)
mese più economico per viaggiare
Australia
19
7
Marzo
Brasile
20
8
Febbraio
Francia
17
25,2
Febbraio
Germania
20
28,4
Novembre
Grecia
6
7
Novembre
Portogallo
19
21,4
Novembre
Spagna
9
14,1
Maggio
Thailandia
19
5,1
Novembre
Regno Unito
16
18,9
Gennaio
Stati Uniti
23
8,7
Febbraio
Fonte: SkyScanner
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News Numeri e statistiche
5300
In EuroPa TarIffE alBErgHIErE In crEscITa nEl 2014
È il numero di nuovi aeromobili passeggeri e cargo che saranno acquistati dalle compagnie aeree cinesi tra il 2014 e il 2033, per un valore di mercato di 820 miliardi di dollari. Nell’arco di 10 anni il traffico aereo domestico in Cina diventerà il più importante a livello mondiale: rappresenterà l’11,9% del traffico mondiale in termini di RPK (Revenue Passenger Kilometre – ricavi per passeggerochilometro).
Rincari in molte città secondo l’Hotel Price Radar 2014 di HRS: Roma e Milano segnano rispettivamente +7,5% e +4,7%. Madrid segna il +10% e Berlino il +1,1%.
Helsinki 117 E
Oslo 115 E
Stoccolma 90 E
Copenhagen 115 E Londra 165 E
Varsavia 74E Berlino 86 E Parigi 139 E Milano 111 E
Madrid 90 E
Mosca 141 E
Praga 71E Budapest 72E
Roma 104 E
Atene 106E
Fonte: Global Market Forecast 2014, Airbus
QuanTo cosTa sPosTarsI da E PEr I PrIncIPalI aEroPorTI ITalIanI? La ricerca di Flightright calcola i costi del tragitto dagli aeroporti al centro cittadino. Sono stati presi in considerazione i prezzi dei biglietti di bus, pullman e treni pubblicati sui siti ufficiali delle aziende di trasporto.
classIfIca/aEroPorTo
cosTo PEr sIngola TraTTa (€)
1 Pisa g. galilei - Pisa san giusto 2 catania - fontanarossa 3 milano - linate Enrico forlanini 4 napoli - capodichino 5 roma - g.B. Pastine di ciampino 6 cagliari - Elmas 7 Bergamo-orio al serio 8 Bologna - guglielmo marconi/Borgo Panigale 9 venezia - marco Polo di Tessera 10 roma fiumicino 11 Palermo - falcone Borsellino/Punta raisi 12 milano malpensa
1,20 1,30 1,50 3 3,90 4 5 6 6 6 6,30 10
Fonte: Flightright
Spedizione Posta Target - Magazine
Registrazione Tribunale di Milano n° 624 del 22/09/2000 Direttore Responsabile Arianna De Nittis Collaboratori Antonella Andreatta, Alberto De Antoni, Michele De Gennaro, Sara Kim Fattorini, Maria Cristina Renis, Massimiliano Sarti, Simona Silvestri Progetto grafico Arianna Pierri Stampa Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in Italia Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)
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