ANNO XVII NUMERO 4 • gIUgNO-lUglIO 2016
Offerta alberghiera
Alitalia
Servizi business e vista sul Vesuvio
Alla conquista del bt (con servizi al top) Destinazioni
Singapore
UVET.COM
UN GRANDE GRUPPO DI BUSINESS TRAVEL E VACANZE. PERSONE, SERVIZI E SOLUZIONI CHE RENDONO IL TUO VIAGGIO UN' ESPERIENZA UNICA.
BUSINESS & LEISURE TRAVEL
MOBILITY & SERVICES
EVENTS
1 Sommario 4 2016_Layout 1 11/07/16 13.34 Pagina 2
Sommario Giugno / Luglio
06 16
26
ruBriCHE
03 intErvista a CramEr Ball, alitalia
Alla conquista del bt (con servizi al top)
06 oFFErta alBErGHiEra
Servizi business e vista sul Vesuvio
14 EvEnti
IMA, al via la quarta edizione
16 mission&vision
Tmc: l’evoluzione della specie
18 aD alta quota
A4E: uniti contro gli scioperi
20 travEl manaGEmEnt
Tecnologie e fattore umano: un binomio di successo
23 EvEnti
nEWs
26 ConvEntion Gattinoni
12 22 24 36 37
MFA, la giuria si prepara! Una rete sempre più business oriented
30 trEni
Italo vs. Frecce
32 DEstinazioni
Singapore: business, shopping e proposte gourmet
38 aD alta quota
Nuova star per Cathay Pacific: l’A350 XWD
40 EvEnti
Hrs fa il punto sul bt
48 FormazionE
FoCus on
A scuola di tariffe aeree
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voli in pillolE il mErCato numEri E statistiCHE HôtEllEriE sCHEDE sullE aGEnziE Di viaGGio Da staCCarE E ConsErvarE 41 CamEra Con vista 42 sCHEDE sullE tECnoloGiE Da staCCarE E ConsErvarE 46 Dal monDo
2 Intervista Alitalia_Layout 1 11/07/16 13.35 Pagina 3
L’intervista Cramer Ball
Alla conquista del bt (con servizi al top) Classi di bordo completamente rinnovate, nuove uniformi, un network di lungo raggio sempre più ampio e lounge di nuova concezione. Cramer Ball, neo amministratore delegato di Alitalia, racconta a noi di Mission gli investimenti fatti per “catturare” la clientela corporate n aria da duro, ben piantato sulle gambe come ogni buon rugbista, con gli occhi vivi e profondi. Questo l’aspetto di Cramer Ball, neo amministratore delegato di Alitalia che ha sostituito Silvano Cassano alla guida del vettore entrato nella galassia Etihad Airways. E dalla quale Ball proviene, avendo ricoperto il ruolo di Ceo in vettori quali l’indiana Jet Airways ed Air Seychelles, entrambe Etihad Airways Partner. Di solito non rilascia interviste, ma per noi di Mission ha fatto un piccolo strappo, parlandoci – a margine dell’incontro milanese per la presentazione delle nuove uniformi della compagnia, presso la Triennale di Milano – di business travel, un segmento di clientela di grande interesse per Alitalia e che deve, almeno in parte, “essere recuperato”. Grazie a un network con destinazioni d’affari, anche e soprattutto di lungo raggio, servizi ad hoc e un rinnovato comfort di viaggio. Ecco quindi il ritorno del vettore su mete tipiche del bt, come Pechino, Santiago del Cile o Città del Messico, che vanno ad aggiungersi a un network di lungo raggio su cui la compagnia necessariamente si focalizzerà nei prossimi anni, magari introducendo nuove rotte in Nord America, dove già gli A330 e i B777 tricolori volano per New York, Boston, Miami e Los Angeles, e dove Alitalia raggiunge tante altre destinazioni grazie alle partnership in essere con Delta innan-
di Alberto Vita
U
zitutto, ma anche con Air FranceKlm. Tra i servizi ad hoc per i viaggiatori d’affari ecco le nuove lounge Casa Alitalia, recentemente aperte negli scali di Milano Malpensa e Roma Fiumicino, con un’area live cooking, vini pregiati e altri prodotti dell’eccellenza del Made of Italy, di cui potrete leggere nel box a pag. 5. O ancora, presso il Terminal 1 dello scalo di Roma Fiumicino, ben 40 nuovi chioschi self check-in e, novità assoluta per l’Italia, 10 postazioni Self Bag Drop Off per la consegna automatica del bagaglio da stiva. Novità infine nei servizi di bordo, con una Magnifica, la business class del vettore, ormai a livello delle migliori al mondo, l’introduzione di un’ottima Premium economy e un’economy comunque migliorata. E con cambiamenti sia
nel catering, all’insegna del made in Italy con partner come Lavazza per il caffè, Ferrari per gli spumanti e Moretti per la birra, sia nei fornitori: da Diego della Palma per il make-up, a Enrico Bilotta per le nuove uniformi del personale di volo, fino a poltrone Frau per il comfort delle sedute. Tutte novità di cui il presidente Luca Cordero di Montezemolo, il vice presidente James Hogan e lo stesso Ball parlano sempre negli incontri pubblici, «grazie ai 400 milioni di euro di investimenti messi a bilancio in tutti i settori» hanno più volte sottolineato i vertici. Ma oltre a ciò, Ball alla Triennale di Milano ha voluto approfondire con noi il mondo del business travel, attorniato da diversi esponenti delle Tmc, da Luca Patané, presidente del Gruppo Uvet, citato anche da Ball durante la nostra intervista chiamandolo amiche-
Acquisizioni in vista Nel 2017 Air Malta potrebbe entrare nel mondo Alitalia: il vettore guidato da Cramer Ball sta infatti verificando la possibile acquisizione di una quota del 49% della compagnia aerea maltese.
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L’intervista Cramer Ball
A fianco, Cramer Ball, neo amministratore delegato di Alitalia. Sotto, Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Alitalia, Cramer Ball e James Hogan, vice presidente, durante la presentazione delle nuove uniformi della compagnia aerea.
volmente “Luca” (da leggere con accento australiano), a Franco Gattinoni, presidente di Gattinoni Mondo di Vacanze, da Domenico Pellegrino, managing director business travel di Cisalpina Tours e di BluNet, a Davide Rosi, Ceo e managing director di Bcd Travel, a Simone Frigerio, direttore commerciale dell’azienda di famiglia, Frigerio viaggi. Tmc delle quali Ball dice «Le agenzie e le Tmc sono importanti per
Eleganza a bordo Il personale di volo di Alitalia decolla con le nuove uniformi di bordo disegnate da Ettore Bilotta, che si è ispirato allo stile degli anni ‘50 e ‘60, prodotte totalmente in Italia e presentate in due serate molto glamour a Milano e a Roma: momenti clou di questi eventi una sfilata di moda con la partecipazione di hostess e steward, diventati modelli per l’occasione, e un miniconcerto di Malika Ayane, nuova voce del vettore tricolore con una versione tutta anima del celebre brano “Volare”. Il set delle nuove uniformi è composto da 17 pezzi per le donne e 11 per gli uomini, per un totale di oltre 50.000 capi di abbigliamento. «Nel trasporto aereo generalmente passano sei mesi da quando una nuova collezione di divise viene presentata a quando questa viene realmente indossata dal personale. Per questo sono molto orgogliosa del fatto che siamo riusciti a vestire i nostri equipaggi con la nuova divisa in meno di un mese: ciò dimostra la nostra volontà di diventare la migliore compagnia aerea in Europa» ha sottolineato Aubrey Tiedt, chief customer officer di Alitalia.
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noi e ci portano traffico di qualità, come quello che fa Luca, il nostro maggior distributore in Italia». Ma cosa avete fatto e cosa fate per il mondo corporate? «È sotto gli occhi di tutti il nostro grande miglioramento delle classi di bordo, sia l’economy che la business, ora ai massimi standard mondiali, a cui aggiungiamo una Premium economy di alto livello, una classe perfetta per le piccole e medie imprese e i professionisti, nonché per chi viaggia per piacere e vuole trattarsi bene. Una classe che vogliamo spingere in particolar modo, così come stiamo spingendo tutte le eccellenze del made in Italy che continuiamo a portare a bordo di Alitalia; da quelle agroalimentari a quelle della moda, ai servizi».
Ma al mondo business serve anche altro. Buone tariffe, aerei e orari comodi, network, servizi... «Ovviamente sì. Perciò voglio sottolineare il nostro netto miglioramento sul fronte della puntualità e della nostra affidabilità, nonché dei nostri nuovi servizi di bordo e di terra, con, ad esempio, le nostre nuove Casa Alitalia, una innovativa concezione di lounge. E sul network posso dire solo che Alitalia fa parte dei partner di Etihad, con cui copre gran parte del mondo, e che oltre alle nuove mete appena lanciate sul lungo raggio stiamo guardandoci in giro per nuove opportunità. In particolare sul Nord America». Con Air France-Klm, come detto in altre occasioni, Alitalia «sta ancora
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L’intervista Cramer Ball
Alitalia ti accoglie a Casa Aprono “Casa Alitalia”, le prime due nuove lounge della compagnia aerea, una a Roma Fiumicino e una a Milano Malpensa. Parola d’ordine: made in Italy. Pensate dall’architetto Marco Piva, sono state inaugurate dall’amministratore delegato Cramer Ball e dal presidente Luca Cordero di Montezemolo, presente al taglio del nastro all’aeroporto della capitale. Gli spazi interni puntano sull’accoglienza e l’ospitalità tipicamente italiane: zone per relax, lettura e conversazione, cocktail bar, aree destinate alla ristorazione – a pranzo e cena lo chef cucina piatti di pasta e pizze su richiesta –, generosi buffet con i prodotti della tradizione, ma con un occhio di riguardo per celiaci e vegetariani. E poi ancora, una sala per ospiti vip dotata di comfort e device per piccole riunioni di lavoro, maxischermo, wi-fi dedicato, bagni con docce e una stanza “neutra” per la preghiera dei fedeli di qualsiasi credo. Prodotti e design rigorosamente nostrani, dalle poltrone Frau, alle bollicine Ferrari, dal necessaire da bagno delle Terme di Sirmione, al caffè Lavazza. Aperta dalle 6.30 alle 22.30, la lounge accoglie esclusivamente i soci dei club Alitalia Freccia Alata Plus, Freccia Alata,SkyTeam Elite Plus, chi viaggia in business class su medio e lungo raggio e i titolari di carta Alitalia American Express Platino che volano con la compagnia. Ma è possibile accedere alla lounge anche acquistando online un singolo ingresso al prezzo di 30 euro, oppure tramite customer center, nelle agenzie di viaggio e nelle biglietterie in aeroporto. Casa Alitalia a Fiumicino offre agli ospiti 115 sedute in uno spazio di 800 metri quadri, a Malpensa 90 sedute in 500 metri quadri e la possibilità di salire a bordo dell’aereo direttamente dalla lounge attraverso un pontile di imbarco dedicato. Soddisfatto Cramer Ball, intenzionato a cogliere tutte le opportunità del principale scalo milanese, compreso il traffico cargo. «L’apertura di queste nuove lounge è un ulteriore passo nel piano di rilancio dei nostri servizi di terra e di bordo», spiega all’inaugurazione a Malpensa. La compagnia, che di recente ha lanciato anche le nuove divise, è a metà di un piano triennale che punta alla profittabilità nel 2017. Caterina Maconi
negoziando» dopo la disdetta dei vecchi accordi. Tanto hardware, quindi, ma cosa avete fatto per il software, ovvero i dipendenti, per anni in conflitto con l’azienda? «Per noi le nostre persone sono importantissime. Abbiamo anche investito 5 milioni nella Training Academy, dove abbiamo formato oltre 9mila addetti in 12 mesi». Persone, servizi, rotte, nuovi aerei per, finalmente, tornare in pareggio nel 2017 o, meglio, come dice Ho-
gan (altro rugbista, by the way) alla reddittività, poiché «siamo in linea con i target previsti dal piano e stiamo centrando ogni obiettivo. Il piano triennale per il ritorno alla reddittività nel 2017 è quindi confermato». Un 2017 che potrebbe vedere nel mondo Alitalia entrare anche Air Malta: il vettore guidato da Ball ha infatti siglato con la compagnia maltese e con il governo dell’isola un memorandum di intesa per dare il via a una due diligence con la quale, si legge in un nota del
vettore, «verificare la possibile acquisizione di una quota del 49% della compagnia aerea maltese da parte di Alitalia. Una volta che la due diligence sarà completata, i consigli di amministrazione di Alitalia e di Air Malta decideranno se procedere con un accordo vincolante». «Italia e Malta condividono forti legami culturali e commerciali e questo memorandum è un primo, importante, passo. Prenderemo però una decisione solo al termine di un’analisi approfondita in vista di un possibile accordo» aggiunge Ball. Con questa acquisizione, “praticamente a zero”, Alitalia si posizionerebbe proprio nel centro del Mediterraneo, collaborando con un vettore che ha in flotta 10 Airbus 319 e 320 e che collega l’isola a poco meno di 40 destinazioni europee, ma nessuna di lungo raggio. E in Australia c’è una folta presenza di emigrati maltesi. E Ball è proprio australiano, così come il grande capo di Etihad Hogan... ●
Sopra, un’immagine di Casa Alitalia, le nuove lounge del vettore inaugurate di recente a Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Sotto, una delle nuove uniformi per le assistenti di volo firmate da Ettore Bilotta.
Profittabilità Alitalia è a metà di un piano triennale che punta alla profittabilità entro il 2017.
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Offerta alberghiera Campania
Servizi business e vista sul Vesuvio
A Napoli e provincia, ma anche a Salerno e Caserta, è disponibile un’offerta ricettiva di qualità e a forte vocazione business. Non mancano i servizi ad hoc per i viaggiatori d’affari, dal wi-fi gratuito, alle sale meeting, ai business center attrezzati, alla ristorazione pensata per chi ha i minuti contati di Antonio Del Piano
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el comparto ricettivo partenopeo e della Campania il traffico legato ai viaggi d’affari attraversa un momento molto positivo che, raccontano gli operatori, si traduce in una promozione diretta verso una platea che magari poi ritorna, per restare a godere delle bellezze del territorio. Non è un caso che a detta di Costanzo Iaccarino, presidente della Federalberghi regionale, nell’ultimo anno la regione abbia visto crescere del 3% il volume d’affari, con Napoli e la sua provincia in veste di protagonista. La crescita ruota attorno a capisaldi fondamentali
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dell’offerta: disponibilità ricettiva, qualità del servizio e i collegamenti che, fra aeroporto e Alta Velocità ferroviaria, rendono la regione una meta sempre più facilmente raggiungibile. La Campania ha ritrovato negli ultimi 20 anni un ruolo di protagonista del turismo che, prima del 1994, per diversi motivi, era andato perduto. Contemporaneamente alla riqualificazione dell’offerta alberghiera, il tessuto economico è andato riconvertendosi: le grandi industrie hanno lasciato spazio alle imprese della new economy, ora è arrivata anche Apple. In provincia si
è sviluppato il tessuto economico del Nolano dove albergano realtà come Cis, Interporto e Ntv Nuovo Trasporto Viaggiatori che movimentano un buon traffico di operatori economici. Anche il casertano e il salernitano hanno sviluppato un potenziale produttivo che favorisce notevoli flussi di arrivi per motivi di lavoro. «Il segmento dei viaggiatori d’affari è per noi di primaria importanza – sottolinea Barbara Brunelli, general manager del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo –. Nei giorni infrasettimanali costituisce la maggioranza dei nostri ospiti, favo-
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Offerta alberghiera Campania
riti dal fatto di essere vicini a tutti i punti nevralgici del mondo degli affari e a tutti gli uffici istituzionali. La clientela si compone sia di viaggiatori d’affari individuali sia di veri e propri gruppi corporate e congressuali». Lo conferma anche Antonio Lettera, manager dello Starhotels Terminus: «Il business travel rappresenta almeno il 30% della nostra attività. Si tratta di un traffico soprattutto individuale, generato dalle poche grandi aziende che sono rimaste, come Alenia e Ansaldo, e poi da molti manager del brokeraggio, di aziende marittime ed equipaggi aerei». Si tratta quindi di un mercato che cambia, secondo lo scenario raccontato da Adele di Mauro, direttrice commerciale del Grand Hotel Parker’s: «Non ci sono più le grandi masse che si muovevano per la-
voro, i budget aziendali sono stati ridotti sensibilmente. Oggi il nostro ospite appartiene al range dirigenziale, quindi una fascia, se vogliamo, addirittura più alta. Diventa fondamentale fornire un servizio up level, assolutamente superiore alla media. L’uomo d’affari cerca sempre di vivere l’albergo a 360 gradi e quindi con il fitness così come i canali tematici tv, piuttosto che il wifi gratuito». Di Mauro fornisce anche un’altra lettura del fenomeno di crescita: «Il cambiamento della tipologia del cliente business si associa a un’analoga diversa visione per quelli veicolati dal traffico incentive. Le aziende scelgono la destinazione e le sue strutture di maggiore qualità per i classici viaggi premio per i dipendenti. Anche da questo punto di vista Napoli è in crescita». C’è poi un elemento che non ti
aspetti, in barba a tutti i luoghi comuni sulla destinazione: si tratta della tanto criticata sicurezza che diventa una discriminante importante per l’ospite nella sua scelta. «Napoli viene percepita come meta più sicura, per esempio rispetto a Roma dove, purtroppo, in questa fase storica si ritiene sia più elevata la possibilità di eventi drammatici» rivela la direttrice commerciale dell’Hotel Vesuvio, Barbara Mancini. Lo storico albergo sul lungomare, insieme al vicino Excelsior del Gruppo Hotusa, è da sempre uno degli approdi privilegiati per il turismo d’elite, ma anche per i top manager. Ed è sempre in cima all’elenco delle scelte di vip e politici. Chi sembra invece allontanarsi da Napoli è il settore medico. «I budget sono stati ridotti e si preferisce andare altrove – spiega Mancini –. Per quanto ci riguarda, abbiamo aderito
Hôtellerie a gonfie vele Secondo i dati di Federalberghi il volume d’affari del settore alberghiero, in Campania, è cresciuto nell’ultimo anno del 3%. Protagonista di questo incremento è soprattutto Napoli con la sua provincia.
Sopra, lo Starhotel Terminus. Sotto, il Grand Hotel Parker’s. Nella pagina a fianco, il Golfo di Napoli.
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Offerta alberghiera Campania
Strutture business in Campania Nome hotel
Proprietà/Catena
Terminus
Starhotels
Gand Hotel Parker’s
N. stelle
Località
Principali collegamenti
N. camere e tipologia
Sale meeting
4
Napoli
Stazione Napoli Centrale, autostrade
172 camere suite
10
Small Luxury Hotels of The World
5L
Napoli
Autostrade, tangenziale, Metropolitana L2
82 camere e suite
7
Hotel Vesuvio
Prestige Hotels
5
Napoli
Autostrade, Metropolitana L1
160 camere e suite
7
Palazzo Esedra
Prestige Hotels
4
Napoli
Stazione Campi Flegrei, autostrade
106 camere
1
Hotel Mediterraneo
Renaissance
4
Napoli
Metropolitana L1
189 camere
8
Hotel Romeo
Romeo Alberghi
5L
Napoli
Autostrade, Metropolitana L1
83 camere suite
4 + Romeo Skyline Meeting Room
Hotel Royal & Continental
Royal Group
4
Napoli
Autostrade, Metropolitana L1
397 camere e suite
16 sale e 13 business suite
Hotel Airone
Airon Boutique Hotel
3S
Napoli
Stazione Napoli Centrale, Metropolitana L1
22 camere
1
San Francesco al Monte
–
4
Napoli
Autostrade, Metropolitana L2
45 camere e suite
4
Hotel Excelsior
Eurostar Hotels
4
Napoli
Autostrade, Metropolitana L1
123 camere e suite
4
Plaza Caserta
Golden Tulip
4
Caserta
Stazione di Caserta, autostrade
320 camere, suite ed executive
12
Grand Hotel Vanvitelli
–
4
San Marco Evangelista (CE)
Stazione di Caserta, autostrade
250 camere e suite
16
Novotel Caserta Sud
Novotel
4
Capodrise (CE)
Stazione di Caserta, autostrade
126 camere
10
Novotel Salerno Est Arechi
Novotel
4
Salerno
Stazione di Salerno, autostrade
116 camere
6
Grand Hotel Salerno
–
4
Salerno
Stazione di Salerno, autostrade
320 camere e suite
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al protocollo Assobiomedica per restare nell’orbita del settore». Il Vesuvio fa parte del gruppo Prestige Hotels che tre anni fa ha inaugurato all’interno della Mostra d’Oltremare l’Hotel Palazzo Esedra. Si tratta del primo e unico al8
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bergo all’interno del polo fieristico. «La posizione dell’Esedra è decisamente strategica. Si trova di fianco alla sede Rai di Napoli e quindi è la base di tutto quanto gira intorno alle produzioni dell’emittente di Stato: attori, giornalisti, tecnici. Di
fronte poi, c’è lo stadio San Paolo e quindi diversi club di serie A e anche internazionali, scelgono la nostra struttura per passare direttamente dalle camere al terreno di gioco». Il quattro stelle, sia pur di recente
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Offerta alberghiera Campania
Business center
Ristoranti e bar
Spa, piscine e sale fitness
Wi-fi
Promozioni e programmi fedeltà
Sito web
Sì
Ristorante Eataly, Bar Buddy
Fitness Room
Sì, free
Sì
www.starhotels.com
Sì
Ristorante George, Bidder’s Bar
Spa Lite Life
Sì, free
Sì
www.grandhotelparkers.it
Sì
Roof Garden Caruso
Echia Club
Sì, free
Sì
www.vesuvio.it
–
Bar Bistrot
Nd
Sì, free
Sì
www.palazzoesedra.it
Sì
Terrazza Angiò, O’ Break Restaurant, O’ Koffi Lounge Bar
Nd
Sì
Sì
www.mediterraneonapoli.com
–
Comandante Restaurant, Romeo Bar, Romeo Pool Bar
Centro Fitness Dogana del Sale
Sì, free
Sì
www.romeohotel.it
–
Ristorante Al Castello, Ristorante Ten, Lounge Bar
Fitness center, piscina panoramica
Sì, free
Sì
www.royalgroup.it
–
–
Solarium
Sì, free
Sì
www.aironehotelnapoli.com
Sì
Terrazza dei Barbanti, La Cantinetta, Antica Vigna del Convento
Centro Benessere Antica Essenza
Sì, free
Sì
www.sanfrancescoalmonte.it
Sì
Ristorante la Terrazza, Bar L’Ottavo Cielo
Palestra
Sì, free
Sì
www.eurostarsexcelsior.com
Sì
Maison Plaza Business Restaurant, Lobby Bar
Piscina, palestra
Sì
Sì
www.goldentulipplazacaserta.com
Sì
Ristorante, Bar Lounge
Centro Fitness, Palestra
Sì, free
Sì
www.grandotelvanvitelli.it
Sì
Novotel Cafè - bar
Sala fitness, piscina
Sì
Sì
www.novotel.com/caserta_sud
Sì
Novotel Cafè - bar
Sala fitness, piscina
Sì
Sì
www.novotel.com/salerno
–
La Ninfea Brera, Le Divine Costiere, Terrazzo Specchio di Mare, Panoramica
Centro Benessere Nereidis
Sì, free
Sì
www.grandhotelsalerno.it
apertura, viene via via adeguato alle necessità della clientela. Mancini, per esempio, annuncia che si sta lavorando al potenziamento del wi-fi per consentire agli ospiti di essere connessi alla rete da qualsiasi angolo della struttura.
Lusso e servizi business Nel capoluogo campano, l’offerta dedicata al business travel è davvero ampia, tanto da rendere difficile un elenco esaustivo delle strutture dedicate. Uno degli elementi dell’eccellenza in questo senso è il Romeo
Hotel, un cinque stelle lusso prospiciente la Stazione Marittima che dispone di 83 camere e suite, tutte dotate di arredi di lusso, macchina del caffè Nespresso e connessione wi-fi gratuita. Qui gli ospiti possono usufruire del servizio in camera 24 ore 2016 giugno-luglio |
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Offerta alberghiera Campania
Non solo Napoli Oltre al capoluogo campano, anche Caserta e Salerno propongono un’offerta ricettiva di qualità e a forte vocazione business.
Incentive Napoli è una meta sempre più gettonata anche per il turismo incentive e congressuale.
al giorno, ricevere il loro quotidiano preferito direttamente in camera e godere di molti altri servizi. La lobby include una Cigar room per fumatori e conoscitori di sigari, un Salotto dei Giochi per lo svago al chiuso e un Business Point dotato di stampanti e computer. L’uso della palestra con le più moderne apparecchiature Technogym è gratuito, così come quello della piscina esterna, con vista panoramica. Il Romeo hotel ospita inoltre la Dogana del Sale, una luxury Spa caratterizzata dal sofisticato design e dalle più avanzate tecnologie. E a proposito di piscine, per completare l’excursus di alberghi sul lungomare vista isole, il Royal Continental si distingue, oltre che per i servizi dedicati a business, meeting e congressi, anche per la prima piscina all’aperto sul tetto di un hotel in città. Chi vuol provare l’emozione di dormire in una cella francescana può scegliere il San Francesco al Monte, hotel ricavato in un ex convento del ’500 che forse mai avrebbe pensato di ritrovare nei suoi corridoi, a distanza di mezzo millennio, un insolito traffico di turisti e manager cui la struttura riserva una vasta gamma di servizi di alta fascia come room service, aria condizionata, tv satellitare, telefono, cassaforte, wi-fi gratuito, minibar, lavanderia e sale riunioni dove prima ci si riuniva solo per pregare. E anche qui, piscina panoramica con vista sul Golfo. Anche le strutture di fascia media
A fianco, l’Hotel Romeo, prestigioso cinque stelle lusso a Napoli. Sopra l’Hotel Airone, albergo di fascia media a forte vocazione business. Nella pagina a fianco, la terrazza dell’Hotel Mediterraneo.
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dei manager che desiderano uno spazio da gestire per le loro attività professionali, la proprietà della struttura ha creato la Terrazza del Cerriglio, un’area per 60 persone provvista di tutte le attrezzature operative.
strizzano l’occhio al turismo d’affari. Lo dimostra la recente apertura dell’Hotel Airone, tre stelle superior collocato in pieno centro, a due passi dalla Camera di Commercio e dalle Università Federico II, Orientale e Parthenope, dalla Questura e da piazza Municipio dove il porto si apre alla città, come spiega Marco de Negri, manager del gruppo Airon Boutique Hotel cui appartiene l’albergo: «Con i nostri 70 posti letto mettiamo a disposizione del sistema turistico un’offerta ricettiva personalizzata e creiamo nuove spazi moderni per chi ha la necessità di soggiornare a Napoli per lavoro. E lo facciamo collocandoci in una posizione strategica, uno snodo centrale che consentirà ai nostri ospiti di raggiungere in pochi minuti qualsiasi punto della città», Proprio per assecondare le esigenze
Caserta e Salerno Oltre che a Napoli, anche in altre aree della Campania si stanno sviluppando realtà nuove e consolidando altre che fanno da punto di riferimento nelle aree di collocazione. «La domanda – spiega ancora il presidente di Federalberghi Campania, Iaccarino – va sempre dove c’è l’offerta e, pertanto, anche località di media grandezza ma con potenzialità commerciali forti possono rientrare nel novero delle più gettonate. Si distingue comunque Salerno che ha buone performance, anche se è una città che non ha un potenziale ricettivo di spessore numerico». Caserta e Salerno, infatti, vedono lo sviluppo di un’offerta non essenzialmente turistica come da loro vocazione territoriale. A Caserta per esempio, spicca nel panorama ricettivo di qualità, l’offerta del Golden Tulip Plaza e del Grand Hotel Vanvitelli. Dotato di 320 camere, di cui 16 executive e 16 suite, il punto di forza del Golden Tulip Plaza è un moderno e versatile centro congressi, in grado di ospitare fino a 1450 persone nelle 12 sale congressi modulari, e di offrire la massima flessibilità degli spazi. Tutte le sale dispongono delle più moderne attrezzature audio/video, connessione Internet a banda larga, wi-fi in tutte le aree comuni e predisposizione per videoconferenza e traduzione simultanea. Inoltre sono disponibili ampi foyer, un attrezzato business center, due eleganti boardroom e l’assistenza dedicata e professionale dello staff. Un grande parco con piscina fa invece da cornice al Grand Hotel Vanvitelli. Grandi sale e 250 came-
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Offerta alberghiera Campania
Tutto per la clientela d’affari Un uomo d’affari con trolley, notebook e smartphone al seguito. L’ospite napoletano non è sicuramente tanto diverso da quello di qualsiasi altra città nel mondo, forse con il vantaggio di poter assaggiare una pizza doc o prendere una sfogliatella con un buon caffè. È così anche per l’hotel? «Certo. Si tratta di proporsi con un’offerta adeguata al target. I servizi vanno modulati sulle esigenze della clientela, e noi lo abbiamo fatto – spiega Barbara Brunelli, general manager del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, uno degli hotel più noti sul mercato, anche per la sua posizione più che centrale in città, in pieno cuore della city –. Poniamo l’attenzione allo spazio di lavoro in camera, al business center, al wi-fi con banda larga performante, alla ristorazione di qualità ma veloce, agli spazi relax sul solarium con vasca idromassaggio e ai servizi di segreteria e conciergerie». Negli spazi congressuali, l’albergo si è dotato di tecnologie necessarie allo svolgimento di meeting, «affiancando l’offerta con una ristorazione di qualità e con i giusti tempi per agevolare il buon andamento delle attività dell’evento. Ci poniamo come partner nel contribuire al successo di un meeting». Negli anni, il Renaissance Mediterraneo ha
re per un’offerta molto diversificata e una serie di convenzioni aziendali dedicate a chi viaggia per lavoro, dal transfer alla ristorazione, dalle tariffe corporate all’upgrade all’arrivo, se disponibile. Fra Caserta e Salerno, punto in comune è la presenza di due alberghi del gruppo Novotel. Sul lungo viale che conduce alla Reggia vanvitelliana e adiacente l’autostrada, il Novotel Caserta Sud serve un’area industriale che negli ultimi anni si è notevolmente sviluppata e che vede la presenza di importanti realtà economiche come il Centro Orafo Il Tarì, Barilla, Coca Cola e il Centro di Ricerche del CIRA. Meeting room, servizi tecnologici e anche piscina esterna rientrano nel pacchetto di offerta alla clientela. Anche il Novotel Salerno Est Arechi è facilmente raggiungibile dall’autostrada ed è dotato di tutti i comfort tecnologici tipici della catena (prese Usb in camera, wi-fi, ecc.). Fra i servizi extra, la presenza di un bagno turco, sala fitness e piscina scoperta. Ma c’è an-
assecondato le necessità di chi viaggia per lavoro. «Per le camere, l’uomo d’affari richiede flessibilità nella prenotazione; quindi abbiamo tariffe flessibili che si possono cancellare entro le 24 ore prima dell’arrivo senza pagare penali e il wi-fi è incluso in alcune tariffe. Ovviamente, abbiamo poi numerose offerte in convenzione non solo per le camere, ma anche per le nostre 8 sale meeting e per la ristorazione, per pranzi e cene di lavoro, banchetti per celebrazioni aziendali sulla nostra Terrazza Angiò che affaccia sul golfo di Napoli. Abbiamo poi destinato un piano a questa clientela stringendo un accordo con la società Regus, che è azienda leader nel mondo dei day office, ed è l’unica tipologia del genere in centro città». E poiché anche il palato vuole la sua parte, attenzione particolare è stata dedicata alla ristorazione. «Abbiamo creato il “piatto unico” che unisce un primo e un secondo con armonia di sapori in un solo piatto, che cambia tutti i giorni, e che permette di pranzare in un lasso di tempo di circa 30/40 minuti in un ambiente discreto. Il nostro Lounge Bar nella hall è invece il luogo ideale per incontri di lavoro, godendo di una zona appartata con connessione Internet gratuita».
che la vicina spiaggia sabbiosa (a pagamento) perché il mare che è di fronte è sempre una tentazione. Sempre a Salerno, in chiave turismo d’affari opera il Grand Hotel Salerno, albergo dalla caratteristica forma a prua di nave. Situato ovviamente sul mare e vicino alla stazione ferroviaria, dispone di camere dotate di esclusivi complementi di lusso e delle più recenti tecnologie.
Business in crescita Nella provincia di Napoli si è sviluppato il tessuto economico del Nolano dove albergano realtà come Cis, Interporto e Ntv, Nuovo Trasporto Viaggiatori, che movimentano un buon traffico di operatori economici.
Inoltre gli ospiti possono usufruire gratuitamente nel Centro Benessere Nereidis della Piscina semiolimpionica, coperta, con acqua marina riscaldata, di idromassaggi e doccia cervicale, palestra con cardio-fitness e tisaneria. E se le performance di Salerno sono buone, così come spiega Federalberghi, significa proprio che anche la nave, quella del Grand Hotel, va. ● 2016 giugno-luglio |
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News Voli in pillole
NOTIZIE IN BREVE In Air Canada Sono arrivati anche a Roma Fiumicino i concierge di Air Canada. L’iniziativa, che coinvolge 57 scali internazionali, tra cui anche Milano Malpensa, è riservata ai clienti Vip, Business, Elite e Super Elite. I passeggeri possono usufruire gratuitamente dell’assistenza, sia prima sia dopo il viaggio, di un team multilingue di tre concierge, raggiungibili anche attraverso un contatto telefonico dedicato. Il personale, appositamente addestrato, è in grado di dare una risposta a ogni esigenza: dal noleggio di un’auto alla prenotazione di un hotel o ristorante, fino all’acquisto di un regalo o di un biglietto di teatro.
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EUROWINGS VOLA A BOSTON Il 1° giugno è partito il primo volo di Eurowings da ColoniaBonn a Boston. Il servizio, disponibile con tariffe a partire da 144,99 euro, è stato reso possibile grazie all’acquisto di due Airbus A330, a cui di recente se ne sono aggiunti altri due che saranno adibiti al lungo raggio. In tal modo la compagnia del gruppo Lufthansa intende espandere in maniera significativa il proprio traffico nel Nord America. È prevista per il 1° settembre, infatti, l’apertura di una nuova rotta anche per Miami, con tariffe a partire da 179,99 euro. Entro la prossima stagione estiva la flotta per il lungo raggio presso lo scalo di Colonia-Bonn passerà da tre a sette aeromobili. «Eurowings diventerà sempre più attraente per i viaggiatori sensibili al prezzo» commenta Oliver Wagner, amministratore delegato di Eurowings. «Ogni nuovo A330 che si aggiunge alla flotta crea maggiore flessibilità nel sistema, aumentando anche sulle rotte a lungo raggio l’affidabilità e la puntualità che i nostri clienti si aspettano da noi». Con oltre 3.000 voli alla
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settimana, Eurowings è una delle linee aeree più puntuali d’Europa.
NUOVA CLASSE BUSINESS PER UNITED United ha completamente rinnovato la sua classe business, che sarà lanciata a partire da dicembre sui voli intercontinentali con il nome di United Polaris Business Class. I sedili, progettati appositamente per il vettore, offriranno accesso diretto al corridoio, flat-bed reclinabile a 180 gradi fino a 1,83 metri e oltre 15 centimetri di spazio letto. Orientata verso il senso di marcia dell’aeromobile, ogni suite personale avrà il cartello “Non disturbare”,
illuminazione d’atmosfera, supporto lombare, diverse aree di appoggio bagagli, superfici multiple per lavorare e cenare, uno schermo da 16 pollici ad alta definizione e, per i sedili al centro della cabina, divisori elettronici per garantire la massima privacy. Per migliorare il riposo durante il volo, inoltre, la compagnia ha commissionato al prestigioso negozio specializzato Saks Fifth Avenue biancheria da letto personalizzata composta da soffici piumoni, coperte leggere e due cuscini, uno grande e uno piccolo. Completeranno l’offerta cuscini al gel (per i voli di oltre 12 ore), pigiami personalizzati, comode pantofole e nuovi amenity kit. Il vettore ha anche pensato a rinnovare l’offerta gastronomica, che sarà composta da menù ispirati alla cucina regionale e ai prodotti di stagione, messi a punto dai rinomati chef di The Trotter Project. A terra, infine, saranno inaugurate lounge United Polaris in nove sedi in tutto il mondo (Chicago O’Hare e, a seguire, Los Angeles, San Francisco, Houston, New York / Newark, Washington Dulles, Tokyo Narita, Hong Kong e Londra Heathrow): queste sale metteranno a disposizione sedili personalizzati, lettini privati, docce spa e pasti caldi messi a punto da famosi chef.
Gattinoni WMKRM¿GE business I voli, gli hotel, IVI VEWJIVXI PI ¿ PI X XM SRKVIWWM TVIRSXE G S M GSR RSM RSR WSRS i im solo stressanti att . di vita lavorativa 7SRS WSTVEXXYXXS XEVXM SGGEWMSRM TIV EMY E KIWXMVI M GSWXM EV GVIWGIVI J EP QIKPMS I il tuo business!
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IMA, al via la quarta edizione Riparte anche quest’anno il premio di Newsteca dedicato al business travel. Prestigiosa la giuria, composta da travel manager esperti, e molte le novità per quello che è ormai diventato un appuntamento imperdibile per tutta la travel industry. Tutte le informazioni sul premio sono sul sito www.italianmissionawards.it
a cura della redazione
Gli step di IMA 2017
darsi a una o più delle 28 categorie in gara compilando un questionario sul sito www.italianmission awards.it. La candidatura è gratuita e la raccolta dei questionari si chiuderà il 31 ottobre 2016.
31 ottobre 2016: scadenza per la candidatura a una delle 28 categorie in gara; 15 dicembre 2016: comunicazione della short list dei finalisti; 6 marzo 2016: cena di gara di IMA 2017, a Milano.
Nuove categorie Per consentire a un numero sempre maggiore di attori del mercato dei viaggi d’affari di mettere in luce l’eccellenza dei propri servizi, quest’anno la Segreteria Organizzativa di IMA ha introdotto alcune importanti novità: nel settore del Trasporto aereo, ad esempio, i vettori avranno la possibilità di candidarsi come Miglior compagnia aerea per i viaggi d’affari, ma anche come Miglior compagnia aerea per i collegamenti verso Africa, Emea,
pinta dal crescente successo riscosso in questi anni, Newsteca propone anche quest’anno IMA, Italian Mission Awards, premio italiano dedicato al settore dei viaggi d’affari. L’evento, giunto alla sua quarta edizione e ormai considerato un imperdibile appuntamento per tutti gli operatori della travel industry, premia l’eccellenza nell’offerta dei
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La giuria di IMA 2017 Monica Anna Maria Pellegrini, Cesi Roberto Laffranchi, Coesia Teodoro Marolo, Gruppo Pam Fiorenza Poli, Maschio Gaspardo Anna Panzeri, Nokia Roberta Larentis, Safilo Spa Cristiana Fratticci, Salini Impregilo Silvia Verzini, Sovema Spa Rita Marsili, Trelleborg Wheel Systems Roberta Rosa, Vodafone Giampiero Migliavacca, Whirlpool Info: www.italianmissionawards.it/giuria-2017
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servizi di business travel, ma non solo: attribuisce anche il prestigioso riconoscimento di Miglior travel manager dell’anno ai responsabili viaggi che si distinguono per capacità manageriale e approccio innovativo alla gestione delle trasferte aziendali. Anche quest’anno, come nelle passate edizioni, gli attori di questo mercato saranno chiamati a candi-
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Le categorie di IMA 2017 TRASPORTO AEREO • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari • Miglior compagnia aerea low cost per i viaggiatori d’affari • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari / Collegamenti per l’Africa • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari / Collegamenti per l’area Emea • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari / Collegamenti per l’Asia • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari / Collegamenti per le Americhe • Miglior aeroporto per i viaggiatori d’affari • Miglior Business Class • Miglior Economy Class ALBERGHI • Miglior hotel business nel Nord Italia • Miglior hotel business nel Centro Italia • Miglior hotel business nel Sud Italia e Isole • Catena alberghiera dell’anno • Miglior hotel aeroportuale • Migliori spazi per meeting ed eventi • Miglior programma fedeltà
SOCIETÀ DI AUTONOLEGGIO • Miglior società di autonoleggio per i viaggiatori d’affari • Miglior società di car sharing per i viaggiatori d’affari TRAVEL MANAGEMENT COMPANY • Miglior travel management company con giro d’affari sopra i 50 mln di euro • Miglior travel management company con giro d’affari sotto i 50 mln di euro SITI DI PRENOTAZIONE • Miglior sito di prenotazione dei servizi di viaggio TRAVEL TECHNOLOGIES • Miglior self booking tool • Miglior sistema di gestione delle note spese • Miglior sistema di reportistica • Miglior soluzione mobile per i viaggiatori d’affari TRAVEL MANAGER • Travel manager dell’anno - Aziende con volumi di spesa sopra i 500mila euro • Travel manager dell’anno - Aziende con volumi di spesa sotto i 500mila euro
Asia e Americhe. Nella categoria Travel manager dell’anno, invece, è stata introdotta una suddivisione tra responsabili viaggi che operano in imprese con un volume di spese di viaggio sotto e sopra i 500mila euro. Da segnalare, inoltre, l’introduzione della categoria Miglior hotel aeroportuale, dedicata alle strutture eccellenti situate negli scali italiani, e Miglior società di car sharing, per valorizzare una formula di mobilità che oggi riscuote sempre più successo, anche presso le aziende. Una giuria di prestigio Come in passato, anche quest’anno il compito di giudicare i questionari di candidatura, selezionando finalisti e vincitori, sarà affidato a una giuria di travel manager esperti, operanti in primarie aziende con sede in Italia (scoprite i nomi del team di giuria nel riquadro della pagina a fianco). La short list dei finalisti sarà comunicata entro il 15 dicembre 2016, mentre sarà possibile scoprire i vincitori di IMA 2017 solo nel corso della serata di gala, che si terrà a Milano il 6 marzo 2017. Evento di successo, la serata di gala di IMA è diventata un momento di
Per informazioni su IMA 2017: Newsteca, tel. 02/20241122, eventi@newsteca.it
incontro per tutti gli attori del mercato: lo scorso anno vi hanno preso parte oltre 250 tra fornitori e travel manager.
Allora, che cosa aspettate a candidarvi? Trovate tutte le informazioni sul sito di IMA, www.italianmission awards.it. ● 2016 giugno-luglio |
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Mission&Vision Nuovi scenari
Tmc: l’evoluzione della specie Le nuove esigenze delle aziende in tema di mobilità, cost saving e sicurezza dei dipendenti in trasferta. Ma soprattutto, la crescente centralità dei traveller e della loro soddisfazione durante i viaggi. Ecco gli scenari che in futuro guideranno la trasformazione delle travel management company di Domenico Pellegrino
Consulenza In futuro le Tmc dovranno essere in grado di costruire dei modelli di mobilità che siano sostenibili per l’azienda cliente, entrando nelle sue logiche operative e fornendo gli strumenti cognitivi, di controllo e di gestione che servono a implementarli.
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ment\proprietà dell’azienda, piuttosto che dei suoi dipendenti\traveller. Esigenze opposte, ordinate in mondi paralleli. E chi deve metter ordine in tutto ciò? Sempre più spesso questa palla di fuoco viene scaraventata nell’accampamento della Tmc, che prova a maneggiarla senza incendiarsi rovinosamente. È evidente che questo scenario apre profondi interrogativi proprio sul ruolo delle Tmc e sul loro sviluppo futuro. iviamo tempi particolari per i viaggi, ancor più se facciamo riferimento al corporate
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travel. Tutti gli addetti ai lavori registrano un’esigenza di mobilità più alta, dovuta anche alla necessità di incrementare il business in aree commerciali sempre più ampie. Ma questo impulso è al contempo guidato da un’attenzione senza precedenti per il cost saving, spesso accompagnata da bizzarri irrigidimenti delle travel policy. Ma le complicazioni non finiscono qui: questo quadro interno è da conciliare con uno scenario esterno dove i singoli traveller avanzano istanze di servizio tipiche del leisure, mentre le dilaganti incertezze geopolitiche sembrano porre in subordine qualunque cosa non strettamente connessa alla sicurezza. Per farla breve, si deve andare sempre più in cerca di nuovi mercati, spendendo sempre meno, facendolo nel modo più piacevole e comodo
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possibile, muovendosi solo dove e quando serve, in condizioni di sicurezza massime e senza rinunciare a privacy o modelli di servizio in linea con le proprie personali esigenze. Vista così, è la classica botte piena con relativa moglie ubriaca. Se le rette di direzione appaiono come parallele inconciliabili, ecco allora che si deve immaginare un altro modello a cerchi concentrici dove, se non abbiamo intersezioni, riusciamo però a inquadrare piani d’azione che condividano un unico punto di irradiazione e dove le intensità delle diverse istanze trovino un’armoniosa coesistenza in un’accettabile compromesso. In un range tra obiettivo minimo e aspettativa massima, cioè, esiste certamente un’area che soddisfa tutti i livelli minimi senza mai poter ottenere la contemporaneità di tutti quelli massimi. Ma i livelli di minimo e di massimo e la gerarchia delle esigenze sono molto diversi a seconda che siano espressione del manage-
Un nuovo ruolo Di base, le Tmc rappresentavano lo strumento unico a disposizione delle aziende per accedere all’intero patrimonio informativo del settore. Un mondo oscuro che parlava attraverso linguaggi criptici e dove i titoli di viaggio erano fisici, una sorta di carta moneta parallela circolante emessa da poche “zecche” autorizzate. La situazione attuale, invece, porta una piena consapevolezza e informazioni in tempo reale, non solo per le aziende, ma anche per i singoli viaggiatori, espresse con logiche B2C. Gli stessi fornitori, sia elettronici\SW che di servizi di trasporto\ricettivi\finanziari, aggrediscono ormai direttamente il mercato corporate, operando più o meno virtuosi equilibrismi tra le aziende (clienti finali) e i loro “intermediari” (le Tmc). Vista dall’interno, è effettivamente una giungla, con poche regole e tante ipocrisie.
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Mission&Vision Nuovi scenari
L’alibi di tutti gli attori è che ci si trova nella tipica incertezza delle epoche di transizione. Da qui nasce il lungo ed articolato dibattito sul ruolo e sul valore aggiunto che le Tmc dovranno rappresentare nell’immediato futuro. Quello che mi è chiaro è che le Tmc non emetteranno più biglietti. Per dirla meglio, il processo di emissione sarà solo parziale e marginale, non certamente una costante come nel core business attuale. Sarà anche molto poco significativa la distinzione tra servizio offline e servizio online (inteso come self booking). Una nuova generazione di nativi digitali è già nelle aziende e presto inizierà a guidarle, gestirle. Starà ai processi di travel attuali come il fax sta alla e-mail, come gli sms a WhatsApp. Abbiamo già oggi in tasca applicativi e terminali che spesso superano di gran lunga, se non altro nella customer experience, la fruibilità dei mezzi messi a disposizione dalle proprie aziende e dai loro provider. La tecnologia diffusa renderà superflua qualsiasi fornitura proprietaria delle Tmc, spesso ancora oggi mascherate da software house specializzate. Tralascio volutamente ogni commento sul mondo dei Gds. Questione troppo spinosa, delicata, complessa, per poter essere liquidata con visioni a “volo d’uccello”. Preferisco, con consapevole approssimazione, annegare il problema nel mare magnum della “tecnologia” disponibile. Ma ovviamente, seppur con un peso determinante, la questione tecnologica non è esaustiva dell’intera panoramica che circonda il futuro delle Tmc. Dobbiamo perciò affrontare il tema dei servizi operativi messi a disposizione delle aziende clienti. Se quindi parliamo di prodotto, diamo anche per finite le “pratiche artigianali” (qualche “alchimista” delle tariffe ancora esiste, camuffato da bravo operatore) per le quali si promettono e certificano
saving miracolosi. Ma allora come potrebbe essere la Tmc in un prossimo futuro? Alcuni la immaginano come una grande azienda di consulenza, specializzata nel travel, proprio come quelle che le aziende clienti si troveranno già al loro fianco per le loro certificazioni di bilancio, la redazione di business plan strategici, i programmi integrati di business transformation e così via. Di vero, in questa visione, c’è certamente la possibilità per le Tmc di dover costruire modelli di mobilità sostenibili per l’azienda cliente, entrando nelle loro logiche operative e fornendo gli strumenti cognitivi, di controllo e di gestione che servono a implementarli. Si tratta di svolgere un ruolo invasivo, dai processi autorizzativi fino alle modalità con cui si esercita e si sviluppa la mobilità dei dipendenti. Il viaggiatore al centro Quando parliamo di “azienda cliente”, facciamo riferimento generalmente al suo management, alla sua proprietà, all’ufficio Travel interno e alla figura del travel manager. Il traveller è invece un soggetto di cui si parla molto ma che, nei sistemi attuali, prende vita solo all’interno degli schemi di travel policy in cui è inserito. L’intero sistema di supporto e consulenza, invece, avrà successo se tutti i processi, tutti gli strumenti, tutte le policy, porranno il traveller al centro del modello. La soddisfazione del traveller non più come strutturalmente antagonista delle esigenze aziendali (fatta eccezione per il top management, riverito e coccolato), ma come perno su cui far ruotare l’intero universo del business travel. La soddisfazione – ma possiamo parlare anche garbatamente di felicità – dell’azienda è la risultante della sommatoria delle soddisfazioni individuali dei suoi dipendenti. Il viaggio di lavoro è e rimarrà un viaggio, con il suo bagaglio esperienziale, con le sue aspettative e le
sue ansie, ma anche con il suo percepito. Più questa sensibilità sarà estesa e gestita a tutti i livelli di traveller, maggiore sarà il successo della Tmc e del travel manager. Ma come una Tmc ottiene ciò, restando all’interno dei noti schemi di cost saving, sicurezza, ecc.? La Tmc dovrà guidare il cliente attraverso processi di vendor selections e di management model adoption che rispettino questa visione. Tutta la tecnologia messa a supporto, quindi, servirà a esaltare e rendere funzionali i meccanismi di H2H, naturale evoluzione dei mondi B2B e B2C. Si tratta di un’impostazione neo-antropocentrica, che porta la consapevolezza del primato del contributo umano rispetto alla tecnologia. Ma ciò non è da intendere come una tendenza involutiva che vorrebbe il ripristinarsi di modelli e strumenti di un tempo, a dispetto delle funzionalità e dei tool che l’informatica ha inesorabilmente introdotto nel business. Si tratta piuttosto della reinterpretazione ed evoluzione di questa tecnologia, all’interno di un rapporto professionale che tende a essere one-to-one e che vuole esaltare la componente umana come fine e non come strumento. È un percorso bilaterale, cioè valevole tanto per l’azienda cliente (il traveller), quanto per la Tmc (l’operatore). È il ritorno, attualizzato, del modello della piramide rovesciata, con tanto di momento della verità e circoli virtuosi. Dal lato della Tmc, l’evoluzione porta alla trasformazione dell’operatore del contact center in un vero e proprio consulente della mobilità, interprete delle aspettative e delle finalità del singolo traveller, in cui anche la percezione personale assume un ruolo determinante. Ma quando occorrerà modificare le aziende per operare in questo modo? Quanto tempo ancora abbiamo? A questi interrogativi possiamo rispondere con la celebre frase di Albert Einstein: «Non penso al futuro. Arriva così presto». ●
Domenico Pellegrino Domenico Pellegrino è il managing director del Business Travel e Mice della travel management company Cisalpina Tours, facente parte del gruppo MSC. Dallo scorso marzo ha inoltre assunto anche la direzione di Blunet, rete di affiliazione leisure del Gruppo Bluvancanze e nuovo polo della distribuzione turistica italiana. 47 anni, una laurea in Scienze Politiche e un Master in Economia del Turismo presso la Sscts di Milano, oltre a una specializzazione in Web Marketing per il Turismo presso la Luiss di Roma, Pellegrino ha all’attivo 25 anni esperienza nel settore del travel. Prima di fare il suo ingresso in Cisalpina Tours ha lavorato nel gruppo MSC, ricoprendo la carica di direttore generale di MSC Crociere Italia e, in seguito, di direttore generale di Valtur.
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Ad alta quota Airlines For Europe
A4E: uniti contro gli scioperi In occasione dell’inaugurazione ufficiale della sua nuova sede di Bruxelles, l’associazione composta dalle principali compagnie aeree europee ha presentato una call for action per limitare i danni causati al settore dagli scioperi dei controllori di volo. Ma si è parlato anche di altri temi, soprattutto l’impatto della Brexit sul trasporto aereo e la realizzazione del Cielo Unico Europeo di Alberto Vita
A fianco i rappresentanti di A4E, associazione delle principali compagnie aeree europee.
Allarme scioperi Secondo uno studio commissionato da A4E alla società di consulenza Price WaterhouseCooper, negli ultimi sei anni gli scioperi dei controllori di volo hanno causato un danno economico di ben 9,5 miliardi di euro al Pil europeo e la perdita, o la non assunzione, di 131mila posti di lavoro. Nel 2015, in particolare, le perdite per l’economia del Continente sono state pari a 1,867 miliardi di euro. 18
a aperto ufficialmente proprio all’indomani della Brexit, in Rue Luxembourg 3, sesto piano, a pochi passi dagli edifici della Comunità Europea, la sede di Bruxelles di A4E, Airlines For Europe, associazione delle compagnie europee più rappresentative del trasporto aereo continentale, con «oltre 500 milioni di passeggeri annui, ovvero il 60% del totale in Europa» come ha detto Carolyn McCall, Ceo di easyJet. In occasione dell’inaugurazione, A4E ha voluto organizzare un incontro con media e autorità europee per lanciare una call for action contro i continui scioperi dei controllori di volo europei: a questo scopo ha commissionato anche uno studio a PWC, PricewaterhouseCoopers, che riporta come gli scioperi Atc in Europa, negli ultimi sei anni, abbiano totalizzato ben 167 giorni di agi-
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tazione con 475mila voli colpiti, causando «un danno economico di 9,5 miliardi di euro al Pil europeo e la perdita, o la non assunzione, di 131mila posti di lavoro». Costi che sono stati più alti proprio lo scorso anno, con danni per l’economia continentale per 1,867 miliardi di euro. Numeri “scioccanti” come ha sottolineato Willie Walsh, Ceo di Iag, che dichiarato: «Non è possibile che 15mila persone tengano in ostaggio un settore con 2 milioni di lavoratori diretti e 900 milioni di passeggeri». Il Paese più colpito è la Francia, dove si sono svolti il maggior numero di scioperi: agitazioni, queste, che vanno a impattare su tutto il cielo europeo e soprattutto sui voli da e per la Gran Bretagna. «Il 65% dei nostri voli passano sulla Francia, e per i passeggeri è molto difficile capire perché vengano colpiti
dagli scioperi dei francesi anche se non vanno in Francia» sottolinea McCall, a cu fa eco Walsh: «La Brexit non ha impedito a nessuno di volare, mentre gli scioperi dei controllori lo fanno in continuazione». Dopo i cugini d’oltralpe, gli altri Paesi a rischio scioperi Atc sono Grecia, Italia e Portogallo. Il che fa dire ad A4E in una nota che “i Paesi dell’Europa meridionale sono esposti al rischio più alto di impatto negativo sul turismo”. Una situazione che, per l’Italia, potrebbe «migliorare con la privatizzazione dell’Enav», sottolinea Walsh. «Ecco perché ora è il momento dell’azione» ha dichiarato il direttore generale A4E Thomas Reynaert, lanciando la petizione che anche noi di Mission abbiamo firmato e che si basa su 9 principi e cinque azioni ben chiare da compiere: fornire una notifica degli scioperi almeno 21 giorni prima, comunicare la partecipazione individuale con almeno 72 ore di anticipo, incoraggiare gli arbitrati e arrivare allo sciopero solo come ultima ratio, minimizzare i costi dei vettori, invitando gli stati a provvedere anche alle necessarie riprotezioni, nonché limitare l’impatto degli scioperi locali su tutto il cielo europeo. Una petizione a cui però Elzbieta Bienkowska, commissioner for internal market, industry, Entrepreneurship and Sme’s della commissione Europea, non ha saputo dare
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Ad alta quota Airlines For Europe
risposte definitive. Ciononostante la Ue è certamente interessata a mantenere e sviluppare un settore che vale oltre 110 miliardi di euro in maniera diretta e oltre 500 miliardi in forma indiretta, per due milioni di lavoratori diretti e 5 milioni indiretti, con la sua Aviation Strategy che ha citato anche il vice presidente della Commissione Europea che ha partecipato all’evento, Maros Sefcovic. In programma vi è, finalmente, anche la realizzazione del Cielo Unico Europeo (Single European Sky) che, speriamo, la Brexit non ritardi ulteriormente. Cosa cambia con la Brexit? Malgrado i crolli in Borsa delle azioni di tante compagnie aeree, tra cui anche quelle presenti all’incontro, la Brexit al momento non causerà cambiamenti. «Molto dipenderà dagli accordi che la Gran Bretagna chiuderà con l’Ue una volta uscita. Ma il nostro settore è abituato ai mutamenti e alle sfide» sottolinea McCall di easyjet, low cost che, all’indomani della Brexit, ha perso il 35% del suo valore borsistico. Commento ribadito da Walsh di Iag: «I passeggeri continuano a prendere aerei, noi continuiamo a operare e Michael (O’Leary, ndr) continua a fare cose stupide. Il voto sulla Brexit non ha impedito alla gente di volare. Gli scioperi sì. Insomma, noi abbiamo sempre invitato a fasten your belt per volare e lo facciamo anche ora» ribadisce il numero uno di Iag, gruppo che ha perso il 38% di capitalizzazione dopo la Brexit. A proposito di cose “stupide”, il ceo di Ryanair Michael O’Leary interviene precisando il successo dell’offerta post Brexit: «I nostri voli venerdì erano pieni al 99% per festeggiare la stupidità degli inglesi. Un Bye Bye Europe che possiamo applicare anche ai tifosi di calcio dopo i risultati dell’Europeo (con l’Inghilterra eliminata 2 a 1 dalla cenerentola Islanda, ndr)». Aggiungendo che «se sarà necessario potremmo prendere un Coa
(certificato di operatore aeronautico, ndr) britannico, iscrivendo i nostri aeromobili nel loro registro. Ma al momento continuiamo a fare business». Proprio le low cost Ryanair e easyjet, che hanno fatto gli onori di casa nell’evento di Bruxelles, con O’Leary a introdurre il “taglio del nastro” della sede A4E, hanno immesso tanta capacità sul mercato europeo, soprattutto dalla Gran Bretagna. «Ma i fondamentali non cambiano. Per il medio termine dobbiamo trovare un accordo. Così come per il Single european Sky. Dobbiamo solo superare queste turbolenze nel breve termine» sottolinea McCall. Un atteggiamento condiviso anche dal ceo di Norwegian Bjørn Kjos: «Al momento tutto funziona normalmente per noi e grande successo stanno avendo i nostri voli transatlantici. Se non ci saranno limitazioni continueremo a crescere». Carsten Spohr, ceo di Lufthansa, addita i suoi due corrispettivi di Ryanair e easyjet sulla overcapacity immessa, ma anche lui sottolinea che la Brexit «non è il nostro primo pensiero, anche se ammetto che per noi probabilmente sarà un fatto positivo perché tanti verranno in Germania e, parlando di finanza, anche molte aziende potrebbero spostarsi a Francoforte, dove abbiamo il nostro hub. Insomma continuiamo a respirare normalmente, senza affanno, e andiamo avanti». Anche per
Pekka Vauramo, ceo di Finnair, alleata di British, il problema più che la Brexit sono «gli scioperi, perché noi dipendiamo tantissimo dal Connecting Traffic e se c’è uno sciopero anche nel Sud Europa soffriamo». Insomma cauti sulla Brexit, anche perché si attendono mosse che nessuno può prevedere, neppure i parlamentari britannici in Europa come Jacqueline Foster, da noi interpellata, una vita in British Airways e portavoce per i trasporti e per il turismo. Ma, come abbiamo visto, uniti e durissimi sugli scioperi dei controllori di volo nei vari stati europei. Con O’Leary che, malgrado abbia fatto campagna per il remain durante il referendum, si lascia scappare l’ennesima battuta sulla nomenclatura europea: «L’Europa ha fatto molto per le tariffe aeree a basso prezzo grazie alla deregulation e recentemente per il roaming telefonico. Ora speriamo che faccia qualcosa di buono anche trovando una soluzione per il Cielo Unico Europeo e per limitare gli scioperi dei controllori, senza lasciare le soluzioni ad ogni singolo Paese. Come ha fatto troppe volte in passato in altre settori». Infine anche il Ceo di Air France-KLM Alexander De Juniac, sentendosi in colpa in quanto francese, è ottimista su una conclusione positiva della questione che seguirà, però, a breve dal suo nuovo scranno alla Iata e non più ai vertici del vettore franco-olandese. ●
Call for action contro gli scioperi Atc: i cinque punti di A4E • Partecipare alle procedure arbitrarie o conciliatorie, prima dello sciopero; • proteggere i voli che sorvolano semplicemente il Paese dove c’è lo sciopero Atc; • fornire un preavviso di almeno 21 giorni per lo sciopero; • fornire una notifica di almeno 72 ore per la partecipazione individuale allo sciopero; • minimizzare l’impatto, e i costi per i vettori, degli scioperi, con il Paese oggetto dell’agitazione a occuparsi anche di eventuali riprotezioni.
Chi è A4E Airlines for Europe (A4E) è la nuova, e più ampia, associazione di compagnie aeree in Europa. Basata a Bruxelles e lanciata lo scorso gennaio, l’associazione è costituita da Air France-KLM, easyJet, Finnair, International Airlines Group (IAG), Jet2.com, Lufthansa Group, Norwegian, Ryanair, Aegean e Volotea, e prevede di crescere ulteriormente: «Con Alitalia, che non ha ancora preso alcuna decisione malgrado abbiamo aperto da tempo le discussioni» ha sottolineato l’Head of communications dell’associazione, Aage Dunhaupt. Con più di 500 milioni di passeggeri trasportati ogni anno, i membri di A4E rappresentano più della metà degli spostamenti aerei del continente, operando con più di 3200 aeromobili e generando oltre 93 miliardi di euro di fatturato annuo.
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Tecnologie e fattore umano: un binomio di successo Sono questi i due elementi chiave che, se abbinati, possono garantire un’efficace gestione delle trasferte. Se ne è parlato in un forum organizzato da Carlson Wagonlit Travel lo scorso maggio a Milano di Arianna De Nittis
Sempre più connessi Si prevede che entro il 2018 saranno 18 miliardi i dispositivi connessi, destinati a salire a 30-50 miliardi entro il 2020.
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nella definizione di Fusion. Nel contesto italiano poi questa ricerca sta assumendo interessanti caratteristiche peculiari che è importante conoscere e approfondire».
egli ultimi anni la necessità di ottimizzare i costi ha indotto le aziende a fare sempre più affidamento sui prodotti tecnologici per la gestione dei viaggi d’affari: self booking tool, sistemi per la compilazione delle note spese, evolute soluzioni di business intelligence che consentono un’approfondita analisi dei dati. Ma in tutto questo come si colloca il cosiddetto “fattore umano”? La competenza degli addetti delle travel management company è inevitabilmente destinata a perdere importanza, diventando un elemento accessorio, oppure continuerà a giocare anche in futuro un ruolo chiave nella gestione delle trasferte? Di questo tema si è parlato lo scorso 12 maggio, a Milano, durante l’annuale forum di approfondimento di Carlson Wagonlit Travel, dal titolo “Fusion, nuove tecnologie e fattore umano, il futuro è nell’equilibrio”. Numerosi esperti del settore sono stati chiamati a esprimersi su questo tema, giungendo alla con-
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clusione che sì, le tecnologie ci offrono nuove opportunità per ridurre e ottimizzare i costi, ma da sole non bastano: l’apporto umano rimane un elemento fondamentale per una gestione di successo dei viaggi d’affari. L’evento – realizzato in collaborazione con Lufthansa Group e Diners Club Italia e con la media partnership di Affari & Finanza la Repubblica, della nostra rivista Mission e di The Procurement – ha coinvolto oltre un centinaio di persone tra travel manager e decision maker aziendali, HR director, docenti, esperti italiani ed internazionali e player del settore. «Abbiamo scelto di dedicare la giornata a un fenomeno importante che si sta affermando a livello internazionale – ha dichiarato aprendo i lavori Antonio Calegari, general manager di Carlson Wagonlit Italia –: la ricerca di un nuovo equilibrio tra le due componenti chiave della gestione del business travel, tecnologie e apporto umano, espresso
Il ridimensionamento di un mito La parola è poi passata a Enrico Finzi, ricercatore sociale e presidente di Astraricerche. «Uno studio di Astraricerche realizzato nel 1992 evidenziava come ben il 61% della popolazione italiana fosse ostile alle tecnologie. Questo dato è oggi drasticamente cambiato: una rilevazione del luglio 2015 ha registrato infatti che la percentuale dei “tecnofobi” è scesa al 28%. Il merito di questa evoluzione? Va agli smartphone e ai tablet, utilizzati soprattutto per motivi “leisure”, ma anche per lavoro. Dunque, dalla tecnofobia si è passati alla tecnofilia fino a giungere, negli ultimi anni, a una mitizzazione che vede i prodotti tecnologici come elementi che, miracolisticamente, sono in grado di risolvere tutti i problemi». «Oggi – ha concluso però Finzi – si sta comprendendo che l’uso intenso delle soluzioni tecnologiche, da solo, aumenta l’efficienza, ma non l’efficacia, ovvero la capacità di problem solving. il pendolo si è dunque spostato al centro, per trovare un nuovo equilibrio con la componente umana». Un’esperienza di successo Dalla teoria alla pratica. Andrea Solari, real estate director Business Partner Italia, Gruppo BNP Paribas, ha presentato la positiva esperienza di introduzione nel Gruppo di un on-
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line booking tool. Anche in questo caso l’attenzione alla componente umana e un piano di change management si sono rivelati fondamentali. «Per coinvolgere e motivare i dipendenti al cambiamento – ha detto Solari –, abbiamo ideato un percorso di comunicazione integrato, con uno stile facile, intuitivo e accattivante, sviluppato nell’arco di alcuni mesi e comprendente il lancio di alcuni video teaser, alcuni articoli sui portali interni e materiali informativi estremamente curati. I ritorni sono stati decisamente positivi». Sull’innovazione tecnologica e sulle conseguenti implicazioni nel travel management si è invece incentrato l’intervento di Gregoire Boutin, director Innovation Management Systems di Cwt. Boutin ha sottolineato come oggi le tecnologie permeino ogni aspetto della nostra vita: l’accesso al web è sempre più esteso (si prevede che entro il 2018 saranno 18 miliardi i dispositivi connessi, destinati a salire a 3050 miliardi entro il 2020) e impatta in maniera significativa anche sul business, se consideriamo ad esempio che attualmente circa il 50,3% delle transazioni nell’e-commerce avvengono tramite mobile. L’imperativo per una travel management company evoluta è recepire questa tendenza: e proprio questo fa il team di Cwt dedicato a monitorare il mercato, intercettare e “incubare” le tecnologie utili per migliorare l’intero processo della trasferta, fin dai primi stadi di sviluppo e con attenzione a tutti i settori. Un approccio al mercato la cui importanza è stata ribadita anche da Giglio Del Borgo, direttore generale di Diners Club Italia, nel suo intervento sullo sviluppo delle nuove soluzioni di pagamento nell’era digitale. L’importanza dei dati Uno degli utilizzi principali delle tecnologie nel mondo del business travel riguarda l’analisi dei dati di spesa, che oggi è resa possibile da
tool di reportistica sempre più evoluti e innovativi. Andrea Guizzardi, professore di Statistica economica dell’Università di Bologna, ha sottolineato che la maggior parte delle persone, nella vita privata ma anche nel mondo del lavoro, sono spaventate dalla statistica, mentre in realtà quest’ultima viene utilizzata in maniera inconsapevole in molte situazioni quotidiane (ad esempio, nella lettura dei valori di un esame del sangue). È indispensabile quindi vincere questo timore e, nell’ambito dei viaggi d’affari, imparare a leggere e interpretare correttamente le informazioni, in modo da trasformarle in decisioni efficaci. Un compito nel quale i travel manager possono essere supportati da percorsi di formazione personale, ma anche dalla propria Tmc. Sempre in tema di business intelligence, Alberto Vita, giornalista e direttore di Mission, e Alessandra Pisanu, senior director Program Management di Cwt Italia, hanno poi illustrato alla platea le funzionalità del nuovo tool CWT AnalytIQs, evidenziando ad esempio le analisi sull’advance booking, i mancati risparmi e i benchmark automatici sulle performance rispetto agli altri clienti Cwt. Focus sul viaggiatore Nel pomeriggio l’attenzione si è spostata sul viaggiatore, che deve restare il punto di riferimento imprescindibile, al centro delle scelte di automazione tecnologica fatte dalla aziende, come ha fatto notare Corrado Simontacchi, board member Belgian Association of
Travel Management (BATM) e già responsabile acquisti per un grande gruppo multinazionale, riportando alcuni trend internazionali. E proprio la declinazione della traveller centricity nella definizione di nuovi servizi è stata al centro dell’intervento di Thomas Eggert, direttore generale per l’Italia Lufthansa Linee Aeree Germaniche, che ha presentato alcune novità in termini di personalizzazione dell’esperienza di viaggio, e di Didier Remy, director of partnership per il Sud Europa di International SOS (con cui CWT ha stretto una partnership), che ha illustrato come il mix di tecnologia e fattore umano possano aiutare a garantire la sicurezza dei viaggiatori. Tutti i temi toccati nel corso della giornata sono stati quindi ripresi in una tavola rotonda, moderata da Vito de Ceglia di Affari & Finanza, che ha messo a confronto tre responsabili viaggi aziendali: Davide Stocchi, Security & Facility Management di Barilla; Roberta Rosa, HR & Travel Management SCM di Vodafone; Carlo Senn, Market Supply Manager di WPP Italy. Nel dibattito sono emersi, in particolare, gli obiettivi che hanno spinto le aziende ad adottare un nuovo tool e i benefici ottenuti dal loro utilizzo, ma anche le best practice tratte dalle esperienze vissute: tra queste, l’importanza di una comunicazione efficace e del coinvolgimento dei viaggiatori, della consulenza della Tmc, oltre che di un ascolto dei feedback degli utenti per un affinamento continuo e per arrivare a soluzioni condivise. ●
In queste pagine due momenti del forum organizzato da Carlson Wagonlit Travel, Qui sotto Antonio Calegari, direttore generale di Cwt Italia.
Antonio Calegari, Cwt: «Il ruolo delle TMC si concretizzerà sempre di più – in ottica fusion – nella capacità di unire elevate competenze sulle tecnologie a team specializzati capaci di offrire valore aggiunto, soprattutto nelle fasi cruciali».
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News Mercato
emoziona e mi rende orgoglioso non solo come imprenditore, ma anche come uomo – ha dichiarato Luca Patanè –. Il processo di crescita del Gruppo Uvet è sempre passato attraverso le figure e le competenze di chi ci lavora, valide persone senza le quali tale successo non sarebbe stato possibile. Per questo motivo credo che un simile riconoscimento sia di particolare importanza: perché premia me in prima persona per aver creato un’azienda florida, ma anche tutti coloro che hanno contribuito a renderla tale».
IN BREVE In Iata Sono almeno 90 le compagnie aeree aderenti a Iata che entro il 2020 adotteranno il nuovo sistema Ndc, New Distribution Capability. Lo ha detto il vice presidente per l’Asia e il Pacifico di Iata, Conrad Clifford, durante il recente live event di Travelport a Macao, spiegando che a febbraio è stato chiesto ai 180 vettori membri dell’associazione se avessero intenzione e quando di integrare Ndc nella loro strategia di distribuzione. Circa 90, di cui Clifford non ha voluto fare i nomi, hanno dichiarato che lo faranno entro quattro anni. Il restante 50%, però, non ha detto no al nuovo sistema, ma “sta pensando se e come implementarlo”. La nuova piattaforma distributiva permette di distribuire l’intera offerta dei vettori, tra cui anche tutti i servizi ancillary, con la massima personalizzazione.
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NUOVO INGRESSO IN AMADEUS LUCA PATANÈ NOMINATO CAVALIERE DEL LAVORO Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet, ha ricevuto la carica di Cavaliere del lavoro. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, ha nominato 25 nuovi cavalieri, tra cui Luca Patanè è l’unico imprenditore nell’industria del turismo. Tra le principali motivazioni il merito di aver dato vita a un’azienda sempre in crescita e in evoluzione, in grado di creare continuamente nuovi posti di lavoro. Nel 1988, periodo in cui Luca Patanè entrava in azienda, Uvet contava su circa 42 collaboratori con un fatturato di circa 25 milioni di euro. Anno dopo anno il Gruppo è cresciuto sia in numero di dipendenti sia in fatturato, attestandosi oggi a più di 1000 dipendenti distribuiti nelle sedi e filiali in Italia e all’estero. «Sono più che entusiasta di questo riconoscimento, che mi
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Allo scopo di sviluppare il segmento business travel, considerato sempre più strategico, Amadeus Italia ha accolto nel suo organigramma aziendale Marco Franzese in qualità di sales manager IT Solutions & Consulting, a riporto della Direzione Commerciale. Classe 1968, Franzese si è laureato in Economia e Commercio a Napoli, sua città natale. Ha all’attivo una ventennale esperienza nella
travel industry: dal 1997 al 2010 ha ricoperto la carica di sales & marketing manager all’interno di Fratelli Cosulich, occupandosi di vettori quali Iberia e Ltu e seguendo la parte Corporate Travel attraverso la gestione dei rapporti con il network Lufthansa City Center. Successivamente ha operato per quattro anni come direttore commerciale della travel management company Seneca. Nel 2015, infine, è stato area manager all’interno di Cisalpina Business Travel. «Amadeus si pone obiettivi ambiziosi anche per il segmento business travel – ha commentato Gabriele Rispoli, direttore commerciale di Amadeus Italia –: nei prossimi mesi continueremo il lavoro intrapreso negli ultimi anni per accrescere la nostra presenza nell’area IT Sales. Il nostro scopo è riuscire a sviluppare nuove soluzioni tecnologiche per importanti brand, che andranno ad aggiungersi al nostro portfolio che può contare già su accordi particolarmente prestigiosi. Siamo certi che l’ingresso di Marco rappresenterà un valido contributo per consolidare il ruolo di Amadeus come player di spicco in questo segmento».
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MISSION FLEET AWARDS
MFA, la giuria si prepara! Il premio della nostra casa editrice per il mondo Fleet, un unicum nel calendario del settore, entra nel vivo. Per preparare al meglio la serata clou del prossimo 10 novembre a Milano ntra nel vivo il lungo percorso di avvicinamento alla serata di gala del 10 novembre prossimo nella splendida cornice dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano, con le votazioni online per i fornitori che si sono candidati al prestigioso premio MFA - MissionFleet Awards. Votazioni online che sono state un vero e proprio successo con centinaia di votanti. Voto popolare che, senza fare arditi paralleli con la Brexit... verrà completato dalla profonda analisi che la nostra giuria composta da professionisti del set-
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tore (potete vedere i nomi nel box) farà in un due giorni di incontri durante i quali verranno esaminate a fondo tutte le candidature, anche quelle dei tanti fleet manager che si sono proposti e che, proprio in una di quelle due giornate, presenteranno le loro best practice grazie alle quale proveranno ad essere incoronati come Miglior Fleet Manager della prima edizione di MFA. Un esordio che ha visto un buon successo nelle candidature – anche se per il prossimo anno ci attendiamo molte più case automobilistiche! –, nelle votazioni online, come
I NOSTRI GIURATI Pierluigi Bonora noto giornalista del settore Automotive Barbara Caimmi Fleet Manager Fastweb Laura Campodonico Travel Manager & Fleet Specialist Gruppo Erg Alberto Caumo Fleet Manager Assicurazioni Generali Laura Gobbis Fleet Procurement Manager Luxottica Paola Mighetto Direttore Editoriale Newsteca Francesca Ordanini Office Senior Manager Iri Michele Palumbo CFO Procurement – Distribution & Logistics, Fleet Bayer
detto, e nella prenotazione di posti per partecipare alla Serata di Gala, già a buon punto. Un’occasione, quella, per incontrare colleghi, fare networking, entrare in contatto con le aziende protagoniste del settore delle flotte auto in Italia e, perché no, passare una bella serata tra spettacoli, un ottimo catering, momenti ludici, ma anche formativi, in uno dei migliori alberghi del panorama dell’hôtellerie di lusso milanese. E, naturalmente, non possiamo dimenticare gli sponsor che ci hanno dato fiducia, che di MFA hanno detto che si tratta di «un momento in cui verrà riunito il gotha del settore», «con un timing perfetto per le nostre novità in arrivo», come hanno sottolineato i responsabili dei prodotti che verranno proposti anche durante la serata di Gala. Insomma una prima edizione con i fiocchi. Per prepararne una seconda che sarà quella della consacrazione. Noi di Newsteca ci crediamo. Anche perché ce lo dite voi, lettori di MissionFleet e Missionline, che con MFA abbiamo riempito un vuoto in un calendario, quello del settore automotive, già fitto di appuntamenti. Ma nessuno come MFA! ●
a cura della redazione
Per ricevere maggiori informazioni sull’evento collegati al sito Internet digitando www.missionfleet awards.it. Oppure manda una mail a eventi@newsteca.it, o chiama lo 02/20241122.
Gli sponsor
Alferio Paolillo Responsabile Facility Management e Servizi Generali Edison Luca Persiani Fleet manager Ivs Italia Alberto Vita Direttore Missionfleet - Newsteca
SOLO PER I FLEET MANAGER Fabio Cianca, Rental & Direct Sales Manager Renault Italia Vincenzo Maniaci, Direttore Carte Kuwait Petroleum Italia
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Convention Gattinoni
Una rete sempre più business travel oriented Durante la loro convention annuale, i manager del Gruppo Gattinoni hanno annunciato numeri in forte crescita nel settore dei viaggi d’affari: circa 250 milioni di euro, per un totale di oltre 500 aziende clienti, e un network in forte espansione che arriverà a breve quota mille adv di Alberto Vita
Fatturato in crescita Il fatturato business travel di Gattinoni ammonta a 250 milioni di euro, contro i 350 della parte leisure e i 50 milioni provenienti da altri servizi.
Il presidente del Gruppo, Franco Gattinoni
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onvention bagnata, quindi fortunata? Per il mondo Gattinoni – visti i numeri sembra proprio di sì, dopo lo “storico” acquazzone lo scorso anno a Sharm El Sheik (ebbene sì), e la pioggia scesa copiosa anche quest’anno sulle teste dei tanti partecipanti (fornitori, media e, naturalmente, agenti) del meeting di Ibiza organizzato dal network guidato da Franco Gattinoni. Che, come ci racconta la business travel manager di Gattinoni Michela Bellomo, è una rete sempre più business oriented: «Le agenzie ci iniziano infatti a scegliere come network anche grazie al business travel». Agenzie queste che, inoltre, «sono quelle che hanno i maggiori volumi» afferma il direttore generale Sergio Testi. Volumi che portano il segmento business travel a valere per il gruppo
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lombardo 250 milioni di euro, contro i 350 della parte leisure e i 50 milioni provenienti da altri servizi. «Cifre queste che cresceranno ulteriormente grazie agli investimenti che abbiamo fatto nelle tecnologie e, come di consueto per noi, nelle persone» afferma il presidente Franco Gattinoni, che sottolinea come il settore «continui a crescere, malgrado un 2015 difficile a causa di tanti episodi esogeni. E stiamo crescendo anche quest’anno» aggiunge Bellomo, che si occupa di questo importante segmento insieme al direttore commerciale Eros Candilotti. A garantire questa crescita sono le numerose aziende clienti. «Ne contiamo circa 500, di cui 150 di grandi dimensioni, in diversi settori merceologici, anche se possiamo vantare una buona specializzazione nel farmaceutico, nella moda e nel
mondo sportivo, per cui serviamo le primarie società sportive lombarde di calcio, basket e pallavolo» spiega Bellomo, che sottolinea come questo portfolio spesso si intersechi anche con quello di un altro dipartimento del gruppo, quello che si occupa di Mice e che realizza «330/340 eventi all’anno, anche per 16mila persone» dice Gattinoni. Le altre divisioni, oltre al Mice e al Business Travel, sono Communication, Made in Italy, Travel Experience e Travel Network, rete di agenzie «di terza generazione che punta ad arrivare a breve (nel 2017 ci dicono fonti interne, ndr) dalle 750 agenzie attuali a mille tra Italia, Svizzera e San Marino» dichiara Gattinoni, che precisa che saranno «mille e non più mille. Potremmo arrivarci a breve, grazie al fatto che molti network hanno bussato alla nostra porta. Ma non vogliamo fare per forza grandi numeri, bensì essere un network serio, redditizio e con le minori sovrapposizioni possibili, assicurando alle adv una buona redditività». Grazie soprattutto al Service Center di Monza, dove Gattinoni fa da biglietteria per le agenzie non Iata, «che sono sempre di più» sottolinea Bellomo, oltre a seguire 52 agenzie, «che sono Iata, ma che ci hanno dato il mandato per seguirle commercialmente con i vettori» commenta Patrizia Patelli, responsabile Bt di Monza. Tariffe che non devono solo e unicamente seguire il miglior prezzo, comunque un esercizio ben seguito all’interno dell’azienda, ma anche i
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Convention Gattinoni
Le agenzie Gattinoni dicono di... Gattinoni Durante la convention, abbiamo parlato con alcune delle 750 agenzie che fanno parte del network. Naturalmente con quelle che sono più business travel oriented e che, forse, hanno scelto Gattinoni anche, per questo. «Dopo 15 anni nello stesso network ne eravamo usciti perché non condividevamo il loro nuovo concetto di rete. Un po’ delusi e amareggiati, ci eravamo quasi decisi a rimanere indipendenti quando, casualmente, un collega ci parlò di Gattinoni e ci spinse ad “andare a vedere le carte”» racconta Laura Bolgia della Bolgia Viaggi di Trento. «Nella nuova sede abbiamo conosciuto i responsabili dei loro servizi, ci siamo ascoltati reciprocamente e ci siamo piaciuti. Prima di tutto in Gattinoni abbiamo incontrato “persone”, individui attenti e sensibili, abbiamo ricevuto ascolto e attenzione, abbiamo potuto stimare la loro professionalità, ma soprattutto abbiamo colto il rispetto verso gli affiliati e le loro esigenze. Ci hanno messo a disposizione degli strumenti lasciandoci liberi di coglierli, senza costrizioni e a costi accessibili. Abbiamo trovato una squadra motivata e affiatata, che crede in quello che fa e sa trasmettere all’esterno un’energia positiva. La loro forza sta nella promessa che se non stiamo bene insieme non siamo obbligati a rimanere». Serietà e affidabilità che sottolinea anche Jarno Mazzoleni, responsabile business travel di Baja Viaggi di Albino (BG), parlando di Gattinoni: «Non siamo un’agenzia Iata, ci siamo affiliati al network GTN perché lo riteniamo serio, affidabile, responsabile e in forte crescita. Utilizziamo sia tariffe negoziate da Gattinoni sia tariffe concordate ad hoc per le nostre aziende con le compagnie aeree». Tariffe negoziate utilizzate anche da Vince Viaggi di Enjoy Travel srl di Casale Monferrato (AL). La responsabile
servizi: «ad esempio le agenzie che hanno traffico etnico sono interessate anche ad avere franchigie bagagli più alte» dice Gattinoni. Naturalmente il gruppo ha accordi anche di crs con i tre big e per ogni
di agenzia Stella Petrizzelli (nella foto) sottolinea che «la scelta di Gattinoni deriva soprattutto dal fatto che Mario Caprioglio, il titolare, è stato tra i soci fondatori del network G40. Utilizziamo il BTC di Gattinoni per le tariffe aeree confidenziali». Tre agenzie queste con importanti volumi connessi al business travel; Bolgia Travel di Trento, su 5,5 milioni di euro di fatturato, ne genera circa il 32% grazie ai viaggi d’affari e a circa 300 aziende che gravitano sullo scalo di Verona. Baja Viaggi di Albino (Bergamo) vede oltre i due terzi dei 4,2 milioni di fatturato appannaggio del business travel, con una quarantina di aziende soprattutto nel campo tessile, che viaggiano da tutti gli scali del Nord che vanno da Malpensa a Trieste. E anche l’agenzia Vince Viaggi di Casale vede un fatturato bt maggiore di quello leisure, anche se di poco: 52% contro il 48%, su un fatturato di 3,7 milioni di euro, realizzato grazie a una quindicina di aziende di vari settori, tra industria, tecnologia, commercio, oreficeria e cinema, che gravitano sui due scali milanesi e su Torino». Soddisfazione quindi, ma anche tanta voglia di formazione: «siamo soddisfatti della scelta fatta» dice Petrizzelli «ma per quanto riguarda la parte business vorremmo solo aver la possibilità di avere magari più incontri di formazione in sede». La stessa esigenza di Bolgia, che sottolinea di desiderare «una formazione specifica sul segmento business/commercial, sfruttando il loro know-how: come cercare nuovi clienti, come formulare un’offerta accattivante, quali servizi proporre, come gestire e fidelizzare i clienti di nuova acquisizione, come valutare le offerte economiche, la gestione del servizio bt ecc. Possibilmente con un taglio molto pratico e dedicando tempo a un open forum dove scambiare esperienze e fare domande». A delle “persone” che ti seguono, come detto da tutti. Seri e affidabili. Appunto.
azienda carica le sue tariffe preferenziali, anche per singolo albergo e singola destinazione. «Per le adv siamo sempre presenti per risolvere eventuali problemi e urgenze e, in caso, le aiutiamo anche con le loro
750 adv Sono le agenzie del network di Gattinoni, anche se il Gruppo punta a raggiungere quota mille.
aziende clienti a stilare le travel policy» afferma Patelli. Insomma tanta consulenza, parola che si è sentita più volte in questa convention, così come i termini tecnologia e serietà. ● 2016 giugno-luglio |
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Treni Alta velocità
Italo vs. le Frecce I due operatori italiani dell’AV si sfidano con un orario estivo arricchito da nuove frequenze, tariffe sempre più interessanti per la clientela d’affari, nuovi spazi per attendere la partenza in totale relax e servizi di navetta per raggiungere anche le piccole città. Le due offerte a confronto di Arianna De Nittis
Italolive È il portale di Italo che mette a disposizione riviste, libri e più di 150 film.
Convogli in arrivo Per continuare a crescere, NTV ha deciso di investire nell’acquisto di 8 nuovi convogli, che consentiranno l’apertura di nuove tratte.
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rmai è noto: in caso di trasferte aziendali sul territorio italiano l’aereo sta cedendo sempre più il passo ai collegamenti ad alta velocità. E le Frecce di Trenitalia e Italo di NTV cavalcano questa tendenza, potenziando l’offerta e presentando diverse novità. Eccole.
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Italo a quota 13 Il nuovo orario estivo di Italo vede i suoi 25 treni partire da 13 stazioni ferroviarie, arrivando a detenere il 25 % delle sedute di trasporto ferroviario ad alta velocità in Italia. Tra le novità la partenza antelucana di un treno da Milano centrale, alle 5.35, per arrivare a Roma Termini prima delle 9.00 (ore 8.55). Una frequenza pensata ad hoc per i viaggiatori d’affari su una direttrice, quella tra Milano e Roma, che vede il raddoppio delle fermate dei treni nostop nelle due città, ovvero a Roma Tiburtina e Milano Rogoredo, oltre che in quelle più centrali di Roma Termini e Milano Centrale. «Il nostro obiettivo – dice Fabrizio Bona, chief commercial officer di NTV – è di passare entro la metà del prossimo anno dall’attuale 25% di passeggeri corporate al 40% sul totale dei nostri clienti». Uno scopo raggiungibile soprattutto lavorando sulla comodità dei collegamenti:
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non è un caso che, oltre ad aver introdotto la nuova frequenza sulla Milano-Roma, Italo abbia anche accorciato le partenze, che oggi avvengono ogni mezz’ora nelle ore di punta. Una Flex ancora più flessibile Tra le novità della compagnia rivolte al segmento corporate compare il rinnovamento della tariffa Flex, l’offerta che permette cambi gratuiti di orario e di data e consente il rimborso totale del biglietto presso tutte le case Italo. Per rendere la tariffa ancora più flessibile e conveniente, è stata introdotta la possibilità di effettuare qualsiasi cambio direttamente al binario entro 3 minuti dalla partenza. Se si perde il treno, inoltre, la nuova Flex raddoppia l’“extra-tempo”, concedendo due ore al viaggiatore per prenderne
un altro. Per usufruire di questi vantaggi è sufficiente rivolgersi al Train Manager di Italo direttamente in stazione. Nuove lounge Ad oggi in tutte le stazioni sono attive le biglietterie Italo dove è possibile fare o modificare il biglietto. Sono in programma, inoltre, novità sul fronte delle lounge: entro la fine di luglio alla sala di Roma Tiburtina si aggiungeranno quelle nuove di Firenze Santa Maria Novella, Napoli Centrale e quella definitiva di Milano Centrale (al primo piano della stazione negli spazi denominati Sky Lounge). Spazi dedicati ai passeggeri di Club Executive e ai titolari delle carte Italo Più Black, Italo Più Platinum e Italo Più Sprint, oltre che ai passeggeri di Prima che possono acquistare un ingresso a soli 10 euro.
Con ItaloBus l’AV è più vicina Italobus è la nuova iniziativa che, grazie a bus dedicati, porta l’alta velocità di Italo in diverse città italiane. Partito nelle città attorno alla stazione tav di Reggio Emilia, Italobus oggi collega anche Salerno con 12 località del Cilento e della Valle di Diano (Paestum, Agropoli, Castellabate, Acciaroli, Vallo della Lucania, Ascea, Casalvelino, Palinuro, Marina di Camerota, Polla-Pertosa, Padula-Teggiano, Policastro-Scario, Vibonati-Villammare e Sapri). Il servizio è attivo nel periodo estivo. Sempre da Salerno parte un servizio per Matera, Potenza e Taranto. Nuovo anche il collegamento tra la città di Bergamo e Milano Rogoredo (tre pullman), per un network che tocca in totale più di 25 città italiane, con ambiziosi programmi futuri.
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Treni Alta velocità
Più Frecce nell’arco di Trenitalia È partito domenica 12 giugno l’orario ferroviario estivo di Trenitalia che, con le sue Frecce, aumenta le frequenze tra Milano e Roma con quattro nuove corse (le prime due sono già attive, le altre due saranno operate dal 31 luglio). Complessivamente, dunque, i collegamenti giornalieri tra la città lombarda e la capitale arrivano a quota 90. Aumentano anche i passaggi tra Roma e Venezia: due in più, per un totale di 38 frequenze al giorno effettuate con i convogli Frecciarossa e Frecciargento. Ma le novità non finiscono qui: altre due nuove corse arricchiranno l’offerta di Frecciargento tra Roma e Verona, portando a 16 i collegamenti giornalieri tra le due città, con prosecuzioni anche su Bolzano e Brescia al nord e Napoli al sud. Tra le novità, infine, vi è anche il Frecciarossa Milano-Lecce, operato il sabato e nei giorni festivi lungo l’Adriatica che, insieme al Tirreno, vedrà diverse fermate stagionali. A fine anno saranno poi 60 le corse al giorno del nuovissimo Frecciarossa 1000, treno che ad oggi ha già ospitato tre milioni e mezzo di passeggeri e che ha consentito lo spostamento dei treni ETR500 su altre rotte, in sostituzione dei Frecciabianca (come sull’asse padano Torino-Milano-Venezia) o dei Frecciargento (come sulla rotta RomaFirenze-Bologna-Venezia).
Investimenti che premiano
5 città per Freccialink In risposta alle navette Italobus di NTV, Trenitalia risponde con Freccialink, il nuovissimo servizio bus che ha l’obiettivo di collegare le città più piccole con i principali hub delle Frecce AV. Le tratte percorse dai nuovi bus sono Siena-Firenze Santa Maria Novella, L’Aquila-Roma Tiburtina, Perugia-Firenze, Matera-PotenzaSalerno. Quattro le corse giornaliere, due in partenza e due in arrivo. Per il servizio verrà utilizzato un bus speciale a 16 posti che sarà riconoscibile per il logo e la livrea del Frecciarossa e avrà personale dedicato, assistenza, wi-fi, drink e monitor di bordo. Per rendere l’utilizzo del servizio ancora più confortevole Trenitalia emetterà un unico biglietto gomma + rotaia, il cui prezzo varierà, ovviamente, in base all’opzione scelta per viaggiare sui Frecciarossa: livello di servizio (Standard, Premium, Business, Executive) e prezzo (Base, Economy, Supereconomy), con una maggiorazione di 10 euro (il prezzo fisso delle navette Freccialink).
Offerte estive Fino al 31 agosto Trenitalia offre l’offerta “Upgrade Estate”: sarà possibile viaggiare sui Frecciarossa in Executive al prezzo del livello Business e in Business al prezzo dello Standard e sui Frecciargento, Frecciabianca e Intercity di viag-
giare in prima al prezzo della seconda classe. In più sono previste riduzioni del 50% su destinazioni come Trento, Bolzano, Rovereto, Verona, Brescia, Bari e Reggio Calabria.
Secondo fonti di Trenitalia, in dieci anni la compagnia ha totalizzato 300 milioni di viaggi in AV. Nel primo trimestre 2016 i passeggeri sulle Frecce sono stati ben 14,4 milioni. Il sito ha raggiunto gli 8,5 milioni di visitatori al mese posizionandosi al primo posto, nella classifica Ecommerce Ranking, tra i siti italiani del Turismo. L’App Trenitalia ha già ampiamente superato i 2,5 milioni di download. Infine, i clienti CartaFRECCIA hanno superato i 5,4 milioni.
Nuovi spazi per l’attesa Alle novità di Trenitalia si aggiungono quelle del Gruppo FS per rendere l’esperienza di viaggio dei passeggeri sempre più piacevole. Il 28 giugno, ad esempio, è stata inaugurata a Roma Termini la nuova Terrazza Termini, accessibile a tutti i viaggiatori in transito nella stazione. Ben 3000 metri quadrati – accessibili dalla Galleria Centrale e dal Forum con scale mobili e ascensori – allestiti con sedute e tavoli, free wifi, area per la ricarica dei cellulari, display informativi, illuminazione a Led, climatizzazione e toilette. ● 2016 giugno-luglio |
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Business, shopping e proposte gourmet Secondo centro finanziario dell’Asia e primo porto commerciale del globo, Singapore è una delle economie piÚ aperte al mondo, con un commercio di beni e servizi pari al 367% del Pil. Ma è anche una sorprendente meta turistica, tra ristoranti pluristellati, centri commerciali e quartieri etnici dove il tempo sembra essersi fermato 32
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Henderson Waves È Il ponte pedonale più alto della città, una struttura ondulata situata a ben 36 metri da terra.
Destinazioni Singapore
di Alberto Vita A sinistra, l’Heritage Building a Chinatown. Sotto, un’installazione che richiama lo shopping nella via degli acquisti: Orchard Road. Nella pagina a fianco, i grattacieli di Singapore.
Car sharing e controllo satellitare
na piattaforma business per operare su tutti i mercati dell’Estremo Oriente, con servizi finanziari e commerciali di altissimo livello, poca burocrazia e uno stato sicuro, dove potersi facilmente integrare anche con la propria famiglia. Con in più un ranking tra i maggiori del continente nell’indice di accessibilità aerea: Singapore è infatti una città iperconnessa con il mondo, grazie al suo pluripremiato aeroporto, il Changi, e alla sua compagnia di bandiera, la Singapore Airlines, posizionandosi al quarto posto in Asia, dietro solo a Bangkok, Seoul e Hong Kong, che, secondo il Global Connectivity Ranking di Kpmg realizzato in collaborazione con Rome2rio su 1.212 città al mondo, è la metropoli più connessa d’Asia.
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Scambi con l’Italia Il nostro Paese ha realizzato con la Città-stato di Singapore un interscambio commerciale pari a 2,2 miliardi di euro nel 2015, di cui 2 miliardi di esportazioni, rappresentan-
do lo 0,3% dell’interscambio totale italiano. Singapore è infatti una delle economie più aperte al mondo, con il commercio dei beni e servizi pari al 367% del Pil. È inoltre il primo porto commerciale del mondo, il secondo centro finanziario dell’Asia e il terzo raffinatore nel mondo senza essere, minimamente, un Paese estrattore. Qui la disoccu-
pazione è ai minimi (2,5%) e il Pil pro capite è ai vertici in Asia con 26.160 euro all’anno: un valore salito dell’1,8% nel primo trimestre del 2016 sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il 2015 si chiuderà con una percentuale di crescita similare, ma è prevista una nuova accelerazione nel biennio successivo al +2,2-2,5%. Il merito è soprat-
La Land Transport Authority (LTA) e l’Economic Development Board (EDB) di Singapore stanno valutando la possibilità di introdurre uno dei più imponenti programmi mondiali di car sharing elettrico, aggiungendo altri 1000 veicoli elettrici ai 300 già esistenti. In programma anche un sistema di controllo del traffico e di pagamento a chilometro dell’uso dell’auto completamente satellitare che vada a sostituire l’esistente Erp System. Un costo per gli automobilisti che si aggiunge ai prezzi altissimi delle auto e ai costi di parcheggio che possono arrivare e superare anche i 50 dollari di Singapore all’ora, 32-35 euro.
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Singapore Sling A base di gin, cherry brandy e succo d’ananas, è il cocktail tradizionale della città. Fu inventato nel 1915 da Ngiam Tong Boon, barman dello storico Raffles Hotel.
Destinazioni Singapore
Changi Airport Per il quarto anno consecutivo, l’ambito premio per il miglior aeroporto del mondo 2016 di Skytrax è stato assegnato al Changi di Singapore. Oltre ad altri due premi minori, quale miglior aeroporto in Asia e miglior aeroporto per l’attività leisure. Tra le numerose attrazioni, lo scalo offre il cinema 24 ore su 24, una piscina sul tetto e un giardino di farfalle.
tutto della ripresa della richiesta dei mercati di sbocco di Singapore, ovvero la Cina e gli altri Paesi dell’area Asean, Malesia e Indonesia. Luoghi iconici e buona cucina Una destinazione eminentemente d’affari, quindi, ma che si pone anche come un paradiso dello shopping e una località dove si svolgono tantissimi festival ed eventi, a partire da quelli enogastronomici, visto che la città è una mecca culinaria dove grandi chef, da Jamie Oliver a Gordon Ramsey, hanno aperto i loro ristoranti. E della quale il cuoco vagabondo Anthony Bourdain dice che «è la meta ideale per i gastro-turisti», grazie agli Hawker center, ma anche ai Food court situati nei grandi centri commerciali, dove sperimentare diverse cucine: la cinese, la malese, l’indiana, l’araba e quella tipica della città-stato, chiamata anche Peranakan, perché, e citiamo nuovamente Bourdain, «se New York è la città che non dorme mai, Singapore è la metropoli dove non si finisce mai di mangiare». E di fare acquisti. A partire dalla principale strada della città, ovvero Orchard Road, piena zeppa di ristoranti, alberghi a quattro e cinque stelle e soprattutto centri commerciali, che scendono di vari piani nel sottosuolo, anche per combattere il caldo equatoriale.
A fianco, la piscina a sfioro del Marina Bay Sands. Sopra il Ristorante Zam Zam, nel quartiere arabo della città: il migliore, e a buon mercato, per il Murtabak, pane arabo ripieno di montone o pollo.
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Il centro turistico della città-stato però è Marina Bay, la baia della città, attorno alla quale si svolge il suggestivo gran premio di Formula Uno che si corre di notte. Qui si trova l’emblema della città-stato, il Merlion, una statua con testa di leone e corpo di pesce, con il nome che deriva dalla crasi delle parole mermaid (sirenetta) e lion (leone) e che si trova davanti allo storico Fullerton Hotel. A proposito di hotel, qui sorge il nuovo, iconico Marina Bay Sands, con un ultimo piano occupato da una piscina a sfioro, un bar dove gustare un cocktail al tramonto e il panorama di tutta la città. C’è anche il Boat Quay, un canale un tempo maleodorante porto di barchini e
case sull’acqua e, oggi, passeggiata ipermoderna circondata dai grattacieli della city di Singapore, con una vastissima – e immancabile – offerta gastronomica. Offerta che naturalmente è presente anche nei vari quartieri etnici che si sono conservati in città: ad esempio Little India, dove viene servito dell’ottimo cibo anche ai visitatori dello Sri Veeramakaliamman temple e si può andare a fare shopping nel mega center Mustafà, dove si trova di tutto; e poi il quartiere arabo, che si sviluppa attorno alla Moschea Masjid, e infine, Chinatown. Da non perdere poi una visita al grande orto botanico, i Singapore Botanic Gardens, 52 ettari che ospitano una varietà di piante incredibili e ben 20.000 tipi di orchidee diverse: è situato dietro al Marina Bay e attorniato da tanti alberi artificiali collegati tra loro, che ricordano l’Albero della Vita, emblema dell’Expo 2015 di Milano. Vale la pena anche di fare un salto a Sentosa, la più grande delle 50 isole che compongono l’arcipelago della Repubblica di Singapore, collegata all’isola maggiore da una scenografica funivia e sede degli Universal Studio. E vicino alla stazione della funicolare si trova un luogo magico, poco battuto da turisti, ovvero i Southern Ridges (Creste meridionali), un percorso pedo-
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Universal Studios Questo divertente parco a tema sorge sull’isola di Sentosa e propone attrazioni ispirate agli eroi di celebri film e serie tv, da Battlestar Galactica, a Transformer, a Madagascar. Info: http://themeparks.universalstudios.com.
Destinazioni Singapore
Un letto tra le nuvole
Singapore in breve Come arrivare
nale sospeso che si snoda lungo 10 chilometri nella parte sud dell’isola principale, tra lussureggianti piante tropicali e colline come il Mount Faber. Infine, oltre ai quartieri etnici citati sopra, meritano una visita anche l’Holland Village, noto come “enclave bohemien” di Singapore, uno strano miscuglio di antico e moderno dove i singaporiani vengono a fare acquisti, ma anche per cenare intorno a piccoli chioschi, e la centralissima Emerald Hill (è infatti una traversa di Orchard Road): è probabilmente la strada più antica della città-stato, con bellissime case a due piani in legno e mattoni dove i ricchi di Singapore vanno ad abitare e diversi locali di tendenza. Insomma, per affari o per turismo Singapore vale la pena. E se poi ci si va, anche in transito, durante uno dei tanti festival che si organizzano qui, è ancora più bello. ●
Dall’Italia i soli voli diretti sono quelli di Singapore Airlines (www.singaporeair.com), sia da Milano Malpensa (sei alla settimana in estate) sia da Roma Fiumicino (cinque alla settimana), operati con B777 a tre classi, per un tempo di volo di circa 12,40 ore per l’andata. Naturalmente il vettore vola dall’Europa sul suo hub di Singapore anche da altre città, tra cui, recente novità, Düsseldorf, collegamento operato dal nuovo gioiello della flotta di Sia, l’A350-900. Singapore è raggiunta anche da altre compagnie, una su tutte British Airways che offre collegamenti dal suo hub di Londra (www.britishairways.com).
Dove dormire Non possiamo non citare l’iconico Raffles Hotel (www.raffles.com/singapore): ospitato in uno splendido edificio coloniale restaurato, propone ben 14 punti ristoro e una galleria di negozi. Fullerton Hotel: altro albergo situato in un palazzo storico, a Marina Bay, offre un centro benessere, una piscina a sfioro e un centro fitness aperto 24 ore su 24. Oltre a diversi ristoranti e bar (www.fullertonhotels.com). Se con il Raffles abbiamo citato un luogo iconico della storia di Singapore, con il nuovo Marina Bay Sands parliamo del nuovo edifico iconico della città-stato, che troneggia su Marina Bay e che si vede in tutte le angolazioni durante il gran premio di Formula Uno. L’albergo offre una piscina a sfioro all’ultimo piano, 20 punti ristoro, un casinò e l’accesso diretto al principale centro commerciale del centro di Singapore (www.marinabaysands.com). Infine tra i quattro stelle segnaliamo il Rendezvous Hotel Singapore: situato in un edificio coloniale ristrutturato nell’Arts and Heritage District di Singapore, a metà strada tra Orchard Road e Marina Bay, offre una piscina all’aperto e camere con wi-fi gratuito (www.stayfareast.com).
Sui suoi voli dall’Italia Singapore Airlines propone la sua business class, con una poltrona ampissima (30”, con un pitch da 51”) che si trasforma in un vero e proprio letto, con cuscini e coperte. Il sistema di intrattenimento a bordo Krisworld offre 250 film, 350 programmi Tv, 800 playlist di musica, 22 canali radio e oltre 80 giochi, nonché porte Usb per collegare i propri device e caricarli. Il catering è affidato all’International Culinary Panel, composto da un gruppo di chef celebri (tra cui Carlo Cracco).
Informazioni Fuso Orario: Estate: + 6h, inverno: + 7h • Valuta: Dollaro di Singapore (1 E = 1,66 $ S). Un pasto medio costa dai 20 ai 50 euro e una camera da letto dai 100 ai 450 euro • Lingue: Singapore ha quattro lingue ufficiali: inglese, malese, cinese e tamil • Documenti: Passaporto valido per 6 mesi • Tensione: 220V come da noi. ma c’è bisogno di un adattatore per la presa • Indirizzi e numeri utili: Polizia 999, Emergenza 995
Sopra i Singapore Botanic Gardens. Sotto, la lavorazione del Durian, frutto mefitico se troppo maturo.
Sito Internet www.yoursingapore.com/en.html
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News Hôtellerie
IN BREVE In AccorHotels Ancora più vantaggi e nuovo nome per il programma internazionale e multi-marchio in abbonamento di AccorHotels dedicato agli ospiti business. Per soddisfare al meglio le esigenze specifiche della clientela d’affari, il servizio AccorHotels Favorite Guest Business è ora diventato Business Plus. La nuova carta in abbonamento annuale consente alle aziende di ottimizzare i costi di viaggio dei propri collaboratori offrendo, inoltre, una vasta gamma di sconti e vantaggi esclusivi in 2.700 hotel in tutto il mondo. Disponibile al costo di 170 euro sul sito www.businessplusaccorhotels.com, la card offre numerosi altri vantaggi, tra cui sconti del 20% sui noleggi delle auto Europcar, del 10% sul catering presso gli hotel Ibis e Ibis Styles, garanzia della disponibilità di camera fino a tre giorni prima dell’arrivo, possibilità di late check-out fino alle ore 16 e reportistica dettagliata.
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SPORT E MEETING IN FRIULI Quattro piani di architettura contemporanea eco sostenibile, tra geotermia e fotovoltaico: questo il nuovissimo Villaverde Hotel & Resort-Wellness Spa & Golf, situato sulle colline moreniche di Fagagna e contornato da colline di querce e faggi che svettano sullo sfondo delle Alpi Giulie. La struttura dispone di 33 camere, di cui tre suite con terrazza. Ampia l’offerta per lo sport e il benessere: il Golf Club Udine, di 85 ettari, la Club House (con il Villaverde Bar&Restaurant aperto anche al pubblico esterno), un’area wellness di 800 mq, un centro medico attrezzato per piccoli interventi in anestesia locale, percorsi podistici. Completano l’offerta un lounge bar, il ristorante Privilegium e una sala convegni da 99 posti. Firmata dall’architetto Alessio Princic, la struttura è stata realizzata con tutte le tecnologie che garantiscono una significativa riduzione dell’impatto sull’ambiente. Il soffitto interno è un’opera d’arte di 1800 metri quadri realizzata dall’artista Giorgio Celiberti, che ha firmato anche le piastrelle delle piscine e dell’area welness.
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Gli arredi includono pezzi di design di aziende friulane come Moroso, Gervasoni, Accento, MyCore, Snaidero.
AC HOTELS BY MARRIOTT DEBUTTA IN UK Il brand AC Hotels by Marriott fa il suo ingresso nel Regno Unito con l’apertura di due nuovi alberghi dal gusto contemporaneo a Birmingham e Manchester Salford Quays. Queste strutture rientrano in un ambizioso piano di espansione che prevede l’inaugurazione di altri 22 AC Hotels in tutto il mondo entro la fine dell’anno. «I due nuovi hotel ben rappresentano lo spirito di AC Hotels, un brand urbano che
coniuga design, stile e raffinatezza», afferma Toni Stoeckl, global VP, Lifestyle Brands di Marriott International. AC Hotels offre infatti spaziose camere dalle tonalità neutre, arricchite con mobili di design sollevati dal pavimento, armadi aperti, lenzuola bianche e soffitti in legno. Gli ospiti possono effettuare il check-in e check-out via mobile e hanno a disposizione numerose prese Usb e wi-fi gratuito. L’AC Hotel Manchester Salford Quays dispone di 142 camere e sorge a breve distanza dall’innovativo centro MediaCityUK. A disposizione degli ospiti anche tre meeting room per un totale di 100 posti. L’AC Hotel Birmingham (nella foto), invece, offre 90 camere e si trova all’interno di The Mailbox, l’ex edificio delle poste che è stato riconvertito in un’esclusiva area di shopping con negozi alla moda, ristoranti, bar e caffè. A breve distanza è situato l’International Convention Centre. Entrambi gli alberghi comprendono la AC Lounge, uno spazio creativo durante il giorno e un luogo di incontro esclusivo la sera dove gustare drink e una selezione di tapas. La AC Library è uno spazio tranquillo dove rilassarsi, lavorare o organizzare piccoli meeting, con diversi libri a rotazione per la consultazione.
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Le schede di Mission Agenzie di viaggio
Planetario Viaggi Un approccio consulenziale al business travel, che passa attraverso l’adozione di modelli operativi flessibili per venire incontro alle esigenze di aziende di tutte le dimensioni. Questa la filosofia che da oltre 20 anni caratterizza Planetario Viaggi, azienda che riunisce attualmente 29 agenzie, per un totale di 166 dipendenti. «Nel 2015 abbiamo raggiunto un volume di vendite di quasi 73 milioni di euro e per il 2016 prevediamo un incremento del 5%» ci spiega l’area manager Business Travel, Pierluigi Boem (nella foto). «Ad oggi il BT incide per il 47% sui nostri volumi, mentre il Mice per il 5%. Contiamo oltre 1000 aziende clienti, dalle più piccole a quelle che superano il milione di euro di spese di viaggio». Riguardo ai servizi messi a punto per la gestione delle trasferte, Boem rivela: «Non imponiamo standard operativi, ma grazie al nostro personale altamente specializzato (i nostri addetti collaborano con noi in media da 14 anni), adeguiamo i servizi alle specifiche esigenze con la massima flessibilità, al fine di garantire efficienza e ottimizzazione della spesa per un reale ritorno dell’investimento. In più, la collaborazione con il network
internazionale Globalstar Travel Management, dal giugno 2015, ci consente un’approfondita conoscenza non solo del mercato locale, ma anche di quello mondiale, permettendoci di offrire ai nostri clienti servizi globali». A questo si aggiunge la proposta di un’ampia gamma di soluzioni tecnologiche per la gestione delle trasferte. Tra queste «l’utilizzo di due self booking tool nonché, grazie alla collaborazione sviluppata con Sabre, una serie di App (prima fra tutte Tripcase) che permettono ai nostri clienti di tenere la situazione dei viaggi aziendali sotto completo controllo. Abbiamo inoltre sviluppato un sistema di reportistica che consente un’analisi puntuale e trasparente di tutte le spese aziendali». «Non vogliamo essere, e non lo siamo, dei semplici venditore di servizi – conclude Boem –, ma dei consulenti vicini al cliente e pronti a dargli le migliori indicazioni per ottenere il massimo risparmio sia sui costi diretti di viaggio sia su quelli indiretti di gestione delle prenotazioni e delle trasferte». Contatto: Perluigi Boem, tel. 0432/246888, cell. 335/7878998, email: p.boem@planetario-viaggi.it, www.planetarioviaggi.it
Giulio Cesare Viaggi
GoAsia / GoAustralia Srl
Proprietà: DEDRA V. & V. sas Aree di attività: business travel 70%, leisure 30% Presenza sul territorio: una sede a Torino (corso Giulio Cesare 51B) Affiliazione a un network: Uvet N. addetti dell’agenzia: 5, di cui 3 dedicati al business travel Tipologia di clientela corporate: aziende di medie dimensioni, Pubblica Amministrazione, professionisti Reperibilità H24: no, apertura dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9.30 alle 12.30 Indirizzo web: www.giuliocesareviaggi.it Contatto: Davide Sclaverano
Proprietà: GoAsia/GoAustralia Srl Aree di attività: business travel 27%, leisure 73% Presenza sul territorio: sede ad Ancona. Attività in tutta Italia, con prevalenza al centro Nord Affiliazione a un network: no N. addetti dell’agenzia: 21, di cui 4 dedicati al business travel Tipologia di clientela corporate: Pmi, Pubblica Amministrazione, liberi professionisti Giro d’affari: 13 mln annui Principali servizi offerti alla clientele business: tutti i prodotti ancillary Reperibilità H24: sì Indirizzo web: www.goworld.it Contatto: Federica Paternò, cell. 335/5903558, email: reservations@goasia.it
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Ad alta quota In Cathay Pacific
Nuova star per Cathay Pacific:
l’A350 XWD
Il vettore asiatico ha presentato il modello di casa Airbus, entrato in flotta pochi giorni fa, durante una grande festa negli hangar del Chek Lap Kok di Hong Kong. Noi di Mission c’eravamo, e ci siamo fatti raccontare da Cathay Pacific le caratteristiche di questo innovativo aeromobile di Alberto Vita
Presto saranno 48 L’A350 XWD presentato da Cathay Pacific è il primo in consegna su un ordine di ben 48 aeromobili. Il suo ingresso in flotta supporterà il vettore nell’ampliamento del network e dei servizi nei prossimi 5 anni.
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ONG KONG. Anche Cathay Pacific entra nel ristretto, ma solo per il momento, gruppo di compagnie aeree che possono vantare in flotta il nuovo gioiello di casa Airbus, ovvero l’A350 XWD, modello di cui il vettore di Hong Kong ha ordinato ben 48 unità, ricevendo il primo esemplare pochi giorni fa. L’aero-
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mobile è stato presentato ai media di tutti i Paesi del mondo – con Mission come unica testata italiana –, alle autorità della Città-stato e ad alcuni selezionati membri del Marco Polo Club in una serata glamour negli hangar Haeco del Chek Lap Kok di Hong Kong, hub di Cathay Pacific. La nuova stella della flotta del vettore volerà al momento sulle
«rotte regionali, per poi da settembre-ottobre decollare alla volta dell’Europa, aprendo un nuovo collegamento da Londra Gatwick che, nella capitale britannica, si va ad aggiungere ai cinque voli giornalieri che abbiamo da Heathrow. Su Dusseldorf, invece, andrà a sostituire un B777 al momento operativo su quella rotta» ha affermato Leslie Lu, general manager product di Cathay Pacific, che precisa come altre «destinazioni sono allo studio per i prossimi A350 in arrivo». Tra cui certamente anche Roma, come ha detto a noi di Mission l’head of project del vettore Robert Taylor, e tutte quelle mete dove Cathay vola ancora con l’A340, modello di aeromobile che la compagnia sta ritirando dalla flotta. Gli A350 saranno «22 nella versione 900 (come quello da noi visitato, ndr) e 26 in versione 1000, che arriveranno nel giro di 5 anni» afferma il chief operating officer della compagnia, Rupert Hogg,
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Ad alta quota In Cathay Pacific
sottolineando come «questa macchina è la perfetta piattaforma per la crescita di Cathay Pacific e per fornire ai nostri passeggeri innovativi servizi, con più frequenze e nuove destinazioni. In particolare in Europa». «Abbiamo ordinato l’A350 XWD nel 2010, dopo aver averlo messo in gara con il B787, e negli ultimi tre anni abbiamo lavorato a stretto contatto con i tecnici Airbus per l’allestimento. Sono entrambe due buone macchine, ma l’A350, anche grazie alla spinta di noi compagnie, ha una fusoliera ancora più grande di quella del B787 (un diametro di 5,96 metri per l’europeo, 5,49 per l’americano, ndr) e, anche se si tratta di soli 47 centimetri, questi fanno la differenza soprattutto in classe economy» ha sottolineato Taylor. Comfort a bordo L’A350-900 di Cathay avrà una «configurazione a tre classi, 38 posti in business, 28 in premium economy e 214 in economy, per un totale di 280 posti» ha spiegato Taylor, per passare poi a decantare i plus dell’ultimo arrivato in casa Airbus: «Oltre allo spazio maggiore, anche verticale e nei gavoni per i bagagli di bordo, è anche il 50% più silenzioso degli odierni jet, ha finestrini panoramici e un sistema di luci a Led che possono cambiare a nostra scelta. E poi l’aria è più
Un aereo virtuoso Il nuovo aeromobile di Airbus è stato progettato in modo da garantire costi operativi più bassi del 25% rispetto agli aeromobili dell’odierna generazione.
fresca e viene cambiata ogni tre minuti, con la pressurizzazione che risulta essere a 6000 piedi contro gli abituali 8000. E l’aria condizionata è più silenziosa. È costruito quasi interamente con materiali compositi, come la fibra di carbonio, ad esempio le ali che si adattano in volo, con parti in titanio. Solo il muso è in alluminio. L’A350 XWD ha l’avionica più recente e motori Rolls Royce Trent. Insomma tutto questo comporta costi operativi più bassi del 25% rispetto agli aeromobili dell’odierna generazione» ha specificato Taylor. Nuove classi migliorate: la business, con un pitch aumentato da 43 a 45 pollici e uno schermo più grande di
18,5”, ma anche la premium economy, da 38 a 40 di pitch e schermo salito a 12,1”, nonché l’economy, con schermi più grandi, da 9 a 11”, poggiatesta con ben 6 regolazioni, presa per caricabatterie e nuovi spazi per lo storage. Nuove classi che, almeno per business e premium economy, «saranno prese come esempio per il rinnovamento delle classi sugli altri aeromobili in flotta, mentre per l’economy non è stato ancora deciso nulla» commenta Lu, mentre Il director Corporate Affairs del vettore, James Tong, spegne ogni polemica fatta dalla stampa locale su quattro posti dell’aeromobile che non avrebbero ancora ottenuto la certificazione finale. ●
In queste pagine, le immagini del nuovo A350 XWD di Cathay Pacific e dell’evento con cui il vettore lo ha presentato alle autorità e ai media.
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Eventi Hrs Corporate Travel Forum
Hrs fa il punto sul bt I differenti livelli di maturità del mercato del business travel, l’andamento del settore a livello globale e le tendenze destinate a impattare sui viaggi d’affari nel prossimo futuro: ecco i temi trattati nel corso del recente Corporate Travel Forum organizzato da HRS a Palazzo Mezzanotte, a Milano Cina, in grande crescita, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia, Sud Corea e Italia, appunto, con una crescita prevista del 4,2% nel triennio. A chiudere la classifica è l’India».
di Alberto Vita
Oltre 1,3 trilioni di dollari È il valore del mercato mondiale dei viaggi d’affari secondo i dati di Gbta, Global Business Travel Association. Si prevede che questa cifra salirà a quota 2 trilioni nel 2019.
Marco D’Ilario e Flavio Ghiringhelli, Hrs
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temi più attuali del business travel sono stati al centro della seconda edizione del Corporate Travel Forum, organizzato da Hrs il 19 maggio scorso a Palazzo Mezzanotte, a Milano. Ad aprire i lavori è stato Flavio Ghiringhelli, vice president Corporate Solutions Western, Southern, Eastern Europe del colosso tedesco, che ha introdotto una ricerca (anch’essa giunta alla sua seconda edizione) realizzata per conto di Hrs dalla società di consulenza Diciottofebbraio e illustrata al folto pubblico presente in sala dal suo presidente, David Jarach. «Molti dei punti che il professor Jarach ci aveva segnalato lo scorso anno come trend del futuro sono ormai realtà – ha sottolineato Ghiringhelli –: ad esempio, i weareble device. Noi italiani primeggiamo nell’utilizzo di di Smart Watch, ebeacon e virtual payment». Trend per un mercato Bt che, secondo i dati di Gbta citati da Ghiringhelli «vale oltre 1,3 trilioni di dollari, con un incremento previsto di 71 miliardi di dollari nel 2019. Con l’Italia tra le top ten mondiali, al nono posto, di una classifica guidata dagli Stati Uniti seguiti dalla
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Maturità dei mercati del bt Hrs divide i mercati in quattro livelli secondo la loro “maturità”: «In primo luogo il mercato 1.0, con il travel management tradizionale, responsabilità centralizzate, linee guida e una grande selezione di service provider: a rappresentarlo sono Paesi come India e Russia» spiega Ghiringhelli, che prosegue: «Il mercato 2.0 si sta concentrando su una logica di procurement, prendendo in considerazione l’outsourcing e puntando a tagliare anche i costi indiretti. È quanto succede in Spagna, in Brasile, in Cina e in Italia. Il nostro Paese però sta passando al livello superiore, ovvero il 3.0 (già presente in Australia e Svizzera), dove c’è una forte attenzione delle aziende verso duty of care e il risk management». «Infine – conclude il manager – c’è il livello 4.0, dominato dal Managing travel, la consumerizzazione, grazie soprattutto al mobile. Il tutto, però, nell’alveo delle regole, con viaggi senza perdite di tempo. Un mercato che strizza l’occhio anche al bleisure, come succede negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Francia, Giappone e Germania». Ma, ricordiamolo, Hrs si occupa di prenotazioni alberghiere, e quindi non poteva mancare l’andamento dei costi generati dall’hôtellerie «che crescono dal 26% al 35% del totale secondo dati Euromonitor», spiega Ghiringhelli. Un maggior aggravio di costi per le aziende che,
naturalmente, Hrs è pronta a supportare con i propri servizi: «In un mercato alberghiero molto frammentato come quello italiano, dove gli hotel individuali sono l’88% del totale, noi arriviamo con i nostri negoziatori anche nei luoghi meno conosciuti – commenta Ghiringhelli –. Lo hanno capito anche i Gds che coprivano il 27% del mercato europeo (circa 43mila hotel) e per completare la propria offerta si sono rivolti a noi, che contiamo 101mila strutture nel vecchio continente su un totale di 156mila. Lo stesso vale per l’Asia, dove la copertura Gds è del 7% (13mila unità), mentre noi contiamo 107mila hotel su un totale di 180mila. In Usa infine l’offerta dei Gds, grazie alla forte presenza di catene, è di 35mila strutture su 70mila. Noi ne proponiamo 48mila». Cinque tendenze Nella ricerca presentata da David Jarach (vedi infografica a pagina 24 e 25) si è misurato il bleisure, «che in Italia vale zero», ha commentato il professore. Si è visto inoltre come la security e la cyber security nei pagamenti siano sempre più richiesti, così come gli shuttle invece dei taxi. Si è inoltre sottolineato come la security in hotel sia sempre più importante e come la sharing economy abbia uno scarso impatto sul bt. «Sono cinque i tip di quest’anno» ha dichiarato Jarach: «il blitzscaling, la capacità di adattamento agli eventi sia negativi che positivi, come ad esempio l’apertura del mercato dell’Iran, la presenza di video, il Momentary marketing, la massima semplicità portata dall’Amazonisation e NeXT is adulting, ovvero il superamento dei millenials». ●
18 Camera con vista_Layout 1 11/07/16 13.47 Pagina 41
Camera con vista Nh Hotels
Palazzo Cinquecento, Roma
n punto di vista inedito sulla città eterna. Il gruppo Nh ha inaugurato a Roma una nuovissima struttura a 5 stelle, Palazzo Cinquecento, il più recente fiore all’occhiello della catena alberghiera presente in 29 Paesi in tutto il mondo (piazza dei Cinquecento 90, Roma, tel. 06/492221, email: nhcollectionpalazzocinquecento@nh-hotels.com, www.nh-hotels.com). Ha aperto lo scorso marzo ed è situato di fianco alla stazione Termini, punto nevralgico della capitale, e nelle vicinanze di Piazza della Repubblica, del Teatro dell’Opera e di Palazzo delle Esposizioni. Un edificio che prima ospitava le Poste italiane e che è stato rinnovato con l’aiuto delle Sovrintendenza dei Beni Culturali, per ospitare l’albergo del brand esclusivo Nh Collection, che arriva a com-
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prendere così dieci strutture in tutta Italia. Offre agli ospiti 177 camere, di cui 82 Superior, 56 Premium (5 con terrazza), 8 Premium XL, 20 Junior suite e 11 Suite, alcune delle quali regalano una vista sul giardino adiacente all’ingresso, dove sono conservati i resti delle mura Serviane, la prima cinta difensiva romana costruita nel VI secolo a.c. L’arredamento è ricercato e caratterizzato da toni neutri, spezzati da dettagli rossi e grigi, che si sposano con l’architettura liberty dell’edificio, su cui svetta un’importante scalinata animata da motivi geometrici che si sviluppa lungo i cinque piani dell’hotel. L’hotel è adatto per la clientela leisure come per quella business, che può contare su quattro sale meeting e due executive room in grado di
ospitare conferenze, incontri di lavoro e, all’occorrenza, eventi speciali. Le sale portano il nome delle principali stazioni ferroviarie romane: Trastevere, Porta Portense, Porta Maggiore e Termini. A Palazzo Cinquecento i sapori della cucina italiana incontrano quelli della tradizione: l’offerta del ristorante “Grand Tour” è attenta alle scelte gastronomiche, per garantire agli ospiti un’esperienza nostrana. Ci sono anche due cocktail bar. Il primo è situato a piano terra, direttamente sul giardino. L’altro, collocato al quinto piano, si affaccia alla terrazza panoramica di 600 metri quadri, vera gemma della struttura, che regala una vista mozzafiato su Roma. Uno spazio dove poter organizzare feste, eventi di moda, artistici, musicali e party privati. Completa l’offerta un’area fitness attrezzata.
di Caterina Maconi
Hotel pensati per una clientela più attenta ed esigente, i Collection sono presenti nelle principali città italiane, le capitali della cultura che ripercorrono le tappe del Grand Tour ottocentesco: Amalfi, Taormina, Firenze, Milano, Genova, Torino e, appunto, Roma. A questa offerta si aggiungono il boutique hotel nhow Milano, nel cuore del distretto del design di via Tortona, e gli altri 42 Nh Hotel in Italia, scelte funzionali che puntano al comfort, per gli ospiti che ricercano punti di appoggio strategicamente posizionati nelle città. ● 2016 giugno-luglio |
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SISTEMI DI GESTIONE NOTE SPESE
HE Nota Spese
DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ
Acquisizione dei dati: principali carte di credito e sistemi di prenotazione. Interfacce: Principali sistemi Erp.
Nota spese Inaz è l’applicativo web dedicato alla gestione di note spese e rimborsi per missioni. Disponibile in versione base, avanzata ed enterprise, è adatto ad aziende ed enti pubblici. Ha una doppia valenza: in ambito operativo gestisce le missioni e supporta la compilazione delle note spese, in ambito amministrativo è uno strumento risolutivo di analisi e controllo. Facilmente personalizzabile, è semplice e intuitivo, anche per gli utilizzatori meno esperti. Multiaziendale, è rapido da installare e avviare. Inoltre gestisce la travel policy controllando i massimali aziendali e fiscali, permette una maggior velocità e sicurezza con workflow di approvazione e autorizzazione automatizzati e l’inserimento e trasmissione automatica dei dati per la contabilità e le paghe. È un utile strumento di aggiornamento e informazione, grazie all’immediata estrazione dei dati per eseguire elaborazioni statistiche.
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Modalità di accesso: web, anche su mobile. Modalità di erogazione del servizio: licenza d’uso, Asp. Lingue disponibili: italiano e inglese. Valuta di elaborazione: multivaluta. Modello di pricing: per fascia in base al numero di note spese registrate nel corso dell’anno. Referenze attive in Italia e nel mondo: 20 imprese.
Azienda produttrice e/o commercializzatrice: Nilobit CZ- Gruppo Inaz www.inaz.it/nilobit
Punti di forza/opportunità: HE Nota Spese è un modulo della suite Inaz HE. Offre funzionalità e vantaggi immediati per la gestione di: workflow autorizzativi/approvativi (con configurazione a più livelli); rendicontazione delle spese; gestione indennità; controllo di coerenza delle policy aziendali e dei massimali fiscali, con segnalazione delle anomalie; gestione automatica di valute e cambi; autorizzazione, erogazione e restituzione degli anticipi in automatico; gestione dei prepagati, biglietteria aerea e ferroviaria; analisi e controllo tramite il Modulo di Reporting; esportazione dati per contabilità, rimborsi (Sepa compliant) e paghe.
Tipologia cliente ideale: grandi aziende, multinazionali, piccole e medie imprese, Pubblica Amministrazione.
FUNZIONALITÀ Impostazione e aggiornamento dei parametri aziendali
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Immissione e modifica delle note spese
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Verifica della conformità delle spese alla policy aziendale
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Richiesta di dati aggiuntivi, se necessario
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Verifica della conformità fiscale delle spese introdotte
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Gestione online del flusso autorizzativo
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Importazione dei dati delle spese effettuate con carta di credito
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Inoltro online delle note spese
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Riconciliazione automatica delle spese e dei rimborsi con i sistemi contabili
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Calcolo degli anticipi erogati e delle spese pagate alla fonte dall’azienda
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Aggregazione delle transazioni in formato unico
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Reportistica
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Inclusione delle spese chilometriche di auto aziendali e flotte
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Conciliazione con IVA del Paese del consumatore finale
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Introduzione manuale con calcolo automatico degli importi IVA
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American Express @Work Integrazione con altri tool aziendali: sì. Formati di esportazione dei documenti: cdv, pdf txt. Modalità di accesso: attraverso una sezione riservata del sito www.americanexpress.it/atwork, tramite ID Utente e password. Accesso tramite mobile: sul sito www.americanexpress.it/atwork, con ID Utente e password. Modello di pricing: costo zero. Lingue disponibili: multilingua.
Azienda produttrice e/o commercializzatrice: American Express, www.americanexpress.it
SISTEMI DI REPORTISTICA
Referenze attive in Italia e nel mondo: multinazionali, grandi aziende, Pmi italiane. Tipologia cliente ideale: il portale soddisfale esigenze sia della grande sia della piccola azienda. Punti di forza/opportunità: facile da utilizzare, con accesso 24 ore su 24, consente di gestire autonomamente il proprio programma. Fornisce informazioni a livello locale e globale, permette di effettuare analisi sofisticate sulla spesa a più livelli, di ottenere dati globali già elaborati e di riconfigurarli e perfezionare le selezioni dei grafici per meglio adattarli alle proprie esigenze.
FUNZIONALITÀ Elaborazione dati in tempo reale
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Accesso a informazioni su tariffe e prenotazioni Produzione di report personalizzati
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Archiviazione dati
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Rilascio di alert relativi a opportunità di saving o aree critiche
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DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ
American Express @Work consente di gestire online, in modo efficace, i dati relativi al programma Carta Corporate, dall’aggiornamento dei dati di contatto di un titolare di carta, all’annullamento delle carte, fino alla visualizzazione dei dettagli dell’estratto conto online. @Work consente anche di accedere a report standard o specifici per controllare e analizzare le spese per i programmi carta aziendali. Infine, permette di accedere alle ultime informazioni e risorse per ricevere aggiornamenti sui programmi American Express, includendo anche guide di riferimento sui prodotti, termini e condizioni.
Report disponibili Numero di segmenti emessi con un singolo fornitore
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Valore dei biglietti emessi e imputabili a un centro di costo o progetto
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Costo medio per biglietto
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Costo medio per miglia aeree
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Costo medio per coupon Analisi per singola transazione
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Vettori preferiti
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Destinazioni più frequenti
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Viaggi previsti ed effettuati per singolo viaggiatore
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Panoramica dei dipendenti in trasferta Analisi relativa ad alberghi, noleggi auto e altri centri di costo
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Fornitore più utilizzato
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Riepilogo dati relativi a un periodo specifico
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SISTEMI DI REPORTISTICA
DecisionSource®
Data Manager DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ,
Integrazione con altri tool aziendali: sì (ad esempio, tool di travel risk management e di gestione profili viaggiatore).
DecisionSource® Data Manager è la piattaforma BCD Travel dedicata all’intelligence: gestisce tempestivamente e in modo accurato i dati d’agenzia relativi alle trasferte dell’azienda cliente e li trasforma in report, mappe interattive e visual dashboard di alta qualità. Grazie a elaborazioni grafiche e strumenti di analisi, consente di identificare relazioni e pattern nascosti, rafforzare gli accordi esistenti e scoprire nuove opportunità, presentare report attraenti e convincenti agli stakeholder chiave.
Formati di esportazione dei documenti: xls, csv, pdf, ppt, Tiff, xml, mhtml. Modalità di accesso: tramite browser protetto da password, anche in mobilità. Accesso tramite mobile: sì. Modello di pricing: nd. Lingue disponibili: inglese, francese, tedesco, spagnolo. Referenze attive in Italia e nel mondo: nd.
Azienda produttrice e/o commercializzatrice: BCD Travel www.bcdtravel.it
Punti di forza/opportunità: grande facilità di lettura delle dashboard e sicurezza dei dati. Questi fattori, uniti all’approccio di BCD Travel al consolidamento e alla gestione del dato travel, garantiscono qualità e pertinenza dei risultati, grazie alle operazioni di filtro per livelli di approfondimento e di organizzazione dei dati in base al tipo di output richiesto e alle caratteristiche specifiche dell’azienda. DecisionSource® è in grado di offrire un servizio completo ed efficace, grande alleato nella riduzione della complessità dalla quale l’analisi dei dati della spesa travel non può prescindere per essere veramente completa e descrittiva dei flussi che contraddistinguono il comportamento d’acquisto dell’azienda in tema di trasferte.
Tipologia cliente ideale: medio-grandi aziende e multinazionali.
FUNZIONALITÀ Elaborazione dati in tempo reale
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Accesso a informazioni su tariffe e prenotazioni
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Produzione di report personalizzati
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Archiviazione dati
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Rilascio di alert relativi a opportunità di saving o aree critiche
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Report disponibili
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Numero di segmenti emessi con un singolo fornitore
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Valore dei biglietti emessi e imputabili a un centro di costo o progetto
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Costo medio per biglietto
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Costo medio per miglia aeree
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Costo medio per coupon
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Analisi per singola transazione
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Vettori preferiti
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Destinazioni più frequenti
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Viaggi previsti ed effettuati per singolo viaggiatore
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Panoramica dei dipendenti in trasferta
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Analisi relativa ad alberghi, noleggi auto e altri centri di costo
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Fornitore più utilizzato
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Riepilogo dati relativi a un periodo specifico
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Statistiche di saving
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CWT AnalytIQs Integrazione con altri tool aziendali: integrazione con tutti i sistemi aziendali di CWT, dai self booking toolKDS Neo e CWT Book2Go a CWT Portrait, applicativo web based per la gestione e l’aggiornamento dei profili dei passeggeri; da CWT Portal a CWT Safety and Security, le soluzioni per garantire sicurezza e protezione ai viaggiatori d’affari. Formati di esportazione dei documenti: Excel e csv. Si può inoltre schedulare l’invio automatico dei report nella propria casella di posta elettronica. Modalità di accesso: link diretto (anche tramite banner su Intranet aziendale), link su CWT Portal. Accesso tramite mobile: sì (previsto sviluppo nel 2016). Modello di pricing: tool gratuito per i clienti Cwt. Lingue disponibili: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. Il cinese mandarino sarà rilasciato nel 2016. Più di 150 le valute. Referenze attive in Italia e nel mondo: CWT AnalytIQ rappresenta l’evoluzione del sistema di reportistica CWT Program Management Center – più volte premiato agli IMA Awards – ed è stato costruito per e insieme ai travel manager, che sono stati coinvolti atti-
Azienda produttrice e/o commercializzatrice: Carlson Wagonlit Travel www.carlsonwagonlit.it
SISTEMI DI REPORTISTICA
vamente già nella fase di test. Tra questi, Oracle e Shell Oil Company. Il tool è stato rilasciato in Italia a partire dalla fine del 2015.
DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ
Tipologia cliente ideale: aziende di ogni dimensione e tipologia.
CWT AnalytIQs offre dati aggiornati in tempo reale, includendo sia i biglietti emessi che quelli prenotati in tutto il mondo, con la possibilità di eseguire analisi per aree o singoli Paesi. Offre visibilità immediata sugli alert che possono avere un significativo impatto e permette di localizzare i viaggiatori e contattarli in caso di emergenza. Caratterizzato da una dashboard di immediata lettura, il tool è personalizzabile e consente di creare e condividere report e grafici in modo semplice e veloce. In più, offre un benchmarking integrato per confrontare le proprie prestazioni su parametri chiave con quelle di aziende omogenee (sia i top performer sia la media dei clienti Cwt); evidenzia proattivamente dove apportare miglioramenti, raccomandando alcune azioni; consente di ipotizzare scenari Whatif per non farsi cogliere impreparati. Oltre a permettere di condividere esperienze in una community dedicata ai responsabili delle trasferte aziendali.
Punti di forza/opportunità: il tool è innovativo perché cambia il modo di raccogliere e analizzare i dati di viaggio, passando da un insieme di cifre e statistiche a una visione più completa, dinamica, ricca di collegamenti e anticipazioni che possono fare la differenza nel monitorare e gestire la spesa travel. Inoltre riunisce in un’unica interfaccia informazioni provenienti da diverse fonti (note spese, carte di credito, biglietti non utilizzati, prenotazioni effettuate su altri canali). Altri punti di forza sono: semplicità d’uso, dati aggiornati in tempo reale, visibilità sia dei biglietti emessi sia di quelli prenotati; benchmarking integrato per confrontare le proprie prestazioni con quelle di altre società; suggerimenti proattivi che evidenziano dove è possibile intervenire per ottenere miglioramenti; alert e traveler tracking dettagliato (è possibile localizzare in qualsiasi momento i viaggiatori, effettuando ricerche per Paese, compagnia aerea, singolo volo o albergo); community dedicata; copertura mondiale.
FUNZIONALITÀ Elaborazione dati in tempo reale
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Accesso a informazioni su tariffe e prenotazioni
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Produzione di report personalizzati
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Archiviazione dati
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Rilascio di alert relativi a opportunità di saving o aree critiche
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Report disponibili Numero di segmenti emessi con un singolo fornitore
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Valore dei biglietti emessi e imputabili a un centro di costo o progetto
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Costo medio per biglietto
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Costo medio per miglia aeree
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Costo medio per coupon
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Analisi per singola transazione
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Vettori preferiti
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Destinazioni più frequenti
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Viaggi previsti ed effettuati per singolo viaggiatore
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Panoramica dei dipendenti in trasferta
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Analisi relativa ad alberghi, noleggi auto e altri centri di costo
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Fornitore più utilizzato
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Riepilogo dati relativi a un periodo specifico
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A Gibellina (TP) Da non perdere il Grande Cretto, opera di land art del celebre artista Alberto Burri. Lo scorso ottobre questo straordinario labirinto bianco, che ingloba le rovine del sisma del Belice, è stato finalmente ultimato, a ben 30 anni dall’avvio dei lavori.
News Dal mondo
MILANO “Trace” di FarhanSiki La sede di Banca Generali Private Banking, in piazza Sant’Alessandro 4, dedica una mostra all’indonesiano FarhanSiki, uno dei più apprezzati street artist contemporanei, paragonato non senza ragione al ben più celebre Banksy. L’artista riprende i maggiori dipinti della storia occidentale, come l’Ultima cena e l’Uomo di Leonardo o l’Adamo ed Eva di Michelangelo, e le rielabora alla luce della grande esperienza della cultura pop
MILANO Joan Miró. La forza della materia Il nuovo Museo delle Culture si sta rivelando una delle realtà più attive nel mondo culturale milanese. L’attuale mostra dedicata a Joan Miró (1893-1983), il celebre artista surrealista spagnolo ma di formazione parigina, ben s’inserisce nella ex fabbrica dell’Ansaldo, di recente riqualificata secondo un progetto multiculturale complesso: non solo spazio espositivo, ma anche territorio di ricerca di scienza e d’incontro tra saperi diversi. Il pittore catalano è difficilmente inquadrabile in qualche etichetta, se non 46
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quella vaga del Surrealismo. Tematiche come la distruzione della forma, il ritorno al primitivismo, i forti colori della natura mediterranea, le tinte soggettive del sogno e la sperimentazione di nuovi materiali (Miró è stato anche scultore, incisore e ceramista) rivelano una ricerca spasmodica verso il nucleo più autentico dell’arte, quasi che questa non fosse una tecnica quanto una realtà autonoma e auto-significante. Fino all’11 settembre. Orari: il lunedì dalle 14.30 alle 19.30, il giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30, gli altri giorni dalle 9.30 alle 19.30. Info: www.mudec.it/ita/miro.
contemporanea, dove il tratto ironico e l’istante estetico del prodotto di mercato si concentrano in pochi tratti di colore intenso. Fino al 30 settembre. Orari: martedì, mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 18.30. Info: https://www.bancagenerali.it.
ROMA Barbie the Icon Barbara Millicent Robert, più conosciuta col nome di “Barbie”, è quella bambola americana che da più di cinquant’anni è presente nell’immaginario femminile. La bellezza icastica dei capelli biondi e degli occhi azzurri, nonché la potenza mediatica statunitense, l’hanno trasformata in un’icona unica del suo genere: non più giocattolo, ma stereotipo ideale della femminilità moderna. Da qui la necessità di dotarla di abiti di volta in volta abbinati a un ruolo sempre più eterogeneo e in linea con l’esigenza di un’identità dalle mille sfaccettature, a tal punto che in totale, negli anni, Barbie ha indossato un miliardo di indumenti. Attraverso le 380 bambole esposte nel Complesso del Vittoriano, corredate da un apparato informativo sia per bambini che per adulti, è perciò possibile compiere un percorso sociologico attraverso i gusti della moda degli ultimi cinquant’anni e, di riflesso, attraverso la condizione femminile. Ma se le bambole nacquero nel tempo non come oggetto di gioco per bambine, ma come strumento funzionale alla maternità – difatti venivano poste in un tempio quando le proprietarie diventavano adulte e se, morte prematuramente, nella tomba – non è possibile allora vedere nel culto delle Barbie nient’altro che la medesima funzione, questa volta interessata più alla reiterazione estetica della merce che alla funzione biologica? Fino al 30 ottobre. Orari: dalle 9.30 alle 19.30, il venerdì e sabato dalle 9.30 alle 22, la domenica dalle 9.30 alle 20.30. Info: www.ilvittoriano.com.
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A Varese Il Museo Tattile, l’unico in Europa dove sia possibile toccare i modelli artistici rappresentati, è stato inserito tra i primi 10 musei più influenti del mondo (www.museotattilevarese.it).
News Dal mondo
Viaggi di carta Per un pugno di idee Quando si pensa all’invenzione o all’innovazione scientifica il pensiero corre immediatamente alla grande scoperta, dal clamore evidente, che in un modo o nell’altro si impone all’attenzione dell’umanità, sia essa la stampa, il motore a scoppio o la bomba atomica. In questo saggio, davvero molto interessante, l’autore, docente di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento, sottolinea invece come i grandi fattori di mutamento culturale nella storia dell’umanità siano da attribuire a quegli oggetti o a quelle piccole cose come il mouse per il computer, gli spaghetti western nel cinema, la moka per il caffè, il kalashnikov per la guerra e molti altri. A ben vedere la tecnologia non conta molto, si tratta di oggetti, come la forchetta, di facile realizzazione e basso costo, o di idee, come la carta di credito, alla portata di tutti. Soprattutto sono innovazioni sorte e sviluppatesi al di fuori delle intenzioni dei responsabili, determinate più dalle scelte degli uomini nella loro sempre eterna ricerca di benessere e felicità. Massimiano Bucchi, Per un pugno di idee. Storie di innovazioni che hanno cambiato la nostra vita, Bompiani 2016, 13 euro Rimetti a noi i nostri debiti L’ennesimo libro che afferma di aver trovato la soluzione per una crisi complessa come quella finanziaria attuale. Va da sé che il mondo dei buoni ha subito individuato nei “banchieri” cattivi i veri responsabili. La situazione è catastrofica: stagnazione globale, Cina in crisi, milioni di migranti in arrivo, ceto medio impoverito e giganteschi debiti dello Stato. La soluzione sarebbe quella di azzerare il debito pubblico e far arrivare i soldi direttamente ai cittadini, in modo tale da far riprendere consumi e investimenti. Concorda con questa tesi anche un insigne economista come Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia. Il punto però è che questa crisi è strutturale, punto finale di un percorso materiale e culturale storico iniziato secoli fa in Europa. Si potrà ben discutere sull’enormità del debito pubblico contemporaneo, ma tutta l’economia moderna è nata come una gigantesca scommessa sul futuro: produrre e trovare un mercato per le proprie merci e nello stesso tempo reperire le materie prime per l’industria ne sono una prova. Lo dimostra il fatto che il capitalismo è sorto in Inghilterra, una nazione priva di un grande mercato interno e di materie prime, ma non a caso signora di un impero. Luca Ciarrocca, Rimetti a noi i nostri debiti. Una nuova lotta di classe contro le oligarchie bancarie, Guerini& Associati 2015, 15,50 euro
La città aggressiva È stato per fortuna ristampato un testo molto brillante del 1970, opera di uno storico come Arnold J. Toynbee (18891975), massimo esponente dello storicismo britannico e conosciuto in Italia solo per una traduzione parziale della sua imponente bibliografia. “La città aggressiva” forse rappresenta uno studio minore, ma sicuramente uno di quelli che per la tesi centrale costituisce un testo con cui dovremmo sempre confrontarci. La polis, la città greca, è il modello sociale e culturale che si è infatti imposto in tutto il mondo e che determina l’orizzonte in cui l’umanità, partendo da una rivoluzione di una piccola parte del continente europeo, anche suo malgrado, è costretta a pensare se stessa e la propria vita. È la polis che ha inventato la politica come rappresentazione laica e critica del potere, l’economia come territorio di scambio determinato dal valore della merce e del lavoro e la cultura come dibattito di opinioni differenti. Ma la polis è anche il luogo della stasis, la sovversione violenta della guerra civile e del nichilismo assoluto della forza bruta, della menzogna elevata a norma di comando e delle utopie folli, delle seduzioni criminali dei politici e dell’irrazionalità delle masse. Arnold j. Toynbee, La città aggressiva, Ghibli 2015, 20 euro Il manuale del leccaculo Abbiamo iniziato a conoscerli già sui banchi di scuola, li abbiamo incontrati nel mondo del lavoro e probabilmente non ce ne libereremo mai. Sono i tirapiedi, i lustrascarpe, gli adulatori, i viscidi, meglio conosciuti con l’epiteto volgare di leccaculo. Non è difficile riconoscerli: non temono il ridicolo o lo scherno, hanno sempre pronto il complimento e il sorriso falso, ogni loro azione ha sempre un secondo fine, l’opportunismo e il tradimento sono la loro bussola. A questa categoria di persone è stato dedicato un divertente saggio: una vera e propria storia letteraria che non trascura né il passato più lontano né la contemporaneità, benché le trecento e più pagine appaiono davvero eccessive. Dalla lettura, comunque, s’impara molto prosaicamente che solo chi s’appoggia a una personalità forte o fa parte di un gruppo ha maggiori probabilità di sopravvivenza. Ma, d’altra parte, perché scandalizzarsi? L’uomo come essere razionale, sempre cosciente a se stesso, padrone della realtà, capace di determinare le scelte del proprio Io è dopotutto un’illusione, una costruzione culturale. Richard Stengel, Il manuale del leccaculo. Teoria e storia della piaggeria, Fazi 201, 14,50 euro 2016 giugno-luglio |
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Formazione BT School
A scuola di tariffe aeree È stato un successo l’ultimo corso della Business Travel School di Newsteca, svoltosi presso il BMW business center di Milano Linate Prime. Tra i temi trattati le differenze tariffarie, l’interpretazione corretta delle sigle sui biglietti e il revenue management adottato dai vettori a cura della redazione
Seguite gli appuntamenti di Newsteca e i corsi di formazione della Business Travel School sul sito di Mission, www.missionline.it. , W, Y, B... c’è chi dà i numeri e chi le lettere. Le lettere in questione sono le diverse classi di volo che ogni travel manager dovrebbe conoscere. E per chi non le conosce, o chi ha iniziato a fare il travel manager da poco, ecco i corsi della Business Travel school tenuti da esperti del settore. Come Marco Fontana, una vita nel settore del trasporto aereo, che, presso il nuovo BMW business center di Milano Linate Prime ha tenuto il corso “Le tariffe aeree queste sconosciute”, ribadendo gli obiettivi dei travel manager all’interno delle aziende: ridurre le spese di viaggio senza penalizzare i viag-
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giatori, ma anzi migliorando, se possibile, il livello di comfort, attraverso il coinvolgimento della direzione aziendale, il consolidamento dei dati di spesa, il monitoraggio e riduzione dei costi di processo, il
monitoraggio, con l’agenzia, delle performance dei servizi, la diffusione di una travel policy aziendale condivisa e la creazione di un rapporto di fiducia con i fornitori. In questo caso con i vettori, con i quali discutere di tipologie di tariffe, programmi di incentivazione, di volumi di volato, di analisi preliminare e impostazione di eventuali accordi, concludendo con un monitoraggio e valutazioni finali. Durante la giornata si è parlato di classi di servizio e differenze tariffarie, di offerte e disponibilità, di regolamentazione tariffaria, dell’interpretazione corretta delle sigle sui biglietti e di revenue management, la nuova frontiera per i vettori, che si basa sul massimo riempimento degli aeromobili ai prezzi, però, giusti. Grazie anche alla costituzione di nuove classi, come la premium economy. Sponsorizzata da Carlson Wagonlit Travel e dalla stessa Linate Prime, la giornata di formazione di Milano è solo uno dei diversi appuntamenti che la Business Travel School di Mission organizza. Aperti al pubblico dei travel manager ma, anche, realizzati ad hoc per aziende o realtà pubbliche o private. ●
Spedizione Posta Target - magazine
Registrazione Tribunale di milano n° 624 del 22/09/2000 Direttore Responsabile Alberto Vita collaboratori Alberto De Antoni, Arianna De Nittis, Antonio Del Piano, Caterina Maconi, Domenico Pellegrino impaginazione Gianluca Ubezzi impaginazione Numeri e Statistiche Raffaella Valsecchi Stampa Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in italia Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)
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