Mission 4 - 2017

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ANNO XVIII NUMERO 4 • GIUGNO-LUGLIO 2017

Car rental

Autonoleggio 2.0 Ad alta quota

È tempo di sharing economy?

Attualità

Ndc, da problema a opportunità


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Sommario Giugno-Luglio

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RUBRICHE NEWS 09 IL MERCATO 20 HÔTELLERIE 39 VOLI IN PILLOLE 43 SCHEDE SULLE TECNOLOGIE DA STACCARE E CONSERVARE 47 DAL MONDO

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA 17 ZUCCHETTI

ZTravel Zucchetti con AirPlus Company Account. Gestione dei viaggi e dei relativi pagamenti in un’unica soluzione integrata

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02 TRAVEL MANAGEMENT

Sharing economy e Bt: un’unione possibile?

10 FORNITORI

Autonoleggio 2.0

16 EVENTI

Ima a quota cinque!

27 CAMERA CON VISTA

A Lisbona, tra confort e servizi per il business

18 ATTUALITÀ

30 DESTINAZIONI

22 AD ALTA QUOTA

36 TERMINAL

Ndc, da problema a opportunità

Due nuovi assi nella manica di Airbus

Malta, business in riva al mare Heathrow apre una nuova rotta con la Cina

41 SERVIZI PER I VIAGGIATORI

In viaggio sì, ma senza la valigia

21 BLUEBIZ

Con BlueBiz dai valore alla tua azienda

24 SABRE

Ora diventa una questione personale, anche quando si viaggia per lavoro

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Sharing economy e bt:

un’unione possibile? Travel management Nuovi attori

I provider di servizi in condivisione sono destinati a imporsi anche nel settore del business travel, di pari passo con l’ingresso nelle aziende dei Millennials, abituati al mobile. Le perplessità, però, sono ancora tante: dalla mancanza di garanzie sulla sicurezza, alla ridotta tracciabilità delle spese effettuate, alla normativa fiscale ancora poco chiara

di Arianna De Nittis

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ta modificando radicalmente il nostro modo di utilizzare i servizi, anche e soprattutto in ambito turistico. E il suo impatto sulle nostre vite, in futuro, potrebbe essere così forte che il celebre economista Jeremy Rifkin l’ha definita la “terza rivoluzione industriale”, destinata a sostituire i modelli del capitalismo e del socialismo. Stiamo parlando della sharing economy, un fenomeno che secondo la società di consulenza PriceWaterhouse Cooper conoscerà, entro il 2025, una crescita vertiginosa: a livello europeo, infatti, i ricavi delle società attive nel settore dell’economia partecipativa saliranno dai 4 miliardi di euro del 2015 a ben 83 miliardi, mentre il volume delle transazioni toccherà i 570 miliardi, contro i 28 di due anni fa. A trainare la crescita saranno i trasporti (Uber, Blablacar e simili), seguiti dagli appartamenti in affitto disponibili su piattaforme come Airbnb e Homeaway. E il boom molto probabilmente riguarderà anche l’Italia, visto che da uno studio realizzato lo scorso anno da Altroconsumo è emerso che ben il 62% dei nostri connazionali ha già sperimentato la sharing economy almeno una volta. La prossima frontiera? La diffusione dei servizi peer-to-peer anche nel settore del business travel, di pari passo con l’ingresso nelle aziende dei Millennials, la genera-

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Travel management Nuovi attori

zione nata tra gli anni 80 e il Duemila: una nuova tipologia di viaggiatori, abituata al mobile e convinta sostenitrice dell’economia di condivisione. Qui, però, cominciano i ma: perché se da un lato i player della sharing economy sostengono che i loro servizi consentono un considerevole risparmio di costi rispetto ai fornitori tradizionali,

oltre a garantire un’esperienza di viaggio più gratificante, dall’altro le aziende al riguardo sono ancora caute. «Vedo nelle aziende italiane un livello di propensione mediobasso verso la sharing economy» conferma Dario Bongiovanni, fondatore della società di consulenza t&e Consultancy, specializzata nei viaggi d’affari. «Le cause sono diverse: innanzitutto la presenza di un importante gap tecnologico tra la filiera della fornitura e quella delle imprese clienti. E poi l’adozione di policy ancora troppo “verticistiche” e tendenzialmente basate sul “grade” aziendale dei viaggiatori, oltre che non sufficientemente riviste e aggiornate secondo tendenze, novità e opportunità di ottimizzazione offerte dal mercato». E non è tutto, perché a complicare le cose è anche «il data management, ovvero la crescente propensione delle aziende (a cui si adeguano i fornitori) a richiedere report sempre più esaustivi e approfonditi sui modelli di acquisto e di comportamento dei viaggiatori». Ma sulla scarsa adozione dei servizi peerto-peer, sottolinea Dario Bongiovanni, pesano anche i sistemi di pagamento, «che in molti casi tendono ancora in modo significativo ad accentrare le logiche di pagamento in modo da fornire al viaggiatore un pacchetto preconfezionato e prepagato». E, ancora, «l’elevata attenzione verso la sicurezza dei traveller, sotto la spinta della mutevole situazione geopolitica». Senza contare che «i tool utilizzati dalle aziende, nella stragrande maggioranza dei casi, sono quelli proposti, in una logica di sempre maggiore completezza di offering, da agenzie e Tmc. Diventa dunque complesso

Dario Bongiovanni, fondatore della società di consulenza t&e Consultancy

integrare in questi applicativi le logiche di sharing economy». Ma allora quello tra il business travel e l’economia di condivisione è un matrimonio che non s’ha da fare? «No, è un dato di fatto che non si può fermare il continuo flusso di modernizzazione che pervade il nostro settore» afferma Bongiovanni. «Se la consumerizzazione (all’interno della quale si può includere una certa logica di applicazione della sharing economy) non si può considerare ancora un dato di fatto, è doveroso studiarne le dinamiche e i modelli operativi, in funzione di una prossima applicazione». Per farlo, però, occorre condurre un’analisi approfondita dei viaggiatori. «Un approccio moderno alla gestione del business travel è quello che, sotto la spinta delle logiche utilizzate dai social media per la suddivisione degli utenti, categorizza i viaggiatori in “famiglie”, a seconda della tipologia di viaggio (formazione, commerciale, assistenza tecnica ecc.)» spiega Bongiovanni. «Ove possibile, sarà fondamentale prendere in esame un cluster di tipo “Millennial generation”. Su tale famiglia, in rapporto alle abitudini di acquisto e di fruizione dei servizi, le dinamiche di sharing economy potrebbero trovare sia terreno fertile che applicazione operativa». Non tutti i business traveller, però, sono aperti ai servizi in condivisio-

6 business traveller su 10 sono a favore Oggi il 66% dei business traveller nel mondo (e il 67% in Italia) vorrebbe poter usare i servizi di sharing economy quando è in trasferta. Più del 50%, però, afferma che la sua azienda non ne consente l’uso. (fonte: AirPlus International)

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Travel management Nuovi attori

Che cos’è la sharing economy “Un nuovo modello economico che parte dai reali bisogni dei consumatori, capace di far fronte alle sfide della crisi e di promuovere forme di consumo più consapevoli, basate sul riuso anziché sull’acquisto e sull’accesso invece che sulla proprietà” (fonte: Wikipedia).

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Condivisione sì, ma in sicurezza Tra i temi che suscitano diffidenza nelle aziende al momento di valutare l’utilizzo dei provider di sharing economy spicca la sicurezza. Gli alloggi, in particolare, non sempre offrono le stesse garanzie di brand affermati. E le perplessità riguardano anche soluzioni di trasporto come Uber, considerando che gli incidenti stradali sono uno dei principali fattori di rischio durante le trasferte e che, se accadono a bordo dei veicoli messi a disposizione dagli attori dell’economia partecipativa, può essere difficile attribuire la responsabilità legale. E allora, che fare? Nel corso di Univ’AirPlus 2017, Charline Geline, regional security manager di International SOS, ha consigliato un approccio «differenziato a seconda del servizio, del tipo di dipendente, del luogo in cui il dipendente viaggia. Questo vale sia per i trasporti sia per i pernottamenti». Insomma, bisogna valutare da caso a caso. Ed è fondamentale che i travel e security manager siano adeguatamente informati sulle destinazioni delle trasferte e che comunichino queste informazioni al personale viaggiante. ne quanto i Millennials. A sottolinearlo è Michele Bombardieri, travel manager di Italia Independent. «Ancor prima di parlare di utilizzo della sharing economy bisognerebbe capire come abituare chi viaggia per lavoro a questa nuova filosofia. I viaggiatori non sempre accettano

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volentieri di utilizzare strumenti diversi dai soliti e, spesso, considerano le trasferte come un problema, anziché un’opportunità». Un’offerta sempre più business oriented Intanto i player dell’economia par-

tecipativa ce la stanno mettendo tutta per conquistare il mondo corporate, adeguando i propri servizi alle esigenze delle aziende. Una tendenza, questa, emersa in maniera evidente durante il convegno Univ’AirPlus 2017, svoltosi lo scorso maggio a Milano e interamente dedicato al rapporto tra sharing economy e viaggi d’affari. Ad esempio Simone Cuomo, business travel manager di Airbnb, ha illustrato Business Travel Ready, il nuovo prodotto che la società (che conta oggi ben 150 milioni di prenotazioni all’anno in 65mila città e 190 Paesi) ha sviluppato appositamente per chi viaggia per lavoro: «Proponiamo alloggi con alcuni requisiti business (ad esempio la presenza del wi-fi e di una postazione per lavorare, ndr), oltre a una dashboard che consente di localizzare agevolmente i dipendenti e di esportare dati in diversi formati». E i viaggiatori d’affari apprezzano il confort di soggiornare in una casa anziché in un hotel, entrando maggiormente in contatto con la popolazione locale.


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Del resto, ha sottolineato il country manager, Matteo Stifanelli, «i Millennials, sempre più numerosi all’interno delle aziende, privilegiano l’esperienza offerta da un bene o un servizio rispetto al suo possesso. Si tratta di un atteggiamento con cui le aziende – e i travel manager – sono chiamati a fare i conti». A strizzare un occhio alle aziende è anche il car sharing. All’incontro infatti era presente il national key account di Car2Go Italy, Giovanni Maistrello, che ha sottolineato: «Quando ho fatto il mio ingresso in Car2Go pensavo che avrei dovuto scordarmi la mia precedente esperienza nel b2b. Invece la clientela business usa molto i nostri servizi, soprattutto a Milano che per noi rappresenta la prima città per la clientela d’affari, con un numero di noleggi superiore a metropoli come Berlino». Ecco perché la società ha inventato la formula Car2Go for Business, che «consente risparmi fino al 70% rispetto ai taxi, senza costi fissi per l’azienda», ha dichiarato Maistrello. «Senza contare i benefici ambientali, visto che ogni mezzo in car sharing riduce in media di 11 unità la presenza dei veicoli su strada». Va detto che Car2Go è presente in 26 città, 8 nazioni e tre continenti e che i suoi numeri sono da vertigine: 80 milioni di noleggi nel 2016, effettuati da

2,3 milioni di iscritti (+43% rispetto al 2015). In Italia è presente a Milano, Roma, Firenze e Torino. Gettonatissima dai viaggiatori d’affari è anche Uber, che tra luci e ombre è senz’altro la più famosa (e la più chiacchierata) tra le piattaforme collaborative. Si è da poco spenta l’eco delle vicende che l’hanno coinvolta nel nostro Paese (il 26 maggio il Tribunale di Roma ha rigettato un’istanza presentata dai tassisti della capitale per bloccare il servizio Uberblack in tutta la Penisola), ed ecco che Uber è finita di nuovo nell’occhio del ciclone: il suo Ceo, Travis Kalanick, ha infatti annunciato l’intenzione di ritirarsi dall’incarico a tempo indeterminato a seguito delle pesanti accuse di sessismo rivolte alla società nei mesi scorsi. Uno scenario non idilliaco a cui si aggiungono voci su un bilancio in profondo rosso: a detta di Bloomberg, infatti, Uber accuserebbe oggi un rosso di 6,7 miliardi di dollari, anche a causa dei continui investimenti per la crescita e dei contenziosi con i tribunali di mezzo mondo. Ciononostante, il valore dell’azienda è stato stimato per circa 70 miliardi di dollari. Tra tanti dubbi, comunque, non mancano le aziende che considerano la sharing economy un’opportunità. Durante il convegno di AirPlus, ad esempio, Gianni Varini,

responsabile Travel Office Italia di NTT Data, ha raccontato: «I volumi di spese di viaggio di NTT Data sono elevati, quindi siamo alla costante ricerca di modi per contenere i costi. Ecco perché quest’anno, in occasione dell’avvio di un nostro nuovo progetto a Parigi, abbiamo deciso di far alloggiare un team di quattro persone in un appartamento di Airbnb». E Federico Filippa, Head of PR & CRS di Subito, ha sottolineato: «Anche noi cerchiamo di estendere l’uso di questi strumenti ai nostri dipendenti». Subito, tra l’altro, è una delle realtà di punta della circular economy, un altro fenomeno in crescita negli ultimi anni (nel box qui sotto). Infine Luigi De Santis, HR Organization – Pharma Division di Angelini, riguardo ai travel manager sottolinea: «Dobbiamo farci promotori, all’interno delle aziende, di queste

Matteo Stifanelli, country manager di Airbnb

C’è anche la circular economy Oltre che di sharing economy, oggi si parla molto anche della circular economy, basata sul concetto che gli scarti siano riutilizzati come risorse. Ovviamente, in questa filosofia riveste un ruolo fondamentale il settore del second hand, che in Italia è in costante crescita: secondo l’Osservatorio 2016 Second Hand Economy condotto da Doxa per Subito, lo scorso anno, nel nostro Paese, la compravendita dell’usato è aumentata di 1 miliardo di euro, toccando un totale di 19 miliardi, pari all’1,1% del Pil. La second hand economy online vale 7,1 miliardi di euro (+300 milioni rispetto al 2015). È trainata dal settore motori (5 miliardi di euro), e seguita da articoli per la casa e la persona (984 milioni), elettronica (647 milioni) e sport & hobby (465 milioni). Il 15% della popolazione italiana acquista o vende online, attività che consente a ogni cittadino di guadagnare (o risparmiare) in media 900 euro all’anno. Subito si pone tra i principali attori di questo mercato con 6 milioni di annunci. Nel 2016 l’81% degli italiani che ne conoscono la piattaforma l’hanno visitata (+11% rispetto al 2015). L’usato, tra l’altro, aiuta anche l’ambiente: il Progetto Second Hand Effect 2016 di Subito ha permesso di risparmiare ben 6,1 tonnellate di CO2, pari a 6,4 milioni di voli di andata e ritorno Milano-New York. 2017 giugno-luglio |

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570 miliardi di euro Il volume delle transazioni che saranno generate dalla sharing economy nel 2025, contro i 28 miliardi del 2015 (fonte: PriceWaterhouse Cooper).

nuove esperienze. Si tratta di un passaggio culturale complesso, ma possibile». Ma da parte dei dipendenti c’è davvero interesse verso i servizi di sharing economy? «È evidente – afferma De Santis – che l’interesse è inversamente proporzionale all’età. Le aziende dovrebbero indagare le preferenze dei propri viaggiatori perché non tutti i dipendenti sono favorevoli alle novità». Ma cosa ne pensano le Tmc? Non si può parlare di sharing economy senza chiedere un parere alle travel management company, che rappresentano il principale interlocutore delle aziende nella gestione delle trasferte. «Alla domanda se il mercato del business travel sia pronto per la sharing economy la risposta è no. Ma, se ci chiedete se si tratti di una realtà importante per il prossimo futuro, allora siamo certi che lo sarà» commenta ad esempio Davide Rosi, managing director di BCD Travel Italia. «La distanza fra le due risposte si chiama “Millennials”. Sono loro gli utenti certi di questi nuovi servizi travel, perché portatori di una diversa visione del modo in cui affrontare le proprie esperienze di business travel. In fondo, anche le perplessità che i servizi di sharing suscitano oggi nelle aziende dimostrano che li stiamo valutando e giudicando a partire da un modo tradizionale di vedere le cose». Secondo Rosi, le problematiche che oggi rendono le aziende restie a utilizzare le piattaforme in condivisione in un futuro abbastanza prossimo saranno un “non problema”. «I player si saranno probabilmente già “attrezzati” con

Davide Rosi, managing director di BCD Travel Italia

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soluzioni in risposta ad esigenze di sicurezza – basti pensare agli Ambassador Blablacar – o di integrazione, perché non dimentichiamoci che, nella maggior parte dei casi, queste realtà sono, prima che aziende, piattaforme. A noi Tmc spetterà il ruolo di facilitatori. Il “mindset change” a cui siamo condannati ci obbliga a una stretta osservazione di questi fenomeni, che in BCD Travel, tra l’altro, sono già più o meno timidamente gestiti per alcune specifiche tipologie di clienti, senza nessuna particolare forma di accordo corporate, per ora. Quindi guai a non considerare queste realtà, anzi: potremmo paragonarle a delle killer application in grado di fare luce sul senso futuro del travel management e quindi del nostro, come travel company». Aperto ai servizi di sharing economy è anche Antonio Calegari, Ceo Italy and Greece di Carlson Wagonlit Travel: «Mentre i singoli viaggiatori business sono piuttosto propensi a scegliere questi provider alternativi – sia perché sono abituati a farlo nella vita privata sia perché ritengono interessante il tipo di esperienza che offrono – le aziende so-

no invece più caute, perché preoccupate della mancanza di garanzie sulla sicurezza, della tracciabilità delle spese, della normativa ancora poco chiara, della mancanza di omogeneità nella qualità del servizio offerto. Poche aziende hanno già preso posizione a riguardo nella travel policy, ammettendo o escludendo l’utilizzo di questi provider, mentre la maggioranza sta ancora cercando di raccogliere informazioni e valutare cosa fare». Ma cosa dovrebbe fare allora un’azienda per aprirsi in sicurezza a questo tipo di servizi? «L’offerta dei provider della sharing economy è evoluta in fretta nell’ultimo anno e molti limiti giustamente notati delle aziende sono stati in parte superati» sottolinea Calegari, che aggiunge: «Grazie all’accordo che Cwt ha stretto con Airbnb, per esempio, le prenotazioni effettuate dai viaggiatori aziendali vengono incluse ora nel nostro avanzato sistema di reporting CWT AnalytIQs e questo consente ai responsabili viaggi di poter mantenere il controllo su quanto e come viene speso per i pernottamenti, evitando la dispersione di una parte della prenotazio-


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Travel management Nuovi attori

Fiscalità e legalità

Antonio Calegari, Ceo Italy and Greece di Carlson Wagonlit Travel. Sotto un appartamento di Airbnb

Consumerization A spingere l’ingresso dei provider di sharing economy nelle aziende è la consumerizzazione, ovvero la tendenza ad adottare anche in ambito lavorativo le tecnologie che usiamo nella vita quotidiana. In altre parole, i business traveller potrebbero spingere per usare anche in trasferta le piattaforme a cui accedono per organizzare le vacanze con la famiglia.

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ni. Inoltre, Uber è presente sulla nostra app CWT To Go che, quando si giunge in una città dove il servizio di questo operatore è attivo, lo propone in modo proattivo tra le opzioni. Gli accordi con operatori globali della sharing economy sono parte del nostro costante impegno per rappresentare la soluzione di riferimento a trecentosessanta gradi, “one-stop-shop”, per la gestione delle trasferte aziendali». Dunque le travel management company possono svolgere un ruolo importante nel facilitare l’adozione di questo tipo di servizi? «Sicuramente come Tmc siamo impegnati nel mettere a disposizione delle aziende clienti tutta l’offerta presente sul mercato, in modo che esse possano beneficiare dei possibili vantaggi, e con questo obiettivo ci stiamo muovendo per rendere semplice ed efficiente anche l’uso dei provider della sharing economy. Bisogna però sottolineare anche che queste soluzioni possono essere una valida opportunità per alcune aziende – soprattutto in caso di lunghi soggiorni – ma magari non per altre: esse presentano infatti benefici, caratteristiche e rischi che ogni società deve valutare e confrontare con le proprie esigenze operative e di business, con la propria cultura, con le caratteristiche dei propri viaggiatori, con gli strumenti e processi in uso. Non rappresentano quindi una soluzione valida per tutti da raccomandare in modo indiscriminato». l

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Una delle tematiche aperte quando si parla dei provider della sharing economy è quello della legalità e del rispetto delle normative fiscali, sulle quali non c’è ancora sufficiente chiarezza. «Il mondo della sharing economy è tradizionalmente orizzontale: incontro tra gli utenti, condivisione e raramente responsabilità e sicurezza» ha sottolineato Adriano Di Pietro, direttore della Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna, durante Univ’AirPlus 2017. «Eppure, quando un mercato è prevalentemente interessato al minor costo, come la sharing economy, diventa fondamentale definirne il profilo giuridico e fiscale». Per quanto riguarda il car sharing, un po’ di chiarezza è stata fatta lo scorso anno nella risoluzione n. 83/E, con la quale l’Agenzia delle Entrate ha equiparato il car sharing ai taxi, in quanto evoluzione dei tradizionali sistemi di mobilità. È stato stabilito quindi che le somme rimborsate dal datore di lavoro per l’uso del car sharing non concorrono alla formazione del reddito del lavoratore dipendente in trasferta nel comune in cui si trova la sede di lavoro, sia che la fattura emessa dalla società di car sharing sia intestata al dipendente, sia che sia intestata al datore di lavoro. Ci sono novità fiscali anche sul fronte degli alloggi offerti dai portali come Airbnb: l’articolo 4 del Dl 50/2017, infatti, definisce “locazioni brevi” i contratti di locazione di immobili a uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni. A questo tipo di affitti dal 1° giugno scorso è possibile applicare, in sostituzione dell’Irpef, la cedolare secca del 21%. La norma stabilisce nuovi adempimenti anche per gli intermediari immobiliari (inclusi, quindi i portali di sharing economy), che avranno l’obbligo di inviare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione in occasione della stipula di ogni contratto. In caso di mancato adempimento sono previste penali da 200 a duemila euro. Dovranno inoltre trattenere una ritenuta del 21% sui proventi della locazione e versarla all’erario. Infine saranno tenuti a inviare la certificazione unica al proprietario (art. 4 del Dlgs 322/98).


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News Mercato

FAST TRACK ANCHE CON ITALO A poche settimane di distanza da Trenitalia, anche Italo propone FastTrack, un varco “prioritario” presso la stazione di Roma Termini (prima stazione del network Italo ad offrire questa possibilità). Vi possono accedere i viaggiatori con un biglietto in ambiente Club o Prima e i possessori delle carte Italo Più Black, Platinum, Privilege e Gold Corporate. Per usufruire del servizio è sufficiente presentarsi al varco mostrando il proprio biglietto di viaggio o una delle carte Italo Più che ne garantiscono l’accesso (sempre accompagnate dal biglietto). Il varco fast track è presidiato quotidianamente e nelle ore di maggior affluenza il personale Italo di stazione è a disposizione per fornire ai viaggiatori assistenza last minute, oltre che supportarli nell’acquisto e modifica dei loro biglietti. Come accennato, anche Trenitalia ha introdotto il varco prioritario a partire dalla fine di maggio: disponibile per i possessori di CartaFreccia Platino e Oro (che dovranno però esibire anche il biglietto), ma anche per chi viaggia con biglietti Executive Frecciarossa, questo servizio è attivo nelle stazioni di Milano Centrale (Gate E) e Roma Termini (Gate E).

A CHI PIACE IL BLEISURE? Il bleisure, ovvero l’abitudine di allungare di alcuni giorni il proprio viaggio di lavoro,

dedicandosi al relax e al turismo leisure, sta diventando sempre più popolare. A dirlo è una ricerca resa nota dalla Global Business Travel Association, che in Nord America ha intervistato su questa tendenza centinaia di business traveller. Nei 12 mesi passati, il 37% del campione aveva allungato di qualche giorno il soggiorno d’affari per prendersi una vacanza nella città in cui già si trovava, magari facendosi raggiungere dalla famiglia durante il fine settimana e, spesso, rimanendo nello stesso hotel e pagando di tasca propria il periodo aggiuntivo. Questa propensione a unire lavoro e vacanza, però diminuisce con l’aumentare dell’età: i business traveller con meno di 34 anni che allungano la permanenza sono il 48%, ma tale percentuale scende al 33% nella fascia 35-54 anni e del 23% per gli over 55. I ricercatori di Gbta non sono stati in grado di spiegare queste discrepanze, se non utilizzando l’intuito: i più giovani sono ancora nello stato d’animo di vedere il business travel come una cosa “esotica ed eccitante” mentre i più attempati puntano a finire il proprio lavoro e a tornare dalla famiglia, elemento non ancora presente nella vita dei Millennial. C’è poi un’altra questione: gli over 35 tendono ad avere più denaro da spendere e non devono necessariamente usufruire dei vantaggi di una tariffa alberghiera dedicata per prendersi una vacanza. «Lo studio mostra come le aziende possono migliorare la qualità del lavoro dei propri

dipendenti, che potrebbero coniugare attività di lavoro con tempo libero» ha detto Monica Sanchez, direttore delle ricerche di Gbta Foundation. «Fra i modi per farlo c’è lo stabilire regole chiare per il rimborso delle spese sostenute dai non dipendenti, aiutando i traveller a capire quali siano le risorse aziendali disponibili per l’estensione del loro soggiorno, sviluppando al contempo una travel policy che indichi in maniera chiara i fornitori di viaggio preferiti e i canali di prenotazione coerenti con l’azienda».

NUOVO INGRESSO IN GATTINONI La divisione Business Travel di Gattinoni si amplia con l’ingresso di Alessandro Cavazza, Key Account Manager con base a Bologna che avrà l’obiettivo di consolidare e sviluppare il settore corporate nell’area dell’Emilia Romagna, Toscana, Marche e Abruzzo. Classe 1971, Alessandro Cavazza vanta una lunga esperienza nell’acquisizione di clienti presso vari mercati e nella gestione della customer satisfaction collegata: Carlson Wagonlit Travel, Mirabilandia e Parmatour sono alcuni tra gli incarichi lavorativi più significativi. Inoltre annovera a curriculum un’esperienza imprenditoriale a New York. Nella foto, da sinistra, Alessandro Cavazza ed Eros Candilotti, direttore Business Travel di Gattinoni.

IN BREVE Parcheggio con concierge Arriva a Milano Malpensa Pro Parking, il primo parcheggio con servizio Concierge in Italia. Gli utenti hanno infatti la possibilità di usufruire di Car valet, rifornimento carburante, tagliando completo e lifting della carrozzeria, che va aldilà del mero lavaggio dell’auto. Ma il concierge si occupa anche della spesa di emergenza, del servizio lavanderia, della prenotazione di un ristorante o di un hotel e dell’acquisto di un mazzo di fiori o di un regalo dell’ultimo minuto. Il servizio è proposto nel nuovo parcheggio situato in via Giusti 68 a Somma Lombardo, a tre minuti da entrambi i terminal di Milano Malpensa, ed è aperto 365 giorni all’anno 24 ore su 24. I posti auto disponibili sono 360, tra coperti e scoperti.

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Autonoleggio 2.0 Fornitori Car rental

Tra app che consentono di monitorare lo stato del veicolo e soluzioni per prevenire sinistri e furti, il rent a car diventa sempre più tecnologico, a tutto vantaggio dei consumatori. Ma non è l’unico trend in atto: riscuote successo il noleggio a medio termine e aumenta il numero dei veicoli green

di Andrea Barbieri Carones

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o scorso anno, in Italia, un’automobile su cinque è stata immatricolata ad uso noleggio. Un settore, questo, reduce da un biennio di aumenti a doppia cifra (+18% nel 2014 e +22% nel 2015) e che nel 2016 ha registrato una crescita di immatricolazioni molto rilevante: quasi 375mila nuove targhe tra auto e veicoli commerciali, livello record del settore. E non è solo il superammortamento il fattore determinante di questa

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crescita, ma anche la domanda turistica e di business e una nuova clientela nell’area delle microimprese e dei professionisti. Senza dimenticare il noleggio “mid term”, ossia la disponibilità del veicoli da un mese a un anno, che sta interessando molte aziende di rent a car. A dirlo è il 16esimo rapporto “L’evoluzione dell’autonoleggio” che l’Associazione nazionale dell’industria ad esso collegata (Aniasa) ha reso noto a fine maggio. Un settore che nel 2016 ha prodotto un giro d’affari di 6 miliardi di euro, in espansione del 10% rispetto al 2015, con una flotta che tra autovetture e veicoli commerciali leggeri ha sfiorato le 800.000 unità, anche queste in crescita di 100.000 unità sull’anno precedente. Positivo anche il noleggio a lungo termine, con un giro d’affari complessivo che – includendo la rivendita dell’usato – ha superato i 6,5 miliardi e ha beneficiato di una domanda di auto nuove senz’altro ro-

busta e in forte espansione, dopo anni in cui aveva subito la contrazione dovuta alla crisi finanziaria, aggravata da una non trascurabile componente psicologica. I dati Aniasa mostrano poi che il settore del breve termine nel giro di 12 mesi ha fatturato il 4,9% in più, registrando +5% nei giorni di noleggio e un +7,6% nel numero di noleggi, anche se è in leggero calo la durata media di affitto che dal 2015 al 2016 è scesa del 2,4%, passando da 6,8 a 6,6 giorni. I dati di quest’anno indicano che nel primo trimestre sono entrate in flotta 65.000 nuove auto, pari al 13% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che a sua volta fu migliore dell’anno precedente. E se il noleggio a breve termine ride, quello a lungo termine non piange. Anzi: ride ancor di più, visto che nel periodo gennaio-marzo le aziende che gestiscono le flotte hanno acquistato circa il 25% delle auto in più rispetto al 1° trimestre 2016, con buone prospettive di chiudere l’anno corrente con il doppio dei numeri registrati nel 2013.


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Fornitori Car rental

In generale, dunque, è corretto affermare che la strategia complessiva espressa dal comparto del noleggio nel 2016 sia stata fortemente orientata all’allargamento della base di clientela e all’intercettazione della domanda, seguendo una filosofia protesa allo sviluppo dei mercati piuttosto che al loro sfruttamento.

Avis Budget Group «I dati che abbiamo oggi sono positivi per tutti i canali, business e leisure» spiega Stefano Gargiulo, marketing and partnership director per l’Italia di Avis Budget Group, grande gruppo di car rental con 30mila dipendenti in tutto il mondo e azienda che nel 2015 ha acquistato l’italiana Maggiore.

Per Avis il settore del rent a car è in evoluzione, con un’attitudine all’utilizzo dell’auto che spesso ha rimosso il concetto di proprietà. Un cambiamento culturale di cui il settore del noleggio sta beneficiando. «Per questo motivo prevediamo che nella seconda metà del 2017 i nostri dati siano positivi, in linea con l’ottima salute del settore». Fra le novità del gruppo Avis ci sono 5 nuovi modelli di auto, frutto dell’accordo con Fca, e i modelli più recenti di casa Mercedes, grazie a un’intesa con l’azienda di Stoccarda. Nel frattempo, Avis punta a raddoppiare la connettività delle sue auto in flotta: entro un anno, altre 50mila vetture saranno “online” e permetteranno all’utente di utilizzare un’app per aprire e chiudere le portiere, monitorare lo “stato di salute” del mezzo o accendere le luci. L’utilizzo sarà sia a vantaggio dei dipendenti del gruppo Avis sia degli stessi clienti: aumenterà infatti la rapidità di consegna dato che

6 miliardi di euro È il giro d’affari dell’autonoleggio nel 2016, in crescita del 10% rispetto al 2015. Fonte: Aniasa

Stefano Gargiulo, marketing and partnership director Italy di Avis Budget Group

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Fornitori Car rental

Indicatori chiave del noleggio a breve termine 2016

2015

var %

Fatturato

1.171.515.151

1.116.824.931

4,9%

Giorni di noleggio

32.459.696

30.912.393

5,0%

Numero di noleggi

4.923.576

4.577.793

7,6%

Durata media per noleggio – gg

6,6

6,8

-2,4%

Fatturato per giorno di noleggio – E

238

244

-2,5%

36,1

36,1

-0,1%

Fatturato per noleggio – E Fatturato per veicolo – E

10.024

10.248

-2,2%

Utilizzo medio della flotta

76,1%

77,7%

-1,6 p.p.

Flotta media

116.875

108.975

7,2%

Immatricolazioni (auto e furgoni)

99.839

94.287

5,9%

Punti vendita (stazioni di noleggio)

988

956

3,3%

Occupati diretti

2.088

1.835

13,8%

Quello breve vola alto Nel 2016 il settore del noleggio a breve termine ha fatturato il 4,9% in più rispetto all’anno precedente, registrando +5% nei giorni di noleggio e un +7,6% nel numero di noleggi. Fonte: Aniasa

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l’auto è già stata controllata da remoto. Il sistema sarà esteso anche alle auto dei brand Budget e Maggiore. Gruppo Europcar Per l’azienda attiva in oltre 130 Paesi del mondo e presente anche con i brand InterRent e Ubeeqo, il primo trimestre del 2017 è iniziato con un fatturato da noleggio in crescita del 3,9%, derivante anche dall’aumento delle giornate di affitto passate da 11,8 milioni (sempre a livello globale) a poco meno di 13 milioni. Per la fine dell’anno e nel 2018 si prevede una crescita dei numeri grazie anche all’acquisizione, avvenuta in primavera, di Europcar Danimarca, che segue l’acquisizione di Europcar Irlanda avvenuta a dicembre. Interessante soprattutto per le aziende è quanto messo in campo in Francia, dove il Gruppo Europcar ha lanciato “Autoliberté”: un abbonamento mensile compreso tra i 9 e i 19 euro che dà diritto a tariffe di noleggio auto scontate del 10% e del 20%. La formula, che interessa chi periodicamente ha bisogno di mobilità per brevi periodi, dovrebbe arrivare anche in Italia nel corso del 2018. Riservato all’Italia è invece

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l’accordo sottoscritto con Telepass, tramite cui gli utenti possono usufruire del servizio Telepass Fleet risparmiando tempo ai caselli autostradali. Altro vantaggio è la possibilità di rendicontare separatamente le spese relative al noleggio, addebitandole direttamente in azienda. Entro fine anno, il sistema sarà di-

sponibile anche per entrare nell’area C di Milano, la zona a traffico limitato per accedere alla quale si paga un pedaggio. Hertz «Nel 2016 i clienti Hertz hanno privilegiato noleggi brevi e con tariffe flessibili, preferendo minivan, auto ecologiche, cabrio, auto sportive e di lusso. E i primi mesi del 2017 stanno confermando questi trend con l’aggiunta dei numeri crescenti nel noleggio a medio termine» ha detto l’amministratore delegato Massimiliano Archiapatti. E a confermare l’esigenza di diversificazione dell’’offerta, tra le novità di quest’anno ci sono la Selezione Italia by Fun Collection – auto sportive che esaltano l’italianità – e l’ingresso nella Green Collection (la gamma a basse emissioni di CO2) del crossover ibrido Toyota C-HR. B-rent Crescita esponenziale per B-rent, azienda nata nel 2011, operante sia nel breve sia nel lungo termine e


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Fornitori Car rental

con progetti di crescita molto ambiziosi. Basti pensare che se nel 2013 il fatturato era stato di 708mila euro, lo scorso anno ha toccato quota 2,15 milioni, in crescita di oltre il 30% rispetto al 2015. Con previsioni di un aumento esponenziale nei prossimi anni, visto che nel 2017 – grazie anche ai risultati del primo trimestre – si punta a superare quota 5 milioni e nel 2018 a sfondare quota 10 milioni. Il tutto per un parco veicoli di 1.250 unità e una ventina di stazioni in tutta Italia, con la recente apertura di Olbia e Ischia. Locauto Enterprise «Anche nel 2016 Locauto Rent ha proseguito il forte trend di crescita registrato negli ultimi anni» ha detto Mario Tavazza, presidente dell’azienda presente sul mercato prima come società di leasing, poi come società di noleggio a lungo termine e infine, dal 2006, anche come rent a car a breve. «A fronte di un mercato cresciuto un po’ meno del 5%, abbiamo registrato un incremento del fatturato del 23%, sfondando il muro dei 400.000 no-

Meno giorni Secondo Aniasa nel 2016 si è registrato un leggero calo nella durata media dei noleggi a breve termine, che rispetto al 2015 è scesa del 2,4 (da 6,8 a 6,6 giorni).

leggi annuali. Anche il 2017 è iniziato bene: i dati del primo quadrimestre stanno facendo segnare una crescita positiva, così come positive sono le proiezioni in vista dell’alta stagione». Locauto – partner per l’Italia della

statunitense Enterprise – è stata la prima a introdurre nella penisola il tablet nelle operazioni di check-out e check-in del veicolo e la prima a offrire un servizio di noleggio selfservice digitale. Grazie a questo sistema, chiamato Elefast, il cliente

Mario Tavazza, presidente di Locauto Rent

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Fornitori Car rental

Il medio termine prende piede Se il noleggio a breve e a lungo termine da tempo riscuotono l’interesse di aziende e privati, da qualche tempo inizia a prendere piede anche la formula del medio termine, utile soprattutto ai dipendenti in trasferta temporanea per uno o due mesi e interessati ad avere un’auto per questo lasso di tempo. LeasePlan ha la soluzione Flexiplan che permette di riunire in un unico piano le caratteristiche del noleggio a lungo termine – principale settore di attività dell’azienda – e i benefici della flessibilità, visto che l’utente può interrompere in qualunque momento il contratto anche prima della sua scadenza, riducendo gli adempimenti burocratici, spendendo meno rispetto a un acquisto. In questo settore, anche Arval Mid Term Rental permette la modifica del contratto di noleggio in corso d’opera, variando la durata (che può andare da 1 a 24 mesi), il chilometraggio previsto e la categoria del veicolo. «Siamo riusciti a offrire ai nostri clienti una soluzione complementare al nostro core business, che permette di rispondere a numerosi bisogni, picchi di lavoro stagionali, presenza di personale temporaneo, manager espatriati per un periodo limitato o altre esigenze contingenti» recita una nota della compagnia, che sottolinea l’aumento della richiesta di auto ibride. In complesso, si è registrata una crescita sia nel 2016 (+11% sul 2015) sia nel primo trimestre 2017. Anche Avis ha da poco lanciato il prodotto Avis Flex, che fornisce soluzioni “flessibili e senza vincoli”in diversi Paesi d’Europa. In sostanza: noleggio a lungo termine con la flessibilità di trasformarlo istantaneamente in medio termine, con vetture immediatamente su strada. Minilease è invece il prodotto di Hertz, con tariffe “all inclusive” presenti in oltre 200 agenzie in Italia. La base? Chilometraggio a partire da 1.500 chilometri per 28 giorni di noleggio, assicurazioni, costi di manutenzione e riparazione, assistenza stradale giorno e notte e possibilità di auto sostitutiva in caso di guasto. Medio termine anche per Locauto Enterprise, ma attraverso la flessibilità dei suoi prodotti a corto e a lungo. Per B-rent il medio termine è identificato come “plurimensile”, con tempi che vanno da 1 agli 11 mesi e chilometraggio mensile compreso tra i 3.500 e i 4.500 chilometri.

Vento in poppa Nel 2016 il settore del noleggio a breve termine ha contato 99.839, immatricolazioni, con una crescita di quasi il 6% rispetto all’anno prima.

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può prenotare l’auto, generare il contratto di noleggio e aprire il veicolo in piena autonomia, con il semplice aiuto dell’App Locauto Rent. Questo sistema è a vantaggio soprattutto della clientela business, che allo stato attuale rappresenta il 20% dell’utenza Locauto, con numeri in costante ascesa. Sicily by Car Sia nel 2016 sia nei primi mesi del 2017 Sicily by Car ha registrato noleggi in crescita del 5% su base annua, con positivi risvolti anche sul fatturato. La novità dell’anno in corso è la realizzazione del progetto Eco Tour di Sicilia, che grazie all’accordo in esclusiva con Enel e Renault permetterà di effettuare l’intero giro della regione unicamente in auto elettrica. Per questo

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sono entrate in flotta 200 Zoe della casa francese, con un’autonomia di 300-400 chilometri aumentabile grazie alle 400 colonnine di ricarica

sparse sull’isola e a disposizione di chiunque. Noleggio breve termine? Parlano le aziende I manager e i dipendenti delle aziende sono i più assidui clienti delle società di autonoleggio, partner importanti della loro attività lavorativa. Ma che cosa ne pensano i diretti interessati? A cosa puntano gli utenti? «Per me è importante poter prenotare all’ultimo momento e trovare un’auto disponibile a una tariffa ac-


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Fornitori Car rental

cettabile» spiega Gabriele Maramieri, partner managing director di Quintegia, la società che dal 2003 organizza la fiera Automotive Dealer Day. «Viaggiando spesso in aereo tra Treviso e Roma a tariffe “interessanti” sarebbe un controsenso spendere più per un taxi o un’auto rispetto al volo. I taxi offrono un ottimo servizio, naturalmente, ma per le mie esigenze di spostamento tra l’aeroporto e diverse destinazioni appena fuori dal Raccordo anulare un’auto a noleggio scelta e pagata online è perfetta». Anche Renate Fritz, amministratore delegato di Dialogo Italia – azienda attiva nel settore del customer care nel settore automotive (e non solo) – rappresenta il prototipo del cliente corporate, al quale le società di autonoleggio prestano molta attenzione. «Nella maggior parte dei casi, io e i miei collaboratori utilizziamo Europcar. Servizi ottimi, precisione, professionalità. Un suggerimento? Vorrei che la rapidità nel fornire risposte nella chat dedicata fosse maggiore: oggi bisogna spesso attendere troppo».

chilometri all’anno vuol dire coordinare e seguire ogni aspetto del servizio: dalla locazione del mezzo, alla sua manutenzione, alle problematiche che possono insorgere (incidenti, furti, multe). Telematica e connettività sono diventati attori centrali nel rapporto tra operatori e clientela».

In aiuto dei principali gestori delle flotte di rent a car arriva la tecnologia di LoJack, società made in Usa attiva nel settore automotive con soluzioni antifurto e telematiche. Due le principali novità, nell’ambito di un più ampio pacchetto di servizi: per il lungo termine, la gestione unica degli incidenti attraverso un sistema che notifica solo i sinistri (escludendo i “falsi positivi”) e permette la gestione in tempo reale del soccorso, agevola le fasi successive di recupero del veicolo e della riparazione e fornisce la ricostruzione del crash. Per il breve termine, le informazioni elaborate permettono di creare sistemi di “fast check-in”, incrociando le indicazioni sul timing della riconsegna del veicolo, sul livello di carburante nel serbatoio, sui chilometri percorsi e sul coinvolgimento in incidenti, e consente ai clienti che rispettano tutti i parametri contrattuali una rapida consegna del veicolo senza le consuete operazioni di verifica fisica. l

Mid term La formula del noleggio a medio termine è utile soprattutto per i dipendenti in trasferta temporanea per uno o due mesi e interessati ad avere un’auto per questo lasso di tempo.

La tecnologia «Gestire ogni giorno una flotta di quasi 800mila veicoli in noleggio – evidenzia Pietro Teofilatto, direttore noleggio a lungo termine Aniasa – che percorrono 22 miliardi di 2017 giugno-luglio |

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IMA

a quota cinque!

Newsteca inaugura la quinta edizione di Italian Mission Awards 2018, premio italiano che è ormai diventato un evento di riferimento per il mondo dei viaggi d’affari. Per operatori del settore e travel manager le candidature, gratuite, sono aperte fino al 31 ottobre 2017 sul sito www.italianmissionawards.it a cura della redazione

Serata di gala La premiazione di IMA si svolgerà il 12 marzo 2018. 16

inalmente ci siamo: la nostra casa editrice ha inaugurato la quinta edizione di IMA 2018, il primo premio italiano dedicato ai viaggi d’affari, ormai considerato un appuntamento imperdibile per tutto il settore. Molte le novità di quest’anno, a cominciare dai questionari di candidatura, che sono stati snelliti per rendere più agevole la compilazione e incentivare sempre più attori a prendere parte alla principale competizione dell’anno. Sono state introdotte, inoltre, nuove categorie nella sezione delle Travel management company e in quella dei Travel manager, che avranno così maggiori opportunità per mettere in luce la propria professionalità e competenza. Come di consueto, per candidarsi basterà accedere al sito www.italianmissionawards.it e compilare direttamente online il questionario di candidatura relativo alla categoria prescelta. La candidatura è gratuita ed è possibile candidarsi anche in più di una categoria. La raccolta dei questionari terminerà il 31 ottobre 2018. Successivamente la giuria di IMA, composta da travel manager appartenenti a grandi aziende e multinazionali, decreterà una short list di finalisti, che sarà resa nota il 15 dicembre 2017. Per conoscere i vincitori, invece, occorrerà attendere la serata di gala di IMA, il 12 marzo 2018.

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Le categorie di IMA 2018 Trasporto aereo • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari – Collegamenti in Europa • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari – Collegamenti verso l’Asia e il Medio Oriente • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari – Collegamenti verso l’Africa • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari – Collegamenti verso le Americhe • Miglior economy class • Miglior business class Alberghi • Catena alberghiera dell’anno sotto le 50mila camere • Catena alberghiera dell’anno sopra le 50mila camere • Miglior hotel business • Migliori spazi per meeting ed eventi Società di autonoleggio • Miglior società di autonoleggio per i viaggiatori d’affari Siti di prenotazione • Miglior sito di prenotazione di servzi di viaggio Travel technologies • Miglior self booking tool • Miglior sistema di gestione delle note spese • Miglior sistema di reportistica • Miglior soluzione mobile per i viaggiatori d’affari Travel management company • Miglior travel management company con fatturato BT sopra i 40 milioni di euro • Miglior travel management company con fatturato BT sotto i 40 milioni di euro • Miglior call center/BTC • Migliore offerta di soluzioni tecnologiche per la gestione dei viaggi d’affari • Miglior servizio di risk management Travel manager • Travel manager dell’anno • Miglior progetto per l’implementazione di un tool/app per i viaggi d’affari • Miglior gestione della soddisfazione dei viaggiatori • Premio all’innovazione

Per informazioni: Newsteca, Segreteria Organizzativa IMA, tel. 02/20241122, www.italianmissionawards.it.


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Informazione pubblicitaria

Zucchetti

ZTravel Zucchetti con AirPlus Company Account Gestione dei viaggi e dei relativi pagamenti in un’unica soluzione integrata

Per migliorare i processi di gestione del business travel la parola chiave è “integrazione”. Se, infatti, i processi amministrativi, gestionali e organizzativi vengono gestiti all’interno di un unico sistema risulta molto più facile per gli uffici del personale delle aziende non solo svolgere la propria attività, ma anche avere un controllo preventivo e una rendicontazione precisa delle spese sostenute. Per questo motivo Zucchetti, primo gruppo italiano di software con oltre 135.000 clienti attivi, ha stretto una partnership con AirPlus International, multinazionale specializzata nella fornitura di soluzioni di pagamento, analisi e rendicontazione delle spese di viaggio aziendali, per offrire una soluzione congiunta e integrata alle imprese italiane per la gestione dei loro viaggi d’affari. In pratica ZTravel, il software Zucchetti in tecnologia web che consente di gestire l’intero processo pre, on e post travel, è stato integrato con AirPlus Company Account, la soluzione centralizzata per il pagamento, la rendicontazione e l’analisi dei servizi di viaggio dell’azienda. L’integrazione permette che i dati delle prenotazioni effettuate con le soluzioni di pagamento lodge AirPlus vengano acquisiti nel sistema ZTravel, in cui tutte le transazioni vengono abbinate alle note spese di ogni singolo dipendente in trasferta ai fini di una completa automazione contabile. Al termine del processo, le spese di trasferta convergono in un’unica rendicontazione indipendentemente dal canale di acquisto, agevolando il lavoro di tutte le risorse impiegate nel processo amministrativo. L’utilizzo di questo sistema garantisce la completa visibilità in nota spese dei costi di trasferta, compresi aerei, hotel, treni e autonoleggi acquistati centralmente dall’azienda sia tramite agen-

zia viaggi che direttamente su web e portali dedicati. Inoltre la sinergia fra le due soluzioni garantisce sicurezza e controllo in fase di acquisto e riduzione dei costi di processo inerenti la gestione degli anticipi di cassa. Ma le integrazioni funzionali di ZTravel non finiscono qui. La soluzione Zucchetti, infatti, è nativamente compatibile con un’ampia gamma di applicazioni a completamento del processo di gestione delle note spese e trasferte: • HR Infinity Global Solution per la gestione degli importi da rimborsare ai dipendenti nel cedolino paga e per la verifica preventiva del rispetto delle policy aziendali e del corretto iter autorizzativo; • Gestionali Zucchetti per rispondere alle esigenze del settore contabile; • eAgency per la gestione delle agenzie di viaggio e tour operator; • ZCarFleet per la gestione delle flotte aziendali. ZTravel, comunque, si interfaccia facilmente anche con soluzioni ERP e HR di altre software house nazionali e internazionali per agevolare le imprese che vogliono rapidamente dotarsi di questo strumento senza dover necessariamente cambiare il parco applicativo installato. ZTravel è, quindi, la soluzione ideale per la gestione delle attività legate al business travel e al mobility management e di conseguenza alla governance dei costi che ne derivano, consentendo sia alle aziende di tenere monitorato il total cost dei viaggi d’affari, sia ai dipendenti di essere parte attiva del processo.

Per informazioni: www.zucchetti.it

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Ndc, da problema a opportunità Attualità Ndc

Nel 2015, quando Lufthansa annunciò l’adozione del New Distribution Capability, il mondo trade protestò. Oggi però le Tmc e i grandi network cominciano a riconoscerne gli aspetti positivi

mo arrivare insieme, ma è innegabile che prima o poi ci si arriverà. Noi ad esempio abbiamo appena organizzato un seminario a Dallas per dimostrare proprio la bontà dello strumento per crescere nelle ancillary e personalizzare sempre di più il viaggio». Ma negli Stati Uniti, American a parte, tutto tace, così come tra le big del Golfo, anche se Etihad è appena entrata nel protocollo Iata, così come altre 14 aerolinee europee, stando a quanto ha affermato David Rutnam, il manager Iata che si occupa dello sviluppo per l’area europea dell’Ndc.

di Alberto Vita

One Order, numero unico Tra le innovazioni allo studio di Iata anche il “One Order”, ovvero un unico Pnr che integri codice di prenotazione e di biglietto sull’esempio di Amazon. Una vision che vedrà un test pilota di One Order entro il 2018 e la delivery definitiva dal 2019 in poi.

el giugno del 2015 Lufthansa aveva gettato un sasso nello stagno, annunciando l’adozione del New Distribution Capability (Ndc) che consisteva nell’applicazione di una fee, di ben 16 euro, per chi prenotava via Gds: una scelta che aveva scatenato le proteste degli stessi Crs, ma anche di buona parte del mondo trade. Oggi, però, le grandi agenzie, tra cui le Tmc, e i grandi network vedono Ndc come un’opportunità, diventando loro stessi quasi dei “Gds” locali per le piccole e medie agenzie, mol-

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Roberto Antonucci, American Airlines

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te delle quali non Iata, dopo aver integrato le varie Ndc dei vettori. Perché in questa storia l’unica cosa sicura è che l’Ndc di Iata diventerà uno standard di mercato, come ci ha detto anche Roberto Antonucci, regional sales manager Southeast Europe di American Airlines, la prima compagnia statunitense a testare il sistema in madrepatria, con diverse connessioni dirette a operatori e aziende: «Abbiamo un approccio cauto soprattutto perché non vogliamo andare contro il trade. Né qui in Italia, né negli Stati Uniti. Ci voglia-

Ndc prende piede in Europa Ed è proprio il Vecchio Continente il luogo maggiormente deputato allo sviluppo di questo nuovo sistema. Non è un caso che, dopo il gruppo tedesco, ad annunciare l’adozione dell’Ndc siano state le due compagnie major del gruppo Iag, British Airways e Iberia: dal prossimo novembre i due vettori penalizzeranno le prenotazioni via Gds, applicando una surcharge di 8 sterline o 9,50 euro a tratta. Invece privilegeranno le prenotazioni fatte in diretta connessione con Ndc, sul portale Iag in arrivo a breve, attraverso fornitori o aggregatori integrati (leggi, ad esempio, le Tmc), sui self-booking tool connessi direttamente e con altri intermediari (inclusi i Gds!), che adotteranno le connessioni dirette. Sembra che anche Air France-Klm sia pronta a lanciarsi nell’arena, come ha essa stessa annunciato al re-


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Attualità Ndc

Pieter Elbers

cente meeting della Iata che si è tenuto a Cancún: il vettore francoolandese si è mostrato interessato a implementare il sistema Ndc, penalizzando come è successo con gli altri vettori, le prenotazioni via Gds. Anche se Pieter Elbers, amministratore delegato di Klm, frena: «Non siamo tutti nella stessa posizione. Ogni compagnia ha i suoi contratti e non conosciamo le condizioni degli altri. Però è innegabile che un tool come Ndc può aprirci a nuove possibilità per adattarci a una nuova era della distribuzione che spinge inevitabilmente verso le vendite dirette». Gli fa eco il numero uno del gruppo, Jean Marc Janaillac: «Siamo naturalmente sempre attenti alle varie opportunità di prenotazione online, con l’idea di aprirle sempre di più alle imprese e al mondo leisure. Ma non abbiamo né date né progetti concreti di adottare gli standard Ndc a breve». Anche se dai vertici del vettore si sottolinea come «non possiamo farci distanziare troppo da chi questo sistema lo sta già utilizzando». Tra i manager del vettore entusiasti del sistema la direttrice generale aggiunta (in via di uscita dal vettore) Adeline Challon-Kemoun che nel corso della fiera parigina Viva Tech, ha sottolineato: «vendiamo un biglietto su tre online e siamo il primo sito di e-commerce francese al mondo davanti a Vente Privée, per un giro d’affari di 5 miliardi di euro oggi, che diventeranno 8 nel 2020». Grazie a ben 400 milioni di euro di investimenti tra il 2016 e il 2018, per arrivare a entrate supplementari di 200 milioni di euro di servizi complementari, andando a rivoluzionare l’esperienza del cliente, grazie anche a dei chatbot su Fa-

cebook Messenger che saranno testati già quest’estate. E Rutnam rincara la dose: «sono ormai oltre 30 i vettori che hanno adottato il nuovo protocollo Iata per la distribuzione, e intendiamo salire a quota 45 entro la fine dell’anno, sui 265 membri dell’associazione. Oltre alle compagnie vogliamo ampliare anche i “vendor”: ad oggi sono 24 i provider IT abilitati, otto gli aggregatori e sei i network di agenzie (dato di maggio 2017, ndr) che lavorano direttamente con noi». Lo scorso marzo Iata ha inoltre condotto un sondaggio su 169 vettori che non sono ancora “live” su Ndc e 86 di loro hanno ammesso che lo stanno mettendo in programma. Il destino degli aggregatori E che fine faranno i Gds allora? A questo quesito risponde Damiano Sabatino, vp & managing director,

Damiano Sabatino, Travelport

Southern Europe and North Africa di Travelport, il primo Crs a ottenere la doppia certificazione Ndc, sia come aggregatore che come IT provider: «C’è stata un’evoluzione nel come le parti si sono confrontate e Ndc è così diventato uno standard di comunicazione tra le parti. L’orientamento è diventato più inclusivo con i player della distribuzione, che noi curiamo a colpi di investimenti milionari, come con gli 830 investiti dal 2013 per distribuire già nel 2014 il rich content branding con oltre 220 compagnie». Tra gli aggregatori ecco la posizione di Roberto di Leo, ceo di eMinds (azienda già certificata come provider da Iata): «Le connessioni dirette ci sono sempre state, ma la vera domanda è: io distribuisco solo Lufthansa? I tour ope-

rator in realtà lavorano con 40-50 vettori e introdurre una quarantina di processi di standardizzazione diventa difficile con tutto il sistema di certificazione richiesto. La risposta è che è meglio affidarsi ad un aggregatore». E quale sarebbe quindi la differenza con un Gds? Si basti vedere il percorso del Gruppo Vlc Travel, con il suo marchio Resaneo, che sul mercato francese ha affiliato ben 3600 agenzie al suo tool di prenotazione b2b, sulle 5.500 esistenti attualmente in Francia. «Il trade non può connettere tutti direttamente e quindi gli aggregatori sono sempre necessari» afferma Gregory Scignano, country manager Resaneo Vlc Group. Il valore dei Gds appunto, riconosciuto anche dalla stessa Lufthansa: «i Gds fanno un buon lavoro, ma la nostra mission è lasciare che la distribuzione scelga a chi affidarsi. Noi abbiamo 4 vettori all’interno del Gruppo Lufthansa e con il sistema di Direct Connect abbiamo individuato alcuni partner distributivi anche in Italia» chiude Hermann Hahn, direct distribution provider manager di Lufthansa. Per concludere, ecco un commento ufficiale della Tmc Carlson Wagonlit Travel che sottolinea come il passaggio a Ndc potrebbe comportare un aggravio di costi. «Stiamo dialogando con numerosi attori coinvolti in questa questione. Continuiamo a focalizzarci sull’uso della tecnologia per migliorare l’esperienza degli utenti e renderla trasparente, al fine di fornire il miglior servizio per i nostri clienti, partner e altre parti in causa. La decisione di altri attori che ci chiedono di prenotare i loro servizi su siti indipendenti o altri canali inefficienti implica un aggravio di costi senza valore aggiunto. Di conseguenza, per poter continuare a soddisfare le esigenze di tutti i nostri clienti e partner, potrebbe essere necessario, in queste circostanze, introdurre nuove e differenti tipologie di ricarichi». l

A quota 30 Sono ormai oltre 30 i vettori che hanno adottato il nuovo protocollo Iata per la distribuzione, ma secondo l’associazione questo numero salirà a quota 45 entro la fine dell’anno.

David Rutnam, Iata

Jean Marc Janaillac, Air France-Klm

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News Hôtellerie

IN BREVE

museo accoglie oltre 3000 capolavori d’arte moderna e contemporanea.

NH Hotels: nuovo albergo a Bruxelles NH Hotel Group inaugura a Bruxelles il nuovo NH Collection Grand Sablon, la seconda struttura del segmento upper-upscale nella capitale belga, che si aggiunge ai 67 hotel NH Collection già presenti in tutto il mondo. Situato nel quartiere Sablon, nel cuore della città, l’hotel dispone di 192 camere completamente ristrutturate di cui 1 Presidential Suite, 5 Junior Suite, 78 Premium, 97 Superior e 11 Standard, alle quali si aggiungono 11 spazi per meeting ed eventi con capienza fino a 250 persone. A disposizione degli ospiti vi sono anche l’Hispania Brasserie e l’Hispania Gastronomique Restaurant, guidato dal famoso chef spagnolo Marcos Morán (una stella Michelin).

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CUCINA RAFFINATA ALL’HILTON MOLINO STUCKY

RILANCIO PER IL LE MÉRIDIEN VISCONTI ROME Le Méridien Hotels & Resorts, catena del gruppo Marriott International, rilancia il Le Méridien Visconti Rome, storico albergo nel quartiere Prati, a Roma. La struttura, di proprietà del gruppo Toti (che ne cura anche la gestione), è stata interamente ristrutturata con un investimento di ben 20 milioni di dollari. Oggi dunque dispone di 240 camere e suite e di spazi comuni che si ispirano al modernismo degli anni Cinquanta: materiali come il marmo, il legno e le trame naturali si affiancano a blocchi di tessuto dai colori vivaci che richiamano le opere del celebre architetto e designer Gio Ponti. A disposizione degli ospiti c’è l’Hub de Le Méridien, caratteristica lobby del brand, che accoglie il Longitude 12 Bar & Bistrot, un luogo di incontro e aggregazione sociale per persone creative. Qui è possibile chiacchierare, collaborare e scambiare opinioni grazie ai tavoli comuni che invitano a socializzare. Da caffetteria, questo locale la sera si trasforma in un sofisticato cocktail bar grazie a pannelli rotanti, luci tenui e un uso creativo degli specchi. L’hotel presenta inoltre una spettacolare terrazza panoramica

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all’ultimo piano, con una vista mozzafiato sulla città eterna. Per gli incontri di lavoro sono disponibili dieci spazi per riunioni multiuso, per un totale di 170 metri quadrati. I richiami all’arte sono presenti in tutto l’hotel: le sue pareti ospitano un’eclettica collezione di opere che fanno parte di diversi movimenti artistici, come il mosaico di Ascanio Renda, le opere in gomma di Paolo Canevari e i più tradizionali dipinti realizzati in olio su tela. Inoltre, Le Méridien Visconti Rome collabora con La Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma per il servizio Unlock Art, un programma innovativo che offre agli ospiti accesso gratuito al museo presentando semplicemente la chiave della stanza e il pass che trovano in camera. Fondato nel 1883, il

Situato sull’isola della Giudecca, di fronte a Zattere, l’Hilton Molino Stucky è un elegante cinque stelle ricavato all’interno di un vecchio mulino, del quale esibisce ancora l’imponente facciata di mattoni rossi. L’hotel dispone di 379 camere, ampie e numerose sale meeting, ristorante e bar interno, fitness e wellness center e una executive lounge per rilassarsi e bere qualcosa di fresco in qualsiasi ora della giornata. Uno dei fiori all’occhiello del Molino Stucky è la sua ristorazione, affidata allo chef Ivan Catenacci (nella foto), autore di una cucina che parte dalla tradizione, innovandola e rielaborandola. Il ristorante Aromi, con il suo elegante stile yachting club, offre il vero piacere della cucina Mediterranea grazie a un menù di piatti italiani cucinati alla perfezione. Il Bacaromi, invece, è arredato come un bacaro, la tipica trattoria veneziana, e propone gli squisiti sapori della cucina lagunare.


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Due nuovi assi nella manica di Airbus Ad alta quota Airbus

La casa costruttrice punta sull’A320Neo, consegnato di recente anche alla low cost easyJet e in grado di ridurre il consumo di carburante, e sull’A380Plus, versione migliorata del colosso dei cieli di Alberto Vita

Un aereo virtuoso Rispetto al classico A320, il modello Neo è dotato di motori più grandi e più efficienti, che comportano il 15% in meno di consumi di carburante, costi operativi inferiori del 5%, un abbattimento del rumore del 50% e una riduzione di emissioni di NOx di almeno il 10%.

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rande successo per la famiglia A320, anche nella versione Neo, New Engine Option, che è stata una grande hit nella recente fiera di Le Bourget (nel box della pagina a fianco potete leggere la consegna a easyJet del primo aereo di questo modello sui 130 ordinati dalla compagnia). Airbus, però, non si accontenta, e già pensa a rilanciare l’A380 con una nuova versione, invece di interrompere la produzione come paventato da diversi media. «Non fermeremo la produzione dell’A380, anzi...» ha confermato lo stesso Ceo della casa costruttrice europea, Tom Enders, interpellato da noi di Mission nell’headquarter di Tolosa. Quell’“anzi” sta per lo sviluppo di una versione avanzata del colosso dei cieli: l’“A380plus”, che prevede miglioramenti aerodinamici, con winglet

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nuovi e più larghi e altri perfezionamenti alari che consentono risparmi di carburante fino al 4%, un programma di manutenzione ottimizza-

to e miglioramenti a livello di cabina, con la possibilità di aggiungere ben 80 posti (a 578) o 300 minuti di autonomia, che dovrebbero consen-


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Ad alta quota Airbus

easyJet festeggia il suo primo A320Neo easyJet ha celebrato a Tolosa l’arrivo in flotta del suo primo A320Neo sui 130 ordinati, anche se poi il Ceo del vettore low cost, Carolyn McCall, precisa che 30 di questi aerei sono stati «convertiti in A321Neo, grazie ai quali possiamo aumentare la capacità nei trafficati aeroporti cittadini europei (da 186 posti a 235, ndr)». Il primo A320Neo di easyJet è anche il 300esimo Airbus consegnato dal Consorzio europeo alla low cost britannica. «easyJet è l’operatore single aisle per noi più grande in Europa» commenta il Ceo di Airbus, Tom Enders, che sottolinea come il vettore low cost guidato da McCall, «abbia cambiato l’aviazione in Europa. La compagnia lavora con noi dal 2003 e le consegniamo un aeromobile ogni 17 giorni». «Una perfetta arma per l’espansione in Europa» aggiunge Enders, a cui fa eco Gaël Méheust, Ceo di Cfm, il motorista di easyJet: «Il vettore vola con oltre 260 aerei da noi equipaggiati, per 60 milioni di ore volate. Con un risparmio di carburante del 50% rispetto a sette anni fa, quando lanciammo una scommessa che oggi possiamo dire vinta». easyJet è una delle ormai molte compagnie all-Airbus, con 266 (ora 267) aerei operativi e 450 A320Neo ordinati, di cui 157 in arrivo. «Ogni sei mesi rivediamo i piani di flotta» commenta il country director della compagnia in Italia, Frances Ouseley, magari per aggredire ancora di più loro mercato, dove McCall con eleganza dice di vedere «molte opportunità di crescita». Su Alitalia non fa commenti, «come del resto richiestoci apertamente dal Governo italiano», riconoscendo con questa affermazione di aver espresso una delle 33 manifestazioni di interesse per il vettore in amministrazione straordinaria. Mercato italiano che, dopo un periodo di guerra dei prezzi a seguito dei diversi fatti di sangue accaduti in Francia e in Inghilterra, «è ora diventato più sano, una stabilità che ci serve per continuare a crescere» dice Ouseley, che precisa: «su tutti i 17 scali italiani, sia per il segmento leisure che per quello business che rimane un target importante per noi, con un 20-25% del totale passeggeri, e per i quali stiamo pensando a qualcosa di innovativo». tire una riduzione del 13% dei costi per poltrona rispetto alla versione attuale dell’aeromobile. «L’A380plus è un modo efficiente di offrire contemporaneamente economie e performance operative ancora migliori», ha detto John Leahy, Coo Clienti di Airbus. A320Neo, l’affinamento della specie La famiglia A320, con 5500 aeromobili operativi solo della serie 320, è una di quelle di maggior successo della storia dell’aviazione civile, che ora si arricchisce anche della versione definita Neo, con motori più grandi e più efficienti,

che comportano il 15% in meno di consumi di carburante, costi operativi inferiori del 5%, un abbattimento del rumore del 50% e una riduzione di emissioni di NOx di almeno il 10% rispetto alla serie A320 Ceo, o Classic Engine Option. In totale le emissioni standard rispetto all’intera industry si riducono del 50%. Risparmi e tagli che l’A320 Neo deve alle nuove motorizzazioni, ovvero l’CFM International LEAP-1A, quello scelto per equipaggiare la flotta easyJet, o il Pratt & Whitney PW1100G Pure Power, ma anche alle modifiche alla fusoliera, tra cui le alette all’estremità delle ali, prima definite da Airbus

Wings Fences, e che ora hanno adottato gli SharkLets di ispirazione Boeing, che permettono un risparmio di carburante di circa il 4%. A spiegarlo a noi di Mission è stato un ingegnere Airbus che ci ha accompagnato nella visita di una delle quattro catene di assemblaggio dell’aeromobile a Tolosa, dove si assemblano anche gli A330 e i nuovi A350; le altre sono a Tianjin (Cina), ad Amburgo e a Mobile (Alabama), «con una capacità ad oggi di 50 aeromobili al mese che diventeranno 60 nel 2019» commentano da Airbus. L’azienda tiene a sottolineare come quest’aeromobile abbia rivoluzionato il mondo dell’aviazione civile, essendo stato il primo, nel lontano 1988, a presentare il sistema di pilotaggio Fly By Wire, ovvero non a controllo meccanico/idraulico bensì elettronico. E che consente ai piloti una veloce certificazione unica su tutti i modelli della famiglia che, per circa il 95% dei componenti, sono simili. Per assemblare un A320 ci vogliono 7 settimane da quando arrivano le fusoliere con i famosi Beluga da Amburgo e gli altri componenti, con 7 mesi di tempo invece dall’inizio della produzione di tutte le parti. Rispetto al concorrente diretto, il B737 MAX, l’A320Neo ricopre circa il 60% del mercato, con oltre 90 clienti per 5000 ordini, fanno sapere da Airbus. l

Sopra, il management di easyJet. Nella pagina a fianco, alcuni aeromobili di Airbus

Restyling Airbus sta lavorando all’A380plus, modello con miglioramenti aerodinamici che consentono risparmi di carburante fino al 4%.

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Sabre

Ora diventa una questione personale, anche quando si viaggia per lavoro La personalizzazione nell’industria dei viaggi

79% È la percentuale di viaggiatori che, quando accedono a uno strumento di prenotazione, gradiscono che lo strumento li riconosca e conosca le loro preferenze.

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Chi non vorrebbe essere riconosciuto e trattato per quello che è, cioè un individuo con le proprie preferenze ed esigenze? Prima ancora di essere clienti, i viaggiatori sono persone il cui desiderio di individualità non viene meno quando si interfacciano con le aziende. Le aziende che oggi hanno più successo sono quelle in grado di stabilire un legame personale con i clienti e di offrire loro esperienze su misura. Un’azienda che ha molto da insegnare in questo campo è Amazon. Il modo di personalizzare l’offerta scelto dal colosso statunitense fa sì che per i clienti sia davvero semplice trovare un prodotto adatto alle proprie necessità. Il più grande pregio della personalizzazione di Amazon è che al cliente non vengono richiesti particolari sforzi: basta cercare qualcosa e Amazon “ascolterà”, trovando in un attimo quanto desiderato. Il sistema, infatti, memorizza tutte le informazioni inserite dall’utente (non solo il bene da acquistare, ma anche le recensioni, le comunicazioni al servizio clienti ecc.) in modo da comprenderne meglio esigenze e preferenze.

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Grazie agli strumenti di acquisizione di dati di cui dispongono, le aziende possono personalizzare i propri prodotti e servizi per adattarli alle esigenze di clienti specifici, soprattutto nel mondo del travel. I viaggiatori odierni sono più informati ed esigenti. Sanno di avere a propria disposizione una vastissima gamma di opzioni per la prenotazione dei loro viaggi di lavoro e di piacere e cercano il modo per sfruttarle per trarne il massimo vantaggio. Durante una ricerca di un biglietto aereo, un consumatore visita in media 3,6 siti web. Più del 75% degli acquisti effettuati negli Stati Uniti sono preceduti da una qualche forma di ricerca online. Il dilemma diventa poi spesso come fare la scelta giusta tra milioni di opzioni. Nell’ambito dell’autonoleggio, ad esempio, è stata creata Carla, una nuova app basata sul modello di Tinder che consente di personalizzare il noleggio in base alle esigenze del cliente senza togliergli la libertà di scegliere la sua opzione preferita. Oppure Hello Hipmunk, un esempio di Intelligenza Artificiale sotto forma di agente di viaggio personale sviluppato dalla startup Hipmunk per accompagnare ed assistere i clienti durante la prenotazione dei loro viaggi. Hello Hipmunk è accessibile tramite email, Facebook Messenger o Slack e risponde alle domande dei viaggiatori come se si trattasse di un agente di viaggio in carne e ossa.

La personalizzazione nei viaggi d’affari. Preferenze individuali e policy aziendali Da ormai molto tempo le TMC si concentrano principalmente sul rispetto delle policy aziendali, ignorando le preferenze dei viaggiatori, che molto raramente vengono considerate una priorità. Upside, una startup dell’industria dei viaggi, sta


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cercando di restituire alle preferenze dei viaggiatori d’affari l’importanza che meritano offrendo ai clienti la possibilità di essere ricompensati, ad esempio tramite delle carte regalo, per la loro flessibilità. Pensata soprattutto per le aziende che prenotano i viaggi in piena autonomia, Upside offre benefici concreti sia al viaggiatore d’affari che alla sua impresa. Ad esempio, un viaggiatore disposto ad utilizzare un aeroporto alternativo o a soggiornare in un albergo a qualche isolato di distanza potrebbe ricevere una ricompensa del valore di centinaia di dollari. Ciò consentirebbe all’azienda di risparmiare sui costi e farebbe capire al viaggiatore che la sua flessibilità è apprezzata e ripagata. Il modello proposto da Upside dimostra che è possibile trovare un equilibrio tra le esigenze economiche di un’azienda e le preferenze e il comfort del dipendente che deve viaggiare. Un recente studio di BTN ha dimostrato che per il 79% dei viaggiatori d’affari la caratteristica migliore di uno strumento di prenotazione è la sua capacità di conoscere il viaggiatore, la sua azienda, la sua fedeltà e le sue preferenze. Sebbene le TMC siano in grado di offrire delle esperienze di viaggio in linea con la policy aziendale e il budget dedicato, prima d’ora l’opinione personale del viaggiatore non aveva quasi mai ricoperto un ruolo di particolare importanza. I viaggiatori d’affari sanno come trovare rapidamente le offerte migliori su internet. Le loro motivazioni di fondo sono solitamente valide: magari sono alla ricerca di un volo di una compagnia aerea specifica perché partecipano al suo programma fedeltà, o forse cercano di far risparmiare dei soldi all’azienda con delle opzioni più economiche. Uno studio di Phocuswright ha rivelato che il 64% dei Millennials, seppure comprenda e accetti le policy di viaggio, a volte effettua prenotazioni che non le rispettano. Se i viaggiatori pensano di poter trovare un’offerta migliore o un’opzione alternativa che soddisfi le loro preferenze personali, potrebbero decidere di ignorare la travel policy al momento della prenotazione. I viaggiatori d’affari che trovano offerte più economiche rispetto alle loro TMC spesso non prendono in considerazione il valore aggiunto che queste offrono grazie al legame con i fornitori. Ad esempio, su internet un viaggiatore potrebbe propendere per un biglietto aereo del costo di 110 dollari, dimenticandosi però che il biglietto di 130 dollari offerto dalla TMC potrebbe includere imbarco prioritario, spazio extra per le gambe e, addirittura, delle tariffe negoziate più vantaggiose per l’agenzia o l’azienda. Se i viaggiatori d’af-

fari decidono di non utilizzare il proprio strumento di prenotazione online o di ignorare le policy di viaggio, all’azienda e all’agenzia non sarà corrisposto alcun credito per la prenotazione, il che può compromettere i rapporti dell’agenzia e dell’azienda con i fornitori, portando ad un aumento delle tariffe. Inoltre, non bisogna dimenticare che, oltre alle perdite economiche, le prenotazioni non confor2017 giugno-luglio |

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Sabre

mi alle politiche aziendali possono comportare anche dei rischi maggiori in termini di sicurezza. Se un viaggiatore d’affari prenota il proprio viaggio in totale autonomia, infatti, sarà più difficile per l’azienda localizzarlo in caso di necessità.

non significa solo presupporre che le scelte passate dei clienti saranno identiche a quelle che prenderanno in futuro, bensì conoscere un viaggiatore abbastanza approfonditamente da sapere come si comporterà in determinate situazioni.

Una personalizzazione sempre più sofisticata

La via da seguire

Il grafico in alto evidenzia le fasi più importanti del percorso che un’azienda deve seguire per essere in grado di offrire alti livelli di personalizzazione della propria offerta. Raccogliere dati sui clienti è il primo e più importante passo verso la personalizzazione. Dopo tutto, prima di poter personalizzare i prodotti e i servizi bisogna conoscere le esigenze e le preferenze dei clienti. Successivamente, il sistema utilizza i dati acquisiti per offrire prodotti e servizi adatti ai clienti giusti. Condividere i dati significa far sì che piattaforme diverse siano in grado di comunicare tra loro, riducendo significativamente il lavoro di cui consulenti e viaggiatori devono farsi carico per inserire tutti i dati richiesti. La vera e propria personalizzazione ha inizio con la registrazione, ossia quando le aziende analizzano i dati raccolti e stilano dei report sui viaggiatori e sui trend di mercato. Dopo aver catturato, utilizzato, condiviso e registrato i dati dei propri viaggiatori, le aziende possono utilizzarli per prevedere quali saranno le loro esigenze e preferenze future. Fare previsioni 26

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L’obiettivo principe delle TMC deve essere offrire le soluzioni migliori. I dati attualmente disponibili sono talmente vasti e dettagliati che non solo si possono raccogliere informazioni esaustive sulle aziende clienti, ma anche sui viaggiatori stessi. Se i viaggiatori iniziassero a dubitare della capacità delle TMC di trovare l’opzione di viaggio più economica o quella più adatta alle loro esigenze, allora si rivolgerebbero ad altri fornitori. Tuttavia, la priorità non deve essere evitare che i viaggiatori si guardino intorno alla ricerca di altre possibilità, bensì essere certi di offrire la scelta migliore in modo che, ovunque rivolgano il loro sguardo, essi non siano in grado di trovare delle alternative più competitive. Le TMC dovrebbero far collimare le preferenze personali e le politiche di viaggio aziendali al fine di offrire le opzioni migliori sia per il viaggiatore che per l’azienda. L’approccio focalizzato sul cliente si sta diffondendo sempre più rapidamente. Sono molti i leader dell’industria dei viaggi che richiedono a gran voce un nuovo approccio nella gestione dei viaggi che privilegi la soddisfazione del viaggiatore incoraggiando il rispetto delle politiche aziendali. Per saperne di più scarica la ricerca di Sabre sulla Personalizzazione all’indirizzo https://www.sabre.com/page/personalization/it


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A Lisbona, tra confort e servizi per il business

ituato in un’ottima posizione sulla strada che dal centro città porta all’Aeroporto internazionale di Lisbona, il cinque stelle Sheraton Lisboa Hotel & Spa è uno degli indirizzi più gettonati dagli uomini d’affari nella capitale lusitana. Per la posizione, ma anche per i molti servizi che l’hotel propone ai suoi ospiti: a partire dalla scelta delle stanze, di quattro tipologie e tutte equipaggiate con il comodissimo letto di casa Sheraton, lo Sweet Sleeper Bed, bagno a vista con una parete di vetro molto scenografico, tv Bang & Olufsen con un ampio programma di intrattenimento (a dir la verità un po’ laborioso da usare), tende elettriche (anche in bagno), ampia scrivania e servizi come la segreteria telefonica e Internet a banda larga. Le camere Premium e Club, in particolare, offrono un bel panorama sulla città, visto che sono situate nei piani alti di questo palaz-

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zo di oltre venti piani. Inoltre consentono l’accesso alla Club Lounge, ideale per colazioni, snack o semplicemente per lavorare, e alla Spirito Spa, un spazio di ben 1500 metri quadrati con otto sale trattamenti con prodotti Morjana, Vip suite, piscina outdoor riscaldata, aromaterapia, sauna e hamman. Gli ospiti di queste stanze hanno inoltre la possibilità di fare il late check-in e di avere il parcheggio gratuito fino ad esaurimento posti. Parcheggio assicurato e diversi altri servizi, tra cui il trattamento Vip, anche per chi soggiorna nelle Executive Suite da 62 metri quadrati, situate ai piani alti. Infine la Presidential Suite, situata al 23esimo piano, è ampia 155 metri quadrati, con Jacuzzi panoramica, salotto, una sala da pranzo con un grande piano, una kitchenette indipendente e un ufficio per i viaggiatori d’affari. All’ultimo piano si trova il pluripremiato Panora-

• Categoria: cinque stelle • Dove: Lisbona • N. camere: 369 camere, di cui 74 Club Rooms, 34 Premium room, 10 Executive suite e 1 Presidential suite

Camera con vista Sheraton Lisboa Hotel & Spa

ma Restaurant & Bar con una incredibile vista su Lisbona, dove gustare un’ampia scelta di piatti lusitani. Interessante infine per i viaggiatori d’affari anche il running club che permette di visitare la città con una corsa di 9 chilometri guidata da un personal trainer. E per chi non vuole correre all’aperto, ecco la superattrezzata Fitness room. Ricordiamo che Sheraton è una catena che fa parte della galassia StarwoodMarriott, la più grande catena mondiale con ben 28 diversi brand tra cui Ritz Carlton, St Regis, WHotels, Le Meridien. Gli ospiti possono raccogliere punti con il programma di loyalty SPG, ovvero Starwood Preferred Guest. l

di Alberto Vita

• Meeting room: 12, capienza da 2 a 626 delegati • Recensione Tripadvisor: Eccellente 4,5 su 5 • Recensione Booking: Ottimo 8,5 su 10 • Recensione Expedia: Ottimo 4,4 su 5 • Catena: Sheraton - Starwood Hotels & Resorts • Website: www.sheratonlisboa.com 2017 giugno-luglio |

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premia l’eccellenza Candidati subito!



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Malta, business in riva al mare Destinazioni Malta

Nel 2016 l’economia di questo piccolo paradiso nel Mediterraneo è cresciuta di ben il 3,9% e continua ad attrarre investimenti stranieri. Merito della sua stabilitĂ politica, di un sistema di tassazione vantaggioso, di una forza lavoro qualificata. Vento in poppa anche per il turismo, con i visitatori italiani al primo posto nel settore del Mice e dei viaggi d’affari

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Gozo Gozo significa “gioia” in Castigliano. Con una popolazione di circa 29mila persone, è la seconda più ampia isola dell’arcipelago maltese.

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FOTO DI CLIVE VELLA

di Alberto Vita

A Gozo

l governo maltese del laburista Joseph Muscat è stato confermato alla guida del piccolo Paese europeo, malgrado gli ultimi scandali che hanno colpito lui e alcuni esponenti del suo esecutivo, riportati anche dai media italiani. I – presunti – scandali, definiti Malta Leaks, interessano l’intera Europa perché prendono in considerazione le leggi del governo Muscat che permettono di aprire con estrema facilità società offshore nel piccolo arcipelago mediterraneo, con l’obiettivo di pagare meno tasse e, magari, anche di nascondere alle autorità europee ingenti somme di denaro. Un dossier diffuso nel gennaio scorso anche dal gruppo dei Verdi al Parlamento europeo calcola in circa 4 miliardi di euro annui il gettito fiscale che viene sottratto da Malta agli altri Paesi, ma il governo di La Valletta ribatte: «Non siamo uno Stato offshore». Le elezioni anticipate erano state indette il primo maggio scorso sulla scorta delle accuse di

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corruzione alla moglie di Muscat, Michelle, uno scandalo legato ai Panama Papers con la complicità dell’Azerbaijan. Scandalo che, insieme a una forte campagna di privatizzazioni (svendita, dicono le opposizioni) e alla scoperta di conti in paradisi fiscali da parte di diversi esponenti di governo, avrebbero do-

vuto, almeno sulla carta, indebolire l’esecutivo. Che, invece, è più forte che mai e intende aprire sempre di più l’economia del Paese agli investimenti stranieri; il porto authority di La Valletta è stato venduto ai turchi, le aziende di gaming hanno ormai le loro sedi qui o ci stanno arrivando, dando lavoro a oltre mille

Gozo è il posto dove, forse perché è l’isola dell’arcipelago dove maggiormente si coltiva e si produce vino, si mangia meglio. Da non perdere ad esempio Ta’ Frenc (http://tafrencrest aurant.com), fattoria nel cuore dell’isola, ristrutturata finemente e con un gustoso menù della cucina tradizionale maltese. Per chi ama il pesce, invece, ecco al porto il Tmun (www.tmunmgarr.com).

Sopra, un’immagine di La Valletta, capitale di Malta. Qui a fianco, il porto di Gozo. Nella pagina a fianco il porto di Malta e le barche dei pescatori

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La Valletta Capitale di Malta, è il cuore commerciale e amministrativo dell’arcipelago maltese. La costruzione delle sue fortificazioni cominciò nel 1566 e durò 15 anni.

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Mix italo maltese Per chi vuole provare un mix di cucina italiana/maltese, e comprare i migliori prodotti tricolori e dell’arcipelago, ecco Vini e Capricci, nel centro di Gozo (www.abrahams. com.mt).

Sopra, Fungus Rock nella laguna di Dwejra, sulla costa di Gozo. Sotto una veduta aerea del porto di Marsamxett

persone, e, recentemente anche un colosso della distribuzione, il tedesco Lidl, è sbarcato sull’arcipelago. Turismo in crescita Insomma, l’economia dell’arcipelago mediterraneo è molto viva e attribuisce come sempre molta importanza al turismo in tutti i suo segmenti, con ben 2 milioni di visitatori ogni anno, il triplo rispetto alla popolazione, e con l’Italia suo secondo mercato. Il nostro Paese occupa addirittura la prima posizione per quanto riguarda il Mice e i viaggi d’affari, per cui 34mila italiani lo scorso anno si sono recati a Malta e

a Gozo, spendendo ogni giorno di soggiorno tre volte di più rispetto al turista leisure. Un buon successo del segmento Mice che ha spinto Visit Malta a lanciare il Malta Conventions Bureau, una società pubblico-privata che si propone di facilitare l’organizzazione di meeting, eventi, Convention nelle varie location dell’arcipelago, grazie a un ufficio dedicato e a persone formate per questo nei principali mercati del Paese. E che permette di organizzare eventi anche nei Palazzi storici e del potere, come ad esempio l’Auberge de Castille. Il tutto grazie anche alla facilità di

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raggiungere l’arcipelago dall’Italia, grazie a quattro vettori, Air Malta, easyJet, Ryanair e Alitalia, che collegano lo scalo di Luqa con ben 14 aeroporti italiani. Oltre ai passaggi in nave da Pozzallo con catamarano veloce e presto anche da Catania in modalità cargo. Accessibilità, un buon livello di accomodation, sicurezza, importante sia per chi si muove per ragioni di turismo che per business, e, come abbiamo detto, facilitazioni fiscali per chi apre qui una società: Malta è sempre più vista dai mercati come una piattaforma economica piuttosto interessante, anche dal punto di vista finanziario. Tra le facilitazioni l’eliminazione della doppia tassazione dei profitti della società, con un’aliquota fissa del 35%, con l’azionista non residente che acquisisce il diritto ad ottenere un rimborso pari a 6/7 dell’imposta pagata dalla società sui profitti per i dividendi. Le aziende hanno inoltre diritto a un credito fiscale su spese di immobilizzazioni materiali e immateriali e sulle retribuzioni per i primi 24 mesi di attività. L’economia di Malta è in effetti in grande spolvero, con dati del World Economic Forum Global Competitiveness Report 2016-2017 che la situano al primo posto in assoluto


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Comino L’isola più piccola dell’arcipelago ospita un unico hotel. Grazie alle sue acque trasparenti è rinomata per le immersioni e lo snorkeling.

per tasso di inflazione, al quarto per la percentuale di esportazioni rispetto al Pil, al 16esimo per solidità del sistema bancario, al 15esimo per la robustezza dell’infrastruttura del sistema auditing e reporting e al 19esimo per la qualità del sistema educativo. Ricordiamo che la crescita economica di Malta è stata del 3,9% nel 2016, dietro solo all’Irlanda in Ue, in crescita negli ultimi 8 anni con una media del 2,9% (ancora dietro all’Irlanda al 3%) con una disoccupazione al 4,7%, qui seconda solo alla Germania nella Comunità europea. Sono dieci i punti indicati da Malta Enterprise, l’agenzia nazionale responsabile per la promozione dell’investimento diretto estero e lo sviluppo industriale dell’arcipelago, per sottolineare le ragioni per lavorare con e a Malta: la stabilità politica ed economica, con due soli partiti che si succedono al governo; una posizione geografica strategica; una normativa chiara con tempistiche snelle e un regolatore unico (il Malta Financial Services Authority) di matrice prettamente anglosasso-

ne; un sistema di tassazione vantaggioso, come visto in precedenza; una forza lavoro qualificata grazie al buon sistema scolastico; il fatto che si parli comunemente inglese, nonché l’Italiano (e con il maltese è anche possibile comprendere un po’ l’arabo!); i costi competitivi, sia per i servizi che per i salari; l’alta qualità della vita e la sicurezza, con bassissimi tassi di criminalità; un’ottima infrastruttura IT, con connessioni a livello internazionale tramite cavi in fibra ottica sottomarini e banda larga ad altà velocità; ottimi collegamenti sia aerei che marittimi; il clima e la cultura, grazie al fatto che sull’isola sono passate molte popolazioni (fenici, cartaginesi, normanni, romani, bizantini, arabi, Cavalieri di San Giovanni, francesi, inglesi, siciliani), ognuna delle quali ha lasciato una traccia del proprio passaggio, conferendo all’isola una straordinaria ricchezza culturale. Scambi con l’Italia Nel 2016, le importazioni di prodotti e servizi italiani ammontavano

a quasi un 1,3 miliardi di euro, mentre le esportazioni di prodotti e servizi maltesi verso l’ltalia sono arrivate a 208 milioni di euro. Le principali esportazioni da Malta verso l’Italia comprendono manufatti (prodotti di plastica, farmaceutici, componentistica elettronica, attrezzature mediche, strumenti di precisione, lavorazioni meccaniche ecc.), riesportazione di minerali/ combustibili, pesce e prodotti di pesca e pescicoltura, mentre le principali importazioni dall’Italia sono prodotti manufatti, alimentari ed agricoli, bevande, cereali e carni, prodotti della caccia e selvicoltura, pesce e prodotti di pesca, carta e cartone, mobili e prodotti connessi, metalli preziosi, minerali/combustibili, materiale da costruzione e prodotti dell’ estrattivo. Da vedere Ma torniamo al turismo. Malgrado Malta sia un arcipelago, non presenta tantissime spiagge, anche se la Blue Lagoon, tra le due isole minori Comino e Cominotto, è imperdibile. Sono molte invece le possi-

Destinazioni Malta

A Malta Tanti gli indirizzi per gustare un buon pasto a Malta, tra cui il Salt Kitchen & Lounge di Bugibba (www.salt.com.mt), il The Harbour Club di la Valletta (www.theharbour clubmalta.com) dove si può mangiare, e benissimo, anche sospesi sul porto con l’iniziativa Dinner in the Sky (http://dinnerinthe skymalta.com).

La Blue Lagoon, una delle spiagge dell’arcipelago maltese

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Sotto terra Da vedere le catacombe di San Paolo, situate nei dintorni di Medina, l’antica capitale romana. Furono in uso fino al IV secolo a.C.

Destinazioni Malta

Import export Nel 2016, le importazioni di prodotti e servizi italiani nell’arcipelago ammontavano a quasi un 1,3 miliardi di euro, mentre le esportazioni di prodotti e servizi maltesi verso l’ltalia hanno toccato i 208 milioni di euro.

bilità di fare sport, tra cui tantissimo diving, e visite culturali: non dimentichiamoci che in tutte le isole vi sono ben 365 chiese (circa), una per ogni giorno dell’anno, molte delle quali mastodontiche e visibili da lontano, vista la bassa architettura delle case del luogo. Ma Malta è stata anche la “casa” per quasi 270 anni, e questo lo si vede innanzitutto dalle imponenti mura che circondano la capitale La Valletta, disseminata degli “ospedali” delle varie nazionalità dei cavalieri (con quello d’Italia, ex-sede di Visit Malta, che diventerà presto un museo d’arte, tra i più belli), Medina, la vecchia capitale di Malta, Rabat a Gozo, e dai tanti forti e torri d’osservazione disseminati sulle coste delle quattro isole. Peccato che uno dei simboli dell’isola, Azure Window, una finestra di roccia sul mare di Gozo, sia recentemente crollata, con una seconda, un po’ più nascosta, in rampa di lancio per i turisti orfani di quella meraviglia, davanti alla quale fu girato anche uno degli episodi più famosi di Game of Thrones. Tra le altre destinazioni turistiche da non perdere nella seconda isola maltese i Templi megalitici di Ggantija. l

Sopra il porto di La Valletta, sotto la costa di Gozo

Malta in breve Come arrivare Via aerea con Air Malta, Alitalia, easyJet, Ryanair, che offrono voli diretti da 14 aeroporti italiani (Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Milano Linate e Malpensa, Napoli, Palermo, Pisa, Roma Ciampino e Fiumicino, Trapani, Torino e Treviso) per lo scalo internazionale di Luqa, Malta. Via Mare con Virtu Ferries, da Pozzallo (CT) a La Valletta

Dove dormire Sull’isola di Malta segnaliamo un classico, ovvero il cinque stelle The Westin Dragonara Resort (www.westinmalta.com/it), nella zona di St.Julian, dove si trovano tutti i locali e le discoteche. Qi segnaliamo anche il quattro stelle Hotel Valentina (www.hotelvalentina.com), moderno e con un gran servizio e free minibar. A La Valletta invece ecco il luxury boutique hotel Casa Ellul (www.casaellul.com/), uno Small Luxury Hotel of the Worldsituato nel pieno centro della capitale, con una strepitosa piscina sul tetto. E per chi ama la buona accoglienza e la tranquillità di studios arredati con gusto ecco la Lloyd House (www.lloydhousevalletta.com). A Gozo un indirizzo su tutti, il cinque stelle hotel Ta’Cenc, una struttura di bungalow immerso in una macchia mediterranea, in posizione panoramica, ma con spiaggia privata raggiungibile a piedi.

Indirizzi utili www.visitmalta.com www.conventionsmalta.com www.maltaenterprise.com www.bov.com

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Heathrow apre una nuova rotta con la Cina Terminal London Heathrow Airport

Una nuova linea sarà inaugurata questa estate a Heathrow. Collegherà Londra con Qingdao, una megalopoli con 9 milioni di abitanti e un mercato in forte espansione. Lo scalo così arriva ad avere voli diretti con quattro città della Cina continentale: Pechino, Shanghai, Guangzhou e Qingdao di Simona Silvestri

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arà Beijing Capital Airlines a lanciare il nuovo servizio tra Heathrow e Qingdao, una delle città cinesi che stanno sperimentando la crescita più rapida. A partire dall’estate la nuova linea collegherà con tre voli diretti alla settimana l’aeroporto più trafficato d’Europa con la città situata nella parte orientale della provincia dello Shandong. La rotta diventa operativa grazie alla trattativa tra Londra e Pechino dello scorso anno, che consente di incrementare in modo significativo il numero dei voli tra il Regno Unito e la Cina. Il nuovo accordo revoca le precedenti restrizioni, che imponevano alle compagnie aeree il

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limite di sei destinazioni in ciascun Paese, aprendo così il mercato a un maggior numero di scambi commerciali con la Cina. La linea per Qingdao offrirà circa 70.000 posti supplementari ai pas-

seggeri che viaggiano verso e per la Cina e quasi 4.000 tonnellate di nuovi spazi di carico per le esportazioni britanniche nella provincia dello Shandong. Prima economia mondiale, con le


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Terminal London Heathrow Airport

sue megacittà la Cina offre all’economia inglese un mercato dalle potenzialità immense. Qingdao è una metropoli con una popolazione di nove milioni di persone. Secondo la Banca Mondiale è una golden city per gli investitori. Importante porto e centro industriale, è sede della distilleria Tsingtao, la birra cinese d’esportazione più conosciuta. Grazie al nuovo servizio Heathrow arriva a servire collegamenti diretti con quattro città della Cina continentale (Pechino, Shanghai, Guangzhou e Qingdao). La competizione con gli altri hub europei resta però agguerrita e il gap da colmare è ancora ampio. Ci sono dieci destinazioni cinesi servite dagli aeroporti europei che non sono coperte da Heathrow: Chengdu, Hangzhou, Kunming, Nanjing, Shenyang, Shenzhen, Wuhan, Xiamen, Xi’an e Changsa. John Holland-Kaye, Ceo di Hea-

throw, commenta: «Il nostro aeroporto è la porta che apre il Regno Unito verso il mondo. Siamo lieti di accogliere Beijing Capital Airlines e le immense opportunità che il mercato di Qingdao offre alle attività del nostro Paese. In futuro, la capacità commerciale internazionale del Regno Unito si baserà sull’accesso diretto a nuovi mercati in espansione come quello cinese. E questo è soltanto l’inizio. Con il progetto di ampliamento dell’aeroporto, Heathrow fornirà agli esportatori inglesi fino a 40 destinazioni a lungo raggio in tutto il mondo – tra cui altre città cinesi – portando

con sé un messaggio importante: la Gran Bretagna è orientata al business e guarda al proprio futuro come potenza commerciale globale». Secondo HM Revenue and Customs, il dipartimento governativo non ministeriale del Regno Unito responsabile per la riscossione delle imposte, Overseas Trade Statistics, la Cina è il sesto partner commerciale del Regno Unito, con oltre 11 miliardi di sterline impiegati negli scambi tra gennaio e ottobre nel 2016. Lo scorso anno Heathrow ha accolto 1.151.000 passeggeri da e verso destinazioni cinesi (+7,3%). l

Passeggeri cinesi in crescita Lo scorso anno Heathrow ha accolto 1.151.000 passeggeri da e verso destinazioni cinesi (+7,3%).

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Terminal London Heathrow Airport

LHR in breve

Quattro collegamenti Heathrow serve collegamenti diretti con quattro città della Cina continentale: Pechino, Shanghai, Guangzhou e la new entry, Qingdao.

Nome dell’aeroporto

London Heathrow Airport (LHR)

Località

Circa 30 km a sud ovest del centro di Londra

Società di gestione

Heathrow Airport Holdings Limited

Principali infrastrutture

Quattro terminal (2,3, 4 e 5) e due piste. Le piazzole servite da air bridge sono 133. L’area aeroportuale si estende su 1.224 ettari.

N. compagnie che operano nello scalo e rotte

Ottantuno compagnie operano a Heathrow che è il principale hub per British Airways (Terminal 3 e 5) e Virgin Atlantic Airways. Heathrow serve 194 destinazioni in 82 Paesi (473.231 voli nel 2016, 1.293 voli al giorno). New York (JFK), Dubai, Dublino, Amsterdam, Hong Kong sono le destinazioni più popolari.

Collegamenti con l’Italia

9 rotte (Roma Fiumicino, Milano Linate, Milano Malpensa, Bologna, Venezia, Pisa, Olbia, Palermo, Cagliari) e oltre 20.000 voli all’anno.

Numero passeggeri

Nel 2016 sono stati registrati 75,7 milioni di passeggeri (206.800 al giorno), di cui il 94% sono internazionali e il 34% business. Heathrow è il settimo aeroporto più trafficato al mondo.

Collegamenti con il centro cittadino

Con la Piccadilly Line della metropolitana il centro di Londra si trova a circa un’ora di distanza. Il treno veloce Heathrow Express collega l’aeroporto alla stazione londinese di Paddington in 15 minuti. Sulla stessa tratta viaggia anche la linea Heathrow Connect (30 minuti) che fa delle fermate intermedie. Raggiungere in taxi il centro di Londra richiede circa un’ora (50-90 sterline).

Servizi per i business traveller

Il pacchetto di soluzioni studiate per il business traveller include E-passport gate, parcheggi riservati con servizi accessori, trasporto bagagli sia al terminal (Heathrow Porters) sia da/per Londra (Let AirPort), acquisti online su Heathrow Boutique e consegna in aeroporto, prenotazione di valuta con Travelex. Regus Express offre sale meeting al Terminal 5, altre sale meeting sono disponibili al Terminal 4 - Plaza Premium Lounge. Oltre alle lounge delle compagnie aeree, Heathrow offre le Plaza Premium Lounges (Terminal 2 e 4), Club Aspire Lounge, 1 Lounges – Bedrooms e 1 Lounges – Lounge (tutte al Terminal 3), SkyTeamLounge (Terminal 4) e Aspire – The Lounge and Spa (Terminal 5). Tutti i servizi sono prenotabili online.

Servizi fast track

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Fast track (5 minuti) in partenza per i passeggeri di prima classe e di classe business, per i membri di livello superiore dei programmi frequent flyer delle compagnie aeree e per i titolari di carta American Express Centurion. I fast track per i passeggeri in arrivo e in transito variano in base ai criteri di ammissibilità delle compagnie aeree.

Parcheggi aeroportuali

Diverse soluzioni di parcheggio a pochi minuti dai terminal (Short Stay, Long Stay, Business, Meet & Greet). Pod Parking per i passeggeri in volo dal Terminal 5 e Valet Parking per il massimo della comodità.

Hotel, ristoranti e negozi

Oltre 160 negozi e 100 caffè, ristoranti e bar. Heathrow per il settimo anno consecutivo è Best Airport for Shopping agli Skytrax World Travel Awards. Catene come Hilton, Radisson, Holiday Inn, Mercure, Renaissance e Sheraton dispongono di strutture a 3 e 4 stelle nelle vicinanze dell’aeroporto e offrono pacchetti Heathrow Hotel & Parking.

Numero società di autonoleggio presenti nello scalo

Presso l’area arrivi di ciascun terminal si trovano i banconi delle principali società di autonoleggio: Avis, Hertaz, Europcar, National, Alamo, Enterprise, Budget, Sixt. Con auto privata per entrare nel centro di Londra può essere necessario pagare la London Congestion Charge.

Wi-fi

Gratuita

Sito web dell’aeroporto

www.heathrow.com

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News Voli in pillole

Thai Airways; 12 Turkish Airlines; 13 Virgin Australia; 14 Swiss Int’l Air Lines; 15 Qantas Airways; 16 Japan Airlines; 17 Austrian; 18 Air France; 19 Air New Zealand; 20 Asiana Airlines. Nella foto Al Baker, ceo di Qatar Airways, premiato durante una delle passate edizioni del premio.

QATAR AIRWAYS VINCE IL PREMIO SKYTRAX È stato il Paris Air Show di Le Bourget ha ospitare la consegna dei premi Skytrax 2017, una delle più grandi kermesse europee sull’aviazione civile. A trionfare è stata Qatar Airways come Miglior compagnia al mondo, la quarta vittoria nella sua storia. Il vettore basato a Doha ha vinto anche la Miglior Business Class globale, la Migliore First Class Lounge e la Migliore compagnia del Medio Oriente. Qatar Airways si è lasciata dietro vettori pluripremiati come Singapore Airlines (la migliore al mondo secondo AirHelp), che ha vinto anche come Miglior compagnia in Asia, il Miglior sedile di Business Class e il Miglior catering di Premium Economy. Chiude il podio Ana, con Emirates, vincitrice lo scorso anno e scivolata al quarto posto. Il premio Skytrax 2017 si basa sulle votazioni dei passeggeri, che quest’anno sono stati ben 19,87 milioni di 105 nazionalità, raccolte dall’agosto 2016 a maggio 2017. Sono state 325 le compagnie prese in considerazione per le quali sono stati soppesati ben 41 KPI. A seguire la classifica delle 20 migliori compagnie aeree globali: 1 Qatar Airways; 2 Singapore Airlines; 3 Ana All Nippon Airways 4 Emirates; 5 Cathay Pacific; 6 Eva Air; 7 Lufthansa; 8 Etihad Airways; 9 Hainan Airlines; 10 Garuda Indonesia; 11

RYANAIR INCREMENTA LA FLOTTA Ryanair ha annunciato l’acquisto di ulteriori dieci Boeing 737 Max 200 “Gamechanger”, cinque dei quali saranno disponibili dalla prima metà del 2019, mentre gli altri cinque nei primi sei mesi del 2020. Quest’ordine, del valore di 1,1 miliardi di dollari secondo il listino corrente, consentirà alla low cost, insieme all’ordine già effettuato di 100 Max 200 (con opzione per altri 100), di aumentare il suo traffico passeggeri annuale fino a 200 milioni entro il 2024. La flotta Ryanair è interamente composta da Boeing ed è la più giovane in Europa, con un’età media di sei anni e mezzo. Nel marzo 2017 Ryanair ha ricevuto il suo 450esimo Boeing. I nuovi velivoli Max “Gamechanger” permetteranno di ridurre il consumo di carburante del 16% e i livelli di emissione acustica del 40%, offrendo allo stesso tempo il

4% in più di posti su ogni volo (197 contro gli attuali 189), dando così la possibilità a Ryanair di ridurre ulteriormente le proprie tariffe e di continuare ad essere una delle compagnie più “green” e pulite d’Europa. Mick Hickey, direttore operativo di Ryanair (nella foto), ha dichiarato: «Siamo lieti di annunciare l’acquisto di ulteriori dieci Boeing 737 “Gamechanger”, che si aggiungeranno ai precedenti ordini di 100 aeromobili 737 Max 200, con ulteriori opzioni per altri 100. I nuovi Max 737 dispongono di otto posti in più rispetto ai nostri attuali Boeing 737-800 da 189 posti e incorporano motori e alette d’estremità all’avanguardia, che riducono il consumo di carburante e le emissioni acustiche».

ALITALIA PENSA AL FUTURO Malgrado l’amministrazione straordinaria, Alitalia pensa al futuro e lancia un’offensiva di nuovi voli anche per il prossimo inverno. Dopo aver annunciato le Maldive, il vettore tricolore ha prolungato anche durante la stagione invernale i voli diretti fra Roma e Los Angeles con tre frequenze alla settimana. La Roma-Los Angeles è l’unico collegamento diretto fra l’Italia e

NOTIZIE IN BREVE Klm: voli sempre più social Klm ha introdotto un nuovo servizio grazie al quale tutti i suoi passeggeri possono ricevere informazioni sul proprio volo tramite Twitter e il social network cinese WeChat. La conferma della prenotazione, il check-in, la carta d`imbarco e lo stato del volo sono disponibili in ogni momento del viaggio, e in dieci lingue. Ricordiamo che la compagnia olandese non è nuova a proporre servizi tramite social: nel 2016 è stata la prima al mondo a offrire documenti di viaggio e informazioni tramite Facebook Messenger.

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News Voli in pillole

NOTIZIE IN BREVE Servizio al tavolo con Air France Da oggi su alcuni voli di Air France i passeggeri di business class hanno diritto al servizio al tavolo, come al ristorante. Sarà

possibile ordinare la pietanza al personale di bordo, che la impiatterà con stile e la servirà su una tavola apparecchiata con la tovaglia. Il servizio è disponibile su alcuni voli per Singapore, Tokyo Haneda, ParigiTokyo Narita, Parigi-New York Jfk. Inoltre sui voli brevi (fino a un’ora e 15 minuti) verrà servita al tavolo anche la colazione.

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la costa occidentale degli Stati Uniti (in attesa di Norwegian...) e permette non solo di raggiungere le località turistiche della California, ma anche di proseguire verso numerose altre destinazioni del Nord, Centro e Sud America, grazie al codeshare con Delta Air Lines. Di recente inoltre Alitalia ha annunciato il suo ritorno in India dopo 9 anni, con un collegamento giornaliero tra Roma e Delhi, a partire dal 29 ottobre prossimo, al momento, programmato fino al 24 marzo 2018. Il volo diretto Roma-Nuova Delhi rappresenta un’opportunità per rafforzare i rapporti commerciali tra Italia e India, una fra le economie più dinamiche al mondo. Con un interscambio di 7,5 miliardi di euro nel 2016, l’Italia è il quinto partner economico dell’India fra i Paesi dell’Ue, con grandi potenzialità di crescita. I voli verranno operati da Airbus A330 configurati con 250 posti in tre classi Business, Premium Economy ed Economy. Segnaliamo inoltre che Alitalia è decollata per la prima volta della sua storia sulla rotta Venezia San Pietroburgo con un volo settimanale che sarà attivo fino al 7 ottobre ed è operato con Airbus A320. Il volo tra le due città storiche decolla ogni venerdì dal “Marco Polo” alle ore 22.20 (fra il 4 luglio e il 12 settembre ogni martedì) per atterrare a San Pietroburgo alle ore 2.35 locali del giorno successivo. Da San Pietroburgo, il volo Alitalia partirà ogni sabato (fra il 5 luglio e il 13 settembre ogni mercoledì) alle ore 4.25 locali per atterrare a Venezia alle ore 6.45. Grazie a questo nuovo collegamento diretto, Alitalia rafforza la propria offerta sulla Russia, arrivando a operare fino a 30 voli di andata e ritorno alla settimana nella stagione estiva. In questo modo sono assicurati collegamenti da

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quattro città italiane: Roma e Catania (per Mosca e San Pietroburgo), Palermo (per Mosca) e Venezia (nuovo volo per San Pietroburgo). Da Venezia, complessivamente, questa estate Alitalia opererà fino a 120 voli andata e ritorno alla settimana verso quattro destinazioni: Roma, Catania e le novità Ibiza e San Pietroburgo.

NUOVA ROTTA PER AIR ASTANA Air Astana ha inaugurato un nuovo volo da da Francoforte/Main per Uralsk, in Kazakhstan. Inizialmente il collegamento sarà settimanale. Gli accordi commerciali con le compagnie aeree partner garantiranno ai passeggeri comode coincidenze a Francoforte in entrambe le direzioni all’interno del vasto network in Europa e Nord America. La rotta sarà operata con Airbus A320 e offrirà 16 posti in business class e 132 in economy class. Questo aeromobile è equipaggiato con il sistema KCTV Stream che permette ai passeggeri di connettersi tramite un dispositivo mobile personale con il sistema di intrattenimento di bordo di Air Astana che offre una vasta selezione di film recenti, musica e riviste.

Ricordiamo che Air Astana è la compagnia di bandiera del Kazakhstan e vola su oltre 60 rotte domestiche e internazionali.

VOLOTEA VOLA DI NUOVO DA ANCONA A CAGLIARI Volotea ha ripristinato i voli tra Ancona e Cagliari. Salgono così a due le mete raggiungibili con il vettore dallo scalo marchigiano, collegato anche con Catania. Il volo alla volta di Cagliari verrà operato due giorni a settimana,

ogni martedì e ogni sabato, mentre i voli per Catania collegano ogni giorno le Marche e il capoluogo catanese. Ricordiamo che la compagnia ha un piano di crescita sostenuta per quest’anno: aggiungerà infatti 40 nuove rotte, operando un totale di 243 collegamenti in 79 città di medie e piccole dimensioni in 16 Paesi europei. In totale, conta di trasportare 4,3 milioni di passeggeri.


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In viaggio sì, ma senza valigia

Servizi per i viaggiatori Bagagli

Da Trenitalia a Ntv, fino alle Poste Italiane, agli aeroporti giapponesi e alle società internazionali come Luggage Forward e DUFL: ecco a chi affidarsi per spedire i bagagli e viaggiare leggeri

ecarsi per lavoro lontano da casa per lunghi periodi implica la necessità di organizzare lo spostamento nei minimi dettagli. E il bagaglio è sicuramente tra le priorità da gestire. Molti businessmen che devono predisporre il trasferimento sono aiutati dalla compagnia per cui sono impiegati, che si incarica di recapitare a destina-

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zione valigie, scatole e pacchi. Ma non sempre i contratti di lavoro prevedono questo tipo di soluzione. E allora, come ci si può organizzare? Ci sono molte società indipendenti basate in tutto il mondo che offrono questo tipo di servizio. Le tariffe, mediamente alte, variano – anche di molto – in base ad alcuni parametri: i tempi di consegna e il mezzo scel-

to per effettuare le operazioni sono tra i più importanti. Luggage Forward nel tempo ha acquisito anche diversi competitor, espandendosi a livello mondiale dove è tra le più presenti. È in grado di raggiungere luoghi remoti, e fa anche un servizio per recapitare i bagagli sulle navi da crociera. Non solo: è specializzata nell’invio di attrezzature sportive – soprattutto sci e materiale per il golf – ed è sul mercato da più di dieci anni. Per l’utente è semplice da utilizzare: tutto passa online o tramite app, e questo consente di tracciare costantemente il proprio bagaglio. Ormai la tecnologia mobile è indispensabile e viene utilizzata da quasi tutti i soggetti che operano in questo settore. Esiste poi una realtà fortemente orientata verso la clientela business. Si chiama DUFL e non solo si occupa del tradizionale servizio di shipping, ma è anche lavanderia. Funziona diversamente rispetto ai suoi più tradizionali competitor. Dopo essersi registrato, il cliente riceve a casa una valigia che può riempire con abiti, scarpe, accessori, tutto quello che serve per viaggiare. La valigia viene presa in carico da DUFL e il cliente di volta in volta può comporre il suo bagaglio a seconda della destinazione e di che cosa decide di portare. Tutto rimane presso la compagnia che ogni volta fa il servizio di lavanderia: i capi vengono lavati, stirati e impacchettati con cura prima di giungere alla nuova destinazione. Quando il businessman si deve spostare, tra-

di Caterina Maconi

La società Travel Light consegna bagagli in tutta Europa, isole comprese.

Più riguardo Secondo il Sita Baggage Report 2017, lo scorso anno la media dei bagagli smarriti è stata di 5,73 valigie ogni mille passeggeri, con una diminuzione del 12,25% rispetto al 2015. Un buon risultato che fa sperare in un ulteriore miglioramento entro il 2018.

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Servizi per i viaggiatori Bagagli

Valigie costose Le operazioni necessarie per ritrovare i bagagli smarriti e consegnarli ai legittimi proprietari rappresentano un costo elevato per le compagnie aeree: ben 2,1 miliardi di dollari nel 2016. (Fonte: Sita)

Sopra, valigia messa a disposizione di DUFL per la spedizione del bagaglio. A destra, anche Trenitalia offrei il servizio Bagaglio Facile, che consente di viaggiare leggeri.

mite app seleziona i capi che vuole portare con sé e li troverà quando arriva in albergo. È possibile fare aggiunte o farsi rispedire indietro quello che non si desidera più utilizzare. Come una sorta di guardaroba virtuale che si crea di volta in volta, senza preoccuparsi della stagione o del clima che si deve affrontare. Ormai anche gli stessi aeroporti sono in grado di aiutare i passeggeri in transito che non si sono organizzati in anticipo e che al terminal possono decidere di affidare grandi valigie ingombranti a servizi che le mandano direttamente nelle stanze degli hotel dove soggiorneranno. È il caso, per esempio, del Narita International Airport e dell’Haneda International Airport, gli scali giapponesi che connettono la metropoli di Tokyo. O del Kansai International Airport nella baia di Osaka. Non serve prenotare e su particolari aree la consegna avviene entro la fine della giornata. Queste aerostazioni si appoggiano alla società Tamato Transport Co., che dispone anche di piani ad hoc per coloro che viaggiano per affari. Serve oltre 200 Paesi in tutto il mondo, mettendoli in connessione con il Paese del Sol Levante. Bagagli su rotaie Tornando in Italia, anche per chi si

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muove in treno c’è la possibilità di usufruire di una soluzione che agevola lo spostamento. Italo propone Parcel Scout Bagagli: il corriere passa da casa a ritirare quello che si vuole spedire e lo consegna a destinazione in 48 ore, così da consentire al passeggero di viaggiare leggero. Trenitalia invece offre il servizio Bagaglio Facile, operato dalla società TNT che passa a ritirare valigie, bagagli sportivi, documenti urDamiano genti da casa per recapitarli nella Sabatino località e all’indirizzo di soggiorno comunicato al momento della prenotazione. Le opzioni comunque sono tantissime, online si possono trovare decine di siti a specializzati, alcuni fo-

calizzati su specifici Paesi o città nel mondo e in Italia, a seconda delle proprie esigenze. Sempre rimanendo sul territorio, Poste Italiane ha Pacco Web che prevede il ritiro al lavoro o presso il proprio domicilio con consegna direttamente dove si preferisce, in Italia (dove si può spedire anche all’ufficio postale più vicino), ma anche nel resto del mondo, in 200 destinazioni. Ciascun pacco può avere al massimo un peso di 30 kg, ma c’è la possibilità di spedizioni multipacco. Non è necessario possedere la partita Iva per usufruire del servizio. Gli invii spesso vengono utilizzati anche come soluzione per spostare i bagagli e le attrezzature sportive da portare con sé in vacanza. Esistono compagnie che recuperano tutti i colli e li recapitano presso villaggi turistici, hotel e case vacanza. Per esempio Travel Light, che opera in Europa, dove consegna anche sulle isole, da Maiorca a Ibiza, dalla Sicilia alla Corsica, Sardegna ed Elba. In questi casi i costi sostenuti per inviare il bagaglio possono essere ammortizzati con piccoli accorgimenti: viaggiare leggeri implica la possibilità di noleggiare auto più piccole, o di raggiungere l’aeroporto con i mezzi invece che in macchina o taxi. E ovviamente non si pagano le tariffe aeree per imbarcare in stiva. l


17 Schede Tek 4 17.qxp_Layout 1 28/06/17 10:54 Pagina 43

Amadeus Mobile Messenger Integrazione con altri tool aziendali: con tutti i self booking tool e con i sistemi di prenotazioni utilizzati nelle agenzie di viaggio. Esportazione dei documenti: sì, è possibile esportare i PNR importati, la lista passeggeri localizzati in una certa zona della mappa, la lista dei voli che hanno subito un evento straordinario in un dato periodo, report generali di utilizzo della piattaforma e dello stato dei viaggiatori. Modalità di accesso: web based tramite credenziali di accesso per la sezione Admin (versione desktop) e via App per iOS e Android per i viaggiatori. Modello di pricing: setup iniziale e pay per use. Lingue disponibili: inglese, francese, giapponese e spagnolo. Referenze attive in Italia e nel mondo: Raptim. Tipologia cliente ideale: grandi aziende, multinazio-

SISTEMI DI RISK MANAGEMENT

Azienda produttrice e/o commercializzatrice: Amadeus IT Group SA, www.amadeus.com

nali, Pmi, travel management company e agenzie di viaggio specializzate in business travel. Punti di forza/opportunità: Amadeus Mobile Messenger aggiorna le informazioni automaticamente e in tempo reale, migliorando la sicurezza e la soddisfazione dei viaggiatori che possono essere avvisati tempestivamente attraverso l’app. Ottimizza il processo di gestione del viaggiatore grazie a una soluzione di messaggistica unica, ma differenziata per canale (Push, Sms, email) e di facile utilizzo. La mappa interattiva permette visualizzazioni differenti secondo le esigenze specifiche dell’azienda. Il modulo “Risk Management” consente di prevenire alcune situazioni di pericolo che possono impattare su un viaggiatore in procinto di partire o già in trasferta. Il modulo è in grado inoltre di rilevare informazioni di pericolo su circa 190 nazioni, interrogando costantemente circa 130.000 fonti. Altro modulo di Mobile Messenger è il “Flight Monitor” per il monitoraggio dello stato dei voli.

FUNZIONALITÀ Tracking degli spostamenti dei viaggiatori

Ricerca dei viaggiatori per Paese, catene alberghiere, singolo volo o hotel

Visualizzazione della posizione dei viaggiatori tramite mappe interattive

Visualizzazione delle aree a rischio tramite mappe interattive

Accesso tramite device mobili

Alert informativi (scioperi, problemi di sicurezza ecc.)

Comunicazione in tempo reale con i viaggiatori (email, sms, telefono, notifiche push)

Analisi e forecast periodici di eventuali situazioni di rischio

Elaborazione di reportistica ad hoc

DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ, A PARTIRE DAL 2017

Amadeus Mobile Messenger è la soluzione per gestire tempestivamente i viaggiatori in stato di emergenza per eventi improvvisi dovuti a maltempo, eventi socio/politici o disastri naturali. Il prodotto è composto da 3 elementi principali: la mappa interattiva, la versione desktop e la versione App per smartphone. La mappa è utilizzata dalle aziende o agenzie di viaggio per visualizzare graficamente la posizione dei viaggiatori sulla base dei loro PNR (Passenger Name Record, i dati della prenotazione). La versione desktop è usata per comunicare e interagire con i viaggiatori impattati da eventi imprevisti. La versione App è utilizzata dal viaggiatore e consente non solo di geolocalizzare i suoi spostamenti indipendentemente dal PNR, ma di ricevere messaggi direttamente dall’azienda.

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SOLUZIONI MOBILE PER IL BUSINESS TRAVEL

mytaxi

DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ

Eventuale integrazione con tool aziendali: Business Account: è disponibile un’offerta specifica per le aziende, che consente di tener monitorato l’andamento dei costi e che semplifica le note spese e le procedure di rimborso.

mytaxi, fondata ad Amburgo nel 2009 da Niclaus Mewes e Sven Külper, è l’innovativa app che permette di ordinare, pagare e valutare un taxi tramite smartphone, senza bisogno di chiamate telefoniche, pagamenti in contanti o ricevute cartacee. È presente in Italia a Milano da aprile 2015 e a Roma da maggio 2016 e lavora esclusivamente con tassisti con licenza, che ricevono una formazione one to one prima di iniziare ad operare. Nel 2014 mytaxi è stata acquisita da Daimler AG.

L’App per i taxi

Sistemi operativi: iOS e Android. Costo della app: gratuita. Lingue disponibili: italiano, spagnolo, tedesco, inglese, portoghese, polacco, svedese. Referenze attive in Italia e nel mondo: 10 milioni di download; 45.000 taxi attivi; oltre 500 taxi attivi a Milano e oltre 600 a Roma; presente in oltre 40 città al mondo. Tipologia cliente ideale: tutte le persone che possiedono uno smartphone sono potenziali utilizzatori di mytaxi. La app si sta però focalizzando sui “business traveller” come principale target di riferimento.

Azienda produttrice e/o commercializzatrice: Daimler AG, https://it.mytaxi.com/index.html

Punti di forza/opportunità: trasparenza, semplicità e comodità di pagamento. Transazioni registrate e ricevuta via mail alla fine della corsa; servizio che permette ai passeggeri di evitare intermediari e centralini, contattando direttamente il taxista e semplificando quindi l’uso del taxi; qualità del servizio garantita dal sistema di valutazione che permette a ogni passeggero di valutare a fine corsa la sua esperienza di viaggio con mytaxi, assegnando da una a cinque stelline sia al tassista che al veicolo. Infine, possibilità di personalizzare il servizio e richiedere un taxi “à la carte” (di grandi dimensioni, ecologico ecc.). Possibilità di utilizzare alcune funzionalità della app anche offline: no. Integrazione con i sistemi di pagamento: Visa, Mastercard e PayPal.

FUNZIONALITÀ Download sui principali app store

Integrazione con i tool aziendali

Integrazione con i sistemi di pagamento

Servizio di assistenza alla clientela

Presenza di sistemi per la garantire la sicurezza dei dati

Geolocalizzazione

Possibilità di postare recensioni e comunicare con gli altri utenti

Emissione di alert e notifiche

Aggiornamenti periodici

Possibilità di utilizzare alcune funzionalità della app anche offline

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The APP

Eventuale integrazione con tool aziendali: i flussi sia in entrata sia in uscita sono gli stessi della piattaforma Desktop, quindi la app rispetta sia le necessità di SSO (o HR Feed) sia il flusso post viaggio con la gestione dei processi T&E. Sistemi operativi: IOS e Android. Per gli altri dispositivi esiste un sito mobile. Costo della app: gratuita per i clienti di Egencia. Lingue disponibili: inglese più lingua locale. Referenze attive in Italia e nel mondo: l’applicazione è offerta senza costo aggiuntivo alle aziende clienti di Egencia. Tipologia cliente ideale: lo strumento è creato per essere utilizzato da ogni tipo di viaggiatore d’affari, dalla grande azienda al lavoratore autonomo, dal dirigente al tecnico.

SOLUZIONI MOBILE PER IL BUSINESS TRAVEL

Azienda produttrice e/o commercializzatrice: Egencia, www.egencia.it

Punti di forza/opportunità: semplice e intuitiva, The APP dispone di un menù interattivo che elenca i viaggi programmati in ordine cronologico, mostrando ogni step successivo al viaggio. Il viaggiatore inoltre riceve tramite app i principali alert di viaggio. The APP permette di prenotare tutti gli hotel del gruppo Expedia, sia con le tariffe corporate sia con quelle last minute. I continui aggiornamenti faranno si che entro il 2016 sarà possibile poter prenotare, oltre a voli e hotel, anche gli autonoleggi. La soluzione garantisce la reportistica e l’approvazione già settata in piattaforma. Possibilità di utilizzare alcune funzionalità della app anche offline: no. Integrazione con i sistemi di pagamento: l’applicazione segue le forme di pagamento legate alla piattaforma Desktop, dal Bonifico alle carte di credito, sia corporate sia individuali.

DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ, DAL 2014

La tecnologia di The APP proviene dall’acquisizione da parte del gruppo Expedia di Mobiata, nel 2010. L’app ha un’interfaccia adattata sia al mondo consumer sia a quello più complesso del business travel. Oltre a permettere le prenotazioni dei principali servizi (tariffe corporate incluse), The APP è integrata con un servizio clienti, offrendo un link diretto sia via email sia via telefono con il team dedicato. Inoltre l’app offre all’utente una guida stepby-step durante tutta la durata del viaggio.

FUNZIONALITÀ Download sui principali app store Integrazione con i tool aziendali

Integrazione con i sistemi di pagamento

Servizio di assistenza alla clientela

Presenza di sistemi per la garantire la sicurezza dei dati

Geolocalizzazione

Possibilità di postare recensioni e comunicare con gli altri utenti Emissione di alert e notifiche

Aggiornamenti periodici

Possibilità di utilizzare alcune funzionalità della app anche offline

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SOLUZIONI MOBILE PER IL BUSINESS TRAVEL

TripSource®

DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ, DA SETTEMBRE 2015

Eventuale integrazione con tool aziendali: sì.

TripSource® è un’app studiata per la migliore gestione del business travel in mobilità. Comprende l’accesso completo all’itinerario della trasferta, ai dettagli di viaggio, allo status dei voli in tempo reale e alle notifiche di cambiamento relative al gate di partenza. Dopo aver effettuato la registrazione, ogni viaggio prenotato con BCD Travel viene automaticamente sincronizzato all’interno della app, garantendo la massima facilità di utilizzo in pochi semplici tap.

Azienda produttrice e/o commercializzatrice: BCD Travel, www.bcdtravel.it

by BCD Travel Sistemi operativi: IOS e Android (mentre per l’accesso da browser sia Mac che Windows). Costo della app: gratuita per i clienti di BCD Travel. Lingue disponibili: inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. Referenze attive in Italia e nel mondo: più di 300mila utenti registrati nel mondo. Tipologia cliente ideale: medie e grandi aziende, multinazionali. Punti di forza/opportunità: ottima e intuitiva user experience. Completa copertura di ogni parte del

viaggio, organizzato in modo semplice e volto alla più immediata leggibilità da parte del viaggiatore, che ha sempre sotto controllo i servizi e le successive azioni da intraprendere. Aggiornamento costante e implementazione di nuove funzionalità per rendere via via sempre più completa la proposta di gestione di servizi in mobilità sono le feature che coprono lo sviluppo nel prossimo futuro di TripSource®. Possibilità di utilizzare alcune funzionalità della app anche offline: sì, consultazione itinerario. Integrazione con i sistemi di pagamento: no, ma è previsto nelle prossime release.

FUNZIONALITÀ Download sui principali app store

Integrazione con i tool aziendali

Integrazione con i sistemi di pagamento Servizio di assistenza alla clientela

Presenza di sistemi per la garantire la sicurezza dei dati

Geolocalizzazione

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A Città di Castello (Pg) Gli ex Essiccatoi del Tabacco ospitano una nuova area di oltre 4000 metri quadri sulla grafica di Alberto Burri. La nuova sezione, con oltre 200 opere, porta a completamento il più grande museo dedicato all’artista. Info: Info: www.fondazioneburri.org

News Dal mondo

MILANO New York New York Due sedi museali per l’esposizione di 150 opere di artisti italiani: nella prima, il Museo del Novecento, gli italiani che scoprono l’America, nella seconda, nelle Gallerie d’Italia, gli italiani che hanno esposto in America. L’intreccio è suggestivo dal momento che l’immaginario americano, sinonimo di modernità, è entrato prepotentemente nella cultura del Novecento, che a

FIRENZE In ordine sparso Caos e ordine sono due concetti che, come la simmetria e il suo contrario, sono sempre appartenuti alle linee guida dell’estetica. L’arte e la civiltà hanno costruito il mondo secondo queste leggi. Ora però – lo dicono i filosofi – la realtà si è infranta, nulla ha più valore o è certo. Viviamo, secondo la celebre definizione del sociologo Zygmunt Bauman, nella “società liquida”. Questa è l’immagine che l’artista d’origine albanese, Helidon Xhixha, da tempo noto nei circuiti d’arte internazionale, propone oggi con le sue opere curvilinee in acciaio lucente e riflettente en plen air nel Giardino dei Boboli. L’intento, abbastanza evidente ma suggestivo, è proporre il ritratto della natura circostante nel riflesso del metallo, a sua volta organizzato in linee proiettate verso l’infinito che d’improvviso si rompono o si piegano per ricomporsi nuovamente. Così per l’umanità dell’età contemporanea che in ogni instante deve ricomporre il senso di ogni attimo, di ogni figura e soprattutto di ogni

azione della propria vita. Ovvio evidenziare, nel contesto rinascimentale fiorentino, il richiamo agli studi geometrici di Filippo Brunelleschi e di Paolo Uccello e alle ombre e alla luce dell’Accademia neoplatonica, l’utopia estetica del pensiero filosofico del XV secolo. Fino al 29 ottobre. Orari: dalle 8.15 alle 19.30, da settembre dalle 8.15 alle 18.30. Info: www.giardinodiboboli.it ROMA Botero Ci sono artisti immediatamente riconoscibili anche da chi non ha una preparazione specifica. Uno di questi è sicuramente il

sua volta rielabora i temi americani per offrire loro una loro lettura. Parliamo di avanguardie, ovviamente, e prima che cinema e televisione s’imponessero con il loro linguaggio icastico e assolutista. L’anno spartiacque è il 1949, data dell’esposizione al Museum of Modern Art di New York dell’arte italiana. Tra gli artisti rappresentati Carrà, Boccioni, Morandi, Guttuso, Balla, Baj, De Pero, De Chirico, Pomodoro, Fontana, Calder, de Kooning, Kline, Twombly. Fino al 17 settembre. Orari: dalle 9.30 alle 19.30, il lunedì dalle 14.30 alle 19.30, il giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30. Info: http://museodelnovecento.org

colombiano Fernando Botero (1932), a cui il Complesso del Vittoriano dedica oggi una retrospettiva con 50 opere, tante quanti i suoi anni di carriera. I dipinti e le sculture dell’artista ritraggono persone rotondeggianti, dallo sguardo fisso, forse perplesso, senza alcun sentimento che non sia la presentazione di se stessi. Forse ci mandano un messaggio elementare: l’uomo è fatto com’è fatto e ciascuno è in grado di vedere la realtà come più gli piace.

Ma dietro il piacevole impatto si cela un artista colto che ha unito la tradizione popolare dei colori vivaci sudamericani alle tinte più tenui del Rinascimento, gli angoli smussati e morbidi dei maestosi monumenti precolombiani agli spazi pieni del ridondante barocco spagnolo. Fino al 27 agosto. Orario: dalle 9.30 alle 19-30. Il venerdì e sabato dalle 9.30 alle 22.30. la domenica dalle 9.30 alle 20.30. Info: www.ilvittoriano.com 2017 giugno-luglio |

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A Brescia Il Museo di Santa Giulia ospita la mostra “Leggere”, dedicata al celebre fotografo Steve McCurry. Fino al 3 settembre 2017. Info: www.bresciaphotofestival.it

News Dal mondo

Viaggi di carta Pornopotere Un saggio anomalo che non vuole essere né ricostruzione storica né indagine di mercato. L’autrice si limita semplicemente a riportare quanto e soprattutto come la pornografia sia diventata una vera ossessione, un vortice nero che attrae le persone nel loro lato più fragile e più identitario. È anche un testo dal valore scientifico (benché tradotto malissimo) che raggruppa centinaia di testimonianze maschili nel tentativo di dare un senso a ciò che a mente fredda non è altro che un’esposizione in primo piano di organi genitali. Nulla a che fare con il sesso, l’istinto più profondo e caratterizzante della personalità umana; nulla a che fare con la sensualità, il tratto elegante della carnalità. Solo una cupa dipendenza che spinge uomini e donne a trascorrere ore in solitaria visione in Internet. I dati che emergono dalla ricerca sono impressionanti, ma ancora di più le vicende biografiche riportate. Pamela Paul, Pornopotere: come l’industria porno sta trasformando la nostra vita, Orme Edizioni, 18 euro Cercare mondi Il libro dello scienziato di fama internazionale Guido Tonelli è certamente un testo scientifico, ma è stato scritto per un pubblico molto ampio nel tentativo di coniugare una materia ai più sconosciuta, e forse anche in parte temibile per i suoi risultati indeterminabili. Il saggio però consente soprattutto di rispondere a quelle grandi curiosità che almeno una volta nella vita tutti si sono posti: che cosa sia l’universo e se possano esistere altre forme di vita simili alle nostre. È bel libro, essenziale e chiaro, che il lettore potrà apprezzare e da cui, forse, farsi anche spaventare. Immaginare cento miliardi di galassie che racchiudono cento miliardi di stelle è veramente impossibile, tanto più credere che esistano forme di vita che seguono leggi di fisica diverse dalle nostre. Eppure è così: in un certo punto dell’universo non esistono più le nostre leggi

della spazio e del tempo. Forse è il punto dove ha avuto origine ogni cosa. Guido Tonelli, Cercare mondi, Rizzoli, 17 euro Un secolo di Russia È possibile riassumere un secolo così intenso come il Novecento senza prendere in considerazione la Russia? Eppure ai suoi inizi il grande impero forgiato con la forza da alcuni zar energici si stava rivelando il grande malato d’Europa. La stessa rivoluzione russa, un evento che avrebbe condizionato la storia del mondo sino alla fine della Guerra Fredda, era stata letta come l’evento finale di una nazione in agonia. Ciò che successe in seguito è noto: con lo Stalinismo la Russia divenne la grande potenza che vinse la Seconda Guerra Mondiale e che impose il proprio sistema sociale a metà del vecchio continente. Il costo umano fu altissimo, ma la Nazione, da arretrata e contadina che era, divenne la superpotenza in grado di inviare satelliti nello spazio. A cent’anni dalla rivoluzione è arrivato il tempo dei bilanci. Soprattutto è possibile ora leggere l’evento nel più ampio quadro dei processi storici e chiedersi se la Russia – insieme ad altri Paesi, come la Cina –, debba avere una personalità forte che imponga la propria autorità per guidare con forza una società che altrimenti rimarrebbe estranea a ogni progresso. Costruita sul retaggio imperiale della forza, la Russia contemporanea si trova a un bivio, a metà tra l’esigenza di costruire una società moderna e il bisogno di trovare una propria identità all’interno di un sistema mondo che le è in parte ostile. Questo testo si muove all’interno del mondo russo, tra la grande storia e le vite degli uomini comuni, in cerca di risposte. Lorenzo Gianotti – Nicola Lombardozzi, Un secolo di Russia 1917-2017, Editori Riuniti, 16 euro

Spedizione Posta Target - Magazine

Registrazione Tribunale di Milano n° 624 del 22/09/2000 Direttore Responsabile Alberto Vita Collaboratori Andrea Barbieri Carones, Alberto De Antoni, Arianna De Nittis, Caterina Maconi, Paola Mighetto, Massimiliano Sarti, Simona Silvestri Impaginazione Gianluca Ubezzi Impaginazione Nuovo Osservatorio sui Viaggi d’Affari 2017 Raffaella Valsecchi Stampa Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in Italia Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)

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Tariffa abbonamento annuo: 35,00 euro Bonifico bancario per Banca Popolare di Sondrio, Agenzia n. 13 di Milano c/c 000005445X70 - CIN X ABI 05696 CAB 01612 IBAN IT78X0569601612000005445X70 intestato a Newsteca Srl D.Lgs 196/03 del 30 giugno 2003 (tutela della privacy): titolare del trattamento dei dati personali utilizzati per l’invio della rivista è Newsteca Srl. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del citato D.Lgs. telefonando al n. 02/20241122 Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/03 (tel. 02/20241122 - fax 02/20241096).

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Si suole definire “Change Management” come “Il complesso delle attività e degli strumenti con cui un’azienda gestisce l’introduzione di un’innovazione tecnologica o il cambiamento della propria impostazione e della propria struttura organizzativa”. Il settore dei viaggi d’affari aziendali (e della sua gestione interna) si configura da sempre come uno degli ambiti industriali ed operativi a maggiore dinamicità.

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Le aziende dovrebbero costantemente rivedere ed aggiornare le loro logiche di approccio alla gestione dei fornitori, alle logiche di mercato, alla gestione interna del “cliente interno (viaggiatori e segreterie).

Il corso si propone di approfondire con i partecipanti le logiche e gli impatti interni ed esterni per attività ed iniziative quali: • cambio di fornitore travel (agenzia di viaggio / TMC); • introduzione di strumenti self-booking; • introduzione di strumenti a supporto della gestione automatizzata di processi e note spese (BTMS); • variazione o introduzione di procedure interne (travel policy, mobility policy, car policy, ecc.).

Newsteca Srl - P.le Cadorna 11 20123 Milano - telefono 02 20241122 - www.missionline.it Per informazioni contattare l’ufficio eventi: Elisabetta Francioli - francioli@newsteca.it


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