MISSION 4 - 2018

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ANNO XIX NUMERO 4 • GIUGNO-LUGLIO 2018

Autonoleggio

Vola il rent a car

Turismo prossimo venturo IMA 2019 è ai nastri di partenza A pag. 16

Le sfide per le Tmc e le tendenze future nel settore alberghiero


9 VOLI AL GIORNO DALL’ITALIA

VERSO GLI STATI UNITI Voli diretti da Milano, Roma e Venezia

9 voli operati durante la stagione estiva American Airlines e il logo Flight Symbol sono marchi di American Airlines, Inc. oneworld è un marchio di oneworld Alliance, LLC. ©American Airlines, 2018.


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Sommario Giugno-Luglio

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RUBRICHE NEWS

46 MERCATO 47 DAL MONDO

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA 25 BTExpert

Newco nel business travel: ecco BTExpert

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02 SPECIALE TMC

Nuove sfide, tra tecnologia e consulenza di Paola Olivari

24 VOLI IN PILLOLE 33 HÔTELLERIE

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34 CATENE ALBERGHIERE 16 EVENTI

IMA 2019 è ai nastri di partenza a cura della redazione

17 AUTONOLEGGIO

Vola il rent a car di Andrea Barbieri Carones

26 SICUREZZA

In viaggio assicurati

L’ospitalità del futuro di Massimiliano Sarti

38 AD ALTA QUOTA

Volare made in Italy di Alberto Vita

42 DESTINAZIONI

Nuova, antica Andalusia di Alberto Vita

di Andrea Barbieri Carones 30 RISK MANAGEMENT

Pericoli globali

di Arianna De Nittis

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Speciale Tmc I player del mercato

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Nuove sfide, tra tecnologia e consulenza

Speciale Tmc I player del mercato

In un mercato sempre più complesso e in rapido mutamento, le travel management company sono ormai diventate consulenti competenti e raffinati. E le tecnologie rivestono un ruolo sempre più centrale nella gestione dei viaggi d’affari l business travel evolve in fretta. Gli scenari globali e i desiderata delle aziende rappresentano un habitat sempre più complesso e in rapido mutamento, tanto che le “agenzie”, ben oltre i servizi di prenotazione e biglietteria, sono diventate consulenti estremamente competenti, raffinati e tecnologici, complice anche la crisi (alle spalle, dicono...) che ha contratto in modo drammaticamente significativo gli orizzonti temporali dei progetti. Mai come oggi, infatti, tra economia e scacchiere geopolitico, è difficile parlare di logiche progettuali a medio-lungo termine nell’ambito del business travel. Il tutto mentre l’high tech, che consente un contatto real time nel triangolo viaggiatore-azienda-Tmc, riveste un ruolo sempre più centrale. Per sentire il polso italiano abbiamo interpellato le principali travel management company. «Il Bt è in continua evoluzione, la tecnologia influenza il comportamento dei viaggiatori e il settore si adegua, nonostante difficoltà strutturali ed economiche da affrontare e gestire. È una sfida quotidiana», conferma Susanna Peretti, diretto-

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re commerciale di BTM Business Travel Management. «Come possiamo fidelizzare i clienti e consolidare il nostro operato quando i viaggiatori desiderano poter controllare tutto in un istante sul loro smartphone? Ci viene indicato che per affrontare questa sfida bisogna conciliare le modalità di erogazione dei servizi con nuovi modelli organizzativi e di comportamento. Ogni Tmc deve saper anticipare le aspettative del cliente offrendo un servizio impeccabile sotto ogni profilo». Di sfida parla anche Matteo Pellizzari, membro del Cda e presidente di Travel Specialist. «Quella principale oggi è l’ottimizzazione e la semplificazione dei processi sia all’interno della Tmc sia nelle aziende clienti per tutto ciò che concerne il travel. Per noi, però,

semplificazione non significa standardizzazione ma, anzi, migliorare la capacità di adattarci alle diverse esigenze dei clienti rafforzando la nostra peculiarità di offrire un servizio attento e personalizzato. Ovvero, semplificare il processo di gestione dei viaggi per i clienti sia in termini di travel management sia di esperienza del viaggiatore. Ovviamente per realizzare questo gli investimenti effettuati si concentrano su tecnologia e formazione». «Da tempo – dice Enrico Ruffilli, amministratore delegato di Uvet Global Business Travel – i nostri investimenti si sono indirizzati su progetti ad alto valore aggiunto per i nostri clienti, che utilizzano soluzioni tecnologiche innovative, come la nostra piattaforma di self booking tool BizTravel, atta a faci-

LA TRAVEL MANAGEMENT COMPANY È UN PARTNER INDISPENSABILE PER PERSEGUIRE UNA GESTIONE DEI VIAGGI D’AFFARI STRUTTURATA E UN EFFETTIVO CONTROLLO SULLA SPESA.

di Paola Olivari

Impegno green Simone Frigerio: «Il green rimane un tema caldo. Lo evidenzia il decreto legislativo 254/2016 che impone alle grandi aziende quotate in borsa, con almeno 500 dipendenti, la redazione di una dichiarazione di carattere non finanziario che attesti le azioni messe in campo a sostegno dell’ambiente».

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Speciale Tmc I player del mercato

Nuove frontiere Emanule Segre: «La Tmc? Per i servizi Bt l’agenzia come l’abbiamo vissuta negli ultimi decenni è destinata a scomparire. La nuova frontiera dei servizi riguarda il risk management, i dati statistici e la loro lettura, la consulenza e, soprattutto, la gestione dei viaggi complessi».

BCD Travel Proprietà: in Italia, Ventura Spa (azionisti BCD Group e ACI Automobile Club d’Italia); nel mondo, BCD Group. Risultati 2017: fatturato Italia 330 milioni di euro; fatturato globale 25,7 miliardi di dollari. Presenza sul territorio/Dipendenti: in Italia 5 uffici (Milano, Firenze, Treviso, Torino e Guardiagrele) con 376 dipendenti; nel mondo: presente in 109 Paesi con oltre 13.500 dipendenti. Aree di attività/Dipartimenti: Corporate Travel Management e consulenza a tutto tondo in campo business travel; con il brand BCD Meetings & Events organizzazione di eventi, convention, incentive, partecipazione a manifestazioni internazionali e logistica travel per grandi eventi sportivi. Novità: incremento nell’anno 2017 della consistenza dei sistemi operativi, grazie all’aggiornamento di un sistema di Middle Office altamente performante; customer relationship sempre più completa e pertinente, anche grazie all’upgrade in corso dei sistemi di customer relationship management; rafforzamento dell’offerta leisure dedicata ai dipendenti delle aziende clienti BCD Travel, grazie alle proposte di Circle – Il Club dei Viaggiatori – a brand National Geographic.

«Osservando la domanda – interviene Davide Rosi, Managing Director di BCD Travel Italia – ci si trova di fronte a uno scenario molto frammentato, con aziende più o meno pronte alla nuova relazione consulenziale cliente/fornitore e – ultimo trend – alla semplificazione, se non al ribaltamento, di alcuni paradigmi legati al controllo della gestione travel. Se guardiamo all’offerta, dal punto di vista di tool e tecnologia si percepisce un totale livellamento. Per contro, l’approccio alla strategia sociale e la competenza di analisi e re-engineering dei processi sono i fattori critici che fanno la differenza e guidano l’evoluzione, almeno la nostra. Per tutto questo l’investimento è molto focused sull’alta formazione, nostra e dei nostri clienti. So che ci si aspet-

Sito: www.bcdtravel.com/it

Da sinistra, Davide Rosi, Managing Director di BCD Travel Italia, e Claudio Passuti, direttore generale di BTExpert

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litare e, nello stesso tempo rendere più veloce e completo, il processo end-to-end della gestione della trasferta. L’utilizzo dell’informatica, grazie all’intelligenza artificiale e agli sviluppi del machine learning, ha contribuito ulteriormente al miglioramento dell’analisi e della lettura dei dati. La nostra azienda segue con attenzione questi sviluppi e cerca di applicarli attraverso soluzioni utili ai nostri clienti. Tutto ciò ha permesso di gestire algoritmi sempre più complessi, allargando la conoscenza e permettendo di poter

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prendere decisioni in contesti altamente diversificati. Siamo in un momento in cui si stanno ridisegnando i processi e necessariamente dovranno aumentare gli investimenti che i protagonisti del mercato dovranno affrontare. Basti pensare alle nuove modalità di fruizione della trasferta, bleisure su tutte, la security, la privacy con il nuovo Gdpr che impatteranno sulla trasferta e sulla gestione delle informazioni relative al viaggiatore».

BTExpert Srl - Business Travel Specialist Proprietà: Robintur Spa. Risultati 2017: volume 55, 3 milioni di euro (+ 8,3%), utile 401.000 euro al netto delle imposte. Presenza sul territorio/Dipendenti: 73 dipendenti diretti e servizi centrali Robintur. Aree di attività/Dipartimenti: Business Travel. Affiliazione network internazionale: Globalstar Travel Management. Novità: dal 1 maggio è stato completato il processo di incorporazione societaria del ramo Robintur-Planetario BT&I. Sito: www.btexpert.it


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Speciale Tmc I player del mercato

Cambiano i comportamenti Eros Candilotti: «Il travel è in rapida evoluzione grazie alla penetrazione sempre più profonda della tecnologia e alle abitudini dei viaggiatori, che in trasferta mutuano comportamenti tecnologici applicati alla vita privata».

Sopra Giorgio Garcea, Chief Commercial & Operations Officer di Cisalpina Tours. Sotto, Susanna Peretti, direttore commerciale di BTM Business Management

Cisalpina Tours Proprietà: Cisalpina Tours fa parte del Gruppo Bluvacanze. È soggetto a direzione e coordinamento del Gruppo Internazionale MSC, Mediterranean Shipping Company SA, quale socio unico di maggioranza al 100%. Risultati 2017: 350 milioni di euro solo per i servizi di business travel; oltre 2 milioni di transazioni annue. Presenza sul territorio/Dipendenti: 4 Business Unit sul territorio nazionale a Rosta (TO), Milano, Roma e Padova; oltre 500 dipendenti. ta sempre che l’investimento sia sulla tecnologia o sul self booking tool di proprietà, tormentone continuo, ma noi siamo certi che la strada del consulente sia incompatibile con quella del venditore, inevitabile se devi vendere la tecnologia di tua proprietà». «Da parte nostra – spiega Eros Candilotti, Direttore Commerciale Business Travel di Gattinoni – vi è sempre maggiore attenzione per i clienti e i passeggeri. Il segmento travel è in rapida evoluzione grazie alla penetrazione sempre più profonda della tecnologia e alle abitudini dei viaggiatori, che in trasferta mutuano comportamenti tecnologici applicati alla vita privata. Per questo motivo, stiamo implementando una nuova app per migliorare il rapporto con i business traveller e condividere le loro esigenze non solamente prima, ma anche durante e dopo il viaggio». «I nuovi strumenti – aggiunge Giorgio Garcea, Chief Commer-

Aree di attività/Dipartimenti: Cisalpina Mice, Cisalpina Research, Cisalpina VAAM; Cisalpina Green e BluWelfare. Affiliazione network internazionale: Radius Travel. Novità: piattaforma tecnologica MAP (Modern Automated Processes). Web: www.cisalpinatours.it cial & Operations Officer Cisalpina Tours – hanno aperto maggiori possibilità sul mercato: per questo abbiamo investito con ancora maggiore forza in risorse umane, con l’apertura di una nuova business unit a Padova, e tecnologia. L’ultimo tassello di questo percorso è la certificazione Pci-Dss, conseguita da Cisalpina Tours nelle tempistiche previste da Iata, oltre alla piattaforma tecnologica Map (acronimo di Modern Automated Processes), un progetto attraverso il quale, grazie all’automazione, genereremo efficienza nei processi». «In questo primo scorcio del 2018 abbiamo notato una crescita decisa del numero di trasferte effettuate dalle aziende, segno di salute dell’economia italiana, accompagnata

Btm srl Proprietà: quattro soci (Susanna Peretti, Massimo Fiorenza, Marco Garonzi, Renbel Travel). Risultati 2017: volumi transati oltre 18 milioni di euro. Presenza sul territorio/Dipendenti: una sede, 18 dipendenti. Aree di attività/Dipartimenti: business travel (90%), business sport management, tailor made leisure derivante dal bt. Affiliazione network internazionale: in corso. Novità: self booking tool di proprietà. Sito: www.btm.com 6

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da prezzi dei vettori mediamente in calo», spiega Antonio Calegari, VP e Country Director Italia e Grecia, Carlson Wagonlit Travel. «Su un arco temporale più ampio il nostro mercato continua ad avvicinarsi a quelli più maturi, con tassi di crescita elevati dell’online e ancor di più del mobile booking. I dipendenti delle aziende sempre più si aspettano di poter decidere il viaggio in autonomia, sulla base di una piena visibilità e completezza dell’offerta e delle policy. I travel manager e le direzioni acquisti si aspettano di poter fornire queste esperienze evolute ai viaggiatori, i loro “clienti interni”, pur mante-


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Speciale Tmc I player del mercato

Saving con le tecnologie

Carlson Wagonlit Travel Proprietà: Carlson Wagonlit Travel. Risultati 2017: nuove vendite contrattualizzate 1,7 miliardi di dollari; volume totale transato + 3,6%, 23,2 miliardi di dollari; ricavi + 1,9%, 1,4 miliardi di dollari. Il numero delle transazioni è aumentato dell’1,5%, raggiungendo quota 60 milioni.

Giorgio Garcea: «Una maggiore integrazione tecnologica con gestionali e strumenti in grado di velocizzare i tempi e le procedure di prenotazione rappresenta per le aziende un notevole risparmio».

Presenza sul territorio/Dipendenti: direzione generale a Roma, direzione commerciale a Milano. Business Travel Center a Milano, Roma, Bari, Genova, Torino. Uffici M&E a Milano, Firenze, Roma e Torino. Presente in circa 150 Paesi con 18mila dipendenti, di cui 700 in Italia. Aree di attività/Dipartimenti: Business Travel, Meetings & Events, RoomIt by CWT, CWT Energy, Resources & Marine, CWT Solutions Group. Novità: sono state lanciate a metà 2017 la nuova piattaforma tecnologica di proprietà myCWT, dedicata ai viaggiatori e ottimizzata per il mobile, e la nuova divisione aziendale RoomIt by CWT, dedicata alla distribuzione alberghiera; in fase di lancio in Italia CWT Price Tracking; nuove funzionalità per l’app mobile CWT To Go e per la piattaforma di reporting e BI CWT AnalytIQs. Sito: www.carlsonwagonlit.it, www.cwt-meetings-events.com, www.carlsonwagonlit.com/roomit/en/home, www.cwt-energyresources-marine.com, www.cwt-solutions-group.com nendo un pieno controllo sulle policy e la spesa. Coerentemente, CWT sta investendo largamente in tecnologia (+61% rispetto al 2016 a livello globale) – sulla base della strategia CWT 3.0 lanciata a inizio 2017 – per offrire al viaggiatore un’esperienza multicanale consumer grade, ossia simile a quella che può vivere in ambito leisure, con una personalizzazione sempre più spinta. Ma anche per offrire al travel manager e ai decision maker aziendali una piattaforma ancora più avanzata per la gestione delle performance e la business intelligence, che oltre a benchmark, messaggistica, safety & security già presenti, integri una serie sempre più ampia di dati. L’investimento in tecnologia non ci fa però dimenticare il fattore umano, la componente consulenziale, che resta assolutamente fondamentale». «Il business travel si muove – precisa Emanuel Segre, Ceo di Jet Viaggi – ovvero è aumentato il numero di biglietti e, in forza di

un’offerta estremamente vasta, i prezzi sono mediamente più bassi e “componibili”. Ciò si trasforma però in un autentico vantaggio per le aziende se a monte esiste un corretto management. Altrimenti, la capillarizzazione dell’offerta crea una frammentazione dei servizi, la cui ricomposizione finale rischia di portare a una somma maggiore rispetto a quella di un biglietto full optional. La Tmc? Per i servizi Bt l’agenzia come l’abbiamo vissuta negli ultimi decenni è destinata a scomparire. La nuova frontiera dei servizi riguarda il risk management, i dati statistici e la loro lettura, la consulenza e, soprattutto, la gestione dei viaggi complessi. I viaggi monoitinerario, infatti, si possono gestire bene con la sola tecnologia oggi a disposizione, mentre le trasferte multidirezionali richiedono ancora un intervento umano, la cui professionalità va esaltata». «Le aziende medio-grandi sono sempre più propense a utilizzare le Tmc per la gestione completa delle

trasferte dei loro collaboratori. Ma non solo, chiedono anche e sempre di più dati informativi e statistiche analitiche per un corretto controllo della spesa e di tutti i costi collegati», osserva il direttore generale di BTExpert Claudio Passuti. «È necessario quindi disporre di strumenti tecnologici che permettano di velocizzare e semplificare il lavoro dei nostri addetti e dei loro dipendenti. BTExpert ha investito e continua a investire importanti risorse per sviluppare tecnologia utile a queste richieste come self booking tool, travel tool e strumenti di gestione delle statistiche. Abbiamo da poco rivisto tutta l’organizzazione operativa e commerciale per essere più vicini ai nostri clienti e attenti alle loro esigenze e per poterci adeguare ai continui cambiamenti che il mercato richiede. L’aggiornamento tecnologico e formativo è un must che ci vede impegnati costantemente anche nel prossimo futuro». Anche per Simone Frigerio, Sales and Marketing Manager di Frigerio Viaggi, «il business travel è in forte evoluzione. Sempre più deve tenere in considerazione la travel experience del viaggiatore d’affari e il valore aggiunto per l’azienda committente, che in qualsiasi momento, attraverso una suite applicativa end-

Sopra, Antonio Calegari, VP e Country Director Italia e Grecia di Carlson Wagonlit Travel

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Speciale Tmc I player del mercato

Nuovi investimenti Enrico Ruffilli: «Siamo in un momento in cui si stanno ridisegnando i processi e necessariamente dovranno aumentare gli investimenti che i protagonisti del mercato dovranno affrontare. Basti pensare alle nuove modalità di fruizione della trasferta, il bleisure su tutte, la security e la privacy con il nuovo Gdpr che impatteranno sulla trasferta e sulla gestione delle informazioni relative al viaggiatore».

Sopra, Simone Frigerio, Sales and Marketing Manager di Frigerio Viaggi

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Frigerio Viaggi Proprietà: Frigerio Viaggi srl. Presenza sul territorio/Dipendenti: oltre 200 collaboratori tra punti vendita di proprietà e agenzie affiliate in tutta Italia. Aree di attività/Dipartimenti: Leisure, Corporate Travel, MICE, Trasporti, Network. Affiliazione network internazionale: Twin Travelsavers. Sito: www.frigerioviaggi.com, www.corporate.frigerioviaggi.com to-end, deve poter tracciare la missione del dipendente per verificare tutto il processo di gestione della trasferta. In casa Frigerio la suite applicativa ent-to-end Ctmp - Corporate Travel Management Portal è ormai in uso presso grandi aziende che gradiscono anche il servizio on demand per la smaterializzazione dei giustificativi di spesa. E, ancora, abbiamo allo studio un’app, già attiva per alcuni grandi clienti del Mice, che consente al viaggiatore di accedere alla prenotazione e ai documenti di viaggio, oltre a tutti gli alert dei vettori». Sicurezza e traveller experience Considerato lo scenario mondiale attuale, le proposte tecnologiche delle Tmc si legano strettamente alla privacy, alla sicurezza e alla gestione del rischio. « Gattinoni Business Travel – dice Eros Candilotti – si appoggia alla società di gestione del rischio International SOS. L’obiettivo fondamentale è mappare e trattare tutti i potenziali rischi per eliminarli quando possibile». «Le aziende devono essere più proattive che mai per proteggere i propri viaggiatori – afferma Enrico Ruffilli –. Lo scorso anno, Enel ha realizzato un tool in-house di risk management e Uvet Gbt ha collaborato creando un’integrazione ad hoc per l’invio in tempo reale dei dati di trasferta di ogni dipendente. Questo permette a Enel, tramite il suo portale, di monitorare gli spostamenti

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dei propri dipendenti e intervenire in caso di emergenza. Anche con un altro nostro cliente da oltre due anni è stato realizzato un canale ad hoc per lo scambio di informazioni e dettagli degli itinerari di viaggio dei dipendenti: strutturato su specifiche tecniche fornite dal cliente, questo sistema invia su base periodica i dati della trasferta, popolando automaticamente il sistema di risk management creato appositamente dal cliente per il monitoraggio costante dei viaggiatori. Per tutte le aziende che non dispongono di un tool inhouse offriamo la piattaforma di American Express Global Business Travel Expert Care, che consente di monitorare proattivamente i piani di viaggio, identificare e comunicare rapidamente con i viaggiatori a livello globale». Massima attenzione anche in casa BTM Business Travel Management, come racconta Susanna Peretti. «Stiamo collaborando con il nostro principale cliente a una piattaforma multi-dispositivo per proteggere e monitorare tutti i dipendenti che si muovono sul territorio. Manteniamo poi le comunicazioni dirette con i clienti attraverso Alert, sistema di avvisi interno fornito direttamente. La nostra filosofia è semplice: focalizzazione sui clienti. Questa si basa su quattro concetti: rapporto umano, personale esperto, risparmio e tecnologia. Per questo negli ultimi sei mesi abbiamo cambiato gestionale amministrativo e implementato la parte reportistica. Lo scorso anno abbiamo sviluppato

il nostro self booking tool, strumento di nostra esclusiva proprietà, personalizzabile secondo le caratteristiche dei nostri clienti, che è ora in distribuzione». «Garantire la sicurezza dei propri dipendenti è un dovere al quale le aziende non possono sottrarsi sia per l’aspetto etico-morale sia legale», dice Claudio Passuti. «La consulenza dei nostri account BTExpert, l’utilizzo di tool integrati ai sistemi di prenotazione e l’accordo con International SOS ci permettono di supportare i nostri clienti con un attento programma di risk management». Ma, aggiunge: «capita però che talora questo non si realizzi a causa di una errata valutazione della propria, o altrui, travel experience. I costi di applicazione di un programma per la gestione dei rischi sono elevati e sono ancora troppo frequenti sono i casi in cui le aziende non lo adottano. «Sul risk management, oltre alla partnership con International SOS, Cisalpina Tours mette a disposizione l’Emergency Service H24, che si attiva per garantire una risposta immediata a eventuali problematiche che possono impattare sulla trasferta di lavoro», spiega Giorgio Garcea. «Ma per noi anche la traveller experience è centrale. Abbiamo ideato Happy Traveller, una survey che analizza la qualità del servizio e che permette di monitorare il benessere dei viaggiatori». Attenzione ai viaggiatori, tanto lato rischio quanto benessere, anche da parte di BCD Travel. «Programmi e


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Servizio personalizzato Susanna Peretti: «Il nostro obiettivo? Creare un servizio personalizzato, supportato dall’automazione, che aiuti il viaggiatore a vivere l’esperienza più rilevante, fluida e piacevole possibile».

Gattinoni Proprietà: Gattinoni Travel Network srl e Gattinoni & Co srl. Risultati 2017: valore contratti commerciali transato dal Gruppo 755 milioni di euro (+16% sul 2016); fatturato del Gruppo 246,5 milioni di euro (+20); Ebitda 2017 3,5 milioni di euro (+61%). Presenza sul territorio/Dipendenti: Il Gruppo ha due sedi (Milano e Lecco) e diverse sedi operative: Mice (Milano, Lecco, Torino), Business Travel (Monza, Milano, Bologna, Roma), e 30 agenzie di proprietà nel Nord e Centro Italia. Inoltre il network conta oltre 870 agenzie affiliate in Italia, Svizzera e San Marino. Aree di attività/Dipartimenti: sotto il marchio Gattinoni operano 6 divisioni: Incentive&Event, Communication, Healthcare, Business Travel, Made in Italy e Mondo di Vacanze (il network di agenzie di viaggio). Affiliazione network internazionale: ATPI Novità: apertura di un nuovo business travel center Bologna, nuovi strumenti tecnologici a supporto delle aziende e delle agenzie, creazione di team dedicati a supporto dei clienti. Accordo con Advantio, partner tecnologico che ha messo a disposizione la sua piattaforma, un servizio online per ottenere la certificazione completa per il PCI DSS. Sito: www.gattinoni.it strumenti di controllo – dice Davide Rosi – e comunicazione per il risk management in una multinazionale sono commodity: la piattaforma DecisionSource e tutti i nostri sistemi di comunicazione “always & everywhere” coprono ogni aspetto del tema sicurezza. In termini di

A destra, Eros Candilotti, Direttore Commerciale Business Travel di Gattinoni

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travel experience la nuova tendenza all’osservazione puntuale e all’ascolto dei passeggeri sta offrendo nuovi spunti di collaborazione con travel manager e aziende». «Per quanto riguarda il risk management – sottolinea Antonio Calegari – mettiamo a disposizione dei nostri clienti una soluzione core gratuita che comprende alert automatici, la possibilità di localizzare rapidamente i viaggiatori su una mappa interattiva e di estrarre report dettagliati sui dipendenti coinvolti in caso di necessità. Inoltre, CWT propone una soluzione Enhanced che copre qualsiasi tipo di esigenza avanzata attraverso una partnership molto stretta con International SOS». Secondo Simone Frigerio, «per garantire una travel experience positiva è necessario mettere al centro il viaggiatore con un focus sui suoi bisogni di viaggio e sulle sue preferenze. Inoltre, bisogna attivare le notifiche e il supporto necessario nella gestione dei rischi in viaggio.

La app che abbiamo allo studio terrà in considerazione anche questi importanti aspetti». «La tecnologia è oggi il cuore della performance della Tmc, si tratti di risk management o di traveller experience. Da parte nostra – racconta Emanuel Segre – abbiamo sviluppato un tool che abbiamo chiamato Ben, che in ebraico significa figlio, in quanto “figlio” di una tecnologia che però vediamo sempre abbinata alla presenza umana. Questo tool, disponibile anche in versione app, consente di servire anche aziende all’estero e gestire le loro travel policy, la nota spese, la geolocalizzazione del viaggiatore. È in continua implementazione da sette anni e oggi è utilizzato in 17 grandi aziende italiane e straniere». Anche Travel Specialist ha dato molto spazio all’innovazione tecnologica, come spiega Matteo Pellizzari. «Abbiamo realizzato due strumenti che permettono al passeggero di avere sempre con sé tutte le informazioni di viaggio. Call4Travel permette al traveller di essere sempre aggiornato in tempo reale sui viaggi e Call4Expenses consente al viaggiatore di gestire con semplicità le spese in viaggio in modo da facilitare tempistiche e rendicontazione della nota spese». E sulla centralità di chi viaggia ritorna anche Calegari. «La traveller experience è uno dei punti focali della nostra strategia CWT 3.0. In particolare è stata lanciata a metà 2017 una nuova piattaforma di proprietà, myCWT, dedicata ai viaggiatori e ottimizzata per il mobile, che funge come unico punto di accesso e raccoglie tutto quanto può essere utile al viaggiatore. Di questa piattaforma fa parte, oltre a un portale interattivo e a un self booking tool di ultima generazione, anche l’app mobile CWT To Go (uno dei tool premiati a Ima 2018, ndr), che permette già di prenotare gli hotel e a breve anche i voli, e che si sta evolvendo sempre più in un’ottica predittiva grazie a una tecnologia


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Speciale Tmc I player del mercato

basata sui big data, che rende il processo decisionale molto più facile. Un tassello fondamentale è poi legato agli hotel. Da qui la nascita della nuova divisione aziendale RoomIt by CWT, in grado di offrire su un’unica piattaforma oltre 700mila strutture nel mondo». «L’automazione totale del viaggio è già una realtà per una buona percentuale di trasferte e molti traveller anche in Italia – aggiunge, con una punta di criticità, Susanna Peretti – e molti preferiscono affidarsi alle loro app per smartphone per programmare le loro modalità di viaggio. Ultimamente, in tutti i settori si parla tanto di intelligenza artificiale come soluzione di problemi e contenimento dei costi. In realtà l’intelligenza artificiale è spesso in grado di risolvere specifici problemi di nicchia, per i quali i robot sono stati appositamente costruiti, ma per affrontare la gestione dei viaggiatori si richiede capacità di risoluzione dei problemi e molta empatia verso l’interlocutore. È facile essere accecati dalla tecnologia e presumere che tutte queste straordinarie funzionalità avvengano, appunto, “automaticamente”, e sono sicura che la maggior parte dei viaggiatori non sia consapevole di quanto vi sia invece di “umano” all’interno del servizio erogato. Il nostro obiettivo, dunque? Creare un servizio personalizzato, supportato dall’automazione, che aiuti il viaggiatore a vivere l’esperienza più rilevante, fluida e piacevole possibile». Sempre più ”eco” Qualche anno fa il green travel era sulla bocca di tutti. Ma è ancora attuale? «In Gattinoni il green travel è ancora attuale, alcune aziende sono molto sensibili, ma ancora di più lo sono certi viaggiatori. Sicuramente c’è molta più sensibilità rispetto al passato», conferma Eros Candilotti. «Si tratta di un tema importante sul lungo periodo», secondo Antonio Calegari. «Poche aziende leader ne

hanno fatto un tema chiave su cui far parlare i numeri. Altre seguiranno. In CWT ogni anno, dal 2013, il Responsible Business Report riporta in dettaglio i risultati ottenuti nei sette ambiti della Csr, tra i quali l’ambiente. A dimostrazione del nostro impegno, pochi mesi fa abbiamo ricevuto per il secondo anno consecutivo il rating Gold da parte dell’agenzia indipendente specializzata EcoVadis, che ha classificato le nostre prassi Csr nel top 1% tra tutte le aziende valutate». «Il green rimane un tema caldo e lo evidenzia il decreto legislativo 254/2016 che impone alle grandi aziende quotate in borsa, con almeno 500 dipendenti, la redazione di una dichiarazione di carattere non finanziario che attesti le azioni messe in campo a sostegno dell’ambiente», conferma Simone Frigerio. «Il nostro Ctmp anche in questo caso rappresenta una valida risposta, poiché mediante la conservazione

digitale della documentazione limita lo spreco di carta, e così pure un’offerta di servizi travel con fornitori selezionati e attenti all’ambiente». La sostenibilità non è una nozione superata neppure per Giorgio Garcea. «Proprio per questo Cisalpina Tours ha rinnovato la partnership con LifeGate. Aiutiamo le aziende clienti nel calcolo delle emissioni di CO2 prodotte nel corso delle loro trasferte e le supportiamo nell’adozione di modalità di business sostenibili per l’ambiente». «Abbiamo introdotto lo smart working, promuoviamo il car sharing in azienda per arrivare in ufficio, le nostre sedi hanno un notevole risparmio energetico e cerchiamo di scoraggiare l’utilizzo di carta e stampanti per essere più green e sostenibili» sottolinea inoltre Enrico Ruffilli. «BCD Travel – spiega poi Davide Rosi – è presente nella piattaforma EcoVadis con assessment in continua crescita e questa cosa ci stimola, dal punto di vista di sustainable business strategy, a un continuo improvement a livello aziendale». Matteo Pellizzari, invece, non nasconde una criticità. «Il green è tutt’altro che superato: da un lato viene costantemente monitorato, dall’altro non riguarda più solo le grandi aziende multinazionali ma si diffonde anche nelle altre realtà. Forse l’aspetto che ancora stenta a decollare è l’introduzione nelle travel policy come criterio di scelta per la prenotazione dei servizi».

Cogliere le opportunità Antonio Calegari: «L’offerta di viaggio è diventata molto più articolata e complessa. Ci sono ancora grandi spazi di saving orientando i comportamenti dei viaggiatori in modo tale da cogliere le opportunità in tempo reale».

A sinistra, Emanuel Segre, Ceo di Jet Viaggi

Gruppo Jet Viaggi Proprietà: holding di famiglia. Risultati 2017: 45 milioni di euro. Presenza sul territorio/Dipendenti: presenza nazionale con 60 dipendenti. Aree di attività/Dipartimenti: Business Travel e Mice. Novità: app e booking tool. Sito: www.jetviaggi.it 2018 giugno-luglio |

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Speciale Tmc I player del mercato

Ma i viaggi sono ecologici? Claudio Passuti: «La sensazione è che il green rimanga più un tema legato alle statistiche e alle analisi dei manager preposti, perché la maggior parte dei viaggiatori non ne tiene correttamente conto in fase di prenotazione».

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Travel Specialist - Lufthansa City Center Italy Proprietà: Travel Specialist Srl. Risultati 2017: biglietteria aerea totale + 8,11% sull’anno precedente. Presenza sul territorio/Dipendenti: presenza nazionale con 28 agenzie e 350 dipendenti; internazionale con 650 agenzie in 85 Paesi. Aree di attività/Dipartimenti: Business Travel, Incentive & Congressi. Affiliazione network internazionale: Lufthansa City Center International. Novità: innovazione nei processi; tecnologia a supporto del cliente per uno smart travel (app, sbt eccetera); nuove tecnologie per la Tmc. Sito: www.lufthansacitycenter.it, www.lcc-italy.com Ma c’è anche chi canta fuori dal coro. «La sensazione è che il green rimanga più un tema legato alle statistiche e alle analisi dei manager preposti, perché la maggior parte dei viaggiatori non ne tiene correttamente conto in fase di prenotazione – ritiene Claudio Passuti di BTExpert –. Le priorità e le esigenze dei viaggiatori e dei manager sono ovviamente diverse e sarebbe molto importante che il viaggiatore/azienda scegliesse il proprio viaggio d’affari non solo in base al costo, ma anche alle emissioni pro-

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dotte. BTExpert è comunque pronta ad aiutare le aziende nell’adesione a progetti ambientali certificati di conversione delle emissioni prodotte». È scettico, poi, Emanuel Segre. «Argomento filosoficamente interessante, ma all’atto pratico decade nel momento in cui una scelta amica dell’ambiente costa di più. A livello contrattuale si discute sulle fee marginali da concedere alle Tmc; immaginiamoci se i travel manager, per i quali il saving rimane la mission suprema imposta

dall’azienda, sono disposti a spendere di più per un viaggio ecosostenibile». Il saving è sui costi indiretti Non potevamo non affrontare con le travel management company l’argomento saving, sempre core in tutto il loro rapporto con le imprese. «Ritengo che le spese travel – dice Davide Rosi – siano presidiate in modo soddisfacente. Forse non si può dire lo stesso per le cosiddette hidden, come carburante, vitto, parcheggi. Ma ciò che ancora oggi ha margini di miglioramento con potenziali conseguenze in termini di saving è il corretto process design e anche la corretta analisi della spesa, che potrebbe aprire un mondo di meraviglie ai clienti». «Ovviamente i costi diretti possono sempre essere ottimizzati con un’attenta applicazione della travel policy e una costante revisione grazie all’analisi non tanto dei dati, quanto delle informazioni che la loro elaborazione ci consente di trarre», aggiunge Matteo Pellizzari. «Ma sicuramente la principale fonte di saving oggi è sui costi indiretti di processo ed è lì che stiamo focalizzando la nostra attenzione». Claudio Passuti solleva però anche il problema del rapporto con le aziende. «Nella gestione del business travel sono diversi i settori nei quali ottenere saving da parte di un’azienda», ritiene il direttore generale di BTExpert. «Molti clienti spesso considerano saving la sola riduzione delle fee applicate dalle Tmc, arrivando a chiedere anche quota zero e sminuendo così l’importanza della nostra attività. La prima domanda che invece dovrebbero porsi è: “ma quale fornitore può offrirmi un buon servizio se non è correttamente remunerato? Come fa a sopravvivere?” È molto importante che, invece, prendano in considerazione un’analisi di tutti i costi legati nell’organizzazione di una trasferta: voli, hotel, noleggi, trasporti, pasti, tempo legato alla


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Speciale Tmc I player del mercato

durata del viaggio e per ultimo, ma non meno importante, il costo aziendale della gestione. Quindi sì, si possono generare ancora molti saving, a patto che si voglia correttamente valutare tutti i fattori che interessano i modelli di gestione delle procedure e della travel policy aziendale». Sul rapporto con le aziende si focalizza anche Susanna Peretti. «Negli ultimi anni i travel manager si sono concentrati sull’ottimizzazione, chiedendo alle agenzie l’abbattimento delle spese ad ogni costo. Le Tmc si sono focalizzate molto sull’accesso a tariffe speciali, talvolta tralasciando la qualità dell’erogazione del servizio operativo, ma ora c’è una maggiore consapevolezza e una ricerca di ottenere qualcosa di più come informazione e gestione dei dati, gestione dei viaggiatori, assistenza H24 e tecnologia. Ritengo possibile trovare margini migliorativi e generare saving purché vi sia tra cliente e agenzia una partnership sullo stesso piano per delineare insieme gli obiettivi e raggiungerli pianificando tempi e operatività». «Il saving – interviene Giorgio Garcea – può essere generato efficientando i processi d’acquisto. Ancora diverse aziende lavorano per mail o telefono, non hanno una travel poli-

cy e hanno procedimenti di gestione interna molto macchinosi. Una maggiore integrazione tecnologica con gestionali e strumenti in grado di velocizzare i tempi e le procedure di prenotazione rappresenta un notevole risparmio. Per esempio Cisalpina, grazie al software DyOgene sviluppato in collaborazione con i principali Gds, consente di confrontare le tariffe prenotate rispetto a condizioni migliorative immesse nel mercato, compiendo così il monitoraggio e il rebooking delle tariffe aeree più convenienti». Per Antonio Calegari un ruolo importante lo possono giocare i modelli comportamentali e la tecnologia. «L’offerta di viaggio è diventata molto più articolata e complessa. Ci sono ancora grandi spazi di saving orientando i comportamenti dei viaggiatori in modo tale da cogliere le opportunità in tempo reale. La tecnologia è un abilitatore fondamentale per non far smarrire il viaggiatore in un’offerta troppo labirintica. Le nostre statistiche evidenziano un calo del costo medio della trasferta del 7%, a parità di tutto il resto, quando vengano adottati strumenti integrati di booking online o mobile e di reporting che evidenziano in tempo reale al viaggiatore e al decisore le implicazioni di una determinata scelta (fuori po-

licy, esiste un’offerta migliore eccetera). Il viaggiatore, così, prende statisticamente una decisione ancora migliore sul lato costi e con piena soddisfazione. Oltretutto, si ottiene anche un risparmio sui costi indiretti, evitando le autorizzazioni a monte della trasferta per passare a un controllo fondato sulla misurazione anziché sul processo». «Altri strumenti di saving – aggiunge – possono essere generati da servizi digitali di back-office, come il nostro CWT Price Tracking o CWT Refund Tracking, che tengono sotto controllo le fluttuazioni delle tariffe e sfruttano le opportunità che si presentano anche dopo che il biglietto è stato emesso o, rispettivamente, inutilizzato». «La forza di generare saving dipende da una combinazione di fattori». La pensa così Simone Frigerio, che mette in relazione «la definizione di una travel policy adeguata all’azienda, la negoziazione con i fornitori e la garanzia della tariffa più bassa di mercato nell’acquisizione dei servizi travel, l’utilizzo di suite applicative come il Ctmp per la pianificazione, prenotazione e rendicontazione digitale della missione

Servizio su misura Matteo Pellizzari: «Per noi, però, semplificazione non significa standardizzazione ma, anzi, migliorare la capacità di adattarci alle diverse esigenze dei clienti rafforzando la nostra peculiarità di offrire un servizio attento e personalizzato».

Sotto, Enrico Ruffilli, amministratore delegato di Uvet Global Business Travel

Uvet Global Business Travel Proprietà: Uvet e American Express Global Business Travel. Risultati 2017: +11% in volume rispetto al 2016. Presenza sul territorio/Dipendenti: headquarter a Milano e sedi a Torino, Treviso, Bologna, Firenze, Roma; 463 dipendenti. Aree di attività/Dipartimenti: Business Travel, Mice & Events, Fleet Management, Gestione note spese, Mobility 360°. Affiliazione network internazionale: American Express Global Business Travel. Novità: lancio della piattaforma Umove, nuove feature sul self booking tool e app mobile, integrazione di nuove piattaforme di risk management, Targit e Power B.I. Sito: www.uvetgbt.com 2018 giugno-luglio |

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Speciale Tmc I player del mercato

Consulenti o venditori? Davide Rosi: «So che ci si aspetta sempre che l’investimento delle Tmc sia sulla tecnologia o sul self booking tool di proprietà, tormentone continuo, ma noi siamo certi che la strada del consulente sia incompatibile con quella del venditore, inevitabile se devi vendere la tecnologia di tua proprietà».

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lavorativa e mezzi di pagamento adeguati, come le carta di credito virtuali, che favoriscono il controllo dei pagamenti e riducono il rischio di frodi». Fa riferimento al volato e alla location, invece, Emanuel Segre. «Ritengo un settore interessante per il saving quello aereo, perché si possono oggi estrapolare solo i servizi desiderati. Attenzione, però, in quanto si corre il rischio di acquistare anche servizi di cui non si ha effettivo bisogno. Altro settore interessante per il saving è l’hôtellerie. La scelta della location “migliore” nella quale soggiornare infatti è strettamente legata alla distanza rispetto al luogo di lavoro e il nostro consiglio è quello di verificare sempre la localizzazione delle strutture senza focalizzarsi in modo ossessivo sulle stelle per non spendere poi molto in trasferimenti». «Come evidenziamo da alcuni anni

dotta nel far viaggiare il dipendente nel modo migliore, nei tempi previsti e in maniera efficiente», conclude Enrico Ruffilli, mettendo in stretta relazione il risparmio con la traveller centricity. «Il concetto di

attraverso la nostra Business Travel Survey che presentiamo congiuntamente a The European House Ambrosetti, grazie all’ottimizzazione delle travel e mobility policy abbiamo garantito una significativa riduzione delle spese per trasferte alle nostre aziende clienti che si è tra-

saving si evidenzia con una gestione ottimale della politica di mobilità dell’azienda, in funzione della tipologia di viaggiatore, al fine di massimizzare sempre le necessità della singola trasferta o del dipendente. Sia per cluster sia per singoli utenti, siamo in grado di massimiz-

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Blue Team Travel Group Proprietà: l’azienda è guidata da Roberto Valenti, Marco Rinaldo e Simona Annoni. Presenza sul territorio/Dipendenti: 16 uffici sul territorio italiano e una presenza internazionale con uffici in Svizzera e negli Stati Uniti (Jersey City); circa 240 dipendenti. Aree di attività/Dipartimenti: Business Travel, Leisure, Affiliation Programs, Mice, Technology & Reporting. Affiliazione network internazionale: FCM. Novità: acquisizione di Universalturismo, acquisizione dell’agenzia di Viaggi A&N Sbrojavacca S.R.L, partner FCM Travel Solutions per l’Italia. Sito: www.blueteamtravelgroup.it zare il beneficio per i viaggiatori, che si traduce in risparmio e miglioramento delle performance delle loro aziende. Riteniamo che le informazioni siano fondamentali per gestire qualsiasi business e, infatti, a breve rilasceremo il nuovo strumento di reportistica Power BI. Con la sua dashboard gli utenti aziendali possono ottenere una panoramica a 360 gradi che riunisce le metriche più importanti, aggiornata in tempo reale e disponibile su tutti i loro dispositivi. Contemporaneamente stiamo lavorando su analisi predittive assieme all’Università Statale di Milano sulle rotte aeree e le destinazioni maggiormente utilizzate». La Tmc è, dunque, la prima interfaccia con la quale l’azienda si relaziona, quella capace di valutare il livello di presidio di tutti i suoi processi, oltre al grado più o meno elevato dell’approccio culturale alla gestione dei viaggi d’affari. Un partner indispensabile per perseguire un travel management strutturato e un effettivo controllo sulla spesa. Abbiamo visto come siano troppe e complesse le varianti per non considerare come più che mai fondamentali gli aspetti tecnologici, statistici e consulenziali, strutturando il rapporto su un’autentica partnership in logica win-win. l


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IMA 2019

è ai nastri di partenza

La nostra casa editrice ha lanciato la sesta edizione del premio italiano dedicato ai viaggi d’affari. Un appuntamento imperdibile per i migliori operatori del settore turistico, ma anche per i travel manager. Scopri le categorie in gara

a cura della redazione

Seguici! Segui le fasi di IMA sui nostri social con #IMA2019:

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@mission.newsteca

Newsteca

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talian Mission Awards è a quota sei! Newsteca, casa editrice della testata MISSION La rivista dei viaggi d’affari, ha infatti inaugurato la sesta edizione del premio italiano dedicato al business travel. Quest’anno sarà possibile candidarsi a 30 premi, tra cui alcune novità: ad esempio, la Miglior destinazione per i viaggiatori d’affari, che decreterà la località in grado di offrire i migliori servizi per chi viaggia per lavoro. Partecipare al premio IMA è semplice: come nelle passate edizioni, per candidarsi basterà accedere al sito www.italianmissionawards.it e compilare direttamente online il questionario di candidatura relativo alla categoria prescelta. La candidatura è gratuita ed è possibile candidarsi anche a più di un premio. La raccolta dei questionari terminerà il 31 ottobre 2018. In seguito la giuria di IMA, composta da travel manager di vasta esperienza, definirà una short list di finalisti che sarà resa nota entro il 15 dicembre 2018. La premiazione si svolgerà durante una prestigiosa serata di gala, l’11 marzo 2019. Ricordiamo che lo scorso anno il

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premio IMA ha raccolto 109 candidature di travel manager e primarie aziende del settore turistico. Durante la serata di gala conclusiva, alla

quale hanno preso parte 250 attori del mercato del business travel (fra cui più di 50 travel manager), sono stati assegnati 26 premi. l

Le categorie di IMA 2019

• TRASPORTO AEREO • DESTINAZIONI BUSINESS • ALBERGHI • SOCIETÀ DI AUTONOLEGGIO • SITI DI PRENOTAZIONE • TRAVEL MANAGEMENT COMPANY • ASSICURAZIONI • TRAVEL TECHNOLOGIES • TRAVEL MANAGER • Scopri la lista di tutti i premi a pag. 22

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Per informazioni: Newsteca, Segreteria Organizzativa IMA, tel. 02/36599030, e-mail: eventi@newsteca.it, www.italianmissionawards.it


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Autonoleggio Andamento del mercato

Vola il rent a car

Dati in crescita per il quarto anno consecutivo per gli operatori del noleggio auto a breve termine, con aumento dei giorni di affitto dei veicoli, del fatturato e delle pratiche. In salita anche il numero del veicoli nelle flotte. In calo il prezzo medio per noleggio, a causa dell’aumento della concorrenza entre il mercato automobilistico in Italia e in Europa cresce, anche il settore del rent a car mostra segni positivi in termini di noleggi effettuati e in termini di giro d’affari complessivo. I dati resi noti da Aniasa – l’associazione di riferimento per tutti gli operatori a breve termine presenti nel Paese – mostrano che le pratiche sottoscritte nel 2017 sono state il 6% in più rispetto a quelle del 2016, per un numero di giorni aumentato quasi del 7%. Leggermente diversi i numeri relativi a spese e fatturato: se nel 2016 per ogni noleggio si spendevano in media 238 euro, lo scorso anno si è scesi a 217. Parallelamente, il fatturato medio per singolo giorno di auto in affitto (i dati riguardano sempre il breve termine) si è attestato poco al di sotto dei 35 euro contro poco più di 36 euro di un anno prima. A pesare sui dati c’è la competitività del mercato, che ha portato a una

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contrazione del prezzo medio e a una flessione del giro d’affari legato all’attività di replacement, ossia della fornitura di veicoli sostitutivi agli operatori del noleggio a lungo termine. Tutti gli indicatori di questo canale indicano come la contrazione sia avvenuta nella somministrazione di noleggi di lunga durata, a iniziare da mensili e pluri-mensili. Sotto il profilo gestionale, emerge il recupero di efficienza nella flotta, che risulta utilizzata nel 2017 per oltre il 79% del tempo, mentre l’anno precedente era al 76%, interrompendo una lunga serie virtuosa. E il 2018? Secondo gli operatori i noleggi a breve termine dovrebbero crescere con ritmi analoghi allo scorso anno. Avis Budget Group Per il gruppo Avis l’obiettivo 2018 è l’ampliamento della flotta di auto connesse, con l’aggiunta di 6mila tra Peugeot, Citroën e DS più altre

5mila in arrivo entro fine anno in 12 Paesi europei, tra cui Italia. Per le aziende, la connessione avrà come primo vantaggio quella di una maggiore efficienza a livello operativo e della gestione del noleggio. «Utilizzare i dati delle auto connesse e quelli dei viaggiatori ci permette di ottenere un risparmio significativo e un incremento dei margini» ha dichiarato Mark Servodidio, president International Avis Budget Group. «Le informazioni, riportate automaticamente e in tempo reale, eliminano o riducono molti dei compiti manuali del personale a vantaggio di una maggiore efficienza del personale e una migliore manutenzione dei veicoli». A 2 anni dal lancio, la app Avis ha permesso a 360mila utenti di prenotare dallo smartphone il noleggio e i servizi accessori, generando 1,25 milioni di transazioni. Per le aziende, il prodotto di punta è Avis Preferred, che oltre a con-

di Andrea Barbieri Carones

Flotte efficienti Sotto il profilo gestionale, emerge il recupero di efficienza nelle flotte dei rent a car, che risultano utilizzate nel 2017 per oltre il 79% del tempo, contro il 76% del 2016.

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Autonoleggio Andamento del mercato

Automotive in ripresa La crescita dell’autonoleggio va di pari passo con la costante ripresa del mercato automobilistico: nel 2017 le immatricolazioni sono state 1.988.000, in aumento del 7,9% rispetto al 2016.

sentire di accedere ai modelli della gamma premium, consente parcheggi dedicati, buoni sconto e il servizio Fast Track, che permette al dipendente aziendale di ritirare la vettura in pochi minuti e senza code fastidiose. Europcar Mobility Group L’azienda francese ha appena rinnovato la propria ragione sociale, puntando a innovazione tecnologica

e acquisizioni. Il primo trimestre 2018 si è chiuso con un fatturato a livello mondiale di 556 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2017, e un numero di giorni di noleggio cresciuti del 32,6%. Il nuovo nome è simbolo di un processo di trasformazione da “car rental specialist” a provider globale di soluzioni di mobilità a 360 gradi. Negli ultimi anni l’offerta dedicata

Principali indicatori del noleggio breve termine 2017

Fatturato (mld €)

2016

Var. %

1,20

1,17

+3,1

Giorni di noleggio (mln)

34,69

32,45

+6,9

Numero di noleggi (mln)

5,20

4,92

+5,7

6,7

6,6

+1,1

Durata media noleggio (gg) Fatturato per noleggio

232

238

+2,5

Fatturato per giorno di noleggio

34,8

36,1

-3,6

Fatturato per veicolo Flotta media Stazioni di noleggio Fonte: Aniasa

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10.066

10.024

+0,4

119.946

116.875

+2,6

1.019

988

+3,1

ai clienti business è stata arricchita da servizi accessori come il “Telepass Fleet”, che permette di passare al casello senza fare code ed evitando di rendicontare separatamente le spese relative al pedaggio. Entro breve tempo, questo sistema permetterà anche l’accesso all’Area C di Milano. Nel corso del 2017 e nella prima parte del 2018, il gruppo Europcar ha effettuato – o si accinge a effettuare – acquisizioni di aziende specializzate nel car sharing, nei servizi di noleggio auto con conducente e di scooter sharing elettrico. Il Gruppo ha anche realizzato investimenti di minoranza in Snappcar, secondo car sharing peer-to-peer a livello internazionale in Europa, e Wanderio, una piattaforma multimodale di ricerca e confronto di soluzioni di trasporto. Hertz Dollar Thrifty Il 2017 si è chiuso in positivo per il gruppo Hertz, azienda nata negli Usa 100 anni fa e presente in Italia dal 1960. La crescita è stata doppia rispetto a quella complessiva del


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Autonoleggio Andamento del mercato

settore, attestandosi attorno al +6% in termini di fatturato Italia, di giorni di noleggio e di numero di noleggi. «Una piccola contrazione si è avuta nel segmento replacement» spiega l’amministratore delegato di Hertz Italiana Massimiliano Archiapatti «dovuta al fatto che molte aziende di noleggio a lungo termine stanno strutturandosi in modo da effettuare sostituzioni “in casa” delle auto in riparazione perché danneggiate o guaste. In compenso, però, abbiamo avuto un aumento importante del corporate car sharing, per il quale abbiamo dedicato una business unit». Presumibilmente dopo l’estate Hertz lancerà Gold Plus Reward, prodotto destinato alle aziende che permetterà il ritiro di un’auto senza fare coda e di trovare il contratto e le chiavi direttamente in vettura. «Tra le novità estive» continua il manager «c’è l’entrata nella flotta dedicata al breve termine di una trentina di auto Maserati, che hanno arricchito la Selezione Italia by Fun Collection, auto italiane noleggiabili con la formula “marca e modello garantito”, che permette al cliente di prenotare esattamente l’auto che guiderà». B Rent Il 2018 dell’azienda made in Italy nata nel 2011 è all’insegna delle nuove aperture di desk nelle stazioni di Bologna, Firenze e Torino Porta Nuova e nell’aeroporto di Firenze Peretola. A questo si aggiunge una maggiore accessibilità ai servizi grazie a tecnologie smart, a uso e consumo anche delle aziende di intermediazione, che fino a oggi veicolano il 70% delle prenotazioni nazionali. Nel 2017, il fatturato è quadruplicato (circa 7 milioni di euro) con buone prospettive anche per il 2018, visto che il giro d’affari è cresciuto del 200% in pochi mesi. La tecnologia? L’evoluzione passa dal nuovo portale Travel, online dalla scorsa primavera, che rende

Le ragioni della crescita «Ogni previsione è stata alla fine superata. Si è registrato infatti per il settore del noleggio il quarto anno consecutivo di aumenti a doppia cifra, un trend analogo a quello verificatosi nel periodo 2004-2007, con un ampliamento non solo di volumi, ma specialmente di clientela. Si tratta quindi di un nuovo ciclo economico con una differente domanda del bene auto. Il biennio 2016-2017, col volano del super ammortamento, ha visto protagonista anche l’auto aziendale in generale che purtroppo ritorna da quest’anno a un assurdo regime di tassazione, con forte disequilibrio rispetto ai livelli europei. Il super ammortamento non è stato però il solo fattore determinante della crescita del noleggio: domanda turistica e di mobilità business, rinnovo ed ampliamento delle flotte per le aziende, nuova clientela nell’area delle micro imprese e dei professionisti, senza dimenticare il cosiddetto noleggio mid-term (la disponibilità di veicoli da un paio di mesi ad un anno). È bene ricordare che in Italia il comparto dell’automotive ha fatturato nel 2017 circa 189 miliardi, pari a circa l’11% del Pil, e che, nel suo insieme, garantisce alle casse erariali ben 73 miliardi di entrate, pari al 16% del gettito fiscale complessivo, dando lavoro a 1,2 milioni di persone. Terzo anno consecutivo di recupero dei volumi, il 2017 ha visto ben consolidarsi la ripresa del mercato automobilistico, registrando 1.988.000 immatricolazioni, in aumento del 7,9% rispetto al 2016, riportandosi sui livelli del 2010. Un contesto di mercato in cui il noleggio è ora attore protagonista». Massimiliano Archiapatti, presidente Aniasa

più semplici le operazioni di prenotazione e di gestione del noleggio. Sempre in primavera è partito il “Progetto Premium”, dedicato ai clienti di fascia alta, che possono saltare le operazioni burocratiche di check-in e check-out. Locauto Enteprise Per Raffaella Tavazza, vicepresidente di Locauto, il tema della connessione delle proprie auto a noleggio è fondamentale. Così come i servizi per le aziende, di cui Elfast

è il prodotto di punta: «Tra breve ci saranno novità che permetteranno alla clientela business di fruire di un servizio più semplice e veloce. Inoltre stiamo sviluppando formule di noleggio a medio termine, che è una formula sempre più richiesta». Lanciata nel 2017, Elfast è una app che consente di noleggiare un’auto senza dover passare dal banco. I dati? Noleggio 2017 a +8% sul 2016 e dati 2018 in ulteriore crescita alla luce dell’aumento della flotta auto e dei punti di noleggio.

+6% I dati resi noti da Aniasa mostrano che le pratiche di noleggio a breve termine sottoscritte nel 2017 sono state il 6% in più rispetto a quelle del 2016.

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Autonoleggio Andamento del mercato

Fatturato del mercato auto Nel 2017 il fatturato del mercato automobilitistico è stato di 189 miliardi, pari a circa l’11% del Pil.

Tramite la app di Locauto – sul modello di quanto avviene per le auto in car sharing – permette di scegliere e prenotare il mezzo nella stazione più comoda. Una volta raggiunto, le portiere si aprono con un “touch” e l’avviamento avviene con la chiave situata nella portiera. Sicily by Car Con una flotta di circa 20mila veicoli, prosegue l’espansione di Sicily by Car, azienda con quartier generale in Sicilia e attività in tutta Italia e programmi di sbarco in Albania e in Montenegro. Il vero target è la mobilità a emissioni zero, come spiega il presidente Tommaso Dragotto: «Siamo in grado di offrire una nuova modalità di guida a emissioni zero qui in Sicilia». Sicily by car sta infatti puntando a rendere possibile l’utilizzo dell’auto elettrica in regione, grazie all’installazione di colonnine di ricarica in tutte le province. Tommaso Dragotto, presidente Sicily by Car

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Per il corporate, c’è il servizio di convenzione che prevede l’addebito in azienda, senza dover esibire la carta di credito al ritiro della vettura. A questo si aggiunge Priority Card per ridurre i tempi di attesa per il ritiro dell’auto. Sixt Continua l’espansione in Italia di Sixt, con l’inizio delle attività dirette anche a Cagliari e a Olbia. Il tutto con vetture esclusivamente Mini e Bmw. Sixt è anche l’unica società di car rental operante in Italia a poter offrire la nuova Bmw X2, una fra le 8.000 vetture della flotta che l’azienda tedesca gestisce in Italia, in cui è presente da inizio 2017. «E sono ancora in espansione» spiega Michael Meissner, managing director Sixt Italia «in tutti gli oltre 20 uffici che abbiamo nel Paese, con buone prospettive di essere presenti in tutte le principali destinazioni d’affari (e non solo)». Per quanto riguarda le aziende, Sixt offre accordi speciali negoziati di volta in volta che comprendono fatture elettroniche, report periodici e il prodotto “Sixt Unlimited”, per cui i clienti pagano un canone mensile fisso che permette il noleggio di un numero illimitato di auto in tutto il mondo. «Con Sixt SmartStart, invece, offriamo alle aziende un noleggio flessibile direttamente nelle aree parcheggio senza passare dallo sportello; nelle Diamond

Lounge, per finire, i clienti premium hanno a disposizione aree parcheggio vip presso alcuni aeroporti selezionati». Flexible Autos Fra i principali “broker” multibrand del car rental operanti in Italia, Flexible Autos è rappresentata in Svizzera e nell’Italia del nord da Promotravel con cui ha registrato numeri in costante ascesa dall’anno della sua fondazione (il 2012). Chiuso il 2017 con poco meno di 30mila pratiche di noleggio auto effettuate (dato riguardante tutta Italia e con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente), ha iniziato il 2018 in crescita, sempre con l’approccio commerciale del b2b. «I nostri prodotti si trovano esclusivamente nelle agenzie di viaggio» spiega Pasquale Petrossi, con una pluridecennale esperienza nel mondo nell’intermediazione del turismo. «Le aziende che scelgono i nostri servizi puntano soprattutto sul fatto che riusciamo a dare prodotti inclusivi delle coperture assicurative che altre aziende di rent a car non includono, oppure offrono franchigie molto elevate acquistabili in loco e che online non si possono acquistare». Fra i plus c’è il rimborso della franchigia che parte da 5 euro al giorno e copre tutti gli scoperti generalmente non inclusi neanche nelle assicurazioni dei fornitori. l


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News Voli in pillole

Notizie dal mondo del trasporto aereo Lufthansa

Il Gruppo propone nuove tariffe per i canali NDC

Il Gruppo Lufthansa ha lanciato l’NDC Smart Offer, un nuovo schema tariffario riservato ai canali NDC e a quelli di vendita del Gruppo. La nuova offerta prevede uno sconto di ben 20 euro sull’acquisto di ogni biglietto di andata e ritorno con le tariffe Light e Classic. Sarà applicata ai voli in partenza dall’Italia (incluse Milano e Roma) verso alcune destinazioni selezionate in Europa, tra cui gli hub del Gruppo a Francoforte, Monaco, Vienna e Zurigo.

Tap Corporate

Il vettore propone un programma per le Pmi

TAP Air Portugal ha lanciato Tap Corporate, un programma di fidelizzazione rivolto alle Pmi. Ogni volta che i collaboratori dell’azienda volano con TAP, i loro viaggi sono convertiti in Cash Back che potrà poi essere utilizzato per acquistare biglietti o servizi del vettore (fast track, bagagli extra, ingresso nelle lounge ecc.). Il programma è gratuito e non prevede una soglia minima di acquisti per aderire. L’iscrizione può essere fatta online su Tapcorporate.com.

Volotea

La low cost inaugura nuove rotte dall’Italia

Volotea ha inaugurato due nuovi voli bisettimanali da Lamezia Terme verso Genova e Verona. Novità anche su Ancona, dove la low cost ha introdotto un nuovo collegamento per Palermo (il martedì e sabato). Questo volo si è aggiunto a quello che collega la città delle Marche con Cagliari. Proprio da Cagliari, poi, sono stati introdotti collegamenti per Lione e Bordeaux. Bisognerà invece attendere il 17 settembre per l’avvio della rotta Torino-Napoli, operata sei volte alla settimana.

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Informazione pubblicitaria

BTExpert

Newco nel business travel: ecco BTExpert La TMC, nata dal conferimento di dei rami di azienda di Robintur Travel Group, Bononia Viaggi, Planetario BT&I e Boem&Paretti, ha sede a Bologna, è guidata da Paolo Busi e ha 73 consulenti al servizio di circa 2mila aziende clienti

Robintur Travel Group, il Gruppo turistico che detiene anche la più grande rete diretta italiana di agenzie di viaggio, ha reso noto di aver completato il conferimento in BTExpert dei rami d’azienda nel settore business travel. Nasce così una nuova società di travel management che integra quattro realtà con una storica esperienza nei viaggi d’affari e un forte radicamento nel territorio: Bononia Viaggi, attiva nel bolognese fin dal 1969 e trasformata in BTExpert alla fine del 2017; Planetario BT&I, azienda fondata a Reggio Emilia nel 1993 e presente anche a Parma e Brescia, Boem & Paretti, che opera a Udine dal 1951, e Antonietti Viaggi, storico marchio di un’agenzia viaggi di Pordenone nata nel 1946. La sede di BTExpert è a Bologna, mentre sono presenti uffici locali composti da sette team dedicati e situati a Bologna, Reggio Emilia, Parma, Brescia, Pordenone e Udine. Importante il giro di affari, che si avvicina ai 90 milioni di euro realizzati da 73 consulenti al servizio di circa 2mila aziende clienti situate in tutta Italia, che in media realizzano oltre 150.000 trasferte ed eventi all’anno. L’amministratore delegato di BTExpert è Paolo Busi, il presidente Stefano Dall’Ara, mentre il vice presidente è Claudio Passuti. La nuova travel management company è composta da una rete di specialisti nei viaggi d’affari, che offrono consulenza, servizi e tecnologie per il business travel e servizi MICE (Meeting, Incentive, Eventi e Congressi). È partner in Italia di Globalstar Travel Management, multinazionale leader nel Travel Management per clienti globali. La Newco unisce le attività di business travel

conferite a inizio 2017 nella nuova Robintur da Robintur e Planetario. Professionalità della rete di consulenti, innovazione tecnologica, affidabilità e potere contrattuale del gruppo sono i punti di forza di BTExpert, che mira a offrire un supporto “sartoriale” per la gestione ottimale dei costi dei viaggi d’affari per le piccole, medie e grandi aziende del made in Italy, di tutti i settori, che si muovono sui mercati mondiali. Con BTExpert il Gruppo punta a crescere nel business travel, anche con il coinvolgimento di altri operatori del settore con caratteristiche analoghe, aumentando potere d’acquisto ed economie di scala a favore delle aziende clienti. Lo sviluppo di BTExpert si fonda anche su un piano di investimenti in tecnologie e nuovi processi, avviato a inizio 2017, per assicurare la massima accessibilità, flessibilità e rapidità di erogazione dei servizi: self booking tool proprietari, travel tool e un nuovo motore che integra i software gestionali sono i primi servizi innovativi che BTexpert sta già offrendo al mercato.

Per informazioni www.btexpert.it

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In viaggio assicurati Sicurezza Polizze assicurative

Copertura in caso di malattia o infortunio, rimborso per annullamento del viaggio o perdita del bagaglio. Sul mercato sono disponibili numerosi prodotti studiati espressamente per il business traveller: polizze multirischio che coprono il cliente da diversi sinistri o possibili spese impreviste di Andrea Barbieri Carones

Salute al primo posto Il 65% dei viaggiatori europei individua i problemi di salute come il primo motivo di copertura. In Italia questa percentuale scende al 49%. Fonte: 18° barometro vacanze Ipsos-Europ Assistance

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iaggiare tranquilli e coperti. Questo quanto messo in campo dalle varie compagnie di assicurazione, che nel settore del “travel” hanno diversi prodotti a tutela del viaggiatore, spesso senza distinzione sui motivi che lo spingono allo spostamento da casa, sia esso di lavoro o di piacere. La polizza viaggio è un prodotto assicurativo “multirischio”, ossia composto da diverse garanzie che coprono il cliente da diversi possibili sinistri come la perdita del bagaglio o l’annullamento del viaggio o da diverse possibili spese impreviste come quelle mediche. Uno studio effettuato dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza ha analizzato i prodotti di varie compagnie, evidenziando che spesso vengono proposte anche garanzie che si allontanano dalla tipicità del prodotto, come la responsabilità civile, la

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tutela legale o la protezione della casa durante il periodo del viaggio. L’analisi di Facile.it Un’analisi effettuata da facile.it – sito di comparazione dei servizi e broker– su elaborazione di dati provenienti da Istat, Doxa e compagnie assicurative ha mostrato che la sola copertura medica ha un valore potenziale di quasi 400 milioni di euro l’anno, tenendo presente che i premi da pagare variano non solo in base al tipo di copertura richiesta ma anche ai massimali, alla lunghezza del soggiorno e alla destinazione del viaggio. Allianz Global Assistance La compagnia tedesca – presente in 34 Paesi del mondo – mette in campo Easy Biz, un prodotto studiato su misura per i dipendenti delle aziende in viaggio di lavoro, che

prevede la sostituzione dell’assicurato con un collega in caso di interruzione della missione per infortunio o malattia. La copertura tocca l’assistenza sanitaria, il pagamento delle spese di prolungamento del soggiorno o il pagamento del viaggio di un familiare. «I nostri clienti – spiega Renato Avigliano, regional sales director Allianz partners sud Europa – hanno la possibilità di scaricarsi una app, attraverso la quale possono comunicare in tempo reale con la no-

Renato Avigliano


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Sicurezza Polizze assicurative

stra azienda avvertendo in caso di sinistro urgente. Il classico esempio è la richiesta di invio di farmaci urgenti. Un elemento che non viene considerato dalle aziende è che quando il business traveller è in viaggio, la polizza si occupa dei familiari che sono a casa. Il mercato è in crescita e può crescere ancora, soprattutto grazie alle agenzie e alle Tmc, che giocano un ruolo chiave». Un dato su tutti: solo il 16% degli italiani ha una polizza oltra alla copertura rc auto. Europ Assistance Sul totale delle polizze “travel” vendute annualmente, i prodotti dedicati al business travel sono il 6%. L’offerta di Europ Assistance Italia per il BT si articola su due “prodotti di punta” che vengono costantemente rinnovati in base alle mutevoli esigenze delle aziende. Il primo è Viaggi Nostop Lavoro, dedicato ai liberi professionisti che viaggiano per affari. «Garantisce l’assistenza sanitaria h24 in tutto il mondo, il pagamento delle spese mediche farmaceutiche ed ospedaliere fino a un massimale di 250.000 euro» dice Gianluca Zanini, Chief sales, marketing and communication officer di Europ Assistance Italia. «È inclusa una garanzia dedicata al bagaglio e agli effetti personali durante il viaggio, oltre all’assistenza al nucleo familiare convivente e all’abitazione. La polizza offre la possibilità di inserire alcune garanzie integrative». Il secondo prodotto è Business Pass, dedicato alle aziende con personale spesso in viaggio. «Viene venduto tramite broker o agenti e

Gianluca Zanini

Ma gli italiani sottoscrivono le polizze? L’assicurazione di viaggio? Gli italiani sono ancora restii a firmare una polizza di copertura rischi, forse per una scarsa percezione della reale presenza di tali rischi durante un viaggio, che si di lavoro o di piacere. Questo il risultato base confermato dai dati del 18° barometro vacanze Ipsos-Europ Assistance. Dopo un’ampia panoramica sul mondo dei viaggi leisure, l’azienda presente sul mercato italiano fin dal 1968 elenca i rischi che vengono maggiormente percepiti da chi viaggia: il 65% di chi fa i bagagli e parte (le percentuali si riferiscono all’Europa) individua i problemi di salute come il primo motivo di copertura, a pari merito con il possibile guasto del veicolo con cui si viaggia. A seguire, i problemi riguardanti la casa (64%). A livello italiano, tali percentuali scendono – rispettivamente – al 41%, al 49% e al 39%. La statistica complessiva indica che chi in Europa dichiara di non sottoscrivere una polizza di assicurazione viaggio, lo fa perché la ritiene troppo costosa (il 33% in crescita rispetto allo scorso anno) mentre – e questo è un dato positivo per il comparto – diminuisce la percentuale di chi ha poca percezione della copertura e risponde di “non averci pensato” (30%). Una percentuale che si alza molto proprio per gli italiani che indicano questo come il motivo principale della mancata copertura. Per la maggioranza dei viaggiatori intervistati (48%) la compagnia di assicurazioni rimane il punto di riferimento per la sottoscrizione di una polizza viaggio con cenni di salita per la figura dell’agente di viaggio (+1% Vs 2017), dell’agenzia di viaggio online (+1%) del vettore aereo (+1%) e del servizio di prenotazione online della propria struttura ricettiva (+1%). Stabili i “must have” dell’assicurazione viaggi. Non si può rinunciare, nel sottoscriverla, alla copertura sanitaria (62%), alla garanzia di annullamento del viaggio (51%) e al rientro sanitario (50%). Cresce l’importanza della copertura in caso di danni imprevisti (+1), di danni alla vettura a noleggio (+1) e di porti o scali non effettuati (+1). Per gli italiani la perdita o il ritardo nella consegna dei bagagli rimangono un elemento di grande importanza (indicato nel 36% dei casi), ma anche la copertura sanitaria, così come la garanzia di annullamento del viaggio sono elementi indispensabili nella polizza. ha un’ampia gamma di garanzie che possono essere scelte dal cliente per costruire la polizza in base alle proprie esigenze. Garantisce l’assistenza sanitaria h24 in tutto il mondo, la consulenza medica telefonica, il rientro sanitario nel paese di origine, il pagamento delle spese mediche, farmaceutiche ed ospedaliere fino a un massimale di 500.000 euro, l’assistenza tecnica al veicolo durante gli spostamenti da e per l’aeroporto, l’assistenza al nucleo familiare convivente, la tutela legale in Europa, la responsabilità civile verso terzi e la garanzia Infortuni in viaggio». Axa Nel 2017 la compagnia francese ha quasi raddoppiato le coperture assi-

curative corporate, passando dai 99.705 euro del 2016 ai 196.793 dello scorso anno. L’azienda propone ai suoi clienti il prodotto Travel for business, che assicura una copertura a 360 gradi e la possibilità di personalizzare e modulare sia le garanzie sia i massimali. «L’offerta a disposizione dei clienti prevede garanzie opzionali acquistabili singolarmente, in ab-

L’importanza del bagaglio Per il 36% degli italiani la perdita o il ritardo nella consegna dei bagagli è un elemento di grande importanza. Fonte: 18° barometro vacanze Ipsos-Europ Assistance

Guido dell’Omo

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Sicurezza Polizze assicurative

In viaggio con Imaway È nata Imaway, la nuova assicurazione di viaggio online della compagnia IMA Italia Assistance. Acquistabile direttamente online, questa polizza offre, oltre alle garanzie di spese mediche, assistenza in viaggio, infortuni, tutela legale e protezione bagaglio, anche l’annullamento per gravi motivi, tra cui il terrorismo. È disponibile in due versioni, viaggio singolo e multitrip annuale. Tra le garanzie principali compaiono le spese mediche fino a 5 milioni di euro, l’assicurazione sul bagaglio fino a 2000 euro, la copertura dell’annullamento del viaggio fino a 2000 euro. Sono inclusi inoltre l’assistenza H24, il rimpatrio e il pagamento diretto delle spese ospedaliere.

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binamento al prodotto base di Assistenza in viaggio, quali le spese mediche in viaggio, la copertura del bagaglio, gli infortuni di volo e di viaggio, la responsabilità civile verso terzi e tutela legale» dice Guido dell’Omo, head of sales – travel & retail sectors Axa Partners Group Southern Europe. Le polizze vengono emesse direttamente sul portale dedicato http://trade.axa-assistance.it/. Un’altra offerta Axa è invece Fizzy, assicurazione di viaggio acquistabile in rete e che copre il passeggero – indennizzandolo automaticamente – in caso di ritardo del proprio volo. Del resto, una sentenza della Corte di Giustizia Ue ha affermato che i vettori aerei sono tenuti a risarcire le aziende degli eventuali danni subiti dai propri business traveller in caso di ritardo. Con Fizzy, l’indennizzo si applica se il volo ha più di 2 ore di ritardo e avviene appena l’aereo atterra. La tecnologia blockchain consente anche di calcolare l’entità del rimborso in anticipo senza che il cliente debba compilare alcun modulo. L’indennizzo non dipende dalla motivazione del ritardo.

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Aig La compagnia Americana fondata negli Usa nel 1919 propone premi assicurativi da 5 euro al giorno per chi viaggia in Italia per una settimana o più. Il contraente di “Polizza Viaggio Singolo” può essere anche un’azienda, che può coprire così i propri dipendenti. Copre l’assistenza medica del viaggio grazie a una centrale operativa attiva 24 ore su 24, che può organizzare trasporti d’emergenza e ricoveri ospedalieri in tutto il mondo pagando direttamente le spese. La polizza Aig copre anche lo smarrimento, il furto o il danneggiamento del bagaglio, l’annullamento o l‘interruzione del viaggio. Marsch Per Marsch, l’offerta di coperture business travel in ambito corporate può essere raggruppata in due macro categorie: da un lato le soluzioni long term travel, pensate per chi rimane all’estero per lavoro per più di un anno; dall’altro i prodotti short term travel, sviluppati per i lavoratori che viaggiano frequentemente all’estero, ma per periodi inferiori ai 12 mesi. Nel caso dei long term travel, le soluzioni più utiliz-

zate sono quelle relative al rimborso delle spese mediche (estensibili anche al nucleo familiare), le coperture solo assistenziali (relative alla gestione di crisi locali, ai rimpatri, alle evacuazioni d’emergenza e quelle miste, che includono il rimborso delle spese mediche, gli infortuni, la responsabilità civile, la protezione del bagagli e la tutela del viaggio; coperture miste compaiono anche tra le soluzioni più diffuse in ambito short term travel, insieme a quelle relative alla sola tutela del viaggio. «Tutte le soluzioni citate possono essere strutturate tramite polizze collettive, stipulate direttamente dalle aziende, o rese disponibili singolarmente ai dipendenti. In entrambi i casi, le compagnie che forniscono il servizio permettono l’accesso a diverse funzionalità attraverso il sito Internet o via app consentendo, anche in mobilità, di verificare la propria posizione assicurativa individuale, di accedere ai contatti delle centrali operative e dei

Cristiano Dalgrosso

centri medici convenzionati in tutto il mondo e di attivare i contatti di emergenza con un semplice tasto» spiega Cristiano Dalgrosso, Head of Consumer and Commercial, Marsh Continental Europe e Affinity and Employee Health & Benefits Leader, Marsh S.p.A. Per quanto riguarda il mercato, il trend su questi tipi di coperture vede un’importante crescita anno su anno, a conferma della loro sempre maggiore diffusione, sia all’interno di soluzioni elaborate dalle aziende per i propri dipendenti sia a livello di soluzioni scelte dai singoli individui. l


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Pericoli globali Studi e ricerche Risk management

Rischi ambientali, attacchi cyber e frodi informatiche, disparità economiche, tensioni geopolitiche: secondo il Global Risks Report 2018, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con la società Marsh & McLennan Companies, sono queste le principali minacce nel mondo

di Arianna De Nittis

Attacchi costosi Il costo degli attacchi cyber per le aziende continua a crescere. Si stima che nei prossimi cinque anni raggiungerà ben 8 trilioni di dollari a livello globale. 30

uali sono le principali minacce globali? Secondo la tredicesima edizione del Global Risks Report, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con Marsh & McLennan Companies, a preoccupare gli esperti sono soprattutto i rischi ambientali (eventi meteorologici estremi, disastri naturali, cambiamenti climatici). Si tratta di una tendenza che prosegue ormai da qualche anno e che prevale sulle ansie per l’andamento dell’economia, che hanno invece dominato il report nelle sue prime edizioni. Oltre ai rischi ambientali, vi sono

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anche altre aree di preoccupazione: la vulnerabilità agli attacchi cyber, le tensioni geopolitiche e la disparità economica, inserita al terzo posto tra i driver dei rischi globali nei prossimi dieci anni. Vediamo queste voci in dettaglio. S.o.s ambiente Estremizzazione delle temperature e degli eventi meteorologici, progressiva e rapida perdita della biodiversità, inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua. E ancora, fallimento delle politiche di adattamento e mitigazione del rischio ambientale e impatto dell’impegno alla

riduzione delle emissioni di anidride carbonica: i fattori di rischio legati all’ambiente sono largamente presenti nel Global Risks Report 2018. E la minaccia è in prospettiva ancora più grave se si considera la possibile interconnessione tra i diversi rischi di tipo ambientale e tra questi e criticità di diversa tipologia, come le crisi nelle forniture d’acqua, le migrazioni involontarie o l’interruzione nell’operatività delle infrastrutture critiche a seguito di eventi meteorologici estremi. Tra gli eventi estremi compaiono sicuramente gli uragani che nel corso del 2017 hanno colpito a più riprese il sud-est degli Usa. In tema di aumento delle temperature, poi, lo scorso anno si sono registrati valori record in Europa Meridionale, Africa e Sud America. Anche la California ha registrato temperature elevatissime, responsabili di una perdurante siccità e di un forte incremento degli incendi rispetto alla media degli ultimi dieci anni (+46%). Tra l’altro, le ondate di calore rischiano di mettere in pericolo il sistema agricolo, già pesantemente provato dalle monocolture: secondo la Fao, oltre il 75% del cibo mondiale proviene da sole dodici piante e da cinque specie animali. Sono inoltre stimate in crescita le possibilità di una grave crisi di produzione del mais, soprattutto nel caso in cui eventi avversi colpiscano contemporaneamente Cina e Stati Uniti, i due principali produttori a livello mondiale. Concludiamo con il problema dell’inquinamento: a detta dell’Oms la scarsa qualità dell’aria è responsabile di un decimo dei decessi a livello globale. Inoltre, il 90% degli


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Studi e ricerche Risk management

Il Global Risks Report Questo studio è stato realizzato grazie alle analisi dei rischi globali compiute da una rete di esperti del World Economic Forum in tutto il mondo. Contribuiscono all’indagine, inoltre, le rilevazioni dell’annuale Global Risks Perceptions Survey, che coinvolge oltre 1000 intervistati.

Fonte: Global Risks Report 2018

abitanti del pianeta vive in aree gravemente inquinate. Vi sono infine numerosi rischi per la salute che non sono stati compresi nella loro interezza. È il caso, ad esempio, della grande quantità di rifiuti plastici che si trova nelle acque di tutto il mondo (secondo le stime, circa 8 milioni di tonnellate ogni

anno) e che arriva sempre più spesso sulle nostre tavole: alcuni studi affermano che l’83% dell’acqua di rubinetto che utilizziamo tutti i giorni è contaminata da fibre di micro-plastica. Disparità economiche Il Global Risks Report 2018 pone le

diseguaglianze economiche al terzo posto tra le minacce mondiali nel corso dei prossimi 10 anni. Infatti, benché a livello globale si sia assistito a un riduzione delle disparità, il contesto cambia completamente quando si guarda all’interno delle singole realtà nazionali: secondo il Fmi, il 53% dei Paesi ha registrato 2018 giugno-luglio |

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Studi e ricerche Risk management

Pensate che, nel 2018, il rischi connessi ai seguenti aspetti aumenteranno o diminuiranno rispetto al 2017? Scontri politici o economici – Frizioni tra grandi potenze

6%

53%

40%

Conflitto o incursione militare fra stati

20%

60%

19%

Piani di conflitti regionali nelle grandi potenze

19%

58%

20%

Indebolimento di norme e accordi commerciali multilaterali

7%

Perdita di fiducia nelle alleanze per la sicurezza collettiva

6%

Indebolimento del coordinamento politico globale sul cambiamento climatico

20%

53%

27%

14%

Significativo calo

20%

51%

26%

16%

39%

Parziale diminuzione

Nessun cambiamento

Parziale incremento

19%

Significativo incremento

Fonte: World Economic Forum Global Risks Perceptions Survey 2017-2018

300mila Pc sotto assedio Gli attacchi informatici sono un fenomeno molto rilevante. Basti pensare a WannaCry, che ha colpito ben 300mila computer in 150 Paesi.

nel corso degli ultimi trent’anni un aumento nella diseguaglianza di reddito, un trend particolarmente marcato nelle economie più avanzate. In più, le difficoltà di oggi potrebbero essere alla base di problemi ancora più gravi nel lungo periodo: l’elevato indebitamento, insieme a risparmi insufficienti e alla mancanza di programmi adeguati per la pensione integrativa, potrebbe mettere un crescente numero di persone a rischio povertà. Lo ha rilevato di recente anche il Censis riguardo ai giovani italiani con carriere lavorative discontinue o caratterizzate da lavori poco qualificati. Aumentano i nazionalismi Le difficoltà economiche hanno orientato l’opinione delle comunità più colpite in favore di formazioni populiste e “uomini forti”: è il caso ad esempio della vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali americane. Spesso a queste figure politiche sono associati programmi che si richiamano più o meno esplicitamente alla propria nazione. Il ritorno dei nazionalismi, però, costi-

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tuisce un rischio da non sottovalutare in ambito geopolitico. Tra le possibili criticità compare, ad esempio, un sempre minor approccio multilaterale ai problemi globali, messo profondamente in crisi dalla progressiva affermazione di politiche basate su decisioni unilaterali – come il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sull’ambiente o dalla Trans-Pacific Partnership (TPP), o la recente polemica che vede contrapposti gli stessi Stati Uniti e l’Unione Europea sull’applicazione di dazi all’importazione di acciaio e alluminio. Sempre più forti i cyber criminali Nell’ultima edizione di questo studio le minacce tecnologiche hanno un ruolo importante: gli attacchi cyber (che sono raddoppiati di numero negli ultimi cinque anni) e il furto di dati, infatti, compaiono tra i primi cinque rischi in termini di probabilità. Le azioni dei cyber criminali sono in aumento a causa del crescente numero di oggetti connessi tra loro e alla rete Internet: nel

2017 erano 8,4 miliardi e si prevede che supereranno i 20 miliardi entro il 2020. In più, è in crescita la tendenza a rivolgere gli attacchi verso infrastrutture e settori industriali strategici: ad esempio, WannaCry ha colpito ministeri, ferrovie, banche, operatori di telecomunicazioni, fornitori di energia, case automobilistiche e ospedali in tutto il mondo. È sempre più viva la preoccupazione che i cyber criminali possano arrivare a causare l’interruzione di sistemi vitali per il funzionamento della società. Le tecnologie, però, potrebbero causare rischi anche in assenza di cyber attacchi: le crescenti digitalizzazione e automazione, infatti, potrebbero aggravare il livello di disoccupazione e accentuare il divario economico tra le classi sociali. Ma i rischi sono sistemici Le aziende hanno imparato ad affrontare quei rischi che possono essere isolati e gestiti con i tradizionali sistemi di risk management. Affrontare rischi complessi e interconnessi, però, è molto più difficile. Secondo il Global Risks Report 2018, il concretizzarsi di una minaccia all’interno di un sistema complesso può tradursi non tanto in un danno incrementale, ma portare a un suo collasso generalizzato o, in alternativa, a una transizione verso un nuovo status quo non ottimale. È per esempio il caso della recente crisi finanziaria globale che, benché non abbia causato un crollo totale del sistema, ha indubbiamente portato a una serie di cambiamenti, anche rilevanti e duraturi, in ambito economico, sociale, politico e geopolitico. E mentre questi (e altri) cambiamenti si verificano a un ritmo sempre più veloce, i sistemi sui quali facciamo quotidianamente affidamento mostrano sempre più spesso segni di sofferenza, tanto da non poter escludere la possibilità che uno o più di questi collassino in futuro. l


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News Hôtellerie

Novità dal mondo alberghiero Autograph Collection Hotels La catena ha aperto una struttura a Roma

Autograph Collection Hotels, la collezione di hotel indipendenti del gruppo Marriott International, ha annunciato l’apertura del The Pantheon Iconic Rome Hotel, nel centro della capitale. Arredata dal noto designer milanese Marco Piva con marmi e motivi circolari ispirati al Pantheon, la struttura offre 79 camere, tra cui 20 suite. A disposizione degli ospiti vi sono il ristorante Dionysus (una stella Michelin) e il Divinity Terrace Lounge Bar, dotato di una spettacolare terrazza panoramica.

InterContinental Hotels & Resorts Debutto in Bulgaria con un hotel di 194 camere

InterContinental Hotels & Resorts debutta in Bulgaria con l’InterContinental Sofia, nel centro di Sofia. Dotata di 194 camere, la struttura esprime lo spirito della città, dalla statua di una ragazza con un dente di leone nella lobby, fino alle influenze architettoniche degli anni 60 nelle stanze. A disposizione dei viaggiatori d’affari c’è un piano dedicato ai meeting con 240 posti. Gli ospiti possono accedere anche alla Club InterContinental Lounge, dove è possibile lavorare, rilassarsi e consumare pasti leggeri. Completano l’offerta un business center e una palestra aperta 24 ore su 24.

Hilton

Il Gruppo è sempre più green

Hilton rafforza il suo impegno per l’ambiente: entro la fine del 2018, i 650 hotel del gruppo elimineranno oltre 5 milioni di cannucce e 20 milioni di bottiglie di plastica, sostituendole con materiali biodegradabili. Messe in fila una a una, le cannucce rimosse dal gruppo quest’anno supererebbero la lunghezza della Senna. L’impegno fa parte dei nuovi obiettivi globali di Hilton per riuscire a dimezzare il proprio impatto ambientale e, al contempo, raddoppiare l’investimento a livello sociale entro il 2030.

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L’ospitalità del futuro Catene alberghiere Nuove tendenze

Nell’era della globalizzazione, il mercato dell’ospitalità si fa al contrario sempre più atomizzato e si disperde in mille rivoli diversi in nome di un prodotto all’insegna della crescente personalizzazione: sperimentazioni e novità di un primo scorcio di 2018 particolarmente di Massimiliano Sarti

Nuovo concept all’insegna della multifunzionalità per gli hotel europei a marchio Crowne Plaza

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avvento della sharing economy, la rivoluzione ecommerce, le esigenze delle nuove generazioni e di una domanda sempre più trasversale, che mescola continuamente esigenze business e leisure... Il mondo cambia a grande velocità e con esso le richieste di chi non è più solo alla ricerca di hotel standardizzati, dove ogni elemento rimane identico a se stesso in qualunque destinazione e contesto. Molti viaggiatori, anche

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corporate, chiedono oggi di assaporare almeno in parte l’esperienza del territorio in cui si recano, di prenotare camere differenti a seconda della lunghezza e della tipologia del viaggio, di frequentare spazi in cui al contempo lavorare e socializzare insieme agli altri ospiti e alle persone del luogo, di veder persino in qualche modo riconosciuto il proprio impegno e la propria vocazione verso un mondo più green ed eco-sostenibile. Quasi pa-

radossalmente, nell’era della globalizzazione imperante, il mercato si fa insomma più atomizzato, disperdendosi in mille rivoli differenti, in nome di un servizio che prova a essere sempre più personalizzato e costruito attorno alle esigenze, se non di ogni singolo individuo, almeno di una serie di cluster specificamente determinati. Lo testimoniano le numerose iniziative che gruppi alberghieri grandi e piccoli, compagnie affermate e promettenti


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Catene alberghiere Nuove tendenze

start-up, stanno lanciando in un primo scorcio di 2018 dai tratti particolarmente effervescenti. Annunci all’Itb di Berlino In occasione dell’Itb di Berlino, il gruppo Radisson (già Carlson-Rezidor) ha per esempio ufficializzato il cambio di nome, voluto al fine di capitalizzare al meglio la forza del proprio marchio più conosciuto, con l’intento di razionalizzare gli investimenti online e migliorare la “brand awareness”. La stessa realtà, oggi di proprietà della holding cinese Hna, ha inoltre presentato il nuovo marchio Radisson Collection che, sulla scia di quanto già fatto con successo da altre major dell’hôtellerie, si propone come brand di affiliazione soft per hotel indipen-

A sinistra, uno spazio di coworking presso il The Millennials di Tokyo. Si tratta del primo esempio di hotel capsula, ma upscale

denti e dal carattere deciso. Ma se fino a qui rimaniamo ancora nella tradizione del main stream alberghiero, più interessante forse appare la novità Vienna House (una trentina di hotel in otto Paesi europei, ndr). Sempre all’Itb, l’operatore austriaco, di proprietà della holding tailandese U City, ha infatti annunciato un nuovo marchio dal concept ibrido: Vienna House R.evo si trova a metà strada tra un albergo tradizionale e un aparthotel, adatto sia ai soggiorni brevi, sia a quelli lunghi, con camere standard, stanze in stile ostello, appartamenti-studio e spazi di co-working aperti agli ospiti e ai residenti. Lo staff R.evo aiuterà inoltre i clienti a riempire il frigo delle proprie camere con prodotti di negozi e fornitori locali. La proposta sarà quindi completata da formule di e-bike e e-car sharing, nonché da offerte f&b pop-up dedicate ai trend del momento. Il primo Vienna House R.evo dovrebbe essere presto inaugurato nel centro di Monaco di Baviera, dove la compagnia sta attualmente sviluppando una struttura da oltre 600 camere. All’insegna della multifunzionalità è poi anche il nuovo concept Crowne Plaza, pensato per gli hotel europei dallo studio di design Conran and Partners presentato ancora una volta durante la settimana dell’Itb.

Alla base del progetto, ambienti comuni modellati sull’idea di una piazza pubblica, dove ospiti e residenti locali potranno lavorare e socializzare, sfruttando al contempo spazi con schermi touch screen e un’ampia offerta f&b. Previste pure aree eventi e zone di co-working, mentre le camere risponderanno a un disegno tri-funzionale, declinato sulle esigenze di lavoro, relax e riposo notturno. Ambienti social, ma non troppo Come sempre, però, quando una tendenza diventa di moda, c’è chi pensa già al trend opposto. Gli spazi multifunzionali a elevata interazione sociale e aperti ai residenti sono il mantra del momento? Allora vuol dire che si schiudono opportunità per ambienti comuni più appartati, dove dare l’opportunità agli ospiti di rilassarsi lontani dal brusio delle folle. Il Kimpton Hotel Monaco Portland, racconta per esempio il New York Times, offre da qualche tempo una stanza della tranquillità (quiet room), dotata di poltrona e lampada da lettura, in cui i clienti possono leggere o meditare per una trentina di minuti, godendo di un momento di perfetta privacy. Altro spazio oggi parecchio gettonato dagli amanti della tranquillità

Quasi un aparthotel Vienna House R.evo si trova a metà strada tra un albergo tradizionale e un aparthotel, adatto sia ai soggiorni brevi, sia a quelli lunghi, con camere standard, stanze in stile ostello, appartamentistudio e spazi di co-working aperti agli ospiti e ai residenti.

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Catene alberghiere Nuove tendenze

vanderia. La prima struttura aprirà a breve a Singapore, dove il prezzo per un letto dovrebbe partire da circa 26 dollari a notte. Ma Bharati pensa di espandersi anche a Berlino, Tokyo e in Estonia prima della fine dell’anno, per poi provare a svilupparsi in ulteriori dieci città internazionali nel 2019.

Quiet room Negli Usa, il Kimpton Hotel Monaco Portland offre da qualche tempo una stanza della tranquillità dotata di poltrona e lampada da lettura in cui i clienti possono leggere o meditare per una trentina di minuti, godendo di un momento di perfetta privacy.

Sopra, il progetto di una camera della catena Vienna House R.evo: strutture a metà tra alberghi tradizionali e aparthotel

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sono quindi le librerie, che sempre più spesso fanno capolino in molte strutture a stelle e strisce. Ma alcuni hotel sono costretti a mosse simili persino dallo stesso successo delle proprie iniziative: Il Silo Hotel di Città del Capo, in Sudafrica, dopo aver inaugurato una terrazza con piscina e bar a marzo 2017 si è per esempio trovato costretto a chiuderne metà, per assicurarne il tranquillo godimento agli ospiti delle proprie 28 camere. Nella cara vecchia Europa, infine, il Shelbourne di Dublino sta pensando di aprire per la prossima primavera un bar privato, riservato esclusivamente ai propri clienti. Tra sharing economy e concept inediti Altro tema caldo è quello della sharing economy, che ha reso gli affitti brevi un business appetibile anche per molti player internazionali dell’hôtellerie. Marriott non è infatti la prima compagnia che prova a elaborare un’offerta ad hoc: AccorHotels da tempo mette a disposizione la proposta Onefinestay, mentre Hyatt è presente sul mercato con il marchio Oasis. La novità sta nel fatto che il nuovo progetto Marriott, elaborato in collaborazio-

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ne con la società di gestione appartamenti Hostmaker e attualmente in fase di test negli Usa, è stata inclusa all’interno dei 30 marchi già esistenti della compagnia. Il suo nome, Tribute Portfolio Homes, prende direttamente le mosse da un soft brand ereditato da Starwood, che attualmente dispone di 28 strutture a livello globale. L’obiettivo in questo caso, ha spiegato al magazine online Skift il ceo di Hostmaker, Nakul Sharma, è quello di garantire «un’esperienza senza soluzione di continuità a tutti gli ospiti che accedono alle piattaforme di prenotazione Marriott». Dall’Oriente arriva invece un’idea originale che si rivolge sostanzialmente al segmento opposto del mercato: il bacino dei giovani imprenditori, soprattutto provenienti dai Paesi emergenti, che spesso non hanno la disponibilità economica necessaria a soggiornare nei costosi hotel tradizionali dei più importanti centri della finanza internazionale. Fondato dall’imprenditore Vikram Bharati, si legge su cncb.com, il gruppo Tribe Theory propone così hotel capsula con spazi di co-working e una serie di amenities, inclusi il wi-fi, la colazione e i quotidiani gratuiti, nonché il servizio di la-

Hotel capsula, ma upscale Proprio queste strutture nate in Giappone alla fine degli anni Settanta, e pensate per soggiorni economici in semplici cubicoli con letto, stanno sperimentando oggi nuove ibridazioni volte a riposizionarne l’offerta verso l’alto. A Tokyo verrà infatti inaugurato a breve, dallo sviluppatore nipponico Global Agents, il secondo hotel The Millennials, che mira a collocarsi nel segmento upscale, grazie a una proposta lifestyle e a un accentuato utilizzo della tecnologia. Le sue oltre 120 camere-cubicolo saranno in particolare dotate di un iPod, in grado di automatizzare e personalizzare tutte le funzioni dello spazio a disposizione degli ospiti: dalla luce all’aria condizionata, fino all’inclinazione dei materassi. Il terzo e il quarto piano dell’edificio su cinque livelli saranno inoltre arricchiti da ambienti social (lounge, cucina comune e spazi di co-working inclusi), che offriranno pure il caffè gratuito per tutta la giornata e birra artigianale free durante l’happy hour pomeridiano. Il tutto mentre persino in Italia questa formula comincia a fare la propria comparsa. E non solo negli aeroporti, dove già da qualche tempo esistono ambienti ad hoc per i viaggiatori in transito tra un volo e l’altro. Persino in un centro urbano come Milano aprirà a breve Ostelzzz, su iniziativa della start-up varesina ZzzleepandGo, già a monte di progetti simili negli scali di Malpensa e Orio al Serio. Situato non troppo lontano dalla stazione Centrale, si tratta di un hotel capsula sviluppato su una superficie di 1.100 metri


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Catene alberghiere Nuove tendenze

quadrati, per un totale di 100 posti letto, inclusa anche qualche camera standard. Le ultime frontiere dei servizi alberghieri Il panorama sulle nuove tendenze dell’hôtellerie non può infine non includere anche le più originali novità in tema di servizi ai clienti. Interessante appare, in particolare, un’inedita modalità di gestione delle attività di housekeeping che arriva dagli Usa: la rinuncia alla pulizia quotidiana della camera, in cambio di uno sconto al ristorante dell’albergo o di qualche punto in più del programma fedeltà. Allo Sheraton Seattle, racconta un recente articolo del New York Times, la proposta sarebbe attiva ormai dal lontano 2008: ai clienti, disposti a privarsi del servizio housekeeping per tre giorni consecutivi, vengono offerti in alternativa 500 punti Starpoints o 5 dollari inclusi in una gift card f&b. E il successo sarebbe tale, soprattutto tra i business traveller, che Marriott International (nel frattempo diventata proprietaria del gruppo Starwood a cui appartiene il marchio Sheraton)

Piccolo comfort Gli hotel capsula giapponesi del brand The Millennials mirano a collocarsi nel segmento upscale, grazie a una proposta lifestyle e a un accentuato utilizzo della tecnologia.

ha deciso di estendere il programma negli hotel nordamericani di 20 dei propri 30 brand totali. Per capire davvero cosa pensano gli ospiti dei servizi ricevuti, il brand Campanile del gruppo Louvre Hotels ha invece deciso di sperimentare in Spagna il cosiddetto “facial coding”: al momento attiva in un albergo di Cornellà de Llobregat, vicino a Barcellona, l’iniziativa è frutto di una collaborazione con la start-up iberica imotion Analytics.

Essa prevede l’installazione nella reception di un apparecchio ad hoc, dotato di un visore a infrarossi in grado di valutare il grado di soddisfazione delle persone, sulla base delle loro espressioni facciali. Ma il futuro dei servizi alberghieri passerà soprattutto dalla domotica e dall’utilizzo dei comandi vocali. Il problema però, al momento, sta nell’impossibilità di raggiungere livelli adeguati di personalizzazione del messaggio. «Per comandare delle applicazioni con la sola voce, occorre che vengano veicolate esclusivamente le informazioni rilevanti – ha recentemente sottolineato il sales director della banca letti internazionale Hotelbeds, Sam Turner –. Altrimenti non ci sarebbe semplicemente il tempo di fornire tutti i dati che normalmente appaiono in una schermata qualsiasi». Ciononostante, secondo alcune stime a livello globale, nel solo 2017 sarebbero già stati venduti qualcosa come 24 milioni di microfoni configurati per l’emissione di comandi vocali: una cifra che corrisponde a un incremento del 300% rispetto all’anno precedente. Ecco perché, a fronte delle perduranti difficoltà, molti colossi dell’ospitalità come Marriott, Ihg e Best Western stanno attualmente sperimentando funzioni ad hoc pensate proprio per il controllo della domotica in camera. l

Sopra, un appartamento londinese della società Onefinestay, appartenente al gruppo Accor. Sotto, un appartamento di Tribute Portfolio Homes, brand del gruppo Marriott

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Volare made in Italy Ad alta quota Vettori nazionali

Alitalia, certo. Ma anche la nuova Air Italy, la Blue Panorama di Uvet Gbt e Neos del Gruppo Alpitour. Vi presentiamo le flotte, i collegamenti e i servizi di bordo delle quattro compagnie tricolori di Alberto Vita

50,9% È la percentuale di passeggeri trasportati dalle compagnie aeree low cost sul totale del traffico italiano.

opo che nel 2017 si è verificato il sorpasso dei vettori low cost, eminentemente stranieri, sulle major (50,9% dei passeggeri, a quota oltre 88 milioni, contro il 49,1%, per oltre 85 milioni), i cieli italiani ora vedono un rilancio, o almeno, un tentativo di farlo, del Made in Italy nel settore. In attesa di sapere che fine farà il prossimo ottobre, Alitalia infatti rilancia a colpi di nuove rotte, con l’arrivo in flotta anche di nuovi aeromobili tra cui la nuova ammira-

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glia, il B77-300, e nuovi servizi. Inoltre Meridiana, con il nuovo azionista Qatar Airways, rilancia la sua anima italiana, partendo dal nome: quell’Air Italy che già aveva in pancia dopo l’acquisizione del vettore nel 2011 da parte del Comandante Gentile (poi anche a.d. del gruppo). Infine ecco Blue Panorama, la storica compagnia leisure oriented della famiglia Pecci che controlla la low cost Blue Express, recentemente acquisita dal Gruppo Uvet del Cavalier Pa-

tané. Che, già nel primo anno della sua amministrazione, l’ha portata in positivo per oltre due milioni di euro, continuando nel contempo a investire sul vettore, con aerei più recenti e servizi in affinamento. Magari seguendo le orme del successo della “rivale” Neos, del gruppo Alpitour, compagnia principalmente leisure ma con servizi... da business. Vediamo come è ancora possibile volare italiano sulla nostra Penisola, e da qui in tutto il mondo. l

Alitalia In Alitalia

Hub: Roma Fiumicino Altri importanti aeroporti: Milano Linate

In attesa di sapere quale sarà il suo destino a ottobre, il vettore sta inaugurando nuove rotte, puntando sul lungo raggio.

Destinazioni: 94 Intercontinentali: 15, ovvero Seoul, Boston, Buenos Aires, Città del Messico, Chicago, Delhi, Johannesburg, Los Angeles, Miami, New York JFK, Rio de Janeiro, Sao Paolo, Santiago del Cile, Tokyo, Toronto NOVITÀ ESTATE 2018: nuovo volo diretto Roma-Johannesburg che segna il ritorno di Alitalia in Sud Africa dopo 17 anni di assenza (dal 2001). Il volo viene effettuato quattro volte alla settimana con Airbus A 330; Roma-Nuova Delhi, partito a ottobre 2017, prosegue anche nella stagione estiva e viene effettuato tutti i giorni; incremento dei voli sulle rotte per il Brasile (Roma-San Paolo e Roma-Rio de Janeiro) e sulla RomaSeoul; sono ripresi i voli Roma-Chicago e Roma-Toronto; il Boeing 777-300ER, l’ammiraglia di Alitalia con 382 posti, opera in estate sulla Roma-New York JFK NOVITÀ AUTUNNO-INVERNO: già in vendita i nuovi voli Roma-Mauritius (dal 28 ottobre) e Milano MalpensaMaldive (dal 1° novembre). Riprenderanno anche i voli Roma-Havana e Roma-Maldive Internazionali: 53, ovvero Algeri, Amman, Amsterdam, Atene, Barcellona, Beirut, Belgrado, Berlino, Bruxelles, Budapest, Cairo, Casablanca, Copenaghen, Corfù, Dubrovnik, Dusseldorf, Francoforte, Ginevra, Heraklion, Ibiza, Kiev, Larnaca, Londra City, Londra Heathrow, Madrid, Malaga, Malta, Marsiglia, Mykonos, Minorca, Monaco, Mosca, Nizza, Palma de Maiorca, Parigi CDG, Parigi Orly, Podgorica, Praga, Rodi,

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Ad alta quota Vettori nazionali

Cambio di proprietà per Blue Panorama

Air Italy Hub: Milano Malpensa Altri importanti aeroporti: Olbia Destinazioni: 28 Intercontinentali: 6 NOVITÀ ESTATE 2018: 2 nuovi voli (Miami e New York da Malpensa) NOVITÀ AUTUNNO-INVERNO: 3 voli (Bangkok, Delhi, Mumbai, più uno ancora da annunciare) Internazionali: 9, ovvero Accra, Cairo, Dakar, Mombasa, Lagos, Zanzibar, Londra, Mosca, Sharm El- Sheikh Nazionali: 13, ovvero Roma, Napoli, Palermo, Catania, Lamezia terme, Milano Malpensa, Milano Linate, Olbia, Bologna, Verona, Venezia, Bergamo, Torino Flotta: nel 2018-19, aerei lungo raggio 5 Airbus A330-200 a regime (alcuni dei quali sostituiranno i 3 B767300 ancora in flotta, a loro volta sostituiti da 8 B787 Dreamliner in arrivo da maggio 2019). Aerei medio raggio: 11 (8 B737 NG, 3 B737 Max 8 a regime nel corso dell’anno, 20 in ordine. Flotta al 2022: 50 aeromobili

Blue Panorama è stata acquisita dal Gruppo Uvet del Cavalier Patané. Che, già nel primo anno della sua amministrazione, l’ha portata in positivo per oltre due milioni di euro.

Classi di viaggio: nuova Business ed Economy Class sui voli internazionali e su tutti i voli domestici da e per Malpensa, perché si tratta di collegamenti in connessione con i voli di cui sopra

Salonicco, Santorini, San Pietroburgo, Sofia, Spalato, Stoccolma, Teheran, Tel Aviv, Tirana, Tolosa, Tunisi, Valencia, Varsavia, Zurigo NOVITÀ ESTATE 2018: nuovi voli Roma-Valencia, Milano Linate-Lussemburgo, Milano Linate-Madrid; da Milano Linate è cresciuta l’offerta sulla Milano-Londra con l’introduzione del servizio “Shuttle”, navetta con 16 voli andata e ritorno, dedicata principalmente al traffico d’affari fra le due città; ripristinati i collegamenti per Larnaca, Amman, San Pietroburgo e Mosca (da Catania e Palermo); in più vengono riproposte le consuete rotte estive verso destinazioni balneari alle Baleari, in Grecia e in Croazia Nazionali: 26, ovvero Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Comiso, Firenze, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Olbia, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Reggio Calabria, Roma Fiumicino, Torino, Trapani, Trieste, Venezia, Verona NOVITÀ ESTATE 2018: nuovi voli Roma-Milano Malpensa, Roma-Trapani, Catania-Venezia, Catania-Verona, Palermo-Venezia e Palermo-Bologna; riprendono i voli Milano Linate-Comiso e i collegamenti per Lampedusa e Pantelleria (da Roma e Milano) Rotte totali: 143 Voli settimanali: 4200 Flotta: 118 aeromobili. Aerei a lungo raggio: 26 (14 Airbus 330, 11 Boeing 777-200ER, 1 Boeing 777-300ER). Aerei medio raggio: 72 (22 Airbus 319, 38 Airbus 320, 12 Airbus 321). Aerei regionali: 20 (5 Embraer 190 e 15 Embraer 175) Classi di viaggio: Magnifica (Business class sui voli di lungo raggio); Premium Economy (voli di lungo raggio); Business Class sui voli di medio raggio; Economy Class 2018 giugno-luglio |

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Ad alta quota Vettori nazionali

Passeggeri in crescita Buoni risultati per il traffico aereo nazionale: nel 2017 i passeggeri sono aumentati di poco più del 6%.

Blue Panorama/Blue Express Basi: Roma Fiumicino (principale), Milano Malpensa, Torino, Bergamo, Bologna e Tirana Destinazioni: 54 (annuali) Intercontinentali: Cancún, Cayo Largo, L’Avana, La Romana, Santiago de Cuba, Mombasa, Zanzibar, Hangzhou, Shenyang, Taiyuan e Xi’an (voli estivi) Internazionali: Tirana (da ben 16 aeroporti italiani), Mykonos, Corfù, Cefalonia, Creta, Lefkada, Samos, Santorini, Skiathos, Kos, Preveza Aktion, Rodi, Zante, Sal (Capo Verde) NOVITÀ ESTATE 2018: Capo Verde Nazionali: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Torino, Reggio Calabria, Lampedusa, Pantelleria, Cagliari, Rimini, Verona NOVITÀ ESTATE 2018: Torino-Cagliari NOVITÀ AUTUNNO INVERNO: Torino-Roma Flotta: 14 aerei, di cui cinque B737-800, tre 767-300, cinque 737-400, un 737-300 Classi di viaggio: Business ed Economy class sul lungo raggio; Economy class sui voli di corto e medio raggio

NEOS Basi: Milano Malpensa, Verona Destinazioni: 49 Intercontinentali: Havana, Cayo Largo, Holguin, Varadero, Camaguey, Montego Bay, Mombasa, Nosy Be, Malè, Cancun, La Romana, Samaná, Pointe à Pitre, Zanzibar, Salalah, Freeport, Antigua, Nanchino, Phuket, Phu Quoc Internazionali: Skiathos, Kos, Rodi, Karpathos, Creta, Mykonos, Santorini, Salonicco, Ibiza, Palma di Maiorca, Minorca, Malaga, Sal, Boavista, Sharm El Sheikh, Marsa Alam, Marsa Matrouh, Tenerife, Lanzarote, Las Palmas, Fuerteventura, Tel Aviv Nazionali: Cagliari, Lamezia Terme, Lampedusa, Catania, Olbia, Brindisi, Milano Malpensa Rotte totali: 49 Flotta: aerei lungo raggio 1 B787-9 Dreamliner e 3 Boeing 767-300ER. Aerei medio raggio: 6 Boeing 737800, 4 Boeing 737-400, 1 Boeing 737-300 Classi di viaggio: Economy premium ed Economy, di cui 36 Economy extra plus, sul B787; Economy Premium ed Economy sui B767; Economy sui B737 40

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BUSINESS TRAVEL SCHOOL 2018 PERCORSO FORMATIVO PER

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Destinazioni Andalusia

Nuova, antica Andalusia Negli ultimi trent’anni la regione autonoma spagnola è riuscita a mettere in atto una profonda trasformazione economica e sociale. Fiorente il settore agricolo, ma anche il turismo, grazie alle sue celebri città d’arte

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Ubeda Posta in mezzo a due fiumi, il Guadalquivir e il Guadalimar, la città è soprannominata la capitale del rinascimento andaluso.

l’agricoltura. L’Andalusia è la prima regione spagnola in questo settore davanti alla Catalogna, con oltre un terzo delle vendite all’estero. Con un boom dal 1995 al 2017 a più 403,9% e uno scambio prevalente con i Paesi Ue, tra cui anche l’Italia. Importanti anche le colture plastiche delle province di Huelva e Almería, le concentrazioni industriali di Siviglia, Huelva, Cordoba, Granada, Cadice, Gibilterra e l’ovest della provincia di Jaén, oltre naturalmente al turismo. Quest’ultimo riguarda la Costa da Amería a Marbella passando per Malaga, oltre alle città d’arte di Siviglia, Cordoba, Granada o Ronda. Interessanti anche le aree di innovazione come la tecnopoli di Cartuja a Siviglia o il Parco tecnologico dell’Andalusia a Malaga.

immagine che si ha dell’Andalusia, soprattutto all’estero, risale a un passato che non c’è più; dopo il fallimento dei primi tentativi di industrializzazione nel XIX secolo e la persistenza di un tessuto agrario arretrato, negli ultimi trent’anni, con la fine della dittatura di Franco, la regione autonoma spagnola è riuscita a mettere in atto una profonda trasformazione economica e sociale, guidata dall’iniziativa privata e sostenuta dalle pubbliche amministrazioni con consistenti investimenti in sanità, istruzione, servizi sociali e infrastrutture. Dal 1982, anno dell’Expo a Siviglia, al 2016, la Regione ha infatti registrato una crescita economica cumulata di 142,5%, superiore di 46,3 punti a quella dell’Unione europea, mentre il tasso di creazione di posti di lavoro è stato di quasi tre volte superiore – malgrado la disoccupazione rimanga ancora alta – rispetto al 25,5% del 2017. È tanto però il lavoro nero, soprattutto nel settore agricolo, mentre il Pil pro

L’

capite è più basso rispetto alla media spagnola (18.361 euro nel 2017, il 76,3% della media nazionale). Tra le attività economiche più sviluppate nella regione, molto importante per l’export è innanzitutto

Un polmone verde per l’Europa Ma torniamo all’agricoltura della regione, polmone verde per l’Europa per verdura e frutta. La produzione di frutta e verdura è erede della saggezza di Al-Andalus nella gestione del territorio, con colture che sono molto difficili da trovare anche nell’Europa mediterranea: ad

Destinazioni Andalusia

di Alberto Vita

Terra di vini L’Andalusia è famosa soprattutto per i vini dolci e di alta gradazione alcolica: tra questi lo sherry, il brandy di Jerez, il vino Osborne, il fino di Tio Pepe e il meno conosciuto Vino Naranja del Condado de Huelva.

A sin., l’Alhambra di Granada. Sotto, Calle Larios, a Malaga. Nella pagina a fianco, Las Setas (i funghi), avveniristico progetto firmato dallo studio berlinese Jürgen Mayer-Hermann a Siviglia

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Ronda Arroccata sulla gola di El Tajo, profonda circa 100 metri, la città offre ai visitatori un panorama mozzafiato.

Destinazioni Andalusia

tà autonoma, la seconda più importante in Spagna in termini di valore aggiunto dietro la Catalogna. Le attività estrattive, metallurgiche, energetiche e chimiche completano i fondamentali dell’industria andalusa, situata soprattutto sull’asse Siviglia-Cadice-Huelva.

A tavola L’abbondanza di prodotti freschi e semilavorati fa certamente bene alla cucina andalusa, che propone un ottimo mix di terra e mare: da un lato meritano un assaggio i tanti piatti di verdura, tra cui la famosissima zuppa fredda chiamata Gazpacho, con pomodoro, cipolla, peperoni e aglio, e le meno conosciute Salmorejo (il “gazpacho” di Cordoba) o l’Ajoblanco, con pane e mandorle sbucciate. Da non perdere però anche i piatti di carne, con il Rabo de toro o Las manitas de cerdo (coda del toro e zampe di maiale) tra i più antichi della campagna, o i prosciutti crudi (famosi quelli di Granada). Non mancano infine le specialità di pesce, sia dell’Oceano, da Cadice, sia del Mediterraneo, con piatti di Malaga e Almería.

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esempio le mele da crema pasticcera, l’avocado, i manghi e altri frutti tropicali dalla costa di Granada. Echi caraibici che arrivano anche dalla distilleria di Rum Montero, che merita una visita. Situata a Motril, è l’unica in Europa a offrire un prodotto di qualità, grazie a una piantagione di canna da zucchero che sopravvive in questa zona, assieme a una parte di prodotto che viene importata. L’Andalusia concentra inoltre circa il 20% della produzione europea di arance, limoni e pompelmi. Tante anche le fragole e i frutti di bosco coltivati nella zona di Huelva, in particolare a Lepe, cittadina che, curiosamente, viene presa di mira dagli altri spagnoli, rendendo gli abitanti i protagonisti delle barzellette più demenziali, come per noi sono quelle sui Carabinieri o per i francesi quelle sui belgi. Protagonisti della campagna andalusa sono invece gli olivi, visto che occupano più di 1,5 milioni di ettari della regione, generando circa il 40% della produzione mondiale, la metà di quella europea e l’80% di quella spagnola (la metà della quale è destinata ai mercati esteri). L’Andalusia è inoltre leader nello sviluppo dei sistemi di produzione agricola sostenibili ad alta qualità: un milione di ettari sono dedicati all’agricoltura biologica (circa il

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50% del totale nazionale), con il 90% della produzione destinata ai mercati internazionali. Strettamente legata all’attività agricola e alla pesca, e ampiamente diffusa su tutto il territorio andaluso, l’industria agroalimentare rappresenta il 30,5% dell’occupazione e il 29,3% del valore aggiunto nel settore industriale manifatturiero della comuni-

Turismo in crescita I primi anni del periodo autonomo sono stati caratterizzati dalla mancanza di una struttura imprenditoriale e dall’eccessivo peso dell’agricoltura, del settore alberghiero e della ristorazione, ma oggi l’Andalusia è la terza in Spagna in termini di numero totale di imprese, soprattutto Pmi (quasi il 92%). Crescita imprenditoriale che, naturalmente, ha interessato anche il mondo del turismo, che conta oltre 29,5 milioni di visitatori annui, più del triplo della popolazione, con entrate per 20,4 miliardi di euro. Il settore occupa oltre 358mila persone, andando a pesare per il 13% sul Pil andaluso. Un turismo che è un


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Sierra Nevada Questa imponente catena montuosa, protetta dall’Unesco, ospita la stazione sciistica più a sud d’Europa.

buon mix di tra le località marine: la Costa del Sol, in provincia di Malaga, ospita un terzo dei letti d’albergo e ben 35 dei 102 campi da golf della regione, ottimi per la destagionalizzazione. Un ruolo importante è poi giocato dalle città d’arte: Siviglia, con la Cattedrale dov’è sepolto Cristoforo Colombo e Los Reale Alcazares, Cordoba, con la meraviglia della Mezquita e i tanti Patios disseminati nella città bianca, e Granada, con la maestosa Alhambra che domina il “barrio” di stile arabo ai suoi piedi. A queste si aggiungono le città rinascimentali patrimonio dell’Unesco, Ubeda o Baeza e, ancora, le tante città “bianche” sui contrafforti di tutta la regione, tra cui spicca Ronda. Da visitare anche i resti dell’importante presenza romana in Andalusia come Carmona, patria anche di una famosa torta, chiamata Inglese. Da non dimenticare i diversi parchi naturali della regione, tra cui quello di Doñana tra Cadice a Sanlucar di Barrameda, o quello della Sierra Nevada, dove si trova la stazione sciistica più a sud d’Europa. Diversi infine i porti, sia quelli commerciali, da Cadice a Malaga, da Algeciras ad Almeria, sia per la nautica da diporto, con oltre 22mila 500 posti barca. l

Destinazioni Andalusia

Extenda Al fine di incentivare le attività all’estero del tessuto produttivo andaluso, l’Amministrazione regionale dell’Andalusia ha istituito Extenda (www.extenda.es), l’agenzia andalusa per la promozione estera, con 32 uffici commerciali che coprono 48 Paesi, tra cui Stati Uniti, Russia, Brasile, Cile, Messico, Giappone, Germania, Cina,

Andalusia in breve Come arrivare In aereo: la regione dispone di sei aeroporti internazionali che si trovano ad Almeria, Cordoba, Jerez de la Frontera, Malaga, Granada e Siviglia, ma solo gli ultimi tre sono collegati con voli diretti dall’Italia, con Ryanair su Siviglia ed easyJet su Malaga e Granada. Scali raggiungibili anche via Barcellona, con Vueling in particolare, e Madrid, con Iberia. In treno: da Madrid si può raggiungere Siviglia e Malaga, via Cordoba, anche con l’Ave, l’Alta Velocità Spagnola della Renfe.

Dove dormire

Sopra, Plaza de la Merced, a Malaga e, sotto, un suggestivo scorcio dell’Alhambra di Granada. Nella pagina a fianco, una gustosa tapa spagnola e, sotto, un patio fiorito a Cordoba.

Tante le accomodation per tutte le tasche sia nelle città che nei paesini di tutta la regione, dal cinque stelle lusso Alfonso XIII di Siviglia ai tanti golf resort nella zona di Malaga. Noi suggeriamo di dare un occhio a Paradores (www.parador.es), catena statale di hotel storici di alto livello, sia in città che in campagna, che ne conta ben 16 in questa regione.

Online Per informazioni turistiche e di base: www.andalucia.org Per contatti lato business e informazioni economiche: www.extenda.es

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News Mercato

Novità dal mondo del business travel Ectaa

Luca Patanè confermato nel board dell’associazione

Ectaa, associazione con sede a Bruxelles che rappresenta le agenzie di viaggi e tour operator europei, ha confermato Luca Patanè, presidente di Uvet Gbt, nel suo board. Oltre a lui, sono entrati nei comitati tecnici dell’associazione anche Alberto Corti (Confcommercio) nel Comitato incoming e sostenibilità, Pierluigi Fiorentino (Confcommercio) nel comitato fiscale e Alfredo Pezzani (FTO Federazione del Turismo Organizzato, nonché Coo di Uvet Gbt) nel Comitato trasporto aereo. Attualmente Ectaa rappresenta le agenzie basate nei 27 Stati membri europei, oltre ad altre due nazioni in via di adesione all’Ue, la Svizzera, la Norvegia e tre Paesi internazionali.

HRG

L’acquisizione da parte di Amex Gbt attende l’ok dell’antitrust

Hogg Robinson Group ha reso noto che, a causa di una decisione dell’antitrust britannico, la sua acquisizione da parte di American Express Global Business Travel non sarà effettiva prima della fine del terzo trimestre 2018. L’operazione, del costo di 411 milioni di sterline, ha già ricevuto l’autorizzazione di Russia e Stati Uniti, rispettivamente in aprile e maggio, ma deve ancora ottenere quella delle autorità europee garanti della concorrenza. Intanto Amex Gbt ha fatto sapere che David Radcliffe, già Ceo di HRG (nella foto), entrerà a far parte del suo Consiglio di amministrazione. Questa posizione, inizialmente onoraria, consentirà una più agevole gestione dell’integrazione della travel management company britannica.

AirPlus

La compagnia lancerà una Pan-European Corporate Card

AirPlus introdurrà una Pan-European Corporate Card in 19 Paesi europei. «Una card che elimina la necessità di accordi specifici per Paese in materia di prestiti» ha spiegato il neo amministratore delegato di Airplus International, Spencer Hanlon. Basate sul circuito Mastercard, le carte opereranno in valute locali, tra cui franchi svizzeri, euro, sterline e corona danese, e saranno distribuite a partire da settembre. Con questo prodotto i viaggiatori potranno centralizzare e pagare tutte le spese di viaggio (ad esempio catering, taxi, parcheggi ecc.), ottenendo inoltre una reportistica dettagliata. 46

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BOLOGNA Universo Futurista La Fondazione Massimo e Sonia Cirulli propone una mostra sul Futurismo con circa 200 opere di autori come Balla,

Turner. Opere dalla Tate Il chiostro del Bramante propone una mostra sul pittore Joseph Mallord William Turner (1775-1851), artista che influenzò, tra gli altri, Claude Monet, Vincent van Gogh, Edgar Degas. Info: www.chiostrodelbramante.it

News Dal mondo

sino alle formulazioni del design, della moda e del marketing. Il movimento, la macchina, la velocità, la trasfigurazione della persona all’interno delle innovazioni tecnologiche ben s’addicono infatti alla modernità industriale caratterizzata dalla scomparsa del soggetto. Eppure non è difficile cogliere nel Futurismo anche una sorta di esorcizzazione dinanzi al moloch totalitario della riproduzione seriale, dell’atomizzazione sociale e della deflagrazione dell’Io. Fino al 18 novembre, Orari: sabato e domenica, dalle 9 alle 14. Info; http://fondazionecirulli.org

Barry X Ball (1955) utilizza per le proprie sculture le tecnologie più avanzate (stampanti 3D, computer e macchine digitali ad alta risoluzione) con il proposito di compiere una ricerca estetica sulla nuova definizione di oggetto d’arte. Le 56 opere esposte nelle sale della Villa e Collezione Panza riproducono opere già note alla tradizione estetica occidentale e presenti nei musei ma con materiali nuovi come metallo, onice, alabastro e lapislazzuli. Il fine ultimo è superare l’empasse della riproducibilità dell’opera d’arte nell’epoca della tecnica – secondo una definizione di certo abusata, ma ben veritiera. Fino al 9 dicembre. Orari: dalle 10 alle 18 (chiuso il lunedi). Info: www.fondoambiente.it/ the-end-of-history

Boccioni, Depero, Licini, Prampolini e Sironi. È giudizio unanime considerare quest’avanguardia come quel “sasso nello stagno” di colori, linee e gusti che arrivarono

GENOVA Van Gogh Alive - The Experience Arriva ai Magazzini del Cotone la mostra itinerante incentrata sull’attività di Vincent Van Gogh nel decennio 1880-1890, sicuramente il più creativo per il pittore. Sono gli anni in cui Van Gogh viaggia da Parigi a Auvers-sur-Oisee a Saint-Rémy, scenari dei suoi dipinti più importanti. Sono anche i momenti in cui, forse, l’assoluto si rivela al pittore e si disvela in tutta la sua

VARESE Barry X Ball. The End of History Californiano, ma d’ambientazione newyorkese,

totalità negli oggetti che noi tutti conosciamo dai suoi dipinti: girasoli, letti, sedie, tavoli da biliardo... tutto ciò che è stato toccato dall’esperienza umana della sofferenza acquista valore metafisico. Le 3.000 immagini tratte dalle opere di van Gogh sono proiettate in grande schermo da 50 proiettori, con un’atmosfera musicale ad hoc. Fino al 2 settembre. Orari: dalle 10 alle 20, il venerdì e sabato dalle 10 alle 23, la domenica dalle 10 alle 21. Info: www.vangoghgenova.it 2018 giugno-luglio |

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Paladino a Brescia Fino al 2 settembre 2018 diversi punti della città, da piazza della Vittoria al Capitolium e a Santa Giulia, ospitano le opere del celebre artista Mimmo Paladino. Info: www.bresciamusei.com

News Dal mondo

Viaggi di carta Civiltà al bagno Capitò un giorno all’architetto e pittore inglese Wright (1906-1983) di dover allestire una rassegna della civiltà del bagno durante una mostra dell’edilizia londinese. La ricerca toccò ben presto le curiosità più bizzarre e i temi più disparati, finendo col diventare una sorta di storia intima della civiltà umana. Ne uscì un bel testo (in edizione originale nel 1960 e ora riedito) che espone con ironia del tutto anglosassone la gloriosa e titanica lotta dell’umanità moderna – d’ambientazione solo inglese e francese però – contro i brutti odori del corpo e i resti puzzolenti di ciò che beviamo e mangiamo, in una sorta di vana lotta contro la decrepitezza, l’oscuro, la morte, come l’antropologia ha del resto ben evidenziato. Neppure è lontana, dato l’impiego delle medesime “basse parti” del corpo, la presenza della d ll sessualità. lità Ed è forse in questo campo, più che in quello dell’igiene, che deve essere ricercata la creazione domestica di una netta separazione dagli spazi “buoni” e di ricevimento. Rimane infine un testo ricco di aneddoti, informazioni e curiosità che ebbe sin dal suo primo apparire felice diffusione. Utile anche, oggi, per le notevoli notizie su una miriade di oggetti strani che potremmo trovare nelle botteghe d’antiquariato o nelle soffitte dei nonni. Lawrence Wright, Civiltà al bagno. Dall’antichità ai giorni nostri, Odoya 2018, 20 euro Oro Se non luccicasse come il sole, molto probabilmente l’oro non avrebbe mai svolto quel ruolo che ha sempre ricoperto nella storia dell’umanità. In effetti non è il materiale più raro o più prezioso che esista, ma da sempre il suo possesso ha significato ricchezza. Ancora oggi, in caso di crisi, diventa il bene durevole per eccellenza in cui deporre i propri risparmi e lo strumento finanziario più potente. A ragione di ciò solo un banchiere poteva con un agile libretto prendere in mano l’argomento e compiere una breve storia dell’oro che, alla fin fine, non è complessa più di tanto: chi possedeva oro era ricco. Se mai, il principio si complica nel presente

quando, scomparsa la copertura aurea delle monete, l’oro sembra perdere il suo primato. Ma sembra, appunto, perché dinanzi a un mercato il più delle volte incomprensibile e imprevedibile il ritorno al valore primario e storico pare sempre opportuno. Non è un caso che le economie più forti, quali la Germania e gli Stati Uniti, siano anche quelle che posseggono le riserve aure maggiori nel mondo. Tra queste, parrebbe a sorpresa, anche l’Italia, forse erede di una mentalità di nazione una volta povera e oggi sempre più smarrita nel mondo globalizzato, conflittuale e dalla leadership politica incerta. Salvatore Rossi, Oro, il Mulino 2018 12 euro Ultime notizie sull’evoluzione umana Giorgio Manzi è uno dei più importanti paleo-antropologi italiani e da tempo, accanto all’attività di studioso, affianca quella di divulgatore scientifico. Il testo qui proposto è l’ultimo in ordine di tempo d’aggiornamento su una materia sempre in continua rielaborazione e affascinante al tempo stesso. Presi come siamo dalle mille scadenze quotidiane e dagli affanni del tempo che scorre, ci dimentichiamo spesso che il nostro essere, inteso come corpo e mente, è il risultato di una complessa evoluzione svoltasi in milioni di anni, lentamente, con il concorso di molti fattori e di molte cause, non sempre evidenti e che attendono ancora una spiegazione. Una certezza, comunque, è stata raggiunta: lungi dall’aver avuto un percorso lineare, la storia dell’umanità è stata piuttosto quella di più rami di scimmie antropomorfe e di ominidi tra le quali, circa 200.000 anni fa, una diede origine all’Homo sapiens. E ancora: nuove scoperte lasciano intravedere sviluppi antropomorfi anche in continenti come l’Asia, che, secondo precedenti teorie, non avrebbero dovuto avere e che, soprattutto, aprono nuove prospettive di studio. Giorgio Manzi si muove in questo campo e con stile chiaro ci guida nei millenni con l’unico proposito di far volgere il nostro sguardo ai lunghi tempi della vita della specie e non solo a quella minuscola, illusoria ed egoistica dell’individuo. Giorgio Manzi, Ultime notizie sull’evoluzione umana, il Mulino 2017, 16 euro

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