ANNO XVI NUMERO 5 • SETTEMBRE 2015
CANDIDATEVI A IMA 2016! A pag. 15
Speciale Ndc
Una rivoluzione nella distribuzione
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Casa, dolce casa Destinazioni
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Sommario Settembre
ruBrICHe neWS 08 26 34 44 46 47
Il merCaTo HôTellerIe numerI e STaTISTICHe VolI In pIllole Dal monDo Camera Con VISTa
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02 SpeCIale nDC
Una rivoluzione nella distribuzione
05 SpeCIale nDC
Un protocollo a favore del mercato
06 SpeCIale nDC
Addio neutral display?
12 l’InTerVISTa
Le adv? Saranno i nostri partner privilegiati
15 eVenTI
Candidatevi a IMA 2016!
18 SoluzIonI DI pernoTTamenTo
In copertina: il Bahai Temple di Delhi
Casa, dolce casa
32 TermInal
Incheon Airport: servizi pluripremiati
36 TermInal
E la business aviation mette le ali
38 DeSTInazIonI
Arte e cowboy
FoCuS on
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Speciale Ndc Nuovi scenari
Una rivoluzione nella distribuzione
Nei mesi scorsi il mondo del turismo è insorto contro la decisione del Gruppo Lufthansa di azzerare le commissioni d’agenzia e, al contempo, applicare una fee di 16 euro ai biglietti acquistati attraverso i Gds. Una scelta legata all’intenzione di puntare su Ndc, New Distribution Capability, il nuovo sistema messo a punto da Iata e destinato a rivoluzionare la distribuzione turistica
di Alberto Vita e Arianna De Nittis
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rima della pausa estiva il mondo del turismo è stato “arroventato” dalla decisione del Gruppo Lufthansa di applicare, a partire dal 1° settembre, un supplemento di 16 euro (Dcc) su ogni biglietto emesso tramite Gds. Provvedimento accompagnato da quello, altrettanto contestato, di azzerare le commissioni d’agenzia, che a partire da 1° gennaio 2016 passeranno dall’attuale 1% allo 0,1%. «Mentre altri partner di servizi all’interno della catena dei viaggi registrano crescenti margini e ritorni (leggi i Gds, n.d.r.) – ha dichiarato in una nota ufficiale del vettore Jens Bischof, chief commercial officer (CCO) di Deutsche Lufthansa AG – i guadagni delle nostre compagnie aeree sono diminuiti nel
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corso del tempo, nonostante siano i fornitori dei servizi di volo. Vogliamo compensare questa tendenza rifocalizzando la nostra strategia commerciale». «La nuova strategia – si legge ancora nel documento – include anche una chiara differenziazione di costi nei vari canali di prenotazione. Al momento, i costi per l’utilizzo dei Gds sono molto più alti degli altri canali, come ad esempio il nostro portale LH.com. In totale, ammontano annualmente per il Gruppo Lufthansa a un importo milionario a tre cifre». E il gioco, evidentemente, non vale la candela, perché «la tecnologia degli attuali sistemi di vendita non consente un’adeguata visualizzazione di offerte individuali, con la loro varietà di prodotti ag-
giuntivi», mentre in futuro «le compagnie aeree potranno offrire i loro servizi in modo più flessibile e modulare, con tariffe individuali e servizi accessori». Il riferimento è al nuovo protocollo di Iata Ndc, destinato a rivoluzionare la distribuzione turistica proponendo alla clientela offerte personalizzate e spingendo i prodotti ancillari, da cui oggi dipendono in larga misura i profitti delle compagnie aeree. Nel momento in cui scriviamo, la scelta di LH è stata accolta dagli altri vettori con molta cautela, come dimostra la posizione ufficiale di Air France-Klm, da Parigi: «AF non commenta la decisione di Lufthansa, che abbiamo appreso dalla stampa. La distribuzione costituisce un asse importante per tutte le com-
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pagnie, così come per noi, ed è fondamentale per la realizzazione dei nostri fatturati e per la diffusione e promozione delle nostre proposte. Dobbiamo però dire che è anche un costo che pesa molto sul nostro bilancio e che stiamo sempre molto attenti agli sviluppi tecnologici del mercato. Riteniamo però che le agenzie ricoprano un ruolo essenziale per noi e quindi ci consideriamo legati a questo mondo attraverso relazioni forti fondate sul rigore, la trasparenza e la tradizione». Il legame con le adv è confermato anche da Fabio Lazzerini, direttore generale Emirates Italia, che afferma: «Non commentiamo le scelte dei concorrenti. Dico solo che noi di Emirates collaboriamo fattivamente con le agenzie di viaggio e, anzi, proponiamo overcommission e riconoscimenti a chi lavora molto con noi». Se per il momento i vettori sospendono il giudizio, non lo stesso si può dire di tutti gli altri player della filiera, che com’era prevedibile hanno risposto in maniera molto dura al provvedimento di Lufthan-
sa. In rappresentanza dei Gds si è espresso per primo Amadeus, che ha sottolineato come «nel caso in cui le agenzie di viaggio dovessero modificare il modo in cui accedono ai contenuti di Lufthansa, si determinerebbero criticità operative generate dalle diverse procedure di gestione delle prenotazioni, creando una situazione sfavorevole non solo per gli agenti di viaggio, ma anche per i consumatori finali: i viaggiatori infatti, potrebbero trovarsi nella condizione di dover pagare di più per lo stesso servizio di cui beneficiano attualmente. Questo nuovo modello renderà più complesse le procedure di comparazione, penalizzando la trasparenza nel settore, che si tratti di operatori professionali o di fruitori del servizio offerto dalle agenzie». Alle perplessità di Amadeus si sono aggiunte quelle di Sabre, che attraverso la voce del suo Ceo, Tom Klein, ha fatto sapere che in realtà ritiene molto difficile che il vettore tedesco, caratterizzato da un mercato molto ampio e da una rete di servizi estremamente articolata, possa gestire il proprio business senza il supporto dei Gds. Anche le associazioni di categoria che si occupano di distribuzione di viaggi si sono coalizzate contro le scelte di LH, come ha sottolineato parlando con noi di Mission Francesco Sottosanti, direttore di Federviaggio: «l’obiettivo è attuare un politica comune contro chi ha fatto delle scelte a danno della distribuzione. Che, tra l’altro, genera ancora il 70-80% delle vendite di Lufthansa». Il tutto regolamentato da regolari contratti con Iata, dove si menziona esplicitamente il fatto che il lavoro di intermediazione «deve avere un giusta remunerazione». Federviaggio sta cercando di calcolare questo importo, con l’obiettivo di arrivare a «una quota fissa che dovrà servire a coprire i costi del lavoro di chi effettua la prenotazione». La quota fissa è considerata da Federviaggio una formula decisamente migliore rispetto al ricono-
scimento di una percentuale. «In termini di percentuali, il 3,5-4% potrebbe andare bene» dichiara Sottosanti, che però aggiunge: «va detto però che percepire una percentuale su una tariffa bassa significa continuare a perdere profitti. Ecco perché l’idea di una quota fissa». Una commissione del 4% è la “giusta remunerazione” anche per Franco Gattinoni, presidente dell’omonimo gruppo, che a proposito della decisione di Lufthansa sottolinea: «I 16 euro sulla prenotazione attraverso i Gds rappresentano una tassa addizionale, che apparirà anche sul biglietto. Un costo bypassabile prenotando sul sito B2B di Lufthansa, che altro non è che l’emulazione di un Gds». «Peccato – aggiunge Sottosanti – che sul travel portal di LH non si possono comparare le tariffe degli altri vettori e che sia difficile modificare le prenotazioni: tutto lavoro in più per noi agenzie». «Solo perché per due anni il bilancio non ha consentito la distribuzione di dividendi – aggiunge Sottosanti - non si è trovato altro campo per tagliare i costi se non quello della distribuzione». «Che tra l’altro è anche quello che a LH costa meno» fa eco Gattinoni. Un a scelta che nel breve periodo sembra sia costata a Lufthansa un calo di vendite del 10-15%, percentuale che secondo Sottosanti potrebbe facilmente arrivare al 20%, dopo le prese di posizione assunte da numerosi attori del mercato. In primis dal Gruppo Uvet, con il presidente Luca Patanè che già durante il TTday di Amadeus a Milano aveva tuonato contro Lufthansa, mettendola nella black list, ove possibile, per le sue agenzie. Ma come lui hanno fatto anche Luca Caraffini di Geo, Ivano Zilio di PrimaRete e molti altri. Azioni legali a livello europeo Intanto, le agenzie europee hanno deciso di scendere in campo contro Lufthansa: nelle scorse settimane
17,49 dollari Il profitto per singolo passeggero derivante dalla vendita di servizi ancillari da parte delle compagnie aeree. Il dato, relativo al 2014, è in crescita di ben l’8,5% rispetto all’anno precedente (fonte: IdeaWorks)
Francesco Sottosanti, direttore di Federviaggio
Franco Gattinoni, presidente dell’omonimo gruppo
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Speciale Ndc Nuovi scenari
Crescono gli ancillary services
per 9 o 10 compagnie aeree, sarebbe molto difficile riassorbirlo nel budget destinato alle trasferte».
Secondo IdeaWorks, lo scorso anno i vettori low cost hanno incrementato i profitti derivanti dai servizi ancillari del 32,8% (circa 2,9 miliardi di dollari). Per le compagnie di linea l’aumento è stato del 18,7% (2,6 miliardi di dollari).
La nuova era di Ndc Come abbiamo accennato, la decisione di Lufthansa di introdurre una fee di 16 euro sulle prenotazioni attraverso Gds è in gran parte legata alla futura introduzione del nuovo protocollo di Iata Ndc, New Distribution Capability: il sistema, infatti, è già da tempo in fase di test presso Swiss, una delle compagnie del Gruppo. Ma che cos’è esattamente Ndc? Approvato durante il World Passenger Symposium, svoltosi ad Abu Dhabi nell’ottobre 2012, e destinato al lancio definitivo nel 2017, il sistema promette di eliminare il divario tra i servizi offerti dalle compagnie aeree sui loro canali diretti (siti web compresi) e i canali indiretti (ad esempio i Gds). I prodotti saranno visualizzati in maniera completa, ma soprattutto personalizzata, “riconoscendo” il cliente finale, al quale verrà fatta un’offerta mirata sulle sue esigenze. Lo strumento è stato accolto con grande interesse dai vettori, e non solo da quelli di linea, ma anche dai low cost: «Il New Distribution Capability della Iata – ha detto ad esempio Massimo di Perna, country manager Vueling – sarà sicuramente un valido strumento per il settore aereo che potrà semplificare il sistema di distribuzione e renderlo più efficiente, nonché personalizzare l’esperienza dei viaggiatori. In ogni caso, al momento è prematuro esprimere giudizi a riguardo». In effetti è prematuro, perché ancora molti sono i punti da chiarire: primo tra tutti quello, cruciale, dei costi che la filiera (soprattutto le agenzie di viaggio) dovrà sostenere per supportare l’introduzione del nuovo protocollo. Per saperne di più su Ndc, vi invitiamo a leggere nelle pagine seguenti le interviste a Marco Fontana, esperto del trasporto aereo, e Yanik Hoyles, direttore del New Distribution Capability Program di Iata. ●
Massimo Di Perna, country manager di Vueling
Ectaa, l’associazione che riunisce adv e tour operator del Vecchio continente, ha presentato una denuncia formale presso la Commissione Europea, sottolineando come la fee imposta dal vettore tedesco rappresenti “un incremento significativo di costi per i passeggeri e uno svantaggio competitivo per tutti gli agenti di viaggio rispetto alla distribuzione diretta delle compagnie aeree”. Sempre l’associazione ha reso noto che la fee di 16 euro non sarà applicata in tutto il mondo: potrebbero infatti esserne esentati Brasile, Cina, Hong Kong, Iran, Libia, Nuova Zelanda, Tunisia e Yemen, Paesi in cui l’introduzione della Dcc sarà soggetta all’approvazione dei rispettivi Governi. Preoccupazione dei travel manager Alla decisione di Lufthansa si è opposta a chiare lettere anche Acte,
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Association of Corporate Travel Executives. Greeley Koch, executive director dell’associazione americana, ha fatto infatti sapere che «frustrazione e rassegnazione sono stati i sentimenti prevalenti dei travel manager a poche settimane dall’annuncio della decisione presa dal vettore tedesco». A detta di Koch «una delle preoccupazioni più diffuse è che in futuro prevalga nei vettori la tendenza a ribaltare i costi sulla clientela corporate per mezzo di sovrattasse. Altrettanto forte è il timore che le altre compagnie aeree, che fino a questo momento hanno preso le distanze dal provvedimento del vettore tedesco, finiscano per seguirne l’esempio. «Uno dei membri dell’associazione – ha detto Koch – ha sottolineato che nella sua azienda le commissioni versate per le prenotazioni di voli LH tramite i Gds raggiungeranno la cifra di 600mila dollari. Se un costo simile dovesse essere moltiplicato
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Speciale Ndc Intervista a Yanik Hoyles, Iata
Un protocollo a favore del mercato Lo standard Ndc rappresenterà una svolta epocale nel mondo della distribuzione, rendendo accessibili a tutti contenuti che, oggi, sono confinati sui siti web delle compagnie aeree. Ne abbiamo parlato con Yanik Hoyles, direttore New Distribution Capability Program di Iata al luglio 2013 Yanik Hoyles è il direttore del New Distribution Capability Program di Iata, il nuovo standard tecnologico che rivoluzionerà, per l’ennesima volta, il modo di distribuire i voli, e i viaggi in generale, nel mondo. E che, ne sono convinti un po’ tutti (basta leggere gli interventi su questo numero), è certamente uno dei fattori scatenanti della scelta del gruppo Lufthansa di applicare una fee di 16 euro per le prenotazioni via Gds e, al contempo, abbassare le commissioni dall’1% allo 0,1%. Di Ndc noi di Mission abbiamo parlato proprio con Hoyles che, naturalmente, non si sbilancia sulla scelta strategico-commerciale del gruppo tedesco ma, invece, ci racconta con dovizia di particolari la genesi di questo nuovo strumento e i prossimi passi del suo ingresso sul mercato. «Negli anni ’70 le compagnie possedevano una tecnologia d’avanguardia che negli ultimi 20 anni si è un po’ fermata» sottolinea Hayles, che prosegue: «Negli anni ’90 infatti si è scavato un gap tra i siti di viaggi all’epoca in fase di lancio e la distribuzione tradizionale, con le agenzie di viaggi tagliate fuori da molti contenuti presenti invece sul web. Con la tecnologia Xml (la base del nuovo Ndc, ndr) vi è ora la possibilità di rendere accessibili questi contenuti a tutti, e non confinarli sui siti delle compagnie aeree».
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In fase di test Detto così l’Ndc sembra possa diventare uno standard di mercato: «Ed è quello a cui pensiamo noi di
Iata, anche perché è uno standard open, che può ulteriormente aprire la distribuzione anche a nuovi soggetti. Nell’agosto del 2014 fu approvato dal Dot con la risoluzione 787 con l’obiettivo di ampliare la concorrenza, creando display con tutte le possibili informazioni ad oggi confinate in alcuni grandi sistemi» dice Hoyles, che si corregge subito: «Ma voglio sottolineare che Ndc è a favore del mercato, non contro qualcuno e che non è un sistema, né un servizio o un database; è un protocollo di comunicazione». Un protocollo pensato e condiviso dal 2012 durante «8 meeting generali con più di 80 partecipanti e 35 task force meeting, gruppi di lavoro con gli addetti alla distribuzione dei vettori, insieme a rappresentanti di Olta, Gds, Tmc ecc., e con 30 sessioni tra i vettori in due anni», afferma il manager basato a Ginevra. «Ndc shopping 1.0 è stato rilasciato nel novembre del 2013, protocollo su cui 16 compagnie hanno fatto dei test, a cui se ne sono aggiunte altre otto» spiega il direttore Ndc che anticipa una nostra domanda, sottolineando come tra queste non vi sia Lufthansa – anche se c’è Swiss, vettore del gruppo – e come «Qatar Airways stia effettuando dei
test in collaborazione con Amadeus ed Aer Lingus con un’importante agenzia locale di business travel». Nel settembre 2014 c’è stato un aggiornamento 1.1, mentre nell’ottobre 2014 vi è stato un altro rilascio end to end. «Siamo all’implementazione della versione 1.2, che continuerà anche nel 2016, mentre nel 2017 vi sarà il rilascio definitivo, dopo 5 anni da quando si è deciso di sviluppare il protocollo» commenta Hoyles. Lo standard che piace anche ai low cost Tra i contenuti di cui questo nuovo standard può rendere più facile la distribuzione vi sono anche le varie ancillary, un tesoro miliardario per le compagnie, oltre che i contenuti locali, il che ha attirato «molto interesse anche da parte delle low cost» spiega Hoyles. «È una soluzione che piacerà a tanti; le compagnie possono presentare così tutta la loro offerta e personalizzarla per i propri clienti, gli agenti possono accedere a tutti i contenuti dei vettori e avere la situazione posti in real time, mentre i viaggiatori avranno un’esperienza di shopping molto più trasparente: insomma, passeremo dal Flight distribution all’Air Retailing». ●
A DETTA DI IATA, GRAZIE A NDC I VIAGGIATORI AVRANNO UN’ESPERIENZA DI SHOPPING MOLTO PIÙ TRASPARENTE E COMPLETA: SI PASSERÀ DAL FLIGHT DISTRIBUTION ALL’AIR RETAILING.
di Alberto Vita
A proposito di Iata La Iata, International Air Transport Association, è un’organizzazione che rappresenta 260 compagnie aeree, pari a circa l’83% del traffico aereo mondiale.
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Speciale Ndc Intervista a Marco Fontana
Addio neutral display? Ndc, New Distribution Capability Program, consentirà ai vettori l’offerta di servizi più personalizzati ma, al contempo, potrebbe limitare la possibilità del cliente di comparare le tariffe. Le luci e ombre del nuovo protocollo di Iata secondo Marco Fontana, manager esperto del trasporto aereo di Arianna De Nittis
Tempi duri per i Gds Marco Fontana: «Uno studio di una società di consulenza ha stimato che entro un paio d’anni dall’entrata in regime di Ndc i Gds potranno veder scendere il loro market share dal quasi 60% che attualmente detengono a poco più del 7%».
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ino ad ora la maggior parte dei vettori ha preso le distanze dal provvedimento di Lufthansa di applicare una fee di 16 euro alle prenotazioni effettuate sui Gds. Qualora però altre compagnie aeree scegliessero di seguire l’esempio del gruppo tedesco, quali potrebbero essere le ripercussioni sul mercato? «Tanti anni fa, quando si cominciò a parlare del taglio delle commissioni alle agenzie di viaggi, ero alla guida di un vettore americano e partecipai a una serie di meeting su entrambe le sponde dell’Oceano, dove si discuteva tra colleghi, esperti del settore e rappresentanti delle categorie interessate sull’eventuale impatto di questa decisione e sull’atteggiamento che le varie compagnie aeree avrebbero assunto nei confronti di una politica molto lesiva sul fronte dei rapporti con l’intermediazione – allora quasi l’unico canale distributivo –, ma estremamente importante per la redditività dei vettori che avevano la necessità di ridurre i costi. Molti esperti e manager di altri vettori sostenevano che tale politica non sarebbe stata applicabile nel lungo termine perché l’intermediazione avrebbe trovato metodi di protesta per far sì che il fenomeno non dilagasse. Abbiamo visto tutti come è finita. Ciò che sta accadendo oggi è simile: le compagnie aeree stanno lavorando ormai da anni su un sistema di prenotazioni alternativo ai Gds, con il duplice obiettivo di ridurre i costi di distribuzione ma, soprattutto, di disporre di uno strumento dinamico che permetta loro di gestire al meglio il rapporto con il cliente, ottimizzando l’offerta di
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una parte del revenue che è sempre più importante, quella legata alla vendita degli ancillary service. Lufthansa sta facendo da apripista: qualche vettore è pronto a seguirla nell’immediato (si parla sempre più di Air France-Klm), mentre altri sono più cauti, in attesa di avere una visione più chiara delle potenzialità di questo sistema o di un assestamento del mercato, dopo l’onda d’urto seguita alla dichiarazione di LH. La cautela è legata anche al fatto che ci sono ancora molti aspetti da definire prima che Ndc possa affermarsi: da quello della privacy (si tratta, a tutti gli effetti, di un sistema molto invasivo), all’aspetto meramente economico per i vettori partecipanti e per i partner coinvolti. Compagnie aeree quali Swiss, Virgin Atliantic, Hainan Airlines, Qatar, Air Canada, hanno già iniziato a monitorare e testare i vari scenari di “personalized shopping”, “flexible date shopping”, “comparison shopping”, “flexible date shopping”, che sono il valore aggiunto di Ndc. I 16 euro rappresentano principalmente la volontà di spingere il progetto Ndc, ma anche un forte messaggio ai Gds che sono nati come canale distributivo dei vettori, quindi in totale sinergia, per poi evolversi come entità indipendenti, con politiche non sempre in linea con gli interessi delle singole compagnie. Lufthansa ha dato il via a una mutazione irreversibile del mercato distributivo dei vettori che coinvolge l’intera filiera, principalmente nel business travel, segmento nel quale il nuovo sistema offrirà ai vettori i maggiori benefici. Gds e Tmc dovranno rivedere i propri business model e, dopo un
primo momento di naturale indignazione, capire come adattarli alla nuova realtà distributiva». Quali potrebbero essere le ripercussioni nel settore del business travel? «In una recente indagine effettuata presso i travel manager, la personalizzazione dell’offerta rivolta ai viaggiatori è stata indicata come una delle priorità. Il nuovo sistema soddisferà perfettamente questa richiesta perché permetterà alle compagnie aeree di profilare i propri clienti in maniera estremamente efficace, potendo contare su dati sempre aggiornati e, soprattutto, raccolti direttamente, quindi non filtrati dalle Tmc e senza l’intervento di società terze. Ogni singolo business traveller troverà quindi, in maniera automatica e senza bisogno di ulteriori ricerche rispetto alla normale richiesta di disponibilità, una serie di servizi aggiunti in base alle sue preferenze: dall’extra bagaglio, al posto preferito, a eventuali upgrade proposti in base alle miglia, all’auto a destinazione, al wi-fi a bordo. Una così accurata profilazione potrebbe avere però anche un risvolto negativo per le imprese, quello cioè di una più consapevole gestione del revenue management e dei corporate agreement da parte dei vettori. Il revenue management, sintetizzando al massimo il concetto, non è altro che la ricerca della migliore tariffa - quindi la più alta per il vettore - che ogni passeggero (e ogni azienda) è disposto a pagare per quel singolo volo. Questo concetto viene solitamente applicato clusterizzando i viaggiatori, fornendo loro tariffe suddivise per tipologia e legando la maggiore conve-
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Speciale Ndc Intervista a Marco Fontana
nienza alle maggiori restrizioni. Ma più i vettori conosceranno nel dettaglio le abitudini del singolo viaggiatore (e dell’azienda), più riusciranno a elevare quel punto di equilibrio tra la tariffa offerta e quella per loro ideale, riducendone il gap a svantaggio dell’economicità del volo. Attualmente i vettori rispondono, tramite i Gds, a richieste di disponibilità delle best buy, senza poterle legare al cliente-azienda specifico, mentre con Ndc sapranno con certezza quali sono le abitudini del singolo utente viaggiatore e dell’intera azienda e potranno parametrare l’offerta tariffaria alla loro reale necessità (potenzialmente anche incrementare la best fare nel momento in cui c’è un’alta probabilità che l’azienda non possa non far volare quel dipendente su quel volo)». Perché Ndc è un sistema innovativo? «L’aspetto più innovativo di questo sistema, dal punto di vista tecnico, è che Ndc è espressione del mutato scenario del trasporto aereo ed è stato progettato per recepire anche le future evoluzioni che inevitabilmente seguiranno, in quanto basato su una tecnologia nuova rispetto ai Gds per permettere una più facile integrazione delle soluzioni offerte da partner e società terze. Ndc gestisce il flusso dati di qualsiasi tipologia di richiesta da e per il vettore (fare, availability, ancillary, mobility ecc.) con DAS API (Dynamic Airline Shopping Engine Application Programme Interface) basato su XML, in sostituzione dell’Edifact (Electronic Data Interchange For Administration, Commerce and Transport), utilizzato ormai da tanti anni e limitativo per l’estrema complessità e varietà dell’offerta dei vettori. Quali sono gli aspetti negativi di Ndc? «Uno degli aspetti particolarmente negativi è l’estrema discrezionalità che questo sistema darà ad ogni singolo vettore, riducendo le reali possibilità di comparazione tariffaria,
con la conseguente perdita di quello che viene definito il “neutral display”. Attualmente i vettori “filano” gruppi di tariffe che, una volta inviate ai Gds, sono offerte limitatamente a quelle che sono le caratteristiche della richiesta (ad esempio advance booking, round trip o one way, variazioni, rimborsabilità ecc.), permettendo all’operatore (o al cliente) di scegliere tra le varie opzioni proposte e di prenotare la cosiddetta “Best Fare”, la tariffa più economica in base alle esigenze di chi prenota. Questa impostazione, con Ndc, cambierà radicalmente perché i vettori forniranno, per ogni singola richiesta, la migliore tariffa (migliore non per forza per il cliente, ma per il vettore) in base alla profilazione del cliente». Come ritiene che potrebbe riconfigurarsi il mercato della distribuzione con l’avvento di questa innovazione? «Se da un lato assistiamo a proclami e barricate, dall’altro le Tmc hanno già incontrato i rappresentanti delle compagnie aeree maggiormente coinvolte nel progetto Ndc per lavorare sullo sviluppo “sostenibile” di questo sistema che rappresenta il futuro della distribuzione. Ndc sta introducendo nuovi standard che renderanno necessarie una serie di modifiche nel mercato. La Risoluzione 787 della Iata (quella che ha introdotto Ndc, n.d.r.) specifica che i costi attribuibili al nuovo modello di business di Ndc non dovranno essere addebitati ai vettori: c’è quindi un ampio dibattito su quali saranno i costi per la distribuzione per adattarsi al nuovo scenario. Basti pensare, nel mercato del business travel, all’importantissima integrazione dei Gds con i sistemi di backoffice delle agenzie e delle aziende e con i booking online delle aziende e delle
Chi è Marco Fontana
Tmc: il nuovo sistema, per quanto molto versatile e tecnologicamente avanzato, avrà bisogno di una serie di implementazioni necessarie per mantenere lo stesso flusso di informazioni tra l’intermediazione e le aziende clienti. Allo stesso modo, i vettori che attualmente hanno il loro PSS (Passenger Service System, cioè tutto ciò che ruota attorno alla gestione dei voli, dalle prenotazioni, all’inventory, alla parte operativa) in outsorcing parziale o totale principalmente ai Gds, dovranno sostenere ingenti investimenti se vorranno gestire direttamente questi aspetti. Da qui è semplice intuire che il ruolo dei Gds per il momento rimane cruciale per molti vettori – principalmente full service – e che per molti anni ci sarà una ineludibile convivenza dei Gds con l’Ndc. Oltre a ciò i Gds sono riluttanti nel credere che Ndc rivoluzionerà il sistema distributivo, perché negli anni si sono sviluppati in maniera capillare nel mercato agenziale, offrendo soluzione “tailored” ed evolute così sofisticate che ci vorrà molto tempo prima di arrivare a un tale livello. Sotto molti aspetti i Gds offrono già un prodotto simile all’Ndc: si pensi, per esempio alla Merchandising Solution di Travelport che integra le tariffe ATPCO (quelle filate dai Gds) alle API (quelle dinamiche che saranno utilizzate nell’NDC), con la possibilità di combinare l’offerta tariffaria con la vendita degli ancillary service e diventando potenzialmente per i vettori uno strumento di vendita e di marketing». ●
Marco Fontana è un manager del trasporto aereo con oltre 20 anni di esperienza dirigenziale all’interno di compagnie aeree tradizionali, low cost ed ibride, tra cui US Airways, Gulf Air, Air Berlin e Sky Europe. Recentemente ha completato la docenza al corso di Tourism Management, all’interno del Master in Tourism Management dell’Università IULM di Milano. Fontana ha anche acquisito una importante esperienza nel business travel, con la Lufthansa AirPlus – ora AirPlus International – contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo tecnico e commerciale del sistema di statistica della biglietteria aerea e formando i travel manager sul suo utilizzo per ottimizzare le loro negoziazioni con i vettori.
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News Mercato
In Vueling David García Blancas è il nuovo direttore commerciale di Vueling. 40 anni, una laurea e diversi master in Direzione e Amministrazione d’Impresa alla London Business School, il manager arriva a Barcellona dopo
un biennio alla guida dell’area commerciale di LOT Polish, la compagnia di bandiera polacca. Il nuovo incarico lo porterà a coordinare una squadra di 160 persone, con l’obiettivo di contribuire al consolidamento di Vueling come low cost premium di riferimento in Europa.
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BUSINESS TRAVEL: È TEMPO DI TRAVEL CENTRICITY Il nuovo approccio che mette “il viaggiatore al centro”, le mutate esigenze dei Millenials, le strategie e soluzioni che le aziende possono adottare per coinvolgere i propri collaboratori. Questi gli spunti emersi dal forum “Il viaggiatore al centro. Il nuovo ecosistema del business travel”, organizzato il 4 giugno a Milano da Carlson Wagonlit Travel in collaborazione con AirPlus ed Emirates. Al tema della “travel centricity” è stato dedicato l’intervento di David Jarach, presidente di diciottofebbraio Aviation Advisory, che ha chiarito come ormai si sia passati da aziende customer oriented all’attuale approccio di customer engagement e, nei viaggi d’affari, alla centralità del viaggiatore, visto all’interno delle imprese come un vero e proprio cliente. Un cambiamento di prospettiva che comporta l’adozione (da parte delle aziende, ma anche delle travel management company) di nuovi strumenti in grado di generare valore. Grazie a un sistema di voto tramite sms, la platea ha indicato come elementi positivi la flessibilità, la reportistica avanzata, la consulenza strategica, la rapidità e completezza delle risposte, l’assistenza H24, la sicurezza dei viaggiatori e l’accuratezza della travel policy. A seguire Josep Ejarque, founder e CEO di Four Tourism, ha delineato l’identikit del nuovo viaggiatore. In particolare, l’intervento si è incentrato sul ruolo delle nuove generazioni (i cosiddetti Millenials), abituati alla flessibilità, iperconnessi, social e alla ricerca di strumenti tecnologici user-friendly. Questa tipologia di viaggiatori sta
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spingendo la diffusione del nuovo trend del “bleisure”, ovvero la tendenza a integrare ambiti prima totalmente separati come il viaggio di lavoro e gli interessi personali, tipici di un viaggio leisure. Di questa propensione, in futuro, dovranno tenere conto le travel policy aziendali. È stata poi Geraldine Valenti, Senior Director CWT Solutions Group EMEA, a spiegare come è possibile per le aziende mettere il viaggiatore al centro, migliorarne concretamente l’engagement e veder crescere al contempo il rispetto della policy e il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Quattro sono le leve fondamentali su cui agire: la formazione sulle regole di viaggio a tutte le persone coinvolte in vario modo in azienda, la comunicazione (da rafforzare con l’uso di diversi canali, in modalità immediate e accattivanti), la motivazione da ottenere anche attraverso nuovi strumenti di incentivazione come la gamification (che stimola cioè la competizione e meccanismi di gioco per promuovere le scelte più corrette), e l’ascolto dei propri viaggiatori e dei loro feedback, anche attraverso sistemi strutturati. Questi temi sono stati ripresi in una tavola rotonda moderata dal redattore di Affari & Finanza Vito De Ceglia. Sul palco Eugenio Ferrario, Global Corporate Purchaising Manager di Henkel, Alessandra Bresciani, Group Business Travel & Event Category Manager di Kedrion, Claudia Paolotti, I.G.P. Business Travel Manager di MBDA Italia, e Riccardo Podda, Responsabile Relazioni Industriali Italy di Thales Alenia Space. Ha concluso la giornata un’intervista informale e vivace a Fabio Lazzerini, general manager Emirates Italia, e ad Antonio
Calegari, CEO di CWT Italia (nella foto), condotta da Alberto Vita, direttore di Mission Fleet. I due manager hanno condiviso la propria visione della travel centricity nei servizi di viaggio, oggi e in prospettiva futura, sottolineando gli elementi imprescindibili da continuare a sviluppare nelle proprie aziende. Elementi che includono sì la capacità di innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie, ma anche il fattore umano, ossia l’apporto di personale esperto e motivato che rimane assolutamente fondamentale.
LA SFIDA DELLA TRAVEL INDUSTRY? È COINVOLGERE I NUOVI VIAGGIATORI Informati, sempre connessi, autonomi nell’organizzazione dei propri viaggi: i turisti oggi stanno subendo una vera e propria evoluzione della specie. E gli operatori turistici devono tenere il passo con i nuovi trend. Se ne è parlato il 9 giugno all’Amadeus Travel technology Day. Una delle principali sfide che il settore turistico dovrà affrontare nei prossimi anni? Sarà tenere il passo con le esigenze di una nuova popolazione di viaggiatori, sempre più informata, abituata alle tecnologie e con le idee chiarissime in tema di esperienze di viaggio. Una tendenza che riguarderà il leisure e, sempre di più, anche il business travel: non è un caso che nel mondo anglosassone, da cui provengono i trend destinati a impattare anche sul nostro mercato, si sia diffuso il neologismo “bleisure”, a indicare la crescente propensione dei viaggiatori d’affari ad abbinare alle trasferte lavorative momenti di turismo “vacanziero”. Di questa
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In Budget Autonoleggio La presenza in Europa di Budget Autonoleggio durante l’ultimo anno si è rafforzata grazie all’apertura di oltre 200 nuovi uffici di noleggio nel continente. In Francia il gruppo ha quasi triplicato il numero dei suoi uffici grazie a 208 nuove aperture, anche a Parigi, Aix-en-Provence e Marsiglia. In Italia sono state aperte cinque nuove strutture in città importanti come Bologna, Milano e Roma. «In meno di due anni – ha dichiarato Mark Servodidio, managing director Europe di Avis Budget Group - abbiamo aperto quasi 400 nuove location per andare incontro alle crescente domanda di noleggio auto nei principali centri vacanzieri e di business europei».
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rivoluzione si è parlato nel corso del Travel Tecnology Day di Amadeus, in programma a Milano il 9 giugno scorso. A introdurre i lavori l’a.d. di Amadeus, Francesca Benati, che ha illustrato i dati di una travel industry finalmente in ripresa: da qui al 2030, infatti, il numero dei passeggeri mondiali salirà a 1,8 miliardi (contro il miliardo attuale), con un incremento medio annuo del 5%. Andamento positivo anche per il mercato dei viaggi d’affari, in passato pesantemente penalizzato dalla crisi: nel 2014, a livello mondiale, questo segmento – che rappresenta il 24% del mercato – ha infatti registrato una crescita del 4,7%, mentre in Italia l’incremento è stato del 3,1%, per un volume d’affari di 23 miliardi di dollari. Di fronte a numeri così incoraggianti, il compito della travel industry è non farsi cogliere impreparata ma, al contrario, intuire e assecondare i mutamenti in atto. Se fino ad oggi la parola d’ordine per gli operatori è stata “multicanalità”, ovvero il presidio di più canali di intermediazione, in futuro si dovrà parlare di “cross-canalità”, cioè dell’integrazione di più strumenti, online e offline, per raggiungere nuove tipologie di viaggiatori. Una dinamica che vedrà in prima linea le tecnologie mobile e la comunicazione attraverso i social. Un tema, questo, ripreso anche nel provocatorio intervento del prof. Prof.Carlo Alberto Carnevale Maffè di SDA Bocconi: il peggior autogol per gli operatori turistici è proporsi in maniera tradizionale a una clientela ormai profondamente mutata. Bisogna invece rendersi conto che oggi i viaggiatori sono degli “splendidi opportunisti”, sempre più preparati e autonomi, e mettere a punto nuove strategie di coinvolgimento.
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Proprio per fotografare meglio l’offerta, Amadeus ha commissionato la ricerca “Future Traveller Tribes 2030”, illustrata durante l’incontro dal direttore marketing di Amadeus Tommaso Vincenzetti (nella foto). I nuovi viaggiatori oggi hanno esigenze sempre più polarizzate che permettono una suddivisone tra accumulatori di esperienze social, puristi culturali, viaggiatori etici, fan della semplicità, forzati del viaggio, cacciatori di gratificazioni. La sfida è essere in grado di anticipare le loro scelte, offrendo in tempo reale prodotti specifici. Questo, come abbiamo accennato, vale anche per i viaggiatori bleisure, visto che, a livello mondiale, il 60% dei business traveller ha aggiunto almeno una volta dei giorni di vacanza alla sua trasferta, mentre il 72,2% considera un beneficio il mix lavoro-vacanza. Nella seconda parte del convegno questi temi sono stati ripresi durante una tavola rotonda a cui hanno preso parte sette protagonisti della travel industry: Luca Patanè, presidente di Uvet American Express, John Alborante, sales & marketing manager di Ryanair, Gabriele Burgio, presidente e a.d. di Alpitour, Riccardo Donadon, a.d. di H-Farm Venture, Angelo Ghigliano, country director di eDreams OdigeO Italy, Gabriele Rispoli, direttore commerciale di Amadeus Italia, e Leonardo Massa, country manager Italy di MSC Crociere.
4GUEST: GLI ITINERARI DI VIAGGIO VIA APP SONO LOW COST Una app per creare itinerari di viaggio professionali che ora apre anche ai network di agenzie e alle incentive house. Stiamo parlando della creazione di
Kreosoft, 4Guest, che, in più, ha costi di realizzazione bassissimi: «Con 4Guest – afferma Davide Petrini, amministratore delegato di Kreosoft – si abbassano drasticamente i costi che un’agenzia o un’incentive house devono sostenere per la creazione di un’app. È quindi possibile raggiungere e dare un servizio ai propri clienti sui sistemi mobile senza dover affrontare investimenti ingenti». Il sistema 4Guest permette la creazione e l’aggiornamento in piena autonomia del programma di viaggio e la “costruzione” della presentazione delle strutture utilizzate includendo anche le visite consigliate o le escursioni in loco. Il tutto consultabile anche offline. «Il prossimo step – prosegue Petrini – sarà il mondo dell’hôtellerie per rispondere alle esigenze dei clienti che sempre più spesso desiderano avere con sé, sui propri cellulari o tablet, le informazioni e le mappe di cosa ci sia intorno alla struttura e, perché no, la navigazione di come arrivarvi». Sempre nuove sfide quindi per Kreosoft, azienda divenuta un punto di riferimento del mercato con il sistema Kuo Vadis, il gestionale per gli operatori di viaggi di gruppo, e che ora punta alle informazioni in mobilità con questa app.
OTTIME PREVISIONI PER IL GRUPPO UVET Il Gruppo Uvet prevede di chiudere l’anno con un giro d’affari totale in crescita del 13% a 2,5 miliardi di euro. È soprattutto il giro d’affari diretto a fare da traino (+28%): dagli 867 milioni del 2014 si prevede registrare a fine 2015 1,1 miliardi di euro. Ad annunciare questi ottimi risultati è stato il presidente del Gruppo, Luca Patanè, durante l’annuale
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News Mercato
incontro con i giornalisti presso il Santo Stefano Resort, villaggio turistico gestito da Uvet sull’omonima isola dell’arcipelago del La Maddalena, in Sardegna. «il contributo più consistente – ha dichiarato Patanè – è arrivato da eventi, incoming ed Expo 2015. Ha performato bene anche l’online grazie all’apertura di nuovi siti per la vendita di biglietti aerei e pacchetti di viaggio in diversi Paesi europei e non solo. La progressione è stata comunque a doppia cifra anche per gli altri comparti: servizi (+15%), mobility e travel management (+12%) e network Uvet (+10%). Il giro d’affari indiretto si incrementerà del 3%, a sfiorare gli 1,4 miliardi di euro». Tra i principali impegni di Uvet per il 2015 spiccano le attività
legate a Expo 2015. Il Gruppo ha infatti già acquistato 600mila biglietti, di cui 500mila già venduti, ed è in corso un’opzione per estendere l’acquisto a un totale di 800mila ticket: in tal modo Uvet diventerà il terzo rivenditore ufficiale dell’Esposizione universale. Tramite UvetLab, inoltre, proseguono le attività di gestione di 13 padiglioni e Paesi partecipanti a Expo, incluso il Padiglione americano di cui il Gruppo è Official Event Partner. «Abbiamo puntato fin dall’inizio
su Expo – ha sottolineato Luca Patanè – perché pensiamo che contribuirà, certamente quest’anno, a stimolare l’economia italiana. Alla manifestazione sono previsti 21 milioni di visitatori, di cui 7-8 milioni stranieri. Da alcune simulazioni effettuate, stimiamo che se quei visitatori stranieri diventassero abituali si potrebbero generare per l’Italia circa 8 milioni di euro di valore aggiunto ogni anno. Occorre che tutti facciano la loro parte per mostrare il meglio del nostro Paese». A questo scopo Uvet ha fondato Made in Uvet, società che propone ai visitatori, insieme ai biglietti per l’Expo, pacchetti tematici dedicati al design, alla moda, al lusso, al lifestyle, all’enogastronomia, all’arte e alla cultura.
Fiere La BTC, storica fiera del turismo congressuale in programma a Firenze, è stata cancellata dall’elenco delle manifestazioni del Gruppo Rimini Fiera. A detta di Paolo Audino, direttore business unit turismo del Gruppo Rimini Fiera, la manifestazione causava da tempo «sensibili perdite economiche».
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CON NOI IL SUCCESSO È UN VIAGGIO, NON UNA META.
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L’intervista John Alborante
Le adv?
Saranno i nostri partner privilegiati Con un 27% di traffico business sul totale del network, Ryanair è ormai entrata nelle travel policy delle aziende italiane, che trovano nel vettore tariffe convenienti e un servizio di ottimo livello per i collegamenti di corto raggio. E punta a rafforzare la collaborazione con le travel management company
di Alberto Vita
27 milioni La quota di passeggeri che Ryanair vuole raggiungere in Italia nel 2015.
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errero, Eni, Barilla, Illy, Percassi, Italcementi, Generali... Oggi Ryanair è utilizzata abitualmente anche dalle grandi aziende, che hanno sempre più contatti diretti con il vettore irlandese: «Ci chiamano in tante e alcune le chiamiamo anche noi. Non per bypassare le travel management company. Anzi, ora quando una società ci contatta e sappiamo con quale Tmc lavora ci premuniamo di avvertirla» afferma un soddisfatto sales & marketing manager Italy, Greece & Croatia di Ryanair, John Alborante. «Ormai Ryanair è entrata nelle travel policy delle imprese. Siamo utilizzati a tutti i livelli per i viaggi d’affari, che ormai rappresentano il 27% del traffico totale sul nostro network, con l’Italia che fa ancora meglio, essendo il quarto mercato business per noi dopo Regno Unito, Irlanda e Scandinavia». Proprio la Londra-Dublino «è la nostra rotta in
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assoluto più business, seguita dalla Billund-Londra, ma anche dalla Bergamo-Londra, e poi dalle tratte su Bruxelles, Barcellona ecc.» spiega Alborante. Un settore di grande interesse per Ryanair questo, tanto che la compagnia sta pensando «a piani di incentivazione per le aziende» sottolinea il manager, che aggiunge come nel nostro Paese stia aumentando anche il traffico dei gruppi: «Abbiamo lanciato l’ufficio gruppi già l’anno scorso, ma di recente abbiamo introdotto sul nostro sito anche la possibilità di inviare una richiesta online e notiamo che c’è un ottimo riscontro da parte di diverse tipologie di gruppi, quali quelli sportivi o religiosi. Su questo fronte anche le principali Tmc ci utilizzano». Se in passato il sito di Ryanair era caratterizzato da un’interfaccia poco user friendly, oggi viene continuamente migliorato dal vettore.
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L’intervista John Alborante
«In questi giorni ne stiamo lanciando uno nuovo, sempre più personalizzato sulle esigenze del cliente. E con lui una nuova app» annuncia Alborante, che anticipa l’ennesimo allargamento del network italiano della compagnia: «Adesso abbiamo un po’ di problema di aerei, tanto che per la stagione estiva ai nostri 320 in flotta ne abbiamo dovuti aggiungere 6 in leasing, ma dall’inverno 2016 accelereremo tantissimo, con tante nuove rotte. Anche in Italia. Dove ormai, tra i grandi aeroporti, non voliamo su Malpensa, Linate e Napoli». Ecco dunque servite le nuove destinazioni italiane di Ryanair? Quest’anno la compagnia punta ai 27 milioni di passeggeri sul Belpaese, sui 100 dell’intero network: «l’Italia è il terzo Paese per traffico dopo Regno Unito e
27% RYANAIR STA LANCIANDO IN QUESTI GIORNI UN NUOVO SITO INTERNET, SEMPRE PIÙ PERSONALIZZATO SULLE ESIGENZE DEL CLIENTE. Spagna, ma il secondo come mix di clientela, perché in Spagna serviamo soprattutto passeggeri in incoming sulle isole» dice Alborante, che ricorda la recente apertura dell’ultima base di Bucarest, collegata all’Italia con gli scali di Bergamo, Bologna e Roma. Alborante conclude con un pensiero sui Gds, importanti per il mondo business: «Al momento non abbiamo visto i Gds spostare grandi flussi, forse perché molte agenzie sono abituate a prenotare i nostri voli sul web. Ma ora, con l’arrivo anche di
Sabre e il completamento di tutti i servizi offerti da Amadeus, crediamo che anche sui Gds possano crescere le prenotazioni. Anche se qui, come d’uso, non si trovano le tariffe web». Insomma da grande spauracchio, Ryanair sembra intenzionato a diventare per le adv un partner privilegiato: «questo grazie soprattutto alle nostre tariffe, ma anche a un servizio ormai di livello elevato per il corto raggio. Non certamente a commissioni o a incentivi, elementi di un mercato dell’aviazione ormai passati». ●
È percentuale di traffico business di Ryanair sul totale del network. L’Italia, in particolare, rappresenta il quarto mercato del vettore su questo segmento, dopo Regno Unito, Irlanda e Scandinavia.
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BUSINESS TRAVEL 4$)00- 2015 MercoledĂŹ 7 ottobre 2015 Aeroporto Marconi Bologna 03("/*;;"50 %"
Il trasporto aereo nel business travel Vettori di linea, vettori low cost e procedure aeroportuali Quest’anno il corso tratterà il tema dell’evoluzione del trasporto aereo nel mondo del business travel. Il corso sarà strutturato in 2 parti Come utilizzare il modo efficace i vettori tradizionali e i vettori low cost per i viaggi d’affari aziendali Marco Fontana Manager specializzato trasporto aereo e formatore BT School
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Procedure e servizi aeroportuali Stefano Gardini - Direttore Business non aviation Paolo Sgroppo - Direttore Operazioni Aeroportuali In esclusiva per i partecipanti sarà possibile effettuare un tour dell’aeroporto che comprenderà : t 7JTJUB "SFB JNCBSDIJ t 7JTJUB .BSDPOJ #VTJOFTT -PVOHF t 4JNVMB[JPOF EFM 4FSWJ[JP :06'*345 JO QBSUFO[B Per ulteriori informazioni visita il sito www.missionline.it sezione formazione/eventi, scarica la locandina e la scheda di iscrizione al corso.
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Candidatevi a IMA 2016! C’è tempo fino al 31 ottobre per presentare la propria candidatura a IMA 2016, terza edizione del premio italiano dedicato al business travel. Per farlo basta compilare il questionario relativo alla categoria prescelta sul sito www.italianmissionawards.it. I vincitori saranno festeggiati il 14 marzo 2016 ono aperte fino al 31 ottobre 2015 le candidature a IMA 2016, Italian Mission Awards, terza edizione del premio italiano dedicato al business travel organizzato dalla nostra casa editrice. Quest’anno, i protagonisti del settore turistico avranno la possibilità di competere per un ventaglio di award ancora più ampio, grazie all’introduzione di nuove categorie nel settore del trasporto aereo, ma anche in quello dell’hôtellerie. La candidatura è gratuita e le modalità sono semplici: è sufficiente compilare il questionario relativo alla categoria prescelta sul sito www.italianmissionawards.it. I questionari pervenuti alla Segreteria Organizzativa di Newsteca saranno poi sottoposti al giudizio di una giuria di 13 travel manager esperti, appartenenti a importanti aziende italiane e multinazionali. (per conoscere i profili dei nostri giurati, leggi le pagine seguenti). Entro il 15 dicembre 2015 sarà comunicata la short list dei finalisti, mentre i vincitori saranno svelati (e festeggiati) durante un’esclusiva Serata di Gala il 14 marzo 2016, presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano. Mettete in luce la qualità dei vostri servizi, candidatevi a IMA 2016! ●
a cura della redazione
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Stelle nascenti
Le categorie di IMA 2016 TRASPORTO AEREO • Miglior compagnia aerea di lungo raggio per i viaggiatori d’affari; • Miglior compagnia aerea di corto e medio raggio per i viaggiatori d’affari; • Miglior compagnia aerea low cost per i viaggiatori d’affari; • Miglior aeroporto per i viaggiatori d’affari; • Miglior Business Class; • Miglior Economy Class; • Miglior Premium Economy; • Miglior programma fedeltà individuale; • Miglior programma fedeltà aziendale. ALBERGHI • Miglior hotel business nel Nord Italia; • Miglior hotel business nel Centro Italia; • Miglior hotel business nel Sud Italia e Isole; • Catena alberghiera dell’anno; • Migliori spazi per meeting ed eventi; • Miglior programma fedeltà; • Miglior apartment hotel.
SOCIETÀ DI AUTONOLEGGIO • Migliore società di autonoleggio per i viaggiatori d’affari. TRAVEL MANAGEMENT COMPANY • Miglior travel management company con giro d’affari sopra i 50 mln di euro; • MIglior travel management company con giro d’affari sotto i 50 mln di euro; • Miglior BTC – Servizio di call center. ONLINE TRAVEL AGENCY • Miglior online travel agency; • Miglior portale di prenotazione alberghiera.
Sul sito di IMA sono aperte anche quest’anno le candidature ai premi Business Travel Rising Star e MissionFleet Rising Star, che saranno assegnati a chi, secondo i lettori di Newsteca, ha dato nel corso dell’anno un contributo importante nell’ambito dei viaggi d’affari o nel settore delle flotte auto. Che cosa aspettate? Candidate online la vostra Rising Star!
TRAVEL TECHNOLOGIES • Miglior self booking tool; • Miglior sistema di gestione delle note spese; • Miglior sistema di reportistica; • Migliore soluzione mobile per i viaggiatori d’affari. TRAVEL MANAGER • Travel Manager dell’anno.
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Ecco la giuria di IMA 2016 Lorella Bacciolo, travel manager, Fiera di Vicenza Formatasi presso l’Istituto Tecnico Statale per il Turismo Algarotti di Venezia e iscritta all’albo dei direttori tecnici di Agenzia di Viaggio e Turismo, Lorella Bacciolo è una professionista con un’esperienza trentennale nel settore del business travel. Dal 1979 ha lavorato nel mondo dei servizi incoming, poi come tour leader di gruppi all’estero. Rientrata in ufficio a Mestre, ha svolto attività di consulente di viaggio per poi passare a organizzare e gestire i viaggi d’affari. Dall’agosto 2012 ricopre il ruolo di Travel Manager di Fiera di Vicenza. Dall’agosto 2014 è anche Travel Manager di DV Global Link LLC, la joint venture tra Fiera di Vicenza S.p.A. e Dubai World Trade Centre, costituita con l’obiettivo di organizzare la manifestazione VICENZAORO Dubai. Alberto Caumo, Responsabile Travel & Promotion – Acquisti di Gruppo, Gruppo Assicurazioni Generali Una laurea in Economia e Commercio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alberto Caumo ha iniziato il suo percorso professionale in Assicurazioni Generali, dove ha ricoperto vari ruoli: cinque anni presso la struttura di formazione – Generali Accademy; sei anni presso la funzione Organizzazione, dove ha contribuito al buon esito di vari progetti di Business Process Reengineering (tra gli altri l’introduzione di SAP). Da oltre 10 anni si occupa di procurement con responsabilità su varie categorie di acquisto, fra le quali Travel and Fleet. Dal 2014 presiede un gruppo di lavoro interno a livello Global per tutto il Gruppo Generali wordwide. È vincitore dell’edizione 2015 IMA (Travel Manager dell’anno). Paola Cinti, Senior Buyer, Bracco SpA Laureata in Lingue e Letterature Straniere a Milano. Dopo un’esperienza presso un editore milanese, Paola Cinti ha intrapreso il suo percorso professionale in Bracco SpA nella funzione Procurement, dove lavora tuttora in qualità di Senior Buyer. Dopo essersi occupata di diverse categories di spesa, dal 2004 è responsabile principalmente di Marketing spending e di Business Travel per le società italiane e svizzere del Gruppo. In ambito travel gestisce i rapporti con la travel management company, segue lo sviluppo dei tool aziendali per il business travel, negozia accordi quadro con vettori e strutture alberghiere. Si occupa inoltre, in concerto con la funzione HR, dell’applicazione della travel policy a livello europeo. Stefania Ciucci, Executive Financial Assistant, Lovol Europe Engineering Srl Stefania Ciucci ha iniziato il suo percorso professionale nel settore Industrial nel 2007 in qualità di Executive Assistant. Oltre alle varie funzioni di supporto al Direttore Generale, si occupava di Business Travel and Company Events, ricoprendo il ruolo di Travel Manager. Nel 2011 è entrata in Lovol Europe Engineering Srl, start up italiana del Gruppo cinese Foton Lovol Heavy industries. Qui Ciucci ha avuto l’opportunità di ampliare le proprie competenze e responsabilità, dall’implementazione dei rapporti con i fornitori per i servizi nell’area facility e procurements, gli acquisti e gli approvvigionamenti, alla gestione di business travel ed eventi aziendali (Travel Manager fino al 2013), e ultimamente, anche agli aspetti di carattere gestionale e finance. Stefania Cucchi, Purchasing Manager, Pirelli Una laurea in Economia presso l’Università Bocconi di Milano, Stefania Cucchi ha maturato un’esperienza di cinque anni presso Guinness Italia, distributore nella Penisola di bevande alcoliche prodotte in Inghilterra, in ruoli di crescente responsabilità nell’area logistica. Nel 2001 ha fatto il suo ingresso in Pirelli: fino al 2004 si è occupata della gestione contratti nell’area commerciale di Pirelli Cavi. Dal 2004 è entrata a far parte dell’area Purchasing e nel 2009 ha assunto l’attuale incarico di Purchasing Manager. Marco Di Blasi, Travel Manager, Accenture Nato a Sesto San Giovanni nel 1970, ha iniziato il suo percorso professionale presso agenzie di viaggio dove ha maturato una vasta esperienza nella gestione di clienti, negoziando le tariffe di compagnie aeree, di noleggio e hôtellerie. Nel 1996 è approdato in American Express, dove ha gestito il business travel di importanti clienti multinazionali e coordinato un gruppo di persone per tutte le attività di business travel. Nel 2001 è passato in Carlson Wagonlit Travel, dove, in qualità di account manager, ha gestito un portafoglio di clienti nazionali e internazionali. Nel 2004 è entrato in Accenture come Business Travel Manager e Destination Service Lead. È responsabile del business travel dell’Italia e di altri 10 Paesi nell’area dell’Est Europa, del Mediterraneo e Medio Oriente. Inoltre, dal 2012 è anche responsabile della funzione Workplace per il Medio Oriente.
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Valentina Fiorentini, Communication Manager – Executive Assistant, Univar Una Laurea in lingue e Letterature Straniere presso l’Università Cattolica di Milano, Valentina Fiorentini opera da molti anni nell’ambito del business travel e comunicazione. Ha lavorato presso un tour operator milanese per poi approdare in Univar, uno dei principali distributori a livello globale di prodotti chimici, operando in qualità di assistente di alta direzione. Attualmente, oltre a gestire il business travel, coordina la gestione della Comunicazione, dei Meeting ed Eventi Corporate sul territorio nazionale e internazionale. Rachele Mancinelli, Global Travel Manager, Aptar Group Una laurea in Lingue e Letterature Straniere, Rachele Mancinelli si occupa di turismo dal 1995. Ha cominciato la sua carriera come interprete e agente di viaggio, gestendo un’agenzia di viaggi in proprio e maturando una solida esperienza nella relazione commerciale verso il mondo corporate e industry. Dal 2012, dopo esperienze maturate in importanti aziende internazionali, ha assunto il ruolo di Global Travel Manager in Aptar Group, presente nel mondo con più di 50 stabilimenti e uffici commerciali. È inoltre responsabile delle attività di negoziazione con i principali provider nazionali e internazionali e, per il mercato italiano, gestisce le attività di travel per il Global Informatic Service dell’azienda. Milko Pinciaroli, Global Travel Manager, TOD’S SpA 39 anni, ha conseguito il diploma in Perito Tecnico Turistico all’Istituto Tecnico Statale Marco Polo di Roma. Nei primi anni di carriera ha operato presso una catena alberghiera, svolgendo al contempo gli studi di Scienze della Comunicazione presso l’Università di Macerata. Dopo una breve esperienza in un’agenzia di viaggi si è trasferito a Oxford per tre anni, dove ha studiato Economia, Marketing e Comunicazione presso il St. Joseph Hall College. È iscritto all’albo regionale dei Direttori Tecnici di Agenzia Viaggi e Turismo. Dal 2003 lavora per Tod’s SpA come Global Travel Manager. Elena Roberti, Travel Manager, Liquigas SpA Dopo varie esperienze in Italia e all’estero, Elena Roberti è approdata in Liquigas Spa, presso la quale dal 2004 ha la responsabilità dell’Ufficio Travel. Con il prezioso aiuto di una collaboratrice, si occupa di tutte le trasferte aziendali dei dipendenti Liquigas, dalla richiesta di trasferta alla rendicontazione, e dell’organizzazione di meeting ed eventi aziendali, compresa la logistica. Nell’ottica di semplificare e migliorare i processi, ha promosso e finalizzato il processo di informatizzazione aziendale delle richieste di trasferta e della compilazione/contabilizzazione delle note spese. Il suo ufficio è anche punto di riferimento e supporto per l’organizzazione di numerosi meeting ed eventi internazionali, promossi dal Gruppo SHV Energy in Italia. Nadia Schioppa, Travel & Fleet Manager, Solvay Italia Nadia Schioppa lavora in Solvay da 27 anni. Dopo aver maturato una lunga esperienza in ambito Finance, prima come Finance Manager di due aziende del Gruppo e successivamente come Controller della società Holding, da tre anni ricopre la funzione di Travel & Fleet Manager per l‘Italia. È attiva presso il Centro di Ricerca di Bollate (Milano), dove hanno sede, tra l’altro, la Direzione Nazionale e la Global Business Unit Specialty Polymers; in questo contesto è anche Facility Operational Manager e Responsabile General Secretary Services. Davide Stocchi, Travel Manager Barilla G. e R. Fratelli SpA Una laurea in Economia – Amministrazione e Direzione Aziendale presso l’Università di Parma, Davide Stocchi lavora in Barilla dal 1996 e da circa 12 anni si occupa di business travel e fleet management all’interno del dipartimento Facility Management (Direzione HR). Negli ultimi anni ha gestito il consolidamento internazionale dell’agenzia di viaggi partner in tutte le country di Barilla. Nell’ultimo anno, inoltre, con un team dedicato, ha gestito un progetto a livello globale e implementato un tool di gestione delle prenotazioni dei viaggi e delle note spese. Andrea Valvo, Procurement Director Travel & Meeting Services per Europa, Medio Oriente ed Africa, Johnson & Johnson Una Laurea in Giurisprudenza e un Master in Business Administration, Andrea Valvo ha iniziato la sua carriera in uno studio legale a Roma. Entrato nel gruppo Johnson & Johnson nel 1976, negli ultimi 19 anni ha ricoperto diverse posizioni nelle funzioni Risorse Umane, Finance, Information Technology, Customer Service e Customer Management, esercitando altresì ruoli di leadership in diversi progetti internazionali per l’introduzione in Johnson & Johnson di nuove tecnologie e di processi e soluzioni innovativi. Dal 2004 le responsabilità di Valvo si sono particolarmente focalizzate nell’area Acquisti, Viaggi e Gestione Congressi ed Eventi, dapprima in Italia e successivamente nell’organizzazione europea della Johnson & Johnson. Dal 2011 Valvo è il Procurement Director Travel & Meeting Services per Europa, Medio Oriente ed Africa. 2015 settembre |
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Soluzioni di pernottamento Aparthotel
Casa, dolce casa
Un appartamento aiuta il business traveller a sentirsi più a suo agio, soprattutto nel caso di soggiorni lunghi o trasferte regolari nella stessa città, e se gli spazi sono ampi si presta a meeting e incontri business oriented. Una soluzione che va incontro alle esigenze di saving delle aziende di Michele de Gennaro
Piergiorgio Mangialardi, Allegroitalia: «Il soggiorno in appartamento è una soluzione sempre più ricercata dalle aziende, specialmente quelle internazionali che rappresentano l’80% della nostra clientela corporate». 18
ffittare un appartamento piuttosto che una camera in un hotel tradizionale per soggiorni business di media e lunga durata è un fenomeno molto diffuso all’estero che sta prendendo sempre più piede anche in Italia. Spesso, infatti, rappresenta la soluzione migliore sia per l’azienda, che risparmia, sia per il manager in viaggio, che può così usufruire di maggior spazio, autonomia, flessibilità, privacy e confort anche quando è fuori casa per lavoro. Aumentano così gli attori di questo comparto, dalle società di intermediazioni immobiliari alle piattaforme web, fino ai grandi gruppi dell’hôtellerie che diversificano la propria offerta inserendo, oltre alle tipiche camere d’albergo, monolocali, bilocali e suite perfetta-
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mente attrezzate per un soggiorno lungo. «È una formula che regala agli ospiti maggiore confort; lo spazio a disposizione è molto più ampio e consente una personalizzazione maggiore da parte dell’ospite rispetto a una camera d’albergo», dice Paola Picollo, responsabile marketing di Planetaria Hotels, gruppo alberghiero italiano, che oltre a strutture di pregio a quattro e cinque stelle nel cuore di alcune città d’arte e di suggestivi borghi antichi, offre ad aziende e viaggiatori d’affari Residenza delle Città, un residence nei pressi della Stazione Centrale di Milano che dispone di 31 appartamenti, tra cui 18 monolocali, 9 bilocali, 3 junior suite e una prestigiosa Suite al piano attico.
«Per la clientela business la soluzione dell’appartamento è molto interessante soprattutto in caso di soggiorni lunghi: la richiesta è infatti a partire da un minimo di 7 notti», spiega Roberto Franchi, direttore generale di Atahotels che a Milano propone residence in aree strategiche della città come Porta Garibaldi, Viale Monza, Maciachini e De Angeli. «Avere la possibilità di cucinare, lavare i propri indumenti e prepararsi la colazione consente ai nostri clienti di ricreare una routine che rende senz’altro più accettabile il soggiorno, specialmente se di lunga durata. Generalmente gli spazi e le metrature degli appartamenti, più ampi rispetto a quelli di una camera d’hotel standard, aiutano a vivere la trasferta in maniera
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Soluzioni di pernottamento Aparthotel
A sinistra, un appartamento dell’Atahotel Quark Due Residence. Nella pagina a fianco, l’edificio dell’Atahotel The One. Sotto, un appartamento di Camperio House.
meno “sofferta”. Una soluzione privilegiata dai businessmen, soprattutto se accompagnati dalla famiglia. In questo caso la possibilità di mantenere le proprie abitudini è fondamentale». Nella capitale troviamo invece gli appartamenti Adagio Aparthotel, brand del gruppo AccorHotels lanciato nel 2007 in Francia e che oggi è presente in 8 Paesi europei con 90 aparthotel e 9.848 appartamenti. Il brand Adagio prevede due diversi segmenti: Adagio, appartamenti di fascia intermedia e upscale situati nel centro delle maggiori città europee, e Adagio Access, appartamenti di fascia economica situati nel centro delle città della Francia e vicino alle maggiori metropoli del Vecchio continente. Adagio Roma, in particolare, è situato vicino al Parco di Monte Mario, a 10 minuti dalla Basilica di S. Pietro e ben collegato con i mezzi pubblici. I 105 monolocali, bilocali e camere d’albergo sono arredati con uno stile giovane e moderno e dispongono tutti di terrazzo o balcone.
questa formula è sicuramente importante per le aziende: il costo dell’appartamento per i long stay, infatti, non risente delle possibili variazioni tariffarie dovute all’occupazione dell’hotel o alla presenza in città di manifestazioni ed eventi. Agli ospiti, inoltre, molto spesso vengono estesi tutti i vantaggi tipici di un albergo, dalla colazione al wifi gratuito fino a parcheggi, ristoranti e servizio di navetta per raggiungere i principali centri fieristici. È il caso di Camperio House, pa-
lazzo d’epoca nel cuore di Milano, a due passi da Piazza Duomo e dal Castello Sforzesco, che ospita quindici appartamenti suddivisi in executive, deluxe e corner apartment, allestiti in modo personale ed elegante dalla proprietaria Lesley Severgnini e dall’architetto Kazuko Hase. «Le tariffe partono da una base giornaliera di 195 euro per le camere standard classic e 245 euro per gli appartamenti/suite – dice Cesare Mansi, direttore di Camperio House –. Il nostro staff offre un
Cesare Mansi, Camperio House: «Offriamo un nuovo concept di ospitalità a tutti coloro che a Milano cercano un appartamento e non un albergo, la personalizzazione e non lo standard. Possiamo organizzare ogni dettaglio della permanenza degli ospiti: dalla governante per riordinare alla spesa in camera, dalla sala riunioni alle videoconferenze, dalla prenotazione del concerto alla scelta del ristorante».
Saving e servizi al top Il risparmio economico generato da 2015 settembre |
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Soluzioni di pernottamento Aparthotel
Case a portata di click
In questa pagina, gli appartamenti di Residenza delle Città, residence firmato Planetaria Hotels.
Paola Picollo, Planetaria Hotels: «È una formula che regala agli ospiti maggiore confort; lo spazio a disposizione è molto più ampio e consente una personalizzazione maggiore da parte dell’ospite rispetto a una camera d’albergo».
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servizio completo come quello di un hotel tradizionale. Chi va in un residence ha diritto alle pulizie in camera due volte alla settimana, mentre da noi sono tutti i giorni, come in hotel, così come il refill di tutti i prodotti di consumo. Si tratta di un nuovo concept di ospitalità a disposizione di tutti coloro che a Milano cercano un appartamento e non un albergo, la personalizzazione e non lo standard. Possiamo organizzare ogni dettaglio della permanenza degli ospiti: dalla governante per riordinare alla spesa in camera, dalla sala riunioni alle videoconferenze, dalla prenotazione del concerto alla scelta del ristorante». Per tutti i clienti, inoltre, è a disposizione una lavanderia self service gratuita, corredata di lavatrice e asciugatrice, proprio come a casa. «La soluzione del residence è tipicamente più economica rispetto all’hotel – spiega Roberto Franchi –, sia perché non prevede la colazione sia perché molto spesso i servizi erogati sono in numero minore, mantenendo comunque alti standard di qualità. La presenza della cucina poi consente alle aziende di risparmiare sui costi extra dei pasti che notoriamente incidono molto sul budget giornaliero. Nel caso dei nostri residence a Milano, inoltre, anche la tassa di soggiorno incide meno rispetto alla soluzione in hotel, riuscendo quindi ad andare
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La scelta di un appartamento per un soggiorno lavorativo sempre più spesso avviene tramite una ricerca sul web, proprio come quando si cerca una casa per le vacanze. Tra i portali specializzati nell’offrire un’intermediazione tra domanda e proprietari c’è sicuramente HomeAway, parte dell’omonima società tra i leader mondiali nel mercato online degli affitti di case. La declinazione italiana del sito è sul web dal 2007 e ad oggi conta circa 1 milione di annunci in 190 Paesi, di cui oltre 80mila tra case, appartamenti, chalet, al mare, in città, nella campagna e in montagna situati in Italia. «Scegliere un appartamento anziché un albergo tradizionale – dice Elisabetta Luise, Pr & Corporate Communication specialist Italia di HomeAway – genera un risparmio che può andare dal 30 al 50% rispetto agli hotel. Inoltre questa formula è coerente con la nuova tendenza del “bleasure”, quando chi è in viaggio per lavoro e alloggia in un appartamento si fa raggiungere dalla famiglia e approfitta della propria permanenza per unire lo svago al business». Con oltre 300.000 soluzioni abitative in più di 150 Paesi in tutto il mondo e oltre 250 dipendenti tra le sedi dell’headquarter di Berlino e la città di Lisbona, Wimdu è una piattaforma web europea per la ricerca di appartamenti privati che conta più di 1,2 milioni di utenti registrati. La società ha un programma rivolto al business travel già consolidato in Germania e in espansione nel resto d’Europa, al quale le aziende possono iscriversi accedendo alla piattaforma online internazionale Wimdu Business Travel. Tra i vantaggi, voucher di sconto e un’assistenza mirata che affianca l’azienda in ogni fase, dalla selezione dell’appartamento al check-out. Oltre al risparmio economico, in questo caso c’è anche un risparmio di tempo: la piattaforma, infatti, promette di ridurre i tempi di prenotazione anche del 25%. Dal semplice appartamento in città alla villa con piscina privata fino al prestigioso castello immerso nel verde, Interhome garantisce una soluzione per ogni esigenza. Il business travel non è il core business di questo tour operator di proprietà dell’elevetico Hotelplan Travel Group, specializzato da 50 anni nel settore delle case vacanza, ma tra le sue 33mila soluzioni abitative si possono trovare anche quelle adatte alla clientela corporate, come gli aparthotel a Londra, New York e Milano. Concludiamo con Airbnb, portale per la condivisione e la prenotazione online di case, ville e appartamenti. Fondato nell’agosto 2008 con sede a San Francisco, in California, vanta numeri di tutto rispetto: soluzioni abitative in ben 34mila città e 192 Paesi e, dalla fondazione a oggi, più di 11 milioni di viaggiatori, di cui oltre un milione ha soggiornato in Italia. Nella Penisola, le destinazioni che riscuotono più successo sono Roma, Firenze, Venezia e Milano, oltre alle località turistiche di mare e di montagna.
incontro alle aziende (sempre più numerose) che hanno esigenze di budget più contenute».
Il costo del soggiorno in queste strutture spesso varia in proporzione alla durata: più il soggiorno si al-
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Soluzioni di pernottamento Aparthotel
In questa pagina, due eleganti soluzioni abitative di Adagio Aparthotel, brand del gruppo Accor, e AllegroItalia Hotels & Resorts.
Roberto Franchi, Atahotels: «La soluzione del residence è più economica rispetto all’hotel, sia perché non prevede la colazione sia perché molto spesso i servizi erogati sono in numero minore, mantenendo comunque alti standard di qualità. La presenza della cucina poi consente alle aziende di risparmiare sui costi extra dei pasti che notoriamente incidono molto sul budget giornaliero». 22
lunga, maggiore è il risparmio. Una formula utilizzata da Accor anche per il concept Adagio, che intende andare incontro alle esigenze dei clienti business che devono rimanere a Roma anche più di un mese. E anche qui non mancano certo comfort e servizi di primo livello, come Tv satellitare, cassaforte, climatizzazione, telefono e wi-fi negli ap-
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partamenti, reception 24 ore su 24, servizio di pulizia, una piscina e numerosi servizi aggiuntivi: colazione, parcheggio, pulizie extra, lavanderia automatica, tintoria, palestra, campi da tennis, sala riunioni. Da palazzi storici e complessi residenziali fino a case prestigiose di privati, loft di design e appartamenti d’artista proposti in affitto ai viag-
giatori d’affari. Come quelle offerte da Halldis, azienda del gruppo Windows On Europe. Attivo dal 1986, il gruppo gestisce più di 1.300 proprietà in 20 località europee. Un’offerta che spazia da uffici serviti presso business center, come Blend Tower e Copernico a Milano, Torre Eva Center a Venezia e Science 14 Atrium a Bruxelles, ad
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Soluzioni di pernottamento Aparthotel
A destra, un appartamento offerto da Halldis. Sotto, dall’alto, due appartamenti disponibili sui portali Wimdu e Interhome.
Moussa Samake, Halldis: «Proponiamo una formula contrattuale che si può rinnovare senza bisogno di preavviso, particolarmente apprezzata da chi viaggia per un progetto di cui si conosce la data d’inizio ma non il termine».
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appartamenti e residence nelle principali città italiane ed europee, a ville e case vacanze in Toscana e nelle località turistiche italiane. «Tutti i nostri appartamenti – dice Moussa Samake, head of Corporate Business Development di Halldis – essendo acquisiti direttamente dai proprietari, sono diversi tra loro, garantendo così un’atmosfera calda e personale, ben diversa da quella asettica di una stanza d’albergo. Inoltre, per i clienti corporate abbiamo creato un team dedicato che fornisce sette giorni su sette assistenza in tutte le lingue europee e servizio di supporto in loco. Il team offre anche servizi extra, come pickup dall’aeroporto fino allo chef personalizzato. Nel caso ci siano esigenze particolari siamo in grado di proporre soluzioni ad hoc, come la possibilità di disporre di più appartamenti vicini. Infine proponiamo una formula contrattuale che si può rinnovare senza bisogno di preavviso, particolarmente apprezzata da chi viaggia per un progetto di cui si conosce la data d’inizio ma non il termine». In molti casi, gli appartamenti in affitto sono in grado di competere, quanto a lusso, con le più prestigiose e blasonate strutture alberghiere. È il caso di San Pietro all’Orto 6, il Condotel di AllegroItalia Hotels & Resorts arredato da Armani Casa, in cui lo scorso settembre è stata inaugurata la lussuosa Suite Diplomatic, un prestigioso appartamento al sesto piano con vista sulla città,
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dotato di ogni comfort e ottima divisione degli spazi living e notte. La Suite, di 100 mq, dispone di doppia camera da letto, terrazzo, soggiorno, piccola cantina con le migliori sele-
zioni di etichette e tapis roulant. «Il soggiorno in appartamento è una soluzione sempre più ricercata dalle aziende – spiega Piergiorgio Mangialardi, presidente di AllegroItalia –, specialmente quelle internazionali che infatti rappresentano l’80% della nostra clientela corporate. Proprio per questo, dopo San Pietro all’Orto a Milano, nel 2016 inaugureremo un nuovo Condotel nel centro di Verona. Si tratta di un business che abbiamo voluto esportare anche oltre i confini del Belpaese: siamo il primo gruppo alberghiero italiano che gestisce stabilmente, dallo scorso aprile, una struttura in Cina, composta da 83 appartamenti di lusso». ●
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News Hotellerie
IN BREVE Un Hotel Indigo a York InterContinental Hotels Group ha portato a York (UK) Hotel Indigo, la sua catena di boutique hotel. Situata a Walmgate, città natale
dell’impero di produzione cioccolatiera di York, la struttura offre 101 camere ispirate negli arredi alla tradizione locale. A celebrazione dei sapori e della località dello Yorkshire, l’albergo ha stretto una partnership con il pluripremiato Yorkshire Meatball Co. per servire polpette di carne, di pesce, vegetariane e dolci, ciascuna prodotta a mano in loco, insieme ad una vasta selezione di birre artigianali dello Yorkshire.
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MILLENNIUM&COPTHORNE HOTELS: ESPANSIONE IN ITALIA Millennium&Copthorne Hotels Plc è un gruppo alberghiero di gestione di proprietà con 120 hotel di alta qualità in tutto il mondo, situati in 79 location tra le principali città e destinazioni internazionali nel nord America, in Europa, nord Africa, Medio Oriente e Asia-Pacifico. Il gruppo è approdato in Italia nel 2014, scegliendo Roma per debuttare. Lo ha fatto rilevando da Boscolo il Grand Hotel Palace di via Veneto, una struttura esclusiva cinque stelle lusso con una storia alle spalle che affonda negli anni Venti e nella Dolce Vita. La struttura è stata completamente rinnovata dal noto architetto Italo Rota. Offre 87 camere (di cui 13 suite), il ristorante Cadorin & Lounge Bar che offre piatti della tradizione italiana, il Piero’s Bistrot lungo via Veneto e la Kami Spa, un’oasi orientale per il benessere. Vera gemma è il Salone di Guido Cadorin, l’esclusiva lobby che ospita gli affreschi realizzati dall’artista veneziano negli anni Trenta e recentemente portati al loro antico splendore sotto la guida della Soprintendenza dei Beni culturali. Abbiamo chiesto di parlarci dell’hotel al managing director, Fabrizio Gaggio. Sono previste nuove aperture in Italia? «Sì, siamo in fase di valutazione di due strutture, a Milano e a Venezia, che con Roma sono le destinazioni che Millennium vuole
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coprire nella Penisola. Il gruppo cerca proprietà uniche con caratteristiche particolari, di prestigio, con una forte storia alle spalle: operazioni selettive e mirate in funzione dell’asset, con l’auspicio di avere un ritorno sull’investimento in tempi e modi efficienti. Negli ultimi mesi oltre al Grand Hotel Palace è stato rilevato il Chelsea Harbour Hotel a Londra più altre acquisizioni a New York e nel Far East», In questo momento Millennium in Italia significa Roma. Che risultati sta dando l’investimento? «Il 2015 è un anno di transizione per noi, dalla precedente gestione. I risultati si iniziano a vedere, registriamo un tasso di occupazione intorno al 72-73% e un ricavo medio per camera di 260 euro con l’obiettivo entro breve di arrivare, migliorando costantemente l’offerta di servizi interni e le strategie commerciali, a 300 euro. Puntiamo a rientrare nella cinquina degli hotel 5 stelle lusso della capitale». Quali strategie commerciali state perseguendo? «Siamo usciti dal canale Merriott optando per una rappresentanza che riteniamo di più alto livello per il posizionamento dell’albergo, ovvero la Profernital Group, che ci ha onorato dell’etichetta Luxe. Le nostre strategie commerciali sono sostenute dall’head office di Millennium con sede a Londra, che sostiene lo sviluppo del gruppo
sia nel segmento leisure che in quello corporate». In percentuale quanti dei vostri ospiti sono viaggiatori d’affari? «A Roma la clientela corporate rappresenta il 7-8%, del totale, mentre oltre l’80% è leisure». Quali servizi offrite agli ospiti business? «Come standard Millennium, dopo venti pernottamenti si ha diritto al Vip treatment, con servizi esclusivi. Inoltre, a disposizione degli ospiti ci sono la connessione wi-fi gratuita e tre sale meeting attrezzate con tutte le tecnologie (una da 110 posti e due da 50 posti). Abitualmente presso di noi soggiornano quadri e dirigenti. Per i soggiorni lunghi offriamo quattro suite attrezzate con cucina. Se i soggiorni avvengono in giorni fissi durante la settimana, provvediamo a custodire noi necessaire, vestiti o oggetti che gli ospiti desiderano lasciare in albergo e glieli facciamo trovare al rientro». Caterina Maconi
A LUGANO UN 5 STELLE PER GLI EVENTI È pensato per gli eventi il nuovo 5 stelle superior The View, di proprietà della famiglia Rosso. Situato sulla collina di LuganoParadiso, l’hotel offre infatti una terrazza di 600 metri quadrati, che con la sua vista mozzafiato sul golfo si presta per incontri e banchetti esclusivi. «È uno spazio progettato ad hoc, che ci permette di organizzare moltissime cose – spiega Sara Rosso –. Abbiamo già richieste per presentazioni di automobili, che hanno facile accesso da una rampa, ma anche serate con video dj, cene di gala e molto altro». Per i meeting è disponibile anche una sala da 70 posti con vetrata panoramica, una piscina
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News Hotellerie
IN BREVE In Starwood Hotels & Resorts The Luxury Collection Hotels & Resort, brand del gruppo Starwood, ha annunciato l’apertura di The Grand Mansion, a Luxury Collection Hotel, Nanjing, nella capitale della provincia cinese di Jiangsu. Situata nella storica Chanjjang Road, la struttura offre 158 camere, tra cui 15 suite e una lussuosa Suite Presidenziale. A disposizione degli ospiti vi sono la Traveller Library, con una collezione di oltre 3000 volumi, la Xi Lounge, che offre una ricca selezione di tè, e il ristorante Zuan Ling Ge, che propone i migliori piatti della cucina cinese. Completano l’offerta una Spa e ampi spazi congressuali, tra cui una sala per ricevimenti di 6000 metri quadrati e sette sale meeting più piccole.
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ideale per gli aperitivi e un ristorante direttamente affacciato sulla terrazza, affidato agli chef Eros Picco e Tommaso Arrigoni, proprietari dello stellato Innocenti Evasioni di Milano. Nelle 18 camere, di cui due suite, tutte in stile yacht di lusso, con terrazza vista lago e arredamento in teak navale, il servizio in camera è garantito 24 ore su 24 e tra gli optional spicca non solo la scelta del tipo di guanciale, ma anche una selezione di copricuscini aromatizzati.
CURIO SBARCA AD AMBURGO Hilton Worldwide ha riaperto ad Amburgo il celebre Reichshof Hamburg Hotel, che oggi esibisce – primo in Europa – il marchio Curio – A Collection by Hilton. La struttura, situata di fronte alla Stazione Centrale, è stata sottoposta a radicali lavori di ristrutturazione che hanno permesso di valorizzarne l’originale stile Art-Déco, combinandolo con il design contemporaneo e con le più moderne tecnologie. Alle 278 camere e suite, si aggiunge un centro fitness di 250 metri quadrati, con palestra attrezzata e Spa. A disposizione degli ospiti anche numerosi locali, tra i quali una sala da pranzo con menu à la carte, la lobby con sushi cucinato al momento e un rinomato bar che serve club sandwich e dolci.
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Da segnalare che la ristorazione è stata affidata al noto gastronomo Frank Bertram, che ha assunto il ruolo di chef de cuisine e ha trasferito nell’albergo il proprio ristorante Slowman.
SWISSHOTEL METROPOLE GENEVA: NUOVE SUITE Prosegue il rinnovamento degli spazi del 5 stelle Swisshotel Metropole Geneva: dopo le 31 Signature room, l’albergo ha infatti rinnovato 24 Advantage Room, alcune delle quali con vista sul lago, tra cui sei junior suite. Le Advantage room, di 28 metri quadrati, hanno un design moderno e sono decorate con affreschi che rappresentano la mappa di Ginevra. Dispongono di stazioni multimedia che consentono ai clienti di connettere i propri dispositivi (lettori Mp3, computer portatili o tablet) e, ad esempio, guardare i propri video. Le Junior Suite, invece, sono arredate con i toni del legno scuro e del turchese ed esibiscono arredi minimalisti e funzionali. Le luci e le altre funzioni della stanza possono essere regolate per mezzo di un pannello di controllo centralizzato. Tutte le camere del Swisshotel Metropole Geneva (111 più 16 suite) sono equipaggiate con scrivania, connessione wi-fi gratuita, tv flat screen, macchina da caffè, menù per la scelta dei cuscini e confortevoli poltrone.
IN KLIMA HOTEL Andamento positivo per Klima Hotel Milano Fiere, nuovo albergo quattro stelle superior della metropoli lombarda che vanta classe energetica A e l’etichetta di green hotel, nei primi due mesi dall’apertura di Expo. «Maggio e giugno –
precisa il direttore commerciale dell’hotel Eugenio Galli – sono stati decisamente buoni e abbiamo dati incoraggianti anche per i prossimi mesi, con una clientela che arriva principalmente dai mercati esteri come Germania, Francia e Spagna. Buona la percentuale anche dai mercati Usa e Giappone. Maggio, il mese di avvio di Expo, ci ha fatto chiudere con l’87% di occupazione, raddoppiando il ricavo medio camera del 2014». Fino a ottobre, l’hotel propone al settore Mice un pacchetto “all inclusive Expo”: «Oltre al pernottamento – spiega Galli –, offriamo un pacchetto di servizi completi per l’organizzazione di eventi aziendali e regaliamo ai partecipanti l’ingresso gratuito all’Esposizione Universale. Infine per incentivare il segmento sono state pianificate “settimane gastronomiche” all’insegna della cucina tradizionale italiana con prodotti a “km zero” e della cucina internazionale a tema».
BEST WESTERN IN CRESCITA Ha il segno più il primo semestre 2015 di Best Western Italia, il gruppo alberghiero guidato dal Ceo Giovanna Manzi. Il fatturato totale degli hotel Best Western, Best Western PLUS e Best Western PREMIER (120 strutture nella Penisola, per un totale di 13mila camere) ha registrato una crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2014, per un importo complessivo che supera i 130 milioni di euro per la sola produzione del comparto camere e colazione. Ottime notizie arrivano anche dai canali di brand e dal loro ricavo medio per camera che torna a segnare incrementi positivi, registrando un +3,5% a livello cumulato, con un prezzo medio di 103 euro.
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Terminal Incheon Airport
Incheon Airport:
servizi pluripremiati Lo scalo di Seoul offre ai viaggiatori d’affari lussuose lounge con sale meeting e connessione wi-fi, Spa, docce, musei, intrattenimenti culturali e, addirittura, una pista di pattinaggio e un cinema con schermo 3D. Una gamma di servizi che hanno valso allo scalo numerosi riconoscimenti
di Arianna De Nittis
I numeri dell’Incheon Airport 3 piste 1 terminal e 1 concourse 87 compagnie aeree che raggiungono 186 destinazioni 46 ristoranti e caffetterie 11 lounge 3 hotel 1 Spa con sauna
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na gamma molto ampia di servizi accoglie i viaggiatori, d’affari e leisure, presso l’Incheon Airport, aeroporto coreano situato a circa 70 chilometri da Seoul. Pluripremiato (ha vinto nel 2014 il riconoscimento di Global Traveler “Best Airport in the World” e, l’anno precedente, i premi “Best Airport in Asia-Pacific” e “Best Airport less than 25-40 million passengers” assegnati dall’ACI, Airport Council International), lo scalo dispone di tre piste, un modernissimo terminal e un concourse. A queste strutture si aggiungerà nel 2017 un secondo terminal, attualmente in costruzione, che consentirà di incrementare il traffico passeggeri e il numero dei vettori che operano nell’aerostazione: ad oggi 85 tra compagnie di linea e low cost, che servono ben 186 destinazioni in 55 Paesi del mondo. Nello scalo è possibile trovare tutto
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il necessario per una sosta piacevole nell’attesa del proprio volo: nell’area Duty Free al quarto piano del terminal, ad esempio, sono disponibili una sala massaggi, una Rest Area con comode poltrone per il relax, uno snack bar, una caffetteria, docce accessoriate con asciugamani e prodotti per il corpo e una sala dotata di connessione a Internet, con schermi dove è possibile guardare film ed essere aggiornati sulle ultime notizie. Per lo shopping, poi, sono disponibili nello scalo 46 bar e ristoranti che propongono i migliori piatti della cucina asiatica, nonché numerose boutique. Inoltre, l’Incheon Airport ospita al suo interno tre hotel delle catene Grand Hyatt, Best Western e Hotel Hu, tutti dotati di business center perfettamente equipaggiati. In tutto lo scalo è disponibile la connessione wi-fi gratuita ed è possibile il disbrigo delle procedure di
imbarco attraverso numerosi terminali di self check-in. A questi servizi si aggiungono quelli offerti dalle lounge aeroportuali: ben 11, di cui sette (tre nel terminal e quattro nel concourse) gestite dalle principali compagnie aeree asiatiche. Tutto per i business traveller Le lounge di first e business class offerte dal vettore di bandiera Korean Air, in particolare, sono spazi rilassanti e dotati di ogni confort. La ristorazione è affidata dal cinque stelle Hyatt Regency Incheon. Per il relax sono disponibili poltrone massaggianti e docce, mentre per il lavoro non mancano la connessione wi-fi gratuita e le sale conferenze. Il vettore coreano, tra l’altro, ha messo a punto un ampio ventaglio di servizi per i suoi passeggeri: ad esempio il KAL Premium Care Service, che consente ai viaggiatori
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Terminal Incheon Airport
Collegamenti con la capitale Dall’Incheon Airport si raggiungono con facilità il centro di Seoul e numerose altre destinazioni: l’Airport Limousine Bus, ad esempio, effettua 31 collegamenti con la capitale, 29 con il distretto Gyeong-gi e 40 con le principali mete della Corea del Sud. Il Nighttime Bus, inoltre, collega lo scalo con le principali stazioni ferroviarie cittadine. In alternativa si può utilizzare l’Airport Express, linea sotterranea che consente di raggiungere la stazione di Seoul in 56 minuti, effettuando 10 fermate intermedie. Infine, è disponibile il treno KTX, che raggiunge le principali province coreane.
di first class di essere affiancati da personale dedicato durante le procedure di imbarco. E ancora, il KAL Premium Arrival Shower Service: a disposizione dei passeggeri delle classi First e Prestige (business) in arrivo sui voli internazionali, offre la possibilità di usare le docce e la sauna, senza alcun costo aggiuntivo. Intrattenimenti e cultura I servizi dell’Incheon Airport, però, non finiscono qui: lo scalo propone
durante tutto l’anno un ricco calendario di iniziative culturali, dai festival musicali ai brevi tour turistici per sfruttare al meglio gli stopover. Chi desidera conoscere meglio le tradizioni coreane, inoltre, può visitare il Cultural Museum of Korea (al quarto piano del concourse), la Traditional Craftwork Gallery (Terminal, quarto piano) e la Korean Cultural Street (sempre al quarto piano del Terminal), con un’accurata ricostruzione delle abitazioni tradizionali coreane. Per lo
svago, infine, sono disponibili una pista di pattinaggio, un teatro con 240 posti e schermo 3D e la lussuosa SPA on Air, con piscina e sauna. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.airport.kr. ●
Un salto in città A chi desidera approfittare della sosta tra un volo e l’altro per visitare i dintorni, l’Incheon Airport offre cinque differenti tour guidati, con una durata da una a cinque ore a seconda del tempo a disposizione: Yonggungsa Temple, Airport Tour, Temple Tour in Incheon, Incheon City Tour, Seoul Highlight Tour. Sopra, la lounge di Korean Air presso l’Incheon Airport di Seoul. Sotto e nella pagina a fianco, due immagini dello scalo coreano.
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IL COSTO DELLA A SCEL SCELTA LT TA COME SI FORMANO I COSTI DI DISTRIBUZIONE? Ogni collegamento nella catena di approvvigionamento comporta un incremento dei costi ONLINE: € 2 - € 5 TRANSACTION FEE OFFLINE: € 5 - € 10 TRANSACTION FEE
TRANSACTION FEE: 5 - 7,5%
PMS /CRS(1)
SWITCH(2) COMPANY
GDS
TMC
7% TRANSACTION FEE O FEE FISSA BOOKING FEE > € 10
INCENTIVI
10% COMMISSIONI + 2 - 4% OVERRIDE + SPESE MARKETING (+ LISTING FEE)
STIMA DI PERDITA DELLA PRODUTTIVITÀ STIPENDIO S TIPENDIO MEDIO MEDIO A ANNUO NNUO DEL DEL P PRENOTANTE RENOTANTE € 46.328 contributi compresi* COSTO C OSTO IIMPIEGATO MPIEGATO ORARIO ORARIO € 26,32 (44 settimane a 40 ore/settimana) COSTO C OSTO IMPIEGATO IMPIEGATO A AL LM MINUTO INUTO € 0,44 COSTO C OSTO IMPIEGATO IMPIEGATO P PER ER P PRENOTAZIONE RENOTAZIONE VIA VIA OTA OTA € 14,08 (32 minuti x €0,44)** C COSTO OSTO IMPIEGATO IMPIEGATO P PER ER P PRENOTAZIONE RENOTAZIONE VIA VIA HRS H RS € 1,32 (3 minuti x €0,44)***
NOTE: (1) Property Management System/Central Reservation System = Sistemi di gestione alberghiera - (2) Aziende specializza
CANALI DI DISTRIBUZIONE DEGLI HOTEL Comparazione stimata dei costi su valori medi del mercato Canale
Costo sostenuto dall’hotel (su € 100 di prenotazione)
Costi totali sostenuti dall’hotel (€ e % dell’ADR(3)) su € 100 di prenotazione
Costo per l’azienda (oltre a € 100 della camera)
Telefonata all’hotel
€ 10 lavoro/sistemi
€ 10 (10%)
€ 11,44 di produttività persa (media 26 minuti a prenotazione)
Visita sito web dell’hotel
€ 2 lavoro/sistemi € 8 - 10 marketing digitale € 5 transaction fee al servizio di prenotazioni online
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Terminal Milano Linate
E la business aviation mette le ali SeaPrime, nuova società controllata da Sea, ha lanciato un ambizioso piano di investimenti da 30 milioni di euro da qui al 2020. L’obiettivo? Crescere a Linate, scalo leader per i voli d’affari, ma non solo. Quattro chiacchiere sulle novità con la general manager, Chiara Dorigotti di Alberto Vita
Milano LinatePrime (2014) Movimenti 2014: 22.400 (+1%) Tonnellaggio: 347 mila (+4,2%) Passeggeri: 45.000
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ivoluzione del lusso, e dei servizi, al piazzale Ovest di Milano Linate per Sea, con le sue controllate SeaPrime e PrimeAviation Services. Con, in più, l’idea di creare un piccolo terminal dedicato alla business aviation anche a Malpensa. Dopo l’acquisizione dei servizi Ata nel 2013, la nuova società controllata da Sea, appena rinominata SeaPrime, ha lanciato infatti un piano di investimenti al 2020 da 30 milioni di euro, di cui 12 per la costruzione di due nuovi hangar di ampie dimensioni, da realizzare entro il 2016 il primo ed entro il 2018 il secondo. Un vero cambio di passo per lo scalo leader in Italia per i voli d’affari. Noi di Mission ne abbiamo parlato con Chiara Dorigotti, la general manager di SeaPrime e PrimeAviation Services chiamata da Londra e da
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varie esperienze di investor relations per portare questo scalo executive a livelli europei. Con in più un sano tocco di italian style, grazie anche a Marco Funel, responsabile commercial development della società. Sea prime: un investimento milionario, con un focus su Linate. Ma non solo. Quali sono i piani di sviluppo? «Il piano è certamente ambizioso, a cominciare da Linate, dove siamo il gestore ed Fbo dello scalo e siamo gli unici ad avere una postazione di refuelling sulla piazzola. Con PrimeAviation Services inoltre offriamo servizi di handling in concorrenza con altre società. Ma noi puntiamo a un servizio di eccellenza con una grande e funzionale vip lounge, una crew lounge e il lancio di una nostra linea di catering di al-
to livello, SeaGusto, con menù personalizzati e molto curati. Ma, oltre a Linate, dove abbiamo il 62% di market share dell’handling, siamo presenti a Venezia, con il 70% del mercato, e a Ciampino, dove nel grande affollamento dello scalo romano abbiamo raggiunto il 26%. Inoltre da quest’anno operiamo anche su Malpensa, scalo dove l’anno scorso sono cresciute del 30% le dimensioni degli aeromobili business che vi atterrano. Un trend che abbiamo visto anche a Linate, visto che siamo a un più 25% di grandezza media dei velivoli». Aeromobili sempre più grandi che non trovano spazio negli hangar attuali. E ci risulta che ci siano già problemi di parcheggio… «Sì, la continua crescita delle dimensioni degli aeromobili executive è un trend che va avanti da diversi anni e che noi riscontriamo, in particolare, durante le grandi manifestazioni milanesi, dal Salone del Mobile a, naturalmente, Expo 2015, in occasione del quale accogliamo anche tanti voli governativi. In questi casi la nostra operations manager riesce, con chissà quali alchimie, a parcheggiare i molti velivoli presenti anche su una pista secondaria. Comunque gli hangar di cui disponiamo non riescono a ospitare grandi aerei come i BBJ o gli A319. Perciò quelli nuovi dovranno avere dimensioni adeguate, anche se uno dei due ci piacerebbe fosse sede di una società internazionale di manutenzione. Il che alzerebbe di molto
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Terminal Milano Linate
l’appeal di Milano Linate Prime come base per molti proprietari di jet executive. Hangar che non sono però il solo investimento sullo scalo. «Certamente no. Con Sea abbiamo previsto anche un investimento di 2 milioni di euro per il restyling dell’aerostazione, per i parcheggi e per la viabilità di accesso. In questo modo vogliamo creare un terminal di business aviation di standard internazionale, con in più un tocco di made in Italy. I 1.260 metri quadrati dell’aerostazione sono pensati come una lounge fra air side e land side, dove offrire ai passeggeri e agli equipaggi servizi di alta qualità. Tra questi anche un bar, un servizio concierge a cinque stelle, spazi commerciali e pubblicitari. Abbiamo ad esempio chiuso un accordo con Bmw che ci metterà a disposizione due auto per i nostri ospiti e due postazioni fisse per mostrare le novità della casa automobilistica nell’area del parcheggio. Il piano terra di 750 metri quadrati, con l’utilizzo di materiali e arredi che rappresentano lo stato dell’arte della produzione italiana, ovvero gres per i pavimenti, alluminio riflettente sui soffitti, corian per i rivestimenti delle pareti, ora è completamente aperto e offre una prospettiva immediata sul piazzale di sosta, creando un canale di luce naturale che accompagna i flussi di ingresso e di uscita. SEA, inoltre, investirà circa 6,5 milioni di euro per la messa in sicurezza del fiume Lambro in coerenza con il PAI (Piano di Assetto Idrogeologico, ndr) e in collaborazione con gli enti pubblici e le autorità coinvolte, tra cui la Regione Lombardia e il Comune di Mila-
SeaPrime (2014) Entrate: 14,7 milioni di euro Ebitda: 3 milioni di euro
PrimeAviation Services Entrate: 2,5 milioni di euro no. I lavori, il cui inizio è previsto per settembre-ottobre 2015, porteranno vantaggi anche per quelle zone di Milano, il quartiere Ponte Lambro di Milano e via Camaldoli, colpite in passato diverse volte dall’esondazione del fiume». E il vostro sbarco a Malpensa? In quali spazi sarà, Sala Albinoni a parte? «Nello scalo c’è una vecchia zona che era adibita a terminal (la palazzina di Gs Aviation, ndr) per i voli business. Stiamo pensando di recuperare quella parte, perché riteniamo che anche a Malpensa ci sia spazio per l’aviazione d’affari. È una zona ricca, anche turisticamente, e, questioni fiscali a parte, potremmo addirittura fare concorrenza a Lugano». Tante novità e investimenti. Che si basano su quali numeri? «I numeri della business aviation in generale sono interessanti, con una continua crescita negli ultimi cinque anni in tutta Europa. Se prendiamo però, ad esempio, i numeri di maggio, quando è iniziato l’Expo a Milano, noi abbiamo registrato un incremento del 6%, contro un più 0,7% del settore. E nel primo quadrimestre dell’anno ci siamo piazzati al quarto posto tra gli scali europei, dietro solo a Parigi Le Bourget, a Ginevra e a Londra Luton. Lo scorso anno abbiamo avuto 22.400
movimenti, per 45mila passeggeri circa. Di cui il 25% con voli domestici, seguiti dal 15% di voli con la Francia e con i Paesi ex-Csi, ora in calo, seguiti dal Medio Oriente, all’11%, e dal Regno Unito, all’8%. Perciò pensiamo di poter crescere nel quinquennio 2015-2020, coerentemente con il trend di sviluppo delineato per l’intero mercato, del 3,2% nei movimenti annui e del 5,3% nel tonnellaggio. Dati questi che non dicono però tutto, perché, come sottolinea Funel: «noi vediamo solo l’ultima provenienza del volo, ma spesso chi arriva con voli di lungo raggio fa diversi scali nel Continente, come ad esempio i cinesi. Noi siamo stati a Hong Kong e crediamo che, anche per il settore della business aviation, la prossima frontiera sarà lì». ●
Chiara Dorigotti, general manager di SeaPrime e PrimeAviation Services, e Marco Funel, responsabile commercial development della società.
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Destinazioni Dallas
Arte e cowboy
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Destinazioni Dallas
I texani pensano in grande. E da moderni mecenati hanno investito ingenti capitali in progetti di rinnovamento urbano e sviluppo culturale, trasformando Dallas in una città da guinness dei primati. Con il più grande distretto artistico degli Usa e il terzo aeroporto più trafficato al mondo, la metropoli è sede di 18 aziende della classifica Fortune 500 ed è la terza destinazione del turismo americano oltre che la prima in Texas, con 26mila visitatori all’anno
essaggio per i nostalgici: cavalli e cowboy non girano più per la strade di Dallas. L’eredità del vecchio West è rimasta nello storico quartiere di West End, tra i negozi di stivali e cappelli in stile texano o nel rodeo dove si esibiscono i cowboy professionisti. Il resto della città ha il tratto di una metropoli contemporanea in continua evoluzione. Grazie a un piano di sviluppo urbano del valore di 14 miliardi di dollari, Dallas è la destinazione numero uno in Texas con 26mila visitatori all’anno. E non solo. Dallas ha anche conquistato la terza posizione nella classifica delle Top 50 US Destinations 2014 stilata da Resonance Consultancy. «Nel 2008 la città di Dallas ha sviluppato un piano di crescita con previsione di realizzazione fissata per il 2015. Nonostante la recessione, molti degli obiettivi, legati soprattutto all’ospitalità, sono stati raggiunti. L’Arts District ha subito una forte espansione e numerose nuove attrazioni sono state completate negli ultimi anni, tra cui il Perot Museum of Nature and Science, il George W. Bush Presidential Center presso la Southern Methodist University e il Klyde Warren Park», spiega il Resonance Report. «Negli ultimi dieci anni abbiamo lavorato duramente per confermare il ruolo di Dallas di destinazione ideale per i turisti e piena di opportunità per chiunque», commenta Phillip J. Jones, presidente e Ceo del Dallas Convention & Visitors Bureau (CVB). «La città ha investito miliardi di dollari in nuovi progetti di sviluppo, che hanno coinvolto hotel, ristoranti, eventi
di Simona Silvestri
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culturali e infrastrutture legate al turismo». Dallas è anche un importante centro per il business dove hanno sede 18 fra le maggiori aziende americane della classifica Fortune 500. Nona città più grande degli Usa, con la vicina Fort Worth costituisce un grande agglomerato urbano di oltre 6 milioni di abitanti. L’omonimo aeroporto internazionale è il terzo hub al mondo per traffico di passeggeri. Il tessuto urbano della città conti-
nua a trasformarsi. Se il centro era frequentato soltanto per lavoro, oggi le cose sono cambiate. Negli ultimi 10 anni gli abitanti sono passati da 200 a 30.000. Centosessanta musei e gallerie d’arte formano il più grande distretto artistico metropolitano degli Usa. Il Dallas Arts District, che comprende quattro musei e altrettanti centri per performance artistiche, occupa un’estensione di 27 ettari, in un raggio di 19 isolati. È il più grande degli Stati Uniti. The Sporting News, prestigioso ma-
Paolo Peroni Ranchet, appassionato viaggiatore, amante della cultura americana e nostro testimone delle attrattive di Dallas. A sinistra, il Dallas Perot Museum of Nature and Science. Nella pagina a fianco, i grattacieli cittadini.
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Dallas Market Center Offre 70.000 metri quadrati di spazi per esposizioni e meeting nelle tre principali strutture, il World Trade Center, l’International Trade Plaza e il Market Hall (dallasmarketcenter.com).
Destinazioni Dallas
A tavola Carne e barbecue sono un classico della cucina TexMex. Star come Dean Fearing, Stephan Pyles e Kent Rathbun hanno ideato uno stile che combina gli ingredienti tipici del Texas con le tecniche di alta cucina, influenzando gli chef di tutti gli Stati Uniti. Numerosi a Dallas anche i ristoranti farm-to-table, che propongono piatti preparati con ingredienti freschi e prodotti in zona. L’unico ristorante AAA FiveDiamond nello stato del Texas, The French Room presso l’Adolphus Hotel, si trova a Dallas (www.hoteladolphus.com).
gazine a stelle e strisce, annovera costantemente Dallas tra le America’s Best Sports Cities, casa di cinque squadre professionistiche delle maggiori leghe sportive, tra cui i famosi Dallas Cowboys, campioni di football americano. «La missione del Dallas CVB, con la campagna Big Things Happen Here, ha rinforzato negli ultimi dieci anni l’immagine di Dallas come città moderna, vivace e orientata al futuro», dichiara Dave Brown, executive vice president e general manager dell’American Airlines Center Dallas e chairman del Dallas Convention & Visitors Bureau. Tra musei e memoriali Abbiamo chiesto una testimonianza su Dallas a Paolo Peroni Ranchet, medico odontoiatra e odontologo forense di Milano, appassionato viaggiatore, amante dell’arte contemporanea e della cultura americana. Dallas è una città da guinness dei primati? «Dallas nel nostro immaginario è famosa per tre motivi. Il primo è, inevitabilmente, l’omonima serie tv. Il secondo è il tragico assassinio nel 1963 del presidente Kennedy. Il terzo sono i Dallas Cowboys. Non soltanto una squadra di football, ma un vero e proprio brand a livello internazionale. L’atmosfera della Dallas del telefilm si coglie ancora nel caratteristico connubio di industria (petrolio, aviazione, informa-
Il Dallas Museum of Art e, sotto, lo skyline della metropoli texana.
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tion technology e banche sono i settori più rappresentati) e mondo dell’agricoltura e dell’allevamento di bestiame, che fa pensare a cappelloni da cowboy e a grandi spazi. La grandiosità è qualcosa di molto texano. Il Texas ha vissuto un grande boom economico con l’industria petrolifera. Questa ricchezza ha prodotto a sua volta il fenomeno del mecenatismo. Con enormi ricchezze, snobbati dagli americani della East e della West Coast, i texani si sono dati da fare per le loro città, investendo le enormi fortune dei singoli e delle imprese in progetti di rinnovamento urbano e sviluppo culturale. A Dallas sono sorti edifici di pregio, firmati da architetti di fama internazionale, per raccogliere
grandi collezioni d’arte. Una curiosità: Southfork Ranch, location del telefilm, esiste davvero e si può visitare». Che impronta ha lasciato l’assassinio di JFK a Dallas? «Sono immagini impresse nella nostra mente, che segnano la fine di un’epoca. Con la morte di John Fitzgerald Kennedy si infrange il sogno americano di purezza e di candore tipico di quegli anni in cui tutto sembrava possibile. Il presidente giovane e bello, con una moglie altrettanto giovane, bella ed elegante, rappresentava un ideale di novità, pulizia e forza. Sappiamo che dietro le quinte non era tutto così perfetto, ma questo era il modo in cui la coppia veniva percepita
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American Airlines Center Casa dei Dallas Stars, squadra di hockey, e dei Dallas Mavericks, campioni di basket, è adatto a meeting di grandi dimensioni (www.americanairlinescenter.com).
Destinazioni Dallas
Bishops Arts District
dalla società americana. Dallas giustamente ha voluto ricordare un episodio così forte che ha segnato profondamente la storia del mondo occidentale. Nell’ex deposito di libri in cui si presume che Lee Harvey Oswald abbia sparato dal sesto piano a Kennedy, è stato creato il Sixth Floor Museum at Dealey Plaza. In questo edificio in mattoni di inizio novecento Dallas racconta e celebra la storia del presidente americano e gli ultimi istanti della sua vita. Trovarsi nel luogo tante volte visto nei film, nelle ricostruzioni di questo fatto tragico è strano ed emozionante. Il JFK Memorial, disegnato dal grande architetto Philip Johnson, amico della famiglia Kennedy, è un altro monumento interessante. È un cenotaffio, un cubo dalla linea molto essenziale, che prende luce dall’alto. La vedova Jacqueline collaborò con Johnson perché l’opera riuscisse a esprimere la figura del presidente. Alcuni si aspettavano qualcosa di più pomposo. Nella sua assoluta semplicità il memoriale esprime un’idea di purezza ed essenzialità. È suggestivo e commovente». Dallas è una capitale dello sport? «I Dallas Cowboys sono forse la più famosa squadra di football americano al mondo. Al di là dei risul-
tati sportivi, i Cowboys sono un marchio internazionale a tutti gli effetti. Anche chi non è appassionato di sport li ha sentiti nominare e non può non avere in mente le famose cheerleader. Per gli amanti degli sport, soprattutto americani (football, baseball e basket), a Dallas ci sono molte possibilità di divertirsi e di vedere incontri di alto livello». Che cosa vale la pena di visitare a Dallas? «Nel centro cittadino spicca uno skyline di grattacieli costruiti tra gli anni Settanta e Novanta, ma forse le architetture più interessanti sono gli
edifici progettati per musei e istituzioni culturali da architetti di grido come I. M. Pei, Renzo Piano, Norman Foster e Rem Koolhas. Dalla Reunion Tower, detta The Orb, un osservatorio parte del complesso dell’Hyatt Regency Hotel, si può vedere l’architettura di Downtown dall’alto. All’interno dell’Arts District è imperdibile il Nasher Sculpture Center di Renzo Piano. Comprende un’importante collezione di scultura contemporanea ed è stato realizzato dall’architetto italiano in collaborazione con Peter Walker, un paesaggista che ha curato
Oltre 60 negozi indipendenti, ristoranti, bar, caffè e gallerie d’arte hanno sede in un’ex area di deposito di due isolati a sud di Dallas, l’originario Oak Cliff. Qui le grandi multinazionali del commercio non trovano spazio, cosa che dà al Bishops Arts District un fascino particolare (www.bishopartsdistrict.com).
Sopra, la Dealey Plaza. Sotto, il Sixth Floor Museum, museo in memoria di John Fitzgerald Kennedy situato nell’ex deposito di libri dove si presume che Lee Harvey Oswald abbia sparato al presidente.
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Fair Park Destinazione culturale e di intrattenimento della città, è una location storica per gli eventi. Ospita l’annuale State Fair del Texas (www.fairpark.org).
Destinazioni Dallas
grande qualità artistica. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, queste opere non sono affatto
Dove incontrarsi Il Dallas Convention Center è la più grande location per eventi al mondo con 90.000 metri quadrati di spazi espositivi (www.dallasconvention center.com). Un ponte sospeso lo collega al nuovo Omni Dallas Hotel che ha aggiunto all’offerta congressuale di Dallas 1001 stanze e 10.000 metri quadrati di spazi per eventi (www.omnihotels.com).
gli spazi all’aperto. Gli interni e gli esterni si integrano creando una suggestione molto originale. La cosa più bella in assoluto è il complesso museale di Fort Worth, il Cultural District. Comprende tre musei da Oscar: The Modern, il museo di arte moderna progettato da Tadao Ando, il Kimbell Art Museum progettato da Louis Kahn, a cui si è aggiunta un’ala di Renzo Piano, e l’Amon Carter Museum of American Art disegnato da Philip Johnson. I primi due sono edifici semplici e lineari, integrati con l’ambiente circostante e con una meravigliosa luce naturale. Il terzo è qualcosa di assolutamente straordinario perché comprende una collezione di dipinti di Frederic Remington e Charles M. Russell, due artisti americani cantori del vecchio West. Le loro opere hanno una potenza straordinaria e raffigurano l’iconografia del West con una
Sopra, il George W. Bush Presidential Center. Sotto, la Reunion Tower.
Dallas in breve Come arrivare Da Milano Malpensa e Roma Fiumicino con Alitalia (www.alitalia.it). Collegamenti sono offerti anche da American Airlines (www.americanairlines.it), Delta (it.delta.com), United (www.united.com). L’aeroporto internazionale di Dallas/Fort Worth (DFW) consente di raggiungere le destinazioni del nord America in circa 4 ore. Il bus navetta collega l’aeroporto alla stazione da cui partono i treni per Dallas e Fort Worth (entrambe a circa 40 chilometri di distanza). Il Trinity Rail Express (TRE) connette Dallas a Fort Worth. L’aeroporto di Dallas Love Field, vicino al centro, serve alcuni collegamenti nazionali. In città e nelle aree limitrofe ci si muove con la DART (Dallas Area Rapid Transit), la rete metropolitana leggera più estesa degli Usa.
Dove dormire Al NYLO Dallas South Side, un edificio che risale a 100 anni fa riconvertito in un boutique hotel con 76 camere. Le stanze sono in stile loft con mattoni e colonne a vista (www.nylohotels.com). Il Joule Dallas è stato oggetto di un’opera di trasformazione con l’aggiunta di 31 camere, incluse le suite e la penthouse, una spa sotterranea di quasi 750 metri quadrati e uno spazio eventi (www.thejouledallas.com). Rinnovati anche il Dallas Marriott City Center (www.marriott.com), l’Hyatt Regency DFW (dfwairport.hyatt.com), il Dallas’ Hilton Anatole (www.hiltonanatolehotel.com) e l’Intercontinental Dallas (www.icdallas.com), che offrono comfort e servizi ideali per il cliente business. Il Lumen è un boutique hotel situato nelle vicinanze della Southern Methodist University (www.hotellumen.com). L’Hyatt Regency Dallas at Reunion confina con la Reunion Tower e si trova a pochi passi dalla storica Union Station e dal Dallas Convention Center (dallasregency.hyatt.com). Il W Dallas - Victory è un luxury hotel vicino all’American Airlines Center. Il design degli interni si ispira quello di un ranch con un tocco di raffinatezza (www.wdallasvictory.com).
In Internet www.visitdallas.com www.fortworth.com www.traveltex.com
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kitsch, ma di notevole interesse anche da un punto di vista storico e culturale». ●
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News Voli in pillole
NOTIZIE IN BREVE In Klm Klm ha lanciato un’app per Apple Watch in grado di offrire ai passeggeri servizi e informazioni utili per il giorno della partenza, il tutto in tempo reale e semplicemente dando un’occhiata al polso. Quando arriva il momento di fare il check-in per il volo, l’utente Apple Watch non deve fare altro che toccare una volta lo schermo, salvare la carta d’imbarco in Passbook e utilizzarla durante la fase d’imbarco sull’aereo. Durante il volo, può in qualsiasi momento visualizzare il tempo restante all’arrivo. L’app offre anche funzionalità speciali per i membri Flying Blue di Klm, che possono visualizzare facilmente il proprio livello Flying Blue e il numero delle miglia guadagnate. La app è disponibile nell’App Store di Apple. 44
EMIRATES VOLA DA BOLOGNA Emirates continua a crescere sull’Italia a colpi di nuovi voli: è recente l’annuncio del nuovo collegamento su Dubai in partenza da Bologna il prossimo 3 novembre con un B777 da 364 posti, di partnership con altri vettori, anche su rotaia (come Trenitalia) e di aumenti di capacità. Proprio sul secondo A380 posizionato a Malpensa, con 427 posti, di cui 76 in business e 14 suite, unico vettore a offrire la first sulla tratta su New York, noi di Mission abbiamo incontrato Fabio Lazzerini, direttore generale del vettore emiratino. Che rischia di perdere il manager valtellinese a cui il ministro Franceschini ha
offerto la poltrona di consigliere delegato di Enit. Intanto Lazzerini sottolinea il suo impegno nei confronti del trade sul mercato italiano: «Cerchiamo una sempre più stretta collaborazione con il mondo trade, agenzie e tmc, perché, seppure io sia sempre stato un fautore del web, questa canale “commodotizza” e per una compagnia che offre tanti servizi come noi, c’è bisogno di qualcuno che ben li spieghi al cliente. Soprattutto a quello business». Soprattutto da Milano, i business traveller sono i principali clienti
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di Emirates, su Dubai, su New York e su molte destinazioni beyond Dubai: «Su Milano, ma anche su Venezia, abbiamo il 60% circa di passeggeri business, percentuale questa che si ribalta su Roma. Stesse cifre circa per quanto riguarda i point of sales, da Milano e Venezia facciamo più outgoing, mentre su Roma più incoming. E credo che per Bologna, con una catchment area che arriva sino a Firenze, le percentuali saranno più vicine a quelle milanesi, con tante aziende, nell’automotive ma anche nel fashion o nell’alimentare, ma anche tanto outgoing» dice Lazzerini. Sugli accordi in discussione con easyJet Lazzerini spiega che questi sono trattati dagli alti livelli, «anche se noi già abbiamo in essere una collaborazione con loro a livello di miglia. E qui a Malpensa anche con ViaMilano Parking». Tra le collaborazioni che funzionano, e piuttosto bene, anche quella con Trenitalia, con cui presto verrà lanciato un accordo di interline, per «poter vendere una tratta unica treno+aereo». Già adesso Trenitalia è un ottimo feeder per Emirates, che regala i biglietti in carrozza business ai passeggeri di first e business class che non abitano in una delle tre (da novembre quattro) città italiane servite dal vettore. «Dalla stazione offriamo anche il servizio di chaffeur sino all’aeroporto» precisa Lazzerini, mettendo l’accento su un altro servizio, completamente gratuito, per la clientela premium del vettore. Vettore che è il secondo a Malpensa dopo easyJet e che propone una lounge recentemente ampliata a 1200 metri quadrati, con un’ulteriore
spesa di 500mila euro, in aggiunta ai tre milioni di euro investiti del 2013, anno del suo lancio, per un doppio accesso diretto agli aeromobili A380. L’argomento si sposta sulla rotta Milano-New York, unica tratta in quinta libertà che Emirates opera dall’Europa. Oggi la tratta, dopo la revisione degli accordi bilaterali, non rischia più di essere sospesa. «Sarebbe un controsenso, visto che da quando abbiamo aperto noi i passeggeri sulla Milano-New York, a detta di Sea, sono aumentati del 50%» sostiene Lazzerini, che aggiunge: «Grazie a questi accordi abbiamo anche la possibilità di aprire un’altra tratta in quinta libertà dai nostri aeroporti italiani. Ci stiamo pensando, con New York naturalmente in pole position, magari da un secondo scalo della Penisola. Purtroppo, però, possiamo operare solo quattro frequenze». Insomma, ci sono tante cose da fare per la compagnia leader al mondo per passeggero/ chilometro, con l’obiettivo di 52 milioni di passeggeri, uno alla settimana, per il prossimo anno fiscale, e l’Italia settimo Paese al mondo per fatturato per il vettore. Se la sentirà Lazzerini di lasciare tutto questo?
NUOVO CARNET DA ALITALIA Alitalia ha lanciato un carnet per volare in business class fra Milano e Shanghai. La formula offre tre biglietti di andata e ritorno con tariffe ridotte fino al 20%. Con questa operazione Alitalia viene incontro alle esigenze delle Pmi e di chi ha necessità di raggiungere più volte la Cina. Il carnet è valido per i viaggi fra Milano e
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News Voli in pillole
Shanghai fino al 24 ottobre, utilizzando il volo tri-settimanale diretto di Alitalia, oppure i collegamenti giornalieri da Milano ad Abu Dhabi (operati da Alitalia o da Etihad Airways) e poi, da Abu Dhabi, il volo di Etihad Airways per Shanghai. Altra caratteristica del carnet è la massima flessibilità: i biglietti infatti sono “open” (non è necessario indicare la data di partenza al momento dell’acquisto); non sono nominativi (possono quindi essere intestati anche a tre passeggeri diversi); la data del viaggio o il nominativo del passeggero possono essere modificati gratuitamente fino a 10 giorni prima della partenza, oppure dietro pagamento di un’integrazione fino a 4 ore prima della partenza. Non è però previsto il rimborso se i ticket non vengono utilizzati entro il 24 ottobre. I clienti che scelgono questa soluzione possono accedere a
tutti i servizi destinati ai viaggiatori di business class, tra cui l’accesso alle lounge aeroportuali Alitalia, nonché la possibilità di accumulare il triplo delle miglia per i soci MilleMiglia e 320 BlueCredits per le aziende che partecipano al programma di incentivazione BlueBiz, pari a 320 euro da spendere in biglietteria di Alitalia, Air France, Klm e Delta Airlines. Il carnet può essere acquistato nelle agenzie di viaggio, nelle biglietterie aeroportuali o chiamando il numero telefonico dedicato 06/65859966. Da Milano Malpensa il volo Alitalia diretto a Shanghai decolla ogni mercoledì, venerdì e domenica, con ritorno il lunedì, giovedì e sabato.
IN MERIDIANA Meridiana ha siglato un accordo con Trenitalia grazie al quale i suoi passeggeri in possesso di un biglietto aereo con destinazione internazionale e intercontinentale
AVIANCA BRASIL ENTRA IN STAR ALLIANCE Avianca Brasil è entrata in Star Alliance, alleanza aerea di 29 vettori che opera oltre 18.500 voli giornalieri verso 1.330 aeroporti in 192 Paesi. Grazie a questo ingresso si aggiungono 15 nuove destinazioni brasiliane alle 12 già servite dalle compagnie socie. Avianca Brasil è la compagnia aerea a più rapida crescita in Brasile: la sua quota di mercato è passata dal 2,6% del 2010 all’8,4% del 2014. Fino a maggio 2015 il trend è continuato, raggiungendo una quota cumulativa di mercato del 9%.Un’ulteriore crescita è prevista poiché Avianca Brasil e gli altri vettori membri di Star Alliance che servono il Paese connetteranno più passeggeri attraverso i principali hub brasiliani di San Paolo-Guarulhos, di Rio de Janeiro-Galeão e di Brasilia.
avranno diritto a una riduzione sul prezzo del biglietto ferroviario. L’agevolazione riguarda i viaggi per raggiungere gli scali aeroportuali in coincidenza con il proprio volo e prevede riduzioni sul prezzo base in prima classe/livello Business e in seconda classe/livello Standard. I biglietti aerei e del treno devono essere acquistati contemporaneamente presso le agenzie di viaggio. I clienti Trenitalia iscritti al programma CartaFRECCIA riceveranno attraverso la newsletter Trenitalia le offerte promozionali a loro dedicate per l’acquisto di biglietti Meridiana. I biglietti collegati a queste promozioni potranno essere acquistati attraverso un codice promozionale direttamente sul sito Meridiana.com.
ANA CRESCE IN OCEANIA
NOTIZIE IN BREVE Vueling vola da Ancona Vueling ha avviato le sue operazioni dalla nuova base di Ancona con una nuova rotta diretta per Barcellona. D’ora in poi i passeggeri delle Marche potranno volare verso le 69 destinazioni della rete Vuleing attraverso l’hub di El Prat. La tariffa è disponibile a partire da 44,99 euro, tasse e spese di gestione incluse.
ANA, compagnia aerea giapponese, ha annunciato la crescita del suo network in Oceania, con l’aggiunta di un nuovo collegamento non-stop da Tokyo - Haneda per Sydney (soggetto ad approvazione governativa). Il volo giornaliero comincerà ad operare da prossimo 11 dicembre 2015. Si tratta della quarta nuova rotta internazionale annunciata dal vettore quest’anno e si aggiunge ai servizi diretti inaugurati recentemente per Houston (da 12 giugno), Kuala Lumpur (dal 1° settembre) e Bruxelles (dal 25 ottobre). Il nuovo volo per Sydney partirà dall’hub di Haneda, l’aeroporto metropolitano di Tokyo, che offre comode coincidenze per destinazioni in Europa, Nord America, Asia e per 42 città in tutto il Giappone. La rotta verrà operata con Boeing 787-9 Dreamliner da 215 posti. 2015 settembre |
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A Edinburgo Nella Scottish National Gallery of Modern Art fino al 10 gennaio 2016 si terrà una mostra dedicata all’americano Roy Lichtenstein, uno dei membri più influenti della Pop Art (https://www.nationalgalleries.org).
News Dal mondo
GALLARATE Missoni. L’arte il colore Ottavio Missoni rientra nelle personalità della moda che hanno elegantemente arricchito il nome dell’Italia all’estero. Gli elaborati e colorati maglioni che ne hanno decretato il successo non sono però frutto di un estro improvviso, ma il risultato di una lunga ricerca estetica iniziata dall’originario laboratorio di maglieria nel 1953. L’attuale mostra si propone proprio di esplorare il mondo culturale alla base dell’estetica della casa di moda. Certamente evidenti i legami con i nomi dell’avanguardia europea, come Kandinsky e Klee. Meno immediatamente riconoscibili, ma ugualmente importanti, quelli con gli autori italiani del primo Novecento, quali Balla, Depero o Licini. La mostra si presenta divisa in quattro parti (“Radici”, “Colore, Materia e Forma”, “Dialoghi”, “Arazzi”), ciascuna delle quali
rappresenta una stagione della creatività missoniana. Le collezioni degli abiti esposti sono state scelte dalla famiglia Missoni e la mostra è affiancata, secondo la recente tradizione innovativa del Museo Maga, da attività didattiche (nella foto, un’opera di Dadamaino, “La ricerca del colore”, 1966). Fino all’8 novembre. Orari: dalle 10 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 20. Web: http://missoni.museomaga.it.
ROMA Food, dal cucchiaio al mondo In contemporanea con Expo 2015, proseguono in tutta Italia le iniziative connesse con il tema del cibo. In occasione della mostra del Maxxi, cinquanta artisti e architetti di ogni parte del mondo hanno riflettuto sugli alimenti, concentrandosi sul percorso che dal cucchiaio porta allo smaltimento dei
PARMA Il Labirinto della Masone È il più grande del mondo e nasce da un’idea di Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – e da una promessa fatta nel 1977 allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato dal simbolo del labirinto come metafora della condizione umana. Sorge a Fontanellato, in provincia di Parma, nella tenuta della Masone, che appartiene alla famiglia Ricci da generazioni, disteso su otto ettari di terreno e composto da migliaia di bambù di diverse specie alti fino a 5 metri. Nella sua terra d’origine Franco Maria Ricci ha voluto creare un luogo di cultura, progettando il complesso degli edifici con l’architetto Pier Carlo Bontempi e la geometria del parco con Davide Dutto. Oltre a perdersi (e ritrovarsi) nel labirinto, il visitatore può esplorare nel museo la vasta collezione d’arte dell’editore. La prima delle mostre temporanee che si alterneranno alla Masone è Arte e follia, dedicata ai pittori Ligabue e Ghizzardi e curata da Vittorio Sgarbi (fino al 31 ottobre). Ristorante e bistrò caffetteria sono affidati ai Fratelli Spigaroli, rinomati chef locali. La struttura ospita anche eventi privati. Tutti i giorni dalle 10.30 alle 19 (martedì chiuso). Web: www.labirintodifrancomariaricci.it.
rifiuti, ovvero che dalla nutrizione conduce agli equilibri geopolitici mondiali. Al contempo, l’esposizione propone un’acuta riflessione sull’alimentazione, un tempo vero e proprio rito sociale – si pensi alla cerimonia giapponese del tè – e oggi produzione industriale segnata dal marketing. Rimane però aperta la grande 46
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questione del destino di un pianeta che vede le proprie risorse esaurirsi sempre più e gli spazi di un’antropizzazione urbana caotica e violenta, del tutto estranea alle premesse architettoniche settecentesche delle città giardino. Fino all’8 novembre. Orario: dalle 11 alle 19, il sabato dalle 11 alle 22. Web. www.fondazionemaxxi.it.
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Camera con vista Excelsior Hotel Gallia
Excelsior Hotel Gallia, Milano
da sempre un iconico punto di riferimento del capoluogo lombardo, fin dai tempi in cui i milanesi lo chiamavano semplicemente “Palazzo Gallia”. Di recente ha riaperto i battenti grazie a un ingente investimento dei suoi proprietari, Katara Hospitality, e di The Luxury Collection Hotels & Resorts, parte del gruppo Starwood Hotels & Resorts Worldwide. Stiamo parlando dell’Excelsion Hotel Gallia, a Luxury Collection Hotel, Milan (piazza Duca D’Aosta 9, tel. 02/67851, www.excelsiorhotelgallia.com - www.starwoodhotels. com), situato nel quartiere emergente di Porta Nuova. La struttura è stata sottoposta a un attento lavoro di restauro e ampliamento, condotto dal noto studio di architettura milanese Marco Piva. Obiettivo del progetto, conciliare l’estetica contemporanea con l’originale stile
È
Belle Époque dell’albergo, enfatizzandone il fascino con interni che richiamano l’eleganza senza tempo del periodo Art Deco. Oltre ad arredi realizzati in esclusiva per l’hotel dai migliori artigiani o forniti dall’azienda di design B&B Italia, gli spazi esibiscono ben 500 opere d’arte tra sculture, dipinti e fotografie. L’Excelsior Hotel Gallia si compone di due edifici principali: il palazzo storico, completamente restaurato, e una nuova ala moderna, con la facciata in acciaio e vetro. Nella hall, in stile anni 30, gli ospiti sono accolti da uno spettacolare lampadario di 30 metri d’altezza in vetro di Murano. Le sorprese proseguono nelle 235 camere, di cui 53 suite. Tra queste spicca la Katara Suite, che con i suoi 1000 metri quadrati situati al settimo piano è una delle suite presidenziali più grandi d’Ita-
lia: al suo interno due terrazze, quattro camere da letto e una Spa privata. La Gallia Suite, invece, ricorda una sofisticata dimora privata, con una loggia arricchita da statue e colonne storiche. Meritano un cenno anche le Design Suite, dedicate alle personalità del design milanese (da Vico Magistretti, ad Achille Castiglioni, a Giò Ponti), e le Art Suite, disegnate ispirandosi a dei veri e propri laboratori creativi. Le Signature Suite, invece, sono state concepite come gallerie d’arte, con installazioni artistiche di forte impatto visivo, mentre le Suite Executive citano l’atmosfera elegante dei loft milanesi. Al settimo e ultimo piano si trova il ristorante e roof-top cocktail bar Terrazza Gallia, affidato agli chef pluristellati Enrico e Roberto Cerea. La sala, con vista panoramica sulla città, è disponibile anche per banchetti ed eventi privati. Al piano terra, invece, sorge il Gallia Restaurant, ideale per colazioni e incontri d’affari, mentre la sofisticata cantina è adatta per pranzi e cene più intimi. Per i business traveller sono a disposizione anche una sala polifunzionale, collocata nella cupola storica dell’hotel al settimo piano, e 12 sale riunioni per un totale di 1000 mq, più un foyer di 700 mq, nell’ala nuova. Completano l’offerta la “Promenade”, una suggestiva passerella coperta lunga 100 metri, e il lussuoso spazio benessere Shiseido Spa Milan. ●
di Velentina Rosselli
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16 Camera con vista NH Madrid_Layout 1 08/09/15 12.15 Pagina 48
Camera con vista NH
NH Collection Eurobuilding, Madrid
di Caterina Maconi
Madrid sorge l’NH Collection Eurobuilding (Calle de Padre Damian 23, tel. 0034/91/6009603, email: nhcollectioneurobuilding@hn-hotels.com), quattro stelle Superior situato nel cuore del distretto finanziario e a dieci minuti dal centro storico. Ha riaperto le porte nell’ottobre 2014 dopo essere stato interamente restaurato e offre 372 stanze in stile contemporaneo dotate di ogni comfort
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(ad esempio macchina Nespresso e doccia a effetto pioggia). Un occhio di riguardo è stato riservato ai viaggiatori d’affari: nella struttura ci sono 7.800 metri quadri suddivisi in 35 sale riunioni a disposizione per eventi e meeting e una tecnologia unica nel settore, che consente di dare vita a presentazioni, riunioni ed eventi, eliminando le barriere di comunicazione create dalla distanza. A disposizione un sistema di telepresenza olografica 3D presente anche in altri due NH in Europa, il Nhow di Berlino e il NH Collection di Costanza, e in via di installazione in altri 15 strutture (tra cui Milano, Amsterdam, Roma, Bogotà) che permette conferenze sempre più live. Poi il progetto Living Lab, laboratori dove gli ospiti possono testare le ultime novità in campo tecnologico e le Smart Room per Microsoft® Lync® online, soluzioni che uniscono il meglio della videoconferenza alla collaborazione interattiva. Inoltre sopra alla lobby dell’hotel è presente il più grande schermo a volta multimediale a Led d’Europa, che si estende per 300 metri quadri e rende possibili presentazioni suggestive. Ma il segno distintivo di questa struttura è anche un altro: Eurobuliding è il primo hotel del gruppo NH ad aver introdotto il “VIP level”, il
nuovo servizio per ospiti che desiderano trascorrere un soggiorno personalizzato con un trattamento esclusivo. Per loro ci sono 64 camere tra cui 7 suite, tutte con vista o terrazzo e servizi ad hoc. Arredi di design e materiali di alta qualità, check in dalle 12 e check out fino alle 14, un piano, l’ultimo, a completa disposizione con una reception riservata, salottini comuni e open bar. E poi ancora parcheggio
incluso, un’area per la colazione privata con menù à la carte, accesso gratuito all’area fitness e welness gestita da Metropolitan, sconti ai grandi magazzini El Corte Inglés e una corsia preferenziale per prenotare un tavolo da DiverXo, il ristorante di David Muñoz, l’unico tre stelle Michelin di Madrid che è ospitato proprio nell’Eurobuilding. All’interno della struttura gli ospiti possono scegliere di cenare anche al ristorante giapponese 99 Sushi Bar o al DOMO, diretto da due acclamati chef, Paco Roncero e Luis Bartolomé e dal bartender Diego Cabrera. ●
Spedizione Posta Target - magazine
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