Mission 5 - 2018

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IL FUTURO? È VIRTUALE E DIGITALE Come le nuove tecnologie per i pagamenti cambieranno il business travel

SEMPRE PIÙ CORPORATE Intervista in esclusiva a Johan Lundgren, ceo di easyJet

METTITI IN LUCE, PARTECIPA A IMA 2019! A pag. 32



Sommario Settembre

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RUBRICHE NEWS 30 MERCATO 36 HÔTELLERIE 52 VOLI IN PILLOLE 55 DAL MONDO

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02 AD ALTA QUOTA

easyJet, sempre più corporate di Alberto Vita

04 SISTEMI DI PAGAMENTO

Il futuro? È virtuale e digitale di Paola Olivari

16 MICE

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA 34 SAP CONCUR

Quando la app semplifica il lavoro

41 EDENRED

Edenred, le carte carburante al servizio delle imprese

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Oice, la meeting industry dà i numeri di Simona Parini

20 PROFESSIONE TRAVEL MANAGER

Un veterano del travel di Arianna De Nittis

38 NOVITÀ SUL WEB

Benvenuto, MissionMice!

a cura della redazione 39 STUDI E RICERCHE

Nova, il bt al microscopio di Paola Olivari

42 SCENARI

Gli investimenti alberghieri non decollano di Massimiliano Sarti

22 DESTINAZIONI

Etiopia, tra antichità e business di Claudio Agostoni

46 TERMINAL

Sheremetyevo corre verso il futuro di Antonio Del Piano

32 EVENTI

Mettiti in luce, partecipa a IMA 2019! a cura della redazione

50 EVENTI

A via il countdown di MFA! a cura della redazione

54 AD ALTA QUOTA

I vettori Usa puntano all’Europa a cura della redazione

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Sempre più corporate Ad alta quota easyJet

Intervista esclusiva con Johan Lundgren, ceo di easyJet, che ci racconta i progetti del vettore per incrementare la clientela business. Tra questi, un nuovo programma frequent flyer

totale, ndr), perché voliamo su 49 dei 50 aeroporti principali, ma puntiamo a migliorarci sempre di più anche con servizi pensati per loro. Ma, beninteso, sempre alla nostra maniera, in modo easy, non come le major con tendine o altri ritrovati a bordo». Il cinquantesimo aeroporto principale europeo assente è anche il primo nel Continente, ovvero Londra Heathrow che dovrebbe, finalmente, costruire la terza pista e sul quale, rispondendo a una nostra domanda diretta, si dice «interessato, ma ai giusti costi e spazi».

di Alberto Vita

Il saluto di Frances Frances Ouseley, dopo sette anni alla guida di easyJet Italia, cresciuta in questo periodo in maniera esponenziale, lascia la compagnia «per un momento, finalmente, tutto mio prima di ripartire per nuove sfide» dice a noi di Mission. Con Frances alla guida la compagnia è arrivata a offrire più di 20 milioni di posti l’anno da 19 aeroporti italiani di cui 3 basi, impiegando più di 1300 persone. Frances supporterà sino a fine settembre François Bacchetta, attuale Direttore easyJet per la Francia e il Benelux che si occuperà ad interim anche dell’Italia, dove è già stato, parlando peraltro un ottimo italiano.

Johan Lundgren, ceo di easyJet

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al nostro inviato. Nostra intervista esclusiva al ceo di easyJet Johan Lundgren in occasione della consegna del primo, dei 30 ordinati, A321 NEO, che Airbus ha poi mostrato nel suo spazio espositivo durante il Salone aeronautico biennale di Farnbourough. easyJet è in grande crescita sui cieli europei e anche in Italia, grazie anche al lavoro di Frances Ouseley che ha appena annunciato l’addio al vettore (vedi il colonnino a sinistra). Deve però risolvere anche il problema Brexit, di cui l numero uno della compagnia non si dice preoccupato perché «è stata riconosciuta l’importanza di una buona connettività tra UE e UK. In ogni caso siamo presenti in Austria (dove potrebbe spostare una buona parte dei lavoratori, rimanendo così comunitari, ndr), oltre che in Svizzera». Aggiungendo che «lavoreremo comunque per avere oltre il 50% di capitale comunitario, dove ora siamo appena sotto, rimanendo così dentro le leggi Ue». Dal punto di vista operativo il vet-

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tore vuole continuare a puntare sul mondo del business travel, oltre che sul leisure, con un nuovo progetto: «stiamo lavorando su una strategia a tre pilastri che presenteremo a novembre. Che sono Holydays, la nostra proposta di pacchetti dinamici, il business travel e un programma frequent flyer. Oggi ci scelgono già circa 30 milioni di viaggiatori d’affari (sui circa 90 in

L’arrivo dell’A321 Neo A Heathrow easyjet potrebbe atterrare con i nuovi e più capienti A321 Neo, di cui ha convertito ben 30 ordini da precedenti A320 Neo, «perché ci permette di incrementare la nostra offerta anche su quegli aeroporti affollati o dove ci sono limitazioni ambientali e di rumore». L’A321 Neo consuma infatti il 15% in meno di inquinanti ed emette la stessa percentuale in meno rispetto agli aeromobili attualmente operati-


Ad alta quota easyJet

Novità nell’aria

vi. Oltre ad essere il 50% meno rumoroso. Sei ne arriveranno entro la fine dell’anno finanziario, configurati con 235 posti, e il primo esemplare su cui abbiamo volato anche noi (da Gatwick a Farnbourough, ndr) decollerà alla volta di alcune mete spagnole dalla sua base di Gatwick. Ad oggi la flotta di easyJet comprende 308 aeromobili, suddivisi tra Airbus A319 da 156 posti, A320 da 180 posti, A320 da 186 posti e, ora, A321 da 235 posti. Gli aeromobili A319 della compagnia verranno progressivamente sostituiti dagli A320, di cui 40 già rimpiazzati. easyJet ha inoltre completato l’aggiornamento di 49 Airbus A320 Neo da 180 posti esistenti, portandoli a 186. Value for money Su Alitalia Lundgren non si trincera dietro un comodo no comment, bensì ribadisce che «siamo sempre interessati e attendiamo il nuovo governo», precisando che «lo siamo sempre per una parte del vettore». Un futuro con o senza Alitalia che vede la strategia di easyJet comunque ben chiara: «offriamo un ottimo value for money, abbiamo un brand riconosciuto che dà fiducia e offriamo ottimi servizi per tutta la tipologia di clientela. Ma non ci fermiamo qui. Stiamo investendo tantissimo in data technology per migliorare sempre

di più il planning, anche, ad esempio, per il carico del catering su ogni volo. Per questo abbiamo appena assunto 40 data analyst». Tra i nuovi servizi allo studio anche il wi-fi a bordo, che sarebbe perfetto per il mondo corporate (e per le ancillary del vettore...), «ma dopo un test in Svizzera su cinque aeromobili non abbiamo ancora preso una decisione» commenta il Ceo. Test che easyjet continua a fare su diversi servizi e aspetti operativi. Noi, ad esempio, siamo stati testimoni del test che sta realizzando a Gatwick per il self boarding che il vettore sta realizzando in collaborazione con la polizia britannica e l’ente di gestione aeroportuale. l

Il Farnborough International Airshow a cadenza biennale, che si tiene nello scalo dell’Hampshire in alternanza con il Paris Air Show di le Bourget, ha chiuso i battenti con ordini da record. Con i due colossi dell’aria, ovvero Airbus e Boeing, che hanno fatto il pieno. Il costruttore statunitense ha annunciato un totale di 673 ordini per 98,4 miliardi di dollari di valore, tra cui ben 564 per il nuovo B737 MAX a corridoio singolo. Sono stati invece 52 gli ordini per il 787, 48 per il 777F e cinque per il 747-8F. Tra i maggiori acquirenti diverse società di leasing, come Air lease Corp o Aviation Capital Group, alcuni clienti rimasti anonimi, ma anche la major a stelle e strisce United, per i B787, Qatar Airways, Jet Airways, GOL, Vietjet, per ben 100 B737 MAX, o le società cargo DHL o Cargo Logic. La rivale europea parla invece di 431 ordini, tra cui 60 A220-300 (precedentemente noti come Bombardier C Series), 304 per la famiglia degli A320, 42 per gli A330neo e 25 per gli A350 XWB. Tra cui la stessa Vietjet, per 50 A321Neo, AirAsiaX, Level, Vistara, Viva o la cinese Sichuan Airlines. I due big dell’aeronautica mondiale dovrebbero poi anche spartirsi la flotta della nuova compagnia annunciata proprio in fiera per la Nigeria, ovvero Nigeria Air. Tra gli altri costruttori la italo-francese Atr ha visto 9 ordini da Easyfly e da Hokkaido Air System, la canadese Bombardier, “orfana” della CSeries, 4 CRJ900 da Uganda Airlines, la cinese Comac 20 ARJ21 da Urumqi Airlines, mentre la brasiliana Embraer ha realizzato la grande perfomance di oltre un centinaio di ordini da diverse compagnie, tra cui Azul, Helvetic, Republic, United o Wataniya Airlines.

30 milioni Oggi volano con easyJet circa 30 milioni di viaggiatori d’affari sul totale dei passeggeri del vettore (90 milioni).

Frances Ouseley, che ha da poco lasciato il ruolo di direttore di easyJet per l’Italia

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Sistemi di pagamento Carte di credito

Il futuro? È virtuale e digitale In tema di pagamenti durante le trasferte, oggi le aziende si af dano prevalentemente alle tradizionali carte di credito. Le nuove tecnologie per i pagamenti, però, sono destinate a guadagnare terreno

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egli ultimi decenni le carte di credito personali e aziendali hanno in buona parte sostituito il contante e, soprattutto, i boni ci e oggi sono a ancate da tecnologie di ultima generazione, come i pagamenti mobile e le carte di credito virtuali, alcune delle quali fornite da grandi nomi come Apple, Google, PayPal e dai giganti cinesi WeChat e Alipay, che in un futuro assai prossimo diranno la loro anche nel business travel. Le soluzioni di mobile e virtual payment risolvono oggi il presidio dei processi grazie a un’o erta in continuo aggiornamento, con soluzioni sempre più a nate sulle esigenze di chi viaggia per a ari. COMPETIZIONE ACCESA Nel mondo travel l’area non air è quella che, negli ultimi anni, ha visto nascere e progredire il maggior numero di o erte e soluzioni. Gli

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di Paola Olivari

strumenti virtuali e le “card” – per brevità sempli chiamo così tutta la galassia tra aziendali, individuali, di debito, di credito, lodge eccetera – hanno tempo fa iniziato un processo che li ha tradotti da semplici “arnesi” di pagamento in so sticati dispositivi gestionali preziosi per il travel manager in fase di riconciliazione post trip. «La competizione sul terreno dei pagamenti è particolarmente aperta e di cile – dichiara Blasco Campbell, Innovation Manager di Diners Club Italia -. Aiuterà forse a comprendere il punto di vista dei servizi di pagamento la circostanza che bisogna sì far attenzione all’utilizzatore nale del servizio, ma non meno importante è il rapporto tra la Tmc e il servizio di pagamenti. Nel primo caso dobbiamo garantire l’esperienza del pagamento e siamo in molti casi corresponsabili dell’esperienza di viaggio, nel secondo dobbiamo garantire la gestione del pagamento e la sua riconciliazione. Di fatto, il sistema di pagamento ha due clienti: il viaggiatore e il comparto amministrativo formato tanto dalla Tmc quanto dall’azienda. «Colpisce – prosegue Campbell – la presenza di altre forme di pagamento, diverse dalle carte di credito, che creano un pluralismo di o erte e in alcuni casi possono avere una portata disruptive. Dal punto di vista tecnologico siamo testimoni di sviluppi rilevanti della tecnologia virtuale e di qualche idea concreta sulla blockchain, così come di ulteriori sviluppi delle Api, che stanno ampliando sensibilmente il range di possibili soluzioni a disposizione del-

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Sistemi di pagamento Carte di credito

le Tmc o delle aziende. Inoltre, molti sforzi sono stati profusi all’adeguamento alle normative, specialmente con la Pci Dss».

DANIELE AULARI, Country Manager di AirPlus

“Le aziende con i volumi più alti di spesa per i viaggi utilizzano soprattutto tre metodi di pagamento: carte di credito aziendali, carte lodge e carte di credito virtuali.”

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NUOVE TECNOLOGIE, NUOVI SERVIZI La tecnologia rappresenta il principale motore per l’accesso di nuovi operatori al settore e per la creazione di nuovi servizi. Si pensi, appunto, alla blockchain, che ha il potenziale di rivoluzionare il sistema del mondo travel. Applicando questo modello al travel è infatti possibile creare degli smart contract: trasposizioni in codice informatico di un contratto, che permettano di veri care in automatico l’avverarsi di determinate condizioni e di eseguire automaticamente azioni nel momento in cui queste siano raggiunte e veri cate. «A fronte del continuo e rapido ampliamento delle forme alternative di pagamento – aggiunge Campbell – la vera s da sarà quella di o rire prodotti sempre nuovi e tecnologicamente ra nati, che siano in grado di soddisfare tanto il cliente nale quanto la Tmc e l’azienda e di rispettare nel contempo le normative di settore». I SISTEMI PIÙ USATI IN ITALIA Secondo l’International Travel Management Study 2017 di AirPlus, le aziende con i volumi più alti di spesa per i viaggi utilizzano in modo signicativamente maggiore tre metodi di pagamento – carte di credito aziendali, carte lodge e carte di credito virtuali – considerati buone pratiche per il pagamento dei viaggi corporate. Le carte di credito corporate sono il mezzo di pagamento più usato dalle aziende per le spese di trasferta on trip. Le tre opzioni successive in ordine di scelta – contante, carte personali e boni co – non sono generalmente considerate buone pratiche. Ciò nonostante, sono ancora

più usate delle carte lodge (carte ad addebito centralizzato) e delle carte di credito virtuali, entrambe comunque valutate metodi di pagamento migliori per le spese di viaggio aziendali pre trip. In Italia si registra però una penetrazione molto più alta, rispetto alla media mondiale, sia delle carte lodge (40%) sia delle virtuali (28%). In base ai rispondenti l’opzione di pagamento regina durante un viaggio d’a ari è la carta di credito. Le opzioni virtuali totalizzano un punteggio basso, anche se chi viaggia non sempre si rende conto di quando vengono usati pagamenti virtuali per il loro viaggio. In cinque Paesi – Usa, Regno Unito, Francia, Cina e Brasile – le carte personali restano l’opzione più di usa, forse a causa del desiderio di accumulare punti premio. L’Italia è invece in testa per l’utilizzo delle prepagate. La popolarità del boni co, sempre più considerato un metodo di pagamento ine ciente, ha registrato una essione ma la vera sorpresa è il cash. Il numero di viaggiatori che preferisce il contante è sorprendentemente passato in un anno dal 35 al 42 per cento. Una possibile spiegazione è legata alle crescenti trasferte in luoghi remoti del mondo, nei quali si teme che le carte non vengano accettate. PAGAMENTI VIRTUALI I pagamenti virtuali rappresentano dunque una tendenza in forte ascesa a livello globale, riconosciuta sia dai travel manager sia dai business traveller. «L’era digitale sta rivoluzionando anche il settore del business travel e impatta necessariamente sui sistemi di pagamento», a erma Daniele Aulari, Country Manager di AirPlus. «Le transazioni avvengono sempre più spesso tramite dispositivi mobili e pertanto dobbiamo essere pronti a cogliere le s de che questa evoluzione comporta. Di questo


Controllo e sicurezza viaggiano insieme

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Sistemi di pagamento Carte di credito

si stanno accorgendo tutti gli operatori di settore e anche il legislatore: non dimentichiamo, per esempio, la recente entrata in vigore della Psd2, che rende più sicure le transazioni e abolisce il sovrapprezzo per pagamenti con carte di debito e di credito. In AirPlus abbiamo portato nel mondo business il modello dell’Invisible Payment, già applicato dalle grandi aziende consumer che immergono il pagamento all’interno del servizio, e lo abbiamo ottimizzato per le imprese attraverso strumenti di reportistica dettagliati e completi, che forniscono alle aziende dati preziosi per la gestione dei viaggi di lavoro». AirPlus, oltre all’apprezzato sistema di pagamento virtuale Aida, rinforzato in Italia dalla partnership con Piteco, che ha ulteriormente sempli cato i pagamenti tra le aziende, renderà ora disponibili delle carte di credito corporate siche. Questa modalità di pagamento rappresenta infatti, secondo l’AirPlus Travel Management Study 2017, l’83% delle transazioni e ettuate dai viaggiatori d’a ari e, attraverso questa nuova o erta, si intende o rire alle aziende una visibilità ancor più dettagliata dei costi e delle transazioni sostenute durante i viaggi del personale. «Le aziende hanno necessità di controllo, tecnologia e comunicazione», conferma Campbell. «Diners ne è consapevole. Riguardo al controllo, per operare in totale sicurezza e autonomia tramite il nostro Virtual Suite gateway, il travel manager è in grado di monitorare le proprie spese usando carte virtuali create sfruttando una moltitudine di possibili variabili disponibili. Per il supporto tecnologico, il prodotto Virtual Suite permette di limitare la singola spesa a un importo prestabilito tramite la creazione di una carta virtuale, arricchendola delle informazioni amministrative di cui la spesa ha bisogno in sede di riconciliazione

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e la comunicazione è costante con i clienti e tutti gli attori del ciclo bt. Un attento backo ce e un sicuro call center costituiscono punti di riferimento ai quali a darsi per tutte le esigenze, dalla risoluzione del problema al suggerimento per una corretta gestione del prodotto». American Express, accanto alle rodate Carta Business, Carta Oro Business e Carta Platino Business, ha messo a frutto il secolo e mezzo di expertise nel settore del business travel con il lancio di Cube, la piattaforma di gestione dei pagamenti e delle spese legate sviluppata dalla divisione Global Commercial Payments. La piattaforma raccoglie le informazioni sulle transazioni e ettuate sui circuiti American Express in un formato standard integrato con i dati delle agenzie. Da una parte quindi, le aziende hanno a disposizione una serie di informazioni strategiche per il business, per il monitoraggio dei costi e il loro relativo impatto nanziario. Dall’altra, le agenzie di viaggio possono ottimizzare i propri processi gestionali grazie alla riconciliazione dei dati e a processi di pagamento omogenei. «Cube rappresenta uno strumento strategico di gestione per le aziende e le agenzie di viaggio», a erma Carlo Liotti, Vice President & General Manager - American Express Payment Services Italy. «Grazie al sistema di reporting delle transazioni integrato e multi-periodo, Cube consente di avere costantemente sotto controllo le spese legate, in quanto l’allineamento con l’agenzia di viaggio è continuo e personalizzabile. A ciò si aggiunge la possibilità di mantenere il format di reportistica per i clienti esistenti e l’apertura a nuovi servizi o a terze parti. Ne deriva quindi una migliore analisi, allocazione e riconciliazione dei costi di viaggio, a cui viene garantita al contempo la massima sicurezza nelle transazioni e una


PAGAMENTI DIGITALI IN CRESCITA Secondo i dati dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, i pagamenti digitali hanno raggiunto nel 2017 la quota di 220 miliardi di euro (+11% rispetto al 2016), rappresentando circa il 28% del volume totale delle transazioni. Inoltre, in Italia, aumenta il numero dei pagamenti con carta (+14%) e ne diminuisce da 64,50 a 62,60 euro il valore medio, testimoniando una sempre maggiore penetrazione di questa metodologia di pagamento nel Paese. Crescono inoltre a doppia cifra (+50%), raggiungendo i 46 miliardi di euro, i pagamenti e ettuati attraverso pc e tablet, dispositivi mobile e carte contactless o mobile Pos.

maggiore e cienza». Nexi è invece la PayTech delle banche: gestisce, in diverse modalità, 27 milioni di carte di pagamento e 2,7 miliardi di transazioni ogni anno e può contare su 733mila punti vendita convenzionati in Italia, 120 miliardi di euro transati, 15mila Atm su tutto il territorio nazionale. E il mondo del bt non poteva rimanerle indi erente. Nexi Business è la carta di credito dedicata a liberi professionisti, artigiani e piccole e medie imprese che o re soluzioni per tutte le tipologie di spesa (di viaggio, di rappresentanza, di approvvigionamento) legate alla propria attività lavorativa. Tra le altre cose, dispone anche un’agenzia viaggi online dedica-

ta al bt. Nexi Corporate è la carta di credito nata per ottimizzare i ussi di cassa, studiata per grandi aziende, multinazionali ed enti pubblici. Permette all’azienda di riunire le spese di viaggio, approvvigionamento e rappresentanza in un unico strumento di pagamento, con addebito sul conto corrente dell’azienda, consentendo un puntuale controllo delle uscite tramite un estratto conto dettagliato e riducendo o eliminando gli anticipi di cassa durante le trasferte. Ne esiste una versione Black, che o re vantaggi esclusivi dedicati anche al mondo dei viaggi d’a ari tra cui il Priority Pass (accesso gratuito e illimitato a oltre 850 Vip Lounge), servizi di concierge 24 ore su 24 e servizio Personal Planner. Per le aziende c’è anche Nexi Professional, carta che permette di addebitare sia le spese di lavoro sia quelle personali sul conto corrente dei dipendenti. Garantisce la massima essibilità perché permette di decidere la percentuale dei costi a proprio carico o a carico del dipendente e o re detraibilità scale per l’azienda delle quote associative annuali (se a carico dell’azienda stessa) e delle spese di invio dell’estratto conto. Anche American Express ha pensato ai frequent yer in possesso di Carta Oro grazie a un accordo con Priority Pass per l’accesso alle Vip Lounge aeroportuali in tutto il mondo. E non mancano le attenzioni per chi viaggia molto in auto con la partnership con Telepass per l’utilizzo del software dedicato alla gestione della mobilità della otta aziendale, Telepass Fleet, che rende possibile l’addebito diretto delle fatture aziendali sulle carte American Express Business e Corporate. I clienti possono gestire i pagamenti tramite un’unica carta, usufruire di un unico dispositivo Telepass per l’utilizzo aziendale e personale e ot-

CARLO LIOTTI, Vice President & General Manager American Express Payment Services Italy

“Il sistema di pagamento ha due clienti: il viaggiatore e il comparto amministrativo formato tanto dalla Tmc quanto dall’azienda.”

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Sistemi di pagamento Carte di credito

ALBERTO DALMASSO, Amministratore Delegato di Satispay

“Le forme di pagamento diverse dalle carte di credito creano un pluralismo di offerte e in alcuni casi possono avere una portata disruptive.”

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tenere servizi di gestione di erenziata dei movimenti con fatturazioni separate (aziendali e personali). Inoltre, possono ottimizzare i costi grazie a sconti esclusivi e al recupero dell’Iva sugli utilizzi aziendali, e ettuare analisi e monitoraggi dei consumi aziendali e avere un’assistenza dedicata. Neppure Visa nasconde l’interesse per il settore travel e ha recentemente lanciato un programma per fornire ai consumatori la migliore esperienza di viaggio. Collaborando direttamente con le compagnie aeree, di trasporto, i produttori di auto, le società di noleggio, i gestori dei parcheggi e le stazioni di rifornimento di carburante Visa può aiutare a creare soluzioni innovative che integrano le nuove tecnologie. «I viaggiatori di oggi vogliono raggiungere la loro prossima destinazione in modo facile e veloce – dichiara Bill Gajda, Senior Vice President, Innovation and Strategic Partnerships di Visa – ma sfortunatamente acquistare I biglietti, pagare il parcheggio o far benzina è spesso scomodo. Il Centro di Eccellenza per i Trasporti studia come le nuove tecnologie possono trasformare l’esperienza dell’utente attraverso l’utilizzo delle credenziali digitali per rendere più semplice per i fornitori di servizi di mobilità l’integrazione senza interruzioni della fase di pagamento durante gli spostamenti». In partnership con DragonPass è invece Airport Companion: i titolari Visa possono accedere a oltre mille lounge e a una serie di sconti riservati nei ristoranti degli aeroporti, trasferimenti, Spa, code veloci e coupon digitali per pasti e bevande gratuite. Il programma è gestibile attraverso un’app che consente anche di e ettuare pagamenti. Recentemente Visa ha anche annunciato una partnership triennale con il servizio di prenotazioni di alberghi Bidroom, che permetterà ai titolari

NIENTE COMMISSIONI CON SATISPAY Anche il network di pagamento indipendente Satispay strizza l’occhio al bt. Grazie alla propria autonomia da banche speci che e circuiti di carte, Satispay abbatte le commissioni tipiche di questo mondo. Il funzionamento è semplice: basta scaricare l’app Satispay sul proprio smartphone (l’applicazione è disponibile per Android e iOS) e registrarsi inserendo i propri dati identi cativi e l’Iban di un proprio conto corrente. Una volta iscritti, e impostata la somma prepagata di cui si desidera disporre su Satispay, è possibile pagare presso esercenti sici e online convenzionati, scambiare denaro con i contatti della propria rubrica telefonica, e ettuare ricariche telefoniche e pagare i servizi della Pubblica amministrazione. Per gli utenti privati il servizio è gratuito, mentre per gli esercenti è prevista una commissione ssa di 0,20 euro per i pagamenti superiori a dieci euro. «Sapere di poter essere un elemento che facilita la vita ai passeggeri che compiono anche solo una parte di quei 200 milioni di viaggi gestiti ogni anno da Trenord ci riempie di orgoglio», spiega Alberto Dalmasso, amministratore delegato di Satispay, commentando l’accordo con Trenord. «È questo che avevamo in mente quando siamo partiti con il nostro progetto: sempli care la vita delle persone con uno strumento di pagamento immediato e ideale per le transazioni più frequenti».



Sistemi di pagamento Carte di credito

A destra Soldo, carta che punta a risolvere il problema del controllo e della gestione delle spese di trasferta e relative agli acquisti online nelle imprese

in Europa di usufruire di sei mesi di accesso gratuito alla piattaforma riservata ai soli iscritti. E sempre in ambito di a ari, troviamo anche il mondo Business Mastercard. La carta di credito è pensata per tutti i liberi professionisti, per piccole, medie e grandi imprese che hanno bisogno di limiti di utilizzo elevati. Grazie all’addebito posticipato delle spese, la carta di credito Business consente una gestione essibile delle spese per una maggiore e cienza dei ussi di cassa, e garantisce maggior controllo e riconciliazione delle spese. A disposizione anche la carta di debito, per le aziende o i professionisti che hanno l’esigenza di avere sotto controllo le spese aziendali limitando l’utilizzo di contanti e degli assegni. La prepagata Business, in ne, garantisce il massimo controllo sulle spese dei dipendenti e una gestione semplice ed e cace delle spese. Inoltre, Mastercard In Control contribuisce a migliorare la trasparenza degli acquisti dei dipendenti, aumentando il controllo delle spese e la gestione dei ussi di cassa. È su ciente creare un pro lo di spesa personalizzato per ogni dipendente che speci chi come, quando e dove può utilizzare la sua carta. Per

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esempio, è possibile ssare un importo massimo per i singoli acquisti, o limitare le transazioni a speci che categorie di esercizi commerciali o alla cifra totale di spesa in un determinato arco di tempo. È possibile modi care le impostazioni dei proli di spesa in qualsiasi momento e ricevere avvisi in tempo reale via email o sms ogni volta che la spesa supera i limiti ssati. Inoltre, è possibile creare numeri di carte virtuali a uso limitato in modo che i dipendenti possano e ettuare acquisti e pagamenti sicuri online. Questo permette di tenere al sicuro i dati e ettivi delle carte permettendo ai dipendenti di acquistare online. E veniamo a Soldo, che punta a risolvere il problema del controllo e della gestione delle spese di trasferta e relative agli acquisti online nelle imprese e fornisce alle aziende la possibilità di aprire un conto dal quale possono essere creati dei sottoconti in diverse valute, da assegnare a utenti o centri di spesa, corredati da una o più carte prepagate, siche o virtuali, Mastercard. In questo modo, l’azienda può gestire i ussi di cassa in modo intelligente, garantendo da un lato autonomia di spesa a tutti i collaboratori e dall’altro mantenendo il completo control-


I VIAGGIATORI CORPORATE POSSONO MODIFICARE LE LORO PRENOTAZIONI SENZA COSTI AGGIUNTIVI.

Le tariffe Corporate Club di Turkish Airlines permettono ai soci viaggiatori di cambiare data e/o destinazione dei loro biglietti agevolando sempre i loro cambi di programma, dovuti a impegni lavorativi, con un grande risparmio di denaro. Per diventare soci e cominciare a ricevere i benefici della Corporate Club di Turkish Airlines visitate il sito: corporateclub.turkishairlines.com


Sistemi di pagamento Carte di credito

lo sugli acquisti, grazie alla possibilità di assegnare budget e regole di spesa tramite un intuitivo pannello di controllo su web. Con Soldo i collaboratori possono utilizzare un’app per gestire le proprie carte, con la possibilità di aggiungere al momento dell’acquisto tutte le informazioni, tra cui voce di spesa e foto dello scontrino per automatizzare la preparazione della rendicontazione di ne mese. Soldo, utilizzato in modo indipendente o integrato con i principali sistemi di contabilità e di gestione delle spese (ad esempio, la società ha siglato un accordo con la di usissima soluzione ZTravel di Zucchetti), rende i processi amministrativi più e cienti e consente di avere visibilità completa sui ussi di cassa in tempo reale, grazie a reportistiche dettagliate e essibili sulle transazioni e ettuate da dipendenti e dipartimenti. C’È VOGLIA DI INTEGRAZIONE Al momento la carta di credito, virtuale o lodge, è nel mondo travel quella che ancora tiene banco. Il futuro però riserva grandi novità e gli istituti di pagamento dovranno adeguarsi. La più grande opportunità rappresentata dai sistemi digitali e virtuali per la gestione dei viaggi aziendali non è solo nel sempli care la vita di chi viaggia e ridurre i costi di gestione, ma soprattutto nei dati ottenuti. E grazie all’utilizzo delle soluzioni di pagamento integrate in piattaforme di booking e ticketing, è oggi possibile ottenere informazioni e dati “dematerializzati” importanti per ottimizzare i propri processi e creare, al contempo, un’esperienza di maggiore soddisfazione per i viaggiatori. Card e virtual payment non servono poi solo a sempli care i processi di acquisto, di pagamento e di rendicontazione all’interno delle aziende, ma anche a ridurre gli anticipi di cassa (ancora talora presenti nel

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nostro Paese, specie nelle Pmi), con conseguenti restituzioni parziali o totali, andando ad abbattere tutta la pletora di costi indiretti generati dalle esigenze di riconciliazione e chiusura delle partite aperte. Inoltre, concorrono a eliminare le modalità gestionali dei fondi spesa, poco convenienti sia per l’impresa sia per il dipendente, specialmente rispetto alle logiche di controllo e rendicontazione. «La riconciliazione è fondamentale, è la base del servizio o erto dai sistemi di pagamento. Allo stesso tempo è una parte del processo complessa, che richiede la gestione di ussi di dati diversi tra loro per provenienza, forma e contenuto», precisa Blasco Campbell. «In Diners il processo è sempre tailor made. La de nizione del processo di rinconciliazione comporta quindi sempre un importante lavoro nella fase iniziale di ogni rapporto con i clienti. Fa piacere vedere sempre più aziende Italiane integrare la riconciliazione nei propri Erp». Nel settore del business travel la richiesta dei clienti è dunque per una sempre maggiore integrazione tra i sistemi di pagamento e i servizi. «Le aziende hanno bisogno di ottenere visibilità sui loro processi senza appesantire la gestione burocratica delle rendicontazioni e o rendo ai propri dipendenti un’esperienza utente immediata e soddisfacente», aggiunge Daniele Aulari. E le valute virtuali? «Allo stato attuale – conclude Campbell – pesa sulle valute virtuali una certa incertezza legata alla loro e ettiva stabilità. In linea teorica le valute virtuali potrebbero però risolvere molti problemi relativi agli e etti legati al tasso di cambio e – se gestiti in ambiente blockchain – garantire uno spunto ottimale in termini di smart contract, con un’importante prospettiva nel campo delle assicurazioni viaggi». Stay tuned! ‹


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Oice, la meeting industry dà i numeri Mice Dati Oice

Tutti positivi gli indicatori del settore rilevati dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi (Oice): nel 2017 il numero delle manifestazioni è cresciuto del 2,9% rispetto all’anno precedente, mentre quello dei congressisti ha segnato un +3,2%. Buone anche le previsioni per quest’anno

stata pari a 559.637 giornate (+2,8%).

di Simona Parini

Calano gli eventi associativi Nel 2017 gli eventi associativi sono stati il 25,5% del totale, contro il 31,6% del 2016 e il 34,8% del 2015.

uona notizia per il mice italiano: sta bene, anzi, sta sempre meglio con eventi e congressi che aumentano di anno in anno. La parte del leone la fanno le convention, i lanci di prodotto e i meeting promossi dalle aziende che confermano gli eventi come uno strumento strategico sul quale investire il budget destinato alla comunicazione interna e below the line. Discorso differente, invece, per i congressi associativi. In Italia se ne fanno tanti ma meno che in passato, un campanello d’allarme che dovrebbe essere ascoltato con attenzione dalle istituzioni.

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Segno più per il mice Ma procediamo con ordine. Lo stato di buona salute del congressuale 16

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è rilevato dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli EventiOice, la ricerca giunta alla quarta edizione promossa dall’associazione della meeting industry Federcongressi&eventi e realizzata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (Aseri) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con il coordinamento del professor Roberto Nelli. Secondo lo studio, nel 2017 in Italia sono stati realizzati 398.286 tra congressi ed eventi, segnando un +2,9% rispetto al 2016. Valori con segno più anche per il numero dei partecipanti, delle presenze e della durata complessiva degli eventi: i partecipanti sono stati 29.085.493 (+3,2%), le presenze 43.376.812 (+1,6%) e la durata complessiva è

Bisogno di competitività Come dicevamo, la maggior parte degli eventi è promossa dalle aziende, e con numeri sempre in aumento: nel 2015 erano il 55,4%, nel 2016 il 56,5% e lo scorso anno il 64%. La buona performance, come sottolinea Roberto Nelli, «è sospinta dalla ripresa economica e da un rinnovato e crescente clima di fiducia delle imprese. Sembrano trarne vantaggio non solo gli alberghi congressuali, nei quali i partecipanti agli eventi aziendali sono aumentati in un anno di 8 punti percentuali, ma anche i centri congressi (+11 punti percentuali)». Discorso più complesso, invece, per le associazioni, in particolar modo quelle medico-scientifiche, che, pur rimanendo il secondo promotore di eventi, continuano a diminuire il proprio peso percentuale: nel 2017 gli eventi associativi sono stati il 25,5% del totale contro il 31,6% del 2016 e il 34,8% del 2015. L’Italia ha smesso di essere attrattiva? No, ma sta diventando sempre meno competitiva, come evidenzia la presidente di Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli: «La flessione delle associazioni internazionali che scelgono l’Italia per i propri congressi è un dato che richiede interventi ad hoc. Le nazioni nostre competitor attirano i congressi associativi mettendo sul piatto incentivi economici e be-



Mice Dati Oice

Un trionfo per gli hotel

Oice 2017

Nel 2017 ben il 79,8% degli eventi si sono svolti negli alberghi, anziché nei centri congressi.

nefit, consapevoli di quanto ospitare un congresso internazionale crei indotto e sia un’occasione straordinariamente efficace di destination marketing. Queste buone prassi dovrebbero essere adottate in maniera strutturata anche dal nostro Paese per non fargli perdere competitività nonostante il suo universalmente riconosciuto appeal turistico». Oltre che dal numero, un altro dato rilevato dall’Oice conferma il momento critico degli eventi associativi che, per loro natura, hanno delegati internazionali: lo scorso anno gli eventi internazionali, cioè con partecipanti provenienti in numero significativo dall’estero, sono diminuiti di 2 punti percentuali, passanSecondo i dati dell’Oice gli hotel sono ancora le sedi preferite per l’organizzazione dei meeting. In alto Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi &eventi. Nella pagina a fianco, un momento della presentazione dello studio, che si è svolta il 4 luglio scorso a Palazzo Montemartini, Roma

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Congressi ed eventi organizzati in Italia

398.286 (+2,9%)

Partecipanti

29.085.493 (+3,2%)

Presenze

43.376.812 (+1,6%)

Durata complessiva

559.637 giornate (+2,8%)

Eventi promossi da aziende

64%

Eventi promossi da associazioni

25,5%

Eventi svolti in alberghi congressuali

79,8%

Eventi svolti in centri congressi

3,3%

L’Oice 2017 è stato svolto con riferimento a 5.585 sedi per congressi ed eventi e considera gli eventi di almeno 4 ore con un minimo di 10 partecipanti ciascuno. La sintesi della ricerca è disponibile sul sito di Federcongressi&eventi: www.federcongressi.it

do dal 9,9% del 2016 al 7,9%. Per contro, la maggioranza dei congressi ed eventi (il 56,9%) ha avuto una dimensione locale – cioè con partecipanti (relatori esclusi) provenienti prevalentemente dalla medesima regione della sede – anche se sono aumentati gli eventi nazionali, cioè con partecipanti principalmente da fuori regione: il loro peso è passato dal 34,7% del 2016 al 35,2% del 2017. Le location più gettonate? Gli alberghi Come nel 2016, sono stati gli alber-

ghi congressuali ad aver concentrato la maggior parte degli eventi, il 79,8% del totale, con una netta prevalenza di eventi aziendali, il 77%. I centri congressi, però, non stanno a guardare. È vero che hanno ospitato “solo” il 3,3% degli eventi, ma con un aumento del +4,8%. Per quanto riguarda le aree geografiche che attraggono maggiormente congressi ed eventi, il Nord si è conquistato il primo posto, e non per caso: nel 2017 oltre la metà degli eventi (56,7%), e con un incremento del 3,3%, si è svolta nelle regioni settentrionali dove si concentra ben il 52,5% delle sedi e circa la metà delle imprese italiane. Il Centro (con il 25,6% delle sedi) è stato scelto per il 26,1% degli eventi e il Sud e le Isole (con il 21,9% delle sedi) per il 17,2% degli eventi. Sentiment positivo Il mice crede nella ripresa. Quasi la metà delle sedi rispondenti, il 47,4% contro il 40% del 2016, è infatti ottimista circa un aumento del fatturato nel 2018 e il 41,5% ritiene che rimarrà invariato. La fiducia è sostenuta da azioni concrete per aumentare la propria competitività sul mercato: oltre la metà, il 62,7%, ha in programma di compiere investimenti nel 2018 principalmente in tecnologie (51,9%) e infrastrutture e servizi (40,1%). l


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Un veterano del travel Professione travel manager Daniele Marchesan, Fincantieri Spa

È una definizione azzeccata per Daniele Marchesan, Head of Corporate Travel Office & Merchant Auxiliary Service di Fincantieri Spa. Da 18 anni, infatti, si occupa di viaggi aziendali su più fronti, dal Mice alla gestione delle trasferte. E oggi ci racconta le sue attività, le sue sfide e i suoi principali successi di Arianna De Nittis

na vasta competenza non solo nella gestione delle trasferte, ma anche degli eventi. È questo il punto di forza di Daniele Marchesan, Head of Corporate Travel Office & Merchant Auxiliary Service di Fincantieri Spa, multinazionale con venti cantieri navali e oltre ventimila dipendenti. «La mia esperienza nel settore dei viaggi risale a ben 18 anni fa. Infatti a partire dal 2000, all’interno dell’ufficio Pubbliche relazioni e Comunicazione, ho organizzato oltre 200 allestimenti fieristici internazionali e molti altri eventi speciali, come il varo delle navi alla presenza di autorità istituzionali di ri-

U

lievo» spiega il manager. «Nel 2014, poi, ho assunto la responsabilità del business travel di tutto Fincantieri, che sotto la guida di Giuseppe Bono è diventato un gruppo globale». E non è una responsabilità di poco conto, dal momento che in Fincantieri, complessivamente, i dipendenti compiono circa 2000 spostamenti al mese in tutto il mondo. Senza contare che nel 2017 l’azienda ha effettuato oltre 55mila transazioni per l’acquisto dei servizi di viaggio. Come sono gestite le trasferte in Fincantieri? «Disponiamo del sistema Sap, attraverso il quale i dipendenti richiedono ai propri diretti responsabili l’autorizzazione alla trasferta. Una volta approvato il viaggio, ricevono una email con un link che permette l’accesso a un self booking tool messo a disposizione dalla

nostra travel management company. Il sistema consente di prenotare esclusivamente i servizi di viaggio (voli, hotel, treni, autonoleggi) conformi alla travel policy aziendale. In tal modo riusciamo a raggiungere più facilmente gli obiettivi di saving prefissati. «Attualmente il nostro self booking tool è in fase di test presso una parte dei viaggiatori del Gruppo. Gli altri, invece, dopo aver ricevuto l’autorizzazione alla trasferta, inviano alla Tmc, sempre attraverso Sap, una richiesta di prenotazione dei servizi. Ma l’obiettivo, quando la fase di test sarà completata e tutte le criticità saranno risolte, è estendere l’uso del self booking tool a tutti i dipendenti». Quali sono le linee guida della vostra travel policy? «Fincantieri ha una travel policy globale, anche se ciascun Paese ha

Chi è Daniele Marchesan Daniele Marchesan è entrato in Fincantieri nel 1980. Dalla metà degli anni ’90 si è occupato dei viaggi e trasferte dei dipendenti della divisione Mercantile dell’azienda, per poi passare nel 2000 alle Pubbliche relazioni e Comunicazione. Qui si è occupato dell’organizzazione degli allestimenti fieristici internazionali, della gestione delle cerimonie di consegna delle navi e di eventi di altra natura (visite di delegazioni straniere, visite di giornalisti ecc.). Inoltre, ha seguito la preparazione di programmi e materiali, la gestione dei rapporti con le “pubbliche relazioni” degli armatori, la valutazione delle offerte dei fornitori e il controllo dei budget. Risale al 2006 la nomina a responsabile del settore Manifestazioni Fieristiche ed Eventi all’interno della Direzione Comunicazione. Nel 2014 infine Marchesan ha assunto la responsabilità del business travel di tutto il gruppo Fincantieri.

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| 2018 settembre


Professione travel manager Daniele Marchesan, Fincantieri Spa

una propria Tmc e adatta i regolamenti alle specificità locali. Le linee guida puntano a far viaggiare i dipendenti nelle migliori condizioni possibili: se necessario si può prenotare la classe business, così come è consentito l’alloggio presso strutture alberghiere di buon livello. Il tutto, ovviamente, senza dimenticare l’obiettivo di contenere le spese. Una missione che in Fincantieri non è sempre facile: anche se nel nostro regolamento aziendale è consigliato un advance booking di almeno 10 giorni, la nostra tipologia di business rende difficile pianificare i viaggi con largo anticipo e sono frequenti i cambi di volo. Tendenzialmente, quindi, preferiamo prenotare le tariffe talvolta leggemente meno convenienti, ma che assicurano maggiore flessibilità». Quante persone oltre a lei si occupano delle trasferte? «Mi affiancano sei persone, che offrono supporto ai viaggiatori di tut-

re, mentre i contratti con le società di autonoleggio sono stipulati dall’Ufficio Acquisti». Il vostro personale viaggiante è equipaggiato con smartphone e tablet? «Sì, tutti i nostri viaggiatori dispongono di dispositivi mobili, che oltre a servire per lavorare ci permettono di rintracciarli più rapidamente in caso di emergenza. Per questo, durante le missioni, l’azienda mette a disposizione dei “muletti” per i dipendenti che abitualmente non usano smartphone o tablet (ad esempio gli operai che lavorano nei cantieri)». Quali ritiene siano le doti di un buon travel manager? «Quello del travel manager è un ruolo difficile. Richiede flessibilità, abilità nel comunicare e a volte anche un po’... di sfacciataggine per riuscire a dire no ai dipendenti, anche quando sono più in alto nella gerarchia aziendale. Da questo pun-

“QUELLO DEL TRAVEL MANAGER È UN RUOLO DIFFICILE. RICHIEDE FLESSIBILITÀ, ABILITÀ NEL COMUNICARE E A VOLTE ANCHE UN PO’... DI SFACCIATAGGINE PER RIUSCIRE A DIRE NO ALLE RICHIESTE DEI DIPENDENTI” te le società del Gruppo. Inoltre, sempre nell’ambito della mobilità, disponiamo di un fleet manager che segue le flotte auto aziendali. Infine, la sicurezza è affidata a un travel security manager. L’azienda ha un accordo con Anvil, società internazionale specializzata in risk management grazie alla quale riusciamo a monitorare i passeggeri ovunque si trovino». Tra i suoi compiti compare la stipula di accordi diretti con i fornitori? «Sì, io stringo accordi con le compagnie aeree e le catene alberghie-

to di vista io sono agevolato dalla mia precedente esperienza nell’ufficio Pubbliche relazioni e Comunicazione di Fincantieri, dove mi occupavo dell’organizzazione degli eventi: ho infatti avuto modo di conoscere personalmente i top manager e oggi, quindi, mi risulta più facile far accettare anche a loro le regole della travel policy». Qual è stato il suo più importante successo come travel manager? E quali saranno le sue prossime sfide? «Il mio principale successo è essere riuscito a sottoporre a revisione la

I numeri di Fincantieri Venti cantieri tra Europa, Americhe e Asia. Circa ventimila dipendenti, di cui il 60 per cento impegnato all’estero, e un fatturato che supera i 5 miliardi di euro. Questo è Fincantieri, uno dei più grandi gruppi cantieristici al mondo, leader nella progettazione e costruzione di navi da crociera e l’unico a livello internazionale capace di realizzare tutte le tipologie di mezzi navali a elevata complessità: dalle navi militari all’offshore, dai traghetti ai mega-yacht, sino alle riparazioni e trasformazioni navali, alla produzione di sistemi e componenti e all’offerta di servizi post vendita. Fanno parte del Gruppo 16 società collegate e controllate, tra cui Isotta Fraschini Motori, Vard, Cetena.

travel policy aziendale di Fincantieri in media ogni due anni, integrandola con le sempre nuove opportunità offerte dal mercato. Le mie sfide future, invece, saranno principalmente tecnologiche: occorrerà migliorare la gestione della fase post trip, automatizzando la compilazione delle note spese da parte dei viaggiatori. Inoltre, stiamo valutando l’implementazione di una app che permetta ai viaggiatori di compiere direttamente e facilmente alcune operazioni, come ad esempio i cambi di volo. Naturalmente, oltre a ciò, sarò alle prese con l’impegno principale di ogni travel manager: trovare un buon equilibrio tra la necessità di ottimizzare le spese e quella di far viaggiare i dipendenti in maniera confortevole. E non è sempre facile...». l 2018 settembre |

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Etiopia, tra antichità e business Destinazioni Etiopia

È lo scrigno di straordinari reperti archeologici, come lo scheletro dell’ominide Lucy, risalente a 3,2 milioni di anni fa. Ma è anche un Paese dall’economia in forte crescita. Un fermento a cui contribuiscono i fiorenti scambi commerciali con l’Italia

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Castello di Gondar Fu edificato nel XVII secolo a protezione della città fortificata di Fasil Ghebbi, residenza degli imperatori etiopi dal 1635 al 1855.

a località era nota come Filwoha, letteralmente “acqua bollente”. Il XIX secolo era agli sgoccioli e l’imperatore Menelik, per questioni strategiche, edificò la capitale dell’Etiopia a nord dell’odierna città. Una scelta non condivisa da Taitu, la sua consorte, che si trasferì più a valle, nei pressi di una fonte termale: Filwoha, appunto. La stessa che oggi molti uomini d’affari, militari e studenti frequentano per un bagno tonificante. O come pausa di relax per un massaggio, una visita dal barbiere o semplicemente per uno spuntino. Un’abitudine che è resa possibile dal fatto che nel giro di pochi anni Taitu venne imitata da dignitari, funzionarie e politici: una “migrazione” che pose le basi per la nascita di “Nuovo Fiore”, in amarico Addis Abeba. Intorno al New Filwoha Hotel, aperto 24 ore su 24, oggi la città vive, fatte le debite proporzioni, con una frenesia e una voglia di cambiamento paragonabili alla febbre che investì le capitali dell’Europa orientale alla caduta del muro. Investimenti stranieri miliardari, a partire da quelli cinesi, hanno portato a un’incredibile crescita del Pil etiope. Una conferma arriva anche guardando i numeri relativi agli scambi commerciali con l’Italia.

L

Secondo i dati forniti dalla Farnesina, l’export italiano di prodotti alimentari verso l’Etiopia, che nel 2015 registrava un fatturato di 14,15 milioni di euro, nel 2017 è salito a 18,4 milioni. Nello stesso periodo i prodotti tessili sono passati da un fatturato di 1,39 a 4 milioni di euro, mentre le apparecchiature elettriche (più quelle non elettriche per uso domestico) sono balzate da 25,94 a 39,06 milioni (dati Agenzia Ice di fonte Istat). In Etiopia la presenza economica italiana può contare su un variegato gruppo di imprenditori, alcuni dei quali sono attivi nella nazione da

Destinazioni Etiopia

più di quarant’anni. Una presenza che è stata avversata solo negli anni del regime di Menghistu, che ha obbligato molti nostri imprenditori a lasciare l’Etiopia sino al 1991, anno della caduta del suo regime. Accanto a questi storici imprenditori, recentemente nuovi gruppi e aziende hanno iniziato a operare nel Paese. Nonostante la massiccia concorrenza cinese, alcuni grandi progetti infrastrutturali etiopi sono affidati a società italiane. Ci limitiamo a citare il caso della Salini-Impregilo, una veterana della presenza in terra etiope, attualmente impegnata nella costruzione di due grandi dighe (Gibe III sul fiume Omo e Grand Ethiopian Reinassance Dam sul Nilo Azzurro). Meritano un cenno anche Tuxor, attiva nella costruzione della linea ferroviaria etiope, e Calzedonia, presente nel Paese con un grande stabilimento produttivo. Attualmente l’Italia, a livello mondiale, è il nono cliente e il quinto fornitore, mentre in una classifica europea è direttamente sul podio: secondo partner commerciale, primo fornitore e terzo cliente a livello europeo. Circa la metà del nostro export è basato su macchinari e apparecchiature, in particolare macchine industriali specializzate e di impiego generale. Segue il comparto de-

di Claudio Agostoni

Harar Nell’Oriente del Paese è imperdibile il quarto sito più sacro dell’Islam: la città fortificata di Harar, con le sue 82 moschee. Edificata tra il XIII e il XVI secolo è adagiata in un ambiente naturale di grande fascino e offre ai suoi visitatori palazzi di rara bellezza, riccamente decorati all’interno.

A sinistra gli edifici moderni di Addis Abeba. Sopra, una ragazza etiope. Nella pagina a fianco la facciata di una delle chiese scavate nella roccia di Lalibela

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Lalibela È la Gerusalemme d’Africa, con le sue suggestive chiese scavate nella roccia risalenti al XII secolo.

Destinazioni Etiopia

Axum Nei pressi del confine settentrionale dell’Etiopia svettano le rovine dell’antica città di Axum, con obelischi, steli giganti, tombe reali, edifici e fortificazioni costruite tra il primo al decimo secolo d.C. Qui, nella Cappella del Tabot, nei pressi della cattedrale di Nostra Signora Maria di Sion, si dice sia conservata la perduta Arca dell’alleanza di biblica memoria.

Sopra, uno straordinario scenario naturalistico etiope. Nella pagina a fianco, un aeromobile della compagnia di bandiera, Ethiopian Airlines

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gli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi. Per quanto riguarda le importazioni, esse si concentrano, per circa i due terzi, nel settore agricolo (caffè, semi oleaginosi e altri prodotti di colture permanenti) e per il restante terzo nelle produzioni conciarie e tessili. Bisogna però tenere presente che questi dati (sempre fonte Farnesina) non tengono conto del fenomeno delle triangolazioni (via Paesi del Golfo) e dei beni prodotti da aziende italiane presso stabilimenti in Paesi terzi (ad esempio, Iveco in Cina e Piaggio in India). Margini di crescita Eppure, nonostante l’interscambio tra Italia ed Etiopia sia così elevato (365 milioni di euro nel solo 2015, di cui 307 milioni di nostro export), attualmente è da considerarsi ancora al di sotto delle sue reali potenzialità. I motivi di questa affermazione sono numerosi. Oltre alle ovvie ragioni storiche e geopolitiche, a giustificare un ulteriore incremento dei rapporti bilaterali ci sono oggi concreti interessi economici. Per esempio, il trend positivo fatto registrare dall’Etiopia nell’ultimo decennio (oltre 10% di crescita media del Pil dal 2004) e la conferma di una crescita economica sostenuta, stimata dal Fmi nel 2015 in un +8.7%, ben al di sopra rispetto ai tassi medi riscontrabili in Africa sub-sahariana. Per poi aggiungere l’apertura – ad oggi timida ma effi-

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cace – agli investitori internazionali, il basso costo del lavoro, le dimensioni ragguardevoli del mercato (quasi 90 milioni di persone), la disponibilità di fonti energetiche nazionali (idroelettriche). E ancora, il clima religioso pacifico per la prevalenza del culto cristiano ortodosso. Ultimo fattore da ricordare, ma non in termini di importanza, è che l’Etiopia ha saputo sfruttare il fatto di essere un vero e proprio “ponte” tra l’Africa, il Mediterraneo e i Paesi del Golfo, dotandosi di una compagnia aerea controllata dal governo (Ethiopian Airlines) che,

con i suoi voli diretti quotidiani con le principali capitali europee (Italia compresa), africane, asiatiche e del Golfo, ha saputo diventare la compagnia aerea in più rapida crescita in Africa (negli ultimi sette anni + 25%). La sua flotta comprende aeromobili ultramoderni ed ecologici. La sua capacità di stare al passo coi tempi è confermata dal fatto che attualmente sta implementando un piano strategico quindicennale, chiamato Vision 2025, che la vedrà diventare il principale gruppo aeronautico in Africa con ben otto business center. Inoltre recentemente la compagnia ha annunciato di aver vinto il premio Skytrax World Airline Award come miglior compagnia aerea in Africa per il secondo anno consecutivo (Skytrax è l’organizzazione di rating del trasporto aereo più rispettata a livello mondiale che conduce il più grande sondaggio annuale sulla soddisfazione dei passeggeri delle compagnie aeree e sono gli stessi clienti con le proprie scelte a decidere qual è la migliore). Ed è stato proprio un volo dell’Ethiopian Airlines a celebrare lo scorso luglio un evento storico

L’Etiopia in un convegno Il 3 ottobre 2018, presso la Sala Pirelli di Palazzo Pirelli a Milano, si svolgerà il convegno “Nuovi sviluppi nella situazione politicoeconomica dell’Etiopia. Quali prospettive per interventi di cooperazione internazionale da parte di Regione Lombardia e quali scenari per le imprese lombarde”. Scopo dell’incontro, indagare le prospettive che potrebbero aprirsi nel Paese sia sul fronte degli interventi di cooperazione internazionale su su quello di eventuali futuri sbocchi commerciali. Ai lavori, che si apriranno alle ore 14.30, prenderanno parte: Alessandro Fermi, Presidente Consiglio regionale della Lombardia; Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia; Silvia Sardone, Presidente I Commissione Programmazione e Bilancio; Gianmarco Senna, Presidente IV Commissione “Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione”; Zenebu Tadesse, Ambasciatrice Repubblica federale democratica di Etiopia in Italia; Melaku Petros, Console commerciale Ambasciata Repubblica federale democratica di Etiopia in Italia; Nicola Spadafora, Console onorario Repubblica federale democratica di Etiopia a Milano. Moderatore: Alberto Vita, Direttore di Mission e MissionFleet.


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Konso Nei pressi della città di Konso si incontrano i villaggi tradizionali dell’omonima etnia, riconoscibili per le statue in legno erette in onore dei defunti.

Destinazioni Etiopia

Dancalia È la terra d’origine del popolo degli Afar, una regione arida che si estende tra l’Etiopia nordorientale, l’Eritrea meridionale e gran parte dello stato di Gibuti. Ma l’area più nota è quella sita in Etiopia: paesaggi infuocati, aride distese di sale, vulcani perennemente attivi e geyser sulfurei alimentati da acque roventi. È uno dei luoghi più inospitali del pianeta e, allo stesso tempo, uno dei più affascinanti.

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per il Paese: la chiusura, almeno in via ufficiale, di lunghi anni di conflitti e rapporti difficili tra Etiopia ed Eritrea. Il volo ET314 ha collegato, dopo vent’anni, Addis Abeba ad Asmara. Un volo che, tra distribuzione di rose e brindisi con champagne, ha consentito ai passeggeri, emozionati e piangenti, di riabbracciare parenti dopo 20 anni. Addis Abeba si reinventa Anche l’inizio di questo processo di pacificazione è un segnale del successo che sta vivendo l’Etiopia, il cui coté economico è riscontrabile anche tra le strade della sua capitale: una città che negli ultimi anni si è sottoposta a un lifting che la sta reinventando. A partire dal suo cuore, un ampio slargo dal nome inequivocabilmente italiano (Piazza) che rispetto a pochi anni fa è irriconoscibile perché quasi tutte le vecchie costruzioni a un piano sono state abbattute e hanno lasciato il posto a palazzi quattro volte più alti. Tre anni fa, cercando di snellire il suo traffico infernale, sono state inaugurate due linee metropolitane di superficie, prime e uniche di tutta l’Africa subsahariana. Per respirare l’aria della vecchia Addis Abeba bisogna andare al vecchio “merkato”, il più grande dell’Africa orientale: una enorme area che sembra persa nel tempo. Qui si può comprare di tutto, da un kalashnikov al più prezioso degli incensi. Oppure la farina che una donna con un enorme coltello ha ricavato dalla radice di una banana. O una palla unta, ricavata da profumate montagne di burro istoriate dalle dita delle venditrici. In un segmento del mercato lavorano i professionisti del riciclaggio, artigiani in grado di trasformare le latte d’olio “made in Italy” in caffettiere e mestoli. Completamente trasformata invece è anche Maskel Square, l’immensa piazza dove una volta campeggiavano le gigantografie di Marx e di Menghistu, il Negus Rosso, che oggi è diventata lo snodo di un traffi-

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co caotico dove dozzine di vigili contemplano con indolenza autovetture di quinta mano, rombanti fuoristrada e asini che dribblano i semafori trotterellando. Di giorno drappelli di capre brucano nei giardinetti, mentre nelle notti equatoriali, dove il cielo è così basso che quando precipita una stella cadente hai l’impressione di poterla intercettare alzando una mano, nelle

zone più periferiche della città si aggirano plotoni di iene in cerca di cibo. È un’Etiopia arcaica e ricca di testimonianze antichissime (tra tutte “Lucy”, l’ominide vecchio di 3,2 milioni di anni il cui scheletro dimora nell’interessantissimo Museo Nazionale della capitale). Ma è anche una nazione che guarda al futuro. Un futuro all’insegna del business. l

Etiopia in breve Come arrivare Gli unici voli diretti tra l’Italia e l’Etiopia sono operati dalla compagnia di bandiera del Paese, Ethiopian Airlines. È il più grande vettore in Africa, con collegamenti sia da Milano Malpensa che da Roma Fiumicino sul suo hub di Addis Abeba. Dalla capitale etiope vola su ben 116 destinazioni, tra cui tantissime africane. Info: www.ethiopianairlines.com

Dove dormire Ad Addis Abeba vi sono ben 164 hotel per un totale di ottomila camere e diecimila posti letto, tra cui anche l’appena inaugurato Hotel Sherar Addis e uno dei primi Hilton del Continente. Proprio Hilton aprirà nel nord del Paese, a Mekelle, il primo cinque stelle presente nella nazione, e nel 2020 sarà dell’Hilton Hawassa Resort & Spa.

Indirizzi utili Agenzia per gli investimenti: www.investethiopia.gov.et/ Ethiopian tourism organization: www.ethiopia.travel/


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News Mercato

Novità dal mondo del business travel Etias

Si chiama così il nuovo visto introdotto dall’Unione Europea a partire dal 2021

Sulla scia degli Stati Uniti con l’Esta e dell’Ave in Canada, a partire dal 2021 l’Ue introdurrà l’Etias (European Travel Information and Authorisation System), un sistema comune per i permessi di soggiorno. La domanda per ottenere il visto potrà essere presentata online. L’accettazione o il rifiuto avverrà entro 96 ore. Il documento, della validità di tre anni, costerà 7 euro. Prima dell’imbarco, i vettori aerei e marittimi dovranno verificare che i cittadini di Paesi terzi soggetti all’obbligo di visto ne siano in possesso. Tre anni dopo l’entrata in funzione dell’Etias, tale obbligo si estenderà anche ai viaggi di gruppo con autobus.

Gbta

L’associazione apre un capitolo italiano

Gbta, Global Business Travel Association, organizzazione mondiale di viaggi d’affari e meeting con sede a Washington, apre il capitolo italiano. Lo scopo è accrescere il ruolo dei travel manager, fornendo loro formazione e momenti di networking. Il comitato consultivo del capitolo italiano è composto da: Cesare Belosi, Fca Services; Flavio Ghiringhelli, Emirates; Delia Lorenzi, Gruppo Calzedonia; Monica Mautino, Fca Fiat Chrysler Automobiles; Fabio Piersantini, Leonardo Global Solutions; Davide Rosi, Bcd Travel Italia; Raffaela Rossi, TandEM - Gestione Viaggi ed Eventi; Giuseppe Viesti, Salvatore Ferragamo. Il capitolo ospiterà il suo primo evento, la Conferenza Gbta Italia, a Milano il 9 ottobre 2018.

Amadeus

Novità sul fronte tecnologico per il Gds

La piattaforma Amadeus Selling Platform Connect (giunta alla versione 21.3) è stata arricchita con nuovi contenuti. In particolare è stata aggiunta la funzionalità Amadeus Cross-Sell Push, che suggerisce alle agenzie servizi ancillari da proporre al cliente, quali la prenotazione di bagagli da stiva e l’assegnazione del posto a bordo. Un’altra novità è l’introduzione nel tool dei contenuti delle compagnie di navigazione Moby Lines e Corsica Sardinia Ferries. Infine, il Gds ha ricevuto la certificazione di livello 3 di New Distribution Capability (Ndc) come aggregatore da Iata. Nella foto Francesca Benati, amministratore delegato di Amadeus Italia.

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Mettiti in luce,

partecipa a IMA 2019! C’è tempo fino al 31 ottobre 2018 per candidarsi a uno dei 30 premi dell’Italian Mission Awards. Cosa aspettate a partecipare? IMA è ormai un evento imperdibile per tutta la filiera turistica e consente ai principali attori del mercato, ma anche ai travel manager, di valorizzare la propria professionalità a cura della redazione

Seguici sui social! Segui le fasi di IMA sui nostri social con #IMA2019!

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Newsteca

ono aperte le candidature a IMA 2019, il premio dedicato al business travel di Newsteca, casa editrice della testata MISSION - La rivista dei viaggi d’affari. Giunta alla sua sesta edizione, la manifestazione consente ai principali attori nel settore dei viaggi d’affari di candidarsi a ben 30 premi, mettendo in luce la qualità e professionalità dei propri servizi. Anche i travel manager, però, han-

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no l’opportunità di mettersi in gioco, grazie a ben tre riconoscimenti: oltre all’ormai tradizionale “Travel manager dell’anno”, anche “Miglior progetto per l’implementazione di un tool/app per i viaggi d’affari” e “Premio all’innovazione”. Volete partecipare? Vi basterà accedere al sito www.italianmissionawards.it e compilare il questionario di candidatura relativo alla categoria prescelta. La candidatura è gra-

Per informazioni: Newsteca, Segreteria Organizzativa IMA, tel. 02/36599030, e-mail: eventi@newsteca.it, www.italianmissionawards.it 32

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tuita ed è possibile candidarsi anche in più di una categoria. Ecco gli step di IMA La raccolta dei questionari terminerà il 31 ottobre 2018. Successivamente una giuria di travel manager esperti definirà una short list di finalisti che sarà resa nota entro il 15 dicembre 2018. Tra questi nomi si celeranno quelli dei vincitori, che saranno decretati anche grazie al voto online dei lettori di Mission. La premiazione si svolgerà durante una prestigiosa serata di gala, l’11 marzo 2019. l


Le categorie di IMA 2019 TRASPORTO AEREO • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari Rotte verso l’Europa • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari Rotte verso Asia e Medio Oriente • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari Rotte verso le Americhe • Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari Rotte verso l’Africa • Miglior compagnia aerea low cost • Miglior economy class • Miglior premium economy class • Miglior business class ALBERGHI • Catena alberghiera dell’anno sopra le 50mila camere • Catena alberghiera dell’anno sotto le 50mila camere • Miglior hotel per i viaggiatori d’affari nel nord Italia • Miglior hotel per i viaggiatori d’affari nel centro e sud Italia • Migliori spazi per meeting ed eventi nel nord Italia • Migliori spazi per meeting ed eventi nel centro e sud Italia SOCIETÀ DI AUTONOLEGGIO • Miglior società di autonoleggio per i viaggiatori d’affari

SITI DI PRENOTAZIONE • Miglior sito di prenotazione di servizi di viaggio TRAVEL MANAGEMENT COMPANY • Miglior travel management company con fatturato BT sopra i 40 milioni di euro • Miglior travel management company con fatturato BT sotto i 40 milioni di euro • Miglior call center/BTC • Migliore offerta di soluzioni tecnologiche per la gestione dei viaggi d’affari ASSICURAZIONI • Miglior assicurazione per i viaggiatori d’affari

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TRAVEL TECHNOLOGIES • Miglior self booking tool • Miglior sistema di gestione delle note spese • Miglior sistema di reportistica • Migliore soluzione mobile per i viaggiatori d’affari

È questa la data di chiusura delle candidature a IMA 2019. C’è ancora tempo, vi aspettiamo!

DESTINAZIONI BUSINESS • Miglior destinazione per i viaggiatori d’affari TRAVEL MANAGER • Travel manager dell’anno • Miglior progetto per l’implementazione di un tool/app per i viaggi d’affari • Premio all’innovazione MAIN SPONSOR

SPONSOR DI CATEGORIA

CON IL PATROCINIO DI

MEDIA PARTNER

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Provato per voi • SAP Concur

SAP Concur,

quando la app semplifica il lavoro Note spese su smartphone, scontrini, fatture e pagamenti digitalizzati; prenotazioni e itinerari di viaggio a portata di click. Nel business travel il futuro è già qui

Quando il ritmo delle attività lavorative diventa troppo frenetico, trovare il tempo per selezionare tutti gli scontrini e le fatture – facendo attenzione a non perderli da qualche parte – può risultare complicato, soprattutto se si viaggia per lavoro e si deve tenere conto di ogni spesa. E quanto messo in campo da SAP Concur punta proprio a facilitare le cose attraverso l’Intelligenza Artificiale di una app, che viene in aiuto dei professionisti per rendere più semplice, immediato e automatico il processo di gestione delle note spese. Con questa soluzione, il business traveler può leggere scontrini, fatture e ricevute attraverso il proprio smartphone e compilare in autonomia la nota spese da presentare in azienda senza perdere tempo e senza il rischio di sbagliare. Del resto una ricerca di mercato effettuata da IDC mostra che le applicazioni T&E (Travel&Expense) sono sempre più diffuse nel mondo aziendale. L’obiettivo è semplice ma estremamente

importante: combinare in un unico sistema politiche aziendali e note spese, sia per ridurre frodi sia per eliminare gli eventuali errori. La ricerca evidenzia che tra il 2016 e il 2021 gli investimenti aziendali nel settore dell’innovazione tecnologica potrebbero quintuplicare. SAP Concur permette poi ad aziende di tutte le dimensioni e in ogni fase della loro vita di andare oltre la semplice automazione, verso una soluzione di gestione delle spese completamente connessa che comprende viaggi, note, compliance e rischi. Il tutto con quei pochi “click” sul proprio smartphone e senza la fastidiosa presenza di pezzi di carta. Funzionamento Al lato pratico, la app Concur permette di svolgere numerose funzioni, qui riepilogate: • permette di prenotare direttamente un servizio come un volo, un hotel o un’auto a noleggio. Con il pulsante “Cerca” è possibile trovare la soluzione più adatta tramite smartphone, tablet o Pc; • una volta selezionato il servizio di cui si necessita, è possibile visualizzarlo su una mappa interattiva in modo da assicurarsi che si trovi nella zona di interesse; • dopo ogni acquisto è possibile fare una foto allo scontrino e assegnarlo a una delle diverse tipologie di spesa esistenti nell’app,: velocizzando, quindi, e semplificando un processo che spesso presenta numerose criticità; • in questo modo i dipendenti potranno gestire le loro note spese più efficacemente e le aziende avranno meno difficoltà a raccogliere i dati. In aggiunta, il sistema messo in campo da SAP Concur contiene anche un catalogo virtuale con differenti soluzioni di viaggio, con tariffe contrattate e pubbliche, report per consentire ai responsabili di bilancio di prendere al meglio le decisio-

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ni attraverso informazioni dettagliate sulle spese di viaggio, l’app mobile per semplificare la pianificazione dei viaggi, la gestione degli itinerari e la compilazione delle note spese e le ricevute elettroniche: per queste ultime, basta fare una foto alle ricevute e assegnarle alle tipologia di spesa esistenti. Tali ricevute possono essere inviate in maniera automatica anche dai fornitori direttamente a Concur Expense. Con Uber, l’automatismo è ancora più rapido: una volta terminata la corsa, la ricevuta ottenuta dal cliente viene automaticamente caricata nella nota spese da SAP Concur. Lo stesso può avvenire per pagamenti effettuati in ristoranti o altre spese di lavoro. 45 milioni di utenti L’innovazione di SAP Concur è guidata dai suoi stessi clienti, che nel mondo sono più di 45 milioni. Attraverso di loro, è possibile capire direttamente come utilizzano i diversi prodotti in modo da poter creare gli strumenti per consentire loro di viaggiare come più ritengono opportuno, dando nello stesso tempo alle aziende il totale controllo delle spese. Dato che la tecnologia sta avanzando più veloce che mai, un’azienda deve essere pronta a trarne vantaggio cavalcando l’onda e, in certi casi, anticipandola. E SAP Concur risponde a questa esigenza offrendo alle imprese ciò di cui hanno bi-

sogno, addirittura prima che sappiano di averne necessità, facendo così risparmiare tempo ed evitando l’insorgere di problemi. SAP Concur continua, inoltre, a spingere i suoi partner a inventare idee sempre nuove, che mantengano i clienti al passo con la tecnologia dando loro le ultime opportunità in fatto di “gestione”, e a scoprire i trend che li aiutino a stare al passo con le loro spese. Per stare al passo con le crescenti esigenze del business globale dei viaggi, quindi, SAP Concur offre un ecosistema globale in cui i processi di viaggio e di spesa possono essere automatizzati e interconnessi tra loro. I business globali sono spesso complicati e confusionari: in ogni momento ci sono limitazioni dovute alla necessità di rimanere conformi alle policy e di aderire a regolamenti aziendali. Senza contare che ogni mercato è diverso, sia come leggi sia come procedure. «In SAP Concur, ci concentriamo su questi dettagli in modo che non sia il professionista stesso a doverlo fare» spiega Massimo Tripodi, Country Manager di SAP Concur Italia. «Il Duty of Care nei confronti dei dipendenti è più importante che mai per le aziende di ogni dimensione. E SAP Concur ha creato gli strumenti per localizzare e comunicare rapidamente con i dipendenti su tutto, da un ritardo del volo ad un’evacuazione di emergenza».

Innovazione in aumento Secondo una ricerca di IDC, tra il 2016 e il 2021 gli investimenti aziendali nel settore dell’innovazione tecnologica potrebbero quintuplicare.

Per Informazioni: www.concur.it/sap

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News Hôtellerie

Novità dal mondo alberghiero Best Western

Un nuovo affiliato a Padova con 5 sale meeting

Best Western ha annunciato l’affiliazione del Best Western Plus Net Tower Padova. Cinque stelle, è situato nella zona est della città veneta, all’interno del polo commerciale e industriale e a 2 chilometri di distanza dal quartiere fieristico, dal centro storico e dal tribunale. Gli ospiti possono soggiornare in 135 camere disposte su 8 piani. Per i meeting è disponibile un centro congressi con 5 sale meeting, per un totale di 250 posti. Completano l’offerta il ristorante “Net Bistrot” e un parcheggio gratuito.

Principe di Lampedusa Boutique Hotel

Struttura business nel centro di Palermo

Il capoluogo siciliano si arricchisce di un nuovo indirizzo business con il quattro stelle Principe di Lampedusa Boutique Hotel. Di proprietà del Gruppo Martello, la struttura è ricavata in un palazzo in stile Liberty che si affaccia su Piazza Cassa di Risparmio, meglio conosciuta come Piazza Borsa. Le 12 camere doppie, di cui una tripla e una quadrupla, dispongono di climatizzazione autonoma, Tv Lcd con canali internazionali e wi-fi. La reception è aperta 24 ore al giorno. A disposizione della clientela anche bar, colazione a base di prodotti tipici locali, parcheggio privato, escursioni con guida e autista.

Savona 18 Suites

A Milano apre un design hotel a firma Aldo Cibic

Blue Hotel ha affidato al noto architetto e designer Aldo Cibic la realizzazione del Savona 18 Suites, nel cuore dei Navigli, a Milano. Situato in una tipica casa di ringhiera, l’albergo si compone di 43 stanze, tutte arredate in modo differente con oggetti vintage e di design contemporaneo. Gli arredi possono essere acquistati dai clienti. Degne di nota anche la lobby, con un bancone che ricorda un mobile tibetano fuori scala, e la corte interna di 310 metri quadrati, che è stata trasformata con divani e poltrone in un grande salotto open air.

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Benvenuto, MissionMice! Novità sul web Missionline.it

Il sito di Newsteca, www.missionline.it, si arricchisce di una nuova sezione dedicata al mondo Mice. Il compito di aggiornare i lettori sarà affidato all’esperta del settore Simona Parini a cura della redazione

Chi è Simona Parini Simona Parini è una giornalista con esperienza ventennale nel settore del turismo, dei congressi, degli eventi e della comunicazione. Cura l’ufficio stampa di Federcongressi &eventi, l’associazione della meeting industry italiana, e di imprese del settore Mice. Nel tempo libero ama la letteratura e il cinema, dividendosi tra Pavese e i film Priscilla la regina del deserto e Colazione da Tiffany, che ha visto più volte. Scrive di turismo e nella top ten delle mete più romantiche del mondo mette al primo posto un borgo ligure salvato da un polpo, a poche centinaia di chilometri da Milano. Sogna di trasferirsi lì. Restando comunque sempre connessa con noi.

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ission entra anche nel mondo Mice, aprendo sul suo sito editoriale MissiOnline un canale dedicato, curato da un’esperta del settore e della scrittura sul web, Simona Parini. Già a partire da questo numero (andate a pagina 16!), Simona realizzerà uno speciale su questo settore, molto polverizzato ma che, per molte realtà del business travel, in particolare le Tmc, è diventato piuttosto importante. Un comparto che coinvolge, ovviamente, tutta la parte che si occupa di viaggi e logistica di queste aziende, ma che in più accende anche la scintilla della creatività, centrale in eventi aziendali e di presentazione per farli diventare momenti indimenticabili per dipendenti e consumatori finali. Un settore che cattura sempre più l’attenzione del mondo travel e delle figure

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aziendali a cui noi ci rivolgiamo con i nostri media e i nostri eventi, dai travel ai fleet manager, ai responsabili HR o dell’Ufficio acquisti, fino, naturalmente, agli event manager delle varie società. Il compito di descrivere le tendenze e fornire aggiornamenti da questo mese di settembre lo avrà Simona, sul canale che abbiamo definito, forse con scarsa fantasia ma con molta chiarezza, MissionMice. Qui troveranno spazio notizie sulle agenzie, gli alberghi e le location per eventi, i centri congressi e i convention bureau, le destinazioni, le Istituzioni, le innovazioni tecnologiche e sul web. Non mancheranno, come da nostra consuetudine, tanti numeri e trend di mercato. In più, saranno pubblicati approfondimenti pubblicitari dedicati agli attori del settore – chiamati Focus@ – e una news-

letter, inizialmente mensile per non intasare troppo le caselle dei nostri lettori, dove raccogliere le migliori notizie del mese. Insomma, sempre di più MissiOnline diventa il sito di riferimento per tutte le esigenze aziendali: dai viaggi d’affari, certamente, alla gestione delle flotte aziendali, ai meeting, incontri ed eventi interni. Senza contare le partecipazioni ad appuntamenti di settore e a tutto quanto fa parte della gestione del business delle varie società. Tutto in maniera altamente professionale, con giornalisti ed esperti delle varie tematiche che trattiamo. Anche questa una nostra “tradizione” alla quale non rinunciamo. E la scelta di Simona per MissionMice lo va a sottolineare ulteriormente. Stay Tuned! E buoni meeting e congressi (e viaggi, e gestione auto e...). l


Nova, il bt al microscopio

Studi e ricerche Nova

Secondo il Nuovo Osservatorio sui Viaggi d’Affari, in un 2017 positivo per l’economia globale e il commercio, il numero di viaggi realizzati delle imprese italiane è tornato sui massimi del 2007

iflessioni di “mid term”, ovvero a metà dell’anno, sulla seconda edizione del Nova, il Nuovo Osservatorio sui Viaggi d’Affari, presentato lo scorso febbraio alla Borsa internazionale del turismo (Bit) di Milano e contenente la sintesi dei risultati per l’anno 2017, il confronto con il 2016 e la previsione per il 2018. La ricerca, redatta dal professor Andrea Guizzardi, docente di statistica economica presso l’Universi-

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tà di Bologna, ha il supporto scientifico e tecnico del Centro di Studi Avanzati sul Turismo dell’ateneo felsineo ed è stata promossa da AirPlus International, HRS, Lufthansa Group e Zucchetti. Secondo la ricerca, in un 2017 positivo per l’economia globale e il commercio, il numero di viaggi realizzati delle imprese italiane è tornato sui massimi del 2007. La crescita (+3,5%), supportata da una grande vivacità del terziario, è trai-

nata dalla ottima performance del mercato nazionale (+3,9%) mentre la minore espansione del segmento internazionale (+2,9%) – che vede Brasile, Canada, Cina, Giappone e Germania quali destinazioni preferite – è comunque nel segno del trend positivo, che ha visto crescere questo mercato del 15% nell’ultimo decennio. Sulla necessità di intercettare – se non addirittura precorrere – il cambiamento nel travel management e

di Paola Olivari

Trasferte in crescita Nel 2017 il numero dei viaggi d’affari delle aziende italiane è cresciuto del 3,5%.

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Studi e ricerche Nova

Mercato nazionale con il segno più La crescita registrata dal business travel italiano nel 2017 è in gran parte trainata dall’ottima performance del mercato nazionale (+3,9%), mentre il segmento internazionale cresce del 2,9%.

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le oscillazioni del mercato convergono tutti gli stakeholder coinvolti nella ricerca. «Al giro di boa del 2018 – commenta Daniele Aulari, country manager AirPlus International Italia – il settore dei viaggi d’affari conferma il suo buono stato di forma, così come previsto a inizio anno tanto dal Nova quanto dal nostro Travel Management Study 2018. Tuttavia, se nel 2017 si sono raggiunti valori record pre-crisi, oggi possiamo affermare che le aziende continuano a viaggiare, ma con un rallentamento della crescita». «Calare i risultati del Nova nelle tendenze attuali del settore, quali per esempio, nell’hôtellerie, la frammentazione del mercato, la disintermediazione della distribuzione e il consolidamento degli operatori, permette di comprendere i fattori che influenzano direttamente la spesa, la qualità del viaggio e la direzione strategica del travel management – precisa Fulvio Origo, global marketing manager HRS Sourcing Solutions –. Specie in un momento in cui le aziende vivono un periodo di transizione del procurement del travel, essendo in costante ricerca della formula migliore per adeguare le loro esigenze alle dinamiche di mercato». «Nel panorama attuale – dichiara Sebastiano Penna, general sales manager Lufthansa Group per l’Italia e Malta – intravediamo significativi cambiamenti, dettati dallo sviluppo del digitale che impone nuove tecnologie e attitudini comportamentali da parte di chi viaggia e quindi anche di chi se ne occupa in azienda. Il ruolo dei travel manager è in continua evoluzione. Conoscere le dinamiche e gli eventuali mutamenti dei nostri business partner ci permette di offrire servizi e prodotti che soddisfino al meglio le loro esigenze». L’elaborazione dei dati del Nova consente anche un’analisi di mercato e, di conseguenza, utili interpretazioni per gli attori della filiera.

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«Dal nostro punto di vista privilegiato del Travel Management Study – sostiene Aulari – al 30 giugno registriamo un +2% della spesa in viaggi d’affari da parte delle aziende clienti, contro un +12% realizzato nel 2017. E questo nonostante i prezzi medi dei biglietti aerei in Italia, ma anche in Europa, stiano continuando a crescere (604 euro al 31 marzo 2018 secondo l’AirPlus Business Travel Index contro i 600 euro del prezzo medio nel 2017, nda). Questo andamento è presumibilmente attribuibile all’incertezza dei mercati emergenti e alla mutevolezza degli scenari politici, in Europa come negli Stati Uniti, così come alla messa in pratica da parte dei travel manager di efficienti politiche di contenimento dei costi». Nuove tecnologie I ricercatori dell’università di Bologna hanno approfondito anche il tema dell’attitudine dei travel manager verso le nuove tecnologie e l’impatto che queste hanno sulla produttività degli uffici viaggio. «Nell’ottica di un business travel orientato al viaggiatore, ovvero nella migliore interpretazione della cosiddetta consumerizzazione, diventa fondamentale un approccio end-to-end verticale in grado di garantire esperienza, competenza, specializzazione e di conseguenza standard di servizio elevati», dice Origo. «La via dell’outsourcing verso hotel solution provider e società di consulenza appare la migliore, in quanto capace di incontrare le esigenze dei travel manager, e cioè sviluppo tecnologico, conoscenza del mercato e apporto consulenziale». «Da questa analisi – spiega Valentina Ubaldi, Product Manager di ZTravel e ZCarFleet – abbiamo avuto conferma che il nostro prodotto, corredato dai moduli per la gestione dei pagamenti elettronici, per l’analisi dei dati con strumenti avanzati di business intelligence e anche completo di app, che consen-

te al viaggiatore di compilare una bozza della nota spese anche quando è off line e digitalizzare i giustificativi di spesa con un semplice click, risponde pienamente alle esigenze del mercato evidenziate nella ricerca». Nessun dubbio, quindi, sulla validità anche in termini predittivi della ricerca condotta dal professor Guizzardi. «Il Nova è un punto di riferimento essenziale nel mercato italiano nel monitoraggio dell’andamento e della qualità del business travel», conclude Origo. «HRS lo sostiene ormai da cinque anni in quanto riteniamo che osservare e diffondere la conoscenza della modalità di viaggio delle aziende italiane e i benefici in termini di volume di business che ne derivano sia fondamentale per tutto il comparto del travel». «Siamo lieti – aggiunge Penna – di aver preso parte anche quest’anno come Lufthansa Group alla ricerca, che rappresenta un osservatorio importante sul mondo del business travel nel nostro Paese. È per noi infatti fondamentale essere sempre aggiornati sulle tendenze, gli sviluppi e le novità di questo importante segmento di mercato e sulle sfide, le necessità di chi si occupa di viaggi di lavoro in azienda». Dello stesso parere anche Ubaldi: «Abbiamo contribuito alla realizzazione di Nova 2018 insieme ad altri partner di spicco della filiera del business travel perché crediamo che studiando il mercato e il suo andamento possiamo poi soddisfare le esigenze dei travel manager, Cfo, Hr Manager e anche di altre funzioni aziendali, facendo squadra con gli altri fornitori a noi complementari nella fornitura di soluzioni ad hoc». Con i recenti ritocchi al ribasso sugli indici di crescita del Paese, non rimane dunque che attendere le risposte della terza edizione del Nova per comprenderne l’effettiva portata e tracciare i nuovi scenari del business travel italiano. l


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Edenred

Edenred, le carte carburante al servizio delle imprese Grazie all’acquisizione di UTA l’azienda ha messo a punto una card che, in risposta agli obblighi di legge, permette il pagamento dei rifornimenti dei dipendenti senza anticipo di denaro, garantisce la compliance fiscale attraverso la fatturazione elettronica e snellisce le procedure gestionali e amministrative

L’obiettivo è migliorare la gestione del parco auto aziendale, ottemperando alla Legge di Bilancio approvata a fine dicembre 2017 che impone l’obbligo di acquistare carburante con metodi tracciabili se si vuole detrarre l’Iva. Ecco il frutto dell’acquisizione di UTA da parte di Edenred, dove la prima è leader nel mondo del trasporto e nella commercializzazione delle carte servizi, mentre la seconda, inventore del Ticket Restaurant®, è leader mondiale nelle soluzioni per il welfare aziendale e per la gestione delle spese delle imprese. Quanto messo in campo da queste due aziende risponde pienamente a ciò che è previsto dalla Legge di Bilancio 2018, che da un lato introduce l’obbligo di fatturazione elettronica per l’acquisto di carburante tramite le “carte carburante” e, dall’altro, l’utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili. In tale categoria rientrano gli acquisti effettuati con la carta UTA di Edenred. Dal 1° luglio, le fatture emesse da Edenred vengono inviate in forma elettronica (xml) all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) indicato nel contratto. Tali fatture elettroniche sono l’unico elemento valido per il recupero dell’IVA e la deducibilità dei relativi costi. La carta UTA Edenred è accettata presso circa 5500 punti vendita in tutta Italia, con una capillare copertura autostradale di distributori, sia player di mercato, sia pompe bianche. «È una carta multibrand, dotata di codice pin, che permette di effettuare i rifornimenti con pagamento posticipato. Il portale permette anche fun-

zionalità self-care, come il blocco carta e la richiesta duplicato pin. Alle aziende permette, attraverso il portale, di avere un immediato controllo delle carte carburante e, conseguentemente, della flotta aziendale anche in caso di cambiamento di targa della vettura», dichiara Aldo Iacono, direttore Fleet & Mobility di Edenred Italia. Senza considerare che attraverso il portale dedicato – a disposi-

zione per monitorare le transazioni delle carte – è possibile scaricare i dati dei rifornimenti e semplificare le attività amministrative.

Una app per il viaggio I clienti possono poi scaricare l’app “UTA”, che permette di geolocalizzare sul proprio smartphone la pompa di benzina più vicina e più conveniente. Il dipendente effettua il rifornimento in una stazione di servizio abilitata e paga con la carta carburante UTA Edenred, senza esborso di contanti. Infine, per ogni necessità, il personale Edenred offre un servizio di assistenza dedicato ai clienti attraverso il numero verde 800/133317.

Per informazioni: www.edenred.it/carta-uta-edenred/ 2018 settembre |

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Scenari Settore alberghiero

Gli investimenti alberghieri non decollano Radisson, Meliá e B&B Hotels puntano forte sull’Italia. In generale, però, il mercato immobiliare nell’ambito dell’hôtellerie, seppur in crescita, non riesce a sfruttare pienamente le potenzialità della destinazione tricolore. Se ne è parlato nel forum sul real estate di Scenari Immobiliari e Castello Sgr di Massimiliano Sarti

Nuovi progetti Radisson sta definendo ben dodici nuovi progetti italiani, in aggiunta al Radisson Blu di Roma di prossima inaugurazione 42

Italia catalizza sempre di più l’attenzione degli operatori dell’hôtellerie internazionale, mentre cresce il valore degli investimenti alberghieri nella Penisola. Il Paese, tuttavia, stenta sia a registrare volumi comparabili con quelli sperimentati nei più importanti mercati del Vecchio continente, sia ad attirare capitale con una visione di lungo periodo, in grado di andare oltre il mero approccio opportunistico. È quanto è emerso con estrema chiarezza in

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occasione di un forum dedicato ai temi del real estate e dell’ospitalità recentemente organizzato a Milano da Scenari Immobiliari, in collaborazione con Castello Sgr. Il dibattito ha coinvolto un buon numero di player italiani e globali, tra cui la controllata europea di Radisson Hotel Group (ex Carlson Rezidor): la compagnia rimane in attesa di capire quali siano le reali intenzioni del proprio azionista di maggioranza, il conglomerato cinese Hna che versa in una complessa

situazione finanziaria e che ha recentemente ventilato la possibilità di vendere la propria partecipazione nella società, ma ha comunque chiuso la prima metà del 2018 con dati decisamente positivi. Nella sua ultima semestrale, Radisson Hospitality Ab (questo il nome del gruppo ex Rezidor) ha infatti rivelato profitti ante-tasse e interessi in crescita del 330%, capaci di raggiungere quota 27,1 milioni di euro. Qualche settimana prima, al forum milanese, il vicepresidente esecuti-


Scenari Settore alberghiero

piano anche per la Penisola. Stando a Basterrechea, che conosce molto bene il nostro Paese essendo stato per anni alla guida della divisione Italia di Nh Hotels, la compagnia avrebbe infatti nel mirino ben dodici nuovi progetti, in aggiunta al Radisson Blu di Roma di prossima inaugurazione. Se finalizzata, l’operazione costituirebbe in effetti un bel salto in avanti, rispetto all’attuale portafoglio tricolore di quattro strutture, incluso l’hotel capitolino già in pipeline.

vo e coo Chema Basterrechea aveva perciò rivelato gli ambiziosi piani di espansione del gruppo: raddoppiare la propria offerta di camere complessive nei prossimi cinque anni, al contempo incrementando del 300% il proprio margine operativo lordo (ebidta). Un quadro nel quale è previsto un ruolo di primo

La “mappa dei desideri” del gruppo iberico Anche Meliá ha quindi approfittato dell’opportunità per illustrare i propri piani di espansione nella Penisola, che prevedono a breve l’apertura del milanese Innside Torre Galfa, portando così a sette le strutture nel Paese. L’obiettivo, ha raccontato Palmiro Noschese, è quello di arrivare presto a un portafoglio complessivo di 20 hotel. Ma il managing director Italy ha anche presentato una particolareggiata “mappa dei desideri”, illustrando il dettaglio per brand della strategia di sviluppo del gruppo spagnolo. Si è così scoperto che l’operatore iberico vorrebbe puntare sul brand Meliá in Trentino e in Sardegna, nonché a Torino, Firenze e Roma. Per il Gran Meliá penserebbe invece a Milano, Venezia, Taormina, alla costiera amalfitana e ancora a Firenze, mentre i marchi Tryp, Innside e Sol dovrebbero riguardare rispettivamente la capitale, Napoli e la Puglia. Tra i gruppi a vocazione business presenti all’evento meneghino, tutti internazionali, c’era poi pure il brand low cost B&B Hotels, che al momento gestisce 33 alberghi in Italia, ma che continua a investire nella Penisola mirando anche alle destinazioni secondarie. Il tutto, però, senza fretta e aspettando le giuste occasioni, «perché non sempre le richieste dei proprietari degli immobili sono davvero allineate con il

reale potenziale delle strutture», ha spiegato il presidente di B&B Italia, Jean Claude Ghiotti. Il confronto con il resto d’Europa Un’osservazione, la sua, che costituisce una prima chiave d’interpretazione dei motivi per cui il settore immobiliare alberghiero nazionale sia sì in crescita, ma non a ritmi tali da rispecchiare tutto il potenziale della destinazione. Stando ai dati dell’ultimo rapporto griffato Scenari Immobiliari, l’anno scorso il fatturato complessivo del real estate dell’ospitalità italiana, che include sia le compravendite sia il valore degli immobili sottostanti ai nuovi contratti di locazione, avrebbe infatti raggiunto quota 2,75 miliardi di euro, aumentando del 14,6% ri-

Meliá si espande Meliá punta a quota venti e vara un articolato piano di sviluppo italiano per i vari brand del gruppo. Le aperture sono previste in numerose città, tra cui Milano, Torino, Venezia, Firenze, Roma, Napoli.

Qui a sinistra, Jean Claude Ghiotti, presidente di B&B Italia. In basso, Giampiero Schiavo, ceo di Castello Sgr

spetto al 2016: un ritmo comunque superiore alle previsioni e che dovrebbe proseguire anche quest’anno, con un incremento atteso del 13%, mentre per il 2019 ci si aspetta un lieve rallentamento. In termini di valori assoluti, insomma, i numeri sono più che ottimi. La questione però, come si accennava, è nel confronto con il resto d’Europa: sempre secondo le elaborazioni di Scenari Immobiliari, nel corso del 2017 il mercato più vivace, per numero di camere transate, è stato quello spagnolo con oltre 38.700 stanze totali oggetti di compravendita. Subito dopo, il Regno Unito (24.600), e poi la Germania (più di 18.700) e l’Olanda (oltre 9mila). In Italia ci si è fermati invece sotto quota 9mila, mentre il

Niente piani sul lungo periodo Giampiero Schiavo, Castello Sgr: «mancano i capitali con un’ottica di lungo periodo, che sappiano andare oltre la visione massimo quinquennale degli investitori dall’approccio più opportunista».

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Scenari Settore alberghiero

I relatori del forum organizzato da Scenari Immobiliari, in collaborazione con Castello Sgr

2,75 miliardi di euro Secondo Scenari Immobiliari, il fatturato complessivo del real estate dell’ospitalità italiana, che include sia le compravendite sia il valore degli immobili sottostanti ai nuovi contratti di locazione, ha raggiunto nel 2017 quota 2,75 miliardi, aumentando del 14,6% rispetto all’anno precedente

valore complessivo degli investimenti alberghieri nella Penisola (quindi senza considerare i nuovi contratti di locazione, ndr) è stato pari ad appena il 2,6% del totale europeo (fonte: Real Capital Analytics). Non solo: secondo una recente ricerca di Christie & Co, l’Italia è sì al quinto posto tra i target continentali più appetibili dai principali investitori globali, ma ci si aspetta che il “peso” di tale interesse sia destinato a diminuire, passando dal 9% del 2017 al 6% di quest’anno. Vizi antichi e capitali a breve termine A monte di questa relativa debolezza ci sono vizi antichi, elencati con oggettiva lucidità da Giampiero Schiavo, ceo di Castello Sgr, con ogni probabilità l’asset management company italiana oggi maggiormente impegnata nel segmento dell’ospitalità: strutture a conduzio-

Qui a fianco, Chema Basterrechea, vicepresidente esecutivo e coo di Radisson Hotel Group. A destra, Palmiro Noschese, managing director Italy di Meliá Hotels International

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ne familiare troppo spesso gestite con approcci scarsamente manageriali, proprietà con livelli di obsolescenza piuttosto elevati e in generale un mercato immobiliare ancora poco strutturato, specialmente se paragonato a quello di buona parte del resto del Vecchio continente. A mancare all’appello, secondo Schiavo, sarebbero soprattutto i capitali con un’ottica di lungo periodo, che sappiano andare oltre alla visione massimo quinquennale degli investitori dall’approccio più opportunistico. Non solo: considerando il settore dei viaggi nel proprio complesso, nonostante questo rappresenti ormai il 13% del pil nazionale, indotto compreso, stando ai numeri 2017 del World Travel & Tourism Council, il totale degli investimenti italiani nel settore (quindi non solo nel real estate) hanno raggiunto appena gli 11,6 miliardi di dollari, contro i 20,9 miliardi della Spagna, i 21,6 del Regno Unito, i 28,2 della Germania e i 40,1 della Francia. Tutti Paesi, peraltro, in cui, con l’eccezione dello Stato iberico, il peso del turismo sul prodotto interno lordo è percentualmente inferiore rispetto al contesto italiano (in Germania, per esempio, vale il 10,7% del pil; in Francia appena l’8,9%).

Quanto pesa il bt sul mercato alberghiero? Eppure, quello tricolore, appare un mercato sostanzialmente equilibrato, in linea con le macro-tendenze europee: sempre secondo i dati Wttc, la ripartizione della domanda di viaggi business o leisure nel Vecchio continente si attesta infatti su un rapporto medio pari a poco più di un quinto di business traveller ogni cento viaggiatori totali (il 22,2%). In Italia, non sorprendentemente, il pendolo oscilla leggermente a favore della componente leisure, ma la differenza è minima: 20,1% di trasferte corporate contro il 79,8% di vacanzieri. In Francia si

parla di 19,4% contro 80,6%, mentre è solo in Spagna dove il rapporto si sbilancia nettamente a favore della componente leisure, che nel Paese iberico pesa per l’88,3% del totale. l


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Sheremetyevo corre verso il futuro Terminal Mosca

Dai Giochi Olimpici 1980 ai Mondiali di calcio 2018, una lunga storia di record e trasformazioni ha fatto dello scalo moscovita il principale aeroporto della Russia. L’obiettivo è raggiungere una capacità di 80 milioni di passeggeri entro il 2026 grazie alla costruzione di nuovi terminal e piste di Antonio Del Piano

er la Russia il 2018 è stato l’anno dei Mondiali di calcio, un evento che ha riscosso grande successo di partecipazione. Uno dei punti di riferimento nell’organizzazione dell’evento è stato l’Aeroporto Internazionale Sheremetyevo di Mosca (Svo) che rappresenta una delle principali ere-

P

dità lasciate a Mosca e alla Russia dall’altro grande evento sportivo planetario organizzato dal Paese dell’Europa dell’Est, i Giochi Olimpici del 1980 ospitati in quella che all’epoca era ancora l’Unione Sovietica. Sheremetyevo è il più grande aeroporto russo in termini di traffico

passeggeri e merci, per operazioni di decollo e atterraggio e per l’area delle strutture aeroportuali. Ospita 200 compagnie aeree e nel 2017 ha gestito oltre 40 milioni di passeggeri, con un incremento del 18% rispetto al 2016. Incoraggiate dalla stretta collaborazione del gestore con le compagnie aeree, dagli elevati standard di qualità dei servizi aeroportuali e di assistenza a terra, dalla sicurezza e dai feedback positivi dei passeggeri, numerose altre compagnie hanno iniziato a operare su Svo fra lo scorso anno e quest’anno e nuove destinazioni sono state aggiunte al network di collegamenti. Cinque terminal La rapida crescita della domanda di passeggeri e la crescita prevista per il trasporto passeggeri nel cluster aereo di Mosca, ha imposto importanti lavori di sviluppo infrastrutturale. A maggio è stato inaugurato il nuovissimo Terminal B per il traffi-

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Terminal Mosca

co interno e il complesso Northern Terminal vedrà la realizzazione di nuovi terminal e della terza pista. Ciò consentirà a Svo di raggiungere la capacità di 80 milioni di passeggeri entro il 2026. Sheremetyevo ha quattro terminal passeggeri operativi e uno speciale Terminal A riservato per l’uso dell’aviazione privata e d’affari. I terminal dell’aeroporto sono divisi in due gruppi in base alla posizione geografica: il terminal sud (Terminal D, E, F) e il complesso settentrionale (Terminal B). Il Terminal D è stato inaugurato nel novembre 2009. Con 22 jetway e 11 postazioni remote, è l’hub per Aeroflot e i suoi partner SkyTeam. L’acquisizione del proprio terminal è stata la condizione posta per l’ingresso di Aeroflot nell’alleanza. Il Terminal E è stato aperto nel 2010 come progetto di espansione della capacità dei terminali D e F. Ha 8 porte dotate di jetway ed è utilizzato per i voli internazionali, principalmente da Aeroflot e dai partner SkyTeam. La sua costruzione ha consentito anche l’accorpamento della stazione ferroviaria in un unico complesso con il terminal sud. I terminal di questo complesso sono collegati da tapis roulant. Il Terminal F è stato aperto il 6 maggio 1980 in occasione delle Olimpiadi estive di Mosca. Ha 15 jetway e 21 basi aeree remote. È stato progettato per servire 6 milioni di passeggeri all’anno. Il design è una versione più grande di quella pensata dagli stessi architetti per l’aeroporto di Hannover-Langenhagen. Un’importante ricostruzione del terminal e del suo spazio interno è stata completata alla fine del 2009. Per la comodità dei passeggeri, il salone delle partenze e la zona Duty Free sono stati completamente modernizzati, mentre una serie di pareti divisorie sono state rimosse per creare spazi commerciali e lounge extra. Il Terminal B fa parte del Complesso Nord. La capacità è di 20

Vicino alla Cina

milioni di passeggeri all’anno. La superficie totale è di 110.500 metri quadri. I ponti d’imbarco sono 19. Ci sono 64 banchi per il check-in, tra cui 16 banchi di self check-in. Il concetto architettonico e di design si basa sull’estetica del costruttivismo russo. Gli architetti della divisione serba del British Bureau RMJM si sono concentrati sulle opere degli artisti d’avanguardia russi degli inizi del XX secolo, Lyubov Popova e Varvara Stepanova. Erano i pionieri della cosiddetta “arte industriale”, cioè un tipo di arte che combina significati sociali e idee pratiche. Così, gli architetti hanno creato gli interni del Terminal B sulla base di forme geometriche semplici e chiare, sature di colori vivaci. Anche due stazioni sotterranee sono decorate nello stesso stile per creare uno spazio visivo unificato. Manifesti e fotografie del pioniere del design e della pubblicità nell’Urss Alexander Rodchenko sono ampiamente presenti nel design del Terminal B. La sala arrivi nell’area bagagli, inoltre, è decorata con un grande ritratto grafico di Vladimir Majakovskij, dipinto da El Lissitzky per illustrare il libro di poesie del poeta. I motivi di uno dei dipinti più famosi di Lissitzky “Batti i bianchi con il cuneo rosso” sono stati utilizzati nella progettazione del pavimento all’ingresso dell’area

del travel-retail dopo l’area di controllo di sicurezza. I terminal di Sheremetyevo sono collegati da un unico passaggio sotterraneo (Uip) che include tunnel con una lunghezza di 1936 metri ciascuno e due stazioni. Per la prima volta in assoluto i tunnel sono stati costruiti sotto le piste. Il sistema di trasporto passeggeri è progettato per gestire almeno 11,5 milioni di passeggeri all’anno e il relativo sistema di bagagli. I passeggeri possono muoversi tra i terminal in 4 minuti a bordo di un metrò automatizzato a quattro carrozze con 27 posti. Aree per businessmen Per i viaggiatori d’affari che sono alla ricerca di privacy e relax, l’aeroporto Sheremetyevo offre 13 salotti business e 5 sale Vip. La Business Lounge MasterCard è stata nominata “Best business lounge in Russia” dal Business Traveller Award nel 2017. Le lounge Vip offrono comfort dedicato ai passeggeri e servizi separati. Svo è l’unico aeroporto in Russia con un hotel per i passeggeri in transito, che si trova nell’area lato volo. Si tratta di un servizio che vuole consentire un comodo soggiorno in aeroporto in caso di collegamento prolungato. Gli ambienti sono molto confortevoli: dispongono di ampi schermi TV, Wi-fi e Internet e offrono bevande calde.

Nel 2017, Sheremetyevo è diventato il primo aeroporto della Russia a soddisfare i requisiti “China Friendly”, sviluppati da Travel Association “World without Borders”. Il programma mira a garantire elevati standard di servizio e un soggiorno confortevole ai passeggeri della Rpc nella Federazione Russa. Lo scalo offre quindi annunci, navigazione nei locali dell’aeroporto, sito web ufficiale e una guida su Mosca, tutti disponibili in cinese. In più, i negozi duty free e i ristoranti accettano le carte UnionPay e i negozi Imperial Duty Free offrono ai titolari di queste card promozioni speciali e sconti.

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Terminal Mosca

Uno scalo, tanti premi L’aeroporto di Mosca è stato il miglior aeroporto europeo per qualità del servizio nel 2012, 2013 e 2015 nella classificazione ASQ (Airport Service Quality) dell’Aci (Airports Council International). Nel 2016 e 2017 si è classificato al primo posto in Europa per la qualità del servizio passeggeri nella categoria di aeroporti con un flusso di passeggeri di 2540 milioni di persone l’anno. Inoltre, Aci nel 2017 lo ha definito lo scalo con la “crescita più dinamica in Europa”. L’aerostazione ha ricevuto anche numerosi riconoscimenti come scalo più puntuale in Europa: da Oag (nel 2017) e da Flightstats (da marzo 2017 a febbraio 2018 e globalmente da marzo a giugno 2018).

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L’area Duty Free è la più grande in Russia con un’ampia gamma di negozi, compresi marchi noti e prodotti esclusivi. Ssul sito web dell’aeroporto è disponibile il check-in online e mobile. Per gestire rapidamente i bagagli dei passeggeri che hanno utilizzato il check-in online e mobile, in aeroporto ci sono sportelli Drop Off. È garantita assistenza personale ai passeggeri disabili: sono presenti infatti parcheggi speciali, sportelli informativi e check-in, centri medici aperti 24 ore su 24 e, ove necessario, sono disponibili anche ascensori medici per trasportare i passeggeri a bordo. Per loro sono a disposizione anche due lounge gratuite Sirius nella zona del Terminal E e Mercury nella hall degli arrivi del Terminal B. Il personale dell’aeroporto accompagna il passeggero al salone e poi al gate di partenza. Come arrivare in aeroporto Aeroexpress, una sussidiaria delle ferrovie russe, gestisce una linea senza scalo che collega l’aeroporto alla stazione Belorussky nel centro di Mosca. Il viaggio di sola andata

dura 35 minuti. I treni offrono sedili regolabili, vani bagagli, servizi igienici, prese elettriche. La strada principale che porta all’aeroporto-Leningradskoye Highway è molto trafficata. Dal 23 dicembre 2014 è stata aperta una strada a pedaggio per l’aeroporto. Si collega con Mkad vicino all’autostrada Dmitrovskoe. Ora è possibile raggiungere l’aeroporto in dieci minuti, evitando ingorghi. Inoltre i taxi aeroportuali ufficiali

sono disponibili presso le aree riservate agli arrivi. I prezzi per la città sono fissati in base alle zone. Sheremetyevo offre un sistema di parcheggio unificato con una struttura tariffaria flessibile basata sull’opzione “più vicino, più veloce, più lontano, più economico”. Ciò significa che ogni conducente può scegliere il posto auto più adatto a breve o lungo termine, guidato dalla posizione del parcheggio e dalla tariffa. l

Sheremetyevo in breve Terminal

4, più il Terminal A per l’aviazione privata

Compagnie aeree

Oltre 200

N. passeggeri (2017)

40 mln (+18% rispetto al 2016)

Business center

Sì, con servizi di comunicazione, apparecchiature per ufficio, Internet

Altri servizi per i business traveller

Sale Vip, appartamenti Vip, sale riunioni per incontri di lavoro, capsule per il sonno, box doccia, check-in prioritario e controllo di sicurezza, check-in separato e consegna bagagli, avvolgimento bagagli, trasferimento separato per l’aeromobile in minibus di lusso, incontro con i passeggeri all’uscita dell’aeromobile e trasferimento all’aeroporto in minibus di lusso

Wi-fi gratuito

Noleggio auto

Parcheggio auto

Hotel

Sì, con ambienti confortevoli, ampi schermi Tv, Wi-fi e bevande calde

Web

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Al via il countdown di MFA! MissionFleet Awards

Ti aspettiamo alla grande serata di Gala della terza edizione del MissionFleet Awards, il 26 novembre prossimo presso l’Hotel Gallia di Milano. Non mancare! opo il successo di IMA – ItalianMission Awards, ecco il successo di MFA MissionFleet Awards, l’unico premio in Italia sul mondo flotte. Giunto ormai alla sua terza edizio-

D a cura della redazione

ne, MFA vanta un’ottima partecipazione di candidati, soprattutto Fleet manager, che presentano i loro progetti aziendali. Per scoprirli partecipa anche tu il prossimo 26 novembre alla grande Serata di Gala pres-

so l’Hotel Gallia di Milano: dopo un cocktail di benvenuto e un momento di networking, tra una portata e un momento di spettacolo, saranno proclamati i vincitori. Non vorrai mancare... l

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Timing Fine giugno: chiusura delle candidature

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26 settembre: riunione giuria Fleet Manager 10 ottobre: riunione giuria Fornitori 26 novembre: proclamazione dei vincitori durante la serata di Gala al Gallia di Milano

Prezzi Un tavolo per dieci partecipanti: 3.000 euro+Iva Posto singolo: 350 euro+Iva

FINALISTI I CANDIDATI FLEET MANAGER Alessandro Benoldi - Cedacri • Simone Boeretto - eismann Marianna Corvo - Quanta • Cristian Espertini - Basf Italia Fabio Frigo - Europa Investimenti Anna Paola Grea - The Boston Consulting Group Vincenzo Madonna - Valagro • Cristina Porcelli - Pfizer Gianluca Stufano Melone - ISS / Gruppo Novartis

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News Voli in pillole

Notizie dal mondo del trasporto aereo Turkish Airlines

Da marzo 2019 il raddoppio dei voli su Napoli

Dal 31 marzo 2019, i collegamenti della compagnia aerea sulla rotta Napoli-Istanbul saranno raddoppiati, passando da 10 a 14 voli settimanali. Giornalieri, i collegamenti decolleranno dalla capitale turca alle 8.35 e alle 16.55 e atterreranno a Napoli, rispettivamente, alle 9.55 e alle 18.10. Le frequenze dal capoluogo campano, invece, sono previste per le 10.55 (con arrivo alle 14.05) e alle 19.10 (con arrivo alle 22.20). Da Istanbul saranno raggiungibili le altre destinazioni del network, quali New York, Shanghai, Beijing, Hong Kong, Tokyo, Delhi, Singapore, Kuala Lumpur, Seoul, Dubai, Doha, Riyad, Tel Aviv.

Level

Nuovo collegamento Vienna-Londra

La low cost del gruppo IAG ha avviato il nuovo volo Vienna-Londra Gatwick. Operata 14 volte alla settimana con un Airbus A321, questa frequenza parte alle 16.20 dalla capitale austriaca e atterra in quella londinese alle 17.50 (ora locale). Di recente, inoltre, è stato inaugurato anche il nuovo collegamento con Palma di Maiorca (7 frequenze settimanali). Level ha una flotta di quattro A321 basati a Vienna, da dove raggiunge 14 destinazioni europee. I biglietti del vettore sono disponibili a partire da 24,99 euro a tratta.

Kuwait Airways

Il vettore atterra su Malpensa

A partire dal prossimo 29 ottobre Kuwait Airways raggiungerà lo scalo di Milano Malpensa dal suo hub di Kuwait City. Il volo, con tre frequenze settimanali, sarà operato con un Airbus A330-200 configurato con tre classi, first, business ed economy. Di recente nell’hub di Kuwait Airways è stato inaugurato il nuovo Terminal 4, costato ben 176,3 milioni dollari. La struttura, a uso esclusivo del vettore, si estende su 55.000 metri quadri ed è in grado di ospitare fino a 6 milioni di passeggeri.

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L’obiettivo del corso è illustrare i rischi legati alle trasferte lavorative all’estero e alle responsabilità delle aziende nell’organizzazione dei viaggi professionali alla luce dei pericoli legati agli scenari di crisi internazionali. Conoscere i rischi specifici ai quali va incontro personale viaggiante, gli obblighi normativi e le responsabilità che ogni azienda deve espletare nell’organizzazione delle trasferte e le azioni da implementare per mitigarli. Fra i vari temi: • Analisi degli scenari e dei rischi socio-politici e ambientali internazionali • Le aree di crisi (Medio Oriente, Nord Africa ed Est Europa) • Le cause dei conflitti: bisogni e interessi strategici contrapposti • “Duty of Care”: definizioni e riferimenti normativi • Organizzare e coordinare l’assistenza per la sicurezza dei viaggi Docente: Paola Guerra, Direttrice Scuola Internazionale Etica&Sicurezza

IL VETTORE AEREO QUESTO SCONOSCIUTO: informazioni e strumenti per una contrattazione più efficace

Il corso si propone di effettuare una panoramica delle tariffe aeree, partendo dalle logiche che portano alla suddivisione di un volo in classi tariffarie, con utili dettagli per riconoscere la migliore opportunità offerta. Fra i vari temi: • Come i vettori strutturano la loro offerta tariffaria; • Terminologia, Classi di servizio e classi tariffarie; • È possibile che il viaggiatore al posto 3A paghi il doppio di quello del 3B? Costo • Il volo vende ancora ma la mia tariffa negoziata non è disponibile; singolo corso • Regolamentazione tariffaria; E 600E • Come leggere una tariffa ed interpretare le sigle apposte sui biglietti; • Analisi del proprio traffico; Nuova promozione • Cosa sapere prima di contattare un vettore; 3 corsi • Pubblicate, nette e web fares; E 1.500E • Tipologie di accordi coi vettori: meglio la tariffa corporate, lo sconto o l’incentivo? Docente: Marco Fontana, Manager specializzato nel trasporto aereo

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Ad alta quota Compagnie americane

I vettori Usa puntano all’Europa I tre big a stelle strisce, American Airlines, Delta Air Lines e United, hanno annunciato numerosi voli verso il Vecchio Continente. E alcuni atterreranno anche in Italia, a Bologna e a Napoli A cura della redazione

merican Airlines, Delta e United dimostrano il proprio interesse verso il Vecchio Continente lanciando numerose nuove rotte, tra cui alcune per l’Italia. American Airlines, in particolare, ha annunciato che il 6 giugno 2019 inaugurerà un volo da Bologna per Philadelphia. Operativo fino a settembre, questo servizio sarà effettuato da aeromobili Boeing 767-300. Ricordiamo che

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settimana, dal 7 giugno al 7 settembre. Le altre novità estive 2019 per l’Europa sono il Charlotte - Monaco, con A330, giornaliero dal 31 marzo, e il Dallas Fort Worth Dublino con B787–800, giornaliero, dal 6 giugno al 28 settembre. Dal 3 maggio al 28 settembre sarà operato anche il volo giornaliero Chicago - Atene, con B787-800, mentre dal 31 marzo al 26 ottobre sarà la volta del Phoenix - Londra Hea-

AA ama l’Italia Angelo Camilletti, Manager Sales Southeast Europe di American Airlines: «Oltre a essere il terzo anno consecutivo in cui American introduce una nuova rotta nel mercato italiano, il nuovo volo porterà la compagnia a operare dall’Italia 10 voli diretti verso gli Stati Uniti nella stagione estiva 2019. Un chiaro segnale dell’importanza che il mercato italiano ha per American».

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all’inizio della stagione estiva 2018 l’offensiva di American ha introdotto nuovi voli da Venezia a Chicago e da Praga e Budapest a Philadelphia. I nuovi voli saranno disponibili fino al mese di ottobre, per riprendere le operazioni nel 2019. Philadelphia sarà protagonista anche delle altre novità europee dell’estate 2019, visto che AA volerà dal suo hub in Pennsylvania anche su Edimburgo giornalmente con un B757. Il collegamento sarà operato dal 2 aprile al 26 ottobre. In programma anche un volo con un B767 per Berlino Tegel – quattro volte alla settimana dal 7 giugno al 28 settembre – e Dubrovnik, tre volte alla

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throw con B777-200, anch’esso giornaliero. E United punta su Napoli United, invece, ha annunciato per il 2018 il lancio di un nuovo volo dal suo hub newyorchese di Newark a Napoli (dal 22 maggio al 4 ottobre). Si tratterà dell’unico collegamento tra lo scalo partenopeo e il Nord America, dopo il riposizionamento del lungo raggio di Meridiana, ora Air Italy, sul suo hub di Malpensa. Il 6 giugno, invece, sarà avviato il volo Praga - Newark. Sarà operato con un B767-300 ed entrerà in concorrenza diretta con il volo Delta dal JFK. A queste nuove

rotte si aggiungerà la San Francisco - Amsterdam: annuale, inizierà a operare il prossimo 30 marzo. United vola già ad Amsterdam dai suoi hub di Chicago O’Hare, Houston Bush Intercontinental, Newark Liberty e Washington Dulles. Infine sono state confermate le due rotte europee stagionali lanciate quest’anno, ovvero Newark - Reykjavik, Islanda, e Newark - Porto, che torneranno nel programma nel maggio 2019. La summer 2019 di Delta Anche Delta accelera sull’Europa nell’estate 2019, sebbene non ci siano novità per il mercato italiano e sia prevista una cancellazione: la rotta Parigi - Pittsburgh decollerà per l’ultima volta il prossimo 3 settembre. Il vettore lancerà il suo primo volo senza scalo da Tampa Bay, Florida, per Amsterdam portando così a 11 il numero di voli tra gli Stati Uniti e la città olandese, che il vettore dallo scorso anno collega anche da Orlando, sempre in Florida. A partire dal 16 giugno del prossimo anno cresceranno anche i voli giornalieri da Los Angeles ad Amsterdam e Parigi Charles de Gaulle, servizio questo che sarà il terzo verso la capitale francese a essere operato con i nuovi aeromobili Boeing 777 potenziati, con le suite Delta One e la Delta Premium Select. Queste classi saranno presenti anche su alcuni voli da Atlanta e Minneapolis a partire dal 13 dicembre. Sul New York-JFK verrà lanciato un secondo volo giornaliero sia da Parigi che da Tel Aviv. Ciò porta a sette il numero di voli operati a Parigi da Delta e dai suoi partner Air France-Klm e Alitalia. Entrambi i servizi utilizzeranno A330–300 con la nuova business class a bordo. l


A Venezia Presso la Chiesa della Misericordia, la mostra installazione “Magister Canova” illustra il genio dello scultore neoclassico. Info: www.magister.art/it

FIRENZE La collezione di Roberto Casamonti Lodevole iniziativa quella del collezionista d’arte Roberto Casamonti che ha aperto la propria collezione personale al grande pubblico. La collezione è infatti esposta nella nuova sede al piano nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni, pregevole palazzo rinascimentale. In mostra opere di Fattori, Morandi,

de Chirico, Sironi, per citare alcuni dei quadri d’origine nazionale, ma anche di Klee, Chagall, Kandinsky, Picasso, tra i molti altri d’origine straniera. Capolavori scelti dal collezionista per il loro carattere ricercato o icastico. Fino al 10 marzo 2019. Orari; dal mercoledì alla domenica, dalle 11.30 alle 19. Info: www.collezionecasamonti.com SALÒ Italianissima “Italianissima. L’arte italiana tra le due guerre”: il titolo volutamente provocatorio di questa mostra, in programma presso il MuSa di Salò, vuole sottolineare un periodo storico assai infelice per l’Italia che, però, secondo alcuni studiosi, tanto infelice

News Dal mondo

non fu, almeno sotto il profilo dell’arte. A dispetto del regime totalitario, la maggior parte degli artisti di quel periodo riuscirono ugualmente a produrre in piena libertà e a sviluppare linee di ricerca proprie. E l’arte italiana trovò una

Birolli, Carrà, de Chirico, de Pisis, Guttuso, Mafai, Manzù, Scipione. I dipinti di questi artisti sono disposti secondo un percorso espositivo che dovrebbe condurre il visitatore dalle elaborazioni dell’arte sperimentale del primo

propria dignità di rilievo (forse anche per l’assoluta incapacità o noncuranza dell’élite fascista di capacità estetiche). Le 80 opere esposte, provenienti dalla collezione di Alberto della Ragione donate al Museo del Novecento di Firenze, comprendono autori come

Ventennio sino al solido realismo, in verità molto di maniera, degli anni Quaranta, simbolo forse da parte degli autori di una realtà terribile come quella dell’imminente Seconda Guerra Mondiale. Fino al 9 dicembre. Orari: dalle 10 alle 19. Info: www.mostraitalianissima.it

VICENZA Giocattoli storici Chissà che cosa deve aver spinto i due coniugi torinesi Anna Rosazza e Giancarlo Cavalli a raccogliere – nel corso di tutta la loro vita e in tutto il mondo – ben più di 5.000 giocattoli, tutti funzionanti, risalenti al primo Ottocento sino al secondo dopoguerra. Ricordo dell’infanzia, desiderio da collezionista puro o nostalgia del mondo concluso e immaginifico della borghesia che fu? Forse non lo sapremo mai. Rimane però certo che una delle più importanti raccolte di giochi ha trovato oggi la sua destinazione finale nel bel palazzo vicentino Chiericati, un edificio palladiano degno di nota. Tra trenini, cavalli, barche, automi e soldatini di piombo, la notevole collezione comprende le maggiori marche di giocattoli, alcune delle quali storiche e ormai scomparse. Orari: dalle 10 alle 18 (chiuso il lunedì). Info: www.museicivicivicenza.it 2018 settembre |

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A Bard (AO) Le sale del Forte di Bard ospitano i paesaggi del celebre fotografo Henri Cartier-Bresson. Info: www.fortedibard.it

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Viaggi di carta L’Italia intatta Non si sa se apprezzare o respingere con sgomento un libro come questo, che si propone di descrivere e lodare tutte quelle parti incontaminate d’Italia non ancora toccate dal turismo di massa o dalla speculazione edilizia. Scherzi a parte, il saggio scritto da uno dei geologi più noti e apprezzati dello schermo non è nient’altro che un semplice atto di amore verso che una Nazione che, nonostante l’inverecondo comportamento della maggior parte dei propri cittadini, riesce comunque a raccogliere ancora i maggiori tesori naturalistici e artistici dell’umanità. Le località sono note e i luoghi conosciuti: se mai diverso è il percorso che Tozzi offre al lettore. Si parla dei sentieri dell’Adamello, delle alpi liguri, dei boschi abruzzesi, delle isole Eolie per la natura; degli estesi cunicoli sotterranei di Roma, Napoli e Palermo, dei sassi di Matera e dei borghi pietrificati dalla storia per la cultura. Di fatto un viaggio a metà tra una guida turistica alternativa e un resoconto letterario giornalistico non desueto nel panorama letterario italiano. Mario Tozzi, L’Italia intatta, Mondadori 2018, 19,50 euro Nulla al mondo di più bello Il recente campionato del mondo di calcio tenutosi in Russia ha visto per la prima volta la non partecipazione della Nazionale italiana. Segno di crisi momentanea o di qualche cosa di più profondo? Solo il tempo lo confermerà. Di certo non è la prima volta che il calcio italiano attraversa momenti difficili. Certamente uno di questi fu il periodo 1938-1950 contrassegnato dalla catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. Questo è il tema del testo qui proposto opera di uno scrittore già conosciuto al pubblico per il romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo e che prosegue i due testi già usciti:

Il meraviglioso gioco del calcio. Pionieri ed eroi del calcio italiano, 1887-1926, e Vincere o morire. Gli assi del calcio in camicia nera (1926-1938). I nomi dei calciatori sono quelli celebri di Piola, Biavati, Colaussi, Meazza, Mazzola padre... le squadre quelle storiche dei primi campionati come la Pro Vercelli, la Spal. Enrico Brizzi, Nulla al mondo di più bello. L’epopea del calcio italiano fra guerra e pace 1938-1950, Laterza 2018, 20 euro La paura in Occidente E se fosse proprio la paura il grande motore della storia? A questo deve aver pensato l’intellettuale francese Jean Delumeau (1923) con il suo studio sulla paura nella storia dell’Occidente moderno, approssimativamente dal XV secolo in poi, uscito per la prima volta nel 1978 e oggi in ristampa. L’idea di fondo, perciò, è quella di una società occidentale più vittima dei propri incubi che protagonista di quelle svolte che l’hanno imposta nella storia universale. Paura degli eretici, delle malattie, dei musulmani, degli Ebrei e delle streghe; paure proprie della classe dirigente, paure proprie delle masse popolari; paura, dopotutto, di ciò che può essere identificato come lo straniero, lo strano, l’ignoto, il tutto riconducibile infine a quel grande Altro rappresentato dalla morte. L’esempio del dibattito contemporaneo sull’emergenza emigrazione, al di là dei reali dati di fatto e delle speculazioni politiche, rivela come sempre e comunque l’irrazionalità costituisca una chiave di fondo per la lettura delle leggi dei grandi numeri delle società umane. Jean Delumeau, La paura in Occidente. Storia della paura nell’età moderna, il Saggiatore 2018, 29 euro

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