FOTO ANDREA SACHS (WWW.SABRINA-ANDREA-SACHS.COM)
ANNO XVI NUMERO 6 • OttObRE 2015
IMA 2016: AL VIA I LAVORI DELLA GIURIA A pag. 43
Supplier
Ad alta quota
Autonoleggio: connesso e flessibile
“Guerra” nei cieli Destinazioni
Dubai
LA SOL SOLUZIONE UZIONE PER GES GESTIRE TIRE GLI HO HOTEL TEL DEI TUOI VIA GGI D ’AFFARI VIAGGI D’AFFARI GLOBAL HOTEL SOLUTIONS. UTIONS. HRS – GL OBAL HO TEL SOL UTIONS
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Sommario Ottobre
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RUBRICHe neWs 08 20 24 32 44 46
Il meRCaTo VolI In pIllole nUmeRI e sTaTIsTICHe HôTelleRIe Dal monDo CameRa Con VIsTa
InFoRmazIone pUBBlICITaRIa 19 HRG
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02 sUpplIeR
Autonoleggio: connesso e flessibile
14 aD alTa qUoTa
38 DesTInazIonI
28 pRoFessIone VIaGGIaToRe
43 eventi
“Guerra” nei cieli
I must have? Confort e wi-fi
Dubai va di corsa
In copertina: il Bahai Temple di Delhi
IMA 2016: al via i lavori della giuria
35 sCHeDe TeCnoloGICHe Da sTaCCaRe e ConseRVaRe
Sistemi di gestione delle note spese
Hotel procurement: l’arma vincente è la flessibilità
26 pRoVaTo peR VoI
Fracciarossa 1000, quando il treno mette le... ali
30 BIzTRaVel FoRUm 2015
FoCUs on
Appuntamento con il business
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Supplier Noleggio a breve termine
Autonoleggio:
connesso e flessibile
Il 2014 è stato un buon anno per il noleggio a breve termine, nonostante l’affermazione degli intermediari web e del car sharing. Ma una nuova concezione di mobilità per gli affari e per il tempo libero si sta affacciando all’orizzonte e l’introduzione della telematica ad ampio spettro potrà costituire una grande opportunità per il settore
di Mauro Serena
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ssere in grado di esaudire richieste di noleggio da dieci minuti a dieci anni. Con questa efficace sintesi Gregoire Chové, a.d. di Arval Italia, riassume la strategia del settore della mobilità a noleggio per i prossimi anni, confermando definitivamente la tendenza del noleggio a lungo termine a “invadere” il campo di quello a breve e viceversa. Infatti, la crescente propensione ad abbandonare l’auto di proprietà, complici la minore disponibilità di denaro e i nuovi servizi come il car sharing, che tanto successo stanno riscuo-
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tendo nelle grandi città, sta favorendo un modello di utilizzo dei veicoli chiamato pay as you drive: si paga per ciò che si utilizza, sulla base delle proprie esigenze sia aziendali che personali. Un possibile schema di applicazione di nuovi contratti del noleggio (come il noleggio “ricaricabile” o quello che offre la possibilità, all’interno del medesimo contratto, di cambiare tipo di veicolo secondo i bisogni del momento) viene sinteticamente riportato in figura 1. Chiaramente la formula del noleggio a breve, ad uso lavorativo e ri-
creativo, non è immune da questo fenomeno, che offre lo spunto a tutti i player del settore per innovare. Minaccia o opportunità? Assalto indebito al proprio “territorio” o spinta positiva per una strategia più moderna? Il car sharing fa male o fa bene ai rent-a-car? «Noleggio e car sharing viaggiano paralleli – secondo Fabrizio Ruggiero, presidente di Aniasa, l’associazione confindustriale dei noleggiatori, e a.d. di Europcar – perché entrambi costituiscono un incentivo a non acquistare più l’auto. Chi si avvale del car sharing in città, nel
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Supplier Noleggio a breve termine
Figura 1: diverse formule di pagamento in base all’uso durata Anni
contratto Lungo termine
momento in cui dovrà recarsi fuori città noleggerà una vettura da noi». E l’andamento del settore nel 2014 sembra confermare in pieno questa tendenza: il RAC diminuisce downtown, rimane stabile nelle città in cui non è presente il car sharing, mentre è in lieve ripresa nel business travel, soprattutto attorno agli aeroporti. Sul fronte dell’auto assegnata, invece, l’utilizzo delle auto sostitutive si sta contraendo a favore dell’impiego di auto pool, in previsione di nuovi modelli di corporate car sharing che prevedano l’utilizzo dell’auto aziendale condivisa
Mesi
Mesi, giorni, ore
Settimane,
Ore, minuti
Medio termine pay per drive ecc.
Mensile, ricaricabile,
Breve termine
Car sharing
sia per lavoro, sia per motivi personali la sera e nei weekend, grazie al supporto della tecnologia telematica e delle App utilizzabili da qualsiasi device mobile (smartphone, tablet e, nel prossimo futuro, gli smartwatch). Meno entusiastica è la visione del fenomeno car sharing da parte di Tommaso Dragotto, presidente di Sicily by Car. «Non sono tanto d’accordo con questo modello: il car sharing porta ad affrontare problematiche che non riesco a capire, a partire dal controllo dello stato dell’auto e del carburante nel momento della riconsegna – avverte Dragotto –. Come possono fare queste verifiche? Secondo me una formula di car sharing con la consegna diretta del veicolo sarebbe meglio, però intanto il fenomeno va... Grazie anche all’aspetto pubblicitario del servizio». Dragotto non crede che il modello potrà avere grande successo: «non riesco a capire come facciano a guadagnare – aggiunge il presidente di Sicily by Car –, per esempio, chi paga in caso di danno rinvenuto a posteriori?». Verso il car sharing e verso tutte le altre forme di mobilità che si presenteranno in futuro, all’insegna della formula pay as you drive, c’è stata quest’anno un’apertura considerevole da parte proprio di Aniasa, che attraverso un tavolo di lavoro intende integrare e promuovere anche questi modelli. Una mossa lungimirante in una realtà nazionale ancora arretrata, nella quale la maggiore “minaccia” per i modelli at-
tuali di mobilità in Italia sembra essere rappresentata da Uber, che in Usa è paradossalmente già considerato una specie di dinosauro. Di fronte a questi stimoli, che forse costringeranno i RAC a reinventarsi, il settore si gode un 2014 indubbiamente positivo. «Il B2B è stabile, non più in calo, il leisure in aumento» illustra Ruggiero. Il livello di concorrenza del settore, peraltro, è fortemente aumentato negli ultimi anni. «La proliferazione degli intermediari online (siti e portali lowest price, n.d.r.) permette anche ai piccoli operatori locali di accedere al mercato internazionale, aumentando così l’offerta e portando a una naturale diminuzione del prezzo – spiega il presidente di Aniasa -. Per rispondere a questo effetto, abbiamo puntato sull’efficienza interna, aumentando il tempo d’utilizzo medio fino al 76% (vedi tabella a pagina 4, n.d.r.), allungando la permanenza in flotta delle vetture necessarie per servire la domanda “stabile” e gestendo in maniera più efficiente quella stagionale». Tutto ciò ha portato a un aumento della permanenza media in flotta di 40 giorni, con conseguente diminuzione delle tariffe del 2%. Inoltre è stata aumentata la protezione dei veicoli: furti in diminuzione del 9% (a valore), rappresentano l’1% del fatturato, con un valore medio per ciascun atto criminoso di 8.215 euro (fonte: Aniasa). Il settore ha messo in servizio nel 2014 oltre 118mila veicoli nuovi, inclusa una fetta consistente di rent-
Fabrizio Ruggiero, presidente di Aniasa e amministratore delegato di Europcar
Tommaso Dragotto, presidente di Sicily by Car
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Supplier Noleggio a breve termine
Servizi innovativi I nuovi servizi più richiesti dai clienti del rent-a-car sono: • connettività; • chiamata d’emergenza; • assistenza dalla centrale operativa; • App di navigazione o di utilità varia.
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un settore in crescita Fatturato (1.064 milioni di euro)
+1,9%
Domanda di servizi
+3,5%
Incremento flotta massima
+3,8%
Valore medio auto immatricolate
+3,5%
Tasso di recupero veicoli rubati (da 18% a 25%)
+7%
Valore totale danni da furti (11 milioni di euro)
-9%
Tempo di utilizzo medio auto
76%
Fonte: Aniasa
to-rent, cioè vetture prese a noleggio dai “cugini” del lungo termine o in leasing, in alternativa all’acquisto diretto: questi veicoli rappresentano oltre il 34% delle nuove acquisizioni, mentre le immatricolazioni vere e proprie sono state poco meno di 78mila. Acquisizioni con buyback e rent-to-rent vengono utilizzate in misura differente dai diversi player per migliorare l’efficienza del processo di approvvigionamento. La consistenza media della flotta RAC è stata pari a 103.085 veicoli, di cui solo 4.504 veicoli commerciali e oltre 98mila autovetture, con una permanenza media che ha superato i 10 mesi per queste ultime e si sta avvicinando ai 20 per i commerciali. Per quanto riguarda i segmenti, le utilitarie la fanno da padrone (oltre il 35%), seguite dalle berlinette medie e dalle citycar, mentre medie-superiori, superiori e vetture di lusso contano poco più del 20% tutte insieme. Il fatturato del settore è stato pari a 1.064 milioni di euro nel 2014, conseguito per il 72% con le basi tariffarie (tempo di noleggio, chilometraggio, oneri automobilistici, aeroportuali e ferroviari), per il 23% grazie ai servizi accessori (assicurazioni opzionali, riconsegna in altro luogo, seggiolini per i bimbi, navigatore satellitare) e per il 5% frutto di penali per no show, multe, franchigie su sinistri e furti, refuelling (figura 2). «Il fatturato per servizi accessori è destinato nel medio termine ad ave-
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re un peso più importante, dipendendo dalla capacità di offrire servizi a un prezzo sopportabile – ci informa Ruggiero –; già oggi sono richiestissimi gli strumenti per connettere tutta la famiglia al wi-fi anche in auto, ovvero i vari “ovetti” e
“saponette”: nel leisure funzionano bene, mentre nel corporate travel gli strumenti per connettersi vengono già dati dall’azienda». Largo alla telematica Un discorso a parte merita la telematica, che con la tecnologia legata alle black box potrà rivoluzionare prepotentemente il settore ed aiutare a realizzare concretamente la convergenza verso il modello pay as you drive. «Il fenomeno c’è – ammette Ruggiero –: il cliente ci chiede soprattutto sicurezza e protezione, tramite la possibilità di effettuare chiamate di emergenza (eCall), mentre da parte nostra aumentano le possibilità di controllo e visibilità. La domanda però è: come utilizzare i dati? Stiamo pensando,
Da “car centric” a “customer centric” Il cliente al centro. E non si tratta del solito slogan, ma di un programma molto serio, come ci spiega Leonardo Cesarini, direttore sales & marketing di Europcar, che per realizzare il progetto diretto all’ascolto e alla soddisfazione del cliente si è dotata di un sistema NPS (Net Promoter Score) basato sulla valutazione dei clienti e sul rapporto tra “promotori” e “detrattori”. In secondo luogo, la review sistematica online per valutare l’esperienza di noleggio, poi una nuova App su mobile, che cresce a doppia cifra e ormai ha superato le prenotazioni via web. Il dialogo via web chat e web call completa il corredo di strumenti messi in campo. Europcar, inoltre, è in grado di offrire servizi differenziati: InterRent, il nuovo marchio low price rivolto soprattutto alla clientela giovane, con servizi e scelta di modelli più contenuti; noleggio scooter, in partnership con Cooltra, in circa 15 stazioni tra cui Milano, Roma, Firenze e la Sardegna; il noleggio orario di Fiat 500x negli aeroporti lombardi per recarsi a Expo. Senza dimenticare la quota detenuta in Car2go. Per il prossimo futuro due sono i progetti. Per i clienti business, accelerare la presa del noleggio “direct to cabin” e addirittura “direct to car”, a seconda della tecnologia dei vari modelli di auto. E poi l’innovazione, grazie a Europcar Lab, diretto da Fabrizio Ruggiero. L’obiettivo è quello di capire e anticipare i trend e incubare nuovi servizi. Così è stata acquisita la francese Ubeeqo, società di car sharing B2B, B2C in futuro, car pooling, fleet management, dotata di una piattaforma innovativa per gestire i “travel credit” (importo mensile dato al dipendente da spendere per le necessità di travel).
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Supplier Noleggio a breve termine
Figura 2: noleggio breve, composizione del fatturato
23% ■ Base
5% 72%
■ Servizi accessori ■ Altro
Fonte: Aniasa
per esempio, a un possibile sconto sulla tariffa legato al comportamento alla guida, al rispetto dei limiti di velocità ecc. In effetti, se ci pensiamo, a tutti i clienti viene attribuito un profilo di rischio uguale nella componente assicurativa, perché non esiste la possibilità di applicare un bonus/malus, mentre con questo meccanismo introdurremmo una logica simile a quella delle compagnie assicurative». Perché queste idee si traducano in azioni concrete occorrerebbe, però, una tecnologia di facilissima installazione. «La permanenza dei veicoli nella flotta è di pochi mesi e il tempo di fermo macchina per l’installazione non corrisponde solo al tempo tecnico per effettuare il lavoro sulla singola auto, bensì al tempo che trascorre dall’installazione sulla prima vettura fino al completamento dell’impianto sull’ultima, considerando che le vetture arrivano “sul piazzale” a centinaia tutte insieme – ragiona Ruggiero –. E poi in caso di buyback cosa facciamo? Lasciamo la black box installata e così la perdiamo, o spendiamo per disinstallarla? Serve un dispositivo che non sia installato “sul ferro”, l’ideale sa-
rebbe qualcosa che stia a bordo e si connetta facilmente con la centralina, però in questo caso ci sarebbe probabilmente il problema della durata delle batterie». Una tecnologia che da una parte rende pienamente fruibili e accessibili i servizi telematici tramite l’uso delle App e dall’altra si mette essa stessa in concorrenza con i servizi forniti dalle black box (e dai car
maker) è quella dei servizi mobile su smartphone, tablet & co. «Per esempio, la navigazione accurata è interesse del cliente averla su smartphone, piuttosto che su un’applicazione a bordo fornita dal car maker. App come Waze, usatissima in Francia (dove Ruggiero ha il proprio ufficio principale, nell’headquarter Europcar di Parigi, n.d.r.), sono meno onerose». Aniasa ha creato anche un tavolo operativo per favorire l’introduzione della telematica, anche se non intende rivestire alcun ruolo attivo nel privilegiare o indicare una soluzione piuttosto che un’altra, come è logico per una realtà associazionistica. L’operatore nazionale Auto Europa/Sicily by Car si è già convertito alla black box, grazie ad un accordo con Targa Infomobility, fornitrice di un apparato che è stato perfezionato dai tecnici della società siciliana. Così l’80% della flotta è dotata di telematica, con una percentuale di presenza del navigatore satellitare che raggiungerà a breve il 60% (TomTom con mappe Gps europee) e il 40% di copertura wi-fi. A sostenere l’importanza della telematica a bordo è anche Gianluca Testa, a.d. del colosso globale Avis
Un concierge per gli imprevisti Avis Travel Partner è un servizio di concierge di Avis Budget che supporta il cliente in caso di imprevisti quali il furto o lo smarrimento di oggetti personali, e ricerca informazioni utili come per esempio indirizzi, numeri di telefono, o informazioni sullo stato dei voli. Mette a disposizione personale dedicato, disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana tramite telefono o email, per rendere i viaggi “esperienze memorabili”. La prenotazione può essere effettuata online, tramite l’App di Avis, call center o anche di persona presso l’ufficio di noleggio al momento del ritiro dell’auto. Nel mondo B2B2C, la società americana ha recentemente adottato un nuovo portale specificamente dedicato alle agenzie di viaggio che permette una gestione più rapida ed efficiente delle prenotazioni. Inoltre Avis Budget ha introdotto la tariffa mensile con 3.000 km inclusi e Avis Flex con durata 3 mesi, disegnato per i clienti aziendali anche per viaggi all’estero.
Servizi telematici oggi • Funzioni di navigazione; • crash diagnosis; • eventi e allarmi anche via sms; • sicurezza; • antifurto e centrale operativa 24h; • avvisi sulla manutenzione dei mezzi.
Servizi telematici nel prossimo futuro • Consegna keyless; • comunicazione M2M (machineto-machine); • connettività per pagamenti (pedaggi, ecc.) e attivazione servizi online; • ecodriving e stile di guida (con possibile applicazione di sconti sulla tariffa); • reporting giornaliero e storico; • cruscotto di KPI per la gestione; • connessione diretta ai gestionali aziendali.
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Supplier Noleggio a breve termine
Matrimonio in corso Mai come in questo momento il mercato del noleggio a breve termine in Italia si sta evolvendo e consolidando. Alla vigilia di Expo è stato annunciato (e poi confermato in estate) l’importante acquisto di una delle aziende leader in Italia, Maggiore, da parte del gruppo Usa Avis Budget per 170 milioni di dollari. Il colosso con sede nel New Jersey, 20mila dipendenti e un fatturato 2014 di quasi 8,5 miliardi di dollari, è diventato così il più grande noleggiatore del nostro Paese. Maggiore, attiva dal 1957, consentirà alla società acquirente di aumentare notevolmente la raccolta di prenotazioni e servizi tramite la propria rete in franchising. La prova del fuoco per l’azienda consolidata saranno i primi risultati che verificheremo in corrispondenza con la fine di Expo e dell’estate.
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Più agenzie, più servizi 29 nuove agenzie aperte in Italia dall’inizio del 2015 sostituendo precedenti licenziatari indipendenti. Si espande la presenza del gruppo Dollar and Thrifty, appartenente a The Hertz Corporation. Il gruppo Usa ha salutato “con orgoglio” l’ingresso dei modelli ibridi di casa Lexus e Toyota, annuncia Massimiliano Archiapatti, general manager di Hertz. Inoltre, formule flessibili ad hoc che aiutino la domanda nel comparto aziendale, con possibilità da un 1 giorno fino a 11 mesi rinnovabili e modelli che vanno dalla citycar alle grandi berline di lusso, passando per monovolume e station wagon. Un customer service ad hoc elabora le formule di noleggio più adatte. Il servizio permette all’azienda di avere condizioni speciali per i propri noleggi giornalieri, settimanali o plurimensili, la disponibilità di noleggiare auto e furgoni delle migliori marche, il servizio di consegna e ritiro dell’auto in agenzie selezionate e una serie di agevolazioni per tutte le prenotazioni effettuate dal sito www.hertz.it. L’aumento di visitatori e prenotazioni sulla piattaforma web ha portato Hertz ad implementare promozioni dedicate esclusivamente agli utenti del sito. Un esempio è un’offerta dedicata al noleggio furgoni, che prevede lo sconto del 10% sui noleggi prepagati online. La parola d’ordine del momento è tecnologia. Un esempio è Hertz Mobile WiFi Hotspot, il primo dispositivo WiFi a noleggio che consente di navigare ad alta velocità (fino a 21 Mbps) in download/upload con traffico dati illimitato e connettere fino ad 8 dispositivi contemporaneamente. Sin dal 2013, anno di lancio, questo dispositivo si è rivelato essere molto richiesto, soprattutto da clienti stranieri, che necessitano di una connessione rapida durante i loro spostamenti e trovano la soluzione al loro bisogno già in agenzia. Sempre più numerosi inoltre sono i clienti che prenotano tramite la Hertz App.
Budget, che prima dell’estate ha confermato l’acquisto dell’importante società italiana Maggiore. Per questo motivo, Stefano Gargiulo, direttore generale di Maggiore Rent, interpellato anch’egli sulle tendenze in atto nel mondo del
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RAC, ha comprensibilmente declinato l’invito ad esprimersi, in attesa di una stabilizzazione della situazione societaria dopo il merge, lasciando la parola a Testa. «Per le grandi imprese di autonoleggio come la nostra la telematica
è destinata a giocare un ruolo sempre più importante sotto diversi aspetti che vanno dalla logistica, alla sicurezza, alla tecnologia a bordo dell’auto, tenendo presente che le vetture saranno sempre più connesse con il mondo circostante – dichiara l’a.d. di Avis Budget –. Per questo avremo bisogno di sistemi telematici sempre più avanzati per gestire al meglio problematiche quali gli interventi in caso di sinistro, il recupero dei veicoli in caso di furto, le pratiche amministrative legate al codice della strada e alle assicurazioni, oltre ovviamente al monitoraggio costante di tutti i parametri relativi alla flotta per assicurare una manutenzione intelligente. Ci aspettiamo quindi che l’applicazione sempre più estesa della telematica ci aiuti ad aumentare l’efficienza operativa e l’efficacia dei processi per garantire un servizio sempre migliore al cliente finale», conclude Testa, che non si sbilancia su possibili partnership, ammettendo, però, che la società sta dialogando con i più importanti player del mercato italiano riguardo alla telematica. Un mercato d’eccellenza, peraltro. Non tutti sanno, infatti, che moltissime invenzioni del settore sono state rea-
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Supplier Noleggio a breve termine
lizzate in Italia e che il nostro Paese è assolutamente all’avanguardia in queste tecnologie. Leonardo Cesarini, direttore sales & marketing di Europcar, vede il futuro in maniera positiva. «La telematica sarà presente dentro le vetture, basti pensare che nel giro di pochi anni le centraline sono quasi decuplicate. L’obiettivo principale sarà soprattutto aumentare la sicurezza, ma anche ottenere informazioni in tempo reale e consentire l’interconnettività, per esempio per pagare l’accesso alle ztl». I partner di cui si avvale Europcar sono Magneti Marelli per le t-box (con cui viene effettuata la raccolta dei dati per capire le circostanze in cui si è verificato un sinistro o un furto), Ghosty come localizzatore gps in zone al alto rischio di furto, Wind per la connessione wi-fi, mentre tutte le vetture sono dotate di satellitare e di bluetooth. Concludendo questo breve excursus sull’andamento del settore e sui servizi innovativi legali alla telematica, possiamo identificare alcuni
PER LE GRANDI IMPRESE DI AUTONOLEGGIO LA TELEMATICA È DESTINATA A GIOCARE UN RUOLO SEMPRE PIÙ IMPORTANTE SOTTO DIVERSI ASPETTI CHE VANNO DALLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA ALLA TECNOLOGIA A BORDO DELL’AUTO, TENENDO PRESENTE CHE LE VETTURE SARANNO SEMPRE PIÙ CONNESSE CON IL MONDO CIRCOSTANTE.
tratti comuni. Queste tecnologie sono ai loro albori per quanto riguarda l’utilizzo nel RAC, ma si prevede che a breve potranno esprimere tutto il loro potenziale. Spesso questi fenomeni legati alla tecnologia esplodono improvvisamente e si trasformano presto in opzioni irrinunciabili. Le funzionalità già presenti ed utilizzate sono quelle legate alla sicurezza e alla tutela dei veicoli: eCall, crash diagnosis, antifurto, centrale operativa h24, segnalazione eventi e allarmi,
manutenzione mezzi e scadenze. Tuttavia è ipotizzabile che nel giro di poco tempo, considerando anche il veloce turnover dei mezzi nel settore, la telematica potrà essere pienamente sfruttata per controllare i costi, ottimizzare la gestione dei mezzi, aumentare i servizi al conducente, gestire in maniera integrata la flotta grazie ai dati di reporting e ai KPI e, infine, realizzare modelli di condivisione dei veicoli per soddisfare esigenze di utilizzo da meno di un’ora ad alcuni mesi. ●
Leonardo Cesarini, direttore sales & marketing di Europcar
In Locauto Rent Si tratta di un accordo di rappresentanza l’intesa firmata tra Locauto Rent e i marchi del gruppo Enterprise, leader mondiale del noleggio e breve e uno dei tra grandi gruppi negli Usa, insieme ad Avis Budget e Hertz. A seguito della partnership siglata nel 2013 che ha portato il brand Enterprise nel nostro Paese, ora Locauto Rent rappresenterà anche gli altri due brand della Drive Alliance, National e Alamo, in Italia.
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News Mercato
In breve In Starhotels Enzo Casati è il nuovo direttore generale del gruppo Starhotels. 52 anni, una laurea in economia e commercio presso l’università Bocconi, Casati ha maturato una significativa esperienza manageriale in Italia e all’estero, prima per il gruppo americano 3M e poi, a partire dal 1994, per il Gruppo Campari, dove è diventato amministratore delegato delle Business Unit International e in seguito della Business Unit Asia Pacific. «Con l’ingresso di Casati – ha dichiarato Elisabetta Fabri, presidente e amministratore delegato di Starhotels – contiamo di dare ulteriore impulso alla crescita del gruppo e alla sua struttura organizzativa».
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CISALPINA TOURS: NUOVE TECNOLOGIE E CONSULENZA AVANZATA La travel management company ha avviato una nuova fase che le permetterà di crescere ulteriormente nel settore dei viaggi d’affari. E propone al mercato innovativi tool e app per la gestione delle trasferte. Ne abbiamo parlato con il managing director Business Travel, Domenico Pellegrino Quali sono le ultime novità del gruppo a livello nazionale e internazionale? «Lo scorso giugno MSC Group ha completato l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Bluvacanze (a cui Cisalpina Tours appartiene) e ha dunque avviato una nuova fase che ci permetterà di crescere e rinnovarci nel business travel management con autorevolezza. Cisalpina Tours è oggi un’azienda più che mai solida, che continua a investire costantemente nei servizi e in strumenti tecnologici innovativi per le imprese e che, grazie al supporto di un colosso industriale come MSC, offre importanti garanzie per avviare collaborazioni e progetti di partnership duraturi. Anche a livello internazionale stiamo registrando risultati positivi grazie al network Radius Travel, di cui siamo partner e soci fondatori, che ad agosto ha incrementato la sua presenza mondiale arrivando a quota 85 Paesi, con un portfolio di oltre 65.000 aziende clienti». Tra le grosse novità negli ultimi mesi spicca il lancio di DyOGENE. Quali sono gli aspetti più innovativi di questo prodotto? «DyOGENE è un potente strumento sviluppato in collaborazione con i principali Gds che permette di confrontare continuamente le tariffe prenotate con eventuali offerte più convenienti immesse sul mercato per ciascun itinerario di
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viaggio. A intervalli regolari, misurabili in termini d’una manciata di minuti, il tool ripercorre e analizza tutte le tratte richieste e riformula la soluzione proposta al committente qualora si trovino clausole preferibili. È certamente una garanzia importante per le aziende clienti: basti pensare che la biglietteria aerea, sul totale delle spese di viaggio, pesa per oltre il 60%, e che DyOGENE ha già fatto registrare una riduzione fino al 20% della spesa aerea per i viaggi a lungo raggio. DyOGENE rappresenta anche un nuovo concetto di “Consulenza avanzata”, che per Cisalpina Tours significa sia visione strategica del business sia ricerca di soluzioni operative sempre più efficaci ed efficienti, che si traducono in una continua crescita professionale del nostro personale e, nel contempo, in un nuovo e significativo impulso all’innovazione e allo sviluppo». Tra le soluzioni rivolte alle piccole medie imprese italiane, Cisalpina ha lanciato recentemente OneClick Travel. «È un self booking tool di ultima generazione che consente in un solo click di definire e acquistare una trasferta. Si utilizzano, quindi, sistemi professionali avanzati, ma si opera secondo le più semplici e usuali esperienze che gli utenti fanno attraverso i sistemi di e-commerce. Lo strumento consente di consultare la disponibilità e le diverse
opzioni tariffarie per viaggi in aereo e treno (anche in concorrenza), prenotazioni alberghiere e noleggio auto, visualizzando in tempo reale sia le soluzioni del mondo web sia quelle dei sistemi Gds. Anche per gli hotel il sistema mette a disposizione la più ampia scelta di strutture alberghiere di tutto il mondo; contempla tutte le categorie e prezzi, oltre a offrire una descrizione precisa e puntuale, corredata da immagini, dell’albergo selezionato. È uno strumento nato per le Pmi, ma ha riscosso l’interesse delle grandi aziende e quindi è entrato già in una fase 2.0 dedicata allo sviluppo personalizzato per large client». Quali soluzioni avete messo a punto, invece, nell’ambito del mobile? «In un mondo sempre più tecnologico e digitalizzato risultano vincenti le applicazioni pensate non solo per facilitare connessioni/operazioni, garantire aggiornamenti in tempo reale e snellire i processi, ma soprattutto per supportare la gestione dei costi e l’ottimizzazione delle spese aziendali. In base a questo principio Cisalpina Tours ha sviluppato CISAUp, una app che garantisce l’accesso diretto alle funzionalità oggi presenti su Cisalpina Travel Portal, la piattaforma web riservata alle aziende clienti dove è possibile programmare e coordinare le richieste delle prenotazioni di biglietti, hotel e servizi collaterali ai viaggi d’affari. La nostra app
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News Mercato
In breve Smartbox per le aziende Oggi Smartbox si rivolge anche alle aziende con una nuova gamma di sette cofanetti regalo da usare per premiare e incentivare i propri dipendenti o clienti. Con un prezzo a partire da 49,90 euro fino a 449 euro, questi prodotti consentono, secondo la formula ormai consolidata di Smartbox, di vivere un’esperienza esclusiva scegliendo tra trattamenti benessere, soggiorni in località turistiche e attività sportive. I cofanetti sono personalizzabili con il logo aziendale e, in alternativa, possono essere sostituiti dallo Smartbox Business Pass, un voucher che permette agli utenti di scegliere il proprio regalo sul sito www.smartbox.com.
prevede, in particolare, due percorsi specifici dedicati rispettivamente ai travel manager e ai viaggiatori. I travel manager possono gestire il workflow di approvazione delle trasferte dei propri collaboratori, esaminare i costi delle diverse opzioni e chattare con i dipendenti per meglio comprendere le ragioni delle loro scelte. Il viaggiatore, invece, ha a portata di mano il Programma di Viaggio: un documento interattivo, molto dettagliato, che riepiloga tutte le prenotazioni, con possibilità di sincronizzare spostamenti e appuntamenti direttamente con il calendario del proprio smartphone. Cisalpina Tours è stata premiata come finalista dello “Smau Mob App Awards 2014”, iniziativa promossa da Smau e dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano». Quali ulteriori obiettivi e novità avete in programma? «Le iniziative messe in pista nel corso del 2015 rappresenteranno sicuramente un tassello importante della strategia attraverso la quale la nostra azienda punta a crescere e a diventare un punto di riferimento nel business travel management di aziende di ogni dimensione. Una crescita che prevederà anche un rafforzamento della struttura, una riorganizzazione dei processi interni e una selezione di strumenti all’avanguardia per affermare la nostra leadership nel mercato di riferimento e replicare sui mercati internazionali un modello vincente».
IL BT FUORI DAI LUOGHI COMUNI Il 1° ottobre scorso, presso lo Sheraton Diana Majestic di Milano, si è svolto il workshop 10
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IL NUOVO MISSIONLINE È ONLINE La nostra casa editrice ha lanciato la nuova versione del sito Missionline.it. Diretto da Alberto Vita, giornalista con un forte focus sul travel, sulle auto e sul mondo web, il sito è stato progettato seguendo gli stilemi del nuovo web, con una grafica innovativa e contenuti tagliati per la Rete: dagli articoli, ai video, alle fotogallery. Ampio spazio è dedicato alle notizie di aerei e di auto, di case automobilistiche e catene alberghiere, ma anche di persone, travel management company, economia, servizi, eventi. A questi ricchissimi contenuti si affiancano altri canali di servizio: Formazione ed Eventi, dove trovare tutte le informazioni sulle manifestazioni di Newsteca: Lavoro, una sezione aggiornata quotidianamente dove trovare tutte le posizioni aperte nel mondo del business travel e del fleet management; Le riviste, dove poter sfogliare, a pochi giorni dalla loro spedizione, le nostre riviste cartacee, con uno strumento moderno e facile da usare; Analisi & Survey, una raccolta degli studi di Newsteca, ma anche delle più interessanti ricerche internazionali. Altra novità è la possibilità, registrandosi al sito, di ricevere le nuove newsletter informative di Newsteca: la settimanale MissionNews e la bisettimanale MissionFleet News. Info: www.missionline.it
“Libera la mente dai luoghi comuni del business travel”, organizzato da BCD Travel. Molti, e d’attualità, i temi trattati fin dal primo intervento in programma, affidato a Cinzia Fabbris. La nuova direttrice commerciale della travel management company ha infatti illustrato i fattori a causa dei quali, oggi, si parla insistentemente di declino dell’intermediazione: tra gli altri NDC, il nuovo protocollo di Iata che consentirà un’interfaccia diretta con i fornitori di servizi. «Non riteniamo – ha dichiarato Fabbris – che possano davvero essere buttati via 50 anni di investimento sui Gds. Senza contare che le piccole agenzie difficilmente saranno in grado di
sostenere i costi di implementazione di NDC, il che renderà i servizi dei Gds comunque indispensabili». Ma è davvero legittimo oggi parlare di disintermediazione? «L’intermediazione non sta finendo, ma si sta evolvendo – ha concluso Fabbris – anche a causa dell’ingresso di nuovi attori, come Google». Dopo una tavola rotonda a cui hanno preso parte Davide Rosi, amministratore delegato e direttore generale di BCD Travel, Patrizia Ribaga, direttore commerciale di Delta, e Lorenzo Olivieri, team leader travel industry sales & business development di American Express, Davide Rosi ha illustrato
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In breve In Space Hotels Franco Coppini è il nuovo presidente di Space Hotels. Dopo un’esperienza lavorativa in Florida nel settore food, Coppini è entrato nella società di consulenza di comunicazione e marketing BursonMasteller, con sedi italiane a Milano e a Roma. Alla fine degli anni Novanta ha costruito il First Hotel Milano Malpensa, di cui è tuttora titolare, ed è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Space Hotels, partner italiano del gruppo alberghiero Supranational Hotels, presente in Italia con più di 70 strutture a 3, 4 e 5 stelle in 40 località.
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il tema “Tutta la verità sull’analisi dei dati”, sottolineando come oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, i travel manager non riescano a sfruttare i dati in loro possesso per raggiungere gli obiettivi di saving prefissati. «Le informazioni a disposizione sono spesso parziali – ha spiegato Rosi –: numerosi dati, indispensabili per una corretta analisi della spesa, non sono infatti ricavabili automaticamente, ma andrebbero estratti manualmente. In più, a questa lacuna si aggiunge una rappresentazione statistica del dato talvolta grossolana». Dunque? «Occhio alle dashboard, che sono accattivanti ma, se non elaborano i dati in maniera corretta, possono impedire un’efficace analisi della spesa. In più, i travel manager dovrebbero chiedere un maggior supporto alla Tmc nell’interpretazione dei dati». L’argomento è stato ripreso in una tavola rotonda con Ercolino Ranieri, a capo della società Thot, Tommaso Vincenzetti, direttore
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marketing di Amadeus, Nicola Bonacchi, vice president sales di Alitalia, e Lorenzo Olivieri (nella foto). «Interpretare i dati e farne un uso corretto è un compito complesso – ha dichiarato Ranieri –. In particolare, nel business travel i dati si analizzano solo a consuntivo, mentre sarebbe molto più utile utilizzarli per giocare d’anticipo e mettere in atto azioni in grado di ridurre la spesa. Un obiettivo raggiungibile non attraverso i semplici report, ma con una reale analisi statistica dei dati». Infine, l’incontro si è chiuso con l’intervento di Simona Zenoni, chief marketing department di BCD Travel, dedicato alle possibili applicazioni del virtual 3D nell’ambito del business travel e del MICE.
IL FUTURO DEL BUSINESS TRAVEL IN 5 MOSSE Venerdì 25 ottobre la nostra casa editrice ha organizzato l’incontro: “Il futuro del business travel in 5 mosse – Le tendenze di cui non si può fare a meno”, in programma durante NF, l’annuale fiera del turismo di Bergamo. A illustrare le innovazioni destinate a rivoluzionare il modo di gestire le trasferte sono stati Arianna De Nittis, direttore responsabile della rivista MISSION, e Flavio Ghiringhelli, managing director di HRS. Il primo fattore di cambiamento sarà l’esigenza, già in atto oggi ma destinata a
rafforzarsi ulteriormente, di effettuare un’analisi più possibile approfondita dei dati di spesa. I travel manager avranno bisogno di sistemi di business intelligence sempre più evoluti e integrati, in grado di catturare non solo le spese relative a voli, camere d’albergo e noleggi auto, ma anche le “micro spese” (taxi, ristoranti, Telepass, parcheggi), che incidono in maniera rilevante sui costi di una trasferta. Ulteriori opportunità saranno offerte dai Big Data, che se applicati nell’ambito del business travel consentiranno di individuare i comportamenti di viaggio, vigilare meglio sul rispetto delle travel policy, negoziare più efficacemente le tariffe ed elaborare modelli predittivi. In futuro, inoltre, le aziende continueranno a cogliere le opportunità di risparmio derivanti dai modelli di pricing dinamico offerti dai fornitori. A questo scopo, come segnala un recente studio di Carlson Wagonlit Travel, i sistemi di online booking subiranno un’evoluzione, arricchendosi di funzionalità di fare tracking e consentendo la modifica delle tariffe in presenza di un’offerta più conveniente. Il terzo fattore destinato a impattare sul business travel sarà il crescente ricorso ai device mobili. In risposta a questo trend, i fornitori di servizi di viaggio e le società tecnologiche saranno chiamati a mettere a punto app sempre più evolute e innovative, mentre le aziende dovranno stilare policy mirate al corretto uso dei social da parte dei dipendenti, per evitare una pericolosa divulgazione di dati aziendali. A mutare il modo di viaggiare sarà anche la diffusione del mobile payment. Uno studio di AirPlus International ha evidenziato che il 43% dei travel
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News Mercato
manager, attualmente, vede con favore questo tipo di soluzioni perché ritiene che faciliteranno la vita dei viaggiatori. Ai viaggiatori si aggancia anche la quinta tendenza analizzata durante l’incontro: nel futuro si diffonderà sempre più la travel centricity, ovvero la tendenza a trattare i dipendenti come clienti interni dell’azienda, valorizzandone l’esperienza di viaggio. A seguire, Alberto Vita, responsabile Sviluppo Digital e direttore della rivista MissionFleet, ha descritto alla platea le nuove esigenze espresse dai viaggiatori d’affari, soffermandosi in particolare sul “bleisure”, ovvero la tendenza ad abbinare alle trasferte di lavoro momenti di turismo “vacanziero”. Vita ha poi raccontato le grosse
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novità di Newsteca in tema di web, legate al restyling del sito www.missionline.it. Ha chiuso l’incontro Paola Mighetto, direttore editoriale di Newsteca, che ha illustrato le finalità e le tappe di IMA, Italian Mission Awards, il premio dedicato ai viaggi d’affari organizzato dalla nostra casa editrice.
In Booking.com
NUOVO DIRETTORE VENDITE IN BA British Airways ha annunciato la nomina di Joerg Tuensmeyer come nuovo Capo delle vendite dell’Europa, del Nord Africa e dell’America Latina. L’esperienza del manager è iniziata nel 1996 in qualità di account manager per la Germania ed è proseguita fino al raggiungimento della sua posizione più recente, ovvero
quella di direttore Revenue Management per l’America. Tuensmeyer raccoglie il testimone di Luke Goggin, che ha assunto la carica di responsabile delle strategie delle operazioni di vendita.
Booking.com ha scelto Matteo Ciccalè, di provenienza Amadeus, come nuovo opportunity manager business travel della olta del gruppo Priceline. Basato a Milano, Cicalè opererà per far conoscere sempre di più nelle aziende il nuovo sito Booking Business, pensato per i viaggi d’affari.
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CON NOI IL SUCCESSO È UN VIAGGIO, NON UNA META.
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“Guerra”nei cieli I tre maggiori vettori Usa rimproverano alle tre big del Golfo di violare le norme sulla concorrenza. E presentano alla Casa Bianca un dossier pieno di accuse. Ma gli arabi non ci stanno e rispondono punto su punto. Intanto nell’Unione Europea... di Andrea Barbieri Carones
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ussidi sì o sussidi no? Questo è il pomo della discordia che da almeno un paio d’anni divide le compagnie con sede nel Golfo Persico da altre con base in Europa e Stati Uniti, che hanno fatto fronte comune accusando le prime di concorrenza sleale a causa delle presunte agevolazioni date dai rispettivi governi, con lo scopo di renderle più competitive sul mercato. Ma Emirates, Qatar Airways ed Etihad respingono le accuse al mittente. Che queste tre compagnie stiano crescendo è suffragato dai dati presenti in uno studio effettuato da Credit Suisse, che prevede che entro il 2020 aumenteranno la propria offerta di voli sulle rotte tra Europa e Asia a un ritmo variabile compreso tra l’8 e il 18% annuo. Il boom porterà anche a un incremento dei passeggeri in transito verso i tre hub delle compagnie: Dubai per Emirates, Doha per Qatar e Abu Dhabi per Etihad, che insidieranno gli scali storicamente “forti” come Londra, Parigi, New York, Tokyo o Atlanta. Emblematici i dati: se nel 2008 questi vettori trasportarono 50 milioni di passeggeri tra Europa e Asia (nella cifra è compresa anche Turkish Airlines) nel 2014 hanno
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toccato quota 114 milioni con una flotta complessiva di 700 aerei e altri 900 in arrivo. Tutto ciò – dice l’accusa – a svantaggio dei carrier occidentali, che sono scesi sul piede di guerra. Le accuse americane Delta, American Airlines e United hanno consegnato al governo di Washington un documento di quasi un migliaio di pagine, sottolineando come i concorrenti arabi abbiano ricevuto aiuti pubblici per 42,3 miliardi di dollari in 10 anni, secondo modalità vietate dalle leggi antitrust sottoscritte dagli Stati “generando così una situazione di concorrenza sleale”. Secondo le accuse, queste sovvenzioni avrebbero assunto diverse forme: dalle agevolazioni fiscali, ai prestiti senza interessi, fino all’esenzione dal pagamento delle tasse aeroportuali, una delle spine nel fianco dei vettori europei e nordamericani che annualmente versano milioni di dollari nelle casse degli aeroporti per i diritti di atterraggio e i servizi accessori. «I vettori del Golfo, Emirates, Etihad e Qatar Airways, hanno ricevuto oltre 42 miliardi di dollari in sussidi e altre agevolazioni dai Governi degli Emirati Arabi Uniti (Uae) e
del Qatar nell’ultimo decennio – ha dichiarato Jill Zuckman, portavoce della Partnership for Open & Fair Skies, creata da United, Delta e AA insieme ad altri attori del trasporto aereo americano –. Queste ingenti sovvenzioni hanno permesso alle compagnie del Golfo di espandersi nel mercato statunitense con capacità eccezionali, danneggiando il mercato dell’aviazione americano e i suoi lavoratori, e minacciando il trasporto aereo statunitense nel suo complesso. Inoltre, le sovvenzioni violano gli accordi di Open Skies che gli Usa hanno siglato con i governi dell’Uae e del Qatar. La Partnership for Open and Fair Skies è a favore della competizione nel mercato dell’aviazione, ma quando si tratta dei tre vettori del Golfo, le aerolinee americane e i loro lavoratori si trovano a competere con governi ricchi che usano le proprie compagnie aeree come strumenti di sviluppo economico. Ecco perché chiediamo che il Governo Usa apra delle consultazioni con il Qatar e gli Uae, come previsto nel quadro degli accordi di Open Skies, per porre fine al flusso di sussidi e livellare il campo da gioco per i vettori Usa e i loro lavoratori». Anche in Europa è sorto qualche malumore, nonostante alcuni vettori
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42,3 mld di dollari Gli aiuti pubblici che, second le major americane, I concorrenti arabi hanno ricevuto nell’arco di 10 anni.
siano strutturalmente legati ai “big 3” del Golfo Persico (come Alitalia, il cui 49% è nelle mani di Etihad, o airberlin, Aer Lingus, Air Serbia e Darwin Airline): Francia e Germania hanno chiesto che Bruxelles controllasse le modalità di ingresso di compagnie extracomunitarie sul mercato continentale, subito seguite dai governi di Olanda, Belgio, Svezia e Austria. Ora la “palla” è nelle mani del commissario ai Trasporti Violeta Bulc, in carica dal 1° novembre 2014, che è già al lavoro per preparare una nuova strategia per l’aviazione civile europea, aumentando la concorrenza e abbassando gli oneri aeroportuali. Dall’altro lato, si è impegnata ad aprire nuovi negoziati con gli esecutivi dei Paesi del Golfo per definire regole di mercato uguali per tutti. Intanto però, nel pieno dell’estate, qualcosa in America si è incrinato: a inizio agosto, infatti, i vettori statunitensi JetBlue, Hawaiian Airlines, Atlas Air e FedEx hanno deciso di far fronte comune a favore dei tre big arabi creando una sorta di coalizione chiamata “Us Airlines for Open Skies”, in difesa degli accordi siglati in passato a favore della libera concorrenza e senza limitazioni. La notizia è arrivata in concomitanza con la chiusura del pe-
Aerei di American Airlines e Delta. Nella pagina a fianco, l’aeroporto di Doha
riodo che l’amministrazione Obama aveva stabilito per la raccolta di informazioni in merito alla presunta concorrenza sleale delle compagnie arabe. La Ue corre ai ripari A confermarlo è stata la Commissione stessa per bocca del funzionario belga Emmanuelle Mairie, che intervenendo a Roma al convegno sul futuro del trasporto aereo tenutosi lo scorso giugno presso l’Università Luiss ha ricordato che «ci sarà una nuova strategia nel settore aereo, con l’obiettivo di mantenere alta la connettività in Europa a tutto vantaggio della competitività delle compagnie e dei contatti di affari, del commercio e del turismo». Nessun aiuto diretto, naturalmente: «Insieme al presidente Juncker vogliamo promuovere l’importanza della qualità dei servizi ai passeggeri, vogliamo sottoscrivere nuovi accordi
con ICAO (l’organizzazione internazionale facente capo all’Onu che sovrintende all’aviazione civile, ndr) e abbassare i costi delle sicurezza attraverso la razionalizzazione dei controlli in tutti gli aeroporti. A tutto vantaggio dei costi che oggi ricadono sui vettori e – in ultima battuta – sui passeggeri». «Negli ultimi 5 anni – ha aggiunto Fathi Atti, head of government and aeropolitical affairs di Etihad intervenuto al convegno – molti carrier del vecchio Continente hanno lamentato una distorsione del mercato da parte dei vettori del Golfo. Voglio ricordare che vettori comunitari sono protetti dalla concorrenza sleale di compagnie non Ue dalla legge comunitaria numero 868/2004, che prevede ammonimenti e sanzioni verso quei fornitori di servizi di trasporto aereo che con la loro condotta generino un danno ai concorrenti comunitari. 2015 ottobre |
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Ma la concorrenza è davvero sleale?
Akbar Al Baker, Qatar Airways: «Degli oltre 150 aeromobili della nostra flotta poco meno della metà – per un valore di 19 miliardi di dollari – sono targati Boeing, ossia statunitensi».
Tale legge prevede anche che se ci sono sussidi pubblici (come si presume accada nel caso di Emirates, Etihad e Qatar Airways) questi vadano quantificati in maniera precisa e riferiti alla Commissione, che potrebbe così iniziare un’azione legale. Tale azione – ha continuato il manager arabo – prevede innanzitutto delle consultazioni con le autorità dei Paesi terzi di cui fanno parte le compagnie. Tali governi saranno tenuti a chiarire la situazione. Già dal novembre 2013 la Ue ha avviato colloqui con rappresentanti degli Emirati proprio per venire a capo della questione. E in questo lasso di tempo non sono state trovate prove evidenti». Molto serrato, poi, il confronto tra Fathi Atti e Jorn Wegter, avvocato del gruppo Air France-Klm. «Curiosamente – ha ironizzato il primo – furono proprio le compagnie europee, negli anni ’70, a chiedere di poter utilizzare gli aeroporti del Golfo Persico come scalo per raggiungere l’Estremo Oriente. E i governi firmarono trattati bilaterali di reciprocità. Ecco: da una decina d’anni questa reciprocità ha finalmente luogo. E ora cosa succede? Ad alcuni vettori occidentali non sta bene la strategia dei tre big del Golfo Persico». Emirates risponde «I consumatori americani e le economie locali dei singoli stati sono vittime della campagna protezionista dei vettori statunitensi» ha tuonato il presidente di Emirates Airli-
La business class di Emirates. Nella pagina a fianco, un aeromobile di Etihad e Tim Clark, presidente di Emirates
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Concorrenza sleale? Interventi statali? Risorse indebite? Nulla di tutto ciò: secondo Andrea Giuricin, professore di Gestione della Mobilità e Finanza pubblica presso l’Università di Milano Bicocca, quanto accade tra vettori arabi e occidentali è frutto soprattutto dell’incapacità di questi ultimi di fare sistema e di reggere alla concorrenza di compagnie giovani, poco “ingessate” e con alle spalle Paesi che hanno fatto della bassa tassazione il loro cavallo di battaglia. «Non è vero che Qatar Airways, Emirates ed Etihad pagano eccessivamente meno il carburante per i propri aerei – dichiara Giuricin –. Che spendano un po’ meno è vero. Ma si può dire che tali costi siano in linea con quanto si paga altrove, soprattutto considerando che il petrolio si estrae sotto i loro piedi». E le tasse aeroportuali? «Anche in questo caso bisogna capire bene il meccanismo e poi trarre le proprie conclusioni: è vero che questi tre vettori (ma ci aggiungerei anche Turkish Airlines, che sta avendo un vero e proprio boom) pagano meno rispetto ai carrier europei e americani. Ma forse il problema è un altro: gli scali del vecchio e del nuovo Continente sono troppo cari e ormai fuori mercato. Ed è anche per questo che oggi gli hub del Golfo Persico vanno per la maggiore come gate di transito verso destinazioni in Asia e in Oceania». C’è poi un altro fattore che rende più efficiente il terzetto e fa sì che i concorrenti a stelle e strisce o della Ue facciano fatica a stare sul mercato. «Le compagnie del Golfo hanno aerei più nuovi, come gli Airbus A-380 e A-350 e, pertanto, costi operativi più bassi anche del 20 o 25% rispetto alla media. È soprattutto Qatar Airways a sfruttare questo fattore». Per quanto riguarda il personale, Qatar Airways, Emirates ed Etihad hanno effettivamente costi inferiori rispetto alle concorrenti, ma, spiega Giuricin, «derivano da un regime fiscale particolarmente favorevole che riguarda tutte le aziende con sede nel Golfo Persico. Pertanto non ci sono agevolazioni nascoste, ma solo un vantaggio competitivo derivante dalla situazione economica e politica di quei Paesi». A Dubai, Abu Dhabi e Doha, però, compagnie e hub sono integrati verticalmente, dato che spesso sono controllati dagli stessi fondi di investimento al punto che i secondi possono permettersi di guadagnare meno utili (abbassando le tariffe) a tutto vantaggio del vettore di riferimento. Il sistema è replicabile in Europa o in Nord America abbassando le tariffe? «Impossibile: ci sono troppi interessi in gioco in un sistema – quello del trasporto aereo – che comunque è nato decine di anni fa, a differenza di quello del Golfo che è invece sostanzialmente dell’ultima decade. Una via d’uscita? Anziché lamentarsi della distorsione della concorrenza dei “tre big” e di Turkish Airlines, i governi di Washington e di Bruxelles potevano spingere verso una maggiore integrazione tra vettori, cambiando leggi che oggi impediscono la formazione di colossi del trasporto aereo. Se nel 2007 – in fase di sottoscrizione degli accordi di Open Skies tra Ue e Usa – le grandi compagnie europee e americane si fossero integrate attraverso uno scambio azionario, oggi forse reggerebbero meglio la concorrenza».
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nes, Tim Clark, in occasione di una conferenza stampa tenutasi a Washington in primavera. «Tutto il dibattito su cosa costituisca un finanziamento statale, quale sia la giusta o ingiusta competizione sotto quali leggi, sono solo distrazioni dal problema reale: le tre maggiori compagnie aeree statunitensi – che insieme ai partner delle loro joint venture già controllano circa i due terzi dei voli internazionali dagli Usa - vogliono limitare ulteriormente le opzioni nel trasporto aereo internazionale disponibili per i viaggiatori americani, per gli aeroporti e per le economie regionali e locali». L’accusa lanciata dalle “major” a stelle e strisce era precisa e circostanziata e affermava che il vettore degli Emirati aveva ricevuto un sussidio del valore di 2,7 miliardi di dollari dal governo per sgravi sul carburante. Non solo: il governo avrebbe concesso a Emirates 1,6 miliardi in lettere di credito. Inoltre avrebbe beneficiato di 2,3 miliardi di dollari in infrastrutture aeroportuali sin dal 2004. Secca la risposta: «Tutte le perdite di Emirates come risultato di commerci di carburante avvenuti nel 2008/09 sono state ripagate com-
pletamente utilizzando il fondo contante della compagnia e non con l’ausilio del governo di Dubai. Le lettere di credito menzionate nel libro bianco sono state offerte da Emirates ai nostri proprietari per supportare i commerci di carburante, non il contrario. Ma non solo: l’investimento nelle infrastrutture è a lungo termine. Il governo di Dubai ha fatto questi investimenti, come avviene in tutte le altre economie emergenti (come Cina, Singapore) avendo in mente benefici a lungo termine. Tasse aeroportuali più basse o esenzioni per il trasporto passeggeri non risultano né un sussidio economico né un vantaggio perché tutte le compagnie che usano le infrastrutture dell’Aeroporto Internazionale di Dubai ne beneficiano».
mercato dagli Usa al subcontinente indiano si è ampliato. «Al punto che le compagnie a stelle e strisce hanno trasportato 223mila passeggeri in più, pari a un +18%, nonostante la perdita di 4,4 punti percentuali della quota di mercato per i passeggeri in economy class» recita un rapporto pubblicato dal nuovo partner di Alitalia e sviluppato dall’agenzia di consulenza made in Usa Edgeworth Economics. Commentando i risultati di questo rapporto, il chief strategy and planning officer di Etihad Airways, Kevin Knight, ha dichiarato che «Le tesi dei tre vettori statunitensi che affermano che Etihad Airways e altri vettori del Golfo stanno danneggiando il loro business e prendendo i loro passeggeri, non sono solo false, ma anche arroganti. Questi pas-
Capacità in crescita Entro il 2020 i tre big del Golfo Persico incrementeranno la propria offerta di voli sulle rotte tra Europa e Asia a un ritmo compreso tra l’8 e il 18% annuo.
Etihad: la concorrenza? Ha migliorato il servizio Se Delta, United e American Airlines lamentano una distorsione del mercato dei voli aerei a lungo raggio provocato – a loro dire – da un vantaggio illecito dei vettori del Golfo, sostenuti dai rispettivi governi, Etihad snocciola alcuni dati interessanti: dal 2009 al 2014 il 2015 ottobre |
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700 aerei La flotta complessiva dei vettori del Golfo, con altri 900 aerei in arrivo.
114 milioni I passeggeri trasportati nel 2014 dai vettori del Golfo tra Europa e Asia.
Un aereo della flotta Etihad
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seggeri non sono di loro proprietà, né hanno diritti su di loro. In Etihad Airways, noi crediamo che dobbiamo guadagnare i nostri clienti, offrendo il miglior rapporto qualità prezzo per il loro budget, insieme al servizio più adatto». Anche Qatar Airways respinge le accuse Nella sua risposta presente sul sito della compagnia, il vettore arabo ha inviato un “White Paper” di rettamente al governo statunitense. Nel testo si spiega che American Airlines (di cui è partner all’interno dell’alleanza dei cieli Oneworld), Delta e United stanno effettuando pressioni al Congresso e alla Casa Bianca affinché pongano delle limitazioni unilaterali ai voli da e per gli Usa operati dalle compagnie del Golfo, sospendendo di fatto l’accordo di Open Skies che puntava a liberalizzare i collegamenti tra Qatar e Usa. «È sconcertante vedere le tre major statunitensi definire Qatar come una minaccia: siamo una compagnia relativamente piccola e non siamo diretti concorrenti sulle loro rotte» ha detto a fine luglio il Ceo Akbar Al Baker, che ha poi puntato su un aspetto chiave: l’oc-
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Tariffe salate Nel frattempo, un gruppo di cinque compagnie aeree del Vecchio Continente (Air France-Klm, Lufthansa, Ryanair, easyJet e British Airways-Iberia) ha chiesto una diminuzione delle tariffe aeroportuali, sostenendo di essere gli unici soggetti a farsi carico dei costi delle infrastrutture aeroportuali. In pratica: le tariffe cui ogni vettore è soggetto quando atterra in uno scalo, a fronte di una serie di servizi che vanno dalla pulizia del velivolo, all’assistenza tecnica fino a tutti i servizi legate alle attività di imbarco e sbarco passeggeri e di movimentazione bagagli. L’ammontare di questi pagamenti è deciso da ogni singolo scalo sulla base di un regolamento europeo emanato nel 2007. Secondo Aci Europe – l’associazione europea che rappresenta oltre 460 gestori aeroportuali di 45 Paesi – si tratta di un tentativo di limitare la concorrenza a svantaggio degli altri vettori. «Non è vero che le compagnie pagano l’intero costo delle infrastrutture aeroportuali» recita una nota. «Sommando quanto i vettori e i passeggeri versano come diritti, si arriva a una cifra che è inferiore di 3 miliardi di euro rispetto alle spese effettivamente sostenute per mantenere operativi gli scali. Neghiamo anche che un eventuale abbassamento delle tariffe vada a vantaggio dei passeggeri, visto che nei fatti ciò non avviene, ma va piuttosto a beneficio degli azionisti delle compagnie. Sembra invece che questa sia un’azione di lobbying da parte dei 5 vettori, volta a proteggere la propria posizione e limitare la concorrenza». Le stesse accuse, in pratica, rivolte ai tre big del Golfo.
cupazione. Già, perché «la nostra presenza sul mercato americano ha contribuito alla crescita economica
e alla crescita si posti di lavoro nel settore merci e passeggeri oltre che nell’indotto. Senza contare che degli oltre 150 aeromobili poco meno della metà – per un valore di 19 miliardi di dollari – sono targati Boeing. Ossia statunitensi». E sono proprio made in Usa molti dei velivoli di lungo raggio (B 777 e B 787), le cui rotte permettono ai passeggeri nordamericani di volare in Medio Oriente, India ed Estremo Oriente, evitando gli affollati hub europei e riducendo gli stop over. Pertanto il governo di Washington dovrebbe dire no al congelamento dell’accordo di Open Skies, misura che punta solo a limitare la concorrenza». Intanto proprio Qatar potrebbe presto mettere piede in Italia, acquisendo Meridiana. Anche se non c’è stato alcun annuncio ufficiale, il Ceo arabo si era esplicitamente detto favorevole ad un’acquisizione. ●
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Informazione pubblicitaria
HRG
Hotel procurement: l’arma vincente è la flessibilità L’ultima indagine sugli hotel realizzata da HRG evidenzia che nel periodo gennaio-giugno 2015 le aziende hanno incrementato le prenotazioni alberghiere rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dall’analisi emerge che le prime 31 città in classifica hanno registrato un aumento delle ARR (tariffe alberghiere medie) con solo 15 città che scendono nella classifica e cinque che rimangono stabili. Ecco i principali risultati evidenziati dallo studio: – Da 12 anni in cima alla classifica, Mosca resta la città più costosa per i viaggiatori d’affari, con un aumento medio delle tariffe alberghiere in sterline pari al 6,07% rispetto all’anno precedente. – Le “megalopoli” continuano a dominare; le diverse città all’interno di una stessa regione subiscono una grande disparità nell’andamento delle ARR, evidenziando ancora una volta una performance regionale in flessione se comparata a quella delle “megalopoli”. – Osservando le tabelle regionali, si nota una crescita delle tariffe medie nelle Americhe pari al 9,89%. La regione del Medio-Oriente e Africa occidentale ha visto invece una marcata flessione delle tariffe medie (-19,47%). Ciò non è causato solo dal trend delle “megalopoli”, ma anche da una maggiore disponibilità di strutture nelle città chiave e, al contempo, da un arresto dei mercati chiave, quali ad esempio la Russia. – Il business delle convention continua ad avere un impatto positivo sui prezzi, trascinando le città di Berlino, Boston, Chicago, Francoforte e San Francisco a un aumento delle ARR. – Chennai e Tokyo hanno beneficiato dell’aumento delle richieste che hanno portato rispet-
tivamente a un incremento del 20,9% e del 7%. – L’eccessiva offerta continua a rappresentare un problema sulle ARR ad Abu Dhabi, Dubai (anche se in maniera minore per la sua nomina a città dell’EXPO 2020) e Roma. – Mumbai, capitale indiana della finanza e del divertimento, ha visto un aumento della richiesta da parte delle aziende, che ha portato a un leggero aumento delle tariffe medie. – Le maggiori influenze che determinano le variazioni delle tariffe medie continuano a essere l’eccessiva offerta, le fluttuazioni del cambio, le sanzioni economiche e politiche. «A livello globale i mercati stanno diventando ancora più frammentati e non solo per il peso sempre maggiore della megalopoli a scapito della regione, ma anche per il manifestarsi di trend diversi all’interno della città stessa – commenta Claudio Miglio, amministratore delegato HRG Italia –. Tale frammentazione all’interno della stessa città è particolarmente evidente se consideriamo New York. L’area di Times Square ha registrato un aumento di offerta di camere e di conseguenza un ristagno delle tariffe medie, mentre in altre zone della città si continua a registrare un incremento delle tariffe. Chiaramente questo può andare a vantaggio di aziende che hanno la flessibilità di prenotare queste aree urbane per i propri viaggiatori, traendo così il vantaggio di tariffe più basse. La flessibilità continuerà a essere un elemento chiave da qui in avanti. Non solo per beneficiare della frammentazione all’interno della stessa città, ma anche per l’aumento dell’offerta di camere in alcuni segmenti di mercato (servizio ridotto del budget/mid-market, full service del mid-market, ecc). Questo offre al cliente una migliore e più ampia scelta».
Claudio Miglio, amministratore delegato di HRG Italia
Le cinque città con gli aumenti più alti
MOSCA SYDNEY TOKYO CHENNAI SAN PAOLO
Gen-Giu 2015 ARR (moneta locale)
Gen-Giu 2014 ARR (moneta locale)
ARR % Var (moneta locale)
Tasso di cambio % Var
RUR 23,382.00 AUD 349.55 JPY 31,442.73 INR 9,660.90 BRL 678.24
RUR 14,646.19 AUD 303.57 JPY 27,428.51 INR 8,453.87 BRL 594.50
59.65% 15.15% 14.64% 14.28% 14.09%
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Per informazioni: www.hrgworldwide.com
Fonte: HRG
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NOTIZIE IN BREVE In Austrian
La compagnia aerea austriaca ha annunciato il lancio, dal prossimo 26 maggio, del nuovo collegamento settimanale Vienna-Bari. Il volo, operato con un aeromobile Fokker 100, sarà operato tutti i giovedì, con scalo a Lamezia Terme. Il vettore ha annunciato che durante la prossima stagione estiva proporrà in totale 95 destinazioni settimanali. Il mercato italiano occuperà un ruolo importante nel network, con un totale di 12 destinazioni tra cui Roma, Milano e Bologna.
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EGYPTAIR: CONFORT IN BUSINESS CLASS Egyptair, tra le compagnie leader in Africa e Medio Oriente, ha investito sul segmento premium di lungo raggio introducendo nell’attuale flotta, composta di 81 aeromobili, una business class, rinnovata di recente, disponibile sugli aeromobili B777-300/ER e sugli AB330-300. La nuova classe dispone di poltrone trasformabili – con la sola pressione di un tasto – in letti lunghi 2 metri, ognuno inserito all’interno di moduli indipendenti. Un telecomando permette di regolare il sedile secondo le proprie necessità. Non mancano
inoltre una presa di corrente per i pc portatili, un tavolino extra large da usare come postazione di lavoro e uno schermo tv digitale fino a 15 pollici con una selezione di film, giochi e applicazioni in varie lingue. Le attenzioni verso i clienti business proseguono anche a terra con le 4 eleganti lounge situate nel nuovo Terminal 3 dell’Aeroporto internazionale del Cairo. A disposizione dei passeggeri comode poltrone, servizi wi-fi e degustazioni gastronomiche. Egyptair offre inoltre ai viaggiatori frequenti Egyptair Plus, programma di fidelizzazione che propone numerose promozioni e, grazie alla membership del vettore in Star Alliance, consente di accumulare
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punti con tutte le compagnie partner. A bordo, da segnalare l’interessante allowance di bagaglio, pari rispettivamente a 32 e 23 kg in business ed economy class, oltre a un bagaglio a mano consentito di 8 kg. Completa l’offerta un’ampia gamma di servizi web, tra cui un nuovo sito e una app che consente la prenotazione, il controllo dello stato del volo, l’accesso alle offerte speciali e il check-in. Partner di Star Alliance dal 2008, Egyptair ha avviato le attività nel lontano 1932. Il suo network conta 80 destinazioni. Grazie ai 28 collegamenti settimanali dall’Italia (2 voli giornalieri da Milano Malpensa e 2 da Roma Fiumicino), il vettore consente di raggiungere 68 destinazioni in 50 Paesi (Africa, Medio ed Estremo Oriente).
AIR EUROPA VOLA AD ASUNCIÓN Dal prossimo 16 dicembre Asunción, in Paraguay, entrerà nel network latinoamericano di Air Europa. La compagnia iberica dell’alleanza Skyteam effettuerà due voli alla settimana (il mercoledì e la domenica) dal suo hub di Madrid Barajas verso la capitale paraguayana ogni mercoledì e domenica, mentre il
volo di ritorno decollerà dall’aeroporto Silvio Pettirossi di Asunción il lunedì e il giovedì. I collegamenti saranno operati da un Airbus A330-200, con una capienza di 299 passeggeri, 24 dei quali in classe business e 274 in economica. «Il nostro obiettivo è da sempre implementare i collegamenti tra Vecchio Continente e Sud America, così da garantire ai passeggeri un’ampia scelta di destinazioni e una maggiore flessibilità durante i viaggi – ha detto Robert Ajtai, direttore generale di Air Europa per l’Italia –. Dopo Miami e San Juan de Portorico, la nuova tratta verso Asunción conferma la nostra presenza nei cieli sudamericani e non solo». L’aeroporto di Barajas è collegato ogni giorno da Air Europa all’Italia con quattro voli, due dall’aeroporto di Milano Malpensa e due da Roma Fiumicino: Oltre ad Asunción, il network della compagnia include numerose destinazioni in Spagna, oltre a New York, San Juan de Puerto Rico, Montevideo, San Paolo, La Romana, Santiago del Cile, Miami e Lima.
AIR FRANCE PREMIATA PER L’IMPEGNO NEL GREEN Per l’11esimo anno consecutivo, il Dow Jones Sustainability Index (DJSI), il principale indice internazionale di valutazione delle prestazioni aziendali in termini di responsabilità sociale d’impresa, ha classificato Air France-Klm al primo posto nella categoria “Compagnie aeree”. Per il settimo anno, inoltre, il gruppo è risultato leader del settore più ampio dei “Trasporti”, che oltre a quello aereo include il trasporto ferroviario, marittimo e stradale, nonché le operazioni aeroportuali. Air France-KLM è
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News Voli in pillole
NOTIZIE IN BREVE In Lufthansa Dalla prossima estate sui jet Lufthansa sarà possibile navigare a banda larga volando sui suoi collegamenti a corto e medio raggio. In questo modo tutto il network del vettore tedesco sarà coperto dalla rete wireless, visto che gli aeromobili della flotta intercontinentale Internet sono già dotati di copertura con il sistema FlyNet. I passeggeri potranno usare non solo i semplici servizi di posta elettronica, ma anche lo streaming video e utilizzare tutte le app in maniera soddisfacente. Potranno inoltre, con i propri device, inviare e ricevere messaggi di testo con costi basati sul proprio contratto di telefonia mobile.
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uno dei 24 gruppi più responsabili del mondo, ognuno nel proprio settore di attività. Tra le aree d’azione del vettore, spiccano la la riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’ottimizzazione delle operazioni, l’innovazione della catena di approvvigionamento e il coinvolgimento di tutto il personale e dell’intero settore; l’assunzione delle sfide della responsabilità sociale d’impresa lungo l’intera catena di servizi, per fornire ai clienti prodotti e servizi innovativi e responsabili; la promozione di una politica responsabile in materia di risorse umane e la promozione dello sviluppo personale, al fine di garantire la motivazione e la professionalità dei dipendenti; il contributo allo sviluppo economico e sociale dei territori in cui il gruppo opera. Tra le iniziative innovative intraprese di recente, Air FranceKLM porta avanti quelle relative ai biocombustibili, utilizzando biocombustibili sostenibili per diversi voli e incoraggiando il settore a creare un mercato dei biocombustibili. Il Gruppo ha inoltre investito nella progettazione ecologica dei prodotti a bordo per ridurre le emissioni di CO2.
RYANAIR INVESTE SU ORIO AL SERIO I manager di Ryanair continuano a investire su Bergamo Orio al Serio, prima base continentale per il vettore irlandese. E l’avvio dei lavori nello scalo orobico di un hangar per la manutenzione testimonia questa stretta collaborazione con la società di gestione dell’aeroporto. Il primo hangar italiano per la manutenzione “di tipo A” (con l’opzione per una ulteriore estensione futura delle operazioni al check “di tipo C”)
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VUELING VENDE I TICKET DI BA Da poche settimane i biglietti aerei di British Airways sono in vendita anche sul sito di Vueling: questa mossa va ad ultimare il processo di condivisione dei codici di volo che i due vettori, entrambi parte del gruppo IAG, hanno avviato lo scorso anno. I passeggeri avranno la possibilità non solo di acquistare sul sito della low cost i biglietti di entrambe le compagnie, ma anche di prenotare voli combinati per le rotte dirette che collegano Londra alle altre principali città europee. L’integrazione di nuove destinazioni raggiungibili grazie al sistema dei codici di volo condivisi sarà progressiva. La prima fase, al via nei prossimi giorni, interesserà le connessioni giornaliere tra LondraGatwick e gli aeroporti di Barcellona-El Prat, Roma Fiumicino e Napoli. Nella seconda fase si aggiungeranno, sempre da Gatwick, le rotte per Alicante, Fuerteventura, Ibiza, Lanzarote, Malaga, Siviglia, Tenerife, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Pisa, Torino, Venezia e Verona. Infine, dalla metà del mese di ottobre sarà la volta delle nuove rotte dall’aeroporto di Londra-Heathrow, hub di British Airways. Mettendo assieme i due scali della capitale britannica, l’offerta di voli tra Londra e Barcellona passerà così da 4 a 15 al giorno. Tutti i voli British Airways in vendita nei canali Vueling avranno codici di volo compresi tra il VY9800 e il VY9997. È la prima volta che un vettore low cost mette a disposizione prodotti di altre compagnie sul proprio canale di vendita. «Questo accordo – afferma Fernando Estrada, direttore Strategia e Alleanze di Vueling – ci permette di ampliare l’offerta di rotte disponibili attraverso il nostro sito web, offrendo così un servizio migliore ai nostri clienti e allo stesso tempo consolida la relazione con British Airways, nostra partner all’interno del gruppo IAG». Grazie all’accordo con Vueling, BA applica il proprio codice su più di 170 voli della low cost iberica, per un totale di 61 rotte. Di queste, 31 sono rotte internazionali dalla Spagna (18 verso l’Italia, 7 verso il Regno Unito e 6 dirette ai Paesi scandinavi) e 11 sono collegamenti domestici italiani, dagli aeroporti di Roma-Fiumicino e Firenze. sui suoi B737-800 sarà pronto a maggio 2016, e ha richiesto un investimento infrastrutturale di oltre 2,5 milioni di euro. Accanto all’hangar Ryanair aprirà anche un centro per la formazione di piloti e assistenti di volo, che creerà altri 30 posti di lavoro con un ulteriore investimento di 30 milioni di euro. Investimenti che si sommano agli 1,2 milioni di euro di Sacbo, l’ente di gestione dello scalo, per le opere di adeguamento dei raccordi di
collegamento con la pista di volo e con il piazzale nord e per i servizi. Nell’hangar opererà il personale di Seas Srl, la società italiana che gestisce l’attività di manutenzione della flotta Ryanair su tutto il territorio Italiano e già presente con il proprio team presso lo scalo orobico dove, ricordiamo, il vettore irlandese basa ben 15 aeromobili, che effettuano 67 rotte in totale, per circa 9 milioni di passeggeri.
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SHINE WITH CWT Per essere un’azienda di successo, soprattutto in un contesto di mercato difficile come quello attuale, occorrono partner motivati e capaci di aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi nel modo più efficiente possibile. Con circa 19.000 consulenti esperti nella gestione dei viaggi e degli eventi in oltre 150 Paesi, Carlson Wagonlit Travel è in grado di rispondere a qualsiasi esigenza per i viaggi d’affari. Qualunque sia la dimensione della vostra organizzazione, i nostri prodotti e servizi - più volte premiati a livello internazionale -, le tecnologie e gli strumenti che abbiamo sviluppato possono ridurre i vostri costi di viaggio e aumentare la vostra efficienza, sempre con la massima attenzione al servizio. E mentre emergono nuovi modi di viaggiare e cambiano le esigenze delle aziende, la nostra offerta si evolve grazie all’esperienza affinché i vostri viaggiatori possano concentrarsi solo sul proprio business.
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OUTSOURCING: LA CHIA CHIAVE AVE A VE DEL RIS RISPARMIO RISP SP PARMIO ARMIO
Una ridotta conoscenza del mercato alberghiero, soprattutto degli hotel indipendenti, non consente alle aziende di ridurre le spese generate dai pernottamenti. Esternalizzare i processi di hotel procurement può essere la strategia vincente. LO SCENARIO ATTUALE Percentuale dei costi di hotel sul totale delle spese di viaggio aziendali
Da quali hotel è composto il portfolio alberghiero delle aziende?
Costi totali: 320 MLD $
Principalmente hotel di catena Principalmente hotel indipendenti Hotel di catena e hotel indipendenti
NON SO Una scarsa conoscenza della composizione del proprio portafoglio alberghiero può causare una perdita di potenziali risparmi.
Valore medio
45%
55%
Poche aziende oggi ricorrono all’outsourcing dell’hotel procurement Negoziazioni effettuate internamente Utilizzo di supporto alle negoziazioni Negoziazioni affidate a un fornitore di servizi
OUTSOURCING: UN’OPPORTUNITÀ
Limiti del sourcing in-house SFIDA “PREZZI HOTEL IN AUMENTO”
SFIDA “MERCATO ALBERGHIERO FRAMMENTATO”
60% 50%
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Piccile e imprese e
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Piccile e imprese e
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Outsourcing: gli obiettivi delle aziende Outsourcing degli acquisti per risparmiare sui costi interni
51%
Maggiore riduzione dei costi
44%
Affidamento a un esperto di hotel procurement
40%
Know-how dei mercati a livello regionale
38%
Trasparenza del mercato attraverso dati di benchmark rilevanti
30%
Proiezioni con l’aiuto di strumenti analitici
29%
Maggiori feedback da parte degli hotel
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Provato per voi • Frecciarossa 1000
FRECCIAROSSA 1000, così bello che non vorresti scendere mai I nuovi Frecciarossa sono sempre più competitivi in termini di comfort e servizio a bordo. Mission lo ha provato per voi Con il completamento della linea ad alta velocità ferroviaria tra Milano e Roma, il treno Frecciarossa ha eroso quote di mercato all’aereo dimostrandosi spesso vantaggioso sia in termini di tempo sia in termini di spesa. E quando a metà giugno è entrato in funzione il nuovo treno Frecciarossa 1000, i passeggeri ne hanno guadagnato anche in termini di servizio e comfort, avvicinando di fatto il fiore all’occhiello di Trenitalia alle migliori compagnie aeree europee. Mission è andato a bordo di questi gioiello della tecnologia, viaggiando tra le due metropoli e testando con mano come si viaggia a bordo. Un viaggio che è iniziato con l’esperienza in business class e con il welcome drink che il personale offre ai passeggeri insieme a un quotidiano e a uno snack. Qui, il comfort è davvero elevato anche per chi è alto di statura, visto che le poltrone sono ampie e distanti dai sedili vicini. Rispetto alla precedente versione in servizio
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alcuni anni fa, questo nuovo modello rappresenta una generazione tutta nuova: le oscillazioni dovute all’andatura sono state quasi del tutto eliminate ed è stata aumentata la silenziosità dell’ambiente. L’attenzione del personale di bordo ai clienti business è ancor più migliorata rispetto a quanto avveniva un tempo. Anche per questo motivo il gradimento dei passeggeri è in continuo aumento, al punto che sulla tratta Torino-Napoli (via Milano e Roma) i convogli viaggiano con almeno il 75% dei posti occupati. Ma se in classe Business si vive un’esperienza da passeggeri coccolati, nelle 10 superpoltrone della classe Executive si diventa veri e propri ospiti a 5 stelle, con personale dedicato e con un menu a scelta (2 antipasti, 2 primi, 3 secondi e 2 dessert) firmato dallo chef Carlo Cracco. L’area executive è stata studiata per due tipologie di clientela: quella che vuole semplicemente rilas-
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sarsi in una poltrona reclinabile e dotata di poggiapiedi, leggere e gustare un buon menu, e quella che deve necessariamente lavorare anche a 300 km/h, seduta in poltrona con il wi fi gratuito di bordo, oppure insieme ai colleghi nella sa-
letta da 5 posti isolata dal resto dei clienti. Con dei servizi cosÏ, è un quasi un peccato che il viaggio duri cosÏ poco. Per informazioni: Trenitalia.com
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Professione viaggiatore Andrea Davanzo
I must have? Confort e wi-fi In tema di voli, camere d’albergo e autonoleggi, quali sono le esigenze di chi viaggia per lavoro? Quali i servizi preferiti, i contrattempi più temuti e le tecnologie in grado di semplificare una trasferta? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Davanzo, business traveller dell’azienda svedese Ultra Fog
di Alberto De Antoni
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ndrea Davanzo è un viaggiatore frequente. Il suo ruolo di director of business development per Ultra Fog, azienda con quartier generale a Göteborg specializzata in sistemi antincendio tecnologici ad alta pres-
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sione (oltre 100 bar) lo porta infatti a compiere in media 45 trasferte all’anno, sia in Italia sia all’estero. «Nel nostro settore – spiega Davanzo – l’attività commerciale non può prescindere dal rapporto personale con il cliente. Spesso la firma di
contratti importanti è preceduta da visite assidue, indispensabili per instaurare un rapporto di fiducia». Noi di Mission gli abbiamo domandato quali sono, durante le sue trasferte, i servizi che apprezza maggiormente, ma anche gli intoppi più
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Professione viaggiatore Andrea Davanzo
sgraditi. Ecco che cosa ci ha raccontato. A suo parere è cambiato qualcosa nel suo modo di viaggiare per lavoro negli ultimi anni? Se sì, che cosa? «Penso che complessivamente sia migliorata la qualità dei servizi: si può viaggiare a costi inferiori e molte zone che prima non lo erano, oggi sono raggiungibili con l’aereo». Che cosa apprezza in una compagnia aerea e che cosa invece non le piace? «Apprezzo il confort dei sedili, lo spazio, la puntualità, la gentilezza del personale e la disponibilità a risolvere i problemi in caso di contrattempi. Non mi piace il disinteresse delle compagnie aeree quando non sono in grado di gestire eventuali emergenze. A volte non sono “oneste” nella comunicazione e abbandonano i passeggeri senza offrire alcun supporto». Segue i programmi fedeltà dei vettori? «Sì, li ritengo utili. Non mi condizionano però nella scelta del volo perché valuto prima di tutto la comodità degli orari e il costo del biglietto, soprattutto in caso di viaggi intercontinentali». A suo parere qual è la cosa più fastidiosa che può capitare all’imbarco e durante il volo? «All’imbarco la cronica maleducazione italiana nel fare le code, ma
anche rimanere “prigionieri” sulla pista, nella navetta dell’aeroporto, stipati in attesa di salire a bordo. Durante il volo, invece, avere un vicino maleducato che non capisce che lo spazio è limitato e non è a casa sua». Utilizza le lounge aeroportuali? «Si, ma la qualità di queste sale è molto variabile: a seconda degli aeroporti, si può accedere ad autentici “gioiellini”, ma anche purtroppo a lounge vecchie, anguste o affollate». Ha mai viaggiato per lavoro con un vettore low cost? «In Europa ricorro spesso a questo tipo di vettori e il mio giudizio sul servizio offerto è positivo. In genere si viaggia senza intoppi, ma quando avviene un contrattempo – ad esempio un ritardo o un problema tecnico – questo viene amplificato in maniera esponenziale». E il treno? Come ne valuta il confort e i servizi? «In Italia uso principalmente le linee ad alta velocità. Non ho nulla da ridire, tranne il fatto che la connessione a Internet non è molto efficiente». Parliamo di alberghi: quali ritiene che siano i plus più importanti per una struttura dedicata alla clientela business? «La disponibilità della connessione wireless, la pulizia, la quiete e la presenza di un parcheggio. Non
DAVANZO: «LA QUALITÀ DELLE LOUNGE È MOLTO VARIABILE: A SECONDA DEGLI AEROPORTI, SI PUÒ ACCEDERE AD AUTENTICI “GIOIELLINI”, MA ANCHE PURTROPPO A SALE VECCHIE, ANGUSTE O AFFOLLATE”.
gradisco, invece, la connessione wireless a pagamento e il breakfast non incluso nella tariffa». Le capita di noleggiare autoveicoli nel corso di una trasferta? A suo parere quali servizi deve garantire un rent a car per venire incontro alle esigenze di chi viaggia per lavoro? «Uso spesso le auto a noleggio e ritengo che siano indispensabili la facilità nel ritiro del veicolo e nella riconsegna, evitando code, soprattutto quando si è all’aeroporto. Comunque non disdegno soluzioni che rendono questo servizio più semplice e meno costoso, come Uber».
Andrea Davanzo, director of business development per Ultra Fog, azienda con quartier generale a Göteborg specializzata in sistemi antincendio (www.ultrafog.com).
57% Utilizza device mobili durante le trasferte? «Sì, ormai sono fondamentali. Ci sono app che ritengo particolarmente utili quando viaggio, come Tripadvisor per scegliere un ristorante, o Uber che ho già citato». Se potesse apportare delle migliorie alla travel policy della sua azienda, quali introdurrebbe? «La travel policy della mia azienda lascia al dipendente una discreta autonomia e ogni proposta di miglioria è sempre ben accetta. Ovviamente non buttare via il denaro è il “must” per tutti». ●
La percentuale di viaggiatori d’affari contenta della propria esperienza in aeroporto
78% I business traveller soddisfatti dei propri soggiorni in hotel (fonte: GBTA).
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BizTravel Forum 2015
BizTravel Forum 2015:
appuntamento con il business Tante novità per l’evento dedicato al mondo della mobility, degli eventi e del turismo. Travel manager, event manager, agenti di viaggio e protagonisti del mercato del turismo si incontreranno l’1 e 2 dicembre presso Fiera Milano City-MiCo 5
Da 13 anni BizTravel Forum – un’iniziativa del Gruppo Uvet – offre a travel manager, responsabili aziendali, event manager e agenti di viaggio nuove opportunità di business e formazione. La chiave del successo del marketplace è la presenza dei più importanti protagonisti del settore che, con la loro collaborazione, contribuiscono all’arricchimento dell’evento, facendolo diventare l’appuntamento più atteso dell’anno.
I numeri di BizTravel Forum 5000 metri quadrati di area espositiva Oltre 80 espositori ogni anno 2 forum con esperti dell’economia e del turismo 15 seminari, workshop e tavole rotonde 900 incontri visitatore-espositore
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Si terrà l’1 e il 2 dicembre 2015 presso Fiera Milano City-MiCo BizTravel Forum, l’evento dedicato al mondo della mobility, degli eventi, del turismo, dell’incoming e del digital.
BizTravel Forum 2015 anche quest’anno avrà un’area espositiva totalmente rinnovata e un’area dedicata alla Digital Innovation che vedrà la presenza di start up sempre dedicate all’area della mobility e del turismo.
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Global Sponsor Alitalia - Air France-KLM - Delta • American Express • Travelport Digital Partner Digital Magics Selezione di espositori che hanno aderito nelle passate edizioni Accor • Airplus International • Air Europa • Air Berlin • All Nippon Airways • Alpitour • Atahotel • Avis • B&B Hotels • Blu Note • Barceló • Best Western • Cathay Pacific • Clubmed • Costa Crociere • Easyjet • Europcar • Eden Viaggi • Etihad Airways • Emirates • Fortevillage • Hertz • Hilton • HRS • Mattiazzo • Meridiana Fly • NH Hoteles • NTV Italo • Oman Air • Planetaria Hotels • Presstour • Sabre • Sea • Settemari • Sheraton • Singapore Airlines • Singapore Airlines • Swiss Airways • Thai Airways International • Trenitalia • United Airlines • Virgin Express Selezione delle principali aziende partecipanti alle ultime edizioni Accenture • Auchan • Autogrill • Autostrade per l’Italia • Banca d’Italia • Banca Popolare di Milano • Banca Mediolanum • Bayer Beiersdorf • Benetton • BMW • Bosch Rexroth • Calzedonia • Canon Italia • Carrefour • Decathlon • De Longhi • Enel • Ermenegildo Zegna • Expo 2015 • Fendi • Ferrero • Finmeccanica • Fujitsu Siemens Computers • General Electric • Geox • Gruppo Zurich • Gruppo Gucci • H3G • IBM • Intesa San Paolo • Johnson & Johnson • Luigi Lavazza • LVMH • Manpower • McDonald’s Development • Mediaset • Metro Italia • Microsoft • Morgan Stanley • Nestlé • Nokia • Siemens • Telecom • Wind
QUATTRO MOTIVI PER NON MANCARE: • Far parte della Business Travel Community: BizTravel Forum è l’evento italiano B2B più importante della Business Travel Community. Totalmente dedicato al Travel e Fleet Management, al Turismo, agli Eventi e alle Digital Solutions. • Forte focus sul Business: totalmente pensato per il Business, gli scenari economici di mercato, i trend e le evoluzioni del
In queste pagine, alcuni momenti della passata edizione di BizTravel Forum.
settore travel. Offre gratuitamente contenuti di alta qualità, soluzioni, strategie e ispirazione. • Formazione e aggiornamento in real time: l’occasione giusta per imparare tutto sulla mobility, il turismo e gli eventi aziendali, con i massimi esperti del settore. Due Forum con contenuti di altissima qualità, più di quindici seminari specialistici e oltre cinquanta relatori tra le eccellenze del mondo istituzionale, economico e aziendale. • Networking allo stato puro: il modo più azzeccato per ascoltare, condividere, trarre spunti e farsi contagiare da idee e ispirazioni.
I servizi di BizTravel Forum • Biz Matching: un servizio online di richiesta appuntamenti dal visitatore • Biz & Vinci: il concorso che favorisce l’affluenza agli stand degli espositori • Biz & Meet: l’area dedicata agli incontri per presentare servizi e soluzioni
Per informazioni: Segreteria BizTravel Forum Tel. 02/81838031 fax 02/81838213 Email: segreteria@biztravelforum.it www.biztravelforum.it 2015 ottobre |
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News Hotellerie
IN BREVE In Marriott Hotels In collaborazione con Samsung Electronics America, Marriott Hotels ha lanciato in via sperimentale in due alberghi (il London Park Lane e il New York Marquis) il servizio VRoom Service: gli ospiti che ne faranno richiesta sperimenteranno per 24 ore un Samsung Gear VR, “caschetto” di ultima generazione che permette di immergere chi osserva in vere e proprie esperienze in 3D e a 360 gradi. In particolare, gli ospiti potranno compiere viaggi virtuali in tutto il mondo, senza muoversi dalla propria poltrona, grazie all’accesso alla nuova piattaforma VR Postcards. Le prime Postcards disponibili sono state girate nelle Ande cilene, in Ruanda e a Pechino.
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REBRANDING PER PREFERRED HOTELS & RESORTS Preferred Hotel Group ha scelto Milano per incontrare la stampa e annunciare il cambio di strategia con cui intende, entro il 2018, rafforzare la sua presenza sul mercato e ampliare il suo portfolio: dalle attuali 650 strutture in 85 Paesi a ben 1000 in 100 nazioni, tra cui 30 nuovi ingressi in Italia e Sud Europa. «In controtendenza rispetto ai gruppi alberghieri internazionali, che lanciano ogni giorno nuovi brand rivolti a target di clientela specifici, abbiamo scelto di diventare un’azienda monomarchio» ha spiegato ai giornalisti Roberta Possenti,
regional director Southern Europe di Preferred Hotels & Resort, che ha aggiunto: «Abbiamo ritirato i nostri marchi storici (Preferred Hotels & Resorts, Preferred Boutique, Summit e Sterling, ndr) e li abbiamo sostituiti con un unico brand, Preferred Hotels & Resorts». Una strategia, questa, che rappresenta un radicale cambio di approccio verso il cliente: «Il nostro obiettivo è rendere il nostro marchio più leggibile sul mercato, ma
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L’ME London, uno degli affiliati di Preferred Hotels & Resorts
soprattutto distinguere i nostri hotel in base alle esperienze che i viaggiatori si aspettano di vivere durante la propria vacanza, anziché in base a brand o stelle» ha dichiarato infatti Possenti. Ecco perché, sotto il marchio Preferred Hotels & Resorts, sono oggi riunite cinque Collezioni, corrispondenti ad altrettanti “stili” di viaggio: Legend raggruppa strutture rinomate a livello internazionale, raffinate e che propongono un’ospitalità di lusso e un servizio personalizzato. «Il nostro portfolio italiano, che conta 38 strutture, ne annovera ben 5», ha sottolineato Possenti. La collezione LVX, inoltre, è composta da hotel che offrono agli ospiti esperienze indimenticabili, attraverso la qualità del servizio di ristorazione, intrattenimento e delle Spa. Lifestyle, poi, offre servizi che soddisfano le più diverse richieste e una ristorazione locale che combina cultura e stile. Gli alberghi della collezione Connect, invece, sono «ispirati alla cultura locale, ben arredati, accoglienti e combinano comfort e praticità», ha spiegato Roberta Possenti. «Rappresentano circa il 20% del nostro portfolio e sono particolarmente richiesti dalla clientela business». Infine, i Preferred Residences (e con loro i Preferred Serviced Residences, pensati per i long stay) offrono un ambiente residenziale di lusso, con un’ampia varietà di servizi. Fondata 46 anni fa come
associazione di 12 albergatori indipendenti americani, Preferred Hotels & Resorts è oggi una società per azioni gestita dalla famiglia Ueberroth. Affilia strutture indipendenti a cui offre servizi di marketing, vendita e distribuzione. Gli affiliati sono sottoposti a severi controlli ispettivi per garantire la presenza in ogni hotel di elevati standard di servizio. Tra le strutture italiane spiccano ad esempio l’Hotel Milano Scala, il Parco dei Principi di Roma, il Rosa Grand di Starhotels a Milano, Palazzo Varignana a Bologna e, recentissima new entry, Villa Cipriani ad Asolo. «Sul mercato italiano, circa il 65% delle prenotazioni compiute tramite Gds è effettuato da viaggiatori d’affari» ha sottolineato Possenti. «Alle aziende clienti offriamo il supporto di una rete di vendita e di account dedicata». Gli altri obiettivi in programma entro il 2018? «Rafforzeremo il nostro loyalty program, iPrefer, che attualmente conta un milione di iscritti. Grazie a un radicale rinnovamento del programma, contiamo di raggiungere i 4 milioni di membri».
NH PUNTA SUL BT Il Gruppo NH conta 60mila stanze in 400 hotel a quattro e cinque stelle situati in 29 Paesi tra vecchio Continente, America e Africa. Per intercettare le esigenze delle varie tipologie di ospiti, opera con diversi marchi: NH Hotels, NH Collection, nhow ed Hesperia resorts. Grande
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News Hotellerie
IN BREVE In Starwood Starwood Hotels & Resorts Worldwide ha annunciato di aver raggiunto l’obiettivo dei 200 hotel per il suo marchio Four Points. A queste strutture, distribuite in 40 Paesi nel mondo, si aggiungeranno nel corso del 2015 altri dodici alberghi posizionati in mercati chiave, tra cui il Four Points Istanbul Dudullu (in Turchia), il Four Points Seoul, Namsan (Corea) il Four Points Bali, Kuta (in Indonesia) e il Four Points Moncton (Canada). Le new entry rientrano nell’ambizioso obiettivo del brand di aumentare il portfolio di quasi il 60% nel corso dei prossimi cinque anni.
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interesse è da sempre riservato alla clientela business, che costituisce un segmento importante per il gruppo: per questo le strutture hanno spazi sempre più attrezzati per accogliere conferenze, meeting ed eventi. La tecnologia presente nelle sale è al passo con le novità del settore, tra oleogrammi, Smart room e applicazioni di pianificazione interattiva 3D e molti altri servizi. Al centro c’è sempre lui, il business traveller. Noi di Mission ne abbiamo parlato con Pérez Rufino, chief commercial officer di NH Hotel Group. Quale percentuale di business traveller avete tra i vostri clienti? «Il 50% circa, ma c’è una percentuale non dichiarata: molte persone prenotano online e non sappiamo se stiano viaggiando per lavoro o per leisure. In base ai nostri algoritmi, i due terzi circa dei nostri clienti sono business traveller: costituiscono il nostro core business». Quali sono le novità più importanti che offrite ai vostri clienti? «Abbiamo creato un team dedicato alla Rfp (richieste di preventivo o di offerta): gestire Rfp online è abbastanza complicato, richiede l’inserimento di molti dati e una risposta immediata. Per questo abbiamo deciso di centralizzare il servizio con un team, in modo da garantire a chi lo richiede di ricevere in real time le disponibilità non solo delle stanze, ma anche delle sale meeting ed eventi. Sempre per quanto riguarda i meeting, siamo in grado di offrire accordi con termini e condizioni validi in tutte le strutture del gruppo, e questo è molto apprezzato dalle aziende». Quali nuove aperture avete in programma? «Siamo reduci da una recente
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acquisizione, quella della Hoteles Royal, catena che opera tra il centro e il sud America. Con questa operazione saremo ancora più presenti sul mercato colombiano, punto strategico per l’America Latina: al nostro portafoglio si aggiungono 15 alberghi, di cui 8 riconvertiti sotto il brand premium NH Collection. Oltre all’America Latina, il nostro focus sono anche le principali città, soprattutto europee. Inoltre stiamo sviluppando una joint venture con un partner cinese per iniziare a operare anche in quelle zone». Una menzione speciale merita l’Italia, miglior business unit a livello mondiale per NH, con un fatturato nel 2014 di 230 milioni di euro e un outlook sul 2015 di 240 milioni di euro. Con 52 strutture su tutta la penisola di cui 8 Collection, Milano e Roma da sole pesano il 50% . Il 60-65% delle prenotazioni è generato dalla clientela business, ma anche il leisure sta crescendo, soprattutto nelle metropoli. Caterina Maconi
NASCE IL PROGETTO SI HOTELS Di recente è nato SI Hotels, Sistema Italiano Hotels, nuova realtà indipendente nel mercato alberghiero italiano creata da Besteam, centrale acquisti del gruppo alberghiero Best Western. Il progetto, che conta attualmente circa 100 strutture affiliate e uno staff di 45 addetti, ha l’obiettivo di riunire gli hotel indipendenti della Penisola in un
ampio network, “facendo sistema” con progetti concreti e rafforzando l’intero comparto. «Vogliamo dare vita a una comunità aggregante capace di superare la frammentazione del nostro mercato e definire soluzioni efficaci e durature, che saranno tali solo grazie all’aggregazione di competenze differenti ma, al tempo stesso, consolidate nel settore dell’ospitalità» ha spiegato Gianfranco Castagnetti, presidente di Best Western Italia, nonché presidente di SI Hotels. A sottolineare questa vocazione all’aggregazione, l’adesione al network passerà attraverso il versamento di una quota associativa di 500 euro, anche se la gamma di servizi offerta da SI Hotels sarà disponibile anche per i non soci, a tariffe differenti. Ma in che cosa consistono questi servizi? SI Hotels sarà attivo in cinque aree, che attingono al consolidato bagaglio di esperienza di Besteam: SI Experience, proposta per migliorare l’esperienza di soggiorno degli ospiti e innalzare il valore delle strutture attraverso efficaci interventi di riqualificazione dell’offerta; SI Performance, soluzioni strategiche e strumenti di gestione, distribuzione e CRM sviluppati ad hoc per gli hotel; SI Consulting, consulenze specifiche mirate sulle esigenze degli albergatori; SI Supply, rete di fornitori in grado di formulare offerte a condizioni contrattuali ottimali; SI Protection, attività di risk management inteso come protezione del business alberghiero, attraverso accordi di negoziazione in cui è l’hotel la parte forte e consapevole. «L’obiettivo di SI Hotels» ha spiegato Giovanna Manzi, Ceo di Best Western Italia «è raggiungere i 200 associati entro il 2016».
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Concur
Acquisizione dei dati: centralizzata, parzialmente decentralizzata, self service sulla base dei profile di autorizzazione personalizzati in relazione ai ruoli aziendali. Interfacce: si integra facilmente con tutti i principali tool aziendali ERP, CRM, sistemi per la gestione delle risorse umane e sistemi contabili. Modalità di accesso: web e da qualsiasi dispositivo mobile, smartphone o tablet. Modalità di erogazione: Cloud. Lingue disponibili: 25, tra cui l’italiano e il cinese (semplificato e tradizionale). Valuta di elaborazione: disponibile in 180 valute. Modello di pricing: metrica di licensing per volume di note spese annuo.
Azienda produttrice e/o commercializzatrice: Concur, che è parte di SAP SE dallo scorso dicembre (www.sap.com)
SISTEMI DI GESTIONE NOTE SPESE
DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ
Clienti in Italia: oltre 400. Clienti nel mondo: 25.000 aziende. Tipologia cliente ideale: tutte le aziende, indipendentemente dalla dimensione. Punti di forza / opportunità: Gestione end-to-end di tutti i passi, dal servizio di prenotazione del viaggio (Concur OBE) fino alla gestione della nota spese, al pagamento; state of the art per applicazioni mobile: iPhone, Android, BlackBerry, Windows Phone; reportistica: 200 report standard per le aree approvvigionamento e finance, per la gestione delle trasferte ecc.; leader tecnologico: riconoscimenti ottenuti per le applicazioni mobili e il motore di ricerca online delle prenotazioni; oltre 20 anni di esperienza maturati su progetti internazionali; nessuna fee per maintenance o licenze; aggiornamenti mensili.
FUNZIONALITÀ Impostazione e aggiornamento dei parametri aziendali
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Immissione e modifica delle note spese
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Verifica della conformità delle spese alla policy aziendale
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Richiesta di dati aggiuntivi, se necessario
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Verifica della conformità fiscale delle spese introdotte
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Gestione online del flusso autorizzativo
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Importazione dei dati delle spese effettuate con carta di credito
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Inoltro online delle note spese
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Riconciliazione automatica delle spese e dei rimborsi con i sistemi contabili
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Calcolo degli anticipi erogati e delle spese pagate alla fonte dall’azienda
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Aggregazione delle transazioni in formato unico
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Reportistica
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Inclusione delle spese chilometriche di auto aziendali e flotte
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Introduzione manuale con calcolo automatico degli importi IVA
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Con soluzioni cloud avanzate, Concur permette una gestione innovativa e semplificata dei viaggi e delle spese di trasferta, assicurando una trasparenza totale sui costi. Concur offre una piattaforma unica in grado di coinvolgere e collegare tutti gli attori del processo. Con l’integrazione della gestione delle trasferte di lavoro e dei costi associati in un’unica piattaforma in cloud e mobile, e integrata con i sistemi di business già esistenti, la soluzione semplifica i processi di pianificazione della trasferta, di approvazione, prenotazione, reporting, rimborso e le analisi. Concur è leader globale delle soluzioni per la gestione di viaggi e delle spese associate per aziende di tutti i settori e tutte le dimensioni, con più di 25.000 clienti e 25 milioni di utenti attivi in oltre 150 Paesi.
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SISTEMI DI GESTIONE NOTE SPESE
Notilus
DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ
Acquisizione dei dati: via flat file (.csv, .xml).
Notilus Travel & Expense Management è un pacchetto software completo dedicato alla gestione dei viaggi aziendali, in grado di coprire l’intero processo di gestione delle trasferte: dalla prenotazione, alla gestione durante gli spostamenti fino al consuntivo e alle note spese. Destinato sia a medie che grandi aziende di ogni settore e finalizzato alla gestione completa e alla razionalizzazione delle trasferte e delle spese professionali, è disponibile in quattro moduli distinti: Notilus Travel, lo strumento per organizzare e gestire le prenotazioni dei viaggi e le richieste di trasferta, Notilus Expense che ottimizza e automatizza la gestione delle note spese, Notilus Invoice, preposto alla gestione delle fatture fornitori, e Notilus Decision per l’analisi e la compilazione dei report sulla base dei quali impostare azioni finalizzate all’ottimizzazione delle spese di trasferta e alla riduzione dei costi.
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Interfacce: La soluzione si integra con qualsiasi gestione. Interfacce in entrata: anagrafica, progetti, dossier, tasso dei cambi, carta corporate; interfacce in uscita: contabilizzazione delle note spese, pagamenti. Possibilità di sviluppare interfacce specifiche rispetto ai bisogni dei clienti. Modalità di accesso: Web. Modalità di erogazione del servizio: il software è implementabile sia in formula completa che in singoli moduli, a seconda delle esigenze dell’azienda. Viene fornito attraverso l’acquisto di licenze o la modalità ASP. Lingue disponibili: Italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese. Valuta di elaborazione: euro.
Azienda produttrice e/o commercializzatrice: DIMO Software, www.notilus.it
Modello di pricing: in funzione del numero di viaggiatori frequenti. Referenze attive in Italia: Panasonic, Gruppo Comifar, Celio, BIC, Thermofisher Scientific. Referenze attive nel mondo: Columbia Sportswears, Hutchinson, Saint Gobain, Gefco, Gemalto. Tipologia cliente ideale: tutte le aziende che hanno almeno 20 dipendenti che viaggiano spesso. Punti di forza/opportunità: Semplicità d’uso di Notilus, sia per il viaggiatore sia per l’amministratore del sistema; piattaforma completa e modulare che risponde a tutti i bisogni in termine di ottimizzazione delle trasferte e delle spese di trasferta; scelta ampia di connessioni nel modulo Travel per la prenotazione dei viaggi: connessioni con le agenzie di viaggio e i self booking tool; possibilità di accompagnare i clienti su dei progetti internazionali.
FUNZIONALITÀ Impostazione e aggiornamento dei parametri aziendali
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Immissione e modifica delle note spese
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Verifica della conformità delle spese alla policy aziendale
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Richiesta di dati aggiuntivi, se necessario
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Verifica della conformità fiscale delle spese introdotte
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Gestione online del flusso autorizzativo
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Importazione dei dati delle spese effettuate con carta di credito
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Inoltro online delle note spese
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Riconciliazione automatica delle spese e dei rimborsi con i sistemi contabili
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Calcolo degli anticipi erogati e delle spese pagate alla fonte dall’azienda
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Reportistica
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Inclusione delle spese chilometriche di auto aziendali e flotte
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Conciliazione con IVA del Paese del consumatore finale
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Introduzione manuale con calcolo automatico degli importi IVA
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L’accordo di incentivazione per le imprese oggi ancora più conveniente!
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Destinazioni Dubai
Dubai va di corsa Eccessiva e sfarzosa, tecnologica e dinamica, la metropoli araba corre veloce verso il futuro. E punta a Expo 2020, con l’obiettivo di diventare in cinque anni la città più visitata del pianeta. Sulla sua incessante evoluzione abbiamo raccolto la testimonianza di una viaggiatrice d’affari, nonché “jogging addicted”. Ed ecco cosa abbiamo scoperto 38
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Burj Khalifa È un edificio da Guinness. È il grattacielo più alto del mondo (828 metri all’antenna), con più piani (160) e gli ascensori più veloci (10mt/s). Info: www.burjkhalifa.ae
Destinazioni Dubai
FOTO ANDREA SACHS (WWW.SABRINA-ANDREA-SACHS.COM)
cchi puntati su Dubai. Cinque anni passano in un lampo, soprattutto in una delle più innovative, tecnologicamente avanzate e dinamiche città del globo. Connecting Minds, Creating the Future è il tema principale di Expo 2020. Niente è più in sintonia con questa metropoli nata nel deserto, uno dei sette Emirati Arabi Uniti (UAE), che presenta un nuovo approccio. Dubai si concentra su una visione piuttosto che su un unico tema, come era l’urbanistica a Shanghai 2010, è l’alimentazione a Milano 2015, sarà l’energia ad Astana 2017. Il concept di Dubai 2020 si fonda sulla condivisione dell’esperienza in tutte le attività umane, declinato in tre sottotemi: Mobilità, Sostenibilità e Opportunità. L’area scelta per l’evento, Dubai Trade Center - Jebel Ali, è uno spazio a sudovest del centro urbano esteso su 438 ettari, equidistante da Abu Dhabi e Dubai, vicino al nuovo Al Maktoum International Airport. L’intera zona è capace di produrre energia solare per il 50% dei suoi fabbisogni energetici. Il master plan è dello studio di architettura HOK, con tre padiglioni separati per ciascuna delle tre aree tematiche che confluiscono nella piazza principale, Al Wasl, che significa la con-
di Simona Silvestri
O
14,6 milioni
nessione. Il layout è ispirato a un souk, il tradizionale mercato arabo. L’evento durerà sei mesi, dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021. L’Expo, con un target di oltre 25 milioni di visitatori di cui 17 milioni provenienti dall’estero, dovrebbe consolidare il ruolo di Dubai come uno dei più importanti hub del turismo internazionale. Come sottolinea il Travel & Tourism Competitiveness Index Ranking 2015 del World Economic Forum, il primato degli Emirati Arabi Uniti in Medio Oriente e Nord Africa è indiscutibile. Anche se le risorse naturali degli UAE sono limitate, investimenti significativi nel settore T&T hanno
creato un ambiente unico per il turista. Dubai è la prima meta della regione, la quarta del mondo (14,6 milioni di visitatori previsti quest’anno) e aspira a diventare nel 2020 la città più visitata del globo (20 milioni). L’obiettivo è ambizioso: buttare giù dal podio Londra (18,82 milioni di visitatori nel 2015). Infrastrutture avveniristiche Nella metropoli araba trasporti e infrastrutture sono molto avanzati. Il sistema di metropolitana automatico, senza conducente, si compone di due linee ed è il più esteso al mondo di questo genere, con 47 stazioni e 75 chilometri di percorso (70 stazioni e 110 chilometri nel 2020). Il Dubai Tram è stato inaugurato soltanto un anno fa. Corre per 14,5 chilometri in entrambe le direzioni lungo Al Sufouh Road, collegandosi alla Dubai Metro e ai punti nevralgici della città. Trasporta 30 mila passeggeri al giorno (66 mila nel 2020). L’Aeroporto Internazionale di Dubai collega 260 località nei sei continenti. Da 66 milioni di passeggeri nel 2013, secondo le proiezioni ne conterà 98 milioni entro il 2020. Al Maktoum International, il secondo aeroporto di Dubai, ha una capacità di 160 milioni di passeggeri e 12 milioni di tonnellate di merci all’anno. Nel-
Il numero dei turisti che arriveranno a Dubai quest’anno. L’incremento rispetto al 2014 è dell’8% e la spesa di 11,7 miliardi di dollari Usa (fonte: 2015 Global Destination Cities Index - MasterCard).
Marina Dego, group visual merchandising manager per Mulberry. A sinistra, il Dubai International Financial Centre. In alto, una adra, il taxi acqueo che percorre il Dubai Creek e, nella pagina a fianco, una veduta aerea della città.
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Per i runner… L’appuntamento è il 22 gennaio 2016 alla Standard Chartered Dubai Marathon, una gara benefica per gli sportivi di tutti i livelli (www.dubaimarathon.org).
Destinazioni Dubai
FOTO ANDREA SACHS (WWW.SABRINA-ANDREA-SACHS.COM
Alta gastronomia Per una cena da vertigini, At.mosphere è il ristorante lounge bar al 122esimo piano del Burj Khalifa, a 442 metri di altezza (www.atmosphere burjkhalifa.com). Per un buon sushi, il posto giusto è lo Sho Cho, all’interno del Dubai Marine Beach Resort & Spa (www.shocho.com). Il Toro Toro propone piatti di ispirazione latino americana (www.torotorodubai.com). Il Mahiki, nel Jumeirah Beach Hotel, porta le Hawaii a Dubai (www.jumeirah.com). Il giapponese Zuma (www.zumarestau rant.com) e La Petite Maison, che propone cucina nizzarda (www.lpmdubai.ae), sono i ristoranti stellati del DIFC, il quartiere finanziario internazionale. Il brunch del venerdì è un’istituzione a Dubai.
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l’Emirato ci sono più di 600 strutture alberghiere e 85mila camere (11 milioni di ospiti all’anno). Entro il 2016 gli hotel diventeranno più di 750, con almeno 115 mila camere. I nuovi progetti di architettura urbana, con un budget di 462,8 milioni di dollari americani, stanno procedendo a ritmo serrato. Come si addice a Dubai, sono faraonici. Dubai Frame, per esempio, è una gigantesca cornice in costruzione vicino a Zabeel Park, alta 150 metri e larga 93, che offre una vista spettacolare su entrambe le facce di Dubai, quella moderna e quella antica. Il costo è di 43,5 milioni di dollari, l’inaugurazione è attesa per la fine del 2015. Certo le contraddizioni non manca-
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no. Il costo della vita è in aumento, soltanto il 15% degli abitanti è locale (la comunità più grande di expat è costituita da indiani, circa un terzo della popolazione) e le differenze sociali sono molto accentuate. Le temperature nei mesi estivi arrivano fino a 47-48 gradi. Esplorazione “in corsa” «Dubai non era mai apparsa sulla mia wish list di posti da visitare. Ero stata a Las Vegas e mi era bastato per farmi un’idea di città costruita nel deserto», osserva Marina Dego, group visual merchandising manager per Mulberry, importante lifestyle brand inglese che opera nella moda, noto soprattutto per i prodotti di pelletteria.
Qual è stato il suo impatto con Dubai? «Prima impressione, fortissima, il caldo. Una cosa mai provata prima. Uscendo dall’aeroporto ho pensato che per sbaglio avessero acceso il riscaldamento invece dell’aria condizionata. La mia scarpa ne è stata testimone, con la suola rimasta incollata sull’asfalto alla fermata dei taxi. Poi, la luce. Intensa, il sole che sembrava bassissimo, e ovunque. E la verticalità. Acciaio, vetro e cemento. A Dubai gli edifici si slanciano verso il cielo». Marina Dego vive a Londra da 15 anni. Il suo lavoro la porta spesso in viaggio, soprattutto nei Paesi asiatici. Dego corre tutte le mattine: dieci, quindici chilometri di allenamento, ovunque si trovi. Correre è diventato un modo per esplorare il mondo? «Mi avevano avvertito che a Dubai ci si muove in taxi, non si cammina molto per strada. Un concetto che mi risultava difficile da comprendere. Ero partita con tutte le intenzioni di non saltare le mie corse mattutine. Da quando ho iniziato a viaggiare per lavoro, sono diventate una routine e spesso l’unico modo per visitare posti di cui altrimenti vedrei solo aeroporto, hotel e zone commerciali». Correndo che cosa ha scoperto? «Il mio hotel era sulla spiaggia, vicino al Dubai International Marine Club. Quando mi sono presentata in pantaloncini e canottiera alla reception, chiedendo indicazioni su possibili percorsi, mi hanno guardata in modo strano e mi hanno indirizzata al più vicino centro commerciale. Già, a Dubai si fa di tutto negli immensi shopping mall: si compra, si mangia, si scia. Perché non correre? Ho preferito ignorare il suggerimento e mi sono avventurata fuori, lungo la spiaggia, e poi intorno al molo, dove erano ormeggiati gli yacht. Ero l’unica jogger nei paraggi. Poi il molo è finito, e oltre c’era il nulla. Dubai è una città in costruzione. Le strade spesso si interrom-
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Sulla neve All’esterno ci sono 40 gradi e il deserto, all’interno -8 e neve compatta. Tra le stravaganze di Dubai c’è Ski Dubai, una stazione sciistica che si trova nel gigantesco Mall of Emirates (www.malloftheemirates.com).
Destinazioni Dubai
Dubai in una app Con la app Dubai Tourism per iOS e Android anche il biz traveler può organizzare il suo tempo libero in città (www.visitdubai.com).
pono all’improvviso, semplicemente perché ancora non sono state completate. Sono tornata indietro verso la spiaggia e mi sono trovata
davanti a una palla infuocata. Era il sole nel deserto. In quel preciso momento ho realizzato che Dubai avrebbe potuto piacermi. Forse
c’era qualcosa oltre i palazzi patinati e lo sfarzo sfrontato. Un luogo antico, completamente trasformato, indubbiamente, ma con un passato
Una tenda araba e, sotto, The Archive, biblioteca pubblica all’interno del Safa Park. Nella pagina a fianco, interni del Dubai Mall.
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Mercato immobiliare Nella Top 20 delle città più dinamiche dal punto di vista immobiliare, Dubai occupa il tredicesimo posto. Londra è la numero 1 (JLL City Momentum Index 2015).
Destinazioni Dubai
FOTO ANDREA SACHS (WWW.SABRINA-ANDREA-SACHS.COM)
I numeri di Dubai Popolazione 2.356.000 Popolazione locale 15% Superficie 4.114 km2 Commercio estero 0,33 bilioni AED (*) Tasso di inflazione 0,45% (*) Arabian Emirates Dirham Fonte: Dubai Statistics Center (DSC)
Sotto, dune nel deserto che circonda Dubai.
che ancora vive sulle dune appena fuori dal centro urbano, lungo il Dubai Creek, il canale da cui si è sviluppato il nucleo originario della città, nei souk di Deira e a bordo dei dhow, le tipiche barche con le vele triangolari affollate di locali e lavoratori». È tornata a Dubai? «Sono tornata a Dubai e per sbaglio sono finita in un hotel vicino all’aeroporto. La mia jog è durata 10 minuti e la definirei una corsa a ostacoli. Strade e marciapiedi erano in evidente fase di progettazione, sembrava che dopo averne costruito un pezzo avessero deciso di cambiare direzione. Ho dirottato verso la palestra. Un collega, nato e cresciuto a Dubai fino a quando ha compiuto dieci anni, ha confermato la mia idea che la città è in continua trasformazione e rispetto a 20 anni fa, irriconoscibile. Dove prima c’era deserto, ora ci sono piscine che sembrano laghi. Dove sfilavano cammelli, ora sfrecciano Ferrari». Ha trovato il percorso giusto? «Due anni fa ho trovato la mia jogging route preferita, intorno alla Dubai Marina. Per quanto sia completamente artificiale e circondata da abitazioni, uffici e ristoranti, offre un piacevole percorso intorno a un canale scavalcato da ponti ed è utilizzato da molti jogger e ciclisti. Non avventuroso come la mia prima esperienza sulla spiaggia
FOTO ANDREA SACHS (WWW.SABRINA-ANDREA-SACHS.COM)
e al molo, ma più consono a una corsa senza intoppi (se non si considera il tratto che ho dovuto fare per arrivarci, praticamente attraverso le fondamenta di un grattacielo). Durante la mia ultima visita, ho corso all’ombra del Burj Khalifa, nei giardini che circondano questo edificio che vince più titoli di superlatività di ogni altro al mondo. Incute una certa soggezione, e ancora
Dubai in breve Come arrivare Con i voli diretti Emirates da Milano, Venezia, Bologna e Roma in circa 6 ore. Tutti i voli atterrano al Terminal 3, dedicato a Emirates, dell’Aeroporto internazionale di Dubai (DXB). I passeggeri di First e Business Class possono usufruire di un servizio gratuito di auto privata con chaffeur (www.emirates.com). Il Terminal 3 è collegato direttamente alla fermata della metropolitana. Con le altre compagnie come Turkish Airlines, Qatar Airways e Alitalia, è necessario uno scalo. Qatar Airways (www.quatarairways.com) collega l’Italia con Dubai via Doha e atterra anche al Dubai Al Maktoum International al World Trade Center (DWC). Inaugurato cinque anni fa, svolge principalmente attività cargo con un terminal per i passeggeri attivo dalla fine del 2013.
Dove dormire Le grandi catene internazionali come Hilton, InterContinental e Starwood sono presenti nell’Emirato, affiancate da catene locali come Emaar Hotels and Resorts, che possiede l’Armani Hotel Dubai (dubai.armanihotels.com), i Vida Hotels (www.vida-hotels.com) e gli Address Hotels (www.theaddress.com). I più rinomati alberghi nazionali appartengono al Jumeirah Group, proprietario del Burj Al Arab, l’unico hotel a sette stelle del mondo, e delle Emirates Towers (www.jumeirah.com). Il JW Marriott Marquis è il più alto, un hotel di lusso adatto a chi viaggia per affari (www.marriott.com). I manager che restano in città settimane o mesi, possono alloggiare in appartamenti come Arjaan by Rotana Dubai Media City (www.rotana.com), Hilton Jumeirah Hotel Residences (www.hiltonhotels.it) e Living World Trade Centre Residence, del gruppo Jumeirah.
In Internet www.visitdubai.com expo2020dubai.ae
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adesso non sono sicura se ne sono completamente intimorita o affascinata. Non riuscivo a correre guardando in avanti ma verso l’alto. C’è un film, City of Life, del regista arabo Ali F. Mostafa, che racconta Dubai con le sue contraddizioni, attraverso tre storie parallele. È una città dove non penso potrei vivere, ma che per motivi molto diversi mi affascina». ●
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IMA 2016:
al via i lavori della giuria La raccolta delle candidature al primo premio italiano dedicato al business travel si è conclusa il 31 ottobre. Adesso spetta alla giuria di IMA, composta da 13 travel manager esperti appartenenti a grandi aziende e multinazionali, giudicare i questionari e decidere la short list dei finalisti l 31 ottobre la Segreteria organizzativa di Newsteca ha chiuso la raccolta delle candidature a IMA, Italian Mission Awards 2016, il premio italiano dedicato al business travel. Moltissimi operatori del settore turistico, ma anche travel manager, hanno colto l’op-
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Gli sponsor di IMA 2016
American Express Services Europe Limited American Express, leader mondiale nelle carte di credito per volumi d’acquisto, è una società globale diversificata che opera nei servizi finanziari e di viaggio, attraverso una rete in grado di gestire milioni di transazioni commerciali ogni giorno nel mondo. Fondata nel 1850 a New York, American Express ha da sempre svolto la propria attività abbracciando innovazione e tradizione e seguendo i valori sulla base dei quali ha, più di recente, definito la “Blue Box Value”, la cultura aziendale che consente di fornire alla clientela un servizio ai massimi livelli di eccellenza: commitment, qualità, integrità, lavoro di squadra, rispetto, senso civico, voglia di affermarsi e responsabilità individuale. American Express è presente in Italia fin dai primi del ’900: le prime carte di credito personali sono state lanciate nel 1971, mentre quelle corporate, dedicate alle aziende, nel 1979.
portunità di mettere in luce la propria competenza e l’eccellenza dei servizi offerti nel settore dei viaggi d’affari. Adesso la parola passa alla Giuria di IMA, composta da 13 travel manager esperti, appartenenti a importanti aziende italiane e multinazionali. Spetterà a loro il compito di valutare Gli sponsor di IMA 2016
i questionari di candidatura e stilare una short list di finalisti per le 27 categorie in concorso. La short list sarà divulgata entro il 15 dicembre 2015, mentre i vincitori saranno premiati durante un’esclusiva Serata di Gala il 14 marzo 2016, presso l’hotel Principe di Savoia di Milano. ●
a cura della redazione
I prossimi step di IMA 2016
Gli sponsor di IMA 2016
Cisalpina Tours
Hotel Principe di Savoia
È partecipata al 100% dal gruppo MSC, secondo player a livello mondiale nel mercato dei trasporti marittimi e terzo nel settore crocieristico, presente in 150 Paesi con oltre 50.000 dipendenti. L’acquisizione di MSC ha avviato una nuova fase di crescita e rinnovamento del gruppo con l’obiettivo di sviluppare innovative soluzioni nel business travel management. Cisalpina Tours ha scelto la filosofia «Think Globally, Act Locally» che, attraverso la partnership con Radius Travel – di cui è anche socio fondatore – e alle sinergie del gruppo MSC, le consente di servire aziende multinazionali e società globali di ogni dimensione e complessità con i più alti livelli di eccellenza. In oltre 40 anni di attività, Cisalpina Tours si è distinta sul mercato per la sua organizzazione snella, efficiente, innovativa e flessibile, capace di modellare il proprio agire sulle esigenze del committente, individuando le soluzioni migliori e puntando sulla qualità.
Affacciato sulla centralissima Piazza della Repubblica, l’Hotel Principe di Savoia è fin da gli anni ’20 il simbolo dell’ospitalità di lusso a Milano. Offre 257 camere e 44 suite, tutte con bagni in marmo, accessori esclusivi, televisori LCD interattivi, connessione Wi-Fi. Per pranzi e cene di lavoro è disponibile il Ristorante Acanto, la cui veranda si affaccia su un giardino con vista su una fontana del XVIII secolo. Il Salotto lobby lounge è un avvolgente luogo di incontro arredato da artigiani d’eccellenza, mentre il Principe Bar, progettato dall’architetto Thierry Despont, esibisce citazioni di design italiano degli anni ’60 e ’70. All’ultimo piano si trova il Club 10 Fitness & Beauty Center, con piscina riscaldata, palestra, Jacuzzi, sauna, bagno turco. Per i meeting, infine, sono disponibili 11 sale combinabili su richiesta e in grado di ospitare fino a 1000 ospiti. Il Principe di Savoia fa parte di Dorchester Collection, portafoglio alberghiero che include i migliori hotel di lusso in Europa e Usa.
15 dicembre 2015: presentazione della short list dei finalisti per tutte le categorie del premio. 14 marzo 2016: durante una prestigiosa serata di gala saranno svelati, e festeggiati, i vincitori.
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A Firenze Presso il Museo Archeologico Nazionale, da vedere la mostra “Il mondo che c’era”, dedicata alle antiche civiltà meso-americane e sudamericane. Fino al 6 marzo 2016. Info: www.archeotoscana.beniculturali.it
News Dal mondo
FIRENZE Grandi maestri a confronto È arduo pronunciare un giudizio di fronte alla mostra “I grandi maestri dell’arte contemporanea a confronto con Michelangelo”, in programma alla Galleria dell’Accademia. L’esposizione si propone infatti di comparare i grandi nomi dell’arte del passato (tra gli altri Michelangelo, Giotto, Paolo Uccello) con gli artisti più noti del mondo contemporaneo (ad esempio Maurizio Cattelan, Jeff Koons, Marina Abramovi´c).
Il contrasto non potrebbe essere maggiore: da un lato l’arte contemporanea come mercato, riproducibilità infinita, marketing, novità a sensazione, e dall’altro l’arte del passato come messaggio di contenuti estetici, simbolici e ideologici, ricerca di verità, lotta per la libertà contro il potere, provocazione simbolica. Ogni confronto è naturalmente possibile, ma ci si domanda se la costruzione di un significato dell’arte come continuo presente e soprattutto come immensa macchina divoratrice del suo
passato storico abbia un senso per un’umanità che comunque è sempre in cammino alla ricerca di un qualcosa che possa dare senso alla vita. Fino all’8 gennaio 2017. Orari: dalle 8.15 alle 18.50 (chiuso il lunedì). Info: http://uffizi.firenze.it TRIESTE Ippolito Caffi Apprezzato in vita, dimenticato poco dopo la sua morte e riscoperto un secolo dopo, il veneto Ippolito Caffi (1809-1866) seppe rinnovare la rappresentazione del
PAVIA Una grande battaglia Sono molte le battaglie rinascimentali che in un modo o nell’altro hanno condizionato la storia d’Italia. Una di queste fu senz’altro quella di Pavia, avvenuta nel 1525 tra Francesi e Spagnoli. Quest’ultimi, allora membri del Sacro Romano Impero guidato da Carlo V, vinsero grazie alla superiorità militare dei lanzichenecchi tedeschi e del tercio spagnolo, una formazione di battaglia a quadrato composta da archibugieri e picchieri, che annientarono la cavalleria pesante e nobiliare francese. Iniziò allora l’egemonia seicentesca sulla penisola italiana, ben raccontata dalle splendide pagine dei Promessi Sposi del Manzoni. La mostra “1525-2015. Pavia, la Battaglia, il Futuro. Niente fu come prima”, in programma nel bel castello visconteo di Pavia, espone in un’ala appena restaurata il grande e noto arazzo fiammingo, abitualmente conservato nel museo di Capodimonte, che rappresenta la battaglia. Accanto gli altri sei pezzi della serie, riprodotti però mediaticamente, per una maggior comprensione del tema. Introduce il percorso un apparato scenico che con suoni, colori e luci offre in alta definizione l’arazzo; in touch screen le fasi della battaglia, i protagonisti e i documenti dell’epoca. Completano il tutto interventi in video di Dario Fo e Mino Milani, autore pavese di romanzi storici non conosciuto come meriterebbe. Fino al 15 novembre. Orari: dalle 10 alle 18 (chiuso il lunedì). Info: www.labattagliadipavia.it
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paesaggio settecentesco. Fu anche un patriota attivo nel Risorgimento e morì nella battaglia navale di Lissa durante la Terza Guerra d’Indipendenza. Partendo da una fase giovanile neoclassica e da un’indubbia influenza della scuola paesaggistica veneta del Settecento – abbastanza evidente la grande ombra di Canaletto –, innovò notevolmente nei colori e nella luce la visione prospettica. Notevoli e famosi i numerosi dipinti di Roma e di Venezia. La mostra triestina “Ippolito Caffi. Dipinti di viaggi tra Italia e Oriente”, in programma nel Castello di
Miramare, si concentra piuttosto sui dipinti a soggetto orientale, pensati e realizzati in seguito ai numerosi viaggi in Oriente. A differenza delle opere italiane, atte a disegnare una realtà nota, che non aveva nulla di nuovo da offrire e che nel neoclassicismo aveva esaurito ogni velleità di rinnovamento, qui è possibile cogliere uno sguardo curioso su mondi sconosciuti, esotici, forse lontani e incomprensibili, ma degni di osservazione. Fino all’8 dicembre. Orari: dalle 9 alle 19. Info: www.castellomiramare.org
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A Brescia News È stata aperta al pubblico un’area di circa 4200 mq del parco monumentale d’epoca romana. Una superficie Dal mondo archeologica che include un santuario d’epoca repubblicana, il Capitolium e un teatro. In abbinamento un’interessante mostra nelle sale del Museo di Santa Giulia (fino al 17 gennaio). Web: www.brixia.bresciamusei.com.
Viaggi di carta La guerra dei nostri nonni La Grande Guerra è stata sicuramente l’evento centrale della storia del XIX secolo: senza di essa non sarebbero sorti nuovi Stati, imperi non sarebbero scomparsi, i fascismi non sarebbero mai sorti e milioni di lutti non avrebbero toccato un così grande numero di famiglie. Amplissima è la bibliografia ad essa dedicata che tocca i temi più importanti, dalle vicende belliche alla gestione economica, dalle premesse politiche alla memorialistica dei grandi protagonisti. Solo di recente – e certamente in concomitanza con il centesimo anniversario del suo inizio – sono comparsi saggi che lasciano parlare gli italiani comuni, i veri protagonisti della guerra. Si situa in questa direzione il lavoro di Aldo Cazzullo che, sottolineando il carattere generazionale degli eventi, cerca di creare una sorta di legame affettivo tra la forza morale dei nostri nonni e il momento particolare della situazione contemporanea: dopo Caporetto ci fu Vittorio Veneto, dopotutto. Impossibile fare delle similitudini. Rimangono però le testimonianze autentiche di fanti in trincea, di soldati finiti in manicomio e, donne al lavoro per la prima volta (crocerossine, operaie, portaordini, anche soldatesse in incognito). Aldo Cazzullo, La guerra dei nostri nonni. 1915-1918 Storie di uomini, donne, famiglie, Mondadori 2015, 17 euro Milano Secrets Su Milano le definizioni non si contano: capitale morale, cuore economico dell’Italia, città europea ecc. Nessuno, però, che non sia milanese sa che la vera Milano è un’aristocratica signora che mai e poi mai metterebbe facilmente in mostra le proprie piccole e grandi bellezze. Se i meravigliosi cortili dei palazzi nobiliari e le piccole chiesette semi-nascoste celano tesori sconosciuti, anche nella quotidianità più spicciola la città rivela le proprie affascinanti curiosità. Questo simpatico libro si propone di rivelare ai più le botteghe di tendenza, in alcuni casi nient’altro che vecchi negozi dal fascino intatto, inserite qua e là nel tessuto urbano: dal fioraio, alla cartoleria, al mercatino vintage. Da visitare anche il sito (www.milanosecrets.it). Sibilla Milani, Emanuela Roncari, Milano Secrets. Do you really think you know Milan very well?, Baldini & Castoldi 2015, 10 euro La ricreazione è finita Che l’istruzione sia un elemento determinante nella formazione dell’adolescente e nella sua preparazione al mondo del lavoro è cosa ovvia, così come è evidente lo stato di malessere in cui essa si trova. Di certo, la vecchia scuola e la vecchia università,
quella dei nostri nonni e dei nostri genitori, non soddisfano più le esigenze di una società sempre più complessa, dove il giovane, in verità, è costretto a muoversi da solo e a sviluppare capacità critiche e analitiche proprie. Questa è una delle risposte che i due autori rivolgono al lettore, tanto più se genitori: abbandonare il modello tradizionale d’educazione, di massa e nozionistico, e concentrarsi piuttosto sull’interrelazione tra il giovane e il mondo, naturalmente all’interno di un apprendimento di qualità. I numerosi dati inseriti nel testo, i colloqui con gli imprenditori, le interviste ai giovani “arrivati”, le statistiche economiche e sociologiche rivelano che c’è ancora bisogno – e quindi di spazio – per il cosiddetto merito. Roger Abravanel, Luca D’Agnese, La ricreazione è finita. Scegliere la scuola, trovare lavoro, Rizzoli 2015, 18 euro La globalizzazione intelligente Non c’è nei mass media attuali un termine così in uso e così criticato come quello della “globalizzazione”. In verità il termine è improprio, dal momento che sarebbe forse più corretto parlare di un nuovo capitalismo liberista di stampo anglo-americano – in sostanza quello voluto da Reagan e dalla Thatcher – con il quale le due Nazioni sono state in grado di rinnovare la propria leadership economica nel mondo, diventata ancora più assoluta con il crollo del sistema sovietico e l’adesione degli ex-Paesi comunisti al libero mercato. Pur senza entrare nelle premesse ideologiche e politiche, il nuovo ordine mondiale avrebbe permesso a un numero sempre maggiore di persone di aderire ai benefici di un commercio e di un lavoro non più vincolato dalla presenza dello Stato. Nulla di più vero. Ma di fatto lo Stato non è solo macchina burocratica, ma anche, dal punto di vista sociologico, l’organizzazione per eccellenza della modernità con la quale individui interagiscono, si proteggono, convivono secondo regole ben definite e, soprattutto, decidono del proprio futuro. Questa in sostanza la critica principale avanzata da Dani Rodrik, docente di economia politica ad Harvard, in un testo di storia, economia e politica, certamente non di facile lettura, ma in grado di porre il lettore dinanzi al tema per eccellenza dei nostri giorni. Il richiamo agli accordi di Bretton Woods (1944) che apriva sì a grandi linee la possibilità di una crescita aperta al liberismo e alla finanza, ma che contemporaneamente permetteva ai singoli Stati la regolamentazione, non è ovviamente una pura citazione, ma un’idea da riprendere e da sviluppare contro la finanziarizzazione selvaggia dei nostri giorni. Dani Rodrik, La globalizzazione intelligente, Laterza 2015, 25 euro 2015 ottobre |
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Camera con vista Armani Hotels & Resorts
Armani Hotel Milano
di Valentina Rosselli
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el centro del capoluogo lombardo, in un palazzo in stile razionalista progettato dall’architetto Griffini nel 1937, sorge l’Armani Hotel Milano (via Manzoni 31, tel. 02/88838888, email: milan@armanihotels.com, www.armanihotels.com), struttura realizzata dalla catena Armani Hotels & Resorts in collaborazione con Emaar Properties PJSC. Gli spazi sono stati improntati allo stile raffinato e sobrio del celebre stilista, con l’obiettivo di creare un ambiente armonioso, elegante e particolarmente attento alle esigenze degli ospiti. Le 95 stanze e suite offrono diverse soluzioni: dall’Armani Deluxe (ampiezza fino a 45 metri quadrati) alle suite Armani Signature e Armani Presidential, le cui dimensioni variano dai 170 ai 200 metri quadrati, articolate a doppia altezza e con una magnifica scala dal forte impatto architettonico. Il pavimento e le pareti, nelle sfumature naturali color crema-marrone,
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sono realizzati con una pietra dalla texture regolare, Silk Georgette, proveniente dall’Asia. Gli arredi, progettati appositamente per l’hotel, richiamano le atmosfere d’epoca del palazzo e sono completati da armadi che scompaiono nelle pareti, minibar e impianti hi-tech. Ogni stanza da bagno, idealmente strutturata per due, offre la riservatezza di una cabina doccia il cui vetro permette la vista soltanto dall’interno verso l’esterno. La ristorazione è affidata all’Armani/Ristorante, al settimo piano, che propone menù ispirati alla tradizione gastronomica italiana, oltre a un’enoteca e a una sala da pranzo privata, ideale per gli incontri d’af-
fari. Sul lato opposto, l’Armani/Lounge si affaccia sulla città con l’Armani/Bamboo Bar, un ambiente raffinato e di grande impatto visivo. L’ottavo piano, invece, è interamente dedicato al relax, grazie all’Armani/SPA, che si estende su 1000 metri quadrati e offre sei sale trattamento dedicate, una couple Suite, una palestra fitness e una piscina con temperatura regolabile. L’hotel, infine, pensa anche ai viaggiatori d’affari con l’Armani Business Centre, di 200 metri quadri: aperto 24 ore al giorno, ha una sala meeting privata, due saloni consiliari, una kitchenette per servire i pasti direttamente nelle sale e un’ampia dotazione di modernissime attrezzature audio e video. Da segnalare la presenza in albergo dei Lifestyle Manager, che forniscono ai clienti un’assistenza continua e discreta, rispondendo ad ogni bisogno o desiderio degli ospiti dal momento della prenotazione fino al check-out. ●
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Camera con vista Barceló
Barceló Aran Mantegna, Roma
di Andrea Barbieri Carones
uando nel 2012 Barceló sbarcò in Italia, la sfida era chiara e impegnativa: portare anche nel nostro Paese la professionalità e il know how già apprezzati in ciascuno dei 100 hotel della catena, distribuiti in 17 Paesi. Oggi, dopo tre anni, gli investimenti hanno condotto al successo di un marchio che ha sì l’impronta spagnola, ma che ha saputo adattarsi a ciascuno dei mercati in cui ha scelto di operare. Una sfida che è stata vinta anche
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grazie a strutture come il Barceló Aran Mantegna di Roma (via Mantegna 130, tel. 06/989521, email: aranmantegna@barcelo.com, www.barcelo.com), un 4 stelle ad alta vocazione congressuale e d’affari: circa l’80% dei clienti della struttura, infatti, sono businessmen o partecipanti a convegni, mentre il 20% sono ospiti leisure. La vocazione business è confermata anche dalla presenza di 18 ampie sale riunioni, tra cui una plenaria da 450 posti con luce naturale e collegamento wi-fi gratuito a Internet. Gratuito anche il parcheggio per chi decide di raggiungere l’hotel in auto e soggiornare in una delle 323 camere insonorizzate, climatizzate e collegate con il “mondo” grazie a una connessione veloce alla rete. Mirati sulle esigenze della clientela
d’affari anche i servizi: late checkin, sconto al ristorante e sconto alla famiglia del business traveller sull’estensione del soggiorno. Strategica anche la posizione: l’hotel è infatti molto vicino al quartiere Eur e ben collegato sia con il centro sia con la nuova fiera di Roma, oltre che con gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. A breve distanza si trova a fermata della metropolitana, che consente di raggiungere in pochi minuti la stazione Termini. L’hotel, inoltre, mette a disposizione degli ospiti navette a orari regolari per piazza Venezia (a pagamento). L’offertà di Barceló in Italia si compone anche dei “romani” Aran Park e Aran Blu e del Barceló Milan, hotel di design non lontano dalla fiera e dalla sede Expo del capoluogo lombardo. ●
Spedizione Posta Target - magazine
Registrazione Tribunale di milano n° 624 del 22/09/2000 Direttore Responsabile Arianna De Nittis collaboratori Andrea Barbieri Carones, Alberto De Antoni, Michele de Gennaro, Valentina Rosselli, Mauro Serena, Simona Silvestri Progetto grafico Arianna Pierri impaginazione Numeri e Statistiche Raffaella Valsecchi Stampa Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in italia Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)
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Tariffa abbonamento annuo: 35,00 euro Bonifico bancario per Banca Popolare di Sondrio, Agenzia n. 13 di milano c/c 000005445X70 - ciN X ABi 05696 cAB 01612 iBAN iT78X0569601612000005445X70 intestato a Newsteca Srl D.lgs 196/03 del 30 giugno 2003 (tutela della privacy): titolare del trattamento dei dati personali utilizzati per l’invio della rivista è Newsteca Srl. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del citato D.lgs. telefonando al n. 02/20241122 il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.lgs 196/03 (tel. 02/20241122 - fax 02/20241096).
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