Mission 7 2015

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ANNO XVI NUMERO 7 • NOV-dIc 2015

IMA 2016: NON MANCARE ALLA SERATA DELL’ANNO! A pag. 30

Distribuzione turistica

Ad alta quota

Parity-rate: una storia infinita

È l’era degli A350 Destinazioni

Madrid


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1 Sommario 7 2015_Layout 1 19/11/15 15.24 Pagina 1

Sommario Novembre / Dicembre

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ruBrICHE nEWs 08 16 22 32 40 46

Il mErCATo volI In pIllolE numErI E sTATIsTICHE HôTEllErIE DAl monDo sCHEDE sullE TECnologIE DA sTACCArE E ConsErvArE 47 CAmErA Con vIsTA

InFormAzIonE puBBlICITArIA 15 AIrplus InTErnATIonAl

A.I.D.A. Flex: la soluzione di pagamento delle spese aziendali

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02 DIsTrIBuzIonE TurIsTICA

Parity rate: una storia infinita

12 l’InTErvIsTA

Booking.com: avanti tutta sul bt

24 AD AlTA quoTA

È l’era degli A350

In copertina: il Bahai Temple di Delhi

28 FooD A BorDo 14 l’InTErvIsTA

Sia: nuove classi e nuovi aeromobili

Quando il caviale mette le ali

30 EvEnTI 20 Terminal

Napoli Capodichino, una crescita inarrestabile

IMA 2016: Non mancare alla serata dell’anno!

34 DEsTInAzIonI

La città che non dorme mai

42 DEsTInAzIonI

Praga, l’amata perduta

29 EDEnrED

FoCus on

Business traveller digitale? Arriva ExpendiaSmart® Drive

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Distribuzione turistica Parity-rate

Parity-rate:

una storia infinita La delicata relazione tra hotel e agenzie online si gioca oggi sul filo della paritĂ tariffaria: uno sguardo sulla vicenda, per capirci di piĂš e scoprire le opportunitĂ di risparmio per i travel manager 2

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Distribuzione turistica Parity-rate

trattuale di diretta derivazione dal diritto internazionale, dove essa assume la forma della clausola della nazione più favorita, o most favoured nation (Mfn), e prevede che il Paese contraente si impegni ad accordare ai prodotti/beni provenienti da uno Stato estero condizioni doganali e daziarie non meno favorevoli di quelle già stabilite negli accordi commerciali con altre nazioni terze. Allo stesso modo, la parità tariffaria in ambito alberghiero impone agli hotel di non praticare tariffe inferiori, a parità di prodotto-servizio, a quelle pubblicate sui portali delle agenzie online: una questione di correttezza e trasparenza dicono queste ultime; una limitazione della concorrenza, sostengono gli altri. Uno scontro inevitabile, insomma, che vede occuparsi della questione l’Antitrust, il Tar e persino il Parlamento, non solo italiano. Ma cosa sta accadendo esattamente? E soprattutto quali eventuali opportunità possono aprirsi per travel manager e responsabili acquisti sempre più spesso impegnati a trovare soluzioni di viaggio al di fuori dei tradizionali accordi corporate? Tutto inizia in Germania dove, nell’ormai lontano dicembre 2013, la locale agenzia Antitrust, il Bunde-

skartellamt, prende la decisione di vietare ad Hrs di richiedere la parità tariffaria nei contratti con gli hotel. Segue quindi un omologo avvertimento nei confronti di Booking.com a inizio aprile di quest’anno. A esso fa poi eco, poche settimane più tardi, una sentenza condivisa delle Autorità garanti della concorrenza di Italia, Francia e Svezia, coordinate dalla Commissione europea, a conclusione di un’istruttoria relativa alle società del gruppo Priceline (tra cui, in primis, proprio Booking.com): una decisione piuttosto controversa, ma attualmente in vigore, che prevede l’abolizione della parityavailability, ma non della parityrate (per i dettagli, si veda il box a a pagina 4). Da qui l’iniziativa successiva del Parlamento francese: con la cosiddetta legge Macron, in vigore dallo scorso 6 agosto, questi abolisce infatti in via definitiva dal suolo transalpino qualsivoglia applicazione della parità tariffaria. La norma viene ovviamente salutata con entusiasmo dalle associazioni di categoria degli albergatori italiani, che a quel punto, decidono di ricorrere al Tar contro la sentenza di aprile dell’Antitrust e contemporaneamente iniziano un’intensa attività di lobbying

di Massimiliano Sarti

Alessandro Nucara: «Se contattati direttamente, gli hotel italiani possono già offrire condizioni migliorative rispetto a quelle pubblicate sui grandi portali».

Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi

n amore controverso. Sembra davvero uno di quei drammoni d’antan il rapporto tra gli hotel e le agenzie online: le due parti si cercano, si parlano, spesso fanno volare gli stracci, ma nessuno, almeno al momento, può fare a meno l’una dell’altra. Certo, negli ultimi mesi, la parola è passata addirittura agli avvocati, ma la relazione pare davvero non potersi mai incrinare fino al punto di rottura. La principale ragione del contendere è oggi in particolare rappresentata dalla questione della parity-rate: una condizione con-

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Distribuzione turistica Parity-rate

Damiano De Crescenzo: «La telefonata diretta, è vero, può essere utile: ma chi perde veramente tempo per farla? Le Olta sono semplicemente più comode. E in ogni caso, la soluzione migliore rimane senz’altro la tariffa corporate».

Una decisione controversa Niente parity-availibility ma parity-rate ancora applicabile almeno nei confronti dei siti alberghieri proprietari. A seguito della decisione dell’Antitrust dello scorso aprile sul caso Priceline, gli alberghi possono oggi stabilire liberamente il numero e la tipologia di camere da porre in vendita sui vari canali online e sul proprio sito Internet, senza alcun obbligo di riconoscere condizioni preferenziali ai grandi portali, mentre, per quanto riguarda la parity-rate, gli hotel hanno sì la possibilità di pubblicare prezzi diversi su agenzie web differenti, ma devono proporre sulle Olta il medesimo prezzo pubblicato sul proprio sito. Gli alberghi possono però offrire sconti a chi li contatta tramite altri canali come le mail, il telefono o le agenzie viaggi. Il provvedimento non è comunque definitivo, ma ha una durata di cinque anni (a partire dallo scorso 1° luglio), durante i quali saranno monitorati con attenzione i suoi effetti sul mercato.

nei confronti del governo nazionale. Si giunge così all’ultima puntata della vicenda, andata in onda alla Camera agli inizi di ottobre: una sorta di legge Macron italiana, inserita con un emendamento dell’ultimo minuto nel disegno di legge sulla concorrenza, mira ad abolire la parity-rate anche nella Penisola. La norma, però, non è ancora operativa. Affinché entri in vigore bisogna infatti attendere almeno il passaggio in Senato. E la cosiddetta legge Damiano De Crescenzo, direttore generale del gruppo Planetaria Hotels.

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sulla concorrenza non ha una storia molto felice: introdotta nel 2009, quale misura obbligatoria che il Parlamento sarebbe stato tenuto a emanare ogni anno, essa infatti non ha mai finora visto la luce. Il governo si aspetta comunque che l’iter parlamentare termini entro la fine dell’anno. Fin qui giunge quindi la trama ufficiale della storia parityrate. Nel frattempo, però, la stessa Federalberghi lancia una campagna si-

gnificativamente chiamata «Fatti furbo» e invita i clienti a sfruttare le pieghe della sentenza Antitrust, per beneficiare di sconti e vantaggi: «Se contattati direttamente – racconta infatti il direttore generale dell’associazione albergatori, Alessandro Nucara – gli hotel italiani possono già offrire condizioni migliorative rispetto a quelle pubblicate sui grandi portali. E l’iniziativa sta effettivamente riscontrando un discreto successo: in fondo, una semplice mail o una telefonata diretta può garantire piccoli sconti e upgrade sempre apprezzati, magari per un soggiorno in una camera più ampia. Certo, il problema è che fino a che sussisterà la parity-rate, tutte queste campagne dovranno per forza rinunciare a sfruttare la parte più dinamica del mercato, ossia il web». Per Nucara la questione è semplice: «Le Olta non sono il diavolo per noi. Quello che desideriamo è semplicemente trovare il giusto equilibrio. Non siamo affatto per bloccare l’evoluzione del mercato, ma per la costruzione di regole equanimi. Basti pensare che il gruppo Priceline dichiara oggi un fatturato annuo pari a 40 miliardi di euro. L’intero comparto ricettivo italiano arriva a stento a 20 miliardi. Considerando il numero di strutture presenti nel nostro Paese, ciò significa che, in media, le Olta di Priceline sono 68mila volte più grandi del singolo hotel nazionale con cui si confrontano». Un rapporto di forza non bilanciato, che inevitabilmente si traduce, dal punto di vista degli albergatori, in commissioni troppo elevate: «Non esistono statistiche ufficiali al riguardo: c’è chi dichiara ufficialmente di praticare una media del 16%, ma non si capisce esattamente tale percentuale a cosa si riferisca e se includa anche servizi come il noleggio automobili, che notoriamente pagano commissioni meno elevate. In ogni caso, anche ammettendo tale dato per buono, è un valore de-



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Distribuzione turistica Parity-rate

Flavio Ghiringhelli, managing director di HRS Italia.

E anche dal punto di vista dei travel manager, i vantaggi sarebbero minimi: «La telefonata diretta, è vero, può essere utile: ma chi perde veramente tempo per farla? Le Olta sono semplicemente più comode. E in ogni caso, la soluzione migliore rimane senz’altro la tariffa corporate». Tanto rumore per nulla, quindi? Non è detto. Anche perché non sarebbe certo la prima volta che il mercato si rivela capace di sorpren-

dere tutti. Basti pensare, come ricorda lo stesso De Crescenzo, a poco più di una decina di anni fa, quando le parti in tema di parità tariffaria erano letteralmente invertite: «A richiederla erano soprattutto le grandi compagnie alberghiere, preoccupate dalla concorrenza dei portali online, dove i clienti trovavano spesso prezzi inferiori a quelli ottenibili tramite i canali diretti». O tempora, o mores... ●

Il punto di vista delle Olta

Flavio Ghiringhelli: «Occorre considerare che, soprattutto per le aziende di grandi dimensioni, la parità tariffaria non è poi così centrale come per i clienti leisure: a fare la differenza sono tutti i servizi costruiti intorno alla fase di ricerca e prenotazione».

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stinato spesso a impennarsi per chi punta a garantire al proprio hotel le posizioni migliori nelle pagine di ricerca visualizzate dalle Olta». È proprio perciò dietro a tale percentuale commissariale che si nascondono le opportunità di un’eventuale abolizione della parity-rate o di un contatto diretto in hotel: «Tutti strumenti utili, per chi, in azienda, si occupa quotidianamente di far quadrare i conti», conclude Nucara. Meno ottimista sui possibili risvolti di una legge anti parity-rate appare invece un altro albergatore come il direttore generale del gruppo Planetaria Hotels, Damiano De Crescenzo: «La norma, per carità, sarebbe la benvenuta. Solo che, a mio parere, servirà più che altro a ridurre i contenziosi. Soprattutto quelli dovuti a piccole disattenzioni, per cui, nel mare magno della rete, a volte capita che gli hotel non si accorgano neppure di violare la parità tariffaria. Tra la realtà legale e quella reale, c’è però spesso una certa distanza». Il fatto è che le Olta hanno il coltello dalla parte del manico: «Le agenzie online sono libere di venderci o non venderci: nel momento in cui non dovessimo rispettare la parity-rate, ci sono mille modi per non veicolare il business sulle nostre strutture».

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«Se le dicessi che le Olta hanno inizialmente subito la parityrate?». Interpellato da Mission per conoscere il punto di vista delle agenzie online sulla questione, il managing director di Hrs Italia, Flavio Ghiringhelli, punta subito a relativizzare la questione: «La parità tariffaria è nata negli Usa per difendere le esigenze di trasparenza degli hotel di catena, nei confronti di alcune agenzie online particolarmente aggressive. Con l’eventuale introduzione di una norma ad hoc anche in Italia, si tornerebbe quindi all’anno zero. Ricadremmo cioè nella stessa situazione di scarsa trasparenza: i clienti non potranno essere sicuri di dove trovare la migliore tariffa e si creerà incertezza sul mercato». Un discorso, che però precisa Ghiringhelli, varrà soprattutto per il segmento b2c: «Perché nel b2b, dove noi siamo specializzati, nella realtà dei fatti la parity-rate non è mai esistita. Si è sempre negoziato a seconda delle esigenze della singola impresa e anche nel futuro si andrà sempre più in una direzione verso cui sarà l’azienda a fissare il prezzo». Non solo: «Occorre anche considerare che, soprattutto per le aziende di grandi dimensioni, la parità tariffaria non è poi così centrale come per i clienti leisure. A fare la differenza sono tutti i servizi costruiti intorno alla fase di ricerca e prenotazione: strumenti che possono garantire efficienza, ottimizzazione dei processi e trasparenza, nonché la soddisfazione del viaggiatore». Ghiringhelli sembra insomma delineare una sostanziale differenza tra i punti di vista sulla parity-rate delle compagnie di una certa dimensione e delle piccole e medie imprese: «Se da una parte il percorso di prenotazione di vacanze e trasferte delle Pmi è particolarmente sensibile alla leva prezzo, da un altro canto le esigenze delle grandi aziende sono più vaste: si va infatti dall’ottimizzazione dei portafogli fino alle procedure di pagamento integrate, passando anche per un’adeguata reportistica e un’efficace azione di business intelligence. Il tutto, come dicevo, senza dimenticare i costi di processo. Ed è ampiamente dimostrato come la gestione delle prenotazioni offline crei spesso dispersione, poca adesione alle travel policy, perdita di capacità negoziale e tempi di prenotazione più lunghi. Tutti elementi che fanno passare la questione parità tariffaria decisamente in secondo piano».


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News Mercato

In breve Prenotazioni sul web in UK Secondo Sita ben il 94% dei passeggeri britannici prenota la biglietteria aerea sul web. E non è tutto: a sottolineare la propensione per le tecnologie dei viaggiatori di Sua Maestà, il 70% ricorre al check in via mobile, con il computer o nei chioschi situati all’interno degli aeroporti. Dati questi che naturalmente sono influenzati dal grande traffico low cost che vi è in Gran Bretagna. Lo studio sottolinea come il 61% degli interpellati utilizzi anche alert e notifiche sul proprio volo, mentre il 52% è anche interessato a seguire il percorso del suo bagaglio.

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DA FRIGERIO VIAGGI CTMP, SOLUZIONE PER LA GESTIONE DELLE TRASFERTE Frigerio Viaggi ha presentato alle aziende e alla stampa, alla sede milanese di Assolombarda, CTMP Corporate Travel Management Portal, nuovo strumento end-toend per la gestione delle trasferte, dalla pianificazione e approvazione fino alla rendicontazione delle spese. «Abbiamo cominciato a lavorare a questo progetto nel 2011, dapprima utilizzando un sistema prodotto da terzi e successivamente sviluppando, con un importante investimento economico, una soluzione di nostra proprietà – ha spiegato durante l’incontro Simone Frigerio, direttore commerciale di Frigerio Viaggi (nella foto) –. Oggi siamo in grado di offrire un servizio per la gestione completa delle trasferte aziendali».

Due gli applicativi sviluppati in house dalla travel management company brianzola: FVTT (Frigerio Viaggi Travel Tool) e FVER (Frigerio Viaggi Expense Report): il primo consente la gestione automatizzata del ciclo approvativo, la selezione dei servizi di viaggio e l’invio di una richiesta a Frigerio Viaggi per il completamento della prenotazione. Il secondo, invece, semplifica le procedure interne di rendicontazione delle spese di trasferta e, aspetto fortemente innovativo, include un servizio on demand per la smaterializzazione dei giustificativi di spesa. Il

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dipendente, una volta rientrato dalla missione, ha infatti la possibilità di fotografare o scannerizzare i suoi scontrini e ricevute e di inserirli nell’applicativo con pochi, semplici click, mettendoli a disposizione dell’ufficio contabile per le opportune verifiche. Un vantaggio significativo sia per l’azienda, che in tal modo snellisce i processi e risparmia lo spazio fisico destinato all’archiviazione dei documenti cartacei, sia per l’ambiente. «Il servizio on demand di conservazione sostitutiva dei giustificativi di spesa e delle note spese è una novità per il mercato italiano» ha proseguito Simone Frigerio, che ha aggiunto: «La gestione delle spese indirette rappresenta ancora una sfida notevole per le aziende e siamo convinti che attraverso il controllo delle spese di viaggio sia possibile tagliare sensibilmente i costi aziendali. Per un governo completo, puntuale, costantemente presidiato delle trasferte». CTMP è accessibile con una qualsiasi connessione Internet in modalità S.a.a.S a totale gestione in outsourcing ed è facilmente integrabile con i tool già presenti in azienda. Il Gruppo Frigerio Viaggi conta attualmente oltre 50 agenzie di viaggi sul territorio italiano e opera con le divisioni Viaggi individuali e di gruppo, Vacanze, Business e Corporate Travel, Meeting, Incentive, Congressi ed Eventi, Comunicazione e Marketing.

EXPEDIA ACQUISISCE HOMEAWAY Expedia lancia il guanto di sfida a Airbnb: la società quotata al

Nasdaq, infatti, ha annunciato che acquisirà HomeAway Inc, colosso americano specializzato nella proposta online di case in affitto, per circa 3,9 miliardi di dollari, divisi tra liquidi e azioni. L’operazione è al momento in fase di approvazione da parte delle autorità competenti, ma se tutto andrà a buon fine (il verdetto è atteso nel primo trimestre del 2016) si tratterà della più importante acquisizione del Gruppo dopo quella di Orbitz per 1,3 miliardi, attualmente ancora in fase di finalizzazione, e di Travelocity per 280 milioni. La liaison tra le due società è in realtà di vecchia data, visto che già da due anni la Olta pubblica sul suo portale le inserzioni di HomeAway. Con l’acquisizione Expedia entrerà però nel vivo di un settore dai volumi decisamente appetibili e dalla crescita inarrestabile. In un’intervista recente, infatti, Dara Khosrowshahi, chief executive di Expedia, ha detto che HomeAway, che dopo l’acquisizione continuerà a operare in autonomia, «guadagnerà nel 2018 circa 350 milioni di dollari ante imposte, interessi e ammortamenti, contro i 119,3 milioni registrati nel 2014». HomeAway, tra l’altro, ha da poco ultimato l’acquisizione di Travelmob, startup online specializzata in case vacanze nella regione Asia – Pacifico, di cui deteneva una quota di minoranza dal 2013. Oggi quindi è in grado di proporre case in affitto in mercati chiave quali la Cina, il Giappone, l’India, l’Indonesia e la Corea attraverso l’apertura di ben 14 siti locali. Resta da vedere come reagiranno alla mossa di Expedia i competitor: primo fra tutti Airbnb, che opera anche sul mercato italiano dal 2012.



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News Mercato

In breve

Le stime previsionali di Uvet sull’andamento del Pil vengono rilasciate da Uvet con un anticipo compreso fra 30 e 45 giorni rispetto all’Istat.

In Europcar Europcar propone anche nella stagione invernale 20152016 il Winter Programme, con una flotta dotata di pneumatici invernali incrementata del 10%: dalle vetture economiche alle compact, dalle Station Wagon ai SUV. Tutti i veicoli utilizzati dal rent a car sono dotati, infatti, di veri pneumatici invernali – identificabili da un fiocco di neve e una montagna a tre cime o da cristalli di neve impressi sullo pneumatico – in grado di garantire una migliore aderenza al suolo anche in condizioni climatiche estreme. Il servizio è prenotabile attraverso tutti i canali di prenotazione Europcar ed è disponibile in 23 stazioni di noleggio Europcar del centro e del nord Italia.

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NUOVI TOOL DA CWT UVET TRAVEL INDEX: PIL AL +0,26% NEL TERZO TRIMESTRE Dall’Uvet Travel Index ci giunge il dato relativo alla crescita del Prodotto Interno Lordo (Pil) italiano nel terzo trimestre di quest’anno: più 0,26% rispetto ai valori dello scorso 30 giugno, mentre la crescita nei primi nove mesi dell’anno è dello 0,5%. Un moderato incremento che, se confermato anche nel quarto trimestre 2015, spingerà il Pil sopra il valore di 0,7% previsto lo scorso novembre 2014. Si tratta di un dato significativo perché l’Uvet Travel Index, elaborato dal Gruppo Uvet e da The European House – Ambrosetti confrontando una serie storica di dati dei viaggi d’affari e del Pil dal 2006 a oggi, stabilisce che il trend dei viaggi d’affari rispecchia al 94% l’andamento del prodotto interno lordo del Paese. «Più volte – conferma infatti Luca Patanè, presidente del gruppo Uvet – avevamo detto che c’è una correlazione tra andamento dei viaggi d’affari e Pil, ora abbiamo dato una veste scientifica a questa nostra intuizione. Osservando i trend del nostro indice le prospettive per i prossimi mesi sono positive, anche se non mancano segnali di preoccupazione legati alle tensioni geopolitiche con la Russia e in Medio Oriente, al rallentamento della Cina, delle economie asiatiche e di quelle emergenti, come Turchia e Brasile».

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Nel giro di pochi giorni Carlson Wagonlit Travel ha lanciato due soluzioni per la gestione delle trasferte: la prima è CWT AnalytIQS, tool di reportistica sviluppato in house e destinato entro la fine dell’anno, quando il lancio globale sarà completato, a essere utilizzato da oltre 5000 responsabili viaggi. Punto di forza della soluzione è la possibilità di accedere non solo ai tradizionali dati offerti dalle agenzie, ma anche a molte informazioni aggiuntive attinte da altre fonti, come note spese, carte di credito, dati sui fornitori e sui profili dei viaggiatori, biglietti non utilizzati e prenotazioni effettuate tramite altri canali. I dati vengono visualizzati in tempo reale sulla parte superiore dello schermo e sono aggiornati continuamente, mano a mano che le transazioni di viaggio sono aggiornate dal sistema. Il tool, inoltre, ha una copertura mondiale: cattura infatti automaticamente sia i biglietti emessi che quelli prenotati in tutto il mondo, con la possibilità di eseguire analisi specifiche per aree o singoli Paesi. Tra le altre funzionalità, la possibilità di compiere azioni di benchmarking, confrontando immediatamente le proprie prestazioni sui parametri chiave con quelle di altre imprese top performer e con la media dei clienti Cwt. Il sistema evidenzia poi proattivamente dove il cliente può apportare miglioramenti, raccomandando alcune azioni, e consente di ipotizzare degli

scenari What if per non farsi cogliere impreparati. Da segnalare anche la possibilità, in caso di emergenza, di localizzare in qualsiasi momento i viaggiatori aziendali, effettuando ricerche per Paese, compagnia aerea, ma anche singolo volo o albergo. Una community dedicata ai travel manager, infine, consente di condividere esperienze con i propri colleghi. Il tutto con un’interfaccia immediata e facile da usare. La seconda soluzione, invece, è stata sviluppata dalla divisione CWT Energy, Resources & Marine per la gestione dei viaggi commerciali e degli spostamenti logistici nel settore energetico: il progetto, realizzato in collaborazione con il fornitore di software per la logistica Ibs e adatto all’utilizzo da parte di aziende di ogni dimensione, consente l’agevole prenotazione di aerei charter, elicotteri, mezzi di trasporto via terra e soluzioni di pernottamento alternative. Il tool sarà disponibile a livello globale e si integrerà con la app CWT To Go.

TRIPADVISOR: LE PREFERENZE DEI BUSINESS TRAVELLER Da Tripdavisor una ricerca in esclusiva per noi di Mission, dove il maggior sito di recensioni di viaggi al mondo sottolinea come i viaggiatori d’affari vedano in modo diverso da chi viaggia per leisure soprattutto gli alberghi: «Le recensioni postate dai viaggiatori d’affari sugli alberghi sono più “severe” rispetto a quelle dei turisti globali, dimostrando che i primi hanno probabilmente una soglia di soddisfazione più elevata» commenta la senior Pr manager Italia Valentina Quattro. «Per quanto riguarda invece ristoranti


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News Mercato

e attrazioni, che fanno più parte dell’esperienza post lavoro, i punteggi delle recensioni sono più in linea con la media globale e, per le attrazioni, addirittura superiori. Questi dati dimostrano come TripAdvisor sia una piattaforma utile e utilizzata indistintamente da tutti i viaggiatori e come i comportamenti di un viaggiatore per turismo siano sempre più adottati anche dai viaggiatori d’affari». Andando nello specifico, la media delle recensioni dei viaggiatori d’affari per gli alloggi italiani arriva a 3,9 punti su 5, contro un punteggio medio in generale di 4,18 punti. Geograficamente la Val d’Aosta, il Trentino e l’Umbria sono le regioni italiane con i migliori hotel secondo i business traveller,

le stesse tre dei viaggiatori globali, ma con la Val d’Aosta a superare il Trentino per chi viaggia per lavoro. Tra le top ten per i viaggiatori d’affari vi sono anche la Calabria, al quinto posto in generale, e la Sardegna, all’ottavo, che prendono il posto di Campania, al sesto, e il Piemonte, al decimo, preferiti dai viaggiatori leisure. Interessante sottolineare che il trend di preferire sempre di più alloggi diversi da quelli alberghieri interessa certamente anche il segmento business, tanto che la media delle recensioni di questi viaggiatori per i B&B in Italia è di ben 4,21 punti, contro un 3,87 degli alberghi. A ricevere recensioni migliori sono le strutture con meno di 25 camere, «con più

charme e servizi molto personalizzati» sottolinea Quattro, oppure quelle con più di 251 camere, probabilmente appartenenti a catene o con servizi pensati per i viaggiatori d’affari con alti standard di qualità. Che raggiungono rispettivamente punteggi medi di 4,19 e 3,91. Le recensioni dei viaggiatori d’affari per i ristoranti hanno pressoché lo stesso punteggio di quelle dei viaggiatori globali, 3,98 contro 3,99 di media, mentre le attrazioni del Bel Paese raggiungono un ottimo punteggio per i business traveller, anche stranieri, ancor maggiore rispetto a quelli leisure: 4,45 su 5 contro il 4,40 che fa dell’Italia uno dei paesi turisticamente preferiti dai viaggiatori di tutto il mondo.

In breve In Ntv Dopo lo sbarco alla stazione Termini di Roma, Italo conquista anche la stazione Centrale di Milano, dove dal 13 dicembre inizierà a operare con i suoi treni made by Alstom. Quest’inverno a la frequenza dei collegamenti tra Milano e Roma salirà a 40 al giorno, uno ogni mezz’ora.

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CON NOI IL SUCCESSO È UN VIAGGIO, NON UNA META.


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L’intervista Andrea D’Amico

Booking.com: avanti tutta sul bt Con l’apertura di una piattaforma dedicata e l’ingresso di Matteo Ciccalè nel ruolo di opportunity manager business travel, il colosso olandese delle prenotazioni alberghiere online punta sul segmento dei viaggi d’affari. Ne parliamo con Andrea D’Amico, regional director per il nostro Paese di Alberto Vita

D’Amico: «Chi si occupa della gestione dei viaggi può creare un account gratuito e senza obblighi per accedere alle nostre offerte in ambito alberghiero ed extra alberghiero».

e un colosso del web come Booking.com si muove in maniera convinta sul segmento business travel anche in Italia vuol dire che intravede ampi margini di crescita. Noi di Mission ne abbiamo parlato con Andrea D’Amico, regional director per il nostro Paese del colosso olandese controllato dalla statunitense Priceline, che ha sottolineato come «l’Italia sia

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per noi un mercato strategico da quando abbiamo aperto nel 2006 con il nostro primo ufficio. Ora ne abbiamo otto, con 230 persone che ci lavorano». Allo staff recentemente si è aggiunto Matteo Cicalè, con il ruolo, appunto, di opportunity manager business travel. Booking.com non si fa distrarre dal suo business. Continua a foca-

lizzarsi sulle prenotazioni alberghiere ma, dopo il leisure, ecco i viaggi d’affari. Perché? «In effetti per noi è un settore abbastanza nuovo, ma per le dinamiche. Perché già molti viaggiatori d’affari ci utilizzano. Nel passato avevamo già cercato di approcciare il segmento, ma ora lo facciamo in modo ben definito. L’entrata in squadra in Italia di Matteo Ciccalè è un forte


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L’intervista Andrea D’Amico

segnale, anche perché una figura come la sua non c’è in tutti i Paesi, anzi. Questa scelta sottolinea quanto Booking.com creda in questo mercato. L’ingresso di Matteo ha l’obiettivo di portare nuovo business proprio in un segmento ancora poco esplorato». Un segmento per specialisti. Ma, come succede spesso sul web, contate di prendere tutti coloro che, abituati a usarvi per turismo, lo faranno anche per business? Quali sono i vostri target e i vostri obiettivi? «Riteniamo che gli alti livelli di soddisfazione di chi ci usa, uniti alla facilità d’uso della nostra piattaforma, alle nostre tariffe e ai nostri servizi, siano un ottimo argomento per le aziende che hanno bisogno di un partner affidabile come noi sull’accomodation. Che non vuol dire solo alberghi, ma anche strutture extra alberghiere, in grande crescita sia nel leisure che nel business travel. Sappiamo che la maggior parte dei viaggiatori d’affari (il 65%, ndr) prenota i viaggi di lavoro in maniera autonoma e predilige le prenotazioni online. Noi puntiamo proprio su questo target, composto in gran parte da Pmi e professionisti, ma ci proponiamo anche a quelle aziende che hanno già contratti in essere con le travel management company per alcune località o dove magari l’agenzia partner non offre una buona disponibilità. L’obiettivo è ovviamente cavalcare questo segmento in crescita, che al momento vale per noi circa un quinto delle prenotazioni». Un segmento utile anche per i vostri partner, ovvero alberghi e b&b. «Sì, certamente. Chi viaggia per lavoro generalmente offre percentuali minori di cancellazioni, una maggior garanzia nei pagamenti, più entrate per servizi ancillari e, in molte località, consente di avere un ottimo mix di clientela tra giorni lavorativi e fine settimana. In tutto que-

L’offerta di Booking.com

sto noi possiamo aiutare gli hotel con tanti dati e tendenze, visto che abbiamo i profili di chi prenota online. Ad esempio vediamo che per il viaggiatore d’affari il w-ifi è ormai essenziale, così come la colazione inclusa nel prezzo, le tariffe flessibili e le camere silenziose. E notiamo anche che una delle “mode” del momento, ovvero il bleisure, sta prendendo sempre più piede». Offerta, anche extra alberghiera, tariffe e una piattaforma dedicata, Booking.com Business. Cos’altro proponete alle aziende per farvi scegliere? «Chi si occupa della gestione dei viaggi può creare un account gratuito e senza obblighi per accedere all’ampio ventaglio di offerte che proponiamo in ambito alberghiero ed extra alberghiero. Con la nostra piattaforma offriamo alle aziende

l’accesso a un’intera gamma di funzionalità e report avanzati. Anche i viaggiatori possono usufruire delle offerte speciali e degli extra gratuiti in determinate strutture. Ad oggi, però, non è possibile caricare tariffe corporate e neppure integrare i sistemi di gestione delle note spese, che potremmo sviluppare più avanti». Con la grande massa di traffico che avete perché non aggiungere altri servizi oltre la prenotazione di camere? «Perché a noi piace fare una cosa sola, ma bene. Altri business li curiamo con marchi diversi, che diventano poi anch’essi leader di mercato: è il caso, ad esempio, di Rentalcars per l’autonoleggio. Facciamo anche accordi con altre aziende, ma solo per iniziative strategiche». ●

Booking.com vanta dati impressionanti sulla sua offerta globale: sulla sua piattaforma sono infatti presenti oltre 800mila tra hotel e strutture extra alberghiere, di cui oltre 370mila case vacanze in più di 84mila destinazioni. L’Italia è la numero uno come offerta, con 90mila strutture alberghiere e 70mila extralberghiere sulle 90mila ufficiali. Il sito inoltre propone più di 59 milioni di recensioni, assolutamente reali perché scritte dagli ospiti dopo il soggiorno.

L’ITALIA È UN MERCATO STRATEGICO PER BOOKING.COM DALL’APERTURA DELLA PRIMA SEDE, NEL 2006. OGGI GLI UFFICI SONO OTTO, PER UN TOTALE DI 230 ADDETTI. 2015 novembre-dicembre |

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L’intervista Jerry Seah

Sia: nuove classi e nuovi aeromobili Jerry Seah, direttore generale di Singapore Airlines, ci racconta le novità della compagnia asiatica in termini di rotte e di servizi. A cominciare dalla nuova Premium economy plus, che garantirà maggiore confort in cabina e a breve sarà disponibile anche sui collegamenti in partenza da Zurigo, Francoforte e Londra

di Alberto Vita

Jerry Seah, direttore generale di Singapore Airlines

bbiamo incontrato il direttore generale di Singapore Airlines in Italia Jerry Seah in un ambiente raffinato, durante un pranzo a base di caviale e champagne Dom Pérignon Grande Cuvée, prodotti che il vettore asiatico offre ai suoi passeggeri di first class. Prodotti di alto livello e servizi che Sia propone anche sulle altre classi, anche per la premium economy plus in arrivo (malgrado in un primo momento non in Italia), con in più la consueta cortesia orientale.

A

Singapore Airlines ha sempre puntato molto sul comfort di bordo, sui servizi, su un infotainment di ultima generazione e su un catering molto curato. Quanto sono importanti per voi le classi premium? «Ovviamente ci interessano molto. E oggi, grazie alla ripresa, sono sempre più occupate. Noi lavoriamo sia con le travel management company che direttamente con alcune aziende, tra cui spiccano alcuni nomi della moda che da Singapore vanno poi in tutto il Sud Est asiatico e la Cina. Un settore, quello del fashion, che curiamo anche con tariffe corporate speciali. Ma, naturalmente, puntiamo molto anche sulla classe economica, alla 14

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quale, da agosto, abbiamo iniziato ad affiancare una Premium economy plus da Singapore a Sydney. Successivamente sarà disponibile anche sui voli dal nostro hub verso destinazioni quali Pechino, Delhi, Hong Kong, Mumbai, New York, Shanghai, Tokyo, e le europee Zurigo, Francoforte e Londra. Questa nuova classe verrà introdotta progressivamente su 19 Airbus A380, 19 Boeing 777-30ER e i primi 20 Airbus A350 in arrivo in flotta (su 63 ordinati, ndr). La poltrona avrà una larghezza compresa tra i 47 e i 49,5 centimetri circa, a seconda dell’aeromobile, e consentirà una postura reclinata di 20 centimetri, oltre a disporre di un monitor full HD da 34 cm circa». Nuove classi e nuovi aeromobili. Quali sono le altre novità per il 2016 di Singapore Airlines? «L’arrivo in flotta a gennaio del nostro primo A350-900 è per noi una grande novità: lo metteremo al servizio della rotta Singapore-Amsterdam, dopo un paio di mesi di voli di addestramento degli equipaggi su Jakarta e Kuala Lumpur. Destinazione servita con l’A350 a cui si affiancheranno diverse altre mete, tra le quali anche il ripristino dei voli tra Singapore e gli Stati Uniti, a Los Angeles e New York, quando entrerà in flotta nel 2018 la versione extended range 900ULR, in grado di coprire fino a 8.700 miglia nautiche. Intanto abbiamo inaugurato la

nuova tratta Singapore - Cairns con la nostra sussidiaria SilkAir. L’Australia, tra l’altro, è una delle destinazioni più gettonate dai viaggiatori italiani». Dove vanno quindi i viaggiatori italiani che volano con voi? E qual è il vostro network italiano? «Come dicevo volano soprattutto su Australia e Sud Est asiatico (Bali, Phuket e Koh Samui), ma anche su località business come le città cinesi e la stessa Singapore. Dall’Italia offriamo cinque voli settimanali da Milano Malpensa e due da Roma Fiumicino, che salgono a tre durante l’estate, che operiamo con B777-300. Ma dall’Europa voliamo su Singapore anche da Copenaghen, Mosca, Manchester, Londra, Amsterdam, Francoforte, Parigi, Zurigo, Monaco, Barcellona e Istanbul». Parlando ancora di Italia, che fine ha fatto il volo su New York in quinta libertà da Malpensa, per il quale avevate chiesto voi per primi i diritti di traffico? «Al momento è ancora in attesa. Ci stiamo concentrando sui voli diretti sul nostro hub di Singapore, il Changi, scalo anch’esso con servizi di altissimo livello». E non poteva essere altrimenti parlando di Singapore Airlines, la compagnia a cinque stelle al secondo posto al mondo tra i migliori vettori secondo Skytrax. ●


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AirPlus International

A.I.D.A. Flex: la soluzione di pagamento delle spese aziendali AirPlus aiuta le imprese a migliorare la gestione del capitale circolante L’attuale contesto economico ha spinto le aziende ad attuare un’attenta gestione della fornitura degli acquisti ottimizzandone l’impatto economico. Il controllo sui costi di gestione e la capacità di generare liquidità è diventata per molte aziende una priorità: studi effettuati dimostrano che riducendo i costi diretti del 2% è possibile generare un aumento di utile del 24%, mentre una riduzione del 5% dei soli costi indiretti genera un aumento di utile del 15%. In questo scenario, AirPlus International, società specializzata nella fornitura di soluzioni di pagamento e analisi delle spese di viaggio, ha deciso di affiancare le società con A.I.D.A. Flex, la piattaforma online gratuita di pagamento delle spese aziendali. A.I.D.A. Flex supporta le aziende nel processo di gestione dei flussi di cassa, aiutandole ad analizzarli, a ottimizzare il capitale circolante e a massimizzare il rendimento della liquidità. Grazie ad A.I.D.A. Flex le aziende possono pagare i fornitori puntualmente, non modificando in alcun modo le tempistiche di saldo delle fatture pattuite ma beneficiando nel contempo fino a 58 giorni di valuta in più rispetto alle modalità di pagamento con addebito in conto corrente o bonifico*. A.I.D.A. Flex, infatti, provvede al pagamento di tutte le fatture nei tempi stabiliti con i fornitori, addebitando all’azienda il costo sostenuto solo al termine del ciclo di rendicontazione. Ne consegue per le aziende un vantaggio sul DPO aziendale (Days Payable Outstanding), la possibilità di liberare liquidità da utilizzare per altri progetti e iniziative, di disporre di un ciclo di rendicontazione personalizzabile, ottimizzando il capitale circolante e migliorando le

previsioni di cash flow, grazie anche all’elevata accuratezza e qualità dei dati che vengono prodotti. L’implementazione di un sistema come A.I.D.A. Flex migliora la trasparenza del processo di gestione degli acquisti e permette di mantenere un controllo centralizzato delle spese aziendali quali telefonia, utenze, buoni pasto, corsi di formazione, corrieri e molto altro. Generata dal sistema di pagamento centralizzato AirPlus Company Account, A.I.D.A. Flex crea automaticamente carte di credito virtuali MasterCard che possono essere utilizzate per gestire le transazioni di acquisto. Ogni carta di credito virtuale generata è personalizzata per essere usata con i fornitori che l’azienda sceglie di attivare, rendendo così facile l’attribuzione delle spese a specifici centri di costo. È possibile, inoltre, definire per ogni numero di carta di credito la data di scadenza, il limite di credito e la valuta. Ma non è tutto. Con A.I.D.A. Flex le aziende riescono a snellire le procedure di approvvigionamento e velocizzare le operazioni grazie a un unico estratto conto personalizzato in cui sono riassunti con precisione tutti i movimenti e gli importi. Diventa così facile consultare online in qualsiasi momento i dati, esportarli o aggregarli in base alle specifiche necessità, rendendo il processo della gestione più semplice. A.I.D.A. Flex si rivela così uno strumento di pagamento completo e affidabile per il controllo dei costi di gestione, capace di generare risparmi, automatizzare le procedure e aiutare le aziende a migliorare ambiti strategici come la disponibilità dei flussi di cassa. Un’opportunità significativa per la creazione di valore per l’azienda.

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News Voli in pillole

NOTIZIE IN BREVE easyJet punta su Napoli Il low cost ha annunciato di aver ampliato l’investimento sulla sua base di Napoli. Qui, dalla fine di marzo, sarà infatti dislocato il quarto Airbus A319 che raggiungerà sette nuove destinazioni italiane ed europee: Amsterdam, Barcellona, Cagliari, Praga, Minorca e Vienna, oltre a Lione, che sarà raggiungibile già a partire dal 16 dicembre 2015. Nel primo anno delle operazioni della base easyJet ha registrato ben 2 milioni di passeggeri da e per Napoli. Nel primo anno dall’introduzione del nuovo aeromobile, conta di raggiungere quota 2,2 milioni di passeggeri, che si tradurranno in 220 posti di lavoro indiretti grazie all’aumento del flusso turistico.

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STAR ALLIANCE DECOLLA CON IL BUSINESS TRAVEL Un’alleanza votata al business travel, «perché noi puntiamo a costruire un network il più completo possibile, con tanti servizi, e quindi il nostro focus è il viaggiatore frequente che non si ferma al point to point» afferma durante una conferenza stampa milanese su Star Alliance Markus Ruediger, director media relations dell’alleanza. «Perciò non ci preoccupano i possibili voli low cost transatlantici e, neppure, siamo molto interessati a compagnie che non portano in dote bacini di clienti e network domestici collegati al suo hub» precisa Ruediger. Un commento quest’ultimo, riferito in maniera neppure tanto nascosta alle compagnie del Golfo: «Una si dice non interessata a entrare nelle alleanze, una seconda l’ha già fatto scegliendo Oneworld, una terza compra direttamente gli altri vettori. Anche se tutti continuano a fare accordi tattici sui vari mercati» dice il manager. E poi, parlando di Medio Oriente, Star ha già Turkish Airlines ed Egypt Air, «con la quale, insieme a Ethiopian e a Saa (e ai voli dall’Europa di Brussels, ndr) copriamo perfettamente l’Africa, il prossimo mercato di grande

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crescita nel trasporto aereo mondiale» sottolinea Ruediger. Star Alliance, che ad oggi conta 28 compagnie, è continuamente a caccia di opportunità, «anche nel mondo low cost, perché non vogliamo rinunciare a nessuna possibilità di connessione. Sempre che, ovviamente, riusciamo a integrare il ticketing» spiega Ruediger, che continua a ribadire l’importanza del network, soprattutto per i business traveller: «Molti viaggiatori d’affari comprano con noi il biglietto Round the world perché lo trovano conveniente e riescono a viaggiare in tutto il mondo facilmente grazie alla nostra rete. E, aggiungo, su questa tipologia di biglietto abbiamo un’ottima percentuale di acquisti in business e in first class. Tra l’altro, ora offriamo l’opportunità di fare il giro del mondo anche in premium economy». L’alleanza collabora con successo anche sul lato aeroporti: ad oggi ad esempio sono circa 1000 le lounge a disposizione dei clienti Star Alliance in tutto il mondo, tra cui cinque con il brand dell’alleanza: «Parigi, Nagoya, San Paolo, Buenos Aires e Los Angeles. E siamo in cerca di altre possibilità, dove, naturalmente, vi sia spazio, volino almeno 5 delle nostre compagnie e vi sia un volume minimo di passeggeri

che possano utilizzare le sale” argomenta Rudiger. Impressionanti sono i numeri dell’alleanza, che conta 28 compagnie per 4657 aeromobili, oltre 18.500 voli giornalieri verso 1.330 aeroporti in 192 Paesi. Con l’Italia che, malgrado non sia Paese da compagnia di bandiera, rimane molto importante nello scacchiere strategico dell’alleanza: «Contiamo 19 compagnie che collegano 29 mete internazionali in 21 stati, con gli ultimi due ingressi, Air India ed Air Asiana, molto importanti» afferma il portavoce Italia dell’alleanza, nonché sales executive di Austrian Airlines, Glauco Grossi. «Io sono il portavoce su un mercato dove abbiamo un comitato tra le compagnie e un sito, Staralliance.it, dove poter fare quotazioni per le agenzie, anche per il giro del mondo, avere informazioni per i pass, vedere le tariffe». Nella foto, Markus Ruediger e Glauco Grossi.

AIR ASTANA: L’UPGRADE È MESSO “ALL’ASTA” Air Astana, la compagnia di bandiera del Kazakistan, ha lanciato MyUpgrade, strumento online che permette ai passeggeri con un biglietto di economy di concorrere per un upgrade in business class prima della partenza del volo. Dopo aver acquistato il biglietto, i viaggiatori possono accedere alla propria prenotazione sul sito www.airastana.com e, attraverso la funzione “My Upgrade”, dichiarare il prezzo che sono disposti a pagare per un upgrade in business. Tra tutte le offerte pervenute entro 72 ore dalla partenza, il sistema, in base all’importo e alla disponibilità del volo, invierà via email 48 ore prima del decollo, a coloro che


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News Voli in pillole

NOTIZIE IN BREVE In Austrian Il vettore austriaco inaugura l’operativo invernale proponendo tre 3 nuove destinazioni turistiche di lungo raggio – Miami, Mauritius e Colombo in Sri Lanka – e il volo settimanale verso Marrakech, attivo da novembre. Fino al 27 marzo 2016 saranno offerti complessivamente 71 collegamenti settimanali con partenze da Milano Malpensa, Roma, Bologna e Venezia verso l’hub di Vienna. I passeggeri italiani potranno proseguire il proprio viaggio, usufruendo della rete globale di collegamenti Austrian Airlines costituita da 130 destinazioni nel mondo. Con l’orario invernale saranno 12 i collegamenti di lungo raggio verso Nord America e Asia, 4 verso il Medio Oriente e 5 verso l’Africa. La compagnia aerea, inoltre, proporrà 81 collegamenti nel vecchio Continente, di cui 37 nell’Est Europa. 18

hanno avuto successo, il nuovo biglietto di business class, addebitando l’importo pattuito sulla carta di credito fornita al momento dell’adesione. Nella sezione “frequently asked questions” del sito www.airastana.com è possibile trovare tutte le informazioni sull’iniziativa.

IN TAP PORTUGAL La compagnia aerea portoghese opererà fino al 26 marzo 2016 80 frequenze settimanali dagli aeroporti di Roma, Milano Malpensa, Bologna e Venezia verso gli hub di Lisbona (62) e Porto (18). Da Lisbona sarà poi possibile raggiungere una delle numerose destinazioni servite dal vettore oltre Atlantico. «Solo Tap offre 12 destinazioni dirette dall’Europa, tra cui 2 in Amazzonia (Manaus e Belém), e un network capillare sul Paese grazie agli accordi di codesharing con i vettori locali», ha dichiarato Araci Coimbra, general manager TAP Portugal in Italia e Grecia. La combinabilità tariffaria, anche in doppio open jaw, permette di arrivare su un aeroporto e di ripartire da un

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altro, sia in Italia che in Brasile, a prezzi interessanti.

OBIETTIVI AMBIZIOSI PER ALITALIA Nuovi collegamenti aerei verso l’America Latina, miglioramento del servizio passeggeri, trasformazione radicale delle lounge aeroportuali e servizio chauffeur, in stile Etihad, per i passeggeri di business. Con l’obiettivo di portare a termine il piano triennale che prevede il raggiungimento dell’utile a partire dal 2017. Questi gli ambiziosi progetti di Alitalia illustrati dal suo presidente, Luca Cordero di Montezemolo, durante una conferenza stampa svoltasi il 13 ottobre presso l’aeroporto di Fiumicino. Un’occasione per confermare anche che nulla cambierà in seguito alle dimissioni dell’ex ceo Silvano Cassano, avvenute a metà settembre. La trasformazione dell’ex compagnia aerea di bandiera passa dunque per un miglioramento radicale dei servizi, oltre che per nuove rotte e per nuove strategie che, per forza di cose, saranno perseguite

insieme al vettore partner Etihad e alle compagnie del gruppo: prima fra tutte airberlin, che giocherà un ruolo chiave nella Penisola. «Quello che cambierà sarà l’esperienza di volare Alitalia – ha spiegato l’ex numero uno Ferrari – iniziando dal rifacimento radicale di tutte le lounge aeroportuali in Italia, in prima battuta Milano e Roma, e dall’apertura a Fiumicino, entro fine 2016, di un terminal dedicato interamente alla compagnia. Punteremo su nuovi voli tra l’Italia del nord e la Germania e investiremo 170 milioni di euro per rinnovare completamente la nostra flotta, introducendo fin dall’orario estivo 2016 il wi-fi su tutti i voli a lungo raggio». A seguire, Montezemolo ha auspicato che l’Italia sappia dotarsi entro breve tempo di una politica di promozione turistica efficiente, che porti alla creazione di un tour operator globale destinato all’incoming e che sappia supportare anche il vettore riempiendone gli aerei. Sul piatto dei nuovi voli, infatti, nel corso del 2016 saranno inaugurate le rotte da Roma per Santiago del Cile e per Città del Messico, mentre da Milano partirà il volo per Atene e da Venezia quello per Düsseldorf. Nei progetti di Alitalia rimane la strategia di sviluppo del cargo a Malpensa, in modo da creare una compagnia aerea che generi profitti. «Il nostro obiettivo – ha aggiunto Montezemolo – è quello di arrivare all’utile nel 2017, cercando di migliorare il load factor che nel 2015 è a livelli quasi record, avendo toccato l’80,3%». «Intendiamo creare uno standard qualitativo unico nei servizi di terra e di bordo – gli fa eco James Hogan, ceo di Etihad –. Per questo motivo, 1800 assistenti di volo di Alitalia vengono formati presso il nostro


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News Voli in pillole

quartier generale di Abu Dhabi, mentre 41 piloti italiani sono già stati distaccati in Etihad. Per aumentare le vendite, infatti, occorre che Alitalia migliori la qualità. Quello che anche io sottolineo, infine, è che il nostro piano andrà avanti anche senza il ceo dimissionario. Il percorso di crescita di Etihad e di Alitalia passano necessariamente dalla riduzione dei costi e da nuove partnership, oltre che dal reperimento di risorse finanziarie fresche. Per questo, con il nostro partner aeronautico e altri sei partner finanziari, abbiamo raccolto fondi per circa 500 milioni, con i quali proseguiremo verso il rinnovamento e l’aumento della qualità, anche per contrastare la concorrenza di Lufthansa e delle low cost, oggi

molto forti sulle rotte dall’Italia del nord». Nei programmi immediati del vettore italiano c’è anche una rinnovata attenzione verso il mercato domestico e gli scambi commerciali tra la Germania e città come Milano, Torino e Bologna, che vedranno un forte aumento dei collegamenti. Più voli anche tra le città del nord e le isole maggiori. «La prima cosa che cambierà – rimarca Montezemolo – è l’esperienza a bordo e a terra. Un esempio? Abbiamo acquistato 30 nuovi bus aeroportuali, creeremo una task force dedicata ai transiti (soprattutto a Fiumicino), che aiuti i passeggeri a trasferirsi da un gate all’altro, e implementeremo un servizio di chauffeur per chi vola dall’Italia

ad Abu Dhabi in business o in prima classe».

LA CINA SFIDA BOEING E AIRBUS Il nuovo jet per il trasporto civile cinese C919 si presenta. Si tratta di un bimotore da 159 posti, in diretta concorrenza con la serie 737 della Boeing e l’A319-320 di Airbus. Secondo i dati tecnici rilasciati dalla casa costruttrice statale, il velivolo potrà viaggiare per 5.555 chilometri, anche se il suo primo test di volo nel 2016 potrebbe già slittare nel 2017, secondo quanto scrive il quotidiano China Daily. Il C919 è stato presentato all’aeroporto Pudong di Shanghai davanti a 4000 persone, tra istituzioni, media e manager del comparto.

NOTIZIE IN BREVE In Volotea Volotea ha inaugurato a Verona la sua terza base italiana, nonché ottava in Europa. Nello scalo saranno allocati due aeromobili, grazie ai quali sarà possibile decollare verso 13 destinazioni.


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Terminal Aeroporto internazionale di Napoli

Napoli Capodichino,

una crescita inarrestabile Lo scalo vesuviano prevede un incremento del traffico passeggeri fino a 7,7 milioni annui, contro gli attuali 5,9. Merito di un investimento di 128 milioni di euro nell’ottimizzazione delle infrastrutture aeroportuali, ma anche dell’inaugurazione di nuove rotte internazionali di Antonio del Piano

Capodichino in breve Passeggeri 2014 5,9 milioni Rotte nazionali 12 Rotte internazionali 50 Terminal 40.000 mq Gallerie commerciali 3 Parcheggi 7 Posti auto 2000

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n aeroporto che non finisce mai di crescere quello di Napoli Capodichino. Gestito da Gesac spa, società di proprietà del Gruppo F2i e amministrata da Armando Brunini, lo scalo vesuviano nei mesi scorsi ha ricevuto dall’Enac l’approvazione del master plan 2014-2023 che prevede un investimento di 128 milioni di euro. In programma interventi di ottimizzazione e adeguamento delle infrastrutture aeroportuali esistenti, come l’ulteriore riqualificazione e ampliamento del terminal aeropor-

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tuale, la ristrutturazione e l’ampliamento delle piazzole di sosta degli aeromobili, l’adeguamento delle vie di rullaggio e a altri investimenti in innovazione tecnologica finalizzati al miglioramento della qualità del servizio. Secondo i piani, lo scalo partenopeo dovrebbe registrare una crescita del traffico passeggeri dagli attuali 5,9 milioni annui fino a 7,7 milioni, ma già oggi Capodichino si colloca fra i principali aeroporti nazionali ed è il secondo scalo al Sud per traffico dopo Catania. Un risultato che rappresenta l’apice più

recente raggiunto a partire dalla privatizzazione avviata, per primi in Italia, all’inizio degli anni Novanta. Da allora Capodichino ha subito una profonda trasformazione, prima


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Terminal Aeroporto internazionale di Napoli

Europe - Associazione Europea degli Aeroporti).

per mano dell’inglese BAA che lo aveva rilevato, transitando poi per la spagnola Ferrovial ed ora per il Gruppo F2i. Lo scalo napoletano ha visto modificare profondamente la propria struttura e il suo layout ed oggi viaggia verso l’eccellenza grazie alla tecnologia, soprattutto sul piano della sicurezza. Potenziamento delle rotte Il network che si dirama da Napoli è composto da ben 62 destinazioni (50 internazionali e 12 nazionali). Sullo scalo operano numerose compagnie italiane e straniere che puntano su Napoli per il loro sviluppo. easyJet ha scelto Capodichino come base per il posizionamento dei suoi aeromobili, potenziando addirittura il numero di mezzi nell’aeroporto dopo l’abbandono di Fiumicino e aggiungendo 7 nuove rotte per il 2016: saranno così 35 i collegamenti della compagnia possibili da e per Napoli. Meridiana, inoltre, ha già annunciato che dalla prossima estate il collegamento con New York sarà quotidiano. L’ultimo anno ha visto il network di collegamenti allargarsi al Marocco e Israele e nuovi investimenti di Volotea, che porterà a 13 i suoi voli con il prossimo orario Summer. Grazie a questi movimenti, il traffico di linea internazionale – con 3 milioni e 24mila passeggeri – ha registrato un incremento del 22% rispetto al 2013. Ciò ha consentito che Napoli si posizionasse nella classifica del 2014 nella top 10, per tasso di crescita, degli aeroporti europei di categoria tra 5 e 15 milioni di passeggeri e nella top 5 degli aeroporti di categoria 5-10 milioni di passeggeri (Fonte Aci

Servizi per i business traveller Per i passeggeri, e soprattutto per i frequent flyer, sono stati pensati nuovi servizi dedicati e altri sono in arrivo. Il Terminal ha raggiunto un’estensione di quasi 40mila metri quadrati ed ospita oggi 56 banchi check-in, di cui uno per bagagli extra large, 19 gate di imbarco (di cui uno dedicato ai PRM) e 3 bridge, 5 nastri per la riconsegna dei bagagli e 3 nuovissime gallerie commerciali, oltre a sette parcheggi per un totale di quasi 7000 posti auto. Recentemente è stato inaugurato il nuovo sistema E-Gates, il dispositivo per il controllo di frontiera che, attraverso il varco automatizzato, consentirà di aumentare gli stan-

dard di sicurezza, riducendo i tempi di attesa al controllo passaporti. I quattro nuovi varchi per il controllo automatico di frontiera sono situati nell’area partenze extra Schengen al piano terra dopo i controlli di sicurezza ed entro la fine del 2015 verranno installati ulteriori quattro varchi per il controllo passaporti nell’area arrivi.

un programma misto status/punti, tecnologicamente all’avanguardia e snello nella sua struttura per offrire vantaggi rapidi e concreti, con l’obiettivo di migliorare la customer experience.

L’Aeroporto Internazionale di Napoli lancerà a breve un programma fedeltà, con durata triennale, rivolto ai frequent flyer e agli utenti abituali dei parcheggi. Per informazioni sullo scalo: www.aeroportodinapoli.it.

I clienti potranno accumulare punti in base alla propria spesa nei parcheggi e al numero di voli effettuati e acquisiranno uno status, cui saranno collegati determinati benefici, al raggiungimento di una determinata soglia di spesa nei parcheggi o al numero di voli da Napoli. Tre gli status previsti, un omaggio a ogni passaggio di status e svariati vantaggi per un’esperienza di viaggio più piacevole e rilassante: da sconti ai parcheggi a ingressi in sala vip, accesso alla corsia preferenziale ai controlli di sicurezza e pasti nelle aree ristoro. I vantaggi sono al momento circoscritti all’ambito aeroportuale, ma lo scalo non esclude partnership prestigiose con il territorio per offrire sempre più servizi ai passeggeri e promuovere le eccellenze locali. ●

Programma fedeltà L’Aeroporto Internazionale di Napoli lancerà a breve un programma fedeltà, con durata triennale, rivolto ai frequent flyer e agli utenti abituali dei parcheggi. I clienti potranno registrarsi dall’App o dal sito dell’aeroporto e ricevere una card virtuale che darà diritto a una serie di vantaggi secondo la status acquisito. Si tratta di 2015 novembre-dicembre |

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Ad alta quota Aeromobili

È l’era degli A350 I nuovi aeromobili di casa Airbus promettono maggiore efficienza nel volo e più confort di bordo. E convincono molte compagnie aeree, che li useranno per le proprie rotte internazionali di Alberto Vita

Ecco chi ha scelto l’A350 Oltre alle compagnie citate in questo articolo, le altre compagnie aeree clienti dell’A350 sono ad oggi Aer Lingus, Aeroflot, Air Asia X, Air Caraibes, Air China, Air France-Klm, Air Lease, Alafco, Asiana, Awa, China Airlines, Cit, Ethiopian Airlines, Etihad Airways, Garuda, Hawaiian Airlines, Hong Kong Airlines, Iag, ILFC, Japan Airlines, Kuwait Airways, Lufthansa, Sas, Srilankan, Synergy Aerospace, Tap, Thai, United, Us Airways, e Yemenia.

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ei giorni in cui è stato presentato il primo jet civile cinese, il C919, che, però, dovrà ancora aspettare almeno un paio di anni prima di prendere il volo, la nuova creatura di casa Airbus per le rotte long haul, l’A350, sta velocemente conquistando i cieli di mezzo mondo. Dopo aver rotto il (quasi) monopolio di Boeing con l’A300 negli anni ’70 (il primo volo fu nel 1972) , Airbus ha “sorpassato” il colosso americano nei velivoli a grande capacità con l’A380 quando la società di Chicago stava dismettendo il B747, sino a quel momento l’aeromobile civile più grande del mondo. Ma poi si è trovata a inseguire la rivale statunitense, che aveva tirato fuori dal cilindro il B787 Dreamliner, aeromobile all’avanguardia costruito con materiali compositi per volare a lunghissimo raggio. La reazione però non

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si è fatta attendere e in pochi anni ecco solcare i cieli l’A350, aeromobile nato nel 2006 con un progetto partito dagli esistenti A330 e A340 ma che, anche per differenziarsi dal Dreamliner, è stato riprogettato con una fusoliera più larga, prendendo così il nome di XWB, ovvero eXtra Wide Body. Un miglioramento del progetto che è piaciuto a diverse compagnie aeree, visto che ad oggi Airbus ha incassato 783 ordini fermi da 40 clienti in tutto il mondo. E quattro A350 stanno già volando con il nuovo gioiello del costruttore europeo. Stiamo parlando del vettore di lancio della macchina, nella versione -900, ovvero Qatar Airways, a cui hanno fatto seguito Vietnam Airlines, compagnia di lancio per l’Asia, Finnair, per l’Europa, e Latam per l’America Latina. Il prossimo vettore a ricevere l’A350

sarà Singapore Airlines (cfr. intervista a pagina 14). La compagnia di lancio della versione -800 sarà infine la coreana Asiana e per la versione -1000 sarà la volta di Cathay Pacific. Sempre più performanti Una corsa ai nuovi aerei, quella dei vettori, che ha lo scopo di essere più efficienti, riducendo consumi ed emissioni, più perfomanti e, naturalmente, di offrire un miglior servizio di bordo, ma anche di volo. Ecco perché, ad esempio, Singapore Airlines, dopo aver ordinato 67 A350, ha cambiato sette di questi ordini nella versione -900ULR, ovvero Ultra Long Range, in grado di coprire fino a 8.700 miglia nautiche, e stare in volo circa 19 ore. Con l’arrivo in flotta di questa macchina, previsto per il 2018, il vettore asiatico ritornerà a volare sugli


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9 Airbus 350_Layout 1 19/11/15 15.30 Pagina 26

Ad alta quota Aeromobili

Una fusoliera extra Il nuovo A350 è stato riprogettato con una fusoliera più larga, prendendo così il nome di XWB, ovvero eXtra Wide Body.

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Stati Uniti dal suo hub di Singapore, a Los Angeles ma anche sulla costa Est, a New York, ripristinando così il volo più lungo del globo, già operativo dal 2001 al 2013 quando un A340-500 volava da Singapore a New York Newark. Una tratta rivelatasi però troppo costosa e troppo lunga, 18 ore e 50 minuti, che costrinse la compagnia a proporre una configurazione di volo solo con classi premium, amata quindi soprattutto dai businessmen che per fare la spola tra le due

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città erano disposti a sborsare migliaia di dollari. «I nostri clienti da tempo ci chiedevano di reintrodurre i voli non-stop tra Singapore e gli Usa e siamo lieti che Airbus ci abbia dato il prodotto giusto per offrire questo servizio in modo sostenibile a livello commerciale» afferma l’amministratore delegato di Singapore Airlines Goh

Choon Phong. Ma torniamo alle altre compagnie con in flotta l’A350, di cui al momento volano sei esemplari. Qatar Airways fa decollare l’aeromobile dal suo hub di Doha su Dubai, Francoforte e Singapore, Vietnam Airlines vi collega le sue due principali città, ovvero Hanoi e Ho Chi Minh City, mentre Finnair ha iniziato a volare con questo aeromobile da Helsinki per diverse città europee come training per piloti ed equipaggio, prima di aprire la rotta su Shanghai Pu Dong, per poi proseguire con i collegamenti su Pechino, Bangkok e Hong Kong e Singapore. Nuove rotte con l’A350 a cui, nei primi mesi dell’anno e sino all’inizio dell’orario estivo, si affiancheranno i collegamenti di Qatar Airways da Doha per Riyadh, Monaco, Philadelphia, New York JFK e Boston, con Latam che vola da San Paolo/Guarulhos a Manaus come tratta test, per poi aprire il San Paolo-Miami a partire da marzo e il San Paolo-Madrid da aprile. L’orario estivo vedrà anche Singapore Airlines debuttare con il suo primo A350 su Amsterdam. Infine, Vietnam Airlines collegherà da fine settembre e fino alla fine dell’anno Hanoi e Ho Chi Minh City con Parigi e Francoforte e Hanoi con Seoul Incheon. ●


Nasce il Nuovo MISSIONLINE

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Food a bordo Calvisius

Quando il caviale mette le ali Uno dei principali produttori di caviale al mondo non parla russo, ma... bresciano. Si tratta dell’azienda italiana Agroittica, fornitore con il marchio Calvisius delle prime classi di numerose compagnie aeree internazionali. Tra le altre Lufthansa, Cathay Pacific e Singapore Airlines di Alberto Vita

170 tonnellate La quantità di caviale smerciato ogni anno nel mondo

Confezioni del caviale Calvisius e una fase di lavorazione delle pregiate uova di storione

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l fornitore di caviale delle prime classi per le migliori compagnie aeree al mondo, e di altre realtà del travel di alto livello, parla... bresciano. Ebbene sì, il più grande produttore di caviale al mondo non è né russo, né iraniano, bensì italiano, di Calvisano, provincia di Brescia per la precisione. Il 15% circa di tutto il caviale venduto al mondo nasce proprio qui, grazie alle acque limpidissime della pianura Padana che scorre attorno a questa cittadina, che ebbe uno sviluppo della piscicoltura grazie anche alle calde acque della vicina acciaieria. Agroittica, questo il nome della società, deve ringraziare proprio il mondo dell’aviazione civile, e Lufthansa nello specifico, quando si lanciò nel 2004 nella distribuzione del “suo” caviale che vendette per il 70% (7 tonnellate su 10) proprio al vettore tedesco. Un business che si è subito allargato ad altri vettori, quali Cathay Pacific, Thai Airways, Dragonair, Korean Air, Malaysian Air, Ana e Singapore Airlines «con la quale abbiamo un contratto di collaborazione sin dal 2010 che abbiamo appena rinnovato fino al 2018, con volumi in aumento» spiega Lelio Mondella, direttore generale di Agroittica, nonché amministratore delegato della società con sede a New York Calvisius Usa. Che prosegue: «Inoltre abbiamo appena chiuso anche con Qantas e diamo il nostro prodotto anche a realtà del travel di eccellenza come SilverSea o a importanti

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hotel come il Four Seasons di New York». Quasi 40 anni di produzione Una storia, quella di Agroittica, che decolla con Lufthansa ma che risale al lontano 1977, quando le famiglie Ravagnan e Tolettini incontrarono quasi per caso il professor russo riparato negli Stati Uniti Serge Doroshov e introdussero nel loro allevamento, sino a quel momento di anguille, lo storione bianco. Nel ’98 ci fu la prima produzione di caviale, che ammontò a 300 chili, un anno decisivo quello perché coincise con la nascita del Cites (Convention for the international trade of endangered species) per salvaguardare lo storione colpito dall’inquinamento e dalla pesca selvaggia in Russia, Iran e Cina. Lo stesso Cites nel 2007 decretò lo stop della pesca allo storione selvaggio, decretando così il successo del caviale da storioni allevati, come quello di Calvisius. «Oggi

produciamo 25 delle 170 tonnellate che si smerciano ogni anno nel mondo» afferma Mondella «e da poco abbiamo anche lanciato un caviale tricolore, il Da Vinci, nonché una linea per la Grande distribuzione, il Cavalier». Che si vanno ad affiancare alle magiche uova nere del Sevruga, lo storione stellato, dell’Oscietra, declinato in tre qualità, del Beluga, dall’omonimo storione dai natali russi, del Tradition, anch’esso in tre qualità, dallo storione Bianco, e del Venise, da quello siberiano. «Infine» dice ancora Mondella «proponiamo anche una linea di prodotti ittici di alta qualità, dall’affumicato, come lo stesso storione o il salmone, a creazioni quale il lingotto di caviale o la crema di burro al caviale». Tutti prodotti scelti dall’enogastronomia di alto livello. Che sia questa nei cieli a 10mila piedi, in albergo business di una grande città o in un ristorante di casale in campagna. ●


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Informazione pubblicitaria

Edenred

Business traveller digitale? Arriva ExpendiaSmart® Drive La prima carta carburante user friendly, utilizzabile in tutte le stazioni di servizio L’ultima ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, presentata lo scorso ottobre, ha confermato che i business traveller di ultima generazione tendono a diventare sempre più “consumer”, a preferire strumenti digitali e ad auspicare una maggiore diffusione di APP capaci di favorire una gestione più dinamica e flessibile della missione d’affari. Ad anticipare questi trend ci ha pensato Edenred con ExpendiaSmart® Drive, l’innovativa carta carburante elettronica che permette di fare rifornimento in tutte le stazioni di servizio, garantisce alle aziende una maggiore compliance ed agli utilizzatori trasferte più comode, efficienti e mobile friendly. “Drive” è l’ultimo nato dei tre moduli che caratterizzano la soluzione ExpendiaSmart®, in aggiunta a “Expense” e “Travel”, rispettivamente dedicati alla gestione delle spese e dei viaggi di trasferta, ed è parte di un sistema “all in one” che, grazie all’App MyExpense®, consente l’intera gestione della nota spese dallo Smartphone. Sono proprio questo tipo di soluzioni a essere sempre più richieste dai Travel Manager, secondo quanto rilevato dall’ indagine del Politecnico, che indica come ben l’81% di questo panel di professionisti desideri disporre di un’App che

permetta loro di restare in contatto con il business traveller (81%) e che faciliti la gestione delle prenotazioni e di eventuali modifiche durante il viaggio (48%). Infine, l’indagine rivela che nelle aziende in cui sono stati adottati sistemi digitali per analizzare e rendicontare le spese dei viaggi d’affari è stato poi possibile implementare correzioni per risparmiare (56%), per rendere i report più chiari e veloci (46%), per eliminare gli anticipi di cassa o gli esborsi dei dipendenti in trasferta (43%). Anche da questo punto di vista, ExpendiaSmart® Drive si dimostra in linea con i nuovi bisogni del viaggiatore business: è infatti integrata con la piattaforma digitale Fleet & Fuel per la totale tracciabilità dei processi, l’ottimizzazione della gestione del parco auto e l’accesso a una reportistica completa ed organizzata. Il sistema consente, inoltre, di utilizzare un Drive Saving Simulator, disponibile sul sito www.dss.expendiasmart.it, con il quale il cliente è in grado di calcolare il risparmio concreto offerto da ExpendiaSmart® Drive.

Per informazioni: https://bitly.com/exsdrive

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Non mancare alla serata dell’anno! Sul sito www.italianmissionawards.it è possibile fin d’ora prenotare un posto o un tavolo per la Serata di Gala di IMA, in programma il 14 marzo 2016 presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano: un’occasione imperdibile per festeggiare i vincitori delle 26 categorie in gara e incontrare tutti gli attori della filiera a cura della redazione

La giuria di IMA 2016 Quest’anno 12 travel manager appartenenti a importanti aziende con sede in Italia hanno accettato di mettere la propria esperienza al servizio di IMA 2016, visionando i questionari di candidatura e decretando i vincitori. Per saperne di più, visita il sito di IMA alla sezione “Giuria 2016”.

In queste pagine, l’allestimento della serata di gala dello scorso anno presso l’Hotel Principe di Savoia e un momento dell’aperitivo.

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i è conclusa con successo la raccolta delle candidature alla terza edizione di IMA, Italian Mission Awards 2016, il premio italiano dedicato al business travel organizzato dalla nostra casa editrice: oltre 100 operatori del settore turistico e travel manager hanno scelto di mettersi in gioco, compilando sul sito Italianmissionawards.it il questionario di autocandidatura relativo a una dei 26 premi in gara. Ora la parola passa alla giuria, composta da 12 travel manager esperti, appartenenti a importanti aziende con sede in Italia: a loro spetterà il compito di stilare la short list dei finalisti per ciascuna categoria, che sarà pubblicata a metà dicembre, e di decretare i vincitori che saranno svelati durante una prestigiosa serata di gala, il 14 marzo 2016 presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano. Non resta che attendere! Sul sito di IMA, però, sono già aperte le prenotazioni per la serata di gala: un evento esclusivo che ogni anno vede riunite le personalità di spicco del settore turistico, i principali attori del mondo del business travel e i responsabili viaggi di numerose imprese italiane.

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Per informazioni: Newsteca, Segreteria Organizzativa IMA tel. 02 20241122 e-mail: eventi@newsteca.it www.italianmissionawards.it www.missionline.it


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Gli sponsor di IMA 2016

Gli sponsor di IMA 2016

Prenota il tuo posto

HRS - Global Hotel Solutions HRS è il global hotel solutions provider leader in Europa per i viaggi d’affari, che offre a oltre 40mila clienti corporate in tutto il mondo una suite completa di strumenti gratuiti in grado di coprire tutte le fasi del viaggio d’affari: dall’hotel procurement, alla prenotazione, da soluzioni innovative per il pagamento al report delle spese effettuate. HRS propone inoltre ai suoi clienti servizi personalizzati e consulenze mirate che permettono di ottenere risparmi, incrementare la soddisfazione dei dipendenti e ottimizzare il travel management. A completare l’offerta, HRS propone soluzioni create ad hoc per conferenze e prenotazioni di gruppo. HRS è l’unico fornitore con accesso a tutti i principali GDS e con oltre 290.000 hotel in 190 Paesi: accurate descrizioni, foto e video esaustivi e circa 5 milioni di recensioni da parte della clientela agevolano la scelta dell’hotel. Con 1.500 dipendenti, HRS ha base a Colonia e uffici in tutto il mondo.

Carlson Wagonlit Travel Carlson Wagonlit Travel ha alle spalle oltre 140 anni di esperienza nella gestione dei viaggi d’affari. Presente con più di 3.000 uffici in oltre 150 Paesi del mondo, CWT vanta un giro d’affari di 27,3 miliardi di dollari (dati 2014), tra strutture di proprietà e joint venture, e annovera tra i suoi clienti importanti gruppi multinazionali, istituzioni pubbliche e aziende di ogni dimensione. In Italia CWT opera da oltre 80 anni e vanta una presenza capillare con otto uffici interamente di proprietà, oltre 800 collaboratori e un team di consulenza di 40 risorse. Grazie alla competenza dei propri collaboratori, unita alla disponibilità di tecnologie all’avanguardia, CWT aiuta i propri clienti in tutto il mondo a ottenere il massimo valore dalla gestione dei propri viaggi d’affari e dei meeting ed eventi in termini di risparmi, servizi, sicurezza e sostenibilità.

Vuoi partecipare alla Serata di Gala il 14 marzo 2016? Puoi prenotare il tuo posto o il tuo tavolo sul sito di IMA, www.italianmissionawards.it, nella sezione “Prenota il tuo posto”. Queste le modalità: 1 posto prenotato in uno dei nostri tavoli da 10 persone: € 240,00 + IVA Il costo include: • Aperitivo; • menù di Gala; • servizio al tavolo • partecipazione alle premiazioni e agli intrattenimenti. 1 tavolo riservato in esclusiva per la tua azienda e i tuoi ospiti: € 2.500,00 + IVA Il costo include: • 10 posti a tavolo; • aperitivo; • menù di gala; • servizio al tavolo; • partecipazione alle premiazioni e agli intrattenimenti.

Candidate la vostra Rising Star! Conoscete una persona, o un team di lavoro, che secondo voi ha dato nel corso dell’anno un contributo importante nell’ambito del business travel, grazie alla sua visione innovativa e alla capacità di incidere positivamente sul mercato? Allora potete candidarlo per il premio Business Travel Rising Star, accedendo all’apposita sezione Rising Star sul sito di IMA. Chi avrà ricevuto il maggior numero di voti dei lettori sarà celebrato nel corso della serata di gala di IMA, il 14 marzo 2016. Che cosa aspettate? Candidate la vostra stella nascente!

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News Hotellerie

IN BREVE Marriott acquisisce Starwood Era nell’aria da tempo. Ora l’accordo è stato trovato. Marriott International compra Starwood Hotels & Resorts Worldwide per 12,2 miliardi di dollari, prima e terza catena alberghiera americane per capitalizzazione, facendo così nascere il colosso mondiale dell’hôtellerie. I numeri sono impressionanti: 1,1 milioni di stanze in 5.500 città sparse per il globo, per un’entità che proporrà al mercato una trentina di marchi, di cui 12 quelli della galassia Starwood. L’acquisizione è mista: in parte in azioni e in parte in contanti e, secondo gli accordi, gli azionisti Starwood riceveranno 0,92 azioni di Marriott e 2 dollari cash per azione in comune. Gli azionisti Starwood dovrebbero così ottenere il 37% circa della nuova compagnia. 32

PRESTO IN EUROPA LA VIRTUAL CREDIT CARD DI CHOICE HOTELS Una nuova carta di credito virtuale specificamente pensata per il mercato corporate. È la più importante novità annunciata da Choice Hotels per il segmento business travel durante l’ultima convention europea del gruppo ad Amsterdam, lo scorso ottobre: «Abbiamo lanciato con successo il servizio negli Usa e ora contiamo di espanderlo anche nel Vecchio continente», ha spiegato il vice president, international operations, Carl Oldsberg. «Grazie a un codice identificativo associato a ogni nostro ospite corporate – ha ripreso quindi Oldsberg – il nuovo strumento garantirà alle aziende un maggior controllo del rispetto delle policy aziendali. I viaggiatori potranno invece vivere un’esperienza di soggiorno più semplice e rilassante, senza più la preoccupazione di raccogliere quantità esorbitanti di giustificativi per le proprie spese». Da un punto di vista strategico, la compagnia punta quindi decisamente a espandersi in Europa, tanto da essersi posta l’ambizioso obiettivo di passare dalle attuali quasi 500 strutture a circa duemila in cinque-sette anni, come ha ricordato il senior vice president, international division Mark Pearce (nella foto), che si è recentemente trasferito dagli Stati Uniti ad Amsterdam proprio per contribuire allo sviluppo di Choice nel Vecchio continente: un impegno testimoniato dai circa 80 nuovi hotel entrati in

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portafoglio negli ultimi due anni e scenograficamente rimarcato dall’annuncio in diretta della sigla di un nuovo sostanzioso accordo di sviluppo, per una serie di strutture da costruirsi in prossimità degli scali aeroportuali tedeschi. Oltre a Turchia e Belgio, mercati in cui la compagnia è da poco presente, il gruppo mira ora a entrare anche in Olanda, Ungheria, Austria e Spagna, nonché, appena al di là del Mediterraneo, in Marocco. Tanta spinta espansiva è peraltro supportata da risultati decisamente lusinghieri: le vendite veicolate tramite i canali Choice nell’area del Vecchio continente sono infatti cresciute da gennaio 2015 a oggi del 55% per quanto riguarda il mercato leisure e del 10% in ambito corporate. Una tendenza, ha spiegato ancora Oldsberg, che rispecchia le condizioni economiche globali: «Ci siamo concentrati soprattutto sui viaggi di piacere, perché il non facile contesto degli ultimi anni non ha permesso al business travel di crescere agli stessi ritmi del leisure. Ciò non toglie, ovviamente, che anche in Europa ci sia un corposo team di professionisti completamente dedicato al segmento dei viaggi corporate». E l’impegno di Choice nei confronti del comparto è concretamente rimarcato anche da un paio di numeri roboanti rivelati durante la stessa convention: colossi come Accenture e Siemens avrebbero infatti aumentato il valore delle proprie prenotazioni, tramite i canali del gruppo, rispettivamente del 40% e di 1,2 milioni di euro nel solo 2015.

In tale contesto si inserisce quindi pienamente sia il recente restyling di logo e immagine del gruppo, sia la ridefinizione attualmente in corso degli standard di catena a livello europeo. Da implementarsi a partire dal 2016, i nuovi canoni comuni saranno differenziati per brand e riguarderanno soprattutto i valori di base dell’ospitalità: dalla pulizia al rapporto qualità-prezzo (value for money), insieme a un accento particolare sull’aspetto esperienziale ed emozionale del soggiorno. Il tutto senza naturalmente tralasciare di intervenire su variabili di prodotto più concrete, come per esempio il wi-fi gratuito, la velocità della connessione e la qualità dei letti. Massimiliano Sarti

LAVORARE IN... ALLEGRIA Nel Burgerland austriaco, a un’ora e mezza da Vienna, l’Allegria Resort di Stegersbach mette a disposizione vari spazi per eventi utilizzabili in molti modi diversi: le tre sale conferenze “Menta”, “Arancia” e “Limone” offrono singolarmente una superficie variabile tra i 64 e

69 metri quadrati oppure, accorpate, una superficie di circa 200 mq per ospitare meeting particolarmente numerosi. L’atmosfera rilassante, il contesto in mezzo alla natura (accanto vi è anche un campo da golf a 50 buche) e la presenza di un impianto termale con spazio benessere annesso, rendono la struttura un indirizzo ideale per lavorare indisturbati.



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FOTO CATERINA MACONI

Destinazioni Madrid

La città

che non dorme mai Nonostante la crisi che negli ultimi anni ha inferto un duro colpo all’economia spagnola, Madrid non sembra aver perso il suo smalto. E continua a offrire ai turisti le sue notti leggendarie, la sua calorosa ospitalità e i suoi tesori d’arte e letteratura

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Don Chisciotte Il monumento dedicato a Don Chisciotte e Sancio Panza in Piazza di Spagna. Cervantes nacque al numero civico 2 dell’omonima via.

e non passate da Madrid da molto tempo, oppure se non ci siete ancora stati ma vi state ponendo lo stesso la domanda, la risposta in ogni caso è “sì”. Sì, Madrid non è cambiata, le sue notti leggendarie sono pronte ad accogliervi in qualsiasi momento, come da molti anni a questa parte. La capitale spagnola conta forse più bar di qualsiasi altra città in tutto il mondo. Qui si possono gustare le famose tapas bevendo una cerveza o un bicchiere di sangria. Seguire da turisti i ritmi spagnoli significa godersi delle giornate molto più lunghe e distese dove, incredibilmente, si scopre di avere ancora più tempo per assaporare la bellissima città, capitale culturale, artistica e gastronomica di Spagna. Nonostante la crisi sia stata molto feroce in tutto il Paese, portando la disoccupazione a raggiungere delle percentuali molto alte, tanto che a Madrid un abitante su cinque nel 2012 cercava lavoro, lo spirito spagnolo è rimasto intatto. Non senza difficoltà, anzi. La morsa economica ha intaccato soprattutto il motore della nazione, ovvero i giovani: in Spagna ci sono stati periodi negli ultimi anni in cui un giovane su due era disoccupato, e il numero di coloro che cercavano all’estero nuove possibilità è stato il più alto di sempre. Ma la vita di tutti i giorni proFOTO PROMOCION MADRID

FOTO TURESPAÑA

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Destinazioni Madrid

di Caterina Maconi

Madrid card È una tessera che permette di entrare in più di 50 musei di Madrid e dei dintorni della città, di partecipare a tour guidati a piedi e di mangiare con lo sconto in alcuni ristoranti. Può essere combinata con un abbonamento turistico alla rete di trasporti della capitale. Info: www.madridcard.com

segue, e Madrid rimane certamente una città accogliente e calorosa ed è in grado, nonostante le recenti difficoltà, di onorare la sua tradizione di ospitalità.

Sulle tracce di artisti e scrittori Per far scoprire la capitale e le sue attrazioni principali, alcuni hotel si attrezzano organizzando per i propri clienti che lo richiedono dei tour ad hoc, mirati. Ma invece di offrire i percorsi “classici” (ma non per questo scontati), sempre più spesso le strutture di fascia alta propongono tappe più caratterizzate a livello culturale. Spazio quindi alla scoperta dei quartieri dove hanno vissuto scrittori, compositori e pittori, con sosta ai celebri musei d’arte della capitale, per contestualizzare i percorsi artistici dei grandissimi artisti spagnoli celebri in tutto il mondo. Un tour di questo tipo non può che partire quindi dai quartieri della Huertas e il Barrios de las Letras, che si dipanano a partire dalla bellissima Plaza de Santa Ana, a

Sopra, la fontana di Nettuno. A sinistra, veduta aerea di Plaza Mayor. Nella pagina a fianco, la Plaza de Santa Ana, con il monumento a Federico Garcia Lorca.

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Tutto per i congressi Il sito del Madrid Convention Bureau propone oltre 200 tra spazi congressuali cittadini, operatori e società di catering. Nella foto l’Ifema, la fiera di Madrid (www.esmadrid.com/mcb).

Destinazioni Madrid

Sopra, la Gran Via, il maestoso viale che attraversa il centro di Madrid. Sotto, il mercato di San Miguel.

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pochi passi da Puerta del Sol, nel centro della città (e luogo ideale per passare un pomeriggio di relax a uno dei numerosi tavoli all’aperto). In questo dedalo di viette riecheggia ovunque la memoria di Cervantes e del passato letterario di Madrid, di cui questa zona è stata uno dei centri culturali più importanti in epoca medievale. Qui abitò il noto drammaturgo Llope de Vega, che visse e morì nella casa al numero 11 di Calle de Cervantes, oggi trasformata in un museo. Questa è una tappa imprescindibile per scoprire le bellezze della zona: nell’ameno giardinetto interno del-

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A qualsiasi ora del giorno e della notte, è sempre il momento per tapas e cerveza, a Madrid. Tutti, nessuno escluso, partecipano alla grande tradizione, che è un vero stile di vita. I gruppi di ragazzi, le signore anziane e i turisti: attorno ai tavolini di bar e ristoranti, c’è sempre movimento. Dall’animatissimo Mercado di San Miguel dietro Plaza Major ai localini lungo le vie del quartiere La Latina, fino a nord nelle zone di Chueca e Malasaña: qualsiasi occasione è buona per sostare qualche minuto e rigenerarsi prima di proseguire con la visita della città.

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Tapas e cerveza

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l’edificio è possibile sedersi tra gli alberi e godere della pace dei cortili di Madrid, prima di salire al piano superiore, dove sono ancora custoditi i tesori del padrone di casa. Nella stessa via che porta il suo nome, al civico numero 2, visse e morì Cervantes, l’autore del Don Chisciotte. La struttura originaria è stato abbattuta ai primi dell’Ottocento, ma sopra la porta c’è una targa che lo ricorda. I tesori del Triangolo d’Oro Tappa immancabile nella visita della città sono i musei, noti in tutto il mondo per le opere che custo-

discono. Vengono chiamati il “Triangolo d’Oro” dell’arte madrilena: sono il Prado, il Centro de Arte Reina Sofia e il Thyssen-Bornemisza, certamente i più famosi della capitale. Ma alcune gemme si possono trovare anche alla Real Academia de Bellas Artes, dove hanno studiato alcuni dei più celebri artisti di Spagna, da Picasso a Dalì. La Real Academia custodisce, tra le altre, opere minori di El Greco, Rubens, Tintoretto e alcuni disegni di Picasso. Vero tempio dell’arte è il Prado. Goya, Velazquez, Rubens, Bruegel, El Greco: sono questi i nomi di maggior richiamo. La sua collezione può contare su 7mila dipinti, ma ne vengono esposti solo 1.500 alla volta, comunque non pochi. Certamente gli appassionati dovranno mettere in programma più di una visita per potersi gustare con la giusta calma tutte le sale. Per chi ama l’arte contemporanea una mattinata al Reina Sofia è d’obbligo. E non solo per ammirare estasiati la Guernica di Picasso che è qui custodita religiosamente, ma anche per perdersi nelle sale piene di tesori di Mirò e Dalì, solo per citare gli artisti più conosciuti, e sco-


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Appuntamento con le ultime tendenze Vi interessano le ultime tendenze in fatto di moda e design? Allora dovete visitare la zona di Chueca. Lungo le viuzze Fuencarral, Hortaleza, Barquillo e Almirante ci si imbatte in negozi che propongono le ultime novità in fatto di libri, abbigliamento, tagli di capelli o tatuaggi.

Tappe immancabili Se si visita Madrid, certamente non può mancare una tappa alla centralissima Plaza Mayor, vero cuore della città, teatro dei maggiori avvenimenti che hanno fatto la storia di Spagna. I palazzi color ocra che vi si affacciano placidi hanno balconi in ferro battuto, affreschi, guglie e tetti di ardesia. Si cammina sui ciottoli irregolari che tappezza-

no il centro della piazza, oppure sotto i portici che corrono lungo il perimetro. Al centro troneggia una statua di Filippo III a cavallo. Da Plaza Mayor, camminando per le vie centrali, si arriva al Palacio Real, il grandioso edificio voluto da Filippo V dei Borboni dopo che l’alcazar fu distrutto. Si tratta di un complesso barocco in stile italiano

con 2800 stanze dalla grande eleganza, circondato da magnifici giardini. In un Paese dalla grandissima tradizione cattolica, tappa immancabile sono le chiese, chiesette, basiliche che spuntano in ogni dove per la città. La Catedrale de Nuestra Senora de la Almudena è nel complesso del Palacio Real, ma non di-

Un’oasi nel verde Dopo le ore trascorse in piedi per visitare i musei, molti turisti desiderano rilassarsi: il luogo ideale è certamente il Buen Retiro, polmone verde della capitale. Qui convivono diversi spazi: dai prati all’inglese ai laghetti, dai monumenti in marmo a eleganti palazzi, oasi di pace si alternano ai circuiti frequentati da chi ama fare jogging, mentre in alcuni angoli la vegetazione cresce rigogliosa. Un parco amato dai madrileni, che lo frequentano sia nel weekend sia nelle belle giornate per sdraiarsi sull’erba a oziare prendendo il sole.

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prire le proposte delle mostre temporanee, sempre interessanti e prestigiose. Il Thyssen possiede una delle più notevoli collezioni d’arte privata al mondo e permette di avere una visione d’insieme dei movimenti artistici europei a livello cronologico. Si spazia dall’arte sacra del XIII secolo fino alle più recenti creazioni del XXI secolo: tutti i maggiori pittori europei trovano qui una propria collocazione. Un viaggio attraverso l’arte europea, nei secoli e negli stili: non a caso il Thyssen è uno dei musei preferiti dal pubblico.

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Sopra, il parco di El Capricho. A sinistra, dettaglio architettonico di uno degli edifici storici madrileni.

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Madrid Barajas Airport Con i suoi 4 terminal, è il principale aeroporto spagnolo, situato a circa 12 km dal centro di Madrid. Info: www.aeropuertomadrid-barajas.com

Destinazioni Madrid

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A destra, edifici della Puerta de Europa, con l’obelisco di Calatrava. Sotto, il Ministero dell’Agricoltura.

Appuntamento con la gastronomia

stante sorge la Basilica de San Francisco El Grande, molto cara ai madrileni, con un bell’affresco di Goya. Per chi volesse respirare ancora più storia, il consiglio è di percorrere da est a ovest la Gran Via , il maestoso viale che attraversa il centro e su cui si affacciano signorili edifici in stile Belle époque: in questo modo si giunge in Plaza de España. Qui sorge l’Edificio de España, un imponente palazzo frutto della follia immobiliare ed architettonica di Franco, fatto costruire in pieno regime totalitario. Osservarlo aiuta a comprendere le molte anime di Madrid, aiuta a capire come questa cit-

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Dal 31 gennaio al 15 febbraio 2016 la città ospiterà il Gastrofestival: un programma dedicato alla cucina spagnola con menù in ristoranti selezionati, seminari di cucina e mostre sul tema del cibo. Info: www.gastrofestivalmadrid.com

tà, nonostante gli eventi storici che l’hanno vista protagonista nel recente passato e che continuano a

dare filo da torcere, non da ultimo la crisi economica, abbia saputo reagire con forza. ●

Madrid in breve Come arrivare Ogni giorno molti voli diretti permettono di raggiungere la capitale spagnola a qualsiasi ora. Tra i principali vettori ricordiamo Alitalia (Alitalia.com), Iberia (iberia.com), Air Europa (aireuropa.it), easyJet (easyjet.com), Ryanair (Ryanair.com) e Vueling (Vueling.com).

Dove dormire A metà strada tra la città e l’aeroporto c’è l’hotel Puerta America, ideale per gli amanti dell’architettura. Sì, perché in questo lussuoso hotel ogni piano è stato affidato a un archistar di fama mondiale. Alcuni nomi? Zaha Hadid, Norman Foster, David Chipperfield, Jean Nouvel, Ron Arad. Nulla è lasciato al caso e si può godere di un ambiente sofisticato e ricercato (hotelessilken.com). Il più esclusivo hotel di Madrid è il Ritz, famoso per il suo servizio impeccabile e per l’eleganza della struttura. Si viene accolti tra pezzi di antiquariato immersi in uno stile classico e le camere sono spaziose e accoglienti, veri gioielli arredati senza tralasciare alcun particolare (mandarinoriental.com/ritzmadrid). Nel cuore del distretto finanziario c’è l’NH Collection Eurobuilding (www.nh-hotels.it) recentemente restaurato, con ampli spazi per eventi e conferenze, dotati delle ultime tecnologie. Ospita il VIP level, camere e servizi personalizzati per clienti che desiderano trascorrere un soggiorno esclusivo e DiverXo, il ristorante di David Muñoz, l’unico tre stelle Michelin di Madrid. Per chi preferisce il centrale quartiere di La Latina, c’è la Posada del Dragon, locanda dell’Ottocento che ora è un vero boutique hotel. A disposizione degli ospiti camere con affaccio sulla strada o sul patio interno arredate con mobili di design e colori accesi (posadadeldragon.com). Se invece si vuole optare per un albergo nel pulsanti e vivo quartiere di Chueca c’è un altro boutique hotel, l’Oscar (oscar.room-matehotels.com) che fa parte della catena Room Mate. Tutte le camere sono di design, raffinate e curate. Sul tetto c’è anche una terrazza da cui si gode di un’ottima vista.

In Internet Centro de Turismo de Madrid: esmadrid.com Spagna Turismo: Spain.info/it/

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A Milano Al Teatro Litta, dal 12 al 24 gennaio Corrado d’Elia porta sulla scena “Caligola”, imperatore folle e crudele il cui dramma interiore è incentrato sulla lotta tra coscienza individuale e potere politico. Info: www.teatrolitta.it

News Dal mondo

MILANO Giotto, l’Italia Non solo Giotto è il grande nome di colui che avviò il Rinascimento superando con la propria concezione della figura umana la rigida icasticità dell’iconografia bizantina, ma a Milano, com’è noto, soggiornò, contribuendo alla realizzazione degli affreschi del palazzo di Azzone Visconti, oggi scomparso ma in parte inglobato nel palazzo Reale sede della mostra. Coincidenza fortuita, forse, ma occasione importante per la conoscenza di quelle sole opere giottesche trasportabili. La più importante è senza dubbio il Polittico Stefaneschi, proveniente dai musei Vaticani (nella foto). Fino 10 gennaio 2016. Orari: dalle 9.30 alle 19.30, il lunedì dalle 14.30 alle 19.30, il giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30. Info: www.mostragiottoitalia.it.

cogliere nel Rinascimento italiano la forza sempre attuale che il ritratto possiede. Venne a contatto con le maggiori correnti dell’epoca, in particolar modo il surrealismo, stringendo relazioni con i maggiori intellettuali e pittori d’avanguardia degli anni Trenta. Da tutte queste influenze seppe trarre

PADOVA Il giovane Casorati. Padova, Napoli e Verona Il piemontese Felice Casorati (1883-1963), forse non conosciuto come meriterebbe, appartiene a quella generazione di artisti italiani inquieti che a cavallo di fine Ottocento e inizio Novecento seppero non solo rinnovare gli stili nazionali, ma anche porsi come intermediari con le migliori avanguardie europee. Il suo percorso artistico lo portò infatti, attraverso un un vago espressionismo, a rompere con l’accademismo, allora imperante, subendo l’influenza della Secessione viennese, in particolare di Gustav Klimt. Nel primo dopoguerra fu molto vicino ai circoli intellettuali torinesi che facevano capo all’antifascista Piero Gobetti e divenne anche punto di riferimento di una nuova generazione di artisti. Il suo stile più maturo si concentrò su una rappresentazione del reale estremamente naturale, letta però con i colori dell’espressionismo. Ne derivò pertanto una sorte d’arte vagamente enigmatica e magica. Nella mostra di Padova, città in cui studiò da adolescente e da giovane, è messo in evidenza il periodo della sua formazione con ampia esposizione di disegni e dipinti mai esposti prima, nonché documenti epistolari inediti. Fino al 10 gennaio 2016 presso i Musei Civici agli Eremitani. Orari: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18. Info: http//padovacultura.padovanet.it.

ROMA Balthus Balthus (Balthasar Klossowski de Rola, 1908-2001), polacco d’origine, ma sostanzialmente di cultura francese, è stato un pittore che nel corso della sua lunghissima vita ha rivitalizzato il genere figurativo, in netto declino nel Novecento. Pittore colto, di formazione cosmopolita, nato in ambiente familiare d’arte – il padre era critico e la madre pittrice – ebbe modo di 40

rappresentazioni di uomini e donne, che, se niente rivelavano delle tensioni del periodo, tuttavia svelavano il cuore più segreto della propria esistenza. Scuderie del Quirinale, fino al 31 gennaio 2016. Orari: dalle 10 alle 20, il venerdì e il sabato dalle 10 alle 22.30. Info: www.scuderiequirinale.it www.villamedici.it

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TORINO Monet. Dalle collezioni del Musée d’Orsey Claude Monet (1840-1926) è considerato il fondatore dell’impressionismo, movimento pittorico che deve il proprio nome non tanto all’oggetto rappresentato, quanto all’impressione suscitata nello spettatore. Il Gam, da anni in sinergia con il Musée d’Orsey, ospita oggi circa 40 dipinti provenienti dal museo parigino, mai presentati prima in Italia. In particolare, il percorso espositivo si propone di tracciare la lunga ricerca – coincidente con la lunga biografia – alla ricerca del

colore e della sensazione perfetta. Si tratta non tanto di una serie di opere, quanto di una sorta di opera unica in più episodi, con l’importante novità che se, prima di Monet, il quadro costituiva un momento della realtà espressa, in lui diventa la tensione espressiva dei sentimenti di una vita intera. Fino al 31 gennaio 2016. Orari: dalle 10 alle 19.30, chiuso il lunedì. Info: www.mostramonet.it.


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A New York Fino al 6 gennaio 2016 il Guggenheim Museum ospita un’ampia retrospettiva dedicata al grande artista italiano Alberto Burri. Oltre 100 le opere in mostra, Info: guggenheim.org

News Dal mondo

Viaggi di carta La battaglia di Bretton Woods Bretton Woods è il nome della località del New Hampshire (Usa), dove nel luglio del 1944 i rappresentanti delle più importanti nazioni mondiali, alleate nella lotta contro il nazismo, si riunirono per instaurare un nuovo ordine finanziario in grado di prevenire e di superare quelle crisi, come quella del 1929, che non solo avevano portato milioni di individui alla povertà e alla disoccupazione, ma avevano in ultima analisi contribuito all’affermazione dei fascismi e alla catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. L’impostazione degli accordi, di stampo nettamente liberista e capitalista, prevedeva con la nascita del Fondo Monetario Internazionale anche l’intervento di enti sovranazionali per la stabilizzazione degli squilibri finanziari. Il dollaro, ancora fissato al sistema del gold exchange standard (ovvero la sua convertibilità in oro), divenne, sino agli inizi degli anni Settanta e alla nascita del modello dei cambi flessibili, l’asse portante del nuovo ordine finanziario mondiale. Il saggio di Steil rivela invece che la conferenza di Bretton Woods fu un’aspra battaglia di geopolitica con la quale gli Stati Uniti di Roosevelt, nella persona del tecnocrate Harry D. White, soppiantarono il Commonwealth inglese nella gestione economica del mondo. Appare molto ironico che White, appartenente alla Nazione più capitalistica, abbia tratto spunto per il suo progetto di gestione finanziaria dalla pianificazione sovietica. Benn Steil, La battaglia di Bretton Woods, Donzelli, 38 euro La lista della spesa Taglio delle tasse, revisione della spesa pubblica, potatura dei rami secchi, spending rewiev... questi gli slogan che di tanto in tanto compaiono nei mass-media italiani il più delle volte a confermare l’inanità dei nostri politici. Sembrava, però, che con Carlo Cottarelli, membro del Fondo Monetario Internazionale, nominato Commissario straordinario alla Spendig Review dal governo attualmente in carica, l’Italia si fosse finalmente resa conto che il livello della spesa pubblica fosse diventato insostenibile e, soprattutto, il vero ostacolo per una nuova politica di investimenti. Dopo l’entusiasmo iniziale, però, il nome di Cottarelli è via via scomparso dalla scene mediatiche in meno di un anno sino alle dimissioni e al ritorno al Fondo Monetario Internazionale. Della relazione del suo lavoro non si è saputo nulla sino alle insistenze dei giornalisti del “Fatto” che sono riusciti in qualche modo a farla pubblicare. Il saggio, scritto per un pubblico di non specialisti, è il risultato, molto sobrio e in

verità anche molto controllato, su un’eventuale politica di tagli al sistema statale e locale senza una dissennata distruzione del Welfare State. Saggio, naturalmente, che è anche un ottimo strumento per comprendere il funzionamento di quella elefantiaca macchina cui diamo il nome di Stato e che il più delle volte si presenta come un potere ostile e d’ingombro. Carlo Cottarelli, La lista della spesa. La verità sulla spesa pubblica e su come si può tagliare, Feltrinelli, 15 euro L’Italia è un bosco Nonostante l’estrema incuria dell’italiano comune, probabilmente il cittadino europeo meno conscio dell’immenso patrimonio culturale e naturalistico che lo circonda, e le scellerate politiche speculative immobiliari che hanno portato alla devastazione del territorio, l’Italia rimane una nazione che presenta tutte le maggiori specie di piante. Probabilmente abituati al panorama della quotidianità e delle eccezioni festive, non abbiamo mai considerato quanto varia sia la nostra flora. L’autore, che vanta già al suo attivo altri saggi in materia, ci costringe ad ampliare il nostro sguardo e a riflettere sul nostro ambiente. A parte le piante extra-europee, di recente importazione e che comunque si sono adattate perfettamente al nostro habitat, vi è una varietà davvero incredibile: dalle sequoie nel nord Italia ai ficus della Sicilia; dalle conifere delle Alpi ai lecci primitivi della Sardegna; dalle immense piante della Sila ai castagneti degli Appennini. Si tratta, anche, di una notevole escursione culturale molto raffinata in un terreno solitamente trascurato in nome di un generico “verde” e che invece meriterebbe maggiore rispetto. Ancora a nostra colpa, giacciono le numerose e belle piante della città cresciute o situate nonostante la nostra incuria in mezzo a palazzi informi e all’asfalto soffocante: aspettano solo di essere conosciute e apprezzate con cura dai nostri sguardi distratti. Tiziano Fratus, L’Italia è un bosco. Storia di grandi alberi e con radici e qualche fronda, Laterza, 16 euro 2015 novembre-dicembre |

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Destinazioni Praga

Praga, l’amata perduta L’iscrizione nella lista del Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità spiega solo in parte il fascino di una città che, nel corso dei secoli, ha fatto da sfondo a numerosi capolavori letterari 42

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La città della birra Spostandosi da Praga, merita una tappa Plzeˇ n (o Pilsen), luogo di produzione dell’omonima birra (www.turisturaj.cz/it).

Amata perduta è il titolo di un romanzo dello scrittore praghese Johannes Urzidil (1896-1970) dedicato a tutti quegli amori che la vita non ha consentito di soddisfare pienamente. Tra questi è compresa anche Praga, una città che, per quanto ormai nota in Europa per il turismo di massa e per la scenografia di molti film, non cessa mai di stupire: si vorrebbe disporre di maggior tempo per scoprirne tutto il fascino. L’iscrizione del centro storico nella lista del Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità da parte dell’Unesco spiega solo in parte un’atmosfera unica che può essere apprezzata solo con una lunga permanenza.

di Alberto de Antoni

L’

Tra ponti e antiche piazze Come città già capitale del Sacro Romano Impero Praga possiede una successione di stili che inizia con il Romanico e si conclude con il Cubismo, passando per il Gotico, il Neoclassico e il Barocco che dà il tono maggiore alla città, come in tutta l’area della Mitteleuropa asburgica. Il Castello (Hrad) è sede sia della Presidenza della Repubblica sia di uno dei più importanti musei d’arte cittadini, che custodisce capolavori

Destinazioni Praga

Nei dintorni

storici anche italiani. Posto in cima a una collina, consente di godere un ottimo panorama di tutta la città (www.hrad.cz/en). Meglio però la vicina collina di Petřin, un immenso parco propaggine orientale della Montagna Bianca. Tutt’attorno e ai suoi piedi si trovano bellissimi giardini, vaste e barocche aree di verde tipiche della Mitteleuropa, il più splendido dei quali è quello di Vrtbovonská zahrada (www. vrtbovska.cz). Sia il Castello che il Giardino appartengono alla Città Piccola (Malá Strana) divisa dall’imponente fiume Moldava (Vltava) dalla Città Vecchia (Staré Mèsto). Il monumentale e bellissimo Ponte Carlo (Karlúv Most), il più

celebre e conosciuto ma non l’unico, le unisce. La piazza della Città Vecchia (Staromĕstké Námĕstí) è il cuore della Praga più antica. Lì vicino sorgono la lussuosa chiesa barocca di San Nicola (Kostel sv. Mikuláše) e il Municipio della Chiesa Vecchia (Staromĕstská Radnice), un palazzo del XIV secolo, forse conosciuto per la Torre dell’Orologio, uno degli edifici più caratteristici della città. Il Klementinum, la costruzione più imponente di Praga dopo il Castello, oggi Biblioteca Nazionale, ricorda il ruolo dei Gesuiti dopo la fine dell’indipendenza boema. La piazza di San Venceslao (Václavské námĕstí), dedicata al grande re della storia

Difficile, trovandosi a Praga, non approfittare dei luoghi storici e d’arte dei dintorni: il castello di Karlštejn, un’imponente fortezza gotica del XIV secolo; Terezín (o Theresienstadt), una fortezza asburgica trasformata dai nazisti in campo di concentramento; Beroun, città di turismo rivitalizzatasi dopo l’esperienza socialista; Tábor, città medievale e quattrocentesca, capitale della rivolta hussita radicale (www.taborcz.eu).

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Fonti termali Una gita di una giornata consente di visitare Karlvoy Vary (Karlsbad): è celebre per le sue fonti termali e per l’ottimo liquore Becherowka (www.mmkv.cz)

Destinazioni Praga

Muoversi in città Divisa in 7 zone (di cui la zona O e P sono più frequentate dai turisti), la rete di trasporti cittadini dispone di tariffe differenti e integrate per autobus, metropolitane e tram. Il biglietto singolo dura 75 minuti e costa meno di un euro. Per i turisti sono presenti anche biglietti della durata di 1, 3, 7 e 15 giorni. Le tre linee della metropolitana sono aperte dal mattino alle 5 fino alle 24. Per apprezzare la città è consigliabile muoversi con i tram. Molto suggestiva la funicolare che porta alla collina di Petrin e allo spettacolare panorama della città. Non può mancare un viaggio di circa un’ora in battello lungo la Moldava. Di notte un servizio di autobus collega l’aeroporto alla città. La mappa completa dei trasporti sul sito www.dpp.cz/en.

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boema, è certamente il centro più animato della vita pubblica cittadina, punto d’arrivo di una lunga strada caratterizzata da negozi, locali, alberghi e ristoranti. Difficile in una città come Praga elencare i musei che la contraddistinguono. I principali sono: il Museo Nazionale (Národní Muzeum) sulla storia del popolo ceco (www.nm.cz) e la stupenda Galleria Nazionale (Národní Galerie) con le opere di grandi pittori del Novecento (www.ngprague.cz/en). Il Museo ebraico di Praga (Židovské Museum v Praze) in via Maiselova 35/18 è, insieme alle storiche sinagoghe (Alte-Neue, Klausen, Pinkas) e al caratteristico cimitero nel quartiere Josefov sorto agli inizi del Novecento sull’area dell’ex-ghetto, un centro culturale in memoria della presenza plurisecolare di una minoranza, parte attiva della città distrutta dal nazismo (www.jewishmuseum.cz). Città letteraria Posta nel cuore del vecchio Continente, multiculturale, imperiale ed eretica, centro di tensioni di ogni genere, Praga nel Novecento non poteva che produrre grandi autori, bizzarri, estranei ad ogni classificazione, ma al tempo stesso simboli

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Un’economia fondata sul turismo Strettamente connessa al circuito economico tedesco, ne condivide l’alta qualità della produzione e la destinazione di esportazione. Dopo il crollo del sistema socialista l’area economica praghese è quella cresciuta maggiormente, insieme a Varsavia, all’interno dell’Europa orientale. Il fatto di essere entrata nella Comunità Europea, ma di non aver ancora adottato l’euro, rende la città estremamente competitiva per il costo del lavoro e per l’esportazione. Ne deriva ovviamente un tasso d’inflazione, per quanto leggero (2%), superiore a quello europeo comune. Per questa ragione molte industrie europee farmaceutiche, elettroniche, alimentari e di trasporti si sono trasferite in città e nella provincia. Negli ultimi due anni il P.I.L. è cresciuto del 2-2,5% sia per effetto dell’aumento della produzione e dell’esportazione sia del consumo privato che degli investimenti esteri nel settore finanziario. Lo stipendio lordo medio si aggira attorno alle 26.000 corone, l’equivalente di circa 700 euro. Praga genera il 25% del P.I.L. nazionale. Naturalmente il turismo e i servizi rappresentano la maggior fonte di reddito della città: danno lavoro a circa 800mila persone, a cui si aggiungono 120mila pendolari. Per questa ragione il patrimonio urbanistico cittadino è sottoposto a una tutela particolare. Segno della buona fama della città anche la massiccia presenza di più di 150mila cittadini di origine straniera.

dell’Europa del Novecento. Un ottimo testo introduttivo, per di più ad opera di un profondo conoscitore della letteratura ceca (allora cecoslovacca), è Praga Magica di Angelo Maria Repellino. Il testo è un’eruditissima descrizione della città compiuta attraverso gli scritto-

ri ottocenteschi e novecenteschi cechi, non altrimenti noti al pubblico italiano. È, contemporaneamente, un atto d’amore per le lettere ceche e un immenso catalogo della memoria, colta e quotidiana, cittadina. Altri due saggi sulla storia della città sono Praga d’Oro, di Peter De-


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Kutná Hora È la seconda città per importanza dopo Praga. Il suo centro storico, la chiesa di Santa Barbara e la chiesa di Nostra Signora di Sedlec sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità (www.kh.cz).

metz, e Praga esoterica, di Peter H. Marshall. Il castello, di Franz Kafka, è il punto d’approdo, biografico e letterario al tempo stesso, di uno dei maggiori scrittori mondiali. Il percorso storico e culturale dell’ebreo che, uscito dal ghetto, deve ricostruire una nuova propria identità all’interno di una società mostruosa, incomprensibile e senza significato, diventa l’allegoria dello spaesamento esistenziale della modernità. Le nove porte, di Jirí Langer (amico di Kafka e tradotto in italiano da Repellino), costituisce appunto il tentativo romantico di recupero dell’identità ebraica più genuina nel mondo del chassidismo, nella sua semplicità e gioia quotidiana in netta opposizione del materialismo e della complessità della società industriale. Il Golem di Gustav Meyrink, riprendendo una vecchia leggenda ebraica della città a proposito di una figura mostruosa, propone una storia d’amore e di morte, di dannazione e di perdizione che ha le proprie radici nel fascino esoterico e misterico della Praga medievale. Il buon soldato Sc’vèik, una raccolta di racconti antimilitaristi di Jaroslav Hašek tradotta in 120 lingue, ricorda attraverso il buon umore del protagonista che Praga possiede anche un’anima allegra e ironica, capace di allietare anche le notti più ombrose. Ho servito il re d’Inghilterra di Bohumil Hrabal, scritto sotto il governo comunista, dimostra come allegorie e satire possano sfuggire alla censura. Le elegie duinesi di Rainer Maria Rilke, inoltre, è uno dei capolavori poetici del Novecento. Scritte nell’arco di una decina d’anni, costituiscono la cristallizzazione lirica della miglior tradizione poetica tedesca romantica e post romantica. Nessun poeta del Novecento ha trattato i grandi temi dell’esistenza dell’uomo, come il nichilismo del mondo moderno, l’inconsistenza dell’individuo, l’illusorietà della vita, con la stessa perfezione simbolica ed estetica. ●

Destinazioni Praga

By night

Praga in breve Come arrivare L’aeroporto di Praga Václav Havel (www.prg.aero/cs) è servito dalle compagnie aeree Alitalia (www.alitalia.com), easyJet (www.easyJet.com), Germanwings (www.germanwings.com) e Smartwings (www.smartwings.com).

Dove alloggiare Con 1772 strutture d’accoglienza non è difficile trovare a Praga la soluzione più idonea alle proprie esigenze. La maggior parte si trova nella città vecchia o negli immediati dintorni. In città sono presenti gli hotel delle principali catene alberghiere mondiali (tra le altre Radisson Blu, Holiday Inn, Four Seasons, Best Western, Mandarin Oriental, Hilton), ma anche strutture locali, spesso situate nei palazzi storici della Città vecchia e dotate di un fascino particolare. Una panoramica delle strutture è presente sui siti www.yourpraguehotels.com/en e www.visitprague.cz/it.

Affascinante di giorno, Praga lo è altrettanto di notte. È piena di locali (pivnice e hostinec) dove si può bere l’ottima birra ceca a un prezzo decisamente inferiore a quello italiano. La birreria migliore è Nusle Zlý casy ˇ (Tempi brutti) con i suoi 24 rubinetti di mescita. La maggior parte dei locali più alla moda sono concentrati attorno a piazza San Venceslao e a Nové Mesto; ma è nel quartiere di Zizkov che si trovano quelli dove si suona musica dal vivo. Il vero club di Praga è il Karlovy Lazne, un edificio di cinque piani, ciascuno dei quali offre differenti generi di musica dal vivo.

Moneta La moneta ufficiale è la Corona ceca (Koruna, abbreviata in Kˇc, internazionalmente in Czk).

In Internet www.prague.eu/it: sito ufficiale della città www.czso.cz/csu/czso: istituto di ricerca ceco (Czech Statistical Office). Tutti i dati, economici e non, della Repubblica. www.praguepost.cz: The Prague Post, giornale online (in inglese)

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SISTEMI DI GESTIONE NOTE SPESE

KDS Neo Expense

DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ

Acquisizione dei dati: KDS è integrabile con l’insieme delle soluzioni di pagamento, carte dedicate SOF, carte corporate, carte di credito personali. Tutte le spese legate ai viaggi professionali possono essere integrate, in modo da fornire all’impresa una visione globale degli oneri sostenuti.

I viaggiatori spesso devono trascorrere il loro tempo, a volte addirittura un pomeriggio al mese, “calcolando le spese”. Anche se la tecnologia ha permesso un’evoluzione nella gestione delle spese, passando dal foglio cartaceo al foglio di calcolo in excel, per arrivare a soluzioni online, l’esperienza dell’utilizzatore però non è molto cambiata. Rimane lenta ed è facile incorrere in errori. KDS Neo Expense sostituisce il formato tradizionale delle note di spesa grazie a un sistema dinamico legato a un calendario. Grazie a delle icone, le spese possono essere visualizzate con facilità nell’insieme degli eventi legati a una missione. Le ricevute, fotografate con la fotocamera dello smartphone, vengono analizzate con un sistema di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR). La funzione Auto-Expense permette di riconciliare gli addebiti delle carte con le ricevute e i dati relativi alle prenotazioni, in modo da precompilare in automatico la nota spese, in meno di 10 secondi.

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Interfacce: KDS propone la migliore integrazione T&E, in particolare con la compilazione automatica delle note spese, il calcolo del costo totale di una trasferta e la previsione delle spese per servizi non prenotabili. Modalità di accesso: online (cloud based). Lingue disponibili: 11 (inglese britannico, inglese statunitense, danese, tedesco, spagnolo, francese, italiano, olandese, norvegese, portoghese, svedese). Valuta di elaborazione: multivaluta. Modello di pricing: fee per licenza utente. Referenze attive in Italia e nel mondo: KDS conta circa 5000 clienti di tutte le dimensioni in oltre 30

Azienda produttrice e/o commercializzatrice: KDS, www.kds.com

Paesi, fra cui Amcor e Boston Scientific in Italia, Orange e Vinci a livello internazionale. Tipologia cliente ideale: grandi aziende/multinazionali, Pmi. Punti di forza/opportunità: riunendo tutti i dati di gestione dei viaggi e delle note spese in un punto unico, KDS garantisce una visibilità ottimale dei processi, dall’elaborazione della politica di viaggi dell’impresa all’audit delle spese. Vantaggi per i supervisori/contabili: approvare il business context; controllo sensato delle spese; minor rischio di errori e, dunque, minor tempo impiegato. Benefici per gli utilizzatori: risparmiare tempo, una richiesta completa in pochi secondi; interazione, nessun formulario da riempire; presentazione grafica modello calendario; visualizzazione della “Cronologia” della richiesta; diminuzione degli errori; controllo semplice dei dati mancanti. Benefici per i CFO: maggiore produttività dello staff; più semplice identificazione delle frodi; dati più precisi e puliti.

FUNZIONALITÀ Impostazione e aggiornamento dei parametri aziendali

Immissione e modifica delle note spese

Verifica della conformità delle spese alla policy aziendale

Richiesta di dati aggiuntivi, se necessario

Verifica della conformità fiscale delle spese introdotte

Gestione online del flusso autorizzativo

Importazione dei dati delle spese effettuate con carta di credito

Inoltro online delle note spese

Riconciliazione automatica delle spese e dei rimborsi con i sistemi contabili

Calcolo degli anticipi erogati e delle spese pagate alla fonte dall’azienda

Reportistica

Inclusione delle spese chilometriche di auto aziendali e flotte

Conciliazione con IVA del Paese del consumatore finale

Introduzione manuale con calcolo automatico degli importi IVA


18 Camera con vista Millenium_Layout 1 19/11/15 15.50 Pagina 47

Camera con vista Millennium & Copthorne Hotels

Grand Hotel Palace, Roma

illennium & Copthorne Hotels è un gruppo alberghiero proprietario e gestore di 120 alberghi di lusso in tutto il mondo, situati in 79 location strategiche tra Nord America, Europa, Nord Africa, Medio-Oriente e Asia-Pacifico. È presente nelle principali città e destinazioni dove opera con diversi brand: Grand Millennium, Millennium, Grand Copthorne, Copthorne, M Hotel, Studio M e Kingsgate. Di recente è approdato anche in Italia, dove è stato protagonista di una prestigiosa acquisizione: a fine 2014 ha infatti rilevato il Grand Hotel Palace, uno degli storici hotel di Roma, situato nella centralissima via Veneto e conosciuto anche come “Grande Palazzo di Via Veneto” (via Veneto 70, tel. 06/47871, sito: www.grandhotelpalacerome.com, email: info.rome@millenniumhotels.com). Costruito nel 1927 su progetto dall’architetto Marcello Piacentini, il Grand Hotel Palace lega il suo

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nome alla Dolce Vita, di cui via Veneto fu teatro. Nel 2010 la struttura è stata completamente rinnovata dall’archistar Italo Rota e ora è un hotel cinque stelle lusso che accoglie 87 camere su 7 piani, di cui 13 suite – tra cui le Deluxe Executive, ciascuna con terrazzo –, e la Presidential suite. Il design di ogni stanza riflette uno stile art déco in chiave contemporanea con arredi di lusso, un angolo studio e bagni in marmo, oltre alle esclusive amenities e ogni comfort che si addice alla categoria. Chi viaggia per lavoro ha a disposizione un business center di 300 metri quadri con tre spazi per meeting ed eventi per una capienza complessiva di 190 posti, dotati delle ultime tecnologie audio/video, connessione wi-fi gratuita, una reception dedicata e un foyer. Il team eventi dell’hotel è a disposizione per affiancare le aziende in ogni aspetto organizzativo. Per i clienti corporate che lo richiedono, inoltre, il Grand Hotel Palace organizza formule di long stay su misura, grazie anche alla presenza di quattro camere con angolo cucina. Gli ospiti che desiderano fermarsi nella struttura possono scegliere di pranzare e cenare al Piero’s Bistrot lungo via Veneto, per pasti o cocktail all’aperto sotto il pergolato di

gelsomini, o al Ristorante Cadorin & Lounge Bar dove vengono proposte bevande e piatti di ispirazione locale e internazionale, spesso accompagnati da musica dal vivo, serviti nel Salone dedicato a Guido Cadorin: fu infatti il celebre artista veneziano ad affrescare negli anni Trenta questa sala. E così sui muri si può trovare raffigurato uno spaccato della vita dell’alta società romana degli anni Venti, con i personaggi più in vista dell’epoca: dallo Scià di Persia, all’architetto Giò Ponti, a Margherita Sarfatti. Recentemente restaurato e portato al suo antico splendore sotto la guida della Soprintendenza dei Beni culturali, è patrimonio artistico protetto dalle Belle Arti e ospita anche la Breakfast Room dell’hotel. Per chi volesse rilassarsi, infine, c’è la Kami Spa, che offre massaggi e trattamenti di ispirazione asiatica ed è dotata vasca Jacuzzi, sauna, una suite doppia e due suite singole per i trattamenti. ●

di Caterina Maconi

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Camera con vista Grand Hotel Parker’s

Grand Hotel Parker’s, Napoli

di Antonio Del Piano

el 1872 era una delle residenze private più ammirate di Napoli, anche grazie alla vista sul Golfo di cui gode. E proprio la sua posizione rappresenta oggi un valido punto di riferimento per tutti coloro che viaggiano per motivi di lavoro e desiderano soggiornare in un ambiente di charme, situato nel cuore pulsante della città partenopea. È il Grand Hotel Parker’s (corso

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Vittorio Emanuele 135, tel. 081/7612474, email: info@grandhotelparkers.it, www.grandhotelparkers.it), cinque stelle lusso in corso Vittorio Emanuele, a poche centinaia di metri dai luoghi-simbolo di Napoli nel mondo. Sinonimo di eccellenza e tradizione dell’ospitalità di lusso fin dalla fine dell’Ottocento, il Parker’s è uno Small Luxury Hotels of The World dotato di 82 tra camere & suite, tutte con il medesimo fascino degli arredi e delle finiture d’epoca. Ogni piano ha il suo stile: Carlo X, Luigi XIV, Impero e qui trionfano tendaggi preziosi con tessuti esclusivi, il calore delle boiserie, lo splendore di lampadari ed applique in cristallo, la raffinatezza degli accessori, marmi italiani pregiati nei bagni. A disposizione degli ospiti climatizzazione, wi-fi gratuito, tv a schermo piatto con canali satellitari, servizio in camera 24 ore su 24 e servizio Press Reader, che permette ai clienti di leggere il giornale preferito online. L’area relax dispone di una Spa LiteLife con palestra, dotata di tre ambienti per trattamenti tecnologicamente avanzati quali la veicolazione transdermica, la radiofrequenza, la pressoterapia e la luce pulsata. Per un drink, un aperitivo, un pranzo d’affari o una cena a lume di candela, l’appuntamento è al Bidder o al ristorante George dove trionfa la cucina di Baciòt, radici napoletane e respiro internazionale. Nel dopoce-

na, ma non solo, vale la pena godere dell’ambiente ovattato del Cigar Corner, tra quadri, oggetti d’arte, boiserie e preziosi rivestimenti. Fra le piccole meraviglie della struttura, tradizionale meta dei viaggiatori anglosassoni a Napoli, il Grand Hotel Parker’s custodisce un tesoro unico nel mondo dell’hôtellerie: una biblioteca antiquaria, con oltre 600 volumi di fine Ottocento, buona parte dei quali in edizione originale in lingua inglese. Volumi che si possono sfogliare, magari sorseggiando un cocktail dalla terrazza che domina a 360 gradi il golfo. Completano l’offerta sette sale convegni con capacità complessiva di 300 ospiti. Facilmente raggiungibile dalle autostrade grazie alla tangenziale di Napoli (uscita via Cilea o Fuorigrotta), l’hotel mette a disposizione dei suoi clienti un garage con 280 posti auto. Nelle vicinanze anche le fermate della linea 2 della metropolitana e delle funicolari collinari che, grazie all’interscambio possibile fra le varie linee ferrate del territorio, permettono di raggiungere in pochi minuti ogni parte della città. ●

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