Mission 7 2016

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ANNO XVII NUMERO 7 • NOV-DIC 2016

ECCO LA GIURIA DI IMA 2017 A pag. 16

Prove di futuro

Terminal

Come le tecnologie cambieranno il modo di viaggiare

Fiumicino, aeroporto Welcome Chinese Destinazioni

Bulgaria, Sofia


UVET.COM

UN GRANDE GRUPPO DI BUSINESS TRAVEL E VACANZE. PERSONE, SERVIZI E SOLUZIONI CHE RENDONO IL TUO VIAGGIO UN' ESPERIENZA UNICA.


BUSINESS & LEISURE TRAVEL

MOBILITY & SERVICES

EVENTS


1 Sommario 7 2016_Layout 1 06/12/16 16.54 Pagina 2

Sommario Novembre / Dicembre

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rubriche

03 eVenti

Un successo la prima edizione di MFA: tutti i vincitori

04 eVenti

BizTravel Forum: dati in primo piano

08 AppuntAmenti internAzionAli

Buone notizie da GBTA: il bt cresce, anche in Italia

12 proFessione ViAggiAtore

Il giro del mondo due volte l’anno

14 Fiere

Appuntamento con il mondo online

16 eVenti

Ecco la giuria di IMA 2017

18 tecnologie

L’albergo? Lo prenoto con lo smartphone

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26 Ad AltA quotA

Barra a dritta sul mondo corporate

28 terminAl

Fiumicino, aeroporto Welcome Chinese

32 destinAzioni

Sofia guarda a occidente

36 Alberghi business

Hôtellerie pugliese: non solo leisure

neWs 07 Voli in pillole 22 hôtellerie 24 numeri e stAtistiche 31 cAmerA con VistA 41 schede sulle Agenzie di ViAggio dA stAccAre e conserVAre 44 schede sulle tecnologie dA stAccAre e conserVAre 46 dAl mondo 47 il mercAto

42 scenAri

Il viaggio del futuro: tecnologico e personalizzato

inFormAzione pubblicitAriA 23 enterprise hotel

Un premio all’innovazione


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MISSIONFLEET AWARDS

Un successo la prima edizione di MFA:

tutti i vincitori Durante la serata di gala della prima edizione di MFA MissionFleetAwards sono stati festeggiati i vincitori del primo premio italiano rivolto all’intera filiera del Fleet Management in Italia

ewsteca raddoppia. E dopo i continui successi di IMA - Italian Mission Awards, ecco il premio che non c’era sull’intera filiera del Fleet Management in Italia, ovvero MFA - MissionFleetAwards. Lo scorso numero avevamo già dato un’anticipazione dei vincitori, che riportiamo qui sotto, ma oggi diamo voce a chi durante la serata di Gala che si è tenuta al-

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l’Excelsior Hotel Gallia di Milano, c’era. E che ci ha raccontato come MFA sia «un format moderno, in una bella location, con una ottima cena e un clima molto amichevole anche se professionale» ha detto Enrico Della Torre di TRK Italia-Masternaut. «Complimenti per l’iniziativa e la serata di ieri» ha invece detto Michele Vallone, Key Account Manager Vettura e Trasporto Leggero Michelin Italiana. Ringraziamenti che sono arrivati anche da Lorella Cabell di Nissan Italia: «Vorrei ringraziarvi per la bellissima serata della scorsa settimana. I feedback da parte dei miei colleghi sono stati tutti molto positivi. Tutto è stato molto snello e ben organizzato». Ma l’endorsement maggiore alla manifestazione si è avuto durante la stessa serata di premiazione del Gallia, con Gianpiero Wyhinny, il direttore di Seat Italia, salito sul palco da dove si è presentato con un urlo prolungato, un «Ooohhh, è qui la festa» di jovanottiana memoria. Poi ha subito sottolineato come MFA vada a riempire «un vuoto, ovvero un premio per il mondo delle flotte, che, ad esempio, in Inghilterra è diventato un must. Quindi complimenti a Missionfleet!». ●

a cura della redazione

Per ricevere maggiori informazioni sull’evento collegati al sito Internet digitando www.missionfleet awards.it. Oppure manda una mail a eventi@newsteca.it, o chiama lo 02/20241122.

Tutti i vincitori di MFA 2016 Fleet Manager dell’anno per: Progetti di ottimizzazione del T.C.O.: Marina Balloni e Mariano tristan - eli lilly Italia Premio all’innovazione: tiziano Fasolini gruppo nestlé Flotta sostenibile: Carlo Bertolini Chiesi Farmaceutici Driver safety: tiziano Fasolini gruppo nestlé Programma di corporate car sharing: luciana trapella - aon Premio speciale della giuria: ricciardo Muradore - Beiersdorf

preMI per I FornItorI della Flotta Miglior società di noleggio a lungo termine: alphabet Italia Fleet Management

preMI per le CoMpany Car Miglior veicolo per sales e agenti: Kia Cee’d 1.6 CrdI 136CV dCt

Miglior pneumatico per la flotta: Michelin Italiana con Michelin CrossClimate Miglior software gestionale per la flotta: “FFM” Full Fleet Management di Fleet Support

Miglior veicolo per quadri e middle management: renault Kadjar Intens 1.5 dCI 110CV edC

Miglior Servizio in outsourcing per la flotta: MyFleetSolution Miglior Servizio di Telematica & Smart Mobility per la Flotta: Fleeteco di Masternaut

Miglior veicolo per direttori e dirigenti: renault espace Intens 1.6 dCI 160CV Miglior veicolo ad alimentazione alternativa: nissan leaf Miglior veicolo di servizio: nissan navara 2.3 dS 140CV Menzione speciale a Maserati

Menzione speciale della giuria: giampiero Migliavacca - Whirpool europe

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Eventi BizTravel Forum 2016

BizTravel Forum: dati in primo piano Il ruolo di primo piano dei big data e l’importanza di una corretta analisi delle informazioni sono stati i temi al centro del forum che ha aperto il consueto evento annuale organizzato da Uvet GBT. Nel corso dell’incontro sono state presentate le previsioni dell’Uvet Travel Index, modello statistico econometrico sviluppato da The European House Ambrosetti: nel 2017 il PIL nazionale crescerà dello 0,8% di Arianna De Nittis

Il campione La Business Travel Survey è stata realizzata interpellando 700 aziende clienti di Uvet Global Business Travel, con spese di viaggio comprese tra i 20 mila e i 15 milioni di euro annui.

Sopra, i relatori del forum di apertura di BizTravel Forum, il 15 novembre a Milano. Nella pagina a fianco, un momento della Biz Night.

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ono il tema più caldo degli ultimi anni: i big data, enorme mole di dati che, se correttamente interpretati, possono consentire alle aziende di acquisire informazioni utili alla crescita del business in molti settori, incluso quello turistico. Per questo la quattordicesima edizione di BizTravel Forum, evento organizzato da Uvet GBT il 15 e 16 novembre presso Fiera MilanoCity, ha incentrato proprio sul tema dei dati – e del loro ruolo strategico nel mercato del travel – il suo consueto forum di apertura, dal titolo “What next? Gli scenari per il 2017 tra big data, mass media e viaggi d’affari”. Sul palco si sono confrontati Luca Patanè, presiden-

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te del Gruppo Uvet, Nicola Bonacchi, vice president Italy Sales Alitalia, Michel de Blust, segretario generale di Ectaa, Damiano Sabatino, VP and managing director Southern Europe and North Africa di Travelport Italia, Gianfranco Battisti, direttore Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia, e Paolo Borzatta, amministratore delegato di Ambrosetti Group Ltd. In qualità di moderatore, infine, era presente Stefano Barisoni, vice direttore di Radio 24 - Il Sole 24 Ore. A Borzatta è stato affidato il compito di illustrare, come ogni anno, i risultati dell’Uvet Travel Index, modello statistico econometrico sviluppato per Uvet da The European

House Ambrosetti. «Per la fine di quest’anno prevediamo che la crescita del PIL sarà dello 0,9%. Questo dato deriva dall’analisi di una serie storica di dati dei viaggi d’affari e del PIL dal 2006 a oggi, che ci consente di fornire indicazioni sul ciclo economico in anticipo rispetto ai dati ufficiali dell’Istat». E l’affidabilità dell’indice, ha dichiarato Borzatta, è elevata, nonostante la troppo ottimistica previsione dello scorso anno, quando era stato stimato per il 2016 un incremento compreso tra l’1,2 e l’1,6%. «Occorre sottolineare – ha precisato Borzatta – che l’indice ha una capacità previsionale compresa tra i 45 e i 120 giorni, e che nel corso del


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Eventi BizTravel Forum 2016

2016 si sono verificati eventi imprevisti che hanno causato un rallentamento del mercato: primo fra tutti il calo dell’economia cinese, a cui si sono aggiunti altri fattori, quali l’inflazione troppo bassa in Europa e l’impatto della Brexit, del colpo di stato turco, delle rinnovate tensioni con la Russia». Ma quali sono le previsioni per il 2017? «L’economia mondiale è in crescita e, nonostante il rallentamento nei Paesi Brics, metterà a segno un aumento del PIL del 3,3%» ha affermato Borzatta, che ha aggiunto: «Positiva anche la crescita dell’Italia, dove l’Uvet Travel Index prevede un incremento del prodotto interno lordo dello 0,8%». Al tema dei dati si è agganciato anche l’intervento di Luca Patanè: «Per stilare le previsioni dell’Index Uvet GBT gestisce una mole di dati dal 2006 a oggi. Ciononostante ci siamo resi conto che per approfondire ulteriormente la nostra analisi ci servirebbe una base dati ancora più ricca, che includa anche le informazioni di hotel, vettori, carte di credito». Un progetto per il quale Patanè lancia la palla agli altri relatori del forum: «Mi piacerebbe realizzare questo studio con Travelport, Alitalia, Trenitalia, American Express, insomma con i principali attori del mercato del travel». L’obiettivo, spiega inoltre Patanè, sarebbe adottare la la sentiment analysis, che raccoglie grazie a sistemi informatici un ampio ventaglio di informazioni provenienti dalla rete per ricavare dati previsionali in grado di suggerire azioni ancora più mirate». Non ci resta che attendere per vedere se questa brillante intuizione diventerà realtà. Sempre a proposito di dati, è d’obbligo menzionare le riflessioni emerse durante il secondo Forum, il 16 novembre. Durante l’incontro Valerio De Molli, Managing partner The European House dello studio Ambrosetti ha criticato tutte, o quasi, le classifiche e gli indici mondiali che mettono in cattiva lu-

ce l’Italia. «Com’è possibile, ad esempio, che l’Italia si posizioni dietro a Paesi come la Macedonia nell’Ease of Doing business della World Bank (dove siamo 45esimi)? – ha dichiarato De Molli –. Noi siamo tra le Top 5 al mondo come surplus commerciale e siamo il secondo mercato manifatturiero in Europa con 403 mila aziende, il doppio di Francia e Germania. Siamo sempre in coda agli indici perché sono calcolati su survey qualitative e su punti visti negativamente. Ecco perché abbiamo creato il nostro indice, il Gai, il Global Attractivness Index, che si basa su diversi dati scientifici e sul sentiment online”. Un indice che tratta ben 144 Paesi e che vede l’Italia non primeggiare, ma posizionarsi in una buona 14esima posizione, con luce verde su dinamicità e sostenibilità, con 73 punti. Aumentano le trasferte ma diminuisce la spesa Come di consueto, Uvet GBT ha reso noti i dati della Business Travel Survey, indagine periodica sui viaggi d’affari in Italia. Secondo lo studio, nei primi nove mesi del

2016 il numero delle trasferte è cresciuto del 10% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre è continuata la discesa della spesa media per trasferta (13 euro in meno). Considerando l’ultimo triennio 2014-2016, il numero di trasferte è aumentato del 24%, mentre le spese di viaggio solo dell’8%. «Anche durante il 2016 – ha commentato Luca Patanè – a una riduzione dei prezzi medi di viaggio rilevati nel Business Travel Managed è corrisposto un aumento dei volumi e quindi dei viaggi venduti. Queste caratteristiche sono importanti perché il Business Travel Managed genera risparmi per le imprese del Paese, crea efficienza e competitività al servizio dell’intero sistema economico. Tra gennaio 2006 e settembre 2016, a fronte di un incremento dei prezzi nel settore trasporti del 26,3%, la dinamica dei prezzi nel Business Travel Managed ha registrato una contrazione del 35,6%. A livello complessivo l’incremento medio dei prezzi nel sistema economico, cioè l’inflazione, è stato del 18%. L’efficienza generata nel sistema economico e misurata in termini di minori costi per i viaggi può

0,9% Secondo l’Uvet Travel Index è l’incremento del PIL italiano a chiusura del 2016. Per l’anno prossimo si prevede una crescita dello 0,8%.

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Eventi BizTravel Forum 2016

Luca Patanè: guardiamo avanti. Da leader del mercato A un collega, durante il consueto incontro con i giornalisti che Luca Patanè tiene alla fine del Forum d’apertura del BizTravel Forum, il neo cavaliere della Repubblica Italiana ha detto, guardandolo dritto negli occhi: «Noi diciamo le cose per farle». E di cose Patanè ne ha dette nel corso della due giorni milanese, durante la quale, appunto, si sono susseguiti gli annunci: «Stiamo guardando a player online europei e ad altre aziende, anche italiane, per integrare la filiera dei servizi che proponiamo». Ormai Uvet GBT, oltre al caposaldo dell’azienda, ovvero il business travel, guarda sempre di più anche al turismo, alla gestione alberghiera e all’organizzazione degli eventi: «Ad esempio vediamo che stanno andando molto bene Caraibi e Cuba, mete eminentemente turistiche, così come vediamo una ripresa dell’Egitto e ci aspettiamo ancora una crescita sull’incoming in Italia» afferma nell’incontro Patanè, mettendosi il cappello leisure e sottolineando come proprio queste previsioni e l’analisi dei numeri siano importanti per capire il mercato. Perciò ha lanciato l’idea sul palco del Forum di un osservatorio sui big data del settore, per capire sempre di più le dinamiche dei consumatori, attraverso una profonda sentiment analysis. Un palla buttata al centro che ora deve esser giocata ma che, almeno sul palco, ha visto una tiepida accoglienza, «ma noi lo faremo, come ogni cosa che annunciamo al Biz» ha ribadito Patanè. Insomma, Patanè crede nei numeri, naturalmente ben analizzati, così come crede nel welfare aziendale, tanto che ha lanciato Uwelfare, «una

Spese di viaggio in calo Secondo la Business Travel Survey, nei primi nove mesi del 2016 è proseguito il calo della spesa media per trasferta (13 euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2015).

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essere costì sintetizzata: a parità di caratteristiche e condizioni, un viaggio venduto all’interno del Business Travel Managed che costava 100 euro nel 2006, oggi costa 64,4 euro, mentre se avesse seguito la media dei prezzi dell’intero settore dei trasporti complessivamente considerato, sarebbe dovuto costare 126,3 euro, circa il doppio». Forse anche per questa generale tendenza a ridurre le spese, l’uso del treno ha segnato una crescita maggiore rispetto all’aereo, almeno

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piattaforma che sarà disponibile dal prossimo marzo con l’obiettivo di fare entrare i viaggi e il turismo, insieme ad altri servizi, nel welfare aziendale» spiega il manager, sottolineando che è uno dei modi intelligenti «per creare nuova domanda». Infine Patanè torna su temi per lui molto importanti. Primo fra tutti il Fondo di Garanzia, che vede già oltre 850 adv iscritte, «una cosa che nessuno voleva fare e allora l’abbiamo fatta noi, perché i leader si devono comportare come tali» afferma il neo cavaliere, che racconta dei tavoli governativi a cui Uvet ha partecipato per capire come rilanciare il mondo del travel in Italia: «Abbiamo cercato di trasferire al governo i nostri pensieri. Ora attendiamo un riscontro. Anche se non restiamo fermi ad aspettare. L’esempio è l’Hackaton sulla Via Francigena che abbiamo lanciato con grande successo in questa manifestazione». Infine, non tralascia la solita stoccata a Lufthansa (che non se la sta passando bene anche per altre ragioni...), e a una nostra precisa domanda su un eventuale interesse verso l’Ndc del vettore tedesco tuona: «Noi non lavoriamo per Lufthansa ma per i nostri clienti, e quindi confrontiamo tutte le compagnie grazie ai gds. Che hanno creato valore, perciò non torniamo indietro». Non sarebbe opportuno per un leader. Che guarda avanti e fa operazioni da leader. Aspettiamoci la prossima. A.V.

per quanto riguarda le tratte nazionali. La concorrenza dell’alta velocità ha causato una diminuzione delle tariffe ferroviarie del 12% rispetto al primo trimestre del 2014: oggi il prezzo medio è infatti di 47 euro, contro i precedenti 55 euro. Tariffe aeree in calo Registrano un calo anche le principali tratte aeree nazionali (-14% nei primi 9 mesi del 2016 rispetto al corrispondente periodo del 2015). Osservando i dati più in dettaglio, si

nota che a eccezione della GenovaRoma (che cresce da 183 a 246 euro), della Milano-Napoli (che sale da 197 a 210 euro) e della RomaVenezia (che registra un calo da 248 a 221 euro), tutte le altre rotte non subiscono variazioni sostanziali di prezzo. Sono mutate però in maniera significativa le tasse aeroportuali: lo scorso anno sulle tratte Genova-Roma e Milano-Roma il 40% del costo biglietto era rappresentato da tasse, mentre oggi invece l’incidenza delle tasse cala, nelle due rotte, rispettivamente al 24 e al 31%. In generale, il traffico domestico registra la crescita più significativa nello scenario 2016 attestandosi al 10% rispetto al 2015. Il traffico europeo, dopo uno stop nel 2015, riparte con una crescita del 7%, mentre il traffico intercontinentale registra una flessione del 3% rispetto al 2015. ●


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News Voli in pillole

ARRIVA BABY BOOM, L’EREDE DEL CONCORDE Non poteva che esserci lo zampino di Richard Branson, il visionario fondatore della Virgin, dietro XB-1, alias Baby Boom, l’aereo supersonico che promette di rivoluzionare il mondo del trasporto aereo abbattendo i tempi di volo. Erede naturale del Concorde, avrà infatti una velocità di crociera di Mach 2.2, pari a circa 2300 km all’ora: 2,6 volte di più rispetto a tutti gli attuali aeromobili in attività per uso civile. Sarà quindi in grado di percorrere la rotta Londra-New York in 3 ore e 15 minuti, contro le attuali 7. Merito di tre innovativi motori General Electric J85-21 senza afterburner. Lo staff di ingegneri impegnati nel progetto, con base a Denver, in Colorado, stanno lavorando alacremente per eseguire i primi test di volo nel 2017. Per salire a bordo, però, i passeggeri dovranno attendere il 2023. Il biglietto non sarà dei più economici: circa 5000 euro per l’andata e il ritorno in prima classe (45 posti).

Londra per il suo hub di Bogotà e da Madrid per la capitale, Cali e Medellín, per un totale di 42 voli settimanali. «Feederiamo queste basi europee grazie ad accordi di interline con Iberia, Alitalia, Air Europa e British Airways da Milano, Roma, Torino, Venezia, Bologna – ha

spiegato a noi di Mission Juan Oviedo Delgado, direttore commerciale per l’Europa della compagnia –. Il mercato italiano per noi vale circa seimila passeggeri, con una crescita del 12-15% nel 2016. C’è un buon mix di provenienza, con il 30% a testa di etnico, turismo e visiting friend e relatives e un 10%, ma in crescita, di traffico business». Il traffico è affidato a una flotta di A330 e di 9 B787 (che diventeranno 11 nel 2017), configurati con 244 posti di cui

216 in classe economy e 28 in business. «Le poltrone di classe business sono disposte a spina di pesce per garantire la massima privacy» commenta Delgado. Gli ottimi risultati dei voli europei (load factor medio dell’80%) dipendono, oltre che dai mercati di origine dei voli, ovvero Regno Unito e Spagna, anche da Francia, Germania e Italia. E proprio nel nostro Paese Oviedo Delgado spera, in futuro, di poter aprire un volo, «grazie anche a un maggior peso della business sul totale dei passeggeri».

AIR TRANSAT Per il sesto anno consecutivo, Air Transat è stata classificata compagnia aerea numero uno in Nord America dall’Atmosfair Airline Index, che misura il consumo del carburante e la riduzione delle emissioni di gas serra dei vettori. Compare inoltre al dodicesimo posto nel mondo nelle categorie lungo e medio raggio e al 14esimo in tutte le categorie dell’indice annuale. L’Airline Index, pubblicato da NGO Atmosfair, prende in considerazione le performance di 200 vettori e si propone come strumento per aiutare i viaggiatori a scegliere le compagnie aeree in base di livelli di emissione di CO2. Ricordiamo che Air Transat collega l’Italia al Canada con voli non-stop da Roma, Venezia e Lamezia verso Toronto e Montréal.

NOTIZIE IN BREVE Flyernest vola per l’Albania La scorsa estate ha iniziato a volare una nuova compagnia con un nome molto “letterario”, ovvero Flyernest, che collega ben 9 aeroporti italiani (Ancona, Firenze, Bari, Rimini, Bergamo, Perugia, Pisa Trieste e Pescara, enunciati in ordine di apertura dei collegamenti lo scorso luglio) con l’Albania. Parte del gruppo Ernest S.p.A., il vettore è destinato ad attrarre la clientela business. «Italia e Albania – spiega infatti la responsabile per la stampa del vettore, Valeria Beccari, sono da sempre due forti partner commerciali». La flotta di Flyernest comprende un Boeing 737-400 e due ATR 72-500.

AVIANCA ACCELERA SULL’EUROPA CON I DREAMLINER Europa a tutta Dreamliner per Avianca, la compagnia colombiana che vola sul Vecchio Continente da Barcellona e 2016 novembre-dicembre |

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Appuntamenti internazionali GBTA Global Conference 2016

Buone notizie da GBTA: il bt cresce, anche in Italia A rivelarlo sono i dati presentati durante la GBTA Global Conference 2016, evento di riferimento per tutto il settore grazie alla presenza di quasi 1000 professionisti dei viaggi d’affari: l’Italia chiuderà l’anno con una crescita delle spese di viaggio del 3,4% e nel 2017 metterà a segno un ulteriore +1,7%. In aumento soprattutto le trasferte internazionali, che il prossimo anno saliranno del 2,7% di Arianna De Nittis

GBTA in breve Con sede a Washington D.C., GBTA (Global Business Travel Association) è un’associazione internazionale specializzata nel settore dei viaggi d’affari e del Mice. Attiva in sette continenti, conta oltre 9000 membri che gestiscono, complessivamente, più di 345 miliardi di dollari di spese per viaggi e meeting. GBTA ha anche un capitolo europeo, fondato nel 2010 in collaborazione con numerose organizzazioni del Vecchio continente.

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li scenari globali del business travel sono stati al centro della GBTA Global Conference 2016, che si è svolta presso The Forum di Francoforte dal 14 al 16 novembre scorso. Un evento annuale che ha attirato oltre 950 professionisti dei viaggi d’affari provenienti da più di 20 Paesi, interessati al ricco calendario di sessioni di formazione e dai numerosi studi e sondaggi che GBTA, una delle più importanti associazioni del settore a livello mondiale, effettua per monitorare i trend e lo stato di salute del business travel. Noi di Mission non potevamo non esserci, e dunque vi proponiamo le previsioni sull’andamento del prossimo anno nei cinque mercati chia-

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ve europei (Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Italia), che assommano circa il 70% del business travel nell’Europa occidentale e, dunque, forniscono un indicatore interessante dell’andamento dell’intero continente. Complessivamente, questi Paesi chiuderanno l’anno in corso con un volume di spese di viaggio pari d 210,7 miliardi di dollari (+6% rispetto al 2015), mentre si prevede per il 2017 un volume di 220,6 miliardi (+4,7%). Le performance regione per regione A detta di GBTA, le previsioni per l’Italia sono positive, nonostante il perdurare dell’instabilità economica. Chiuderemo infatti l’anno con

un incremento delle spese di business travel del 3,4% rispetto al 2015. Una crescita destinata a proseguire anche nel 2017, con un +1,9% per un totale 33,3 miliardi di dollari. In particolare, le trasferte domestiche aumenteranno di 3 punti percentuali nel 2016 e di 1,8 punti nel 2017 (29,2 miliardi di dollari), mentre quelle internazionali metteranno a segno un più robusto incremento del 6,4% quest’anno e del 2,7% il prossimo (4,1 miliardi di dollari in totale). Com’era prevedibile, la crescita prosegue a ritmo sostenuto in Germania: per quest’anno si prevede una crescita di ben 7,4 punti percentuali, che salirà nel 2017 a +7,6%, per un totale di 73,4 miliar-


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Appuntamenti internazionali GBTA Global Conference 2016

Tre giorni di seminari sui temi caldi del settore

di di dollari di spesa. In crescita sostenuta sia il bt domestico (+7,8% il prossimo anno) sia quello internazionale (+6,8%). Tra i mercati leader in Europa, la Francia registra una crescita più moderata rispetto agli anni passati: 4,1 punti percentuali nel 2016 e un ulteriore 4,2% nel 2017, per un totale di 40,2 miliardi di dollari. Le trasferte effettuate entro i confini segneranno un +3,3% a fine anno, ma si prevede per il prossimo un +4,8%. Per quanto riguarda i viaggi all’estero, invece, la crescita è stata sostenuta quest’anno (+5,4%), ma calerà a +3,1 punti percentuali nel 2017. La Spagna, che negli ultimi anni è stata una delle nazioni con le maggiori difficoltà nel mercato del business travel, ha messo a segno la performance più significativa tra i Paesi presi in esame: 7,2% quest’anno e 5,8% il prossimo, per un totale di 22 miliardi di dollari. Concludiamo con la Gran Bretagna: a dispetto del panorama di generale incertezza causato dalla Brexit, il Paese non sembra accusare il colpo: anzi, chiude il 2016 con un incremento delle spese di viaggio del 6.9% e prosegue la crescita di 2,4 punti percentuali nel 2017 (51,6 miliardi di dollari). Il mercato domestico e quello internazionale aumentano quest’anno, rispettivamente, del 5,9% e del 2,5%, mentre a livello internazionale sono previsti aumenti dell’8,9% e del 2,3%.

GBTA ha offerto ai 950 partecipanti, provenienti da più di 20 Paesi, tre giorni di seminari, pranzi e cene di networking per approfondire le tematiche legate al mondo del bt. Il tutto secondo una filosofia ben riassunta nel titolo dell’evento, “Balance”, equilibrio. Il programma dei seminari era ben nutrito, soprattutto nella giornata del 15 novembre, e dunque siamo stati costretti a fare delle scelte. Il primo incontro a cui abbiamo assistito, nel giorno dell’apertura, si intitolava: “An Expert Insight Into Risk and Security”. A parlare era Hagai M. Segal, un esperto di terrorismo e sicurezza a livello internazionale. Valutare il rischio e assicurare la sicurezza dei viaggiatori è una responsabilità essenziale per le aziende, e Segal ha presentato tutte le mappe del rischio, dall’Isis a Boko Haram, fino all’attuale scenario in Africa e in Ucraina. L’evento terroristico, ha detto Segal, è random, imprevedibile e comunque poco probabile. Non per questo, però, il travel manager non deve tenerne conto, pensando che i problemi non riguarderanno proprio la sua azienda. Non è giusto, però, neanche eliminare tutti i viaggi d’affari per troppa ingiustificata paura, come alcune aziende sue clienti hanno deciso di fare nel periodo di massima allerta. Alla domanda se viaggiare è più sicuro ora rispetto ad alcuni anni fa, Segal ha dichiarato che sì, è senz’altro più sicuro: grazie al rafforzamento dei controlli, la sicurezza è a 360 gradi su tutti gli operatori del settore e in tutte le fasi del viaggio. Interessante anche “The new leaders of technology”, tavola rotonda moderata da Amadeus durante la quale i Ceo di alcune aziende innovative del settore hanno discusso il futuro della business travel industry. Le aziende coinvolte erano: Fairfly, un sistema che permette tramite un algoritmo di tracciare i continui cambiamenti di prezzo sui voli e poter scegliere il più conveniente; Triprebel, sistema di prenotazione alberghiera che anche dopo

Impatto Brexit GBTA ha anche cercato di capire quale impatto l’uscita del Regno Unito dall’Ue potrebbe esercitare

che si è prenotato e pagato, se il prezzo della camera scende prima dell’arrivo del dipendente, restituisce direttamente la differenza sulla carta di credito; Roadmap, soluzione che aiuta a pianificare il proprio lavoro e quello dei colleghi coinvolti nello stesso progetto o processo lavorativo; Conichi, una app specifica per gli hotel che consente di fare il check-in e check-out online e di ricevere la chiave digitale della stanza direttamente sul telefonino. L’importanza della comunicazione, anche in ambito business travel, è stata al centro del seminario intitolato “The Business Travel Perspective: Policy e Preferences”. Focus dell’incontro, una ricerca condotta da HRS in collaborazione con GBTA (vedi anche il nostro articolo “Studio GBTA, le scelte di business traveller e la travel policy”, sul nostro sito Missionline.it) che ha messo in luce quanto spesso la travel policy non venga capita appieno dai viaggiatori e come sia fondamentale da parte del travel manager seguire il processo di comunicazione e tenere conto dei feedback. Un concetto confermato anche da Endam Deniz, Global Commodity Manager Travel di Vibracoustic che, in un altro seminario, ha spiegato che, quando deve comunicare dei cambiamenti nella travel policy, si fa aiutare dall’Ufficio comunicazioni interne. Per attirare l’attenzione di chi legge vengono utilizzati anche fumetti o vignette, oppure comunicazioni animate. Fra i relatori del seminario sulla travel policy c’era anche l’unico italiano fra i 65 speaker intervenuti all’intera conferenza: si tratta del nostro Fabio Ghiringhelli, vice president of Corporate Solutions Western, Southern & Easten Europe di HRS (foto a sinistra). La presenza di pochi italiani si notava anche fra i travel manager. Alla nostra domanda del perché, gli organizzatori hanno risposto che manca in Italia un’associazione di categoria a cui fare riferimento. Che non sia un segnale per i travel manager del nostro Paese? Paola Mighetto

sul mercato del business travel europeo nei prossimi mesi. In primo luogo, nuove ondate di incertezza potrebbero verificarsi 2016 novembre-dicembre |

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Appuntamenti internazionali GBTA Global Conference 2016

Travel policy: quanto le seguono i viaggiatori?

In queste pagine, alcuni momenti della GBTA Global Conference 2016, che ha attirato a Francoforte professionisti del business travel provenienti da oltre 20 Paesi.

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quando l’Articolo 50 diventerà effettivo e saranno rivisti i negoziati commerciali e sull’immigrazione. L’uscita della Gran Bretagna dai trattati Open Skies con l’Ue potrebbe anche comportare la presenza di un minor numero di voli e un aumento delle tariffe aeree. Inoltre, la Gran Bretagna non sarà più tenuta a rispettare le nuove regole comunitarie in tema di roaming, e questo potrebbe incidere sui costi di telefonia

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Tra gli studi presentati da GBTA durante la convention annuale ne spicca uno realizzato in collaborazione con HRS e incentrato sull’attenzione che i viaggiatori d’affari riservano alle travel policy: ben il 79% del campione afferma che le regole aziendali hano un forte impatto sulle scelte in fase di prenotazione. Il 71% è guidato dalla convenienza, il 70% dal costo. Inoltre, il 58% tiene in alta considerazione la possibilità di effettuare cambi e cancellazioni in maniera flessibile, mentre il 52% bada alla possibilità di ricevere report di spesa e il 50% di partecipare a programmi di fidelizzazione. Ma come viene comunicata la travel policy ai viaggiatori? Lo strumento più usato (49%) e anche più gradito (56%) è l’email. Ci sono però sostanziali differenze tra i viaggiatori a seconda dell’età e della regione di appartenenza. Inaspettatamente, ad esempio, i Millennial (18-34 anni) preferiscono conoscere i regolamenti aziendali grazie a un colloquio con il proprio manager, in modo da poter fare domande e chiedere chiarimenti. I rappresentanti della Generazione X (35-54 anni) e i Baby Boomer (più di 55 anni), invece, si fidano maggiormente dei sistemi elettronici e dell’intranet aziendale (52 e 69%). La posta elettronica è lo strumento di comunicazione preferito in Europa (60%) ancor più che nel Nord America (53%). Lo stesso vale per l’uso dell’intranet aziendale (51% contro il 35%). «I risultati dello studio mostrano che i business traveller vogliono solo fare la scelta giusta – ha commentato Tobias Ragge, ceo di Hrs. Comunicare la politica aziendale attraverso i giusti canali al momento opportuno e ascoltare i feedback dei dipendenti è la chiave del successo. I risultati mostrano anche che la convenienza e la facilità d’uso degli strumenti di prenotazione sono cruciali per far sì che i traveller aderiscano alla politica aziendale in tema di viaggi di lavoro. E se tale politica è costruita sulle reali necessità di chi viaggia è ancora meglio, soprattutto se comprende tutte le fasi, dalla prenotazione alla reportistica finale».

a carico delle aziende. È probabile che diventi più complicato anche utilizzare le carte di credito e passa-

re le frontiere, se il dibattito sull’immigrazione porterà a un irrigidimento delle regole in fatto di visti. Tra le complicazioni maggiori legate all’uscita dall’Ue potrebbe infine esserci un forte rallentamento nel libero movimento dei lavoratori, con conseguente perdita di competitività da parte delle aziende britanniche. «Mentre le spese di viaggio sono state influenzate da una crescita economica europea debole, l’influenza di Brexit ad oggi è ancora trascurabile – ha commentato Catherine McGavock, regional vice president di GBTA Emea –. Le aziende e i viaggiatori d’affari continuano a mostrare un’ottima capacità di adattamento, viste le sfide che l’Europa ha affrontato di recente». ●



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Professione viaggiatore Andrea Giunta, PPG Industries

Il giro del mondo due volte l’anno di Arianna De Nittis

l cinquanta per cento del mio tempo lo passo negli Usa, due o tre volte volte all’anno vado in Asia, un paio di volte in America Latina. In tutto una decina di voli intercontinentali, con un paio di giri del mondo completi. Prossimo roundtheworld da metà novembre: Milano, Australia, Malaysia, Cina, Corea, California, Pennsylvania, Milano, il tutto in 16 giorni....». A parlare è Andrea Giunta, Director Global Science & Technology Automotive Refinish di PPG Industries, membro del board del gruppo e presidente e amministratore delegato di PPG BFS Italy. Un viaggiatore doc, di quelli con la valigia sempre pronta e abituati a districarsi abilmente tra compagnie aeree, alberghi, società di autonoleggio. Noi di Mission non potevamo non chiedergli un parere sui servizi – e disservizi – che incontra durante le sue trasferte.

sono responsabile. Questo è il motivo principale dei miei frequenti viaggi».

Quali aspetti della sua professione la portano a viaggiare? «Sono ufficialmente basato a Pittsburgh, dove c’è il nostro quartier generale. In Europa sono quasi un ospite, anche se mantengo qualche carica istituzionale. Lavoro per una classica multinazionale americana con sedi e centri di ricerca e sviluppo presenti in tutto il mondo, di cui

sulle rotte internazionali. E le rotte secondarie sono state consolidate su hub internazionali da cui l’Italia sembra tagliata fuori».

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Secondo lei è cambiato qualcosa nel suo modo di viaggiare per lavoro negli ultimi anni? «La data spartiacque è naturalmente l’11 settembre. Da allora si sono irrigidite le procedure e intensificati i controlli dappertutto. Rispetto al passato vengono in genere più rispettati i tempi, ci sono meno ritardi

Che cosa apprezza in una compagnia aerea e quali servizi invece non le piacciono? «Mi piace il comfort offerto: va considerato che il difficile non è

Fondata nel 1883 con il nome Pittsburh Plate Glass dal capitano John Ford e da John Pitcaim, PPG Industries è un fornitore globale di vernici, rivestimenti, prodotti per ottica, materiali speciali e fibra di vetro. È presente nel mondo con sedi in Nord America, America Latina, Europa, Medio Oriente e Asia Pacifico, per un totale di oltre 47mila dipendenti. | 2016 novembre-dicembre

Segue i programmi fedeltà? Li considera utili? «Ho carte di tutti i tipi, ma non hanno mai influito sulla scelta del vet-

Quello che ogni viaggiatore si augura di evitare sono gli scioperi non pianificati. Se hai qualche centinaio di persone che ti aspetta vuoi essere certo di arrivare, mentre se sei a 5000 chilometri da casa, vuoi essere sicuro di tornarci quando lo hai deciso

PPG Industries

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quando siamo per aria, ma di solito comincia quando tocchiamo terra e affrontiamo i problemi per cui attraversiamo il mondo. Dobbiamo arrivare freschi o meno stravolti possibile. Non mi piacciono i ritardi, le code, i contrattempi non gestiti in maniera adeguata».

tore, che di solito viene fatta in base al prezzo a parità di servizio e di classe. Faccio fatica a usufruire dei punti accumulati, anzi, non riesco proprio. Di solito scadono senza che li utilizzi». Qual è la cosa più fastidiosa che può capitare all’imbarco? E durante un volo? «Quello che ogni viaggiatore si augura di evitare sono gli scioperi non pianificati. Se hai qualche centinaio di persone che ti aspetta vuoi essere certo di arrivare, mentre se sei a 5000 chilometri da casa, vuoi essere sicuro di tornarci quando lo hai deciso. Sono fastidiose anche le code al check-in se capita il viaggio in


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Professione viaggiatore Andrea Giunta, PPG Industries

Chi è Andrea Giunta Classe 1960, Andrea Giunta ha un’esperienza di oltre 40 anni nel settore dei rivestimenti, due terzi dei quali nell’automotive. Attivo in PPG Industries dai tempi dell’acquisizione di Max Meyer, nel 1997, fa parte del board di PPG Automotive Refinish ed è responsabile dell’attività di Science & Technology Globale, spalmata su 130 sedi commerciali e stabilimenti in tutto il mondo.

economy, i sedili scomodi (compagnie note hanno sedili business che sono un vero martirio), lo smarrimento del bagaglio, ma anche la connettività scadente di alcune lounge». Quali sono invece i servizi aerei che apprezza maggiormente? «A terra le fast track degli aeroporti, in volo gli aerei con cabine di business class a conformazione singola e il Wi-fi». Utilizza le lounge aeroportuali? «Le utilizzo abbastanza spesso. Sono in genere comode, quelle asiatiche qualche passo avanti per spazi e servizi offerti». Ha mai viaggiato per lavoro con un vettore low cost? «Mi è capitato due volte. Offrono un buon compromesso qualità/prezzo e sono “potabili” se si ha la premura di fare un priority boarding». Prende anche il treno? «Lo uso molto raramente. Mi capita in Giappone e Corea, dove sono disponibili linee high speed stratosferiche per velocità e comfort. Non ho invece esperienze in Italia». Parliamo di alberghi: quali ritiene che siano i plus più importanti per una struttura dedicata alla

clientela business? E quali le lacune più gravi? «Pulizia, tranquillità e discrezione vengono prima di ogni altra cosa, la connessione Wi-fi ormai va data per scontata, così come anche la presenza di un fitness center adeguato. Lacune piuttosto frequenti sono i rumori molesti e spazi comuni, tipo quelli destinati al breakfast, ristretti». Le capita di noleggiare autoveicoli nel corso di una trasferta? A suo parere quali servizi deve garantire un rent a car per venire incontro alle esigenze di chi viaggia per lavoro? «Si, noleggio abitualmente in Usa. L’unico servizio che ritengo necessario è un’auto pulita sia all’interno che all’esterno, per il resto non ho grandi pretese». Utilizza dispositivi mobili durante le trasferte? Ci sono delle app che ritiene particolarmente utili per chi viaggia per lavoro? «Nel 2003 il primo Blackberry mi ha cambiato la vita, ero finalmente connesso 24 ore su 24, sette giorni su sette. Oggi lo diamo per scontato, ma prima di allora non era così. Il secondo grande cambiamento è arrivato con i tablet. Oggi viaggio solo con quello. Il laptop rimane in

ufficio, quindi si, in viaggio si può fare a meno del Pc, ma non dei dispositivi mobili. Tutte le app delle compagnie aeree e degli alberghi sono utili. Utilizzo spesso anche i wallet per le carte d’imbarco con bar code. Una app che sembra scontata, ma che è di grande valore aggiunto quando si è in viaggio, è Google Maps». Ci racconta un aneddoto che le è capitato durante una sua trasferta? «Era il 2004, durante un volo di rientro New York-Milano Malpensa. Salgo a bordo e mi accorgo di avere come vicina Susan Sarandon. Non c’è bisogno di chiedere, lei sa che io so chi è lei. Durante il viaggio parliamo, per lei è la prima volta in Italia, viene a Milano a ritirare un premio. Mi parla di lei, del marito regista e di quante volte hanno programmato un viaggio a Roma senza riuscire a farlo. Al mattino, due ragazzine vengono a chiederle l’autografo. Mi passano la carta e la penna, io le passo a lei. Lei firma e mi ripassa foglio e penna. Decido di firmare anch’io e restituisco il tutto. Le due ragazzine ringraziano e se ne vanno, neanche tanto sorprese. Lei ride forte io le dico: “Perché ridi? Guarda che quelle due se ne sono andate chiedendosi chi era quella con i capelli rossi vicino ad Andrea”». ●

Oggi viaggio solo con il tablet, mentre il laptop rimane in ufficio 2016 novembre-dicembre |

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Fiere BTO

Appuntamento con il mondo online Si è svolto all’insegna delle tecnologie, dell’innovazione e del web applicato al turismo il consueto appuntamento con la BTO-Buying Tourism Online, lo scorso novembre presso la Fortezza da Basso di Firenze. Tante le presenze illustri per parlare di strategie e nuovi trend. E, per la prima volta, un occhio attento al business travel, grazie anche alla media partnership con noi di Mission di Alberto Vita

Oltre 10mila presenze Questo l’ottimo risultato dell’edizione di quest’anno (+10% rispetto al 2015).

a fiera con uno stampo molto alberghiero, anche se web, quando nacque nove anni fa alla Leopolda, a evento sulle dinamiche turistiche del mondo online. Un appuntamento a tutta tecnologia, anche se, come ha detto a noi di Mission il suo patron, l’illuminato (senza alcun richiamo a Dan Brown, visto dove si svolge l’evento) Giancarlo Carniani, «proprio alla tecnologia che pervade tutta la nostra vita dovremmo dare molta più attenzione». Perciò nella sua sessione di chiusura, la nona edizione della BTO-Buying Tourism Online (a Firenze il 30 novembre e l’1 dicembre) ha ospitato il giornalista-scrittore Riccardo Staglianò, autore del best seller “Al posto tuo -

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Alcuni momenti della BTO, che quest’anno si è svolta a Firenze il 30 novembre e l’1 dicembre.

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Così web e robot ci stanno rubando il lavoro”, introducendo il tema del prossimo anno. Uno spunto che ha causato qualche mal di pancia ai tanti attori della web economy che negli anni hanno preso l’abitudine di frequentare con il loro top management la manifestazione fiorentina. E che, tra il serio e il faceto, ha fatto dire allo stesso Carniani che «la decima edizione sarà disrupted, dopo tanti anni di crescita e consolidamento». I numeri dell’edizione di quest’anno, di cui noi di Mission siamo stati Media Partner, lo sottolineano: vi è stato infatti un incremento del 10% nel numero dei biglietti venduti rispetto allo scorso anno, con oltre 10mila presenze, e un +20% nelle

presenze di espositori e sponsor. Tra le novità, anche BTO for Corporate, iniziativa rivolta ai manager italiani delle grandi aziende invitati per la prima volta all’evento che si tiene alla Fortezza da Basso per analizzare gli scenari futuri del business travel. Settore che ha visto la presenza di attori importanti quali Hrs, con lo speech del suo vice president of Corporate Solutions Western, Southern & Eastern Europe Flavio Ghinghelli, che sul palco della Oracle Main Hall ha parlato del bt legato al business alberghiero, o Airplus che, con Thorsten Wenger, manager Corporate Communications dell’azienda tedesca, ha disegnato il mondo dei pagamenti, per i viaggiatori d’affari ma non solo, in viaggio. Sempre più virtuali e invisibili. Ma, come di consueto, sono stati tantissimi i temi trattati nella due giorni fiorentina, con ben 148 eventi ospitati solo nelle due Main Hall, con la novità dello sdoppiamento della plenaria, una delle quali dedicata agli ospiti internazionali con dibattiti esclusivamente in inglese e con in più tanti interventi nelle 7 Focus Hall, dove le aziende hanno cercato di rispondere al “Why”, tema dell’edizione di quest’anno, ovvero spiegare il “perché” del loro business e delle loro strategie. Dalla sala internazionale, la Oracle Main Hall, Carniani ha raccontato per sommi capi la “sua” manifestazione: «Airbnb (che in un altro pa-


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Fiere BTO

nel ha presentato il recente Experiences con il suo country manager italiano Matteo Stifanelli, ndr) si definisce una società di persone, non di case. E nel mondo dell’accomodation è stato come l’iPad per la musica». Poi ha ricordato la sua intervista a Stephen Kaufer, il founder di Tripadvisor, due anni prima, il quale trovò il suo “perché” di diversi fallimenti. Il “perché” di Booking, azienda protagonista sullo stesso palco più tardi, è presto detto: «non si occupa di voli!», come detto dal futuro ceo del colosso delle prenotazioni alberghiere Glenn Fogel (almeno questa la notizia che circolava tra le mura della Fortezza). «Non confondiamo le strategie di mercato con il perché» ha poi sottolineato Carniani, che ha rivelato la sua ammirazione per il nuovo ceo di Accor, Sébastien Bazin: «Ha destrutturato l’azienda e stravolto la catena, investendo in società e modelli di business innovativi». Tra

questi Onefinestay, azienda specializzata nell’affitto di appartamenti di alto livello, della quale abbiamo intervistato il deputy ceo Keyvan Nilforoushan che, dopo Roma, in Italia vuole aprire in altre città, «tra cui ovviamente Milano è in pole position» ci ha detto. Ma sue questi palchi abbiamo anche visto Tripadvisor, con Helena Egan, director of Industry Relations, intervistare Peter Verhoeven, direttore generale di Booking, o responsabili di catene internazionali italiani, come Giovanna Manzi di Best Western e Renzo Iorio di Accor Hotels, interloquire, in perfetto inglese!, con Briana McCabe di JDB Fine Hotesl & Resorts sull’importanza del brand nell’hôtelle-

Sempre più attenti al BT Giancarlo Carniani, patron di BTO-Buy Tourism Online, è un albergatore, ed è orgoglioso di esserlo. È stato uno dei primi in Italia, il “primo” a Firenze, a costruire la pagina web dell’albergo in cui lavorava. Ma oggi BTO non è più solo Turismo Online, tanto che, ormai, il nome della manifestazione gli sta un po’ stretto: «In effetti ne abbiamo fatta di strada da quella prima edizione alla Leopolda (ogni riferimento a qualsivoglia altro evento politico è puramente casuale, ndr). Dalla quinta edizione ci siamo spostati nella più capiente Fortezza da Basso e, nel corso degli anni, la dicitura Buying Tourism Online è per noi sempre più limitativa, come mi aveva già detto Philip (Wolf, fondatore di Phocuwright e coconduttore di Bto insieme a Giancarlo, ndr). Ad esempio, anche il business travel ci ha sempre interessati, anche se in modo un po’ defilato. Quest’anno con AirPlus e con la media partnership con Mission abbiamo pensato di svilupparlo ulteriormente, grazie a anche a un evento organizzato proprio con Airplus insieme ai travel manager». BTO 2016 ormai riunisce tutto il mondo del travel italiano, anche quello istituzionale, che vuole innovare. Con un focus sul web, ma non solo. Tante le aziende che scelgono questa manifestazione per presentarsi, da quelle della sharing economy, ovviamente visto che si tratta di innovazione (ma sarà vera innovazione?), come AirBnB, a «Onefinestay, un bel esempio di proposta innovativa» come dice Carniani che, da albergatore fiorentino, non si nasconde dietro un dito: «In città le presenze sono cresciute del 22,8% nel 2015 ma quelle alberghiere solo dello 0,9%, mentre l’extralberghiero, arrivato a 16mila stanze censite, è arrivato a più 38%. Di cui il 30% per il segmento lusso». Insomma il mondo in questi ultimi 9 anni è cambiato, coinvolgendo anche il settore dei viaggi d’affari. Che, anche con la sharing economy, pensa soprattutto a due problematiche, ovvero «la sicurezza e il controllo delle spese e delle fatturazioni» chiosa Carniani.

rie. Non potevano mancare Expedia, con il suo “perché” a vent’anni dal suo lancio, o la visione del futuro di Google, con Javier Delgado Muerza. Ma ogni partecipante a

BTO 2016 ha potuto cercare i suoi “perché” nel ricco bouquet di proposte fatte. Che, come detto, saranno sempre di più anche business travel oriented. ●

E l’anno prossimo... L’appuntamento con la decima edizione di BTO è previsto per il 29 e 30 novembre 2017, sempre a Firenze.

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Ecco la giuria di IMA 2017 La giuria del premio IMA, composta da 10 travel manager di vasta esperienza appartenenti a primarie aziende con sede in Italia, è al lavoro per decidere i vincitori nelle 25 categorie in gara, che saranno premiati durante la serata di gala del 6 marzo 2017, presso l’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Per non perdere la serata dell’anno, prenotate il vostro posto sul sito www.italianmissionawards.it Gli sponsor di IMA 2017

a cura della redazione

107 candidature! Quest’anno abbiamo ricevuto 107 questionari di candidatura, in deciso aumento rispetto allo scorso anno. In totale, IMA 2017 consegnerà 25 premi.

Per informazioni su IMA 2017: Newsteca, tel. 02/20241122, eventi@newsteca.it

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entre vi scriviamo, i giurati di IMA 2017 stanno valutando i 107 questionari di candidatura che operatori del settore turistico e travel manager ci hanno mandato. Entro il 15 dicembre sarà stilata una short list di finalisti, mentre i vincitori saranno svelati il 6 marzo 2017, durante una prestigiosa serata di gala presso l’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Per non perdere la serata dell’anno, è possibile fin d’ora prenotare il proprio tavolo/posto a sedere sul sito www.italianmissionawards.it, nella sezione “Prenota il tuo posto”. Il costo per posto cena è di 300 euro più IVA e include: 1 posto prenotato in uno dei tavoli da 10 persone; aperitivo; menu di gala con servizio al tavolo; partecipazione alle premiazioni e agli intrattenimenti. Il costo di un tavolo è 3000 euro più IVA. Lo scorso anno hanno preso parte alla serata di gala di IMA oltre 250 protagonisti del settore, dando vita a un’imperdibile occasione di networking per tutti i protagonisti della filiera turistica.

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HRS - GLOBAL HOTEL SOLUTIONS HRS offre soluzioni end-to-end per la gestione degli hotel a oltre 3.000 aziende nel mondo, tra cui numerose aziende Fortune 500 come Google, China Mobile, Hitachi, Huawei, Alibaba e Panasonic. Oltre a fornire servizi professionali di hotel procurement e negoziare tariffe speciali con gli hotel, HRS ottimizza il pagamento senza contanti e senza documenti cartacei per i soggiorni in hotel mediante l’elaborazione automatizzata delle fatture. HRS fornisce inoltre soluzioni per prenotazioni di meeting e gruppi tramite uno strumento di prenotazione online standardizzato che completa le offerte per le aziende. Con oltre 300.000 hotel in 190 Paesi, HRS offre centinaia di catene alberghiere e circa 180.000 hotel indipendenti. I clienti aziendali inoltre possono beneficiare della Business Tariff HRS disponibile in 40.000 hotel e che offre fino al 30% di sconto sul prezzo giornaliero dell’hotel online. Con la sua continua espansione, il gruppo di aziende ha raggiunto più di 1.600 dipendenti in 28 uffici in tutto il mondo, tra cui Milano, Shanghai, Tokyo, Singapore, Parigi, Londra, Mumbai, San Paolo, New York e Sydney. La sede aziendale del Gruppo HRS è a Colonia. CARLSON WAGONLIT TRAVEL Carlson Wagonlit Travel ha alle spalle oltre 140 anni di esperienza nella gestione dei viaggi d’affari. Presente in oltre 150 Paesi del mondo, CWT vanta un giro d’affari di 24,2 miliardi di dollari (dati 2015), tra strutture di proprietà e joint venture, e annovera tra i suoi clienti importanti gruppi multinazionali, istituzioni pubbliche e aziende di ogni dimensione. In Italia CWT opera da oltre 80 anni e vanta una presenza capillare con otto uffici interamente di proprietà, oltre 800 collaboratori e un team di consulenza di 40 risorse. Grazie alla competenza dei propri collaboratori, unita alla disponibilità di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, CWT aiuta i propri clienti in tutto il mondo a ottenere il massimo valore dalla gestione dei viaggi d’affari e dei meeting ed eventi in termini di risparmi, servizio, sicurezza e sostenibilità. SponSor

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I NOSTRI GIURATI Cristiana Fratticci, Business Travel Manager, Gruppo Salini Impregilo Spa Cristiana Fratticci ha iniziato la sua attività professionale nel 1988 presso la società di edilizia Roma Sviluppo Spa. Nel 1992 è entrata a far parte di Salini Spa (oggi Salini Impregilo Spa), inizialmente in qualità di Assistente del Direttore Generale presso il Consorzio IRICAV 2 e, nel 1996, come Assistente di Direzione del Responsabile Pratiche Internazionali. Nel 2003, infine, ha assunto il ruolo di Business Travel Manager del Gruppo per l’Italia e l’estero, coordinando un team di 7 persone.

Rita Marsili, Executive Assistant, Trelleborg Wheel Systems Rita Marsili ha lavorato per molti anni nella cooperazione internazionale, presso il WWF Internazionale e la Banca Mondiale, occupandosi di comunicazione, organizzazione di eventi per raccolta fondi e gestione di progetti. Ha vissuto e lavorato a Londra. Presso Trelleborg Wheel Systems da 9 anni, segue il business travel e l’implementazione di tool per la gestione dei viaggi, nonché la gestione delle attività della Presidenza dell’azienda.

Roberto Laffranchi, Group Travel Manager, Coesia Spa Dopo aver lavorato nei settori dell’hôtellerie e della ristorazione, nel 2004 Roberto Laffranchi è entrato a far parte del tour operator britannico Travel 2, in qualità di Ground Sales Support e Business Travel Consultant. Nel 2009 ha assunto l’incarico di Product Manager in Carlson Wagonlit Travel, occupandosi della gestione e implementazione di numerosi tool offerti dalla tmc alle aziende clienti. Dal 2012 è Group Travel Manager del Gruppo Coesia. Tra le sue mansioni, lo sviluppo di strategie aziendali – a livello locale e globale – per garantire nell’ambito delle trasferte cost saving e adeguati livelli di servizio.

Giampiero Migliavacca, Business Travel & Fleet Sourcing Manager, WHIRLPOOL EMEA In Whirlpool da 27 anni, Giampiero Migliavacca ha ricoperto diversi ruoli, tra cui quello di General Services Manager presso HQ EMEA di Whirlpool. Nel 1999 è approdato alla posizione di Indirect Procurement Manager, dedicandosi alla gestione di diversi item di spesa, per ricoprire infine il ruolo di Business Travel e Fleet Sourcing Manager EMEA. Nell’ultimo anno, in seguito alla acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool, ha guidato l’implementazione dell’Intelligent Sourcing per EMEA in ambito Business Travel e il tender Europeo per la flotta aziendale, anche supportando la definizione della nuova car policy.

Roberta Larentis, Travel Manager, Safilo Spa Dopo varie esperienze in Italia in ambito contabile, fiscale e commerciale, Roberta Larentis è diventata socia e consulente di viaggio di un tour operator di alta gamma. Nel 2011 ha fatto il suo ingresso in Safilo Spa, dove gestisce, con due collaboratrici, tutte le trasferte aziendali dei dipendenti. In questi anni ha promosso e finalizzato il processo di informatizzazione delle richieste di trasferta e della compilazione e contabilizzazione delle note spese. Negli ultimi mesi, infine, sta seguendo il progetto Business Travel Global, che consentirà a Safilo, nel giro di un anno, di allineare tutte le filiali del Gruppo con il tool e i processi aziendali.

Fiorenza Poli, Travel Manager, Maschio Gaspardo S.p.A. Fiorenza Poli ha alle spalle una vasta esperienza come agente commerciale e circa 10 anni di attività nel settore del noleggio di elicotteri presso numerosi aeroporti del Veneto. Da circa cinque è responsabile viaggi presso l’azienda Maschio Gaspardo. Il suo ruolo la porta a ottimizzare ogni giorno costi e risorse, affinando la ricerca di validi supporti per la gestione delle trasferte e avvalendosi delle più moderne tecnologie.

Teodoro Marolo, Facility & General Services Manager, Gruppo PAM Spa Teodoro Marolo ha cominciato la sua attività professionale negli anni Ottanta presso il gruppo chimico Fertimont. Successivamente ha operato nell’ambito dei Servizi Generali presso Enichem, passando poi, nel 1995, in INEOS Vinyls Italia. Qui, in qualità di Facility & General Services Manager, ha realizzato il progetto di implementazione dei Servizi Generali, che prima del suo ingresso erano gestiti da terzi, e si è occupato di importanti progetti relativi al parco auto e ai viaggi aziendali. Dal 2008 è Facility & General Services Manager del Gruppo PAM.

Silvia Verzini, Travel Manager in outsourcing presso Sovema S.p.A. Con oltre venticinque anni di esperienza, è una professionista del settore Business Travel. Ha collaborato con alcune tra le principali agenzie viaggi nazionali del circuito Lufthansa City Center e Travel Specialist. In qualità di Responsabile Operativo BT presso la rappresentanza ufficiale di Messe Muenchen, ha approfondito l’esperienza nel settore eventi e fiere internazionali. Da marzo 2015 collabora in modo continuativo, diretto ed esclusivo con Sovema S.p.A. dove ricopre il ruolo di Travel Manager in outsourcing. Anna Panzeri, Global Category Manager Travel & Fleet Indirect Procurement Operation, Nokia Monica Anna Maria Pellegrini, Facility Manager, Cesi

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Tecnologie Settore alberghiero

L’albergo?

Lo prenoto con lo smartphone

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Tecnologie Settore alberghiero

Secondo uno studio di GBTA e Sabre, oggi il 42% dei viaggiatori d’affari usa i device mobili per prenotare voli e hotel. Ma quali caratteristiche deve avere una app alberghiera per venire incontro alle esigenze di chi viaggia? Lo abbiamo chiesto a operatori del settore ricettivo e Tmc

lessibilità, facilità d’uso, completezza d’informazioni e funzioni, personalizzazione e un certo qual fattore emozionale che aiuta sempre. Travel management company e hotel italiani sono concordi: le app rappresentano ormai un aspetto fondamentale dell’esperienza di viaggio di un business traveller, che deve essere messo nelle condizioni di accedere online alle informazioni utili in qualsiasi momento e da qualsiasi device. D’altronde una recente ricerca della Global Business Travel Association in collaborazione con Sabre parla chiaro: oggi, a livello globale, solo il 9% dei viaggiatori d’affari non si serve di nessuna applicazione durante le trasferte, mentre ben il 51% utilizza le app per effettuare il check-in in aeroporto, il 28% per affittare un’auto, il 27% per chiamare un taxi o accedere ai servizi alla Uber, il 17% per gestire le ricevute. Il 42%, inoltre, prenota sul proprio device mobile voli e camere d’albergo, a dimostrazione di come le app stiano assumendo un ruolo sempre più importante anche nel settore dell’hôtellerie. Per questo noi di Mission abbiamo chiesto a Tmc e operatori del settore ricettivo di indicarci quali caratteristiche dovrebbe avere una app, alberghiera ma non solo, nonché di indicare le proprie personali preferenze sulle soluzioni attualmente disponibili sul mercato.

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Semplicità, buoni prezzi e fatturazione ad hoc «Credo che la app di booking.com sia davvero perfetta – racconta il direttore generale di Planetaria Hotels, Damiano De Crescenzo –: ol-

tre a contenere le informazioni essenziali, come la posizione della struttura, il rapporto qualità-prezzo e le recensioni degli utenti, permette infatti di sfruttare una serie di filtri di selezione ad hoc, tra cui per esempio il parcheggio per chi si sposta in auto. Booking.com è una vera macchina da guerra. Per starle dietro bisognerebbe investire talmente tanto che forse conviene di più pagar loro le commissioni». Semplicità d’uso, la presenza di suggerimenti basati sulla profilazione dell’utente e una certa carica emozionale sono inoltre le caratteristiche di una app ideale per Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour, all’interno del cui perimetro c’è anche la compagnia alberghiera Voihotels. Un’opinione sostanzialmente condivisa anche dal marketing & communication director di Nh Hotel Group - Italia, Graziano Cavallo, secondo cui è però necessaria pure una modalità di pagamento e

di Massimiliano Sarti

In trasferta con le app Oggi, a livello globale, il 51% dei viaggiatori d’affari utilizza le applicazioni per effettuare il check-in in aeroporto, il 42% per prenotare hotel e voli, il 28% per affittare un’auto, il 27% per chiamare un taxi o accedere ai servizi come Uber, il 17% per gestire le ricevute. (Fonte: GBTA - Sabre)

Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour

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Tecnologie Settore alberghiero

Non solo turismo: le preferenze degli operatori App più amate Damiano De Crescenzo

Booking.com (fondamentale); TripAdvisor (da quando consente la comparazione delle tariffe); Slow Food (semplice e funzionale); Relais & Châteaux (emozionale).

Gabriele Burgio

WhatsApp (semplice e rivoluzionaria); Booking.com (semplice, immediata ed esaustiva); Shazam (un esempio di tecnologia avanzatissima).

Loretta Bartolucci

Cwt To Go; WhatsApp; Google Maps.

Fulvio Origo

Hrs; Conichi.

Miki Stojic

CisaUp; Hotel Tonight; Hotels.com; Booking.com.

A destra, Damiano De Crescenzo, direttore generale di Planetaria Hotels

fatturazione ad hoc, nonché la capacità di offrire informazioni pratiche rapidamente accessibili. E poi, immancabile in un’epoca in cui la caccia ai clienti fidelizzati è parte fondante di ogni strategie alberghiera, la possibilità, per una app proprietaria come quella Nh di proporre «i migliori prezzi disponibili a tutti i clienti, consentendo al contempo ai soci Nh Rewards di accedere alla tariffa dedicata e di accreditare istantaneamente i punti accumulati con la prenotazione». L’impegno delle tmc Ancora più articolato, e non sarebbe potuto essere altrimenti, è poi il punto di vista delle tmc. Per la senior director sales, marketing & advanced client solutions di Cwt Italia, Loretta Bertolucci, oltre a semplicità e rapidità di utilizzo, il mercato vuole «un’unica app in grado di gestire le trasferte, senza

Fulvio Origo, marketing director di Hrs Italia

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obbligare i viaggiatori a installare e aggiornare svariati tool». Sui temi più specificamente legati al business travel, l’applicazione Cwt To Go consente tra l’altro di evidenziare le tariffe fuori policy, mentre una dashboard ad hoc permette ai travel arranger aziendali di avere visibilità «sulle trasferte gestite relative a un massimo di venti dipendenti aziendali». E poi ancora aggiornamenti sui voli, check-in mobile con oltre 250 vettori e una sezione completa di informazioni sulle destinazioni in collaborazione tra gli altri con Yelp, nonché la possibilità di prenotare auto Uber, di accedere a provider di servizi safety & security e di caricare facilmente nuove carte di credito grazie all’integrazione automatica dei profili. «Complessivamente, nella nostra app sono acquistabili camere di più di 470mila hotel nel mondo, selezionabili tra le strutture preferite dalla propria azienda e tra i contenuti di booking.com», rivela sempre Loretta Bertolucci. Ricerca degli alberghi in base alla location, evidenziazione di tariffe negoziate, corporate e speciali, nonché l’immancabile mappa con indicazione dell’ubicazione degli uffici sono invece tra le funzioni presenti nella app Hrs. Non solo, racconta il marketing director Hrs Italia, Fulvio Origo: importanti sono anche la «visualizzazione dei prezzi massimi fissati dall’azienda per ciascuna de-

stinazione, la disponibilità di metodi di pagamento con allocazione specifica per ogni reparto, la presenza delle informazioni rilevanti preimpostate, nonché la possibilità di salvare le prenotazioni degli hotel nel calendario dello smartphone». In poche parole: grande focalizzazione sul rispetto delle travel policy. Più sintetico, ma altrettanto efficace, il punto di vista dell’hotel department manager di Cisalpina Tours, Miki Stojic: «Quotazioni


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Tecnologie Settore alberghiero

best buy, flessibilità, cancellazioni last minute e interfaccia user-friendly» sono tutti elementi imprescindibili di una app ideale che, per la specificità del settore, deve per forza di cose essere pensata soprattutto per il business travel e non per il segmento leisure, «come invece avviene per la maggior parte delle applicazioni oggi disponibili». Proprio su questa strada si sta quindi progressivamente muovendo anche CisaUp, la app riservata alle aziende clienti di Cisalpina Tours. Il domani è già adesso. Almeno in parte E per il futuro? Per i viaggiatori di ogni latitudine, l’ideale sarebbe avere a disposizione app capaci di identificare l’utente tramite un codice esclusivo. Un modo per non obbligare più le persone a reinserire ogni volta i propri dati sullo smartphone, velocizzando così i processi, sostiene De Crescenzo. La vera chiave di volta, pensa però l’a.d. di Alpitour, sta nella capacità di veicolare i contenuti corretti nel momento giusto: «Ho un volo in ritardo di un’ora?», è la visione di Burgio, «l’app del futuro mi dà la possibilità di aggiornare direttamente tutti i servizi collegati al viaggio. Ma soprattutto mi offre uno sconto

del 10% per l’acquisto, nel negozio dell’aeroporto, del materiale tecnico per il running, visto che nel mio smartphone è presente anche un tool di monitoraggio delle mie sessioni di corsa». Sul check-in online sta invece oggi lavorando Nh, conscia di quanto per i business traveller sia fondamentale il fattore velocità: «In questo modo gli utenti potranno anche personalizzare la prenotazione, scegliendo in anticipo la propria camera preferita», racconta Cavallo. E il gruppo spagnolo ha pure intenzione di integrare presto nella propria app la possibilità di acquistare altri servizi in-house, come per esempio un tavolo al ristorante dell’hotel o il servizio in camera. Attenzione però: qualsiasi innovazione in ambito business travel deve conciliare al contempo le esigenze delle aziende e dei viaggiatori. Ne è convinta Loretta Bartolucci di Cwt: «Nel futuro vedo crescere le possibilità di prenotazione di servizi viaggio: a partire dai voli (la funzionalità è al momento disponibile per i nostri clienti negli Usa, ma sarà presto estesa anche altrove) fino ad arrivare al car rental. A ciò si aggiungerà l’ampliamento delle funzionalità social, quali chat e condivisioni delle recensioni». Il tutto, tuttavia,

Loretta Bertolucci, senior director sales, marketing & advanced client solutions di Cwt Italia

Ma le policy aziendali non si adeguano

accompagnato sempre da un rigoroso rafforzamento degli strumenti di rispetto delle travel policy. Proiettata verso il futuro appare pure la nuova funzione Smart Hotels, che Hrs ha da pochissimo integrato nella propria app grazie a una nuova partnerhsip con la start-up Conichi: essa permette agli ospiti di strutture selezionate di effettuare check-in e check-out tramite mobile, nonché di pagare il soggiorno utilizzando i dati della carta di credito, personale o aziendale, memorizzati nella stessa app. Fatture e ricevute vengono poi recapitate al cliente via mail. «E a breve renderemo possibile, tramite smartphone, persino l’apertura della porta della propria camera», anticipa Origo. Nella semplificazione e velocizzazione delle procedure crede infine anche Cisalpina Tours: la preselezione automatica dei fornitori scelti dalle travel policy aziendali, nonché l’evidenziazione dei vantaggi relativi per i collaboratori in trasferta, come per esempio il wi-fi e il parcheggio gratuiti, sono alcuni degli sviluppi auspicabili da Stojic per il business travel. Così come importante sarebbe riuscire a conciliare nel medesimo tool l’elenco degli hotel consigliati dalle politiche di viaggio aziendali, integrato con le preferenze e le abitudini personali di ogni dipendente. ●

I viaggiatori d’affari usano ormai da tempo le app, ma le aziende faticano da adeguarsi. Ad oggi, infatti, meno del 20% delle imprese ha già adottato una policy specifica riguardo alle app da utilizzare dai propri collaboratori in trasferta. (Fonte: GBTA - Sabre)

Addio, vecchia reception Nel settore alberghiero si moltiplicano le soluzioni tecnologiche per rendere la vita sempre più facile ai viaggiatori d’affari. Tra queste, la possibilità non solo di fare il check-in in remoto, ma anche di ricevere la chiave della camera sullo smartphon, bypassando la reception.

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News Hôtellerie

IN BREVE Nuove aperture in IHG InterContinental Hotels Group ha siglato un accordo con il gruppo alberghiero tedesco Novum per la realizzazione di 20 nuove strutture IHG in vari Paesi europei, che si aggiungeranno alle 657 attualmente già presenti nel portfolio del gruppo britannico. Le nuove aperture saranno in Austria, Germania e Olanda, anche se sono in corso di valutazione aperture anche in altri Paesi. Entro la fine del 2016, intanto, apriranno quattro nuovi alberghi nell’Europa dell’est (a Cracovia, Katowice, Baku e Plovdin) per venire incontro a una domanda in forte crescita.

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CORSI PER MANAGER AL RELAIS ROCCA CIVALIERI Il Relais Rocca Civalieri, in provincia di Alessandria, è un raffinato esempio di recupero architettonico che coniuga elementi tardo medievali con linee moderne dal design essenziale. Nei suoi saloni si respira un’atmosfera elegante, che ricorda i tempi in cui questa dimora era rifugio estivo di dame e signori della nobiltà piemontese. Location ideale per convegni ed eventi, grazie alla presenza di sei sale meeting per un totale di 260 posti, oggi il relais offre alle aziende una novità in più: il nuovo centro di autoformazione e umanizzazione gestito dallo human coach Roberto Rossi. Ampia la gamma di proposte: percorsi di autoformazione, corsi di difesa personale e verbale, corsi di gestione dell’imprevisto e dell’attesa, corsi di gestione della rabbia, tutti rivolti a titolari d’impresa, dirigenti, quadri, venditori e manager di ogni livello. Il Relais Rocca Civalieri mette a disposizione dei suoi ospiti 29

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lussuose camere, tra suite e junior suite, il ristorante Corte dei Civalieri, con piatti della cucina piemontese, una cantina con 190 etichette di vini e una Spa con sauna, bagno turco, idromassaggio, docce emozionali, aromaterapia e cromoterapia. info: www.hotelroccacivalieri.it.

ARRIVA IN ITALIA BYHOURS.COM Arriva in Italia ByHours.com, la piattaforma online dedicata alla vendita di camere d’albergo a multipli di 3 ore. L’idea imprenditoriale nasce in Spagna nel 2012, per opera di una serie di giovani col fiuto per la tecnologia applicata al turismo, con l’obiettivo di mettere a reddito gli hotel in un modo alternativo rispetto a quello tradizionale che prevede l’utilizzo di una o più notti o di alcune ore durante il giorno, modalità comunemente definita day use. Dopo il lancio della startup, il numero degli hotel affiliati è cresciuto molto rapidamente fino a raggiungere le circa 2.500 unità attuali, di cui 150 in Italia. Anche a detta del fondatore di ByHours, Guillermo Gaspart, il servizio si

adatta perfettamente a un utilizzo da parte dei business traveller: «Il nostro portale è molto utilizzato nei viaggi di lavoro. Il posizionamento di molte strutture vicino ad aeroporti e stazioni permette ai businessmen di sfruttare i tempi morti per riposarsi, prepararsi per una giornata di lavoro o per riprendersi dal fuso orario. I blocchi di 3 ore sono flessibili, perché non c’è differenza tra giorno e notte e perché si possono già prenotare dal sito, utilizzando servizi come il food & beverage, la Spa o il fitness center. Un’altra modalità molto usata per lavoro è la prenotazione per alcune ore di suite per fare riunioni. Per questo genere di utilizzo, molto apprezzata è la possibilità di prenotare in anticipo il servizio di parcheggio. Il pay per use alberghiero è una risorsa in costante crescita per il business travel perché soddisfa un’esigenza precisa, permette di abbattere i costi di utilizzo della struttura e si prenota online senza vincoli né penali». Il processo di internazionalizzazione prosegue spedito: dopo Spagna e Germania – mercati su cui l’azienda si è focalizzata inizialmente – ByHours punta su altri Paesi di Europa, America e Asia. «La nostra offerta rappresenta un modo nuovo per adeguarsi al mercato, ma permette, al tempo stesso, di influenzarlo, portando i clienti a considerare gli hotel in un modo totalmente diverso da quello abituale. Per questo ci teniamo a sottolineare che la nostra piattaforma va oltre il day use. Siamo un’altra cosa e lavoriamo bene con target differenti. Chiediamo la carta si credito per rendere tutto più veloce e facile possibile» ha aggiunto Guillermo Gaspart.


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Informazione pubblicitaria

Enterprise Hotel

Un premio all’innovazione per Enterprise Hotel Enterprise Hotel, il design hotel e congress centre del Gruppo Planetaria Hotels situato in corso Sempione, a Milano, segna un nuovo traguardo nel suo cammino verso l’innovazione e si aggiudica il Premio Positive Business Award 2016 per la categoria Travelling Experience. Il riconoscimento della Scuola di Palo Alto, la principale Business School italiana non accademica, nato per premiare quelle aziende “positive” che si innovano, si distinguono e crescono insieme alle proprie risorse, ha premiato l’hotel per #EnterprisEvolution, nuovo progetto che ri-

balta i classici parametri dell’accoglienza al ricevimento: è stato infatti eliminato il banco reception, percepito dal cliente come “barriera”, per accogliere l’ospite in una nuova modalità, con il “welcome table”, un grande tavolo rotondo che cambia lo stile dell’ospitalità, orientandolo verso una maggiore convivialità e italianità. Altra novità è l’eliminazione della hall, al cui posto si sviluppa il Sophia’s Living, uno spazio innovativo per “disconnettersi” dalla frenesia della città grazie ad aree relax per la lettura, la conversazione, le pause snack, con la possibilità, per chi lo desidera, anche di scegliere la modalità di accoglienza con djset, con menù musicali giornalieri. Questo riconoscimento all’innovazione non stupisce perché fin dalla sua nascita, nel 2002, Enterprise Hotel si è distinto nel panorama dell’hôtellerie milanese per la sua cifra stilistica e il suo saper essere all’avanguardia. La struttura, 4 stelle superior, nasce da un sapiente progetto di recupero e riqualificazione industriale, guidato dall’Architetto Sofia Gioia Vedani, Amministratore Delegato del Gruppo Planetaria Hotels. L’am-

pio complesso alberghiero – 126 camere, di cui 6 junior suite, 2 suite, 17 appartamenti con ingresso indipendente, 6 sale meeting, ristorante, Spa panoramica, fitness center, garden bar, enoteca – riunisce armoniosamente diversi corpi di fabbrica dall’importante passato industriale. Dove ora vive l’hotel, nei primi decenni del secolo scorso l’imponente opificio che lo ha preceduto ha ospitato la tipografia della celebre Settimana Enigmistica e, ancor prima, la sede di una famosa fabbrica di radio. Il piano di recupero industriale è da sempre legato anche ad una crescente sensibilità verso la salvaguardia dell’ambiente. Negli anni Enterprise Hotel si è dotato di una politica ambientale che si è tradotta in progetti, attività e azioni che hanno coinvolto tutti i reparti alberghieri per ottimizzare ed eco-riadattare impianti, adottare metodi e procedure interne verso l’eco compatibilità e creare una cultura attenta all’ambiente all’interno dello staff alberghiero, per condividerla anche con gli ospiti dell’hotel. A fronte di questo impegno nel 2015 Enterprise Hotel è stato il primo albergo a Milano certificato EcoWorldHotel da Certiquality. Planetaria Hotels, gruppo alberghiero di cui Enterprise Hotel fa parte, conta 9 strutture alberghiere di pregio a quattro e cinque stelle, ubicate nel cuore di città d’arte e borghi antichi.

Per informazioni: Enterprise Hotel Corso Sempione 91 20149 Milano tel. 02/318181 www.enterprisehotel.com www.planetariahotels.com

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Ad alta quota Turkish Airlines

Barra a dritta sul mondo corporate I viaggiatori d’affari, anche italiani, sono sempre più importanti per Turkish Airlines. Per questo il vettore sta rafforzando la sua struttura dedicata al business travel con l’introduzione di un maggior numero di sales manager e nel 2017 inaugurerà un help desk dedicato alle aziende clienti di Alberto Vita

Turkish Corporate Club Il programma fedeltà aziendale del vettore turco conta in Italia oltre 850 aziende clienti.

Da sinistra a destra, Faith Demirci, Omer Faruk Sonmez, Mehmet Ertugrul Aktan.

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Italia è un tassello importante del mosaico di Turkish Airlines, la compagnia turca con il più ampio network al mondo e la maggior crescita negli ultimi anni, malgrado fattori politici esogeni le abbiano fatto ripensare un po’ i propri piani di sviluppo. E il vettore mantiene la barra a dritta soprattutto sul mondo corporate. «Stiamo rafforzando la struttura dedicata al business travel» spiega a

L’

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noi di Mission il corporate sales and marketing manager del vettore, Mehmet Ertugrul Aktan, che specifica come «proprio in Italia abbiamo aumentato il numero totale dei sales manager, con un’ottica non centralizzata, ma con un’organizzazione che comprende un corporate team, con un manager e un representative, e che nel 2017 ci vedrà proporre anche un corporate help desk, grazie al quale potremmo dare un’assistenza immediata ai viaggiatori d’affari e alle Tmc». Un help center per numeri in continua crescita, sia che i viaggiatori si rechino in Turchia per affari, sia che utilizzino il vettore turco per raggiungere altre mete a Oriente dell’Europa attraverso il suo hub di Istanbul, da dove Turkish raggiunge una capillare rete di destinazioni: ben 291 al mese scorso (erano 277 nel 2015), di cui 49 domestiche e 242 internazionali, con le novità di Atlanta, Bogotà, Cluj, Dubrovnik, Hanoi, Ivana-Frankivsk, Kosice, Panama City, L’Avana, Caracas e Sey-

chelles, grazie a una flotta cresciuta sino a 333 aerei (35 in più sul 2015), di cui 86 wide body. «Faremo presto nuovi ordinativi. Per la nostra flotta è perfetto il B777, mentre non pensiamo che l’A380 sia un aeromobile adatto a noi. Se dobbiamo guardare in casa Airbus certamente pensiamo all’A350» commenta il vice president sales Southern Europe Omer Faruk Sonmez. Intanto però il vettore frena sui nuovi aeromobili in consegna, dopo conti non proprio esaltanti per i primi nove mesi: tra il 2018 e il 2022 dovrebbe infatti ricevere circa novantadue A321neo, sessantacinque Boeing 737 MAX 8 e dieci MAX 9, ma la compagnia vorrebbe diluire le consegne nel tempo. Un network, quello di Turkish, molto utilizzato dagli italiani, sia per ragioni turistiche che corporate, su destinazioni quali Cina, India, Giappone, Corea, Vietnam, Bangladesh, ma anche Nord Africa: «Oltre il 60% dei viaggiatori corporate vanno oltre Istanbul» commenta Faith Demirci, corporate marketing and sales manager (Global Account) del vettore, e sottolinea come il traffico corporate «per noi in Europa ha avuto inizio con la Germania, poi con l’Italia e il Belgio, seguiti dai mercati olandese, da quello belga e da quello spagnolo», che utilizzavano servizi inizialmente pensati più per il mondo leisure, ma che si sono sempre più affinati anche nelle classi premium. Lo dimostra una serie di premi vinti in tutto il mondo, a partire da quelli


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Ad alta quota Turkish Airlines

E nel 2018 uno scalo da primato

della bibbia Skytrax, che premia la compagnia per il sesto anno di fila come “Migliore Compagnia Aerea d’Europa” e per l’ottavo anno come “Migliore Compagnia Aerea del Sud Europa”. Ma il vettore è stato insignito anche del titolo di “Miglior catering in Economy Class”, nel 2013 e nel 2014 di quello di “Miglior catering in Business Class” e, nel 2015, ha vnto i premi “Miglior Business Class Lounge” e “Migliori pasti nella lounge di Business Class”. Infine, nel 2016, si è aggiudicato un riconoscimento per i “Migliori pasti nella lounge di Business Class” e “Miglior catering in Business Class”. Un mondo aziendale che Turkish cura anche con un programma di fedeltà ad hoc, il Turkish Corporate Club, che conta oltre 850 membri in Italia, aziende che rappresentano il 4,2% del totale in tutto il mondo, con un «obiettivo di 10.500 società nel 2017» precisa Demirci, che snocciola i plus per le aziende che si iscrivono: «sconti, flessibilità, amenities, extra luggage e l’accesso alle nostre lounge, tra cui quella bellissima che abbiamo a Istanbul». L’hub di Istanbul, dove la sicurezza è assicurata anche fuori dal terminal, è collegato all’Italia da ben die-

ci aeroporti, ovvero Milano, Venezia, Bologna, Roma Genova, Napoli, Torino, Catania, Pisa e Bari, «con le prime tre mete molto business» dice Faruk Sonmez, che aggiunge: «Abbiamo ovviamente passato un 2016 piuttosto difficile e quindi siamo costretti a fare qualche cambiamento strategico per l’inverno, ma non c’è alcun dubbio che rilanceremo». Un rilancio che, forse, passa anche dall’Ndc, visto che Turkish ha un dipartimento ad hoc creato per questo,

Obiettivo 200 milioni di passeggeri per il nuovo scalo di Istanbul in via di costruzione nei sobborghi della metropoli sul Bosforo. «A regime sarà collegato con oltre 350 destinazioni, di cui la maggior parte servite da noi» commenta il corporate sales and marketing manager di Turkish Airlines, Ertugrul Aktan. Uno scalo già costruito «per il 38 per cento. Stiamo lavorando giorno e notte per terminare il progetto a tempo debito», ha detto Yusuf Akçayoglu, ˘ alto ufficiale esecutivo della costruzione di Istanbul Grand Airport. Tempo debito che nelle previsioni sarà il 2018, quando verrà inaugurato il terminal più grande del mondo in un’unica soluzione, con una superficie lorda di quasi 11 milioni di piedi quadrati e la capacità di servire 90 milioni di passeggeri all’anno, ospitando 2.000 aerei al giorno. Al suo completamento, nel 2028, l’aeroporto conterà su ben sei piste, il più grande negozio duty free del mondo e altri due terminal più piccoli, in cui troneggerà una torre di controllo a forma di tulipano. Situato sulla costa del Mar Nero, nella parte europea di Istanbul, l’aeroporto, almeno inizialmente, dividerà i passeggeri con l’attuale scalo internazionale anch’esso situato in territorio europeo, Istanbul Atatürk, e con quello nella zona asiatica, ovvero il Sabiha Gökçen.

«ma con questa tecnologia vogliamo solo fornire una migliore esperienza al cliente, quello corporate in particolare, senza alcuna intenzione di bypassare agenzie e Tmc» sottolinea il vice presidente. ●

Collegamenti con l’Italia Turkish Airlines collega il suo hub di Istanbul con dieci aeroporti italiani: Milano, Venezia, Bologna, Roma Genova, Napoli, Torino, Catania, Pisa e Bari.

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Terminal Leonardo da Vinci

Fiumicino, aeroporto

Welcome Chinese

Il riconoscimento della China Tourism Academy rinnova il ruolo dello scalo romano come principale porta d’accesso dall’Oriente verso l’Italia. Fiumicino infatti offre collegamenti con ben dieci destinazioni cinesi e dovrebbe chiudere il 2016 con 650mila viaggiatori del Paese asiatico (+30%) di Simona Silvestri

ontinua l’espansione dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino (FCO) verso i mercati asiatico e cinese. In occasione del recente TTG Incontri 2016, lo scalo della capitale ha rice-

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In queste pagine, immagini del Leonardo da Vinci. Lo scalo prevede di superare entro il 2021 i 50 milioni di passeggeri all’anno.

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vuto il rinnovo e l’upgrade della certificazione Welcome Chinese. Il riconoscimento attesta la conformità di FCO ai rigorosi requisiti di accoglienza, definiti dalla China Tourism Academy, per i passeggeri

cinesi (oltre 500mila nel 2015). La previsione per la chiusura del 2016 è di 650mila viaggiatori, +30% rispetto allo scorso anno. Risale a due anni fa la prima certificazione come primo aeroporto Welcome Chinese al mondo. Insieme a Parigi e Francoforte, il Leonardo da Vinci è lo scalo europeo con il maggior numero di città direttamente connesse con la Greater China: Pechino, Xi’an, Chongqing, Haikou, Wuhan, Canton, Shanghai, Wenzhou, Hong Kong e Taipei. Dieci importanti destinazioni raggiungibili con sette compagnie aeree (Alitalia, Air China, Cathay Pacific, China Airlines, China Eastern, China Southern e Hainan Airlines). I volumi di traffico sembrano destinati a crescere ancora, grazie agli accordi di ADR con aeroporti e vettori cinesi nelle città di


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Terminal Leonardo da Vinci

Canton e Chengdu. L’obiettivo è di rafforzare il ruolo di Aeroporti di Roma come principale player italiano per il mercato cinese, con l’avvio di nuovi voli diretti da e per Fiumicino. Il livello Gold di Welcome Chinese prevede la promozione dell’aeroporto italiano nel mondo asiatico, per incentivare sia i tour operator sia i singoli passeggeri a utilizzare lo scalo di Fiumicino nella programmazione dei viaggi. Tra i progetti dedicati al segmento B2B, una partnership con Union Pay, sistema di pagamento molto diffuso in Cina, e con l’emittente nazionale CCTV,

che ha un canale dedicato ai viaggiatori. Iniziative che si aggiungono a quelle già attive per i passeggeri cinesi, come la segnaletica, il sito web e mobile e il servizio Shopping Helper in cinese mandarino.

passeggeri in circa 250 aeroporti nel mondo. A trainare l’escalation di Fiumicino sono stati servizi come i controlli di sicurezza, il wi-fi gratuito, le postazioni e-Gates per il controllo automatico dei passaporti e, in termini di comfort, la pulizia dei servizi igienici e delle aerostazioni in generale. ADR prevede entro il 2021 l’innalzamento della soglia di capacità di Fiumicino oltre i 50 milioni di passeggeri all’anno, per allineare il Leonardo da Vinci ai principali scali europei. ●

La Cina è vicina Dal Leonardo da Vinci si possono raggiungere dieci destinazioni cinesi grazie ai collegamenti di sette compagnie aeree.

Servizi al top In contemporanea con il riconoscimento della China Tourism Academy, il Leonardo da Vinci si classificava primo hub in Europa per qualità dei servizi, con un valore record di 4.18 su un massimo di5 punti, secondo le rilevazioni effettuate da ACI - Airport Council International attraverso interviste ai 2016 novembre-dicembre |

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Terminal Leonardo da Vinci

Oltre 50 mln

FCO in breve È il numero di passeggeri che l’aeroporto romano intende raggiungere entro il 2021 per allinearsi con gli altri scali europei.

Nome dell’aeroporto

Aeroporto internazionale Leonardo da Vinci (FCO).

Località

Roma-Fiumicino, 32 km dal centro città.

Società di gestione

ADR - Aeroporti di Roma, Gruppo Atlantia, che gestisce anche lo scalo di Roma-Ciampino.

Principali infrastrutture

Tre terminal passeggeri interconnessi (T1, T2, T3), un terminal passeggeri remoto (T5), per i voli cosiddetti sensibili (Nord America e Israele), che necessitano di particolari misure di sicurezza. I banchi check-in sono 355 e completano le infrastrutture 83 gate di imbarco (36 con loading bridge), 4 piste (compresa sussidiaria), 125 piazzole aeromobili.

Numero compagnie che operano nello scalo

Il Leonardo da Vinci è hub di Alitalia. A Fiumicino operano circa 100 compagnie aeree, tra cui i 5 vettori cinesi (Air China, China Airlines, China Eastern, China Southern e Hainan Airlines) che collegano l’Italia al Paese asiatico.

Numero compagnie lowcost che operano nello scalo

Una ventina di compagnie a basso costo tra cui Vueling, di cui Fiumicino è il secondo hub dopo Barcellona.

Numero di rotte

Più di 210 destinazioni in tutto il mondo.

Numero passeggeri

Oltre 40 milioni di passeggeri (2015).

Collegamenti con il centro cittadino

In treno con il Leonardo Express, servizio non-stop per/da Roma Termini. Partenze ogni 15 minuti e tempo di percorrenza 32 minuti. I treni regionali della linea FL1 collegano il Leonardo da Vinci con le stazioni della capitale.

Servizi per i business traveller

Business Center presso Hilton Rome Airport, in prossimità dei terminal. Servizio Welcome Vip, con assistenza e trasporto bagagli, accesso al canale fast track del Terminal 3, ingresso in sala VIP.

Servizi di fast track

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Parcheggi aeroportuali

19mila posti auto all’interno dell’area aeroportuale (easyParking), con possibilità di prenotazione online. Parcheggi multipiano coperti (4000 posti) direttamente di fronte ai Terminal. Parcheggio Executive (300 posti) con fast track gratuito per controlli di sicurezza veloci, copertura assicurativa, carrelli e porteraggio bagagli. Area Kiss&Go per la sosta gratuita (15 minuti) nella ZTL - Zona a Traffico Limitato riservata ai taxi.

Hotel, ristoranti e negozi

Shopping by Rome (210 negozi), galleria commerciale con i marchi del made in Italy e del lusso e le specialità alimentari italiane. Shopping Helper, su prenotazione, per i passeggeri in partenza verso una destinazione extra-Schengen. Offerta Eat&Drink con oltre 38 punti ristorazione. Hotel Hilton Rome Airport all’interno del Leonardo da Vinci, direttamente collegato ai terminal con un ponte pedonale coperto e una passerella mobile.

Numero società di autonoleggio presenti nello scalo

Il servizio di noleggio è offerto da 9 società (Sicily by Car, Avis, Europcar, Locauto Rent, Maggiore, Sixt, RENT4U, Noleggiare).

Wi-fi

Gratuito.

Sito web dell’aeroporto

www.adr.it

Primo in Europa L’ACI ha eletto il Leonardo da Vinci primo scalo nel Vecchio continente per la qualità dei servizi offerti ai passeggeri.

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Camera con vista

Nhow, Milano

l Nhow di Milano, albergo di tendenza che ha fatto nascere un brand a sé all’interno della catena spagnola Nh Hotels, compie 10 anni. Una “carriera” che si è sviluppata nella fashionista via Tortona di Milano, facendolo diventare ormai un must per le serate della metropoli lombarda grazie anche ai diversi spazi Mice e adatti alle mostre presenti nelle vecchia fabbrica della General Electric, riprogettata dall’architetto Daniele Beretta e arredata dall’interior designer Matteo Thun. Un albergo trasversale a tutte le tipologie di clientela: «Abbiamo un ottimo mix di ospiti nel nostro albergo

I

da 246 camere: business, leisure e Mice. Siamo una struttura per clienti che vogliono andare oltre l’accomodation» afferma il direttore Giovanni Testa, ribadendo così il motto dell’hotel “Elevate your stay”. Sono infatti 5 le tipologie di camera proposte tra le 246 del Nhow di Milano, dai 18 metri quadrati delle NH Room, ai 280 metri quadrati della Penthouse By Matteo Thun, passando per le Premium, le Friend and family Room e le Studio. Camere, come gli spazi comuni, ispirate dall’arte, dalla moda e dal design, che è proprio il tema scelto da questo albergo: «Ogni Nhow ha una carat-

teristica distintiva – ricorda Graziano Cavallo, direttore marketing e communication di NH Hotels Italia –: Milano ha il design, Berlino la musica e Rotterdam l’architettura». Brand che nel giro di due anni prenderà anche una strada oltreoceano, aprendo a «Santiago del Cile nel 2018, per poi ritornare ad aprire in Europa nel 2019, a Londra e Amsterdam» spiega Cavallo. Il design imperversa in tutta la struttura, dalle poltroncine disegnate da Matteo Thun alla lampade targate Artemide, al Lounge bar progettato da Karim Rashid, con area vip al suo interno. Diversi i servizi particolari proposti: ad esempio la lavanderia 24h, il bike sharing, l’area fitness, il servizio WhatsApp diretto con il ricevimento. E per le aziende che vogliono organizzare feste, ricevimenti e meeting, ecco lo spazio T35 by Nhow, una location multifunzione su due piani che presenta anche un grande spazio terrazza all’aperto. ●

di Alberto Vita

• Categoria: Quattro stelle • N. camere: 246 di 5 tipologie, tra cui la Penthouse by Matteo Thun di 280 mq • Sale Mice: diverse sale di diversa grandezza più il T35 By Nhow, spazio di oltre 1300 mq su due piani • Recensione Tripadvisor: Molto Buono 4 su 5 • Recensione Booking: Ottimo 8,5 su 10 • Recensione Expedia: Eccellente 4,3 su 5 • Recensione HRS: Ottimo 8,2 su 10 • Catena: Nh Hotel Group • Website: www.nhow-milan.com 2016 novembre-dicembre |

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Destinazioni Bulgaria

Sofia guarda a occidente

Tra affissioni pubblicitarie e centri commerciali, la capitale bulgara si avvicina a grandi passi a una cultura e un mondo, l’Occidente, agognato per troppo tempo. Ma non può nemmeno evitare di voltarsi indietro, in cerca delle ombre di un passato ancora troppo recente 32

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Sofia Ring Mall Questo grande centro commerciale ha aperto i battenti sulla circonvallazione esterna che lambisce il Monte Vitosha, la montagna che sovrasta Sofia. Indirizzo: Ulitsa Okolovrasten pat 214, web: sofiaring.bg

ella vulgata quotidiana l’espressione “bulgaro” è utilizzata per indicare una realtà monocorde e priva di fantasia. Addirittura triste. Trattasi di aggettivi che regalano solo fotografie sfuocate. Da un punto di vista economico, per esempio, quella bulgara è una realtà vivace. Gli imprenditori stranieri che puntano su questo mercato scoprono con piacere che la tassazione sulle imprese è limitata al 10% e che gli stipendi sono tra i più bassi dell’Unione Europea (il salario di un operaio si aggira intorno ai 350 euro, mentre quello di un ingegnere fatica a raggiungere i 600 euro). Inoltre non va dimenticato che la Bulgaria è geograficamente fortunata: si trova infatti in una posizione strategica fra Europa occidentale ed orientale, ma anche fra Russia e Medio Oriente. La pubblica amministrazione è veloce e la burocrazia ha più di un aspetto positivo, basti pensare che per aprire una Srl bastano 10 euro e solo un mese di tempo. Gli aspetti negativi sono legati al fatto che il personale locale va formato perché le maestranze non sono abituate a gestire tecnologie e macchinari moderni. Inoltre la corruzione è una piaga che mina pesantemente i rapporti commerciali. Nonostante questo, sono circa 800 le imprese italiane operative in Bul-

Destinazioni Bulgaria

di Claudio Agostoni

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Per trascorrere la serata

garia: realtà importanti come Miroglio, Arrigoni, Unicredit, Enel, Salini e Todini, ma anche aziende più piccole. Negli ultimi cinque anni l’interscambio tra Italia e Bulgaria è quasi raddoppiato: nel 2015 l’Italia è diventata il secondo partner commerciale (davanti c’è solo la Germania), raggiungendo il livello record di oltre 4,2 miliardi di euro, in crescita del 3,3% rispetto al 2014 (dati Istat), con una quota dell’8,3%. La capitale del più sovietico dei paesi dell’est è Sofia, una città che “studia” per diventare la “piattaforma di mercato” dell’Unione Europea verso Russia e Turchia. Una città che guarda avanti, verso una cultura e un mondo, l’Occidente, agognato per troppo tempo. Ma che non può nemmeno evitare di voltar-

si indietro, in cerca delle ombre di un passato ancora troppo recente. In pieno centro si riproduce l’Europa clonando luoghi e loghi. Centri commerciali modulati come i nostri: gallerie di negozi, scale mobili e scaffali farciti con merci occidentali. Per sincerarsene basta visitare il Sofia Ring Mall: più di 200 negozi che commercializzano oltre 400 marchi di moda, 70 dei quali nuovi per il mercato bulgaro. Inoltre ospita 10 sale cinematografiche e la più grande pista di kart coperta in Bulgaria (parte integrante del gigantesco centro d’intrattenimento Funtasy Ring Park). Ma la transizione dal comunismo al consumismo non è filata tutta liscia. Anzi, è stata foriera di sogni traditi. Talvolta si sono perse certezze e sono nate speranze che spesso rischiano di ridursi a miraggi. Il marchio Geox campeggia di fronte al palazzo presidenziale: le scarpe respirano agli stessi prezzi italiani, inarrivabili per chi continua a lucidare vecchi stivali. Per trasformare i sogni in realtà ogni scorciatoia appare percorribile, a partire dal tentativo di trasformare antiche tradizioni in business. Qualcuno si lancia nella riproduzione delle icone: i modelli da cui prendere spunto non mancano, visto che la cripta della cattedrale-monumento Aleksandãr Nevski, ideata a cavallo tra il XIX e il XX secolo per commemorare la liberazione dal giogo turco da parte delle armate russe, ospita un’incredibile raccolta

Hambara (Uliza 6 Septemvri 22, Sofia): questa ex stalla (hambara) non è facile da trovare perché è ubicata in un vicolo buio, che a prima vista sembra un viottolo abbandonato. Per certi versi è meglio perché ci si abitua al buio visto che il locale, interamente in legno, è illuminato solo da qualche candela. Le birre sono ottime.

Sopra, il centro di Sofia e, a sinistra, una veduta panoramica della città. Nella pagina a fianco, la cattedrale Aleksandär Nevski.

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Yogurt e feta Tra i prodotti alimentari per cui la Bulgaria è conosciuta a livello internazionale spiccano lo yogurt e la feta.

Destinazioni Bulgaria

Vitosha È la montagna di Sofia: un vulcano spento costituito principalmente di rocce a base silicatica. Dal centro città ai 1800 metri di Aleko basta poco più di mezz’ora d’auto (in alternativa si può usufruire di una vecchia funivia) e con una facile camminata si possono raggiungere i 2290 metri della vetta.

Sopra, il monte Vitosha. A destra, un artista di strada.

di icone provenienti da tutte le regioni del Paese. Altri recuperano gli antichi metodi di massaggio dei pastori transumanti (koracanè) e quelli, più ruvidi, dei briganti dei Balcani (hajdutzi) per aprire ruspanti studi di fisioterapia. Se non si dispone di spazi adeguati a Sofia non ci si arrende. Spesso è prassi riconvertire vecchi monumenti in attività commerciali, arrivando a lambire il confine tra l’ardita operazione commerciale e il sacrilegio artistico. È il caso dell’Arena di Serdica, un hotel a 5 stelle edificato su un anfiteatro romano del III secolo, che fa bella mostra di sé nella hall dell’albergo. Parimenti un’ala dell’antico palazzo reale, già sede del konak (tribunale turco), dopo aver ospitato per anni il club Toba&Co sta per diventare sede del museo del vino. Un segmento della Libreria Nazionale è invece diventata una discoteca dalla colonna sonora molto “mainstream”. Il club Hambara invece era una stalla dove riposavano i cavalli che trainavano i tram. Divenne poi la stamperia clandestina dove Georgi Dimitrov, in seguito primo ministro dell’era socialista, editava un giornale sovversivo e oggi è un locale alternativo illuminato solo da decine di candele. La città delle contraddizioni Questa miscela di antico e ultramo-

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derno genera una città ricca di paradossi, dove spiccano isole di bellezza, come la Cărkva Sv. Nikolaj (chiesa russa a due piani del 1913 dai caratteristici “cipollotti” dorati) o la Cărkva Sv. Petka Samardžijska (chiesa di culto cattolico, oggi parzialmente interrata, eretta tra il XIV e XV secolo durante la prima fase dell’occupazione turca). Perle che contrastano crudemente con un frequente stato di degrado e di caos urbano. Alcune case, di cui si intravede l’antica bellezza, cadono a pezzi. Persistono ombre del peso di quella massiccia architettura sovietica che, stringendo la città in un grigiore e in una severità impressionante, ne fanno una sorta di città di

frontiera. Tra Oriente e Occidente, comunismo e consumismo, passato e futuro... Sofia meticcia lo è da sempre, non a caso è capace di far convivere nel giro di poche centinaia di metri la chiesa ortodossa Sveta Nedelja, la Banja Basi dzarnja, la “moschea dei bagni” eretta nel 1576 dal celebre architetto Sinan, e la Central Sinagoga, il tempio sefardita più vasto d’Europa. Imperdibile anche la Chiesa di Boyana con i suoi affreschi, dipinti con una vivacità espressiva sorprendente, probabilmente ascrivibili a qualche artista della scuola di Veliko Tărnovo. Si tratta di 89 scene, con 240 figure umane, dipinte a partire dal 1259, quindi antecedenti di 7 anni della nascita di Giotto. La chiesa, situata tra i pini di un quartiere periferico, è ai piedi del Vitosha, la montagna di Sofia. Osservando la città dalla vetta si prende visione di un elemento che caratterizza tutta la Bulgaria: la sua bassa antropizzazione. Una superficie di 110.994 chilometri quadrati (circa un terzo dell’Italia) è abitata da poco più di 7 milioni di abitanti (l’Italia ne ha quasi otto volte di più). In Bulgaria si possono percorrere decine di chilometri senza incontrare un centro urbano. È un susseguirsi di opulente campagne (per anni queste terre co-


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Chiesa di Santa Sofia Situata nel centro cittadino, è una delle chiese più antiche di Sofia. Risale infatti al sesto secolo, durante il regno dell’imperatore bizantino Giustiniano.

stituivano il granaio ed il frutteto dell’Unione Sovietica), colline boscose e montagne che nei mesi invernali diventano un’ottima meta per gli amanti dello sci. Una delle mete più gettonate è Bansko, località piazzata su un altopiano tra le catene montuose di Pirin, Rila e i Rodopi. È l’epicentro di una regione storicamente importante per la Bulgaria, un nodo fondamentale delle rotte commerciali che durante il XIX secolo collegavano l’Egeo al

ni la sua crescita è stata repentina e spesso selvaggia. Dato il crescente arrivo di turisti, prevalentemente russi e inglesi, alberghi, locali notturni e casinò sono spuntati come funghi. A questi ritmi si rischia di

rovinare un paesaggio e un ambiente iscritto nel registro mondiale delle eredità naturali. La speranza è che un saggio piano regolatore riesca ad impedire il depauperamento ambientale della regione. ●

Sofia in breve Come arrivare

Destinazioni Bulgaria

Festa di sapori Le mehane, le trattorie popolari bulgare, propongono svariate tipologie di chorba (zuppa), stufati di peperoni e di zucchine, kebapcheta (salsiccia locale), kyufteta (hamburger piccante).

Collegamenti da Roma Fiumicino per Sofia sono offerti da Alitalia (www.alitalia.com), mentre la compagnia di bandiera del Paese, Bulgaria Air, offre voli da Milano Malpensa (www.air.bg). Voli diretti sono offerti anche dalle low cost Ryanair (www.ryanair.com) e Wizz Air (https://wizzair.com).

Dove dormire

Danubio. La prosperità era garantita dai lasciti che i mercanti locali donavano alle istituzioni e ai luoghi di culto. Per sincerarsene basta visitare la Chiesa della Santa Trinità, il cui interno spazioso è decorato da pregevoli icone. La sua torre campanaria è imponente, e il suono delle campane non sembra minimamente disturbare le cicogne che hanno scelto questo sito per edificare il loro nido. Non è l’unico aspetto romantico di questa cittadina, il cui centro è composto da un dedalo di viuzze pavimentate dove è facile perdere l’orientamento e dove le automobili arrancano con fatica. Nell’aria aleggiano i profumi che escono dalle mehane, le trattorie popolari. Per quanto riguarda le piste da sci la più impegnativa porta il nome dello sciatore italiano per antonomasia: Alberto Tomba. Come per Sofia, anche Bansko alterna luci a ombre. Negli ultimi an-

Arena di Serdica Residence Hotel (2-4 Budapeshta Str., Sofia, tel. 00359/2/8107777, web:arenaserdica.com. Bansko Hotel Premier (11 Karamanitza str., Bansko, web:banskohotelpremier.com). Un cinque stelle, posto a 700 metri dagli impianti di risalita, con 125 camere. Le più economiche hanno un’ampia metratura (da 35 a 42 mq), mentre le suite sono veri e propri appartamenti: 75 metri quadri per la Superior, e addirittura 175 mq per la Grande Suite, che può ospitare anche 6 persone. La Spa ha un menù ricchissimo composto da una proposta di 150 diversi trattamenti, mentre le strutture includono una piscina coperta, sauna russa, bagno turco, un centro fitness e un “vitamin bar”. Cucina internazionale all’Amvrosia Restaurant, aperto tutti i giorni dalle 13.00 alle 23.30. Il Dionyssos Restaurant è invece aperto ogni mattina per la colazione e alla sera funziona con la formula buffet. Inoltre, sono presenti a Sofia gli hotel di numerose catene internazionali: ad esempio il Best Western Art Plaza Hotel (www.bestwestern.it), l’Holiday Inn Sofia (www.holidayinn.com), il Radisson Blu Grand Hotel Sofia (www.radissonblu.com).

In questa pagina, la cattedrale Aleksandär Nevski illuminata

Indirizzi utili Ambasciata di Bulgaria in Italia: via P.P. Rubens 21, Roma, tel. 06/3224640/3/5/8, email: embassy@bulemb.it, web bulemb.it Ambasciata d’Italia in Bulgaria: Ul. Shipka 2, Sofia, tel. 00359/2/9217300, email: ambasciatasofia@esteri.it, web ambsofia.esteri.it - bulgaria-italia.com/bg Camera di Commercio italiana in Bulgaria: Ul. Oborishte 1/B, Sofia, tel. 00359/2/8463280/1/2, email: info@camcomit.bg, web: camcomit.bg

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Alberghi business Puglia

Hôtellerie pugliese: non solo leisure A guidare la crescita degli alberghi della regione è soprattutto il turismo vacanziero, che però si riverbera anche sul segmento dei viaggi d’affari. E non mancano le strutture in grado di offrire un’ampia gamma di servizi ai business traveller, dalle sale meeting attrezzate al wi-fi gratuito di Antonio Del Piano

1,3 giorni È la media delle notti di soggiorno dei business traveller che viaggiano in Puglia.

Sopra, una Junior suite del Palace Hotel di Bari.

ella Puglia che cresce, le strutture ricettive approfittano a piene mani degli incrementi di presenze che interessano un po’ tutto il territorio regionale. Una crescita legata soprattutto al traffico leisure, e quindi alla riscoperta della destinazione turistica, complice il restringimento del Mediterraneo, ma anche un deciso potenziamento dei collegamenti che fanno crescere il sistema aeroportuale pugliese. Il dinamismo del movimento turistico si riverbera però anche sul segmento dei viaggi d’affari, sia pure con riscontri diversi da zona a zona. Se Bari ride, ad esempio, Lecce gode per l’apprezzamento del suo mare e della sua storia, mentre scema l’entusiasmo alla voce business travel.

N

Qui Bari; tutti al centro Nel capoluogo pugliese i flussi so36

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no in crescita, soprattutto nelle strutture della city, che siano legati al bt oppure al leisure. Cresce un po’ meno il traffico congressuale. Ogni periodo dell’anno ha il suo traffico. Il front office degli hotel spiega che fra febbraio e giugno, e poi da settembre in avanti, si registrano i picchi di chi viaggia per lavoro. Si abbassa la media delle notti di soggiorno che, rivelano, si attesta intorno a 1,3 giorni di media, con tendenza al ribasso e, in genere, restando in hotel dal martedì al giovedì. Fra sedi storiche, rinnovate o nuove, la città propone un’offerta diversificata, senza la pretesa di voler stupire a tutti i costi. Una presenza pacata ma solida e consistente. «Bari è una bella piazza perché le aziende sono molto dinamiche e il fermento fa sì che sempre più spesso atterrino in città i direttori commerciali e marketing delle aziende

interessate a investire o incentivare il mercato pugliese» racconta Chiara Bosco, direttrice dell’Hotel Oriente, che fa anche il quadro di quella che è la stagionalità degli arrivi: «Nelle strade della città si parla sempre più straniero in primavera, mese ideale per visitare Bari, ma anche Matera. In autunno, l’inaugurazione delle stagioni del teatro Petruzzelli segna anche l’avvio delle vacanze legate all’opera». «Per quanto riguarda il business travel, ma anche il leisure, nella nostra città l’hotel Oriente è leader di mercato – prosegue Bosco –. Non possiamo dire lo stesso per il segmento congressuale, sul quale ci sono competitor con maggiori disponibilità. Ma per i viaggi d’affari riusciamo a posizionarci in alto grazie ad alcune nostre peculiarità. C’è il ritorno della richiesta di centralità della location, e noi siamo decisamente al centro. Una scelta buona per avere tutto a portata di mano, facilitando spostamenti e organizzazione di appuntamenti di lavoro. ma anche per ottimizzare i costi, un discorso a cui oggi le aziende sono sempre più sensibili». L’albergo diretto dalla Bosco è ospitato in corso Cavour all’interno di Palazzo Marroccoli, edificio del 1928 che si ispira allo stile liberty dell’epoca. Dopo i recenti lavori di restauro, l’eleganza dell’hotel si combina ora in maniera perfetta con i servizi alberghieri di ultima generazione di un moderno 4 stelle. Dello stesso gruppo Piazza di Spa-


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Alberghi business Puglia

gna View che gestisce l’Oriente fa parte l’Hotel delle Nazioni, albergo con vista mare che, con la sua nuova immagine, ridefinisce il waterfront barese, riportando a nuova vita uno storico hotel grazie a un originale restyling che fonde il fascino del passato con le ultime tendenze del lifestyle del lusso contemporaneo. L’albergo consolida quella che era la tradizionale vocazione di agorà che lo elegge come location ideale per incontri ed eventi. Anche in questo caso siamo in pieno centro città, e va bene. Ma quali sono i punti di forza dell’economia pugliese che possono far da traino alle fortune degli alberghi? Il tessuto economico è certamente dinamico, ma a Bari, ad esempio, perde forza la Fiera del Levante, che per tanto tempo ha rappresentato una formidabile ispirazione grazie agli avvenimenti che attiravano le luci e i visitatori sul territorio. «La Fiera del Levante non ha più la presa che aveva negli anni ’80, e quindi non fa più i grandi numeri che faceva un tempo – rivela Francesca Bruno, direttrice del Palace Hotel – Ne soffre l’indotto, compresi gli alberghi. E non servono a compensare il danno le fortune della vicina Matera». Sì, perché pur

essendo in un’altra regione, paradossalmente Matera può fare, e in parte già fa, le fortune della Puglia. «L’offerta alberghiera di Matera è limitata, ma soprattutto propone oggi giorno tariffe non in linea con quello che è lo standard attuale di chi viaggia per lavoro. Ecco quindi che si preferisce soggiornare in Puglia e poi raggiungere la Città dei Sassi per sbrigare i propri affari. Probabilmente succederà lo stesso il prossimo anno quando Matera sarà Capitale Europea della Cultura e, a maggior ragione, chi vorrà raggiungerla per qualsiasi motivo dovrà passare gioco forza di qua». Il Palace Hotel è un’altra struttura in piene centro e anche qui vige la regola del “tutto a portata di mano”.

«Il nostro è il vero business hotel dove, a parte tutti i servizi presenti inevitabilmente per soddisfare le esigenze della fascia di mercato cui ci riferiamo, sono disponibili un ristorante pensato proprio per chi ha bisogno di mangiare velocemente e il Palace Cafè, bar di ultima generazione». Altro albergo che ha la vocazione per il business travel nel suo dna è l’HI Hotel Bari. Si tratta di una struttura nata appena un anno fa dal rebranding dell’Hilton Garden Hill e che, per dirla con le parole del direttore, Daniele Petrucci, mira proprio a chi arriva in città per affari. «Siamo giovani e non vantiamo un cosiddetto “storico” cui far riferimento, ma le nostre caratteristiche

Matera è alleata della Puglia Pur essendo in un’altra regione, paradossalmente Matera può fare, e in parte già fa, le fortune delle città pugliesi. La sua offerta alberghiera è limitata e, dunque, chi viaggia per lavoro spesso soggiorna in Puglia.

Sopra l’Hotel Oriente, a Bari. A sinistra, la sontuosa facciata di Villa Romanazzi.

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Alberghi business Puglia

L’offerta alberghiera in Puglia Nome hotel

Proprietà /Catena

N. stelle

Località

Principali collegamenti

N. camere e tipologia

Sale meeting e metratura

Villa Romanazzi

Mercure

4

Bari

Autostrade A14 - A16 Aeroporto di Bari

117 camere 4 junior suites 2 presidenziali

11 sale meeting

Oriente Hotel

Piazza di Spagna View

4

Bari

Autostrade A14 - A16 Aeroporto di Bari

75 camere e suite

2 sale meeting

Grande Albergo delle Nazioni

Piazza di Spagna View

5

Bari

Autostrade A14 - A16 Aeroporto di Bari

115 camere

4 sale meeting

HI Hotel Bari

Grandi Alberghi

4

Bari

Autostrade A14 - A16 Aeroporto di Bari

88 camere

3 sale meeting

The Nicolaus Hotel

Grandi Alberghi

4

Bari

Autostrade A14 - A16 Aeroporto di Bari

174 camere e suite

14 sale

Palace Hotel

SHR

4

Bari

Autostrade A14 - A16 Aeroporto di Bari

195 camere executive - suite

12 sale

Risorgimento Resort

Vestas Hotels

5L

Lecce

Autostrade A14 - A16 Aeroporti di Bari e Brindisi

47 camere e suite

3 sale

Hotel President

Vestas Hotels

4

Lecce

Autostrade A14 - A16 Aeroporti di Bari e Brindisi

150 camere e suite

9 sale

Eos Hotel

Vestas Hotels

3

Lecce

Autostrade A14 - A16 Aeroporti di Bari e Brindisi

30 camere

L’area relax dell’HI Hotel di Bari.

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sposano perfettamente le esigenze del business traveller». All’HI Hotel l’ospite può disporre di spazi moderni e funzionali, servizi sempre inclusi (dalla colazione al wi-fi) e centro benessere. Chi soggiorna

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per lavoro ha a disposizione un’ampia gamma di tecnologie. Alla stessa proprietà fa capo, sempre a Bari, il The Nicolaus Hotel che, spiega Petrucci, a differenza dell’ex Hilton Garden Hill ha una maggiore tendenza all’attività congressuale per l’organizzazione di grandi eventi, grazie alle sale che raggiungono una capacità da 1000 posti. Più decentrato rispetto al cuore della city, e quindi più vicino alle autostrade, a Bari c’è il Villa Romanazzi Carducci, hotel griffato Mercure che, ospitato in una residenza nobile del 1885 e nel suo parco, si mette in evidenza soprattutto per il Centro Congressi che offre molteplici soluzioni, dal grande evento ai

piccoli incontri di lavoro. Hotel di grande prestigio e respiro internazionale, Villa Romanazzi si distingue dal resto dell’offerta barese per le peculiarità della location e l’organizzazione che ne fanno un punto di riferimento certo per il traffico Mice e il business travel. A testimoniarlo, sottolinea la direttrice Giovanna Petrosillo, la continua presenza di grandi imprese e l’organizzazione di grandi eventi, sia pubblici che privati. «Il segreto del nostro successo? Investire, ammodernare, cercare sempre quel quid in più, anche nella semplice presentazione di un caffè». Non una ricetta rivoluzionaria, quanto piuttosto un accorto e lungi-


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Alberghi business Puglia

Business center, caratteristiche

Ristoranti e bar

Servizi meeting

Spa, piscine e sale fitness

Connessione Internet

Sito web

Wi-fi - Adsl Attrezzatura audio-video

Ristorante a la carte

Parcheggio gratuito sala banchetti

Piscina gratuita centro wellness

Wi-fi gratuito

www.villaromanazzi.com

Wi-fi

Ristorante - Bar lounge

Sala banchetti

Wi-fi gratuito

www.orientehotelbari.com

Wi-fi

2 ristoranti - bar

Parcheggio

Piscina - solarium centro benessere

Wi-fi gratuito

www.grandealbergodellenazioni.com

Wi-fi

Ristorante Basilico - bar lounge

Centro fitness piscina

Wi-fi gratuito

www.hihotelbari.com

Wi-fi

The Seasons Restaurant Assistenza on site tecnologia - parcheggio

Wellness area centro benessere WSpace

Wi-fi gratuito

www.thenicolaushotel.com

Internet

Ristorante San Nicola Ristorante Murat Palace Cafè

Centro fitness palestra

Internet e wi-fi gratuito

www.palacehotelbari.com

Wi-fi

Ristorante Le Quattro Spezierie

SPA Salus per Aquam Internet e wi-fi gratuito

www.risorgimentoresort.it

Impianto audio Ristorante Myosotis proiettore - linea telefonica esterna schermi per proiettori lavagna + hospitality desk

Centro benessere Sala massaggi

Internet e wi-fi gratuito

www.hotelpresidentlecce.it

Spa Risorgimento Resort

Internet e wi-fi gratuito

www.hoteleos.it

Esoera Wine Bar

mirante approccio della proprietà nella gestione di un hotel, quello messo in evidenza dalla direttrice. «La nostra è una struttura d’epoca che investe di continuo nell’ammodernamento. Il nostro punto di forza è la qualità dei servizi, la volontà di emozionare l’ospite con attenzione e con il modo di proporci. Siamo stati pionieri di tante piccole e grandi innovazioni nell’ospitalità barese che in tanti poi ci hanno copiato, spingendoci a disegnarne di nuove per diversificare e offrire un’ospitalità sempre diversa e più alta da quella dello standard dell’offerta».Uno dei vanti dell’albergo affiliato Mercure è il ristorante affidato fra gli altri a Felice La Forgia, exe-

cutive chef di fama internazionale e componente della Nazionale di Calcio dei Cuochi. Più lusso nella terra del barocco Offerta viva e che si rinnova nel capoluogo pugliese quindi. Nell’altro polo dell’ospitalità regionale, il Salento, si vive di mare ma lasciando il giusto spazio alle altre tipologie di mercato, anche se queste in qualche modo sono condizionate non solo dalla necessità delle aziende di contenere i costi, ma anche dalla tecnologia. «Il business travel e tutto ciò che riguarda il comparto corporate e business negli ultimi anni è andato a

scemare – racconta Giuseppe Martano, General Manager dei Vestas Hotels & Resorts di Lecce –. Tante aziende hanno chiuso, anche tante banche, la farmaceutica è in calo. E poi adesso ci sono tanti altri modi per incontrarsi. Internet ha preso il sopravvento, e con l’utilizzo di

Una camera dell’Hotel President, a Lecce.

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Alberghi business Puglia

Indirizzo per viaggiatori “hoteligenti”

La Fiera del Levante non fa più da volano Francesca Bruno, direttrice del Palace Hotel: «La Fiera del Levante non ha più la presa che aveva negli anni ’80, e quindi non fa più i grandi numeri che faceva un tempo. Ne soffre l’indotto, compresi gli alberghi.

Sopra, il ristorante dell’Hotel Risorgimento. Sotto, la facciata dell’Eos Hotel, a tre stelle.

Skype, chi si muoveva per incontrare gente oggi lo fa comodamente dal suo ufficio». Il bt resta comunque un flusso importante per il gruppo, tiene a precisare Martano, ed è per questo che nella bella cittadina salentina, Vestas Hotel si propone con tre strutture pensate per essere al servizio di qualsiasi tipologia di mercato, ponendosi come riferimento proprio per il viaggiatore d’affari cui evidentemente skype non risolve i problemi. Nella fascia up level si collocano le 50 camere del Risorgimento Resort, elegante dimora storica in centro città che si fregia di 5 stelle. Una stella in meno per lo storico Hotel President che, in pieno centro commerciale, per dotazioni e servizi è l’hotel business per vocazione del gruppo Vestas ed è il punto di riferimento per l’attività convegnistica e degli eventi a Lecce. Tre stelle invece campeggiano sulle insegne dell’Eos Hotel, struttura che nell’interior design delle sue 30 camere, tutte diverse tra loro, racchiude le atmosfere del territorio che il gruppo alberghiero promuove e propone a tutti i suoi clienti per favorirne la scoperta.

Stay connected, stay independent, stay smart, stay modern: è l’invito ai viaggiatori “hoteligenti” (secondo definizione della stessa vetrina online) dell’HI Hotel Bari, uno degli alberghi più giovani del capoluogo pugliese. I viaggiatori “hoteligenti” di cui l’hotel barese vuole catturare l’attenzione sono quelli che viaggiano con il cuore e con la mente, esploratori consapevoli di ciò che si desidera in un albergo: riposo perfetto, connessione wi-fi gratuita ad alta velocità, spazi moderni e luminosi, cibo gustoso e locale ad ogni ora del giorno e della notte. L’hotel assolve alla sua funzione di praticità grazie alla collocazione nei pressi delle vie di collegamento a Bari: è vicino alla tangenziale e questo agevola la raggiungibilità. E anche chi è di passaggio come, per esempio, quanti si dirigono verso Matera, trova funzionale fermarsi qui. L’HI Hotel Bari nasce in luogo del vecchio Hill Garden Hilton. Il rebranding è datato ottobre 2015: da quel mese è iniziata una nuova storia per l’hotel che dispone di 88 camere dotate ovviamente di tutti i comfort. Fra questi, il letto Natural Form con un innovativo sistema di regolazione della pressione grazie al quale l’ospite può beneficiare del livello di benessere a lui più adatto. La sistemazione in camera è all’insegna dell’operatività. Luminose e spaziose, le camere sono dotate di scrivania extra large, sedia ergonomica disegnata da Herman Miller e connessione ad alta velocità. Acqua fresca, coffee-maker americano e tv digitale completano i servizi destinati all’ospite. La ristorazione si affida ai prodotti locali proposti da Basilico, l’Italian Bistrot dell’albergo. Qui vincono il Km 0 e la cucina sostenibile legata alle tradizioni della terra pugliese con un menù che cambia a seconda della stagione. L’attenzione al benessere è di casa nell’area wellness con il bagno turco, le docce emozionali e i lettini dell’area relax. Nella massage room è disponibile una vasta selezione di trattamenti rilassanti, drenanti e decontratturanti. Chi ha voglia di muoversi invece, può scegliere la piscina all’aperto o una passeggiata in bicicletta.

«Con questi tre prodotti facciamo fronte a tutte le richieste che ci pervengono, che sia lusso, che sia business o anche di fascia media. Abbiamo un reparto corporate che si occupa di tutto quello che riguarda il bt, abbiamo i business center nella hall degli alberghi dove gli ospiti possono dedicarsi alle loro attività lavorative con il comfort di tutti i servizi necessari, compresa una segreteria a disposizione in caso di necessità». Il ruolo importante delle Tmc Che sia Bari o Lecce, gli operatori

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ricettivi pugliesi ammettono che una grossa mano nel “fare numeri” nel bt arriva dalle Tmc. «Uvet, Cisalpina, Carlson Wagonlit muovono verso la nostra regione un traffico interessante per numero di presenze» confermano praticamente quasi tutti, e tutti ovviamente propongono contratti di fidelizzazione e convenzioni alle aziende che garantiscono un minimo di pernottamenti durante l’anno. Perché, come ammette Martano, «è vero che sul fronte dei viaggi d’affari è rimasto poco rispetto al passato, ma quel poco che c’è lo vogliamo salvare». ●


17 Schede ADV 7 16_Layout 1 06/12/16 17.40 Pagina 41

Le schede di Mission Agenzie di viaggio

L’Orchidea Viaggi Proprietà: Gianfranco Mainardi Aree di attività: business travel 86,75%, Mice 8,05%, leisure 5,20% Presenza sul territorio: 4 sedi, a Segrate, Milano, Melegnano e una nuova a Senago Affiliazione a un network: no N. addetti dell’agenzia: 39, di cui 20 dedicati al business travel, 4 al Mice, 6 al leisure Tipologia di clientela corporate: grandi aziende e multinazionali, studi professionali (legali), Pmi del territorio, aziende ospedaliere Principali clienti: Gruppo ICBPI con CartaSi, Help Line, Oasi, Olympus Italia, Gruppo A2A, Studio legale Bonelli Erede, I.E.O. Istituto Europeo di Oncologia, Cardiologico Monzino Giro d’affari: 44.544.556 euro (dato 2015) Principali servizi offerti alla clientele business: biglietteria aerea e ferroviaria, prenotazioni alberghiere e autonoleggi, visti e assicurazioni di viaggio Reperibilità H24: sì Indirizzo web: www.orchideaviaggi.it Contatto: Gianfranco Mainardi, titolare

Movida Viaggi Vacanze Proprietà: Movida Viaggi Vacanze Srl Aree di attività: business travel, leisure, Mice Presenza sul territorio: tutta l’Italia Affiliazione a un network: Travel Specialist per il business travel e Welcome Travel per il leisure N. addetti dell’agenzia: 11, di cui quattro dedicati al business travel Tipologia di clientela corporate: Pmi, grandi aziende e multinazionali Principali clienti: nd Giro d’affari: circa 9.500.000 euro Principali servizi offerti alla clientele business: gestione delle prenotazioni (anche il self booking tool di Amadeus), elaborazione di statistiche personalizzate, servizi per il monitoraggio dei viaggiatori, gestione delle note spese Reperibilità H24: sì, gestito direttamente, senza appoggiarsi a call center esterni Indirizzo web: www.lcc-movida.com Contatto: commerciale@movidaviaggi.it

Veronelli Viaggi

Viaggi Salvadori

Proprietà: Inventori di Viaggi Società Cooperativa Aree di attività: business travel 45%, Mice 8%, leisure 47%. Presenza sul territorio: Arese, Lainate, Legnano Affiliazione a un network: no N. addetti dell’agenzia: 14, di cui 4 dedicati al business travel Tipologia di clientela corporate: liberi professionisti, Pmi, grandi aziende, multinazionali, Pubblica Amministrazione Principali clienti: nd Giro d’affari: complessivo 12.000.000 euro, business travel 5.500.000 euro Principali servizi offerti alla clientele business: tutti quelli necessari Reperibilità H24: no Indirizzo web: inventoridiviaggio.it Contatto: Luca Dal Ben, tel. 335/8468464, email: dir.commerciale@inventoridiviaggio.it

Proprietà: Famiglia Salvadori Aree di attività: business travel 50%, Mice 20%, leisure 30% Presenza sul territorio: tutta l’Italia Affiliazione a un network: Lufthansa City Center per il business travel, Welcome Travel per il leisure N. addetti dell’agenzia: 15, di cui 7 dedicati al bt Tipologia di clientela corporate: piccole medie imprese e Pubblica Amministrazione Principali clienti: nd Giro d’affari: 15.000.000 euro Principali servizi offerti alla clientele business: consulenza, tailor made service, online booking tool per la gestione delle trasferte aziendali, App (Android, IOS, Html) per gestione del “pre”, “in ” e “post” travel, reportistica, analisi travel saving, stesura della travel policy, gestione note spese, recupero IVA Reperibilità H24: sì, con operatori parlanti lingua italiana, inglese e tedesca Indirizzo web: www.viaggisalvadori.it - www.lcc salbusiness1929.com Contatto: tel. 051/2960085, email: aziende@viaggisalvadori.it

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Scenari Sabre Envison

Il viaggio del futuro:

tecnologico e personalizzato Nei prossimi anni i viaggiatori chiederanno servizi sempre più tecnologici e all’insegna della customer centricity. Se ne è parlato a Envision, l’annuale evento organizzato da Sabre a Milano di Alberto Vita

Esperienze personalizzate Per il 62% dei viaggiatori gli operatori turistici dovrebbero permettere al viaggiatore di scegliere opzioni di viaggio aggiuntive per un’esperienza personalizzata al massimo. (Fonte: Sabre)

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n occasione dell’ormai consueta finestra sul futuro (ma naturalmente con i piedi ben piantati nel presente) di Sabre, ovvero la terza edizione dell’evento EnVision, il country directory Italy Marco Benincasa ha “virtualmente” presentato un tipico viaggio che potrebbe accadere nei prossimi anni, ipertecnologico, super informato e personalizzato al massimo. Questi i principali trend e le prospettive sulla tecnologia dei viaggi, come recita lo stesso pay off dell’evento. Trend e prospettive sulle quali hanno poi detto la loro anche gli ospiti che il Gds americano ha invitato sul palco per parlare dei “cinque driver fondamentali per organizzare i viaggi”, ovvero, a detta di Benincasa, «big data e insights, lo sviluppo del mobile, la personalizzazione delle proposte, l’efficienza e l’automazione, tramite la tecnologia. Il tutto per arrivare al massimo della customer-centricity». Che è poi quello che sta facendo

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Alitalia, come racconta Aldo Ponticelli, head of Gds management and efficiency del vettore: «I dati ci aiutano sempre di più a predire le esigenze dei passeggeri, grazie all’intelligenza artificiale. Dati in real time, non più divisi in pre, durante e post viaggio. Ormai siamo al 40% di biglietti venduti direttamente, il massimo raggiungibile. Ma sia ai clienti diretti che a quelli intermediati vogliamo dare una nuova esperienza di prenotazione e di viaggio. E, anche per questo abbiamo adottato il sistema Host di Sabre, che ci consente di gestire tutti i passi del passeggero e ci permette di fare dell’inspirational shopping. In una seconda fase adotteremo tutti i sistemi che già Host propone. E passeremo da un’identificazione del viaggio dal Pnr alla persona. Come pensato dall’NDC di Iata». Non esattamente un bell’esempio in casa di un Gds a causa delle scelte “contro” i colossi della distribuzione da parte di Lufthansa.

Intanto la tecnologia pervade già l’offerta alberghiera, con le chiavi elettroniche, che presto saranno sugli smartphone, ma, soprattutto, con la personalizzazione dell’offerta, come sta facendo ad esempio Hrs con i suoi viaggiatori d’affari: «grazie a Conichi personalizziamo al massimo l’accomodation, naturalmente solo se lo desidera il cliente. Attraverso beacon che riconoscono i clienti una volta che entrano nell’hotel, il receptionist ha subito informazioni personali sull’ospite – eventuali allergie, preferenze in fatto di cuscini e di letto, orari di check in o di check out ecc. – dandogli così ciò che più desidera» commenta Marco D’Ilario, director of sales e account manager di Hrs Italia. Un cambio di paradigma nell’offerta dei viaggi che, se possibile, in quella dell’automotive è ancora più spinto. Lo afferma Roberto Polli, head of insurance telematica di Vodafone Automotive: «Anche noi


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Scenari Sabre Envison

conosciamo meglio gli utenti grazie al fatto che le auto sono sempre più connesse. In Europa sono ormai il 15% del totale e il 60% di queste lo sono con noi. Ma con le nuove generazioni il classico comportamento dell’acquisto dell’auto sta cambiando a favore di una sua sempre maggiore condivisione. E quindi anche qui puntiamo a passare, anche per le assicurazioni, dall’oggetto alla persona». «Dobbiamo avere una distruptive tecnology perché sempre di più i consumatori acquistano extra personalizzati durante il loro viaggio. L’80% già lo fanno, spendendo 58 euro a testa, con una propensione di spesa fino a 90 euro per il solo viaggio aereo. Non per nulla le compagnie aeree hanno raggiunto nel 2015 ricavi per le ancillary di 60 miliardi di dollari. Ma non ci sono solo i voli. Dobbiamo passare dal Pnr al profilo del cliente per qualsiasi touchpoint che lui utilizzi per acquistare un viaggio» dice Alessandro Ciancimino, vice president supplier commerce zona Emea. Travel su misura Sabre ha realizzato un sondaggio sul mercato italiano in collaborazione con YouGov Plc con un focus sulla trasformazione e personalizzazione dei viaggi, che in futuro dovranno essere sempre più “esperienziali”. Il 73% degli interpellati infatti vede il viaggio come un

mezzo per incontrare nuova gente e nuove culture e il 72% per fare nuove esperienze, crescere e creare nuovi ricordi. Quindi tutte le aziende che si occupano di viaggi dovrebbero, per il 62% del campione, “permettere al viaggiatore di scegliere opzioni di viaggio aggiuntive per un’esperienza personalizzata al massimo”. Infatti il 39% vuole “solo offerte e servizi attinenti ai miei interesse e al mio stile di vita” e il 35% solo offerte e servizi attinenti a “dove mi trovo o sto andando”. Con una sempre maggior importanza della geolocalizzazione e della condivisione dei dati, che i viaggiatori possono aprire a terze parti solo se queste li utilizzassero per inviare loro servizi e proposte di quel luogo particolare e inerenti alla loro personalità. Nello studio si vede come le mail siano ancora il sistema preferito dai viaggiatori per esser contattati (62% delle risposte), seguite dagli sms (37%) e dalle app (35%). Crollano le telefonate (15%), diventate ormai piuttosto fastidiose come tutti noi ormai sappiamo . Tra le novità tecnologiche, il 78% del campione crede che la realtà virtuale possa diventare un ottimo strumento di informazione turistica, ancor più che in altri settori come arredamento o real estate (con percentuali che vanno rispettivamente dal 62% al 55 o al 51%), mentre gli interpellati si stanno solo ora affacciando al mondo della sharing eco-

nomy. Circa la metà si dice interessato, anche se non ha ancora utilizzato questo tipo di servizi, con un futuro sempre più impattato da questi nuovi modelli soprattutto nell’accomodation, 27%, e nei trasporti, 22%. Insomma, sembra proprio che Sabre abbia intrapreso la strada giusta, costruendo «una piattaforma tecnologica aggiornata, modellata proprio intorno a questi cambiamenti. Le aree di focus che stiamo vedendo includono la business intelligence per ottimizzare le prestazioni dei nostri clienti, spingere una maggior personalizzazione per il viaggiatore, migliorare le opzioni di merchandising per i fornitori di viaggio e, per gli agenti, l’automazione e le soluzioni di efficienza per ridurre i costi» afferma Benincasa. ●

Cosa dovrebbe fare un’azienda della travel industry per personalizzare il suo viaggio?

Sopra, Marco Benincasa, country director di Sabre, sul palco di Envision, l’annuale appuntamento organizzato dal Gds. Nella pagina a fianco un altro momento dell’evento.

I 5 driver per l’organizzazione dei viaggi del futuro • Big data e insights • Sviluppo del mobile • Personalizzazione delle proposte • Efficienza

62%

19%

Permettermi di scegliere opzioni di viaggio aggiuntive per un’esperienza personalizzata

Indirizzarsi a me per nome in tutte le comunicazioni

18%

35%

39%

Inviarmi Propormi solo offerte e Propormi solo offerte e comunicazioni (offerte, servizi attinenti a dove servizi attinenti ai miei raccomandazioni, ecc.) mi trovo/dove sto interessi e al mio stile in linea con le mie andando di vita abitudini di viaggio

• Automazione, tramite la tecnologia

(fonte: Sabre)

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SISTEMI DI RISK MANAGEMENT

DecisionSource®

Security Manager DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ

DecisionSource® Security Manager è un tool di travel risk management studiato per garantire il più alto livello di attenzione ed efficacia nella gestione della sicurezza dei viaggiatori. Attraverso livelli crescenti di allerta, la piattaforma consente di monitorare i traveller in ogni parte del mondo, tenendo sotto controllo eventi critici, destinazioni a rischio, disagi legati ai trasporti, al maltempo e ad ogni altro tipo di imprevisto che possa mettere in discussione la sicurezza dei viaggiatori. Il tracking proattivo, l’integrazione con i sistemi di prenotazione e di gestione dei profili dei viaggiatori e della travel policy e il controllo costante della spesa sostenuta sono tra i fiori all’occhiello della consolle in continuo aggiornamento per gestire al meglio ogni tipo di criticità che i traveller possono incontrare in viaggio.

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Integrazione con altri tool aziendali: sì, tool di business intelligence, autorizzazione e gestione della travel policy e dei profili viaggiatore, integrazione con pacchetti security di società terze di risk management. Esportazione dei documenti: sì (Xls, Csv, Pdf, Ppt, Tiff, Xml, Mhtml). Modalità di accesso: tramite browser protetto da password, anche in mobilità. Modello di pricing: nd. Lingue disponibili: inglese, francese, tedesco, spagnolo. Referenze attive in Italia e nel mondo: nd.

Azienda produttrice e/o commercializzatrice: BCD Travel, www.bcdtravel.it

Tipologia cliente ideale: medio-grandi aziende e multinazionali. Punti di forza/opportunità: grazie all’integrazione con i tool di business intelligence, la soluzione permette un costante controllo dei dati che – estrapolati e gestiti in modo pertinente – permettono di non tralasciare nessuna informazione sensibile nel controllo della spesa. DecisionSource® Security Manager fa sì che l’azienda possa contare su un piano proattivo di gestione dei traveller in caso di emergenza, vagliando e monitorando in modo costante ed efficace la globalità delle categorie di rischio che possono mettere in pericolo la sicurezza del viaggiatore e il successo della trasferta.

FUNZIONALITÀ Tracking degli spostamenti dei viaggiatori

Ricerca dei viaggiatori per Paese, catene alberghiere, singolo volo o hotel

Visualizzazione della posizione dei viaggiatori tramite mappe interattive

Visualizzazione delle aree a rischio tramite mappe interattive

Accesso tramite device mobili

Alert informativi (scioperi, problemi di sicurezza ecc.)

Comunicazione in tempo reale con i viaggiatori (email, sms, telefono)

Analisi e forecast periodici di eventuali situazioni di rischio

Elaborazione di reportistica ad hoc


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CWT Safety & Security Integrazione con altri tool aziendali: tutte le prenotazioni e i servizi di viaggio acquistati tramite Cwt sono disponibili nei report per la localizzazione dei viaggiatori, garantendo il consolidamento dei dati. Esportazione dei documenti: sì, in Excel. Modalità di accesso: diretto tramite il tool di reporting e business intelligence CWT AnalytIQs. I responsabili viaggi hanno così tutte le informazioni di cui necessitano in un’unica schermata, insieme alle transazioni in tempo reale, al benchmark con realtà omogenee e alle azioni suggerite per migliorare le performance aziendali. Modello di pricing: offerta Core gratuita, offerta Enhanced à la carte sulla base delle esigenze dell’azienda. Lingue disponibili: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. Referenze attive in Italia e nel mondo: tutte le aziende clienti di Cwt. Tipologia cliente ideale: aziende di ogni dimensione che vogliono ridurre i possibili rischi di viaggio e aumentare la sicurezza dei propri viaggiatori, grazie all’offerta modulare.

Azienda produttrice e/o commercializzatrice: Carlson Wagonlit Travel, www.carlsonwagonlit.it

SISTEMI DI RISK MANAGEMENT

Punti di forza/opportunità: CWT Safety & Security supporta viaggiatori, travel manager e security manager durante tutte le fasi della trasferta, dalla prenotazione del viaggio fino al rientro in patria. Le soluzioni sono articolate su quattro aree chiave di attività: anticipare possibili disagi in modo da evitare situazioni di pericolo e ridurre i costi di mancata gestione del rischio (alert, newsletter, formazione ecc.); localizzare i viaggiatori in caso di necessità; garantire la comunicazione tramite più mezzi (email, sms o telefono); assistere i passeggeri in difficoltà tramite monitoraggio costante, riprotezioni o eventuale evacuazione se necessaria. Il primo step del servizio prevede l’utilizzo di un tool di autovalutazione che mette in evidenza le specifiche esigenze dell’azienda così da strutturare – grazie alla consulenza dei Program Manager Cwt – un’offerta personalizzata con il coinvolgimento di uno dei partner specializzati di Cwt, International SOS e iJet, primari player del mercato. In caso di eventi critici, il travel manager riceve immediatamente un Crisis Alert via sms, telefono o email, cui segue un report dettagliato da parte del Program Manager sugli eventuali viaggiatori dell’azienda coinvolti.

FUNZIONALITÀ Tracking degli spostamenti dei viaggiatori

Ricerca dei viaggiatori per Paese, catene alberghiere, singolo volo o hotel

Visualizzazione della posizione dei viaggiatori tramite mappe interattive

Visualizzazione delle aree a rischio tramite mappe interattive

Accesso tramite device mobili

Alert informativi (scioperi, problemi di sicurezza ecc.)

Comunicazione in tempo reale con i viaggiatori (email, sms, telefono)

Analisi e forecast periodici di eventuali situazioni di rischio

Elaborazione di reportistica ad hoc

DISTRIBUITO IN ITALIA: SÌ

CWT Safety & Security è un pacchetto di soluzioni per supportare le aziende nella gestione dei rischi di viaggio. L’offerta è strutturata su due livelli, Core e Enhanced. La prima è gratuita per tutti i clienti Cwt e consente di ricevere alert su tutti gli eventi che possono impattare sui business traveller nel mondo, localizzarli in caso di necessità su una mappa interattiva ed estrarre report dettagliati sui viaggiatori coinvolti – sia in caso di biglietti già emessi sia ancora in fase di prenotazione – attraverso il tool di business intelligence CWT AnalytIQs. Per una copertura ancora più ampia dei rischi è a disposizione l’offerta Enhanced che comprende servizi avanzati per agire in modo proattivo quali tool per formazione ed e-learning, un sistema di messaggistica per comunicare con i viaggiatori, report di intelligence per specifiche destinazioni, disponibilità di staff medico qualificato in loco, grazie alla stretta collaborazione con partner specializzati.

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Orlando Furioso 500 anni Il Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita una mostra dedicata alla celebre opera di Ludovico Ariosto, tra dipinti, sculture, arazzi, libri, manoscritti miniati, strumenti musicali, armi e ceramiche. Fino all’8 gennaio 2017. Info: www.palazzodiamanti.it.

News Dal mondo

Viaggi di carta Regni dimenticati Medio Oriente, terra di civiltà e di antiche culture che appaiono nelle prime pagine dei libri di storia e che ancora oggi sono d’attualità con il loro tremendo orrore. Ma che cosa rimane del loro passato più antico? Certamente le rovine archeologiche, i testi decifrati, qualche nome eroico sopravvissuto nelle leggende o nel folklore. Stupisce invece scoprire che uomini e donne di questi mondi scomparsi siano ancora presenti, sopravvissuti a chissà quale cataclisma della storia, e che abbiano mantenuto in vita costumi, usanze, leggi di religioni ora minoritarie. Sono ad esempio gli zoroastriani, gli antichi adoratori del fuoco, un tempo signori degli imperi iranici; sono i settari cristiani portatori delle credenze più antiche della religione successivamente vincente; sono gli ultimi pagani che nascondono agli estranei i propri riti più segreti. Un tempo, prima che grandi religioni universalistiche e totalitarie s’imponessero, erano uno dei tanti microcosmi che il mondo offriva ai propri abitanti. Oggi sopravvivono nelle parole dei loro ultimi discendenti. Gerald Russell, Regni dimenticati. Viaggio nelle religioni minacciate del Medio Oriente, Adelphi, 25 euro Milano, l’avventura di una città Il successo dell’Expo ha posto nuovamente al centro dell’attenzione una città come Milano che, nel bene e nel male, ha segnato e continuerà a segnare la storia d’Italia. Eppure, nonostante la fama, manca una storia di Milano dell’età moderna che non sia quella contenuta nell’imponente Storia di Milano della Treccani o in qualche saggio specialistico dal contenuto economico o sociologico. Rimedia a ciò il bel libro (oggi in ristampa) Milano, l’avventura di una città di Marta Boneschi, una saggista autrice di altri testi storici e di costume di valore. L’autrice tratteggia il percorso che dal dibattito illuministico del Settecento sino al boom economico dei primi anni Sessanta ha trasformato la città, tutto sommato periferica nell’impero austroungarico, in una protagonista dell’economia europea. Il merito principale dell’autrice è quello d’aver intuito la grande natura aristocratica e morale della civiltà lombarda e di averla letta attraverso le biografie non solo dei grandi nomi, ma anche dei cittadini comuni. Marta Boneschi, Milano, l’avventura di una città. Tre secoli di storie, idee, battaglie che hanno fatto l’Italia, Mondadori – Le Scie, 19,90 euro 46

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Il crepuscolo degli chef Sembra che il cibo sia diventato l’oggetto culturale per eccellenza del nostro presente sia in nome di ricercate ricette sia in nome di una salubre alimentazione. Ma da dove giunge questa novità? Certo l’ossessione del mangiare ha sempre accompagnato la storia dell’umanità e ne ha modellato le mentalità – l’uomo è ciò che mangia, diceva il filosofo Ludwig Feuerbach –, e non è neppure impossibile tratteggiare nelle lettere la grande satira nei confronti delle utopie popolari: il Paese di Cuccagna, già nella commedia greca arcaica e reso popolare dal Boccaccio, il luogo dove esistono montagne di maccheroni, salsicce che pendono da alberi e fiumi di vino, latte e miele ovunque. Si muove lungo questa linea Davide Paolini che descrive con attenzione una realtà fattuale contemporanea, tutta italiana, di cibi sempre più sofisticati e costosi che ammiccano ovunque dalle vetrine e dagli schermi televisivi, accompagnati da discorsi sempre più fatui, mentre il livello e il tenore dei consumi dell’italiano medio sono in deciso declino. Che ci si trovi dinanzi una grossa bolla mediatica, ultimo confine della società dei consumi ormai ridotta a prosperare sui bisogni primari dell’individuo, o solo dinanzi alla piena affermazione della mentalità e dei gusti dell’uomo comune, rimane comunque evidente la desolazione di una realtà che ha trasformato in etica ciò che dovrebbe essere solo un rito fisiologico. Davide Paolini, Il crepuscolo degli chef. Gli Italiani e il cibo tra bolla mediatica e crisi dei consumi, Longanesi, 16,40 euro Angel Eyes La graphic novel – da tener ben distinta dal fumetto vero e proprio – è una forma di disegno e di narrazione, anche ambiziosa, che tende a sottolineare, oltre al racconto, anche il tratto d’autore. Rientra in quest’ambito Angel Eyes, opera di recente uscita, dai toni sfumati in bianco e nero, che vorrebbe riprendere il lato più melanconico di una Parigi musicale e notturna rétro, non a caso dominata dalla figura di Miles Davis, il compositore della colonna sonora del film Ascenseur pour l’échafaud di Louis Malle. Il protagonista, infatti, è un pianista jazz – una figura che il cinema ha iniziato ad amare dal film Casablanca - di nome Clas, che riannoda i propri ricordi sui tasti bicromi. Una trama apparentemente semplice, in verità molto più interessante dal momento che Angel Eyes, scaricabile con iTunes, offre il contenuto multimediale dell’animazione e della colonna sonora. Si tratta di uno dei primi esperimenti in Italia in tal senso secondo un modello e un mercato già in attivo negli Stati Uniti. Marco Ceruti, Angel Eyes, Solea


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News Mercato

PRICING DINAMICO? CHECK COSTANTE, CON DYOGENE DI CISALPINA TOURS Non c’è travel policy aziendale che tenga: per quanto si adottino strategie di advance booking, per quanto si elaborino analisi sulle reali esigenze corporate in tema di business travel, può sempre capitare che qualcosa muti negli equilibri del mercato, e che si generino di conseguenza nuove offerte più convenienti di quelle stipulate al momento della negoziazione e della prenotazione di un viaggio aereo. La travel management company ha colpe, in questo? No, tali condizioni più favorevoli ancora non esistevano, quando la ricerca è stata fatta. Poteva ricontrollare ed eventualmente rinegoziare in seguito, avendo scoperto alternative più vantaggiose? Sì e no. Sì in linea teorica; ma l’attività verrebbe praticamente paralizzata dal controllo continuativo, a conferma del vecchio adagio popolare secondo il quale “il meglio è nemico del bene”. Quindi, nella realtà delle cose la risposta corretta al quesito sopra espresso è in realtà no. Per risolvere il problema, però, Cisalpina Tours ha creato Dyogene, un software robotico che in automatico compie il monitoraggio delle tariffe – in Italia e all’estero – fino a 24 ore prima della partenza. Laddove il controllo sarebbe impossibile per gli operatori, il programma software interviene regolarmente per ripercorrere e analizzare tutte le tratte richieste, riformulando la soluzione proposta al committente qualora

siano disponibili soluzioni preferibili. Ma come funziona Dyogene? In sintesi, il tool identifica le migliori tariffe aeree, catturando quelle maggiormente competitive. La soluzione è perfettamente integrata con i sistemi di prenotazione dei consulenti operativi di Cisalpina Tours e segnala in automatico all’operatore, per ciascun Pnr, l’opportunità di risparmio individuata. Quest’ultima viene condivisa con il viaggiatore e, se è in linea con le sue esigenze, la segnalazione si traduce in una nuova prenotazione più vantaggiosa. Sulle aziende clienti di Cisalpina, l’adozione di Dyogene si è tradotta in un risparmio fino al 27% della spesa, soprattutto in caso di prenotazioni di voli a lungo raggio. «Grazie a Dyogene – spiegano in Cisalpina Tours – il nostro lavoro per il cliente prosegue anche dopo l’emissione del biglietto, cercando di sfruttare occasioni di saving anche in post vendita. Un’espressione tipica del Cisalpina approach:applicarsi con la massima dedizione al cliente, anche al di là delle sue richieste». Nella foto Domenico Pellegrino, managing director del Business Travel e Mice di Cisalpina Tours.

COLLABORAZIONE TRA AIRPLUS E AIRBNB Il mondo corporate interessa sempre di più ad AirBnB. Per questo, assieme ad AirPlus International, il portale di prenotazione di case e appartamenti sta studiando una soluzione integrata di prenotazione, pagamento e fatturazione per i viaggi d’affari. Il nuovo iter di prenotazione studiato ad hoc per il mondo del business travel verrà lanciato

IN BREVE Visto anche in Europa?

entro il 2017 e permetterà ai clienti aziendali di combinare la gestione del viaggio e le soluzioni di pagamento con tutto, o una parte, della sterminata offerta della società statunitense. I travel manager avranno anche la possibilità di accedere a una reportistica dettagliata per l’analisi dei dati. «Sempre più viaggiatori d’affari desiderano usufruire della flessibilità che la sharing economy offre ma, allo stesso tempo, i travel manager desiderano monitorare la conformità e i costi di queste scelte – ha detto Patrick W. Diemer, managing director di AirPlus (nella foto) –. Insieme con AirBnB, abbiamo il piacere di combinare una prenotazione flessibile, un pagamento e una fatturazione automatizzati, nonché la gestione dei costi trasparente in un’unica soluzione». Fondato nel 2008 con sede a San Francisco, AirBnB è un portale che consente di pubblicare annunci per l’affitto temporaneo di ogni tipologia di alloggio, in 34mila città e 191 Paesi.

LE CITTÀ PIÙ ATTRAENTI PER IL BUSINESS Secondo il Global Power City Index (GPCI), che valuta il “magnetismo” delle città del mondo, ovvero la capacità di attirare i lavoratori qualificati e i business delle imprese offrendo loro una piattaforma economica e

Dopo l’Esta negli Stati Uniti e l’Ave in Canada, appena partito, anche l’Europa targata Schengen sta pensando a un visto elettrico per chi vuole superare le frontiere dei 26 Paesi dell’area di libera circolazione, di cui 22 in Ue. Il visto elettronico, che si chiamerà probabilmente Etias, è al vaglio della Commissione Europea. Costerà 5 euro per una validità di 5 anni e dovrebbe partire dal 2020. Nel visto elettronico potrebbe rientrare anche il Regno Unito, naturalmente a seconda di come si concluderà la Brexit, l’Irlanda, che non aderisce a Schengen, e i 4 Paesi che hanno sottoscritto il trattato ma per i quali non è ancora entrato in vigore, ovvero Romania, Bulgaria, Croazia e Cipro.

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News Mercato

IN BREVE Nuova app per il Bt Accorhotels ha preso accordi con il social network professionale LinkedIn per realizzare una app pensata per i viaggiatori d’affari. La soluzione, denominata Business Check powered by LinkedIn, consentirà ai viaggiatori di entrare in contatto con altri professionisti nella città in cui soggiornano.

sociale ben funzionante, è Londra la città più “aperta” a queste soluzioni. Minacciata però dalla Brexit. Lo studio, pubblicato dall’Institute for Urban Strategies della The Mori Memorial Foundation, ha preso in esame 40 città attraverso 70 parametri in sei settori, Economia, Ricerca e sviluppo, Interazione culturale, Livello di vita, Ambiente e accessibilità. Sul podio, oltre alla capitale britannica, compare anche New York, al secondo posto per il secondo anno consecutivo, seguita da Tokyo che scalza Parigi dal terzo posto, relegandola al quarto. Chiudono la top ten Singapore (5°), Seoul (6°) e Hong Kong (7°), nonché le europee Amsterdam (8°), Berlino (9°) e Vienna (10°). L’unica italiano in classifica è Milano, in 31esima posizione, appena sopra Kuala Lumpur, Taipei e Bangkok, piazzate rispettivamente al 32esimo, 33esimo e 34esimo posto.

MICE CON IL VENTO IN POPPA: PAROLA DI CWT A dirlo è un recente Forecast di CWT Meetings & Events: nel 2017 il settore dei meeting e degli eventi crescerà in maniera

significativa in diverse aree del mondo. A detta degli analisti, infatti, si registrerà un rallentamento del PIL, pertanto questo può essere un momento favorevole per i planner per ottenere un miglior rapporto qualità-prezzo e ridurre il costo medio per partecipante. È prevedibile, quindi, un incremento nella dimensione dei gruppi: +6% in Europa, +5% in Asia Pacifico, +3/5% in Nord America, nonché una crescita complessiva dell’industria. Osservando le previsioni in ciascuna area geografica, si nota che il mercato del Nord America sarà più favorevole ai buyer poiché l’offerta alberghiera dovrebbe superare la domanda per la prima volta dal 2009. Essere flessibili sulle destinazioni e sulle date consentirà di approfittare di questo cambiamento del mercato. In Brasile le tariffe alberghiere sono attese in diminuzione poiché i recenti Mondiali e Olimpiadi hanno creato una solida infrastruttura e un surplus di offerta. In Asia Pacifico i costi per partecipante e le dimensioni dei gruppi sono attesi in crescita, così come il numero di eventi (+25%). In Europa, infine, severe linee guida aziendali, budget ridotti, obiettivi di risparmio e

regolamentazione di alcuni settori potrebbero favorire la scelta di alberghi di categoria media. Tra i trend globali del settore spicca la crescente attenzione verso la sicurezza.

AMERICAN EXPRESS GBT ACQUISISCE SMT American Express Global Business Travel (GBT) ha annunciato il completamento dell’acquisizione di SMT, una delle principali travel management company finlandesi. SMT, che era nelle mani di Finnair, per 27 anni è stata partner di GBT. Questa transazione aumenterà notevolmente la presenza nei Paesi nordici dell’azienda americana, aumentandone la competitività e migliorando l’offerta. L’attuale composizione di SMT deriva dalla fusione delle due maggiori agenzie di business travel finlandesi, avvenuta nel 2013. «Il nostro principale obiettivo strategico – ha detto il managing director di SMT, Kirsi Paakkari, che continuerà a guidare l’azienda – è di essere il leader di mercato nel nostro Paese, cosa che sarà più facile grazie a questa transazione».

Spedizione Posta Target - magazine

Registrazione Tribunale di milano n° 624 del 22/09/2000 Direttore Responsabile Alberto Vita Collaboratori Claudio Agostoni, Alberto De Antoni, Antonio Del Piano, Arianna De Nittis, Paola Mighetto, Massimiliano Sarti, Simona Silvestri Impaginazione Gianluca Ubezzi Impaginazione Numeri e Statistiche Raffaella Valsecchi Stampa Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in Italia Prontostampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)

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Tariffa abbonamento annuo: 35,00 euro Bonifico bancario per Banca Popolare di Sondrio, Agenzia n. 13 di milano c/c 000005445X70 - CIN X ABI 05696 CAB 01612 IBAN IT78X0569601612000005445X70 intestato a Newsteca Srl D.Lgs 196/03 del 30 giugno 2003 (tutela della privacy): titolare del trattamento dei dati personali utilizzati per l’invio della rivista è Newsteca Srl. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del citato D.Lgs. telefonando al n. 02/20241122 Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/03 (tel. 02/20241122 - fax 02/20241096).

Direzione, Redazione, Pubblicità, Amministrazione: Piazzale Cadorna, 11 - 20123 Milano Tel. 02/20241122 - fax 02/20241096 e-mail: redazione@newsteca.it www.missionline.it Amministratore Unico Marco Persico UffICIO COmmERCIALE Tel. 02/20241122 Tiziana Gregori gregori@newsteca.it Cell. 333/3854276




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