ALWAYS ON
STRUMENTI INNOVATIVI, OFFERTE COMPETITIVE DELLE TELCO, DOMOTICA IN HOTEL. IL BT è SEMPRE PIÙ TECH
BizTravel Forum Crescere più del mercato, il dogma di Uvet Forum Cwt Il nuovo travel è digitale MissionMice È tempo di nuove location
Tante travel manager nella giuria di IMA 2019 A pag. 30
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Sommario Novembre-Dicembre
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RUBRICHE NEWS
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02 BIZTRAVEL FORUM
Crescere più del mercato, il dogma di Uvet di Alberto Vita
08 MERCATO 32 NUMERI E STATISTICHE 43 HÔTELLERIE 47 VOLI IN PILLOLE
04 TECNOLOGIE
Il nuovo travel è digitale di Arianna De Nittis
24 MISSIONMICE
È tempo di nuove location di Simona Parini
48 DAL MONDO 10 EVENTI
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA 09 CATHAY PACIFIC
Cathay Pacific vola sulle ali del business travel
21 TURKISH AIRLINES
Turkish Airlines regina del business travel
27 SAP CONCUR
SAP Concur, la risposta alle sfide future del business travel
Focus su Ndc di Alberto Vita
12 COMPAGNIE FERROVIARIE
Rotaie, ecco le novità 2019 a cura della redazione
14 OPERATORI TELEFONICI
Always on
di Paola Olivari 22 AD ALTA QUOTA
Vueling punta sul servizio di Andrea Barbieri Carones
30 EVENTI
Tante travel manager nella giuria di IMA 2019 a cura della redazione
34 DESTINAZIONI
Mumbai, creatività e business di Claudio Agostoni
38 MISSIONFLEET AWARDS
Il trionfo di MFA 2018 a cura della redazione
40 CATENE ALBERGHIERE
Quando le pareti parlano
di Massimiliano Sarti 44 TERMINAL
Gatwick, un ufficio al centro del mondo di Antonio Del Piano
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Crescere più del mercato, Eventi BizTravel Forum
il dogma di Uvet
Se ne è parlato durante il convegno di apertura del BizTravel Forum: secondo le previsioni dell’Uvet Travel Index, l’Italia chiuderà l’anno con un incremento del Pil dell’1,2%, il doppio rispetto alla media degli ultimi 20 anni. E anche la crescita di Uvet sarà doppia rispetto alla media italiana di Alberto Vita
Nuove divise Durante il Forum di apertura Blue Panorama ha presentato anche le sue nuove uniformi, di color blu avio e ocra, con l’atout del cappello per le hostess in stile Borsalino. Uniformi made in Italy della casa Metiki 1863.
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edicesima edizione del BizTravel Forum, l’unico evento italiano per la community del Business Travel, con tutte le locandine delle precedenti edizioni proiettate sia sullo schermo del salone principale, durante l’inizio del Forum di apertura, sia riportate nel Foyer. Dal primo appuntamento nel 2012 al Superstudio Più di via Tortona, al passaggio all’Atahotel, per poi arrivare al MiCo, sede anche di questa edizione. Un amarcord che il presidente del Gruppo Uvet, Luca Patané, ha voluto per sottolineare la continua crescita della sua azienda negli anni, con l’ultimo decennio che ha visto un boom di dipendenti: «da 330 a 1700, che diventeranno 1800 l’anno prossimo» commenta con orgoglio il numero uno di Porta Volta. Indirizzo che secondo i sogni reconditi del Cavaliere (sogni «a cui non bisogna porre limiti», sottolinea lui stesso) potrebbe diventare Piazza Elsa Morante o dintorni: una sede a City Life, dove infatti dovrebbe sorgere un’altra torre, dopo Allianz, Gene-
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rali e Pricewaterhouse Cooper, che potrebbe prendere il nome di Torre Uvet... Insomma, come recita il titolo dell’evento di quest’anno, “Bigger”, con la crescita impetuosa degli ultimi anni non solo del Gruppo, ma anche dei visitatori, «3300 iscrizioni rispetto alle 2850 dello scorso anno» precisa Patané, e “Faster”, visto che proprio Uvet cresce sempre il doppio rispetto al mercato, con un anno, il 2018, da record (vedi box).
Previsioni per il 2019 Il Gruppo dovrebbe mettere a segno la crescita anche nel 2019, malgrado le incertezze politico-economiche sottolineate anche da Valerio De Molli, Managing partner e Ad di The European House Ambrosetti, che da sette anni elabora l’Uvet Travel Index, indice che stima l’andamento dell’economia dalle dinamiche dei viaggi d’affari basate sui numerosi dati di Casa Uvet: «Noi rendiamo disponibili al mercato le nostre previsioni ben 45
giorni prima di Istat con, nella storia, un 94% di accuratezza» dice De Molli. E prosegue: «In Italia il 2018 chiuderà con un +1,2% di crescita del Pil, il doppio della media degli ultimi 20 anni. Il nostro Paese rimarrà però fanalino di coda in Europa e anche per il 2019 si prospetta in fondo alla classifica della crescita europea, con quattro momenti di criticità: la Trade war e la Trump economics; la Brexit e l’instabilità europea; l’Iran e il problema mediorientale; le crisi dei migranti. Tutto questo ci porta a stimare una crescita dell’1,1% per l’anno prossimo, ben lontano dall’1,5% previsto dal governo». Un incremento modesto che causerà sempre più difficoltà nel tessuto economico e bancario della Penisola. E che comporterà sempre maggiori ostacoli negli investimenti delle imprese, che storicamente in Italia sono di piccole dimensioni. Il Forum di apertura, iniziato con un bellissimo video a tema sportivo (a questo proposito Patané, nella consueta conferenza stampa a latere, ha annunciato che sponsorizzerà la squadra di ciclismo di Ivan Basso, presente all’evento, e di Alberto Contador), ha ospitato anche Orazio Iacono, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia, e Fabio Lazzerini, Chief Business Officer del vettore tricolore, entrambi “ottimi fornitori di Uvet”, che non hanno però svelato più di tanto il futuro per quanto riguarda la loro possibile fusione: «Oggi guardiamo oltre i confini, ma conti-
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Eventi BizTravel Forum
nuiamo a crescere anche in Italia, facendo viaggiare oltre 500 milioni di passeggeri che, con le soluzioni integrate con Alitalia, potremmo far crescere ancora di più del 4,2% di quest’anno» ha detto Iacono. Collaborazione che già «è partita sul palco» come sottolineato da Lazzerini, visto che proprio il manager di Trenitalia gli ha passato il microfono che gli è servito per dire a gran voce alla numerosa platea presente che «Alitalia è cambiata. Questo è il miglior anno degli ultimi cinque, con un trimestre, il terzo, dove abbiamo realizzato un piccolo utile che il vettore non registrava da anni. L’abbiamo fatto non con dei nuovi investimenti che, purtroppo non possiamo fare, ma con un cambio di mentalità. Quando arrivai io 13 mesi fa la compagnia era diventata troppo leisure, con solo il 20% di ricavi provenienti dal corporate. Ora siamo al 40% di clientela business e cresceremo ancora. Perché non è più il momento di giocare in difesa». Cura verso il mondo business che è musica per le orecchie di Patané, proprietario anche di una compagnia aerea, Blu Panorama, che ha però un focus, almeno al momento, principalmente leisure. Sul palco anche Damiano Sabatino, VP and Managing Director, Southern Europe and North Africa
Focus anche sulle flotte
Un anno da record Durante il forum di apertura della sedicesima edizione del Biz Travel Forum sono stati annunciati i risultati raggiunti da Uvet nel 2018. Luca Patané, presidente del gruppo, ha dichiarato che quest’anno il giro d’affari ha superato i 3 miliardi di euro, generati in egual misura dalle aziende controllate e dalle agenzie di viaggio che appartengono ai network del Gruppo. «Nelle nostre stime – ha detto Patané – l’Ebitda dovrebbe raggiungere i 28 milioni di euro, registrando quindi una crescita di circa il 25% rispetto all’anno scorso. Definirei la nostra crescita molto solida, grazie anche alle ultime acquisizioni (la compagnia aerea Blue Panorama Airlines, i Tour Operator Settemari e Condor, l’Hotel Berna a Milano, il Resort Gangehi alle Maldive e il nuovissimo Kilindini a Zanzibar) che contribuiscono a migliorare le economie di scala del Gruppo». L’azienda è cresciuta in tutte le aeree, dal business travel alla mobility. «Anche il tour operating ha registrato una importante crescita (+26%), nonostante un mercato per nulla semplice. E buona la performance anche nell’area Eventi. In questo ambito pensiamo tra l’altro di allargare il nostro raggio di azione espandendoci in Francia, dove avevamo già una piccola presenza” ha detto Patané. E concludiamo con gli obiettivi per il prossimo anno. «Certamente una nuova acquisizione, che non posso anticipare» ha dichiarato il presidente. «Tra i sogni nel cassetto, invece, c’è – tra gli altri – la creazione di una grande catena alberghiera tutta italiana per sopperire a quella che ritengo una grave mancanza per il nostro turismo e per un Paese come l’Italia. È un sogno ovviamente complicato da realizzare in tempi brevi. Diciamo però che in una trentina d’anni ce la si può fare. Se ci sarò io bene, altrimenti ci saranno i miei figli». di Travelport, che ha fornito dati molto interessanti per la platea, ovvero quelli dei flussi sia in entrata che in uscita da e per il mercato ita-
liano. Gli Stati Uniti primeggiano e la Germania registra un calo a doppia cifra «ma questo può dipendere anche dal fatto che Lufthansa, il vettore di riferimento per questo mercato, ha puntato fortemente su Ndc e sulle prenotazioni dirette, che noi non intercettiamo», dice Sabatino. Altri dati interessanti sono il boom di crescita dei passeggeri dal Portogallo («sarà un effetto Ronaldo», argomenta simpaticamente il manager del gds britannico) e l’ottima crescita dei viaggi dall’Italia verso la Turchia. I big data, insieme alla blockchain e all’Intelligenza Artificiale, sono e saranno gli ambienti degli investimenti di Uvet, «perché, anche con eventi come questo, vogliamo continuare a guidare il cambiamento» sottolinea il Cavaliere. In attesa appunto della Torre Uvet di Citylife. l
Oltre alla presenza con uno stand nell’area espositiva, la nostra Casa Editrice è stata protagonista della due giorni del BizTravel Forum anche con la parte dedicata al Fleet Management. Alberto Vita, direttore oltre che di Mission anche di MissionFleet, ha moderato una tavola rotonda dedicata alla “gestione delle flotte attraverso lo smartphone”, come recitava il titolo. Vi hanno preso parte Dario Cerruti, Direttore Corporate & International Market di LeasePlan, Andrea Leverano, Managing Director di DriveNow Italy, Luca Lucchini, Ceo di Ufleet Traxall, e Marco Meloni, Head of New Mobility di Europcar Mobility Group Italia.
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Il nuovo travel è digitale
Eventi Tecnologie
Le tecnologie negli ultimi anni stanno modificando radicalmente il nostro modo di viaggiare per lavoro. Se ne è parlato in un forum dal titolo “Digital & Beyond”, organizzato da Carlson Wagonlit Travel a Milano. Anche Mission era presente all’evento in qualità di Media Partner che ci si aspetta un supporto dalle Tmc, che devono assumere il ruolo di “facilitatori” nell’adozione delle nuove tecnologie digitali. Nuove frontiere A seguire Chris Bowen, Managing Director Emea di Cwt, ha tracciato un quadro delle nuove frontiere del digital travel. «La tecnologia si sta evolvendo molto rapidamente, tanto che le aziende a volte non riescono a tenere il passo. Un tempo la vita
di Arianna De Nittis
25% La percentuale dei travel manager che manifestano entusiasmo verso le nuove tecnologie. Fonte: Cwt
A destra Antonio Calegari, VP & Country Director Italy & Greece di Cwt, e Chris Bowen, Managing Director Emea di Cwt
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a nuova frontiera del travel? È digitale. Le stesse tecnologie che negli ultimi anni hanno impattato sulle nostre vite, infatti, stanno modificando il nostro modo di viaggiare, anche per lavoro. Ecco perché il 21 novembre scorso Carlson Wagonlit Travel, che delle tecnologie 3.0 ha fatto il cuore delle sue strategie, ha dedicato a questo tema il forum “Digital & Beyond”, in programma presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, a Milano. Anche Mission era presente all’evento in qualità di Media Partner. Ad aprire i lavori è stato Antonio Calegari, VP & Country Director Italy & Greece di Cwt, che ha presentato i risultati di un sondaggio realizzato online prima dell’evento. Hanno risposto 58 travel manager, un numero che, pur non avendo una rilevanza statistica, può aiutare a identificare le tendenze in atto. È emerso che il 68% degli intervistati è a suo agio con le tecnologie digitali e che il 37% utilizza un online booking tool per le prenotazioni dei viaggi di lavoro. Oltre un terzo dei
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travel manager, però, rimane ancora “alla finestra” nell’attesa di verificare quale sarà l’evoluzione del digitale. In più, solo il 16,7% ricorre alle travel app e appena il 10% usa sistemi di business intelligence. Su questo fronte vi sono, dunque, ampi margini di crescita. Ma che cosa si aspettano i travel manager dal digitale? Gli intervistati auspicano che faciliti la vita dei viaggiatori e aiuti a migliorare la gestione del travel. Il 25%, inoltre, esprime un grande entusiasmo verso queste tecnologie. Per concludere, dallo studio emerge
media delle imprese di Fortune 500 era di 75 anni, oggi è scesa a 15. Lo stesso vale per le tecnologie: solo in ambito travel esistono ben 75mila app, che nascono e muoiono molto velocemente. In più, lo scenario attuale vede i social sempre più protagonisti, in positivo ma anche in negativo (pensiamo al fenomeno delle fake news, sconosciuto fino a pochi anni fa). L’Internet of things è già realtà e siamo tutti “always on”, sempre connessi. Ecco quindi che le aziende sono chiamate a modificare i propri modelli di business, se non vogliono soccombere». Questa rivoluzione riguarda anche il business travel, ha detto Bowen: «Il merito è anche dei Millennials, che si aspettano di avere a disposizione anche in ambito lavorativo i servizi digitali. Sono proprio le aspettative dei viaggiatori a sospingere i mutamenti nel settore del travel, sia all’interno delle aziende, sia
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Eventi Tecnologie
per quanto riguarda il lavoro delle travel management company. Grazie a un team di 200 esperti, specializzati nello sviluppo digitale, Cwt analizza l’enorme mole di dati in suo possesso per semplificare la vita dei viaggiatori e proporre servizi innovativi». Ad esempio le chatboat che consentono il dialogo tra la Tmc e il business traveller in tempo reale. E ancora, l’invio ai viaggiatori di alert più mirati perché basati sulla gelocalizzazione. Testimonianze sui progetti digitali A salire sul palco, poi, sono stati i rappresentanti di numerose aziende, anche extrasettore, che hanno intrapreso progetti basati sull’adozione delle nuove tecnologie. Fabio Francalancia, Group Procurement Director di Sky Group, ha spiegato di essersi ispirato al mondo travel, che presenta soluzioni digitali molto innovative, nonché all’esempio di Amazon, per la creazione di un portale d’acquisto che attualmente è utilizzato da oltre 12mila dipendenti Sky nel mondo. Sul portale sono disponibili prodotti dei fornitori selezionati da Sky, a prezzi negoziati dall’azienda. È disponibile anche una app per l’approvazione degli acquisti in tempo reale, anche fuori dall’ufficio, da parte del management. Durante il suo intervento, Francalancia ha anche dato un suggerimento ai travel manager presenti in sala: «Bisogna metterci la faccia, ovvero coinvolgere il più possi-
Quella travel policy così difficile da far rispettare GBTA; Global Business Travel Association, in partneship con RoomIt di CWT, ha realizzato un sondaggio online sul rispetto della travel policy all’interno delle aziende. Hanno risposto 131 travel manager negli Usa e 134 nel Vecchio Continente. Quasi il 70% dei responsabili viaggi affermano che l’applicazione dei regolamenti è uno degli aspetti più impegnativi del loro lavoro. In cima alla lista degli obiettivi dei travel manager del prossimo anno, inoltre, compare proprio l’aumento del rispetto della policy, nonché della soddisfazione dei viaggiatori. E a questo riguardo, la stragrande maggioranza (78%) dei viaggiatori d’affari si dichiara soddisfatta delle tariffe agevolate per la prenotazione di hotel, anche se due terzi (66%) affermano di desiderare che l’azienda negozi tariffe alberghiere più elevate per poter soggiornare in strutture preferenziali più adatte alle loro esigenze. I viaggiatori, poi, desiderano utilizzare servizi che non sempre sono inclusi nella loro politica di viaggio. Oltre tre quarti quindi preferirebbero prenotare tariffe magari un po’ più alte, ma che includono molteplici servizi. Una possibilità prevista solo nell’11% delle policy aziendali. Ai viaggiatori è stato chiesto anche quali servizi acquisterebbero durante un viaggio d’affari se non ci fosse un veto da parte dell’azienda: ne hanno citati diversi, tra cui Wi-fi premium, il pass per la palestra e servizi di consegna del cibo. Dallo studio emerge anche che l’incapacità di guadagnare punti fedeltà potrebbe portare all’insoddisfazione dei viaggiatori. Quasi i tre quarti (71%) infatti sono convinti che se rinunciano al loro tempo per viaggiare, dovrebbero avere la possibilità di guadagnare punti fedeltà. Oltre la metà (51%), inoltre, rischierebbe di essere rimproverata per aver prenotato fuori policy pur di accumulare punti. bile i colleghi e clienti interni, disegnando il progetto insieme a loro e per loro». Francesco Pinardi, Ceo di Ekomobil, ha invece portato al forum l’esperienza di digitalizzazione di una Pmi, spiegando la difficoltà che le aziende medio piccole hanno nell’approcciarsi alle nuove tecnologie. E ha illustrato il progetto di social selling messo in atto per il lancio della carta carburante Kerocard. «I vantaggi di questo tipo di operazioni sono notevoli in termini di rafforzamento della leadership e differenziazione dai competitor per riuscire a raggiungere nuovi target e mercati. E ancora, questi progetti incidono sui dipendenti perché consentono un forte cambiamento nel modo in cui vengono svolte le attività commerciali e spingono molto sul concetto di reputazione e di network di persone. In più, consentono alle Pmi di aumentare la propria capacità di comunicare all’esterno ciò che si è fatto». A seguire, Aristotele D’Angelo, 3P Manager di Amazon Business, ha
raccontato i passi che Amazon ha compiuto negli ultimi vent’anni per offrire servizi sempre più innovativi ai suoi clienti, utilizzando le nuove tecnologie. Il focus, poi, si è spostato sull’ultima novità rivolta al segmento corporate: Amazon Business, un servizio lanciato di recente in 70 Paesi (tra cui anche l’Italia). L’azienda che si registra può usare la piattaforma come se fosse un portale aziendale per gli acquisti. Poi è stata la volta di Antonio Bosio, Product & Solutions Director di Samsung Italia, che ha sottolineato come i dispositivi prodotti dalla sua azienda siano spesso riconfigurati per usi aziendali. Ha poi illustrato gli ambiti su cui l’azienda ha investito per migliorare sempre di più l’esperienza degli utenti in mobilità: ad esempio la possibilità di collegare lo smartphone a un pc per poter lavorare su uno schermo più grande; la possibilità di effettuare il login contemporaneamente su tutti i propri dispositivi grazie all’impronta digitale; il costante miglioramento degli acquisti tramite dispositivi
Uso dei siti consumer Il 26% delle aziende consente l’utilizzo dei siti consumer per la prenotazione dei servizi di viaggio. Il 28%, pur non usandoli, si dimostra interessato, contro un 28% che non manifesta interesse. Fonte: Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano
A sinistra, Fabio Francalancia, Group Procurement Director di Sky Group
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Eventi Tecnologie
App di viaggio Il 59% degli italiani usa applicazioni di travel durante i viaggi. Fonte: Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano
mobili; i prodotti indossabili, come il Galaxy Watch, che in ambito consumer sono poco più che dei gadget, ma si prestano a usi professionali innovativi. Bosio ha concluso il suo intervento con le prossime sfide, tra cui uno smartphone “ripiegabile” in due per poter usufruire, una volta aperto il dispositivo, di uno schermo più grande. A seguire, Susana Garcia Merino, Emea Strategic Sales Director di RoomIt by CWT, ha raccontato alla platea quali tecnologie sono usate dalla divisione della Tmc specializzata nel settore alberghiero per agevolare le aziende nella gestione dei loro hotel program. In particolare, la manager si è soffermata sul lavoro che RoomIt compie per mettere a punto contenuti che siano di interesse per i singoli viaggiatori, garantendo però una maggiore compliance alle travel policy aziendali. Un esempio è il nuovo programma di fidelizzazione Loyalty Booster by RoomIt, che senza alcun costo per l’azienda consente ai viaggiatori d’affari di guadagnare punti bonus dai loro programmi di fidelizzazione alberghiera preferiti, anche quando fanno un viaggio di lavoro. In tal modo è possibile accrescere la soddisfazione dei dipendenti e il rispetto delle policy. In ufficio come a casa Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, ha sottolineato come la crescita (inarrestabile) del digitale in ambito
In questa pagina Eric Tyree, VP Chief Data Scientist di Cwt
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Evoluzione della specie Nel pomeriggio sono saliti sul palco Edward e Vania, i personaggi pro e contro la tecnologia del libro di Roy Lewis “Il più grande uomo scimmia del pleistocene”. Sono stati presentati” da Massimo Temporelli, Fisico, Antropologo e Storico della Tecnologia, che ha introdotto il fatto che ormai siamo nel pieno della quarta rivoluzione industriale, dove tutto si mischia in un cyber physical space. Dopo la rivoluzione industriale del vapore nel 1793, la 1.0, quella di Ford ed Edison del Novecento, la 2.0, quella della digital trasformation e dell’informatica degli anni ’70, è la volta della 3.0: una rivoluzione che passa dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, come ha spiegato Nicoletta Boldrini, direttore responsabile di AI4Business, e che, ha sottolineato Temporelli, è caratterizzata da continuo “scontro” tra gli Edward e i Vania. Anche nel settore travel la tecnologia pervade tutto e continua a svilupparsi andando a colpire i modelli di business di alcuni player della filiera, risvegliando i “Vania” che ci sono in loro (o, forse, solo l’istinto di sopravvivenza). Ed ecco quindi che nella tavola rotonda finale, riguardo alla nuovissima tecnologia Ndc di Iata, Francesca Benati, VP Online Wemea & managing director Italy di Amadeus, si è confrontata senza mezzi termini con Jérôme Salemi di Air France – Klm , esponente delle compagnie aeree. La manager ha sottolineato che la nuova tecnologia “ha portato entropia”, come affermato dalla consulente Grazia Maria Giordano e ribadito Antonio Calegari di Cwt, in tutta la filiera. I dubbi riguardano soprattutto il fronte commerciale, ma non certamente il lato tecnologico, per il quale tutti sono pronti ad affrontare il cambiamento. Non è tutto, però: dall’incontro è emerso anche il progressivo affermarsi di un concetto di ecosistema, basato sull’integrazione e stretta collaborazione degli attori del travel, al posto della filiera tradizionale. corporate sia legata al fatto che i business traveller chiedono alla propria azienda di poter usare le stesse soluzioni tecnologiche a cui sono abituati a casa propria. Una delle principali sfide, in futuro, sarà trovare un punto di convergenza tra le esigenze aziendali e quelle dei viaggiatori. A conclusione della mattinata ha preso la parola il VP Chief Data Scientist di Cwt, Eric Tyree, che ha illustrato le enormi possibilità derivanti dall’analisi dei dati. «Attraverso un’approfondita interpretazione dei dati in suo possesso, Cwt cerca di capire i viaggiatori delle sue aziende clienti, i loro comportamenti e le loro esigenze, in modo da migliorare sempre più l’esperienza di viaggio».
Cambia il rapporto tra uomo e tecnologie Il pomeriggio è stato dedicato ai futuri scenari legati alla progressiva diffusione delle nuove tecnologie. Massimo Temporelli, Fisico, Antropologo e Storico della Tecnologia, ha parlato della “Quarta Rivoluzione Industriale e il rapporto uomo/tecnologia”. Poi Nicoletta Boldrini, Direttore Responsabile di AI4Business, ha analizzato il rapporto tra intelligenza artificiale e customer experience. Per concludere Francesca Benati di Amadeus, la consulente Grazia Maria Giordano, Jérôme Salemi di Air France - Klm e Antonio Calegari di Cwt si sono confrontati sul futuro del travel digitale in Italia (vedi box in alto). l
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3 Mercato 7 18.qxp_Layout 1 06/12/18 11:50 Pagina 8
News Mercato
Novità dal mondo del business travel BTExpert
Nuova nomina
Riccardo Zanotto, 44 anni, è il nuovo managing director di BTExpert, la travel management company di Robintur Travel Group. Laureato in Scienze Politiche con indirizzo economico all’Università degli Studi di Padova, Zanotto ha successivamente conseguito un master in gestione d’impresa e formazione imprenditoriale presso l’Istituto Adriano Olivetti (Istao). Ha una vasta esperienza nel settore dei viaggi d’affari: nella sua carriera professionale è stato fra l’altro Team Leader Sales presso American Express ed è cresciuto in Carlson Wagonlit Travel fino a diventare Head of Program Management.
American Express Card in prova
È nata American Express Go, la carta virtuale di American express pensata per i liberi professionisti, i dipendenti a tempo determinato o in prova e quelli senza carta aziendale. Queste tipologie di collaboratori avranno a disposizione uno strumento per sostenere le spese professionali (pasti aziendali, forniture, viaggi ecc.), senza dover anticipare soldi o perdere tempo con la nota spese. Le aziende, inoltre, otterranno un migliore controllo e visibilità degli acquisti effettuati. La card consente loro di determinare secondo le esigenze l’importo delle spese autorizzate e il periodo di validità.
Partnership
Booking.com e AirPlus
Le due società hanno annunciato di aver siglato una partnership per integrare l’A.I.D.A. Virtual Cards di AirPlus nella piattaforma Booking.com for Business, migliorando così l’acquisto e la prenotazione delle strutture alberghiere. La card genera un numero singolo di carta di credito Mastercard per consentire ai dipendenti aziendali di effettuare il pagamento. Tutti gli acquisti vengono pagati centralmente e sono poi riportati in un unico estratto conto riassuntivo. Per ogni esigenza, inoltre, il team del servizio clienti di Booking.com è a disposizione dei viaggiatori 24/7 in oltre 40 lingue. 8
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Informazione pubblicitaria
Cathay Pacific
Cathay Pacific vola sulle ali del business travel Comfort in aereo, un programma ad hoc per i viaggiatori d’affari e raffinate lounge nell’aeroporto di Hong Kong: la compagnia aerea resta tra le migliori al mondo nel servizio e nella cura dei dettagli Nuovo programma per viaggiatori d’affari, Economy, Premium Economy e Business class in partenza da Milano e da Roma per Hong Kong e lounge aeroportuali tra le più eleganti al mondo. Cathay Pacific, vettore che raggiunge 190 destinazioni del mondo e che nel 2017 ha vinto il premio “Miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari nei collegamenti verso l’Asia” in occasione degli Italian Mission Awards, e nel 2017 e 2018 quello per la “Migliore Economy Class”, vola sulle ali del business travel. E lo fa lanciando Business Plus, un nuovo corporate sales program che semplifica il processo di gestione dei viaggi d’affari e permette di accumulare punti fedeltà, che aprono le porte a premi e privilegi attraverso un programma su 5 livelli che prevede l’upgrade di cabina, la Marco Polo Club Membership, l’accesso privilegiato alle lounge aeroportuali e molto altro. Il programma – accessibile online 7 giorni su 7 – consente di gestire facilmente il piano di viaggi e i premi parte del programma, a vantaggio soprattutto delle esigenze delle piccole e medie imprese, segmento che offre significative opportunità di crescita. Crescita che riguarda anche il “bleisure”, ossia quella tendenza per cui i business traveler amano allungare il viaggio d’affari dedicandosi al relax e al tempo libero. Cathay Pacific gode di un osservatorio privilegiato sul fenomeno: i collegamenti tra Milano e Roma e Hong Kong, infatti, sono uno degli esempi più calzanti di bleisure visto che i business traveler rappresentano circa il 50% dei passeggeri della compagnia. Per questo motivo, visto che le città italiane (oltre che la
stessa metropoli asiatica) offrono anche una ricca offerta in termini di attrattiva leisure, Cathay Pacific si sta dedicando a questo importante segmento. Ma il relax inizia a bordo, sia nelle poltrone totalmente reclinabili della Business class, che diventano un vero e proprio letto, con schermi da 15 pollici e ampia scelta di film e musica, sia nella proposta culinaria con 4 menù principali, sia tramite gli “amenity kit”. Relax e spazio anche nella Premium Economy class, upgrade rispetto alla Economy: qui i sedili (in una cabina separata) sono più distanziati tra loro di 15 cm rispetto all’Economy e sono più larghi, oltre ad essere dotati di prese di alimentazione elettrica, un connettore multiporta per i cellulari e un menù più ricco. Inoltre, i passeggeri di Premium Economy ricevono un amenity kit dedicato e un calice di champagne di benvenuto a bordo. A terra, i passeggeri di queste 2 classi hanno a disposizione il check-in prioritario, la precedenza nell’imbarco e un aumento nella franchigia del bagaglio. Il relax dei passeggeri di Business e First class può proseguire anche nelle lounge all’aeroporto di Hong Kong, tra le quali spicca “The Pier”: in oltre 3mila metri quadri di spazi insonorizzati e con luci soffuse vi sono servizi ideali soprattutto per chi viaggia per lavoro o deve recuperare il fuso orario tra un volo e l’altro.
Per informazioni: www.cathaypacific.it
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Focus su Ndc Eventi Symposium Iata
Il nuovo standard di trasmissione dati sarà il protagonista di una rivoluzione nel mondo del travel e della distribuzione. Se ne è parlato durante un incontro organizzato da Iata lo scorso ottobre a Roma prezzo, grazie al quale siamo riusciti a portare il tasso di conversione al 41%. Con in più un 50% di clienti che ormai fanno il check-in online. Il tutto con l’obiettivo di arrivare a microcluster di clientela a cui rivolgersi con un linguaggio e un approccio ad hoc».
di Alberto Vita
One Order Con questa innovazione tutte le informazioni personali del passeggero e tutti i suoi acquisti relativi a un itinerario di viaggio (incluse le tariffe ancillary) saranno riunite in un unico codice al fine di semplificare i processi di prenotazione.
Sopra, ospite sul palco è Sean Menke, Ceo di Sabre. Qui a destra, l’intervento di Fabio Lazzerini, Alitalia
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na tre giorni romana che ha riunito tutta la filiera della distribuzione e della produzione aerea, come da titolo: “Iata Air Symposium Together, let’s build airline retailing”. Un incontro organizzato per «rispondere agli importanti quesiti di un mercato dinamico come il nostro» dice Aleksander Popovich, Senior Vice President Financial and Distribution Services di Iata, aprendo la prima giornata di lavori con, naturalmente, al centro i nuovi sistemi di pagamento virtuali e, soprattutto, l’Ndc. «Iata sta sviluppando due iniziative – la New Distribution Capability e il One Order in sostituzione del Pnr – che modificheranno in modo radicale il mondo del trasporto aereo, della distribuzione e dei pagamenti da qui al 2023» aggiunge Eric Leopold, Director Transformation Financial and Distribution Services di Iata. Una rivoluzione che le compagnie aeree devono necessariamente cavalcare, «perché funzioneranno solo quelle capaci sia nel marketing che nelle opera-
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tions», come afferma Nawal Taneja, distinguished Fellow College of Engineering all’Ohio State University. Nella sessione di apertura anche Fabio Lazzerini, Chief Business Officer di Alitalia, in sostituzione del suo Commissario Luigi Gubitosi, ormai “volato” in altri lidi. Il manager sostiene, numeri alla mano, come anche la compagnia italiana si stia avviando verso la nuova trasformazione digitale «attraverso la segmentazione della clientela e un nuovo approccio di email marketing senza puntare sul
E i Gds fanno pace con i vettori Sabre, il principale sponsor del Simposio, e Amadeus (sponsor Platinum) dovrebbero testimoniare come il mondo Gds si stia riavvicinando al mondo Aviation dopo le frizioni avvenute quando venne lanciato l’Ndc. La tecnologia, e quindi anche l’Ndc, aiuterà a portare la giusta offerta al mercato. E noi come Gds rimaniamo il soggetto più corretto a far interloquire le compagnie con le adv, cercando inoltre di far crescere per tutti la torta da dividere» afferma il Ceo del gds americano Sean Menke, che noi di Mission abbiamo potuto intervistare e che ha aperto la seconda giornata dell’incontro. Ndc ha bisogno di ingenti investimenti per essere sviluppato e integrato nei sistemi esistenti, tanto che il 70% delle risorse del Gds vengono messe nel processo di digitalizzazione del mercato. «Sono
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Eventi Symposium Iata
un uomo di compagnia aerea. Sono arrivato tre anni fa in Sabre con un primo obiettivo ben chiaro, rifocalizzare il management team; nel 2015 era composto per il 9% da manager con background tecnologico, ora siamo al 60%, visto che dovevamo affrontare questa grande trasformazione» precisa Merke. «Una rivoluzione che, da tanti anni nel settore, io non ho mai vissuto» argomenta Kathy Morgan, Vp Ndc di Sabre. Il Gds darà vita a un «prodotto completamente destrutturato, con le ancillary sempre più importanti per le compagnie che, così, possono proporre, oltre alla mera tariffa aerea, sempre più personalizzata, anche proposte in bundle, basate sulla conoscenza del viaggiatore» spiega Menke. E, a proposito della profilazione dei consumatori, a una nostra precisa domanda non si dimostra preoccupato delle Over the top, tipo Amazon o Google, anche se queste ultime avrebbero la forza di sostituirsi ai colossi tecnologici classici del travel. Come Sabre appunto che, però, anche con l’Ndc rimane «al centro della filiera delle prenotazioni nei viaggi. Con in più un orientamento ancora più forte sul consumatore», perché «l’Ndc is the new black» prosegue Morgan: «Questa esperienza e questi investimenti in tecnologia ci permetteranno di investigare anche altri settori, come ad esempio la super frammentata hôtellerie. Se nel 2020, come da previsioni, si vorranno vendere il 20% dei biglietti via Ndc, la filiera avrà ancora bisogno dei Gds». E questi ultimi dovranno tenere da conto il One Order, attorno al quale ruoterà questa nuova tecnologia. Importante anche e soprattutto per il mondo Corporate: «il 50% dei viaggiatori saranno dei millennials, abituati a comportarsi in modo diverso, facendo continuamente crossing tra i device» afferma il Director Customer Centricity and Loyalty di Sabre Michael Reyes, “spalleggiato” dall’Head of strategy & marketing for Airlines di
L’Ndc secondo Sabre Che cos’è Ndc? Attraverso questo standard di trasmissione le compagnie aeree si prefiggono di sfruttare al meglio i dati forniti dai viaggiatori, sulla falsariga di quanto già fanno i grandi distributori globali, come Amazon o Alibaba. Questa tecnologia infatti è in grado di trasformare una procedura statica di verifica di orari, tariffe e disponibilità in un processo dinamico basato su domanda e risposta. Ndc aiuterà i vettori a mettere in mostra i propri prodotti tramite contenuti di qualità, differenziare il proprio brand dalla concorrenza ed effettuare l’upselling dei propri servizi ancillari durante l’intera procedura di prenotazione e vendita di un viaggio. Ma avrà ripercussioni anche sugli altri attori della filiera: le Tmc potranno offrire alle aziende contenuti più ricchi e personalizzati, mentre i travel manager avranno l’opportunità di migliorare le esperienze di viaggio dei viaggiatori. E i Gds? Dovranno integrare i prodotti delle compagnie aeree in sofisticate piattaforme di aggregazione e shopping, in grado di mantenere inalterati i processi operativi delle agenzie. Sabre, in particolare, ha creato il programma Beyond Ndc, che recepisce questa esigenza, andando però oltre il nuovo standard Iata. Il Gds sfrutta i dati di shopping resi disponibili attraverso il sistema di distribuzione globale per affinare le offerte, ma non solo. Investendo in piattaforme in grado di elaborare e integrare i dati in tempo reale, riesce anche ad arricchirle di informazioni sui prodotti richiesti, sulle tariffe più competitive e sulle opzioni visualizzate. Così può offrire esperienze di viaggio davvero su misura. Il tutto consentendo ai clienti di operare agilmente in un ambiente che rimarrà ibrido ancora per alcuni anni. Amadeus David Doctor. Millenials che, sempre di più, acquistano ancillary, siano queste nelle travel policy o no. «Ndc può essere come l’inglese, ovvero un linguaggio grazie al quale tutti si possono capire» dice il Co-Founder Airlines Technologies Paras Kumar, che prosegue: «dopo sei anni possiamo finalmente parlare di come integrare questa tecnologia. Oggi è una realtà, una rivoluzione, grazie alla quale il prodotto torna nelle mani delle compagnie». Bisogna, però, coinvolgere tutte le parti interessate. «Quando iniziammo a parlare con i vettori non c’era alcuno standard, perciò dobbiamo lavorare con loro. Nel nostro settore ci sono stati 40 anni di evoluzione, quindi sono certo che l’Ndc non sarà pronto dall’oggi al domani, ma i tempi si restringono sempre di più. Sempre che tutti lavorino nella stessa direzione» commenta il Global head of product and marketing for Air Commerce di Travelport Ian Heywood, secondo il quale per avere un linguaggio unico vi saranno ancora due anni di sperimentazioni, per poi partire in maniera de-
finitiva nel 2021, quando dovremmo «avere integrati tutti i vettori e le Tmc» commenta il Founder & Ceo di Travelfusion Moshe Rafiah, «anche se siamo convinti che per un certo periodo coesisteranno due mondi paralleli: chi userà l’Ndc e chi ne sarà fuori». «Un 50 e 50» preconizza Heywood, che argomenta però «come si potrà fare il revenue manager stando fuori dall’Ndc? Ecco perché la tecnologia dovrà essere integrata, anche se poi le iniziative commerciali dei vari attori della filiera potranno ancora essere diverse». Insomma, non sarà un problema di tecnologia. Bensì di assicurare a tutta la filiera la giusta remunerazione. l
Stime di vendita Secondo le previsioni, entro il 2020 il 20% dei biglietti aerei saranno venduti attraverso il nuovo standard Ndc.
Sotto Aleksander Popovich, Senior Vice President Financial and Distribution Services di Iata
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Compagnie ferroviarie Nuovi servizi
ecco le novità 2019
Nuovi collegamenti con i treni ad alta velocità. E poi numerosi servizi all’insegna dell’intermodalità (oltre ai bus, anche i traghetti), e offerte sempre più interessanti per la clientela business. Ecco come Italo e Trenitalia si preparano a crescere nel corso del prossimo anno
a cura della redazione
Da Malpensa Per potenziare la connessione del sistema aeroportuale italiano con quello dell’alta velocità, Trenitalia sta studiando nuovi collegamenti ferroviari con l’hub intercontinentale di Milano Malpensa. Questi servizi saranno avviati entro il 2019.
e compagnie ferroviarie italiane guardano al 2019 con numerose novità. È il caso di Italo, che dopo le crescite a due cifre degli anni passati e la strutturazione di una rete interessante sia per la clientela leisure che per quella business, oggi punta al rafforzamento della flotta. «Quest’anno abbiamo introdotto 12 treni Italo Evo, con un’offerta cresciuta del 65% per 37 convogli. E ne attendiamo altri 10 nel 2019, quando potremmo raggiungere i 100 servizi giornalieri, contro i 92 di oggi» commenta Marco De Angelis, Direttore vendite Ntv. «Così arriveremo più o meno a saturare il mercato dell’Alta Velocità in Italia. Noi guardiamo al Friuli e al Piemonte per il futuro ma, soprattutto, all’estero, con l’Europa in particolare. E credo che il fondo Global Infrastructure Partners che ci ha comprato lo abbia fatto anche per questo». Ma le novità non riguardano solo l’acquisto di nuovi convogli. La compagnia continua ad aggiungere
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Marco De Angelis, Direttore vendite Ntv
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nuovi servizi, come i carnet ItaloImpresa per i viaggiatori d’affari, ItaloTaste, prodotto in fase di test per un catering a bordo on demand e ancora più curato. Proposte che conquistano anche il mondo corporate: «Oltre che attraverso le Tmc, seguiamo direttamente 200 aziende sul migliaio che viaggia con noi. A tutte offriamo incentivi, soprattutto per i dipendenti, che facciamo viaggiare in prima». La continua crescita di Italo vedrà nuovi servizi non stop fra Roma e Milano (20 al giorno), con una nuova partenza da Roma Termini alle 14.10 con arrivo a Milano Centrale alle 17.12. Questo servizio collegherà a Milano anche Napoli: infatti il treno partirà da Napoli Centrale alle 12.51, fermando solo a Roma per poi arrivare senza altri stop alla Centrale, riducendo i tempi di viaggio anche dei passeggeri campani.
Anche Bologna e Torino avranno vantaggi simili: il treno no stop delle 9.10 in partenza da Milano Centrale, con arrivo a Roma Termini alle 12.14, fermerà anche a Bologna Centrale alle 10.12, mentre la capitale sabauda vedrà prolungare 3 servizi no stop, garantendo nuovi collegamenti con Roma. Inoltre, ecco un nuovo collegamento da Milano per Napoli di prima mattina, alle 6.25 che consente di essere nel cuore della città partenopea alle 11.10 (fermando anche a Roma alle 10.04). Il capoluogo campano avrà delle novità anche per quanto riguarda le connessioni con Venezia: un treno partirà da Santa Lucia alle 8 per raggiungere Napoli Centrale alle 13.20 ed un altro nuovo servizio in fascia pomeridiana partirà alle 16 da Venezia per arrivare a Napoli alle 21.05 e a Salerno alle 22.09.
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Compagnie ferroviarie Nuovi servizi
Intermodalità Tutte le Frecce Reggio CalabriaRoma sono in connessione anche con la Sicilia grazie ai collegamenti Bluferries, la società di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) che svolge il servizio di traghettamento con navi veloci tra Villa San Giovanni e Messina. Roma e Messina sono collegate in cinque ore e 15 minuti con la soluzione Freccia più nave. In più per quanto riguarda i FrecciaLink – i bus che operano in coincidenza con i treni Frecciarossa – nel 2019 ci saranno 20 destinazioni raggiunte con circa 30 bus al giorno. Anche gli Italobus di Ntv collegano oggi 28 località, quasi il 50% in più rispetto all’inizio del 2017. I collegamenti giornalieri sono 40, il 20% in più rispetto al 2017.
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In Trentino-Alto Adige passano da 2 a 4 i collegamenti quotidiani con le città di Bolzano, Trento e Rovereto con Roma, di cui tre prolungati su Napoli e uno su Salerno. Dal 9 dicembre sono confermati anche i quattro servizi Italobus fra la stazione di Napoli Afragola, Pompei e Sorrento con due viaggi al giorno che serviranno anche Ercolano, mentre viene confermata la linea Mestre-Cortina con 8 fermate intermedie (già attivo dalla scorsa estate). I quattro servizi al giorno su Cosenza (collegata alla stazione di Salerno) saranno effettuati con autobus di maggiore capienza e comfort. Infine, la continua crescita di Italo vedrà ben 22 collegamenti su Milano Rho Fiera da Torino, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Salerno, Brescia, Desenzano, Peschiera, Verona, Vicenza, Padova, Mestre e Venezia, che fermeranno durante le principali fiere. Nuovo orario per Trenitalia Intanto è stato inaugurato il nuovo orario 2018-2019 di Trenitalia, con nuovi collegamenti per ogni ordine di treno e di linea: dai Frecciarossa ad alta velocità fino agli InterCity e ai Freccialink, i bus che operano in coincidenza con le stazioni dove arriva la Tav. Prima di tutto, sulla Milano-Roma correranno tre Frecciarossa in più, per un totale di 104 treni. Un’offerta che inizia alle 5 del mattino e si protrae fino a mezzanotte, orario in cui è previsto l’ultimo arrivo.
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E Trenitalia mette le Ali I Commissari, anche Gubitosi “volato” poi ai vertici di Tim, hanno detto sì all’offerta del gruppo Ferrovie dello Stato, che starebbe trattando con uno o più partner industriali (Delta e easyJet?), oltre che con uno o due fondi di investimento. Investimenti che per rilanciare l’ennesima Nuova Alitalia dovrebbero ammontare a due miliardi per i prossimi quattro anni, compreso però circa la metà del prestito ponte da restituire allo Stato che verrebbe (ma cosa dirà l’Europa?) trasformato in equity. Intanto però Trenitalia porterà i Frecciarossa a Roma Fiumicino. I Frecciarossa e non l’Alta velocità perché la linea per lo scalo romano è di tipo tradizionale, risalente a decenni fa. Saranno 56 i Frecciarossa di Trenitalia che uniranno le due città in meno di tre ore e senza fermate intermedie o con fermata a Bologna Centrale. A questi se ne aggiungono altri due con fermate intermedie solo a Reggio Emilia AV. Gli altri 46, che completano l’offerta sulla rotta tra le due metropoli, diventano 49 nella giornata di picco massimo del venerdì, con proseguimento a Torino da una parte e a Napoli e Salerno dall’altra, e fermate intermedie anche a Bologna, Reggio Emilia AV e Firenze. Inoltre a Roma e Milano il Frecciarossa fermerà anche a Roma Tiburtina, Milano Porta Garibaldi e Milano Rogoredo. I due nuovi Frecciarossa sulla tratta tra Milano e Venezia porteranno a 48 i collegamenti tra le due città. Confermati anche i due collegamenti Frecciarossa sulla rotta Genova-Milano-Venezia (con fermate a Milano, Brescia, Verona, Vicenza e Padova). Migliorati nell’orario 2018-2019 di Trenitalia anche i servizi di Trenitalia sulla costa adriatica, dove correranno 24 Frecce ogni giorno (2 in più rispetto a prima), con arrivo anche nella città di Lecce e con risparmi considerevoli di tempo, visto che tra Torino e Rimini ci si metterà 3 quarti d’ora in meno rispetto a prima (si arriverà in 3 ore e 18 minuti). Tra Milano e Bari ci vorranno invece 6 ore e 47 minuti. La società ferroviaria farà partire anche due nuove corse Frecciar-
gento dall’aeroporto di Roma Fiumicino, con destinazione Genova, La Spezia, Pisa e Firenze, che si aggiungono agli attuali 4 Frecciargento da e per Venezia che, a iniziare dal 18 dicembre, si faranno con il Frecciarossa. Dal 9 dicembre, poi, sono previste due nuove corse Frecciargento nel fine settimana che fanno salire a 10 i collegamenti tra Roma e Bari. E ancora, i quattro Frecciargento che uniscono la Calabria a Roma con una migliore copertura delle fasce orarie saranno sempre più in connessione con città come Firenze, Bologna, Milano e Venezia. Ed ecco i Frecciabianca, che completano il network delle Frecce di Trenitalia. Confermata l’offerta su tutte le direttrici: 12 treni collegano Roma con Genova sulla rotta Tirrenica Nord e 24 i Frecciabianca che collegano Torino, Milano, Venezia alla direttrice adriatica. Confermati infine i quattro Frecciabianca che uniscono Roma alla Calabria. Integrano l’offerta delle Frecce 108 collegamenti al giorno InterCity e InterCity Notte, che raggiungono più di 200 città e mete turistiche d’Italia. Confermati poi anche nell’orario 2018-2019 di Trenitalia i 48 collegamenti giornalieri con Francia, Svizzera, Germania e Austria. Anche il network Thello sulla rotta Venezia – Milano – Digione – Parigi in treno notte e sulla Milano – Genova – Nizza – Marsiglia con treni diurni. l
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Always on
Operatori telefonici Connessioni
Siamo sempre connessi, soprattutto quando viaggiamo per lavoro. Per questo motivo le società di telecomunicazioni, oltre a migliorare le funzioni di rete, propongono agli utenti business offerte sempre più competitive. Da cogliere stando, però, sempre attenti agli eventuali costi non previsti di Paola Olivari
Sos sicurezza Sfatiamo la leggenda metropolitana che collegandosi a una recharge station pubblica, per esempio, in un aeroporto, i dati possano essere carpiti. A meno che la stazione di ricarica non sia sotto l’attacco di un autentico black hat, ciò che passa è solo elettricità. Altra faccenda potrebbe essere, invece, se ci si collega a una rete aperta (quelle senza password), attraverso la quale è buona norma non accendere mai né al proprio conto corrente né ai gestionali, specie di aziende con proprietà industriale interessante per la concorrenza.
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ustomer satisfaction, ovvero la soddisfazione del cliente. Giornalisti compresi. Che quando fanno domande – lecite – cui non viene data risposta, da customer loro stessi iniziano a nutrire una perniciosa dissatisfaction. È quanto capita nel chiedere banali informazioni ai gestori della telefonia. Il motivo dello stretto riserbo? La percentuale tra clienti business e no. Un po’ come se un vettore custodisse gelosamente il dato sui viaggiatori d’affari rispetto ai leisure. Da questa omertà si dissocia solamente Fastweb, che senza incomprensibili ritrosie comunica la performance
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del segmento mobile del terzo quadrimestre 2018: un milione e 324mila sim attive, in crescita del 34% rispetto alle 989mila alla fine del terzo trimestre 2017. Apprendiamo così che, nonostante l’intensificarsi della competizione, questo gestore continua a crescere a doppia cifra nel segmento mobile e che, in settembre, ha segnato il più alto numero di acquisizioni di nuovi clienti di sempre. In crescita anche la percentuale di clienti “convergenti”, ovvero quanti adottano servizi mobili assieme a quelli fissi, che rappresenta adesso il 28 per cento della customer base di Fastweb. Non di-
sponiamo della disaggregazione di questi dati riferiti prettamente al segmento business, ma se non altro abbiamo un’unità di misura. Accesso alla rete Oggi nel mondo circa la metà della popolazione ha accesso alla rete. E gli operatori lavorano affinché le connessioni siano sempre più performanti. Idc, International Data Corporation, spiega che «le telecomunicazioni sono il settore dove l’adozione delle piattaforme standard di virtualizzazione è più massiccio. Interi data center si stanno trasformando attraverso la virtualiz-
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Operatori telefonici Connessioni
zazione delle funzioni di rete, che non vengono più eseguite da piattaforme hardware specifiche, ma da moduli software capaci di adattarsi rapidamente al mutare dei carichi di lavoro». E ancora, «i classici servizi di telecomunicazione non sono più in grado di dare grandi crescite, quindi le Telco li affiancheranno con offerte più innovative verso i device mobili». Un futuro “virtuale” tutto da scoprire, dunque, che toccherà in maniera tutt’altro che virtuale anche i business traveller e la loro esigenza di “campo” sempre e ovunque. La stragrande maggioranza dei viaggiatori d’affari utilizza dispositivi mobili aziendali, spostando così la problematica della connessione in trasferta in capo ai travel manager, che nella stipula dei contratti dovranno tener conto quindi non tanto del singolo business traveller, quanto di tutto il personale viaggiante e delle molte destinazioni. In
L’alba del 5G
questo va considerata anche la permeabilità, oggi totale, tra comportamenti nel privato e sul lavoro. Specie riguardo la necessità di essere sempre connessi. Sempre più le abitudini del quotidiano, grazie alla tecnologia mobile, riverberano anche sul lavoro. Non esistono travel policy valide per tutti: le aziende, già di per sé diverse le une dalle altre, cambiano nel tempo. Per questo le politiche di viaggio devono rappresentare degli strumenti adattabili e flessibili e tenere conto delle esigenze specifiche di ogni situazione. La travel policy, nella quale vanno considerati oggi anche i nuovi strumenti tecnologici, va pertanto costantemente ritarata sulle esigenze specifiche, sui modelli di consumo e su quello comportamentale dei suoi viaggiatori. Trappole del roaming Tutti – business traveller compresi – abbiamo costantemente tra le mani uno smartphone o un tablet, ma la connessione, specie se in viaggio all’estero, non è sempre compresa nei contratti e la possibilità di incappare in “costi occulti” è frequente.
Tra le problematiche sempre attuali c’è il roaming europeo, inizialmente interpretato come un “tana libera tutti”. Il Roaming-like-at-home – questo il nome del pacchetto di regole definito dal Regolamento UE n. 531/2012 e dalle successive modifiche introdotte dal Regolamento 2120/2015, il cosiddetto Regolamento Tsm – consente a tutti i cittadini dell’Unione di accedere a Internet e chiamare in tutti gli Stati membri alle stesse condizioni tariffarie in vigore nel proprio Paese senza spese aggiuntive. Si è pensato, dunque, che nel Vecchio Continente si potessero utilizzare tutte le soglie previste dall’offerta sottoscritta in Italia. Non è così. La Fair Usage Policy, regola a doppia soglia applicata ormai da quasi tutti i gestori (visibile all’interno dell’area clienti personale), ha interpretato che si potessero offrire al cliente due bundle differenti, uno per il Paese nel quale ha sottoscritto il rapporto e uno per quando è in trasferta. Questo dunque significa che, se disponiamo, per esempio, di dieci Gigabyte in Italia, non disporremo della stessa quantità di traffico
Lo scorso 2 ottobre si è conclusa l’asta per l’assegnazione delle frequenze in tecnologia 5G. Le offerte per le bande messe a disposizione hanno raggiunto oltre sei miliardi di euro, superando di quattro la cifra minima fissata nella Legge di bilancio. I blocchi messi all’asta dal ministero dello Sviluppo economico si suddividevano in base alle frequenze (700 MHz FDD, 3.700 MHz, 26 GHz, 700 Sdl) e sette gestori – Vodafone, Tim, Iliad, Wind Tre, Fastweb, Open Fiber e Linkem – hanno partecipato all’asta (le ultime due non si sono aggiudicate alcun blocco). Non resta che aspettare per vedere se, come e quando questa innovazione renderà più presente nella vita dei frequent traveller l’Internet delle cose.
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Operatori telefonici Connessioni
Occhio alla spesa Attenzione ai comportamenti telefonocentrici: non tutto quello che vale in Italia, per esempio un pagamento virtuale o contactless, può essere specularmente effettuato anche all’estero.
dati all’estero, argomento che va verificato con attenzione per non incorrere in pesanti aggravi sul conto. In questo senso è specchiata l’offerta di Iliad (questo gestore non prevede per ora offerte specificatamente business), che fin dalla prima schermata dei propri totem sottolinea come esistano due bundle dati differenti, uno generoso per l’Italia e uno nettamente più restrittivo per l’estero. La misura è stata pensata per evitare il dumping attraverso l’acquisto di pacchetti a basso costo da operatori stranieri per utilizzarli poi in Italia. Non avendo, in trasferta, la corretta percezione del traffico, il garante ha voluto tutelare i consumatori obbligando i gestori a offrire la possibilità di fissare il traffico extrasoglia, onde evitare la connessione si riveli in seguito un salasso. L’autorità ha imposto soglie a pagamento attivabili e sbloccabili, in caso di necessità, solamente dal clien18
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te stesso. Generalmente, un messaggio viene inviato al raggiungimento dell’ottanta e del cento per cento del traffico a disposizione, permettendo così al viaggiatore di controllare le proprie spese. Da verificare, però, come il gestore applichi il consumo extrasoglia: alcuni offrono bundle con pagamento anticipato (non rimborsabili anche se non consumati per intero), altri una fee per ogni nuova sessione, che dura generalmente 12 o 24 ore, aperta. Offerte per l’estero Ciascun operatore arricchisce poi la propria offerta con pacchetti privilegiati con Paesi terzi, offrendo così la possibilità di sottoscrivere tariffe aggiuntive scontate. Se questa è effettivamente un’ottima proposta per chi viaggia, ancora una volta sta al viaggiatore controllare la tipologia contratto sottoscritto, per esempio se il rinnovo è automatico oppure
manuale. Nel primo caso, infatti, se non interviene una disdetta, il pacchetto si rinnoverà di continuo anche se, nel frattempo, l’utente ha fatto rientro alla base, generando ulteriori costi inutili. Un altro aspetto interessante per chi viaggia per affari è la sim virtuale ovvero, nel caso di Apple, la possibilità di attivare, senza bisogno di una card fisica (via mail o QR code), un’offerta con un gestore straniero – per ora Usa e Uk – passando attraverso la Mela stessa. Si tratta di un abbonamento temporaneo, valida alternativa all’acquisto di una nuova sim dati. L’unico lato negativo è non poter ricevere le chiamate sul proprio numero. Nonostante le buone offerte, se la necessità è chiamare molti numeri fissi locali il suggerimento rimane invece l’acquisto di una scheda di un gestore del posto. Per soddisfare le diverse esigenze di comunicazione di chi viaggia per
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Operatori telefonici Connessioni
affari, Tim Business – la notizia fresca è che Luigi Gubitosi è il nuovo amministratore delegato e direttore generale, il quarto in altrettanti anni – mette a disposizione un’ampia scelta di opzioni in grado di offrire ai clienti la copertura più adatta in termini di servizi disponibili e di spesa, a seconda della frequenza con cui si viaggia e dei Paesi Extra Europei di destinazione. Sono tre, in particolare, le opzioni suggerite. Si parte da quelle giornaliere o settimanali (Roaming Daily Extra Top e Roaming Weekly Top), senza costi fissi, adatte a viaggiatori occasionali, con pacchetti di minuti/sms/dati a pagamento solo in caso di utilizzo, per passare a quelle mensili (Roaming Mondo Full e Roaming Mondo Internet 300 e 600) con pacchetti di minuti/sms/dati o anche di solo traffico dati, sommabili tra loro, adatti a chi viaggia frequentemente e in Paesi diversi, e arrivare a quelle an-
nuali (Roaming Mondo Year) con pacchetti di utilizzabili nell’arco dell’anno, senza soglie mensili, adatte a chi viaggia in modo discontinuo e con picchi di consumo, ovvero il profilo tipo del business traveller. A questa offerta si aggiunge Tim Stati Uniti per chi lavora frequentemente con gli Usa e vuole comunicare senza preoccupazioni di spesa telefonica. A completare il portafoglio d’offerta, sono previste inoltre opzioni per chiamare e inviare sms dall’Italia verso l’estero quali Chiama Mondo (anche in versione Plus) e Chiama Europa. Sul fronte business, Fastweb propone il piano dati Mobile Internet Business, mentre in roaming all’esterno le offerte mobile che offrono maggiori contenuti all’estero sono Top e Freedom UE. Su tutti i piani mobili con i minuti inclusi si può chiamare dall’Italia le oltre sessanta destinazioni internazionali che includono, tra le altre, Svizzera, Usa, Canada e Cina. Vodafone ha diverse opzioni disponibili per i piani Zero, primo fra tutti Red Top Travel con voce, sms e Internet. A questo si aggiungono proposte di tariffe giornaliere con Smart Passport voce, sms e Internet dedicata per ogni Paese che si paga solamente se utilizzata: Smart Passport Europa, Smart Passport Xl, Smart Passport Xxl. Anche questo gestore ha previsto un’offerta dedicata a chi viaggia negli States, cioè Smart Passport Usa. Non mancano poi le tariffe mensili, sempre con il pacchetto completo, per gli intercontinentali: Travel Extra Europa. Il gestore precisa inoltre che per un utilizzo corretto del traffico in roaming si deve dimostrare di avere un legame stabile con l’Italia (stable link), utilizzare il traffico dati incluso nell’offerta entro i limiti previsti dal Regolamento UE 2016/2286, avere una presenza sul territorio nazionale prevalente rispetto a quella in Europa e un traffico roaming effettuato inferiore al cinquanta per
cento del traffico totale. Qualora questi parametri non fossero rispettati, Vodafone potrà applicare sovrapprezzi per il traffico in roaming dei piani voce e dati abbonamento. Sul mercato anche Wind Tre Business con le ricaricabili MyShare, offerte mobili che permettono di condividere il traffico dati tra i propri device (smartphone, tablet o mobile wi-fi) e includono chiamate illimitate e sms da e verso l’Italia, l’Unione Europea, gli Usa e la Svizzera. Per districarsi nell’offerta, effettivamente ampia e flessibile, i gestori mettono a disposizione il proprio sito dal quale verificare il Paese di destinazione e scegliere la soluzione migliore per la tipologia di trasferta.
Metà del mondo è in rete Nel pianeta, riferisce una ricerca di We Are Social, più della metà della popolazione, per la precisione il 53%, ha accesso a Internet. Sarebbero dunque oltre quattro miliardi gli utenti della rete.
Nuovi competitor Accanto ai major spazio anche a operatori per i quali il segmento business non è, al momento, quello più strategico. Esempio ne è CoopVoce, la telefonia di Coop, nata nel 2007, per portare sul mercato la filosofia di trasparenza e convenienza dell’azienda. CoopVoce si è inizialmente rivolta ai soci Coop per poi allargarsi a tutto il mercato consumer, puntando a offrire un servizio di qualità a prezzi convenienti riassunto nel marchio ConQuaLe, crasi di convenienza, qualità e lealtà. Secondo questa logica, CoopVoce ha poi completato la propria of-
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Operatori telefonici Connessioni
Travel policy e tecnologie In tema di strumenti tecnologici, le travel policy oggi vanno costantemente ritarate sulle esigenze specifiche, sui modelli di consumo e su quello comportamentale dei viaggiatori.
ferta con un servizio dedicato al segmento business, rivolto principalmente alle aziende del gruppo e alle piccole realtà imprenditoriali. Per chi viaggia in auto, la car connectivity – possibile grazie ad hotspot integrati o moduli esterni dotati di scheda sim – è l’accessorio del momento. Una connessione wi-fi è, effettivamente, un optional destinato a una penetrazione sempre maggiore nella quotidianità degli automobilisti (alcune Case offrono l’installazione anche in un secondo momento). In un futuro che vedrà sempre più funzionalità, già oggi, tra le altre cose, è possibile, in parallelo a quanto accade nella domotica, regolare alcune impostazioni della propria auto in remoto, dall’alzare o abbassare la temperatura dell’abitacolo, accendere e spegnere le luci, bloccare le porte. Importanti sono i servizi di emergenza, come la possibilità di chiamare un servizio di pronto soccorso attraverso un semplice tasto oppure in caso di attivazione degli airbag. 20
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Riguardo alle proposte per offrire soluzioni di connettività in auto Olivetti (Gruppo Tim) ha realizzato una soluzione per il mondo travel pensata per offrire connettività in movimento agli utenti, anche in roaming nei Paesi Extra UE. La soluzione si rivolge a operatori, hotel, rental car e permette loro di offrire il servizio di connettività agli utenti finali (secondo il modello Business to Business to Consumer). L’offerta, basata sul servizio M2M Smart, è modulare e permette l’acquisto della sola componente di connettività (con relativa piattaforma di gestione) oppure della connettività più un wireless router 4G che ne abilita l’utilizzo in modalità chiavi in mano. Grazie alle funzionalità della piattaforma di Sim Management (Control Center) l’azienda cliente può gestire l’intero ciclo di vita delle sim beneficiando di massima flessibilità nella gestione dei profili di traffico dati, sia prepagati sia in abbonamento, flessibilità di attivazione/so-
spensione sim in funzione dei flussi travel, strumenti di gestione avanzati per la sicurezza e la diagnostica remota, condivisione del bundle dati delle diverse sim attive (borsellino virtuale) e possibilità di ampliare o ridurre le consistenze del parco sim in autonomia. l costi sono variabili in funzione delle esigenze dell’azienda cliente e dell’effettivo consumo di dati. Altri gestori, invece, non propongono offerte specifiche abbinate alle auto ma forniscono la connettività alle aziende che poi elaborano le proprie proposte commerciali. Le nuove automobili sono or mai tutte dotate di Bluetooth incorporato, che consente l’integrazione con lo smartphone, mappe, entertainment, sistemi di sicurezza integrati e supervisione del traffico. Attenzione, in questo caso, al navigatore di un’eventuale auto a noleggio: il telefono potrebbe scaricare la rubrica e, prima della riconsegna, è saggio verificare sia stata cancellata. l
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Turkish Airlines
Turkish Airlines regina del business travel Con 49 rotte domestiche e 256 internazionali, per un totale di 305 destinazioni in 123 Paesi, la compagnia turca punta a diventare tra le maggiori del mondo, sempre con un’attenzione di riguardo per il viaggiatore d’affari con il Corporate Club
Turkish Airlines vola sulle ali dell’utile. La compagnia aerea, infatti, forte della crescita del numero dei passeggeri e del conseguente fatturato, ha chiuso i primi 9 mesi del 2018 con un guadagno netto di oltre mezzo miliardo di euro, con la prospettiva di migliorare ancora alla luce dell’imminente entrata a regime del nuovo aeroporto di Istanbul, inaugurato in data 29 ottobre con l’obiettivo di essere il più grande hub al mondo da dove transiteranno quasi tutti i 58 milioni di passeggeri che nei primi 9 mesi di quest’anno hanno volato con questo vettore. Il nuovo scalo turco è stato progettato per accogliere fino a 200 milioni di passeggeri l’anno. Importanti i numeri di Turkish Airlines: la compagnia aerea che vola verso più Paesi al mondo offre infatti un network di oltre 300 destinazioni in 123 nazioni in tutti e cinque continenti, impiegando una flotta in continua espansione, che oltre a essere tra le più giovani a livello globale conta attualmente 330 aeromobili, pronti a diventare 475 entro il 2023. Importante anche il programma per i business traveller: il Turkish Airlines Corporate Club, infatti, rappresenta per i viaggiatori d’affari la porta d’accesso alla più ampia rete di voli al mondo attraverso un unico hub strategicamente situato tra Europa, Asia e Africa.
Il Corporate Club propone un’esperienza senza interruzioni verso oltre 40 Paesi raggiungibili in meno di 3 ore da Istanbul e offre inoltre voli di connessione verso 8 Paesi e 17 città situate in nord, centro e sud America, come New York, Los Angeles, Houston, Chicago, Washington, Boston, San Francisco, Miami, Atlanta, Toronto, Montreal, Buenos Aires, San Paolo, Bogotà, Panama, Caracas e L’Avana. Grazie a uno dei network più ampi al mondo e a uno dei più estesi programmi corporate di fidelizzazione, il Corporate Club è nato per rispondere alle esigenze di chi viaggia per affari offrendo alle aziende numerosi vantaggi quali esclusivi sconti tariffari, bagaglio aggiuntivo, iscrizione al programma completamente gratuita e non vincolante, flessibilità nel poter modificare o cancellare il proprio itinerario di volo senza penali, accesso alle pluripremiate business lounge e un servizio di supporto dedicato in esclusiva ai membri del Corporate Club e alle agenzie di business travel. Importante anche il mercato italiano, che chiuderà il 2018 con numeri superiori al già positivo 2017, quando furono movimentati 1,5 milioni di passeggeri attraverso 8 aeroporti nazionali.
Per informazioni www.turkishairlines.com
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Vueling punta sul servizio Ad alta quota Vueling
La compagnia low cost punta a migliorare i servizi, sia di terra sia di bordo. Tecnologia, aumento dello staff, check in dedicati e wi fi in volo faranno parte sempre più dell’esperienza dei passeggeri
di Andrea Barbieri Carones
ow cost ma non low service. Vueling punta a diventare la prima compagnia aerea a basse tariffe in Europa in termini di servizio e di assistenza ai clienti. Un piano, quello del vettore spagnolo, che riguarderà tutte le fasi chiave dei clienti e che si svilupperà attraverso importanti investimenti in strutture e formazione del personale per un totale di una sessantina di progetti. Da completare entro il 2023. “Vueling for you”, questo il nome del progetto, è già iniziato con la fase 1, visto che nel triennio 20172019 l’azienda investirà circa 70 milioni di euro in un piano dedicato all’assistenza ai clienti, con l’obiettivo di migliorare i processi e i servizi negli aeroporti, l’assistenza di bordo e il servizio clienti, con attenzione particolare al canale mobile, dal quale arrivano il 55% delle prenotazioni totali, incluse quelle per le 50 rotte in partenza da 13 scali italiani.
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Dall’Italia Vueling propone 50 rotte da 13 scali della Penisola.
Un percorso a tappe Vueling for You fa parte del progetto di trasformazione “Next”, basato su una tabella di marcia che si 22
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articola in varie tappe, che puntano a migliorare sia l’esperienza di bordo – con maggiore spazio tra i sedili, prese elettriche, ingressi Usb e connessione wi fi – sia quella di terra, con check-in dedicati a chi viaggia con bambini e nuovi modelli di imbarco grazie alla divisione per gruppi. In aggiunta, insieme a tutte queste iniziative, quest’anno il reparto Customer ha anche realizzato un progetto interno chiamato “Vueling Academy”, focalizzato sulla condivisione con i propri lavoratori
dell’obiettivo di mettere il cliente al centro di tutte le decisioni della compagnia, responsabilizzando tutte le aree coinvolte a lavorare verso lo stesso obiettivo. Vueling si impegnerà anche nella digitalizzazione dei Call Center, nel lancio di una versione implementata della chatbot dell’applicazione mobile o l’avvio di una web-chat che i clienti possono consultare chiarendo eventuali dubbi. Nelle fasi successive, il management della compagnia punterà alla personalizzazione del servizio che, per quanto possibile, sarà basato sulle esigenze dei clienti. Per poter offrire una soluzione che possa supportare tutti gli attori facenti parte del settore aereo, Vueling lavora alla creazione di tavoli di lavoro per proporre soluzioni dedicate e limitare le situazioni di disagio a danno dei passeggeri di tutta Europa. Parallelamente, ha sviluppato misure preventive per ridurre l’impatto di avvenimenti esterni come ritardi o cancellazioni grazie anche all’aumento degli equipaggi, degli aerei di riserva, del personale aeroportuale e di quelli impiegati nel call center. l
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È tempo di nuove location
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Da Milano a Roma, da Berlino a Londra, da Abu Dhabi a Shanghai: sono numerose le strutture congressuali inaugurate di recente. Spazi eleganti e curiosi, meno asettici dei classici centri congressi e adatti a piccoli eventi, ma anche sale in grado di accogliere eventi dai grandi numeri di Simona Parini
Hotel con il segno più Secondo i dati dell’Oice, Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi, nel 2017 sono stati gli alberghi congressuali ad aver concentrato la maggior parte degli eventi, il 79,8% del totale Netta la prevalenza di eventi aziendali, il 77%. ilan l’è un gran Milan”, anche per la sua sempre vivace offerta di hotel e location. Il boom di nuove aperture è sicuramente coinciso con Expo, ma all’ombra della Madonnina continua l’inaugurazione di spazi per eventi. Sul fronte delle location insolite, meno asettiche dei centri congressi e perfette per eventi di dimensioni contenute, le ultime due new entry sono F-Hub e Identità Golose Milano. La prima si trova a quindici mi-
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A destra, il nuovo spazio milanese Identità Golose
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nuti dal centro città, nel complesso di Scalo Milano Outlet & More. Progettata in collaborazione con Campus Fandango Club, l’agenzia di event management che la gestisce attraverso il proprio tour operator Pratika Travel, F-Hub evoca nelle atmosfere, negli arredi e nelle dotazioni hi-tech un loft di design che si estende su tre spazi principali: il foyer di ingresso con il desk della reception, la sala meeting da circa venti persone e la sala conferenze da centocinquanta sedute in
modalità platea. Stile moderno ma ambientazione storica per Identità Golose Milano, situata in un palazzo di fine Ottocento a walking distance dal Teatro alla Scala. La location ha un nome che è un brand: i suoi fondatori sono infatti gli ideatori del congresso di cucina Identità Golose che l’hanno voluta per farne il primo hub internazionale della gastronomia. Nei settecento metri quadrati di Identità Golose Milano si conosce, si cucina e si gusta il cibo, ma si organizzano anche mee-
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MissionMice Sedi per meeting
Inarrestabile Cina
ting, team building, cooking show e cene di gala in quattro spazi per eventi, il più grande da cento persone. Rimanendo a Milano, ma spostandoci sul fronte alberghiero, mancano solo pochi mesi per scoprire il nuovo Innside by Meliá (il brand del gruppo spagnolo Meliá Hotels International dedicato ai viaggiatori d’affari) che darà nuova vita alla Torre Galfa, il grattacielo incastonato tra il Pirellone e il Palazzo Lombardia che fu inaugurato nel 1959. Per ora mancano ancora i dettagli, ma quello che è certo è che il quattro stelle disporrà di 145 camere, ristorante, quattro sale meeting e spazi per il co-working. Rinnovato lusso a Roma Milano è una grande Milano ma Roma è caput mundi, sempre nuova fonte di ispirazione per gli organizzatori di eventi. In attesa che siano confermati i rumor secondo i quali nel 2020 Bulgari aprirà proprio nel-
l’urbe eterna il suo secondo hotel in Italia, a metà novembre il The St. Regis Rome si è presentato in una nuova veste dopo lavori di ristrutturazione costati quaranta milioni di euro. Il cambiamento dello storico albergo (dieci sale meeting, la maggiore da quattrocento posti) consiste nell’essere diventato, se possibi-
le, ancora più lussuoso con gli interventi dello studio di interior design francese Pierre-Yves Rochon, installazioni artistiche e una courtesy car elettrica unica: l’iconica Fiat 600 Multipla del 1962 color nero e avorio con l’applicazione sui fianchi di una foglia d’oro ventiquattro carati.
Continua a fare gola agli investitori, anche dell’hotellerie. Parliamo della Cina dove la prossima estate sbarcherà anche Rocco Forte Hotels con The Westbund Hotel Shanghai. Il cinque stelle di 52 piani che sta sorgendo nel distretto finanziario di Bund avrà 129 tra camere e suite affacciate sullo skyline cittadino e sul fiume Huangpu, due plenarie ideali per grandi eventi business (entrambe da 780 ospiti) e nove sale meeting da dieci a 50 persone. Ha invece aperto quest’autunno a Xiamen The PuShang Hotel and Spa, 133 camere e otto sale (la maggiore da settecento posti) ispirato all’acqua, alla luce e al gioco di ombre delle montagne della provincia del Fujian.
Sopra, l’Hub27 di Berlino. Qui a fianco, il Westbund Hotel di Shanghai
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Gli eventi per area geografica Oltre la metà degli appuntamenti organizzati in Italia si svolge al Nord della Penisola (56,7%). Segue il Centro (26,1%), mentre il Sud e le Isole registrano il 17,2% degli eventi. Fonte: Oice 2017
L’Abu Dhabi Edition e, sopra, l’Hub27
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Vecchio Continente, nuove location Le destinazioni europee più gettonate per gli eventi investono per non perdere la leadership. A Londra, the queen of meetings & events, è stata appena inaugurata una location e si lavora già per realizzarne un’altra. Aperta a ottobre è Science Gallery, “museo” dedicato alla commistione tra scienza e arte nel centro del quartiere London Bridge con spazi per eventi sino a cinquecento persone (156 i posti dell’auditorum). Sarà invece pronta per l’estate Magazine London, oltre cinquemila metri quadrati per eventi sino a tremila partecipanti a Greenwich (otto i minuti in metropolitana dal centro di Londra). Progettata dall’architetto di fama mondiale Nissen Richards (“sua” la Seoul Opera House), Magazine London disporrà anche di un’area all’aperto di quasi quattordicimila metri quadrati sulle rive del Tamigi. Germania: sempre prima Secondo la classifica dell’International Congress and Convention Association dei Paesi che nel 2017 hanno ospitato il maggior numero di eventi la Germania, seconda dopo gli Stati Uniti, è la nazione europea più gettonata. Non stupisce, quindi, che siano continui e consistenti gli investimenti per avere un parco di strutture sempre up to date. Nel 2020, per esempio, riaprirà i battenti il Centro Congressi di
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Amburgo che, nella sua nuova veste, avrà quattro piani di spazi per eventi, dodicimila metri quadrati di spazio espositivo e la capacità di ospitare dodicimila persone. Nel frattempo a Francoforte è stata inaugurata a ottobre la Hall 12 grande quanto cinque campi da calcio di Messe Frankfurt e in primavera a Berlino aprirà al pubblico Hub27. Situata nella sede di Berlin ExpoCenter City, la nuova location disporrà di una sala hightech di diecimila metri quadrati senza colonne con pareti divisorie flessibili, venti sale da dieci a duecentocinquanta delegati e una terrazza panoramica da duecento posti con vista sulla foresta di Grünewald. Novità negli Emirati Arabi Uscendo dall’Europa vale la pena di citare gli Emirati Arabi, dove gli
investimenti sono sempre grandi e per niente low profile. Ad Abu Dhai, a venti minuti dal Louvre che nel suo primo anno di apertura ha raggiunto un milione di visitatori, è stato appena inaugurato Abu Dhabi Edition. Lo stile del cinque stelle della famiglia Marriott lo rende perfetto per viaggi incentive che prevedano anche convention: non è infatti un albergo ma un resort di lusso di 198 camere e 57 appartamenti con una plenaria da quattrocentocinquanta posti alla quale si aggiungono numerose sale meeting. I servizi sono chiaramente top (i tre ristoranti sono firmati Tom Aikens, lo chef più giovane ad aver mai ricevuto due stelle Michelin) e il design sorprende con la hall di cinque piani e la lounge sovrastata da un’installazione cinetica di cilindri di vetro ispirata al desiderio dell’uomo di volare. A Dubai, intanto, stanno per concludersi i lavori della Dubai Arena nel nuovo complesso turistico e dello shopping sviluppato nella zona di Jumeirah. Entro il 2019 sarà infatti pronta la mega struttura coperta (la più grande della regione) che potrà ospitare sino a diciassettemila persone e che sarà gestita dalla società internazionale specializzata in venue management AEG Ogden il cui portfolio comprende The O2 a Londra, Staples Center a Los Angeles, MercedesBenz Arena a Shanghai e Qudos Bank Arena a Sydney. l
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SAP CONCUR
SAP Concur, la risposta alle s de future del business travel Come cambierà nel futuro il mondo dei viaggi aziendali Ce lo rivela l’indagine “Corporate Travel: the road to 0 0” realizzata da SAP Concur. Secondo l’ di chi viaggia spesso per lavoro, la tecnologia ha sempli cato l’esperienza dei viaggi aziendali, mentre per un buon 0 lo smartphone è diventato lo strumento principale per i propri spostamenti. proprio l’uso sempre pi frequente della blockchain e di strumenti autonomi da parte dei viaggiatori entro i prossimi anni porterà alla de nizione di tre temi fondamentali:
• sicurezza: secondo l’ di chi viaggia spesso per lavoro, la tecnologia ha reso le trasferte pi semplici. Inoltre, per l’ 0 dei viaggiatori lo smartphone è lo strumento principale con cui partire. Ecco perché entro il 0 0 esperienza, itinerari e analisi dei rischi saranno totalmente delegati a strumenti autonomi, interfacce di conversazione digitali, big data e Intelligenza Arti ciale. Le cancellazioni dei voli, ad esempio, non saranno pi un problema: sarà infatti possibile compiere analisi predittive utili per valutare le percentuali di rischio
Per ulteriori informazioni:
www.concur.it
e reindirizzare il viaggiatore verso soluzioni alternative. L’AI, inoltre, analizzerà i comportamenti dei viaggiatori per offrire loro automaticamente la migliore esperienza di viaggio possibile. • Work-life balance: sono sempre pi i professionisti che si
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SAP CONCUR
aspettano un’esperienza personalizzata durante i viaggi di lavoro. Se il sente l’esigenza di bilanciare attività professionale e vita privata, il 4 parte qualche giorno prima per ritagliarsi momenti di vacanza all’interno del viaggio di lavoro. d è proprio a partire da questa necessità che cresce il fenomeno bleisure: ovvero tutti quei viaggi di lavoro che comprendono la notte del sabato. uesta particolare tipologia di viaggi è diffusa soprattutto nei paesi mea, dove è stata registrata una crescita pari al 4 nel 0 . • Un canale di comunicazione aperto con l’azienda: la necessità di viaggiare per lavoro aumenterà nei
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prossimi anni, come confermano anche i dati di Airbus, secondo cui il traf co aereo raddoppierà prima del 0 0. i pari passo crescerà anche il numero di manager in spostamento: il 5 prevede un aumento dei rischi nel giro di pochi anni, soprattutto se a venire meno sarà il dialogo azienda dipendente. Una ricerca di Ipsos Perceptions of travel risk del 0 , infatti, sostiene che sicurezza e salute dei viaggiatori potranno essere assicurate per il 5 delle imprese da un’educazione dei dipendenti sui possibili rischi durante un viaggio e per il 44 da una comunicazione attiva e continua con l’azienda in caso di necessità.
UNA GESTIONE PIÙ SNELLA DELLE NOTE SPESE In questo scenario si inserisce SAP Concur con una soluzione innovativa in grado di rendere pi snello il processo di gestione delle note spese e dei centri di costo. isponibile da mobile tramite un’app, SAP Concur è integrata con una serie di servizi a disposizione per chi viaggia, come Uber: una volta terminata la corsa, la ricevuta ottenuta dal cliente viene automaticamente caricata nella nota spese da SAP Concur. Lo stesso pu avvenire per pagamenti effettuati in ristoranti o altre spese di lavoro. li scontrini potranno essere registrati grazie all’app che
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li salva in cloud su un’unica piattaforma, risolvendo il problema del collezionare scontrini e fatture cartacee di mese in mese, col rischio di dimenticarne qualcuna. Il tutto con grande semplicità, perché i prodotti e le soluzioni di SAP Concur, adottate da ben 45 milioni di utenti, sono tutte semplici e facilmente reperibili. SAP Concur permette alle aziende di tutte le dimensioni, e in ogni fase della loro vita, di andare oltre la semplice automazione, verso una soluzione di gestione delle spese completamente connessa che comprende viaggi, note spese, compliance e rischi. L’esperienza globale di SAP Concur, l’innovazione leader del settore e l’ecosistema dinami-
co di diversi partner e applicazioni, garantiscono la visibilità di cui le aziende hanno bisogno per ridurre la complessità e analizzare le spese in modo chiaro, per gestirle proattivamente. COSA PUÒ FARE PER VOI SAP CONCUR Con l’app SAP Concur è possibile: • gestire in mobilità l’intero processo relativo a spese e trasferte; • acquisire immagini delle ricevute per essere sicuri di non perderne nessuna; • rivedere e approvare rapidamente note spese, fatture e richieste di trasferta; • aggiungere partecipanti a meeting o pranzi di lavoro;
• importare dati dalle carte di credito; • prenotare facilmente e rapidamente voli, alberghi o vetture da qualsiasi luogo; • visualizzare suggerimenti personalizzati sugli alberghi; • dettagliare le spese dell’albergo; • accedere e gestire in mobilità il proprio itinerario; • integrare il proprio itinerario di trasferta con l’app TripIt; • tenere traccia e inviare facilmente il chilometraggio della vettura aziendale. PARTNERSHIP STRATEGICHE Per consentire ai dipendenti delle sue aziende clienti di gestire in modo connesso e door to door un viaggio di lavoro, SAP Concur ha siglato una serie di partnership strategiche con i principali attori del settore turistico, quali Uber, Accor, Lufthansa, myTaxi, HRS, Airbnb, Booking.com, Visa, AirPlus, Mastercard. L’ultimo accordo in ordine di tempo è quello con Nugo, l’innovativa app di Ferrovie dello Stato che consente con pochi click di organizzare il proprio viaggio, acquistare soluzioni integrate e prenotare la sosta dell’auto nei parcheggi delle stazioni ferroviarie. Nugo permette di visualizzare corse e orari di circa 400 vettori, di cui 50 già acquistabili fra treni, bus, metro, traghetti, servizi di sharing (car e bike), bus turistici e parcheggi. Selezionando partenza e arrivo, il viaggiatore potrà scegliere fra tutte le soluzioni quella in linea con le proprie esigenze in base a numerosi ltri: durata, mezzi, cambi di vettore e tariffe. Inoltre, la ricerca dell’itinerario migliore è strutturata in “aree competitive”, offrendo così al viaggiatore la possibilità di scegliere la tipologia di trasporto dominante del viaggio multimodale. I biglietti necessari per il viaggio potranno poi essere acquistati comodamente con un’unica transazione.
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Tante travel manager
nella giuria di IMA 2019 Il lavoro della giuria di IMA, composto da travel manager di vasta esperienza (tra cui molte signore), è quasi giunto al termine. Entro Natale potrete scoprire la rosa dei finalisti sul sito www.italianmissionawards.it
a cura della redazione
Come funziona il premio IMA Come nelle passate edizioni, per candidarsi al premio i partecipanti hanno compilato online sul sito di IMA il questionario di candidatura relativo alla categoria prescelta. La candidatura era gratuita ed era possibile candidarsi anche a più di un premio. La raccolta delle candidature si è conclusa il 7 novembre 2018.
i siamo quasi! I giurati di IMA 2019, sesta edizione del premio italiano dedicato al business travel organizzato da Newsteca, stanno lavorando per mettere a punto la short list dei finalisti, scelti tra le oltre 120 candidature pervenute alla nostra redazione. Un lavoro attento, compiuto con passione e generosità da 11 travel manager esperti (tra cui molte
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responsabili viaggi), attivi in primarie aziende e multinazionali. Ai loro profili abbiamo deciso di dedicare la pagina a fianco. Scoprite la short list sul sito di IMA Prima di Natale, pubblicheremo la short list sul sito di Ima, www.italianmissionawards.it. E da quel momento... la palla passerà a voi! In-
Per informazioni: Newsteca, Segreteria Organizzativa IMA, tel. 02 20241122, e-mail: eventi@newsteca.it, www.italianmissionawards.it 30
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fatti anche quest’anno i lettori potranno contribuire a decretare i vincitori esprimendo le proprie preferenze sui finalisti. Il loro voto si sommerà a quello della giuria. L’ultimo step, poi, sarà l’ormai consueta (e attesissima) serata di gala di IMA, che anche quest’anno si svolgerà nella prestigiosa cornice dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano, l’11 marzo 2019. Potete fin d’ora acquistare il vostro tavolo/posto visitando il sito di IMA nella sezione “Prenota il tuo posto”. l
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I GIURATI DI IMA 2019 Daniela Carriero, Country Category Buyer for Business Travel & Events for Italy & Spain, Sanofi Italia Fin dagli anni Novanta Daniela Carriero ha lavorato in primarie aziende quali J. Walter Thompson, Fiera Milano International Spa, Invesco SGR Spa. Nel 2003 è diventata Head of Press Office and Internal Communications del Gruppo Bracco. Nel 2007, poi, è approdata in Sanofi Italia, prima con l’incarico di External Communications/Media relations Manager e, dal 2016, di CSR Communication Manager and Events. Dal 2017, infine, è Country Category Buyer for Business Travel & Events for Italy & Spain. Elisabetta D’Elia, Travel Manager, Telespazio Spa Nata a Roma nel 1964, formazione linguistica, Elisabetta D’Elia ha iniziato la sua attività professionale nel 1987 presso la società Telespazio Spa, di cui è tuttora alle dipendenze. In azienda ha ricoperto diversi ruoli, inizialmente in qualità di Assistente dell’Amministrato Delegato e in seguito nell’ambito di Amministrazione Finanza e Controllo e dell’Ufficio Viaggi. Dal 2004 ricopre, nella funzione HR, il ruolo di Travel Manager. Eliana Giovannetti, Travel and Event Consultant, Nike Italy Eliana Giovannetti ha lavorato presso alcuni tour operator milanesi, per poi gestire in Emilia Romagna una nota agenzia dedicata ai viaggi d’affari. Da oltre 15 anni attiva in Nike Italy in qualità di Travel and Event Consultant, coordina il business travel e gli eventi per il nuovo Territorio Southern Europe che comprende Italia, Spagna e Portogallo. Silvia Lanzilotto, Executive Assistant, Johnson & Johnson Dopo un’esperienza in una società assicurativa e poi nel settore commerciale di una nota catena alberghiera, nel 1992 Silvia Lanzilotto approda in Johnson & Johnson. Inizialmente è assistente di direzione del Direttore Finanziario della compagnia e poi diventa Executive Assistant del Presidente e Amministratore Delegato, occupandosi anche della pianificazione e gestione di eventi aziendali. Federica Tondini, Head of Global Manufacturing & Indirect Purchasing, Prometeon Tyre Group Nel 1998 Federica Tondini assume il ruolo di buyer presso Elser Spa. Diventa poi Senior Buyer in Arrow Spa e, a partire dal 2002, in Vodafone. Nel 2006 fa il suo ingresso in Pirelli Broadband Solutions come Purchasing Manager. Attività che prosegue anche dopo la cessione dell’azienda ad Adb e che culmina, nel 2014, nella promozione a Global Procurement Director. Nel 2017 la manager passa in Prometeon Tyre Group in qualità di Head of Global Manufacturing & Indirect Purchasing, con la responsabilità anche degli Acquisti nell’ambito del business travel.
Rachele Mancinelli, Executive Assistant e Travel Manager, Guala Closures Group Rachele inizia la sua carriera come interprete e agente di viaggio. Nel 2012, dopo importanti esperienze maturate in aziende internazionali, assume il ruolo di Travel Manager in Aptar Group, dove cura l’implementazione del processo di gestione globale del travel management del gruppo. Dal 2017 è in Guala Closures Group nel doppio ruolo di Travel Manager e Assistente di Direzione. Betty Colledan, Travel Manager, Nidec Asi Spa Betty Colledan fa il suo ingresso in Ansaldo Sistemi industriali nel 2007, nel ruolo di Assistente di Alta Direzione. Nel 2012 l’azienda entra a far parte del gruppo Nidec, cambiando ragione sociale in Nidec Asi Spa. Nel 2014 Betty Colledan assume il ruolo di Travel Manager. Tra le sue mansioni, la responsabilità di un team di 7 persone addette alle prenotazioni e la negoziazione con i fornitori. Nicola Parisi, Travel Manager, e Sara Ferrario, Commodities assistant, Decathlon Italia Nicola Parisi ha 20 anni di anzianità in Decathlon Italia, di cui 5 vissuti nel retail e 12 nell’area amministrazione e finanza. Da due anni è il Travel manager dell’azienda, nonché Buyer nell’Ufficio acquisti indiretti. Laureata in Lettere, Sara Ferrario ha maturato un’esperienza in ambito retail per 14 anni presso differenti punti vendita in Lombardia. Da un anno è entrata a far parte dell’Ufficio acquisti indiretti di Decathlon Italia. Si occupa di viaggi ed è Fleet manager. Alessandra Rustignoli, Global Direct Procurement Manager, Amplifon Spa Dopo un’esperienza nell’ambito della consulenza, nel 2005 Alessandra Rustignoli entra in Saeco come Business Analyst. In seguito fa il suo ingresso in Datalogic Spa. Qui lavora fino agli inizi del 2018, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità quali Project Manager, Business Intelligence Supervisor e, a partire dal 2014, Global Indirect Procurement & Business Performance Manager. Entra in Amplifon a febbraio 2018 in qualità di Global Direct Procurement Manager. Stefano Severi, Travel Manager, Gruppo Teddy Una laurea in Statistica e Informatica per le Amministrazioni Pubbliche presso l’Università di Bologna (distaccamento di Rimini), Stefano Severi entra in Teddy nel 1998 presso l’ufficio Acquisti/Economato per la gestione della divisione ingrossi. Nel 2001 inizia l’esperienza di analisi del business travel dell’azienda. Tra le sue mansioni, le negoziazioni con i fornitori, l’analisi dei dati di spesa e il controllo e divulgazione della travel policy. Tiziana Flavia Brambilla, Travel Manager e CEO Executive Assistant, Poltrona Frau Group
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News Numeri e statistiche
NOTIZIE IN BREVE Bagagli smarriti Lo scorso anno, su un totale di 4,6 miliardi di valigie gestite, quelle perse sono state ben 22,7 milioni. Un inconveniente davvero antipatico, al quale però gli italiani non rispondono come ci si aspetterebbe. Secondo uno studio di AirHelp, infatti, il 66% non presenta reclamo in caso di bagagli consegnati in ritardo, danneggiati o smarriti. Lo studio mostra anche che a ottenere il rimborso è il 42% degli italiani. I nostri connazionali, inoltre, dimostrano di non conoscere propri diritti: il 28% non sa di poter chiedere un rimborso. Ai sensi della Convenzione di Montreal, i passeggeri possono ricevere un rimborso dai 1.200 ai 3.000 euro.
PASSAPORTI, LA CLASSIFICA 2018 A rivelarlo è l’Henley Passport Index 2018: quest’anno il passaporto del Giappone è il migliore del mondo. Permette infatti l’ingresso senza visto in 190 Paesi, grazie ai recentissimi accordi con il Myanmar. Il documento nipponico scalza dal podio Singapore, che scivola al secondo posto con 189 nazioni. Terza in classifica la Germania, che perde un posto rispetto all’indice dello scorso anno. Questa posizione è condivisa con la Corea del Sud e la Francia (188 Paesi). Al quarto posto il nostro Paese, l’Italia, con 187 Paesi accessibili. Gli Stati Uniti e il Regno Unito, entrambi con 186 destinazioni, sono scesi di una posizione, dal 4° al 5° posto. Non hanno infatti avuto accesso a nuove giurisdizioni dall’inizio del 2018 e sembra improbabile che tornino a occupare i vertici della classifica, come accadeva nel 2015. La Russia, invece, ha ricevuto una spinta in settembre, quando Taiwan ha
A rivelarlo è un’indagine Cwt: solo il 35% dei viaggiatori d’affari si sente molto sicuro di non compromettere la sicurezza dei dati della propria azienda durante la trasferta. La percentuale scende però al 22% per i viaggiatori d’affari italiani intervistati. Ma quali sono le situazioni percepite come più pericolose durante le trasferte? Gli intervistati indicano il furto o la perdita dei computer portatili o di altri dispositivi mobili (29%). A seguire, l’uso di un Wi-fi pubblico (21%), il lavoro sul proprio laptop o dispositivo in luoghi non protetti (9%). E ancora, la condivisione involontaria di documenti aziendali (9%), l’accesso alle e-mail aziendali (8%), l’apertura di un file o di un sito web non consentito (8%) e la disponibilità di documenti cartacei (6%).
LA TOP 20 Rank
Nazione
Rank Nazione
1
Giappone
9
2
Singapore
10
Ungheria, Slovenia, Malesia
3
Corea del Sud, Germania, Francia
11
Slovacchia, Latvia, Lituania
12
Liechtenstein, Estonia
13
Polonia
14
Principato di Monaco, Cile
15
Cipro
16
Brasile
17
Argentina, Hong Kong
18
Croazia, Bulgaria, Romania
19
Andorra, San Marino
20
Brunei
4
Danimarca, Svezia, Finlandia, Italia, Spagna
5
Austria, Lussemburgo, Stati Uniti, Norvegia, Regno Unito, Portogallo
6
Belgio, Canada, Svizzera, Irlanda
7
Australia, Grecia, Malta
8
Nuova Zelanda, Repubblica Ceca
Fonte: Henley Passport Index 2018
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annunciato un’esenzione dal visto per i cittadini russi (valida fino al luglio 2019). Il Paese è comunque sceso dal 46° al 47° posto rispetto al terzo trimestre, a causa dei movimenti in alto nella classifica. Lo stesso vale per la Cina: i cittadini cinesi hanno ottenuto l’accesso a due nuove giurisdizioni (Santa Lucia e Myanmar). Ciononostante il passaporto cinese è sceso di due posti in questo trimestre, al 71° posto complessivo. Ciò che è stato più notevole negli ultimi anni è la straordinaria ascesa degli Emirati Arabi Uniti sull’Henley Passport Index, dal 62° posto nel 2006 al 21° posto in tutto il mondo. Gli Emirati Arabi Uniti sono ora in possesso del passaporto numero 1 nella regione del Medio Oriente. L’Iraq e l’Afghanistan continuano a detenere la posizione più bassa (106°) dell’Henley Passport Index, con solo 30 destinazioni accessibili ai loro cittadini.
SICUREZZA DEI DATI IN TRASFERTA
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Islanda
Secondo l’indagine Cwt quasi la metà dei viaggiatori d’affari (46%) ha vissuto una violazione della sicurezza mentre navigava online o durante l’accesso. Una percentuale che si riduce al 37% per i viaggiatori d’affari della Penisola. Inoltre, meno del 20% dei viaggiatori d’affari ha dichiarato di aver ricevuto dalla propria azienda diverse comunicazioni formali e indicazioni sulla sicurezza dei dati e di Internet.
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Destinazioni India
Mumbai,
creatività e business
Importante polo economico indiano, che genera il 5% del Pil del Paese e il 25% della produzione industriale, la metropoli si distingue anche per l’attività di nuovi, raffinati designer e galleristi. Ed è una mecca del cinema con un indotto che coinvolge tre milioni di persone
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Sanjay Ganhi National Park Questo parco nazionale, situato a breve distanza da Mumbai, ospita le grotte di Kanheri. Risalenti al I secolo a.C., sono un gruppo di monumenti scavati nella roccia.
l fascino del cinema di Bollywood, le partite a cricket sui maidan nei weekend, l’esplosione di sapori dolci, salati e piccanti del bhel puri sulla spiaggia di Chowpatty (riso soffiato, noodle fritti, verdure miste, un mix di spezie masala e chutney) e gli autobus rossi a due piani. Edifici che ricordano l’impero britannico, luoghi di culto per ogni fede, grattacieli affacciati sul mare. Ma anche le infami gabbie del distretto a luci rosse, le baraccopoli più vaste dell’Asia, le politiche autonomiste che spesso sfociano nella violenza e i potenti signori della mafia. Povertà e ricchezza a pochi metri, il tutto rigorosamente distinto. Sono alcune delle mille sfaccettature di Mumbai, fino al 1995 conosciuta come Bombay. la capitale del Maharashtra, uno stato collocato sulla costa occidentale dell’India che si affaccia sul mare Arabico, famosa anche per essere la metropoli più sovrappopolata dell’India. Qui i luoghi da visitare sono numerosi. L’Horniman Circle Gardens è un parco, aperto nel 1869, che si fregia di una cancellata ornamentale in ferro battuto che racchiude giardini con alberi della giungla e mumbaikar (gli abitanti del luogo) che si riposano all’ombra. È una delle poche attrazio-
Destinazioni India
di Claudio Agostoni
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Chowpatty Beach
ni di Mumbai che ha mantenuto il suo nome coloniale: merito di Sir Benjamin Horniman, un editore di giornali che sosteneva l’Indipendenza dell’India. Dell’epoca coloniale è anche il Gateway of India, la vera e propria porta dell’India negli anni in cui ci si arrivava via mare: un arco di trionfo in basalto giallo, concepito nel 1911 dopo la visita del sovrano Giorgio V, ma per un’ironia della Storia divenne il luogo da cui lasciarono l’India le ultime truppe coloniali britanniche nel 1948. Più che per l’arco, la visita del Gateway of India è giustificata dalla vita che si respira nelle im-
mediate adiacenze: venditori di palloncini, fotografi ambulanti, incantatori di serpenti e bancarelle che spacciano lo street food più buono del mondo. Alle spalle del Gateway c’è l’albergo più famoso dell’Asia: il Taj Mahal Palace, realizzato nel 1903 da un ricco industriale indiano ferito nell’orgoglio perché si era visto negare l’accesso in un hotel “per soli bianchi”. I prezzi delle camere oggi non sono certo per tutti, ma qualsiasi turista si può concedere almeno il piacere di entrare per fare la prima colazione nei suoi lussuosi saloni. Da non perdere anche il Crawford Market, un mercato coperto chiamato anche Phule Market: l’ultimo avamposto della Bombay britannica prima che inizi la confusione dei bazar del centro. Qui si recano gli abitanti del centro cittadino per comprare frutta, verdura e carne. Nuovi designer Negli ultimi anni la forza creativa della capitale della metropoli maharashtriana si è caratterizzata come l’elemento di spicco del rinascimento culturale dell’India urbana. Esponenti della nuova avanguardia come Kapil Gupta (interior designer), Divya Thaku (graphic designer), Krsna Mehta (textile designer), Shilpa Chavan (fashion designer) e galleristi come Sree Go-
È la meta preferita da chi cerca un po’ d’aria fresca (fresca secondo gli standard locali). L’acqua non è molto pulita, ma la spiaggia è senza spazzatura, pattugliata da bagnini e illuminata di notte. E proprio la notte è il momento giusto per visitarla, approfittando dell’occasione per farsi massaggiare la testa dalle abili mani di veraci “fisioterapisti” ambulanti.
Nella pagina a fianco il celebre Taj Mahal Palace, realizzato nel 1903 da un ricco industriale indiano. A sinistra la facciata del Victoria Terminus. Sopra il ponte marino Bandra-Worli
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Global Vipassana Pagoda Situata a Gorai, nelle vicinanze di Mumbai, è una struttura a tre piani che custodisce la reliquia dei capelli del Buddha. Può ospitare fino a 8000 persone.
Destinazioni India
Polly Esther’s È il club notturno all’ultima moda, tappezzato di specchi della Gordon House dove si ascoltano retro pop, rock e dance. Un posto indimenticabile, con tanto di camerieri con parrucche afro, che farà impazzire chi ha in Tony Manero il proprio guru. Indirizzo: Gordon House Hotel, 5 Battery Street, Apollo Bunder, Colaba.
swami guardano a Occidente in cerca di qualità, tecnologie e opportunità commerciali. Nei loro atelier agli ospiti stranieri offrono con la stessa disinvoltura vini bianchi francesi, tè verde giapponese o masala chai indiano. Ma la loro fonte di ispirazione è al 100% locale. Nel regno di Bollywood Totalmente locale è anche la filosofia che muove la più grande economia “indigena”, quella legata al cinema. A Mumbai vengono prodotti quasi un migliaio di film all’anno, praticamente il doppio di Hollywood. È il regno del Masala Movie. Come la salsa essenziale alla cucina indiana, il Masala Movie è un cocktail di aromi e di sapori i cui ingredienti capitali sono melodramma, azione, musica e danza. Curioso il
A destra, lo skyline di Mumbai e, sopra, imbarcazioni nel mare di fronte alla città indiana, nota anche per la bellezza delle sue spiagge. Nella pagina a fianco un’affollata via cittadina
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fatto che tutte le pellicole abbiano una trama con un elemento comune: il sogno romantico che contrasta con la tradizione dei matrimoni combinati, una pratica diffusissima da queste parti. Bollywood crea un business che produce settanta milioni di fan in tutto il mondo e cinque miliardi di euro di incassi. L’indotto coinvolge tre milioni di persone. Sulle colline, a nord delle zone residenziali, la Film City è occupata da decine di set. Le star del Masala Movie sono oggetto di una vera e propria venerazione da parte del proprio pubblico: davanti alle case di divi come Shah Rukh Khan, Ayshwarya Rai o Salman Khan si riunisce ogni giorno una folla di povera gente che spera solo di raccogliere uno sguardo del proprio eroe. Per capire questa de-
vozione bisogna avere chiaro che l’attore più famoso al mondo non è Leonardo Di Caprio, ma Amitabh Bachchan. In occidente è sconosciuto, ma per milioni di indiani è un dio. E non solo per loro, se si pensa che in Guyana si svolgono concorsi in cui vince chi gli assomiglia di più. La nuova frontiera è la Cina, dove recentemente al botteghino Bollywood ha già sorpassato Hollywood. Economia in crescita Mumbay però non è solo l’epicentro dell’industria cinematografica Hindi. Oltre ad essere la capitale dello stato che contribuisce in larga misura alla produzione industriale dell’India (è leader in venti dei 26 settori strategici del Paese), è il principale centro finanziario, economico, politico e culturale indiano. Polo industriale onnivoro, dai tessuti a prodotti petrolchimici, genera il 5% del Pil del Paese, il 25% della produzione industriale, il 40% del commercio marittimo e il 70% delle transazioni di capitali dell’economia indiana. Numeri che fanno di Mumbai la città più ricca del sub continente indiano (il reddito pro capite è di 1,136 dollari, quasi tre volte la media nazionale). Dagli anni ’80, senza trascurare il tradizionale comparto legato al tessile, l’economia mumbaikariana si è diversificata includendo l’ingegneria,
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Stazione ferroviaria Chhatrapati Shivaji Situato a Mumbai e priginariamente noto come Victoria Terminus, questo sontuoso edificio gotico di Mumbai è stato completato nel 1887.
traffico marittimo merci dell’India. L’Italia ha giustamente puntato i fari su una realtà economica così vivace e non a caso il polo industriale di Mumbai-Pune (unitamente a quello di Delhi-Gurgaon-Noida) è la principale area geografica di insediamento delle imprese italiane in India.
i diamanti, il settore sanitario e sta rapidamente diventando un centro per l’IT (tecnologia dell’informazione) e dei relativi servizi. In città ha la sua sede il Bhabha Atomic Research Centre ed è in aumento l’investimento nei capitali di rischio nel settore aerospaziale, dell’ingegneria ottica, della ricerca medica, computer e apparecchiature elettroniche e delle energie rinnovabili. A questo va aggiunto che nelle immediate vicinanze ci sono altre due fondamentali aree industriali del Maharashtra: Navi Mumbai e Pune. La prima è una vera e propria città gemella di Mumbai: sorta sulla riva orientale del fiume Thane e sviluppatasi dal 1972 (oggi conta circa 1,2 milioni di abitanti), è una dei più grandi progetti di nuove città del mondo. Se a Navi Mumbai ci sono più di 5.000 unità produttive e la quasi totalità di aziende del Maharashtra che producono software, la città industriale di Pune (120 km a sud-est di Mumbai), famosa in Occidente perche è qui che Bhagwan Shree Rajneesh – il celeberrimo Osho – ha fondato il suo Ashram, è la sede dell’industria automobilistica e di potenze commerciali come la Thyssen Krupp, la Tata Motori e la Hindustan antibiotici. Le loro produzioni, unitamente alle altre realizzate a Pune, vengono veicolate verso il porto di Mumbay, che movimenta quasi la metà del
Imprese italiane in India Si stima un numero totale di oltre 600 entità legali e stabilimenti italiani in India, presenti sotto tre forme principali: sussidiarie possedute al 100%, Joint venture (soluzione preferita dalle Pmi e d’obbligo nei settori con tetti massimi agli investimenti stranieri) o uffici commerciali di rappresentanza. Preceduta da Germania, Belgio, Regno Unito e Francia oggi l’Italia, tra i Paesi dell’Unione Europea, è il quinto
partner commerciale dell’India. Tra il 1991 al 2011 l’interscambio Italia-India è cresciuto di 12 volte, passando da 708 milioni di euro a 8,5 miliardi di euro. Dopo un trend decrescente iniziato nel 2012, che ha portato il commercio bilaterale a 7,2 miliardi di euro nel 2014, nel biennio 2016-2017 l’interscambio è tornato a salire attestandosi nel 2017 a 8,7 miliardi di dollari (+10.3%). Macchinari e apparecchi continuano a rappresentare la prima voce dell’export italiano in India, con una quota attorno al 40% su un totale che nel 2017 si è attestato ai 3,576 miliardi di dollari. Invece l’import dall’India per oltre un quarto rientra nella categoria del tessile, abbigliamento e accessori in pelle e il fatturato complessivo ha raggiunto i 5,147 miliardi di dollari. l
Destinazioni India
Gandhi Museum Il Gandhi Museum è ospitato nella casa dove per molti anni visse l’uomo che, brandendo l’arma della non violenza, condusse l’India all’indipendenza dai britannici. Qui, tra fotografie d’epoca e una ricca biblioteca sul suo pensiero, si può ammirare il celebre arcolaio con cui il Mahatma si tesseva gli abiti. Info: www.gandhimuseum.org
Mumbai in breve Come arrivare Air Italy propone voli diretti per Mumbai da Milano Malpensa (www.airitaly.com). Voli con scalo sono offerti dalle compagnie indiane Jet Airways e Air India. Offrono collegamenti con scalo numerosi altri vettori, quali Turkish Airlines, Alitalia, Etihad.
Dove dormire Sono presenti a Mumbai le strutture di numerose catene alberghiere internazionali, quali Marriott, Radisson, Holiday Inn, Novotel, Sofitel, Hyatt.
Moneta Rupia indiana
Informazioni Ufficio Nazionale del Turismo Indiano, via Albricci 9, Milano, email: info@IndiaTourimMilan.com, www.indiatourismmilan.com Camera di commercio indiana per l’Italia, tel. 0091/22/67728186, email: iicci@indiaitaly.com, www.indiaitaly.com
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Eventi MissionFleet Awards
Il trionfo di MFA 2018 a cura della redazione
18 novembre 2019 La data della prossima edizione di MFA
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n’edizione ormai matura. Dopo sole tre edizioni, MFA - MissionFleet Awards, il primo e unico premio del settore delle flotte auto aziendali organizzato da Newsteca, ha raggiunto un livello altissimo dei premiati e dei partecipanti. E, a detta loro, anche di tutta l’organizzazione. Sedici i vincitori premiati durante la serata di Gala al Gallia di Milano, allietata anche dalla melodia della violinista Luvienne e condotta mirabilmente dal presentatore e collega Roberto Rasia dal Polo. Premiati che, oltre alla soddisfazione di vedersi riconoscere l’eccellenza dei propri progetti come nel caso dei Fleet Manager, o
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la validità dei propri prodotti, per i fornitori di flotta e per le Case automobilistiche, si portano a casa un’oggetto creato dall’artista internazionale Raffaella Valsecchi, presente, con un atteggiamento un po’ understatement, anche alla serata, che ha esposto a Londra, Parigi o Madrid. Serata a cui hanno partecipato 90 aziende per un totale di 146 partecipanti: «un evento ancora giovane, giunto però ormai al terzo anno e che vede una continua crescita di partecipanti. Un premio su cui io personalmente credo da anni, perché noto un vivo interesse per far crescere insieme questa manifestazione, molto apprezzata sia dai Fleet Mana-
ger che dai Fornitori, che vedo così numerosi in sala» ha ricordato il direttore editoriale di Newsteca Paola Mighetto, annunciando anche la data della 4a edizione di MFA, ovvero il 18 novembre 2019. La 3a edizione di MFA - MissionFleet Awards è iniziata come di consueto con un cocktail che sempre di più si rileva un prezioso momento di confronto e conoscenza tra tutti i presenti, che si è tenuto nel foyer del Gallia, dove erano presenti due gioielli della tecnologia ibrida di Lexus, il main sponsor della manifestazione, ovvero la nuova Lexus Es e, in anteprima italiana, il futuristico Urban design crossover Lexus UX. l
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Eventi MissionFleet Awards
I 16 Vincitori della 3a Edizione di MFA-MissionFleet Awards I PROGETTI DEI FLEET MANAGER
LE MIGLIORI COMPANY CAR
Fleet Manager dell’anno - Programma Hr e Welfare sui Driver Anna Paola Grea, Fleet Manager, The Boston Consulting Group
Miglior Auto Aziendale di Servizio - Entry Level: Fiat Panda
Fleet Manager dell’anno - Corporate Car Sharing & Pooling Vincenzo Madonna, Global Procurement Manager, Valagro Fleet Manager dell’anno - Gestione delle Auto in Fringe Benefit Cristina Porcelli, Procurement Lead, Pfizer Italia Fleet Manager dell’anno - Gestione Delle Flotte Strumentali Simone Boeretto, Direttore Servizi Generali, Eismann
Miglior Auto Aziendale per Forza Vendite: Peugeot 3008 Miglior Auto Aziendale per Middle Management: VW Passat Miglior Auto Aziendale Top Manager: Alfa Romeo Stelvio Miglior Veicolo Commerciale: Fiat Doblò Miglior Auto Aziendale Elettrificata: Toyota C-Hr Miglior Auto Aziendale a gas: Škoda Octavia
Fleet Manager dell’anno - Progetti di Saving e Ottimizzazione del T.C.M. Cristian Espertini, Fleet Manager, Basf Italia Fleet Manager dell’anno - Programma di Marketing applicato alle Flotte Gianluca Stufano Melone, Fleet Manager, Iss - Gruppo Novartis I FORNITORI PER LA FLOTTA Miglior Software Gestionale per la Flotta Auto: Zcarfleet - Zucchetti Miglior Servizio di Telematica per la Flotta Auto: Visirun Miglior Servizio di Manutenzione e/o Riparazione Veicoli: Dottor Grandine
LA NUOVA MECCANICA PER LE COMPANY CAR Quest’anno per le categorie inerenti alle vetture aziendali abbiamo deciso di cambiare la meccanica di selezione dei modelli, aggiungendo, oltre all’esperienza dei giurati, anche un elemento oggettivo, ovvero le vendite reali nelle trufleet secondo i numeri di Dataforce. Incrociandole proprio con le car list dei membri in giuria. Le quali, ci hanno tenuto a sottolineare, i Fleet Manager in giuria, fanno il paio con i desiderata dei loro driver.
MAIN SPONSOR
SPONSOR PLATINO
SPONSOR SILVER
CON IL PATROCINIO DI
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Quando le pareti parlano
Catene alberghiere Nuove tendenze
Domotica, Internet of Things e digitalizzazione dello spazio di soggiorno: le tecnologie applicate al settore alberghiero fanno enormi passi avanti. E gli hotel sono oggi alla ricerca di un difficile equilibrio tra innovazione, costi d’implementazione, normative da rispettare ed esigenze degli ospiti
di Massimiliano Sarti
Daniela Schade, AccorHotels: «L’importante è trovare il giusto equilibrio tra digitalizzazione ed esperienza di soggiorno»
A destra Daniela Schade, coo Central Europe di AccorHotels, e Michael Struck, fondatore e ceo di Ruby Hotels. Sopra un momento del panel organizzato da Expo Real a Monaco di Baviera
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mmaginate di effettuare il check-in in hotel senza bisogno di parlare con un receptionist in carne ossa, senza neppure utilizzare il vostro smartphone, ma semplicemente recandovi verso la vostra stanza e puntando lo sguardo su uno strumento di riconoscimento facciale. Una volta entrati in stanza, pensate di schiacciare un bottone e di avere improvvisamente la sensazione di essere immersi in una foresta tropicale, cullati dal ciangottio dei pappagalli e dal fragore di una cascata distante, il cui livello di umidità può essere comodamente regolato grazie a una consolle di comando della realtà aumentata appoggiata sul comodino. Oppure ancora, se preferite, schiacciate il medesimo pulsante e lasciatevi trasportare nelle profondità dello spazio, dove potrete lavorare comunicando con una serie di ologrammi, mentre orbitate attorno alla terra... Fantascienza? In parte sì, ma non troppo. La domotica e la tecnologia della cosiddetta Internet of Things stanno facendo tali passi in avanti, che tecnicamente tutto ciò è già og-
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gi concretamente possibile. Le difficoltà, semmai, stanno nel costo di realizzazione di un progetto simile, nonché nelle modalità della sua implementazione concreta. «L’importante è trovare il giusto equilibrio tra digitalizzazione ed esperienza di soggiorno», ha fatto notare la coo Central Europe di AccorHotels, Daniela Schade, in occasione di un panel significativamente intitolato «Whenbrickslearn to speak», organizzato durante la fiera bavarese dell’immobiliare Expo Real, dal magazine tedesco hospitalityinside.com. Dove metto il letto questa volta? Il mondo dell’hôtellerie, insomma, ne discute già con estremo interesse e qualcuno dei big mondiali sta persino portando avanti i primi test concreti. Lo stanno facendo, tra gli altri, Marriott, Ihg e Best Western, soprattutto in tema di comandi vocali, ma anche la stessa Accor, con
la sua #360Room, recentemente inaugurata in Brasile, al Pullman hotel São Paulo Vila Olímpia. Il progetto mira a integrare design e tecnologia, per costruire uno spazio completamente personalizzabile, dove l’ospite può persino decidere la posizione del letto, dei muri e di altri arredi della stanza. Il tutto tramite un semplice sistema di comando inserito in un iPad. La camera è inoltre dotata di una lavatrice altamente tecnologica, che consente di pulire, asciugare e stirare i vestiti in pochi minuti, mentre smartphone e tablet personali possono essere ricaricati a induzione, senza neppure bisogno, quindi, di inserire la spina nella presa. Ma la tecnologia permette oggi di migliorare l’esperienza di soggiorno degli ospiti, e i conti in bottom line delle compagnie, anche in modo meno visibili. Il brand specializzato nel lusso accessibile Ruby Hotels ha per esempio implementato a livello di catena un sistema digitale
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Catene alberghiere Nuove tendenze
Michael Struck, Ruby Hotels: «Non parliamo di robot al posto dei dipendenti in carne e ossa, quanto di processi e organizzazione»
Richard Wiegmann, Sabre Hospitality: «Grazie all’Internet of Things si potrebbe persino arrivare a misurare la dimensione media dei bagagli degli ospiti, in modo da ottimizzare ulteriormente gli spazi della camera».
di gestione dei flussi di lavoro, che gli consente di ottimizzare l’efficienza energetica delle proprie strutture, gli acquisti dai fornitori e le mansioni del proprio staff: «Non parliamo di robot al posto dei dipendenti in carne e ossa, quanto di processi e organizzazione – ha osservato il fondatore e ceo della compagnia, Michael Struck –. Il nostro gruppo garantisce oggi en-
trate pari a circa il doppio della media di settore. E questo perché non ragioniamo tanto sui ricavi per camera disponibile (il revpar, uno degli indici di misurazione delle performance più comuni del comparto, ndr), quanto in termini di ricavi per metro quadrato disponibile. Il tutto senza naturalmente dimenticare il servizio all’ospite. Anzi, provando a creare una connessione reale tra il
viaggiatore e la sua stanza, con accorgimenti quali la regolazione della temperatura della camera basata sull’orario di arrivo». Progettare secondo logiche di automazione Secondo la head of hospitality della società di consulenza Drees&Sommer, Gesa Rohwedder, il ragionamento dovrebbe persino partire più 2018 novembre-dicembre |
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Catene alberghiere Nuove tendenze
Gesa Rohwedder, Drees&Sommer: «Gli smarthotel andrebbero costruiti secondo logiche di automazione fin dalle proprie fondamenta».
Sopra Gesa Rohwedder, head of hospitality della società di consulenza Drees&Sommer, e Richard Wiegmann, managing director & chief commercial officer Emea di Sabre Hospitality
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La IoT? A volte basta una semplice app
a monte. A cominciare dalle prime fasi di progettazione, quando le simulazioni digitali possono aiutare a ottimizzare gli spazi, in funzione di una nuova organizzazione del lavoro e dei processi: «Gli smarthotel andrebbero costruiti secondo logiche di automazione fin dalle proprie fondamenta. Mi viene tra le altre cose in mente un mio recente soggiorno ad Amsterdam: sono stata in una camera che accoglie gli ospiti con un’immensa vetrata aperta sulla città, le cui tende si chiudono però dopo circa una trentina di minuti dal check-in per preservare l’efficientamento energetico dell’edificio». Sulla medesima linea si pone quindi anche Richard Wiegmann: «Grazie all’Internet of Things si potrebbe persino arrivare a misurare la dimensione media dei bagagli degli ospiti, in modo da ottimizzare ulteriormente gli spazi della camera». Ma il managing director & chief commercial officer Emea di Sabre Hospitality sa bene quanto sia importante rimanere con i piedi per terra. Le sfide che il percorso di digitalizzazione del comparto si trova di fronte sono ancora molte. E non è solo un mero fatto di costi. Pesa anche la scarsa propensione dell’operatore medio verso il tema digitalizzazione: «Gli hotelier fino a oggi hanno fatto un ottimo lavoro nella raccolta di dati tramite i propri
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Digitalizzare gli spazi alberghieri è un processo articolato che spesso presuppone investimenti ingenti e una progettazione ad hoc. Da qualche tempo esiste però una soluzione ad hoc, pensata per permettere agli hotel di usufruire di alcune modalità di applicazione base, ma preziose, della cosiddetta Internet of Things. Conichi è la app integrata nel sistema Hrs che connette via bluetooth lo smartphone dei viaggiatori alla reception dell’albergo non appena questi entrano nella lobby, consentendo in questo modo di automatizzare i processi di check-in e check-out, di gestire forme di pagamento integrato, anche degli extra, di aprire la porta della camera keyless, nonché di memorizzare la scelta della camera o altri dettagli degli ospiti, come per esempio quelli relativi alle allergie o ad alcune preferenze specifiche. Finanziata dalla stessa Hrs con un investimento da circa 10 milioni di euro, la app Conichi è oggi diffusa in più di 300 alberghi tedeschi, tra cui le catene Ramada e Radisson Blu, e ha da poco fatto il proprio debutto anche in Italia, a Milano e a Verona. Hrs prevede quindi di sviluppare Conichi presto anche in Francia, Benelux, Nord Europa, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo e persino in Cina, a Shanghai. sistemi di prenotazione. Peccato che molti non utilizzino la stragrande maggioranza delle informazioni così raccolte per migliorare l’esperienza di soggiorno degli ospiti». La variabile disruptor Ci vorrà insomma un po’ di tempo prima che le pareti delle camere comincino davvero a parlare. Il settore dell’ospitalità, o almeno parte di esso, è però attivamente alla ricerca di una soluzione sostenibile, in un esercizio di difficile equilibrio tra costi d’implementazione, normative da rispettare ed esigenze degli ospiti. Il tutto senza dimenticare eventuali disruptor, che potrebbero fare la comparsa sul mercato con prodotti e servizi ibridi e dai tratti rivoluzionari. Tra questi ci potrebbe per esempio essere il brand Autonomous Travel Hotel, che pochi mesi fa si è aggiudicato il premio Radical Innovation 2018: il riconoscimento internazionale che ogni anno celebra le iniziative più creative in tema di ospitalità. L’ idea è quella di una suite mobile a guida autonoma, che mira a soddisfare in un’unica soluzione le esigenze di trasporto
e di soggiorno dei viaggiatori, integrandosi per di più con una rete di strutture fisse, in grado di offrire spazi comuni, room service, spa e aree fitness… Un progetto impossibile? Forse. Ma occorre ricordare che Radical Innovation vanta tra i suoi recenti vincitori il gruppo Zoku: un operatore olandese già ben presente sul mercato con una sua struttura ad Amsterdam, che propone un concept di ospitalità flessibile costituito da camere multifunzionali e spazi di coworking... l
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News Hôtellerie
Novità dal mondo alberghiero Autograph Collection Hotels A Londra apre Bankside
Autograph Collection Hotels, brand di Marriott International, ha aperto Bankside, un nuovo hotel di design sulla sponda sud del Tamigi, a Londra. Dotato di 161 camere, l’albergo rende omaggio all’eredità britannica con arredi realizzati da artigiani locali. A disposizione degli ospiti vi sono un bar e un ristorante informale, aperto tutto il giorno. Bankside ha collaborato con Contemporary Collective al programma Maker in Residence: uno spazio permanente situato al piano terra nel quale artisti emergenti hanno la possibilità di esporre le loro opere.
Katara Hospitality
Rinascita dell’Hotel Royal Savoy Lausanne
Il gruppo Katara Hospitality ha riaperto il leggendario Hotel Royal Savoy Lausanne a Losanna, in Svizzera. A cinque stelle, la struttura è stata riportata al suo storico fascino in seguito a un’ambiziosa opera di ristrutturazione: oggi unisce lo stile Art Nouveau al design contemporaneo. A disposizione degli ospiti vi sono 196 camere e suite, tra cui l’esclusiva Sky Terrace da cui si ammira una veduta unica sulla città. Completano l’offerta un ristorante con i menù stellati di Marc Haeberlin, una Spa di 1500 mq e spazi meeting ultramoderni.
NH Hotels
Inaugurazione a Milano Porta Nuova
NH Hotel Group ha riaperto il 4 stelle NH Milano Grand Hotel Verdi con il nome NH Collection Milano Porta Nuova. Oggi le sue 100 camere offrono comodi letti con materassi eternity, un’ampia cabina armadio, una zona living con divani trasformabili in letti e una spaziosa scrivania. E ancora: luci regolabili, wi-fi gratuito, macchina automatica per il caffè e bollitore. L’hotel ha anche una rinnovata area fitness ben attrezzata. Grande novità è la proposta gastronomica Tablafina, che unisce la creatività delle tapas spagnole a prodotti italiani. 2018 novembre-dicembre |
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Gatwick, un ufficio al centro del mondo Terminal Londra
Crocevia di chi viaggia per affari, il secondo aeroporto della capitale britannica consente di raggiungere 200 destinazioni e ha accolto nel 2017 oltre 45,5 milioni di passeggeri, molti dei quali business traveller. E proprio a questa tipologia di viaggiatori è dedicata un’ampia gamma di strutture e prodotti ad hoc, dalle lounge attrezzate come sale riunioni al servizio Car Valet di Antonio Del Piano
Ricarica per gli smartphone Nelle lounge di partenza di entrambi i terminal funziona il servizio ChargeBox per ricaricare i cellulari al costo di 1,5 sterline per 30 minuti.
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l’aeroporto del business traveller per eccellenza, punto di approdo e di partenza per rotte che da una delle maggiori capitali economiche si allungano verso buona parte del mondo. Eppure, nonostante il gran traffico che gestisce, continua a ospitare decolli e atterraggi su una sola pista. Parliamo dell‘aeroporto londinese di Gatwick, il secondo scalo della città sul Tamigi a cui appena tre anni fa il Governo inglese ha negato la possibilità di dotarsi di una seconda pista, autorizzando invece la realizzazione del terzo corridoio di atterraggio per l’hub di Heathrow. Proprio in queste settimane le comunità locali hanno presentato alla società di gestione un progetto per la trasformazione della pista di emergenza in una pista per l’atterraggio e il decollo di aerei più piccoli. L’obiettivo è quello di aumentare il traffico su uno scalo che già lo scorso anno ha superato quota 45 milioni di
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transiti, collocando Gatwick nella top ten mondiale degli aeroporti. Il secondo aeroporto di Londra è situato 45 chilometri a sud della capitale inglese ed è direttamente connesso con l’autostrada M23 allo svincolo 9 e alla strada Londra-Brighton A23. È dotato di due terminal, il Terminal Nord e il Terminal Sud, a circa 1 km di distanza, collegati da monorotaia gratuita con treni a tre carrozze. Su Gatwick operano quasi novanta compagnie aeree, fra le quali alcune low cost, e da qui è possibile raggiungere oltre 200 destinazioni in tutto il mondo. Muoversi fra Gatwick e Londra La stazione ferroviaria è situata all’uscita del Terminal Sud ed è raggiungibile con scale mobili e ascensori. Per raggiungere Londra in treno, il passeggero ha a disposi-
zione tre alternative. Il Gatwick Express, treno navetta, in 30 minuti di viaggio conduce direttamente in Victoria Station nel centro di Londra, con partenze fino dalle 4.40 del mattino sino alle 1.35 della notte successiva. Le partenze avvengono ogni 15 minuti nelle ore di punta e ogni mezz’ora in altri periodi, senza alcuna fermata intermedia. I treni della compagnia Southern, invece, effettuano la tratta Gatwick-Victoria Station con una percorrenza di 40-45 minuti, effettuando 4 soste intermedie (Gatwick Airport, East Croydon, Clapham Junction e Victoria Station). I convogli della First Capital Connect, infine, collegano Gatwick con East Croydon, London Blackfriars, City Thameslink, London St Pancras fino all’aeroporto di Luton e Bedford. In alternativa all’uso dei treni, è possibile raggiungere la stazione bus di Victoria Coach Station nel centro di Londra in circa 85 minuti
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Terminal Londra
grazie agli autobus della National Express. Per raggiungere Londra in taxi il tempo di percorrenza è di circa un ora. Il prezzo di una corsa per la capitale viene calcolata in base ai chilometri da percorrere ed è compreso generalmente fra le 60 e le 100 sterline. Per muoversi tra i terminal, si può usufruire del servizio navetta interterminal. È operativo ogni pochi minuti 24 ore al giorno, con un tempo di percorrenza di soli due minuti. La stazione di partenza della navetta si trova vicino alla stazione ferroviaria del terminal sud di Gatwick. L’aeroporto come ufficio Gatwick è il regno dei viaggiatori d’affari, quasi un aeroporto ufficio che grazie alla sua vasta dotazione di spazi, lounge e servizi consente all’ospite di poter organizzare e sbrigare i suoi impegni, magari senza dover raggiungere necessariamente la capitale. Sono presenti business lounge sia in area arrivi che partenze, dotate di tutti i servizi business. La nuova business lounge Regus Express nel South Terminal di Gatwick, per esempio, è un salone elegante e completamente attrezzato con sale riunioni, giornali, bevande e snack gratuiti, wifi gratuito e docce. È perfetto per incontrare i clienti prima o dopo il volo. Si può anche prenotare online. Anche nel Terminal Nord sono a disposizione sale riunioni che dispongono di accesso a Internet, wifi gratuito, servizi di stampa, scansione e fax. Numerose compagnie aeree mettono le proprie lounge a disposizione dei passeggeri per trascorrere il tempo in attesa dell’imbarco ed inoltre nei due terminal sono presenti numerose altre aree di accoglienza a pagamento. Sia nel Terminal Nord che in quello Sud è presente la No1 Lounge dove il passeggero ha la possibilità di gu-
Wi-fi free in aeroporto
stare piatti caldi e freddi preparati al momento o di fermarsi al bar che serve birre britanniche premium e vini premiati. Il Wi-fi è gratuito e illimitato. Sono disponibili giornali e allo Sport Bar la visione dei principali eventi sportivi alla tv. Clubrooms, l’esperienza del lusso Elemento di punta della collezione di lounge No1 è il Clubrooms, presente in tutte e due i Terminal. E adatto per un’occasione speciale o per chi viaggia per piacere o per affari e ha bisogno di uno spazio dove nessuno lo disturbi. È stato progettato nello stile di un moderno club privato per soci tanto che gli ospiti sono indirizzati al loro tavolo riservato dal personale di accoglienza. Il menù è ampio con piatti preparati al momento, champagne, vini pregiati e bevande analcoliche, tutto compreso nella quota di iscrizione. È l’ultima esperienza di lusso per i passeggeri più esigenti. L’ingresso alla lounge ha un costo di 45 sterline se prenotato in anticipo o di 50 se acquistato direttamente in aeroporto. Altre lounge del Terminal Nord Ispirata all’idea del loft, la My Lounge è stata progettata per il viaggiatore che vuole semplicemen-
te rilassarsi. Oltre all’area ristorazione il salone offre Wi-fi illimitato, Tv, iMac, PlayStation, riviste di lifestyle e, naturalmente, tante di prese per caricare device e apparati tecnologici. L’ingresso per gli adulti costa 20 sterline se si prenota in anticipo o 25 senza prenotazione. Chi viaggia per affari o anche per piacere, può provare l’Aspire Lounge cui si può accedere a prescindere dalla compagnia o la classe con cui si vola. Anche quest’area offre relax e servizi di Wi-fi gratuito e di ricarica per laptop, iPad o console di gioco, oltre a una vasta gamma di snack, cibi caldi, vini, birre, liquori e bevande analcoliche.
La connessione wireless è presente in tutto l’aeroporto ed è possibile usufruirne gratuitamente per i primi 90 minuti. Per rimanere online più a lungo, è disponibile il Wi-fi ad alta velocità fornito da Boingo Hotspot, che offre diversi piani tariffari, fra cui un abbonamento mensile che dà accesso alla connessione nello scalo e altri 580.000 hotspot Boingo in tutto il mondo.
E se si deve dormire? C’è bisogno di un hotel? Nessun problema, a Gatwick nell’aerea aeroportuale c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il Bloc Hotel si trova proprio nel cuore del Terminal Sud, tanto da poter passare direttamente dalla porta principale alla sicurezza dell’aeroporto. Anche il nuovo Hampton by Hilton si trova a pochi minuti dai banchi del check-in. L’hotel è a soli cinque minuti dal Terminal Sud tramite il servizio di trasporto gratuito. Sempre nelle immediate vicinanze del terminal, l’Hilton London Gatwick propone servizi che includono un centro business, sale riunioni, 2018 novembre-dicembre |
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Terminal Londra
Programmi fedeltà Grazie al programma myGatwick, ai passeggeri è riservata un’interessante serie di vantaggi e sconti, anche in ristoranti esclusivi. Inoltre i membri hanno diritto a uno sconto del 10% per gli accessi alle lounge No1 ed Aspire e sulle tariffe di parcheggio. Tra gli altri vantaggi spicca la possibilità di ricevere email di avviso sui propri voli.
parrucchiere, palestra Living Well Express aperta 24 ore su 24, ristoranti e bar. Il Premier Inn sorge proprio di fronte all’ingresso principale del North Terminal e offre il transfer gratuito per il South Termi-
nal, in soli 2 minuti. L’hotel dispone di una caffetteria Costa, ristorante e bar, business lounge e check-in express. Sul Terminal Nord splendono anche le quattro stelle del Sofitel London Gatwick, di facile accesso anche per chi si trova al Terminal Sud. L’hotel dispone fra l’altro anche di una serie di lussuose suite. Il Terminal Sud ospita al suo inter-
no anche lo Yotel Air con le sue 46 camere premium (con letto matrimoniale full size) o standard (con un grande singolo). I prezzi partono da 34 sterline per quattro ore o circa 62 per il pernottamento. Mamma, ho perso l’aereo Non c’è niente di peggio che perdere il volo e non sapere dove andare. A Gatwick è presente un centro di
assistenza che dispone di un team di personale altamente qualificato che fornisce un servizio di prenotazione esclusivo per assicurare al passeggero di raggiungere comunque la destinazione finale. Che si tratti di un volo programmato, charter o low cost, l’obiettivo dello staff è quello di assicurare al viaggiatore di continuare il suo viaggio nel modo più agevole possibile. l
London Gatwich in breve
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Nome
London Gatwick Airport
Gestore
Gatwick Airport Limited
Passeggeri 2017
45.500.000
Destinazioni raggiunte
200 circa
Compagnie aeree
90
Terminal
Due, il Terminal North e il Terminal South
Lounge dello scalo
Oltre alle lounge delle compagnie aeree vi sono la My Lounge. La Aspire Lounge, due Lounge Regus Express (una in ciascun terminal) e due Clubrooms
Hotel
6
Collegamenti ferroviari
Gatwick Express, linee Southern e First Capital Connect
Collegamenti bus
Linee National Express
Parcheggi
4
Noleggio taxi e limousine
Sì
Car valet
Sì
Wi-fi
Gratuito per i primi 90 minuti
App
Gatwick Airport Official
Indirizzo web
www.gatwickairport.com
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News Voli in pillole
Notizie dal mondo del trasporto aereo Qatar Airways
Più collegamenti per l’Iran
A partire dal 4 febbraio 2019 Qatar Airways espanderà il servizio verso l’Iran con un nuovo volo diretto bisettimanale (il lunedì e venerdì) Doha-Isfahan. Isfahan sarà la quarta destinazione servita nel Paese (oltre a Teheran, Shiraz e Mashhad). Sarà anche rafforzato il servizio da Doha sia per Shiraz sia per Teheran. Sulla capitale iraniana, in particolare, saranno introdotti due nuovi voli, con un collegamento extra tutti i mercoledì a partire dal 2 gennaio 2019 e tutti i venerdì a partire dal 4 gennaio. Le frequenze passeranno quindi a tre al giorno, ad eccezione del giovedì dove rimarranno due.
Norwegian
Nuova rotta Roma - Boston
Il 31 marzo 2019 la low cost norvegese inaugurerà un nuovo collegamento tra Roma Fiumicino e Boston, che sarà operato quattro volte alla settimana (il lunedì, mercoledì, venerdì e domenica). Le tariffe, attualmente già in vendita, partono da 189,90 euro, tasse incluse. Durante la prossima stagione estiva Norwegian raggiungerà dalla capitale anche le sue mete statunitensi già consolidate: New York/Newark, Los Angeles e San Francisco/Oakland. I voli per gli Usa saranno incrementati del 59%. Infine, sempre durante la summer 2019, è previsto anche l’avvio di un volo diretto da Londra per Rio de Janeiro.
Latam Airlines
In volo per San Paolo
Latam Airlines ha messo in vendita i biglietti del nuovo volo che collegherà Monaco di Baviera con San Paolo, e che sarà operativo a partire dal 26 giugno 2019. Il decollo dalla città tedesca avverrà ogni martedì, mercoledì, venerdì e domenica alle ore 20.15 (ora locale), con atterraggio a San Paolo alle ore 04.35 (ora locale) del giorno successivo. Da San Paolo, Latam volerà invece il lunedì, martedì, giovedì e sabato, con partenza prevista alle ore 23:25 (ora locale) dall’aeroporto di Guarulhos, e con arrivo nello scalo Franz Josef Strauss alle ore 17.15 (ora locale) del giorno successivo. 2018 novembre-dicembre |
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A Ferrara Fino al 6 gennaio 2019 si svolgerà la mostra “Sous-bois” dedicata a Eva Jospin, interprete di spicco della scena artistica francese. Info: www.palazzodiamanti.it
News Dal mondo
autori di coloro che hanno creato il nostro immaginario consumistico. Fino al 17 marzo 2019. Orari: dalle 10 alle 18, chiuso il lunedì e martedì. Per informazioni: www.collezionesalce.benicult urali.it
TREVISO Verso il boom Che cosa fosse l’Italia nell’immediato dopoguerra lo ricordano i nostri nonni e vecchi filmati in bianco-nero: una Nazione distrutta dal patrimonio umano e
industriale annientato, un excampo di battaglia di eserciti stranieri, un tessuto abitativo da ricostruire, povertà e fame ovunque. Eppure, nel corso di un decennio, grazie certamente al piano Marshall, fu in grado di ritrovare la forza per ricostruirsi e per avviare quell’indimenticabile sviluppo verso la prosperità e il benessere noto come Boom economico e demografico. Il decennio di preparazione, decennio senz’altro di elaborazione di stili, di grafica, di idee, di innovazioni e di personalità artistiche nuove, costituisce proprio l’oggetto della mostra “Verso il Boom! 1950-1962”, secondo un progetto (“Illustri persuasori”) da tempo in atto nella sede museale e che vuole rendere noto al grande pubblico gli
MILANO Leonardo da Vinci Parade In occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci la città di Milano, sua sede di residenza durante la Signoria sforzesca, non poteva non ricordare il suo genio nella veste di scienziato. Vengono esposti tutti i modelli in gesso e legno delle sue celebri macchine: artiglierie militari,
macchine da volo e da immersione, opere d’ingegneria civile e militare, strani marchingegni. A contorno sono stati posti gli affreschi provenienti dalla Pinacoteca di Brera, originariamente parte di chiese, palazzi o monasteri ora scomparsi, di scuola pittorica lombarda e che vorrebbero ricreare l’ambiente ideale e originario in cui Leonardo operò. Tra le molte opere sono presenti quelle di Bernardo Luini, Bergognone e Gaudenzio Ferrari. Fino al 13 ottobre 2019. Orari: dalle 9.30 alle 17, sabato e festivi dalle 9.30 alle 18.30 (chiuso il lunedì). Info: www.museoscienza.org
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