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SOMMARIO
Aprile-Maggio 2015 • numero 2
4
32
41
EvEnti nEwstEca
orGanizzazionE
IMA 2015: ecco i vincitori
La fleet community è tornata forte
l’analisi di MissionFlEEt
di Mauro Serena
MERCEDES-BENZ CLA SHOOTING BRAKE La Stella ha fatto ancora centro
34
BMW GRAN TOURER La Serie 2 raddoppia
Accelerano le vendite di autovetture
non solo FlottE
di Pierluigi Bonora
di Salvatore Saladino
di Massimo Ghetti
a cura della redazione
10 cruscotto
18 spEcialE FuEl card Striscia e vai! Il panorama delle carte carburante di Ottavia Molteni
Il sistema delle start-up
News l’EditorialE MErcato trEnd & accEssori Guida sicura
3 14 30 38
novitauto
46
2 Editoriale_Layout 1 28/04/15 16.25 Pagina 3
L’editoriale di Mauro Serena
UN NUOVO TIMONIERE AL COMANDO
D
I
opo la soddisfazione per aver festeggiato il decimo anno di pubblicazione, gli annunci continuano con l’arrivo di Alberto Vita, nuovo “comandante” di MissionFleet a partire dal prossimo numero di luglio. Questa decisione, condivisa con l’editore più di un anno fa, risponde all’esigenza di concentrarmi a tempo pieno sull’attività di consulenza attraverso la società di cui sono partner, che sta crescendo molto velocemente e richiede il massimo impegno. Anche MissionFleet ha bisogno di un direttore che possa contribuire a tempo pieno allo sviluppo on line e alla relazione quotidiana con i lettori, i collaboratori e i partner: un ruolo che, evidentemente, non ho la possibilità di svolgere, visti i miei crescenti impegni aziendali. Lascio ad Alberto, che è entrato nel team l’8 aprile scorso, assumendo la responsabilità della redazione on line di Newsteca, il compito d’introdurre le prossime novità; stiamo lavorando insieme per definire la struttura e i temi per i prossimi mesi e per fare in modo che il passaggio di consegne avvenga nella maniera più morbida possibile. Sono grato all’editore per questi quattro anni da direttore, un mestiere che ho accettato con entusiasmo di svolgere. E sono infinitamente riconoscente a tutti i lettori che continuano a seguirci, a tutti gli inserzionisti e i partner commerciali che hanno permesso la sopravvivenza e lo sviluppo di una rivista che resta totalmente indipendente. La mia collaborazione con MissionFleet continuerà attraverso progetti che sveleremo nei prossimi numeri. Grazie a tutti, arrivederci a presto!
l termine timoniere mi ricorda i grandi yacht o un personaggio storico, il Grande Timoniere, che è meglio non scomodare. E, visto il tema di cui tratta la rivista, mi sento più un pilota, un pilota che si trova a dover sostituire un “mostro sacro” dell’ambiente che, come potete anche leggere qui a fianco, non abbandonerà il settore. Anzi. Anche perché io non ho intenzione di lasciarmi scappare la sua sapienza, anche se distillata in piccole gocce, visto il poco tempo che ha a disposizione. Ma che non gli impediranno, e questa non è una minaccia ma un amichevole invito, a non “abbandonare” i “nostri” lettori continuando a scrivere su MissionFleet. Naturalmente come pilota dovrò fare alcune regolazioni che si confanno al mio modo di guidare, ma senza in alcun modo stravolgere il patrimonio che in dieci anni di attività questa rivista ha saputo costruirsi. La priorità, oltre a una maggior presenza durante gli eventi di settore e le presentazioni, sarà quella di integrare i contenuti della rivista con il nuovo sito che lanceremo a breve e che, necessariamente, dovrà avere uno spirito multimediale e una grande attenzione all’attualità. Non siamo blogger, né instagramer e neppure youtuber, ma sul sito dovremmo essere un compendio di tutti questi nuovi profili dell’informazione online, senza per questo perdere la grande capacità di approfondimento che contraddistingue la nostra rivista. Che, come vedete nell’utilizzo del “nostro”, sento già mia. E che, spero, anche voi lettori sentiate un po’ vostra. Un altro motivo, tra i tanti, di dover ringraziare Mauro.
serena@newsteca.it
@chevida vita@newsteca.it APRILE-MAGGIO 2015 | 3
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MISSIONFLEET italian missiOn awards
IMA 2015: ECCO I VINCITORI
SOPRA, I VINCITORI DI IMA 2015
Il 23 marzo 2015, presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano, sono stati premiati i 19 vincitori di IMA, Italian Mission Awards, il primo premio italiano nel seore del business travel organizzato dalla nostra casa editrice. Stiamo già lavorando alla prossima edizione, il 14 marzo 2016
a cura della redazione Stefano Gardini, Aeroporto di Bologna
4 | APRILE-MAGGIO 2015
O Alberto Caumo, Assicurazioni Generali
Oltre 230 ospiti, tra rappresentanti delle principali aziende turistiche e travel manager di importanti aziende italiane. Questa l’entusiastica presenza alla Serata di Gala conclusiva di IMA 2015, Italian Mission Awards, svoltasi il 23 marzo 2015 presso l’Hotel
Vincenzo Lisacchi, Accor Hospitality Italia
Principe di Savoia di Milano. Un autentico successo, che consolida una manifestazione innovativa per il mercato italiano e la impone come appuntamento fisso e irrinunciabile per tutti i protagonisti del settore dei viaggi d’affari. Due le fasi
Pietro Mancino, Accor Hospitality Italia
Katharina Schlaipfer, Hilton
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MISSIONFLEET italian missiOn awards
i vincitOri di ima 2015 traspOrtO aereO • Miglior compagnia aerea di lungo raggio per i viaggiatori d’affari: emirates • Miglior compagnia aerea di corto e medio raggio per i viaggiatori d’affari: austrian airlines • Miglior compagnia aerea low cost per i viaggiatori d’affari: easyJet • Miglior aeroporto per i viaggiatori d’affari: G. marconi di Bologna alBerGhi • Miglior hotel business nel nord Italia: novotel milano linate aeroporto • Miglior hotel business nel centro Italia: mercure roma colosseo centro • Miglior hotel business nel sud Italia e Isole: hilton sorrento palace • Catena alberghiera dell’anno: accor hospitality italia sOcietà di autOnOleGGiO • Miglior società di autonoleggio per i viaggiatori d’affari: avis Budget italia
salienti della serata: un gradevole aperitivo, occasione di incontro tra tutti i partecipanti, e a seguire una cena scandita dall’attesissimo annuncio dei vincitori, affidato al giornalista Roberto Rasia dal Polo. Il tutto condito da momenti di intrattenimento che hanno divertito e coinvolto il pubblico in sala.
85 candidati, 19 premi La Serata di Gala di IMA 2015 è stata la degna conclusione di un percorso iniziato lo scorso giugno, quando è stata avviata la raccolta delle candidature a 17 categorie nei settori chiave del business travel: trasporto aereo, alberghi, società di autonoleggio, travel management company, soluzioni tecnologiche per la gestione delle trasferte, travel
Luigi Lima, Accor Hospitality Italia
travel manaGement cOmpany • Miglior travel management company con giro d’affari sopra i 50 mln di euro: uvet american express • Miglior travel management company con giro d’affari sotto i 50 mln di euro: Btm Business travel management Online travel aGency - siti di prenOtaziOne • Miglior online travel agency - sito di prenotazione viaggi/mobilità online: hrs, hotel reservation service travel technOlOGies • Miglior self booking tool: Kds neo (Kds) • Miglior sistema di gestione delle note spese: ztravel (zucchetti) • Miglior sistema di reportistica: cwt program management center • Miglior soluzione mobile per i viaggiatori d’affari: tripcase corporate (sabre) travel manaGer • Miglior travel manager dell’anno: alberto caumo, assicurazioni Generali • Business Travel Rising Star: lisa Gasparri e liliana nesti (menarini Group) • MissionFleet Rising Star: emmanuel lufray (arval italia)
management. I player (ma anche i responsabili viaggi) avevano la possibilità di avanzare la propria candidatura compilando un questionario online sul sito di IMA, www.italianmissionawards.it. La Segreteria Organizzativa ha ricevuto ben 85 questionari che
Angelo Brienza, Avis Budget Italia
Luca Patanè, Uvet American Express
sono stati sottoposti alla Giuria di IMA 2015: 11 travel manager di vasta esperienza, attivi in prestigiose aziende italiane e multinazionali, che hanno selezionato una short listi di finalisti e, tra questi, i vincitori. Quest’anno, poi, IMA ha introdotto una novità che ha
Susanna Peretti, BTM
Fabio Ghiringhelli, HRS
APRILE-MAGGIO 2015 | 5
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MISSIONFLEET italian missiOn awards
dicOnO di ima «IMA è un’iniziativa ormai consolidata che ha il pregio di riunire tutti i protagonisti dell’industria turistica: un aspetto, questo, che non può che far piacere al Gruppo Uvet, che da sempre promuove i momenti di incontro e confronto tra gli attori di questo mercato. Il premio che abbiamo ricevuto quest’anno ci rende particolarmente orgogliosi perché giunge in un momento in cui tutto il Gruppo è impegnato in progetti innovativi e nuove sfide in vista di Expo 2015». Luca Patanè, Gruppo Uvet «Una bellissima serata, un parterre di rilievo e un clima assolutamente piacevole hanno contribuito al successo di questa seconda edizione. Grazie per aver creato l’occasione di riunire sotto lo stesso tetto i protagonisti del business travel. L’opportunità di confrontarsi con tutti gli attori del mercato non è di cosi facile realizzazione». Marta Dall’Arche, Sabre «IMA è un’occasione imperdibile per incontrare le persone con cui lavoriamo abitualmente nel corso dell’anno, ma anche per prendere contatto con nuove aziende con cui creare proficui rapporti di collaborazione». Kristina Marusic, Choice Hotels «IMA è una manifestazione davvero riuscita. Consideriamo il premio che abbiamo ricevuto come un primo passo per raggiungere traguardi sempre più importanti e di alto valore». Massimo Fiorenza, BTM Business Travel Management «L’evento IMA 2015 ci ha permesso di condividere con i più importanti attori del settore la trasformazione e il modo in cui le aziende gestiscono i loro viaggi d’affari. Travelport sta investendo per ridefinire il Corporate Travel Commerce e festeggiare insieme a tanti protagonisti con cui stiamo attivamente collaborando ci ha fatto immenso piacere. Al prossimo anno!». Paola Santarelli, Travelport «Ritengo che IMA sia una manifestazione molto interessante, che oltretutto ha il pregio di favorire il contatto con nuove realtà del settore turistico». Anna Nastri, Diners
Caroline Bailly, KDS
6 | APRILE-MAGGIO 2015
Paolo Susani, Zucchetti
«IMA è un appuntamento importante perché si tratta dell’unica occasione in Italia per attribuire un riconoscimento al lavoro svolto dai player del settore turistico. Nella Serata di Gala di quest’anno ho notato un notevole incremento sia della partecipazione sia del coinvolgimento dei presenti in sala». Patrizia Ribaga, Delta «Ottima l’organizzazione e gradevole la serata. Ho avuto la piacevole opportunità di incontrare i clienti con cui collaboro in un contesto più rilassato di quello abituale». Emmanuel Lufray, Arval «IMA è l’unico premio italiano nel settore del business travel. Questo tipo di iniziative, che mettono in competizione tra loro gli attori del mercato, hanno un valore positivo perché generano nuovi spunti e stimoli per migliorare sempre di più». Sonia De Lauretis, Cathay Pacific «Una serata di qualità, con la presenza in sala di importanti personalità del settore. Siamo molto lieti di esserci candidati a IMA». Massimo Di Perna, Vueling «IMA è un appuntamento importante perché consente di incontrare in un colpo solo tutta l’industry del turismo. Siamo soddisfatti di aver vinto il premio come Miglior compagnia aerea di lungo raggio: questo riconoscimento ripaga i nostri sforzi per migliorare costantemente la qualità della nostra flotta e dei servizi offerti ai passeggeri». Fabio Lazzerini, Emirates «Siamo pienamente consapevoli dell’importanza dei sistemi di reportistica per le aziende, perciò la nostra soddisfazione è grande nell’avere ottenuto per il secondo anno consecutivo il premio per la nostra soluzione dedicata. Il riscontro positivo che otteniamo ogni giorno dai clienti, confermato dalla giuria di esperti di IMA Awards, ci sprona a continuare a ideare le soluzioni più avanzate per rispondere alle esigenze del mercato». Alessandra Pisanu e Loretta Bartolucci, CWT Italia «La serata è stata veramente un grande successo e ha visto riunite persone importanti e di spicco del mondo del business travel. Speriamo di ospitare anche la prossima edizione degli IMA Awards». Alessandra Baldeschi, Hotel Principe di Savoia
Loretta Bartolucci e Alessandra Pisanu, Cwt
Antonella Di Clemente, Sabre Travel Network
Lisa Gasparri, Menarini Group
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MISSIONFLEET italian missiOn awards
I GIURATI DI IMA 2015. DA SINISTRA, RAFFAELLA ROSSI, DELIA LORENZI, ELIANA GIOVANNETTI, STEFANO RAIMONDI, ROBERTA BILLÈ, LOREDANA MERELLI, SABINE REITMEIER, PATRIZIA PACIELLO, ALFERIO PAOLILLO
riscosso un notevole successo: i premi speciali Business Travel Rising Star e MissionFleet Rising Star. I lettori delle riviste Mission e MissionFleet hanno avuto l’opportunità di nominare chi, a loro giudizio, nel corso dell’anno ha contribuito maggiormente all’ev luzione del mercato dei viaggi d’affari. I nomi che hanno ricevuto il maggior numero di segnalazioni sono stati successivamente votati dai lettori, sia sul sito di IMA sia su Twitter, per decretare i vincitori. Newsteca ringrazia gli sponsor di IMA 2015, che hanno offerto il loro prezioso contributo alla buona riuscita della manifestazione: Accor Hospitality Italia, American Express Global Corporate Payments, Carlson Wagonlit Travel, Diners Club, Hotel Principe di Savoia, Lufthansa City Center Global Travel.
Fabio Lazzerini, Emirates
i Giurati di ima 2015 Jessica amaroli, Global Travel Manager di Ansaldo STS roberta Billè, Country Category Manager di Novartis eliana Giovannetti, Travel and Event Consultant di Nike delia lorenzi, Travel Manager di Calzedonia loredana merelli, Travel Manager di KPMG patrizia paciello, Commodity Manager di Siemens alferio paolillo, Facility Manager di Edison stefano raimondi, Travel Manager di Alstom sabine reitmeier, Travel and Car Pool Manager del Gruppo Leitner raffaella rossi, Corporate Personnel Services Manager di Indesit Company cinzia sapienza, Travel Manager di Mediaset
ma non finisce qui La Segreteria Organizzativa di Newsteca sta già lavorando all’organizzazione di IMA 2016,
Glauco Rossi, Austrian Airlines
Giuseppe Careddu, easyJet
in programma il 14 marzo 2016. Tutte le novità sulla manifestazione saranno presto disponibili sul sito di IMA, www.italianmissionawards.it.
Emmanuel Lufray, Arval
APRILE-MAGGIO 2015 | 7
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MISSIONFLEET italian missiOn awards
i mOmenti più Belli Visita sul sito di IMA la fotogallery della Serata di Gala! (Italianmissionawards.it)
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appuntamentO cOn la terza ediziOne La prossima edizione di IMA si terrà il 14 marzo 2016
8 | APRILE-MAGGIO 2015
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MISSIONFLEET CRuSCOTTO
ACCELERANO LE VENDITE DI AUTOVETTURE Bene le autoveure nei primi mesi del 2015, mentre i veicoli commerciali invertono la roa rispeo all’anno precedente. Previsioni per fine 2015 a +3,2% per le Passengers Cars.
di Salvatore Saladino
L’ L’anno 2015 sembra finalmente segnare quel giro di boa che tutti aspettavamo da tempo, facendo registrare un +11,69% sul cumulato
dei primi due mesi rispetto all’anno precedente. Nelle tabelle che pubblichiamo il mercato vetture (PC) e quello dei veicoli commerciali leggeri (LCV) sono trattati in modo separato. Le cifre utilizzate sono a cura di Dataforce che, in questo modo, vuole rispondere alle esigenze del management strategico ed operativo di tutta la filiera automotive col suo supporto di business intelligence e dare la massima trasparenza a questo mercato.
Questo buon risultato è frutto delle performance del mercato Passenger Cars e non di quello degli LCV (Light Commercial Vehicles), soprattutto grazie alle immatricolazioni del noleggio a lungo termine (+27,71%) e del noleggio a breve termine (+94,26%). Spinta in avanti anche con le autoimmatricolazioni delle case auto, +50,7% rispetto al cumulato 2014. Molto incoraggiante il valore di crescita del vero barometro del mercato: i privati hanno immatricolato il 4,2%
MERCATO ITALIA PASSENgER CARS + LCV
PC Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale PC LCV (0-3.5t) Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale LCV Totale generale FONTE: DATAFORCE
10 | APRILE-MAGGIO 2015
febbraio 2015
febbraio 2014
Diff. mese
Diff. mese %
Cumulato 2015
Cumulato 2014
Diff. YTD cum.
Diff. YTD cum. %
78.263 6.648 1.257 7.905 101 18.765 17.908 10.285 3.570 136.797
74.087 5.000 1.857 6.857 387 15.296 9.924 12.230 1.720 120.501
4.176 1.648 -600 1.048 -286 3.469 7.984 -1.945 1.850 16.296
5,64% 32,96% -32,31% 15,28% -73,90% 22,68% 80,45% -15,90% 107,56% 13,52%
162.088 12.340 3.285 15.625 359 35.524 29.427 20.947 7.300 271.270
155.558 9.971 3.643 13.614 854 27.817 15.148 22.413 4.844 240.248
6.530 2.369 -358 2.011 -495 7.707 14.279 -1.466 2.456 31.022
4,20% 23,76% -9,83% 14,77% -57,96% 27,71% 94,26% -6,54% 50,70% 12,91%
717 4.359 1.058 5.417 0 2.085 322 221 12 8.774 145.571
160 4.425 2.145 6.570 4 1.792 548 166 19 9.259 129.760
557 -66 -1.087 -1.153 -4 293 -226 55 -7 -485 15.811
0,00% -1,49% -50,68% -17,55% -100,00% 16,35% -41,24% 33,13% -36,84% -5,24% 12,18%
964 9.351 2.518 11.869 1 3.893 572 439 43 17.781 289.051
297 9.096 4.226 13.322 11 3.763 765 347 38 18.543 258.791
667 255 -1.708 -1.453 -10 130 -193 92 5 -762 30.260
224,58% 2,80% -40,42% -10,91% -90,91% 3,45% -25,23% 26,51% 13,16% -4,11% 11,69%
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MISSIONFLEET CRuSCOTTO
■ Diff. mese %
40,00%
FONTE: DATAFORCE
MERCATO ITALIA PASSENgER CARS - FEBBRAIO 2015/2014 ■ Diff. YTD cum %
32,96% 27,71%
30,00% 23,76%
22,68%
20,00%
15,28% 14,77%
13,52% 12,91%
10,00% 0,00% -10,00%
-9,83%
–20,00% -30,00% -33,31%
-40,00%
Società ed Enti in proprietà
Società ed Enti in leasing
Totale Società
Noleggio a lungo termine
Totale PC
■ Diff. mese %
FONTE: DATAFORCE
MERCATO ITALIA LIgHT COMMERCIAL VEHICLES - FEBBRAIO 2015/2014 ■ Diff. YTD cum %
20,00%
16,35%
10,00% 3,45%
2,80%
0,00% -1,49%
-5,24% -4,11%
-10,00% -10,91%
-20,00%
-17,55%
-30,00% -40,00%
-40,42%
-50,00%
-50,68%
Società ed Enti in proprietà
Società ed Enti in leasing
Totale Società
Noleggio a lungo termine
Totale LCV
290.017 320.020 1.080.060
280.016 310.023
275.004 300.006
260.025 290.026
252.721 278.079
■ Private
1.050.086
2014
990.019
2013
930.072
2012
■ True Fleets
893.744
250.913 270.041 859.825
212.542 268.196 837.905
272.290 320.921
235.507 274.687 899.825
500.000
1.166.985
240.927 253.741
368.244
240.319 318.886 1.412.311
2006
1.672.988
2005
1.487.347
1.679.411
2004
1.824.347
1.628.380
1.500.000
1.000.000
■ Special Channels
321.104
314.244
342.200 324.578
292.034 314.063
2.000.000
282.893 323.814
2.500.000
373.578
FORECAST
0 2007
2008
2009
2010
2011
2015
2016
2017
2018
2019
APRILE-MAGGIO 2015 | 11
FONTE: DATAFORCE
-60,00%
1.649.801
di vetture in più rispetto all’anno scorso. Il mercato dei veicoli commerciali soffre. E molto. Meno 10,91% per le società e meno 4,11% sul totale non promettono bene e, se non fosse per le autoimmatricolazioni di concessionarie e case, il risultato sarebbe ancora peggiore. Per quanto riguarda il nostro forecast del mercato Passenger Cars per l’anno 2015, prevediamo una chiusura a 1.424.544 unità, il 3,2% di crescita rispetto al dato 2014. Crediamo che recupererà di più il mercato dei privati rispetto a quello business anche se i primi segnali dell’anno fanno prevedere un diverso bilanciamento dei pesi nei canali di mercato. Per quanto riguarda la Top 5 per canale di mercato, precisiamo che per “True Fleets” intendiamo le società e gli enti, gli utilizzatori professionali e il noleggio a lungo termine mentre “Special Channels” sono noleggio a breve termine, concessionarie e case automobilistiche. Il dominio di Fiat Group è intaccato dalla Smart ForFour e dalla Volkswagen Golf nel mercato vetture, da Volkswagen Crafter e Citroen Jumper in quello dei veicoli commerciali. Diamo infine la classifica dei 3 modelli più immatricolati nel canale delle flotte vere (True Fleets appunto) divisa per segmento e veicolo, una sorta di policy di acquisto suddivisa per fascia di modelli. Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Fiat 500 confermano la loro leadership nel segmento Mini. Nel segmento Small il risultato della Smart ForFour è incredibile e, per la prima volta, viene insidiata la Fiat 500L. Nel segmento C la Volkswagen Golf è sempre la regina ma fa il suo ingresso Peugeot 308 mentre Alfa Romeo Giulietta conserva il terzo posto. Fra i SUV Jeep Renegade è l’asso pigliatutto: scalza Qashqai dopo anni di dominio incontrastato con dei numeri fantastici. Sempre ben posizionata la Citroën C4 Picasso.
4 Cruscotto_Layout 1 28/04/15 10.34 Pagina 12
MISSIONFLEET CRuSCOTTO
MERCATO ITALIA PASSENgER CARS + LCV - TOP 5 PC
True Fleets FIAT PANDA FIAT 500L SMART FORFOuR VW gOLF FIAT PuNTO, gRANDE PuNTO Special Channels FIAT PANDA FIAT 500 FIAT 500L FIAT PuNTO, gRANDE PuNTO LANCIA YPSILON LCV (0-3.5t) True Fleets FIAT DuCATO FIAT DOBLO IVECO DAILY FIAT FIORINO FIAT PANDA Special Channels FIAT DOBLO FIAT SCuDO IVECO DAILY VW CRAFTER CITROËN JuMPER
febbraio 2015
febbraio 2014
Diff. mese
Diff. mese %
Cumulato 2015
Top 5
Cumulato 2014
Diff. YTD cum.
Diff. YTD cum. %
1.977 1.253 1.217 819 518
3.304 849 0 605 1.016
-1.327 404 1.217 214 -498
-40,16% 47,59% /0 35,37% -49,02%
3.263 2.471 2.042 1.591 1.492
1 2 3 4 5
4.515 1.404 0 1.183 1.937
-1.252 1.067 2.042 408 -445
-27,73% 76,00% /0 34,49% -22,97%
4.103 2.461 2.260 1.741 1.866
2.930 1.110 1.120 2.060 1.306
1.173 1.351 1.140 -319 560
40,03% 121,71% 101,79% -15,49% 42,88%
7.794 5.462 4.586 4.154 3.692
1 2 3 4 5
4.843 2.109 2.429 4.112 2.507
2.951 3.353 2.157 42 1.185
60,93% 158,99% 88,80% 1,02% 47,27%
787 563 474 413 428
792 886 611 542 369
-5 -323 -137 -129 59
-0,63% -36,46% -22,42% -23,80% 15,99%
1.568 1.403 1.036 819 791
1 2 3 4 5
1.578 1.897 1.264 1.087 850
-10 -494 -228 -268 -59
-0,63% -26,04% -18,04% -24,66% -6,94%
58 59 14 7 39
20 56 33 12 6
38 3 -19 -5 33
190,00% 5,36% -57,58% -41,67% 550,00%
177 63 62 48 45
1 2 3 4 5
29 58 95 24 9
148 5 -33 24 36
510,34% 8,62% -34,74% 100,00% 400,00%
True Fleets: Società, Noleggio Lungo Termine, utilizzatori Professionali, Enti • Special Channels: Noleggio Breve Termine, Concessionarie, Case Automobilistiche
FONTE: DATAFORCE
TRuE FLEETS ITALIA PASSENgER CARS + LCV FIAT PANDA LANCIA YPSILON FIAT 500 Small FIAT 500L SMART FORFOuR FIAT PuNTO, gRANDE PuNTO Compact Car VW gOLF PEugEOT 308 ALFA ROMEO gIuLIETTA Middle-Class AuDI A4, S4 VW PASSAT BMW 3 SERIES Higher-Middle-Class AuDI A6, S6 BMW 5 SERIES MERCEDES E CLASS Luxury-Class MERCEDES S CLASS MERCEDES CLS CLASS PORSCHE PANAMERA Offroad / SuV JEEP RENEgADE NISSAN QASHQAI LAND ROVER RANgE ROVER EVOQuE Sports Car PORSCHE 911 AuDI TT BMW I8 Mini-Van CITROËN C4 PICASSO FORD C-MAX MERCEDES B CLASS Large-Van MERCEDES V CLASS VW SHARAN FORD S-MAX utilities FIAT DuCATO FIAT DOBLO IVECO DAILY Mini
FONTE: DATAFORCE
12 | APRILE-MAGGIO 2015
febbraio 2015
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Diff. mese
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Top 3
Cumulato 2014
Diff. YTD cum.
Diff. YTD cum. %
2.405 954 576 1.375 1.217 738 826 731 602 455 417 344 182 184 117 24 18 12 711 410 322 11 11 5 363 257 254 66 46 16 922 621 474
3.673 359 1.381 934 0 1.293 605 335 314 384 391 603 176 157 106 18 33 23 0 135 329 9 2 0 354 232 261 0 41 64 929 945 611
-1.268 595 -805 441 1.217 -555 221 396 288 71 26 -259 6 27 11 6 -15 -11 711 275 -7 2 9 5 9 25 -7 66 5 -48 -7 -324 -137
-34,5% 165,7% -58,3% 47,2% /0 -42,9% 36,5% 118,2% 91,7% 18,5% 6,7% -43,0% 3,4% 17,2% 10,4% 33,3% -45,5% -47,8% /0 203,7% -2,1% 22,2% 450,0% /0 2,5% 10,8% -2,7% /0 12,2% -75,0% -0,8% -34,3% -22,4%
4.054 1.406 878 2.751 2.042 1.871 1.598 1.231 1.061 927 917 885 496 382 210 59 40 31 1.421 950 754 53 20 9 685 521 427 161 102 70 1.778 1.524 1.039
1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3
5.365 1.517 2.205 1.603 0 2.458 1.183 512 576 788 890 1.087 363 381 227 36 47 49 0 285 558 39 2 0 596 496 502 0 92 167 1.784 2.029 1.264
-1.311 -111 -1.327 1.148 2.042 -587 415 719 485 139 27 -202 133 1 -17 23 -7 -18 1.421 665 196 14 18 9 89 25 -75 161 10 -97 -6 -505 -225
-24,4% -7,3% -60,2% 71,6% /0 -23,9% 35,1% 140,4% 84,2% 17,6% 3,0% -18,6% 36,6% 0,3% -7,5% 63,9% -14,9% -36,7% /0 233,3% 35,1% 35,9% 900,0% /0 14,9% 5,0% -14,9% /0 10,9% -58,1% -0,3% -24,9% -17,8%
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aprile maggio Deboeuf ai vertici di Renault-Nissan L’Alleanza Renault-Nissan ha nominato Arnaud Deboeuf, 47 anni, Alliance Senior Vice President RNBV e CEO dell’Alleanza, in sostituzione di Christian Mardrus. Arnaud Deboeuf riporta direttamente a Carlos Ghosn, presidente dell’Alleanza RenaultNissan. In carica dal primo aprile, Deboeuf deve favorire il rafforzamento della cooperazione in seno all’Alleanza, allo scopo di accelerare le performance e la redditività di entrambe le aziende, ed è responsabile dell’animazione di Renault-Nissan B.V. (RNBV) e della supervisione
ArnAud deBoeuF, senior viCe president & Ceo rnBv 14 | aprile-maggio 2015
dell’evoluzione del partenariato stipulato nel 1999 tra Renault e Nissan. RNBV è l’entità detenuta in parti uguali da Renault e Nissan e situata ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, demandata alla strategia di medio-lungo termine dell’Alleanza. Il comitato di direzione dell’Alleanza è rappresentato da quattro direttori Renault e quattro direttori Nissan. Arnaud Deboeuf è entrato, inoltre, nel Comitato di Management dell’Alleanza, creato ad aprile 2014 e destinato all’implementazione della convergenza di quattro funzioni centrali di Renault e Nissan: ingegneria, fabbricazione e supply chain, acquisti e risorse umane.
Nuovo Berlingo, spazio e design Nuova versione per il multispazio di Citroën. Presentato a Ginevra è caratterizzato da un’estetica rinnovata, in particolare con l’anteriore ridisegnato e arricchito da nuove luci a led, due nuove colorazioni per la carrozzeria e una gamma rivista, nei contenuti e nelle motorizzazioni. Una delle particolarità più interessanti del nuovo Berlingo è che ogni allestimento, Live, Feel, Shine, XTR, prevede un design diverso del paraurti anteriore. Sempre notevole la disponibilità di spazio: lunga 4,38 metri e alta 1,81, ha un passo di 2,73 m, offre un bagagliaio dalla capacità tra 675 e
MERCATO
Citroën Berlingo
3.000 litri. Dotata di tre sedute indipendenti nella seconda fila, la vettura presenta una serie di vani interni all’abitacolo per una capacità totale di 170 litri. Sensori di parcheggio, cruise control con limitatore di velocità, sensore luci e pioggia. Hill-Start Assist e Grip Control vanno invece a far parte della sua interessante dotazione tecnologica. La gamma di motorizzazioni si articola sulle unità turbodiesel di 1600 cmc BlueHDi e comprende le varianti con potenze da 75 Cv, 100 Cv, 100 Cv Start&Stop, 100 Cv Start&Stop e cambio robotizzato e 120 Cv Start&Stop.
L’assistenza mobile su tutte le Opel Protagonista dello stand Opel allo scorso Salone di Ginevra, la piccola Karl
combina tecnologie avanzate, design, dettagli curati e un efficiente motore tre cilindri 1.0 Euro 6. Anche questa vettura, dall’allestimento intermedio, potrà essere dotata del servizio Opel on Star, consolidato in Cina e Stati Uniti, che debutterà a giugno in 13 mercati europei. Si tratta di un evoluto sistema di connettività che può contare su un servizio di assistenza mobile disponibile 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Grazie a questo servizio il driver può richiedere un indirizzo, scaricare il percorso per arrivarci e visualizzarlo sul navigatore, controllare le funzioni a distanza dal proprio smartphone, poter usufruire di un wi-fi spot (gratuito per il primo anno dall’acquisto dell’auto) a cui collegare più dispositivi contemporaneamente. Per quanto riguarda la sicurezza, fondamentale la funzione di SOS
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miSSioNFleeT
automatico: in caso di incidente, anche se chi guida e i passeggeri sono in stato di incoscienza, la vettura potrà essere localizzata e in base ai segnali inviati dalla centralina si potrà anche conoscere l’entità dell’impatto e le possibili conseguenze sugli occupanti. Il sistema si è aggiudicato il premio come connected system e, a tutela della privacy, può essere disattivato a piacimento.
MERCATO
nissAn swAy
Ford, 12 novità e ritorno a Le Mans Il Salone di Ginevra ha visto la casa dell’Ovale Blu tornare in grande stile sul mercato europeo, con un piano di sviluppo prodotto che prevede altri 12 modelli entro i prossimi cinque anni. «Un piano che manda un messaggio preciso – ha dichiarato a Tuttosport Domenico Chianese, presidente di Ford Italia -: facciamo macchine da tutti i giorni ma capaci di prestazioni straordinarie. Attraverso “Performance”, Ford vuole trasmettere proprio una ventata di ottimismo, energia pura in grado di far ripensare all’auto in maniera
positiva». I nuovi modelli spaziano dall’auto per tutti i giorni alla supercar. «Se la bellissima GT è già pronta a tornare alla 24 Ore di Le Mans, Focus RS e Focus ST sono il simbolo preciso di questa filosofia. La RS, in tema di compatte sportive è un gioiello di architettura automobilistica. La prima 4x4 spinta dal motore EcoBoost 2.3, di derivazione Mustang, che arriva a 320 cv, con uno schema di trazione integrale che consente l’invio della coppia al retrotreno, con le ruote posteriori capaci di esprimere il 70% dell’erogazione». «Dopo un buon 2014 – ha aggiunto Chianese – chiuso a +6,75 (meglio del mercato generale e del +5,9 europeo), il 2015 è iniziato alla grande con un +25% nei primi
due mesi dell’anno che conferma la bontà della nostra strategia. Le flotte ci stanno dando molto e ci daranno sempre di più grazie a Mondeo, il modello che più di ogni altro, in questa fase, ci regalerà soddisfazioni. Vogliamo diventare leader del settore e con Mondeo ci riusciremo. Ma è tutta la gamma che contribuisce a fare risultati, perché la strategia One Ford funziona».
Sway, il nuovo concept Nissan Design futuristico e linee audaci e radicali che contraddistinguono lo stile per la gamma delle piccole Nissan. Sono le caratteristiche del prototipo di nuova auto compatta presentato dalla casa nipponica a Ginevra, Nissan Sway Concept, definita da Bruno Mattucci, amministratore delegato
di Nissan Italia, «una naturale evoluzione per Nissan». Il radicale cambiamento di design iniziato qualche anno fa, con Qashqai e poi con Juke e X-Trail, infatti, continua. È arrivato il turno di linee estreme per una vettura compatta. Una nuova concezione di design automobilistico che sarà il canone stilistico per tutte le nuove vetture di piccole dimensioni dell’azienda. L’auto presenta un frontale innovativo, con griglia anteriore a V e altre tre principali caratteristiche: il tetto panoramico sospeso, i fari a boomerang e il montante C discendente e quasi invisibile. La Sway è lunga 4.010 millimetri, larga 1.780 e alta 1.385, con un passo di 2.570 millimetri. Per il posteriore i designer Nissan hanno optato per la sportività, integrando i terminali di scarico trapezoidali nel paraurti posteriore. aprile-maggio 2015 | 15
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AthLOn CAR LEAsE
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
ATHLON CAR LEASE: APRILE MAGGIO
AVANTI A TUTTA FORZA! Nella nostra nuova sede nel centro di Roma forniamo un esempio pratico di mobilità integrata, attraverso i Flex Center concepiti per i nostri Clienti. E poi un’organizzazione con il Cliente al centro, tool e app basati sulla semplicità di utilizzo, nuovi servizi di noleggio (incluse biciclette e scooter) e una strategia articolata e vincente per l’usato.
È iniziato un nuovo anno: siamo pieni di energia, entusiasmo e soprattutto passione per quello che stiamo costruendo, realizzando e consolidando! Abbiamo una nuova sede nel centro di Roma: è un ufficio pensato per far star bene i nostri dipendenti e per rappresentare il nostro modo di essere. Un edificio totalmente eco-so-
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stenibile sia nella struttura che nella posizione centrale e direttamente collegata ai mezzi di trasporto, come treno e metropolitana. Una sede ideale per noi e per i nostri partner e proprio per questo è stata dotata di due Flex Center. Sono uffici con tutti i confort, che possono essere utilizzati direttamente dai nostri Clienti per lavorare o per incontri.
Per noi questo è un modo concreto di proporre soluzioni di mobilità semplici e reali. Del resto, semplicità e concretezza sono gli elementi alla base della nostra strategia, che anche quest’anno resterà immutata perché di successo: realizzare una crescita sostenibile di business. Essere una società di noleggio capace di fornire soluzioni
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AthLOn CAR LEAsE
di mobilità e soprattutto dotata di un’eccellenza operativa e di una forte attenzione ai nostri Clienti e alla loro esperienza. Per continuare a crescere e a realizzare le nostre iniziative di Customer Experience ritentiamo essenziale possedere una struttura, soprattutto commerciale, costruita intorno ai nostri Clienti, con un team direttamente integrato con il Customer Service e un’organizzazione tutta proiettata verso il Cliente stesso. Per noi è essenziale che i Clienti abbiamo sempre un contatto diretto con le nostre persone e che ci sia una vera e propria connessione con le diverse funzioni del nostro business. Accanto a questa stretta connessione non dimentichiamo la necessità di rendere l’accesso al nostro servizio semplice e rapido ed è per questo motivo che abbiamo sviluppato iASP, una App semplice per rendere la vita facile ai nostri driver. Riteniamo che l’esperienza dei nostri Clienti passi anche per la trasparenza: è per questo motivo che a fine 2014 abbiamo lanciato EasyAthlon, con cui diamo tutte le informazioni necessarie per gestire in maniera ottimale e senza sorprese la propria flotta. Tecnologia e relazione, due aspetti coesi e imprescindibili per noi. Inoltre, tanti prodotti innovativi per facilitare la mobilità dei nostri clienti come BikeLease e FlexDrive, che consentono, in modo semplice, di avere una soluzione perfetta per ogni occasione, soprattutto una soluzione sempre a portata di mano, con il continuo sostegno e supporto di Athlon. Forniamo anche altre soluzioni come: Rent&Roll, ScooterLease, VIP Vehicles, Mobility Card, Mobility Management System (Momas) e Car Sharing. Tutte integrate con il noleggio auto, tutte semplici e mirate a soddisfare le diverse esigenze. Desideriamo dare accesso a soluzioni che aiutino l’azienda a muoversi garantendo la piena soddisfazione delle
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
proprie persone, il contenimento dei costi e la sostenibilità, oltre che l’eco-sostenibilità. Il nostro obiettivo è quello di essere un “partner vero”, capace di fornire soluzioni efficaci e una consulenza che va dal noleggio auto fino a tutti gli aspetti della mobilità. Da quest’anno, in Athlon, non solo è possibile trovare veicoli a noleggio, ma accanto alle nostre offerte commerciali possiamo fornire una consulenza specializzata non solo per contenere il TCO, ma anche per fare un passo in più, garantendo consulenti capaci di supportare l’azienda nel capire ed analizzare il costo complessivo di mobilità, consulenti capaci di fornire supporto a razionalizzare il Total Cost of Mobility con soluzioni semplici e innovative. Un’evoluzione e un percorso che ci vede all’avanguardia. Nella strategia di Athlon, rientra anche una precisa idea di come gestire il reparto di vendita usato: le eccellenti performance del 2014 ci hanno fatto capire che stiamo percorrendo la strada giusta. Come ci spiega Bruno Devoti, remarketing manager, anche quest’an-
no la strategia sarà un mix sapiente che passerà dalla vendita diretta al driver, fino alle aste on line. «Di recente abbiamo aperto il primo Athlon Car Outlet d’Italia, che in pochi mesi si è già rivelato come una scelta vincente con la quale siamo riusciti ad incrementare le vendite e aumentare anche la visibilità di Athlon in uno specifico territorio, con una presenza media di almeno 100 vetture. Per il futuro dopo aver monitorato questo primo pilot, non escludo nuovi sviluppi, come ad esempio il programma Second-life. Queste nuove formule di vendita non andranno a sostituire il canale delle aste. Continueremo a fare aste online sui nostri siti di Carplaza e AthlonPro, senza limitarci nelle ormai famose aste fisiche, dove anche gli utenti B2C potranno partecipare e fare le proprie offerte». In merito al prodotto, il vantaggio di acquistare l’usato Athlon passerà sempre dalle stesse chiavi vincenti: chilometri certificarti, perizie veritiere e puntuali, storicità di tutti gli interventi effettuati. Trasparenza e qualità andranno sempre a distinguere il prodotto Athlon. APRILE-MAGGIO 2015 | 17
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STRISCIA E VAI! IL PANORAMA
DELLE CARTE CARBURANTE L’uso delle fuel card eleroniche ha rappresentato un punto di svolta nel panorama commerciale dei prodoi petroliferi. Oggi è competizione aperta tra i player del seore nella ricerca di formule sempre al passo con un modello di mobilità che si evolve velocemente.
di Ottavia Molteni
L’ L’arrivo sul mercato delle “fuel card” (“carte carburante”, per dirla all’italiana) ha rappresentato per il nostro Paese un momento di svolta nel panorama commerciale collegato ai prodotti petroliferi. Sino ancora a quattro anni fa infatti, le imprese, i lavoratori autonomi
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e i professionisti in genere erano chiamati obbligatoriamente a compilare un foglio di carta conosciuto come “scheda carburante”. L’entrata in vigore del Decreto Sviluppo del 2011 ha scompaginato leggermente le carte in tavola, introducendo un elemento di forte novità. L’art. 7 ha cancellato l’obbligo della compilazione della “scheda carburante”, ma solo “in caso di pagamento con carte di credito, di debito, o prepagate”. Oggi tutti i maggiori player del comparto petrolifero, e non solo loro in verità, hanno una propria carta carburante ed è competizione aperta nella
ricerca di formule di offerta che si dimostrino al passo con un modello di mobilità sempre più tecnologicamente avanzato.
MODULARITÀ E ACCESSO LIBERO OVUNQUE: LE ARMI DI EDENRED Per presidiare un altro segmento basilare nel controllo dei costi aziendali, Edenred ha aggiunto un terzo modulo funzionale (dopo “spese” e “viaggi”) alla sua ExpendiaSmart, la piattaforma web che integra un software applicativo e una carta prepagata ricaricabile che viaggia sul circuito MasterCard.
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CARTAMAXIMA anno di nascita: 2007 Società/gruppo di emissione: Gruppo Api - IP proprietà: Api (Anonima Petroli Italiana S.p.A.) principali clienti: Poste Italiane, Telecom Italia, Mps, Fca, Arcese Trasporti, Ald automotive Numero di stazioni abilitate in italia: 3.000 Tipologia di dati e report forniti: report sui consumi, fatture on line, warning, ovvero segnalazioni su possibili utilizzi non corretti della carta Soluzioni tecnologiche adottate: sito Internet dedicato controlli possibili su anomalie di rifornimento: controllo on line dei chilometri percorsi e sui rifornimenti contatti: numero verde 800 90 38 58 Sito web: www.cartamaxima.com
«ExpendiaSmart Drive è stata lanciata nel luglio 2014 con discreto successo – ha raccontato a MissionFleet Aldo Paolo Iacono, responsabile Expense Management di Edenred –. Il suo grande vantaggio consiste nel fatto che i driver che la utilizzano possono fare rifornimento ovunque, sia presso i distributori italiani sia in quelli esteri, con l’unica differenza che nel secondo caso non è possibile procedere al recupero dell’IVA. Al momento Expendia Smart Drive è utilizzata da circa duecento clienti, rappresentati in massima parte da piccole-medie imprese che spendono ogni anno 3040mila euro per alimentare la propria flotta. Guardando al futuro, puntiamo a consolidare il campione attuale, anche se la nostra mission è quella di spostare il target su aziende più grandi, tenendo conto delle differenti leve di fiscalità che entrano in gioco e mediando con la nostra conoscenza del mercato». Grazie a ExpendiaSmart Drive, il dipendente seleziona sul portale a lui dedicato le
transazioni effettuate; invia poi i dati della carta (che può essere nominale o anonima) all’azienda che, una volta approvati, dà avvio alle procedure necessarie per il recupero dell’IVA.
Navigando sul sito Drive Saving Simulator è possibile verificare il livello di risparmio offerto da ExpendiaSmart Drive grazie allo specifico tool a partire da alcune indicazioni numeriche, come l’ammontare delle spese per il carburante e il numero dei chilometri percorsi ogni anno. Sempre per restare in ambito web, in casa Edenred si segnala l’applicazione My Expense, disponibile per smartphone. Con
DKV CARD Società/gruppo di emissione: DKV Euro Service proprietà: DKV Mobility Services Group Fatturato 2014: 5,7 miliardi di euro principali clienti: oltre alle compagnie di bandiera più blasonate, anche le cosiddette “pompe bianche” Servizi inclusi: acquisto di carburanti e lubrificanti, pedaggi autostradali-ponti-valichi-tunnel e di numerosi collegamenti via traghetto. A disposizione vi è inoltre una rete (DKV Assist) per riparazioni, servizi di recupero e traino, soccorso stradale, lavaggio, noleggio auto e servizio pneumatici. Numero di carte attivate: oltre 60.000 Numero di stazioni abilitate in italia: oltre 5.500 Tipologia di dati e report forniti: nella fattura sono indicati i costi per carburante, pedaggi, lavaggi auto, formalità doganali e trasporti combinati. Soluzioni tecnologiche adottate: vanno dal portale web che offre vari strumenti come DKV e-Reporting, DKV Cockpit, DKV Maps, all’apposita App per smartphone iOS e Android. controlli possibili su anomalie di rifornimento: tutti i movimenti anomali collegati all’utilizzo della DKV Card sono evidenziati con una segnalazione personalizzata contatti: 00800 365 24 365 (serviceline gratuita 24/7) Sito web: https://www.dkv-euroservice.com/it/
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EXPENDIA SMART DRIVE anno di nascita: 2014 Società/gruppo di emissione: Erifin proprietà: Edenred Servizi inclusi: fleet and fuel management Numero di stazioni abilitate in italia: accettata in tutte le stazioni di rifornimento su territorio nazionale Tipologia di dati e report forniti: reports, analysis on spending, estratti conto dedicati, flussi di rendicontazione per sistemi erp e flussi dati per esenzioni fiscali Soluzioni tecnologiche adottate: sono disponibili sia un’App per sistemi di telefonia mobile, sia una web platform con accessi user e admin controlli possibili su anomalie di rifornimento: coerenza dei chilometri percorsi ante-rifornimento, oltre che la coerenza tra le caratteristiche del mezzo e i rifornimenti effettuati contatti: direttore expense management (Aldo Paolo Iacono) aldopaolo.iacono@edenred.com Sito web: www.expendiasmart.it
la funzione “Drive” consente di gestire in tempo reale le spese di rifornimento effettuate dai possessori di una carta ExpendiaSmart presso uno qualsiasi degli impianti in Italia e oltreconfine. Secondo però gli ultimi dati resi noti da Edenred Lab, il laboratorio sui servizi aziendali lanciato lo scorso anno da Edenred, che propone ricerche, analisi, interviste e notizie di settore, in Italia l’utilizzo di strumenti di pagamento alternativi ai contanti è ancora limitato. Il possesso di carte per transazioni elettroniche è infatti tra i più contenuti nell’area dei paesi occidentali, 1,1 procapite.
54.000 aree di servizio abilitate, più di 5.000 solo in Italia. Nel Vecchio Continente sono 9.100 i partner che hanno aderito al network DKV: si va dal lavaggio del mezzo ai servizi di riparazione, sino al soccorso stradale. «La nostra è un’azienda che offre indispensabili servizi di qualità per tutte le aziende in movimento – ha dichiarato sul tema Alessandro Gerini, manager di DKV Italia –, soprattutto mettiamo a
disposizione dei nostri clienti il miglior sistema di pianificazione e controllo con lo scopo di ridurre i maggiori costi legati al trasporto ottimizzandoli in funzione del parco mezzi». Con l’avvento dell’anno corrente si sono aggiunti ulteriori vantaggi a coprire l’intero territorio europeo. Tra questi citiamo E-Invoicing, il servizio di fatturazione totalmente elettronica, con la scomposizione, nei rapporti forniti, dei costi per singolo veicolo, e il collegamento delle stazioni con i servizi online offerti. La fattura è spedita ai clienti due volte al mese, ma tutte le operazioni ad essa collegata sono visionabili, anche prima che venga emessa, attraverso un sistema di reportistica online che permette altresì di verificare eventuali movimenti anomali o di controllare il dato sulle emissioni di CO2, consumi medi e relativi costi. Sempre in tema di ecosostenibilità, dalla collaborazione tra DKV Euro Service e Myclimate, è nata la possibilità per le aziende clienti, attraverso la carta Climate, di ottenere una certificazione che attesti la compensazione totale
ATTENZIONE ALL’AMBIENTE, LA MARCIA IN PIÙ DI DKV Strutturata per essere la più grande e capillare rete di assistenza per gli autotrasportatori di tutta Europa, DKV copre oltre 40 paesi in Europa, con più di APRILE-MAGGIO 2015 | 21
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dell’anidride carbonica rilasciata nell’aria dai tubi di scappamento dei mezzi in flotta. Per ogni litro acquistato con la fuel card DKV, infatti, viene investito un contributo aggiuntivo in progetti di protezione ambientale certificati. È interessante notare come DKV Euro Service non dimentichi di occuparsi, accanto ai propellenti tradizionali, di soluzioni eco-friendly, quali l’olio vegetale (da potersi utilizzare come alternativa al diesel nei tir), il metano e il GPL, nonché l’AdBlue, un particolare tipo di carburante sviluppato per contenere le emissioni nocive di ossido di azoto e di particolato carbonioso. Per conoscere l’ubicazione di un distributore DKV che ne sia provvisto, oppure per sapere dove trovare un qualsiasi impianto di rifornimento/stazione di assistenza comprese nel network, si può utilizzare il tool Maps direttamente via web o, in alternativa, scaricando l’analoga applicazione per smartphone, al momento disponibile per piattaforme iOS e Android. Altre funzioni offerte, interessanti ai fini del contenimento dei costi, sono la carta che compendia i prezzi medi del gasolio paese per paese; e il servizio Refund Normal attraverso cui DKV, prima di inoltrare la richiesta di rimborso dell’IVA all’ente fiscale dello stato entro cui sono stati effettuati i rifornimenti, si occupa di verificare che tutti gli importi presentati a tal fine siano validi.
CARTAMAXIMA, UNA SINTESI RIUSCITA? Una presenza quanto più possibile omogenea sul territorio 22 | APRILE-MAGGIO 2015
nazionale è l’obiettivo perseguito anche da Api. Sconti personalizzati, possibilità di dilazionare i pagamenti a trenta
giorni, un ambiente internet dedicato attraverso cui accedere a diverse funzioni come la reportistica sui consumi e
ENI MULTICARD anno di nascita: nasce alla fine degli anni ’80 come fuel card nazionale. Nel 2000 diventa internazionale europea con la partecipazione al consorzio Routex. Società/gruppo di emissione: Eni Adfin, istituto di pagamento vigilato da Banca d’Italia, e rispetta la normativa delle carte di credito. Infatti dal 1° ottobre 2007 è diventata una carta finanziaria a tutti gli effetti. proprietà: Eni Adfin Fatturato 2014: 3 miliardi di euro principali clienti: In Italia, le più importanti società, dal noleggio alla telefonia, dall’industria ai servizi di postali. Servizi inclusi: scelta del profilo di utilizzo di ogni carta, individuando tutto quanto può essere acquistato sulle stazioni: solo gasolio oppure tutti i carburanti, lubrificanti, servizi sul piazzale, piccole riparazioni e lavaggi. ORS (“On Road Services”), cioè alcuni noli traghetti in Italia e tasse stradali, pedaggi, tunnel, ponti, parcheggi nel resto d’Europa. Numero di carte attivate: oltre 1.100.000 carte in 9 Paesi Europei, di cui oltre 700.000 in Italia Numero di stazioni abilitate in italia: 4.500 Tipologia di dati e report forniti: fattura riepilogativa emessa da Eni (dettaglio di ogni transazione, riepilogo degli acquisti per categorie). Il pagamento viene poi addebitato da Eni Adfin, che fornisce anche un rendiconto finanziario riepilogativo mensile. Soluzioni tecnologiche adottate: Per ogni cliente sono disponibili 3 diverse tipologie di servizi i–multicards, che consentono ai titolari di controllare gli acquisti delle proprie carte in tempo reale e di gestire le proprie flotte in modo da ottimizzare i consumi dei propri autisti. controlli possibili su anomalie di rifornimento: autorizzazione on-line, in tempo reale, su 18.000 stazioni in tutta Europa, circa 6.500 a marchio Eni. Servizio i-multicards “avvisi per te”: sms o messaggio di posta elettronica per segnalare rifornimenti fuori standard contatti: 199.79.79.79 centro servizi Multicard, attivo 24 ore su 24. Fax 06/59887385, email: centroservizi.multicard@eni.com. Numero verde 800.79.79.79 esclusivamente per richieste blocco carte o riattivazione PIN dopo tre tentativi errati (accessibile solo dall’Italia). Sito web di riferimento: www.multicard.eni.com per avere le informazioni commerciali aggiornate e eni station finder www.eniadfin.com per visualizzare i documenti di trasparenza e scaricare i contratti di adesione
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ESSOCARD anno di nascita: 1995 Società/gruppo di emissione: Esso Italiana proprietà: dal 1° dicembre 2014 il ramo d’azienda relativo alle fuel card è passato nelle mani di Wex Europe Services Servizi inclusi: oltre al rifornimento di carburante, si possono ottenere cibi e bevande e pagare pedaggi. Numero di stazioni abilitate in italia: circa 2.700 a marchio Esso. A queste va aggiunta una rete di stazioni partner Tipologia di dati e report forniti: dati sulle transazioni legate al rifornimento di carburante. È possibile personalizzare i rapporti raggruppandoli per veicolo, carta, singolo conducente Soluzioni tecnologiche adottate: accesso ad una organizzazione personalizzata del rendiconto e alla sua gestione online attraverso il servizio e-Business; sistema di gestione Velocity (consente, tra le altre cose, di visualizzare le transazioni su mappe, dividendole per località), e e-Route, lo strumento di mappatura di Wex Europe Service per trovare una stazione di servizio nelle vicinanze controlli possibili su anomalie di rifornimento: team di monitoraggio per identificare transazioni sospette, con possibilità di sospensione della carta da remoto contatti: numero verde 800 939309 e numero fisso 06 93563600
l’analisi dei costi sono solo alcuni dei vantaggi offerti. Con CartaMaxima l’attività relativa ad ogni veicolo associato viene compendiata in una singola fattura, inviata due volte al mese, dove sono riportate tutte le informazioni che concernono le transazioni. È inoltre possibile tenere sotto controllo i consumi, impostare gli e-mail alert, effettuare analisi sui costi, anche per singola carta, entrando con le chiavi di identificazione fornite nell’area internet dedicata (CartaMaxima online). Sempre dal sito, si accede alla sezione che riguarda la definizione del miglior percorso da seguire, lungo il quale non manca ovviamente l’indicazione dei distributori che espongono il marchio di bandiera. Se tralasciamo Edenred e restringiamo il campo alle 24 | APRILE-MAGGIO 2015
compagnie petrolifere, quella legata a CartaMaxima di Api-IP è l’acquisizione più recente nel campo delle fuel card: ha fatto la sua comparsa all’inizio del 2008. Non abbiamo purtroppo elementi per stabilire se dal lancio ad oggi l’azienda sia riuscita a contendere spazi di mercato preziosi alle dirette concorrenti, perché la stessa, da noi contattata, non ha reso noto il numero di card attive al momento. Sappiamo tuttavia che gira su un totale di 3.000 stazioni nel nostro Paese: un dato che, considerata la sua natura di esclusivista, la pone ovviamente in difetto rispetto ad altri competitor.
QUANDO L’UNIONE FA LA FORZA: LA “NUOVA” Q8 Grazie all’acquisizione delle attività di distribuzione dei
carburanti Shell in Italia, il Gruppo Q8 ha rafforzato la propria posizione commerciale nel Paese assicurandosi la piazza d’onore nella classifica dei principali operatori del ramo petrolifero alle spalle di Eni. Un traguardo segnato a trent’anni dall’ingresso nel mercato nostrano, che incrementa le dimensioni della rete di assistenza di ulteriori 800 unità. In base all’accordo, il marchio Q8 sostituirà quello di Shell sull’intera rete carburanti presente in Italia, anche se la EuroShell Card, la carta commercializzata dalla multinazionale anglo-olandese, potrà comunque continuare ad essere utilizzata. Vincenzo Maniaci, Manager Cards Integration and Enhancement Project presso Kuwait Petroleum Italia, ha sottolineato, durante la nostra intervista, come «le flotte aziendali sono un settore a cui teniamo particolarmente e su cui stiamo investendo per dare ai nostri clienti risposte sempre più efficaci ed efficienti: quanto più numerosa e diversificata è una flotta, tanto maggiore è il desiderio per i fleet manager di ottimizzarla. Da qui è nata l’esigenza di conoscere meglio ed in modo più approfondito questo segmento, individuando le esigenze peculiari del settore e proponendo servizi esclusivi e all’avanguardia con le nostre fuel card». Il frutto di questo lavoro è CartissimaQ8. Maniaci ha elencato alcuni dei plus offerti a livello di sicurezza e flessibilità, «impostazioni uniche nel settore», come le ha definite: White/Black List, ovvero selezione di impianti dove utilizzare o limitare l’uso della carta; blocco della carta in giorni
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CARTISSIMA Q8 anno di nascita: 1996 Società/gruppo di emissione: Kuwait Petroleum Italia Servizi inclusi: gestione on line delle carte 24h su 24h; registrazione e profilazione degli utenti; scarico delle fatture in formato txt/excel/pdf; report personalizzabili; avvisi via email per monitorare eventuali anomalie. Numero Verde disponibile 24h su 24h; servizio clienti dedicato Numero di stazioni abilitate in italia: 3500 Tipologia di dati e report forniti: controllo delle transazioni attraverso CartissimaWeb. Analisi del dettaglio delle transazioni e download delle informazioni sul pc. Statistiche sul consumo di carburante. Il sistema offre la possibilità di gestire le fuel card tramite la richiesta di emissione nuove carte o la cancellazione/blocco di quelle esistenti. Fatturazione in formato elettronico. Soluzioni tecnologiche adottate: monitoraggio performance dei veicoli e utilizzo della carta carburante in tempo reale. controlli possibili su anomalie di rifornimento: avvisi, email alert, servizio avanzato di Alerts Plus, i sistemi di fraud detection, anche tramite App. Site White/Black List per limitare l’utilizzo della carta a determinate stazioni selezionate. Card White/black List per bloccare l’utilizzo in giorni/orari specifici. Product White/black List per limitare i prodotti acquistabili. contatti: 06 5208 8793 – 8472 – 8581; fax: 06 5208 8743; e-mail: flotte@q8.it Sito web: www.flotte.q8.it
specifici o orari definiti; servizio di Alerts Plus con sistemi evoluti di fraud detection, disponibili anche sotto forma di App.
QUANDO L’UNIONE FA LA FORZA 2: IL CASO ESSO Entrata da pochi mesi nella sfera di competenza di Wex Europe Services, joint venture nata dalla sinergia tra l’omonima azienda statunitense leader per le soluzioni di pagamento in campo aziendale, e Radius Payment Solutions, Esso Card, la carta carburante di ExxonMobil, è attesa da un intensivo piano di crescita. Tale almeno è apparsa la volontà espressa da Melissa Smith, presidente e Ceo di Wex,
che in occasione dell’annuncio dell’acquisizione aveva parlato del “completamento di una tappa strategica fondamentale”. A vent’anni dal lancio sono diciotto i paesi del Vecchio Continente, Italia compresa, dove è possibile utilizzare la fuel card targata Wex. Capillarità e flessibilità sono le chiavi di uno strumento che cerca di rispondere a esigenze sempre più differenziate e composite da parte di chi è chiamato a gestire l’efficienza in termini economici di
una flotta aziendale. Le opzioni accessibili vanno dalla scelta del tipo di carburante al servizio accessori e manutenzione, onde garantire in ogni momento che i mezzi su strada siano sicuri e funzionali, alla possibilità di pagare pedaggi e tasse stradali (per il nostro Paese è stato selezionato il traforo del Monte Bianco). Il sito Esso Fuel Finder, disponibile anche come App, è in grado di riportare in mappa la posizione e i principali dati relativi ai distributori del marchio, nonché di tracciare il percorso tra due punti, ovviamente senza tralasciare di segnalare gli impianti operativi in quella porzione di territorio. Comportamento analogo per eRoute di Wex Europe Services. Altro fiore all’occhiello del programma Esso Card è il sistema di gestione Velocity grazie al quale è possibile creare, tra le altre cose, rapporti personalizzati e monitorare l’elenco delle transazioni per carta, veicolo, o singolo conducente.
CHI NON RIMANE A GUARDARE È nata da neppure cinque anni, eppure TotalErg si dichiara pronta ad alzare il tiro. A partire
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TOTALERG CARD anno di nascita: 2011 Società/gruppo di emissione: TotalErg S.p.A. Servizi inclusi: offerta Standard: principali funzioni per gestire in autonomia le fuel card; pacchetto Premium: si aggiungono la visualizzazione e il download delle transazioni giornaliere, la modifica e l’inserimento degli alert sui consumi, l’analisi dei consumi e delle anomalie; offerta Extra si ha accesso al servizio cliente attraverso un numero telefonico dedicato. Sistema di fatturazione elettronica, consultabile e scaricabile dal sito Internet TotalErg Cards on line che ora è disponibile senza costi aggiuntivi per tutti i pacchetti. Numero di stazioni abilitate in italia: oltre 2000 Tipologia di dati e report forniti: reportistica sulle transazioni, anche giornaliera, oltre all’analisi sui consumi. Soluzioni tecnologiche adottate: ognuna delle funzioni contenute nelle tre tipologie di offerta può essere effettuata in completa autonomia sul sito TotalErg Cards on line. controlli possibili su anomalie di rifornimento: analisi sulle anomalie riscontrate (solo per i clienti Premium ed Extra) contatti: numero verde 800.987.887 o https://www.totalerg.it/contatti Sito web: https://www.totalerg.it/nei-nostri-punti-vendita/cartepetrolifere
da un passaggio di consegne. Con l’inizio del mese di aprile la responsabilità delle carte petrolifere è passata, infatti, in capo ad Alessandro Fiorucci. Un cambio al vertice che ha coinciso con una serie di innovazioni nel piano dell’offerta legata alla fuel card. I clienti potranno scegliere uno dei tre differenti pacchetti proposti che prevedono una crescente personalizzazione dei servizi di assistenza (Standard, Premium, Extra): da un livello base, che consente di gestire il rifornimento del proprio parco mezzi in completa autonomia, ci si sposta verso strumenti sempre più avanzati fino ad arrivare al numero telefonico dedicato che garantisce la massima velocità tra segnalazione del problema ed interventi messi in campo per cercare di risolverlo. 26 | APRILE-MAGGIO 2015
Attenzione al singolo, al particolare, quindi, in un contesto che deve, e vuole, però mantenersi il più globale possibile. Non a caso le applicazioni telematiche e le soluzioni tecnologiche fornite sono sviluppate grazie al fattivo contributo delle diverse filiali europee. Sembra che in TotalErg non ci si possa mai dichiarare soddisfatti del lavoro svolto. Gli sviluppi sui sistemi di controllo e gli alert proseguono infatti senza sosta. In particolare TotalErg sta sviluppando un sistema avanzato che evidenzi eventuali anomalie in anticipo e possa quindi contribuire ad evitare frodi.
PIÙ DI UNA “FUEL CARD“ La citiamo per ultima quando in realtà è la prima sotto vari aspetti. Parliamo di Eni, il più
grande operatore del mercato petrolifero a livello nazionale, l’azienda che alla fine degli anni ottanta del secolo scorso ha aperto la via alle carte carburante con la sua tessera che oggi è accettata in oltre 30 paesi grazie alla partecipazione al consorzio Routex. Il nome scelto, Multicard, evidenzia già da subito che non si tratta “solo” di uno strumento utile ai fini del rifornimento. Rappresenta infatti la chiave che dischiude l’accesso ad una serie di servizi come traghetti, tunnel, ponti, reti stradali e autostradali. Che cosa sia o non sia consentito fare è stabilito attraverso la scelta all’interno di una lista di codici: si va dalla limitazione nel tipo di alimentazione alla possibilità di far lavare e pulire il mezzo. Gli acquisti effettuati sono riepilogati su una fattura che contiene sia i dati relativi ad ogni transazione sia un riepilogo diviso per categoria, il tutto da moltiplicarsi per il numero di paesi interessati qualora la tessera venga utilizzata in un contesto internazionale. Grazie al servizio i-multicards “avvisi per te” i clienti Multicard possono ricevere, a scelta sul cellulare o nella propria casella di posta elettrica, tutte le segnalazioni che dovessero riguardare rifornimenti compiuti al di fuori dei parametri stabiliti. Il controllo degli acquisti avviene in tempo reale. Un modo utile per tenere sotto controllo, ed eventualmente correggere, i comportamenti legati ai consumi dei mezzi in flotta e poter quindi ottenere una gestione più proficua, sotto il profilo economico, del proprio parco mezzi.
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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
CONTINUA IL SUCCESSO DI OPEL MOKKA aprile maggio
ORA CON IL NUOVO MOTORE 1.6 CDTI
La vettura che registra la maggior crescita nel mercato europeo è ora disponibile con il nuovo motore diesel 1.6 Euro 6 che garantirà minori consumi e basse emissioni, insieme alle migliori prestazioni sul mercato per questa cilindrata.
Opel Mokka è il SUV compatto di maggior successo nel proprio segmento in Europa e rappresenta il terzo modello più venduto della casa tedesca, dopo Astra e Corsa. Il suo segmento è quello che registra la più rapida crescita e il maggior gradimento dei driver, anche aziendali, con un numero d’immatricolazioni in rapida crescita in Europa. La vettura, per ben due volte vincitrice del premio All-wheel Drive Car of the Year (Auto dell’anno a trazione integrale) «interpreta perfettamente la nostra definizione di modello entusiasmante dotato di tecnologie modernissime a prezzi accessibili», ha dichiarato Peter Christian Küspert, Vice President Sales & Aftersales Opel Group. A rafforzare ulteriormente il prodotto, ecco una nuova opzione motoristica: è la nuova Opel Mokka 1.6 CDTI, disponibile a trazione anteriore e cambio manuale o automatico a sei rapporti, oppure a trazione integrale con il cambio manuale a sei velocità. 28 | aprile-maggio 2015
Nell’ambito dell’offensiva di prodotto annunciata e lanciata da Opel, che prevede il lancio di 27 nuovi modelli e di 17 nuovi motori tra il 2014 e il 2018, i motori diesel sono stati completamente rinnovati al punto di costituire la gamma diesel più moderna di tutti i tempi. Il motore 1.6 CDTI, che equipaggia Mokka, fa parte della nuova famiglia di motori diesel che comprende, oltre alla motorizzazione 1.6, il piccolo 1.3 litri e il 2.0 litri, tutti sviluppati secondo una filosofia comune basata su tre elementi: miglioramento dell’efficienza e riduzione di tutti i tipi di emissioni, miglioramento di reattività e coppia ai bassi regimi, aumento della silenziosità e riduzione delle vibrazioni per migliorare il comfort all’interno dell’abitacolo. Soprannominato dalla stampa specializzata “whisper diesel” per la sua particolare silenziosità, il motore da 1.6 litri è ora disponibile anche per Opel Mokka, distinguendosi per
l’eccellente fluidità, i bassi consumi (solo 4,1 litri per 100 km nel ciclo misto, abbinato al cambio manuale a sei rapporti e al dispositivo Start/Stop di serie, che equivalgono a emissioni pari a 109 g/km di CO2, 11 g/km in meno rispetto alla versione 1.700 cc) e per la sua aggressività. Infatti, Mokka 1.6 CDTI è in grado di passare da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi e nella ripresa da 80 a 120 km/h in quinta marcia ferma il cronometro dopo soli 9,9 secondi: puro divertimento al volante! La sua velocità massima è pari a 191 km/h. Naturalmente il nuovo motore 1.6 rispetta rigorosamente la normativa Euro 6 sulle emissioni ed è pulito quanto l’analoga motorizzazione benzina. Nella versione da 100 kW/136 CV raggiunge gli 85 CV per litro – record per questa classe di cilindrata – ed eroga una coppia di 320 Nm. Altissima tecnologia, alte prestazioni e basso impatto ambientale sono le caratteristiche salienti del motore Opel 1.6 CDTI. Opel Mokka è il modello che cresce più rapidamente nel mercato automobilistico europeo. Alla modernità del suo telaio e alle sue motorizzazioni che ne stanno decretando questo grande successo, va ora ad aggiungersi il motore 1.6 CDTI quattro cilindri in alluminio: grazie alla cilindrata minore, consumi ed emissioni di Opel Mokka saranno ancora più ridotti, ma le sue prestazioni saranno le migliori sul mercato in questa cilindrata.
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aprile maggio Ford EcoSport, via la ruota posteriore Quattro Stelle all’attivo per la sicurezza secondo il protocollo EuroNCAP, la nuova Ford EcoSport S, presentata al Salone di Ginevra e in commercio dal prossimo giugno, promette di rimediare ai risultati poco brillanti ottenuti con le vendite della prima versione. Il restyling parte necessariamente dall’assenza della ruota di scorta esterna e dal portellone incernierato in alto anziché lateralmente con un notevole guadagno di spazio e manovrabilità.
La versione aggiornata di questo Suv compatto presenta anche un abitacolo più rifinito, silenzioso ed elegante, la leva del freno a mano al posto tradizionale e molta tecnologia aggiunta, come il navigatore, la retrocamera e il Winter Pack, che comprende parabrezza con sbrinatore rapido, retrovisori e sedili riscaldati. Gli aggiornamenti riguardano anche le dinamiche di guida, con una nuova configurazione delle sospensioni e del controllo elettronico della stabilità, ottimizzato per le caratteristiche delle strade europee e un assetto ribassato di 10 mm. Infine, tutte le motorizzazioni sono omologate Euro 6 e il 1.5 TDCi ha guadagnato 5 CV.
Vodafone nell’automotive con Cobra Con l’acquisizione dell’italiana Cobra,
TREND & ACCESSORI
l’operatore di telefonia ha trasformato l’azienda in polo d’eccellenza internazionale per le tecnologie machine to machine. Vodafone, con più di 20 milioni di connessioni nel mondo e 2,8 milioni solo in Italia, con una crescita del 132% rispetto al 2013 e l’80% nel mondo, è leader di mercato nelle comunicazioni machine to machine (m2m). Molte di queste sim, circa il 47%, si trovano all’interno delle nostre auto, nei sistemi di sicurezza, di diagnostica e in quelli di infotainment, soprattutto nei sistemi di infomobility. I principali campi di
applicazione delle tecnologia machine to machine in Italia, oltre al mondo delle assicurazioni auto, sono la gestione di flotte aziendali, la logistica e lo smart metering, per rilevare i consumi e gestire a distanza la fornitura di gas e elettricità. Secondo i progetti del gruppo il distretto di Varese potrebbe diventare polo d’eccellenza per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi di Vodafone per tutto quanto riguarda settori strategici come la telematica e l’hardware del settore automotive. Ripianati i debiti dell’azienda, sono già stati assunti 40 nuovi dipendenti destinati alla ricerca e sviluppo, specialmente per quanto riguarda la parte software e la vendita.
Nel 2018 Audi Q6 100% elettrica
FORD ECOSPORT 2015
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Il brand dei quattro anelli starebbe pensando a una vera e propria gamma di vetture a trazione elettrica. A partire dal suo primo Suv totalmente
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elettrico con un’autonomia superiore ai 500 chilometri. Parliamo del nuovo Q6 che dovrebbe arrivare sul mercato all’inizio del 2018, come confermato dal Responsabile dello Sviluppo Tecnico di Audi, Ulirch Hackember, che lo ha classificato come uno “Sport Activity Vehicle”, una concezione di Suv in chiave decisamente sportiva. Sarà caratterizzato da un design sviluppato per definire tutto il nuovo corso stilistico dei futuri modelli della serie Audi e-tron, mentre la piattaforma sarà la seconda generazione del pianale modulare longitudinale, lo stesso utilizzato per la nuova Audi Q7. Per quanto riguarda l’autonomia di 500 km, sarà possibile grazie al pacco di batterie da 100 kWh, cioè 10 di più di quello che equipaggierà la prossima R8 e-tron.
Groupauto lancia Italia Automotive Service Groupauto Italia, gruppo di acquisto specializzato nella distribuzione di ricambi e attrezzature, ha presentato IAS - Italia Automotive Service, la sua società dedicata alla gestione delle flotte. IAS è una Società Consortile costituita a maggio 2014 da parte di Groupauto Italia e dei suoi Soci con l’obiettivo di sviluppare un nuovo modello di business per le
TREND & ACCESSORI
LA F 124 SPORT SPIDER DEL 1966
Torna la Fiat 124 Spider Linee che omaggiano l’illustre passato e contenuti tecnici e meccanici di altissimo livello. Questi saranno gli elementi portanti della futura Fiat 124 Spider, vettura che il marchio italiano produrrà in collaborazione con Mazda: la nuova spider infatti poggerà le basi sulla stessa piattaforma su cui Mazda ha sviluppato la MX-5. È stato l’amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne, a confermare in occasione del Salone di Ginevra le indiscrezioni che ormai si seguivano da tempo. La storica 124, firmata da Pininfarina nel 1966, fu uno dei modelli di maggior successo e simbolo del marchio Fiat. La nuova spider di casa Fiat si caratterizzerà per un peso complessivo inferiore ai 1000 chilogrammi e potrà contare su un interessante mix di prestazioni di alto livello e consumi ridotti. Dal punto di vista tecnico, la 124 e la vettura giapponese presenteranno comunque varie differenze considerato che la nuova spider Fiat adotterà una gamma di motorizzazioni già disponibili in auto del gruppo FCA tra cui dovrebbe esserci anche il recente motore 1.4 MultiAir già posizionato sulla nuova Giulietta Sprint. La nuova spider dovrebbe essere presentata entro la fine del 2015.
società di Noleggio e le Assicurazioni e di sviluppare strategie commerciali centralizzate. Tramite un call-center con personale dedicato, IAS si occupa in modo centralizzato dei servizi amministrativi e gestionali delle flotte e delle assicurazioni, un’area di business strategica per tutte le officine gestite da Groupauto, oltre 2.000 in tutta Italia. La nascita di IAS è stata possibile anche
grazie all’evoluzione della logistica dell’Organizzazione, con l’ottimizzazione del sistema di magazzini virtuali WebC@t che consente di avere in qualsiasi momento la fotografia aggiornata delle scorte di tutti i soci Groupauto. Il consiglio di
amministrazione di IAS è presieduto da Gianluca Canonico di Demauto, affiancato da Domenico De Vivo di Aldo Romeo, Riccardo Califano di Autoluce, Salvatore Chisari di Chisari e Luigi Di Maggio di S.I.R.E. che sono stati scelti per guidare la neonata Società.
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LA FLEET COMMUNITY È TORNATA FORTE Una nuova strategia commerciale espansiva, l’eccellenza funzionale, risultato delle precedenti semplificazioni organizzative, ed un approccio “service delivery oriented” sono i punti di forza della nuova struura Fleet di GE Capital.
di Mauro Serena
G General Electric è un grande player mondiale nel noleggio a lungo termine, tuttavia questa posizione, negli ultimi anni, non si è riflettuta in egual misura a livello nazionale. Un piano olistico e ben dettagliato per superare la “sindrome di cosa fare da grande” è stato lanciato recentemente da Dario Casiraghi, nuovo Commercial Leader della divisione Fleet, la più piccola all’interno del gruppo GE Capital Italy, ma che con la nuova leadership si presenta agguerrita e determinata all’appuntamento con la ripresa del mercato. Incontriamo Casiraghi negli uffici del colosso americano in pieno centro di Milano e, nel corso di un’intervista piena di passione per il suo lavoro e per l’azienda, abbiamo modo di ripercorrere le tappe della sua carriera, ma soprattutto di discutere sul posizionamento
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attuale di GE Capital nel mercato del NLT, sulle priorità della nuova guida e sui programmi già partiti e quelli ancora in fase di lancio.
Dieci anni Di successi In GE dal 2004, proveniente da Otis, Casiraghi viene chiamato ad occuparsi della startup GE Rental all’interno della divisione Equipment Financing (EF), dedicata al leasing e al noleggio di attrezzature e beni strumentali. La sua carriera prosegue ancora per quattro anni lontano dal mondo dell’auto (nel 2005 è Operation Leader di EF, nel 2006 responsabile dell’integrazione di GE Capital Solutions). Nel 2008 entra finalmente nel mondo fleet, che in quegli anni era concentrato a finalizzare la politica delle numerosissime estensioni contrattuali; mantiene però il suo “cappello” precedente occupandosi anche di ridisegnare il sistema operativo di EF. Nel 2009 alle precedenti responsabilità aggiunge le sue prime esperienze di field, nel campo dell’asset management e del remarketing, un giro d’affari da 80 milioni di euro all’anno.
Implementando un programma di smart sell nel remarketing, contribuisce a creare una best practice certificata dai dati di Experteye (2014), utilizzando in maniera efficace tutti i canali a disposizione, attraverso un mix ben congegnato di aste e vendite ai dealer e retailer, acquisti da parte dei driver e altre opzioni a disposizione (dal 2010 è online iFleet). Nel 2012 ad affiancare le attività di asset management e remarketing giungono le operations: a questo punto Casiraghi è responsabile di tutte le attività ad eccezione dell’area commerciale. L’anno seguente gestisce il progetto di semplificazione e consolidamento della struttura operativa con la creazione di un centro d’eccellenza delle operations all’interno del leasing, una scelta in controtendenza, in un momento nel quale non si fa che sottolineare la necessità di outsourcing a tutti i livelli, ma una scelta che ha pagato in termini di ottimizzazione dei processi e produttività. Il progetto vede l’accorpamento dei processi di documentation and funding, customer service, call center, payment & processing:
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MISSIONFLEET orGanizzazione
anche la divisione Autolease va ad arricchire il ventaglio di responsabilità gestite, aggiungendosi a EF e Fleet.
LeaDershiP commerciaLe e Posizionamento Di ge fLeet Nel gennaio 2015 viene ufficialmente annunciata la nuova leadership commerciale di Casiraghi nel business “verticale” del fleet, con un obiettivo ben preciso: riportare il fleet all’attenzione del mercato, mantenendo l’attuale profittabilità tipica di un’azienda che, per dirla con le parole dell’interessato, «ha il P&L nel DNA di ogni azione che intraprende». E per dimostrarcelo cita una serie di dati che costituiscono un punto di forza dell’azienda: una quota di mercato non enorme ma di clienti “buoni” (1.8% del mercato, con 460 clienti e circa 10.000 veicoli), un P&L profittevole, zero delinquency, segno che la selezione della clientela è stata efficace, e una struttura di servizio organizzata in maniera estremamente fluida, grazie alle precedenti azioni di consolidamento operativo «La nostra strike zone è rappresentata dalle imprese medio-grandi, tuttavia possiamo considerare anche i prospect con flotte inferiori a 20 auto, se presentano adeguate caratteristiche di affidabilità» chiarisce Casiraghi e ammette anche che c’è stato qualche anno di tentennamento a livello strategico. «Dal 2008 ci siamo concentrati sui big customer, riducendo il nostro portafoglio clienti; purtroppo la crisi economica e del mercato, incominciate proprio in quegli anni, non ci hanno aiutato». Alla
fine i clienti si sono ridotti da 2000 a 460, generando un’impressione di “crisi di reputazione”, «ma che non è mai stata “funzionale”» precisa Casiraghi.
Punti Di forza In effetti è proprio dai punti di forza organizzativi che la nuova leadership intende ripartire alla conquista del mercato fleet, con risultati che nel primo quadrimestre del 2015 gli stanno dando ragione. Per cominciare, il concetto di Welcome Center e di officine convenzionate in grado di effettuare un benchmarking preventivo in fase di autorizzazione, con benefici per tutta la filiera: non solo la società di NLT, ma anche il cliente e l’officina stessa che può beneficiare di un’attività di intelligence per confrontare i propri servizi con quelli dei concorrenti. «Praticamente facciamo challenging su qualsiasi cosa, sulle assicurazioni in particolare abbiamo un ottimo posizionamento di mercato. Inoltre, siamo un’azienda service delivery oriented, grazie ad un servizio VOD (Vehicle Order Delivery) di primo livello e a soluzioni quali i rewrite (ricalcoli per l’allineamento ottimale del cash-flow dei clienti all’utilizzo effettivo), la gestione delle multe e delle fuel card. Infine Key Solutions è un programma di consulenza pan-europea utile, tra l’altro, per la gestione delle flotte in proprietà».
La nuova strategia commerciaLe «Il mio obiettivo dal punto di vista commerciale è aumentare la commercial intensity triplicando i contatti e migliorando consistentemente la
presenza sul mercato, sia con il contatto diretto che attraverso le telesales. Per questo i profili commerciali devono avere un duplice ruolo di hunting e farming, racchiudendo in un’unica figura quelle del venditore puro e dell’account manager. Inoltre abbiamo selezionato dei settori merceologici che ci piacciono particolarmente, con l’obiettivo di toccare 2mila nuovi prospect, in particolare tra le aziende con un fatturato superiore a 50 milioni di euro» spiega Casiraghi. E non è tutto. A causa delle sue dimensioni, la divisione NLT di GE Capital si è dovuta finora dedicare prevalentemente alla declinazione a livello locale di grandi clienti contrattualizzati a livello europeo. «Ora invece siamo diventati anche procacciatori di clienti pan-europei, grazie ad alcuni accordi in fase di finalizzazione con società multinazionali che hanno la sede centrale in Italia». Dario Casiraghi ha trascorso i primi cento giorni nel nuovo ruolo – ci racconta – incontrando i principali OEM automobilistici e i principali dealer, lanciando il programma per toccare oltre 2mila nuovi potenziali clienti e massimizzare le partnership già attive con il mondo GE in italia, comunicando in maniera efficace la nuova struttura, per adeguare l’organizzazione. «Il programma di cambiamento è legato anche alla comunicazione, l’idea è broadcasting GE, ovvero comunicare urbi et orbi che “ci siamo”, che la fleet community è tornata forte!».
DARIO CASIRAGHI, COMMERCIAL LEADER FLEET DI GE CAPITAL
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IL SISTEMA DELLE START-UP C’è molto interesse aorno alle start-up anche da parte di soggei istituzionali. Ma per “diventare grandi” è necessario possedere alcuni requisiti in termini di idee, business model, team e capacità di crescita e di finanziamento.
di Massimo Ghetti
N Nell’ultimo decennio la cultura imprenditoriale in Italia ha evidenziato una forte crescita grazie soprattutto allo stimolo arrivato dalle start-up. Un’ampia parte della letteratura scientifica internazionale evidenzia che nelle economie mature, come quella italiana, lo sviluppo e la crescita economica sono strettamente correlate alla creazione di nuove imprese, in particolare nel settore high-tech. Questo è inoltre confermato da recenti studi economici relativi ai mercati di Stati Uniti ed Europa, dove le start-up giocano una parte sempre più consistente nella formazione del PIL.
START-UP, MOTORE DELLA CRESCITA In particolare, secondo le ricerche della Kauffman Foundation, una tra le più importanti istituzioni al mondo per la promozione dell’imprenditorialità, nonché principale sponsor dell’iniziativa Startup America lanciata dal 34 | APRILE-MAGGIO 2015
Presidente Obama e promotrice della Global Entrepreneurship Week, nel periodo tra il 1980 ed il 2005 la maggior parte dei nuovi posti di lavoro creati negli USA provenivano da aziende con meno di 5 anni di vita. Sempre secondo queste ricerche, le aziende con un solo anno di vita creano circa un milione di posti di lavoro ogni anno. Nel nostro paese le cose sembrano rimanere qualche passo indietro sia in termini di nuove start-up che vengono create ogni anno sia in termini di investimenti in capitale di rischio in queste realtà, anche se ci sono degli elementi positivi che vanno evidenziati. A partire dalla maggiore sensibilità della classe politica, che con il Decreto Crescita 2.0 ha introdotto semplificazioni a livello normativo e burocratico e incentivi fiscali che favoriscono gli investimenti di privati e aziende. A questo si affianca il lavoro svolto soprattutto dalle università che forniscono strumenti e percorsi dedicati ai laureandi, neolaureati e post laurea che desiderano intraprendere la via imprenditoriale. Se a quanto sopra si aggiunge il rinnovato interesse manifestato da investitori istituzionali, venture capital, incubatori e business angel, tutto questo contribuisce allo sviluppo
dell’ecosistema necessario affinché anche l’Italia diventi terreno fertile di competenze ed eccellenze in questa rivoluzione imprenditoriale.
UN CASO PRATICO Di questo tema abbiamo parlato con Francesca Sernissi, CEO e co-fondatrice di BioCare Provider – start-up innovativa nata nell’ambito dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna – per approfondirne i principali aspetti, in particolare cosa significa essere un giovane imprenditore in Italia, quale impegno richieda e quali sono le reali opportunità di successo. MISSIONFLEET - Partiamo dalla forte attenzione dedicata alle start-up da parte di numerosi e diversi soggetti: incubatori, business angel, fondi di investimento e aziende. Perché tanto interesse? F. SERNISSI - Negli ultimi tre anni la “moda delle start-up” – come spesso si legge soprattutto su internet o sulle riviste tecnologiche – è approdata anche in Italia, complici la crisi economica e la conseguente assenza di posti di lavoro, uniti a incentivi e sgravi fiscali concessi a chi “investe” nelle startup. Anche le università hanno giocato un ruolo importante, quasi da protagonista direi, nello spingere neo-laureati e neo-dottori di
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ricerca verso quello che un tempo era visto come il nemico dell’indipendenza accademica: il business. Questo perché da qualche tempo le università vengono valutate anche in base alla capacità che hanno di generare spin-off tramite un processo di trasferimento tecnologico. Eppure, da che mondo è mondo, start-up e spinoff sono sempre esistiti. Quanto è oggi valorizzato il ruolo delle start-up in Italia in paragone al contesto internazionale? Voi avete partecipato a “contest” internazionali, che differenza di approccio avete rilevato? L’approccio è sicuramente diverso se confrontiamo USA con Europa e ho un piccolo aneddoto che rende bene l’idea. Un collega conosciuto durante il dottorato – che ha iniziato a sviluppare le sua idea imprenditoriale poco dopo di me – ha ottenuto un finanziamento importante da un business angel americano. Entrambi ci siamo successivamente ritrovati a presentare le nostre rispettive richieste di spin-off all’Università di Pisa e la commissione ha avuto problemi con la sua domanda perché, a differenza della mia, non conteneva un business plan dettagliato. Lavorando negli USA si era formato soprattutto focalizzandosi sul fare bene il suo lavoro, senza doversi preoccupare di aspetti burocratici. Questo per dire che negli USA se l’idea è bella e il team è di valore, il business plan diventa secondario ai fini della valutazione della start-up. La mia sensazione invece è che in Italia, come pure in altri paesi europei, talvolta ci si focalizzi troppo sugli incartamenti che diventano una “prova” della
validità del progetto prima di iniziare ad investire. Il fallimento qui da noi non è ancora socialmente ammesso, mentre negli USA fallire e imparare da ciò che non è andato bene è considerato parte del processo di sviluppo imprenditoriale. Stanno emergendo nuove tecnologie ed applicazioni soprattutto quelle cosiddette “smart” e “connesse”. Qual è il ruolo delle start-up in questo percorso di innovazione? La start-up non è necessariamente una società innovativa. Se parliamo di società innovative in ambito ICT con fondatori relativamente giovani e quindi nativi digitali, va da sé che l’esigenza di creare un mondo totalmente interconnesso risulti sempre più una necessità, direi quasi fisiologica. Penso che l’Internet of Things – o come lo chiamano adesso, Internet of Everything – sia scaturito proprio da un cambiamento della visione del mondo che, a partire dalla domotica nelle nostre case e dalla cosiddette smart cities, si promuove sempre più grazie alle start-up innovative. Basta pensare alla dilagante diffusione delle start-up che producono o lavorano con stampanti 3D, per non parlare delle app che comandano praticamente tutto. Molte aziende, anche multinazionali, stanno sempre
di più sviluppando collaborazioni con start-up se non addirittura le stanno incubando al loro interno. Quali sono, dalla vostra prospettiva, le opportunità di queste partnership? Cosa è cambiato rispetto a quando la ricerca e l’innovazione si faceva “in casa”? I vantaggi per la grande azienda sono indubbi: un team già consolidato di giovani esperti del settore, naturalmente aperti all’innovazione, che ha costi minori rispetto ad assumere e formare le stesse professionalità singolarmente. Accade sempre più spesso anche il fenomeno inverso: gruppi di R&D interni all’azienda che creano uno spinoff che prende poi il volo anziché rimanere un ramo d’azienda. Per fare innovazione è necessario disporre del budget adeguato, che negli ultimi anni non sempre è stato disponibile. Perché dovrebbe essere diverso investire in start-up? Perché gli start-upper sono prima di tutto imprenditori. Spesso lo dimentichiamo, ma un imprenditore, a differenza di chi sceglie deliberatamente di lavorare alle dipendenze di altri, è per sua natura incline al rischio ed è disposto ad investire egli stesso nell’idea in cui crede e
FRANCESCA SERNISSI, CEO DI BIOCARE PROVIDER
L’ECOSISTEMA DELLE «START-UP» FUNDING
SERVIZI
• Investitori Istituzionali • Business Angels & Family Officer • Piattaforme di Crowdfunding • Bandi Pubblici e di Enti Privati • Start-up competition & Hackathon
• Incubatori ed acceleratori • Parchi scientifici e tecnologici • Spazi di Coworking • FabLab • Start-up competition & Hackathon
Fonte: Osservatori Digital Innovation – MIP Politecnico; Startupitalia
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di cui, come spesso accade, si innamora. Niente di più vantaggioso per un’azienda che vuole investire in R&D ma non può sostenere i costi elevati e soprattutto i rischi di una riorganizzazione interna. Parlando con diversi startupper sembra che il sogno di molti sia essere acquisiti da uno dei Big Player (Facebook, Google, etc). È davvero sempre così? Talvolta gli start-upper partono con questo sogno, ma siamo realisti! Sappiamo bene che solo pochi ce la fanno e non può certo essere quello il driver. Penso che nella maggior parte dei casi, se uno dei Big Player acquisisce una start-up sia quasi per un piacevole “incidente” di percorso o, per chi ci crede, che fosse destino. Per quanto mi riguarda, non mi sono mai posta obiettivi di questo tipo anche se una minuscola parte di me, quella più sognatrice, chiaramente ancora ci spera. Ciò che mi fa muovere invece ogni giorno è il sogno più concreto di raggiungere un pubblico ampio e di risolvere almeno in parte qualcuno dei suoi pain. Ma
soprattutto crescere come azienda, creando nuovi posti di lavoro sul territorio e potendo garantire nel tempo un buon incremento occupazionale. Se la partnership con un player importante potesse aiutarmi in questa impresa, avrei comunque raggiunto un obiettivo straordinariamente significativo. Veniamo al vostro specifico ambito di riferimento, l’healthcare. Quale opportunità ci avete visto e che ruolo vorreste giocare? L’healthcare sta evolvendo molto rapidamente e ha iniziato questo processo con l’avvento di internet prima e di smartphone e tablet subito dopo. Avere dei pazienti – o per usare il termine più corretto, assistiti – più consapevoli e informati significa sviluppare un approccio innovativo alle terapie e nuovi modelli di business. Con la nostra soluzione (www.drdrin.it) anche noi ci abbiamo visto essenzialmente l’opportunità di portare un po’ d’aria fresca in un sistema sanitario spesso bistrattato. In questo settore la rivoluzione è difficile e forse
ALCUNI INGREDIENTI PER IL SUCCESSO 1. “It’s all about execution” è il refrain della Silicon Valley. Ma occorre costruire un progetto avendo chiarezza di idee e basandosi su un business model solido 2. “Grazie al talento puoi vincere una partita ma ci vuole tutta la squadra per vincere il campionato” (Michael Jordan) È più facile che un progetto abbia successo se esiste il giusto mix di competenze nel team che lo porta avanti 3. Durante la prima fase di una start-up il valore è legato quasi esclusivamente al potenziale di crescita, alle dimensioni del mercato accessibile e alla “scalabilità” del progetto 4. Quanto più si chiede ora agli investitori (e implicitamente si valuta la società o il progetto) tanto più domani si dovrà dimostrare di avere una valutazione ancora più alta. Significa che si deve crescere molto e in fretta (“Go big or go home”) 5. Secondo una ricerca condotta dalla rivista Business Insider, il 60% degli imprenditori afferma che la mancanza di un sufficiente paracadute finanziario ad un certo momento è stato per loro un grave problema
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neanche tanto auspicabile. Essere fra i promotori di un cambiamento graduale che, partendo dal basso, sia in grado di investire piano piano tutte le gerarchie istituzionali sovrastanti, che peraltro hanno già cominciato ad accorgersi dei benefici che le nuove tecnologie della digital e mobile health comporta anche per loro: questo il ruolo che vorremmo giocare. Quali sono i principali ostacoli che avete incontrato e i suggerimenti per i nuovi start-upper? L’ostacolo principale è rappresentato dal fundraising. A questo segue la burocrazia, che permea ogni istituzione pubblica o privata con cui un’azienda italiana – start-up o meno – deve necessariamente confrontarsi durante il proprio cammino. Infine la frammentazione dell’offerta per le start-up. Troppi gli incubatori, acceleratori, poli tecnologici e community che si prefiggono di supportare i team, spesso ancora troppo immaturi per capire chi possa essere realmente in grado di dare loro quel supporto di cui talvolta non sanno neanche di aver bisogno. Troppe le iniziative che promettono visibilità e opportunità, ma finiscono con l’essere unicamente un esercizio per imparare a fare il mestiere dell’imprenditore. Per concludere, quali sono gli ingredienti principali che avete rilevato studiando casi di successo che vedete come esempi da seguire? Obiettivi chiari, sviluppo lean, capitali e sede esteri, ricerca e sviluppo italiani. Oggi penso che siano questi gli ingredienti giusti per dare vita ad una start-up che possa raggiungere il successo in tempi compatibili con la sua stessa vita.
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che i fari seguano meccanicamente ogni minimo movimento dello sguardo. Per questo è stato studiato un cervello elettronico ed elaborato un evoluto algoritmo che dovranno garantire a questi fari intelligenti un funzionamento morbido e soft.
I fari intelligenti di Opel
Peugeot, connessi h24
Opel, in collaborazione con l’Università di Darmstadt, sta mettendo a punto un sistema di fari che orienta il fascio di luce in base a dove guarda chi guida, una tecnologia estremamente versatile che potrebbe essere adottata sulla produzione in serie già nel giro di due anni. Il sistema funziona in base a una telecamera puntata su occhi e naso del conducente. In questo modo lo sguardo del driver viene tenuto costantemente sotto controllo, con cinquanta rilevazioni-immagini al secondo. I movimenti degli occhi vengono così elaborati e interpretati sullo stile di guida creando gli input per gli attuatori che agiscono sui fari. Ora la sfida maggiore dei tecnici Opel è di evitare
Oggi gli sforzi tecnologici di Peugeot sono concentrati sull’offerta di una completa connettività a bordo delle vetture, un obiettivo concreto già nel corso del 2015. Come conferma Brigitte Courtehoux, capo Services Connectés della casa francese, intervistato da Repubblica allo scorso Salone di Ginevra. «Con l’incremento della connettività sulle nostre auto la vita sarà nettamente più facile – ha detto la manager –. Con il Mirror Link il guidatore ha la possibilità di avere sotto controllo il proprio cellulare, le strade e la vettura. Sul touchscreen ritroviamo le App del telefono, le mappe per la navigazione, i parcheggi disponibili, le stazioni di servizio con il prezzo del
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carburante, la guida turistica Michelin, le indicazioni per una eco driving e gli alert di manutenzione: in caso di problemi meccanici viene indicato subito dove è possibile recarsi per un ricovero immediato. Un’altra novità è la geolocalizzazione dell’auto. Se il driver non ricorda dove ha parcheggiato, può accedere con l’iPhone all’App My Peugeot e, grazie all’auto che rimane sempre connessa, ritrovare l’orientamento». Un sistema valido anche per la sicurezza: a parte tutti i sistemi montati a bordo per evitare la collisione, nel caso in cui
l’auto subisca un incidente invia un’emergency call per permettere di constatare le condizioni fisiche dei passeggeri e, se è il caso, chiamare subito soccorso.
Ecco il nuovo Geolandar di Yokohama Yokohama ha annunciato per la prossima estate il lancio in Europa di un nuovo pneumatico per 4x4 e Suv, il Geolandar H/T G056. Il nuovo pneumatico è caratterizzato da una mescola a base di olio di bucce d’arancia, che migliora l’aderenza sul
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Toyota in tv: conta su di me L’affidabilità e la qualità delle proprie vetture, mantenute per generazioni, sono gli elementi su cui poggia la nuova campagna di Toyota in onda sulle principali emittenti televisive nazionali. Lo spot racconta il profondo legame che unisce le auto del marchio giapponese e le persone, una fiducia costruita nel tempo e che accompagna tutti i momenti della nostra vita. La campagna, firmata da Saatchi & Saatchi, è stata preceduta da una attività social sulla pagina Twitter di Toyota Motor Italia che ha catturato l’attenzione di numerosi utenti coinvolti in un gioco per scoprire a chi apparteneva la voce della pubblicità. Ruolo per cui Toyota ha scelto il famoso rapper italiano Frankie Hi-Nrg, da sempre sensibile alle tematiche sociali e attivo in importanti progetti per la sostenibilità ambientale. bagnato e riduce lo spazio di frenata, aspetto molto significativo per il clima del vecchio continente. L’azienda ha ridotto i già bassi livelli di resistenza al rotolamento, secondo gli standard europei, così come è stato migliorato il rumore in transito. Gli sviluppi tecnologici chiave dello pneumatico hanno portato ad un miglioramento del 3% nelle prestazioni sul bagnato, del 4% nella resistenza al rotolamento, del 13% nell’handling sull’asciutto e del 21% nella longevità. L’etichetta europea riporta una E per
la resistenza al rotolamento e una C per l’aderenza sul bagnato, con il rumore classificato a 72 decibel. Il nuovo prodotto, a complemento della gamma esistente dedicata a Suv grandi e piccoli, sarà disponibile in 25 dimensioni, che vanno da 15 a 20 pollici di diametro.
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Performance Index, condotto dall’European Transport Safety Council, organizzazione no profit indipendente di cui ACI è partner, sulle autostrade europee nel 2013 hanno perso la vita a causa degli incidenti circa 1.900 persone, il 7% di tutte le vittime della strada. Il dato evidenzia un calo della mortalità autostradale del 49% negli ultimi dieci anni, con una riduzione media delle vittime dell’8% ogni anno, contro il 6,5% delle altre strade. Tra i Paesi che vantano un tasso annuo di riduzione dei decessi in autostrada superiore alla media UE, ai primi posti Lituania (-20%), Slovacchia (-14%) e Spagna (-13%), seguite da Danimarca, Serbia, Austria, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Olanda e, in ultimo, dall’Italia, penalizzata dal tragico bilancio di 40 morti dell’incidente provocato da un bus turistico sull’A16 nel luglio 2013. Numerose le differenze messe in luce all’interno del quadro generale europeo. Nel rapporto tra mortalità autostradale e volumi di traffico, il fattore di rischio nei Paesi in cui
si riscontrano maggiori criticità (Polonia, Ungheria e Lituania) è da quattro a cinque volte più alto rispetto a quello dei Paesi che hanno le autostrade più sicure (Danimarca, Gran Bretagna, Svezia e Olanda). L’Italia, sotto questo profilo, presenta livelli di rischio in autostrada tre volte più elevati di quelli dei Paesi con le migliori performance. Tra le cause di incidente mortale in autostrada gli esperti segnalano, oltre alla velocità eccessiva e a fattori quali stanchezza e uso di alcool e droghe, la mancata osservanza dell’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza, soprattutto sui sedili posteriori, riscontrata in alcuni Paesi in un’elevata percentuale di incidenti mortali (61% in Belgio, 50% in Finlandia, 40%50% in Austria, 31% in Ungheria e 23% in Francia). Il report sottolinea come l’adozione di sistemi automatici di regolazione della velocità e allerta per il cambio di corsia potrebbe abbattere l’incidentalità stradale fino al 20%.
Autostrade europee più sicure Secondo l’ultimo studio del Road Safety aprile-maggio 2015 | 39
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Nella gara in corso per ridefinire i segmenti tradizionali anche le marche premium lottano per mantenere il loro primato. Ecco due validi esempi: Mercedes-Benz lancia un altro modello sulla base della Classe A, una station “stilosa�, mentre Bmw si affaccia sul mercato con la prima compatta premium a 7 posti.
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L’ANALISI DI
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47.700 euro della CLA 250 Automatic 4Matic Premium. E poi c’è la CLA 45 AMG 4Matic, da 360 cv, che sfiora i 60.000 euro ma questo è un altro discorso… Da non dimenticare la presenza dei pacchetti Supersport e Orange Art e degli immancabili pack per la personalizzazione.
il 220 CDI – qui accoppiato con il solo cambio automatico – è una buona soluzione: Le prestazioni sono valide (215 km/h di spunto massimo), ma soprattutto emissioni e Un altro modello sulla piattaforma della Classe A. Un consumi sono ottimi: nel altro modello che non lascia indifferenti per l’estetica e ciclo combinato, la vettura convince per quanto c’è dentro la carrozzeria e sotto il non chiede più di un litro di cofano. La CLA Shooting Brake colma la mancanza di gasolio ogni 25 km di strada una “familiare” e già nel nome non poteva essere banale, e il valore di CO2 è di 141 g/km. anzi. L’idea era quella di trasferire su dimensioni Il bagagliaio ha una capienza LA PREFERITA decisamente inferiori le soluzioni sfoggiate su CLS base di 495 litri che salgono Shooting Brake: il nuovo modello per la cronaca è lungo Come spiegano in Mercedes- a 595 litri nel caso si decida 469 cm, largo 178, alto 144 e con un passo di 270 cm. per il pacchetto Cargo Seats Benz, la scelta per l’auto Sembra poco, ma quei centimetri in più rispetto alla e addirittura a 1354 litri con aziendale si concentra berlina si sentono alla grande, soprattutto grazie alla l’abbattimento dei sedili. sostanzialmente sulle linea del tetto diversa. Quanto allo stile, c’è solo una versioni Business Automatic Il prezzo è di 41.420 euro. coda filante e leggera a “chiudere” bene la CLA. che hanno un equipaggiamento di grande IN ARRIVO di Pierluigi Bonora livello. Citiamo i cerchi in lega da 17”, volante Mercedes non annuncia quest’ultima studiata ad hoc. multifunzione, sistema novità entro fine 2015. LA GAMMA Quelle diesel si basano sul multimediale Tablet 2.2 litri da 136 cv (200 CDI) o Bluetooth, sedili sportivi I TEMPI Molto ampia: oltre una 170 cv (220 CDI) di potenza anteriori con rivestimenti in DI CONSEGNA trentina di versioni mentre sul fronte benzina pelle ecologica artico/ incrociando i propulsori – ecco il 1.6 litri da 122 cv tessuto, park assist, A parte i periodi in cui le tutti turbo – con il tipo di (180) E156 cv (200), il 2 litri tempomat e navigatore filiali organizzano campagne cambio (normale a da 211 cv (250). La “forbice” Garmin Map Pilot. Oltre a promozionali, bisogna Automatic), la trazione tra il basso di gamma e tutti i sistemi di sicurezza calcolare da tre a quattro (anteriore o 4Matic) e gli l’alto di gamma è sui 16.000 all’avanguardia della casa mesi per avere un modello equipaggiamenti Sport, euro: si va dai 31.390 euro tedesca. Considerando la “su misura”, per colore e Premium, Executive e della CLA 180 Executive ai validità dei diesel della casa, rivestimenti. Business, ovviamente
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La Stella ha fatto ancora centro
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L’ANALISI DI
IL VALORE RESIDUO Poche vetture come le Mercedes-Benz mantengono valori dell’usato sopra la media e nonostante la difficoltà del comparto premium, la tendenza non è mutata.
I COSTI DI GESTIONE Ovviamente stiamo parlando di un modello premium con costi allineati peraltro alla poca concorrenza. Irrinunciabile per chi sceglie il leasing, il Service Plus dove le spese vengono dilazionate nel piano finanziario. Tre le formule create: Compact, Comfort ed Excellent con servizi e costi diversi. Interessante la formula Advance, attivabile entro 24 mesi dalla data di immatricolazione, che copre le riparazioni straordinarie nel terzo e quarto anno di vita. Grande attenzione anche all’offerta assicurativa con le formule personalizzabili Feel Sure
(incendio e furto), Feel Care (tutela finanziamento), Feel New (permette di mantenere inalterato il valore della vettura nel tempo). Da sottolineare infine la proverbiale organizzazione della casa: il Service 24h è disponibile in quasi tutta Europa mentre le garanzie Mobilo e MobiloLife fanno in modo che si arrivi sempre e comunque a destinazione.
LE FORMULE FINANZIARIE Mercedes-Benz propone tre formule di finanziamento per l’acquisto: Classico (rate fisse mensili), Balloon (rate mensili più basse e maxi-rata finale, rifinanziabile alla scadenza) e Plus (con dilazione della maxi rata finale). Quanto al leasing, personalizzabile su contratti della durata di 60 mesi per le vetture nuove, ci sono tre possibilità: restituzione del mezzo e finanziamento di una nuova Mercedes-Benz; prosecuzione dell’utilizzo
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del mezzo, senza diventarne proprietari, con un nuovo piano finanziario per versare l’importo residuo; acquisto del mezzo versando l’importo del valore residuo. Da applausi i sistemi sul sito ufficiale per scoprire il prodotto più adatto finanziariamente e la vettura più intelligente in base al proprio budget.
IL NOLEGGIO Per le piccole e medie imprese, c’è il programma Light Drive per vetture di prima immatricolazione con tutti gli optional e i servizi desiderati. Inoltre, Daimler Group ha una società di noleggio lungo termine – Charter Way – che offre servizi personalizzati e su misura.
I PREGI E I DIFETTI È una vettura convincente per il design, gli elementi di tecnologia (basti pensare al Collision Prevention Assist Plus e all’Attention Assist),
a partire dalla gamma dei propulsori Euro 6 e dei sistemi di assistenza alla guida. In più l’abitacolo induce alla piacevolezza e ai lunghi viaggi nel massimo comfort. I difetti? In definitiva si torna sempre a un prezzo di partenza sui 34.000 euro che sale a livelli ancora più elevati non appena si vuole arricchire il modello. Ma è una Mercedes.
IMMAGINE La CLA Shooting Brake è sicuramente un’automobile azzeccata: comfort, affidabilità e prestazioni sono quelli “di famiglia” ed è una delle pochissime station wagon con personalità stilistica. Un modello ideale per percorrere un mare di chilometri, all’interno di un salotto lussuoso, guidando in scioltezza e sicuramente provando la sensazione di essere guardati (e invidiati, perché no?). La Stella ha fatto centro ancora una volta. APRILE-MAGGIO 2015 | 43
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L’ANALISI DI
Bmw Gran Tourer La Serie 2 raddoppia Dalla Active Tourer alla Gran Tourer. Bmw non si ferma ed ecco che dopo la sua monovolume di famiglia, raddoppia servendosi della Serie 2 come base. È una compatta (455 cm di lunghezza, 180 di larghezza e 160 cm di altezza come dimensioni principali) che sfrutta in modo ottimale lo spazio a disposizione, sino a una configurazione a sette posti con la terza fila di sedili a richiesta e la seconda che scorre longitudinalmente su un binario. Quindi è la versatilità a dominare, contagiando anche il bagagliaio che può passare da 645 litri sino a 1905. La linea è di grande eleganza, davvero non sembra che il passo sfiori i 280 cm. E il tetto vetrato per due file di sedili è il tocco in più nell’abitacolo, all’insegna della comodità e dell’ergonomia. di Pierluigi Bonora
LA GAMMA Sono cinque le motorizzazioni di partenza, tutte turbo a tre o quattro cilindri, sviluppate ex novo. Sul fronte benzina ci sono il 1.5 litri da 136 cv e il 2 litri da 192 cv, mentre i diesel sono tre: 1.5 litri da 116 cv (216d), 2 litri da 150 cv (218d) e 2 litri da 190 cv (220d 44 | APRILE-MAGGIO 2015
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tradizione Bmw: qui si è aggiunta l’applicazione myKIDIO che fornisce contenuti per bambini e famiglie anche ai passeggeri posteriori, collegandosi a dispositivi mobili mentre si viaggia.
LA PREFERITA
Detto che è difficile non scegliere un allestimento Advantage – il più adatto alla clientela business – probabilmente la best seller sarà la 218d, con cambio manuale a sei rapporti o Steptronic a otto. È un 2 litri di grande affidabilità e silenziosità, capace di fornire 150 cv a 4.000 giri/minuto con una coppia massima di 330 Nm a 1.750 giri/minuto. xDrive) con la famosa Lo spunto massimo è di 205 trazione integrale. Gli km/h. Il consumo dichiarato allestimenti sono quello è di 5,3/ 4,1/ 4,5 litri ogni 100 base e quattro varianti km rispettivamente nel ciclo studiate: Advantage, Sport urbano, extraurbano e Line (che esalta il valore combinato. Le emissioni di sportivo, naturalmente), Luxury Line (molto esclusivo) CO2 non superano i 119 e M Sport (che include il g/km. L’Advantage oltre a pacchetto di aerodinamica una dotazione di base già M). L’equipaggiamento – al validissima – impianto stereo di là della versione – è nella con Bluetooth, sistema
multimediale iDrive, display a colori da 6,5, frenata automatica di emergenza e tutti gli altri sistemi di assistenza – si aggiungono il climatizzatore automatico trizona, i sensori di parcheggio posteriori, i fendinebbia, l’Active Cruise Control e il volante multifunzione. La lista di optional – da tradizione Bmw – è pressoché infinita.
IN ARRIVO A luglio, a completare la gamma, arriveranno la 200 diesel e la 216 benzina.
I TEMPI DI CONSEGNA Bmw dichiara tre settimane dall’ordine.
IL VALORE RESIDUO Se è vero che da un lato si tratta di una versione “particolare” che non si presta ancora a valutazioni precise, dall’altro si tratta comunque di una Serie 2, modello con un elevato
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L’ANALISI DI
non mancano le proposte per venire incontro alle esigenze della clientela. Sul fronte leasing, vengono offerte Bmw Free2Drive, Value Lease e Leasing Finanziario, mentre per il finanziamento si può scegliere tra Bmw Select, I COSTI DI GESTIONE Finanziamento e Finanziamento Maxirata. Piace molto Fit Bmw che Come per tutte le altre vetture Bmw, la garanzia è di punta su una soluzione due anni con chilometraggio unica – sempre a scadenza mensile - arricchita da validi illimitato. La manutenzione servizi assicurativi, il si basa sul Service Inclusive programma ReMain e i (ordinaria) e Service Inclusive Plus (integrata) che prodotti Bmw Lifestyle. Curata anche la proposta possono arrivare sino a sui prodotti assicurativi. cinque anni o 100mila chilometri. Per tenere alto il valore dell’auto, senza aver IL NOLEGGIO problemi, Bmw Financial Services ha pensato alla I vantaggi del noleggio combinazione tra durata e proposto da Bmw Financial chilometraggio fissata in 4 Services attraverso anni/200.000 km e tre diversi Alphabet Italia, la società di piani di intervento, riservati noleggio e gestione flotte però a chi sottoscrive del gruppo tedesco, sono Fit Bmw. molteplici: potete dimenticarvi gli aspetti legati alla gestione LE FORMULE operativa e alla FINANZIARIE manutenzione dell’auto; evitate di immobilizzare il Da Bmw Financial Services valore di riferimento nella sua categoria. Un apposito programma – Premiun Selection – cura ogni aspetto (check-up, garanzia sino a 48 mesi, assistenza stradale) legato all’usato d’eccellenza Bmw.
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capitale e usufruite del beneficio della detraibilità fiscale. Nel canone di noleggio mensile sono infatti compresi: immatricolazione, tassa di possesso, assicurazione (Rca, incendio, furto e Kasko), manutenzione ordinaria e straordinaria, sostituzione pneumatici, soccorso stradale 24 ore su 24 e vettura sostitutiva disponibile. A fine contratto si può restituire la vettura presso qualsiasi concessionario Bmw/Mini in Italia, senza dover gestire gli aspetti legati alla rivendita.
I PREGI E I DIFETTI Qualità generale, esclusività, oltre al piacere di guida che contraddistingue ogni Bmw. Ci vorrebbe una pagina intera per citare tutte le “cose” montate sulla Serie 2 Gran Tourer per raggiungere il fine ultimo: viaggiare nella massima serenità e comodità. Obiettivo raggiunto,
grazie in primis a una serie di ottimi propulsori e all’attenzione a ogni dettaglio, fuori e dentro l’abitacolo. Una tecnologia così sofisticata e il peso del brand condiziona naturalmente il prezzo.
IMMAGINE Con la Serie 2 Grand Tourer, Bmw definisce ancora una volta un segmento automobilistico nuovo: è la prima vettura compatta premiun a offrire sino a sette posti. Questo non toglie nulla al valore del mezzo in chiave business, anzi il poter giocare su entrambi i fronti – lavoro e tempo libero – sempre al massimo è una peculiarità del modello. Le quattro varianti di modello inoltre vanno incontro ad esigenze più specifiche, mantenendo l’ottima base. Va detto infine che la storica attenzione al mondo business di Bmw è certificata dall’esistenza del Club Business Experience. APRILE-MAGGIO 2015 | 45
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NOVITAUTO
In queste pagine troverete una breve sintesi delle principali novità che in questo periodo si affacciano sul mercato dell’auto. Non si tratta, ovviamente, di una valutazione approfondita: per un esame più particolareggiato vi rimandiamo alla rubrica “L’analisi di MissionFleet”. Può invece costituire uno spunto per prendere in considerazione un nuovo modello da inserire prossimamente nella car policy della vostra azienda, una sorta di appunto che vi ricorderà di andare a guardare più da vicino una nuova vettura. di Pierluigi Bonora
Honda CR-V Quasi sul traguardo di venti anni di onorato servizio – in Europa è arrivato nel 1997 ed è stata venduta in 750mila unità – il Suv giapponese trova nuova energia per il Model Year 2015: un propulsore 1.6 i-DTEC da 160 cv che va a rimpiazzare il caro vecchio 2.2 e si affianca a quelli già in gamma, ossia l’altro 1.6 da 120 cv e il 2 litri aspirato da 155 cv. Secondo la casa, con il cambio manuale a sei marce – optional c’è l’automatico a nove – consuma solo 4,9 litri ogni 100
km. La nuova CR-V porta anche il debutto dell’Honda Connect sempre più sofisticato e dell’Honda Sensing che è al top nella sicurezza attiva. Cinque i pack di personalizzazione, molto specializzati: Chrome Pack, Aero Pack, Illumination Pack, Conveniente Pack e Cargo Pack.
In Europa, l’ibrido vale il 50% delle vendite di Auris mentre in Italia arriva all’80%: ecco perché il primo restyling del modello Toyota per il segmento C era atteso non poco. Esteriormente è stato fatto un lavoro per darle maggiore personalità, mentre nell’abitacolo si nota la nuova plancia, dal volume ridotto e rivestimenti premium. E’ qui che trova posto il sofisticato Touch 2 con schermo da 7,1”. A livello meccanico, ci sono stati
accorgimenti a sospensioni e sterzo per renderla ancora più comoda e facile da guidare. Il motore resta l’1.8 da 136 cv Hybrid: spunto massimo di 180 km/h, consumi nel ciclo combinato di 3,5 litri ogni 100 km, emissioni di CO2 pari a 80 g/km.
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Motorizzazione 1.6 i-DTEC – Pacchetto Honda Sensing – Possibilità di personalizzazione
Toyota Auris Hybrid
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TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Restyling azzeccato – Sistema multimediale – Economia di gestione
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NOVITAUTO
DS5 Dopo la separazione – si fa per dire – da Citroën nel giugno 2014, il marchio DS ha portato al Salone di Ginevra il primo modello indipendente: la DS5, ammiraglia aggiornata in ogni elemento che è stata scelta come migliore auto di serie dell’evento. Una bella partenza per una vettura che unisce l’eleganza storica DS e la tecnologia d’avanguardia, dai fari xeno-led allo schermo da 7” sino al monitoraggio dell’angolo
cieco. La DS5 è disponibile con cinque motori Euro 6 ai quali si aggiungerà entro fine anno il 1.6 THP da 210 cv: 1.6 THP da 165 cv con automatico a sei marce, 2.0 Blue Hdi da 150 e 180 cv e Hybrid diesel 4x4 da 200 cv.
Il restyling della “peugeottina” punta molto sulla personalizzazione e i colori della carrozzeria. Accanto all’aggressiva livrea Orange Power metallizzata, ci saranno due “opachi” quali Ice Grey e Ice Silver: per la cronaca, i quattro anni di sviluppo per le novità hanno reso le verniciature satinate, anti-graffio, lavabili normalmente. Al di là delle ben tredici colorazioni in gamma, la 208 si è arricchita di contenuti
importanti, a partire dalla nuova gamma di propulsori Pure Tech e BlueHDi Euro 6. In più i gruppi ottici a Led, il sistema di infotainment compatibile Android e Apple, il sistema di sicurezza Active City Brake. Sarà nelle concessionarie a giugno.
La casa giapponese ha una storica vocazione – più di 40 anni – per le fuoristrada compatte e intende proseguirla: a Ginevra ha esposto il concept iM-4 che sostituirà la Jimny, sul mercato dal ‘97. Un prototipo con linee semplici, tondeggianti nel frontale (Suzuki lo definisce “human face” perché ricreano l’espressione di un volto) e con un tetto arcuato. Anche il motore non è banale: il 1.2 Dualjet a benzina è quello della Swift, ma
accoppiato al SVHS: un inedito sistema dove non c’è un motore elettrico, ma una piccola batteria al litio, collegata al motorino d’avviamento/alternatore che si ricarica in frenata grazie all’energia cinetica. La trazione è naturalmente integrale.
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Personalità stilistica – Interni raffinati – Motorizzazioni Euro 6
Peugeot 208
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Look giovanile – Vernici “tecnologiche” – Nuovi propulsori
Suzuki iM-4
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Aspetto piacevole – Sistema SVHS – Prezzo competitivo
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MISSIONFLEET
NOVITAUTO
Hyundai Tucson c’è una matita italiana – quella di Nicola Danza – dietro il restyling del popolare Suv della casa coreana, che ora ha un’impronta davvero europea, con tanti elementi stilistici di buon gusto. importante anche l’adeguamento dell’equipaggiamento con “plus” come il navigatore satellitare e il park assist. Tra i propulsori, tutti euro 6, è confermato il 1.6 GDi aspirato da 135 cv che viene affiancato dall’inedito turbo 1.6
T-GDi da 176 cv, abbinabile all’automatico sequenziale a sei marce o al nuovo robotizzato a sette marce con doppia frizione. Sul fronte a gasolio, ci sono i collaudati cRDi 1.7 da 116 cv e 2.0 da 136 o 184 cv. in vendita nella seconda metà dell’anno.
Non ci sono dubbi che la Giulietta sia un’Alfa Romeo in tutto e per tutto: personalità grintosa, compromesso ideale tra prestazioni e guidabilità grazie a una serie di validi propulsori e al sofisticato schema multilink a tre bracci. ora c’è un’arma in più: il 1.4 turbo benzina Gpl che garantisce le stesse caratteristiche di coppia (206 Nm a 1.750 giri/minuto), potenza (120 cv) e velocità massima (195 km/h) ma naturalmente con costi di
esercizio ridotti. la casa dichiara nel ciclo combinato 6,4 litri ogni 100 km utilizzando il motore benzina e 8,3 passando automaticamente – grazie al multipoint sequenziale – all’alimentazione a Gpl. l’autonomia totale si aggira sui 1400 km.
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Stile “europeo” – Dotazione di serie – Nuovo motore turbo
Alfa Romeo Giulietta Gpl
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Immagine sportiva – Qualità dinamiche – Consumi ridotti
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