Missionfleet 4 2016

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www.missionline.it

Anno XI • agosto - settembre 2016

OPTIMA, LA SCELTA KIA DEDICATA ALLE FLOTTE Mondo Suv

Suv e Crossover all'attacco! Director's Cut ALEA IACTA EST! I GIUDICI HANNO VOTATO (pag. 22)

Rivoluzione Tesla Athlon Car Lease

Mercedes si compra un player dell’Nlt



1 Sommario 4 16_Layout 1 27/09/16 17.17 Pagina 1

SOMMARIO

Agosto-Settembre 2016 • numero 4

4

22

42

CrusCotto

MFa - MissioNFleet awards

studi & riCerChe

Estate in chiaroscuro, in attesa dello sprint autunnale

Alea Iacta Est! I giudici hanno votato

Galoppa il noleggio a lunga termine secondo il CVO di Arval

di Salvatore Saladino

a cura della redazione

di Alberto Vita

8

27

43

MerCato Nlt

speCiale Flotte di proprietà

l’aNalisi di MissioNFleet

La Manutenzione voce essenziale per i Fleet manager

Non solo Suv. Kia presenta la sua berlina-ammiraglia Optima

di Davide Gibellini

Contratto Unico, assistenza in tutta Italia

Volvo XC90, condensato di tecnologia. Ai limiti della guida autonoma

di Mauro Serena

di Pierluigi Bonora

Athlon Car Lease si sposa con Mercedes di Alberto Vita

12 MoNdo suv Il grande successo dei Suv e dei Crossover contagia anche le flotte di Alberto Vita

18 direCtor’s Cut

36

News

soFtware di gestioNe Flotte

l’editoriale

Le soluzioni Gac Technology sbarcano in Italia

News

Tesla e la sfida dell’auto elettrica

di Alberto Vita

di Alberto Vita

38 CyberseCurity Ingegneri della sicurezza e Security Operation Center, le nuove frontiere della Cybersecurity in auto

3 48

Informazione pubblicitaria iNFiNiti QX30

24

di Serena Piazzi

AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 1



2 Editoriale 4 16_Layout 1 29/09/16 17.12 Pagina 3

L’editoriale di Alberto Vita

GUARDIAMO AL FUTURO

C

hi di auto capisce, tra cui i piloti o semplicemente gli istruttori dei corsi di guida, storcerà un po’ il naso. Ma non si può più far finta di niente o trincerarsi dietro un “tanto nelle car policy non li fanno entrare”. Perché non è più così, come ci hanno confernato una serie di Fleet Manager da noi riuniti per MissionFleet Awards, il primo e unico premio sulla filiera delle flotte organizzato da Newsteca. I Suv e i Crossover ormai fanno un’importante parte del mercato. E, anche se ancora in modo minore, anche quello delle flotte. Chi ancora resiste, e lo fa su dati inconfutabili sia chiaro, passa per essere come Hiroo Onoda, il soldato giapponese che nella jungla delle Filippine ha continuato a combattere gli alleati per oltre trent’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Arrendendosi però solo dopo le parole dell’Imperatore. Noi però non abbiamo bisogno di nessun Imperatore per “arrenderci” alle nuove mode dei Suv e dei Crossover e per questo proponiamo un articolo che, nello “sdoganarli” per le flotte, riporta una selezione di novità presenti e future, nonché una classifica dei 50 più venduti in Italia. Sugli oltre 90 modelli proposti sul mercato in Europa. Un mercato che, malgrado una piccola frenata a luglio, già ad agosto ha ripreso a tirare, come ci spiega Salvatore Saladino nella sua preziosa rubrica Cruscotto, in cui riportiamo i dati Dataforce. Un mercato dove le società di noleggio lungo termine continuano a crescere, come sottolinea anche il Cvo di Arval.

Tanto che una casa come Mercedes, con al suo interno comunque un programma corporate come Mercedes-Benz Financial Services, ha deciso di acquisire l’olandese, ma operativa in diverse nazioni tra cui l’Italia, Athlon Car Lease che, oltre Mercedes, ha deciso di lanciare una serie di novità anche verso il retail, nonché un servizio scooter. Ma, come con i Suv e i Crossover, noi guardiamo al futuro. Cercando di buttare il nostro sguardo di giornalisti il più lontano possibile. Senza, però, dimenticare il passato. Mi sono infatti divertito a scrivere la rubrica Director’s cut sulla Tesla, auto che anticipa il futuro ma che ha le radici nel passato di Nikola Tesla, da cui il nome. Ho intervistato anche Monsieur Echalier di Gac Technology, sbarcato in Italia con i suoi prodotti. E, parlando di tecnologia, ecco che la nostra Serena Piazzi si è occupata di Cybersecurity in un momento in cui i sistemi di sicurezza e di ausilio alla guida e la connettività in auto ci portano sempre di più verso la guida autonoma. Infine, ma certamente non per minor importanza, ecco l’ultima puntata di Mauro Serena e Davide Gibellini sulle auto di proprietà che si occupa di manutenzione che, come dice il nostro titolo, è “voce essenziale per i fleet manager”. Anche per Onoda che, magari, con berline e station wagon riesce, ancora, a risparmiare su tagliandi e manutenzione… @chevida vita@newsteca.it

AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 3


3 Cruscotto 4 16_Layout 1 27/09/16 17.19 Pagina 4

MISSIONFLEET CRuSCOTTO

ESTATE IN CHIAROSCURO IN ATTESA DELLO SPRINT AUTUNNALE Primi see mesi sempre positivi per le nuove immatricolazioni di auto in Italia, che accelera anche in agosto in aesa di un autunno che si preannuncia anch’esso molto positivo. Verrà riproposto il maxi ammortamento anche nella prossima legge di stabilità?

di Salvatore Saladino

I I primi sette mesi del 2016 del mercato italiano delle vendite auto si sono conclusi con una crescita del 17,11%, ovvero due punti in meno rispetto al risultato cumulativo del primo semestre. Perché a luglio il mercato ha rallentato rispetto ai mesi

precedenti, facendo registrare un incremento di solo il 2,65%. Le cifre utilizzate sono a cura di Dataforce. Nel 2016 sono state targate 1.202.149 vetture, contro le 1.026.532 dello stesso periodo del 2015. Nei primi sette mesi dell’anno, la parte del leone l’hanno fatta come sempre i privati, che con 741.841 unità hanno fatto segnare un incremento del 17,49%. Bene anche le immatricolazioni dirette delle aziende a più 15,59% (con quasi 30.000 nuove targhe aggiuntive), grazie soprattutto al “superammortamento”. Le vendite di auto ai noleggi a breve termine crescono

invece di circa il 10%, a conferma di un comparto sempre in ottima salute, soprattutto considerando che il 2015 era stato l’anno dell’Expo di Milano, quindi caratterizzato da un grande volume di immatricolazioni per il noleggio a breve termine. Il RAC ha fatto segnare un luglio eccellente per le più importanti aziende del settore, con immatricolazioni doppie anno su anno. Nei “canali speciali” (cioè acquisti aziendali che non possono essere attribuiti a clienti finali), da segnalare il vertiginoso aumento delle nuove targhe del Gruppo FCA: +37,92% da gennaio a luglio, con un incremento molto accentuato in

MERCATO ITALIA PASSENgER CARS + LCV PC Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale PC LCV (0-3.5t) Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale LCV Totale generale FONTE: DATAFORCE

4 | AGOSTO-SETTEMBRE 2016

luglio 2016

luglio 2015

Diff. mese

Diff. mese %

Cumulato 2016

Cumulato 2015

Diff. YTD cum.

Diff. YTD cum. %

87.687 8.471 1.368 9.839 113 16.037 5.986 11.045 8.535 139.242

93.284 6.046 2.506 8.552 457 14.315 3.386 9.505 6.152 135.651

-5.597 2.425 -1.138 1.287 -344 1.722 2.600 1.540 2.383 3.591

-6,00% 40,11% -45,41% 15,05% -75,27% 12,03% 76,79% 16,20% 38,74% 2,65%

741.841 52.137 16.913 69.050 2.769 146.820 115.662 89.990 36.017 1.202.149

631.390 41.104 15.945 57.049 3.037 129.064 101.749 77.323 26.920 1.026.532

110.451 11.033 968 12.001 -268 17.756 13.913 12.667 9.097 175.617

17,49% 26,84% 6,07% 21,04% -8,82% 13,76% 13,67% 16,38% 33,79% 17,11%

1.086 6.658 1.411 8.069 4 5.823 665 355 21 16.023 155.265

223 6.105 2.816 8.921 10 2.519 519 335 50 12.577 148.228

863 553 -1.405 -852 -6 3.304 146 20 -29 3.446 7.037

0,00% 9,06% -49,89% -9,55% -60,00% 131,16% 28,13% 5,97% -58,00% 27,40% 4,75%

2.833 50.804 18.192 68.996 36 21.978 4.705 2.327 574 101.449 1.303.598

1.295 38.073 17.554 55.627 66 15.260 3.873 2.225 260 78.606 1.105.138

1.538 12.731 638 13.369 -30 6.718 832 102 314 22.843 198.460

118,76% 33,44% 3,63% 24,03% -45,45% 44,02% 21,48% 4,58% 120,77% 29,06% 17,96%


3 Cruscotto 4 16_Layout 1 27/09/16 17.19 Pagina 5

MISSIONFLEET CRuSCOTTO

■ Diff. mese %

50,00%

FONTE: DATAFORCE

MERCATO ITALIA PASSENgER CARS - LugLIO 2016/2015 ■ Diff. YTD cum %

40,11%

40,00%

26,84%

30,00%

21,04%

20,00%

17,11%

15,05%

10,00%

12,03% 13,76%

6,07%

2,65%

0,00% -10,00% -20,00% -30,00% -40,00% -45,41%

-50,00%

Società ed Enti in proprietà

Società ed Enti in leasing

Totale Società

Noleggio a lungo termine

Totale PC

■ Diff. mese %

FONTE: DATAFORCE

MERCATO ITALIA LIgHT COMMERCIAL VEHICLES - LugLIO 2016/2015 ■ Diff. YTD cum %

160,00% 140,00%

131,16%

120,00% 100,00% 80,00% 60,00%

44,02% 33,44%

40,00%

27,40% 29,06%

24,03%

20,00%

9,06%

3,63%

0,00% -9,55%

–20,00% –40,00% -49,89%

Società ed Enti in proprietà

Società ed Enti in leasing

Totale Società

Noleggio a lungo termine

Totale LCV

314.968 354.962 1.320.133

344.967

309.976

■ Private

1.300.136

304.974

335.139 340.982

289.675 296.666

334.970 1.270.126

2014

1.181.532

2013

1.023.491

245.122 275.750 859.973

209.575 271.236

■ True Fleets

837.904

271.605 321.556

233.445 276.732 899.814

500.000

1.166.955

240.671 253.872

368.686

239.866 319.157 1.412.184

2006

1.672.851

2005

1.487.360

1.679.439

2004

1.824.799

1.628.414

1.500.000

1.000.000

■ Special Channels

320.674

313.983

342.310 324.475

291.937 314.165

2.000.000

282.806 323.909

2.500.000

373.848

FORECAST

0 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2015

2016

2017

2018

2019

AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 5

FONTE: DATAFORCE

–60,00%

1.649.899

particolare nell’ultimo mese (+47,54%). Questo significa che i marchi italiani hanno targato molte km zero e auto demo per il lancio di nuovi modelli. Anche le “autoimmatricolazioni” dei dealer sono cresciute, passando dalle 77.323 unità dei primi 7 mesi del 2015 alle 89.990 di quest’anno. Passando all’analisi nel dettaglio dei risultati del comparto del noleggio a lungo termine, si nota che l’incremento più significativo ha riguardato le Società Top (ALD Automotive, Arval, Athlon, Car Server, LeasePlan, Locauto e Sifà), che hanno fatto registrare da gennaio a luglio un +18,04%, mentre le Società Captive (cioè quelle controllate dalle finanziarie dei Costruttori) si sono fermate a un più modesto +6,55%. Il forecast sul mercato Passenger Cars per l’anno 2016, è rimasto pressoché invariato rispetto al mese scorso: a fine anno si dovrebbero raggiungere 1.857.000 nuove targhe (dopo il primo trimestre si stimavano 1.782.000 unità). Per i privati si prevede un livello di immatricolazioni pari a 1.181.000 unità (+15,4% sul 2015, ma in calo di 11.000 nuove targhe rispetto alla previsione di giugno), per le flotte aziendali circa 340.000 nuove targhe (con una crescita di volumi, rispetto allo scorso anno, del 17,7%) e per i canali speciali (cioè le intestazioni al noleggio a breve termine, alle concessionarie e alle case automobilistiche) di circa 335.000 mila unità (+13%). Ecco invece l’analisi della Top 5 per canale di mercato. Nelle flotte “vere” (società ed enti, utilizzatori professionali e noleggio a lungo termine) le posizioni di FCA sono intaccate soltanto dalla Volkswagen Golf (quinta alle spalle di Panda, 500L, 500X e 500). Nelle flotte di proprietà la graduatoria cambia: la Golf sale sul podio dietro Fiat Panda e 500X, seguite da Jeep Renegade e la 500L. Nel noleggio a lungo termine la 500 scalza dalla terza piazza la 500X e la Peugeot 308 che prende la quinta posizione alla Volkswagen Golf.


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MISSIONFLEET CRuSCOTTO

MERCATO ITALIA PASSENgER CARS (top 5) Diff. Ytd Cum. %

SPECIAL ChANNELS

Cumulato 2016

Cumulato 2015

11.848

22,59%

Fiat 500L

16.518

15.006

10,08%

9.203

-11,71%

Fiat Panda

16.214

24.429

-33,63%

3.110

118,33%

Fiat Punto, Grande Punto

16.197

7.318

121,33%

Fiat 500

14.608

15.007

-2,66%

Lancia Ypsilon

12.801

10.663

20,05%

Fiat Ducato

902

924

-2,38% -16,94%

TRUE FLEETS

Cumulato 2016

Cumulato 2015

Fiat Panda

14.524

Fiat 500L

8.125

Fiat 500X

6.790

Fiat 500

5.755

5.490

4,83%

VW Golf

5.321

5.408

-1,61%

Diff. Ytd Cum. %

MERCATO ITALIA LCV (top 5) SPECIAL ChANNELS

TRUE FLEETS Fiat Ducato

8.636

7.806

10,63%

Fiat Doblo

8.141

6.063

34,27%

Iveco Daily

598

720

Fiat Fiorino

6.208

3.257

90,60%

Fiat Doblo

545

448

21,65%

Iveco Daily

5.568

5.698

-2,28%

Fiat Scudo

458

193

137,31%

Fiat Panda

4.762

2.962

60,77%

Nissan Cabstar

311

342

-9,06%

True Fleets: Società, Noleggio Lungo Termine, utilizzatori Professionali, Enti • Special Channels: Noleggio Breve Termine, Concessionarie, Case Automobilistiche

FONTE: DATAFORCE

TRuE FLEETS ITALIA PASSENgER CARS + LCV (top 3) MINI

Cumulato 2016

Cumulato 2015

Fiat Panda

19.286

14.810

Fiat 500

5.756

5.491

Smart Fortwo

4.743

2.934

SMALL

Cumulato 2016

Cumulato 2015

30,2%

Renault Clio

6.180

4.744

30,3%

4,8%

Ford Fiesta

4.927

3.177

55,1%

61,7%

Toyota Yaris

2.978

1.617

84,2%

49,4%

Diff. Ytd Cum. %

Diff. Ytd Cum. %

MIDDLE CLASS

COMPACT CAR VW Golf

5.592

5.521

1,3%

Audi A4, S4

4.939

3.307

Peugeot 308

5.206

4.450

17,0%

VW Passat

4.650

4.360

6,7%

Ford Focus

3.957

3.193

23,9%

BMW 3 Series

3.785

2.597

45,8%

LUXURY-CLASS

hIGhER-MIDDLE-CLASS Audi A6, S6

2.062

1.682

22,6%

Mercedes S Class

214

273

-21,6%

BMW 5 Series

1.287

1.456

-11,6%

BMW 7 Series

172

26

561,5%

Mercedes E Class

684

919

-25,6%

Mercedes CLS Class

165

204

-19,1%

6.793

3.110

118,4%

Porsche 911

301

183

64,5%

SPORTS CAR

OFFROAD / SUV Fiat 500X Jeep Renegade

4.989

4.052

23,1%

Audi TT

80

75

Nissan Qashqai

4.585

4.083

12,3%

Ford Mustang

76

1

6,7%

Fiat 500L

9.571

10.319

-7,3%

Renault Espace

1.017

114

792,1%

Ford C-Max

2.196

1.616

35,9%

Ford S-Max

719

136

428,7%

Citroën C4 Picasso

2.148

2.206

-2,6%

Mercedes V Class

618

524

17,9%

Fiat Ducato

9.561

8.414

13,6%

Fiat Doblo

8.754

6.565

33,3%

NB. Per cumulato 2016 e 2015 si intende gli ultimi 12 mesi chiusi a luglio 2016 e luglio 2015

Fiat Fiorino

6.208

3.257

90,6%

7500,0%

LARGE-VAN

MINI-VAN

UTILITIES

6 | AGOSTO-SETTEMBRE 2016

FONTE: DATAFORCE



4 Athlon_Layout 1 27/09/16 17.25 Pagina 8

MISSIONFLEET mercato nlt

ATHLON CAR LEASE SI SPOSA CON MERCEDES La società di Noleggio a Lungo Termine olandese passa dal mondo bancario a quello automotive, ovvero da Rabobank a Mercedes-Benz Financial Services per 1,1 miliardi di euro. E lancia tanti nuovi servizi, tra cui un’offerta di noleggio scooter a lungo termine

di Alberto Vita

D Dalle spalle, larghe, della finanziaria De Lage Landen controllata dall’Istituto bancario olandese Rabobank, alle altrettanto spalle larghe di 8 | AGOSTO-SETTEMBRE 2016

Mercedes-Benz Financial Services. Il recente annuncio di acquisto da parte del braccio finanziario di Mercedes per 1,1 miliardi di euro dalla banca olandese di Athlon Car Lease, curiosamente, ma neanche tanto, un passaggio tra i due attori dei settori che detengono la proprietà di tutte (o quasi) le società di Nlt, non ha minimamente preoccupato la branch italiana dell’azienda con sede ad Eindhoven. Anzi. Ne abbiamo parlato con il country

manager Athlon Car Lease Italia Luca Nuvolin; “Un’ottima notizia e una grande opportunità per noi, anche se dobbiamo attendere la chiusura dell’operazione, visto che la fase di acquisizione verrà conclusa entro la fine dell’anno. Stiamo infatti espletando tutti i dettagli, che ci indicano i regolamenti dei vari stati dove ci troviamo a operare”. Un’ottima opportunità che Nuvolin intende prendere al volo, “in piena autonomia” come


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MISSIONFLEET mercato nlt

Athlon Apre in SvizzerA Apre anche in Svizzera athlon, la multinazionale olandese, con sede ad Eindhoven, sbarcata nel 2009 in Italia acquisendo masterlease Italia. Gli altri otto paesi dov’è presente sono il Belgio, la Francia, la Germania, la Polonia, il Lussemburgo, il Portogallo, Svezia e Spagna. Con accordi di partnership in Austria, Irlanda, Russia, Turchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Gran Bretagna, Messico, Canada e Stati Uniti. Ed è luca nuvolin, il country manager di athlon Italy, ad aver annunciato il lancio di athlon Switzerland, con sede a Schlieren, al momento un branch della società italiana. “Dopo il rafforzamento della nostra posizione in Europa occidentale ecco un’altra pietra miliare della nostra crescita, che ci porta sempre di più verso un’internazionalizzazione del nostro business” ha detto Nuvolin, sottolineando che “il mercato svizzero è ancora poco sviluppato in comparazione con altri mercati europei. Agli svizzeri piace comprare e il leasing non ha preso molto piede. Questa apertura, inoltre, ci è stata anche richiesta da molti dei nostri clienti”. “L’espansione in Svizzera è un altro segnale delle nostre intenzioni di crescita” ha invece commentato il presidente di athlon International Frans Janssen.

tiene a sottolineare, “anche se ovviamente ci avvarremo della competenza del gruppo Daimler”, tra cui il suo lab, foriero di idee e innovazioni, oltre naturalmente delle sue auto “che già noleggiamo in numeri importanti per quanto riguarda la nostra offerta luxury”. Con Athlon Car Lease che potrebbe fondersi con Mercedes-Benz Financial Services, mantenendo comunque i servizi finanziari divisi. Opportunità che, però, Athlon Car Lease sta cercando anche in altri ambiti, oltre a quello classico corporate: “Lanciamo infatti anche un’offerta per privati, con una grande flessibilità nei contratti, di 6-1218-24 o 36 mesi” spiega Nuvolin, che vuole sempre di più integrazione la loro offerta tradizionale con modalità diverse: “pensiamo anche a Segway o bici pieghevoli nel

baule, anche elettriche. Un’offerta da comporre tipo Lego, per soddisfare al massimo le proprie esigenze di mobilità, che non si fermano ormai alla sola auto”. Come d’altronde insegna anche Mercedes che negli anni ha investito in sistemi di trasporto individuale, e non solo, alternativi. Con, un esempio su tutti, Car2Go, la società leader al mondo per il free floating. “Inoltre abbiamo aggiunto anche una proposta di scooter a noleggio, non solo in Italia” dice Nuvolin. Un servizio, chiamato ScooterLease, che Athlon Car Lease può offrire grazie a un

accordo con Cooltra, società spagnola leader in Europa nel mercato del noleggio degli scooter. E che propone versioni Scooter Elegance o Cargo, noleggiabili con lo stesso canone della vettura, in modalità FullTime (o flat si direbbe in un linguaggio mutuato dalle Telco), personalizzabile anche con il logo aziendale, o in modalità PayperUse (più semplicemente a consumo). “Nuovi servizi, flessibilità e durata contrattuale che ci differenzia dal resto dell’offerta che si trova sul mercato e che ci fa crescere più velocemente del mercato stesso” afferma Nuvolin. Una crescita che ha visto triplicare la flotta gestita in quattro anni, da 3500 auto a 17 mila, “con un obiettivo di 20 mila a breve” sottolinea il manager, che delinea il proprio cliente: “abbiamo il 25% di clienti internazionali con filiali in Europa. Il 40% circa ha più di 50 veicoli in flotta, il 30% sono Pmi e il 5% sono persone

AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 9


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MISSIONFLEET mercato nlt

giuridiche. Percentuale questa che vogliamo che cresca, insieme alle partite Iva e ai privati”. Una flotta che Athlon gestisce grazie anche al partner Texa, per la diagnostica e la manutenzione preventiva e che produce un sistema di reportistica per i Fleet manager, grazie a una piattaforma digitale che fornisce tutte le informazioni ai clienti. Clienti che “continuiamo ad ascoltare, anche attraverso incontri periodici, che non sono solo tecnici o meramente di lavoro. Ad esempio abbiamo fatto provare auto d’epoca insieme a delle Tesla...” dice Nuvolin. E che Athlon Car Lease segue anche alla fine del periodo di noleggio, con la vendita dell’usato; online, “con aste gestite direttamente ma anche con l’Athlon Car outlet di Desio. Per auto tutte completamente ricondizionate” commenta il manager della società. “Come risultato di questa acquisizione strategica, Daimler Financial Services rafforza la sua presenza in Europa, con un 10 | AGOSTO-SETTEMBRE 2016

portafoglio di gestione di flotta di circa 340 mila autovetture e furgoni che opereranno sotto il brand Athlon” si legge in una nota dell’azienda olandese che riporta anche la “visione dell’amministratore delegato di Athlon Frans Janssen a proposito di questa operazione: “la fusione di Athlon e Daimler, due forti marchi innovativi, contribuirà positivamente alla capacità dei nostri clienti di accedere a una gamma di prodotti e di assistenza in tutta Europa”.

L’operazione è ora soggetta alle necessarie approvazioni di legge e ci si aspetta che vedrà il suo closing nel quarto trimestre del 2016, quando Athlon e Mercedes Benz Financial Services, che operano rispettivamente in 11 e 40 paesi, gestendo 250 mila e 3,7 milioni di auto, si fonderanno in una unica realtà. Pronta a dare uno scossone al mercato. L’ennesimo di un mercato in grande sviluppo e cambiamento. Che, come detto da Nuvolin, “dà grandi opportunità di crescita”. Pronte ad essere colte.



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MISSIONFLEET monDo suv

IL GRANDE SUCCESSO DEI SUV E DEI CROSSOVER CONTAGIA ANCHE LE FLOTTE La grande parte delle aziende ha ormai sdoganato i Suv e i Crossover nelle loro car policy. Per convinzione o, semplicemente, per andare incontro alle esigenze dei loro driver, aumentano i modelli a ruote alte nelle floe delle società italiane. Nel top management ma non solo

di Alberto Vita

D Dopo esser stato sdoganato anche dalle Car policy più ferree, il Suv, in tutte le sue accezioni, dai City Crossover ai grandi Sport Utility Vehicle a 7 posti, ormai non ha più limiti. Tanto che questa è la categoria di auto che cresce maggiormente sul mercato. Non più solo negli States dove questa tipologia di autovettura è nata. “Ce lo richiedono tutti e grande successo hanno i suv che abbiamo in car policy rispetto alle berline. Anche se costano e consumano di più. È un fattore di status” commenta la Fleet manager di Fastweb Barbara Caimmi, asserzione condivisa anche dai

tanti Fleet Manager che abbiamo interpellato, da Tiziano Fasolini di Purina Nestlé Italiana a Francesca Ordanini, Office senior manager di Iri, asserzione a cui Vincenzo Maniaci, Direttore carte e business Innovation Kuwait petroleum Italia aggiunge addirittura, “a noi addirittura ci hanno spinto nella scelta di un Suv…”. Tra i pochi a resistere al Suv Attack, come il fortunato slogan di Mercedes quando decise di immettere sul mercato una serie di nuovi Sport Utility Vehicle, Michele Palumbo, Cfo Procurement, distribution & Logistics Fleet di Bayer, che, tra tanto “entusiasmo” per i Suv ricopre la parte di Hiroo Onoda, il famoso soldato giapponese che non si arrese agli alleati se non dopo 30 anni dalla fine della guerra, e che sottolinea serafico che “noi non abbiamo alcun Suv o Crossover nella nostra Car policy. Per ragioni di costi ma, soprattutto di status”.

AlfA Romeo Stelvio

Ma flotte o non flotte le case si sbizzarriscono con le novità. Addirittura Renault ha convertito delle sue icone, come l’Espace che ha inventato il segmento monovolume, o la sua sorellina, la Scenic, in crossover con costi di esercizio da media berlina o addirittura da city car. Non per nulla nel 2015 sono state vendute in tutto il mondo oltre 22 milioni tra Suv e Crossover, quasi un terzo di tutte le nuove immatricolazioni, di cui 3,15 milioni nella Ue, il 23% del totale. Europa dove appunto l’offerta continua a crescere, visto che ci avviciniamo ai 100 modelli sul mercato, tra cui al momento continua a dominare la Nissan Qashqai, ma che vede i “piccoli” crossover crescere alle sue spalle, come la Renault Captur, la Opel Mokka o la Peugeot 2008. Qui di seguito una selezione delle novità in arrivo o appena presentate.

Il primo Suv della Casa del Biscione debutterà al Salone di Los Angeles per poi venir commercializzato nel 2017. Lungo 470 cm, lo Stelvio è basato sulla stessa piattaforma della Giulia, con cui condivide anche lo stile, e proporrà motorizzazioni diesel e benzina da 150 a 280 CV con, probabilmente, anche un motore V6 ancora più potente. 12 | AGOSTO-SETTEMBRE 2016


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MISSIONFLEET monDo suv

Audi Q5

Arriva la Audi Q5, il mid-size Suv sviluppata sulla piattaforma MBQ, con una riduzione di peso di circa 100 kg ma con uno stile più muscoloso e interni sempre più lussuosi. Le motorizzazioni saranno quelle, a benzina e diesel, delle A4 e delle Q7, anche nelle varianti sportive Rs, mentre a breve dovrebbe arrivare anche una versione ibrida plug-in.

Bmw X2

Com’è ormai da tradizione nelle diverse case anche Bmw probabilmente completerà la sua gamma di Suv ispirandosi ai fratelli maggiori, lanciando la X2 nel 2017. Si tratta di una crossover che unisce caratteristiche da suv ad altre da coupé e che prende lo stile appunto delle sorelle maggiori X4 e X6, con un design che naturalmente riporta gli stilemi delle Bmw del futuro, le Vision Next 100.

infiniti QX30

Il marchio Premium di Nissan ha appena lanciato un crossover derivato dalla Q30, il QX30, un elegante crossover di categoria C che ha una stretta parentela con la Mercedes Classe A, in virtù del rapporto di collaborazione tra la Casa giapponese e quella tedesca, commercializzata sul mercato italiano con una sola motorizzazione, un 2.2 diesel da 170 CV, con tre allestimenti super accessoriati.

JAguAR f-PAce

Anche la casa del Giaguaro non si è lasciata sfuggire l’opportunità di entrare nel mondo dei Suv con un veicolo, chiaramente ispirato all’F-Type, dalla grande eleganza e nello stesso contemporaneità. Con motori diesel e benzina, l’F-Pace sta preparando anche una versione sport ancora più aggressiva.

JeeP RenegAde

Il grande successo del gruppo Fca insieme alla Fiat 500X, ovvero la Renegade, si rinnova al Salone di Parigi dove presenta il nuovo cambio automatico Dct in abbinamento al propulsore 1.6 Multijet da 120 CV e nuove personalizzazioni firmate MoparOne, tra cui la Renegade Desert Hawk.

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MISSIONFLEET monDo suv

KiA niRo

Dopo la Sportage, uno dei Suv più venduti in tutta Europa, la Niro lancia il crossover compatto Niro che irrompe sul mercato dell’ibrido grazie a un motore termico 1.6 a benzina da 105 CV abbinato a un motore elettrico aggiuntivo da 44 CV.

lAmBoRghini uRuS

Dopo Maserati, sulla via Emilia anche Lamborghini lancerà il suo nuovo Suv, l’Urus, che non è il primo, perché in effetti un Suv lo lanciò nell’86 con l’LM002. Il nuovo Suv, realizzato sulla piattaforma dell’Audi Q7 e della Bentley Bentayaga, arriverà sul mercato nel 2018 con un motore V8 turbo da circa 600 CV a benzina, al quale si aggiungerà probabilmente anche un ibrido o un elettrico.

lAnd RoveR diScoveRy

Esce la Defender ed entra la Discovery nel nuovo portfolio Land Rover che continua a vendere anche un modello, l’Evoque, ormai “vecchio” di 5 anni. La nuova Discovery sfrutterà il medesimo pianale della Range Rover Sport e utilizzerà le motorizzazioni diesel e benzina del resto della gamma.

mASeRAti levAnte

Il Maserati dei Suv rilancia l’intera casa del Tridente svecchiando il brand e lanciando un Suv di lusso che può concorrere con i big tedeschi, con cui il gruppo Fca andrà a scontrarsi anche con lo Stelvio (vedi sopra) . Diverse le motorizzazioni sia diesel che benzina, da 250 CV a 430 CV. In attesa di un Levante ibrido.

meRcedeS glc

La nuova Mercedes GLC è l’erede del suv compatto GLK, sul quale si basa anche in concept elettrico e-GLC. Elettrico che sarà anche il futuro di questo Crossover con una versione con un’autonomia di 500 chilometri, che ad oggi propone motorizzazioni diesel e benzina da 170 a 211 CV.

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MISSIONFLEET monDo suv

mini countRymAn

La “piccola” del gruppo Bmw, la Mini Countryman, lancia una versione con dimensioni più importanti grazie all’utilizzo di una nuova piattaforma, mentre conserva gli stessi motori, anche se i tecnici anglo-tedeschi stanno anche lavorando a una versione ibrida.

oPel moKKA

In attesa della Nuova Antara in arrivo nel 2017 la Opel presenta la Mokka X, un facelift del compatto Crossover di successo in tutta Europa, che propone la trazione integrale 4x4 e linee più muscolose.

Peugeot 5008

Da classico monovolume da famiglia, la sigla 5008 mette su i muscoli e si trasforma in un grande Suv a sette posti, che si porta dietro tutte le novità tecnologiche dei Crossover più piccoli della Casa del Leone, tra cui in primis il 3008.

RenAult KoleoS

Svelato al Salone di Pechino il nuovo Koleos è una delle dieci novità che la Casa della Losanga lancerà quest’anno. Il Koleos, auto da segmento D, completa verso l’alto la gamma dei Suv e Crossover Renault che comprende anche la Captur e la Kadjar.

SKodA KodiAQ

Futuro e stile nel primo Suv di Skoda, che con il Kodiaq ha puntato in alto, grazie alla piattaforma MBQ, proponendo una vettura dalle dimensioni importanti, anche a sette posti, cinque motorizzazioni benzina e diesel e, soprattutto, tanta tecnologia a bordo.

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MISSIONFLEET monDo suv

SeAt AtecA

Il primo Suv creato a Barcellona, ovvero il Seat Ateca, è un Suv Urbano, che propone una vettura che propone un’ampia scelta di motorizzazioni che vanno dal tre cilindri turbo benzina “mille” a un turbodiesel di 2 litri. E tutte le tecnologie del gruppo di cui fa parte.

toyotA c-hR

Con quest’auto la casa giapponese si rilancia nella categoria dei crossover compatti, con una vettura assolutamente non tradizionale, con un’anima sportiva e, naturalmente, motorizzata con la famosa tecnologia ibrida della casa numero uno al mondo.

volKSwAgen tiguAn

Il fortunato Suv della casa di Wolfsburg ha da poco subito un importante restyling che l’ha portato sul mercato nella scorsa estate anche con un 1.6 turbo diesel, ma solo in Italia, per aggredire il mondo flotte.

volvo Xc90

Imponente. Questo è il Suv ammiraglia di Volvo, ovvero l’XC90, che però presenta anche uno stile leggero ed elegante, così come sono eleganti gli interni, che possono ospitare fino a sette passeggeri. Con motori tutti 2.0, benzina, diesel e ibridi, l’XC90 è anche una delle poche auto già sul mercato oggi pronte per le strade del futuro, grazie alla tecnologia innovativa a bordo.

clASSificA i 50 Suv Più venduti in itAliA (DATI MINISTERO DEI TRASPORTI E INFRASTRUTTURE) 1. Fiat 500X 2. Jeep Renegade 3. nissan Qashqai 4. Renault Captur 5. opel mokka 6. Peugeot 2008 7. Dacia Duster 8. Hyundai Tucson 9. Kia sportage 10. Ford Ecosport 11. Renault Kadjar 12. Audi Q3 13. Ford Kuga 14. suzuki vitara 15. nissan Juke 16. mercedes-Benz Classe GLA 17. Land Rover Range Rover Evoque

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18. volkswagen Tiguan 19. BmW X1 20. Toyota RAv4 21. Land Rover Discovery sport 22. mInI mini Countryman 23. mercedes-Benz GLC 24. mInI mini Paceman 25. Audi Q5 26. nissan X-Trail 27. volvo XC60 28. BmW X3 29. mazda CX-3 30. Land Rover Range Rover sport 31. Jeep Cherokee 32. mazda CX-5 33. Honda CR-v 34. Lexus nX

35. Porsche macan 36. mitsubishi AsX 37. Jeep Grand Cherokee 38. Honda HR-v 39. suzuki s-Cross 40. skoda Yeti 41. BmW X5 42. ssangyong Tivoli 43. volvo XC90 44. mercedes-Benz GLE 45. Audi Q7 46. Citroen C4 Aircross 47. BmW X6 48. mercedes-Benz GLE Coupé 49. Porsche Cayenne 50. Jaguar F-Pace


TBWA\PARIS

Nuovi pneumatici MICHELIN CrossClimate. Armatevi per qualsiasi condizione meteo. Michelin ha creato CrossClimate, il primo pneumatico in grado di affrontare il meteo imprevisto grazie a prestazioni rivoluzionarie in frenata sull’asciutto, aderenza sul bagnato (classificazione ¨A¨ in frenata sul bagnato) e trazione sulla neve (certificazione invernale 3PMSF).

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MISSIONFLEET director’s cUt

TESLA E LA SFIDA DELL’AUTO ELETTRICA Prima è arrivata la Roadster, sportiva da radical chic, poi la Model S in diverse versioni, con autonomie sempre più interessanti, e la Model X, la Suv della Casa. Ora si aende la Model 3, l’elerica per tui. Sarà vera rivoluzione?

di Alberto Vita

U Una storia, quella di Tesla Motors, piuttosto recente ma che, dal 2003 quando fu fondata da Elon Musk insieme ad altri ingegneri informatici nella Silicon Valley (JB Straubel, Martin Eberhard e Marc Tarpenning) ha fatto passi da gigante. Non ha venduto milioni di auto, ad oggi circa 140 mila con l’obiettivo di arrivare a 500 mila nel 2018 con il lancio della Tesla 3, non fa guadagnare soldi ai suoi azionisti, anzi, continua a perdere in tutti i trimestri, 282,3 milioni di dollari nel primo di quest’anno, facendo allontanare

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il breakeven che sarebbe dovuto avvenire nel quarto trimestre di quest’anno, ma, secondo Forbes, è la società più innovativa del globo. Un’opinione condivisa probabilmente anche dagli investitori, soprattutto quelli a caccia di idee innovative, visto che al Nasdaq il titolo Tsla è arrivato a capitalizzare 27 miliardi di dollari, superando diverse case tradizionali come, ad esempio, Renault.

Master Plan One Una società cresciuta passo per passo, senza inutili e dannose accelerazioni partita solo con i capitali dello stesso Musk, dopo la vendita di PayPal. Anche se poi si sono aggiunti i fondi di VantagePoint Venture e gli investimenti dei fondatori di Google Sergey Brin e Larry Page, e dell’ex-presidente di eBay Jeff Skoll. Musk di questa avventura ha sempre detto “il lancio di una nuova casa automobilistica è un’idiozia. E se questa tratta solo auto elettriche l’idiozia è doppia”, sottolineando che solo due sono le case automobilistiche americane che non sono fallite negli ultimi anni, ovvero “Ford e…Tesla”. Tesla che per non avere problemi deve però cambiare passo. E per questo lancia un nuovo business


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plan, che va a superare quello il Master Plan One che si è basato su tre semplici punti. Che lo stesso Musk riassume così: “siamo partiti costruendo un auto sportiva di grande appeal ma piuttosto costosa per poter sviluppare una vettura a prezzi più popolari con volumi di vendita in crescita per arrivare a ottenere capitali per lanciare auto convenienti dai grandi volumi”. Elon stava parlando della Roadster, basata sulla Lotus Eclipse, una sportiva con una autonomia di oltre 300 chilometri, una accelerazione da a 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e una velocità massima di oltre 200 all’ora, prodotta dal 2006 al 2012, con un costo di circa 100 mila dollari, per arrivare alla Model S, modello di punta della Casa che ha già subito un importante restyling e che è quello che abbiamo guidato noi di MissionFleet, nella versione 90D, che, grazie ai due motori, con trazione integrale, raggiunge i 510 km di autonomia. E che ci ha impressionato naturalmente per il motore, soprattutto l’accelerazione, il grande tablet posto sulla consolle centrale, che piace tanto a bambini e ragazzi, “meglio dell’I Pad di casa!”, mentre meno ci sono piaciute le finiture. Ma certamente non sono core, almeno per il momento, per Tesla. Proposta dalle versioni 60, con 372 km di autonomia, alla P90D, con la modalità di guida Ludicrous, con un’accelerazione pazzesca e 499 km di autonomia, la Model S ha iniziato ad esser commercializzata nel 2012 e nel 2015 ha toccato le 100 mila auto vendute. Quest’anno è poi arrivata sul mercato la Model X, un suv di grandi dimensioni a sette posti, con cui Musk ha

Gli altri business di Mister Musk Elon Musk, nato a Pretoria, Sud Africa, ma emigrato negli Stati Uniti, è salito alla ribalta dell’economia a stelle e strisce come co-fondatore di PayPal, per poi lanciarsi in diverse avventure imprenditoriali “con vista sul futuro”, come la società di trasporto nello spazio spaceX, di cui è Amministratore Delegato e Cto, e che fa concorrenza all’altra azienda di un tycoon della new Economy, la Blue origin del ceo di Amazon Jeff Bezos, la solarcity, di cui è presidente, e soprattutto di Tesla Motors di cui è Chairman and Ceo. Ma Musk è anche investitore in Halcyon Molecular, una azienda di biotecnologie fondata nel 2008 da William e Michael Andregg ed è l’ideatore visionario di Hyperloop, il sistema di trasporto ad alta velocità ad oggi solo sulla carta. Malgrado qualche rovescio, tra cui gli incidenti mortali con l’Autopilot della sua Tesla e la recente esplosione del Falcon 9, il razzo che doveva portare nello spazio un satellite di Facebook, Musk è stabilmente nella classifica di Forbes dei 100 uomini più ricchi al mondo, precisamente al 94esimo nel 2016, con un patrimonio netto di 10,7 miliardi di dollari.

voluto stupire il mondo con le porte posteriori che si aprono come le ali di un falco, Falcon Wings, utilizzabili anche in parcheggi a spina da pesce. Ma L’auto per tutti è la Model 3, che inizierà ad esser distribuita sul mercato a fine 2017, e che ha visto 400 mila vetture “bloccate” online da altrettanti fan della creatura di Elon Musk pagando mille dollari a testa, e che spingono Tesla Motors ad alzare anche le previsioni produttive e di vendita, arrivando a 500 mila per il 2018.

spinge la società a entrare anche in altri business collegati all’elettricità. Perché Tesla deve diventare un sistema integrato per la produzione e l’immagazzinamento di energia solare, grazie alla fusione con SolarCity, impegnata nel settore della produzione e vendita di pannelli solari e con il recente lancio delle Powerwall, le batterie per l’immagazzinamento di energia domestica targate Tesla. Ritornando la core dell’azienda,

Master Plan deux Uno sforzo produttivo che ha spinto i vertici della Casa di Palo Alto a redigere un nuovo Business Plan che per la parte automotive si basa su consolidamento delle vendite della Model S, su maggiori vendite della Model X e sul boom della Model 3. Ma che AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 19


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guidatori, una sorta di “Tesla sharing club”.

GiGafactOry e suPercharGer

la vita “elettrica” di nikOla tesla Il perché la Tesla si chiama così è presto detto. Nikola tesla, ingegnere e fisico nato in territorio croato da famiglia serba sotto l’impero austro-ungarico, emigrato poi negli Stati Uniti, è stato uno dei più grandi inventori e studiosi nel campo dell’ettromagnetismo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Con i suoi brevetti ha posto le basi per il moderno sistema elettrico a corrente alternata (AC), la distribuzione elettrica polifase e, accendendo forse un lampadina nella testa di Musk, per i motori elettrici. Tesla ebbe una vita piuttosto agitata, durante la quale lavorò per edison per poi scontrarsi con lui andando a lavorare con il concorrente Westinghouse, inventò il motore a induzione e schizzò tante invenzioni, pur non brevettandole tutte, andando anche allo scontro per alcuni progetti con gli italiani Marconi e Ferraris. Per i suoi fan però, Nikola Tesla, è stato “l’uomo che inventò il Ventesimo secolo” e “il santo patrono della moderna elettricità”. Tra i suoi fan ebbe però anche altri studiosi, che intitolarono il sistema internazionale dell’induzione magnetica proprio al suo nome. Insomma una vita in chiaroscuro, tra vittorie e sconfitte come, almeno sembra ad oggi, il percorso di Elon Musk, che proprio all’ingegnere serbo un po’ pazzo ha dato il nome della sua creatura nel mondo automotive.

ovvero le auto, il futuro sarà sempre più Model 3, che dovrà avere anche una versione Crossover e una Pickup mentre sono allo studio anche la realizzazione di mezzi pesanti: la motrice per Tir Tesla Semi e un autobus per il trasporto di passeggeri. Tutti in gradi di guidare in maniera autonoma, malgrado i 20 | AGOSTO-SETTEMBRE 2016

due incidenti mortali successi in Florida e in Cina, sistemi driveless su cui Musk crede molto, attendendosi anche una normativa sull’argomento valida a livello mondiale. Nel nuovo Plan infine anche un pensiero a chi…una Tesla non se la può permettere, creando la possibilità a chi invece una Tesla ce l’ha di condividerla con altri

Le Tesla sono prodotti nello stabilimento di Fremont, in California, sino al 2010 sede della New United Motor Manufacturing Inc., una joint venture tra Toyota e General Motors, ma sta allargando la produzione anche ad altre aree, come a Tilburg, nei Paesi Bassi, dove ha un impianto di assemblaggio, o a Lathrop, in Californa, dove ha uno stabilimento specializzato. Ma Tesla vuole anche diventare leader nella produzione di batterie agli ioni di litio e per questo ha iniziato a costruire,

insieme ai suoi partner, tra cui Panasonic, un’enorme Gigafactrory in Nevada, pronta nel 2017 e dal costo esorbitante di 5 miliardi di dollari che, nel 2020, produrrà più celle agli ioni di litio di quelle prodotte dall’intero mondo nel 2013. Infine, oltre al prodotto, Tesla sta lavorando anche sulla rete di ricarica delle sue auto, con i Supercharger, i punti di ricarica gratuiti per i possessori di Tesla, che permettono di ricaricare le batterie dell’auto fino all’80% in 30 minuti, e con i Tesla Wall connector, in grande crescita in tutto il mondo grazie soprattutto agli accordi con gli alberghi (In Italia, ad esempio, con Una Hotels e con Best Western).



BARBARA CAIMMI FASTWEB

ANDREA CARDINALI ALPHABET ITALIA

ALBERTO CAUMO GENERALI

FABIO CIANCA RENAULT ITALIA

LAURA GOBBIS LUXOTTICA

VINCENZO MANIACI KUWAIT PETROLEUM ITALIA

FRANCESCA ORDANINI IRI

MICHELE PALUMBO BAYER

ALFERIO PAOLILLO EDISON

LUCA PERSIANI IVS ITALIA

PIERLUIGI BONORA GIORNALISTA

LAURA CAMPODONICO GRUPPO ERG

ALEA IACTA EST!

I GIUDICI HANNO VOTATO Le giuria si è riunita e ha deliberato. Avrà vinto Carlo o Tiziano, Paola o Marina tra i progetti dei Fleet Manager? E quali sono le auto più apprezzate dai nostri giurati che, lo ricordiamo, sono principalmente Fleet Manager, coadiuvati da giornalisti, tra cui il direttore di MissionFleet, Alberto Vita, e dalla direttrice editoriale di Newsteca Paola Mighetto? E tra le società di noleggio a lungo termine, i pneumatici per le flotte i software gestionali o quelli per la telematica e l’Infomobilità o i servizi in Outsourcing? Chi ha trionfato? Ebbene qui non lo scoprirete di sicuro. Per farlo dovete partecipare alla serata più glamour dell’anno il prossimo 10 novembre all’Excelsior Gallia di Milano, prenotando un tavolo su missionfleetawards.it. Quello che possiamo dirvi e che le sessioni di incontro dei giurati sono state veramente molto interessanti, con i 22 | AGOSTO-SETTEMBRE 2016

progetti presentati dai Fleet Manager che possono, tutti o quasi, diventare delle vere e proprie best practice di settore, e di cui scriveremo certamene in futuro su queste pagine. Perciò la proclamazione dei vincitori è stata difficilissima, lunga e combattuta da parte dei diversi gruppi che per ogni categoria si sono formati tra i giurati. Naturalmente gruppi fluidi. Soprattutto in categorie ricche di candidati come, ad esempio, i Software di gestione o per la telematica. Che avremmo voluto integrarli tutti sulle nostre auto e testarli fino in fondo. Ciò, ovviamente, non è stato possibile. Ma, grazie alla profonda conoscenza di tutti i giurati, siamo certi che i premi sono andati sicuramente ai più meritevoli. Anche se, visto l’altissimo livello del parterre delle candidature, i meritevoli lo sono stati veramente tutti. Complimenti e arrivederci al Gallia!

LA GIURIA È COORDINATA DA PAOLA MIGHETTO, DIRETTORE EDITORIALE NEWSTECA, E ALBERTO VITA, DIRETTORE RESPONSABILE MISSIONFLEET, MISSION, MISSIONLINE

LA GIURIA

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I CANdIdATI FLeeT MANAgeR • Marina Balloni - Eli Lilly Italia • Carlo Bertolini - Chiesi Farmaceutici • Paola Castelli - Kone Industrial • Tiziano Fasolini - Gruppo Nestlé • Dario Frigerio - DNV GL

• Francesco Lazzaroli - Banca Mediolanum • Giampiero Migliavacca - Whirlpool Corporation • Ricciardo Muradore - Beiersdorf • Vito Roberto Palmiotti - 3M Italia • Luciana Trapella - Aon

TIMINg: LA CRONOLOgIA deL PReMIO

chiuse a fine maggio RIUNIONE GIURIA FLEET MANAGER: 21 settembre RIUNIONE GIURIA FORNITORI: 28 settembre PROCLAMAZIONE DEI VINCITORI: 10 novembre 2016 all’Hotel Gallia di Milano CANDIDATURE:

LA SHORT LIST deI FORNITORI FORNITORI di FLOTTA

COMPANY CAR

Società di noleggio a lungo termine • Alphabet Italia Fleet Management • Arval Service Lease Italia • Car Server

Sales e agenti • Kia Cee’d 1.6 CRDI 136CV DCT • Mazda3 1.5 DS 105CV Evolve • Nissan Qashqai 1.5 DCI versione Business • Renault Clio Sporter Ecobusiness 1.5 DCI 90CV

Pneumatico per la Flotta • Bridgestone Italia Sales: Driveguard • Continental Italia: Conti EcoContact5 • Michelin Italiana: Michelin CrossClimate Software gestionali • Fleet Support: “FFM” Full Fleet Management • MyFleetSolution: MyFleet & MyCar • Nilobit Gruppo INAZ: niloCAR • Proveco: MAP - Gestione Flotte Aziendali • TKT-THE KNOWLEDGE TEAM: Dashboard TKT • TomTom Telematics: WEBFLEET Telematica & infomobilità / Smart Mobility per la Flotta • Arval Service Lease Italia: Arval Active Link • Macnil Gruppo Zucchetti: Remote Angel Fleet • Masternaut: FleetEco • Targa Telematics • TEXA: Soluzioni per il Fleet Management e per il Corporate Car Sharing • TomTom Telematics: WEBFLEET Servizi in outsourcing • MyFleetSolution • Fleet Support • TKT-THE KNOWLEDGE TEAM

Quadri e middle management • Kia Sportage 1.7 CRDI 115CV CLASS • Nissan Qashqai 1.5 DCI versione Business • Mazda CX-5 2.2 DS 150CV Evolve 4WD • Renault Kadjar Intens 1.5 DCI 110CV EDC • SsangYong XLV BE 1.6 xDi • SsangYong Tivoli BE 1.6 xDi Direttori e dirigenti • Mazda6 2.2 DS 175CV Exceed • Renault Espace Intens 1.6 DCI 160CV Top Management • Maserati Ghibli 3.0 V6 Diesel 250CV Alimentazione alternativa • Kia Niro 1.6 GDI 6-DCT Hybrid Cool • Nissan Leaf • Renault Zoe Veicolo di servizio • Nissan Navara 2.3 DS 140CV • Renault Kangoo Express 1.5 DCI 90CV

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infiniti

agosto settembre

INFINITI QX30 LUSSO “EUROPEO” PER IL NUOVO CROSSOVER DI CASA INFINITI

Nel nome aggiunge solo una X, che sta per crossover, ma una volta sedutosi dell’abitacolo della QX30, questa mostra le tante differenze rispetto alla Q30 da cui deriva, una berlina di successo, di cui si porta dietro i tratti distintivi del design Infiniti, riconoscibili ovunque, accentuando anche alcune linee stilistiche tipicamente INFINITI, con curve importanti e linee scolpite che piacciono molto anche in Europa, dove l’auto è costruita. Dettagli che non sono tali; a partire dal posto di guida rialzato ma facilmente raggiungibile grazie a un punto anca di 1 metro e 324 centimetri, su un auto lunga 4 metri e 425 centimetri, larga 1 metro e 815 centimetri e alta 1 metro e 515 centimetri. Insomma un crossover contenuto ma elegante e di personalità, ancora più accentuata quando lo si guida. 24 | agosto-settembre 2016

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Innanzitutto i sedili, di pelle e avvolgenti per la versione Premium Tech che abbiamo guidato. Comodi da gestire con i comandi che richiamano gli stessi sedili sulla portiera, con la possibilità di

registrare tre posizioni di guida. Naturalmente non manca il supporto lombare gestibile elettronicamente e la chicca di un appoggia gamba destra sulla parte della consolle centrale.


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infiniti

E dopo il comfort, per tutti i cinque posti, anche quelli sul divano posteriore, la guida; tutto sotto controllo con il volante in pelle dalla impugnatura ergonomica, con i pulsanti per gestire la radio e le varie tecnologie di assistenza alla guida, come, ad esempio, il cruise control o il limitatore di velocità, con in più gli utilissimi comandi vocali per poter telefonare e fare altro in assoluta sicurezza. Sicurezza che è un mantra per il crossover nippo-europeo, arricchito, anche nella versione base Premium, ma ancora di più nella Executive e nella Tech, con 7 airbag, sistema di avviso anticollisione anteriore e frenata di emergenza automatica, allarme per il superamento della corsia e tanto altro, tra cui noi sottolineiamo l’utilità del sistema di avviso dell’angolo cieco. Ma, parlando di guida, non possiamo non mettere l’accento sulla grande precisione della trasmissione a doppia frizione DCT (Dual Clutch Trasmission) a sette rapporti abbinata a un 2.2 diesel quattro cilindri da 170 CV e 350 Nm di coppia

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

massima, con performance di tutto rispetto; una velocità massima di 215 km all’ora, da 0 a 100 in 8,5 secondi e un consumo medio che supera i 20 chilometri al litro, il che permette, con un serbatoio da 56 litri, una autonomia di viaggio di oltre 1100 chilometri ed emissioni di CO2 di 128 grammi per chilometro. Con la potenza scaricata al suolo in maniera perfetta grazie alla trazione integrale intelligente che agisce in sincronia con il controllo dinamico del veicolo (Vehicle Dynamic Control) con la possibilità di inviare fino al 50% di potenza e coppia del motore alle ruote posteriori per mantenere la trazione su ogni tipo di superficie. Qualunque sia la modalità di guida prescelta, grazie a un pulsante sulla consolle, Normale o eco, naturalmente con Start&Stop,

Manuale, gestibile con due piccoli e facilmente raggiungibili bilancieri al volate, e Sport. Di cui il nome già dice tutto. Il comfort di bordo naturalmente è dato anche dal climatizzatore automatico con controllo bizona e da un sistema multimediale con schermo tattile Lcd da 7 pollici, da cui gestire la telecamera posteriore per il parcheggio, il sistema di navigazione InTouch, con diverse possibilità di visualizzare le mappe e il traffico stradale, registrare il proprio telefono e utilizzare le diverse app, tra cui ad esempio Facebook, e ascoltare la radio digitale Dab o la propria musica via telefono o porta Usb. Con un ascolto ad alta fedeltà, visto che la QX30 testata propone anche un sistema audio Bose Premium. Che dire di più? Che con la QX30 Infiniti ha fatto cento. Anche per le flotte!

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Speciale

Flotte di ProprietĂ

manutenzione

La manutenzione voce essenziale per Fleet Manager Contratto unico assistenza in tutta Italia


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MISSIONFLEET la manutenzione delle flotte di proprietà

LA MANUTENZIONE VOCE ESSENZIALE

PER I FLEET MANAGER Quali scelte organizzative e quali strumenti il Fleet Manager ha a disposizione per rendere efficiente e conveniente la manutenzione della floa di proprietà, rispeando i più alti parametri di sicurezza sulla base di interventi dalla qualità garantita e certificata? Ecco un’analisi sintetica dei passi da compiere per effeuare le scelte migliori e assicurare un servizio omogeneo e trasparente su tuo il territorio nazionale

di Davide Gibellini

i Il fleet management operativo comprende tutte le attività inerenti alla gestione operativa dei veicoli, per permettere loro di circolare nel rispetto delle leggi e con i più alti standard di sicurezza. Parliamo, quindi, di manutenzione ordinaria e straordinaria, meccanica e di carrozzeria, anche a seguito di sinistri, di sostituzione di pneumatici, di assistenza stradale con eventuale servizio di auto sostitutiva o di pratiche auto. Il fleet management comprende anche tutto il processo di authority per verificare lo stato del mezzo e autorizzare le operazioni di officina. Si tratta di una delle aree di gestione più importanti per il Fleet Manager e di più difficile organizzazione. Non ci riferiamo tanto alla difficoltà di

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reperire le opportune soluzioni sul mercato, che sono diverse, quanto alla necessità di raggiungere contemporaneamente obiettivi differenti: sicurezza e soddisfazione del driver, gestione efficace ed efficiente delle operazioni, controllo dei costi. Mantenere il controllo della catena di fornitori di manutenzione, salvaguardando l’efficienza aziendale e, al contempo, la trasparenza degli

interventi dal punto di vista tecnico ed economico, è una della maggiori sfide del Fleet Manager (vedi figura 1).

ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI OPERATIVI DI FLOTTA Per mantenere i veicoli in condizioni ottimali, le aziende possono scegliere diverse soluzioni organizzative. Queste operazioni possono essere gestite direttamente


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MISSIONFLEET la manutenzione delle flotte di proprietà

all’interno, attraverso officine proprie (può essere il caso di imprese che possiedono mezzi speciali per svolgere il loro business, come le società di trasporti, di igiene ambientale, le utilities, etc.), oppure delegando le attività di conferimento e ritiro dei mezzi alle officine esterne – e i relativi controlli qualitativi ed economici – a personale interno, appartenente solitamente alle funzioni servizi generali, logistica o acquisti. In alternativa, l’organizzazione esternalizzata prevede diverse possibilità. A partire dal noleggiatore a lungo termine, sia nel contratto di noleggio all inclusive, sia nelle forme di assistenza su mezzi di proprietà dell’azienda (fleet management o management only). Esistono, inoltre, società specializzate nel fleet management operativo, con contratti basati su un costo mensile per veicolo e una serie di servizi inclusi e gestiti dal fornitore, con proprio contact center e attraverso la sua rete di officine convenzionate. Laddove l’azienda possieda una o poche sedi e gli assegnatari rientrino quotidianamente o frequentemente in sede, è possibile stipulare accordi di assistenza con una o più officine convenzionate. Tuttavia, dove la diffusione territoriale è più estesa, sarà consigliabile stipulare un accordo con una rete di officine in grado di assistere la flotta su tutto il territorio nazionale, a condizioni predefinite e con fatturazione centralizzata. In caso di organizzazione interna, il costo dell’attività a carico della flotta sarà determinato in base ad un prezzo interno di trasferimento, oppure ad un importo allocato al

Figura 1 - Attività strategiche del Fleet Manager in relazione alla gestione operativa dei mezzi SICuREZZA Implementare un cruscotto della sicurezza in relazione agli adempimenti legali e alle best practice introdotte per le attività di officina e di monitoraggio dei veicoli DRIVER SATISFACTION Rendere efficienti i processi d’interfaccia con l’utilizzatore: ottima esecuzione delle lavorazioni, minimizzazione del tempo di fermo, presa e consegna OTTIMIZZAZIONE TCO Quantificazione del TCO attuale delle attività di officina e carrozzeria, variazione degli elementi del servizio e dei fornitori coinvolti, proiezione del TCO obiettivo GESTIONE STRATEGICA DELLA SuPPLy ChAIN Cruscotto di Kpi per valutare i fornitori: qualità, processi, trasparenza, efficienza, comunicazione, saving EFFICIENZA ORGANIZZATIVA Outsourcing globale dei processi di gestione operativa, individuando gli strumenti di controllo, le procedure operative, il processo di escalation RISPETTO DEL CODICE DELLA STRADA E DELLE LEGGI Stabilire un processo sicuro e verificabile per garantire il pagamento di tutte le imposte dovute e l’aggiornamento della documentazione dei mezzi

relativo centro di costo. In caso di organizzazione esterna potrà essere time & material (oltre ad una fee di gestione), oppure un canone mensile per veicolo.

I VANTAGGI DI uNA RETE CONVENZIONATA Convenzionare un brand ampiamente diffuso per tutte le proprie esigenze manutentive e di riparazione consente, innanzi

tutto, di fissare il prezzo dei ricambi sulla base di un listino contrattuale e di negoziare, su quest’ultimo, uno sconto fisso o in base al fatturato sviluppato. Inoltre, anche le componenti critiche del costo orario di manodopera e delle tempistiche di esecuzione saranno fissate contrattualmente. In particolare, il prezzo della manodopera potrà essere fissato a livello

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MISSIONFLEET la manutenzione delle flotte di proprietà

Figura 2 - Implementazione di un accordo con una catena di officine 1 Analisi del modello attuale

2 Disegno del nuovo modello

3 Business Case

4 Sourcing & Procurement

•Raccolta dati •Disegno dei processi attuali •Quantificazione del costo attuale totale del processo (TCO)

•Definizione degli elementi oggetto di variazione / outsourcing •Disegno dei nuovi processi •Determinazione dei Kpi (indicatori di controllo) periodici •Stima del TCO e dei saving

•Descrizione del nuovo servizio •Definizione di strumenti di monitoraggo della qualità •Evidenziazione dei paramentri di sicurezza •Nuove procedure •Costi e investimenti •Gap Analysis vs processo attuale •Saving

•Stesura capitolato •Scelta fornitore •Realizzazione e stipula SLA (Service Level Agreement) •Formalizzazione contratto

nazionale, oppure in base a regioni e aree (Nord, Centro, Sud) e/o per tipologia d’intervento e di pezzo sostituito. Un servizio aggiuntivo fornito da alcuni player è la costituzione di un team amministrativo dedicato al cliente in modalità implant (presso la sede del cliente) o explant (persone dedicate che assistono in remoto), per facilitare la comunicazione e l’organizzazione dei servizi e per assistere il cliente nelle sue

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esigenze amministrative, fungendo anche da agenzia di pratiche auto per espletare la documentazione necessaria in caso di nuove immatricolazioni, dismissioni, svolgimento pratiche annuali e pagamento delle tasse previste. Un altro aspetto importante è la gestione delle revisioni. Le flotte italiane di proprietà con una anzianità media superiore ai quattro anni sono molte, soprattutto quelle formate da veicoli commerciali. Sarebbe di estrema importanza per il Fleet

Manager stipulare accordi con una rete in grado di effettuare e di garantire revisioni periodiche con il massimo scrupolo, se possibile andando oltre i parametri stabiliti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

LA COSTRuZIONE DEL SERVICE LEVEL AGREEMENT Uno dei compiti principali del Fleet Manager è quello di prevedere la variazione di TCO in funzione della riorganizzaizone del servizio e di saperla integrare all’interno di un progetto da presentare alla direzione aziendale, ottenendone l’approvazione. Questa fase progettuale e previsionale, che sfocia nella preparazione di un business case, deve essere condotta con cura, secondo un percorso come quello delineato in figura 2. Solo con una solida base di preparazione ed un monitoraggio costante e regolare possiamo assicurare che un contratto stipulato con una organizzazione adatta ai nostri bisogni permetta di ottenere, alla fine, i risultati sperati in termini di qualità e obiettivi.


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MISSIONFLEET la maNuteNzioNe delle flotte di proprietà

CONTRATTO UNICO

ASSISTENZA IN TUTTA ITALIA Assistenza e riparazione meccanica e di carrozzeria su tuo il territorio nazionale, araverso servizi di qualità garantita, a condizioni prestabilite e senza sorprese, con un’unica faura centralizzata. Una bella soluzione per i Fleet Manager delle floe di proprietà, che devono assicurare ai propri driver la continuità d’utilizzo nella massima sicurezza ed efficienza e, alla propria azienda, risparmi e trasparenza dei servizi

Nell’ambito del segmento delle flotte di proprietà, di cui si parla e si scrive poco sulle riviste specializzate – e per questo gli abbiamo dedicato ben un anno di speciali, con sei numeri monotematici – uno dei temi meno trattati è quelle dei servizi offerti dai network di officine e carrozzerie. Si tratta di nomi importanti, leader del mercato della ricambistica e dell’assistenza, che si sono affacciati, chi da tempo, chi più recentemente e per tentativi, sul mercato delle flotte, ma i cui servizi di qualità potrebbero essere di grande interesse per i Fleet Manager che hanno esigenze manutentive su tutto il territorio nazionale e che troveranno sicuramente convenienti il contratto unico, la fatturazione centralizzata, le garanzie e gli standard

LE PROPOSTE DI BOSCH A partire dal 2012, la proposta manutentiva di Bosch in Italia è raddoppiata, con l’affiancamento del network AutoCrew (acquisito in Europa nel 2009) al marchio Bosch Car Service. “AutoCrew ha officine in media più piccole, un’affiliazione meno elevata e requisiti meno impegnativi, ma gli strumenti forniti per la diagnostica sono gli stessi di Bosch Car Service. Bosch Car Service offre anche altri servizi come la verifica dell’usato, con Usato Smile: oltre 200 controlli amministrativi e su motore, pneumatici, carrozzeria, sottoscocca, impianto elettrico, impianto frenante, prova su strada, con la garanzia di valutazione meccanica imparziale” illustra Olivier

Pontreau, Responsabile Reti di Officine Sud Europa della divisione Bosch Automotive Aftermarket, intervistato da MissionFleet, che prosegue: “Inoltre, le officine Bosch ricevono supporto sia per programmi di qualità sulla rete, svolti da auditor indipendenti: mystery client, audit, coaching, formazione e hotline tecnica. Quest’ultima è in grado di fornire approfondimenti e chiarimenti sulle riparazioni e di verificare da remoto la diagnosi in officina attraverso la strumentazione”. Il network permette l’attivazione

di Mauro Serena

N

qualitativi assicurati. Per colmare questa lacuna informativa abbiamo incontrato e intervistato i responsabili di cinque importanti network che, interpellati sui loro servizi, hanno voluto confrontarsi in questa guida all’acquisto dei servizi di officina e carrozzeria in rete.

OLIVIER PONTREAU, RESPONSABILE RETI DI OFFICINE SUD EUROPA DELLA DIVISIONE BOSCH AUTOMOTIVE AFTERMARKET

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MISSIONFLEET la maNuteNzioNe delle flotte di proprietà

SERGIO SMERALDI, EXECUTIVE DIREZIONE AUTOMOTIVE SOLUTIONS DI DEKRA

della garanzia sugli interventi effettuati su tutto il territorio nazionale, in modalità totalmente gratuita. L’offerta comprende ricambi caratterizzati da un identico livello qualitativo rispetto ai componenti forniti da Bosch al primo equipaggiamento ed è completata da una gamma di prodotti revisionati e garantiti. Altra catena altamente specializzata è quella dei Bosch Diesel Center al servizio sia dei network Bosch (AutoCrew e Bosch Car Service), sia delle reti delle case automobilistiche che delle officine retail. “Si tratta di

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circa 100 officine sul territorio nazionale con attrezzature specializzate per la riparazione di pompe e iniettori diesel che richiedono la massima preparazione tecnica” aggiunge Pontreau , “e completano l’offerta dei componenti nuovi e revisionati in fabbrica con un’alternativa conveniente di qualità: il riparato certificato Bosch”. Un’altra certificazione che le officine Bosch Car Service possiedono è quella per operare sulle auto ibride attiva su tutta la rete, dato che il programma di formazione è obbligatorio. La rete AutoCrew si avvale di 1.000 officine nel mondo, di cui 200 in Italia. La realtà Bosch Car Service conta su 18.000 officine in tutto il mondo, di cui 1.300 in Italia e viene gestita dai concessionari, distributori partner nella gestione dei suoi network.

DEKRA, DALLA PARTE DELLA SICUREZZA Dekra si definisce il partner globale per un mondo più sicuro. Infatti, ai servizi per le auto e la strada (revisioni, verifiche vetture, testing vetture preserie), la società tedesca

affianca quelli per migliorare la sicurezza a casa e sul posto di lavoro (servizio di certificazione ISO e prevenzione infortuni). Insomma, la sicurezza è il fil rouge che lega i suoi 90 anni appena compiuti. “La casa madre tedesca è un’associazione per cui tutti gli utili vengono reinvestiti per migliorare i servizi o per acquisire altre aziende: questo assetto sociale, unito a 12 anni consecutivi di crescita del fatturato, giunto a 2,7 miliardi di euro, hanno permesso di costruire un vasto portafoglio e patrimonio di know how con 37mila dipendenti dei quali 1.600 assunti nel 2015” afferma Sergio Smeraldi, Executive Direzione Automotive Solutions di Dekra. In Italia, la società sviluppa un fatturato di 50 milioni di euro con 600 dipendenti, suddivisi tra le sedi di Milano, Torino, Verona e Roma, oltre alla partnership con l’Autodromo di Imola. “In Italia la nostra presenza sul territorio è rappresentata da un network di centri revisione, circa 600, alcuni di proprietà e gli altri, la gran parte, affiliati” spiega Smeraldi “che si suddividono in concessionari e officine autorizzate. Se la flotta aziendale ha un’anzianità superiore a quattro anni, allora la società può stipulare un accordo quadro con Dekra, sfruttando la qualità garantita della nostra rete e ricevendo un’unica fattura centralizzata per tutti gli interventi effettuati”. Dekra non effettua direttamente servizi di manutenzione per aziende con flotte di proprietà, essendo partner di circa trenta noleggiatori e costruttori, ma offre il servizio di revisione centralizzato, assai importante


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MISSIONFLEET la maNuteNzioNe delle flotte di proprietà

per garantire la sicurezza delle flotte di proprietà più datate, soprattutto quelle di veicoli commerciali. Tra gli altri servizi offerti alle società di noleggio ricordiamo le perizie, l’attività di authority, il supporto alla valorizzazione dei veicoli per il remarketing e la previsione del valore residuo, il riaddebito dei danni. Tra gli altri servizi offerti alle aziende con flotte proprie, l’azienda tedesca è in grado di operare come agenzia di pratiche auto e attraverso implant/outplant per servizi amministrativi e di supporto al driver. Inoltre, viene offerto un servizio di Corporate Car Sharing basato sulla fornitura di hardware per la gestione delle chiavi e di una app per la prenotazione. “Si tratta di un servizio light” commenta Smeraldi “utile alle aziende che possiedono un consistente parco auto pool e parcheggi dedicati e che intendono sfruttare i vantaggi di un servizio di car sharing senza complicare il tutto con l’installazione della telematica a bordo”.

MAGNETI MARELLI E I RICAMBI DI QUALITÀ Magneti Marelli mette a disposizione dei clienti con flotte una rete di officine e carrozzerie a marchio Checkstar per la manutenzione e la riparazione dei mezzi, una rete di distributori di ricambi, la fatturazione centralizzata con condizioni economiche definite e valide su tutto il territorio nazionale e un portale di authority. La società con sede a Corbetta appartiene al gruppo FCA e dal 2004 ha ridefinito la propria rete sotto il marchio Checkstar. “Il nostro obiettivo è

aumentare le vendite delle officine e dei ricambisti della nostra catena, attraverso due filoni: le convenzioni con le grandi aziende e gli accordi con le società di noleggio a lungo e breve termine o le assicurazioni” spiega Alberto Forlani, Responsabile Trade Marketing After Market e Fleet Management. “Per le aziende, vorrei ricordare gli accordi stipulati negli anni passati nell’ambito di programmi fedeltà di società come Esselunga, Nectar, Telepass e Ferrero, oltre ai siti che commercializzano pneumatici online. Il secondo filone” analizza Forlani “è più stabile e duraturo, con un’attività più complessa e un’offerta importante di servizi. A entrambe le tipologie di clienti offriamo anche un portale per la gestione, con condizioni concordate memorizzate”. I servizi della catena Checkstar sono offerti in maniera modulare, lasciando così al cliente la massima libertà di decidere la propria configurazione tra officine, fatturazione centralizzata, portale. “Tutte le iniziative presuppongono l’adesione delle officine e carrozzerie” chiarisce Forlani “che devono calcolare il loro margine di convenienza: proprio per questo facciamo molta attività di promozione e teniamo conto della loro giusta remunerazione nelle condizioni offerte al cliente”. I contrattiquadro prevedono, a vantaggio dei clienti, una scontistica sui ricambi, manutenzione a prezzi concordati e servizi aggiuntivi validi su tutto il territorio italiano (solo il costo orario della manodopera è differenziato geograficamente).

Le 1600 officine e le circa 220 carrozzerie Checkstar sono supportate dai ricambisti specializzati Magneti Marelli, ricevono la strumentazione di diagnosi più adeguata, la visibilità attraverso la targa e il fascione esterno, partecipano a corsi di preparazione e devono produrre un fatturato minimo nei confronti della casa madre.

ALBERTO FORLANI, RESPONSABILE TRADE MARKETING AFTER MARKET E FLEET MANAGEMENT MAGNETI MARELLI

MIDAS E LA FORZA DELLA TRASPARENZA La catena Midas appartiene al gruppo Mobivia Groupe di Lille (Francia), che controlla anche Norauto, e la sua sede in Italia è a Chieri (Torino), dove iniziò l’attività nel 1995 e nel 1998 si fuse con Welcar, uno spin-off di Fiat. Norauto si differenzia da Midas in quanto più vicino al mondo del fai da te, con un grosso negozio di ricambi all’ingresso e riparazioni più semplici e veloci. A partire dallo slogan “manutenzione auto garantita” Midas ha l’obiettivo di AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 33


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MISSIONFLEET la maNuteNzioNe delle flotte di proprietà

RANIERI MARCHISIO, KEY ACCOUNT MANAGER FLOTTE E ASSICURAZIONI DI RHIAG ITALIA

posizionarsi sul “prezzo giusto” e di porre molta attenzione al servizio al cliente, che delega la manutenzione e torna solo se si è trovato bene. I tecnici di Midas verificano gratuitamente la vettura, informano il cliente su cosa c’è da fare e sul prezzo e il cliente decide. Non ci sono sorprese in fase di consuntivo. “Fare bene il nostro lavoro significa prima di tutto ascoltare il cliente” sottolinea Maurizio Bramezza, Responsabile Marketing, Acquisti e Comunicazione dell’azienda francese in Italia, “se è venuto da noi è perché ha un problema e noi dobbiamo ascoltarlo, capirlo e risolverglielo con trasparenza, pensando alla sua necessità di mobilità che non necessariamente è legata al suo veicolo”. Da dicembre 2015, il network è in grado di effettuare manutenzione anche su scooter e moto in 14 officine test in Italia, con la presenza di un meccanico specializzato. La rete Midas è formata in Italia da 70 officine, delle quali 5 di proprietà del gruppo che servono per effettuare benchmarking e per raccogliere elementi utili direttamente dal mercato. La copertura

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territoriale si estende dal Nord fino a Roma, con prevalenza in Piemonte, Lombardia e Lazio. I servizi sono dedicati agli automobilisti e alle aziende, mentre il network non lavora per operatori del settore, quali i noleggiatori e le case automobilistiche. Le officine Midas sono focalizzate sulla riparazione e manutenzione meccanica e non effettuano, perciò, lavorazioni di carrozzeria, mentre alcune affittano spazi al proprio interno a società specializzate nella riparazione e sostituzione di cristalli. Il servizio di auto sostitutiva, attivo attualmente solo in alcuni centri Midas, è in fase di sviluppo. Il modello Midas è “impegnativo da realizzare” evidenzia Bramezza, perché basato su prezzi uguali in tutta Italia, disponibili su web ed esposti nelle officine in modo chiaro. Su web è possibile utilizzare un simulatore di prezzo per tagliando per tutti i modelli: basta inserire la targa e i chilometri.

Ranieri Marchisio, Key Account Manager Flotte e Assicurazioni di Rhiag Italia, che sottolinea: “da subito in ottica di network, offrendo interventi multimarca, fatturazione unica mensile e centralizzata, preventivazione online, autorizzazione rigorosa per ogni intervento. Abbiamo introdotto l’acquisto dei ricambi disgiunto dal servizio operativo. Per incrementare i servizi, è stato realizzato l’applicativo Mo.ve. ovvero movimentazione veicoli, che consente di gestire la consegna al driver e il ritiro per il remarketing. Inoltre, dal 2012 mettiamo a disposizione Fleet Portal un portale di fleet management (costituito assieme a Pirelli e arricchitosi successivamente di altri partner, ndr)”. Infine abbiamo recentemente introdotto una proposta formativa mirata a potenziare le competenze tecniche dei Fleet Manager in fase autorizzativa”. “La vendita dei ricambi, oltre che alle flotte, è destinata ai grossisti (i cosidetti ricambisti)”

RHIAG E IL FOCUS SULL’AFTER MARKET 50 anni di vita, Rhiag è gruppo leader nel mercato internazionale dell’after market e vanta 400 milioni di fatturato in Italia nei ricambi, e circa 20 attraverso il canale flotte. La presenza territoriale è capillare, con 17 filiali di proprietà e oltre 200mila codici gestiti, 1.850 officine multimarca e carrozzerie convenzionate, dal 2003 sotto l’insegna del network ’a posto’ maggiormente rappresentato laddove c’è più domanda, e 11mila riparazioni al mese per la quota flotte. “Siamo presenti nel mercato delle flotte dal 2006” afferma

MAURIZIO BRAMEZZA, RESPONSABILE MARKETING, ACQUISTI E COMUNICAZIONE MIDAS


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MISSIONFLEET la maNuteNzioNe delle flotte di proprietà

precisa Marchisio, “ma alle officine non vendiamo nulla: le assistiamo attraverso un contratto di fornitura d’immagine aziendale, supporti gestionali e formazione tecnica”. I servizi per le aziende con flotte di proprietà sono focalizzati sulla manutenzione e riparazione meccanica e della carrozzeria: l’assistenza meccanica è rivolta a tutti i veicoli, compresi quelli durante il periodo di garanzia. “Cerchiamo di seguire le esigenze del cliente: interventi negli orari del naturale fermo veicolo, lavaggio, messa a disposizione di riparatori opportunamente dimensionati per garantire la riparazione di veicoli voluminosi, e così via. Per questo riteniamo di essere bravi, perché il nostro servizio è tailor made”. I contratti prevedono una condizione di manodopera predeterminata e uno sconto predefinito sui ricambi. Per quanto riguarda il costo orario, il contratto può essere a tariffa unica nazionale, oppure a seconda della regione. Marchisio precisa che non esistono altri costi oltre a questi, nessuna spesa di avviamento, costo d’interfacciamento dei sistemi, così come sono assenti costi fissi o minimi quantitativi. “Siamo leader nei servizi riparativi” dice Marchisio, “con

La sicurezza parte dalla revisione “L’attività di revisione periodica dei veicoli è molto normata e la relativa autorizzazione viene rilasciata alle officine dalla Provincia con autorizzazione ministeriale. Per farsi assistere in questo processo e garantire un livello di qualità ottimale, l’officina può chiedere il supporto di dekra” illustra Giorgio Saverio Casalino, Executive Direzione Revisioni, che precisa: “Offriamo assistenza sia tecnica che commerciale ai centri revisioni: la prima per rendere il centro in grado di adempiere alle normative ed agevolare e velocizzare l’attività, la seconda per garantire un maggior afflusso di clientela grazie alle iniziative di Marketing e Comarketing ed agli strumenti di CRM”. Il messaggio che Casalino lancia è molto chiaro: non bisogna scendere a compromessi sulla sicurezza, d’altronde lo slogan di Dekra è “on the safe side”. La revisione rappresenta un’occasione di verifica del mezzo al quale affidiamo la nostra vita: per questo la compagnia tedesca effettua una serie di controlli addizionali rispetto a quelli previsti dal Ministero, secondo un protocollo che garantisce il miglior livello qualitativo della revisione verificato costantemente. “Possediamo un certo numero di centri di proprietà, nei quali testiamo e sviluppiamo costantemente gli aggiornamenti, anche normativi, che poi vengono trasmessi al resto del nostro network: un light franchising al quale Dekra, oltre alle procedure operative, fornisce le insegne e l’abbigliamento” conclude Casalino.

garanzia di due anni in tutta Italia e almeno due software che diamo a tutti i clienti: il catalogo elettronico e la banca dati tecnica, anche se ad alcuni ne diamo anche altri”.

Cosa possiamo aggiungere al termine di questa carrellata delle proposte di alcune tra le catene leader sul nostro territorio? Che il “cliente flotta di proprietà” è estremamente ambito da tutti i player, pur con posizionamenti differenti, e che l’apertura di un dialogo più intenso con queste strutture potrebbe creare un importante canale di confronto con l’obiettivo di far crescere il segmento flotte, comprendendo i suoi bisogni ed elaborando forme contrattuali sempre più personalizzate per soddisfarli. AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 35


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MISSIONFLEET software Di gestione flotte

LE SOLUZIONI GAC TECHNOLOGY

SBARCANO IN ITALIA

Una società specializzata in soware gestionali con la punta di diamante di CarFleet, il programma per la gestione delle floe aziendali, con il plus di integrare tui i dati a disposizione dell’azienda

di Alberto Vita

D Dalla Francia sbarca in Italia Gac Technolgy, società software che si propone sul mercato con tre programmi gestionali. Noi ne abbiamo parlato con il direttore generale nonché co-fondatore della società Matthieu Echalier insieme a JM Gonon, ex amministratore delegato di Alma Consulting Group, che ci racconta come ha fatto a sviluppare la sua società. E, soprattutto, dove vuole arrivare. Grazie anche a Tiziana Maniezzo, country manager in Italia della società francese.

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Gac: la nascita e la crescita “Nasciamo nove anni fa grazie a una mia intuizione. Sono ingegnere informatico e a quei tempi lavoravo per Airbus” ci spiega Echalier, che prosegue: “abbiamo tre prodotti in portafoglio anche se con il primo, quello probabilmente anche di vostro interesse, ovvero CarFleet, facciamo l’80 per cento del nostro fatturato. Gac Telecom Fleet, software di Telecom Expense Management, arriva al 15% e il GAC Commitment manager, per la gestione dei contratti, edifici ed attrezzature, al 5%. Dati che naturalmente dicono che dobbiamo crescere anche in questi due segmenti” sottolinea Echalier. Una crescita che nei primi anni è stata difficile: “infatti noi siamo partiti sin nel 2008 con il nostro primo cliente con una soluzione web based non venduta, bensì in affitto, il che ci ha portato nei primi tre anni ad avere un bilancio in negativo, arrivando al pareggio solo al quarto e iniziando a guadagnare soldi solo al quinto anno” racconta Echalier. Che ora, invece, con le spalle piuttosto large, vuole andare in Europa. Con un prodotto che può

contare su un dashboard che riunisce i principali indicatori e allarmi da seguire, con reporting ed indicatori (TCO, PRK, CO2, etc), la gestione delle auto in pool, un modulo di preordini, l’analisi dei chilometraggi, la creazione di campagne mail o SMS, le schede dei veicoli completi e dettagliati e molto altro. “Il 98% dei bisogni espressi dai Fleet Manager di flotte aziendali sono coperti in modo nativo da GAC Car Fleet. I 2% rimanenti sono bisogni ben specifici ai quali rispondiamo con progetto ad hoc. Queste nuove funzionalità sono poi messe a disposizione degli altri clienti.


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MISSIONFLEET software Di gestione flotte

È così che GAC Car Fleet è diventato lo strumento più completo sul mercato francese” commenta Echalier.

la leader in Francia “Anche se i dati non sono pubblici riteniamo che, con oltre 100 clienti, 160 mila auto gestite, e con un obiettivo di 200 mila nel 2016, siamo i leader in Francia, con il secondo player di mercato che dovrebbe arrivare a 50 mila auto “spiega il manager francese che racconta la sua importante crescita in madrepatria e come vorrà ribadirla anche a livello europeo: “in Francia abbiamo puntano subito sui grandi clienti, come Bayern, Tf1, France Television o Emerson. Che ci hanno subito aiutato con il semplice passaparola e che sono le stesse che ci hanno spinto ad aprire anche all’estero, proponendoci come un fornitore multinazionale. Con in più un plus che abbiamo praticamente solo noi. Almeno in Europa” sottolinea Echalier che, grazie all’HUB GAC Technology: “Importiamo in media 8 milioni di linee dati al mese per i nostri clienti; noleggio, assicurazione, autostrade, telematica, fuelcard, etc.. Tutti i compiti divora-

tempo legati al Data Entry sono eliminati. In modo che i nostri utenti possano concentrarsi soltanto su compiti a importante valore aggiunto. Un servizio molte apprezzato dalle aziende, grazie alla completa integrazione nel nostro reporting, e che fa la differenza rispetto ai concorrenti. Tra cui ci potrebbe essere anche la statunitense ARI Fleet, l’unica che fa qualcosa di simile a quello che facciamo noi e che sta pensando di sbarcare in Europa… ecco anche perché la nostra internazionalizzazione”.

lo sviluppo in europa La Svizzera, sviluppata grazie alla filiale di un cliente francese, il Belgio, la Spagna, il Portogallo e l’Italia, “mercati dove dovremmo gestire le flotte di Konica-Minolta già nostro cliente in Francia” dice il numero uno di Gac, e presto vi sarà anche la Gran Bretagna e la Germania “dove abbiamo un po’ di difficoltà a entrare, mentre in Gran Bretagna lo faremo trovando una persona”. Come è successo in Italia, con Maniezzo che spera di chiudere un 2016 con un paio di clienti, “e una quindicina nel 2017” afferma la Fleet Manager, come ama definirsi lei stessa, “prestata” alla

società francese. Con l’obiettivo di portare una parte dello sviluppo anche nel nostro paese, “con uno o due persone che si occupino di sviluppare le integrazioni, ad oggi tutto concentrato a Lione dove lavoriamo in 28” spiega Echalier, “e da dove gestiamo parchi auto da 100 a 32 mila auto, soprattutto a noleggio a lungo termine, con il 15/20% al massimo in proprietà. Abbiamo anche un cliente con 17 auto. Ma con queste dimensioni non ne vale la pena”. Quindi addio alle tante Pmi italiane, mentre le società di Nlt stanno parlando con Gac: “In Francia Leaseplan ci ha chiesto di essere loro fornitore, ma abbiamo anche incontrato Alphabet o Arval. E lo faremo anche in Italia per integrare i dati dei loro clienti che saranno diventati anche i nostri” chiosa Echalier, che sottolinea che essere indipendenti tra tutti gli attori della filiera “aiuta a integrare tutti i dati di mercato, per poi dare un output il più possibile completo e chiaro”. Per un reporting che fa la differenza. Sia per l’ufficio che gestisce le flotte in maniera operativa, sia per l’amministrazione che ha tutti i dati e le fatturazioni, in formato elettronico, a portata di mano. AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 37


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MISSIONFLEET cybersecurity

LE NUOVE FRONTIERE

DELLA CYBERSECURITY IN AUTO Un ruolo sempre più importante per gli ingegneri della sicurezza e per i SOC, Security Operation Center, utilizzati per monitorare il livello di sicurezza delle piaaforme tecnologiche. Perché la sicurezza informatica sta diventando una priorità per le auto connesse e proprio per questo soggee al pericolo hacker

di Serena Piazzi

N Nell’era dell’Internet of Things le auto forniscono informazioni al conducente, ne rilevano dall’ambiente circostante e, addirittura, guidano da sole. Secondo Gartner “entro il 2020 saranno su strada oltre 150 milioni di veicoli connessi a Internet e il 60-75% di questi

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saranno in grado di fruire, creare e condividere dati”. Un’evoluzione che porta con sé innumerevoli vantaggi, ma anche qualche problema con cui bisogna imparare a fare i conti. Una vettura connessa, infatti, al pari di un pc è vulnerabile a tutti i rischi legati alla sicurezza informatica. Il fenomeno dell’hacking potrà quindi riguardare sempre più in futuro anche il settore automotive. Secondo Massimiliano Gardoni, Responsabile Flotte MercedesBenz Italia, “la connettività rappresenta, insieme alla sicurezza e all’efficienza, uno degli elementi strategici

dell’evoluzione della mobilità. Le automobili sono sempre connesse e, per questo motivo, è necessario assicurare l’opportuna protezione sia ai dati relativi al veicolo che a quelli correlati alla persona”. Ma perché qualcuno potrebbe essere interessato a “intrufolarsi” virtualmente in un’auto? Le motivazioni possono essere differenti: il proprietario della vettura potrebbe trarre vantaggi dalla manomissione del software originale, ad esempio, oppure un soggetto esterno potrebbe escogitare dei sistemi sofisticati per bloccare alcune funzioni o per carpire informazioni come dati personali, codici e altri dati


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MISSIONFLEET cybersecurity

sensibili ottenibili dai sistemi di bordo dell’auto, sempre più collegati agli smartphone e ad altre periferiche esterne. Pensiamo poi ai veicoli a guida autonoma: l’automobilista potrebbe voler sostituire il software con uno che consente di non rispettare i limiti e di tenere una velocità di crociera più elevata, oppure potrebbe modificarlo al fine di non pagare abbonamenti di assistenza remota e/o assicurativa in tempo reale. Non solo. Un hacker potrebbe riuscire a inserire un virus per consentire di avviare la vettura o, ancora peggio, di mantenere attivi i freni, solo in cambio di soldi. Si parla in particolare di pericoli derivanti dal ransomware, ovvero un tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo infettato, per poi richiedere un riscatto (ransom, appunto, in Inglese) da pagare per rimuovere la limitazione. Le problematiche che possono presentarsi, sia in tema di sicurezza “fisica” che in tema di privacy, possono essere anche molto gravi, ed è per questo che la cybersecurity delle auto non è da sottovalutare. I clienti si dimostrano molto sensibili all’argomento e anche le case automobilistiche sono sempre più consapevoli della necessità di far fronte al problema. Per contribuire a ridurre i rischi di sicurezza informatica associati alle automobili connesse e dare un impulso all’innovazione tecnologica, Intel Corporation ha istituito nel 2015 l’Automotive Security Review Board (ASRB), ovvero un comitato formato dai maggiori esperti di sicurezza di tutto il mondo con particolari competenze nei sistemi di sicurezza informatica fisica.

MASSIMILIANO GARDONI, RESPONSABILE FLOTTE MERCEDES-BENZ ITALIA

I ricercatori ASRB eseguono test di sicurezza con l’obiettivo di definire una serie di best practice e raccomandazioni per la progettazione di soluzioni e prodotti di sicurezza informatica che andranno a vantaggio dell’industria dell’auto e degli automobilisti. Inoltre, Intel ha pubblicato un White Paper che raccoglie le prime best practice di sicurezza informatica per il settore automobilistico, e si propone di continuare ad aggiornarlo in base ai risultati dell’ASRB. Per proteggere le auto dai possibili attacchi informatici, le case automobilistiche dovrebbero in parte modificare il modo stesso di produrle. Come si legge in uno studio diffuso da Capgemini, fondamentale è sviluppare una visione d’insieme: l’attenzione alla sicurezza deve essere una priorità che coinvolge non solo lo sviluppo delle componenti IT, ma anche la realizzazione delle parti elettriche ed elettroniche. Inoltre, bisogna fare in modo di riuscire a risolvere in back-end le possibili anomalie. A questo scopo, è bene effettuare dei test periodici sui veicoli già esistenti e su quelli di nuova produzione per verificare la capacità di

difesa da tentativi di intrusione e cyber-attacchi. Sempre secondo Capgemini, la sicurezza informatica deve continuare a essere un aspetto centrale per tutto il ciclo di vita del prodotto, dalla nascita alla dismissione. Al fine di rendere le auto sempre più sicure anche dal punto di vista informatico, le case automobilistiche collaboreranno sempre più con le aziende che operano nel settore della cybersecurity, che possono aiutarle a sviluppare standard e soluzioni tecnologiche per proteggere le numerose superfici di attacco delle auto. “Le case automobilistiche hanno ormai compreso che la cybersecurity non deve essere considerata soltanto un’appendice, ma deve diventare parte integrante del progetto stesso di una vettura” ha dichiarato a MissionFleet Domenico Cipollone, Vice President e Head of Automotive Sector di Capgemini Italia, che ha poi precisato: “Per questo motivo si sta diffondendo la figura dell’ingegnere della sicurezza e stanno nascendo team interni alle case che si occupano proprio di questo aspetto”. AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 39


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MISSIONFLEET cybersecurity

DOMENICO CIPOLLONE, VICE PRESIDENT E HEAD OF AUTOMOTIVE SECTOR DI CAPGEMINI ITALIA

Per Mercedes-Benz la protezione dei dati telematici rappresenta un elemento centrale delle attività di ricerca e lo sviluppo dei sistemi di protezione e sicurezza viene costantemente implementato per l’intero ciclo di vita di un veicolo. Un’attività che, come ha spiegato Gardoni, non incide nelle altre aree di sviluppo, in quanto le è stata dedicata una divisione specifica che si occupa esclusivamente di seguire le evoluzioni tecnologiche in materia di sicurezza telematica e di sviluppare soluzioni efficaci a contrastare eventuali attacchi informatici.

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“Un’altra soluzione è instaurare delle collaborazioni esterne” ha affermato Cipollone “Tesla, ad esempio, lavora addirittura direttamente con gli hacker, “sfidandoli” a violare il sistema di sicurezza delle proprie auto”. Anche FCA negli Stati Uniti ha deciso di percorrere questa strada: gli hacker che identificheranno punti deboli nei software installati a bordo delle vetture del Gruppo verranno ricompensati con una quota che va da 150 a 1.500 dollari a seconda della portata dell’errore tecnico identificato. Si tratta del programma Bug Bounty, elaborato con il supporto dell’azienda Bugcrowd. Capgemini è in contatto con numerose case automobilistiche, con partnership attive sia in Italia, dove organizza dei Digital Day proprio sul tema connected car e cybersecurity, sia in Nord America. L’ultima frontiera della sicurezza informatica in ambito automotive potrebbe essere l’utilizzo dei SOC, ovvero i Security Operation Center, attualmente utilizzati per monitorare il livello di sicurezza

di alcune piattaforme tecnologiche. “Si potrebbe ricorrere ai SOC anche per monitorare le vetture” ha spiegato Cipollone, “Il servizio di monitoraggio di sicurezza e privacy potrebbe essere venduto al cliente insieme all’auto”. Alcune aziende ci stanno già pensando, ma attualmente questa soluzione non è ancora diffusa, neanche tra le case automobilistiche più all’avanguardia sul tema. In Mercedes-Benz, ad esempio, al momento la comunicazione tra il veicolo e il mondo esterno viaggia protetta da una complessa architettura di sicurezza e i dati sono custoditi da un server protetto. “Per garantire la massima tutela dei dati, le nostre automobili adottano misure di sicurezza che provengono direttamente dal mondo dell’IT, come chiavi crittografate, certificati, firewall e scansione virus, oltre a protocolli quali TLS, IPsec e WPA2. Un sistema di protezione che rappresenta oggi lo stato dell’arte della sicurezza informatica, come certificato anche da esperti esterni al nostro Gruppo”, ha dichiarato Gardoni a MissionFleet. Tuttavia probabilmente in futuro si andrà verso l’implementazione di soluzioni sempre più avanzate, anche perché il fenomeno è destinato a crescere. “Al momento gli attacchi informatici alle auto sono frequenti tanto quanto quelli ad altri device. Tuttavia il fenomeno appare limitato perché le auto realmente connesse ad oggi sono ancora poche. Possiamo aspettarci che il numero degli attacchi cresca nei prossimi anni di pari passo con le vetture collegate” ha chiosato Cipollone.


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MISSIONFLEET studI & rIcerche

GALOPPA IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

SECONDO IL CVO DI ARVAL Il Corporate Vehicle Observatory della società di Nlt del gruppo Bnp Paribas soolinea la continua crescita del seore grazie soprauo alle grandi e medie aziende. Telematica e sicurezza i principali punti per le aziende. Che si affacciano sulle auto green

di Alberto Vita

I Il Corporate Vehicle Observatory (CVO) 2016 di Arval sottolinea come le flotte aziendali cresceranno in Europa nei prossimi anni, e che saranno appannaggio soprattutto del noleggio a lungo termine per le aziende con oltre cento dipendenti, mentre le società più piccole continuano a preferire gli acquisti, il leasing o i finanziamenti bancari. Rispetto al 2015 l’uso delle auto date in utilizzo ai dipendenti è cresciuto, infatti, del 18% nelle pmi e del 20% nelle grandi aziende, crescita registrata anche

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per i veicoli commerciali leggeri, rispettivamente del 17 e del 19%. In Europa l’86% delle aziende tra 100 e 999 dipendenti ha meno di 99 auto aziendali, così come il 53% delle multinazionali con oltre 1000 dipendenti, mentre il 34% di queste società ha tra le 100 e le 499 company car e il 13% oltre 500 auto aziendali. Flotte che in futuro cresceranno in modalità principalmente a noleggio a lungo termine. Lo dicono i Fleet Manager per il 39% nelle pmi ma, addirittura, per il 90% nelle grandi aziende. L’83% dei Fleet Manager di società tra i 100 e i mille dipendenti già lo ha scelto, una percentuale in continua crescita visto che era il 70% nel 2013 e il 71% lo scorso anno. Tra le motorizzazioni delle flotte vince il diesel nell’84% delle auto, una percentuale che, secondo i dati della ricerca, diminuirà solo del 5% nei prossimi 5 anni. Malgrado ciò sono molte le aziende che pensano alle propulsioni alternative, principalmente le ibride ma anche full electric. In particolare da parte di quel management che ha una visibilità pubblica e per le auto in pool. Perciò le propulsioni green crescono: il 27% delle aziende europee ha già in flotta auto con propulsioni alternative e il 48%

sta studiando una loro implementazione nel prossimo futuro. Il 16% ha auto ibride in flotta, il 12% auto elettriche e l’11% Phev.

Il CVO inoltre evidenza come i Fleet Manager europei utilizzino la Telematica per ridurre i costi, con alcuni paesi più interessati a questo tema, quali Spagna, Italia, Francia e Belgio. Già un terzo hanno installato sulle loro flotte sistemi telematici, principalmente per geolocalizzare le loro auto (33%), per ridurre il consumo di carburante (20%), per migliorare il comportamento di guida e quindi la sicurezza dei propri driver (12%) e per ridurre i costi di manutenzione (11%). Infine anche il CVO lancia l’allarme sull’aumento degli incidenti stradali a causa di una sempre maggior distrazione alla guida (leggasi telefoni cellulari). Da combattere grazie ai sempre nuovi dispositivi di assistenza alla guida che le case inseriscono sui loro modelli in uscita, sia con i Sistemi di Sicurezza Passiva sia con quelli di Sistemi di Sicurezza Attiva.


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15 ANALISI Kia_Layout 1 27/09/16 18.30 Pagina 44

L’ANALISI DI

Non solo Suv. Kia presenta la sua berlina-ammiraglia Optima Kia scende in strada con un’idea nuova. La sua ammiraglia, mai importata da noi, a un prezzo fuori dal comune così da attrarre chi non vuole per forza un Suv e ama ancora (o continua ad amare) le berline sui cinque metri. Ed ecco la Optima, giunta ormai alla terza generazione, con la sua bella mascherina “ naso di tigre” e una linea filante, sobria ma non banale. Un modello contemporaneo, non privo di spunti stilistici (a noi è piaciuta molto la plancia centrale inclinata verso il conducente) ma che sostanzialmente regala un senso di sicurezza, affidabilità e durata nel tempo. Tutti valori tradizionali della Casa coreana. di Pierluigi Bonora

LA GAMMA Non esiste. Per ora. La Optima è infatti disponibile solo nella versione 1.7 CRDI ISG Class, al prezzo di 29.500 euro. Il propulsore è l’affidabile quattro cilindri, 16 valvole, con il cambio automatico a sette rapporti. La potenza massima è di 141 CV a 4.000 giri/minuto mentre la coppia massima 44 | AGOSTO-SETTEMBRE 2016

di 340 Nm si ottiene tra 1.750 e 2.500 giri/minuto. La Casa dichiara 203 km/h di velocità massima e lo sprint 0-100 km/h in 11 secondi. Il consumo medio è davvero limitato: poco più di 22 chilometri con un litro.

MISSIONFLEET

guardare quanto offre, e questo non è poco. Sul fronte sicurezza ci sono Abs+Bas, un sistema completo di Airbag, il controllo elettronico della stabilità e della trazione, l’avviso del cambio di corsia e gli attacchi Isofix. E, ancora, il Cruise control, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il climatizzatore, l’impianto Hi-Fi arricchito dalle casse Harman-Kardon, i sedili anteriori a regolazione elettrica, il sistema multimediale, e il tetto panoramico in vetro facilitano e migliorano la vita a bordo. E ancora, segnaliamo i fari anteriori a led e il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici.

sarà anche il modello ibrido plug-in, parte integrante della futura strategia Kia.

IN ARRIVO

I COSTI DI GESTIONE

Già annunciata nei prossimi mesi la Sportwagon, che dovrebbe anch’essa essere disponibile solo con il 1.7 LA PREFERITA CRDI, dotata di sospensioni In questo caso, è come detto adattative e di una grande dotazione per il comfort. Ci l’unica. Ha senso quindi

I TEMPI DI CONSEGNA Kia Motor Italia dichiara una sessantina di giorni, fermo restando che non mancano promozioni con disponibilità immediata per questa autovettura.

IL VALORE RESIDUO Considerando che le precedenti generazioni non sono state importate in Italia, non ha senso esprimere valutazioni. Fatto salvo che i modelli Kia – per quanto riguarda l’usato – sono comunque nella media della concorrenza.

La garanzia è di sette anni o 150.000 chilometri che salgono a dodici per la anticorrosione e cinque sulla verniciatura. Il costo dei tagliandi è allineato con quelli delle concorrenza.


15 ANALISI Kia_Layout 1 27/09/16 18.30 Pagina 45

L’ANALISI DI

Da sottolineare che la Casa coreana offre l’opportunità a chi sceglie le auto della Casa coreana di usufruire del Kia Family Assistant, pacchetto assicurativo con servizi garantiti per sette anni.

LE FORMULE FINANZIARIE Presso tutte le concessionarie sono disponibili formule flessibili e personalizzate di Kia Finance che offre anche un’ampia gamma di servizi assicurativi. Cinque le soluzioni proposte: JoinKia (con rate mensili costanti), ValueKia (con rata finale dopo quelle mensili d’importo contenuto), DoubleKia (con rate mensili che variano in due periodi di tempo), BreathKia (con rate mensili costanti dopo un periodo di tempo dall’acquisto) e OptionKia che è anche la più adatta al cliente business. Si può guidare subito il modello Kia prescelto senza esserne il proprietario e avere a fine

MISSIONFLEET

contratto l’opzione di acquistarla, corrispondendo un ammontare pari al valore di riscatto dello stesso.

IL NOLEGGIO Kia è in grado di fornire un servizio su misura per soddisfare le necessità di tutte le aziende rivolgendosi alla filiale italiana o presso le singole concessionarie. La formula più recente di Kia Renting si chiama Just Drive e nel canone include tassa di proprietà, manutenzione ordinaria e straordinaria, servizio pneumatici, pacchetto assicurativo completo, soccorso stradale e assistenza telefonica.

I PREGI E I DIFETTI Sicuramente, Optima conferma la filosofia della Casa coreana: il comfort eccellente per cinque persone in un abitacolo silenzioso e protetto, la spaziosità (anche del bagagliaio con capacità di 510 litri) e la facilità di

guida, favorita dal cambio moderno ed efficiente come è quello a doppia frizione. Tra gli aspetti migliorabili citiamo invece lo sterzo, leggero in manovra ma non perfetto a velocità elevate e la non perfetta visibilità del lunotto (ma c’è la telecamera posteriore di serie).

IMMAGINE In tempi di Suv imperanti, fa piacere constatare che ci

sono Case che non disdegnano di rischiare il lancio di una berlina coma la Optima. In definitiva, è un’auto ben realizzata, molto comoda, piacevole nel tempo libero che si presta però senza problemi a un uso lavorativo, visti i costi di gestione limitati e il prezzo competitivo di partenza. Né va trascurato che in questo periodo, poter contare su una garanzia così importante vale più di un look originale. AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 45


16 ANALISI Volvo_Layout 1 27/09/16 18.34 Pagina 46

L’ANALISI DI

Volvo XC90, condensato di tecnologia.

Ai limiti della guida autonoma Non sappiamo se la nuova XC90 avrà una presenza sul mercato lunga quanto la precedente che è stata protagonista per dodici stagioni. Ma siamo sicuri che Volvo non ha lesinato energie per farne un modello eccellente sotto tutti gli aspetti, con tante novità ma senza assolutamente staccarsi dallo stile della Casa. L’aspetto resta imponente, nonostante i designer l’abbiano resa più slanciata. C’è un abitacolo-salotto con un cruscotto tutto digitale e lo schermo tattile da cui si controllano tutti i servizi di bordo. E la consapevolezza che nulla qui è stato lasciato sotto il top o quasi. La prova è il Pilot Assist, tecnologia di ultimissima generazione che “assiste” il conducente sino a 130 km/h, consente di mantenere la velocità impostata adattandola ai veicoli antistanti e coadiuva il guidatore a rimanere in corsia. Ai limiti della guida autonoma... di Pierluigi Bonora

LA GAMMA Qualcuno potrebbe dire sin troppo ampia. La verità è che storicamente la Casa svedese offre tante possibilità alla clientela. Con un listino che nasce dall’incrocio di cinque allestimenti (Kinetic, 46 | AGOSTO-SETTEMBRE 2016

Momentum, Business Plus, R-Design, Inscription e Summum), con le configurazioni a cinque o sette posti e con le motorizzazioni: due a benzina (2.0 litri da 254 e 320 CV) e due a gasolio (2.0 da 190 e 235 CV), tutti con l’eccellente Geartronic e la

MISSIONFLEET

trazione integrale AWD. A queste si aggiunge il rivoluzionario T8 Engine dove il classico turbo sovralimentato a benzina Drive-E da 2 litri è abbinato a un potente motore elettrico, per 407 CV complessivi, disponibile in quattro allestimenti con il top Excellence (a 125.200 euro) al posto dell’entry level Kinetic. A parte questa serie, i prezzi partono da 53.400 euro per la D4 Kinetic da 190 CV e arrivano a 74.930 euro per la T6 Inscription a sette posti da 320 CV. Da ricordare che al di là di una lista optional pressoché infinita, sono disponibili pacchetti come il Vision, lo Xenium, il Winter e il Winter Pro più o meno per tutti gli allestimenti.

LA PREFERITA Come visto c’è l’imbarazzo della scelta: noi puntiamo su una delle versioni con allestimento Business Plus che a parte lo sportivo RDesign è al top della gamma. Fermo restando

che la D5 da 235 CV regala emozioni, per l’uso lavorativo ci sembra ideale la D4 2.0 da 190 CV a 4.250 giri/minuto con una bella coppia massima di 400 Nm tra 1.750 e 2.500 giri/minuto. Lo spunto massimo è di 205 km/h, il passaggio 0-100 km/h è in 9,2 secondi. Quanto ai consumi, la Casa dichiara 5,8/4,9/5,2 litri ogni 100 km rispettivamente nel ciclo urbano/extraurbano/misto con 136 g/km di emissioni CO2. Con un prezzo di listino di 62.500 euro.

IN ARRIVO Nessuna novità a breve termine.

I TEMPI DI CONSEGNA Volvo Italia dichiara 110 giorni.

IL VALORE RESIDUO Tra i più alti della categoria, frutto di una politica precisa della Casa che ha eliminato


16 ANALISI Volvo_Layout 1 27/09/16 18.34 Pagina 47

L’ANALISI DI

ogni politica di “km zero” e grazie a nuova strategia di gestione dell’usato, che ha coinvolto allo stesso modo tutti i Paesi europei, e ha permesso di recuperare diversi punti percentuale sul valore residuo delle auto. Infine, c’è il validissimo programma Volvo Selekt (http://selekt.volvocars.it/) con test di verifica, garanzia, auto sostitutiva, servizio di soccorso.

I COSTI DI GESTIONE Per la Casa svedese, il definitivo salto di qualità è arrivato con Volvo Service 2.0 che riassume tutte le offerte al cliente creando un vero sistema. Il claim è “sei promesse, una nuova era”. Vediamole in sintesi: aggiornamento gratuito del software a ogni tagliando, prezzi certi per manutenzione e riparazione tutto incluso (con due offerte: quattro e cinque stelle), verifica computerizzata dei sistemi di sicurezza a ogni tagliando, una persona di

contatto sempre disponibile, soluzioni di mobilità alternativa, possibilità di lavaggio dell’auto. E a 24 mesi dalla immatricolazione si può chiedere una Garanzia Estesa personalizzata.

LE FORMULE FINANZIARIE Il punto di partenza è Volvo Car Financial Service con varie formule, realizzate con Findomestic. Si parte con il Credito Classico, semplice prestito finalizzato all’acquisto dell’auto nuova o usata, con una durata dei contratti che parte da un minimo di 6 mesi, con la libertà di poter decidere l’anticipo e con rate fisse per tutta la durata contrattuale. Poi esiste un piano finanziario con rate costanti mensili più basse e una maxi-rata finale eventualmente rifinanziabile alla scadenza del contratto. Formula che libera dal peso della gestione dell’usato perché il valore dell’auto è garantito da Volvo. Nella

MISSIONFLEET

rata del finanziamento scelto si possono includere diverse formule assicurative, sviluppate partendo da una copertura di base sino ad avere la tutela totale dai rischi connessi all’uso della vettura. Per chi preferisce il leasing, la proposta Volvo consente di scegliere tra diverse quote di anticipo e riscatto finale.

IL NOLEGGIO Volvo lo considera da sempre un canale strategico: le formule personalizzate offrono una gamma di servizi completa, studiata da Volvo Car Financial Service con Arval. Con Volvo Car Rent possono essere inclusi tutta una serie di servizi di assistenza, assicurativi, di soccorso stradale e via dicendo.

I PREGI E I DIFETTI Costruita in modo esemplare, la XC90 regala un comfort assoluto in abitacolo, insonorizzato e

protetto benissimo. Questo va unito a un livello di sicurezza che da una vita è il punto di forza della Casa. Bene anche la gamma di propulsori (potenti anche quando non hanno un’elevata cilindrata) e la parte tecnologica in genere. Se dobbiamo trovare un difetto, è negli ingombri notevoli: manovrando in spazi ristretti servono attenzione e una certa “mano”. Poi, a differenza di alcune rivali, non va considerata l’attitudine offroad, ma si tratta di scelte chiare, ovviamente.

IMMAGINE La XC90 è una vettura moderna e sicura come da sempre lo sono i modelli della Casa scandinava. In questo caso, c’è anche un’imponenza che la fa distinguere dalle altre vetture di famiglia, con tenuta di strada, stabilità elevata, comfort totale per un mezzo che resta una valida scelta per chi percorre tanti chilometri. AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | 47


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mIssIoNFLeet

agosto settembre

Google sfida Uber con Carpool malgrado Google realizzi ancora il 90% del proprio fatturato con l’advertising online, il colosso di Brin e Page continua a esplorare nuovi business. e, dopo esser sbarcato nel mondo automotive con la Google Car, ed essersi alleata con Fca, ecco che Big G vuol fare concorrenza anche a

Uber proprio sulle strade di San francisco dove Uber è nata. Google infatti lancerà un servizio simile a quello della società di Kalanick basato però sulla app Waze, acquisita nel 2013, e battezzato Carpool. Si baserà non sul pagamento di una corsa bensì sulla condivisione delle spese, alla BlaBlaCar insomma, con un costo di 54 centesimi di dollari a miglio, per un massimo di due tragitti al giorno, per evitare che questo diventi un vero e proprio lavoro. carpool nasce dopo una sperimentazione di mesi tra i propri dipendenti negli States, nonché a Tel Aviv.

SGUARDo SUL FUTURo

fa creando una community con cui mettere in contatto gli appassionati, o semplicemente chi vuole acquistare un’auto, in tutti i paesi del mondo. Già 35 milioni di navigatori possono accedere a informazioni riguardanti veicoli risalenti al 1998, scambiare opinioni (anche su modelli non presenti a listino) e postare annunci. la community consentirà di incrementare il giro d’affari degli accessori, che già oggi vale 6,5 miliardi di euro, ma, naturalmente, il passo per vendere direttamente auto con operazioni spot come la capsule di Toyota Aigo, è brevissimo.

Al via su Amazon la community Automotive

A Singapore i primi taxi a guida autonoma

Dopo i pezzi di ricambio e le gomme, sul più grande centro commerciale online al mondo, ovvero Amazon, sbarcano anche le auto. e il colosso di Jeff Besos lo

Singapore culla delle sperimentazioni per il trasporto privato insieme agli States, lancia un test con i primi veicoli autonomi per il trasporto

di persone grazie a NuTonomy, una start up del Mit di Boston, e ai finanziamenti del Singapore Economic Development Board. l’obiettivo è di introdurre un servizio di taxi completamente autonomo e robotizzato entro il 2018. oltre che a Singapore NuTonomy sta effettuando test anche a londra e in michigan, e tra i partner annovera anche Jaguar Land Rover. in un’area al momento di soli 2,5 km2 i clienti-test possono chiamare un taxi autonomo, una Renault Zoe o una Mitsubishi i-MiEV, via app, e a bordo troveranno un ingegnere NuTonomy che si occuperà di monitorare tutti i sistemi oltre che… a rassicurare i passeggeri.

Spedizione Posta Target - magazine

Registrazione Tribunale di milano n° 219 del 28/03/2006 Direttore responsabile Alberto Vita collaboratori Pierluigi Bonora, Serena Piazzi, Davide Gibellini, Mauro Serena, Salvatore Saladino Progetto grafico Arianna Pierri Stampa Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in italia Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)

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Fari Full LED Pure Vision • Easy Access System II • Sensori parcheggio Smart Nav Evolution DAB con schermo Touch 7” *L’offerta Renault Lease comprende: anticipo 0 €, noleggio 48 mesi/80.000 km manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione RC Auto senza franchigia, assicurazione Furto & Incendio con franchigia 10%, garanzia Kasko con franchigia € 500, assistenza stradale 24h, costo tassa di proprietà, 1 cambio penumatici estivi performance. L’offerta, valida fino al 31/10/2016 non è vincolante per Renault Lease ed è soggetta all’approvazione da parte della stessa, dei requisiti economici e di affidabilità del richiedente, nonchè alle variazioni di listino. Emissioni di CO2: 85 g/km. Consumi (ciclo misto) 3,3 l/100 km. Emissioni e consumi omologati.


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