Anno XII • agosto - settembre 2017
www.missionline.it
Speciale Fuel Card
Oltre al mero rifornimento Smart Working
Il lavoro è sempre più smart Director’s cut
La Storia “di corsa” dell’Alfa Romeo
CON IL NUOVO KOLEOS L'ALTO DI GAMMA RENAULT SI FA SUV
1 Sommario 4 17.qxp_Layout 1 11/09/17 11:58 Pagina 1
SOMMARIO
Agosto-Settembre 2017 • numero 4
5
26
43
CRUSCOTTO
SMART WORKING
Anche ad agosto il mercato delle auto nuove non va in vacanza
Il mondo del lavoro è sempre più smart
L’ANALISI DI MISSIONFLEET
di Arianna De Nittis
di Salvatore Saladino
10
32
SPECIALE FUEL CARD
MFA - MISSIONFLEET AWARDS
Oltre al rifornimento di carburante c’è molto altro
Arriva l’ora X per i vincitori. Non perdeteveli!
di Serena Piazzi
a Cura della redazione
16
34
MONDO SEAT
DIRECTOR’S CUT
Seat on the move!
La storia “di corsa” dell’Alfa Romeo
di Alberto Vita
di Alberto Vita
18 MOBILITÀ ELETTRICA La e-Mobility Revolution di Enel sbarca sulle autostrade di Alberto Vita
38 AUTO AZIENDALI Servizi, sicurezza (e un po’ di elettrico) nelle auto aziendali del futuro di Andrea Barbieri Carones
Nuovo Koleos, l’alto di gamma Renault si fa Suv È una Countryman la prima Plug-in di casa Mini di Maurizio Bertera
News L’EDITORIALE NEWS
3 48
Informazione pubblicitaria Alphabet, obiettivo digitalizzazione dei processi 21 La nuova serie 5 di Casa BMW, tecnologia e sicurezza a livelli inimmaginabili 24
22 NUOVA COMPASS Jeep completa la gamma con la Nuova Compass di Alberto Vita
AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 1
2 Editoriale 4 17.qxp_Layout 1 11/09/17 13:55 Pagina 3
L’editoriale di Alberto Vita
ELETTRIZZIAMOCI!
S
i susseguono gli annunci di future gamme di case costruttrici sempre più elettrificate, mentre chi ha già autoveicoli di questo tipo in portafoglio accelera, con restyling, nuove batterie più capienti e nuovi modelli. Elettrico che ha addirittura fatto smuovere anche Marchionne, sempre scettico sull’argomento, il quale ha annunciato come sarà Maserati a breve la punta di diamante elettrica del gruppo. Magari con l’Alfieri. Ora la palla passa a chi deve assicurare a questi nuovi gioielli tecnologici per la mobilità una rete di rifornimento decente ed ecco perché dopo l’articolo dello scorso numero sulla situazione italiana delle colonnine, su questo riportiamo il progetto targato Enel “e-Mobility revolution”, che la public utility italiana ha presentato anche al recente Forum Ambrosetti di Cernobbio. Continuate a seguirci, anche su Missionline, perché anche noi ci stiamo elettrizzando... come lo vedrete presto. Ma su questo numero parliamo anche di altre “rivoluzioni”, a partire da quella in atto, piccola ma significativa, tra le carte carburante, non più solo strumenti per la gestione dei rifornimenti dei dipendenti, ma anche strumenti di pagamenti e di accesso a diversi servizi. Che ora cavalcano anche le Pompe Bianche, e non più solo i grandi petrolieri o le società multinazionali. E poi la nostra Arianna de Nittis ha scritto di una “rivoluzione” che è già realtà per molte aziende, soprattutto quelle grandi, tra cui alcune nel settore automotive. Stiamo parlando dello Smart working, un’iniziativa win-win-win per dipendente, datore di lavoro e... ambiente. Iniziativa vincente come vincente è la seconda
edizione del primo e unico premio sulle flotte da noi organizzato, MissionFleet Awards, per la quale abbiamo ricevuto tantissime candidature, con un vero e proprio boom tra i progetti dei Fleet Manager. Non ve li vorrete mica perdere? Andrea Barbieri Carones ha invece interpellato le Case costruttrici e alcuni Fleet Manager per sapere, secondo loro, cosa deve per forza proporre un allestimento business per le auto aziendali, su cui ha le idee ben chiare anche Gianpiero Wyhinny, numero uno di Seat in Italia, manager entusiasta del suo lavoro e delle tante novità in arrivo da parte del brand che rappresenta. Entusiasmo che hanno anche i manager Fca, che abbiamo incontrato alla presentazione della Nuova Compass, l’ennesima arma che completa la gamma proposta dai brand del gruppo. Anche, e soprattutto, nelle flotte, dove la strategia è ben chiara e si basa anche sullo sviluppo internazionale della loro captive, ovvero Leasys. Gruppo che ha di recente rilanciato anche il marchio Alfa Romeo, con Stelvio e Giulia, brand milanese, ma con tante influenze napoletane, a cui abbiamo dedicato la nostra rubrica Director’s cut. Leggendolo capirete perché... Alfa che, come praticamente tutti i brand, continua a crescere sul mercato italiano, come sottolinea Salvatore Saladino nella consueta rubrica Cruscotto. Infine ecco le nostre analisi, del giramondo Maurizio Bertera, del nuovo Renault Koleos, Suv importante che punta in alto, e della prima Mini alla spina, la Countryman S E Plug-in. E ritorniamo così all’elettrico... @chevida AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 3
3 Cruscotto 4 17.qxp_Layout 1 11/09/17 13:56 Pagina 5
MISSIONFLEET CRUSCOTTO
ANCHE AD AGOSTO IL MERCATO
DELLE AUTO NUOVE NON VA IN VACANZA Il mercato delle nuove immatricolazioni di auto in Italia non si ferma neppure ad agosto, con il solito Noleggio a trainare i positivi numeri del seore, malgrado il doping delle km zero. A calare però i veicoli commerciali leggeri. In questo caso anche nel Noleggio a lungo termine
A
dopo le fiammate di inizio anno, sono in costante regresso (a meno 27,41% ad agosto e a meno 1,30% da gennaio). Ma a sostenere le vendite sono le robuste iniezioni di chilometri zero, che mai come quest’anno sono state così “invasive”: le auto-immatricolazioni delle Case e dei Concessionari (che in gran parte significano km zero e una parte minore di
vetture “dimostrative”) da gennaio ad agosto sono state 218.617. Nell’intero 2016 furono 219.211. Questo dato proietta, secondo Dataforce, un volume di auto-immatricolazioni a fine anno di oltre 324mila veicoli, ossia 100mila in più rispetto al 2008, anno in cui le vendite furono ben superiori ai 2,4 milioni di unità. Quindi, nei primi 8 mesi del
di Salvatore Saladino
gosto è un mese poco significativo in termini di volumi di vendita e di immatricolazioni. In ogni caso emergono e si consolidano tendenze che fanno riflettere sull’andamento del mercato. Le Passenger Car continuano il trend positivo (più 15,64% nell’ottavo mese dell’anno e più 9,08% nel cumulato), mentre i Light Commercial Vehicle,
MERCATO ITALIA PC + LCV - AGOSTO 2017 Agosto 2017
Agosto 2016 Diff. mese % YTD 2017
YTD 2016
Diff. cum. %
Market Share YTD 2017
Diff. MS 2017/2016
83.170
71.921
1.252.874
9,08%
92,70%
0,71%
PC + LCV Totale Passenger Car
15,64%
1.366.580
Totale LCV up to 3,5 t.
8.586
11.828
-27,41%
107.612
109.025
-1,30%
7,30%
-0,71%
Mercato Italia PC + LCV
91.756
83.749
9,56%
1.474.192
1.361.899
8,25%
100,00%
-
Privati
48.907
48.738
0,35%
770.260
780.501
-1,31%
56,36%
-5,93%
Flotte in proprietà e leasing
4.126
4.289
-3,80%
66.367
71.371
-7,01%
4,86%
-0,84%
Noleggio Lungo Termine Top
7.614
5.388
41,31%
108.873
91.329
19,21%
7,97%
0,68%
Noleggio Lungo Termine Captive
2.684
1.895
41,64%
65.727
54.336
20,96%
4,81%
0,47%
53
5,66%
2.422
2.287
5,90%
0,18%
-0,01% 0,07%
Market Channels Passenger Cars
Noleggio Lungo Termine Medium 56 Noleggio Lungo Termine Altro
122
40
205,00%
2.020
952
112,18%
0,15%
Totale NLT
10.476
7.376
42,03%
179.042
148.904
20,24%
13,10%
1,22%
Noleggio Breve Termine Top
1.204
1.091
10,36%
109.315
103.408
5,71%
8,00%
-0,25%
5
9240,00%
3.113
2.513
23,88%
0,23%
0,03%
Noleggio Breve Termine Medium 467 Noleggio Breve Termine Dealer
721
369
95,39%
13.408
8.380
60,00%
0,98%
0,31%
Noleggio Breve Termine Altro
521
647
-19,47%
13.931
9.018
54,48%
1,02%
0,30%
Totale NBT
2.913
2.112
37,93%
139.767
123.319
13,34%
10,23%
0,38%
Concessionarie
9.937
5.673
75,16%
137.710
90.129
52,79%
10,08%
2,88%
Case Auto
6.811
3.733
82,45%
73.434
38.650
90,00%
5,37%
2,29%
Mercato Italia Passenger Cars
83.170
71.921
15,64%
1.366.580
1.252.874
9,08%
100,00%
0,00%
AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 5
3 Cruscotto 4 17.qxp_Layout 1 11/09/17 13:56 Pagina 6
MISSIONFLEET CRUSCOTTO
TOP 10 MODELLI PER CANALE - AGOSTO 2017 MERCATO ITALIA PC+LCV 1 FIAT PANDA 2 LANCIA YPSILON 3 FIAT TIPO 4 FIAT 500 5 RENAULT CLIO 6 FIAT 500L 7 FORD FIESTA 8 FIAT 500X 9 VW POLO 10 CITROËN C3 Tot. Mercato Italia PC+LCV PRIVATI 1 FIAT PANDA 2 RENAULT CLIO 3 LANCIA YPSILON 4 FORD FIESTA 5 VW POLO 6 CITROËN C3 7 DACIA SANDERO 8 TOYOTA YARIS 9 FIAT 500X 10 OPEL MOKKA Tot. Privati SOCIETÀ 1 FIAT DUCATO 2 IVECO DAILY 3 FIAT DOBLO 4 FIAT PANDA 5 VW TIGUAN 6 RENAULT CLIO 7 FORD TRANSIT CUSTOM 8 FIAT FIORINO 9 FORD TRANSIT 10 MERCEDES GLC, GLK CLASS Tot. Società NOLEGGIO LUNGO TERMINE 1 FIAT PANDA 2 FIAT 500 3 FIAT TIPO 4 FIAT 500X 5 FIAT 500L 6 FORD FIESTA 7 NISSAN QASHQAI 8 RENAULT CLIO 9 JEEP RENEGADE 10 VW GOLF Tot. Noleggio Lungo Termine NOLEGGIO BREVE TERMINE 1 FIAT PANDA 2 FIAT 500 3 FIAT TIPO 4 FIAT 500L 5 LANCIA YPSILON 6 VW POLO 7 RENAULT CLIO 8 CITROËN C3 9 FIAT 500X 10 VW GOLF Tot. Noleggio Breve Termine 6 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
YTD 2017
YTD 2016
Diff. cum. %
Market Share Diff. MS YTD 2017” 2017/2016
104.239 44.133 43.490 43.389 39.618 33.452 31.539 31.272 29.577 28.974 1.474.192
104.893 46.167 19.403 34.975 35.568 38.916 30.114 32.494 29.746 15.915 1.361.899
-0,62% -4,41% 124,14% 24,06% 11,39% -14,04% 4,73% -3,76% -0,57% 82,05% 8,25%
13,15% 5,57% 5,49% 5,47% 5,00% 4,22% 3,98% 3,95% 3,73% 3,66% -
-0,29% -0,35% 3,00% 0,99% 0,44% -0,77% 0,12% -0,22% -0,08% 1,62% -
55.689 27.342 23.958 21.613 20.574 19.466 18.941 17.085 16.426 15.685 792.699
67.192 25.045 29.401 23.730 23.375 11.383 15.417 17.345 20.953 12.187 780.514
-17,12% 9,17% -18,51% -8,92% -11,98% 71,01% 22,86% -1,50% -21,61% 28,70% 1,56%
7,03% 3,45% 3,02% 2,73% 2,60% 2,46% 2,39% 2,16% 2,07% 1,98% -
-1,58% 0,24% -0,74% -0,31% -0,40% 1,00% 0,41% -0,07% -0,61% 0,42% -
4.266 4.235 3.812 3.099 1.860 1.603 1.589 1.498 1.442 1.381 113.547
5.944 5.513 6.172 3.525 717 2.218 2.532 2.505 1.523 1.095 144.426
-28,23% -23,18% -38,24% -12,09% 159,41% -27,73% -37,24% -40,20% -5,32% 26,12% -21,38%
3,76% 3,73% 3,36% 2,73% 1,64% 1,41% 1,40% 1,32% 1,27% 1,22% -
-0,36% -0,09% -0,92% 0,29% 1,14% -0,12% -0,35% -0,42% 0,22% 0,46% -
15.501 7.821 6.854 6.729 5.840 5.638 5.375 4.723 3.559 3.495 204.495
16.742 5.048 823 5.317 7.281 4.182 3.596 3.309 3.420 3.359 176.133
-7,41% 54,93% 732,81% 26,56% -19,79% 34,82% 49,47% 42,73% 4,06% 4,05% 16,10%
7,58% 3,82% 3,35% 3,29% 2,86% 2,76% 2,63% 2,31% 1,74% 1,71% -
-1,93% 0,96% 2,88% 0,27% -1,28% 0,38% 0,59% 0,43% -0,20% -0,20% -
10.768 7.888 6.366 5.656 4.389 3.374 3.340 3.242 3.185 3.027 144.844
9.300 7.143 1.940 9.268 4.747 2.347 4.302 283 3.386 2.589 128.768
15,78% 10,43% 228,14% -38,97% -7,54% 43,76% -22,36% 1045,58% -5,94% 16,92% 12,48%
7,43% 5,45% 4,40% 3,90% 3,03% 2,33% 2,31% 2,24% 2,20% 2,09% -
0,21% -0,10% 2,89% -3,29% -0,66% 0,51% -1,03% 2,02% -0,43% 0,08% -
2017 sono state immatricolate 1.366.580 vetture e 107.612 veicoli commerciali leggeri. L’analisi per canali di vendita per le Passenger Car dimostra che tra i privati mancano all’appello circa 10mila targhe, e che la quota di mercato di questa tipologia di acquirenti si è ridotta di quasi 6 punti percentuali rispetto al 2016 (nel 2017 la market share è del 56,36%). Le vendite dirette alle aziende (acquisti per contanti, con finanziamento o leasing) sono scese del 7%, mentre il Noleggio a lungo termine è cresciuto del 20% (più 42% ad agosto). In crescita anche il Noleggio a breve termine: più 13,1% da gennaio ad agosto (più 38% nel solo agosto). Le autoimmatricolazioni delle Case, come visto, sono invece quasi raddoppiate, e quelle dei concessionari cresciute di oltre 50 punti percentuali. Nel comparto degli LCV, la situazione è decisamente peggiore: l’unico dato positivo sono le intestazioni ai privati (professionisti e artigiani senza partita Iva), che hanno ormai raggiunto una quota di mercato del 20%. Invece le vendite dirette alle aziende sono crollate del 35% e il NLT è sceso di 6 punti circa (ad agosto quasi meno 63%). Il rent-a-car si è contratto del 7%. Le autoimmatricolazioni (più che raddoppiate rispetto al 2016) sono l’artificio commerciale che ha consentito di chiudere il bilancio provvisorio dei primi 8 mesi con una contrazione di solo l’1,3%. Veniamo ora al forecast di Dataforce: la società di analisi di mercato prevede un 2017 che dovrebbe superare i 2 milioni di auto nuove (esattamente 2.060.000), con una quota dei
3 Cruscotto 4 17.qxp_Layout 1 11/09/17 13:56 Pagina 8
MISSIONFLEET CRUSCOTTO
FORECAST MERCATO ITALIA PASSENGER CAR PER CANALE
430.066
435.060
424.921
434.915
1.289.952
1.299.964
440.000 409.925 1.280.011
445.054 389.927
394.945 1.229.980
■ Private
1.259.956
358.654
479.681
■ True Fleet
1.225.541
342.171
367.789
2014
1.023.492
2013
1.157.163
300.501 285.818
277.978 242.874 859.951
206.028 274.643 837.865
899.763
230.136
279.980
325.158 267.911
750.000
1.166.894
1.487.374
1.824.826
1.000.000
1.672.716
1.500.000
1.250.000
320.831 238.037
319.246
1.750.000
1.412.043
2.000.000
239.653 254.798
370.117
■ Special Channel
313.659
2.250.000
460.013
374.178
2.500.000
500.000 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2015
privati del 59,38%, la quota delle True Fleet (cioè le immatricolazioni aziendali dirette più i Noleggi a lungo termine) sostanzialmente allineata a quella del 2016 (17,38%) e quella degli Special Channel del 23,24%, in crescita del 30% anno su anno.
LE TOP TEN PER CANALE - LA PANDA PREVALE OVUNQUE La graduatoria dei modelli più venduti (Passenger Car più Light Commercial Vehicle) vede ai primi posti tra i privati Fiat Panda, Renault Clio, Lancia Ypsilon, Ford Fiesta e Volkswagen Polo. Quella delle immatricolazioni aziendali
2016
2017
Forecast 2017 Passengers Car
10,00%
True Fleet
358.654
17,38%
4,82%
Special Channel
479.681
23,24%
30,42%
2.063.876
100,00%
10,54%
8 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
L’analisi delle graduatorie dei modelli più venduti nei segmenti di mercato vede auto Fiat primeggiare non soltanto nei “segmenti bassi”, ma anche in quelli di maggior profittabilità come per esempio le monovolume (Mpv) e, soprattutto, i Suv. La classifica delle Mini (cioè le citycar) vede al primo posto la Fiat Panda, seguita da Lancia
7,97% 4,81%
4,86%
4,00%
0,00%
5,91%
2022
8,00%
2,00%
59,38%
2021
n Market Share YTD 2017 n Diff. MS 2017/2016
Diff.% 2017/16
1.225.541
2020
I CINQUE MODELLI TOP PER SEGMENTO FIAT PRIMA TRA MINI, COMPATTE, SUV, MPV E SPORTIVE
MERCATO ITALIA PASSENGER CAR
MS%
Private
2019
dirette piazza al comando un terzetto di veicoli commerciali (Fiat Ducato, Iveco Daily e Doblò), seguito da Fiat Panda e Volkswagen Tiguan. Nell’ambito del noleggio a lungo termine, la classifica è dominata dalle Fiat ed è la seguente: Panda, 500, Tipo, 500X e 500L. Il rent-a-car, non cambia molto rispetto al long rent, con
6,00%
MERCATO ITALIA PC + LCV - AGOSTO 2017
2018
la 500L al quarto posto e la Lancia Ypsilon che conquista la quinta piazza, mentre le restanti posizioni rimangono identiche. Le auto-immatricolazioni dei concessionari registrano nei primi otto mesi del 2017 la seguente classifica: Fiat Panda, Lancia Ypsilon, Peugeot 208, Fiat 500 e Jeep Renegade, mentre quelle delle Case auto ha cinque modelli Fiat come i più targati: 500L, Tipo, 500, Panda e Punto.
0,18%
2,00% Flotte in proprietà e leasing
Noleggio Lungo Termine Top
Noleggio Lungo Termine Captive
Noleggio Lungo Termine Medium
3 Cruscotto 4 17.qxp_Layout 1 11/09/17 13:56 Pagina 9
MISSIONFLEET CRUSCOTTO
Ypsilon, Fiat 500, Smart ForTwo e Volkswagen Up. Nelle Small (le auto di segmento B), con la progressiva uscita di scena della Fiat Punto, la classifica è dominata dalle vetture straniere: Renault Clio, Ford Fiesta, Volkswagen Polo, Citroën C3 e, quinta, la vecchia Punto. Tra le Compatte, la Fiat Tipo è leader di mercato, con volumi quasi doppi rispetto alla seconda della Top 5, la Volkswagen Golf. A seguire, Alfa Romeo Giulietta, Peugeot 308 e Ford Focus. Medie e segmenti superiori sono quasi totalmente appannaggio delle marche tedesche. Nella Middle Class; Audi A4, Alfa Romeo Giulia, BMW Serie 3, Mercedes Classe C e VW Passat, nella Higher-Middle Class; Mercedes Classe E, BMW Serie 5, Audi A6, Volvo Serie 90 e Maserati Ghibli, mentre nella Luxury; Porsche Panamera, Mercedes S, BMW Serie 7, Mercedes CLS e Tesla Model S, l’unica elettrica che compare in una Top 5. Nell’Offroad/Suv Fiat 500X e Jeep Renegade stracciano le concorrenti, seguite da Nissan Qashqai, Opel Mokka e VW Tiguan. La più venduta delle sportive, e non è nemmeno un dato così scontato, pur nella patria delle supercar, è un’italiana, la Fiat 124 Spider. Che è seguita dalla Porsche 911, Mazda MX-5, Ford Mustang e Audi TT. Tra i Mini-Van (le monovolume piccole), è in testa la Fiat 500L, mentre tra i Large Van domina la Renault Espace. Infine tra gli Utilities (i commerciali leggeri), ci sono quattro modelli italiani ai primi posti (Fiat Doblò, Ducato, Fiorino e Iveco Daily), e il primo tra gli stranieri, il Ford Transit Custom.
TOP 5 MODELLI PER SEGMENTO VEICOLO TRUE FLEETS PASSENGER CAR + LCV UP TO 3,5 t Mini
FIAT PANDA FIAT 500 SMART FORTWO SMART FORFOUR LANCIA YPSILON Small FORD FIESTA RENAULT CLIO FIAT PUNTO, GRANDE PUNTO CITROËN C3 PEUGEOT 208 Compact Car FIAT TIPO VW GOLF FORD FOCUS PEUGEOT 308 AUDI A3, S3 Middle-Class AUDI A4, S4 BMW 3 SERIES VW PASSAT ALFA ROMEO GIULIA MERCEDES C CLASS Higher-Middle-Class MERCEDES E CLASS AUDI A6, S6 BMW 5 SERIES MASERATI GHIBLI VOLVO V90 Luxury-Class PORSCHE PANAMERA MERCEDES S CLASS BMW 7 SERIES MERCEDES CLS CLASS TESLA MODEL S Offroad / SUV FIAT 500X NISSAN QASHQAI VW TIGUAN JEEP RENEGADE OPEL MOKKA Sports Car PORSCHE 911 FIAT 124 FORD MUSTANG MERCEDES SLC, SLK CLASS FERRARI 488 Mini-Van FIAT 500L PEUGEOT 3008 CITROËN C4 PICASSO FORD C-MAX MERCEDES B CLASS Large-Van MERCEDES V CLASS RENAULT ESPACE FORD S-MAX VW SHARAN FORD GALAXY Utilities FIAT DOBLO FIAT DUCATO FIAT FIORINO IVECO DAILY FORD TRANSIT CUSTOM
Agosto Agosto Diff. 2017 2016 mese %
YTD 2017”
YTD 2016
Diff. cum. %
1.020 254 189 36 83 92 332 286 167 227 349 289 178 120 331 243 295 163 161 126 83 109 128 9 43 10 12 6 4 6 369 486 465 291 269 9 5 5 2 4 284 211 118 97 88 21 24 35 13 11 464 607 473 307 161
18.600 8.476 4.383 2.888 2.672 6.593 6.326 4.006 3.268 3.067 8.058 4.808 3.841 3.515 3.366 3.912 3.749 3.600 2.566 2.519 1.821 1.538 1.194 322 226 204 163 135 102 90 7.819 6.225 4.753 4.726 2.874 231 142 101 60 54 6.689 2.051 2.036 1.897 1.459 595 585 487 211 113 6.863 6.810 4.953 4.620 2.233
20.267 5.733 4.873 3.526 2.811 5.092 5.527 1.474 1.614 2.902 1.514 5.566 4.075 5.431 3.471 5.135 3.801 4.802 588 2.558 561 1.896 1.242 397 0 14 183 164 163 101 6.713 4.869 1.231 4.832 1.497 255 37 73 22 37 9.114 776 1.871 2.202 1.963 428 1.043 735 267 237 9.764 8.201 9.078 6.106 2.846
-8,23% 47,85% -10,06% -18,09% -4,94% 29,48% 14,46% 171,78% 102,48% 5,69% 432,23% -13,62% -5,74% -35,28% -3,03% -23,82% -1,37% -25,03% 336,39% -1,52% 224,60% -18,88% -3,86% -18,89% /0 1357,14% -10,93% -17,68% -37,42% -10,89% 16,48% 27,85% 286,11% -2,19% 91,98% -9,41% 283,78% 38,36% 172,73% 45,95% -26,61% 164,30% 8,82% -13,85% -25,68% 39,02% -43,91% -33,74% -20,97% -52,32% -29,71% -16,96% -45,44% -24,34% -21,54%
1.380 79 158 52 84 182 211 75 89 160 208 238 178 272 167 491 115 258 157 115 33 101 85 26 0 2 10 10 10 12 499 284 195 263 101 10 6 3 1 2 543 31 58 126 66 26 31 30 16 10 1.056 670 2.873 646 306
-26,09% 221,52% 19,62% -30,77% -1,19% -49,45% 57,35% 281,33% 87,64% 41,88% 67,79% 21,43% 0,00% -55,88% 98,20% -50,51% 156,52% -36,82% 2,55% 9,57% 151,52% 7,92% 50,59% -65,38% /0 400,00% 20,00% -40,00% -60,00% -50,00% -26,05% 71,13% 138,46% 10,65% 166,34% -10,00% -16,67% 66,67% 100,00% 100,00% -47,70% 580,65% 103,45% -23,02% 33,33% -19,23% -22,58% 16,67% -18,75% 10,00% -56,06% -9,40% -83,54% -52,48% -47,39%
AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 9
4 Fuel Card.qxp_Layout 1 11/09/17 12:07 Pagina 10
MISSIONFLEET SPECIALE FUEL CARD
OLTRE AL RIFORNIMENTO DI CARBURANTE
C’È MOLTO ALTRO Le carte carburante sono uno strumento ormai irrinunciabile per chi lavora con l’auto e vengono proposte sempre più spesso anche dalle cosiddee “pompe bianche”. Tantissimi i servizi accessori, tra cui anche la possibilità di convertirla in uno strumento di pagamento sicuro e utilizzabile dai Fleet Manager
di Serena Piazzi
P
assicurare un sistema di controllo efficiente dei consumi restano i due obiettivi chiave delle carte carburante, che consentono però anche di avvalersi di numerosi servizi aggiuntivi.
LE PROPOSTE TARGATE ENI Per i professionisti che utilizzano l’auto come strumento di lavoro e per i Fleet manager le Fuel card non sono certo una novità, dal momento che quasi tutti gli operatori del settore le propongono ai clienti business. L’offerta, però, come già scritto su queste pagine, si è ulteriormente ampliata grazie alle pompe bianche, che si stanno organizzando per dotarsi delle proprie carte carburante. Dal momento che i servizi offerti e le caratteristiche delle carte evolvono rapidamente per essere in linea con le esigenze dei clienti e delle aziende, vale la pena tracciare un quadro il più possibile completo dell’attuale offerta di Fuel card, utile non solo ai lavoratori ma anche e soprattutto alle imprese che vi ricorrono per gestire al meglio le loro flotte. Semplificare la contabilità e
10 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
L’offerta di Eni si articola in tre prodotti differenti: multicard, rivolta alle medie e grandi flotte, truckpass24 destinata al mondo dell’autotrasporto e multicard easy pensata per chi ha la partita iva e possiede anche solo un mezzo leggero.
Uno dei punti di forza di multicard è la rete di accettazione: le carte sono infatti utilizzabili su circa 5.000 Eni Station in Europa (4.000 in Italia) ed anche su 17.000 impianti in 29 Paesi Europei del consorzio Routex, a cui Eni partecipa con BP (anche con il marchio Aral), OMV e Circle K (già Statoil). Le carte multicard possono essere personalizzate scegliendo diversi livelli di abilitazioni all’acquisto (dal singolo carburante ai lubrificanti, lavaggi e accessori). Garantiscono sicurezza di
4 Fuel Card.qxp_Layout 1 11/09/17 12:07 Pagina 11
MISSIONFLEET SPECIALE FUEL CARD
utilizzo, con PIN obbligatorio, tramite Eft/Pos, sempre collegato agli erogatori ed al sistema gestionale del punto vendita, con controllo dell’autorizzazione online su tutta la rete Eni. Molti i servizi offerti da queste carte: fatture scaricabili gratuitamente da internet, servizi di recupero IVA ed Accisa in 30 Paesi Europei (EU più Norvegia e Svizzera); accesso alla piattaforma internet i-multicards che consente di usufruire di servizi specializzati evoluti connessi al Fleet management; dilazione di pagamento personalizzabile, un Centro Servizi Multicard in Italia, con personale Eni dedicato, per il blocco immediato della carta rubata e lo sblocco PIN; una struttura commerciale dislocata sul territorio. Le carte sono emesse in 5 Paesi Europei per un totale di circa un milione di unità attive. Nel portafoglio prodotti sono inoltre presenti i Buoni Carburante Elettronici, ovvero carte prepagate non nominative a valore scalare, utilizzabili, per 36 mesi dalla data di attivazione, per acquistare carburante su tutta la rete Eni che accetta multicard.
Q8 SI FA IN DUE Q8 al momento propone invece due tipologie di carte: CartissimaQ8, la Fuel card “tradizionale” che permette il pagamento posticipato dei rifornimenti, e RecardQ8, la carta prepagata ricaricabile. RecardQ8 ha due versioni: RecardQ8 business, che consente la gestione amministrativa dei rifornimenti aziendali attraverso la ricezione di una fattura riepilogativa delle
transazioni effettuate, valida ai fini fiscali per il recupero dell’IVA, e RecardQ8 Coupon, ovvero la soluzione avanzata per i programmi di incentivazione e promozione. Tra i punti di forza dei prodotti l’innovazione dei servizi online. In particolare CartissimaQ8 può contare sul portale CartissimaWeb che offre, con la versione avanzata Security Plus, servizi gestibili online e in modalità self care dal cliente stesso; come ad esempio la possibilità di selezionare gli impianti da inibire o abilitare e stabilire i giorni e gli orari in cui utilizzare la carta e l’impostazione di un PIN direttamente dal portale, che si tratti di PIN Usa&Getta valido per una sola transazione o creazione di PIN con validità temporale o utilizzabile per un numero massimo di rifornimenti. Le stesse funzionalità sono disponibili sull’App CartissimaQ8. Il cliente di RecardQ8 può invece avvalersi di un un ewallet elettronico che può ricaricare con diverse modalità (carte di credito, paypal, bonifico e mybank), effettuando liberamente spostamenti di
denaro dal conto alla carta o viceversa. La prossima frontiera, per entrambi i prodotti, sarà la possibilità di generare dei codici direttamente da App tramite cui provvedere al pagamento del carburante.
LA MYCARD DI TAMOIL Mycard Tamoil Corporate è una carta emessa direttamente e gratuitamente da Tamoil Italia SpA. La card è riservata alle aziende, ai liberi professionisti con almeno un anno di attività in possesso di un minimo di tre autovetture o, in alternativa, di un mezzo commerciale. L’offerta di Tamoil prevede l’emissione di una serie di mycard Tamoil Corporate intestate all’azienda che le richiede, per ogni mezzo da questa gestito, riportante la relativa targa e il tipo di carburante (gasolio, benzina o Gpl). Per ogni singola carta viene rilasciato un codice segreto personalizzato, di cui solo il proprietario del mezzo è a conoscenza, e un fido mensile (concordato) valutato in base ai consumi previsti dall’automezzo. L’utilizzo di mycard Tamoil Corporate è consentito su ogni impianto Tamoil dotato di POS, AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 11
4 Fuel Card.qxp_Layout 1 11/09/17 12:07 Pagina 12
MISSIONFLEET SPECIALE FUEL CARD
oltre 1300 stazioni di servizio dislocate su tutto il territorio nazionale. Ogni fattura riporterà il dettaglio delle singole transazioni effettuate, il giorno, la località, il numero dell’operazione, il prodotto, il costo, la quantità prelevata e i chilometri percorsi, se rilasciati, all’atto del rifornimento. Attraverso il sito dedicato, nella sezione riservata ai possessori di carte mycard Tamoil Corporate, è possibile avere informazioni sulle fatture emesse, sui rifornimenti ancora da fatturare, oltre che ottenere statistiche su ritiri e consumi della propria flotta.
ESSO CARD, RESPIRO EUROPEO WEX Europe Services è uno dei maggiori fornitori europei di carte carburante, in grado di servire grandi, piccole e medie imprese in tutta Europa. È proprio dall’esperienza di WEX Europe Service che nasce Esso Card. La Esso Card è utilizzabile sulla rete Shell in numerosi paesi europei in reciprocità e sulla rete BP in Regno Unito. La Esso Card emessa in Italia è utilizzabile per l’acquisto di carburanti, lubrificanti e accessori, ma non può essere adoperata per il lavaggio auto. Per alcuni pedaggi all’estero la Esso Card può essere utilizzata
12 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
direttamente, mentre in altri casi funziona da strumento di pagamento a fronte dei servizi offerti da società partner tramite onboard units (l’importo dei pedaggi finisce nella fattura Esso Card). Anche in questo caso la card è abbinata a un PIN ed è possibile impostare un limite di spesa. Tra i servizi disponibili per i clienti di Esso card la possibilità di utilizzare gratuitamente e-route, tool di mapping attivabile anche tramite app.
DA IP ECCO CARTAMAXIMA Il Gruppo Api propone CartaMaxima, la carta petrolifera per l’acquisto di carburanti e lubrificanti a marchio IP. CartaMaxima è utilizzabile su circa 3.800 punti vendita di cui circa 3.000 della rete IP, dislocati in maniera capillare, su tutta la viabilità ordinaria e autostradale dell’intero territorio nazionale. Con CartaMaxima la gestione del parco mezzi è più semplice perché si riceve un’unica fattura per i consumi di tutto il parco mezzi, con eventuale personalizzazione per centro di costo aziendale. I documenti vengono inviati via e-mail, senza alcun costo di emissione, e sono validi per il recupero dell’IVA. Grazie a CartaMaxima online si può usufruire in tempo reale di
numerosi servizi come la gestione online di tutte le pratiche amministrative e l’accesso ai documenti contabili, ancor prima di ricevere la fattura. È anche possibile controllare i consumi dei veicoli della propria flotta, ottenendo un rapporto dettagliato dei rifornimenti effettuati da ogni singolo veicolo. Si possono poi effettuare analisi sui costi, anche per singola carta e impostare eventuali messaggi di avviso (email alert). Il titolare della card può anche beneficiare di sconti personalizzati e dilazioni di pagamento concordate in sede di stipula della carta, che non ha alcun costo di emissione né di gestione. Tutte le carte sono dotate di un PIN noto solo al titolare e, grazie ad un sistema di personalizzazione all’avanguardia, si può impostare un plafond di spesa differente per ogni singola carta (giornaliero o mensile). Importante sottolineare che, grazie a un accordo di partnership commerciale,
IL TUO PARTNER FLOTTE PER UN LAVORO QUOTIDIANO PIÙ EFFICACE
IL GRUPPO MICHELIN È IL PRODUTTORE DI PNEUMATICI PER IL TUO BUSINESS: > una gamma di prodotti innovativi e ad alte prestazioni riconosciuti per la loro qualità; > supporto per ottimizzare la produttività delle tue flotte e del tuo personale per una migliore gestione; > marche disponibili per ogni servizio che gestisci, con il servizio e l’esperienza migliori.
4 Fuel Card.qxp_Layout 1 11/09/17 12:07 Pagina 14
MISSIONFLEET SPECIALE FUEL CARD
CartaMaxima è accettata anche nelle oltre 1.000 stazioni di servizio della rete TotalErg, che si aggiungono agli oltre 2.800 punti di vendita della rete a marchio IP nei quali è possibile utilizzarla.
LA CARD A MARCHIO TOTALERG TotalErg possiede però anche una Fuel card proprietaria, la TotalErg Card, accettata in circa 4mila stazioni in Italia, ma che può contare su una rete capillare in tutta Europa (circa 13mila). La rete è in grado di offrire, oltre al carburante, altri prodotti e servizi come l’AdBlue sia sfuso che in tanica, la gestione dei pedaggi nazionali, assistenza stradale in tutta Europa e il pagamento delle multe ricevute all’estero. Presente inoltre un portale web interamente dedicato ai pedaggi che permette al Fleet manager di gestire la propria flotta in una logica di semplificazione e controllo maggiore del business. Tra le novità in arrivo la chip card.
L’OFFERTA EDENRED ExpendiaSmart Drive è invece la Fuel card proposta da Edenred, che permette di fare rifornimento in piena libertà in tutte le stazioni di servizio ed è integrata ad una piattaforma multicanale, dotata di accessi personalizzati e profilati per azienda e dipendenti. Grazie al circuito Mastercard, la carta è
14 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
utilizzabile anche all’estero e può essere configurata in base alle esigenze dell’azienda, anche per singolo mezzo. ExpendiaSmart Drive consente di recuperare immediatamente l’IVA sul carburante acquistato e può contare su un sistema di reportistica completo: la piattaforma web compila automaticamente la Scheda Carburante e il dipendente richiede il rimborso all’azienda, che controlla e approva la scheda carburante, ottenendo il recupero dell’IVA. L’offerta comprende anche l’app MyExpense, che monitora l’operatività delle carte, mostra il saldo disponibile, visualizza i rifornimenti effettuati, raccoglie tutte le informazioni della Scheda Carburante e consente di inserire i Km percorsi, i litri e la tipologia del carburante. Inoltra l’applicazione localizza la stazione di servizio più vicina e permette di fotografare ed allegare gli scontrini. Non sono però solo le grandi compagnie a puntare molto sulle Fuel card che, come già detto, stanno catalizzando anche l’attenzione e gli investimenti dei distributori indipendenti. Come ad esempio Costantin, che ha all’attivo già oltre 10mila card utilizzate.
LA CRESCITA DI COSTANTIN La Costantin Card, che è stata recentemente oggetto di un
restyling seguito a quello delle stazioni di servizio, ha una durata di tre anni e un funzionamento del tutto simile a quello di una carta di credito, compreso il PIN. Anche in questo caso c’è la possibilità di stabilire un plafond giornaliero e/o mensile e un fido mensile personalizzabile. Al momento della transazione viene inviata via mail una notifica con tutti i dettagli tecnici e ogni mese la fattura in via telematica sostituisce in toto la scheda carburante. A breve verrà data ai clienti anche la possibilità di gestire la card e i servizi ad essa collegati tramite app.
LA CARTA EUROPAM La Fuel card proposta da Europam è totalmente gratuita per il cliente e non ha alcun vincolo in quantità. La fatturazione è quindicinale e la dilazione di pagamento è definita in accordo con il cliente. Possono essere previsti inoltre sconti aggiuntivi rispetto a quello applicato dal gestore alla pompa presso l’impianto. La carta si può usare presso tutti gli impianti Europam presenti sul territorio nazionale, aderenti al servizio, individuabili attraverso il sito www.europam.it o tramite app Europam.
TBS EUROPE, CARTA TRASVERSALE A settembre 2016 anche TBS Europe ha lanciato la sua carta carburante, che al momento conta 443 clienti. TBS è una startup nata nel 2014 da un team di otto professionisti con una profonda esperienza a livello commerciale nel settore carburanti che, dopo aver collaborato per anni con i più grandi marchi italiani e internazionali, hanno deciso di
4 Fuel Card.qxp_Layout 1 11/09/17 12:07 Pagina 15
MISSIONFLEET SPECIALE FUEL CARD
dare vita a una nuova realtà digitale offrendo prodotti e servizi alle aziende e ai professionisti italiani. In questo caso la Fuel card non è legata ad alcuna compagnia petrolifera, quindi l’utente può utilizzarla in qualsiasi punto vendita di carburante abilitato al circuito Mastercard, comprese pompe bianche e distributori a basso costo ubicati presso gli ipermercati. Le aziende possono ricaricare online le carte dei loro dipendenti e ogni mese TBS invierà un estratto conto dove saranno riportati tutti i dati relativi ai rifornimenti effettuati.
IL COLOSSO DKV Della stessa tipologia è la carta di DKV Euro Service, che fa leva sul claim You drive, we care. L’azienda, attiva da oltre 80 anni nei servizi dedicati al trasporto su gomma, vanta oltre 5mila clienti in Italia e 140mila clienti in tutta Europa, ai quali offre numerosi prodotti e servizi dedicati a operatori logistici, aziende di trasporto con mezzi pesanti e parchi misti, padroncini, terzisti e flotte aziendali. Attraverso la DKV Card si ha accesso a una gamma di servizi personalizzati messi a punto per rispondere alle esigenze quotidiane degli autotrasportatori e di chi guida
un’auto aziendale. DKV Card è accettata presso oltre 65mila punti in Europa, di cui oltre 6mila solo in Italia. Il network DKV è una rete capillare multimarca che include le pompe bianche, circuiti low cost e Grande Distribuzione. La DKV Card è inoltre utilizzabile per pagare i pedaggi in Europa, i traghetti, per utilizzare i service di pulizia auto e cambio gomme, e dà diritto all’assistenza stradale H24, tutto fatturato in un’unica soluzione. Oltre alla carta tradizionale è disponibile anche la DKV Card Climate, una carta che ha le stesse funzioni della DKV Card ma che compensa le emissioni nocive derivanti dalla combustione, rendendo il parco veicolare a impatto zero. La DKV Card Climate si appoggia all’associazione myclimate, uno dei principali partner per le misure di compensazione – tramite progetti certificati – che soddisfa gli standard più rigorosi.
LA CARD EUROPEA DI UNION TANK Union Tank è una multinazionale presente sul mercato da oltre 50 anni e con circa 90 mila clienti in Europa. Le tessere UTA e Mercedes Service Card consentono di snellire le procedure amministrative e rappresentano un supporto utile per gli autisti. Anche in questo caso, mentre le carte carburante tradizionali sono spesso legate ad una compagnia petrolifera, le UTA sono convenzionate con praticamente tutte, sia grandi che piccole società (pompe bianche) e questo garantisce la possibilità di poter trovare ovunque un impianto convenzionato e
anche di poter scegliere quello più conveniente o quello che risponde meglio alle esigenze del momento. Il network può contare su 40mila stazioni di servizio plurimarche convenzionate in 37 nazioni. Tramite la UTA App, il cliente può vedere quali stazioni di servizio convenzionate ci sono in una zona e scegliere quella più vicina, oppure quella che propone il prezzo più basso, o quella con più servizi (parcheggio sorvegliato, docce per l’autista etc.). Inoltre la UTA Card può essere utilizzata per tantissimi servizi, tra cui il pagamento di pedaggi autostradali, di passaggi ai trafori a costi ridotti, o di ponti a pedaggio (tipo quello che collega Danimarca e Svezia), oltre che per l’acquisto di biglietti per treni e traghetti. In generale, sembra che tutti gli operatori del settore si stiano orientando verso carte il più possibile flessibili, gestibili anche online, tramite portale o tramite app, direttamente dal proprio smartphone. Il tutto in totale sicurezza, un aspetto che riveste sempre più importanza, come dimostra il fatto che la quasi totalità delle Fuel card preveda l’utilizzo di un PIN, che le rende del tutto simili a delle carte di credito, da utilizzare per fare rifornimento, ma anche per usufruire di molti altri servizi utili. AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 15
5 Mondo Seat.qxp_Layout 1 11/09/17 12:11 Pagina 16
MISSIONFLEET MONDO SEAT
SEAT ON THE MOVE! Lo sostiene il direore di Seat Italia Gianpiero Wyhinny, soddisfao delle perfomance del brand nel nostro paese e in tuo il mondo. Mentre arrivano sul mercato la Nuova Ibiza e l’Arona. In aesa del Suvone made in Barcelona in arrivo nel 2018
di Alberto Vita
S Seat, con le procedure e la qualità tecnica del gruppo Volkswagen, mantiene però un Dna spagnolo, o meglio catalano o, ancora meglio barcellonese. Un cuore catalano che non poteva non sanguinare dopo quello che è successo sulla Rambla, evento funesto a proposito del quale il direttore di Seat Italia Gianpiero Wyhinny ha voluto spendere due parole, magnificando “la grandissima risposta da parte del popolo cittadino, di cui noi come Seat ci sentiamo parte. Un evento terroristico che non ha alcuna giustificazione. E che ci fa sentire ancora più vicini ai nostri colleghi e a tutti gli abitanti, e ai tanti turisti, non dobbiamo dimenticarlo, della città”. Una città che, anche per Seat, reagirà con la prossima presentazione della Seat Arona, che si terrà “a fine ottobre inizio novembre, anche se la mostreremo al Salone di Francoforte” spiega Wyhinny. “Ne avremo alcune già a fine novembre in Italia, ma andremo sul mercato e faremo
16 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
partire il battage pubblicitario a partire dal gennaio del 2018”. Anno, il 2018, che sarà molto importante per il brand catalano, grazie anche all’arrivo in flotta del nuovo grande Suv della casa che, al momento di andare in stampa, non aveva ancora un nome, anche se la scelta è caduta su uno dei nove
nomi selezionati (Abrera, Alboran, Aran, Aranda, Avila, Donosti, Tarifa, Tarraco e Teide) dopo un concorso online, che ha visto ben 10.130 proposte arrivate sulla scrivania del numero uno della Casa Luca de Meo. Anno, infine, che dovrebbe veder continuare la crescita a doppia cifra del
5 Mondo Seat.qxp_Layout 1 11/09/17 12:11 Pagina 17
MISSIONFLEET MONDO SEAT
marchio, come succede da qualche anno a questa parte: “chiuderemo certamente l’anno in grande crescita; a fine luglio globalmente siamo a più 13,5%, con il mercato italiano in linea con queste cifre” commenta Wyhinny, precisando che sulle flotte la percentuale globale è “sul più 14%, mentre noi cresciamo un pochino meno. Ma siamo assolutamente soddisfatti e, con il lancio della nuova Ibiza, che abbiamo leonizzato, dandole ulteriore qualità, accresciamo ulteriormente la gamma: sia per i privati che per le flotte”. Utilizzatori di flotta che ameranno il fatto che “pur mantenendo una lunghezza e una altezza identiche al modello precedente, ha visto il passo crescere di ben 10 centimetri oltre a proporre una dotazione molto più ricca soprattutto dal punto di vista tecnologico, con proposte ad oggi presenti sui segmenti più alti di auto e sui marchi premium. Inoltre” sottolinea il numero uno di Seat Italia “i valori residui sono ottimi e noi proponiamo motori e allestimenti business molto completi. Ci attendiamo quindi una crescita sulle flotte di almeno il 15/20%. Un’ottima scelta per gli agenti, i rappresentanti, ma anche come pool car”. Flotte che, un volta sdoganati i Suv, amano anche la Ateca, “auto del segmento C che piace molto agli user chooser e ai titolari di piccole imprese che la usano come auto personale. E la stessa cosa succederà con la Arona nel segmento B” commenta Wyhinny. Arona e Ibiza che saranno protagoniste della seconda edizione di MissionFleet Awards, il primo e unico premio italiano dedicato al settore delle flotte aziendali, a cui Seat dà
ancora fiducia come sponsor: “perché dobbiamo continuare a stare vicino al mondo dei Fleet Manager, partecipando ad eventi di prove auto ma anche a una manifestazione di alto livello come Mfa, dove il mondo delle auto da flotte è ben rappresentato”. Auto da flotte che naturalmente prediligono le motorizzazioni a gasolio, anche se Seat rilancia su metano, al quale Wyhinny crede molto: “ad oggi è la soluzione più sostenibile al miglior prezzo. Lo proponiamo con una versione business sulla León, che salirà a bordo sarà anche della Ibiza e della Arona, proponendo così a metà 2018 una gamma completa su questo carburante verde che, soprattutto in Italia, non ha alcun problema di approvvigionamento, visto la capillare rete di distributori che propongono anche il metano. L’elettrico oggi è di moda, è sexy, ma il metano è molto più performante. Anche se questo non vuol dire che non ci elettrificheremo perché è il futuro”. Un futuro che certamente sorride a Seat, il brand “più giovane nel gruppo Volkswagen, che noi coltiviamo anche attraverso la nostra comunicazione e la pubblicità” spiega il direttore di Seat Italia, che precisa come “Seat si rivolga sempre di più anche al mondo femminile, a cui dedichiamo anche un allestimento sull’Ibiza che potremmo definire l’“FR” (la versione sportiva, ndr) delle donne, ovvero l’Xcellence, con contenuti che possiamo riassumere con meno cerchi importanti e vetri oscurati, più assistenza al parcheggio o altri servizi”. Allestimenti su cui Seat gioca molto con, naturalmente, una
versione ad hoc per il mondo corporate, la Business, che racchiude la filosofia del marchio per le flotte, ovvero sicurezza e contenimento dei costi d’uso. “Secondo noi un allestimento per le flotte non può non avere il Vivavoce, che noi proponiamo anche con il Full Link per integrare nel sistema il proprio smartphone e i comandi vocali, oltre a delle buone motorizzazioni, diesel o a metano e... la vernice metallizzata per un miglior valore residuo” spiega Wyhinny, che prosegue: “per la città naturalmente utili i sensori di parcheggio, mentre molte aziende e driver ci chiedono il ruotino, invece del kit per la riparazione momentanea della gomma. Infine chi viaggia molto in autostrada ha bisogno principalmente almeno di tre sistemi di sicurezza, il rilevatore di stanchezza, il rilevatore del punto cieco e il cruise control”. Insomma il vettore catalano è pronta a soddisfare tutte, o quasi, le esigenze del mondo corporate, con prodotti e numeri in grande crescita, perché come sottolinea Wyhinny: “Seat is on the move!”.
LA NUOVA SEAT ARONA SI PRESENTA
AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 17
6 Mobilità elettrica.qxp_Layout 1 11/09/17 12:15 Pagina 18
MISSIONFLEET mobilità elettrica
LA E-MOBILITY REVOLUTION DI ENEL
SBARCA SULLE AUTOSTRADE Forse ci siamo. Enel lancia a Cernobbio la sua rivoluzione elerica per la mobilità, lanciando un piano di installazione di colonnine anche sulla rete autostradale. E le Case accelerano sull’elerificazione. Anche il gruppo Fca
di Alberto Vita
È È sempre più calda la tematica “elettrica” per la mobilità in Italia. Nello scorso numero abbiamo dedicato un articolo alle società che vogliono
18 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
sviluppare le reti di distribuzione elettriche in Italia, le “famose” colonnine, tra cui vi era anche Enel che in più occasioni ha affermato di voler investire 300 milioni di euro in tre anni per svilupparle. Un progetto che ha portato anche al recente Forum The Europen House Ambrosetti di Cernobbio, forse pensando che ormai la situazione, anche politica, sia maturata. Malgrado le elezioni in arrivo (forse?). Un intervento, quello di Enel, durante il quale sono stati presentati i punti chiave della e-Mobility Revolution, il più completo studio nazionale prodotto dallo Studio Ambrosetti, che sottolinea come l’Italia sarà protagonista nei prossimi anni di una rivoluzione elettrica capace di generare nel mercato degli autoveicoli a propulsione elettrica e attraverso la sua filiera
un fatturato cumulato compreso fra i 24 e i 100 miliardi di euro entro il 2025. E fra i 68 e i 303 miliardi di euro entro il 2030. E che, grazie a Enel, sbarcherà entro quest’anno anche in prossimità delle autostrade: trenta colonnine per la ricarica elettrica fast proprio a ridosso delle uscite sono già pronte in questo mese di settembre, prevalentemente lungo l’A1 MIlano-Roma, ma anche sull’A4 Torino-Venezia, mentre tre postazioni saranno installate lungo il “Gra”, il Grande Raccordo Anulare attorno a Roma, e un paio anche sulla Salerno-Reggio Calabria e in Sicilia. Mentre nel 2018 le
6 Mobilità elettrica.qxp_Layout 1 11/09/17 12:15 Pagina 20
MISSIONFLEET mobilità elettrica
LE MOSSE “ELETTRICHE” DELLE CASE COSTRUTTRICI Una volta superata l’ansia di autonomia anche con una Rete di distribuzione elettrica ben sviluppata in tutta Italia, vediamo ora le mosse delle Case per la mobilità elettrica, a partire proprio dal gruppo Fca che, nelle parole di marchionne, non ha mai schiacciato sull’acceleratore per questa tipologia di propulsione. Che sta testando insieme a Google negli Stati Uniti con la chrysler Pacifica, dove vende anche qualche, ben poche, 500e. Ma pare che il momento di schiacciare l’acceleratore sull’elettrico sia arrivato anche per il gruppo exLingotto, che avrebbe individuato il brand maserati come la punta di diamante nel settore. Lo ha confermato lo stesso Marchionne, precisando che vi sarà una versione elettrica o ibrida di tutte le vetture già in gamma, ovvero del levante, della Ghibli e della Quattroporte, con il debutto nel full electric nel 2019 con la maserati alfieri, basata sulla concept car presentata in occasione del suo 100esimo compleanno al Salone dell’auto di Ginevra del 2014. Con l’idea di far concorrenza al nuovo suv elettrico di Jaguar e a tesla, capofila del full electric da anni, insieme ai gruppi francesi: come l’alleanza renaultNissan, che ha di recente presentato la sua ultima versione della leaf e chiuso un accordo con la cinese Dongfeng, dando vita alla Jv eGt New energy automotive, con l’obiettivo di sviluppare e vendere insieme veicoli elettrici in Cina, e il gruppo Psa, con la citroen c-Zero e con la Peugeot ion, che già collabora con mitsubishi (con la imieV), e che ha di recente rilevato la opel, che ha lanciato la ampera-e. Full electric che stanno perseguendo anche le tedesche, con Volkswagen con la e-Up e la e-Golf e con l’annuncio dell’arrivo di un bulli elettrico nel 2022, mercedes con il nuovo brand eQ ma anche con le Smart elettriche, e bmW con la serie i- e con diverse vetture ibride. Ibrido che da anni è il mantra di toyota, sposato anche dalle “vicine” coreane Kia e Hyundai, anche con versioni totalmente elettriche, e da un po’ tutti i costruttori, dal light Hybrid di Suzuki ai vari sistemi di elettrificazione di Volvo (Plug -In Hybid, Full Electric e Mild Electric) che dovrebbe portarla allo stop della produzione di vetture con motori solo termici a partire dal 2019. Ne aspettiamo delle belle.
20 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
colonnine, circa 180, sbarcheranno direttamente nelle stazioni di servizio lungo la rete autostradale. “A settembre è partito il piano nazionale dell’infrastruttura per il sistema di ricarica della mobilità elettrica. Abbiamo già definito il piano, lo abbiamo presentato al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e ora lo lanciamo” ha detto Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, precisando come “l’infrastruttura coprirà l’intero territorio nazionale; poi faremo lo stesso anche all’estero dove siamo presenti. Per la parte che ci compete, quella dell’infrastruttura, siamo grandemente impegnati e saremo felici di collaborare a qualunque iniziativa parallela in questo settore”. Un piano di aperture di cui ha parlato anche Francesco Venturini, direttore della Divisione Global e-Solutions di Enel, che ha sottolineato come il piano nazionale dell’infrastruttura per la mobilità elettrica prevede 1012mila colonnine di ricarica da installare nell’arco dei tre anni del progetto. Un piano che si baserà sul nuovo Indice di Trasporto Elettrico (ITE) che serve per misurare le performance regionali e metropolitane, a cui si affianca la prima mappatura della Value Chain italiana (160mila imprese per 823mila occupanti nella e-Mobility), che serviranno in futuro per elaborare stime sempre più precise e attendibili. Un passo fondamentale per lo sviluppo di una visione di medio-lungo termine anche per quanto riguarda le politiche nazionali a favore della filiera, che ad oggi hanno già in Cina e in Norvegia.
7 IP Alphabet.qxp_Layout 1 11/09/17 12:17 Pagina 21
ALPHABET
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
ALPHABET
OBIETTIVO DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI AGOSTO SETTEMBRE
L’azienda, molto attiva nell’offerta di tecnologia al servizio della mobilità aziendale, punta decisa verso l’automazione dei processi. Il tutto a vantaggio dei clienti, che chiedono soluzioni rapide e flessibili
Alphabet punta la prua verso la digitalizzazione dei processi e dei documenti, col risultato di offrire ai clienti sia vantaggi in termini di efficienza sia vantaggi in termine di riduzione dei costi. L’azienda tedesca attiva nella fornitura di servizi di mobilità aziendale in Europa, Australia e Cina è da tempo impegnata a migliorare i prodotti e le soluzioni esistenti. E questa digitalizzazione è un passaggio chiave iniziato 2 anni fa con il lancio della app Alphabet Mobility Services, che fino a oggi ha raggiunto oltre 10mila utilizzatori e sulla quale l’azienda sta investendo con l’obiettivo di creare nuove funzioni. “Abbiamo fatto un nuovo passo avanti sul fronte digitale con l’introduzione dei tablet nei centri di assistenza preferenziali Alphabet Point – ha detto Andrea Cardinali, presidente e amministratore delegato di Alphabet in Italia – con l’obiettivo di creare un contatto diretto e immediato fra il driver, il
centro e il noleggiatore, in modo che tutti siano allineati e pronti nel gestire l’assistenza necessaria con la massima tempestività e trasparenza. La digitalizzazione per Alphabet non è solo efficienza, ma vuol dire mettersi sulla stessa lunghezza d’onda del cliente, per anticiparne le aspettative. Stiamo operando una trasformazione nel modo di gestire i servizi e la relazione con i clienti e i partner commerciali e, soprattutto, stiamo sviluppando in tutta l’organizzazione un approccio sempre più customer-centered”. Alphabet ha infatti dotato i suoi partner commerciali e operativi di un tablet, attraverso il quale gestire in modo digitale – e quindi in tempo reale – questi importanti momenti di contatto con i clienti. Quando il driver si reca in un centro Alphabet per una riparazione, non ha bisogno di consegnare o compilare dei documenti: con una fotografia alla targa del veicolo, fatta appunto con il tablet, il personale del centro riconosce e recupera tutti i suoi dati
contrattuali. Basta fotografare le parti danneggiate, il CID e la carta di circolazione: il tablet si sincronizza col PC e la pratica è già compilata. Per Alphabet, la via verso la competitività sul mercato passa anche attraverso altre direttrici, come l’omnicanalità e la multimodalità. La prima integra tutti i canali di interazione fisici e digitali, consentendo una customer experience globale, oggi indispensabile per la fidelizzazione del cliente. La seconda, invece, porta a una mobilità non più unicamente automobilistica, con un’offerta di servizi integrati fra mezzi di trasporto differenti. Senza dimenticare AlphaElectric, l’offerta di noleggio a lungo termine per veicoli elettrici, e AlphaCity, il servizio di corporate CarSharing “Nell’ottica dell’allargamento del business a nuove fasce di mercato – continua Cardinali – abbiamo deciso di rilanciare AlphaDrive, il servizio di noleggio rivolto ai collaboratori delle aziende nostre clienti”. Anche nel 2017, e oltre, Alphabet continuerà a sviluppare soluzioni volte a ribaltare i tradizionali paradigmi della mobilità, visto che le aziende e i loro collaboratori cercano soluzioni di mobilità flessibili, versatili e attente all’ambiente. AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 21
8 Nuova Compass.qxp_Layout 1 11/09/17 12:21 Pagina 22
MISSIONFLEET NUOVA COMPASS
JEEP COMPLETA LA GAMMA
CON LA NUOVA COMPASS
Dopo Grand Cherokee, Cherokee e Renegade, Jeep irrompe anche nel segmento C, quello in maggior crescita per i Suv i quali, nel mondo floe, vanno sempre di più a sostituire le station wagon. Floe dove Fca ha una strategia ben chiara e in rapida evoluzione
questa “è la prima vera Jeep globale, concepita negli Stati Uniti ma con tanto intervento italiano e degli altri uffici Fca nel mondo”. Mondo dove è stata presa l’ispirazione per la sua linea, come afferma l’Exterior Designer Responsible Chris Piscitelli, “piuttosto aggressiva per essere un suv” e che si raccorda, in molti elementi “con quello interno” come aggiunge Ryan Patrick Joyce, Interior Design Manager.
di Alberto Vita
U Un altro tassello nel consolidamento del brand a livello mondiale. Dopo la presentazione del nuovo Grand Cherokee e il successo del Renegade, Jeep lancia anche la Nuova Compass, entrando così nel mercato con un’offerta completa di Suv adatti anche alle flotte, attirando su di sé anche le mire di alcune Case cinesi e di
22 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
Great Wall in particolare, il principale costruttore di Suv e Pickup del Celeste impero. Nuova Compass che, come ben sottolinea anche il suo spot TV, “ricalculate”, stravolge tutti i dettagli del “vecchio” modello Jeep, ora veramente tutta un’altra cosa. Dettagli che vanno dalle 70 e più tecnologie con cui l’auto è stata dotata per avere più sicurezza, sia attiva che passiva, per il driver, per i passeggeri e per i pedoni, e per avere ausili alla guida utili “perché i nostri clienti vogliono una esperienza totale, simile in tutte le situazioni di terreno” spiega il Product Planning Jeep Manager Marco Pigozzi, che sottolinea come
I DATI TECNICI DELLA NUOVA COMPASS La Nuova Compass si va pienamente a posizionare nel segmento C con “440 cm di lunghezza e 263,2 di passo, 10 cm più del Renegade” commenta Ettore Maria Dezza, Vehicle Line Executive Global BUV, con un bagagliaio, “da 438 litri totali e 1251 litri con i sedili posteriori abbattuti, e con la possibilità di alzare e abbassare il pianale di carico guadagnando o ricavando al di sotto dai 20 ai 50 litri”. Dezza che ci ha raccontato come funziona l’Active Drive Made in Jeep, “che presenta una funzione esclusiva di disconnessione dell’assale posteriore che si aziona solo quando è necessario
8 Nuova Compass.qxp_Layout 1 11/09/17 12:21 Pagina 23
MISSIONFLEET NUOVA COMPASS
per una maggiore efficienza dei consumi. Il sistema di controllo della trazione SelecTerrain permette di scegliere tra quattro modalità per le massime prestazioni in tutte le condizioni climatiche”. Dezza ha poi parlato dei motori della Nuova Compass: “due benzina; l’1.4 litri da 140 CV con cambio manuale e da 170 CV, sia manuale a sei rapporti che automatico a nove, e un 2 litri con cambio automatico. Tre quelli a gasolio; un 1.6 da 120 CV e cambio manuale, e due 2.0 da 140 CV, sia manuale che automatico, e da 170 CV solo automatico. Motorizzazioni a cui si affiancano diverse versioni, tra cui spicca il Trailhawk, nato per l’offroad con il 4×4 automatico utilizzabile in modalità Snow, Sand, Mud (fango, ndr) e Rock”.
NUOVA COMPASS, A MISURA DI FLOTTE La Nuova Compass è una Jeep al 100%, come dice anche Dante Zilli, Head of Jeep Brand Emea, così com’è il nuovo Grand Cherokee, entrambi “world product” che fanno parte di una strategia globale di prodotto. “Che si vede anche da dove costruiamo i nostro modelli; in sei fabbriche in tutto il mondo, in quattro delle quali produciamo il Compass”. A Toluca, Messico, per glu Usa e l’Europa, in Brasile per il Sud America, in India, per i paesi dove si guida a destra, tra cui la Gran Bretagna, e la Cina per il mercato interno. “Non per nulla veniamo da 5 anni da record, con 1,4 milioni di auto vendute lo scorso anno e con un più 19% sull’anno prima” dice Zilli , che sottolinea come questa percentuale salga al “più 20% se si guardano solo le flotte”.
LA STRATEGIA FLOTTE DI FCA PASSA ANCHE DA LEASYS Una strategia ben chiara quella sulle flotte per Fca che da un lato si appoggia sui 250 business center specializzati in Europa, dall’altro sull’espansione continentale di Leasys, la captive di casa, a cui si aggiunge una forte customer experience, che arriva anche da “nuove modalità come, ad esempio, l’Fca driversclub, attivo in Italia dal luglio 2016 con già migliaia di iscritti e lanciata anche in altri mercati, o come l’Affinity program, attraverso il quale i dipendenti delle aziende clienti possono comprare auto del gruppo con gli stessi sconti di chi lavora in Fca. Una proposta che può essere anche inserita nel welfare aziendale” commenta Carlo Melloni Fleet manager e marketing manager Fca Emea, che sottolinea come “dobbiamo sfruttare il fatto che siamo già nelle aziende europee con i nostri mezzi commerciali utilizzandoli come un Cavallo di Troia anche per le flotte”. Tre i pilastri su cui si impianta questa strategia: ovviamente un’offensiva di prodotto senza precedenti per tutti, o quasi, i marchi del gruppo e una serie di servizi realizzati anche in collaborazione con Mopar, che sta costruendo una piattaforma di strumenti e servizi volti a profilare correttamente i propri clienti nelle officine, nel mondo digital e nel Customer Care, e quindi a soddisfarne le specifiche esigenze con servizi e condizioni ad hoc. Infine Leasys, dopo Spagna e Francia, è ora operativa anche in Germania, dove è stata costituita una nuova succursale della Holding italiana, e nel Regno Unito, dove sono state rilevate le attività di noleggio di FCA Fleet Services Uk.
Flotte di cui si occupa Carlo Melloni Fleet manager e marketing manager Fca Emea che a noi di MissionFleet ha detto: “questa tipologia di auto di segmento C cresce ogni anno a colpi di 100 mila unità,
arrivando a 1,6 milioni nel 2016, saranno 1,7 quest’anno e 1,8 milioni nel 2018. E con la nuova Compass ci siamo anche noi, per i privati ma anche per le flotte, dove ci aspettiamo almeno un 30% delle vendite totali”.
AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 23
9 IP BMW.qxp_Layout 1 11/09/17 12:45 Pagina 24
BMW
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
LA NUOVA SERIE 5 DI CASA BMW AGOSTO SETTEMBRE
TECNOLOGIA E SICUREZZA A LIVELLI INIMMAGINABILI
Un’ammiraglia in tutto e per tutto, anche se ha una sorella maggiore, la Serie 7, che si propone come la vettura al top della Casa bavarese. Serie 7 dalla quale la Nuova serie 5 di BMW ha attinto a piene mani e in
24 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
qualche caso alzato l’asticella del contenuto tecnologico. Con il risultato di un’auto praticamente perfetta; nella guida, nelle innovazioni dei sistemi di assistenza al guidatore, nell’ottimo mix tra
prestazioni ed economicità di esercizio, nella sicurezza e nella comodità d’uso. Tanto che la 530d xDrive Touring si parcheggia anche da sola (o quasi). Partiamo infatti dalla Display Key, ovvero un minicomputer da tasca che, oltre ad accendere l’auto, permette di impostare la temperatura di bordo, aria condizionata o riscaldamento che sia, anche programmandola da fuori, e parcheggiare l’auto stando all’esterno dell’abitacolo, inserendo l’auto in box o in posti a spina di pesce anche piuttosto stretti, grazie al Remote Parking Control. Una tecnologia utile, che attira anche tanta curiosità, ma che è solo la punta di un iceberg di tecnologia dell’auto che abbiamo provato. A partire dal sistema di trazione integrale permanente che distribuisce la coppia in rapporto
9 IP BMW.qxp_Layout 1 11/09/17 12:45 Pagina 25
BMW
40:60 tra gli assali anteriore e posteriore, ripartibile fino al 100% su un singolo asse grazie al Dynamic Stability Control. Una tecnologia che la Serie 5 ha mutuato appunto dalla 7, e che porta sulla, seconda, ammiraglia della Casa bavarese anche l’Integral Active Steering, ovvero le ruote posteriori sterzanti di circa 3 gradi, che aiutano la percorrenza anche nelle curve strette. Trazione che, abbinata al motore da 3.0 CC Diesel sovralimentato da 265 cavalli, e al cambio automatico Sport Steptronic a 8 rapporti, con possibile utilizzo sequenziale, con i consueti bilanceri al volante, rende la guida dell’auto assolutamente armoniosa. Ma con tanta grinta. Questo motore infatti propone una coppia di 620 Nm a 2000/2500 giri/min, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi, una velocità massima di 250 km/h, con consumi che vanno dai 5,1 litri per cento/km nell’extraurbano ai 6,7 litri in città. Ma torniamo alla tecnologia, pilastro per la sicurezza BMW che, con il pacchetto Driving Assistant Plus, offre lo Steering and lane control assistance (BMW Co-Pilot technology), l’avvisatore di cambio accidentale di corsia, il Crossing Traffic Warning Front & Rear per il supporto alla retromarcia, il Monitoraggio angolo cieco, il Rear Collision Prevention, il Sistema
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
automatico di frenata, il Sistema di allerta collisioni, l’Active Cruise Control e l’Adaptive Drive con il Dynamic Damper Control. Sicurezza che BMW cura anche per l’impianto di illuminazione, con il Night Vision Infrarossi della Casa che si aggiunge ai fari bi-led, di serie, e con i pneumatici, di tipo Runflat. Ai massimi anche il comfort di bordo, con il driver che può non togliere mai la vista davanti a sé grazie all’headup display, con diverse informazioni proiettabili sul parabrezza, e gli avvolgenti sedili con supporto lombare, regolabili elettronicamente e riscaldabili, il volante sportivo M in pelle, e naturalmente il pacchetto ConnectedDrive, con connessione
internet e cloud dedicato, e servizi, tra i quali la chiamata di emergenza intelligente, informazioni sul traffico, sul controllo remoto della vetture e il servizio concierge. Il tutto gestibile dal Touchscreen da 10,25” presente a bordo, dalla comoda rotella, con la quale si può anche scrivere in punta di dito, con i comandi vocali e, per alcuni funzioni, anche con il Gesture control. Insomma quale che sia l’allestimento di questa Nuova ammiraglia della Casa bavarese, quattro quelli proposti, Business, Sport, Luxury e M Sport, la Nuova 530xDrive Touring è una sicurezza. In particolare, la versione di ingresso, la Business è l’unica vettura nel suo segmento ideata per il cliente professionale: con navigatore, servizi ConnectedDrive, Active Guard, PDC anteriore e posteriore, antifurto e specchietti ripiegabili, tutto di serie. Per i privati, per i pedoni e naturalmente per il driver di flotta, che con quest’auto può macinare migliaia di chilometri nella massima sicurezza e in un comfort (quasi) inimmaginabile.
AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 25
10 Smart Working Fleet.qxp_Layout 1 11/09/17 12:54 Pagina 26
MISSIONFLEET SMART WORKING
IL MONDO DEL LAVORO È SEMPRE PIÙ SMART Questa modalità di lavoro convince un numero crescente di imprese, anche nel seore automotive. È lo smart working, svolto in parte in ufficio e in parte a casa, con strumenti tecnologici forniti dal datore di lavoro. A trarne vantaggio sono i dipendenti, che bilanciano meglio la vita professionale e quella privata, ma anche le aziende, che riducono i costi di gestione degli spazi
di Arianna De Nittis
B Ben 250mila. Secondo l’Osservatorio Smart Working della School of Management 26 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
del Politecnico di Milano è questo, oggi, il numero di italiani che svolgono parte della loro attività lavorativa fuori dalla sede aziendale: si tratta del 7% del totale dei lavoratori, in crescita rispetto al 5% del 2013. Del resto, il lavoro agile piace sempre di più alle imprese: sempre secondo l’Osservatorio, infatti, nel 2016 ben il 30% delle grandi aziende nazionali ha realizzato progetti strutturati di smart
working, con una crescita significativa rispetto al 17% del 2015. Inoltre un ulteriore 11% del campione (339 manager delle funzioni IT, HR e Facility, oltre a un panel rappresentativo di 1.004 lavoratori) ha dichiarato di lavorare in modalità “agile”, pur non essendo stato introdotto nella sua azienda un progetto sistematico. La maggior parte dei progetti di smart working (38%) sono realizzati nel centro Italia. Seguono il nord-est e il nord-ovest, rispettivamente con il 26%, e il sud Italia e isole con il 10%. Va detto che lo smart working fatica ancora a prendere piede presso le Pmi (solo il 5% ha messo a punto progetti di questo tipo), ma nonostante ciò sembra evidente che il lavoro da casa sia destinato a diffondersi, anche grazie a una nuova normativa (la legge 81/2017) che ne definisce le peculiarità rispetto al lavoro tradizionale (vedi box a pagina 28). Le ragioni di questo successo sono molteplici: in primo luogo, l’Osservatorio rileva che i lavoratori agili sono più soddisfatti rispetto alla media riguardo allo sviluppo professionale e alla carriera
10 Smart Working Fleet.qxp_Layout 1 11/09/17 12:54 Pagina 27
MISSIONFLEET SMART WORKING
(41% contro il 16% del campione complessivo), oltre a essere più produttivi e a bilanciare meglio la vita professionale e quella privata. Inoltre, le aziende riescono a ridurre i costi di gestione degli uffici (climatizzazione dei locali, posti auto, pulizia degli spazi, mense. E poi il lavoro smart fa bene anche all’ambiente perché incide in profondità sugli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti: il Comune di Milano ha stimato che nel corso di una giornata di smart working indetta l’anno scorso sono stati evitati 58.438 chilometri percorsi con mezzi privati a motore e non sono stati immessi nell’atmosfera 193 chili di PM10, 26,6 chili di ossidi di azoto, 9,5 chili di biossido d’azoto e 11,7 tonnellate di anidride carbonica. Inoltre, sono stati risparmiati ben 5.080 litri di carburante.
ANCHE IL SETTORE AUTOMOTIVE È SMART Le aziende che si stanno convertendo allo smart working sono moltissime, e non mancano le case automobilistiche: Groupe PSA Italia, ad esempio, ha annunciato di aver preso parte alla Settimana del lavoro agile, indetta dal Comune di Milano dal 22 al 26 maggio scorsi, con un progetto sperimentale di smart working che nella sua prima fase ha coinvolto 45 collaboratori (il 20% del totale del personale), di cui 30 donne e 24 manager. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con il dipartimento Diversity Lab della SDA Bocconi School of Management, è stata un successo. L’azienda infatti ha dichiarato che “l’adozione dello smart working all’interno del Groupe Psa Italia coincide con
un percorso di cambiamento complessivo della cultura aziendale, basata sull’adesione a valori comportamentali quali responsabilità, rispetto, delega, spirito di squadra e agilità”. Sull’onda del successo della prima fase test, la società ha deciso di proseguire affinando l’impiego di strumenti di comunicazione digitali e ottimizzando le modalità del lavoro agile per renderle ancora più efficaci e coinvolgenti. Anche BMW Italia, alla fine dello scorso anno, ha dato il via a un progetto pilota che in tre fasi, da ottobre 2016 a maggio 2017, ha coinvolto 56 persone tra collaboratori, manager e dirigenti, pari al 18% del personale. “In un contesto caratterizzato da rapidi cambiamenti anche nell’ambito dell’organizzazione del lavoro” ha dichiarato Marco Bergossi, direttore HR di BMW Italia “abbiamo voluto introdurre una nuova modalità di espletamento della prestazione di lavoro coniugando esigenze di innovazione, flessibilità e bilanciamento tra vita lavorativa e privata; contestualmente, si è voluto dar corso a una rimodulazione degli spazi di attività in azienda, secondo nuovi e più attuali concept”. I dipendenti di BMW hanno la possibilità di lavorare in modalità smart un giorno alla settimana, utilizzando una serie di strumenti tecnologici messi a disposizione dall’azienda (laptop, iPhone, Secure ID, Hotspot, Skype, Web Conferences, Mobile App). E i risultati sono stati positivi. “Se dovessimo sintetizzare gli elementi chiave del progetto” ha detto infatti Bergossi “dovremmo parlare di flessibilità nella gestione dei luoghi e degli
orari di lavoro, di produttività, lavoro per obiettivi, work life balance, di maggiore responsabilità, fiducia e senso di appartenenza all’azienda”. Lo smart working, comunque, prende piede in ogni settore, come dimostra il progetto di Siemens, che ha annunciato che tutti i suoi collaboratori lavoreranno in modalità smart dal gennaio 2018, ma anche quello di Alstom, Zurich, Philips, Sisal, Comune di Torino (tutti vincitori o menzionati nel premio Smart Working Award 2016, organizzato dall’Osservatorio Smart Working).
MARCO BERGOSSI, DIRETTORE HR DI BMW ITALIA
DUE TESTIMONIANZE Per capire quali passi bisogna compiere per introdurre in azienda lo smart working abbiamo raccolto la testimonianza di due imprese che hanno avviato questo tipo di AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 27
10 Smart Working Fleet.qxp_Layout 1 11/09/17 12:54 Pagina 28
MISSIONFLEET SMART WORKING
UNA NUOVA LEGGE SULLO SMART WORKING Di recente è entrata in vigore una nuova legge sullo smart working, la L. 81/2017, che ne definisce le caratteristiche, ovvero: • tra datore di lavoro e dipendente deve essere stipulato un accordo scritto che stabilisce in maniera precisa la durata dell’attività di smart working (tempo determinato o indeterminato), il preavviso in caso di recesso (almeno 30 giorni in caso di lavoro a tempo indeterminato), le modalità con cui si svolgeranno la prestazione lavorativa e gli eventuali controlli da parte del datore di lavoro; • assenza di una postazione di lavoro fissa; • nessun vincolo di orario (anche se nel rispetto dei limiti massimi di legge in materia di orario di lavoro); • trattamento economico non meno favorevole rispetto alle modalità di lavoro tradizionali; • utilizzo di strumenti tecnologici forniti dall’azienda; il dipendente non è tenuto a essere costantemente reperibile. La normativa chiarisce anche gli aspetti distintivi del lavoro agile rispetto al telelavoro: il primo, infatti, si svolge in parte all’interno dell’azienda e in parte all’esterno, mentre il telelavoro avviene esclusivamente al di fuori della sede aziendale.
iniziative con successo: IRI, gruppo specializzato nella gestione di informazioni di mercato, analisi, insight, piattaforme tecnologiche di supporto alla crescita delle aziende del largo consumo, e la digital company Subito, vincitrice dello Smart Working Award 2016. “A seguito di una survey condotta internamente sul clima
FRANCESCA ORDANINI, ’OFFICE MANAGER DI IRI
28 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
aziendale, uno dei maggiori riscontri ricevuti è stato quello di ricercare, all’interno della propria attività lavorativa, quella flessibilità che si traduce anche in ‘maggiore responsabilizzazione’ delle proprie attività, convertendo il lavoro tradizionale in ‘lavoro a obiettivi’” dichiara l’office manager di IRI, Francesca Ordanini. “La nostra azienda è una realtà multinazionale, con una popolazione in Italia di circa 170 dipendenti. Ci siamo resi conto negli anni, complice un basso turnover che ha implicato anche un aumento dell’età media in organico, che l’esigenza di conciliare l’attività lavorativa con quella privata è divenuta non solo una realtà, ma anche un’esigenza. Il nostro amministratore delegato, Angelo Massaro, ha saputo cogliere appieno questo concetto, promuovendolo nel 2013 e traducendolo in un progetto di vero e proprio ‘rinnovamento culturale’. Tale cambiamento, sul piano aziendale, ha comportato un investimento iniziale, negli anni
recuperato a fronte della rivisitazione totale degli spazi di lavoro”. “Attraverso le survey periodiche erogate dall’azienda abbiamo recepito l’esigenza di migliorare il work life balance delle persone, quindi la volontà di accompagnare una popolazione aziendale molto giovane all’interno di un percorso di crescente responsabilizzazione” racconta inoltre Beatrice Taralla, head of Human Resources di Subito. “A queste due esigenze si è aggiunta quella di rivedere gli spazi di lavoro, offrendo ai dipendenti l’opportunità di viverli secondo i principi di collaborazione, concentrazione, comunicazione e contemplazione”. Subito ha declinato il suo progetto di smart working, esteso a tutti i dipendenti, in più fasi. “Il progetto è stato implementato in circa tre mesi con un grande impegno da parte del top management” spiega Taralla, che aggiunge: “Siamo partiti analizzando accuratamente le predisposizioni culturali e organizzative delle persone, così da definire un modello di lavoro agile che si adattasse su misura all’azienda e fosse efficace. Disponendo già di strumenti tecnologici adeguati (webmail, vpn e sistemi di condivisione dei dati aziendali, instant messanging, sistemi per conference meeting e conference call, web tool, laptop), ad aprile 2015 abbiamo mappato il livello di readiness e dei bisogni delle persone, coinvolgendo tutte le figure professionali, con una particolare attenzione all’analisi degli stili di leadership del middle e top management. Successivamente, abbiamo analizzato le attività lavorative delle persone in termini di
Per far vincere le tue Flotte, hai bisogno della giusta strategia e di alleati forti. Potenziare le vendite, securizzare o esternalizzare i processi e aumentare il tasso di rotazione dello stock: sono obiettivi semplici se hai DEKRA al tuo fianco. La nostra divisione Automotive Solutions supporta Costruttori e Noleggiatori con soluzioni e strumenti innovativi per una gestione efficiente delle Flotte. Dalla lead generation al remarketing, dalle perizie alle pratiche auto, dall’authority al coaching delle Reti. Un unico partner, tutte le soluzioni che cerchi per far crescere il tuo business. Scopri tutti servizi dedicati alle Flotte su www.dekra.it /automotive-solutions
10 Smart Working Fleet.qxp_Layout 1 11/09/17 12:54 Pagina 30
MISSIONFLEET SMART WORKING
standardizzazione, autonomia e indipendenza dei task nei vari reparti aziendali. Questo step è stato fondamentale per alcuni team di lavoro e in particolare per il team IT che rappresenta il 39% della popolazione aziendale e richiede interazioni de visu e programming in coppia. Dopo questa analisi ci si è concentrati sulla condivisione e l’assimilazione, attraverso workshop rivolti a middle e top management, dei principi alla
BEATRICE TARALLA, HEAD OF HUMAN RESOURCES DI SUBITO
base dello smart working: collaborazione, flessibilità, personalizzazione ed empowerment. L’8 giugno 2015, con un workshop di kick off, è stato ufficialmente avviato il progetto”. Anche Francesca Ordanini ci illustra gli step dell’iniziativa: “Una fase molto impegnativa è stata quella progettuale, in quanto a tavolino, mediante un’approfondita analisi dei processi produttivi aziendali, abbiamo verificato, per ciascun reparto, la fattibilità di
30 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
‘remotizzare’ il lavoro con strumenti informatici. Dal riscontro positivo emerso, siamo partiti da un business case, considerando gli economics provenienti dall’investimento iniziale (ad esempio re-layout uffici, supporti tecnologici aziendali e in dotazione al personale) al ritorno finale (diminuzione degli uffici in locazione di 1000 mq su 3000 mq iniziali, riduzione del numero di parcheggi per i possessori di auto aziendale, revisione di tutti i contratti manutentivi). Il progetto, approvato a fine 2013, è andato live da luglio 2014. Da un punto di vista di execution, una delle sfide è stata certamente la modalità di ristrutturazione degli uffici: la riduzione/ridefinizione degli spazi necessitava infatti di essere consegnata in linea con le adesioni allo smart working e la relativa ‘partenza’ di questo nuovo modo di lavorare. Questo ha implicato la ‘preparazione dei nuovi spazi di lavoro’ quando ancora il personale era presente tutti i giorni in ufficio. La conseguenza è stato un re-layout studiato ‘a moduli’ al fine di poter rivedere gli spazi senza impattare la quotidiana attività lavorativa. Dalla fase di implementazione, siamo passati a una fase di fine tuning, prefissandoci di rivedere ciclicamente il progetto, per migliorarlo e renderlo sempre più indirizzato alle esigenze delle nostre persone”. L’iniziativa è stata estesa a tutto il personale aziendale. “Dal 2014 ad oggi circa il 70% della popolazione aziendale ha deciso di aderire con almeno 1 giorno di home working alla settimana” dichiara Ordanini, che si sofferma anche sugli ottimi
risultati dell’iniziativa: “Il 67% del personale ha fornito parere molto positivo. Alla domanda: ‘Segnalaci i vantaggi sia professionali sia personali che l’introduzione dello smart working ti ha portato’, la risposta prevalente è stata minor stress/maggiore serenità e flessibilità sia professionale che personale (work life balance), ma anche risparmio di tempo per gli spostamenti a vantaggio di famiglia/tempo libero e, ancora, maggiore autonomia nel lavoro svolto e più possibilità di concentrarsi”. Ottimi anche i risultati di Subito. “Lo smart working è stato accolto positivamente sin dal momento del lancio” afferma Taralla. “A distanza di un mese il 93% dei dipendenti era soddisfatto dell’iniziativa e il 40% lo ha utilizzato sin da subito. A distanza di 2 anni dal lancio, il 91% dei dipendenti svolge abitualmente smart working e, solo nel 2016, sono state effettuate 1.000 giornate di lavoro al di fuori degli spazi dell’ufficio. Un’ulteriore conferma del gradimento è arrivato con la Settimana del Lavoro Agile, promossa dal Comune di Milano, durante la quale i dipendenti potevano svolgere fino al 40% del tempo lavorativo al di fuori dell’ufficio. Un terzo dei dipendenti ha aderito e il numero di giornate di smart working effettuate è aumentato del 50% rispetto alla media settimanale”. I dipendenti hanno rilevato una migliore concentrazione lavoro-famiglia, con una riduzione dei costi e dei tempi di commuting casa-lavoro e la concentrazione nello svolgere determinate attività lavorative che richiedono assenza di interruzioni e interferenze.
11 MFA.qxp_Layout 1 11/09/17 12:56 Pagina 32
ARRIVA L’ORA X PER I VINCITORI.
NON PERDETEVELI! Avete prenotato il vostro posto (o il vostro tavolo) a MissionFleet Awards 2017, che si terrà il prossimo 27 novembre al Gallia di Milano? Perché la seconda edizione del primo e unico premio dedicato ai fornitori dell’automotive e ai Fleet Manager è stata presa d’assalto dalle candidature, soprattutto da parte dei gestori di flotta che, in questo momento di grande cambiamento e trasformazione del settore, si sono ingegnati a studiare progetti e proposte che potessero racchiudere l’obiettivo
del comfort e della sicurezza per i propri driver, le esigenze, monetarie ma non solo dell’azienda, e una sempre più stretta collaborazione tra tutti i soggetti della filiera. Che, anch’essi, si sono messi in gioco proponendo il meglio dei loro prodotti, siano questi software gestionali, servizi di telematica, soluzioni per l’outsourcing o, più semplicemente, l’hardware del settore, ovvero le auto. Sempre più belle e tecnologiche. Non ve li vorrete mica perdere?
FINALISTI FLEET MANAGER • Michele Antolini – LGH Spa • Simone Boeretto – eismann • Tiziano Busletta – EY • Barbara Caimmi – Fastweb Spa • Francesco Flori – Veratour Spa • Christian Marcello – OCME 32 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
• Marcella Berta Mauri – HP Inc • Angelo Orsini – Air Liquid Italia Spa • Vito Roberto Palmiotti – 3M Italia • Enrico Maria Picasso – Flowserve Corporation • Pier Luigi Pisante – Sirti Spa
11 MFA.qxp_Layout 1 11/09/17 12:56 Pagina 33
FINALISTI FORNITORI FLOTTA AUTO FORNITORI FLOTTA AUTO Software gestionali per la flotta auto • Fleet Support – “FFM” Full Fleet Management • MyFleetSolution – MyFleet & MyCar • Nilobit Gruppo INAZ – niloCAR • Proveco – MAP - Gestione Flotte Aziendali Servizio di telematica per la flotta auto • Macnil GT Alarm – Gruppo Zucchetti: GT Fleet Telematics • Masternaut – Fleet Eco + Driver Evolution • Visirun
Serata di gala MissionfleetAwards Lunedì 27 novembre 2017 Excelsior Hotel Gallia - Milano Costo per un tavolo per 10 partecipanti: 3.000.000+IVA Costo per posto singolo: 350 euro+IVA Il posto comprende: partecipazione alla serata di gala, conaperitivo di networking (19.00-20.00), cena da 3 portate, champagne per il brindisi finale, spettacolo di premiazione e intrattenimento (20.00-22.30).
SPONSOR
Servizi in outsourcing • DoctorGlass – Servizio di riparazione sostituzione vetri auto • MyFleetSolution – Full Outsourcing • SAFO Sistemi – Servizio in Full Outsourcing per la gestione delle multe • Fleet Support – FFM Full Outsourcing
COMPANY CAR Sales e agenti • Fiat Tipo SW 1.6 Mjt 120cv DCT 6M S&S BUSINESS • Nissan QASHQAI 1.5 dCi • Renault Nuova Megane Sporter Business Energy dCi 110 EDC • Seat Leon ST 1.6 TDI Business High Quadri e middle management • Alfa Romeo Giulia Business Sport Launch Edition 2.2 Turbo AT8 180 CV • Nissan QASHQAI 1.5 dCi • Renault Nuova Grand Scenic Bose Energy dCi 160 EDC • Seat Nuova Ateca 2.0 TDI DSG 4Drive Xcellence Direttori e dirigenti • Alfa Romeo Giulia Business Sport Launch Edition 2.2 Turbo AT8 180 CV • Nissan X-TRAIL • Renault Nuovo Koleos Initiale Paris dCi 175 X-Tronic • Seat Alhambra 2.0 TDI 184cv DSG 4Drive Advance Alimentazione alternativa • Nissan Leaf 40 kW • Renault Zoe Intens R90 • Seat Leon ST 1.4 TGI Business High • Toyota C-HR 1.8 HYBRID Veicolo di servizio • Nissan e-NV200 VAN • Renault Kangoo Z.E.
PATROCINI
AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 33
12 Alfa Directors Cut.qxp_Layout 1 11/09/17 13:18 Pagina 34
MISSIONFLEET DIRECTOR’S CUT
LA STORIA “DI CORSA”
DELL’ALFA ROMEO
La Casa del Biscione, il brand automobilistico italiano nato a Milano, tanto di avere nel proprio logo i simboli del capoluogo lombardo, ha una storia che si incrocia spesso con Napoli e che ha basato la sua storia in particolare sui successi sportivi
di Alberto Vita
F Forse non tutti sanno che nel brand automobilistico più milanese che c’è, ovvero l’Alfa Romeo, tanto da portare nel
34 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
marchio il serpente visconteo (il “Biscione”) e la croce rossa in campo bianco, simbolo medievale di Milano, c’è tanto Napoli. E che, prima della privatizzazione che l’ha portata nella galassia Fiat nel 1986, fu salvata dalla bancarotta per ben due volte da Benito Mussolini, nel ’25 e nel ’33. Principalmente grazie al prestigio che Alfa Romeo ha sempre avuto nelle competizioni sportive, dove iniziò a vincere nel 1923 con la
Targa Florio (da cui l’origine del Quadrifoglio per le Alfa Romeo più performanti, con il pilota della RL Ugo Sivocci, che lo dipinse sulla carrozzeria per ragioni scaramantiche, visto che correva con il numero 13...) per poi inanellare diverse vittorie nelle gare dell’epoca, diventando anche la prima casa a vincere il primo campionato del mondo di automobilismo organizzato nella storia nel 1925 con la P2, progettata da Vittorio Jano e guidata da Antonio Ascari e Gastone Brilli-Peri, nonché i primi due campionati del mondo di Formula Uno con Giuseppe Farina nel 1950 e Manuel Fangio nel 1951. Spirito sportivo che è stato anche la scintilla per la casa più vittoriosa in Formula Uno, ovvero la Ferrari, fondata da uno dei piloti Alfa Romeo, quell’Enzo Ferrari che gestì il reparto corse del brand milanese in due momenti diversi, nel 1929, con la creazione della Scuderia Ferrari a Modena, e nel 1938 con Alfa Corse, prima di lasciarlo nel 1939. Una storia gloriosa che il presidente Marchionne, sia del gruppo Fca che di Ferrari, vorrebbe riportare in auge ritornando in Formula Uno.
12 Alfa Directors Cut.qxp_Layout 1 11/09/17 13:18 Pagina 35
MISSIONFLEET DIRECTOR’S CUT
Ma torniamo agli albori del brand che ha appena celebrato i 107 anni di vita, essendo nato il 10 giugno del 1910, quando un gruppo di imprenditori lombardi rileva la Società Italiana Automobili Darracq, filiale della Casa automobilistica francese di Bordeaux che andò all’estero a Londra e a Napoli, approfittando della legge a favore del risorgimento economico della città del 1904, e la ribattezza Alfa (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili). Ma i collegamenti tra Alfa, non ancora Alfa Romeo e vedremo presto il perché, con Napoli non sono ancora finiti. Perché il nome che porta ancora oggi viene dato alla società dopo che l’imprenditore napoletano, Nicola Romeo, acquisisce il controllo della Casa. Napoli, o meglio Pomigliano d’Arco, sarà anche uno dei luoghi dove il marchio si espanderà con un Centro Industriale Aeronautico, nel 1938, distrutto durante la II guerra mondiale, per poi risorgere nel 1968, affiancandosi allo stabilimento di Arese, per l’impossibilità di sviluppare quello storico del Portello, ormai situato in città e rimasto attivo tra il 1963 e il 2005. Se gli anni ’30 sono stati per Alfa Romeo anni d’oro per la gestione sportiva, con ben otto
Mille Miglia vinte, sei Targa Florio e quattro 24Ore di Le Mans, solo per citare le vittorie più importanti, non altrettanto andavano bene le vendite di auto, spingendo così la nuova proprietà pubblica a cambiare il numero uno, facendo diventare Ugo Gabbato presidente, il quale lanciò la fortunata serie C (6 e 8) venduta anche in alcuni esemplari negli Usa e che fece dire a Henry Ford la frase, “quando vedo passare un’Alfa Romeo mi tolgo il cappello”. Nel 1936 Gabbato cambiò il progettista, prima con Bruno Trevisan e poi con lo spagnolo Wifredo Ricart, che decide di introdurre nella produzione di serie il ponte De Dion sulle vetture del marchio. Questa particolare soluzione tecnica, caratterizzata dal differenziale collegato alla scocca (idea che consente di ridurre il peso delle masse non sospese), verrà utilizzata dal Biscione fino alla fine degli anni Ottanta. Grazie a questa e a tante altre soluzione tecniche all’avanguardia e all’introduzione della catena di montaggio per la loro produzione, voluta dal nuovo responsabile tecnico Orazio Satta Puliga arrivato nel Dopoguerra, Alfa Romeo inizia a vendere con volumi interessanti;
prima con la 1900 negli anni ’50, poi con la mitica Giulietta, la “fidanzata d’Italia”, alla cui progettazione partecipò anche l’ingegnere austriaco inventore del maggiolino Rudolf Hruska, e con la 2600 negli anni ’60. Anni in cui il marchio aprì appunto gli stabilimenti di Arese e Pomigliano d’Arco, il Centro Sperimentale di Balocco e lanciò sul mercato la Giulia. Gli anni Settanta si aprono con l’Alfasud e l’Alfetta nel 1972, rispettivamente una compatta popolare che ebbe subito un grande successo e una berlina più evoluta della Giulia ricca di “chicche” tecniche come le sospensioni anteriori a quadrilateri, il transaxle (cambio e frizione montati in blocco nel retrotreno per ripartire meglio i pesi tra l’asse
Quando vedo passare un’Alfa Romeo mi tolgo il cappello HENRY FORD
anteriore e quello posteriore) e, naturalmente, il ponte posteriore De Dion. Ma dopo un iniziale successo, anche a causa dell’austerity del ’73-’74, le vendite languono, per poi ritornare a crescere negli anni ’80 grazie al lancio nel 1983 della 33, che rimpiazza l’AlfaSud, e della 75 con motore Twin spark nel 1985. Ma questo decennio è anche l’anno dell’Arna, realizzata in collaborazione con Nissan, per molti la più brutta Alfa Romeo della storia. Brutta forse, ma il flop oltre che nell’estetica, si deve andare a ricercare anche nelle ragioni politiche, visto che il nostro mercato era ancora ben blindato per i marchi giapponesi. AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 35
12 Alfa Directors Cut.qxp_Layout 1 11/09/17 13:18 Pagina 36
MISSIONFLEET DIRECTOR’S CUT
IL RINASCIMENTO DELLA CASA DEL BISCIONE A TUTTO SUV Il “rinascimento del brand Alfa Romeo, è iniziato con la Giulia” con queste parole Gianluca Italia managing director Italy e sales director fleet Emea di Fca sottolinea il rilancio del brand Alfa Romeo all’interno del gruppo, fortemente voluto anche da Sergio Marchionne. A cui è subito seguito il primo Suv della casa, “la” Stelvio, come dicono in azienda, “due prodotti che ci aiutano a coprire sempre di più il mercato, ormai sopra il 75% dal 52% di 24 mesi fa, e che spingono anche e soprattutto sulle flotte, segmento che nel 2016 ci ha visto crescere del 21%”. Flotte dove sia Giulia che Stelvio sono entrati di prepotenza, andando a iscriversi nella maggior parte delle car list delle aziende italiane, “sia delle grandi che delle PMI, nonché degli User chooser” aggiunge Italia. Proprio la Stelvio si annuncia un successo senza precedenti, come sottolinea anche il numero uno del Biscione, nonché di Maserati (in procinto di essere scorporate dal gruppo?), ovvero l’amministratore delegato Reid Bigland, che afferma come a regime le vendite dello Stelvio potrebbero addirittura arrivare a rappresentare il 50% del totale delle immatricolazioni della Casa. Tra cui tante nelle flotte, soprattutto nella motorizzazione 2.2 turbodiesel da 180 CV, che si aggiunge alla stessa motorizzazione a gasolio da 210 CV e al 2.0 turbobenzina da 280 CV e al 2.9 V6 bi-turbo di derivazione Ferrari da 510 CV della Stelvio First Edition. Successo della Stelvio che spingerebbe Marchionne a lanciare nel 2018 un Suv compatto di segmento C, che andrebbe forte anche negli Stati Uniti e in Cina, dove il brand punta a raggiungere le 400 mila immatricolazioni in 4/5 anni, quando la Casa potrebbe lanciare anche un Suvone da 7 posti. Tutti sviluppati sulla medesima piattaforma, ovvero quella Giorgio utilizzata anche dal Levante di Casa Maserati.
A questo punto l’Alfa Romeo si trovò nuovamente in crisi di liquidità e venne assorbita dalla Fiat dopo un vano assalto della Ford (gli eredi si ricordarono dell’ammirazione del fondatore Henry per questo marchio italiano?) che la accorpò alla Lancia. Grazie alle sinergie con il gruppo torinese Alfa Romeo poté lanciare nuovi modelli, come l’ammiraglia 164, realizzata sullo stesso pianale della Fiat Croma, della Lancia Thema e della Saab 9000, disegnata da Pininfarina, o come la coupé SZ. Negli anni ’90 il lancio della berlina 155, prodotta sullo stesso pianale della Lancia Dedra e della Fiat Tempra, che ebbe uno scarso successo commerciale ma, come nella storia del marchio, una bella storia agonistica, aggiudicandosi, ad esempio, nel 1993 con Nicola Larini il prestigioso campionato turismo tedesco DTM. 36 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
La situazione migliora nella seconda metà del decennio con il lancio della 156, disegnata da Walter de Silva, con diverse soluzioni innovative, come il cambio con palette al volante e il motore turbodiesel common rail, che la fanno diventare la prima Alfa a conquistare il riconoscimento di Auto dell’Anno.
Premio prestigioso che la Casa bissa nel 2001 con la compatta 147. Anni Duemila durante i quali Alfa Romeo propone una serie di modelli contraddistinti da un design di grande appeal ma poco convincenti sotto il profilo dell’agilità, come la 159 e la Brera del 2005, mentre l’arrivo della supercar 8C Competizione nel 2007 segna il ritorno della trazione posteriore in casa Alfa Romeo. Nel 2008 è la volta della piccola MiTo mentre per festeggiare il centenario nel 2010 arriva un’altra Giulietta. Infine un’altra prova di stile nelle supercar accessibili arriva nel 2013 con la 4C, prima del rilancio dei nostri giorni con la Giulia e soprattutto con la Stelvio, il primo Suv del Biscione. Ma questa è un’altra storia...
13 Auto aziendali 4 p.qxp_Layout 1 11/09/17 13:29 Pagina 38
MISSIONFLEET AUTO AZIENDALI
SERVIZI, SICUREZZA (E UN PO’ DI ELETTRICO)
NELLE AUTO AZIENDALI DEL FUTURO I Fleet manager puntano sulla tecnologia legata alla sicurezza. E i costruori si adeguano e, spesso, puntano ad anticipare le esigenze dei gestori delle floe e degli stessi driver con allestimenti ad hoc
di Andrea Barbieri Carones
S Servizi post vendita, connessione a internet, tecnologia e assistenza a 360 gradi. La partita della conquista delle flotte auto aziendali si gioca su questi campi. E le case costruttrici fanno a gara – oltre che a mettere sul piatto auto sempre più all’avanguardia – anche a risolvere e anticipare i problemi dei clienti oltre che i loro desiderata in tema di risparmio. A tutto vantaggio di una mobilità sempre più efficiente. Ecco il perché del lancio da parte di Renault della Gamma Business, per ora disponibile su Mégane Berlina, Mégane Sporter, Nuova Scénic e Nuova Grand Scénic, e che sarà presto estesa ad altri modelli della gamma Renault. Le versioni specifiche sono dedicate alle aziende, per
38 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
soddisfare pienamente tutte le loro esigenze visto che, di serie, hanno tutti gli equipaggiamenti più richiesti dai clienti business. Contestualmente al lancio delle versioni business la Régie ha lanciato anche un numero verde dedicato (800 124830) attivo nei giorni feriali in orario d’ufficio: le grandi aziende, con un parco auto superiore a 50 veicoli, possono richiedere un incontro con un key account manager per conoscere la gamma dedicata alle Flotte ed effettuare un test drive per supportare la scelta delle vetture da inserire nel parco auto, in linea con le diverse esigenze aziendali. “Quello che mi aspetto dai costruttori” spiega Mario Francesco Colombo, Fleet manager di Rentokil Initial Italia spa “è che gli allestimenti business siano sempre allineati alla tecnologia correlata con i nuovi sistemi di sicurezza alla guida. Dalle case auto vorrei un allineamento di dotazioni standard, visto che spesso queste differiscono da modello a modello e da un brand a un altro. Le dotazioni preferite che sceglierei per le mie 110 auto per uso promiscuo e per i circa 300
13 Auto aziendali 4 p.qxp_Layout 1 11/09/17 13:29 Pagina 39
MISSIONFLEET AUTO AZIENDALI
furgoni? Un display con navigatore bluetooth di una certa dimensione, la connessione con i device del driver e sistemi di sicurezza elettronici che si attivano in caso di frenata improvvisa o di cambio di corsia. Tutto ciò a vantaggio della sicurezza dei dipendenti alla guida”. Francesco Colombo ha poi toccato il tema del servizio ai veicoli, al fine di rendere redditizio il lavoro che fa ogni mezzo. “Troppo spesso il tempo di fermo veicolo per riparazione è troppo lungo, spesso a causa di lungaggini burocratiche. A
livello generale cerco una seria performance da parte dei noleggiatori”.
TECNOLOGIA E SICUREZZA Chi da anni copre un ruolo fondamentale nel ruolo delle auto aziendali è Mercedes, che nella prima metà del 2017 ha lanciato nuovi prodotti business come la nuova GLA e la Classe E 4Matic All-Terrain. E a proposito di innovazione, i prossimi mesi vedranno protagonista la nuova Classe S, che segna un nuovo, importante
passo avanti nelle tecnologie: dal sistema di visione notturna al programma Energizing che collega in rete climatizzazione, funzione massaggio e profumazione (regolabili da chi guida) fino al sistema di assistenza attivo nella regolazione della distanza e a quello di assistenza allo sterzo, capace di regolare automaticamente la velocità sia nelle curve sia prima degli incroci. Quanto messo in campo da Volkwagen, invece, ha del futurista: dal 2019, inizierà a
AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 39
13 Auto aziendali 4 p.qxp_Layout 1 11/09/17 13:29 Pagina 40
MISSIONFLEET AUTO AZIENDALI
Importante anche il reale monitoraggio dei consumi del carburante e delle emissioni e magari anche l’integrazione con i sistemi aziendali come il badge”.
AI DRIVER PIACE IL SUV
offrire di serie sui suoi modelli la tecnologia pWLAN, un metodo di comunicazione per lo scambio di informazioni rilevanti sul traffico tra le auto anche di costruttori diversi) e tra i veicoli e le infrastrutture dei trasporti (car-to-X). Questa tecnologia permetterà di condividere, in maniera ancora più veloce che in passato, informazioni relative allo stato del traffico, a incidenti e ad altre situazioni che influiscono sul flusso stradale in un raggio di circa 500 metri. “Vogliamo migliorare la sicurezza stradale facendo dialogare i veicoli tra loro,e il modo più efficace di raggiungere questo obietti vo è la rapida diffusione di uno standard comune”, spiega Johannes Neft, responsabile dello Sviluppo Corpo Vettura Volkswagen. “È fondamentale che questa tecnologia si diffonda in maniera consistente tra più costruttori possibile”. Questo sistema, pur entro i suoi limiti, sarà in grado di identificare potenziali rischi stradali grazie ad avvisi e 40 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
informazioni locali comunicati con un anticipo minimo. Un esempio? Se un’auto effettuerà una frenata d’emergenza o rileverà la presenza di ghiaccio, queste informazioni potranno essere condivise in pochi millisecondi con l’ambiente circostante, permettendo così agli altri utenti della strada di reagire ai pericoli in maniera appropriata. Il costruttore che invece punta soprattutto sui servizi è Mitsubishi, che col Motors Assistance Package (Map) fornisce un supporto stradale in caso di incidenti, guasti elettrici, furti e altro, con assistenza di base sia per strada sia presso il domicilio. Tecnologia e sicurezza devono andare insieme anche per Barbara Caimmi, fleet & mobile phone manager di Fastweb Spa: “Vorrei che le auto avessero un collegamento con la centrale operativa, da utilizzare in caso non solo di sinistro ma anche di avaria tecnica o nella malaugurata ipotesi di una aggressione o di una rapina.
Nel primo semestre 2017, una nuova immatricolazione su 3 è stata di un suv o di un crossover. Non solo i privati ma anche le aziende, che stanno seguendo l’onda per questi modelli “tuttofare” anche per il grande valore residuo dell’usato nei primi 3 anni dalla messa su strada con un total cost of ownership che, in base ai dati Dataforce, può arrivare anche al 10% in meno rispetto ad altri modelli. Per Roberto Palmiotti, facility manager presso 3M Italia, il tema sicurezza è fondamentale, soprattutto se unito a quello del contenimento dei costi e della sostenibilità. “Nel primo caso, per tutelare i dipendenti e ridurre al minimo i costi derivanti dai sinistri, che fanno dal fermo auto ai giorni di malattia, vorrei che i veicoli della nostra flotta avessero l’emergency break, il radar, le
13 Auto aziendali 4 p.qxp_Layout 1 11/09/17 13:29 Pagina 41
MISSIONFLEET AUTO AZIENDALI
spie di sorpasso e il telesoccorso come l’Onstar di Opel. Per quanto riguarda i costi, le auto ibride e i navigatori con mappe sempre aggiornate sarebbero l’ideale. La sostenibilità? Basse emissioni e pneumatici efficienti in primo luogo. C’è poi un quarto punto chiave che mi interessa molto: il comfort della vettura, che inizia con il supporto lombare dei sedili e continua con tutto ciò che può aiutare chi sta in auto per molte ore al giorno”. Per quanto riguarda i servizi, continua Palmiotti, “Per il Fleet manager è importante l’affidabilità dei tempi di consegna, che renda possibile una gestione efficiente del parco auto. Questo permette di emettere gli ordini al momento giusto, gestire i resi e modificare le assegnazioni o l’utilizzo delle sostitutive”.
VOGLIA DI ELETTRICO “Quello che farebbe la differenza sarebbe la possibilità di avere auto totalmente elettriche a un prezzo non eccessivo” spiega Giampiero Migliavacca, business travel & fleet sourcing manager di Whirlpool
corporation, che tuttavia comprende bene come in Italia le infrastrutture di ricarica siano ancora poche. Per questo si augura un rapido intervento pubblico su larga scala. “La sensibilità rispetto al tema dell’inquinamento è ormai un dato consolidato da parte non solo della nostra azienda quanto anche degli utenti in generale. I prodotti con un certo appeal certamente non mancano, a partire da Tesla che sarebbe ben contenta di entrare nel mercato delle flotte auto aziendali dalla porta principale. Secondo me, sarebbe opportuno che le lobby dei costruttori potessero fare pressione per ottenere finalmente anche in Italia qualcosa che ci facesse avvicinare a essere un paese europeo”. Chi da tempo punta molto sia sulle auto aziendali sia sulle auto a batteria (ibride o a zero emissioni) è Nissan, fra i leader mondiali del settore delle vetture elettriche. A luglio, la casa giapponese ha siglato un accordo con Sofidel, azienda con sede vicino a Lucca e con 5.000 dipendenti presenti in 13 paesi del mondo. Questa è stata la prima società privata che in Italia ha adottato un sistema di car sharing con piattaforma
Nissan di gestione su App, che permette l’agevole geolocalizzazione dei mezzi e la facile individuazione della loro disponibilità. Con 4 Leaf e 8 colonnine di ricarica, l’azienda permetterà ai dipendenti di spostarsi per motivi di lavoro. E nel futuro della casa nipponica c’è sempre più il car sharing a emissioni zero su misura per le aziende, grazie a un accordo siglato in primavera con Enel e l’Istituto Italiano di Tecnologia che prevede colonnine di ricarica V2G che permette di considerare le e-car come vere e proprie “batterie con le ruote”, in grado di accumulare e reimmettere in rete l’energia non utilizzata. E sarà appunto per questa voglia di elettrico che nella seconda metà dell’anno arriva la nuova generazione di Smart electric drive, che renderà ancora più interessante l’offerta della piccola citycar nel segmento business. L’elettrificazione rappresenta, infatti, un elemento strategico per la mobilità del futuro per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più sensibile a valori quali efficienza ed eco-sostenibilità, con un peso sempre crescente anche nel canale business, soprattutto all’interno di grandi multinazionali. AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 41
Il miglior alleato della tua flotta aziendale. Mission Fleet è un’insostituibile fonte di informazione per ogni fleet manager. Propone analisi e approfondimenti di tutte le problematiche connesse alla gestione delle flotte auto aziendali: dalla contrattualistica all’outsourcing, dalla gestione amministrativa e del rapporto con il cliente interno alla definizione della car policy, fino alla valutazione dei nuovi modelli di
automobili, con focus specifico sulla clientela professional.
Visita il sito
www.missionline.it e abbonati a MISSION FLEET, il miglior alleato di ogni fleet manager Periodicità: 6 uscite l’anno Costo dell’abbonamento annuale: 30 euro
Newsteca s.r.l. P. le Cadorna, 11 - 20123 Milano tel 0220241122 - fax 0220241096 - www.missionline.it - amministrazione@newsteca.it
14 Analisi copertina 4 17.qxp_Layout 1 11/09/17 13:29 Pagina 43
Un Suv, di alta gamma, con il nuovo Renault Koleos, e una Plug-In proposta su un’auto di tendenza, ovvero una Mini Countryman. Le analisi di questo numero seguono le mode del mercato presentando un Suv nuovissimo, ma con una storia e con una tecnologia di gruppo avanzata per il segmento, ovvero il Nuovo Koleos di Renault, proposto in Italia con doppia motorizzazione e con tre allestimenti distinti, tra cui il top Initiale Paris. Mentre per la Casa britannica del gruppo BMW ecco la prima Mini alla spina, la S E, una Countryman che abbina un tre cilindri 1.5 benzina da 136 CV a un’unità propulsiva elettrica con batterie agli ioni di litio da 88 CV.
15 ANALISI Koleos.qxp_Layout 1 11/09/17 13:08 Pagina 44
L’ANALISI DI
Nuovo Koleos, l’alto di gamma Renault si fa Suv Il Koleos racconta più di tante analisi l’evoluzione dell’automotive: una storica Casa europea quale Renault che per la loro “world-Suv” sceglie la Corea per costruirla e la Cina per lanciarla. Un tempo accadeva l’esatto contrario, ma la strategia permette di avere un prezzo competitivo per il segmento D concedendo qualcosa sul piano dello stile visto che deve conquistare i guidatori del Messico come del Vietnam e della nostra penisola. In ogni caso, la linea della seconda generazione è moderna e imponente (l’auto in effetti pare più lunga dei suoi 467 cm), a partire dal frontale caratterizzato dal cofano alto e piatto, con forti nervature e gruppi ottici elaborati. Le luci diurne (a led, come i fari) si prolungano fin dentro il paraurti. Il posteriore evidenzia i fanali sottili e allungati, con effetto tridimensionale. di Maurizio Bertera
LA GAMMA
X-Tronic e, volendo, con la trazione integrale. Tre gli allestimenti: Zen, Intense e Per l’Italia, due i motori, entrambi della serie Energy: Initiale Paris ovviamente con dotazione e prezzi il 1.6 dCi da 131 CV e il 2.0 dCi con 175 CV. Il primo solo crescenti. Si parte da 31.100 (dCi 130 CV Zen) per con il cambio manuale, il arrivare a 43.200 euro per la secondo con l’automatico 44 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
MISSIONFLEET
dCi 175 X-Tronic 4X4 Initiale Paris che offre anche il Bose Sound System® con dodici altoparlanti e i cerchi in lega dedicati da 19”. Per tutte le versioni, ci sono la dotazione di sicurezza al top di Renault e l’Rlink 2 che permette di personalizzare l’abitacolo e integrare lo smartphone (Android auto e Carplay), migliorando ulteriormente la qualità del viaggio.
LA PREFERITA Se il 1.6 fa il suo dovere, non possiamo negare che sulle strade finlandesi – ricche di curve e praticamente deserte – ci siamo divertiti molto di più con il due litri, equipaggiato con la trazione integrale. L’X-Tronic a sette rapporti, dolce ed efficiente, consente di guidare in relax, ma quando si spinge sul pedale dell’acceleratore il motore tira fuori tutta la grinta, con una reattività sorprendente dovuta in gran parte a una coppia di 380 Nm a 2.000 giri. Inoltre, contrariamente
alla maggior parte dei cambi CVT, questo non tende a fare rimanere il motore “su di giri” e trova immediatamente il giusto passo. E nonostante la massa (siamo sui 1.700 kg), il Koleos si muove con indubbia agilità anche nel misto, favorito da uno sterzo preciso. Lo spunto massimo è di 192 km/h. Quanto ai consumi, nel ciclo misto, la Casa dichiara 5,8 litri ogni 100 km. Se l’allestimento Initiale Paris vi sembra troppo caro si può scendere a 39.100 euro con l’Intens a cui mancano sostanzialmente il Bose e qualche rifinitura esclusiva.
IN ARRIVO La Casa non prevede allargamenti della gamma sino a primavera.
I TEMPI DI CONSEGNA Si aggirano sui tre mesi, a meno di particolari promozioni.
15 ANALISI Koleos.qxp_Layout 1 11/09/17 13:08 Pagina 45
L’ANALISI DI
IL VALORE RESIDUO Il Koleos è una vettura particolare, in un segmento abbastanza, ma non troppo, affollato: e, anche per questo, mantiene una buona quotazione sul mercato. Grazie anche a Renault Selection il “sistema usato” di famiglia: è un programma studiato per assicurare lo stesso livello di qualità, servizi e soddisfazione di quando si acquista un’auto nuova. I tre cardini sono i cinque anni di garanzia Excellence, i tre anni di assicurazione furto e incendio e la possibilità di finanziamenti ad hoc. Ci sono anche due soluzioni studiate per l’estensione di garanzia quale Selection Premium ed Easy Premium.
supercompetitivi (maggiori informazioni sul sito www.renault.it). Ci sono anche proposte “bloccate” – a prezzo fisso – come quelle Renault 5+ e Motrio, ideali per vetture rispettivamente con più di cinque e sei anni di età.
MISSIONFLEET
momento che Renault definisce Value Box.
IL NOLEGGIO
Quello a lungo termine è gestito da Renault Lease (www.renaultlease.it) e prevede un pacchetto di servizi “all inclusive” e un canone fisso mensile, LE FORMULE eliminando il rischio di FINANZIARIE dover sostenere spese non RCI Banque ne offre tre, ben programmate (per la articolate. Quella Classica a manutenzione) e fornendo polizze d’assicurazione sua volta ha tre formule: Start, Drive ed Enjoy che ha comprensive di RCA, Furto & Incendio e Kasko. una grande flessibilità perché oltre ad un tasso promozionale consente di I PREGI E I DIFETTI aggiungere un pack servizi a un prezzo molto Senza dubbio, uno dei punti competitivo. Renault Way di forza è il comfort: invece offre la possibilità di l’abitacolo è spazioso, i sedili una rata comoda, senza anteriori e il divano vincoli e impegna la metà posteriore sono molto del tempo rispetto ad un comodi, la climatizzazione finanziamento tradizionale, precisa. Un salotto per I COSTI DI GESTIONE offrendo alla fine la classica lunghi viaggi. Poi ci ha scelta di tenere, cambiare o convinto il cambio: se il Al di là della garanzia base restituire l’auto. E infine c’è manuale è preciso e di due anni, Renault ha la il normale Leasing. Ampia divertente – da vettura caratteristica di offrire molti la lista dei servizi brillante e non da “suvone” – “forfait” per singoli elementi assicurativi come non il CVT è molto fluido, senza dell’auto a prezzi mancano offerte del strappi come capita su altri
modelli. Tra i difetti, c’è sicuramente un baule che da un lato vanta il sistema per aprirlo con il movimento del piede, ma la soglia è alta e le operazioni di carico/scarico non sono ideali. Quanto al design, ovvio che è questione di gusti, ma obiettivamente il fatto di essere – dichiaratamente – “world Suv” l’ha resa equilibrata nell’insieme ma al tempo stesso difetta un po’ di personalità.
IMMAGINE In definitiva, il nuovo Koleos non delude le attese, perché nell’offrire tutta la comodità possibile e un comportamento stradale impeccabile, consente anche di togliersi soddisfazioni nell’off-road leggero, apprezzabile soprattutto per chi ama le “scorribande” o abita in zone dove non c’è solo asfalto. Un esploratore che ama un po’ nascondersi ma che regala emozioni e soprattutto l’affidabilità che è naturale per una Renault. AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 45
16 ANALISI Mini.qxp_Layout 1 11/09/17 13:04 Pagina 46
L’ANALISI DI
È una Countryman la prima Plug-in di casa Mini La prima Mini “alla spina” si nota per un simbolo sulla fiancata – tecnicamente sul side scuttle a sinistra – oltre che per vari dettagli in giallo all’interno e per la S gialla sul frontale. Non è solo questo a evidenziare che per il brand di BMW Group sia in atto una visione sempre più ampia, lontana dalla nicchia di un tempo, riservata a pochi appassionati. E non poteva che essere la Countryman – all’epoca già rivoluzionaria viste le quattro porte, i quattro posti e le quattro ruote motrici – a diventare la prima ibrida plug-in del marchio. L’appartenenza al gruppo tedesco è stata fondamentale nell’operazione: è dalla BMW Serie 2, che il nuovo modello mutua il proprio gruppo propulsivo: un tre cilindri 1.5 benzina da 136 CV, collocato sull’asse anteriore, coadiuvato da un’unità elettrica con batteria agli ioni di litio (ricaricabile in due ore e mezza tramite Wallbox, oppure in tre ore e un quarto da presa normale) da 88 CV, per una potenza totale sviluppata dal sistema di 224 CV. Abbastanza per onorare l’appellativo di Cooper S, riservato alle varianti prestazionali, visto che la pratica 0-100 m/h è sbrigata in 6,8 secondi e la velocità massima lambisce i 200 orari. di Maurizio Bertera
LA GAMMA L’allestimento base costa 38.050 euro con un buon equipaggiamento dove 46 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
spiccano computer di bordo, il park distance control, i fari fendinebbia, il volante sportivo in pelle con comandi multifunzione, il
MISSIONFLEET
display da 6,5”, i sei air bag, e il complesso ABS+EBD+CBC+DSC III. Salendo di prezzo (41.300 euro) ecco la Hype che aggiunge il climatizzatore automatico bi-zona, la radio Mini Visual Boost, il Dynamic Cruise Control, i cerchi in lega 18” argento e i fari Bi-LED. In alternativa la Jungle (40.650 euro) con qualche tocco estetico in meno. Ancora da definire il prezzo del pacchetto Business, già presente sulle altre Countryman.
“Auto” è il cervellone di bordo a scegliere se, come e quando far lavorare insieme il motore termico e il suo omologo elettrico. Scegliendo “Max” invece è proprio la scossa elettrica a dare la spinta, al massimo fino ai 125 km/h dopodiché entra in gioco il 1.5 tre cilindri: logicamente nel caso se ne abusi, la batteria va giù rapidamente. Per salvaguardarla c’è la terza opzione, dal nome profetico di “Save Battery”: in questo caso è il motore termico, nonché i sistemi di recupero energia, a dare una mano a LA PREFERITA mantenere la carica almeno al 90%, per utilizzarla in Ovviamente è la sola in gamma: l’abbiamo testata seguito. Presa la mano, ci si tra il traffico milanese, diverte molto e la Mini l’autostrada verso Como e raggiunge il rendimento la statale tutta curve che ottimale. Anche perché costeggia il lago sino a l’azione combinata del Torno. L’esperienza di guida doppio propulsore rende ibrida passa tutta per un l’auto a trazione integrale: pulsantino magico chiamato il benzina all’anteriore, la piccola power unit agisce eDrive. Trattasi di un invece sull’asse posteriore. selettore che “mixa” sapientemente le varie dosi E lo Steptronic a 6 rapporti regola in maniera perfetta di elettrico che “pesano” sulla trazione, attraverso tre la marcia, senza strappi né fastidiosi vuoti. programmi. In modalità
16 ANALISI Mini.qxp_Layout 1 11/09/17 13:04 Pagina 47
L’ANALISI DI
IN ARRIVO La S E è l’unica ibrida in gamma.
I TEMPI DI CONSEGNA La Casa dichiara una novantina di giorni.
IL VALORE RESIDUO Essendo un modello totalmente inedito non si possono fare previsioni per la S E, fermo restando le quotazioni eccellenti della Countryman in ogni allestimento. L’usato d’eccellenza è seguito da Mini Next, programma riservato alle vetture con meno di 5 anni di anzianità (o 120mila km), sottoposte a severi controlli tecnici e a un check-up gratuito dopo 3mila km. Mini Next offre finanziamenti personalizzati per l’acquisto – spesso con protezione assicurativa - ma anche programmi specifici di manutenzione (chiamati Mini Service Inclusive e
Inclusive Plus) che integrano la garanzia di 24 o 48 mesi.
I COSTI DI GESTIONE I già citati programmi Mini Service Inclusive e Inclusive Plus sono vantaggiosi perché oltre al pagamento una tantum, possono coprire un arco da tre a dieci anni di vita della vettura. Interessante anche Mini Re-Generation, una serie di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che si prende cura dell’auto con l’utilizzo esclusivo di ricambi originali e l’impiego di manodopera specializzata
LE FORMULE FINANZIARIE Il finanziamento classico si basa su tre proposte: rate costanti, con maxirata finale e Mini Free con le quattro opzioni – simili a quelle delle altre Case – al termine del contratto. Quanto al leasing, Mini offre il sistema classico, un value lease e la
MISSIONFLEET
Free2 Drive, studiata per quanti desiderano sostituire frequentemente l’auto con minimi impegni di capitale contando sin da subito sulla garanzia del valore residuo futuro. La formula più recente è Fit Mini che consente di rateizzare in un unico importo mensile la rata della vettura con i servizi di assicurazione, manutenzione, lifestyle e accessori.
dalla Casa sono di 2,1 litri ogni 100 km nel ciclo misto). Detto che il bagagliaio non fa entusiasmare (405 litri in configurazione base, per via delle batterie ma la Mini non è mai stata un’auto capiente) il vero problema è che questo gioiellino costa minimo 38mila euro, quindi resta un modello da appassionati. Magari non solo di Mini vista la novità assoluta.
IL NOLEGGIO
IMMAGINE
A parte la disponibilità dei Centri Mini, la Countryman è presente nelle flotte dei maggiori operatori, e a breve, arriverà anche la versione ibrida.
Per il costruttore, la prima Mini Cooper a propulsione ibrida nasce per i “target group urbani”, coloro che utilizzano l’elettrico in città e il termico fuori, senza ansie da autonomia. Sia chiaro, non è una rivoluzione ma la filosofia per antonomasia di chi ha lanciato l’auto ibrida, ma nel caso di Mini è un segnale forte. Anche i cult – e questo lo è in modo inequivocabile – si stanno adattando alle esigenze del mercato. Per alcuni non è un bene, per noi sì.
I PREGI E I DIFETTI Lo stile non merita approfondimenti: la Mini non sarà più quella della Swinging London ma si distingue oggi come ieri. I plus di questa versione è la potenza – 125 km/h per 50 km in modalità elettrica – e i consumi (quelli dichiarati
AGOSTO-SETTEMBRE 2017 | 47
17 News Mercato.qxp_Layout 1 11/09/17 12:59 Pagina 48
MISSIONFLEET
2040: la rivoluzione dell’auto elettrica Uno studio di Bloomberg La rivoluzione dell’auto elettrica è già iniziata. Ma solo nel 2025-2029 (a seconda del segmento) una emissioni zero sarà economicamente vantaggiosa, al punto che nel giro di altri 15 anni, il 54% delle nuove immatricolazioni e il 33% del totale circolante sarà di vetture alimentate da batterie agli ioni di litio. Questi i principali risultati di uno studio condotto da Bloomberg New Energy Finance (BNEF), società specializzata nella raccolta e nell’analisi dei dati legati all’energia. Ci saranno differenze in base alla regione geografica, ma ormai il processo è già avviato. Le previsioni di Bloomberg si basano su due elementi chiave: da un lato il crollo del prezzo delle batterie e dall’altro il maggior impegno delle
case costruttrici nella profuzione di auto elettriche. Alla luce di queste previsioni, Bloomberg auspica anche che il settore privato (ma non solo) riesca a rimanere un passo avanti a quello delle zero emissioni. Il pensiero corre a garage e a costruttori edili che devono iniziare a pensare a come rendere possibili i futuri pieni di energia. A livello mondiale, oggi circa l’1% delle vendite sono auto elettriche. Tale percentuale salirà al 3% nel 2020, all’8% nel 2025 e al 24% nel 2030, con Usa, Europa e Cina che faranno la parte del leone con il 60% di share. Per quanto riguarda i segmenti, le auto elettriche di categoria “media” e “piccola” saranno le più gettonate, con percentuali che varieranno dall’80% del 2030 fino a circa il 65% nel 2040, anno in cui i suv emissioni zero
SGUARDO SUL FUTURO
rosicchieranno quote di mercato. Osservando le quote di mercato dell’auto elettrica, in Europa si sfiorerà il 5% del totale già nel 2021 mentre in Cina sarà appena sopra il 4% e negli Usa appena sotto. Poca cosa rispetto a quanto Bloomberg si aspetta nel 2040, quando tale percentuale dovrebbe essere del 68% in Europa, del 59% negli Usa e oltre il 50% all’ombra della Grande Muraglia.
Francia: stop ai motori a combustione nel 2040 Si susseguono gli annunci di case costruttrici che nel breve punteranno sempre di più sulla mobilità elettrica: Tesla a parte che nasce come costruttore all electric, si sprecano quelli delle Case che sui motori termici hanno costruito i loro successi, come Volvo o Volkswagen. E ora si muovono anche gli Stati, dopo che anche qui a
macchia di leopardo le varie Norvegia e Olanda hanno negli anni sovvenzionato la mobilità elettrica a scapito di quella termica, e alcuni sindaci di grandi città europee hanno lanciato vere e proprie crociate contro i motori diesel (vedi il sindaco di Parigi Anne Hidalgo o quello di Londra Sadiq Kahn, che hanno proposto di escludere dalle loro città i Diesel). Ora tocca alla Francia, con il ministro per la transizione ecologica Nicolas Hulot, che ha annunciato lo stop ai motori termici nel paese entro il 2040. Hulot ha anche parlato di misure di sostegno per coloro, con basso reddito, che vogliono acquistare auto più pulite. L’annuncio è stato fatto durante la presentazione de il “piano per il clima” che si è tenuto proprio a Parigi, nella “patria” degli accordi sottoscritti dai 195 Paesi che hanno partecipato alla Cop21 con l’intenzione di limitare le emissioni di CO2.
Spedizione Posta Target - Magazine
Registrazione Tribunale di Milano n° 219 del 28/03/2006 Direttore responsabile Alberto Vita ollaboratori Andrea Barbieri Carones, Maurizio Bertera, Arianna De Nittis, Serena Piazzi, Salvatore Saladino Progetto grafico Arianna Pierri Stampa Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in Italia Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)
48 | AGOSTO-SETTEMBRE 2017
Tariffa abbonamento annuo: 30,00 euro Bonifico bancario per Banca Popolare di Sondrio, Agenzia n. 13 di Milano - c/c 000005445X70 CIN X - ABI 05696 CAB 0161 IBAN IT78X0569601612000005445X70 intestato a Newsteca Srl D.Lgs 196/03 del 30 giugno 2003 (tutela della privacy): titolare del trattamento dei dati personali utilizzati per l’invio della rivista è Newsteca Srl. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del citato D.Lgs. telefonando al n. 02/20241122 Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/03 (tel. 02/20241122 - fax 02/20241096).
Direzione, Redazione, Pubblicità, Amministrazione: Piazzale Cadorna, 11 - 20123 Milano Tel. 02/20241122 - fax 02/20241096 e-mail: redazione@newsteca.it www.missionline.it Amministratore Unico Marco Persico UFFICIO COMMERCIALE Tel. 02/20241122 Tiziana Gregori gregori@newsteca.it Cell: 333/3854276