Missionfleet n 5 / 2015

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Anno X • ottobre - novembre 2015

www.missionline.it

Speciale Flotte di Proprietà

L'avanzata della telematica Amarcord

Un viaggio nella storia dell’auto italiana con Bepi Koelliker Salone di Francoforte

Momento decisivo per il futuro dell'automotive

.TELEPASS FLEET.

ORA ANCHE IL MONDO FLEET VIAGGIA CON IL TELEPASS



1 Sommario 5 15_Layout 1 27/10/15 15.54 Pagina 1

SOMMARIO

Ottobre-Novembre 2015 • numero 5

4

18

43

cruscotto

ProFessione FLeet Manager

L’anaLisi di MissionFLeet

Dipendenti coccolati nella “famiglia” Mapei

PEUGEOT 308 Un’auto che stupisce

di Salvatore Saladino

di Alberto Vita

8

22

LANCIA YPSILON Lo stile è femmina

saLone di FrancoForte

anaLisi & studi

Un salone all’insegna delle tecnologie e delle motorizzazioni alternative

Ricerche Experteye: i dati che servono per il business

Cielo sereno per le immatricolazioni. Anche a settembre

di Alberto Vita

di Pierluigi Bonora

14 sguardo suL Futuro Autonomous cars, a che punto siamo?

27 aMarcord Viaggio della storia dell’auto con Bepi Koelliker di Alberto Vita

di Serena Piazzi

31 sPeciaLe FLotte di ProPrietà Da comparsa a protagonista: la telematica in cima all’agenda delle flotte di proprietà di Davide Gibellini

di Pierluigi Bonora

48 Mercedes on tour Mercedes in tour con “Io sono elettrica” di Andrea Barbieri Carones

Rubriche L’editoriaLe news

3 42

Informazioni pubblicitarie Provato Per voi. Mercedes teLePass

24 40

La tecnologia a bordo nelle flotte di proprietà di Mauro Serena

OTTOBRE-NOVEMBRE 2015 | 1


PER COLORO CHE MERITANO I PIÙ ALTI RICONOSCIMENTI

MASERATI QUATTROPORTE E GHIBLI PROGETTATE PER SODDISFARE LE ASPETTATIVE DEI DIRIGENTI D’AZIENDA, FIGURE ESTREMAMENTE ESIGENTI E DOTATE DI UNA GRANDE PERSONALITÀ, LE ESCLUSIVE MASERATI QUATTROPORTE E GHIBLI SONO DUE CAPOLAVORI DI STILE E DI ARTIGIANALITÀ TIPICAMENTE ITALIANA. NUOVI PROPULSORI V6 E V8 ALIMENTATI A BENZINA, UNITI ALL’INEDITO V6 A GASOLIO CON POTENZE A PARTIRE DA 250 CV, EQUIPAGGIANO L’AMMIRAGLIA QUATTROPORTE, UNA LIMOUSINE SPORTIVA SIMBOLO DI ECCELLENZA. LA NUOVA GHIBLI DISPONE INVECE DI DUE MOTORIZZAZIONI V6 TWIN TURBO A BENZINA, OLTRE ALL’ECCITANTE V6 DIESEL, CON EMISSIONI LIMITATE A SOLI 158 G DI CO2/ KM.QUATTROPORTE E GHIBLI SONO LE DUE NUOVE POTENTI PROPOSTE MASERATI PER LE FLOTTE. I PREZZI DELLA GAMMA MASERATI GHIBLI PARTONO DA 54.934 EURO, IVA ESCLUSA, MENTRE LA GAMMA QUATTROPORTE PARTE DA 80.050 EURO, IVA ESCLUSA. PER ULTERIORI INFORMAZIONI O PER RICHIEDERE UN INCONTRO, INVIARE UNA E-MAIL ALL’INDIRIZZO CORPORATE.SALES@MASERATI.COM GHIBLI DIESEL - CONSUMO: (CICLO COMBINATO) 5,9 L/100 KM - EMISSIONI DI CO2: (CICLO COMBINATO) 158 G/KM. QUATTROPORTE DIESEL - CONSUMO: (CICLO COMBINATO) 6,2 L/100 KM - EMISSIONI DI CO2: (CICLO COMBINATO) 163 G/KM. www.maserati.it

MASERATI ITALIA

C O R P O R A T E

S A L E S


2 Editoriale 5 15_Layout 1 27/10/15 15.54 Pagina 3

L’editoriale di Alberto Vita

RIPARTIAMO INSIEME, E MEGLIO, DAL DIESELGATE

N

on nascondiamoci dietro una foglia di fico. Quello che è successo con il cosiddetto Dieselgate è gravissimo. E gravissimo non perché qualcuno si è fatto male, come purtroppo in tanti altri casi meno sbandierati di questo è accaduto, con richiami di auto per problemi di sicurezza veramente importanti che hanno causato incidenti mortali o gravi danni ai passeggeri in caso di incidente. È grave perché una casa automobilistica seria, che si apprestava a diventare la numero uno al mondo e che investe milioni di euro in Ricerca e Sviluppo, abbia pensato di investirne una piccola parte per truccare un software. E mettere in piedi una vera e propria truffa, perché non c’è altra parola per definire questo caso, nei confronti del consumatore. Chissà se l’avessero fatto gli italiani… Ma da qui a criminalizzare il motore diesel in toto, come ha cercato di fare anche qualche solone di casa nostra, e per casa nostra intendo l’Europa, di strada ce ne passa. La motorizzazione a gasolio è quella al momento più efficiente sul mercato, lo dicono i tecnici, quelli veri, soprattutto per coloro che fanno parecchi chilometri. E lo sanno bene i nostri amici Fleet manager e delle società di Nlt. Ma naturalmente questo caso ha fatto finalmente smuovere una certa opinione pubblica (un po’ troppo “scandalistica” a dir la verità…) e le istituzioni che, come ha sottolineato il nostro inviato a Salone di Francoforte Pierluigi Bonora, si sono accorte “di una serie di carenze normative e strutturali che hanno portato prepotentemente alla ribalta il problema di dover rivedere e standardizzare i limiti delle emissioni, più severe negli Usa”. Bonora che delinea nel suo servizio

anche i prossimi trend del mondo dell’auto. In cui c’è la propulsione elettrica (di cui parliamo nelle news a pag. 42 e a pag. 48) e la guida autonoma. Proprio sulle autonomous cars Serena Piazzi ha investigato quali e quando arriveranno nel breve sulle strade di tutto il mondo, mentre la tecnologia della Telematica domina la prima tappa di un viaggio nel mondo delle Flotte di proprietà che abbiamo iniziato in questo numero insieme a Gr Advisory, società guidata da Davide Gibellini e dal nostro direttore scientifico Mauro Serena. Viaggio che abbiamo voluto fare anche nell’epopea d’oro dell’auto in Italia, attraverso l’avventurosa storia di Bepi Koelliker. Infine su questo numero raddoppiamo le ricerche e le survey sul mondo automotive, grazie alle quali accedere a dati e trend di mercato che aiutano sempre di più le nostre scelte strategiche. Al consueto Cruscotto di Salvatore Saladino, con i numeri delle vendite auto e veicoli commerciali in Italia aggiornati a settembre, e quindi con il Dieselgate appena scoppiato, in questo numero affianchiamo le ricerche di Experteye, società britannica specializzata nella fornitura di servizi di benchmarking e di studi nel mondo auto. Chiudiamo ritornando alla Casa di Wolfsburg per la quale noi di Missionfleet facciamo comunque un grande tifo. Permettendoci di suggerire loro una maggior attenzione nella scelta degli amministratori (e qui sembra un male comune per questa nostra economia malata) e di non continuare a pensare nella infallibilità teutonica (vedi anche i problemi con il nuovo aeroporto di Berlino o le loro problematiche bancarie…). @chevida vita@newsteca.it OTTOBRE-NOVEMBRE 2015 | 3


3 Cruscotto 5 15_Layout 1 27/10/15 14.09 Pagina 4

MISSIONFLEET CRuSCOTTO

CIELO SERENO PER LE IMMATRICOLAZIONI AUTO.

ANCHE A SETTEMBRE Nessun contraccolpo per il dieselgate. Il mercato continua a crescere malgrado le brue notizie di oltreoceano. Si registra invece uno stop per i veicoli commerciali. Si aende il maxi-ammortamento promesso dalla nuova legge di stabilità?

di Salvatore Saladino

A Alla fine di questa calda estate 2015 e, malgrado il dieselgate (forse ancora troppo presto per vedere gli eventuali strascichi), la crescita si

stabilizza nel comparto vetture attestandosi al +15,98% sul cumulato. Calano invece i veicoli commerciali a settembre mese su mese del 6,02 punti percentuali, ma il saldo del cumulato rimane positivo del 6,59%. Le cifre utilizzate sono a cura di Dataforce che, in questo modo, vuole rispondere alle esigenze del management strategico ed operativo di tutta la filiera automotive col suo supporto di business intelligence e dare la massima trasparenza a questo mercato. Il mercato vetture

(PC) e quello dei veicoli commerciali leggeri (LCV) sono trattati in modo separato. Le immatricolazioni delle case auto continuano ad essere molto forti quest’anno, quasi troppo, quindi accogliamo con piacere il fatto che siano passate dal +74,94% al +25,94%, ma la spinta resta notevole. D’altra parte le km0, le immatricolazioni delle concessionarie per intenderci, sono inferiori allo scorso anno (-7,49%). Sempre ottimo il trend delle immatricolazioni vetture a privati, il

MERCATO ITALIA PASSENgER CARS + LCV

PC Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale PC LCV (0-3.5t) Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale LCV Totale generale FONTE: DATAFORCE

4 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015

settembre 2015

settembre 2014

Diff. mese

Diff. mese %

Cumulato 2015

Cumulato 2014

Diff. YTD cum.

Diff. YTD cum. %

88.945 7.349 1.231 8.580 129 16.107 2.706 12.013 3.929 132.409

71.054 4.927 1.794 6.721 320 12.275 3.491 13.625 5.177 112.663

17.891 2.422 -563 1.859 -191 3.832 -785 -1.612 -1.248 19.746

25,18% 49,16% -31,38% 27,66% -59,69% 31,22% -22,49% -11,83% -24,11% 17,53%

762.006 52.113 18.100 70.213 3.197 151.179 106.125 94.481 32.854 1.220.055

644.975 41.877 16.864 58.741 3.494 126.638 89.857 102.135 26.086 1.051.926

117.031 10.236 1.236 11.472 -297 24.541 16.268 -7.654 6.768 168.129

18,15% 24,44% 7,33% 19,53% -8,50% 19,38% 18,10% -7,49% 25,94% 15,98%

825 4.908 1.139 6.047 1 2.738 417 572 20 10.620 143.029

159 4.535 2.006 6.541 2 3.608 428 412 150 11.300 123.963

666 373 -867 -494 -1 -870 -11 160 -130 -680 19.066

0,00% 8,22% -43,22% -7,55% -50,00% -24,11% -2,57% 38,83% -86,67% -6,02% 15,38%

2.435 45.915 18.830 64.745 58 19.372 4.521 2.892 282 94.305 1.314.360

1.404 39.136 21.160 60.296 35 20.685 3.742 1.990 323 88.475 1.140.401

1.031 6.779 -2.330 4.449 23 -1.313 779 902 -41 5.830 173.959

73,43% 17,32% -11,01% 7,38% 65,71% -6,35% 20,82% 45,33% -12,69% 6,59% 15,25%


3 Cruscotto 5 15_Layout 1 27/10/15 14.09 Pagina 5

MISSIONFLEET CRuSCOTTO

■ Diff. mese %

60,00%

FONTE: DATAFORCE

MERCATO ITALIA PASSENgER CARS - SETTEMBRE 2015/2014 ■ Diff. YTD cum %

49,16%

50,00% 40,00%

31,22%

30,00%

27,66%

24,44%

19,38%

19,53%

20,00% 10,00%

17,53% 15,98%

7,33%

0,00% -10,00% -20,00% -30,00% -31,38%

-40,00%

Società ed Enti in proprietà

Società ed Enti in leasing

Totale Società

Noleggio a lungo termine

Totale PC

■ Diff. mese %

FONTE: DATAFORCE

MERCATO ITALIA LIgHT COMMERCIAL VEHICLES - SETTEMBRE 2015/2014 ■ Diff. YTD cum %

30,00% 20,00%

17,32%

10,00%

8,22%

7,38%

6,59%

0,00% -10,00%

-6,02%

-6,35%

-7,55% -11,01%

-20,00% -24,11%

-30,00% -40,00% -43,22%

Società ed Enti in proprietà

Società ed Enti in leasing

Totale Società

Noleggio a lungo termine

Totale LCV

329.988 339.992 1.150.102

319.959 314.970

319.981 299.973

314.937 289.946

288.404 289.689

■ Private

1.130.154

2014

1.110.120

2013

1.060.012

2012

999.195

246.324 274.590 859.693

210.354 270.364 837.909

234.061 276.119

271.909 321.276

■ True Fleets

899.822

500.000

1.166.964

240.771 253.836

368.448

240.055 319.065 1.412.257

2006

1.672.930

2005

1.487.353

1.679.429

2004

1.824.782

1.628.397

1.500.000

1.000.000

■ Special Channels

320.909

314.141

342.253 324.527

291.976 314.122

2.000.000

282.835 323.875

2.500.000

373.686

FORECAST

0 2007

2008

2009

2010

2011

2015

2016

2017

2018

2019

OTTOBRE-NOVEMBRE 2015 | 5

FONTE: DATAFORCE

-50,00%

1.649.846

vero barometro del mercato: siamo passati da una crescita a marzo del +8,10% sul cumulato a quella di settembre che vale un eccellente +18,15%. Ancora meglio le immatricolazioni a società: +19,53%. Il mercato dei veicoli commerciali flette invece a settembre mese su mese del 6,02%, anche se mantiene il trend positivo sul cumulato del 6,59%. Per quanto riguarda il nostro forecast del mercato Passenger Cars per l’anno 2015, abbiamo ulteriormente aumentato la previsione di chiusura arrivando a 1.569.989 unità, il 13,7% di crescita rispetto al dato 2014. Veniamo adesso alla Top 5 per canale di mercato, precisando che “True Fleets” sono: Società ed Enti, Utilizzatori Professionali e Noleggio a Lungo Termine mentre “Special Channels” sono: Noleggio a Breve Termine, Concessionarie e Case Automobilistiche. Nelle flotte “vere” le posizioni di Fiat Group sono intaccate dalla Volkswagen Golf e, soprattutto, dalla nuova VW Passat per il mercato vetture, il che fa capire quanto poco possa aver influenzato il Dieslegate scoppiato a metà settembre, mentre in quello dei veicoli commerciali i veicoli Fiat e Iveco fanno quasi l’en plein. Diamo infine la classifica dei 3 modelli più immatricolati sempre nel canale “True Fleets” divisa per segmento veicolo, una sorta di policy di acquisto divisa per fascia di modelli. Panda e 500 vedono l’inserimento della nuova Smart ForTwo nel segmento Mini. Nel segmento Small la Fiat 500l resta prima rispetto all’inseguitrice Punto con la Renault Clio che prende il bronzo. Nel segmento C la Golf è sempre la regina, stupisce la crescita della Peugeot 308 e l’A3 scalza la Giulietta al terzo posto. Volkswagen Passat e Audi A4 scavalcano la nuova Mercedes Classe C nonostante la crescita di quest’ultima mentre fra le SUV la Jeep Renegade perde il primo posto a favore della leader storica del segmento, la Nissan Qashqai, con la Range Rover Evoque che tiene benissimo la piazza d’onore.


3 Cruscotto 5 15_Layout 1 27/10/15 14.09 Pagina 6

MISSIONFLEET CRuSCOTTO

MERCATO ITALIA PASSENgER CARS (top 5) TRUE FLEETS

Cumulato 2015

Cumulato 2014

Diff. Ytd Cum. %

SPECIAL ChANNELS

Cumulato 2015

Cumulato 2014

Diff. Ytd Cum. %

Fiat Panda

13.478

16.528

-18,45%

Fiat Panda

26.719

24.192

10,45%

Fiat 500L

10.440

8.899

17,32%

Fiat 500L

16.793

13.781

21,86%

VW Golf

6.419

5.516

16,37%

Fiat 500

16.748

15.476

8,22%

13.242

11.632

13,84%

8.419

17.014

-50,52%

-16,29%

Fiat 500

5.933

9.223

-35,67%

Lancia Ypsilon

Peugeot 308

5.447

1.833

197,16%

Fiat Punto, Grande Punto

8.790

-0,08%

Fiat Ducato

1.028

1.228

MERCATO ITALIA LCV (top 5) SPECIAL ChANNELS

TRUE FLEETS Fiat Ducato

8.783

Fiat Doblo

7.456

8.782

-15,10%

Iveco Daily

788

474

66,24%

Iveco Daily

6.296

5.620

12,03%

Fiat Doblo

747

484

54,34%

Fiat Panda

4.422

4.763

-7,16%

Citroën Jumper

392

203

93,10%

Fiat Fiorino

4.082

4.815

-15,22%

Nissan Cabstar

365

214

70,56%

True Fleets: Società, Noleggio Lungo Termine, utilizzatori Professionali, Enti • Special Channels: Noleggio Breve Termine, Concessionarie, Case Automobilistiche

FONTE: DATAFORCE

TRuE FLEETS ITALIA PASSENgER CARS + LCV (top 3) Diff. Ytd Cum. %

SMALL

Cumulato 2015

Cumulato 2014

21.291

-15,9%

Fiat 500L

11.751

9.885

18,9%

9.224

-35,7%

Fiat Punto, Grande Punto

6.876

9.013

-23,7%

2.354

58,5%

Renault Clio

5.539

4.182

32,5%

33,4%

MINI

Cumulato 2015

Cumulato 2014

Fiat Panda

17.900

Fiat 500

5.933

Smart Fortwo

3.732

Diff. Ytd Cum. %

MIDDLE CLASS

COMPACT CAR VW Golf

6.568

5.516

19,1%

VW Passat

5.315

3.985

Peugeot 308

5.626

1.883

198,8%

Audi A4, S4

3.998

3.858

3,6%

Audi A3, S3

4.180

3.453

21,1%

Mercedes C Class

3.464

1.583

118,8%

LUXURY-CLASS

hIGhER-MIDDLE-CLASS Audi A6, S6

2.074

1.787

16,1%

Mercedes S Class

330

299

10,4%

BMW 5 Series

1.774

1.942

-8,7%

Mercedes CLS Class

237

211

12,3%

Mercedes E Class

1.109

1.302

-14,8%

Audi A8, S8

126

133

-5,3%

Nissan Qashqai

4.929

2.249

119,2%

Porsche 911

211

172

22,7%

Jeep Renegade

4.555

4

Audi TT

90

10

800%

Land/Range Rover Evoque

2.258

2.184

3,4%

Mercedes SLK Class

57

53

7,6%

Citroën C4 Picasso

2.687

2.734

-1,7%

Mercedes V Class

1.749

162

Mercedes B Class

2.106

2.736

-23,0%

VW Sharan

259

329

-21,3%

Ford C-Max

1.964

2.302

-14,7%

Renault Espace

233

70

232,9%

Fiat Ducato

9.593

9.361

2,5%

Fiat Doblò

8.096

9.415

-14,0%

Iveco Daily

6.298

5.627

11,9%

SPORTS CAR

OFFROAD / SUV 113.775%

LARGE-VAN

MINI-VAN

UTILITIES

6 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015

NB. Per cumulato 2015 e 2014 si intende gli ultimi 12 mesi chiusi a giugno 2015 e giugno 2014 FONTE: DATAFORCE

979,6%



4 Salone Francoforte_Layout 1 27/10/15 14.10 Pagina 8

MISSIONFLEET SALONE DI FRANCOFORTE

UN SALONE ALL’INSEGNA DELLE TECNOLOGIE E DELLE MOTORIZZAZIONI ALTERNATIVE Il “dieselgate”, scoppiato proprio durante il Salone, ha portato l’aenzione ancor di più sull’elerico e l’ibrido, comunque già in grande spolvero nei padiglioni della Frankfurt Messe. Insieme alla guida autonoma

di Pierluigi Bonora

D DAL NOSTRO INVIATO A FRANCOFORTE: Il Salone di quest’anno ha lasciato il segno per due ragioni. Da una parte, infatti, è da intendere come una

8 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015

nuova pietra miliare nella storia dell’automobile. Sugli stand, a dominare, sono state le proposte sulla guida autonoma e il grande ritorno dell’auto elettrica. Dall’altra, invece, si registra uno strascico drammatico e doloroso per il settore, quello del “dieselgate”, lo scandalo, esploso nel bel mezzo della rassegna, che ha travolto il Gruppo Volkswagen e, di riflesso, l’immagine del comparto. Per l’auto, dunque, si volta pagina, in tutti i sensi. Fatti come quelli

emersi nel potente gruppo tedesco non dovranno più accadere. E, come sempre accade in questi casi, improvvisamente tutte le Istituzioni si sono accorte – al di là dello scandalo – di una serie di carenze normative e strutturali che hanno portato prepotentemente alla ribalta il problema di dover rivedere e standardizzare i limiti delle emissioni, più severe negli Usa. Per quanto riguarda il futuro dell’auto, a Francoforte il settore ha decisamente imboccato la strada che da qui a qualche anno automatizzerà in misura crescente le auto. Significa che un computer di bordo sarà capace di sostituire, in alcuni momenti, il guidatore. E a beneficiarne, negli obiettivi comuni, sarà la sicurezza. Ecco, dunque, la nuova frontiera dell’auto. E nel momento in cui anche le infrastrutture si saranno adeguate, l’intervento della persona a bordo di un veicolo sarà sempre più limitato. Sul fronte dell’elettrico, invece, il “dieselgate” sta spianando la strada alla crescita di questo tipo di motorizzazione insieme a quella ibrida plug-in (motore termico abbinato a uno elettrico


4 Salone Francoforte_Layout 1 27/10/15 14.10 Pagina 9

MISSIONFLEET SALONE DI FRANCOFORTE

che si può ricaricare da un presa normale). La differenza, in questo caso, la fa la maggiore autonomia garantita dalle batterie di ultima generazione. Fino a 500 chilometri. Come mostrato proprio a Francoforte.

le NOvità del SAlONe Scelte dA NOi

infiniti Q30 Infiniti Q30 è la prima vettura compatta del brand di lusso del Gruppo Nissan. Sicuramente ambiziosa, la Q30 mette nel mirino Audi A3, Bmw Serie 1 e Mercedes Classe A, vettura quest’ultima con cui condivide parte dei componenti organi meccanici. La compatta Infiniti, infatti, nasce dalla collaborazione del costruttore orientale con la Casa della Stella. Prodotta nello stabilimento britannico di Sunderland, la Q30 è stata progettata su una nuova piattaforma, sviluppata congiuntamente dai due gruppi. Il debutto sui mercati europei avverrà entro l’anno. Lo stile è caratterizzato da linee decise e dal profilo tra hatchback e coupé. All’interno, pulsanti dei comandi secondari, maniglie e cruscotto sono quelli della Classe A. Tre motori a benzina e due Diesel, tutti quattro cilindri, da 1.6 a 2.2 litri, con potenze tra 122 e 211 CV, da abbinare alla

trasmissione automatica a doppia frizione con 7 merce o a un cambio manuale a 6 marce.

Jaguar F-Pace Jaguar ha dichiarato guerra ai costruttori tedeschi più forti nel segmento dei Suv premium (Audi, Bmw, Mercedes e Porsche, in attesa di Maserati Levante) con l’F-Pace. E visto anche il prezzo (da 44.625 euro in Italia), potrebbe replicare l’exploit di Land Rover Evoque, soprattutto tra la clientela di conquista. Questo Suv combina nel suo design alcuni spunti stilistici derivati dalla F-Type (fiancate posteriori, prese d’aria dei paraurti e grafica delle luci posteriori) con linee armoniose e molto eleganti, malgrado sia lungo 4,731 m con un passo di 2,874 m. Tanto lo spazio interno, con un bagagliaio da 650 litri. Interessante e nutrita la anche la dotazione hi-tech: gestione della dinamica di marcia, chiusura e apertura dell’auto anche tramite un braccialetto, sistemi all’avanguardia di infotainment e connettività. Il plus della trazione integrale è rappresentato dall’Adaptive Response Surface e l’All-Surface Progress Control mentre l’Intelligent Driveline Dynamics consente di avere le capacità stradali di una trazione integrale

abbinate alla guidabilità di una trazione posteriore. I motori: turbodiesel Ingenium da 180 CV V6 diesel con 300 CV e V6 benzina sovralimentato da 380 CV.

Nuova Opel Astra Ecco la nuova generazione del pezzo forte di Opel, il modello Astra, sia nella tradizionale carrozzeria berlina sia in quella Sports Tourer (SW), disponibile a fine anno. Le misure esterne sono le stesse della precedente: 4,70 metri di lunghezza, 1,87 di larghezza e 1,50 di altezza, ma è aumentato lo spazio a bordo sia per il guidatore sia per i passeggeri posteriori, mentre il vano bagagli ha una capienza massima di 1.630 litri. Il portellone può anche contare sull’apertura Keyless, con il sensore di movimento sotto il paraurti, mentre all’interno del vano di carico si possono scegliere diverse soluzioni FlexOrganizer con reti,

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portaoggetti e divisori. I motori hanno cilindrate da 1.0 a 1.6 e potenze comprese tra 95 e 200 CV. Il sistema di infotainment Intellilink di nuova generazione, compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, integra i servizi connessi OnStar. E grazie alla tecnologia Matrix Led, vede un ostacolo, una curva o un veicolo 30/40 metri prima a una velocità di 80 km/h.

Nuova toyota Prius La nuova Toyota Prius è alla quarta generazione, a quasi 20 anni dal debutto, una vera di icona delle motorizzazioni

ibride. Basata sul sistema Full Hybrid Toyota, la nuova Prius trae vantaggio dalla costruzione interamente rivista a livello di scocca che ha consentito, tra l’altro, di abbassare il baricentro per migliorare maneggevolezza e stabilità. Interni più confortevoli, con un packaging intelligente e una posizione di

guida ottimale. Lo spazio di carico è stato incrementato grazie all’adozione di una batteria di dimensioni ridotte con maggiore densità energetica e alla presenza delle nuove sospensioni a doppio braccio oscillante, che non pregiudicano in alcun modo il volume del bagagliaio. Nuovi sono anche il Cruise Control Adattivo a controllo radar e la funzione di rilevamento pedoni del sistema Pre-Collision. Le modifiche al motore termico hanno comportato un aumento dell’efficienza, pari adesso a oltre il 40%, la migliore performance al mondo per un motore benzina. La nuova batteria ibrida al nichel-metallo idruro è più compatta, ha un’autonomia superiore e tempi di ricarica ridotti.

Nuova Kia Sportage La nuova Kia Sportage è alla quarta generazione e cambia completamente nel frontale, a cominciare dalla forma dei fari, con le nuove luci diurne a Led, così come il profilo sotto la calandra, ora separato dalle due prese d’aria pentagonali poste ai lati. Inoltre, sottoscocca di alluminio, anteriore e posteriore, e nella zona posteriore lo spoiler risulta più accentuato rispetto all’attuale. Novità anche nello stile dei gruppi ottici e delle luci supplementari di stop. Aggiornamenti pure all’interno: sedili dal profilo sportivo e avvolgente, bracciolo sul tunnel centrale e ampio touchscreen al centro della plancia. Completa il quadro la piccola leva del cambio. Il modello è spinto da un motore 1-6 GDI da 132 CV, affiancato da un propulsore sovralimentato della medesima capacità, capace di fornire 177 CV e destinato alla più sportiva GT Line, con uno stile maggiormente grintoso. Ci sono poi un turbodiesel 1.7 CRDi da 115 CV e il rinnovato 2.0 con 136 o 184 CV.

Nuova dS 4 Debutto per la seconda generazione della DS 4 e per la nuova variante crossover DS 4 Crossback, caratterizzata da una 10 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015


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maggiore altezza da terra (30 mm). DS 4 si rinnova così con un’identità forte, sottolineata dal nuovo frontale in cui spiccano la calandra DS Wings derivata direttamente dalla concept Numéro 9 e i proiettori DS Led Vision. Tra le novità, l’offerta di connettività DS Connect, che include il protocollo CarPlay compatibile con iPhone. Lo schermo di ultima generazione offre un accesso semplificato a tutte le funzioni dell’auto (12 tasti in meno sulla console centrale) e permette la funzione New Mirror Screen, che consente di duplicare il proprio smartphone (Android e iOS) e di utilizzarne alcune applicazioni direttamente sul Touch Pad in sicurezza. Il pacchetto DS Connect Box prevede una serie di servizi come l’assistenza stradale, comunicazioni di soccorso e informazioni relative al veicolo. Motori brillanti fino a 210 CV ed emissioni di CO2 comprese tra 97 e 138 g/km.

soprattutto il grande display del sistema di Infotainment, disponibile a richiesta, anche in versione 8 pollici. Nuovi anche i

colori. Il sistema Dynamic Select permette di modificare in pochi secondi il carattere della Classe A per renderla confortevole, sportiva o più efficiente a seconda della situazione o del gusto del guidatore. Nuova è anche la motorizzazione di base della gamma: il benzina da 102 CV. E per chi punta al massimo risparmio nei consumi è disponibile anche la A 180d BlueEfficiency da 109 CV (3,7 litri di gasolio ogni 100 km e 89 g/km di CO2). In fatto di assistenza alla guida ecco il sistema Collision Prevention Assist Plus e l’Attention Assist Plus.

GrANd’itAliA A FrANcOFOrte cON MASerAti ed erMeNeGildO ZeGNA In un Salone, quello di Francoforte, dove i Suv e l’elettrico l’hanno fatta da padroni, Maserati va sul classico, in attesa di lanciare il suo Sport Utily Vehicle nel 2016, il Levante. Un classico di grande spessore con la GranTurismo MC Stradale Centennial Edition, auto esposta nel colore Grigio Pietra, con interni neri e bordi rossi, e cuciture a contrasto, nata per celebrare il Centenario della Maserati. E poi la Ghibli e la Quattroporte, che sfoggiano gli interni disegnati da Zegna, in una editon che racchiude l’alleanza recentemente siglata tra i due grande marchi del lifestyle italiano che, proprio in occasione del Salone tedesco, hanno presentato

Nuova Mercedes classe A Nuovo design esterno per una vettura della Stella di gran successo, la Classe A. E nuovi anche gli interni dove spicca la strumentazione con la nuova grafica degli indicatori e

un’esclusiva capsule collection di pelletteria e accessori, nello stand della Casa del tridente ma anche in una serata molto glamour presso la boutique Ermenegildo Zegna di Francoforte, alla presenza del ceo del gruppo di moda, Gildo Zegna, e del ceo della casa automobilistica italiana, Harald Wester.

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renault talisman Prima la berlina e ora anche la versione station wagon. Con questa seconda variante, Renault punta a offrire un’elegante e funzionale alternativa alle rivali, soprattutto tedesche, di pari livello. Talisman Sporter riprende le stesse misure della berlina (4,86 m di lunghezza, 1,87 m di larghezza e 1,46 m di altezza con un passo di 2,81 m), e gli stessi contenuti, con una

silhouette slanciata e raffinata. Naturalmente con una maggiore capacità di carico per il bagagliaio apribile con il movimento del piede, e che varia da 572 a circa 1.700 litri. Oltre al sistema 4Control, esiste la possibilità di personalizzare la guida secondo 5 modalità: Comfort, Sport, Neutra, Eco e Perso. Due i motori a benzina (Energy TCe 150 e TCe 200 con trasmissione automatica EDC a doppia frizione, 7 rapporti) e tre diesel (Energy dCi 110 o dCi 130, con cambio manuale a 6 marce o automatico EDC a doppia frizione a 6 rapporti; o Energy dCi 160 Twin turbo solo con l’automatico EDC a doppia frizione a 6 rapporti).

Nuova Audi A4 Le nuove Audi A4 Berlina e Avant, in vendite da novembre, si distinguono per l’alto livello costruttivo, il piacere di guida e la presenza di diversi sistemi di assistenza alla guida e d’intrattenimento, che aprono al 12 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015

mondo della guida autonoma. Tra i comandi interessante la fila di 8 tasti numerati che possono essere associati a funzioni, dati di memoria o itinerari. Il sistema multimediale MMI, con schermo LCD da 8,3 pollici (12,3” per l’opzione Navigation plus) è azionabile con touchpad integrato nella manopola a pressione e rotazione sulla console. Sicurezza ai massimi livelli con il sistema Pre Sense City (evita tamponamenti e investimenti) o l’Adaptive Cruise Control Stop&Go, il sistema di guida automatica in colonna fino a 65 km/h. Due le nuove trasmissioni automatiche, STronic a 7 rapporti e Tiptronic a 8 rapporti. I motori, tutti Euro 6, spaziano dai 150 CV del 2.0 TDI anche in variante Ultra, ai 272 CV del 3.0 TDI solo con trazione “quattro”, passando per il 2.0 TDI con 190 CV. L’Avant è silenziosa e best in class in termini di aerodinamica (Cx 0,26), così come detiene il primato di categoria anche per la capacità del bagagliaio compresa tra 505 e 1.510 litri, ad apertura elettrica.

Nuova Bmw Serie 3 La best seller della Casa bavarese si è sottoposta al consueto aggiornamento di metà percorso, all’insegna di efficienza, parsimonia e fruibilità. Nata 40 anni fa, si rilancia con il Connected Drive base (di serie per tutte le auto con allestimento Sport o Luxury Line), il collegamento Internet con lo standard LTE e, con 10 euro al mese, l’estensione di questa connettività al traffico dati illimitato. Con il Connected Drive più evoluto (370 euro per 3 anni) e il grande display di bordo, vi sono una serie di contenuti di intrattenimento, informazione e sicurezza. La nuova Serie 3 si distingue, inoltre, per la presenza di un inedito Head-Up Display con immagini full-colour. Frontale e coda sono stati ulteriormente affilati e caratterizzati da proiettori con tecnologia fullLed (a richiesta). Due nuovi motori a benzina: il 4 cilindri da 252 CV e il 6 da 326, ma i più gettonati in Italia sono i diesel, a quattro cilindri TwinPower Turbo da 116, 150 o 190 CV.



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AUTONOMOUS CARS, A CHE PUNTO SIAMO? Tue le principali case automobilistiche si stanno arezzando per proporre al mercato modelli sempre più sofisticati in termini di sistemi di assistenza alla guida, che in futuro non troppo lontano potrebbero diventare delle vere e proprie “driverless cars”. Un business che fa gola anche a Google e Apple, che continuano a lavorare ai propri prototipi

di Serena Piazzi

I Immaginate di salire in auto, impostare la vostra destinazione, premere un bottone e, in attesa di arrivare al luogo selezionato, rilassarvi leggendo un libro, scrivere una relazione importante, rispondere alle email arretrate. Fantascienza? Non proprio, considerando che

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le cosiddette autonomous cars sono già realtà, almeno sotto forma di prototipo. Ne sa qualcosa Google, che nel lontano 2009 ha lanciato il suo “self-driving car project”, cominciando a testare la tecnologia self driving insieme a Toyota Prius, in California. All’inizio il team del colosso di Mountain View coinvolto nel progetto, capitanato da Chris Urmson, si è concentrato sull’aggiunta di componenti ad hoc alle auto già esistenti, ad esempio i Suv Lexus, per poi dedicarsi alla realizzazione di veicoli completamente autonomi. I prototipi funzionano già sulle strade di Mountain View e di Austin e nei prossimi anni verranno testati anche in altre città.

La strategia di Google è chiara e ben illustrata sul sito del progetto: l’obiettivo è dare vita a veicoli in grado di muoversi da un punto all’altro senza alcun intervento umano, aiutando in questo modo negli spostamenti tutte le persone che per motivazioni differenti non possono guidare. Numerosi i partner con cui l’azienda ha lavorato per creare i propri prototipi: nella lista figurano tra gli altri Bosch, Continental, LG Electronics (che ha appena lanciato la sua auto elettrica in collaborazione con Chevrolet), ma quando sarà il momento di portare la tecnologia sul mercato molto probabilmente Google cercherà di stringere accordi anche con altri soggetti, che potrebbero essere ad esempio le case automobilistiche tradizionali. La stessa strada che potrebbe percorrere anche Apple, intenzionata a entrare nel mercato delle auto elettriche con la sua Apple Car, che potrebbe essere pronta nel 2019. In questo caso il cosiddetto “Titan Project” non prevede la realizzazione di una vettura a guida totalmente autonoma e rumors di mercato parlano già di


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una possibile alleanza con BMW. Ipotesi avvallata anche dal fatto che il numero uno del colosso di Cupertino Tim Cook abbia già fatto visita alla fabbrica BMW di Lipsia dove viene prodotta la compatta i3, che potrebbe essere il modello di riferimento della futura auto targata Apple. D’altra parte, progettare un’auto è ben diverso da realizzare una tecnologia e richiede un knowhow specifico che solo una casa automobilistica può vantare. “Costruire un’auto è un’operazione molto complessa” ha dichiarato a MissionFleet Roberto Lonardi, Public Relations Volvo Car Italia. “Google e Apple sono in possesso di tecnologie digitali molto avanzate ma le competenze necessarie in ambito automotive sono molteplici e diverse”. E potrebbero però fornire supporto proprio relativamente alle tecnologie necessarie per la guida autonoma. Al momento, comunque, quello a cui i principali brand di auto tendono non è la realizzazione di veicoli driverless quanto piuttosto di auto dotate di sofisticati meccanismi in grado di rendere la guida più sicura, sostituendosi al guidatore solo in caso di necessità. “Per Volvo la sicurezza è il

principale valore e pertanto il nostro impegno sul fronte della guida autonoma va nella direzione di progettare dispositivi che, una volta installati sul veicolo, lo rendano capace di evitare le situazioni pericolose, ovviando ad esempio alle disattenzioni del guidatore, che rappresentano una delle principali cause di incidenti. Già ora su alcuni modelli, come ad esempio l’XC90, sono presenti elementi di questo tipo: basti pensare al Pilot Assist, che in determinate situazioni consente a chi è alla guida di lasciare tranquillamente il volante”, ha sottolineato Lonardi. Il progetto Drive-Me lanciato da Volvo prevede che nel 2017 cento automobili a elevato grado di

guida autonoma vengano messe a disposizione di altrettanti clienti che avranno l’opportunità di utilizzarle nel traffico reale, su alcune strade selezionate di Göteborg. Senza dubbio un notevole passo avanti anche se resta ancora da risolvere il problema dell’adeguatezza delle infrastrutture. “La tecnologia sul fronte auto è molto avanzata ma per funzionare al meglio necessita di strade in grado di “dialogare” con la vettura e da questo punto di vista c’è ancora molto da fare”, ha aggiunto Lonardi. Focus sulla sicurezza anche per Honda che come ci comunica il Motor Europe Corporate Communication Department, vede l’applicazione di tecnologie atte alla guida autonoma come un pilastro essenziale per ridurre gli incidenti e garantire condizioni di guida sicure. Il lavoro di ricerca e sviluppo è continuo e i primi veicoli dovrebbero essere disponibili a partire dal 2020. Tesla è sulla stessa linea e ritiene che “guida autonoma” non faccia rima necessariamente con assenza di conducente. Il sistema proposto è più simile a quello presente a bordo degli

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aerei, volto ad aiutare il pilota a compiere determinati compiti. L’Autopilot di Tesla, che a livello hardware è presente su ogni Model S, verrà continuamente aggiornato a livello software: sul fronte sicurezza, di serie vengono garantite funzionalità deputate ad avvisare il driver dei possibili pericoli in modo che possa evitare le collisioni, mentre in opzione si può richiedere anche un ulteriore “pacchetto” volto a rendere più confortevole la guida, che include diverse funzioni, tra cui ad esempio il parcheggio automatico. Per il futuro, il Ceo Elon Musk dipinge uno scenario in cui le auto saranno in grado di controllare l’agenda della giornata, calcolare il tempo di percorrenza per arrivare ai vari appuntamenti sulla base di dati sul traffico in real time, riscaldare o raffreddare autonomamente l’abitacolo e aprire automaticamente la porta del garage. Mercedes-Benz osa ancora di più, immaginando l’auto del futuro come un “living space” mobile. Basta osservare il prototipo F015 Luxury in 16 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015

Motion: una sorta di salotto a quattro ruote i cui occupanti potranno dedicarsi alle attività che preferiscono in uno spazio completamente digitalizzato. Nissan, invece, ha avviato addirittura una collaborazione con la NASA della durata di cinque anni che porterà alla nascita di veicoli autonomi che potrebbero essere utilizzati non solo sulla Terra, ma anche su altri pianeti. Tornando coi piedi per terra, mentre alle autonomous cars stanno lavorando un po’ in tutto il mondo, in Italia abbiamo di che essere orgogliosi. Le auto a guida autonoma infatti sono da almeno vent’anni nei progetti del VisLab, laboratorio di tecnologia della visione fondato

a Parma da Alberto Broggi, uno spin-off nato nell’ambito dell’Università di Parma. Nel 2013 proprio il team della startup aveva dato vita alla prima auto al mondo in grado di muoversi senza conducente nel traffico reale di una città. L’ultimo step è la nascita di Deeva, berlina dotata di un sistema che potrà essere applicato a qualsiasi vettura e che tra qualche anno potrebbe essere offerto come optional nei modelli di fascia medio alta. Tanto che, pare, VisLab ha già stretto accordi con diverse case automobilistiche, che preferiscono questo approccio alle “vetture robotiche” di Google. Deeva dispone di ben 13 coppie di telecamere dotate di visione 3D e di quattro laser scanner. Sul tetto, un’antenna gps ad alta sensibilità consente di captare il segnale satellitare anche dove esso è molto debole. I progetti proposti da VisLab sono così appetibili che la startup è stata acquistata dalla società californiana Ambarella, leader nel settore dello sviluppo di applicativi e soluzioni per la compressione di video e immagini di alta qualità. Insomma, per la guida autonoma Parma fa concorrenza a Cupertino e Mountain-View. E chi l’avrebbe mai detto.



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DIPENDENTI COCCOLATI NELLA “FAMIGLIA” MAPEI I dirigenti, ma anche i quadri e i promotori. In molti nella società del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, possono accedere all’auto aziendale, con ricche car list e senza grossi limiti. Se non quello dei costi

di Alberto Vita

V “Vogliamo far contenti i nostri clienti interni, ovvero i driver, ma, naturalmente non a scapito di un incremento di costi”. Così il responsabile relazioni industriali della Mapei Group, ad interim anche Fleet manager, Marco Ceraico, che ci spiega come

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costruisce la sua car policy. Molto ricca e con un’ampia scelta ma con paletti altrettanto importanti e chiari; “abbiamo una car policy che cambiamo ogni inizio anno, cercando di arricchirla sempre di più. Ad esempio lo scorso anno abbiamo aggiunto da contratto con le società di Nlt la possibilità di avere un’auto sostitutiva, situazione questa prima gestita con un piccolo flottino o con un accordo con un noleggiatore a breve termine” spiega Ceraico, che aggiunge: “quest’anno invece abbiamo introdotto la polizza furto e incendio sulla nostra

Kasco che, vorrei sottolineare, prevede una franchigia di 250 euro, per sensibilizzare il conducente nella cura dell’auto. Non l’abbiamo fatto prima per meri motivi di costi, ma ora i furti, anche di parti dell’auto, come può essere il blocco navigatore, sono aumentati”. Servizi per una flotta di circa 400 autovetture per il gruppo Mapei e le sue consociate come, ad esempio, Vinavil: “La gran parte sono vetture a noleggio, con una piccola fetta di auto di proprietà (una ventina circa, ndr) che sono principalmente unità per l’assistenza tecnica, ovvero furgoni e mezzi commerciali, che attrezziamo con materiali speciali e quindi non varrebbe la pena prenderli a noleggio. Per i veicoli dei promotori e per le benefit cars invece è assolutamente meno costoso ricorrere al Noleggio a Lungo termine, non solo per il costo vivo della vettura ma anche e soprattutto per la loro gestione” ricorda Ceraico. Le auto della flotta Mapei appartengono a due grandi categorie; i promotori e i tecnici, che usano l’auto per servizio, macinando 50-60 o, addirittura, 70 mila chilometri l’anno, e coloro che hanno diritto a una


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benefit cars, “che da noi sono in tanti. Due fasce di dirigenti, ordinari e top management, ma anche due fasce di quadri” spiega il manager. “I contratti si basano tutti sul classico 48 mesi o 100 mila chilometri ma poi per ogni driver li personalizziamo a seconda del suo reale utilizzo”. Ognuna delle liste per i cinque livelli sopra citati conta “10/12 modelli, con diversi tagli; dai monovolume alle berline o alle station wagon. Abbiamo una certa attenzione alle famiglie, in quanto è la filosofia della proprietà: l’auto serve per il lavoro e per la famiglia. Non per altro. Ecco perché non abbiamo nelle liste né auto sportive né suv. Non abbiamo però limitazioni né di CO2, anche se nella car list inseriamo il dato delle emissioni per sensibilizzare il driver, né di cilindrate. Le nostre liste vengono guidate dagli allestimenti e dai costi. I primi sono piuttosto ricchi e, proprio per questo, non ammettiamo deroghe se vanno a intaccare i nostri costi. Se proprio il driver vuole un determinato optional lo può pagare sfruttando le nostre scontistiche. Ma, come detto, ormai i nostri allestimenti comprendono tutto il necessario; a partire da ciò che qualche anno fa ci chiedevano i dirigenti, ovvero cambio automatico, navigatore e bluetooth. E prevedo che tra poco un’altra richiesta, ovvero quella della trazione integrale, sarà inserita in qualche allestimento business”. Che Ceraico, ricorda, come fu lanciato per prima dalla Citroën con la C5, “per cui ne comprammo parecchie”, per poi esser seguita anche dalle altre case come Bmw, Audi e un po’ tutte: “È un fatto storico. Le case sono sempre più interessate alle

flotte perché hanno buoni margini e pagamenti continui. Perciò creano allestimenti ad hoc. Ora ci sono anche quelli denominati business plus”. Allestimenti con consistenti pacchetti di optional, che “uniti a piani di supporto, a buoni numeri negli acquisti e, certamente, anche un po’ a causa della crisi, per noi hanno significato un calo del costo medio. Infatti grazie a ciò e alle altre azioni che abbiamo intrapreso, per noi i limiti di spesa per la flotta sono fermi da dieci anni, riuscendo tranquillamente ad arginare gli aumenti di listino e l’accresciuto numeri dei servizi ai quali accediamo”. Tra cui l’ultimo è la gestione della carte carburante, “noi ne abbiamo due, Eni e Q8 che, da quest’anno, abbiamo dato in gestione ad uno dei nostri partner, una delle società di Nlt che ci segue e che le gestisce in toto, comprese quelle legate ad auto fornite da altri”, afferma Ceraico, che precisa: “queste, e anche le altre società Nlt, ogni inizio dell’anno ricevono un piano di acquisti legato alla nostra car policy rivista, i quali entro il 31 marzo ci devono

rispondere con le loro proposte, visto che dobbiamo consegnare le car list ai nostri dipendenti. Facciamo una trattativa per ogni singolo ordine. Che si differenziano anche per i diversi chilometraggi. Noleggiatori” sottolinea Ceraico “che devono tener conto del fatto che noi, spesso, incontriamo direttamente le case fornitrici, che coinvolgiamo anche in casi di problematiche legate all’auto, anche se poi queste sono in capo ai noleggiatori. Diciamo che

La voce deI drIver.

soddIsfattI daLLe rIcche car LIst, ma... I dipendenti Mapei sono generalmente molto contenti delle auto che gli sono assegnate (e ci mancherebbe...). Con qualche, piccolo, spazio di miglioramento: sonia murer, promoter waterproofing line Mapei, si dice “contenta dell’ampia scelta nelle car list e dei dispositivi tecnologici con cui le auto sono equipaggiate”, anche se vorrebbe “una descrizione più dettagliata degli allestimenti e una consegna dell’auto più celere per non incappare in cambi di modello o di allestimenti e che le condizioni di riconsegna della stessa siano più chiare”. Il sogno? L’Evoque. Ma essendo un suv... Anche alessandro luigi locatelli, Direzione Vendite Italia, è abbastanza soddisfatto delle car list, anche se “mancano una o due opzioni di monovolume alta gamma”. Spinge sulle monovolumi, ma sogna una sportiva. Intanto ci dice convinto cosa non dovrebbe mancare sulla sua auto aziendale: “il cambio automatico e i sensori di parcheggio”.

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veniamo seguiti da loro direttamente in quanto azienda dimensionata e solida. E che annualmente cambia circa 100/120 auto”. Che sono, visto le ricche car list dell’azienda, di diverse case, anche se dominano i marchi tedeschi, con Bmw, Mercedes, Audi e Opel ai primi posti come quantità di auto in flotta. Seguono brand come Citroën, Ford, Peugeot e Volkswagen; “ma annoveriamo anche in flotta marchi particolari come, ad esempio Hyundai, Volvo o Smart. E quest’anno abbiamo introdotto Renault. Insomma cerchiamo di basarci sulle richieste di mercato e stare sempre attenti alle novità”. Novità che non riguardano la

motorizzazione, che è al 99% il gasolio: “credo che abbiamo due auto a benzina su 400. Anche perché il benzina costa pure di più come fringe benefit al dipendente. Sopra i 20 mila chilometri di percorrenza è necessario avere il diesel” sottolinea il manager Mapei, che afferma anche come il cambio automatico sia sempre di più imprescindibile per la sua flotta: “ad oggi siamo a circa il 60% del totale ma è una percentuale in continua crescita”. Per le ibride ed elettriche invece bisogna aspettare. Anche se Ceraico non esclude di inserirle in flotta a breve per i servizi interni soprattutto per le medio-piccole; “le abbiamo testate e ci stiamo pensando. Ma, naturalmente,

scheda azIenda AzIEnDA: MApEI SEttorE: ADESIVI, SIgILLAntI, proDottI ChIMICI pEr L’AzIEnDA FAtturAto 2014: 1.909,3 MILIonI DI Euro poLI proDuttIVI: 62 In 5 ContInEntI DIpEnDEntI: 8500 (DI CuI 2000 In ItALIA) SEDE ItALIA: VIA VALtELLInA, 63 - MILAno DIMEnSIonE FLottA: 400 FLEEt MAnAgEr ItALIA: MArCo CErAICo (AD IntErIM) 20 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015

per percorrenze cittadine”. Per gli uomini Mapei inoltre l’idea di auto come status symbol ancora rimane, tanto che “Da noi al di sotto del 2000 non andiamo. Abbiamo introdotto dei 1600, anche con potenze importanti, ma i nostri dipendenti storcono il naso” commenta Ceraico. Mapei inoltre dota i propri dipendenti di Telepass e Viacard anche per gli spostamenti privati, così come per i carburanti dove non c’è un controllo particolarmente assillante sui rifornimenti. Insomma, come abbiamo visto i dipendenti della multinazionale del presidente di Confidustria sono coccolati. E Ceraico, nel limite delle spese, naturalmente, cerca sempre novità che possano soddisfare i driver: “il mondo del noleggio presenta sempre cose nuove, a volte anche un po’ troppo futuristiche per noi che puntiamo alla sostanza”. Una sostanza fatta anche da idee interne, “che poi sviluppiamo con i referenti delle società di Nlt che, un plus per noi, non sono cambiati e che quindi ci conoscono da tempo e sanno cosa abbiamo bisogno” gli fa eco la sua collaboratrice Ester Albertoni. E ora tante proposte arrivano dal mondo della telematica: “ma noi non abbiamo sistemi di rilevazione, anche se ce l’hanno proposto. Mi occupo di relazioni industriali e sindacali e, anche per questo, sono molto sensibile al tema” afferma Ceraico. “Naturalmente abbiamo software che ci aiutano a capire il tipo di utilizzo del mezzo e i chilometraggi, ma nulla più. Alcune società di Nlt invece stanno implementando black box per le auto di maggior pregio, che si attivano in caso di furto”.


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RICERCHE EXPERTEYE:

I DATI CHE SERVONO PER IL BUSINESS Da questo numero parte una collaborazione con Experteye, azienda specializzata nella fornitura di servizi di benchmarking e di ricerca che, periodicamente, ci fornirà dati qualitativi sul mondo floe

di Alberto Vita

I Iniziamo con questo numero di MissionFleet una collaborazione con ExpertEye, nota società britannica “specializzata nella fornitura di servizi di benchmarking, di ricerca e di gestione dei feedback aziendali in tutta Europa”, come recita sul suo sito, con un particolare focus sul mondo dell’automotive. Con Letizia Orsini, country manager Italia di Experteye Italia, parliamo dell’ultimo Manufacturer Forum, l’indagine che analizza la soddisfazione delle società di noleggio rispetto alla strategia di flotta delle case automobilistiche. Una strategia che deve puntare a indirizzare le scelte per le flotte aziendali e che, per i rappresentanti delle società di noleggio interpellate, circa una sessantina, “dovrebbe focalizzarsi in particolare sulla politica di prezzo e sulle condizioni di supporto

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commerciali” spiega Orsini “al primo posto nella nostra indagine con l’81% di punteggio in termini di importanza tra i 10 diversi fattori analizzati. Al secondo posto, con un punteggio del 74%, c’è il processo di fornitura dei veicoli, mentre sul gradino più basso del podio, con il 72% di importanza, troviamo la forza del marchio e la gamma di prodotto”. Tra gli altri punti evidenziati dall’indagine di ExpertEye, il

grande valore per le società Nlt del processo di ordine dei veicoli e della performance del reparto gestione flotte, al 71% di importanza e al quarto posto a pari merito, mentre al sesto posto risulta sempre più essenziale la rete dei distributori e dei dettaglianti, con una crescita rispetto alla ricerca dello scorso anno di ben 10 punti percentuali, al 66% di importanza. Al settimo posto, a pari merito con il 65% di importanza, vi sono la

le società di nlt secondo i fleet manager Experteye ogni anno realizza anche una ricerca sulla soddisfazione da parte dei fleet manager rispetto al servizio fornito dalle società di noleggio, chiamata Fleeteye. Nella seconda rilevazione dell’anno, relativa al secondo trimestre 2015, che ha visto la partecipazione di oltre 500 fleet manager o facenti funzioni, che hanno valutato tutte le società di Nlt presenti sul mercato Italiano, si vede come la soddisfazione nei loro confronti continui a migliorare, arrivando a un punteggio del 69,8%. Inoltre per il secondo trimestre consecutivo l’indice Nps, il Net Promoter Score, ovvero la differenza tra i promotori e i detrattori, risulta essere positivo, arrivando addirittura a un lusinghiero più 9,3 punti. “Questo è un segnale molto positivo della rinnovata fiducia delle aziende verso questo settore e conferma la validità dell’indagine come strumento operativo che nel tempo ha fatto sì che le società partecipanti potessero migliorare sensibilmente la propria offerta andando a lavorare sui punti di debolezza evidenziati dai fleet manager” commenta Letizia Orsini.


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MISSIONFLEET analIsI & studI

società di nlt: qual È la forza della vostra partnership con le seguenti case automobilistiche Peugeot

73%

Fiat

70%

BMW

68%

Ford

65%

Volkswagen

61%

Mercedes

60%

Audi

60%

disponibilità di veicoli demo e l’offerta post vendita. Agli ultimi due posti la comunicazione, con un punteggio del 62%, e gli eventi, al 56%, quest’ultimi penalizzati soprattutto perché viene lamentata la scarsa frequenza degli stessi.

vuole fornire alle case automobilistiche uno strumento operativo per sviluppare piani di miglioramento nelle Case automobilistiche, dei quali potranno beneficiare tutte le società di noleggio, ognuna in funzione dei diversi aspetti critici evidenziati” afferma Orsini, a cui fa eco Rick Yarrow, direttore generale di

“Questa indagine, come già le altre proposte di Experteye,

Experteye “Offriamo questo servizio in diversi mercati. E sappiamo, dall’esperienza del mercato inglese dove questa indagine è operativa ormai da diversi anni, che le case automobilistiche utilizzano le informazioni ottenute dallo studio in modo approfondito, per lavorare con le società di noleggio allo scopo di aumentare i loro volumi e di migliorare la loro offerta nel mercato delle flotte”.

società di nlt: qual È il grado di soddisfazione della vostra partnership con le seguenti case automobilistiche Peugeot

39

44

BMW

28

52

Fiat

25

61

Ford

21

Audi

18

48

Mercedes

16

52

Volkswagen

13

61

54

■ % Molto forte ■ % Forte ■ % Debole ■ % Molto debole

13 16 15 23 26 26 23

8 5

profilo azienda Experteye è una società di ricerca e benchmarking specializzata nei settori: • case automobilistiche • società di noleggio auto a lungo termine • fornitori di finanziamenti per il settore Fleet • società di gestione delle flotte • società di assicurazioni e finanziarie Con sede in Inghilterra nel Buckinghamshire, Experteye ha iniziato a operare nel 2002 e, dopo essersi consolidata nel Regno Unito, ha iniziato ad espandersi nell’Europa Continentale, tra cui l’Italia, coprendo ora i 7 principali mercati europei.

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provato per voi

ottobre novembre

iNFORMaZiONE PUBBLiCitaRia

CON IL GLC È SUV ATTACK MERCEDES

ANCHE AL MONDO FLOTTE

MiLAno - Da chi ha inventato il segmento dei SUV Premium ecco il nuovo GLC di Casa Mercedes. Quello che abbiamo in prova è la versione 220 d 4MatiC, con motore a gasolio da 170 CV, a cui la Casa della

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Stella ha affiancato un’altra motorizzazione da 204 CV, una a benzina da 211 CV e un ibrido ricaricabile, con un il motore termico da 211 CV coadiuvato da un elettrico da 116 CV che, all’occorrenza

funziona per un bel sprint aggiuntivo. Alla Hamilton per intenderci. Ma anche per il manager che guida in tutta sicurezza e in completa modalità Eco nelle strade cittadine. La GLC, realizzata sulla piattaforma da cui


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provato per voi

nasce già la Classe C, diventa così un modello perfetto per i clienti Fleet, grazie anche alle versioni Business a loro riservate, che comprende tutti gli equipaggiamenti che rendono ideale l’utilizzo professionale quotidiano. infatti tra le dotazioni di serie troviamo l’assetto aGiLitY CONtROL, l’Active parking assist con PaRKtRONiC, l’Audio 20 CD, il navigatore Garmin®MaP PiLOt e il volante multifunzione. Che si vanno ad aggiungere alle tante soluzioni tecniche già presenti nelle versioni d’ingresso, tra cui il DYNaMiC SELECt, che offre la possibilità di scegliere tra cinque assetti previsti, ovvero Eco, Comfort, Sport, Sport+ e individual, da personalizzare liberamente. Di serie anche il cambio automatico a 9 rapporti 9G-tRONiC, l’attENtiON aSSiSt, utilissimo in caso di stanchezza del guidatore e il COLLiSiON PREVENtiON aSSiSt PLUS e tEMPOMat, che ci aiutano a tenere sempre le giuste distanze di sicurezza. Di grande utilità anche il sistema di Sos che permette di avere un’assistenza sempre presente in qualunque luogo il driver si trovi. Dotazioni che, come nella miglior tradizione dei Suv Mercedes, fanno sì che si mantenga un alto valore residuo del mezzo anche grazie al programma di usato certificato FirstHand, che offre una garanzia fino a 48 mesi per le vetture young used. Per la manutenzione Mercedes propone i programmi ServicePlus, con il quale si può scegliere tra la semplice manutenzione,

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manutenzione e usura, o addirittura includere anche le riparazioni straordinarie. La Mercedes GLC cresce anche nelle dimensioni, ma soprattutto nel passo che, con quasi 12 cm in più rispetto al passato accresce l’abitabilità dell’autovettura, soprattutto per chi occupa posti posteriori. Con un comfort di viaggio accresciuto anche dalla presenza di sospensioni di tipo pneumatico air Body Control (a richiesta). Di serie anche il sistema agility Control con sospensioni meccaniche dalla taratura selezionabile. E anche il bagagliaio è da record con una capacità di carico di 580 litri, con tanto spazio anche sotto il pianale di copertura e che può crescere ulteriormente grazie al divano posteriore frazionabile al 4020-40%. Gli interni si ispirano alla Classe C, con la corona del volante di diametro ridotto, che risulta

schiacciato su alcuni modelli. Futuristico il tunnel centrale che termina al lato del guidatore con il sistema di infotainment di ultima generazione Connect Me, il climatizzatore automatico thermatic e il mouse e il comando a rotella per avere a portata di mano, anche del passeggero, tutto il sistema. insomma un’auto sicura, assolutamente piacevole alla guida ma anche con un design elegante, di grande appeal, da sfoggiare nelle strade del centro. non per nulla il suo lancio è stato fatto nella sede del brand tedesco di moda Hugo Boss. Un modello che ha tutte le carte in regola per conquistare anche i clienti business più esigenti. Con prezzi che sono assolutamente allineati al segmento di riferimento. Possiamo solo aggiungere che con questo prodotto la Casa di Stoccarda parte, ancora una volta, in pole position.

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MISSIONFLEET amarcord

VIAGGIO NELLA STORIA DELL’AUTO

CON BEPI KOELLIKER L’auto oggeo di desiderio per tante generazioni. Forse oggi non è più così, ma con la storia di uno dei più grandi concessionario italiani ripercorriamo l’epopea d’oro dell’industria automobilistica in Italia. Che per Koelliker parlava inglese

Il mondo dell’auto visto da Bepi Koelliker, un lord inglese nato per sbaglio a Milano e vissuto tra la metropoli lombarda e Torino, amante delle auto di lusso e personalizzate ma che, con grande fiuto commerciale, fu il

di Alberto Vita

I

primo, ad esempio, a importare auto sovietiche in Italia. Bepi, all’anagrafe Wolfran, perché suo padre era un fan di Wagner (basta dire che i fratelli si chiamavano Brunilde e Sigfrido), nasce a Milano nel 1916 ma si trasferisce subito a Torino con la famiglia dopo la disfatta Caporetto, dove conosce Gianni Agnelli, con cui condivide la passione delle donne e delle auto. E si narra che fu proprio Bepi a far innamorare Agnelli di una Jaguar, l’unica auto non di famiglia che ha guidato l’avvocato.

Nel maggio ’37, disattendo il business di famiglia, ovvero i tessuti pregiati, insieme all’amico Alessandro Lombardi si lancia nella sua prima avventura nel mondo dell’auto, aprendo la “Lombardi e Koelliker agenzia di automobili” dove venivano proposte auto di lusso su telai di Alfa, Lancia, Fiat, assemblati poi da specialisti come Pinin (all’anagrafe Giovanni Battista) Farina. Un successo da... 10 autovetture all’anno. Fu così che decise di aprire nel ’39 a Milano, nel salone di piazza Fiume, oggi diventata piazza della Repubblica, e poi uno showroom in corso di Porta Vittoria, vicino al tribunale, diventato subito un mito per i ragazzini di allora, che facevano la fila per stare attaccati alle vetrine manco fosse una pasticceria, ma che sfoggiava auto del calibro di Rolls-Royce e Jaguar. Auto naturalmente english style, che era anche quello che adottò egli stesso per il suo look: con vestiti, portamento e occhialini portati sulla punta del naso che gli fecero affibbiare il soprannome de “l’ingles”. La guerra fu per tutte le attività economiche un disastro, anche se “l’Ingles” riuscì a far ripartire

A SIN., BEPI KOELLIKER, IL CAPOSTIPITE DI UNA DELLE FAMIGLIE CHE HANNO FATTO LA STORIA DELL’AUTO IN ITALIA

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MISSIONFLEET amarcord

Con il Mitsubishi outlander il suv è per tutti La Nuova outlander di mitsubishi si presenta con un restyling profondo, che cambia in modo sostanziale, ma anche formale, il suv della Casa giapponese. Tra le novità di questo profondo restyling la nuova identità estetica “Dynamic Shield”, i nuovi lamierati e i nuovi componenti della scocca, gli importanti miglioramenti dei livelli di rumorosità NVH (Noise Vibration Harshness) e della qualità percepita, quelli strutturali, la nuova messa a punto del telaio e le tecnologie di sicurezza. Nuovi naturalmente anche i motori. Insomma come hanno sottolineato anche i vertici di Koelliker, i progettisti di Minato, Tokyo, per il nuovo suv di casa Mitsubishi hanno curato sia la forma che la sostanza. Con un occhio al prezzo, con tariffe da 28.950 euro per l’entry level, comunque già ricco, con in più uno speciale sconto benvenuto da 5mila euro sino alla fine dell’anno.

A DESTRA, IL SALONE DI GRAN LUSSO DI BEPI KOELLIKER IN PIAZZA SAN BABILA A MILANO

il suo business grazie ad alcune auto che aveva murato in una stalla. Riprende quindi l’assemblaggio di vetture di lusso da parte dei migliori carrozzieri italiani, da Bertone a Monviso o ai fratelli Vignale. Gli affari vanno bene tanto che apre diversi altri saloni prima di lanciare una grande svolta per la sua carriera, ovvero la creazione della società di importazione Compagnia generale auto SpA nel ’49. A cui seguono successi a raffica; nel 1955 diventa concessionario a Milano e Torino di Jaguar, Rover, Mg e Morris, nel 1957 fonda la Bepi Koelliker automobili e inizia a vendere anche Aston Martin e le auto del gruppo Rootes. Tra le iniziative commerciali anche la vendita, dopo qualche traversia, di 105

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taxi Super Minx al Comune di Milano. Nel ’64 diventa concessionario anche di Innocenti, Mini e Range Rover,

mentre nel ’69 sbarca nel mondo del motociclo e distribuisce con grande successi per tre anni il marchio, inglese naturalmente, Triumph. Ancora Inghilterra nel suo destino, quando nel ’72 Leyland compra l’innocenti di Lambrate di cui è distributore, a cui segue un biennio di aperture di nuovi saloni a Milano, in San Babila, Giovanni da Udine e viale Certosa, e l’accordo per vendere in Italia le auto sovietiche Zaz e Moskovich, piazzandone quasi 15 mila. È forse l’ultimo grande colpo commerciale di Bepi che, fiaccato dal troppo fumo, nel ’77 si fa operare alle corde vocali, non prima, l’anno precedente, di aver fatto entrare, il giovanissimo figlio Luigi in azienda. Nel ’78 prova a importare le spider brasiliane Lafer ma è il ’79, con il figlio Luigi ormai attivo al 100% in azienda, che la sua società svolta nuovamente, formando la Bepi Koelliker importazioni SpA nello storico indirizzo di viale Certosa 201 a Milano, e inizia a importare le Mitsubishi. Nel ’79 Bepi Koelliker muore ma, grazie anche al piglio di Luigi, e alla “credibilità e fantasia


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MISSIONFLEET amarcord

Con il nuovo l200 il piCk up si fa (quasi) auto La quinta generazione del fortunato pickup di mitsubishi, l’L200, si presenta alla sua prima uscita italiana sulle strade sterrate, di monteriggioni, Siena, completamente riprogettato, malgrado le quattro milioni di unità vendute in tutto il mondo sino ad oggi. Tante le novità, a partire dalla linea contraddistinta dal design “J-Line” dell’L200 uscente (versione Double Cab) ma portata a un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,40, a una maggiore spaziosità a fronte di dimensioni complessivamente compatte (pur mantenendo un raggio di sterzata di 5,9 m, il più stretto del segmento), un pianale dalla lunghezza competitiva e le doppie porte sul modello Club Cab per aumentare praticità e comfort. Nuovo anche il motore Clean Diesel MIVEC 4N15 da 2,4 litri e 154 CV o 181 CV abbinato al nuovo cambio manuale a 6 marce o all’automatico a 5 rapporti., Un’auto, pardon un pick up, per tutte le stagioni. Con tariffe a partire da 27.650 euro iva inclusa e 3.000 euro di bonus.

di rilancio con la Tivoli. Rilancio di cui ha avuto bisogno anche il gruppo, entrato in crisi negli anni duemila, quando dovette subire una dolorosa ristrutturazione, con un debito astronomico da 800 milioni di euro, oggi praticamente rimborsato. Grazie anche alla cessione alle case madri dei marchi Hyundai e Kia. Un momento buio dell’azienda che l’Ad del gruppo, Luca Ronconi, non nasconde alla presentazione

dei nuovi modelli Mitsubishi Outlander e L200 che, nelle intenzioni del gruppo, daranno una ulteriore spinta al rilancio della società. “Non per nulla cresciamo da 26 mesi consecutivi e per noi l’anno scorso è stato uno dei migliori di sempre”. Oltre a Mitsubishi e Ssangyong, Koelliker ha in portfolio la società di logistica Autotrade and Logistics, che gestisce a Livorno il più grande piazzale di automobili d’Europa.

IN BASSO, IL FIGLIO DEL FONDATORE DELL’AZIENDA LUIGI KOELLIKER

commerciali che il papà ci ha lasciato” come sottolinea lo stesso Luigi, nell’83 la BP diventa distributore Seat. E fu un grandissimo successo. Così come per altri marchi lanciati da questa storica azienda: le coreane Kia e Hyundai e, dal 2003, la coreana anch’essa, ma di proprietà indiana, SSangYong. Che oggi è sulla via OTTOBRE-NOVEMBRE 2015 | 29


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Speciale

Flotte di Proprietà

LA TELEMATICA

Da comparsa a protagonista: la telematica va in cima all’agenda delle flotte di proprietà La tecnologia a bordo nelle flotte di proprietà


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MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà

DA COMPARSA A PROTAGONISTA: LA TELEMATICA IN CIMA ALL’AGENDA DELLE FLOTTE DI PROPRIETÀ Acquisire visibilità e trasparenza su tanti lati oscuri della floa e avere la possibilità concreta di misurare, conoscere e intervenire nell’immediato

di Davide Gibellini FABIO PREVIATO, CEO DI VISIRUN

R Raccontare una flotta, un’azienda e la sua mobilità, in pochi click: si scrive telematica ma si può leggere in modi differenti (infomobilità, diagnostica del veicolo, safety delle persone o del mezzo) e sta diventando un delle priorità nelle valutazioni e nelle analisi delle aziende dotate di veicoli in proprietà. Utilizzare la telematica significa entrare in possesso di una enorme mole di dati utili per gestire più efficientemente la propria flotta: monitoraggio delle reali percorrenze e dei consumi di carburanti, geolocalizzazione del mezzo per ottimizzare un percorso e rispondere a una richiesta di assistenza nel miglior modo possibile, controllo delle velocità e dello stile di guida, recupero del veicolo oggetto di furto, manutenzione preventiva/predittiva e molto altro. Ma il dato si trasforma in

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informazione solo attraverso un processo di analisi e comprensione dei fenomeni sottostanti. Pur mantenendo un mercato sottostimato rispetto ai volumi potenziali (sebbene non troppo distante dalla media europea) la telematica negli ultimi anni ha fatto passi da gigante. L’Italia vanta numerose eccellenze di primo piano dal punto di vista tecnologico, con posizione di leadership e presenza internazionale (la lista dei top 10 player europei include numerose aziende italiane), oltre ad alcuni importanti gruppi esteri con presenza diretta attraverso una filiale italiana. L’attuale diffusione della telematica è ancora relativamente contenuta (vicino al 15% nel comparto flotte aziendali) ma alcuni operatori del settore registrano incrementi double digit nelle istallazioni rispetto al 2014 e concordano nel ritenere le flotte in proprietà l’area di mercato con penetrazione maggiore, prospettive di crescita più rapide e benefici potenziali più consistenti. Il Top Management degli 8 principali operatori del comparto ha condiviso con MissionFleet gli spunti

essenziali per consentire alle aziende interessate alla telematica di avviare un percorso di analisi e valutazione: partendo dai benefici e dagli ostacoli (reali o percepiti), evidenziando il potenziale di saving (con un business case a supporto) e i relativi costi associati.

QUALI BENEFICI? “Senza investimenti iniziali e senza vincoli temporali, attraverso un canone mensile contenuto, anche una piccola azienda” evidenzia Fabio Previato, Ceo di Visirun “può beneficiare di un servizio di fleet management evoluto”, che dà la possibilità di verificare l’effettivo

ANDREA ALGERI, DIRETTORE TELEMOBILITY DI TEXA


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MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà

utilizzo e i consumi per ogni singolo veicolo, razionalizzare i percorsi, pianificare e ottimizzare la manutenzione, così come tutelare l’asset e l’assegnatario: con immediati benefici per la gestione, le risorse finanziarie e la sicurezza. La “scatola nera evoluta” aggiunge Andrea Algeri, Direttore Telemobility di Texa “consente la ricostruzione della dinamica di un sinistro, la possibilità di identificare eventi simulati”, e offre un supporto unico per il ritrovamento in caso di furto. “Grazie ai dispositivi telematici” ribadisce Domenico Petrone, Presidente Viasat Group “le flotte aziendali possono beneficiare di sconti sui premi assicurativi” in misura tale da generare di per sé un ritorno sull’investimento, senza considerare gli altri benefici di ottimizzazione gestionale. Marco Federzoni, Sales Director Tom Tom Telematics, testimonia l’esperienza di fleet manager che hanno scelto la telematica perché “consente di controllare in tempo reale la posizione dei veicoli, il percorso e le soste, e di comunicare con gli autisti, e di ottenere dati e report affidabili su consumi, percorrenze, ore di lavoro, costi al chilometro e stile di guida”.

OSTACOLI & BARRIERE: TRA REALTÀ E PERCEZIONE Nicola De Mattia, Ceo Targa Infomobility, ha le idee chiare sugli attuali ostacoli percepiti dalle aziende che non hanno ancora adottato la telematica. “Mi ritrovo appieno nei risultati della recente indagine effettuata da GR advisory. Il livello di conoscenza attuale degli ambiti di applicazione e delle funzionalità è ancora ridotto, e

in parte inesplorato. In secondo luogo gli operatori utilizzano un gergo troppo tecnico, che genera timore, orientato alle caratteristiche dello strumento più che ai bisogni della flotta e al loro business. Ed infine la tematica privacy”. Secondo Andrea Spoto, Presidente Gruppo AC (Viacom), nonostante “la possibilità di installare le scatole nere risulti pienamente recepita a livello giuridico, la questione privacy rappresenta un forte ostacolo, talvolta reale e talvolta solo percepito”. I dispositivi telematici, parimenti a diverse altri strumenti aziendali, consentono di implementare un controllo del veicolo e del suo utilizzo, grazie al quale l’azienda ottiene importanti benefici. Per l’azienda dunque il problema non è tanto e solo nella regolamentazione in sé, quanto nella indeterminazione e nella soggettività del responso. Nella realtà dei fatti, precisa Fabio Saiu, Head of Large Renting Channel and Fleet Management Services di Octo Telematics, esiste la possibilità di “personalizzare il perimetro di privacy sulla base delle specifiche richieste, ottemperando alle esigenze di erogazione dei servizi e contestualmente garantendo il pieno rispetto delle regole”. La tematica privacy risulta articolata, spiega Marco Canesi Head of product management di Vodafone Automotive, anche perché l’angolo di osservazione può fornire letture diverse: “I dispositivi più evoluti possono essere oscurati e riattivati alla necessità. L’operazione può essere effettuata direttamente dal driver, attraverso un tasto privacy, oppure pre-impostata con orario di lavoro vs. tempo

libero, lunedì-venerdì o weekend e festività, etc.”. Inoltre il dispositivo telematico rileva i parametri oggettivi legati ai sinistri facendo scattare automaticamente una ecall (chiamata di emergenza): in questi casi per le persone coinvolte nell’incidente la presunta rinuncia alla privacy può rivelarsi un vero salva-vita.

DOMENICO PETRONE, PRESIDENTE VIASAT GROUP

RISPARMIO E SICUREZZA I benefici della telematica afferiscono 3 aree principali: saving, ottimizzazione della gestione e sicurezza. Oltre ad importanti benefici economici in ambito assicurativo grazie alla forte diminuzione del rischio di furto, sotto un profilo tecnico di gestione della flotta si registrano tre potenziali aree di saving: manuntezione, sinistri e consumi. Attraverso l’esperienza maturata da Visirun (35 mila veicoli con telematica a bordo) e Texa (22 mila veicoli) le analisi effettuate su un campione rappresentativo di flotte dotate dei dispostivi telematici hanno consentito di identificare una sorta di business case di riferimento generale (cfr. grafico) che consolida i saving reali raggiunti: ogni singola voce di costo (sinistri, consumi, manutenzione, auto sostitutiva) registra riduzioni spinte, in media pari al 20% circa, con

MARCO FEDERZONI, SALES DIRECTOR TOM TOM TELEMATICS

NICOLA DE MATTIA, CEO TARGA INFOMOBILITY

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MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà

AREE dI sAvIng 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% RIDUZIONE SINISTRI

RIDUZIONE CONSUMI

RIDUZIONE COSTI MANUTENZIONE

RIDUZIONE COSTO AUTO SOSTITUTIVA

Fonte: elaborazione sulla base di dati forniti da Visirun e Texa

punte superiori al 30%. Un altro importante dato utile per le valutazioni del fleet manager arriva dall’esperienza Tom Tom Telematics: “il breakevent point della telematica viene mediamente raggiunto entro i primi 9 mesi. Il ritorno sull’investimento è riconducibile a tre determinanti principali: riduzione dei consumi, grazie a ottimizzazione dei percorsi, stile di guida e contrazione comportamenti non virtuosi, e recupero dell’efficienza e ottimizzazione dei processi, derivante dall’integrazione con il CRM aziendale”. Un’analisi interna Viasat effettuata su alcuni casi evidenzia come risparmi assicurativi (coperture RC e furto) possono superare il

ANDREA SPOTO, PRESIDENTE GRUPPO AC (VIACOM)

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15%, in virtù della protezione dai tentativi di furto (salvaguardia mezzo e merci) e della sensibilizzazione a una guida più corretta, con riduzione diretta dei rischi connessi agli incidenti stradali.

BIG DATA Come si ottengono questi risparmi? “Attraverso la qualità del servizio” osserva Octo Telematics, che si lega alla capacità di elaborare grandi quantità di dati, garantendone sicurezza, integrità e disponibilità. “Dai dispositivi a bordo delle vetture si possono acquisire dati di profilazione, direzione di marcia e soste, percorrenze, tempi e luoghi, dai quali dedurre modelli comportamentali. Il nostro database accoglie informazioni su quasi 4 milioni di clienti a livello mondiale, rilevando migliaia di incidenti con le relative dinamiche e decine di miliardi di chilometri percorsi”. La tecnologia Machine-toMachine (M2M), osserva Vodafone Automotive, “permette di inviare dati da un dispositivo remoto a un server

applicativo tramite una SIM senza la necessità dell’intervento umano. L’azienda ha quindi la possibilità di ridurre i costi, migliorare l’efficienza e i servizi ai propri Clienti”. “Non si tratta, precisa Viacom, di dati accessori” ma di veri e propri business enabler, in particolare nel caso di flotte strumentali. A titolo di esempio “nel caso di tentativi di frode assicurativa ovvero di multe ingiustificate, i dati acquisiti con le dovute garanzie e certificazioni di sicurezza possono essere opposti in giudizio”, dimostrando in modo puntuale e fattuale luoghi, posizioni e traiettorie istante per istante. Secondo Targa Infomobility quantità e qualità dei dati sono tali da poter ragionevolmente parlare di fleet business intellignence. Il fleet manager avrà a disposizione quattro set principali di dati: infomobilità (relativa agli spostamenti delle merci e delle persone, posizione in tempo reale, infotraffico, percorsi, comunicazione con operatore, etc.), diagnostica del veicolo (eventi, fra cui furto e sinistri, allarmi, sensori sicurezza e scarico dati tachigrafo da remoto), telematica

FABIO SAIU, HEAD OF LARGE RENTING CHANNEL AND FLEET MANAGEMENT SERVICES DI OCTO



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MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà

CANONE MENSILE PER VEICOLO (RANGE MIN-MAX) Gruppo AC (Viacom) Octo Texa Targa Tom Tom Telematics Viasat Visirun Vodafone

da E 10 a E 30 da E 5 a E 15 da E 10 a E 20 da E 10 a E 30 da E 15 a E 40 da E 10 a E 30 da E 13 a E 29 In funzione del progetto

(manutenzione mezzo e scadenze, consumi e furti carburate, stile di guida, etc.) e dashboard (interfaccia gestionale, reporting e K.P.I., integrazione con sistemi aziendali).

E I COSTI? Il mercato si sta consolidando su un modello di pricing conosciuto e gradito alle aziende: un canone mensile costante per tutta la durata del contratto con un vincolo temporale (normalmente pari a 36 o 48 mesi).

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L’installazione (costo una tantum inziale) è normalmente a parte: tipicamente viene realizzata (e conseguentemente fatturata separatamente) dal provider, ma può anche essere effettuata direttamente dall’azienda. Visirun risulta al momento attuale l’unico player che riporta sul proprio sito web una visione completa e trasparente del listino offrendo inoltre la possibilità di attivare il servizio senza vincolo temporale. Il confronto fra i canoni mensili proposti dai diversi operatori

MARCO CANESI HEAD OF PRODUCT MANAGEMENT DI VODAFONE AUTOMOTIVE

(cfr tabella) evidenzia differenze significative, sia tra gli operatori sia per lo stesso operatore, con tariffe che vanno da 5 a 40 euro. Tale variabilità è riconducile alle diverse configurazioni della telematica lungo uno spettro che spazia da un dispositivo basic volto esclusivamente alla protezione contro il rischio di furto fino a configurazioni evolute che includono tutte le aree di servizio (infomobilità, safety, diagnostica, telematica evoluta, reporting personalizzato). Gli operatori concordano nel ritenere che nei prossimi anni assisteremo a uno sviluppo esponenziale nelle flotte di proprietà di questi sistemi infotelematici che cambieranno radicalmente il paradigma della mobilità dei mezzi e delle merci. Fin dai tempi di Socrate sapere di non sapere è considerato più saggio di credere di sapere cose che in realtà non si conoscono affatto. Diamo allora il benvenuto al nuovo vento socratico che soffia nelle flotte in proprietà, che stanno imparando a convivere con le incertezze alla ricerca di una performance migliore.


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MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà

LA TECNOLOGIA A BORDO NELLE FLOTTE DI PROPRIETÀ Le floe di veicoli acquisiti di proprietà sono caraerizzate da un uso prevalentemente lavorativo e strumentale dei mezzi, con una maggior pressione sulla riduzione dei costi rispeo alla valorizzazione del “fringe benefit”. In questo contesto, l’adozione di moderni sistemi telematici e d’infomobilità può rivelarsi particolarmente utile

di Mauro Serena

R L’acquisizione di maggiori informazioni sul possibile utilizzo degli strumenti telematici è un’importante priorità per i gestori di flotte composte da veicoli di proprietà. Questo dato particolarmente significativo è emerso da un’indagine specifica sul comparto, effettuata nel corso di quest’anno da GR advisory, società di consulenza e ricerca leader nelle flotte aziendali. E nonostante non sia ancora partita la corsa all’adozione delle Black Box da parte delle aziende, l’interesse del mercato appare significativo, almeno per una buona metà delle società del comparto. Esiste, riguardo a questo argomento, la piena consapevolezza che il futuro ci porterà inevitabilmente all’auto connessa e al conseguente

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utilizzo delle tecnologie di fleet management remoto, ma le linee evolutive sono ancora incerte; nel frattempo, i gestori di flotte desiderano saperne di più.

LA SITUAZIONE ATTUALE L’indagine effettuata ha messo in evidenza come la metà dei fleet manager intervistati, gestori di flotte di proprietà composte da almeno venti veicoli fino a diverse centinaia (sia autovetture che veicoli commerciali leggeri), utilizzi già una qualche forma di telematica a bordo dei mezzi o si trovi in fase avanzata di valutazione per adottarla. 8 su 10 di questi ritiene che l’adozione di strumenti telematici sia importante o molto importante. Sono risultati significativi, che dimostrano come laddove l’uso del veicolo è prevalentemente strumentale o comunque lavorativo (con una connotazione di benefit ben minore rispetto alle flotte a noleggio), anche questi strumenti possano giocare un ruolo cruciale per migliorare l’efficacia e l’efficienza gestionale della flotta.

Tra le aziende che già hanno installato la telematica a bordo dei loro veicoli, le funzionalità più utilizzate sono il controllo e la verifica del posizionamento dei veicoli in tempo reale, la verifica dei rifornimenti e delle eventuali anomalie di consumo carburante e le funzioni di reporting per una valutazione dell’efficienza della flotta basata su dati reali (tabella 1). Quindi la telematica può fornire soluzioni adeguate a bisogni molto variabili, che ciascuna azienda può identificare e sviluppare grazie al supporto dei partner scelti.

GLI OSTACOLI DA SUPERARE Proprio nel rapporto fornitorecliente emerge la principale difficoltà evidenziata dalle flotte in proprietà che ritengono di dover adottare in futuro queste tecnologie: la scarsa conoscenza e la ridotta comprensione all’interno delle aziende. Il problema non è di tipo tecnico, ovvero quello di migliorare la comprensione degli aspetti tecnici e tecnologici da parte dei fleet manager, piuttosto di comunicazione tra il fornitore di tecnologie e


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MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà

I VANTAGGI DELLA TELEMATICA NELLE FLOTTE IN PROPRIETÁ

Figura 1 - I vantaggi percepiti della telematica Controllo sull’utilizzo dei veicoli diagnostica veicoli Riduzione costi di gestione sicurezza dei driver Riduzione emissioni Fonte: GR advisory S.r.l. © 2015, campione composto da tutte le aziende con veicoli di proprietà intervistate

azienda cliente, tra un approccio talvolta eccessivamente tecnico e uno strettamente aziendale, guidato da necessità molto pratiche: costruire un business case, verificare il ritorno dell’investimento e, infine, illustrare il tutto ai vertici aziendali. Secondariamente, ma non meno importante, tra i problemi di adozione viene indicata la privacy personale. Si tratta di un problema che presenta diverse possibili soluzioni, sia sul fronte sindacale che su quello direzionale, purché non si parta da posizioni preconcette e non si invochi questo ostacolo come una giustificazione pretestuosa per non voler affrontare la valutazione di questi strumenti, rimandando un’analisi quanto mai necessaria in ogni azienda, con il grave rischio di ritrovarsi in grave ritardo rispetto ai concorrenti quando queste tecnologie, inevitabilmente, saranno universalmente adottate per migliorare le performance, ridurre i costi e aumentare la sicurezza. Un rischio concreto al quale molte aziende si stanno irragionevolmente esponendo.

Va comunque sottolineato che il tema della privacy non sembra essere la barriera principale, piuttosto è sentito il bisogno di maggiore cultura della telematica. Infine i costi e la complessità dell’implementazione costituiscono il terzo freno all’uso della telematica nelle flotte di proprietà. In questo caso è responsabilità principale dei fornitori elaborare proposte sostenibili, con un ROI definito in un tempo identificato, che prevedano processi d’installazione e start-up flessibili e modulabili sulle esigenze del cliente.

I gestori di flotte di proprietà che hanno partecipato alla ricerca di GR advisory hanno evidenziato che l’uso delle black box consente un maggior controllo su come i veicoli sono utilizzati: 3 aziende su 4 ritengono questa tecnologia fondamentale per verificare la posizione dei mezzi e prevenire abusi (come il furto di carburante) da parte degli utilizzatori (figura 1). Tra i risultati più significativi che i fleet manager delle flotte in proprietà pensano di poter conseguire in futuro, occorre segnalare anche il contributo alla riduzione dei costi di gestione, la maggiore sicurezza dei driver, la riduzione dei consumi e delle emissione reali. Nel comparto delle flotte in proprietà chi ha già adottato qualche forma di telematica ha riscontrato benefici significativi di tipo economico e organizzativo, senza aver trovato sulla strada grossi ostacoli anche per flotte di una certa consistenza, che utilizzino veicoli strumentali o usati prevalentemente per scopi lavorativi.

Tab. 1 - Funzionalità più utilizzate nelle flotte di proprietà Molto utilizzate

Posizionamento veicoli in tempo reale Controllo rifornimenti e consumi anomali Reportistica di base/avanzata

Abbastanza utilizzate Tutela asset e antifurto Diagnostica dei mezzi Gestione integrata/interfaccia con i sistemi gestionali dell’azienda Meno utilizzate

Crash diagnosis/sinistri Ecodriving Scadenze manutentive Navigazione avanzata e ottimizzazione percorsi/missioni

Fonte GR advisory S.r.l. © 2015, campione composto da aziende con veicoli di proprietà che già utilizzano soluzioni telematiche

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telepass fleet

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

TELEPASS FLEET SEMPLIFICA LA VITA ALLE AZIENDE

Parola d’ordine “semplificazione”. Con in più la possibilità di aggiungere diversi servizi utili sia per l’azienda che per il driver e, perché no, anche per il fleet manager. Tutto questo, e molto altro, è l’obiettivo del nuovo prodotto Telepass Fleet, pensato per centralizzare ed automatizzare il controllo delle spese sostenute con il Telepass, e per rispondere alle richieste delle aziende di verificare i costi aziendali, di ridurre gli utilizzi impropri e di snellire i processi amministrativi. Telepass Fleet è infatti l’unico prodotto ad oggi sul mercato che integra il sistema di pagamento Telepass con un software gestionale che consente oltre al pagamento in modalità dinamica di pedaggi autostradali, parcheggi aeroportuali e cittadini, Area C di Milano, strisce 40 | ottobre-novembre 2015

blu in diversi comuni italiani e il traghettamento dello stretto di Messina, di differenziare i consumi tra privati ed aziendali e gestire in autonomia smarrimenti, cambi targa e download delle fatture. Ma non solo, perche Telepass Fleet consente

anche di monitorare gli utilizzi tramite alert, creare delle dashboard e dei report personalizzati, accedere tramite web o mobile app, detrarre l’Iva relativa ai viaggi aziendali e ricevere fatture e addebiti separati per viaggi aziendali e privati. Ma i risparmi non sono solo quelli inerenti l’Iva, non detraibile con i meri scontrini cartacei. Con Telepass Fleet si risparmia tempo nell’analisi, nei controlli e nella predisposizione delle note spese, grazie ai dati in formato elettronico invece che cartaceo. Ma Telepass Fleet pensa anche ai driver: coloro infatti che acconsentono all’attivazione dell’uso personale, potranno fruire di sconti su beni e servizi erogati dai Partner Telepass Premium, nonché la possibilità di abilitare una seconda targa personale. Telepass Fleet migliora quindi la vita delle aziende, dei driver e del fleet manager che potrà gestire tutta


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telepass fleet

la sua flotta a colpi di click. Così come il driver, l’utilizzatore finale, che attraverso il portale dedicato o la app, potrà avere tutti i propri viaggi e i servizi disponibili a portata di... mouse... o di touch su uno

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

smartphone. Con un click il driver può infatti bloccare tempestivamente il telepass in caso di furto, inviare una richiesta di assistenza al customer care e downloadare i documenti fiscali a lui intestati. OttOBRe-NOVeMBRe 2015 | 41


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mISSIonFLeet

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Le auto elettriche del gruppo Psa irrompono sulle piste di Malpensa Malpensa si fa più “elettrica”. Introducendo nella sua flotta di automezzi operativi anche 21 auto completamente elettriche, tutte del gruppo Psa, ovvero 11 Peugeot iOn e 10 Citroën C-Zero. Fornite dalla società di Noleggio Lungo termine partner di Sea, ovvero Arval, che sono entrate in servizio lo scorso novembre, con estrema soddisfazione da parte dei vertici Sea; queste auto hanno percorso sino ad oggi 50.904 chilometri, con una percorrenza media di 90100 chilometri per ricarica.”Questa iniziativa fa parte delle molte che

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abbiamo intrapreso per andare verso un direzione sempre più green anche in aeroporto. Certamente un luogo dove si produce CO2 ma solo il 3% è imputabile alle attività aeroportuali, il 23% al traffico aereo e il 74% al traffico veicolare” afferma Luciano Carbone Chief Corporate Officer di Sea. Ecco il perché Sea ha ormai il 27% di mezzi elettrici, ben 372, tra cui quelli per il traino convogli e i nastri mobili per il carico e scarico, e stia pensando all’utilizzo degli autobus elettrici per il trasporto passeggeri (Cobus), “e entro fine 2016 realizzeremo il people mover tra i due terminal” sottolinea Carbone. Ecosostenibilità che è “nel dna di Psa” spiega il Direttore comunicazione e relazioni esterne del gruppo francese in Italia Eugenio Franzetti, che prosegue: “noi siamo avanti cinque anni rispetto al mercato, visto che già abbiamo un flotta con emissioni medie ponderate di 106,9 /km, quando l’impegno di tutte le case è quello di scendere sotto il 120 g/km entro il 2020”. E questo grazie ai tanti veicoli elettrici che il gruppo sta piazzando sul mercato, “come i cento piazzati alla siciliana Sibeg” sottolinea

unO SGuArdO SuL FuTurO

Lg anticipa Apple e presenta la Chevrolet Bolt EV Tutti a parlare di Apple come l’azienda che rivoluzionerà (anche) il mondo automotive. Intanto però la rivale coreana LG, la anticipa e, grazie a un accordo con il brand Chevrolet del gruppo GM, lancia la Chevrolet Bolt EV, una piccola elettrica con 300 km di autonomia e che si ricarica all’80% in appena 45 minuti. Mentre Tim Cook afferma che “il settore automobilistico [è] alla viglia di un enorme cambiamento” e prova a farlo suo con il progetto Titan che sta triplicando gli addetti su questo progetto rispetto agli iniziali 600, la coreana Lg ha pensato di allearsi con una big del settore, ma con una di quelle che abbia già in casa ben sviluppato una motorizzazione elettrica di ultima generazione. Ecco il perché della scelta di Chevrolet che, con al cugina Opel, divide l’esperienza della Volt (o Ampera), ovvero dell’auto elettrica che usa un motore termico solo per ricaricarsi. La LG car, come molti la chiamano, costerà meno di 30 mila dollari e sarà prodotta nello stabilimento GM di Orion Township, in Michigan, a partire da questo mese.

Franzetti “ma anche alle nostre nuove tecnologie come l’Hybrid4, i primi a coniugare il motore elettrico con il diesel, i diesel BlueHDi con Scr a iniezione di ammoniaca

che abbatte l’emissione di CO2 del 90% e, infine, il downgrading, alle stesse potenze, dei motori benzina Puretech dai 4 ai 3 cilindri o, ancora, la tecnologia Stop &Start”.


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Piccole fuori ma grandi, anzi grandissime, dentro. Per gli spazi e il comfort che sono state capaci di raggiungere in fase progettuale ma anche per i tanti contenuti tecnologici che propongono. Ecco quindi per il mondo flotte la quinta generazione della Lancia Ypsilon, sempre stilosa, e la super premiata Peugeot 308.


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L’ANALISI DI

Peugeot 308 Un’auto che stupisce La nuova Peugeot 308 ha segnato una vera rivoluzione per la Casa di Sochaux, visto che per la prima volta si è deciso di non mutare la denominazione di una Peugeot anche in caso di radicale cambiamento della stessa. Basata sulla piattaforma modulare Emp2 – quella di tutte le medie del gruppo PSA – è una due volumi cinque porte con look del tutto inedito, che in famiglia definiscono “puro e robusto”. Se fuori colpisce, dentro stupisce: l’i-Cockpit è veramente un abitacolo innovativo per scelte ma intuitivo nella gestione. A completare il quadro, una ricerca della qualità a 360° e la tradizionale tecnologia propulsiva, attenta quanto mai a limitare i consumi e a rispettare l’ambiente. A fianco della berlina, ecco la station wagon all’insegna della modularità interna e con un bagagliaio di 610 dmc. di Pierluigi Bonora

LA GAMMA Decisamente ampia, visto che incrociando propulsori e cambi ed equipaggiamenti, si sfiorano la trentina di versioni. Sul fronte benzina ci sono i Pure Tech Turbo (110 CV solo manuale a 5 marce e 130 CV manuale o automatico a 6) e i THP da 44 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015

205, 250 e 270 CV, tutti solo con il manuale a 6 marce. Quanto al diesel, ecco il regno dei Blue HDi: il 100 S&S con manuale a 5 marce; il 120 CV S&S (manuale e automatico a 6 marce); il 150 CV (come il 120 CV) e il 180 CV, solo con l’automatico a 6 marce. Gli allestimenti sono i tre

MISSIONFLEET

classici di famiglia (Access, Active e Allure) più il Business e i tre sportivi: GT Line, GT e GTI by Peugeot Sport. La versione meno cara è la Pure Tech Turbo 110 S&S Access venduta a 18.550 euro mentre la top di gamma è la THP 270 S&S GTI che costa 35.150 euro.

LA PREFERITA Con tutto il rispetto per le altre versioni, a noi ha colpito la 1.6 BlueHDi 120 EAT6 S&S con allestimento Business: nel prezzo di 25.150 euro è compreso un “signor” equipaggiamento: touchscreen con navigatore e Peugeot Connect, computer di bordo, cerchi in lega da 16”, fari full led, fendinebbia, sensori di parcheggio posteriori, pack visibilità, volante in pelle, climatizzatore automatico bi-zona, cruise control e limitatore di velocità, sei air bag, ESP, Hill Assist, chiusura centralizzata con telecomando, indicatore di perdita pressione pneumatici. Il quattro

cilindri turbodiesel resta un eccellente esempio di propulsore elastico, con buone prestazioni (196 km/h di spunto massimo, 11,4 secondi nello 0-100 km/h) e consumi limitati: la Casa dichiara 3,5 litri ogni 100 km nel ciclo misto che scendono a 3,3 litri fuori città... La potenza massima è di 120 Cv a 3.500 giri/min, la coppia massima di 300 Nm a 1.750 giri/min.

I TEMPI DI CONSEGNA La stima è 90 giorni per una 308 con cambio manuale e 105 con quello automatico

IL VALORE RESIDUO Peugeot è ben considerata nel mercato dell’usato e le sue vetture medie hanno sempre un mercato vivace. Il programma usato, basato su 100 controlli di qualità, si basa su due tipi di garanzia, entrambe con durata da 12 a 24 mesi: Platinum (per auto sino a 4 anni di vita) e Comfort (per auto da


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L’ANALISI DI

quattro a otto anni). La Casa ha previsto anche dei servizi ad hoc per l’usato: Estesa (di tipo assicurativo), Life + (estensione di garanzia) e Perfetto, copertura integrativa a proteggere il credito. Da tenere sempre d’occhio peugeotoccasioni.it, il portale, sempre aggiornato, di selezione usato

LE FORMULE FINANZIARIE

Peugeot Finance offre una vasta gamma di prodotti finanziari. Si parte dalle proposte più classiche come Tu Zero (senza spese), Tu Day Rateale e il più recente i-Move (all’insegna della massima flessibilità). Con Pack Eco Service, il I COSTI DI GESTIONE finanziamento si integra bene con la manutenzione e l’assistenza. Anche qui tre Il costo medio annuo del formule: Security Plus, tagliando – calcolato in Efficiency Plus e Dynamic base a quello totale su quattro anni e 100mila km – Plus con costi a crescere in modo proporzionale. Per gli è di 192 euro, Iva esclusa. “addetti ai lavori”, Peugeot Al di là della normale Professional propone la offerta, Peugeot ha formula Full Leasing basata preparato tre servizi su su flessibilità, versatilità e misura – denominati convenienza della formula: Ecoservices – che contratti di durata tra 24 e assicurano “tranquillità nella gestione” come dice la 60 mesi, totale libertà di Casa. Si chiamano Security, scelta a contratto concluso, la disponibilità completa di Efficiency e Dymamic, accessori e optional per la offrono una serie di servizi vettura, lo scarico fiscale aggiuntivi ma importanti, dell’intero costo dei canoni. pagabili anche con rata Per chi non vuole correre mensile (da 36 a 84 mesi) alcun rischio legato alla anche senza il finanziamento della vettura. vettura, per l’intera durata

MISSIONFLEET

del contratto, Peugeot ha studiato Cardeluxe che comprende il pacchetto assicurativo Unique (in vari livelli) e altri plus.

IL NOLEGGIO Peugeot Renting ha un’offerta base di noleggio a lungo termine, basata su un canone mensile fisso e l’abbinamento di Dynamic Plus, servizio studiato per i professionisti che desiderano delegare ogni controllo. Nella proposta generale vi sono regolarmente offerte promozionali full leasing per la gamma Business: ad esempio, sulla vettura che abbiamo scelto per il test, con 355 euro al mese, c’è la manutenzione completa e polizza furto, incendio e Kasko.

I PREGI E I DIFETTI Sicuramente è un’auto adatta a viaggiare tanto e con pochissimo stress, con un plus di stile e comfort. Sotto il vestito c’è tanto, e

ben fatto, a partire da un ambiente accogliente con sedili perfetti e una consolle in stile sportivo. Dietro due i posti comodi, ma in caso per un terzo occupante scegliere la SW. La facilità di guida mette subito di buon umore e regala molta serenità, considerando che il Blue HDI da 120 CV nasce soprattutto come propulsore attento ai consumi. Ma basta pensare che – secondo la Casa – con un pieno da 53 litri si può arrivare a 1.500 km e… si rinuncia a spingere di più sull’acceleratore.

IMMAGINE La 308 cinque porte supera bene il nostro test: si vede (e si sente) il salto di qualità rispetto alla precedente serie. Al di là del look giovanile, convince la versatilità: con lo Start & Stop diventa una city car, con l’attenzione ai consumi. Ottima per le flotte soprattutto con l’allestimento scelto da noi. OTTOBRE-NOVEMBRE 2015 | 45


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L’ANALISI DI

Nuova Lancia Ypsilon Lo stile è femmina Trent’anni fa, Ypsilon inaugurava l’epoca delle city car lussuose: sembrava un azzardo e invece si è visto quanti modelli hanno seguito questo concetto. Nel 2015, alla quinta generazione, il DNA della piccola Lancia non è mutato: personalità esterna, raffinatezza interna, piacevolezza generale. Per chi ama la continuità, con pochi aggiustamenti, è vera felicità: Ypsilon ha cambiato il frontale (ora con griglia a nido d’ape e profilo cromato) e il paraurti, dello stesso colore della carrozzeria. Per la cronaca, alla gamma si sono aggiunti i colori Avorio Chic e Blu di Blu, mentre sono decisamente belli i cinque nuovi modelli di cerchi. Quanto all’interno, c’è stato un rinnovamento nei sedili, per tessuti e forme. Tutto in nome di quello stile che obiettivamente è sempre stato il suo punto di forza. di Pierluigi Bonora

LA GAMMA Due i motori benzina per la nuova Ypsilon: un 1.2 da 69 CV con cambio manuale e uno 0.9 TwinAir Turbo da 85 CV con cambio robotizzato DFN (Dolce Far Niente). Per i diesel ecco il 1.3 da 95 CV, Multijet II dal basso impatto ambientale, 46 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015

99 g/km di CO2, e consumi ridotti, a conferma del livello tecnologico dell’ingegneria motoristica di FCA sui piccoli turbodiesel. Completano la gamma le Ecochic con doppia alimentazione, ridotti costi di esercizio ed elevata autonomia: GPL/Benzina 1.2 da 69 CV (110 g/km di CO2),

MISSIONFLEET

e il bicilindrico 0.9 TwinAir Turbo metano/benzina da 80 CV con basse emissioni (86 g/km di CO2): entrambi vantano, secondo la Casa, oltre 1.100 km di autonomia nel ciclo combinato. Tre gli allestimenti per ogni motorizzazione: Silver, Gold e Platinum, più una Opening Edition full optional, prevista per la prima fase della commercializzazione e venduta allo stesso prezzo della Gold. I prezzi vanno dai 13.200 euro della 1.2 Silver 69 CV ai 19.900 della 0,9 TwinAir S&S Ecochic Platinum 80 CV.

Validi per la categoria (4,7/3,2/5,8 litri ogni 100 km nei cicli classici). L’equipaggiamento più prestigioso è quello Platinum (18.900 euro) che alle dotazioni già valide del Gold (climatizzatore automatico, sensori pioggia, cruise control, fendinebbia...) aggiunge la selleria in Dinamica e pelle, i nuovi cerchi in lega da 16” e l’Uconnect 5” touchscreen radio, fiore all’occhiello della dotazione.

LA PREFERITA

Lancia dichiara da 30 a 60 giorni per averla

Per un utilizzo intenso il 1.3 diesel è sicuramente una buona scelta. Il quattro cilindri Multijet II è brillante e non richiede troppi sforzi al cambio. La coppia massima di 200 Nm parte già da 1.500 giri, la potenza è di 95 CV a 3.750 giri/minuto. Da qui uno spunto massimo di 183 km/h e lo 0-100 km/h in 11,4 secondi. I consumi?

I TEMPI DI CONSEGNA

IL VALORE RESIDUO Nessun dubbio che all’interno del gruppo FCA, Lancia sia uno dei brand di nicchia, piuttosto esclusivo, e quindi ci si aspetta un valore residuo elevato anche per la nuova Ypsilon. Grazie anche al programma di usato certificato Autoexpert con 160 controlli


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L’ANALISI DI

e un periodo di copertura fino a 24 mesi e chilometraggio illimitato. I veicoli ammessi al programma sono multimarca con un’età massima di sei anni e una percorrenza inferiore ai 130.000 km. Per l’usato aziendale c’è anche un outlet virtuale con offerte di ogni tipo e prezzo: www.mirafiorioutlet.it

I COSTI DI GESTIONE Il costo del tagliando normale va da 150 a 260 euro. Per assicurare la perfetta “forma” del veicolo, Mopar Vechicle Protection offre la possibilità di estendere la copertura oltre al periodo di garanzia normale (24 mesi) con i programmi Maximum Care e Powertrain Care: il primo garantisce tutti i componenti meccanici ed elettrici dell’auto, il secondo è a garanzia dei possibili guasti tecnici. Per la manutenzione, ci sono vari piani, modulabili a seconda delle esigenze come Easy Care che

garantisce 5 anni di tagliandi programmati, Essential Care ed Essential Care Plus (offerte sui materiali di manutenzione, due anni aggiuntivi di assistenza stradale e nel secondo caso pure due check-up con 14 controlli). Tutti i servizi sono eseguiti da personale specializzato Lancia.

LE FORMULE FINANZIARIE Tre le proposte di FCA Bank. La Rateale permette di dilazionare il pagamento di tutta o di una parte di Ypsilon su una durata variabile da 12 a 72 mesi (valida anche per l’usato, ma da 12 a 60 mesi). Lancia Più, con rate contenute e diverse durate, con la libertà di scelta fra le tre classiche opzioni: sostituire l’auto, tenerla pagando la rata finale residua o resituirla. Infine il Leasing su 60 mesi. Sava offre pure la possibilità di pagare a rate mensili le spese di ripristino e manutenzione.

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IL NOLEGGIO Corporate Fleet Solutions (www.fiat-fleet.com) è una struttura tra le più collaudate per la clientela business. Per il “lungo termine” si avvale di un grande player come Leasys, per il già citato leasing e l’”hire purchase” di FCA Bank. La soluzione più diffusa resta l’ultima in quanto consente di dilazionare il pagamento in rate fisse (da 12 a 84 mesi), anche senza fornire un anticipo. Nel lungo termine e nel leasing, sono disponibili numerosi servizi accessori quali polizza furto/incendio, estensione di garanzia, servizio pneumatici, vettura sostituiva, manutenzione.

I PREGI E I DIFETTI La Ypsilon ha stile personale e piacevolezza di guida. Il plus dell’ultima serie è il sistema Uconnect grazie al quale l’auto si interfaccia facilmente con le app del

telefonino (sia iOS che Android). Tra gli optional, c’è l’Uconnect5 che permette di avere un navigatore sempre aggiornato oltre che la possibilità di utilizzare i comandi vocali. Difetti? Visto che siamo arrivati alla quinta generazione, avremmo osato qualcosa in più sul fronte tecnologico e messo mano al design, il trentennale va rispettato, ma non deve essere solo attraverso un facelift.

IMMAGINE In Lancia, tutto ciò che ha riguardato il progetto Ypsilon 2016 è rientrato nel concetto di “delicata evoluzione”. Il tutto per perpetrare il successo di modello che, nelle varie “evoluzioni”, ha superato oltre 2,7 milioni di “pezzi”: dal primo esemplare datato 1985 sino alla quarta generazione uscita nel 2011, passando per quelle del 1996 e 2003, sempre un segno dello stile e dell’appeal femminile (70% della clientela). OTTOBRE-NOVEMBRE 2015 | 47


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MERCEDES VA IN TOUR CON “IO SONO ELETTRICA”

Un tour all’insegna dell’elerico con una Mercedes classe B alimentata a baeria agli ioni di litio con 14 tappe in giro per l’Italia. Perché la casa della Stella crede alla mobilità a emissioni zero

M di Andrea Barbieri Carones

ercedes mira a diffondere la cultura della mobilità a emissioni zero attraverso “Io sono elettrica”, il tour che ha visto la Mercedes Classe B alimentata a batteria agli ioni di litio toccare 14 tappe in tutta la Penisola tra ottobre e novembre. Un tour iniziato a Roma a metà ottobre e in fase di proseguimento in città come Firenze, Bologna, Modena, Piacenza, Milano, Torino, Perugia, Bari, Udine, Genova, Trento, Venezia e Arese, alle porte di Milano. In questo percorso attraverso città, paesi e campagne, il costruttore tedesco ha portato con sé 3 Classe B electric drive con l’obiettivo di coinvolgere concessionari

Mercedes, istituzioni e cittadini interessati a capire a fondo come la mobilità può essere sostenibile. Per Mercedes, l’auto elettrica deve essere sostenibile a 360°: non solo dal punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista economico e della praticità. Già, perché come dicono gli stessi manager italiani della Casa tedesca “nella tratta Milano-Roma il veicolo elettrico è già stato inventato ed è il treno. Le auto a emissioni zero

hanno altri utilizzi”. Un utilizzo legato soprattutto alla mobilità urbana, in aree metropolitane di piccole, medie e grandi dimensioni e in grado di dare una libertà di movimento che oggi le auto a trazione tradizionale spesso non sanno o non possono più dare. Basti pensare alle limitazioni nella circolazione nei centri storici o la spesa legata al bollo e ai posteggi nelle righe blu, che invece con le zero emission sono solo un ricordo.

Spedizione Posta Target - magazine

Registrazione Tribunale di milano n° 219 del 28/03/2006 Direttore responsabile Alberto Vita collaboratori Andrea Barbieri Carones, Pierluigi Bonora, Serena Piazzi, Mauro Serena (direttore scientifico), Salvatore Saladino Progetto grafico Arianna Pierri Stampa Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in italia Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)

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Tariffa abbonamento annuo: 30,00 euro Bonifico bancario per Banca Popolare di Sondrio, Agenzia n. 13 di milano - c/c 000005445X70 ciN X - ABi 05696 cAB 0161 iBAN iT78X0569601612000005445X70 intestato a Newsteca Srl D.lgs 196/03 del 30 giugno 2003 (tutela della privacy): titolare del trattamento dei dati personali utilizzati per l’invio della rivista è Newsteca Srl. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del citato D.lgs. telefonando al n. 02/20241122 il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.lgs 196/03 (tel. 02/20241122 - fax 02/20241096).

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