Anno X • dicembre 2015 - gennaio 2016
Speciale Flotte di Proprietà
La loro gestione passa attraverso un software Dieselgate
La parola ai Fleet manager e alle Reti di manutenzione CarServer
Con DriveDifferent il NLT è per tutti
www.missionline.it
JAGUAR XF
LO STILE BRITISH SCENDE IN PISTA PER LE FLOTTE
C O R P O R A T E
MASERATI ITALIA
S A L E S
1 Sommario 6 15_Layout 1 30/11/15 13.11 Pagina 1
SOMMARIO
Dicembre 2015-Gennaio 2016 • numero 6
4
18
38
CrusCotto
sPeCiale Motori
sguardo sul Futuro
Nessun scossone a ottobre: continua la crescita di vendite nel settore automotive
Officine, la formazione sui nuovi motori parte da qui
La Sicilia si fa elettrica con 100 nuove Citroën C-Zero
di Serena Piazzi
di Andrea Barbieri Carones
21
41
sondaggio
l’analisi di MissionFleet
di Salvatore Saladino
8 FCa Flotte Il Fleet management secondo Fca Group
Caso Dieselgate: l’opinione dei fleet manager di Mauro Serena
di Alberto Vita
10 ProFessione Fleet Manager L’outsourcing come valore. In un’azienda piccola ma molto attiva
26 Delticom lancia Flotta24.it, ecommerce per i penumatici dedicato alle flotte di Alberto Vita
27
14
sPeCiale Flotte di ProPrietà
Con Arval Active Link la telematica sale a bordo delle flotte di Alberto Vita
LA NUOVA HYUNDAI I40 Wagon in stile europeo di Pierluigi Bonora
PneuMatiCi online
di Alberto Vita
arval aCtive link
NUOVA CITROËN DS5 La Grandeur ha trovato casa
Sette buone ragioni per pensare seriamente ai software di flotta di Davide Gibellini
Come scegliere il software per gestire la flotta di Mauro Serena
News l’editoriale MerCato duraleX novitauto
3 15 40 46
Informazione pubblicitaria Provato Per voi. jaguar
24
DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 1
AlphaElectric Entra nell'era dell'eMobility. Abbattimento delle emissioni di CO2, maggiore sostenibilità e riduzione dei costi: l'eMobility offre molti vantaggi, sia per l'ambiente che per le aziende. Alphabet è uno dei maggiori fornitori di servizi per la mobilità aziendale ed un esperto nelle soluzioni di eMobility. AlphaElectric è un intero ecosistema che comprende ogni aspetto legato all'elettrificazione della flotta: dalla pianificazione alla selezione del veicolo, dalle soluzioni di ricarica ai servizi innovativi di mobilità integrata, per assicurare una gestione ottimale della mobilità. Contattaci per scoprire come puoi implementare con successo l'eMobility nella Tua flotta e riflettere la cultura e i valori della Tua azienda anche nella scelta del parco auto.
www.alphabet.com/it
2 Editoriale 6 15_Layout 1 30/11/15 13.12 Pagina 3
L’editoriale di Alberto Vita
IL MONDO DELL’AUTO STA CAMBIANDO. E NOI PROVIAMO A RACCONTARVI, COME
N
ulla di nuovo sul fronte occidentale. Il Dieselgate, nuovo fronte per il mondo dell’automotive, a cui avevamo dedicato anche lo scorso editoriale, non ha combinato sconquassi. Almeno se andiamo a vedere i numeri delle immatricolazioni che, come di consueto, riportiamo grazie agli studi e alle analisi di Dataforce, del nostro valente collaboratore Salvatore Saladino. Numeri che, però, non dicono tutto dell’aria che si respira dopo questo scandalo planetario, e per questo la nostra Serena Piazzi ha contattato diverse reti di manutenzione, scoprendo che, se il Dieselgate non ha spinto flotte e privati a revisioni di alcun tipo, proprio le reti hanno accelerato sui corsi per le nuove motorizzazioni; quella a gasolio Euro 6, ma anche quelle ibride, elettriche o a carburanti alternativi. Ma non ci siamo fermati qui. Il nostro direttore scientifico Mauro Serena che, chi legge questa rivista da tempo ben conosce, ha chiesto lumi anche a voi Fleet manager, su come vi state comportando dopo lo scoppio del problema. E qui il nostro assioma di inizio editoriale forse un po’ si incrina. Perché già qualche Fleet manager, soprattutto per ragioni di immagine, ha pensato di far uscire dalle loro car list i brand incriminati, mentre è sempre di più accentuato l’interesse sulle motorizzazioni alternative, prima viste come i propulsori di dopodomani ma che, invece, sembrano sempre di più i propulsori di domani, se non di oggi. E noi scriviamo del premio “Miglior progetto di mobilità sostenibile” di Ecomondo alla Sibeg, distributrice della Coca Cola in Sicilia, che ha sostituito la flotta dei suoi commerciali, ben 100 vetture, con auto elettriche. E di elettrico parliamo anche tra le nostre novità auto con la
Bmw i3, la Nissan Leaf o le ibride Lexus RX e la Citroën DS5. Ma oggi , anche per lo scandalo di cui sopra, si accentua sempre di più l’esigenza di monitorare meglio le proprie flotte. Ed ecco che i nostri esperti di Gr Advisory, per lo speciale flotte di proprietà, hanno realizzato un focus sui software di gestione di flotte. Dove vi sono alcune interessanti novità, tra cui il prossimo sbarco in Italia di un nuovo player del settore, la francese GAC Technology. Io stesso ho toccato con mano il grande interesse del mondo flotte sulla telematica per il monitoraggio continuo dei propri mezzi, andando alla presentazione di Arval Active Link, la nuova offerta telematica integrata della società di Nlt del gruppo Bnp Paribas. Parlando di un’altra società di noleggio a lungo termine, ma a capitale interamente italiano, ecco l’interessante iniziativa della reggiana CarServer, con DriveDifferent, il programmo di Nlt per Pmi, professionisti e privati anche senza partita Iva. E da questo numero parte anche la rubrica Duralex, per poter informarvi di tutte quelle novità fiscali, amministrative e gestionali che rendono complesso, e voi lo sapete bene, questo mondo. Infine da una vostra collega di una multinazionale americana, la Iri - Information Resources, l’idea di una flotta… di cui si può, a volte, farne a meno. Con indennità sostitutiva in busta paga per chi vuole o, ancora, una sua minor utilizzazione, grazie a un programma di Smart Working. Buona lettura. E Buon anno nuovo! @chevida vita@newsteca.it DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 3
3 Cruscotto 6 15_Layout 1 30/11/15 14.43 Pagina 4
MISSIONFLEET CRusCOTTO
NESSUN SCOSSONE A OTTOBRE:
CONTINUA LA CRESCITA DI VENDITE NEL SETTORE AUTOMOTIVE Anche a oobre nessun ricaduta per il Dieselgate. Neppure per le auto Volkswagen, con la Golf a crescere e a dominare il segmento delle compact car. Grazie a questi dati aumentano ulteriormente le previsioni di chiusura anno. Bene anche i veicoli commerciali
di Salvatore Saladino
s Siamo arrivati alla chiusura del decimo mese 2015 con un mercato vetture in crescita del +15,31% sul cumulato. I veicoli commerciali sono anche loro in ripresa ma non riescono a fare meglio del +6,97%,
ovvero circa la metà della crescita del comparto Passenger Cars. Le cifre utilizzate sono a cura di Dataforce, una società di analisi di mercato che opera a livello internazionale, fornendo all’industria automobilistica informazioni ad alto contenuto qualitativo concernenti le flotte e i vari canali di vendita. L’obiettivo è rispondere alle esigenze del management strategico e operativo della filiera automotive con supporti di business intelligence dando la massima trasparenza a questo mercato.
Le immatricolazioni delle case auto, dopo una forte spinta durata fino a settembre con picchi di quasi il 75% in più rispetto al 2014, a ottobre segnano un +19,40%. D’altra parte le km 0, le immatricolazioni delle concessionarie per intenderci, restano inferiori allo scorso anno (–6,50%). Sempre ottimo il trend delle immatricolazioni vetture a privati, il vero barometro del mercato: il valore di +17,80% è superiore alla media del mercato, segnale quindi molto positivo. Su un livello simile le immatricolazioni a società: +18,74%
MERCATO ITALIA PAssENgER CARs + LCV
PC Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale PC LCV (0-3.5t) Privati Società ed Enti in proprietà Società ed Enti in leasing Totale Società Taxi-NCC-Autoscuole Noleggio a Lungo Termine Noleggio a Breve Termine Concessionarie Case Automobilistiche Totale LCV Totale generale FONTE: DATAFORCE
4 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
ottobre 2015
ottobre 2014
Diff. mese
Diff. mese %
Cumulato 2015
Cumulato 2014
Diff. YTD cum.
Diff. YTD cum. %
92.893 7.413 1.405 8.818 111 15.073 2.719 11.663 4.464 135.741
81.317 5.359 2.122 7.481 411 13.455 4.789 11.939 5.222 124.614
11.576 2.054 -717 1.337 -300 1.618 -2.070 -276 -758 11.127
14,24% 38,33% -33,79% 17,87% -72,99% 12,03% -43,22% -2,31% -14,52% 8,93%
855.602 57.609 20.257 77.866 3.532 166.268 108.802 107.223 37.419 1.356.712
726.294 46.590 18.985 65.575 3.905 140.094 94.647 114.683 31.339 1.176.537
129.308 11.019 1.272 12.291 -373 26.174 14.155 -7.460 6.080 180.175
17,80% 23,65% 6,70% 18,74% -9,55% 18,68% 14,96% -6,50% 19,40% 15,31%
885 5.628 1.331 6.959 0 2.766 609 473 43 11.735 147.476
207 5.262 2.544 7.806 23 3.022 404 249 17 11.728 136.342
678 366 -1.213 -847 -23 -256 205 224 26 7 11.134
0,00% 6,96% -47,68% -10,85% -100,00% -8,47% 50,74% 89,96% 152,94% 0,06% 8,17%
2.662 51.853 21.370 73.223 73 22.228 5.246 3.429 334 107.195 1.463.907
1.610 44.368 23.711 68.079 58 23.707 4.146 2.264 344 100.208 1.276.745
1.052 7.485 -2.341 5.144 15 -1.479 1.100 1.165 -10 6.987 187.162
65,34% 16,87% -9,87% 7,56% 25,86% -6,24% 26,53% 51,46% -2,91% 6,97% 14,66%
3 Cruscotto 6 15_Layout 1 30/11/15 14.43 Pagina 5
MISSIONFLEET CRusCOTTO
■ Diff. mese %
50,00%
FONTE: DATAFORCE
MERCATO ITALIA PAssENgER CARs - OTTObRE 2015/2014 ■ Diff. YTD cum %
38,33%
40,00% 30,00%
23,65% 17,87% 18,74%
20,00%
18,68% 15,31%
12,03%
10,00%
8,93%
6,70%
0,00% -10,00% -20,00% -30,00% -33,79%
-40,00%
società ed Enti in proprietà
società ed Enti in leasing
Totale società
Noleggio a lungo termine
Totale PC
■ Diff. mese %
FONTE: DATAFORCE
MERCATO ITALIA LIgHT COMMERCIAL VEHICLEs - OTTObRE 2015/2014 ■ Diff. YTD cum %
30,00% 20,00%
16,87%
10,00%
7,56%
6,96%
6,97% -0,06%
0,00% -10,00%
-9,87%
-8,47%
-10,85%
-6,24%
-20,00% -30,00% -40,00% -50,00%
-47,68%
società ed Enti in proprietà
società ed Enti in leasing
Totale società
Noleggio a lungo termine
Totale LCV
329.988 339.992 1.150.102
319.959 314.970
319.981 299.973
314.937 289.946
288.404 289.689
■ Private
1.130.154
2014
1.110.120
2013
1.060.012
2012
■ True Fleets
999.195
246.324 274.590 859.693
210.354 270.364 837.909
271.909 321.276
234.061 276.119 899.822
500.000
1.166.964
240.771 253.836
368.448
240.055 319.065 1.412.257
2006
1.672.930
2005
1.487.353
1.679.429
2004
1.824.782
1.628.397
1.500.000
1.000.000
■ Special Channels
320.909
314.141
342.253 324.527
291.976 314.122
2.000.000
282.835 323.875
2.500.000
373.686
FORECAsT
0 2007
2008
2009
2010
2011
2015
2016
2017
2018
2019
DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 5
FONTE: DATAFORCE
–60,00%
1.649.846
in più rispetto al dato cumulato delle immatricolazioni a ottobre 2014. Il mercato dei veicoli commerciali è aiutato dalle autoimmatricolazioni delle concessionarie (+51,46%), e fa segnare 1.052 veicoli in più immatricolati a privati rispetto allo scorso anno e ben 7.485 in più nel comparto società che acquistano in proprietà. Male invece il leasing a società, meno 2.341 veicoli. Per quanto riguarda il nostro forecast del mercato Passenger Cars per l’anno 2015, abbiamo ulteriormente aumentato la previsione di chiusura arrivando a 1.577.288 unità, il 14,2% di crescita rispetto al dato 2014. Veniamo adesso alla Top 5 per canale di mercato, precisando che True Fleets sono: Società ed Enti, Utilizzatori Professionali e Noleggio a Lungo Termine mentre Special Channels sono: Noleggio a Breve Termine, Concessionarie e Case Automobilistiche. Nelle flotte “vere” le posizioni di Fiat Group sono intaccate dalla Volkswagen Golf e, soprattutto, dalla nuova Peugeot 308 per il mercato vetture, mentre in quello dei veicoli commerciali i veicoli Fiat e Iveco farebbero quasi l’en plein se non fosse per il Nissan Cabstar e la Citroën Jumper. Diamo infine la classifica dei 3 modelli più immatricolati sempre nel canale True Fleets divisa per segmento veicolo, una sorta di policy di acquisto divisa per fascia di modelli. Panda e 500 vedono l’inserimento della nuova Smart ForTwo nel segmento Mini. Nel segmento Small, la Fiat Grande Punto sale in prima posizione seguita dalla Renault Clio e dalla Fiat 500X che prende il bronzo. Nel segmento C la Golf è sempre la regina, stupisce la crescita della Peugeot 308 con l’A3 che chiude un podio tutto straniero. Volkswagen Passat e Audi A4 sono davanti alla nuova Mercedes Classe C nonostante sia questa a crescere maggiormente mentre fra le Suv la Jeep Renegade resta sotto alla leader storica del segmento, la Nissan Qashqai, con la Ford Kuga che scalza la Range Rover Evoque dalla piazza d’onore.
3 Cruscotto 6 15_Layout 1 30/11/15 14.43 Pagina 6
MISSIONFLEET CRusCOTTO
MERCATO ITALIA PAssENgER CARs (top 5) TRUE FLEETS
Cumulato 2015
Cumulato 2014
Diff. Ytd Cum. %
SPECIAL ChANNELS
Cumulato 2015
Cumulato 2014
Diff. Ytd Cum. %
Fiat Panda
14.740
17.685
-16,65%
Fiat Panda
27.581
28.212
-2,24%
Fiat 500L
11.185
9.812
13,99%
Fiat 500L
17.472
15.341
13,89%
VW Golf
6.986
6.182
13,01%
Fiat 500
17.405
17.176
1,33%
14.108
13.138
7,38%
10.429
17.926
-41,82%
Peugeot 308
6.255
2.268
175,79%
Lancia Ypsilon
Fiat 500
6.134
9.599
-36,10%
Fiat Punto, Grande Punto
1,03%
Fiat Ducato
1.188
1.314
-9,59%
MERCATO ITALIA LCV (top 5) SPECIAL ChANNELS
TRUE FLEETS Fiat Ducato
9.928
9.827
Fiat Doblo
8.507
10.172
-16,37%
Iveco Daily
885
524
68,89%
Iveco Daily
7.065
6.289
12,34%
Fiat Doblo
821
501
63,87%
Fiat Fiorino
4.919
5.325
-7,62%
Nissan Cabstar
427
234
82,48%
Fiat Panda
4.687
5.214
-10,11%
Citroën Jumper
410
271
51,29%
True Fleets: società, Noleggio Lungo Termine, utilizzatori Professionali, Enti • Special Channels: Noleggio breve Termine, Concessionarie, Case Automobilistiche
FONTE: DATAFORCE
TRuE FLEETs ITALIA PAssENgER CARs + LCV (top 3) SMALL
Cumulato 2015
Cumulato 2014
-15,2%
Fiat Punto, Grande Punto
7.550
9.772
-36,1%
Renault Clio
6.075
4.702
Fiat 500X
4.705
0
MINI
Cumulato 2015
Cumulato 2014
Diff. Ytd Cum. %
Fiat Panda
19.427
22.899
Fiat 500
6.134
9.600
Smart Fortwo
4.064
2.432
67,1%
Diff. Ytd Cum. %
-22,7% 29,2% 4,705%
MIDDLE CLASS
COMPACT CAR VW Golf
7.151
6.182
15,7%
VW Passat
6.101
4.365
Peugeot 308
6.493
2.319
180,0%
Audi A4, S4
4.385
4.369
39,8% 0,4%
Audi A3, S3
4.635
3.893
19,1%
Mercedes C Class
3.820
1.782
114,4%
LUXURY-CLASS
hIGhER-MIDDLE-CLASS Audi A6, S6
2.466
1.939
27,2%
Mercedes S Class
352
334
5,4%
BMW 5 Series
1.980
2.184
-9,3%
Mercedes CLS Class
266
235
13,2%
Mercedes E Class
1.244
1.399
-11,1%
Audi A8, S8
154
153
0,7%
Nissan Qashqai
5.469
2.692
103,2%
Porsche 911
232
189
22,8%
Jeep Renegade
4.925
146
Audi TT
104
11
845,5%
Ford Kuga
2.477
1.774
39,6%
Mercedes SLK Class
61
58
5,2%
Fiat 500L
12.662
10.957
15,6%
Mercedes V Class
1.680
203
727,6%
Citroën C4 Picasso
3.106
3.075
1,0%
Renault Espace
285
78
265,4%
Mercedes B Class
2.468
3.019
-18,3%
VW Sharan
273
376
-27,4%
Fiat Ducato
10.753
10.453
2,9%
Fiat Doblo
9.228
10.872
-15,1%
Iveco Daily
7.070
6.297
12,3%
SPORTS CAR
OFFROAD / SUV 3273,3%
LARGE-VAN
MINI-VAN
UTILITIES
6 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
Nb. Per cumulato 2015 e 2014 si intende gli ultimi 12 mesi chiusi a ottobre 2015 e ottobre 2014 FONTE: DATAFORCE
4 Intervista Fiat_Layout 1 30/11/15 14.43 Pagina 8
MISSIONFLEET FCA FLOTTE
IL FLEET MANAGEMENT SECONDO FCA GROUP La strategia floe del gruppo, che ha in casa una società di Noleggio a Lungo Termine, Leasys, nonché storici contai con le amministrazione locali, punta a una strategia multibrand e a una precisa divisione dei ruoli. Ne abbiamo parlato con Alessandro Grosso, Fleet & Business Sales Director Business Center Italy della società
di Alberto Vita ALESSANDRO GROSSO
Q Quanto conta il mondo flotte per le vostre vendite in Italia e in quali altri paesi state sviluppando questo business? Ci può dare dei numeri? “Le vendite Fleet rappresentano per Fca una componente fondamentale nelle performance commerciali del Gruppo. Stiamo parlando di vendite in crescita rispetto al 2014, nonostante il mercato aziendale sia in gran parte un mercato di sostituzione. Un segnale questo del fatto che Fca sta lavorando bene su questo particolare canale. Un dato esemplificativo dell’ottimo lavoro che stiamo svolgendo lo possiamo desumere dalle performance del brand Jeep nel primo semestre, con oltre 4 mila immatricolazioni in più ad aziende o società di noleggio a lungo termine, rispetto al pari
8 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
periodo dell’anno precedente. E se, a fine 2014, questo brand vantava una quota sul mondo del noleggio a lungo termine inferiore all’1%, oggi abbiamo raggiunto il 3%”.
Noleggio a Lungo Termine. Leasys invece opera nel mercato del Noleggio a Lungo termine, con un ruolo ben chiaro, proponendo vetture e servizi alle Aziende Clienti”.
E qual è il ruolo della casa madre e della controllata Leasys “Fca produce e vende generalmente le vetture direttamente alla Pubblica Amministrazione e alle società di noleggio a Breve (RAC), mentre tramite la Rete dei dealer le proponiamo alle aziende che acquistano in proprietà ed alle società di
Quali sono i marchi più fleet oriented e, in caso, fate offerte comuni a grandi gruppi/Pa o ogni marchio ha la sua strategia? “La strategia del Gruppo Fca in ambito business è multibrand. Attraverso la divisione Fca Fleet & Business opera in ambito business to business per tutti i Brand, tutti interessati a questo segmento di mercato”.
4 Intervista Fiat_Layout 1 30/11/15 14.43 Pagina 9
MISSIONFLEET FCA FLOTTE
E quali sono le auto più Fleet per voi? Potete darci le percentuali di vendita fleet sul totale per ciascuna? “Non do’ le percentuali di vendita fleet per ogni autovettura perché l’eterogeneità della Gamma dei nostri prodotti fa sì che non ci siano modelli “più Fleet” di altri. La nostra offerta di prodotto copre infatti dai veicoli commerciali alle vetture di alta gamma, proponendo queste soluzioni per le svariate esigenze di mobilità aziendale, da quelle relative alle “operations” a quelle del top management. Avete allestimenti ad hoc per il mondo fleet? “Alcuni modelli della Gamma Fca offrono allestimenti Business, ad esempio 500L, 500X e Giulietta, e cioè allestimenti che includono di serie i principali contenuti di prodotto rivolti al cliente business”. Mi potete dare anche i numeri delle vendite sui veicoli commerciali? “Fca in Italia vende circa 40mila unità Lcv, compresi i modelli van. In questo settore è più difficile circoscrivere il mercato Fleet in quanto tutti gli acquirenti sono sostanzialmente delle aziende o piccoli professionisti. È evidente che a fronte di segnali di ripresa dell’economia e dei consumi anche questo mercato reagisce con tempi che possono variare a seconda della tipologia di azienda”.
novità.
Con la Bravo e la FullBaCk, Fiat esplora il mondo low Cost e del piCkup Flotte ma anche investigazione di segmenti in cui il gruppo non era molto, o per nulla, presente. Lo fa con la nuova Bravo, proponendola, soprattutto nei mesi di lancio, a prezzi low cost. Ma con allestimenti completi. Quindi un prodotto interessante anche per il corporate. E poi lo sbarco nel mondo Pick up con la Fullback, presentata in anteprima nel recente salone di Dubai. La Bravo viene proposta con un’Opening Edition, con prezzi di listino che partono da 14.500 euro per il benzina 1.4 da 95 CV, ma proposta a 12.500 per il lancio, e l’Opening Edition Plus, con prezzi da 19.900 euro per il diesel 1.6 Multijet II da 120 CV. La prima propone una dotazione con sei airbag (frontali, laterali e a tendina), ESC con Hill Holder, climatizzatore automatico, sensori di parcheggio posteriori, radio con Bluetooth e comandi al volante, cerchi in lega da 16”, fendinebbia, maniglie e dettagli cromati, finestrini elettrici posteriori, specchietti retrovisori elettrici, sedile guida regolabile in altezza e apertura del baule automatica, con in più la Plus che aggiunge il sistema integrato Uconnect 5” Radio Nav con il nuovo sistema di navigazione touch TomTom 3D, volante in pelle, telecamera posteriore, cerchi in lega diamantati da 17”, cruise control, sedile guida con regolazione lombare, bracciolo posteriore e pack sensori, questo ultimi tre anche nel pacchetto optional per la versione base, insieme ai full optional kit fumatori e ruota di scorta di dimensioni normali. La pickup Fullback arriverà sul mercato europeo a partire dal maggio 2016 con quattro configurazioni, Single cab, Extended cab, Double cab e Chassis, e tre livelli di allestimenti, con una motorizzazione turbodiesel in alluminio da 2,4 litri e due livelli prestazionali da 150 e da 180 CV, abbinato alla trasmissione manuale a sei marce o automatica a cinque marce.
stabile rispetto a quello dei clienti privati. La previsione di crescita del Pil Italiano e l’uscita dalla crisi (nonché le nuove misure sul maxi ammortamento dei beni stabili della legge di
stabilità, ndr) riteniamo possa confermare la tendenza di crescita del mercato flotte, anche se con tassi probabilmente inferiori alla crescita del mercato dei clienti privati”.
Un suo commento sul mercato fleet “Il mercato Fleet è un mercato che sostanzialmente segue l’andamento del mercato generale ma con un trend più DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 9
5 Professione Fleet Manager_Layout 1 30/11/15 14.44 Pagina 10
MISSIONFLEET professioNe fleet maNager
L’OUTSOURCING COME VALORE.
IN UN’AZIENDA PICCOLA MA MOLTO ATTIVA La multinazionale nordamericana Iri - Information Resources srl assegna a quasi il 50% della sua forza lavoro un’auto aziendale. Con un’interessante flessibilità sulla scelta, o meno, dell’auto e il ricorso allo smart working
di Alberto Vita
N “No alle flotte di proprietà, sì all’outsourcing”. Ha le idee chiare Francesca Ordanini, Office Senior Manager di Iri Information Resources srl, società multinazionale di
ricerche e analisi di mercato, soprattutto nel mondo Gdo. Fleet Manager ma anche Travel Manager per servire in toto la mobilità dei circa 180 dipendenti della filiale italiana della società. “Abbiamo un presidio di quattro persone a Roma, il nostro headquarter è in Gran Bretagna, e la casa madre a Chicago, ma la nostra anima multinazionale la viviamo ogni giorno e, quindi, il valore della mobilità in azienda è molto alta” spiega Ordanini.
Lo smart working “Nel 2014 Iri Italia ha lanciato un programma di Smart working, che risponde principalmente all’esigenza di meglio bilanciare il rapporto tra vita lavorativa e vita privata (c.d. worklife balance) grazie al quale circa il 70% del personale Iri lavora da casa da 1 a 4 volte alla settimana. I nostri uffici sono stati completamente rivisti in termini di layout e spazi e abbiamo abolito le postazioni fisse introducendo l’hoteling”, ovvero la gestione dinamica dei posti di lavoro e degli uffici.
Una FLotta (qUasi) per tUtti Una riorganizzazione che impatta naturalmente anche sul mondo flotte: “soprattutto per chi viene da lontano. Le nostre circa 80 auto in flotta (ovvero quasi la metà di tutti i dipendenti!, ndr) sono soprattutto benefit car, con un chilometraggio, per i classici 48 mesi di contratto non altissimo, di 80-90 mila chilometri di media. I driver di area commerciale sono naturalmente quelli che utilizzano maggiormente l’auto aziendale, visti i nostri clienti sparsi sul territorio e spesso meglio raggiungibili in auto piuttosto che in treno. Abbiamo 10 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
5 Professione Fleet Manager_Layout 1 30/11/15 14.44 Pagina 11
MISSIONFLEET professioNe fleet maNager
comunque cercato di rispondere alle diverse esigenze, di chi eventualmente può non essere interessato all’auto pur essendone avente diritto, oppure chi preferisce avere in dotazione un auto più piccola (tipo city car, ndr) rispetto a quella a cui potrebbe accedere. Perciò abbiamo inserito la possibilità, di percepire una indennità sostitutiva in luogo dell’auto aziendale oppure una equa quotaparte (50%) del rispamio aziendale nel caso di scelta di un downgrade dell’auto rispetto a quella assegnabile. I nostri contratti di leasing inoltre, hanno ciascuna una personalizzazione di chilometraggio, cosa che ci consente di monitorare e ottimizzare i costi”.
car poLicy in evoLUzione
L’oUtsoUrcing con FLeet sUpport
Auto assegnate secondo una car policy sempre in evoluzione, lo è anche in questo momento, che
Contratti che l’azienda gestisce grazie a un accordo di outsourcing in vita da tre anni con Fleet Support, società romana in grande crescita che nasce come Leasing company, e con la quale “gestiamo anche un servizio da sempre presente nella nostra car policy che è quello dell’auto sostitutiva durante la manutenzione, nonchè la novità, da un paio di anni a questa parte, che è il servizio di presa e consegna manutentiva presso la sede Iri, che consente un incredibile risparmio di tempo per i driver”. In questo processo il driver è seguito dall’inizio alla fine della manutenzione, ma anche, in caso di sinistro, dall’inserimento della denuncia alla definizione dell’appuntamento per il ripristino, il tutto in sede, dove viene consegnata anche l’auto sostitutiva, se prevista per l’intervento.
per ogni fascia si basa su una buona scelta di tipologie di auto, (stiamo parlando di 7/8 modelli); berlina, station wagon, monovolume, senza limite di
La voce dei driver.
Un sondaggio annUaLe per continUare a migLiorare i servizi Ogni anno iri conduce un sondaggio su tutti i suoi driver per capire il loro grado di soddisfazione rispetto all’outsourcer e a tutti i servizi che eroga, “un’iniziativa che nel passato ci ha portato ad intervenire in alcuni campi, fino al cambio dell’outsourcer stesso”. Sono dieci le domande del sondaggio sul servizio flotta di Iri e l’ultima edizione ha totalizzato risultati decisamente buoni con, in generale, un’alta soddisfazione media, con i rispondenti a dirsi molto soddisfatti, per il 46%, o soddisfatti, per un altro 46%, per il servizio. Soddisfazione che riceve percentuali positive bulgare per la presa e la consegna delle auto per la manutenzione, con oltre il 60% a dirsi molto soddisfatto e oltre il 30 soddisfatti. Ancor meglio la domanda sulla facilità di comunicazione con il servizio clienti di fleet support e bene anche la gestione delle emergenze. La cortesia dei dipendenti di Fleet Support è veramente eccezionale, e lo è abbastanza, secondo i driver, anche la loro competenza. Nessuna particolare lamentela anche sulla tempestività delle risposte alle richieste dei driver e ai loro tempi di risoluzione, mentre se si deve trovare per forza un campo dove è possibile migliorare, quello è il configuratore auto che, malgrado veda una maggioranza di driver soddisfatti, ha la percentuale più alta di poco o per nulla soddisfatti rispetto alle altre domande. “E noi, come sempre, ne terremo conto” afferma decisa Ordanini.
DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 11
5 Professione Fleet Manager_Layout 1 30/11/15 14.44 Pagina 12
MISSIONFLEET professioNe fleet maNager
possibile tutti i sistemi informativi, che consentano un costante monitoraggio” spiega Ordanini che aggiunge “anche per la gestione degli step manutentivi con servizi come la presa e la riconsegna dell’auto o il cambio stagionale dei pneumatici ma anche la gestione dei danneggiamenti, delle multe e, ovviamente, anche della nostra fuel card, che è della Shell, ora diventata Q8”.
cilindrata o di emissione di CO2. Tanto che in flotta vi possono essere anche Suv. Tre le fasce standard più una per le city car e due, quelle più alte, dove le figure più senior hanno flessibilità di scelta tra tutti i modelli che fanno parte di una lista con i Brand più famosi, con
“un’auto di riciclo, ovvero da exnoleggio”. Auto, come di consueto per le flotte, ben equipaggiate, “con optional ulteriori che permettiamo ai driver di acquisire e liquidare con ripartizioni mensili direttamente in busta paga”. Auto che, inoltre, piacciono anche a fine noleggio, visto che non sono poche quelle riscattate dai driver per loro o per le loro famiglie alla scadenza dei contratti.
Un partner come oUtsoUrcer
più libertà di scelta per gli assegnatari: “naturalmente la motorizzazione che va per la maggiore è quella a gasolio ma, ad esempio, il nostro AD ha scelto un’Audi ibrida” spiega Ordanini, che prosegue: “Iri non ha auto di servizio e non ha, almeno al momento, un programma di carsharing, ma ha un’auto, una Megane, che utilizziamo come pool car, prenotabile centralmente in azienda” spiega la manager, sottolineando come questa sia 12 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
Come detto all’inizio proprio l’outsourcing per Ordanini è un gran valore, ma la prima condizione è che si trovi un “Partner, non un mero fornitore, in quanto si richiede un investimento iniziale importante, per integrare il più
addio aLLa FLotta di proprietà neL 2003 Outsourcing che ha permesso, appunto, ad Iri di rinunciare alla flotta di proprietà sin dal 2003, dopo nove anni di auto aziendali in casa, visto che la società apre in Italia nel ’94; “e anche per questo abbiamo tanti dipendenti giovani spesso cresciuti in Iri, con una media di circa 40 anni, a cui cerchiamo di andare incontro ascoltandoli, con auto aziendali che più si addicano alle loro esigenze, sia per chi ha figli, per le coppie, per i single o le auto di famiglia” argomenta la Fleet Manager della multinazionale, che aggiunge come anche in caso di problemi alle vetture la franchigia che applichiamo “è più bassa da noi che in tante altre realtà aziendali con, in alcuni casi, come gli atti vandalici, dove a coprire il suo costo per due terzi è l’azienda”.
scheda azienda AzIENdA: storia: Nasce a chicago Nel 1979, iN italia dal 1994 SEttOrE: ricerche di mercato FAtturAtO ItALIA NEL 2014: euro 35.292.185 SEdI ItALIA: milaNo e roma dIpENdENtI: 180 dImENSIONE FLOttA: 80 FLEEt mANAgEr ItALIA: fraNcesca ordaNiNi
Ƥ î
6 Arval Active Link_Layout 1 30/11/15 15.10 Pagina 14
MISSIONFLEET arval active link
CON ARVAL ACTIVE LINK
LA TELEMATICA SALE A BORDO DELLE FLOTTE La società Nlt del gruppo Bnp Paribas entra nel mondo del service providing e dei Big data, grazie alla nuova offerta telematica integrata. Che dal prossimo primo gennaio sarà montato su tue le auto della scuderia Arval
di Alberto Vita
D “Dal prossimo primo gennaio tutte le auto che consegneremo avranno a bordo la nostra black box con Arval Active Link. Siamo all’anno zero per un cambiamento di business model della nostra azienda, visto che l’approccio predittivo della
telematica sarà fondamentale nel futuro del Noleggio a Lungo Termine”. Così il direttore generale di Arval Italia Grégoire Chové alla presentazione della nuova offerta telematica integrata della società di noleggio a lungo termine di Bnp Paribas. Un’istallazione che non implica l’accettazione da parte del cliente nella sottoscrizione di alcun servizio Arval Active Link, 14 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
malgrado il basso canone: “si tratta di 3 euro al mese per il modulo base più 2 euro ciascuno per i possibili moduli aggiuntivi. Quali Active Journey, con il quale migliorare la produttività dei driver, evitare gli utilizzi non autorizzati dei veicoli e gestire i benefit per i dipendenti, Active Routing, con il quale individuare i veicoli in luoghi specifici e ottimizzare in tempo reale l’assegnazione dei tragitti ai driver e Active Sharing, che serve a facilitare la gestione del Car pooling, monitorare l’utilizzo dei veicoli in pool e assegnare correttamente le multe ai driver” spiega il Marketing e pricing director di Arval Italia Fabrizio Campione, a cui fa eco Chové: “stimiamo di consegnare almeno 35 mila auto dotate di black box il prossimo anno che si vanno ad aggiungere alle 17 mila che già abbiamo in casa con a bordo i nostri prodotti telematici precedenti (Arval on board, e Arval telematics, ndr), che verranno integrati in questa nuova piattaforma e che ci permetteranno di avere una buona base dati per poter gestire sempre meglio la nostra clientela e le nostre auto. Ovviamente i clienti sono liberi di prendere o meno i nostro moduli, ma vedendo il successo dei primi giorni di offerta sul mercato, pensiamo in un buon successo
dell’iniziativa. che, oltre ad andare nella direzione di una sempre miglior qualità di servizio, rende possibili anche diverse possibilità di saving tuttora ricercato dalle aziende”. A spiegare il funzionamento di questo prodotto Sara Rossi Head of business transition & systems di Arval Italia con un obiettivo ben chiaro per l’Arval Active Link, ovvero “la conoscenza pura”, come sottolinea il claim scelto per la campagna di lancio: “dare la possibilità al fleet manager di conoscere la modalità di guida dei driver, avere visibilità sui costi carburante, minimizzare gli scostamenti chilometrici, ricevere alert in caso di frode e o furto con un sms al driver, tagliare i tempi di ritrovo dell’auto e gestire una manutenzione pro attiva. E con i moduli in più ecco anche il monitoraggio completo del driver con Journey, il monitoraggio in real time del driver con Routing o la gestione delle Pool car non assegnate con Sharing”. Un prodotto che fa di Arval un Service provider, che si propone con un hardware, la box, in bundle con il servizio e che fa entrare la società guidata da Chové, appunto, in un nuovo mondo di servizi, intelligence ed elaborazioni di big data. Per poter far prendere le scelte migliori ai propri clienti. E che quindi non si ferma più al solo noleggio auto.
7 News 2_Layout 1 30/11/15 15.10 Pagina 15
MISSIONFLEET
DICEMBRE GENNAIO
Un premio per Tom Tom Telematics TomTom Telematics, Business Unit di TomTom dedicata alla gestione delle flotte, alla telematica per i veicoli e ai servizi per le “connected car”, è stata premiata in Inghilterra per la sua attività di supporto alle aziende, volto a migliorare la sicurezza di guida del parco auto. Il riconoscimento le è stato conferito da Brake, un’associazione senza scopo di lucro attiva oltremanica che fa della sicurezza stradale e della prevenzione il suo obiettivo principale. In particolare, Tom Tom Telematics ha ricevuto 2 premi per Webfleet, la piattaforma di fleet management a disposizione delle aziende che puntano a migliorare la sicurezza dei veicoli delle flotte. Il primo a essere premiato è OptiDrive360, uno strumento che in tempo reale fornisce a chi è al volante delle informazioni per migliorare lo stile di
guida. Tale strumento ha ottenuto il riconoscimento “Best fleet safety product” (miglior prodotto per la sicurezza delle flotte auto) in occasione del Fleet safety awards, dove TomTom Telematics è stata premiata anche con il “Fleet safety innovation”. “Questi premi riconoscono l’impegno di TomTom Telematics nel supportare le aziende al raggiungimento di vantaggi significativi grazie alla tecnologia telematica, lavorando con i propri conducenti e incoraggiandoli nell’adozione di uno stile di guida più sicuro ed efficiente” ha detto Marco Federzoni, direttore vendite Italia di TomTom Telematics.
È un Eicma anche per le flotte? L’Eicma di Milano quest’anno sancisce il, difficile, recupero del settore delle due ruote, a +8,7% nelle vendite nei primi nove mesi del 2015 sullo stesso periodo del 2014, con un’edizione da record: 1.412 espositori e oltre 600 mila visitatori. Un settore che, come quello dell’auto, sta trasformandosi in modo deciso, grazie soprattutto all’elettrico, anche su bici e mezzi da carico. Con in più. la moda di quest’anno, un design sempre più “scoperto”, con le cosiddette Café Racer, Scrambler o Naked. Ma noi di Missionfleet siamo andati tra le corsie della fiera per scoprire un’altra tendenza. Che,
MERCATO
forse, farà da sbocco a un mercato in crescita ma con ancora troppe difficoltà. Ovvero il noleggio, sia per aziende che per privati, delle Due Ruote. Il moto sharing Enjoy è partito a Milano con l’Mp3 Piaggio a tre ruote (a questo proposito abbiamo scoperto che proprio la Casa di Pontedera sta costituendo un team ad hoc per le vendite ad aziende e amministrazioni locali), ma questo trend, pare, allargarsi sia ad altri operatori che al mondo del Noleggio. Ne abbiamo parlato con Domenico Lojacono, direttore vendite italia di Peugeot scooters: “Il noleggio, anche quello a lungo termine, è secondo me molto importante per il nostro settore” afferma Lojacono che porta come
esempio la proposta multimarca di Ald Automotive. “Noi ad esempio abbiamo anche iniziato una collaborazione con la spagnola Cooltra, con cui abbiamo circa 150 mezzi sulle strade” spiega, sottolineando però i problemi di questa tipologia di noleggio: “innanzitutto il costo assicurativo che, per alcuni mezzi, è uguale al canone di noleggio stesso. Per abbatterlo spero nelle Black Box. E poi il fatto che le due ruote hanno un indice di incidenti maggiore rispetto alle auto”. Un indice che potrebbe abbassarsi visto la diffusione degli scooter a tre ruote, come l’Mp3 di Piaggio, il Tricity di Yamaha o lo stesso Metropolis della Casa del Leone.
DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 15
8 Car Server (2)_Layout 1 30/11/15 15.14 Pagina 16
MISSIONFLEET noleggio a lungo termine
CARSERVER PUNTA SULL’NLT
ANCHE AI PRIVATI CON DRIVE DIFFERENT Dopo una fase di test nella natia Reggio Emilia, il progeo di noleggio a lungo termine per Pmi, professionisti e privati, anche senza partita Iva, sbarca a Milano. E punta molto su internet per farsi conoscere
di Alberto Vita
D Da Reggio Emilia al Centro direzionale di Milanofiori. Questo il percorso di Drive Different, innovativo progetto voluto da CarServer, il primo player del settore Nlt a capitale interamente italiano (e quinto sul mercato), che lancia così il primo store per l’autonoleggio a lungo termine per privati, anche senza partita Iva. “A Reggio Emilia abbiamo
16 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
aperto per una fase di test lo scorso maggio con ottimi risultati: abbiamo consegnato 500 auto, di cui un 20% circa a privati senza partita Iva. Ecco il perché di questo sbarco a Milano, dove l’abitudine all’auto non di proprietà è già ben radicata e dove il bacino d’utenza è sicuramente più grande. E da dove raggiungiamo anche tutti coloro che ci contattano via web, una cinquantina ad oggi, soprattutto nel Nord, che vogliamo accrescere sensibilmente” spiega l’amministratore delegato di CarServer Giovanni Orlandini, che prosegue: “investiremo infatti su questo canale per far crescere il nostro nuovo progetto, a cui affianchiamo una
proposta-test che stiamo facendo con alcune aziende, una trentina circa, con cui stiamo chiudendo convenzioni per far avere autovetture per i loro dipendenti a condizioni di favore”. Insomma una sorte di Gas per il noleggio a lungo termine, ma strutturato da una azienda del settore. Che, con questo progetto, vuole arrivare a consegnare 1500 auto nel 2016. Un anno importante per l’azienda emiliana il prossimo, dopo un brillantissimo 2015: “Chiuderemo l’anno con 30 mila vetture consegnate e un più 50% di fatturato, a 200 milioni di euro, un anno record per noi” commenta il direttore commerciale della società Andrea Compiani, a cui Orlandini fa eco snocciolando alcuni numeri e gli obiettivi per il prossimo anno: “lavoriamo con circa 4 mila aziende, di cui la più grande ha un parco auto di 1500 unità. Ma ne abbiamo anche da 1 o 2 autovetture” afferma, per poi proseguire “e tutto questo lo dobbiamo a 20 anni di esperienza sul mercato, con grande cura dei nostri clienti. Nei nostri punti vendita oltre a un commerciale abbiamo anche una figura che segue in tutto e per tutto la vita dell’auto noleggiata, dalla consegna alla manutenzione agli eventuali
8 Car Server (2)_Layout 1 30/11/15 15.14 Pagina 17
MISSIONFLEET noleggio a lungo termine
servizi accessori”. Tra cui c’è il tanto apprezzato servizio di sostituzione auto noleggiata per alcuni periodi dell’anno, magari per andare in vacanza con la famiglia allargata o gli amici, con un 7 posti, o per andare in montagna, con un Suv a quattro ruote motrici. Ma il 2016 è importante anche per l’atleta su cui, in tempi non sospetti, Car Server ha puntato con una sponsorizzazione. Stiamo parlando del campione del mondo dei 1500 stile libero, con record europeo annesso, Gregorio Paltrinieri, che ha anche partecipato all’inaugurazione del punto vendita di Milano dove gli è stata consegnata una nuova e fiammante Bmw in sostituzione della “vecchia” 500X che CarServer gli aveva riservato. Un upgrade di auto che, si spera, sia di buon auspico a Paltrinieri nell’anno delle Olimpiadi di Rio. E, naturalmente, anche per lo sponsor “delle mie parti” come ha voluto sottolineare il giovane Paltrinieri durante il taglio del nastro: “Per il 2016 vogliamo continuare a crescere, anche nei punti vendita” afferma Orlandini: “ad oggi siamo a 23 ma ubicati soprattutto nel Centro Nord. Vogliamo aprire un secondo punto a Roma e sbarcare in Puglia e in Sicilia“. Il successo dell’iniziativa? Oltre al servizio, come detto, importante anche per l’attività principale dell’azienda di Reggio Emilia, anche approfonditi studi
sul prodotto, che CarServer ha voluto riprodurre anche su una parete del nuovo punto vendita milanese, perché con il noleggio a lungo termine si risparmia, “e il cliente, non noi, risparmierebbe fino a un ulteriore 10% in più se passasse il maxi ammortamento per i beni strumentali della legge di stabilità. Che deve essere valido per tutte le auto” chiosa Orlandini. Legge di stabilità di
cui parliamo anche nella nuova pagina dedicata alle leggi e ai regolamenti del settore, e che, quando siamo andati in stampa, era ancora in discussione in Parlamento.
Stazione Mediopadana: una riSorSa per il territorio CarServer è molto radicata nel suo territorio, a partire dagli azionisti, molti dei quali espressione del tessuto economico di reggio emilia. Ecco perché la società guidata da Orlandini ha organizzato un convegno dal titolo “Prossima Fermata Domani”, con il quale, a due anni dall’apertura, della Stazione mediopadana, si fa il punto sul suo utilizzo, sempre più punto di interscambio treno/auto. Ad oggi la stazione serve, in media, oltre 2.500 utenti al giorno provenienti da un ampio bacino interprovinciale. Lo ha detto uno studio a cura di Nomisma, presentato al convegno promosso da CarServer in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e Iren Rinnovabili. E tenutosi al centro Loris Malaguzzi di Reggio. Al dibattito è intervenuto il Professor romano Prodi, che ha sottolineato la rivoluzione in atto dei trasporti, dove la ferrovia diventa sempre più importante, e che a Reggio Emilia vede “un’ottima integrazione con il trasporto su gomma, l’unico esempio in Italia”. Al convegno sono intervenuti anche i vertici delle ferrovie dello Stato e di Ntv, gli ad michele elia e Flavio Cattaneo, e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti graziano Delrio. Anch’egli, come CarServer, reggiano doc.
DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 17
9 Reti manutenzione_Layout 1 30/11/15 15.14 Pagina 18
MISSIONFLEET Speciale motori
OFFICINE, LA FORMAZIONE
SUI NUOVI MOTORI PARTE DA QUI Contrariamente da quanto si potrebbe pensare, il Dieselgate, almeno per il momento, sembra non aver impaato sull’aività delle principali reti di assistenza e manutenzione delle auto. Tuavia, cresce il numero dei programmi ad hoc dedicati ai motori ibridi, elerici ed Euro 6, utili a trasferire al personale tue le competenze necessarie sull’argomento, sempre più auale
di Serena Piazzi
S Sono passati soltanto pochi mesi dallo scandalo Dieselgate che ha coinvolto il Gruppo Volkswagen facendo finire sotto la lente il tema delle emissioni. Se ne è parlato così tanto, sui media ma non solo, che era facile ipotizzare ripercussioni sulle officine, immaginandole prese d’assalto da automobilisti in preda al panico e desiderosi di far controllare le proprie vetture per assicurarsi che non fossero tra quelle “truccate”. Ma la realtà sembra diversa. Le principali aziende attive nell’assistenza e nella manutenzione delle auto, interpellate da MissionFleet, non hanno infatti rilevato alcun impatto del caso Volkswagen
18 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
sull’attività delle loro reti di officine. “Intorno a questa vicenda c’è stato molto clamore” ha dichiarato Luca Bonalumi, Responsabile Operativo Network Officine di Groupauto “ma non c’è stata nessuna ripercussione reale sulle nostre officine”. Anche Carfull Service non ha notato alcun effetto, come ha confermato Claudio Oleari, Responsabile Grandi Clienti. “C’è un clima di attesa, ma nonostante lo scandalo, in Italia la sensibilità nei confronti della tematica ambientale continua a non essere così alta da portare gli utenti a
modificare la gestione manutentiva del veicolo”, ha affermato il manager, aggiungendo: “resta tuttavia da capire quali conseguenze ci saranno sul comportamento dei fleet manager e sulle flotte in generale, ma bisognerà aspettare ancora per rendersene conto”. “Il Dieselgate non ha avuto risvolti diretti” ha spiegato Frédéric Servajean, Garage Network Manager di Rhiag “d’altra parte i richiami dovrebbero essere tutti appannaggio della rete ufficiale, anche se, nel caso di una mole troppo ingente di controlli da eseguire, non è escluso che vengano coinvolte anche le reti indipendenti”. “Tuttavia in questi mesi abbiamo notato una vera e propria impennata delle richieste di partecipazione ai nostri corsi di formazione dedicati ai motori Euro 6, come se in un certo senso, dopo la vicenda che ha interessato le vetture con motore Euro 5, ci si volesse preparare al meglio per la gestione di tutte le problematiche legate ai motori della generazione successiva. Una reazione comprensibile da parte dei professionisti delle officine, interessante da
9 Reti manutenzione_Layout 1 30/11/15 15.14 Pagina 19
MISSIONFLEET Speciale motori
segnalare”, ha dichiarato il manager alla nostra testata. Le richieste relative ai corsi a tema Euro 6 sono cresciute così tanto che Rhiag, a fronte delle 45 giornate di formazione preventivate a fine luglio, ne ha dovute aggiungere altre 20 da realizzare entro la fine dell’anno. Se si considera che durante ogni giornata vengono coinvolte 15 persone, è facile rendersi conto dell’interesse riscontrato dall’iniziativa. “I nostri corsi hanno una durata di otto ore, di cui quattro dedicate alla teoria e quattro deputate invece allo studio pratico del motore in esame, sia dal punto di vista meccanico che diagnostico” ha spiegato Servajean. “In particolare, per quanto attiene alla formazione sui motori Euro 6, il nostro obiettivo è trasferire all’operatore una panoramica completa e dettagliata relativamente alla normativa vigente e alle modalità di intervento”. Indipendentemente dal fatto che possa essere o meno conseguenza del Dieselgate,
l’attenzione alla formazione, in particolare relativa ai nuovi motori, sembra essere comune a molte aziende del settore. A questo proposito, vale la pena sottolineare che il mercato fleet, rispetto al mercato consumer, è anticipatore delle nuove tendenze: tra le auto aziendali vi sono spesso veicoli molto recenti e dunque le reti che lavorano con questo business devono necessariamente aggiornarsi sui nuovi trend, tra cui, naturalmente, le nuove motorizzazioni. “Groupauto ha un rapporto stretto con il mondo flotte e in particolare con Arval, pertanto è indispensabile che le nostre officine siano molto preparate rispetto alle ultime tendenze. Abbiamo già implementato percorsi formativi dedicati ai motori elettrici e ibridi e alle vetture a metano; nel 2016 proseguiremo su questa strada approfondendo ulteriormente le alimentazioni alternative” ha dichiarato Bonalumi. “Inoltre siamo molto orgogliosi del corso Motormanagement Experience, durante il quale spieghiamo
come trattare i ricambi ad alto valore”. In seguito alle nuove norme secondo le quali per realizzare interventi di manutenzione ordinaria sui veicoli ibridi ed elettrici è indispensabile operare in condizioni di sicurezza, sono nate anche iniziative di formazione volte al rilascio di certificazioni ad hoc al personale d’officina. È il caso ad esempio del modulo
DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 19
9 Reti manutenzione_Layout 1 30/11/15 15.14 Pagina 20
MISSIONFLEET Speciale motori
della durata di 12 ore proposto da Texa durante il quale, oltre alle più importanti disposizioni legislative in materia di sicurezza, viene effettuato un approfondimento proprio relativo alle modalità di manutenzione e messa in sicurezza dei principali veicoli elettrici ed ibridi attualmente in circolazione. “Su questo fronte la nostra proposta è un corso di due giornate, al termine delle quali i partecipanti ricevono un documento che li abilita a operare su queste particolari tipologie di vetture”, ha detto Servajean. Guardando invece ai nuovi device che rendono più efficiente la comunicazione tra il cliente e le officine, l’ultima novità in casa Texa è un innovativo strumento miniaturizzato multimarca chiamato TexaCare, che va installato nella presa di diagnosi OBD (on-board diagnostics) dell’automobile. Una volta collegato e configurato esso dialoga con le centraline elettroniche del veicolo, non solo a livello base OBD, ma anche con quello di diagnosi specifica del costruttore. Inoltre tramite 20 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
bluetooth TexaCare si connette allo smartphone del guidatore che, utilizzando un’app dedicata, può utilizzare il proprio telefono come interfaccia di visualizzazione e di comunicazione con l’officina e, in caso di incidente o malore, anche verso la centrale operativa Texa, attiva 24 ore su 24, sette giorni su sette. La ricerca continua di una sempre maggiore efficienza, grazie ai nuovi strumenti e a un apprendimento costante da parte degli operatori, fa comprendere quanto la manutenzione continui a rappresentare un aspetto critico, sia per la clientela business che per quella consumer. È anche per questo motivo che
Carfull Service (la durata media è di 42/48 mesi, ndr), acquistando il quale è possibile usufruire di interventi classificabili in tre tipologie: Tagliandi (ovvero tutti gli interventi di manutenzione programmata), Usure e Guasti. “In questi anni di crisi economica, è in aumento la consapevolezza che la predeterminazione della spesa può essere un vantaggio” ha spiegato Oleari. “Non dover far fronte a pagamenti imprevisti rassicura l’utente, senza contare il fatto che la scelta di avvalersi del pacchetto elimina il rischio di inutili frizioni tra cliente e punto di assistenza”. Guardando al futuro, si può affermare che uno dei principali
all’orizzonte ci sono sempre nuove soluzioni. Groupauto nel 2014 ha dato vita a Ias (Italia Automotive Service), società interamente dedicata alla gestione delle flotte; mentre Carfull Service, ad esempio, propone ai clienti business servizi di fleet management che comprendono la gestione della manutenzione delle vetture e di aspetti amministrativi, consentendo di delegare anche globalmente il management del parco auto. Lato consumer, invece, sta riscuotendo un crescente interesse il pacchetto di manutenzione All Inclusive di
orientamenti sarà costituito dalla proposta di un’offerta caratterizzata da un’integrazione sempre più spinta tra servizi manutentivi e servizi gestionali. Tuttavia, non è detto che si tratti sempre di una buona soluzione, come mette in guardia Oleari. “Dipende dal cliente, dal veicolo, dal bisogno che il cliente soddisfa con quel veicolo. L’aspetto importante per i professionisti di questo settore è cercare di comprendere le esigenze di ogni cliente per assecondarle al meglio e fornire le risposte più efficaci”, ha chiosato il manager.
10 Dieselgate_Layout 1 30/11/15 15.14 Pagina 21
MISSIONFLEET Sondaggio
CASO DIESELGATE:
L’OPINIONE DEI FLEET MANAGER I fleet manager, pur seccati da quanto emerso sul caso delle emissioni truccate, non intendono penalizzare il diesel, anche se sono sempre più interessati ad alimentazioni green e a misurare consumi ed emissioni reali con la telematica a bordo. Queste le tendenze emerse da una instant survey su 200 fleet manager
Sconcerto e disappunto da parte dei gestori di flotte aziendali di fronte alle rivelazioni sui valori truccati delle emissioni dei motori diesel di alcune case automobilistiche. Sono le prime impressioni che emergono da una instant survey effettuata “a caldo” da GR advisory – società di consulenza sulle flotte aziendali – alla quale hanno risposto oltre 200 fleet manager di flotte medie e grandi, sia in proprietà che a noleggio, e che è stata erogata tramite piattaforma web nel periodo dal 12 al 30 ottobre scorso.
I COMMENTI DEI FLEET MANAGER Nei commenti raccolti attraverso la ricerca condotta, la vicenda viene definita come “uno scandalo enorme e non trascurabile” che ha portato alla luce “valori che falsano i dati di
di Mauro Serena
S emissione totale della flotta”, vanificando, come hanno fatto notare diversi partecipanti alla survey, le green policy pazientemente costruite fidandosi dei dati dichiarati dalle case. Diversi gestori di flotte affermano che i fatti accaduti non potranno essere privi di conseguenze sulle scelte delle auto: secondo le loro valutazioni, infatti, non costituisce una buona immagine per le loro aziende utilizzare veicoli prodotti da società che hanno truffato i consumatori: di conseguenza, alcune case sono state messe in black list, cioè fuori policy. Inoltre, qualcuno fa notare come, andando a
misurare le emissioni reali attraverso strumenti come la black box, da tempo emergessero incongruenze e differenze importanti tra le emissioni dichiarate e quelle effettivamente misurate.
CHI PAGHERÁ I COSTI Per quanto riguarda i costi di ripristino e di eliminazione delle anomalie, è opinione unanime che essi dovranno essere unicamente e totalmente a carico dei produttori che hanno installato i software in grado di simulare emissioni diverse da quelle reali, eludendo in questo modo i controlli e le certificazioni. DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 21
10 Dieselgate_Layout 1 30/11/15 15.14 Pagina 22
MISSIONFLEET Sondaggio
22 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
10 Dieselgate_Layout 1 30/11/15 15.14 Pagina 23
MISSIONFLEET Sondaggio
In termini di conseguenze temporali, l’aspettativa è che il disagio provocato alle aziende e agli assegnatari dei veicoli (che potrà tradursi eventualmente in prestazioni inferiori dopo il richiamo, come ipotizzano alcuni dei gestori di flotta intervistati) dovrà essere sopportato ancora per alcuni anni, il tempo necessario perché le flotte a noleggio si convertano interamente ai motori Euro 6. Non sarà così, invece, per le vetture di proprietà, che hanno normalmente un tempo di permanenza in flotta decisamente più lungo. Inoltre, al momento della vendita dell’usato, queste ultime dovranno sopportare direttamente la perdita di valore delle vetture “incriminate”, mentre per quanto riguarda le flotte a noleggio la perdita di valore residuo peserà interamente sulle spalle delle società di noleggio a lungo termine, che hanno già dimostrato negli anni scorsi di saper gestire efficacemente le eventuali perdite in termini di valore residuo senza che si riflettano totalmente sui loro bilanci.
CONSEGUENZE SULLA CAR POLICY In conseguenza dell’incertezza della situazione e in previsione delle misure che potranno essere prese dalle autorità nazionali e sovranazionali, il 41% dei fleet manager che hanno risposto alla survey resta in attesa dell’evolversi della situazione, mentre il 30% sta già valutando azioni concrete. L’11%, invece, è già passato all’azione, inserendo in black list le case coinvolte ed escludendo i loro modelli dalla car list, affiancando a questa misura la valutazione di
alimentazioni alternative e meno inquinanti: auto ibride, a metano, a Gpl o elettriche. Solo il 18% dei fleet manager dichiara che quanto accaduto non influenzerà le decisioni future sulla flotta. Le aziende che hanno già aggiornato la car list, inserendo modelli differenti e aumentando la possibilità di alimentazioni alternative, non prevedono, comunque, di ridurre significativamente il peso dell’alimentazione diesel, che rimane la più diffusa nelle flotte aziendali: l’87% delle aziende partecipanti alla survey non intende ridurne la presenza in flotta. Tuttavia le aziende che
aumenteranno la presenza di veicoli a metano, a gpl, ibridi o elettrici superano di poco quelle che, invece, resteranno conservative su questo punto: 33% contro 32%.
LA POSIZIONE DEI DRIVER il “problema d’immagine” legato ai marchi coinvolti, sembra interessare più le istituzioni aziendali che i driver. Infatti, secondo quanto dichiarato dai gestori delle flotte, meno del 20% degli assegnatari ha espresso il desiderio di eliminare questi marchi dalla car policy, forse per timore che l’azienda posso utilizzare l’occasione per effettuare un contemporaneo downgrade dei modelli (il comportamento “inerziale” al
risparmio, generato dal periodo di crisi degli anni recenti, condiziona ancora fortemente le strategie aziendali sulla flotta). In considerazione del grado di appeal che da sempre esercitano alcune di queste case automobilistiche nei confronti dell’assegnatario aziendale, questi ultimi evidentemente o non sono rimasti condizionati dal problema oppure preferiscono non suggerire all’azienda di sostituirli con marchi per loro meno attraenti.
MISURARE LE EMISSIONI EFFETTIVE Uno dei punti più qualificanti sollevati dalla survey riguarda i
vantaggi di una misurazione diretta ed effettiva delle emissioni attraverso le black box. Non solo per verificare eventuali discrepanze tra i valori dichiarati e quelli effettivi, che comunque sono riferiti a test basati su condizioni di utilizzo teoriche, quanto piuttosto per misurare concretamente le emissioni ed i consumi sulla base dell’utilizzo reale del mezzo, delle caratteristiche di guida del driver e del suo comportamento più o meno virtuoso. In questo senso – conclude GR advisory nel commentare i risultati della survey – non ci sono alternative all’adozione della telematica a bordo e della black box come principale strumento nella rilevazione e raccolta dei dati di consumo e delle emissioni. DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 23
11 IP Provato per voi Jaguar (2)_Layout 1 30/11/15 15.15 Pagina 24
provato per voi
dicembre gennaio
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
LO STILE “BRITISH” DI JAGUAR XF
SCENDE IN PISTA PER LE FLOTTE
MILANO - Il tipico stile british calato in una vettura supertecnologica, studiata per dare ai suoi occupanti il massimo comfort di guida e la sicurezza massima. Il top per chi, come gli utilizzatori di vetture di flotta, stanno in auto per tanto tempo. Ecco i perché della nuova
24 | dicembre 2015-gennaio 2016
Jaguar XF, oggi più leggera, grazie all’ampio utilizzo di alluminio, di cui è costruita per il 75%, che consente un risparmio di peso di 190 chili rispetto al modello precedente e un aumento della rigidità torsionale fino al 28 per cento. Ma la XF è anche più efficiente, con motori a benzina, il 3.0
litri sovralimentato da 380 CV con cambio automatico ad otto rapporti e il 2.0 litri turbocompresso con solo cambio automatico ad iniezione diretta che sviluppa 240 CV, nonché propulsori diesel, i più gettonati sul mercato italiano, con il 2.0 litri Ingenium nelle versioni da 180 CV e
11 IP Provato per voi Jaguar (2)_Layout 1 30/11/15 15.15 Pagina 25
provato per voi
da 163 CV, che saranno offerti con cambio manuale a sei rapporti oppure con cambio automatico a otto rapporti appositamente ottimizzati per questa vettura. La versione da 163 CV propone inoltre le più basse emissioni di CO2 di qualsiasi altro modello non ibrido nel segmento, con 104 g/km, e un’ottima efficienza aerodinamica, con un Cx di 0,26. Infine, e verrebbe da dire ça va sans dire, ma in questo caso è molto di più, la XF e incredibilmente tecnologica; partendo dal nuovissimo sistema di infotainment InControl Touch Pro con touchscreen da 10,2 pollici con navigazione door-to-door, connettività facilitata per iOS e Android, il quadro strumenti TFT da 12,3 pollici, personalizzabile con quattro temi visivi, e un display di navigazione a schermo intero, nonché 17 altoparlanti e un sistema surround Meridian da 825W. La nuova XF ha fatto il suo debutto in occasione dello scorso New York International Auto Show,
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
presentandosi come una vettura caratterizzata da una dinamicità di guida e una raffinatezza ineguagliabili, senza tralasciare un design contemporaneo che rimane fedele alla grande tradizione sportiva delle berline Jaguar. Il nuovo modello della Casa del Giaguaro mantiene, infatti, inalterati i principali punti di forza del modello precedente con un comfort ancor più amplificato, con 15 millimetri in più di spazio per le gambe, 24 millimetri in più per le ginocchia e fino a 27 millimetri in più per la testa nei posti posteriori e interni che propongono una sapiente combinazione di lussuosi materiali contemporanei e finiture artigianali. Non mancano una serie di dotazioni tecnologiche pensate per la sicurezza e la maneggevolezza della vettura: come il doppio braccio oscillante e la sospensione Integral Link, il sistema All-Surface Progress Control per
una guida facile in ogni situazione, la trazione integrale con Intelligent Driveline Dynamics e Torque ondemand, la modalità Adaptive Surface Response del Jaguar Drive Control che può distinguere i diversi tipi di fondo stradale per rendere ancora più sicura la trazione AWD. A questi si aggiungono i fari interamente a LED, un sistema headup display laser con immagini a colori ad elevato contrasto, la frenata d’emergenza autonoma, il cruise control adattivo con queue-assist, il controllo di mantenimento carreggiata, il limitatore intelligente di velocità e il sistema di parcheggio semiautomatizzato. Una macchina che offre un’esperienza di guida a 360 gradi, in grado di coniugare comfort e tecnologia ad una vasta gamma di motorizzazioni sempre più performanti e ad un design di livello assoluto.
dicembre 2015-gennaio 2016 | 25
12 Delticom_Layout 1 30/11/15 15.18 Pagina 26
MISSIONFLEET pneumatici online
DELTICOM LANCIA FLOTTA24.IT,
ECOMMERCE PER I PNEUMATICI DEDICATO ALLE FLOTTE Dopo l’esperienza in mezza Europa, l’azienda di Hannover sbarca in Italia con un portale di vendita di pneumatici, Floa24.it, dedicato ai gestori di floe aziendali. Ne abbiamo parlato con con il fleet management e B2B services di Delticom AG Jörg Skubich
di Alberto Vita
D Da Hannover all’Italia. Delticom, il grande rivenditore di pneumatici tedesco, introduce nel nostro Paese un nuovo negozio online dedicato alle flotte aziendali, Flotta24.it, dove tutte le tipologie di aziende possono trovare un’ampia gamma di pneumatici per quasi tutti i tipi di veicoli, dalle auto ai furgoni, dai camion alle moto, oltre a set di ruote complete (in lega e in acciaio, con TPMS), pezzi di ricambio e accessori. L’esperienza accumulata in negozi online aperti in Austria, Germania, Francia, Svizzera, Olanda e Regno Unito, hanno spinto la società tedesca ad aprire anche in Italia: “Con questo nuovo eCommerce siamo in grado di fornire la nostra gamma di prodotti e servizi anche alle flotte aziendali, che hanno esigenze diverse rispetto ai privati” dichiara Jörg Skubich, Fleet Management & B2B Services EU di Delticom AG (foto), che aggiunge il perché fleet manager, operatori di parchi
26 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
auto aziendali, ma anche compagnie di taxi, cooperative, enti locali, pmi o professionisti si debbano rivolgere a Flotta24.it: “perché noi, che contiamo su più di 15 anni di esperienza nel settore, diamo ai nostri clienti un’ampissima gamma di pneumatici a ottimi prezzi, siano questi di marchi premium, di media gamma o budget, con in più la rapidità degli acquisti online. Su un sito facile e immediato da utilizzare, che propone anche altri prodotti che possono essere di loro interesse”. Il sito è infatti diviso in diverse aree tematiche e un motore di ricerca con diversi filtri rende facile il confronto dei prezzi e delle promozioni presenti al suo interno. Con il plus della disponibilità immediata: “abbiamo a magazzino oltre 2
milioni di penumatici di oltre 100 marche. Con in più 300 mila pezzi di ricambio diversi, abbinabili alle 5 mila officine di montaggio partner in Italia (40mila in Europa) dove poter ritirare i pezzi spediti ma anche farseli montare” commenta Skubich. Un investimento che si rivolge a una platea molto numerosa, formata da circa 70mila aziende (di cui 2.700 pubbliche) titolari di una flotta di auto o di mezzi di lavoro. E questo business è in crescita: secondo un report di Aniasa, infatti, nel 2014 questo segmento è aumentato del 12,6% rispetto al 2013, con più di 142mila veicoli coinvolti per un fatturato che lo scorso anno ha raggiunto i 64,3 milioni di euro pari a un più 18,2% rispetto all’anno precedente.
13 Speciale Flotte ProprietĂ _Layout 1 30/11/15 15.25 Pagina 27
Speciale
Flotte di ProprietĂ
i software di gestione
Sette buoni ragioni per pensare seriamente ai software di flotta Come scegliere il software per gestire la flotta
13 Speciale Flotte Proprietà_Layout 1 30/11/15 15.25 Pagina 28
MISSIONFLEET speciale flotte di proprietà
SETTE BUONI RAGIONI
PER PENSARE SERIAMENTE AI SOFTWARE DI FLOTTA Sei società specializzate in soware di floa già operanti in Italia, più una seima in arrivo dalla Francia. Indice di interesse per il mercato italiano. Noi di Missionfleet li abbiamo sentiti tui
di Davide Gibellini
i Il fleet manager a cui viene richiesto di implementare un’azione di miglioramento, predisporre un reporting completo o preparare un audit della flotta sa di cosa parliamo. Dello sconforto provocato dal pensiero: “ci vorranno tempo, fatica e approssimazioni prima di poter anche solo ricostruire
ENRICO BENDINELLI, AD DI PROVECO (MAP)
28 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
una situazione attuale completa e attendibile della propria flotta, nel caso in cui non abbia la disponibilità di un software di gestione flotta”. Lo sviluppo di sistemi di gestione della flotta (fleet management systems), che permettono di automatizzare e velocizzare attività sovente svolte in modalità manuale, sta subendo una forte accelerazione grazie all’evoluzione tecnologica. I vantaggi tradizionali di questi strumenti (misurazione, monitoraggio, riduzione errori, pianificazione e controllo, compliance) vengono amplificati grazie allo sviluppo di nuove funzionalità e di App in abbinamento alla telematica, offrendo anche funzionalità quali il monitoraggio in tempo reale della posizione e dei tempi di guida, il rilevamento a distanza di informazioni sul funzionamento del mezzo e la pianificazione di tutte le attività dei veicoli, dall’esecuzione del trasporto agli interventi di manutenzione. Il vantaggio incrementale appare subito evidente: riduzione dei tempi e miglioramento delle attività di
gestione, aumento dell’efficienza dei veicoli, e di conseguenza una riduzione dei costi, oltre ad un monitoraggio onnicomprensivo. Non esistono dati ufficiali della reale diffusione dei software di gestione di flotta tuttavia una recente indagine conoscitiva di GR advisory rivolta a oltre 500 flotte sia in proprietà sia Nlt ha incluso anche questi aspetti fra le aree di osservazione: dalle risposte si possono evincere tre aspetti interessanti. La penetrazione di strumenti informatici dedicati alla gestione e monitoraggio della flotta è correlata alla dimensione aziendale (cresce al crescere del numero di veicoli in flotta) alla tipologia di utilizzo del veicolo (maggiore laddove vi è una prevalenza di impiego strumentale del mezzo) e al settore merceologico (minore nei segmenti di mercato con margini più elevati). In secondo luogo si registra una maggiore offerta di soluzioni e una crescente dinamicità competitiva. Fino a dieci anni fa il bisogno era indirizzato quasi esclusivamente dai fornitori di software della flotta, pochi
13 Speciale Flotte Proprietà_Layout 1 30/11/15 15.25 Pagina 29
MISSIONFLEET speciale flotte di proprietà
tabella 1 - le “quote di mercato” delle società di software della flotta numero di clienti (installazioni attive) Il numero indicato si riferisce ai Clienti (installazioni) in Francia. La presenza in Italia è prevista da Aprile 2016.
175 56 MAP Proveco
MYFLEET MyFleet Solution
operatori e una posizione di assoluta leadership per la soluzione Map di Proveco. Il panorama di oggi è notevolmente cambiato, sia per la numerosità degli operatori sia per la diversa proposta proveniente da settori contigui. Tralasciando i rispettivi vantaggi e costi (estremamente diversi), esistono oggi almeno 4 diverse configurazioni: a) software di flotta in senso stretto (cresciuti notevolmente negli ultimi anni); b) verticalizzazioni di Erp aziendali (Sap, Oracle); c) cruscotti della flotta offerti dalle società Nlt (con i dati dei loro veicoli); d) soluzioni sviluppate ad hoc (da software house o internamente). Infine, in particolare negli ultimi due anni, si registra un crescente interesse dei fleet manager. La richiesta dell’azienda di ottimizzare le risorse e ridurre i costi, la riduzione di personale interno dedicato alla flotta, la crescita di informazioni da archiviare ed elaborare (fuel card, multe, utilizzi pool, riassegnazioni, controllo chilometrico, et.) sono fattori che spingono verso l’automazione. O l’outsourcing. L’attuale diffusione dei software di gestione di flotta è ancora relativamente contenuta
50 JFLEET Sarce
20 NILOCAR haz
8 FFM Fleet Support
(inferiore al 20% nel comparto complessivo flotte aziendali, con punte del 40-45% nelle aziende con parco veicoli più grande secondo il database FlottaSemplice® di GR advisory). Il prossimo futuro sembra prospettare al settore una fase di fermento (nascita di nuovi player, evoluzione tecnologica, ingresso di operatori stranieri) e di consolidamento (possibili aggregazioni di attori e convergenze con player telematica). Infatti, pur mantenendo valori inferiori alla media europea, la diffusione dei software nelle flotte italiane mostra prospettive interessanti
MATTHIEU ECHALIER, DG GAC TECHNOLOGY
5 FLEET UP Gruppo Infor
42 CAR FLEET Gac Technology
nel breve termine: crescita delle aziende adottanti, modifiche nella forma di fruizione (con maggiore orientamento per le soluzioni web rispetto alla tradizionale licenza) e nel modello di pricing (maggiormente correlato all’effettivo utilizzo e al numero di veicoli/utilizzatori interni). Per la prima volta in assoluto tutti i principali operatori del comparto hanno aderito all’iniziativa di MissionFleet, condividendo gli spunti essenziali per consentire alle aziende interessate di avviare un percorso di analisi e valutazione di un software per la gestione della flotta. Abbiamo anche raccolto la voce di un importante operatore francese che ci ha raccontato in anteprima perché il primo paese scelto per la sua internazionalizzazione è l’Italia. “Nei primi mesi del 2016 Gac Technologies aprirà la sua prima filiale estera a Milano. Abbiamo scelto l’Italia perché dalle nostre analisi risulta essere il paese europeo più interessante sia sul lato della domanda (diffusione minore) sia su quello dell’offerta (ridotto numero di player con un’offerta evoluta)”. Ripercorriamo con loro le sette buone ragioni per pensarci seriamente. DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 29
13 Speciale Flotte Proprietà_Layout 1 30/11/15 15.25 Pagina 30
MISSIONFLEET speciale flotte di proprietà
tabella 2 - le aree di funzionalità dei software della flotta import dati / elaborazione
anagraficHe
parco veicoli
gestione
• Dipendenti
• Scadenziario
• Revisioni
• Fornitori
• Alert
• Riparazioni
• Ubicazioni • Manutenzioni • Località • Parti
di ricambio • Tipi di spesa • Tipi di tasse • Gomme • Contatti
tramite Sms o email: veicolo, pagamenti, contratti • Chilometraggio • Licenze • Contratti • Moduli standard • Invio per e-mail • Visualizza fatture • Storico stato veicolo • Storico percorso • Utenti del veicolo
periodiche
• Manutenzioni • Rifornimenti • Pneumatici • Incidenti • Multe • Altre
spese
• Ritenute • Assicurazioni • Rate • Tasse • Percorsi
statisticHe & funzioni di calcolo
• Import
dati da sistemi esterni (Fuel card, Telepass, …) • Registrazione fatture fornitori da sistemi esterni • Controllo coerenza • Verifica congruità fatturazione • Export scritture contabili verso contabilità o altre piattaforme
• Analisi
dei costi (per centro di costo, filiale e servizio) • Analisi T.C.O. • Calcolo penali per contratti di noleggio • Fringe Benefit: calcolo automatico su tariffe Aci • Optional ed elaborazione riaddebito al dipendente
• Documenti • Prenotazione
e disponibilità veicoli
1. LE LACUNE DELLA GESTIONE TRADIZIONALE “La gestione tradizionale delle informazioni e dei documenti” evidenzia Enrico Bendinelli, Amministratore delegato di Proveco (Map), ancora oggi leader in termini di diffusione e numero di installazioni “presenta differenti problematiche: a) dispendio di tempo e risorse per l’inserimento ripetuto delle stesse
informazioni; b) errori introdotti nella fase di caricamento dei dati e nel loro trasferimento; c) ritardi nella ricezione delle informazioni, nella loro elaborazione e trasmissione; d) indisponibilità delle informazioni richieste quando e dove si rendano necessarie”. “In queste situazioni” aggiunge Fabrizio Montali Amministratore delegato di Gruppo Infor (Fleet Up) “si rilevano inoltre inconsistenza,
insufficienza o errata impostazione delle informazioni, incompletezza nella documentazione e possibili incongruenze a causa dell’inserimento multiplo dello stesso dato”.
2. FUNZIONALITÀ DISPONIBILI “L’adozione di un fleet management system “ afferma Matthieu Echalier Direttore Generale di Gac-Technology
tabella 3 - i vantaggi principali efficienza • Semplifica
e automatizza i processi di gestione del parco • Riduce i tempi di registrazione in contabilità, importando automaticamente le fatture • Invia tramite email alert per le scadenze di assicurazione, contratti, etc.
30 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
trasparenza • Raccoglie
e analizza costi, consumi, contratti, scadenze, preventivi, sinistri e multe • Offre report e strumenti di analisi che supportano funzioni operative e amministrative
saving • Elimina
sprechi e inefficienze. • Migliora le trattative con assicurazioni e case automobilistiche
sicurezza • Segnala
le necessità di manutenzione • Segnala la scadenza di patenti e coperture assicurative.
13 Speciale Flotte Proprietà_Layout 1 30/11/15 15.25 Pagina 31
MISSIONFLEET speciale flotte di proprietà
tabella 4 - modalità di fruizione e modelli di pricing MODALITÀ CLIENT SERVER PROVIDER
SOLUZIONE
Proveco MyFleetSolution Sarce Inaz Fleet Support Gruppo Infor GAC Technology
Map MyFleet JFleet niloCAR FFM Fleet Up GAC Car Fleet
Licenza – Licenza Licenza – Licenza –
MODALITÀ WEB PRICING
APP
Set up + Canone Canone Set up + Canone Set up + Canone Set up + Canone Set up + Canone Set up + Canone
– sì sì – sì sì –
FABRIZIO MONTALI , AD GRUPPO INFOR
(Gac Car Fleet) “consente di avere una radiografia completa e costante della flotta, attraverso numerose funzionalità e l’integrazione di diverse basi dati, sia interne che esterne”. “In base all’esperienza di Sarce (JFleet)” commenta Roberto Norandino, Head of consulting department, “le funzionalità possono essere raggruppate in cinque aree principali (vedi la tabella): anagrafiche, parco veicoli, gestione, import/export dati, statistiche”. “I moderni sistemi di gestione della flotta possono ovviamente gestire” continua Simone Costantini, Amministratore Delegato di Fleet Support (Ffm) “sia veicoli acquisti in proprietà sia veicoli Nlt. Molte organizzazioni oggi presentano di fatto una configurazione mista, con una forma prevalente di acquisizione e una seconda forma per segmenti specifici del parco” (ad esempio proprietà per le vetture strumentali e Nlt per le vetture ad uso promiscuo riservate alla dirigenza).
flotta ne beneficia sotto diversi profili”. “Attraverso l’esperienza e la conoscenza maturate da MyFleetSolution (MyFleet)”, integra Matteo De Pace, Amministratore delegato, “i benefici afferiscono 4 aree principali (vedi tabella): ottimizzazione della gestione (efficienza), trasparenza gestionale, saving, e maggiore sicurezza”.
4. MISURAZIONE & METRICHE: KEY PERFORMANCE INDICATORS (K.P.I.) Secondo Sarce “gli indicatori della flotta aziendale dovrebbero essere metriche semplici e immediate da comprendere, per garantire che vengano intraprese azioni correttive efficaci (in caso di anomalie sulle attività monitorate) e misurabili (cioè definibili
3. VANTAGGI “Il passaggio di scenario” ribadisce Linda Gilli, Presidente e ad di Inaz (niloCAR) “risulta chiaro ed evidente: l’azienda che si dota di un sistema informativo di monitoraggio e gestione della
ROBERTO NORANDINO, HEAD OF CONSULTING DEPARTMENT, SARCE
quantitativamente con la disponibilità dei relativi dati)”. È importante” aggiunge MyFleetSolution “avere un set ridotto di metriche utilizzate, per evitare di creare confusione nell’interpretazione, che tenga in considerazione l’interdipendenza fra le varie metriche (il livello di performance atteso di ogni singolo indicatore non dovrebbe influire negativamente su quelle globali di sistema)”. Risulta quindi evidente che progettare, implementare e manutenere il sistema di metriche della flotta può essere fatto (in maniera efficace ed automotizzata) solo attraverso un apposito sistema informatico. I Key Performance Indicator della flotta, secondo Gac Technology, possono essere di tre tipologie: 1) indicatori economici, 2) indicatori di utilizzazione dei veicoli e 3) indicatori del livello di servizio. Gli indicatori economici tengono sotto controllo le attività che generano costi ed evidenziano eventuali anomalie, quelli di utilizzazione consentono di monitorare le risorse a disposizione dell’azienda (mezzi, autisti, veicoli pool, ecc.) e infine gli indicatori del livello di servizio misurano i tempi di risposta dell’azienda alle richieste del cliente/fornitore. DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 31
13 Speciale Flotte Proprietà_Layout 1 30/11/15 15.26 Pagina 32
MISSIONFLEET speciale flotte di proprietà
tabella 5 – le funzioni più ricHieste proveco
In comune a tutte le flotte: anagrafiche, storico assegnazioni, scadenziario In aggiunta: modulo manutenzioni per le flotte in proprietà, modulo contratti per le flotte Nlt
myfleetsolution Gestione verbali, Gestione fuel, Ri-allineamenti contrattuali, Controllo fatturazione sarce
Verifica servizi di anagrafe, scadenziario, pianificazione assegnazione pool, rilevazione km fine mese (anche attraverso mobile App)
inaz
Pianificazione ed allarmi manutenzioni, gestione preventivi, importazione fatture fornitori da file, analisi costi
fleet support
Reportistica di controllo, verifica fatturazione (congruità con budget e forecast)
gruppo infor
Verifica costi NLT alla riconsegna, simulazioni, prenotazione mezzi, scadenziario
gac technology Verifica congruità fatturazioni, analisi predittiva, repository unico informazioni
5. MODELLO DI PRICING E COSTO “Senza investimenti iniziali e senza vincoli temporali, attraverso un canone mensile contenuto e correlato alla dimensione del parco, ogni flotta” evidenzia Proveco “può beneficiare di un software gestionale evoluto che consente di monitorare lo stato di salute del parco, allocare correttamente i costi per natura e per Centro di Costo, verificare utilizzi e consumi, pianificare la manutenzione e anche utilizzare in maniera condivisa le auto (modulo Corporate Car Sharing)”.
SIMONE COSTANTINI, AD FLEET SUPPORT
32 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
Parallelamente agli altri operatori “storici”, Inaz offre sia soluzioni a licenza sia soluzioni web: “sebbene l’orientamento prevalente del mercato sia verso soluzioni cosiddette SaaS (software as a service) fruibili direttamene via web senza alcuna installazione, alcune organizzazioni continuano a preferire soluzioni installate presso le proprie postazioni con lo storage dei dati sui propri server”. “Anche il comparto dei software” commenta FleetSupport “si sta consolidando su un modello di pricing conosciuto e gradito alle aziende: un canone costante per tutta la durata del contratto, correlato talvolta sola alla dimensione del parco e in altri casi anche ad altri parametri (moduli richiesti, numero di utilizzatori, forma di acquisizione del parco, etc.)”. Il set up iniziale (costo una tantum) è normalmente tenuto a parte. “Tipicamente” illustra Infor Group “viene realizzato, e conseguentemente fatturato separatamente, dal provider ed è
LINDA GILLI, PRESIDENTE E AD INAZ
commisurato alla numerosità e intensità delle attività eseguite: caricamento inziale dei dati, predisposizione reporting personalizzato, attivazione interfacce, collegamento con fonti dati interne ed esterne, e così via”.
6. KNOW-HOW DI FLOTTA Gli operatori concordano nel ritenere che la qualità del servizio ottenibile con un software della flotta si lega alla capacità di raccogliere, integrare ed elaborare grandi quantità di dati, garantendone sicurezza, integrità e disponibilità: il livello di presidio e monitoraggio della mobilità dei mezzi e delle merci risultano completamente trasformati. L’informatizzazione della flotta aziendale è un reale fattore strategico sia in termini di innovazione tecnologica, sia in termini di miglioramento dei processi di gestione. Questo obiettivo richiede la dotazione di sistemi informativi che abbiano caratteristiche soddisfacenti in termini di efficienza, flessibilità, manutenibilità e aderenza alla specifica realtà aziendale. Alcune funzioni dei software della flotta sono vere e proprie killer application (cfr. tabella le
13 Speciale Flotte Proprietà_Layout 1 30/11/15 15.26 Pagina 33
MISSIONFLEET speciale flotte di proprietà
tabella 6 - i fattori critici di successo dei diversi operatori proveco
Esperienza (25 anni) e affidabilità (180 clienti, 70.000 veicoli) unite all’attenzione dedicata all’assistenza
myfleetsolution Offrire al Cliente la competenza acquisita nel settore Nlt e offrire supporto proattivo per la riduzione del Tco sarce
Focus e attenzione su argomenti specifici rilevanti per il Cliente, trasformati in funzionalità del sistema
inaz
Sistema semplice ed intuitivo
fleet support
Conoscenza stratificata di tutta la vita del veicolo, grazie all’esperienza storica maturata offrendo servizi alle società Nlt
gruppo infor
Vicinanza geografica al cliente per offrire soluzioni adattate alle singola realtà
gac technology Modello avanzato di raccolta e integrazione dei dati (interni ed esterni) MATTEO DE PACE, MANAGING DIRECTOR MYFLEETSOLUTION
funzioni più richieste) in virtù della facilità di utilizzo, degli insight sulla flotta e della capacità di generare benefici (economici e gestionali).
7. FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
larga parte. Spesso l’immaterialità dell’informatica spinge a tralasciare questa valutazione: suggeriamo che sia una riflessione da inserire in fase di valutazione e pianificazione del vostro bilancio flotta 2016. L’investimento, contenuto e modulare, ha una relazione diretta con il Total Cost of
Ownership (T.C.O.) della flotta. Avere sotto controllo questo valore significa poter prevedere e giustificare il costo totale del patrimonio flotta aziendale nel corso del tempo, studiare le leve di intervento con una visione strategica, valutandone costi e benefici con consapevolezza e affidabilità.
La naturale conclusione di questa sintetica disamina è l’opportunità per i vari provider di indicare il loro X-Factor, ovvero la loro area di unicità, quale ulteriore elemento di riflessione per l’attività di analisi e selezione dei fleet manager interessati ad adottare un software della flotta. Nella loro semplicità queste pillole offrono una indicazione piuttosto esemplificativa dei rispettivi posizionamenti aziendali e delle specifiche aree di forza. La valutazione dell’investimento in un software di flotta dovrebbe essere un punto centrale per ogni parco veicoli di una certa consistenza. Nelle grandi società sta diventando una pratica piuttosto comune (sebbene una su due delle grandi ne sia tuttora sprovvista), mentre le medie e le piccole flotte lo trascurano in DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 33
13 Speciale Flotte Proprietà_Layout 1 30/11/15 15.26 Pagina 34
MISSIONFLEET speciale flotte di proprietà
COME SCEGLIERE IL SOFTWARE
PER GESTIRE LA FLOTTA
L’adozione di un soware gestionale è una scelta quasi obbligata per le grandi floe di proprietà: ciò premesso si aprono infiniti scenari possibili. Prodoo disponibile sul mercato o sviluppato ad hoc? Quali personalizzazioni sono necessarie? Come valutare l’investimento? Mentre in molte realtà continuano ad essere utilizzati tool interni basati su Excel e Access
di Mauro Serena
q Quando si acquistano direttamente i veicoli della propria flotta aziendale, che viene gestita da personale interno, diventa necessario, superato un certo numero di veicoli, dotarsi di un strumento gestionale che consenta di mantenerne il controllo. Questo numero
34 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
dipende dal tipo di veicoli, dal loro utilizzo, dalla dislocazione geografica e da una lunga serie di fattori; tuttavia, posso affermare sulla base dell’esperienza conseguita con oltre 150 flotte aziendali, che al di sopra dei 50 veicoli la capacità di controllo centralizzato e l’efficacia/efficienza della gestione operativa da parte dei driver cominciano a diventare difficili da conseguire. Già oltre i 20 veicoli è bene cominciare a mappare internamente alcune operazioni gestionali (dalla manutenzione alle spese accessorie), ma salendo di numero si rischia di perdere il controllo operativo e diventa più complicata l’analisi economica dei costi effettivi della flotta, senza poter ricavare le necessarie informazioni da una serie di dati che, in caso di outsourcing (noleggio o gestione terziarizzata) vengono forniti attraverso i tool del vendor. Spesso l’adozione di un tool gestionale è frutto di una evoluzione che accompagna la crescita dell’azienda. Si sente dire che il maggior concorrente dei software di gestione resta Excel ed è una grande verità:
esiste un numero consistente di flotte oltre le 300 o anche oltre le 1.000 vetture, che controllano efficacemente la flotta con strumenti “costruiti in casa” o sviluppati ad hoc da una software house. Prima di confrontare le diverse soluzioni disponibili sul mercato (per le quali rimando all’articolo di analisi di mercato presente in questo stesso numero di MissionFleet) con una eventuale soluzione costruita in maniera personalizzata, è necessario definire opportunamente le esigenze alle quali lo strumento dovrà rispondere, analizzare i processi attuali e modificarli se necessario, prevedere le funzionalità necessarie e preparare un percorso d’implementazione.
COMPRENSIONE DELLE ESIGENZE In una fase di discussione iniziale, alla quale dovrebbero partecipare tutte le funzioni aziendali che, in futuro, fruiranno dello strumento, è necessario mappare la lista esaustiva delle esigenze alle quali lo strumento dovrà dare supporto, separando gli output necessari da quelli utili ma non
13 Speciale Flotte Proprietà_Layout 1 30/11/15 15.26 Pagina 35
MISSIONFLEET speciale flotte di proprietà
figura 1 - percorso d’implementazione di strumenti di automazione costruiti ad Hoc FASE 1 “AS-IS / TO BE” • Acquisizione
elementi e dati dei processi attuali (“as is”) • Individuazione dei requisiti degli utenti (User Requirements) delle funzioni aziendali coinvolte • Disegno del sistema e condivisione con gli User
FASE 2
FASE 3
REqUISITI FUNZIONALI E PERSONALIZZAZIONI • Analisi
funzionale: individuazione dettagliata delle necessità della funzioni aziendali • Elaborazione della procedura, verifica degli obiettivi funzionali, formalizzazione • Presentazione alle funzioni decisionali e approvazione del processo • Messa in esercizio del software e migrazione dati
OTTIMIZZAZIONE • Individuazione
delle aree di miglioramento e coordinamento delle fasi d’implementazione e test • Controllo di efficienza e verifica raggiungimento degli obiettivi prefissati • Verifica dei saving effettivamente conseguibili • Formazione sul nuovo processo
Fonte: adattamento su modello GR advisory
prioritari. Le domande alle quali l’esercizio di brainstorming tra funzioni deve rispondere sono le seguenti: quali sono i reali bisogni informativi che dobbiamo soddisfare? A chi serve lo strumento e per fare cosa? Chi è coinvolto nel processo? Quali risultati ci aspettiamo e con quale livello di dettaglio? E, infine, abbiamo tutti i dati e le informazioni necessarie per prendere una decisione? Questa fase di raccolta dei bisogni servirà a definire una matrice di elementi per analizzare quanto le soluzioni disponibili e proposte siano coerenti con le esigenze reali dell’azienda: quali funzionalità sono coperte? La soluzione è personalizzabile? In che tempi e con quali costi? Quale valore aggiunto offre? Quale impegno (risorse, tempo) mi richiede? Il rapporto costi/benefici è coerente con il budget?
PERCORSO D’IMPLEMENTAZIONE E ANALISI DEI PROCESSI Una volta definite le specifiche di base in termini di esigenze
informative e output desiderati, è consigliabile disegnare un percorso d’implementazione dello strumento di automazione in tre fasi (figura 1). Quanto viene descritto di seguito è basato su un percorso di analisi e realizzazione per un software sviluppato ad hoc, ma il processo decisionale e di coinvolgimento delle funzioni per un software da acquisire su mercato è del tutto simile, mutati mutandis. La prima fase parte dall’analisi della situazione attuale fino al disegno del sistema, da condividere con tutte le funzioni utenti interessate, sulla base dei requisiti da questi ultimi espressi. Vengono quindi esaminati tutti i processi sottostanti alla funzione di fleet management e le loro connessioni con le altre funzioni, scomponendole nei principali elementi in grado di generare i dati che, immessi nel tool ed elaborati, andranno a costituire le informazioni per gestire la flotta e prendere le decisioni più opportune (si veda un esempio di analisi dei
processi riportato nella figura 2). Questa prima fase rappresenta una forma più strutturata di quanto già acquisito nei momenti precedenti di condivisione e brainstorming. Uno volta definito l’obiettivo finale da raggiungere, con la ragionevole certezza di non aver dimenticato nessuna funzionalità importante, il project manager e il suo team approfondiscono l’analisi funzionale in termini di necessità dettagliate. Successivamente, il team tecnico (IT o fornitore) procede all’elaborazione della procedura software e alla sua aderenza agli obiettivi indicati. La procedura viene così formalizzata e presentata alle funzioni decisionali per la sua approvazione e messa in esercizio. A questo punto, una fase di lavoro operativo piuttosto onerosa è la migrazione dei dati già disponibili in altri data base o la loro creazione in forma elettronica a partire dalla documentazione cartacea. La terza fase riguarda i test precedenti alla messa in opera, DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 35
13 Speciale Flotte Proprietà_Layout 1 30/11/15 15.26 Pagina 36
MISSIONFLEET speciale flotte di proprietà
figura 2 - esempio di analisi dei processi dell’azienda per la progettazione di una soluzione di gestione personalizzata
ordine e consegna
Pre-leasing
gestione auto
Manutenzione e Pneumatici
gestione contratto e amministrazione
Fatturazioni
restituzione e fine contratto
Previsione
Consegna
Pool e rientri
Sinistri e Assicurazione
Auto sostitutiva
Fuel Card
Pagamenti
Documentazione
Comunicazione
Ordine
Rientro
Furti
...
...
Chiusure
RAPPORTI CON NOLEGGIATORE ❏ RAPPORTI CON IL DRIVER ❏ FUNZIONI INTERNE ❏ ARCHIVIO E DB Fonte: adattamento su modello GR advisory
l’individuazione di eventuali incongruenze ed eventuali correzioni o miglioramenti. Le successive verifiche incluse in questa terza fase, che possono anche essere leggermente posticipate rispetto alle precedenti, sicuramente prioritarie, includono controlli di efficienza e la verifica aggiornata dei risparmi effettivi conseguibili grazie ai maggiori controlli sulle varie fasi gestionali e ad una incrementata efficienza della funzione di fleet management. Infine, è il caso di prevedere alcune ore sia di formazione che di addestramento tecnico per i principali user del sistema.
SVILUPPO DEL SISTEMA GESTIONALE Seguendo i più comuni principi dello sviluppo ITC, il sistema, che sia progettato ad hoc o un pacchetto disponibile dovrà 36 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
essere modulare (utilizzabile anche solo parzialmente per le funzionalità d’interesse e/o espandibile tramite upgrade successivi) e “scalabile” (capace, cioè, di crescere e di diminuire di dimensione proporzionalmente alle necessità). Il suo Look & Feel (l’aspetto esteriore, grafico e funzionale) dovrà rispettare le policy dell’azienda cliente ed essere dotato di diversi livelli: fleet manager, user per funzione, driver, etc., secondo il profilo dell’utente. Ciascun login darà accesso ai moduli d’interesse.
VANTAGGI DI UN SOFTWARE DI FLOTTA Al di là della già sottolineata necessità di adozione di una qualche forma di sistema gestionale per le flotte di oltre le 50 vetture, attraverso l’implementazione
di procedure gestionali informatizzate l’azienda può cogliere una serie di vantaggi importanti. Innanzitutto la visibilità completa di tutti i dati, “con un click” (come spesso si scrive), e la trasparenza della gestione operativa e amministrativa dei veicoli, con conseguente responsabilizzazione dei vari attori aziendali coinvolti: management, gestore di flotta, driver, direzione del personale e così via. Inoltre, automazione e velocità rappresentano un guadagno in termini di efficienza, cioè un saving concreto, unitamente alla possibilità di controllare e monitorare da vicino la flotta riducendo i possibili errori. Il tutto in un contesto di procedure ottimizzate, visto che tutto il lavoro preparatorio e di disegno del sistema presenta anche questo tra i suoi obiettivi principali.
Nasce il Nuovo MISSIONLINE
La mobilitĂ a 360 gradi in un unico sito.
Fateci un click!
14 Sibeg Coca Cola_Layout 1 30/11/15 15.28 Pagina 38
MISSIONFLEET sguardo sul futuro
LA SICILIA SI FA ELETTRICA
CON 100 NUOVE CITROËN C-ZERO Con un investimento da 2,4 milioni di euro, Sibeg e Coca Cola hanno introdoo le nuove veure a emissioni zero, destinate a equipaggiare lo staff commerciale, che l’ha portata a vincere un premio green a Ecomondo di Rimini
di Andrea Barbieri Carones
I Il premio per il miglior progetto di mobilità sostenibile va in Sicilia, alla Sibeg, società che dal 1960 produce, imbottiglia e distribuisce tutti i prodotti a marchio Coca Cola in Italia. La premiazione dell’azienda è avvenuta durante
38 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
l’ultimo Ecomondo di Rimini, dove è stato sottolineato che la mobilità dei commerciali Sibeg è diventata a emissioni zero grazie a un accordo con Citroën, che ha portato a sostituire le auto di 100 sales executive con altrettante auto elettriche C-Zero. Un segnale forte da parte di un’azienda sempre in movimento per le strade della Sicilia, dove lo staff di vendita ha necessità di raggiungere capillarmente tutti punti vendita del territorio percorrendo una media unitaria compresa tra i 30 e i 40mila chilometri all’anno.
Tutta benzina risparmiata, quindi, a tutto vantaggio dei conti aziendali. L’investimento iniziale per adottare queste auto è stato di 2,4 milioni di euro, un finanziamento, ha precisato l’amministratore delegato Luca Busi, “che sarà ripagato nel giro di 4 anni, grazie soprattutto al risparmio di carburante”. Ma la corsa di SIbeg verso la mobilità sostenibile non si ferma qui, come sottolinea lo stesso manager: “Una volta che tutte e 100 le Citroën C-Zero saranno entrate in flotta, continueremo a investire in questo settore,
14 Sibeg Coca Cola_Layout 1 30/11/15 15.28 Pagina 39
MISSIONFLEET sguardo sul futuro
sostituendo le restanti 56 auto aziendali con altrettante vetture elettriche, in modo da trasformare l’azienda in una delle più ecosostenibili presenti in tutta Europa”. Ma l’arrivo di queste nuove vetture della Casa francese, entrate in flotta con la formula del noleggio a lungo termine gestito da Ald Automotive, non è l’unica misura diretta a
rendere più sostenibile l’isola: nell’investimento, infatti, sono compresi 400mila euro destinati a installare 57 colonnine di ricarica in tutta l’isola, in modo da consentire al personale di viaggiare in tutta tranquillità e di trovarsi sempre a poca distanza dal rifornimento di energia che, vale la pena di sottolinearlo, proviene al 100% da fonti rinnovabili. Di queste colonnine, realizzate in collaborazione con Enel, 7 sono a ricarica rapida e permettono di fare il “pieno” di circa 25 minuti contro le 4 ore e mezzo degli altri impianti che, comunque, sono a disposizione
di qualunque auto elettrica presente in Sicilia. L’auto elettrica della casa francese ha ormai 5 anni di vita e rappresenta uno dei modelli più riusciti con batterie al litio. Con un’autonomia dichiarata di 135 chilometri, e un’autonomia più plausibile di a quota 100, ha 4 posti ed è lunga 3,48 metri come le “sorelle” Peugeot iOn e Mitsubishi i-MiEV. In seguito al risparmio di carburante con l’introduzione di queste 100 city car elettriche Citroën, in un anno si eviterà l’emissione di 330 tonnellate di CO2, pari alla quantità assorbita da 24.750 alberi.
DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 39
15 News 1_Layout 1 30/11/15 15.29 Pagina 40
MISSIONFLEET
DICEMBRE GENNAIO
Le ruote a scelta per decreto È entrato in vigore il Decreto ministeriale n.20 del 10 gennaio 2013, poi prorogato fino al 30 settembre 2015, ribattezzato Decreto Gomme o Decreto ruote che permette, con una nuova normativa agli automobilisti e alle flotte, di scegliersi, con paletti ben chiari, i cerchi e le gomme da montare sui propri mezzi. Da oggi in Italia potranno quindi essere vendute solo ruote omologate con la
dicitura europea UN/ECE n° 124 o quella italiana secondo il D.M. n° 20 (NAD). Le ruote omologate UN/ECE n°124 devono obbligatoriamente avere le stesse dimensioni di quelle previste dai costruttori auto di primo impianto, mentre le ruote cosiddette “speciali”, omologate secondo la nuova normativa italiana (NAD), possono avere misure diverse dall’originale dando così la possibilità a chi lo voglia di montare cerchi e pneumatici alternativi rispetto a quanto previsto a libretto. Ma, attenzione, per avere la giusta etichettatura bisogna fare domanda agli uffici della Motorizzazione con la documentazione dell’officina insieme ad un modulo specifico da compilare scaricandolo dal portaledellautomobilista e a due attestati di versamenti di 25 e 16 euro.
DurAlex
Il maxi ammortamento esclude le auto Nlt La legge di stabilità all’art.8 della bozza di disegno di legge prevede un super ammortamento del 140% per investimenti in beni materiali nuovi (con l’esclusione dei beni immobili) acquistati dal 15/10/15 al 31/12/16 e possono essere agevolati anche beni acquistati in data precedente ma consegnati dopo la data del 15/10/15. Sono quindi agevolate le auto acquistate direttamente o in leasing ed escluse quelle noleggiate. Facciamo ora un breve carrellata sul trattamento dell’auto qualora venga approvata la legge. E I relativi vantaggi Auto a deducibilità integrale Il mezzo rappresenta il core business dell’azienda l’agevolazione sarà il 140% del costo sostenuto da ripartire per la durata fiscale dell’ammortamento Auto concesse in benefit ai dipendenti Il super ammortamento è invariato ma la deduzione è limitata al 70% del 140%, ed è quindi del 98% del costo effettivo con comunque un bel vantaggio Auto non assegnate Il super ammortamento agirà sui limiti ora pari a 18.076 e 25.823 euro per agenti. Come previsto nella relazione illustrativa al decreto si prevede che detti limiti aumentino del 40% passando quindi dai 18.076 ai 25.306 mentre dai 25.823 si passa ai 36.152 Auto acquistate in leasing per l’uso a deducibilità integrale e per quelle date in benefit ai dipendenti L’effetto è accelerare il recupero fiscale. Per le auto a deducibilità limitata Si attendono chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate. Si ipotizza un applicazione limitata alla sola quota capitale ed eventuale prezzo di riscatto. di Marco Persico
40 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
16 Analisi copertina_Layout 1 30/11/15 15.30 Pagina 41
Il DS5, di casa CitroÍn, e la i40 Wagon di Hyundai. Due ammiraglie pensate, anche, per le flotte dalla casa premium del gruppo Psa e dalla casa coreana che, per quest’auto, ha pensato di affidarsi alla sua sede tedesca sia per la progettazione che per la costruzione. Ecco quindi due auto che cercheranno di dare filo da torcere alle ammiraglie tedesche. Per flotte ma non solo.
17 ANALISI Citroen_Layout 1 30/11/15 15.31 Pagina 42
L’ANALISI DI
Nuova Citroën DS5 La Grandeur ha trovato casa Per “ballare da sola”, tornando ai fasti di un tempo quando rappresentava l’avanguardia pura nella famiglia Citroën, il marchio DS è diventato indipendente all’interno del Gruppo PSA e ha puntato subito forte sulla nuova ammiraglia. La DS5 è una vettura sicuramente diversa da molte concorrenti, di grande personalità stilistica, in alcuni punti meno vicina al family feeling DS per essere ancora più “premium”: l’insistenza del logo DS – non solo sulla mascherina frontale - delle raffinate cromature esterne, dei tanti tocchi di classe lo sottolinea. E se fuori la DS5 colpisce per il bel gioco di volumi e linee dove le enormi vetrature rivestono un ruolo fondamentale, in abitacolo si resta ammirati da come i designer del gruppo hanno fatto di tutto per creare la sensazione di essere su un aeroplano piuttosto che su un’automobile, partendo dalla plancia che ospita una console centrale straordinaria e lo schermo touchpad da 7”. Chapeau. Ed è proprio il caso di dirlo parlando di un’auto francese. di Pierluigi Bonora
LA GAMMA Il benzina 1.6 THP nella versione più potente o il noto 2.0 HDi a gasolio? La scelta, al di là degli
allestimenti Chic, So Chic, Sport Chic più quello speciale Business, si gioca tutta qui. Da una parte c’è un propulsore da 165 CV, brillante con un’anima
42 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
MISSIONFLEET
sportiva; dall’altra uno dei migliori diesel del mercato nella versione da 180 CV, esaltato dalla nuova trasmissione automatica a sei rapporti. A completare la gamma ci sono il benzina 1.6 THP da 210 CV, il già citato diesel 2.0 ma da 150 CV e il meno potente 1.6 a gasolio da 120 CV. Tutti propulsori molto efficienti e dotati di Start & Stop. E ancora c’è la versione Hybrid 4x4 che sta guadagnando ampi consensi. I prezzi vanno da poco più di 30.000 euro per la 1.6 THP165 S&S EAT 6 Chic sino a 46.950 euro per la Hybrid 4x4 Sport Chic.
LA PREFERITA Con tutto il rispetto per le altre versioni, nessun dubbio che la Hybrid 4x4 abbia qualcosa in più, non solo per la novità: per la prima volta in una vettura di serie, in abbinamento al motore ibrido elettrico, viene proposto un propulsore diesel dotato di cambio robotizzato a sei
rapporti. Il “cuore” è rappresentato dalla sofisticata centralina di controllo che gestisce contemporaneamente il superaffidabile 2.0 Blue Hdi da 163 CV, il motore elettrico da 37 CV, gli attuatori di cambio e frizione. Praticamente non ci si accorge di quale sistema si stia usando ma il risultato è positivo in termini di prestazioni (può spingersi a 211 km/h), assetto, consumi (la casa dichiara 3,4 litri/100 km nel ciclo misto) ed emissioni (solo 91 g/km di CO2). Con l’allestimento Business, ossia il So Chic con varie aggiunte (come il DS Connect Box, i sensori di parcheggio, la telecamera in retromarcia, il tetto cockpit a tre tendine, il touch pad 7” con satellitare), il prezzo è di 45.200 euro
IN ARRIVO Visto il recente aggiornamento, non sono previsti allargamenti della gamma a breve termine.
17 ANALISI Citroen_Layout 1 30/11/15 15.31 Pagina 43
L’ANALISI DI
I TEMPI DI CONSEGNA Citroën Italia dichiara sui 90 giorni fermo restando che non mancano promozioni con disponibilità in tempi minori.
IL VALORE RESIDUO Sicuramente buono, considerando che si tratta di un modello Premium. Al di là dei programmi di protezione che ne aumentano il valore, la Nuova DS5 ne conserva uno a 24 mesi / 60.000 km superiore dell’uno per cento rispetto alla media dei concorrenti diretti del segmento D.
I COSTI DI GESTIONE Il costo del tagliando varia a seconda del modello e del chilometraggio al momento dell’entrata in officina: comunque siamo nella media del segmento. Per assicurare la perfetta “forma” del veicolo, ci sono
contratti di servizio marca che con un canone mensile danno piena copertura della manutenzione ordinaria e straordinaria della vettura.
LE FORMULE FINANZIARIE Il brand mette a disposizione diverse formule, a partire dalle condizioni applicabili da Citroën/DS Financial Services, che comprendono soluzioni maxi-rata: oltre ad offrire un canone interessante, garantiscono all’utente la flessibilità di poter riscattare la vettura o sostituirla con una nuova alla scadenza del finanziamento. Da sottolineare anche i leasing a tasso promozionale.
IL NOLEGGIO La DS 5 si scontra con un parterre di tutto rispetto , soprattutto consolidato, con un Dna tedesco che tuttavia riesce a fronteggiare, ritagliandosi la quarta posizione con una quota di
MISSIONFLEET
mercato del noleggio a lungo termine superiore al 10%. Le formule sono personalizzabili attraverso la captive ma vengono proposte anche quelle dei principali operatori nazionali di noleggio.
IMMAGINE
La Citroën DS5 supera bene il nostro test. Come ammiraglia del brand premium rappresenta al meglio la nuova tendenza: originalità dello stile e grande I PREGI E I DIFETTI ricercatezza dei contenuti. Il fatto che i prezzi siano Sicuramente è un’auto allineati verso la fascia molto adatta a viaggiare alta del segmento non tanto e con pochissimo stress, con un plus di stile e deve stupire in negativo ma semmai consolida comfort: l’immagine che l’immagine rende più l’idea è quella di anticonformista e “seria” un guidatore stanco, alla vigilia di un lungo viaggio di al tempo stesso di un modello studiato con lavoro, che scende dalla estrema attenzione. DS5 riposato e di buon umore. I sedili sono un plus Tanto da pensare a una rete di concessionarie, vero. Se avete intenzione di molto raffinate e passare a una compatta innovative, chiamate DS premium ma non siete Store: la prima si trova a fissati con le vetture Milano, in via Gattamelata tedesche, l’aspetto chic di 41, luogo storico per questa francese vi Citroën, di cui abbiamo conquisterà di sicuro. A patto di non pretendere le parlato anche noi su sensazioni di guida uniche di questa testata e su missionline.it, il nostro certe Citroën del passato: portale d’informazione sul questo per qualcuno può business travel e sul fleet essere un difetto, management ovviamente. DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 43
18 ANALISI Hyundai_Layout 1 30/11/15 15.33 Pagina 44
L’ANALISI DI
La nuova Hyundai i40 Wagon in stile europeo Rinnovata soprattutto nella parte anteriore, la i40 Wagon (lunga 447 cm, per la cronaca) ha un’aria molto europea, molto piacevole. Non a caso Hyundai l’ha progettata e la costruisce in Germania, sicuramente dando un’occhiata alle altre familiari del segmento D. Il restyling 2015 non è stato solo di immagine, visto che assetto e set-up, vedi l’introduzione dell’Advanced Traction Cornering Control e del cambio a doppia frizione DCT a sette rapporti, ha portato a un comportamento stradale ancora più godibile mentre dall’ammiraglia Genesis sono state mutuate alcune tecnologie. Una wagon quindi capace di soddisfare le esigenze di una clientela business come di portare un gruppo di persone nel fuoriporta. In entrambi i casi, l’abitacolo è spazioso oltre la media e il bagagliaio all’altezza delle concorrenti (da 553 a 1719 litri), a seconda delle configurazioni, aiuta. di Pierluigi Bonora
LA GAMMA Otto le versioni che nascono dall’incrocio di quattro allestimenti , Classic, Comfort, Business e Style, con tre motorizzazioni Euro 6: un benzina a fasatura variabile (1.6 GDI da 135 CV)
MISSIONFLEET
chiavi in mano, a 38.500 euro per la top di gamma, ossia la 1.7 CRDi 7DCT Style da 141 CV.
LA PREFERITA
Difficile non puntare sulla 1.7 CRDi con allestimento Business, wagon “risparmiosa” che viene proposta sia con il cambio manuale che con il 7DCT, pensato per un utilizzo completamente automatico o simil-manuale: nel secondo caso, che consigliamo vivamente, i consumi sono rispettivamente di 5,2/4,4/4,7 litri ogni 100 km nel ciclo urbano/extraurbano/ combinato, grazie a una coppia molto “elastica” con il picco di 340 Nm, tra 1.750 a 2.500 giri/minuto. Anche il e il diesel 1.7 CRDi con due sistema ISG (lo stop & go di livelli di potenza, 115 e 141 CV, quest’ultimo con 5 CV in casa Hyundai) dà una bella mano nel traffico cittadino. più rispetto alla serie precedente. Quanto ai prezzi La dotazione più che valida: computer di bordo, si parte da 27.200 euro per l’entry level, 1.6 GDI Classic, navigatore satellitare, climatizzatore manuale, proposta ache a un prezzo promozionato di 21.650 euro sistema audio integrato,
44 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
sensori di parcheggio, comandi al volante, cinque sistemi di sicurezza attiva (ESC, ABS, HBA, LDWS e l’inedito SLIF che avvisa sui limiti di velocità), nove air bag, fari bi-xenon. Il costo è di 34.100 euro, mentre scegliendo il cambio manuale si scende a 32.600 euro. Non mancano optional di livello.
IN ARRIVO Vista la completezza della gamma e la “gioventù” del modello, non sono previsti novità a breve
I TEMPI DI CONSEGNA Dal momento di un nuovo ordine, occorrono dai 30 ai 60 giorni per una i40.
IL VALORE RESIDUO Il valore residuo del vecchio modello (risalente al 2001) in un’analisi di Quattroruote era risultato il migliore tra tutte le berline del segmento D non Premium.
18 ANALISI Hyundai_Layout 1 30/11/15 15.33 Pagina 45
L’ANALISI DI
I COSTI DI GESTIONE Cinque anni di garanzia, di assistenza stradale e controlli gratuiti, a chilometraggio illimitato. In una singola frase “5 anni di Tripla Garanzia”: è l’esclusivo servizio postvendita che Hyundai offre anche per la i40. Basti dire che oltre ai 60 mesi di garanzia sul prodotto, il pacchetto include tanti check-up gratuiti per la propria vettura e su un servizio di assistenza – 24 ore su 24 – che aiuta ad affrontare con serenità ogni spostamento. Nonché 2 anni di garanzia sui ricambi originali, 12 anni di garanzia anti-perforazione e fino a 5 anni di garanzia sulla verniciatura. Il massimo.
LE FORMULE FINANZIARIE Per chi non vuole acquistare subito la vettura, Hyundai Motor Company Italia si serve di un partner esclusivo come Santander
Consumer Bank Italia che propone leasing personalizzati per aziende e privati. La soluzione più interessante è la i-Plus con anticipo e rata mensile su 24 o 36 mesi: finito il contratto, ci sono tre opzioni: sostituire l’i40 con una nuova vettura della gamma, tenerla saldando o rateizzando il Valore Futuro Garantito, riconsegnarla al concessionario senza particolari obblighi. In i-Plus si possono anche inserire le garanzie assicurative di Soluzione Hyundai.
IL NOLEGGIO Hyundai non prevede un renting direttamente curato dalla Casa.
I PREGI E I DIFETTI Affidabilità, sicurezza e comfort, senza svenarsi economicamente: obiettivo importante, soprattutto nel momento attuale. E con la versione i40 Business è stato raggiunto, a partire dalla scelta di un
MISSIONFLEET
propulsore che permette ai più virtuosi di fare un Milano-Roma-Milano con un unico pieno, ma anche di sfiorare i 200chilometri all’ora e passare da 0 a 100 km/h in 11 secondi, con emissioni di soli 123 grammi di CO2 nel ciclo medio combinato. Nella versione business oltre alla vernice metallizzata/micalizzata, anche il Winter pack, con volante e sedili anteriori riscaldabili, e il Safety pack, con la Cluster super vision, il quadro strumenti ad alta visibilità, il Lane departure warning system, ovvero il sistema di avviso di superamento involontario della corsia, i fari Bi-Xenon, la Smart Key, il sistema di navigazione touchscreen da 7”con aggiornamento gratuito delle mappe per 7 anni e Bluetooth con riconoscimento vocale. Difetti? Diciamo che sono migliorabili la posizione di guida per chi è alto sopra la media, la visibilità del lunotto (ma ormai è
problema comune a tanti modelli) e gli innesti del cambio manuale, un po’ ruvidi. Per questo consigliamo un piccolo sforzo economico in aggiunta e puntare sul DCT.
IMMAGINE Sicuramente positiva, e al giorno d’oggi è tutt’altro che scontato per una familiare, visto il boom dei crossover compatti. Al di là della versatilità e dello spazio, doti quasi scontate per modelli con questa vocazione, Hyundai ha rispettato il copione del brand, ovvero un prezzo competitivo, una dotazione molto ricca, una garanzia super, grande semplicità di utilizzo, ma, al tempo stesso, ha alzato l’asticella sia per la parte estetica (le finiture sono infatti eccellenti) sia per quella tecnica. La i40 Wagon mette di buon umore già a partire dalla linea piacevole e, soprattutto, non inganna nella sostanza.
DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 45
19 Novitauto_Layout 1 30/11/15 15.33 Pagina 46
MISSIONFLEET
NOVITAUTO
In queste pagine troverete una breve sintesi delle principali novità che in questo periodo si affacciano sul mercato dell’auto. Non si tratta, ovviamente, di una valutazione approfondita: per un esame più particolareggiato vi rimandiamo alla rubrica “L’analisi di MissionFleet”. Può invece costituire uno spunto per prendere in considerazione un nuovo modello da inserire prossimamente nella car policy della vostra azienda, una sorta di appunto che vi ricorderà di andare a guardare più da vicino una nuova vettura. di Pierluigi Bonora
Mini Clubman Cresciuta di ben 29 cm (10 sono di passo, che adesso misura 267 cm), è diventata una vera familiare, con un abitacolo sufficientemente spazioso per quattro adulti, quattro porte (prima ne aveva tre, con quella posteriore destra ad apertura controvento) e un baule finalmente adeguato al mezzo, da 360 cmc. Due le motorizzazioni a benzina (il 1.5 a tre cilindri da 102 e 136 CV, il 2 litri da 192 CV) e altrettante diesel (il 1.5 da 116
CV, il 2.0 a gasolio da 150 e 190 CV) con cambio manuale, automatico o Steptronic. La gamma prevede molte versioni, tra cui quelle Business, come numerose sono le possibilità di personalizzazione. Listino da 22.300 a 33.500 euro. TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Stile inimitabile – Finiture d’alta gamma – Comportamento stradale
Lexus RX Alla nuova generazione, più elegante che mai, il brand premium giapponese chiede di proseguire il successo del modello: con circa 2,2 milioni di unità, RX è il più venduto nella storia Lexus. Sotto al cofano, c’è il nuovo V6 di 3.5 litri a iniezione diretta da 313 CV, abbinato al sistema Full Hybrid – vanto di famiglia – che assicura consumi medi di 5,3 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 122 g/km. Nella ricca dotazione, da luxury crossover, ci sono anche
46 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
l’Head-Up Display, un nuovo sistema multimediale con schermo touch da 12,3, il sistema di navigazione Premium di serie e il Panoramic View Monitor. Nelle concessionarie arriverà a gennaio, con prezzo sui 60.000 euro. TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Design elegante – Sistema Full Hybrid – Grande equipaggiamento
19 Novitauto_Layout 1 30/11/15 15.33 Pagina 47
MISSIONFLEET
NOVITAUTO
Audi SQ5 TDI Plus Una versione speciale della SQ5 per chi ama le emozioni (forti). Il “cuore” è il V6 3.0 TDI biturbo, ulteriormente potenziato così da raggiungere una potenza di 340 Cv e 700 Nm di coppia, grazie all’aumento della pressione del sistema common rail. Migliorano, ovviamente, le prestazioni rispetto alla SQ5 TDI da 313 CV: secondo la Casa, i 100 km/h da fermo si raggiungono in 5,1 secondi, mentre la velocità massima è
sempre autolimitata a 250 km/h. Il consumo medio è pari a 6,6 l/100 km con 174 g/km di CO2. L’allestimento Plus offre anche di serie il differenziale posteriore sportivo (al debutto sulla gamma Q5) e i cerchi in lega da 21” con pneumatici da 255/40.
La quarta generazione del modello Kia per il segmento D, esteticamente molto “pulito”, debutta in gennaio con un prezzo intorno ai 29mila euro. All’interno, regna il design orizzontale, diviso tra display zone e control zone. Al di là del successivo arrivo della station wagon (ispirata alla Sportspace Concept) e della sportiveggiante GT, la vera novità di Optima è rappresentata dalla versione ibrida e ibrida plug-in (la prima
Kia in assoluto a montare l’ultima tecnologia propulsiva). L’ibrida, disponibile già nel primo trimestre del 2016 , abbinerà un benzina 2.0 GDI da 156 CV ad uno elettrico da 51,7 CV per una potenza complessiva di sistema di 195 CV.
Un’autonomia di 250 km con una sola ricarica: è la grande novità sull’ultima Leaf, la 100% elettrica di Nissan che grazie alle batterie da 30 kWh, aumenta di ben il 26% la sua capacità di marcia in modalità solo elettrica. La nuova batteria si ricarica come quella da 24kWh montata sulle versioni precedenti: da casa, dalle stazioni di ricarica pubblica e dalla rete di ricarica rapida (400 V, trifase) che si sta espandendo rapidamente in
Europa. Inoltre gli allestimenti Acenta e Tekna my 2016 offriranno l’evoluzione del NissanConnect EV, migliorandone la semplicità d’uso con una nuova interfaccia per lo schermo touch capacitivo da 7”. Prime vendite a gennaio.
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Look aggressivo – Prestazioni da sportiva – Pack esclusivo Macaw Blue
Kia Optima
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Interno molto razionale – Consumi ridotti del 10% – Prezzi interessanti
Nissan Leaf MY 2016
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Autonomia più ampia – Sistema infotainment – Garanzia salita a otto anni
DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016 | 47
19 Novitauto_Layout 1 30/11/15 15.33 Pagina 48
MISSIONFLEET
NOVITAUTO
Bmw i3 Extended Range Più che una vettura di normale produzione sembra una grintosa concept, e la costruzione ultraleggera (che impiega pure la fibra di carbonio) la rende un caso a sé fra le ”piccole” elettriche. La i3 si muove senza inquinare e con circa tre euro di corrente percorre un centinaio di km nel rispetto dell’ambiente. Il tutto, con la vivacità dei 170 CV che il motore bifase scarica (tramite una trasmissione a rapporto fisso) sulle ruote posteriori. La carrozzeria ha
forme anticonvenzionali (e davvero aerodinamiche, con un Cx di 0,29) e una bella dose di grinta, dovuta al cofano e portellone neri mentre l’abitacolo è ricercato, in perfetto stile Bmw. Anche il prezzo lo è: 36.500 euro…
È uno dei modelli ad alte prestazioni del brand GM – l’altro è la CTS-V –i n arrivo nel nostro Paese. Declinato in due varianti di carrozzeria, verrà proposto a un prezzo base di 73.200 euro per la versione quattro porte e di 75.900 euro per la coupé. All’interno tanto lusso, quasi opulento, fatto di materiali e pellami pregiati come componenti dal carattere “racing”. Sotto il cofano della ATS-V, sia berlina che coupé, si nasconde il potente V6
TwinTurbo da 3.6 litri, capace di sviluppare 470 CV e 603 Nm di coppia massima: da qui lo scatto 0- 100 km/h in soli 3,9 secondi, mentre la velocità massima raggiunge i 299 km/h. L’equipaggiamento non può che essere al top in ogni aspetto.
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Personalità stilistica – Finiture raffinate – Motore aggiuntivo a benzina
Cadillac ATS-V
TRE MOTIVI PER ANDARLA A VEDERE DA VICINO – Design all’avanguardia – Prestazioni da sportiva – Magnetic Ride Control
Spedizione Posta Target - Magazine
Registrazione Tribunale di Milano n° 219 del 28/03/2006 Direttore responsabile Alberto Vita Collaboratori Pierluigi Bonora, Davide Gibellini, Andrea Barbieri Carones. Serena Piazzi, Mauro Serena (direttore scientifico), Salvatore Saladino Progetto grafico Arianna Pierri Stampa Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG) Distribuzione in Italia Pronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)
48 | DICEMBRE 2015-GENNAIO 2016
Tariffa abbonamento annuo: 30,00 euro Bonifico bancario per Banca Popolare di Sondrio, Agenzia n. 13 di Milano - c/c 000005445X70 CIN X - ABI 05696 CAB 0161 IBAN IT78X0569601612000005445X70 intestato a Newsteca Srl D.Lgs 196/03 del 30 giugno 2003 (tutela della privacy): titolare del trattamento dei dati personali utilizzati per l’invio della rivista è Newsteca Srl. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del citato D.Lgs. telefonando al n. 02/20241122 Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/03 (tel. 02/20241122 - fax 02/20241096).
Direzione, Redazione, Pubblicità, Amministrazione: Piazzale Cadorna, 11 - 20123 Milano Tel. 02/20241122 - fax 02/20241096 e-mail: redazione@newsteca.it www.missionline.it Amministratore Unico Marco Persico UFFICIO COMMERCIALE Tel. 02/20241122 Tiziana Gregori gregori@newsteca.it Cell: 333/3854276
NISSAN QASHQAI LA TUA NUOVA STORIA COMINCIA DA QUI.
TUO CON
LEASING A € 279 AL MESE . *
TAN 3,99%
NISSANCONNECT CON RADIO DAB
TECNOLOGIA NISSAN SAFETY SHIELD
SISTEMA DI ASSISTENZA AL PARCHEGGIO
SISTEMA DI CONTROLLO DEL TELAIO
VALORI MASSIMI CICLO COMBINATO: CONSUMI 6 l/100 km; EMISSIONI CO2 138 g/km.
MASSIMA EFFICIENZA
Scopri di più su nissan.it
* ESEMPIO DI LEASING CALCOLATO SU NISSAN QASHQAI 1.5 dCi: TOTALE IMPONIBILE € 20.736,59; ANTICIPO € 5.948,44 (COMPRESE SPESE GESTIONE PRATICA € 300 E IMPOSTA DI BOLLO IN MISURA DI LEGGE). N.47 CANONI DA € 279,07 COMPRENSIVI, IN CASO DI ADESIONE, DI 12 MESI DI DRIVER INSURANCE A € 108. RISCATTO € 4.249,44. TAN 3,99%, TAEG 5,92%. IPT (CALCOLATA SU PROVINCIA DI ROMA) E MESSA SU STRADA INCLUSE, IVA ESCLUSA. SALVO APPROVAZIONE NISSAN FINANZIARIA. OFFERTA VALIDA FINO AL 31/01/2016. FOGLI INFORMATIVI PRESSO I PUNTI VENDITA DELLA RETE NISSAN E SUL SITO WWW.NISSANFINANZIARIA.IT. MESSAGGIO PUBBLICITARIO CON FINALITÀ PROMOZIONALE.