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High North: la nuova rotta polare della seta
Studiare i cambiamenti climatici nell’Artico e gli impatti sul pianeta e sull’economia globale, sperimentando nuove tecnologie che possano far luce sui fenomeni legati al “climate change”
di Maria Enrica Rubino
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Èquesto l’obiettivo della campagna di ricerca in Artico High North che ha concluso nel 2019 il primo triennio di attività e che sta per ripartire con High North 2020-2022. Iniziativa che è stata resa possibile grazie al ruolo attivo svolto dalla Marina militare attraverso l’Istituto Idrografico della Marina quale National marine focal point for the Arctic research activities, con il coinvolgimento nelle tre
campagne di Geofisica marina in Artico delle diverse Istituzioni ed Enti di ricerca nazionali ed internazionali, oltre ad Università e Società private operanti in settori quali l’Idrografia, la Geofisica, l’Oceanografia e la Geologia marina. Una “rotta polare della seta” l’ha definita il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio di squadra, Giuseppe Cavo Dragone, intervenendo in apertura
della conferenza stampa di presentazione del primo triennio di attività di ricerca pluriennale in Artico. “Attività che – ha ricordato il capo di Stato Maggiore - oggi impegna il nostro Paese dopo 90 anni dall’ultima missione nell’Oceano Artico con la Regia Nave Città di Milano, che dal 1929 al 1969 ha garantito attività di cartografia per le Isole e la Baia del Re”. Un’area che, come ha spiegato l’ammiraglio Cavo Dragone, potrebbe migliorare la connettività tra Europa, Asia e Americhe e potrebbe rivoluzionare anche tutti gli attuali equilibri economici e commerciali. Si stima, infatti, che ci sia più del 40% di risorse di petrolio e gas e più del 30% di rocce rare e, molto probabilmente, grossi giacimenti di uranio. Le aree al centro dell’attività di ricerca High North 2020 saranno quelle in prossimità dei ghiacci a nord delle isole Svalbard e prevedono l’impiego di tecnologia 3D-mapping, idrooceanografia, l’acustica nella caratterizzazione del seabed e del water column, l’ocean color e sperimentazione integrata di remote sensing e veicoli autonomi. Lo studio dell’ambiente, delle variazioni
climatiche e della dinamica delle masse d’acqua nel quadro del global warming sarà possibile con l’acquisizione di una serie temporale e spaziale sufficientemente lunga e significativa, ottenuta con il mantenimento dei mooring S1 e ID2 (ancoraggi verticali che monitorano la colonna d’acqua e i fondali marini dal 2014). Con il mantenimento di questi mooring, la Marina e l’Istituto Idrografico della Marina (IIM) forniscono il contributo italiano allo Svalbard Integrated Observing System (SIOS). In particolare, l’IIM conta di ricoprire un ruolo determinante nel programma High North 2020-22 con il progetto ARNACOSKY, per sviluppare sistemi di ultima generazione
Nave Alliance, unità polivalente di ricerca (NATO Research Vessel - NRV) che svolge attività condotte dal Centro di Ricerca e Sperimentazione Marittima (Centre for Maritime Research and Experimentation – CMRE), dal 21 marzo 2016, dipende, per il tramite del Comando Squadriglia Unità Idrografiche ed Esperienze (COMSQUAIDRO) e il Comando delle Forze di Contromisure Mine (MARICODRAG), dal Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV).
per la sicurezza della navigazione e la sostenibilità ambientale. Per il monitoraggio ambientale, verranno impiegate più piattaforme. Tra queste, la principale è il vettore radar satellitare nazionale COSMO-SkyMed: il sistema osservativo costituito da una costellazione di quattro satelliti con sensori radar in grado di operare in qualunque condizione meteorologica e, quindi, di visibilità. Per l’acquisizione di dati in mare saranno impiegati droni con ortofotocamera e camera infrarosso, strumenti come la sonda multiparametrica CTD.
In alto il capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone durante l’ intervento in apertura della conferenza stampa di presentazione del primo triennio di attività di ricerca pluriennale in Artico. Nelle altre foto immagini delle attività condotte in mare e della conferenza.
I risultati della Campagna di Geofisica Marina High North 2017-2019
Nel 2017, la Marina ha avviato il Programma di ricerca pluriennale High North inviando la nave Alliance in Artico. Obiettivo della missione era condurre studi sulle dinamiche della copertura glaciale artica e le rotte di navigazione intorno alle Svalbard. I dettagli del Programma sono stati esposti dal Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina, il contrammiraglio Luigi Sinapi, intervenuto in conferenza stampa. Le tre campagne di Geofisica Marina in Artico: High North 2017- 2019, coordinate dall’Istituto Idrografico della Marina (IIM) sono state incentrate sulla conoscenza dell’ambiente marino studiando le dinamiche delle masse d’acqua, la mappatura dei fondali e la caratterizzazione di settori artici poco conosciuti o inesplorati grazie alla disponibilità e sperimentazione di nuove tecnologie e ai cambiamenti ambientali in atto. Nell’ambito della campagna High North 18 le ricerche si sono sviluppate fino al ciglio della banchisa artica a nord delle isole Svalbard, raggiungendo la latitudine 82 N. L’attività della campagna High North 2019 è stata caratterizzata dall’esplorazione per la mappatura dei fondali e del campionamento di dati ambientali in 70 stazioni totali di cui 22 per osservazioni integrate dell’ambiente marino, 20 per misure bio-ottiche, 4.227 km² di mappatura acustica, 11 per inquinamento marino, 4 per macro e micro-nano plastiche, 7 fisiche e bio-geochimiche della colonna d’acqua, lungo un percorso di 800 miglia nautiche sviluppate al largo delle isole Svalbard. Una particolare attenzione è stata rivolta al mantenimento di due siti osservativi, S1 e ID2, ancoraggi verticali (mooring) che monitorano la colonna d’acqua e i fondali marini dal 2014, grazie a CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) e, dal 2017 anche dall’IIM. Questi due mooring sono dotati di strumenti oceanografici come correntometri, misuratori di temperatura e salinità (CTD), trappole per sedimenti per la misura di dati ambientali. “189 stazioni di misura effettuate, 21 siti di campionamento di sedimenti, 234 campioni per la caratterizzazione della massa d’acqua, osservazioni del ghiaccio, del mare, della plastica, 12 missioni con mezzi autonomi aerei e 10 subacquei e 6427 km quadrati di fondali esplorati” sono i numeri delle tre campagne High North raccontati dalla professoressa Roberta Ivaldi, docente di Geologia Marina, ricercatrice in Antartide e in Artico con High North. “La Marina ha garantito il mantenimento dei sistemi osservativi presenti nel settore occidentale delle Isole Svalbard fornendo un contributo a tutta la comunità internazionale, con continuità” ha spiegato la professoressa. “Infatti – ha proseguito – nel settore occidentale delle Isole ci sono due ancoraggi posizionati a circa mille metri di profondità che raccolgono dati dal 2014 e necessitano annualmente di un ciclo di manutenzione. Questo è uno dei punti cardine del programma High North con monitoring e observation”. Si è detto “orgoglioso” il Comandante della nave Alliance, Andrea Crucitti, intervenuto durante la conferenza “per aver avuto l’opportunità di condurre dal punto di vista operativo l’attività nave in ambito di High North 19 sino ad oltre 79 gradi di latitudine Nord in prossimità delle Isole Svalbard. I dodici giorni di effettivo deployment in area hanno rappresentato un banco di prova non banale, dato dalle condizioni meteorologiche tipiche della stagione tardo autunnale ad alte latitudini, che l’unità ha incontrato e brillantemente sostenuto in tutte le attività svolte. Ma con l’attenta pianificazione e la condivisione costante delle informazioni operative e tecniche con il team scientifico di bordo coordinato dalla professoressa Ivaldi sia con il confronto con lo staff del Comando in capo della squadra navale è stato possibile porre a frutto ogni istante di una campagna così complessa e affrontare con serenità e in piena sicurezza operazioni oceanografiche di particolare difficoltà”.