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Giù il berretto
Nella storica base del Varignano a La Spezia, sede del raggruppamento subacquei ed incursori “Teseo Tesei”, sono stati consegnati 11 baschi verdi che contraddistinguono gli appartenenti al G.O.S. Giù il berretto
di Pasquale Prinzivalli
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Hanno raggiunto un ambito traguardo, ma per gli undici nuovi incursori, si tratta solo del primo passo di una vita fatta di sacrifici e missioni operative. Difficoltà compensate da un senso di appartenenza che, ha ricordato il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, entra in maniera prepotente nei cuori di chi fa parte di questa famiglia. Non a caso infatti, prima della cerimonia della consegna dei baschi verdi, che sostituisce il berretto da allievo, i nuovi incursori accompagnati dal 20° corso del 1969, hanno deposto una corona a
Varignano (Sp), 24 gennaio 2020. Sopra: il capo di Stato Maggiore della Marina durante la consegna dell’attestato. Accanto: la lettura del Decalogo scritto dagli uomini dei Mezzi d’Assalto della Marina. Nella pagina a sinistra: uno dei momenti più significativi della cerimonia, la consegna del basco all’incursore.
memoria di tutti i caduti del Raggruppamento Subacquei ed Incursori Teseo Tesei, (Comsubin). Il Raggruppamento, ha ricordato l’ammiraglio Cavo Dragone, è un luogo dove “si respira un’aria pregna di tradizioni e di magia, un mondo che non mi apparteneva ma che ho apprezzato in maniera veramente indescrivibile purtroppo nei soli tre anni di convivenza con tutti i ragazzi” - ha proseguito poi rivolgendosi agli undici giovani incursori - “un mondo nel quale entrate a pieno titolo dopo un percorso assolutamente faticoso e impegnativo ma che vi ha dato un traguardo che è riservato a pochissimi e che tantissimi vorrebbero conseguire, che vi fa entrare in un gruppo ristretto che vi assicuro, in tutto il mondo viene guardato con invidia e grandissima ammirazione”. L’ammiraglio Massimiliano Rossi, comandante del Raggruppamento Teseo Tesei, nel suo discorso si è voluto complimentare con gli allievi del 70° corso che coronano le loro aspirazioni conquistando il meritato basco verde, per voi oggi inizia un percorso di vita a Comsubin, una specialità della Marina militare che ha una tradizione importantissima di eroi che hanno tracciato un solco nel quale, fin dalla costituzione della specialità nel 1952, tutti gli operatori incursori si sono riconosciuti e hanno scritto con i fatti e i loro sacrifici, memorabili pagine di storia, cosi come hanno saputo fare i nostri antenati della X Flottiglia MAS della Regia Marina decorati al valore durante la seconda guerra mondiale”. La cerimonia, che si è svolta lo scorso 24 gennaio, è stata arricchita dalla presenza degli operatori del G.O.I. (Gruppo Operativo Incursori) feriti in Iraq lo scorso 10 novembre. L’ammiraglio Rossi ha sottolineato la loro partecipazione salutandoli come “uomini valorosi che hanno voluto essere presenti per testimoniare quei valori di fratellanza, cameratismo e onore che accomunano tutti noi incursori della Marina militare”. Dopo aver superato una prima duris
sima fase che ha fatto una selezione dagli iniziali quaranta aspiranti a entrare nel G.O.I., il percorso degli undici neo brevettati continuerà con una preparazione professionale attraverso la conoscenza delle procedure operative, delle tecniche e delle apparecchiature iperspecialistiche in dotazione al Reparto. Il periodo formativo terminerà con l’acquisizione, presso il Centro Addestramento Paracadutisti, del brevetto sia con la fune di vincolo che con la tecnica di caduta libera. Solo dopo aver superato tutte queste fasi, inizierà per questi undici uomini, la vita vera del Gruppo Operativo Incursori.
Varignano (La Spezia), 24 gennaio 2020. L’ammiraglio Massimiliano Rossi, Comandante del Comsubin, con il team addestamento e gli 11 neo brevettati.