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Andrea Doria, esercitazioni NATO
nel Mar Mediterraneo centrale ed orientale volta ad assicurare i tre core tasks dell’Operazione: garantire la sicurezza marittima, il conseguimento della maritime situational awareness (MSA) e contribuire allo sviluppo delle capacità marittime dei partner regionali della NATO. L’attività si è sviluppata nel pattugliamento mirato di porzioni di mare tra la Turchia, l’Isola di Cipro e le coste prospicienti Siria, Libano, Israele ed Egitto. Grazie all’impiego congiunto dei sensori di bordo e degli assetti arei di pattugliamento, MPA, le unità sono state in grado di costruire una chiara e condivisa situazione del traffico mercantile e non, presente in area. La principale modalità di raccolta di informazioni è stato mediante la conduzione di interrogazioni via radio, i ben noti hailing, a mercantili in transito nell’area di pattugliamento. Dopo il contatto radio iniziale, il personale di plancia del Margottini ha posto una serie di domande circa i dati di riconoscimento e la tratta del mercantile. Nel corso delle interrogazioni, sono inoltre state fornite informazioni riguardanti la NATO e le finalità dell’Operazione Sea Guardian così da diffondere l’operato dell’Alleanza a livello regionale. Nave Margottini ha poi svolto attività di particolare importanza nell’ambito degli obiettivi dell’Operazione Sea Guardian quali i maritime situational awareness approaches (MSAA) e sessioni di regional maritime security capacity building (rMSCB). Nel primo caso, l’impiego di mezzi minori con a bordo personale della Brigata Marina San Marco ha consentito di avvicinarsi a mercantili e pescherecci presenti in area d’operazione raccogliendo informazioni dai comandanti delle unità interrogate tramite uno scambio verbale a distanza. In tale contesto lo scopo è quello di confrontarsi con la comunità marittima locale e poter raccogliere elementi di informazione preziosi al fine di comprendere le dinamiche locali e, al contempo, promuovere l’azione dell’Alleanza nell’ambiente maritime, in termini di sicurezza. Per tale motivo il personale militare non ha la necessità di salire a bordo del mercantile o peschereccio ma resta affiancato all’Unità in navigazione, assicurando il rispetto delle norme antiCovid. L’attività di regional maritime security capacity building è stata invece svolta a favore della Marina egiziana in occasione della sosta logistica avvenuta nel porto di Alessandria d’Egitto. Nave Margottini ha quindi svolto una serie di esercitazioni a carattere marinaresco, di comunicazioni a lampi di luce e di controllo del traffico mercantile con la fregata egiziana Al Galala, andando a rafforzare il legame di cooperazione tra la NATO ed uno dei propri partner regionali. Il giorno 17 maggio, Nave Margottini ha infine terminato il proprio dislocamento quale unità di bandiera dell’Operazione Sea Guardian continuando comunque ad assicurare, come Unità in supporto associato sino al 22 maggio, collaborazione e condivisione di informazioni circa il controllo delle linee di traffico mercantile. Nel corso del suo periodo di dislocamento nel Task Group 440.03, nave Margottini ha percorso un totale di 3325 miglia nautiche e 381 ore di moto, conducendo 107 hailings, 2 maritime situational awareness approaches e un’articolata sessione di attività riconducibili al regional maritime security capacity building. L’elicottero organico del Margottini ha parimenti fornito il proprio contributo con un totale di 19 ore di volo suddivise in missioni focalizzate su addestramento a decolli ed appontaggi sull’unità, verifica delle apparecchiature per lo scambio di informazioni tattiche nave-elicottero, pattugliamento aereo nelle aree marittime di interesse, addestramento per gli operatori della Brigata Marina San Marco alla discesa dall’elicottero tramite fast rope, addestramento al tiro di precisione dall’elicottero a favore dei tiratori scelti anfibi della Brigata Marina San Marco ed addestramento all’evacuazione di un ferito di bordo a mezzo del verricello presento sull’elicottero. In tutte le attività svolte, tanto di carattere operativo che addestrativo, gli elementi chiave che hanno permesso il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono stati le elevate capacità professionalità di settore e l’amalgama tra l’equipaggio di nave Margottini ed il personale specialista della Brigata Marina San Marco ed elicotteristico.
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Alcune immagini dellle attivitò svolte da nave Margottini impegnata nell’operazione Sea Guardian.
Nel corso del suo periodo di dislocamento nel Task Group 440.03, Nave Margottini ha percorso un totale “ di 3325 miglia nautiche e 381 ore di moto, conducendo 107 hailings, 2 maritime situational awareness approaches e un’articolata sessione di attività riconducibili al regional maritime security capacity building ”