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Cambio al vertice della Squadra navale
L’ammiraglio Paolo Treu lascia il timone all’ammiraglio Enrico Credendino Cambio al vertice della Squadra navale
di Alessandro Lentini
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Il saluto di chi lascia il servizio attivo è sempre un po’ malinconico, come se per qualche motivo non lavorare più con una persona “cambiasse” l’approccio allo stesso lavoro di chi rimane. Se chi saluta è il Comandante in capo della Squadra Navale, l’ammiraglio Paolo Treu, e la cerimonia prevede anche la rassegna a distanza ravvicinata a bordo di un motoscafo tra le navi della Marina militare alla fonda nella Stazione navale Mar Grande di Taranto, allora un po’ di malinconia è più che giustificata. A bordo della portaerei Cavour, lo scorso 16 luglio, si sono svolte le principali celebrazioni del passaggio di consegne tra l’ammiraglio di squadra Paolo Treu, che al raggiungimento dei limiti d’età ha lasciato il servizio attivo, e l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino che, lasciando il Comando delle Scuole della Marina, ha assunto quello della squadra Navale. “Il comando della Squadra navale ha in carico la cruciale gestione della funzione operativa e addestrativa della forza armata e l’approntamento operativo dello strumento aeronavale -ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Difesa senatrice Stefania Pucciarelli, presente alla cerimonia - per assicurare la sicurezza degli spazi marittimi nazionali, ma anche la proiezione avanzata con funzioni di deterrenza attiva, monitoraggio, presenza, sorveglianza e prontezza d’intervento a tutela degli interessi nazionali quasi in-
Taranto , 16 luglio 2021. A bordo della portaerei Cavour, ll sottosegretario di Stato alla Difesa senatrice Stefania Pucciarelli, accompagnata dal Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, assiste alla cerimonia del passaggio di consegne tra l’ammiraglio Paolo Treu e l’ammiraglio Enrico Credendino.
teramente dipendenti dalla dimensione marittima”. Salutando l’ammiraglio Treu la senatrice si è detta sicura di come “Domani lei ripone l’uniforme ma continuerà a vestire le stellette sul cuore”. L’importanza di CINCNAV è stata descritta anche dall’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Marina militare: “Siamo stati sottoposti a tagli drammatici ma abbiamo cercato di operarli il più possibile lontano dalla Squadra navale perché, per tutta la Difesa, è lo strumento più flessibile, versatile, efficace che può rischierarsi lontano, dove si originano le crisi e intervenire prima che arrivino a toccare le nostre coste”. Molte parole sono state dedicate anche all’ammiraglio Treu, soprannominato, e più volte ricordato da tutti, Pitbull: “Un amico che non mi ha fatto mancare consigli, suggerimenti e critiche e da cui ho sempre percepito onestà, lealtà e soprattutto amicizia”. A bordo di nave Cavour erano schierati i massimi vertici di tutti i comandi che fanno capo al comandante della squadra navale: i comandi navali di La Spezia, Taranto, Brindisi, Augusta, il comando sommergibili e delle navi ausiliarie, il comando della forza anfibia e dell’aviazione navale, quello delle Telecomunicazioni e della Sicurezza delle comunicazioni. “Sono stato onorato e felice di essere stato al comando della Squadra navale proprio in questo periodo storico, riuscire ad assolvere tutte le missioni e operazioni programmate è stato sicuramente sinonimo di impegno e dedizione a dimostrazione di una Italia combattiva e resi-
Taranto, 16 luglio 2021. Momento della cerimonia a bordo della portaerei Cavour. In alto ll sottosegretario di Stato alla Difesa senatrice Stefania Pucciarelli, il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, l’ammiraglio di squadra Paolo Treu e l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino.
liente” ha dichiarato l’ammiraglio Treu, nel suo accorato discorso di commiato. Il saluto “alla voce”, così chiamato per la solennità rappresentata dall’equipaggio schierato su ponti di volo, ponti scoperti, alberate delle navi a vela, motobarche e alette di plancia, ha reso onore e rispetto anche all’ammiraglio Credendino, nuovo comandante della Squadra navale che, come previsto dal “cerimoniale”, ha passato in rassegna gli equipaggi alla fonda prima della cerimonia vera e propria. Non senza un velo d’emozione l’ammiraglio Credendino ha ringraziato i suoi predecessori in questo nuovo incarico, in particolare l’ammiraglio Treu, senza dimenticare gli equipaggi della Marina: “Ammirato dalle capacità dimostrate dal personale della Squadra navale nell’ultimo anno e mezzo caratterizzato dalla pandemia che non ne ha fiaccato spirito, entusiasmo ed operatività. È da loro che voglio partire, ed è su loro che la Squadra navale fa pieno affidamento.” Breve, intenso e festeggiato dal passaggio di 5 AV8B Plus (aerei caccia dell’Aviazione Navale della Marina militare) il cerimoniale di passaggio di consegne, rappresentato dalla consegna della Bandiera di Guerra della Marina Militare e Forze Navali. Un gesto semplice con il quale si orienta lo sguardo di uomini e donne della Marina verso un nuovo corso di un comando nato nel 1952 e che discende dal Comando delle Forze Navali (1940) che a sua volta discendeva dal Comando dell’Armata Navale (1914), rappresentando oltre 100 anni di Storia e di Gloria della Marina Militare.