2 minute read

Obbiettivi e proiezioni: presentato il calendario

La Capitale ha il suo Comando Marittimo

La Marina ha cambiato il proprio assetto territoriale ridistribuendo le competenze includendo il nuovo comando con sede in Roma

Advertisement

di Emanuele Scigliuzzo

L’organizzazione territoriale della Marina Militare cambia per adeguarsi alle moderne necessità. Dal primo di ottobre è stato istituito il Comando Marittimo Centro e Capitale (CMCC), che prende il posto del Comando Marittimo della Capitale. Il nuovo ente della Marina si aggiunge al Comando Marittimo Nord (MARINA NORD), al Comando Marittimo Sud (MARINA SUD) e al Comando Marittimo Sicilia (MARISICILIA) assumendo le stesse funzioni. Questi quattro pilastri dell’organizzazione della Marina svolgeranno insieme, ciascuno per il territorio di propria competenza, l’interfaccia con le autorità governative, le amministrazioni e gli enti locali. Il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, nel suo intervento durante la cerimonia di inaugurazione del Comando ha sottolineato come “sia stata colta l’esigenza di evoluzione del modello organizzativo della nostra Forza Armata, in modo da rivedere e ridistribuire la superficie in maniera funzionale”. Al Comando Marittimo Centro e Capitale è affidata la fascia centrale dell’Italia che include, oltre il Lazio, anche Marche e Umbria. La novità più importante riguarda i due tratti di costa che rientrano nelle sue competenze e che vanno da Pesaro a San Benedetto del Tronto sul versante Adriatico, da Civitavecchia a Gaeta, sul Tirreno. L’ultima importante innovazione,

Roma, la caserma sottotenente di vascello Riccardo Grazioli Lante, sede del nuovo

Comando Marittimo Centro e Capitale (CMCC).

relativa ai comandi di competenza territoriale, risale al 2014, quando vennero riorganizzati il Dipartimento Militare Marittimo dell’Alto Tirreno, il Dipartimento Militare Marittimo dello Ionio e del Canale d’Otranto e il Comando Militare Marittimo Autonomo in Sicilia. Incontriamo l’ammiraglio Cesare Bruno Petragnani per comprendere meglio le competenze di questo comando, il perché di una sala operativa e le sostanziali novità per la capitale.

Ammiraglio Petragnani, da cosa nasce l’esigenza di ridistribuire le competenze territoriali della Marina e quali sono le funzioni e gli incarichi affidati a questo nuovo ente?

La riconfigurazione dei Comandi Marittimi e l’ampliamento di Maricapitale, che mi pregio di dirigere, nasce dall’orientamento dei vertici della Marina di riequilibrare l’estensione delle aree di giurisdizione, di perseguire una maggiore aderenza sul territorio del Comando Marittimo quale interfaccia con le autorità governative ed amministrative locali. Alle funzioni classiche si sono aggiunte competenze nei settori del supporto operativo e mobilitazione delle forze.

Come mai è attiva una centrale operativa?

Fra le competenze acquisite risalta la marittimità del nuovo comando che per monitorare la propria giurisdizione sul mare e contribuire alla sicurezza della navigazione, ha dovuto, a similitudine degli altri Comandi Marittimi, dotarsi di una sala operativa presidiata 24 ore su 24.

This article is from: