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Aspiranti marinai del secolo blu

Storia e sviluppo dei radar in Italia sulle orme di Ugo Tiberio

Coltano (PI): la “Fondazione Tiberio” assegna le borse di studio per gli anni 2019 e 2020 a due giovani tenenti di vascello dell’Accademia navale di Livorno

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di Giuseppina Maria Greco

Si è tenuto il 5 ottobre 2021 nella storica Villa Medicea di Coltano, l’ottavo workshop “Ugo Tiberio”, promosso dall’omonima Fondazione che da molti anni svolge attività di promozione e valorizzazione della figura dell’illustre studioso e del suo ruolo determinante nello sviluppo dei radar italiani. La scelta della location non è casuale. Proprio a Coltano, nel pisano, vi è la stazione radio intercontinentale costruita e impiegata da Guglielmo Marconi per gli esperimenti sui collegamenti radio oltreoceano, il più famoso dei quali è senz’altro quello del 1931 che vide partire il segnale radio che illuminò la statua del Redentore di Rio de Janeiro. Stazione radio che fu impie-

gata per un periodo anche dalla Marina per i collegamenti con le proprie navi in navigazione. Il professor Ugo Tiberio, partendo dalle intuizioni e dalle sperimentazioni di Marconi sulla riflessione delle onde elettromagnetiche, è stato il primo nella comunità scientifica a formulare l’equazione del radar e a progettarne e costruirne il primo prototipo della Regia Marina. L’evento è stato introdotto dal presidente della Fondazione Tiberio, l’ammiraglio ispettore capo Giuseppe Abbamonte: “Possiamo prendere atto di come le basi gettate dai pionieri delle telecomunicazioni e dell’elettronica in Italia non siano andate perdute. Al contrario, i semi da loro piantati continuano a germogliare presso l’industria elettronica nazionale, presso le università e presso i centri di ricerca della Marina Militare e, più in generale, della Difesa”. Dopo il saluto dell’ammiraglio Giorgio Lazio, comandante del Comando Marittimo di Marina Nord, in rappresentanza del capo di Stato Maggiore della Marina, e l’intervento del professor Paolo Tiberio, figlio di Ugo Tiberio, è stata illustrata la storia e le caratteristiche della stazione radio di Coltano dal professor Giuliano Manara dell’Università di Pisa. A seguire, un focus sullo sviluppo e sull’attualità dei radar in Italia grazie al contributo del professor Alfonso Farina della società Leonardo: “Evviva la cultura tecnica e l’impegno dei giovani e dei meno giovani per portare avanti la tecnologia per il progresso del Paese – commenta Farina – Leonardo persegue questo obiettivo da più di settant’anni, il nome dell’azienda è cambiato ma la missione è sempre la stessa, c’è una continuità a livello industriale, dalla concezione, progettazione, realizzazione e manutenzione dei nostri sistemi, si fa in modo che siano utili alla Difesa nazionale e più in generale al benessere della nazione”. Presenti in sala il vice sindaco della città di Pisa, l’avvocato Raffaella Bonsangue, e gli ufficiali dell’Accademia navale del Corso “D’Ilario” che nei prossimi mesi conseguiranno la laurea ultimando così il loro ciclo di studi; si tratta di un corso particolarmente importante in quanto ha segnato la ripresa degli arruolamenti nella specialità delle Armi Navali. Il Workshop ha offerto l’occasione per la presentazione degli elaborati dei vincitori delle borse di studio per gli anni 2019 e 2020, assegnate a due giovani ufficiali del corpo Armi navali dell’Accademia navale di Livorno, i tenenti di vascello Vincenzo Manzari e Gianluca Cellamare. “Aumentare l’autonomia delle operazioni dei veicoli subacquei” è stato il tema dell’elaborato premiato a firma del tenente di vascello Manzari. Il lavoro dell’ufficiale è stato presentato dal capitano di fregata Mirko Stifani, tutor militare del lavoro prodotto nell’ambito del dottorato di ricerca attinente all’elettroacustica subacquea, in quanto il giovane ufficiale era impegnato in mare con la portaerei Cavour per un’esercitazione. Manzari affronta nel suo elaborato nuove e interessanti prospettive che potrebbero anche mutare gli attuali scenari operativi, fino ad incidere sugli oramai consolidati equilibri di forza, come ad esempio poter disporre di un poligono di misura subacquea in grado di verificare e validare le performance di navigazione di oggetti operanti in profondità e che potrebbe garantire notevoli risparmi nella fase di proget-

Ugo Tiberio si laureò in ingegneria ed entrò all'Istituto Superiore delle Trasmissioni. Nel 1936 con il collega professor Nello Carrara mise a punto un sistema di localizzazione degli oggetti a distanza con onde magnetiche detto “radio telemetro” EC1, cioè il “radar”

tazione e test di tali sistemi. Il tenente di vascello Cellamare ha invece elaborato la tesi avente per oggetto “Studio di laser impulsati ad alta potenza di picco ed alta potenza media in propagazione atmosferica per la generazione di effetti remoti di carattere meccanico (onde d’urto) ed elettromagnetico”. L’elaborato dell’ufficiale, è stato ritenuto valido anche alla luce delle più recenti tattiche impiegate per l’effettuazione di attacchi di tipo asimmetrico, facenti uso di droni o barchini veloci, considerato che lo sviluppo di sistemi d’arma non più volti alla distruzione, bensì all’inabilitazione della minaccia, è sempre più richiesto dalle forze militari.

A sinistra, conferenziere durante il workshop svolto a Coltano (Pisa), a destra, foto del padre del radar Ugo Tiberio.

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