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Termina la Campagna d’istruzuione del Vespucci: nasce il corso Legionari di Stefano Febbraro

A bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, gli allievi ufficiali della prima classe diventano Corso

Termina la campagna d’istruzione del Vespucci: nasce il corso Legionari

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di Stefano Febbraro

Sullo sfondo delle isole Eolie, con mare calmo e una brezza leggera, al termine della Campagna d’istruzione a bordo di nave Vespucci iniziata lo scorso 5 luglio, gli allievi della prima classe dell’Accademia navale di Livorno, hanno raggiunto il primo importante traguardo del loro percorso di formazione: dar vita al loro corso, dal nome Legionari. Diventare un corso vuol dire elevare le singole individualità degli allievi ad un’unica simbolica identità, dove ciascuno si identifica e riconosce nell’altro una persona che sarà per sempre fidata, un amico vero, decisamente molto più che un collega; tutto sotto una stessa bandiera, un nome e un motto. Un gruppo coeso e compatto dunque, uscito dai portelloni orizzontali del ponte di coperta del veliero più bello del mondo per salire a riva e issare il loro simbolo, il loro vessillo e mostrare alla Marina Militare la nascita di un nuovo corso di futuri ufficiali: il corso Legionari. Dalle parole del capo corso, allievo 1ª classe Alessandro Ferraroni si comprende come “la scelta del nome del corso, la composizione del motto e la rappresentazione del vessillo siano frutto di un intenso lavoro di squadra, dove ognuno di noi ha lasciato la propria personale impronta all'interno di un unico disegno”. Il motto del corso Legionari è “contra adversa, in legione iuncti” - contro le avversità, uniti nella Legione - indica la coesione e lo spirito con cui gli allievi hanno affrontato le tante difficoltà incontrate durante il primo anno in Accademia navale e la campagna d’istruzione su nave Vespucci. Il vessillo raffigura, su sfondo verde, il colore identificativo del corso: due legionari, spalla a spalla a reciproca difesa e la colonna traiana in ricordo della grandezza della Roma imperiale e una stella a cinque punte simbolo delle Forze Armate italiane. Il capitano di corvetta Edoardo Luzzi, comandante alla prima classe, nel vedere i suoi allievi che salivano a riva ha esclamato con gli occhi lucidi: “Orgoglioso di voi! Dopo un anno trascorso in circostanze non comuni legate alla pandemia, vedere la vostra trasformazione, da liceali in un unico corso di futuri ufficiali di Marina, è motivo di grande soddisfazione, non solo per il lavoro svolto da tutti i formatori in Accademia navale e a bordo del Vespucci, ma soprattutto per il senso di responsabilità, la maturità e la consapevolezza dimostrate in questo percorso.” Ha continuato poi, riferendosi ai suoi 118 allievi: “uno degli aspetti che mi ha colpito è stata l’integrazione con l’equipaggio di nave Vespucci, che sotto l’esperta guida del comandante Bacchi - hanno costituito un unico grande equipaggio. Ne è riprova quello che per me è il momento simbolo dell’intera Campagna, ovvero il complesso e suggestivo passaggio a vela nell’arcipelago della Maddalena e nel “passo delle Bisce”. Dopo 300 ore di navigazione e quasi 900 miglia percorse a vela, il 18 settembre a Taranto è terminata la campagna addestrativa ed il corso Legionari era già pronto per affrontare un nuovo impegno, una nuova sfida: il Modulo Arte del Comando (MAC) con i fucilieri della Brigata Marina San Marco.

Il corso Legionari in posa sotto l’albero di trinchetto della nave scuola Amerigo Vespucci.

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