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Naval Cockpit: marinai di un futuro sempre

Naval Cockpit: marinai di un futuro sempre più vicino

di Marco Bozzo

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Abilitati i primi ufficiali alla condotta del naval cockpit dei nuovi pattugliatori polivalenti d’altura della classe Thaon di Revel.

Naval cockpit, pilot, copilot, postazione integrata di condotta nave, plancia operativa di combattimento, sono solo alcune delle innovazioni a cui il personale della Marina Militare si sta affacciando per il futuro. Un futuro che è diventato presente sulle azzurre acque del Golfo dei Poeti a La Spezia, dove è avvenuta la consegna dei primi attestati di frequenza del corso naval cockpit agli ufficiali del pattugliatore Paolo Thaon di Revel, nave in prossima consegna presso il Centro allestimento nuove costruzioni navali (Marinalles). Il naval cockpit rappresenta una delle più grandi innovazioni tecnologiche e operative lanciate dalla Marina italiana, che si è fatta avanguardia mondiale in tale ambito. Questo a dimostrare ancora una volta la capacità della Forza Armata di farsi promotrice di innovazione tecnologica e rinnovamento, in toltale sinergia con l’industria nazionale e il sistema Paese. Il cockpit, è una postazione integrata che permette la condotta della nave e delle operazioni aereonavali da parte di soli due operatori: il pilot e il copilot, che hanno inglobato le figure dell’ufficiale di guardia in plancia, il cui compito è quello primario della condotta della sicurezza della navigazione e del command, figura professionale dedita alla condotta operativa della nave. Da questa postazione è infatti possibile gestire le macchine, i timoni, gli impianti di piattaforma e il sistema di combattimento al livello più spinto, ovverosia l’uso delle armi in dotazione. La formazione del personale è cominciata fin dalle fasi embrionali di integrazione del sistema, in piena sintonia e coordinamento con l’industria privata, durante le numerose uscite in mare dedicate alla nuova classe di pattugliatori. Gli ufficiali designati a questo nuovo incarico hanno affrontato un addestramento teorico e pratico sia presso enti della Marina sui sistemi di simulazione con il

cosiddetto on the job training, presso le ditte Leonardo e Seastema, con la frequenza di corsi propedeutici e con uscite in mare dedicate. La formazione e le competenze teoriche acquisite per il rilascio dell’attestato, dovranno permettere al personale di operare in autonomia e sicurezza sfruttando le elevate potenzialità di questa tecnologia innovativa. Ancora un altro passo verso il futuro per vincere la scommessa fatta nel 2014, con l’approvazione della Legge Navale, che ha dato luce a questo futuristico sistema di condotta della nave e della navigazione. Un autentico gioiello dell’italico ingegno che darà lustro alla Squadra Navale e agli equipaggi del futuro, che con questo ulteriore passo avanti, mette ben saldi i piedi nel presente. La cerimonia a bordo del pattugliatore Thaon di Revel, alla presenza del direttore di OCCAR (ammiraglio Matteo Bisceglia), del comandante in Capo della Squadra Navale (ammiraglio di squadra Enrico Credendino), del direttore degli Armamenti Navali (ammiraglio ispettore capo Massimo Guma) e del personale formatore di Leonardo e Seastema, ha suggellato l’inizio di una nuova era per le navi della Squadra Navale. L‘ormai prossima consegna del primo PPA, capostipite di 7 unità, rappresenta una colonna portante delle operazioni future e del progresso tecnologico della Marina Militare e dell’Italia.

Il nuovo naval cockpit del Pattugliatore Polivalente d’Altura Paolo Thaon di Revel. A seguire, il Comandante in capo della Squadra navale ammiraglio Credendino consegna le abilitazioni.

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