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Notizie Pro Vita & Famiglia
Donne emancipate e donne dignitose Azzurra Bellini
Una giovane insegnante e scrittrice emergente ci invia una sua riflessione - o forse, meglio, un’invettiva - sulla donna. Molti la considererebbero “oscurantista, medievale, sessista, bigotta” e quant’altro. Noi la pubblichiamo volentieri: anche noi siamo un po’… medievali!
Si parla tanto della donna “emancipata”. Pochi sanno che le femministe sono state in realtà pedine del Femminismo, pestilenza creata e finanziata da poteri forti, da uomini spietati e astuti, con lo scopo di demolire le tegole del tetto familiare, di tassare anche il lavoro femminile e di annichilire l’autorità maschile, fondamentale per una società forte. Divide et impera.
Il sistema preferisce la manager sottomessa alla carriera e ai soldi piuttosto che la madre "sottomessa" al bene della famiglia.
Come disse un saggio, mezze donne e mezzi uomini sono più gestibili. Si governa solo su mezzo popolo in perenne attrito. La donna “liberata” dalla sua femminilità viene sacralizzata da una propaganda mediatica martellante che vuole spingere le giovani all’emulazione di questo modello nichilista che, al di là della coscienza e della morale, va contro le sante leggi di Dio, contro la nobile natura femminile e infine contro la vita stessa. Dopo aver abbozzato questa triste figura, mutilata nel rifiuto del suo intimo essere, preferirei parlare della donna dignitosa. Trovo fuori luogo, in Occidente, considerare “liberata” la donna da un giogo inesistente: ha sempre lavorato (in campagna, come maestra, come