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COVERSTORY > METTO SU CASA, MA...

Le ultime ricerche confermano il ruolo centrale svolto nella nostra società dal possesso della casa sulla locazione anche tra i più giovani che, se per molti altri beni preferiscono avvalersi dell’affitto, per l’immobiliare sembrano avere tutt’altro genere di idea. Ma… le cose, nell’ultimo decennio, sono cambiate e, oltre ai parametri economici, ci sono anche altri elementi che influenzano scelte, richieste e andamento del mercato. Quali sono? Come andrà il mattone e come evolverà? Chi sta raccogliendo le nuove esigenze? Dove e come orientarsi? Per rispondere a queste domande e indagare le trasformazioni domestiche in corso abbiamo interpellato i professionisti del settore che ci hanno raccontato la loro esperienza tracciando così il profilo delle residenze del futuro.

< a cura di DANIELA IAVOLATO >

LA CASA DI PROPRIETA' È ANCORA UN SOGNO PER GLI ITALIANI?

> La fotografia del nostro Paese dice “sì”.

Nonostante il 2023, rispetto al biennio record postpandemia, sia stato un anno segnato dal rallentamento delle compravendite, il sogno in cima alla lista dei desideri degli italiani resta sempre la casa.

A raccontarlo sono i dati disponibili online: per il Rapporto Censis “La casa nonostante tutto”, pubblicato in collaborazione con Federproprietà, la proprietà rappresenta un elemento di stabilità sociale importante per oltre l’80% degli italiani. Un’idea che trova conferma anche nei numeri diffusi da Nomisma e dal 16° Rapporto sulla Finanza per l’Abitare 2023, secondo il quale sarebbero più di 3 milioni le famiglie interessate all’acquisto di un immobile frenate, anche nella prima metà di quest’anno, dal destino dei mutui che, in molti casi, continuano a spostare la domanda verso l’affitto considerato, al momento, l’unica opzione possibile in attesa di poter comprare.

> - 10%, il calo delle compravendite in numeri.

Il settore residenziale ha chiuso il 2023 con quasi 710 mila abitazioni compravendute, con una riduzione complessiva di circa il 10% rispetto al 2022 (Osservatorio sul mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate). Il calo, dovuto alla fiammata del costo del denaro che ha fatto triplicare i tassi praticati dalle banche sui mutui, secondo la Fabi - Federazione autonoma bancari italiani - ha coinvolto tutto il territorio e ogni tipologia di abitazione, ma a scendere di più sono state le compravendite di abitazioni usate, mentre, il mercato delle nuove residenze, secondo l’osservatorio Abitare Co., a livello generale ha retto meglio con un fatturato totale che ha superato i 43 mld €, con la capitale in testa.

CHE COSA ACCADRÀ?

Se il 2023 è stato un anno complesso e l’inizio del nuovo anno si è mantenuto all’insegna della prudenza, la situazione - secondo gli analisti - potrebbe tornare a vivacizzarsi a partire da questa estate, quando i tassi d’inflazione (salvo imprevisti) dovrebbero tornare più vicini agli obiettivi delle banche centrali portando anche i mutui verso una normalizzazione.

Se questo dovesse accadere, complice una situazione locativa che ha portato affitto e rata del mutuo quasi ad equivalere, unita alla convinzione diffusa che il mattone sia ancora un bene sul quale collocare i propri risparmi, in molte città si tornerà ad investire nell’immobiliare, ma con parametri e filtri di ricerca nuovi che influiranno sull’andamento del mercato escludendo tutto ciò che sarà considerato fuori da alcune logiche.

CAMBIAMENTI IN CORSO.

In linea con la direttiva europea “Case green” uno dei principali requisiti, per chi in questo momento è alla ricerca di una casa, è la classe energetica. Il portale immobiliare Wikicasa.it fa sapere che le ricerche degli immobili ad alta efficienza energetica hanno registrato sui portali immobiliari di tutta Italia un +72,5% spostando, per ovvi motivi, il gradimento verso tutto ciò che è nuovo o ha subìto interventi di riqualificazione.

Ma non è tutto. Accanto alle performance energetiche emergono nuove necessità.

La casa, tra nuove generazioni di committenti, con abitudini diverse dai loro genitori, e trasformazioni globali e culturali, è destinata a cambiare in maniera significativa. Così, quando si parla di sostenibilità o si vuole tracciare l’identikit dell’abitazione ideale, diventa riduttivo pensare che si faccia riferimento soltanto a spazi che si adeguano, o dovranno adeguarsi, alle normative.

> Case e mutui green, il nuovo trend.

La casa green (o efficiente), secondo una survey del rapporto Censis, è un concetto assimilato dal 73,3% degli italiani ormai a conoscenza delle nuove direttive europee. Questi dati ci fanno capire che il mercato ha già cominciato a percorrere la strada del prodotto di qualità con il rischio di una devalorizzazione del patrimonio immobiliare più obsoleto. Ma non è solo una questione di mercato, a spingere verso questo percorso anche gli istituti bancari che applicano tassi di interesse più convenienti sugli immobili che rendono più solida la garanzia ipotecaria (ne parliamo a pagina 78).

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