1 minute read
Portiamo in cantiere la scienza dei materiali
Allo stato dell’arte l’efficientamento energetico è probabilmente il tema più popolare del programma ecologico dell’abitare contemporaneo, ma non è certamente l’unico e non è nemmeno un driver sufficiente per poter liquidare, una volta per tutte, la questione dell’uso razionale di energia dell’intero settore del costruito. Parlare di sostenibilità a 360 gradi, decarbonizzare, significa infatti avere una visione più articolata, occuparsi di una molteplicità di aspetti, ovvero, di tutti quei fattori (quelle fasi e quei componenti) che pesano sul bilancio ambientale ben oltre il contributo delle emissioni di CO2 legate all’uso corrente di energia all’interno delle nostre case. Per esempio, non siamo abituati a pensare che dietro la produzione di ogni singolo materiale da costruzione vi è un’impronta di carbonio, talvolta, persino superiore rispetto a quella che il suo uso consente di minimizzare. Per questo motivo, come suggerisce una delle voci più autorevoli nel campo dell’edilizia sostenibile in Italia Norbert Lantschner, prima di parlare di efficientamento bisognerebbe tornare ai fondamentali. Cambiare in modo profondo la progettazione, capire che cosa significa costruire approcciando - prima di tutto - ai materiali con un metodo di selezione e ricerca capace di prenderne in partita l’intero ciclo di vita, al fine di portare in cantiere soluzioni materiche eco-efficienti, riconvertibili, a km 0 e in grado di assorbire anidride carbonica anziché produrla garantendo, al contempo, la salubrità degli ambienti indoor non sempre così scontata.
Portare in cantiere la scienza dei materiali significa dunque, come vedremo, tornare al DNA della materia, recuperare la saggezza delle tradizioni costruttive millenarie prima che tutto venisse standardizzato trasformando la casa in quello spazio ad alto consumo energetico che oggi causa problemi ambientali. Il numero di maggio di Nunziare Magazine diventa così un viaggio visivo e materico, a spasso nel tempo e nella buona architettura. Vengono passate in rassegna trame antiche e tecnologie di nuova generazione che imitano il comportamento della natura trovando applicazione in progetti iconici, inconsueti e sperimentali, sia in Italia che all’estero, che potrebbero diventare un punto di riferimento nel più generale mercato delle costruzioni.
Advertisement
Quanto guadagneremo se al posto di materiali energivori e senza possibilità di riciclo utilizzassimo materiali naturali? Su questo si basa la vera transizione green, da qui partiamo!