ISSUE 16 / MAR 2014

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NURANT illustration mag

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ILLUSTRATORS sergey Maidukov johnny cobalto Meltem Sahin SUSY ZANELLA Natalya balnova margherita barrera valentina trimani matteo franco ALESSANDRO APAI tony rodriguez

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SUL MESTIERE DELL’ILLUSTRATORE BY SHOUT EX VOTO (DI SCAMBIO) BY marco calini

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«Comprendo la tua caparbia volontà di essere sempre assente perchè solo così si manifesta la tua magia» da "Ex voto" di Eugenio Montale

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«Critone, dobbiamo un gallo ad Asclepio, dateglielo, non ve ne dimenticate». Questa l'ultima dichiarazione di Socrate prima che la morte arrivasse a liberare l'anima dalla tomba del corpo, secondo le intercettazioni esaminate dalla magistratura ateniese. Ma come, è cascato anche lui nella logica della transazione, proprio mentre accoglieva con serenità la propria natura transeunte? Crediamo di no, perché incaricare terzi di sacrificare un gallo a tuo nome mentre tu schiatti dopo un aperitivo mattutino alla cicuta ha un che di sarcastico, che pone Socrate al di là di quegli affarucci banali tra divini e devoti. Questi ultimi chiedono, ricevono, ringraziano, sempre timorosi di soffrire, morire, lasciare questo mondo. Socrate, nel suo aspetto vagabondo, nasconde l'eleganza del guerriero, che pure fu. E forse quell'ex voto nei minuti di recupero è solo l'ultima beffa contro il tribunale che lo accusava, tra l'altro, di non credere negli dei di Atene. «Crito, we owe a cock to Asclepius. Do pay it. Don't forget». These are Socrates’ last words before Death arrived to free his soul from the grave of his body, according to the records examined by Athenian court. Does it mean that he fell for the logic of transaction, exactly hen he was about to experience his transient nature? We do not think so, because there is something sarcastic in Socrates appointing somebody to sacrifice a cock on his behalf when he is about to die because of a morning hemlock-flavoured drink and this sarcasm puts Socrates beyond those trivial things between gods and worshippers. Worshippers demand, receive and thank, constantly afraid of suffering, dying, leaving this world. Socrates has the elegance of a warrior, which he was. And maybe that last minute ex voto was just the last joke against the court which was accusing him not to worship the Athenian Gods.

A cura di Federico Caruso

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index 6 Sergey Maidukov 12 johnny cobalto 18 Meltem Sahin 24 SUSY ZANELLA 30 Natalya balnova 42 margherita barrera 48 valentina trimani 54 matteo franco 60 ALESSANDRO ALPAI 66 tony rodriguez

EXTRA 36 SUL MESTIERE DELL’ILLUSTRATORE BY SHOUT

72 EX VOTO (DI SCAMBIO) BY marco calini

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www.prktr.com.ua

sergey Maidukov Nationality / Ukrainian Place / Kiev Zodiac / Aries Soundtrack / heartbroken - Hooverphonic Working tools / Photoshop, wacom, paper, ink, scaner

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Chi è che porta il cuore in fiamme?

La sua ex fidanzata. Qual è la colpa del prigioniero?

Adulterio. Il trittico è completato dalla donna amata: hai immaginato una romantica galanteria, anche se in abiti moderni?

No, riguarda il rito del sacrificio. EN /

Who’s the holder of burning heart?

His ex-girlfriend. Which is the prisoners’ blame?

Adultery. The triptych is completed by the loved woman: did you imagine a chivalry romance, even if with more modern clothes?

Nope. It’s about the ritual of sacrifice.

sergey Maidukov

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johnnycobalto.tumblr.com

johnny cobalto Nationality / Italian Place / Milan Zodiac / Lion Soundtrack / First it giveth - Queens of the Stone Age Working tools / Pencils, Rapidograph

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C'è un filo conduttore che lega le tre illustrazioni?

Is there a common thread throughout the three illustrations?

Il concetto che sta alla base di questo lavoro è riassumibile in una parola: baratto. Ho provato a descrivere l’universo ex voto evidenziandone l’aspetto più materiale, donare qualcosa in cambio di una grazia. La mia vuole essere una provocazione: l’idea di dipingere la divinità come una prostituta è fondamentalmente frutto della definizione stessa di ex voto, letta in chiave caustica.

The basic idea of this work can be summarised in a word: barter. I tried to describe the votive universe using the most material aspect, giving something in exchange for a pardon. I wanted it to be a provocation: the idea of painting a deity as a prostitute is fundamentally from the definition of votive, read in a caustic way.

Nel rapporto tra il corpo e il denaro quale dei due è il vero oggetto di culto?

Uno richiama l’altro, ma è il corpo a prescindere dal denaro. In un’accezione meramente religiosa e spirituale si potrebbe (anzi, si dovrebbe) sostenere il contrario: un dono non è necessariamente un bene acquistato, il voto può essere inteso come promessa o impegno da mantenere. Nella mia interpretazione, il favore si ottiene in cambio di un dono materiale: semplice e veloce, in linea con la filosofia contemporanea. Se voglio che mi guarisca la cervicale non smetto di fumare: compro una bella statua e la mollo nel primo santuario che trovo. Altrimenti, se sono sano di mente, vado dal medico e tanti saluti. Le immagini rappresentate sembrano vivere fuori da uno spazio e un tempo definiti: questo le rende significative per ogni epoca e ogni luogo?

Direi di sì: raramente vincolo le mie illustrazioni con elementi riconducibili a qualche periodo storico o luoghi in particolare. Si parla di ex voto dall'alba dei tempi e non essendo certo un "fenomeno" territoriale è stato (relativamente) semplice realizzare le tre tavole; mi sono concentrato a trovare (o forse inventare) il lato malizioso e ironico del termine.

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In the rapport between the body and money which of the two is the true religious object?

One references the other, but there is the body regardless of the money. In a truly religious and spiritual sense you might (indeed, one should) argue the opposite: a gift is not necessarily an asset purchased, the offering may be understood as a promise or a commitment. In my interpretation, the favour is received in exchange for a gift: quick and easy, in line with contemporary philosophy. If I want a health cure I do not stop smoking: instead I buy a beautiful statue and leave it in the first sanctuary that I find. Otherwise, if I am sane, I go to the doctor, end of story. The images seem to live outside of space and time: does this make them significant in every time and every place?

I would say so: I rarely constrain my illustrations with elements related to an historical period or particular place. Offerings have been talked about from the dawn of time and not being a territorial "phenomenon" it was (relatively) simple to do the three drawings; I was focused on finding (or perhaps inventing) the malicious and ironic part of the term.

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johnny cobalto

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www.behance.net/melturksudcab meltemsahin.tumblr.com

meltem Sahin Nationality / Turkish Place / Ankara Zodiac / Gemini Soundtrack / Sombre Reptiles - Brian Eno Working tools / Printing ink, Adobe Photoshop

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Come hai proceduto per realizzare questi lavori?

How did you proceed to realize these works?

Appena ricevute le indicazioni sul tema, ho deciso di rappresentare il concetto di ex voto nel mio Paese. La Turchia, con le sue molteplici culture, ha dato vita a una varietà di declinazioni del concetto. Il valore del figlio maschio resta tuttora incomparabilmente importante in molte parti della Turchia, ed è il dono votivo più prezioso. Le tre illustrazioni seguono un ordine e nel complesso rappresentano la storia di un bambino che cresce in una società patriarcale. Sin dall'infanzia, ai fanciulli viene insegnato a vantarsi delle proprie prerogative: mascolinità, potere, patrimonio ed egemonia. Nel primo disegno, dal titolo “Coraggio figliolo, mostra il pene agli zii!” è mostrato il primo passo del processo di diseducazione del bambino. Nel secondo, dal nome “Figlio caro, questo malocchio proteggerà la tua virilità”, il processo arriva a compimento. “Il lenzuolo macchiato di sangue vergine è la prova della mia virilità raggiunta, votività” è il climax della mascolinità e il passo conclusivo del divenire oggetto votivo da parte del ragazzo.

As I got the project I have decided to depict votive concept in my country. Turkey with its multifarious culture gives birth to various votive concepts. The value of male-child is still incomparable in most parts of Turkey. Male-child is regarded as most precious votive. The three illustrations I created for this issue are in order and in whole depict a story of a boy growing up in a patriarchal society. Since from their early ages, boys are raised with learning to brag with their manhood, power, possessions and hegemony. In the first illustration called “come on son, show your penis to your uncles!” the first step of misleading education of child is shown. In the second one called “Dear son, this evil eye will protect your manhood”, I expressed, what was shown generously before is now closed and crowned. “The virgin blooded sheet is the proof of my achieved manhood, votiveness” is the climax of the boy’s manhood and end of the boy as a votive.

Cosa ti ha portato a rappresentare la sessualità come oggetto votivo?

Nonostante la sessualità sia mostrata direttamente nelle mie illustrazioni, l'idea che sta dietro è legata alla virilità. In altri termini, l'universo maschio-centrico dell'iconografia turca di mascolinità ed egemonia. “L'inferno sono gli altri”, diceva Jean-Paul Sartre. Nelle tue illustrazioni è sempre presente l'approvazione di mani anonime: siamo meritevoli di grazia solo di fronte agli altri?

Credo che quelle mani anonime siano a metà tra l'applaudire e il pregare, tra apprezzamento e speranza. Simboleggiano questo; la società che cambia il ragazzo in un simbolo votivo. Hai menzionato Sartre: il ragazzo giudica se stesso con i mezzi che la sua famiglia, gli amici e le persone a lui vicine gli danno. Quindi, si può dire che le mani rappresentano l'inferno del ragazzo, mentre egli è convinto di essere il re del paradiso.

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What brought you represent sexuality as a votive object?

Although sexuality is what is seen directly through my illustrations, the idea behind them is manhood. In more appropriate words, man centered universe with Turkish iconographic symbols of masculinity and hegemony. "Hell is other people", Jean-Paul Sartre said. In your works we can always see the clapping of anonymous hands: do we deserve grace only facing "other people"?

I believe those anonymous hands are between clapping and praying, between appreciations and hope. They symbolize that; society changes the little boy into a votive symbol. As you mentioned Sartre, the boy judges himself with the means his family, friends and even his neighbors have. Thus, it can be said that hands are the representatives of boy’s hell while he believes that he is the king of heaven.

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Meltem Sahin

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www.assurdemeraviglie.it

SUSY ZANELLA Nationality / Italian Place / Occhiobello (Ro) Zodiac / Capricorn Soundtrack / Qualcosa che non c’è - Elisa Working tools / Acrylic, Ink on Black Cardboard

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L’ex voto è in un flusso vitale: è una raffigurazione panteistica della grazia?

An ex voto is a life flow: is it a pantheistic portrait of Grace?

La mia esistenza, il momento in cui sono stata in grado di coglierne il suo profumo, il suo sapore e la capacità di viverla intensamente con un eccitamento estremo per ogni istante che ne fa parte. È ringraziamento e riconoscenza per essere riuscita a capire, si identifica nella rappresentazione di un flusso vitale più complesso e articolato, è simbiosi con lo spazio, sono fili che si intrecciano e che uniscono tutto quanto, ma non credo si possa definire una raffigurazione panteistica della grazia nel vero senso della parola, non sono ancora convinta di credere in un Dio nel significato che noi tutti conosciamo, sono però convinta dell’importanza della vita che abbiamo e io ringrazio ogni giorno di viverla.

My life, the moment in which I learned to recognize its scent, its flavour and to live intensely and with extreme excitement for every single second of it. It is acknoledgement and gratitude for having been able to undestand, it is the portrait of a more complicated and articulated life flow, it is symbiosis with space, it is made of intertwined threads connecting everything, but I do not think it can be considered a portrait of Grace, since I am not sure I believe in what is commonly defined as God, but I am convinced of the importance of life and I am grateful every day to live it.

Non pare esserci pena patita o pericolo scampato in questo ex voto; è simbiosi/ comunione con la Natura?

Sono in equilibrio in punta di piedi, gli alberi si fanno case, i fiori impalpabili mi solleticano, sono in completa simbiosi con la natura e aspetto, il volatile stilizzato sulla mia caviglia si posa sul ramo e fa nascere tre cuori. È amore, è attesa, è nascita, è vita, sono i miei bambini, sono i tre cuori che ho dentro di me. Quale grazia può aver ricevuto la fanciulla in fiore?

La fanciulla ha avverato tutti i suoi desideri, li aveva scritti in un foglietto messo dentro una piccola bottiglia di vetro chiusa con un tappo di sughero, si sono avverati tutti tranne uno, che tarda ad arrivare ma forse con costanza e tenacia potrebbe anche avverarsi. La fanciulla è grata, è felice ma aspetta che l’ultimo desiderio si avveri, è come una fenice che risorge dalle sue ceneri perché non muore mai la speranza che qualcosa si compia.

susy zanella

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It seems there is no suffering nor lucky escape in this ex voto: is it symbiosis/ communion with Nature?

I am balancing on tiptoe, trees become houses, impalpable flowers are tickling me, I am in symbiosis with Nature and I wait. The bird on my ankle alights on a branch and makes three hearts sprout. It is love, it is expectation, it is birth, it is life, it is my children, it is the three hearts I have inside me. Which Grace could have been granted to the girl?

All girl’s wishes came true, she had wrote them on a piece of paper and put it in a small glass bottle closed by a cork. They all came true but one, which maybe can come true with constancy and perseverance. The girl is grateful, she is happy but she waits for the last wish to come true, she is like a phoenix who rises from its ashes, because her hope never dies.

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www.natalyabalnova.com natalyabalnova.tumblr.com

Natalya balnova Nationality / Russian Place / New York Zodiac / Scorpio Soundtrack / --Working tools / Ink, Pen, Brush, Digital

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Le sequenze di immagini sono tratte da una leggenda o una favola?

Does the sequence of illustrations belong to a tale or a legend?

Non proprio, forse è la storia dei cuori solitari alla ricerca di uno scopo nella vita incontrando altri cuori solitari, con successo o fallendo nel tentativo di trovare uno scopo. Queste tre illustrazioni sono dedicate al tema della devozione tra le persone, come una religione delle connessioni interpersonali. “La landa dei Gufi senza piume” rigurarda la creazione di un idolo di qualcun altro, “L’altare dei gattini dorati” è l’ironica interpretazione della idolatria di massa, “Ninna nanna” riguarda trasformare se stessi in idoli.

Not really. Maybe it is a tale of lonely hearts that want to find purpose in life by approaching someone else's heart, and fails or succeeds in their attempt to find this purpose. These three illustrations are dedicated to the theme of interpersonal devotion, like a religion of personal connection. “The Land of Featherless Owls” is about creating an idol of somebody else, “The Altar of Golden Kittens” is an ironical interpretation of mass idolization, the “Lullaby” is about making an idol of yourself.

Qual è il ruolo giocato dalla grazia nelle tue illustrazioni?

In queste illustrazioni non ho pensato specificatamente ad una grazia o ad un ciclo votivo, ma più alla condizione psicologica di cercare, oppure di offrire, la grazia. Pensavo anche alla grazia nel senso spirituale di “offerta” e “dono” di se stesso ad un'altra persona.

In these images I wasn't necessarily thinking of specific representations of grace or a voting cycle but of the psychological state of wanting grace or an offering. I was also thinking of grace and offering in terms of the spiritual giving and receiving of oneself and another in a interpersonal sense.

Qual è l’offerta votiva in questo ciclo di illustrazioni?

Which is the voting offering in this cycle of pictures?

L’offerta ha qui un significato allegorico. È più la speranza o il sentimento che qualcuno riceverà la benedizione in cambio delle proprie azioni “benevole” verso gli altri. È anche il sentimento di amore verso se stessi e il ricevere la propria benedizione senza aver cura del mondo esterno.

The offering here has an allegorical interpretation. It is more of a hope or a feeling that someone will receive a blessing in return for their interaction with others. It is also the the feeling of loving yourself and receiving your own blessing regardless of the outside world.

Natalya balnova

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Which is the role played by grace in these pictures?

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www.alessandrogottardo.com

SUL MESTIERE DELL’ILLUSTRATORE TEXT BY SHOUT Alessandro Gottardo (aka Shout), was born in Pordenone in 1977. He studied art in Venice and illustration at the Istituto Europeo del Design in Milan, Italy. He works and lives in Milan.

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1a parte

LAVORO: Apro la cartella “LAVORI IN CORSO” sul desktop del mio computer. Per cui… vediamo cosa abbiamo da fare. 3 illustrazioni per un magazine universitario della facoltà di legge, 2 illustrazioni per un magazine finanziario, 3 per un racconto breve, 1 per un nuovo cliente che si occupa di tecnologia, 1 copertina di un libro per un autore canadese, 5 per un' organizzazione umanitaria, 1 per il poster del nuovo album di un musicista americano, 1 copertina di un magazine generalista, 1 per un magazine femminile, 2 per una campagna pubblicitaria di una marca di rasoi elettrici, 9 per un libro per ragazzi per un editore americano. Per il libro ho tempo fino a luglio, non sarà un problema. Poi l'ultimo progetto è una serie di illustrazioni per un marchio di moda francese, applicazione per tablet…giusto mi ero dimenticato di quest'ultimo. L’hanno approvato due giorni fa e attendo per oggi di sapere il numero esatto di immagini e specifiche del progetto. Mi pare avessero detto che fossero 10 illustrazioni. Torno alla tabella excel scrivo 10. Ora il totale per il mese di febbraio è 38 illustrazioni da eseguire. Per cui grosso modo 76 schizzi/ idea da fare in totale per 12 diversi progetti. Eccezione fatta per il libro per ragazzi i definitivi li devo consegnare tutti entro 3 settimane. Questa massa di lavoro mensile è una costante dei miei ultimi 8 anni di carriera. Più di 100 progetti ogni anno. Ogni giorno mi devo giostrare come un funambolo su pile di fogli A4 scritti in inglese. Ogni anno lavoro un po’ di più perché con la continua pratica divento più veloce a terminare i progetti e di conseguenza ne riesco ad accettare sempre un po’ di più. Nel 2013 ho lavorato a più di 150 progetti. Se teniamo conto di una media di due illustrazioni a progetto e due schizzi/idea per illustrazione dovrebbero essere all’incirca 300 illustrazioni e 600 diversi schizzi/idea in un anno. Non sono solo io ovviamente. Tutti i professionisti con cui mi sono confrontato a riguardo mi hanno confermato lo stesso volume di lavoro. Chi più chi meno. Questo fa di un illustratore un professionista. Mi è stato chiesto da Sergio di scrivere qualcosa su questo mestiere, ho accettato perchè in effetti c’è qualcosa che vorrei dire a riguardo.

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Lo scopo di queste pagine è di abbattere una presunzione che mi pare aleggiare attorno a questo lavoro. Fare l’illustratore non è un mestiere semplice. Fare un’illustrazione ogni tanto, magari per voi stessi, da postare nei social o in un blog non fa di voi un illustratore professionista ma un appassionato di disegno. Fare illustrazioni su commissione è un lavoro duro. Molto duro. Ho deciso di esporre i dati del mio volume di lavoro perchè trovo opportuno far capire ai giovani aspiranti illustratori a cosa vanno incontro. Questo testo lo sto scrivendo per coloro che hanno intenzione di fare illustrazioni di mestiere e che siano disposti a grandi sacrifici pur di riuscirvi. È necessario prepararsi adeguatamente.

LA DOMANDA GIUSTA DA FARE: Nel

2010 ho scritto un “vademecum” per gli studenti dello IED di Milano. Pochi fogli di consigli basati sulla mia esperienza di illustratore “concettuale” per il mercato estero. Questo scritto è disponibile online per chi volesse consultarlo: www.frizzifrizzi.it/2011/12/17/guida-intergalattica-per-giovani-illustratori. Quello di cui invece vorrei parlare in queste poche pagine è l’aspetto puramente pratico e meno romantico di questo lavoro. A mio avviso, questo mestiere va pensato ad alto livello. Galleggiare tra poche commesse al mese equivale a una morte lenta, dolorosa e inesorabile.

Per cui meglio prepararsi per la serie A sin da subito. Come si fa? Partendo dall’inizio. Facendo gavetta tenendo a mente l’obiettivo da raggiungere. L’80% degli aspiranti illustratori che mi contattano non sanno fare due palleggi di fila e mi chiedono come si faccia ad avere un provino con il Real Madrid senza magari domandarmi un' opinione sul loro lavoro. La domanda giusta che dovrebbero farmi è «il mio lavoro

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SUL MESTIERE DELL’ILLUSTRATORE — text by SHOUT

è buono abbastanza per attirare l’attenzione di potenziale clienti?» la mia risposta sarebbe nel 99% dei casi “no, il tuo lavoro non è buono abbastanza”. Non si tratta di talento. Non si tratta di quanto tu sia bravo a disegnare l’anatomia umana. Non si tratta di quanta passione tu abbia per il disegno. Non si tratta del tuo senso del colore o della composizione, di quanto tu sia veloce o disponibile e tollerante a modificare il tuo lavoro su richiesta del cliente. Non si tratta della tua capacità di venderti, di autocritica, di migliorarti, dell’avere uno stile personale, delle idee che ti vengono, del tuo ottimismo, di quanti illustratori conosci, del tuo inglese, della tua capacita’ di eseguire un’illustrazione che non è nelle tue corde. Né di fare tante illustrazioni diverse per diversi clienti allo stesso tempo. Non si tratta nemmeno della tua capacità di comprendere che il mercato dell’illustrazione NON È IN ITALIA, ma nel mondo intero. Si tratta di TUTTE quante queste cose insieme. Nessuna esclusa.

[continua sul prossimo numero…]

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fantasmarg.tumblr.com

margherita barrera Nationality / Italian Place / Rome Zodiac / Virgo Soundtrack / Los Peces - Lhasa de Sela Working tools / Pencils, Paper, Computer, mix

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Come hai sviluppato il concetto di ex voto?

How did you develop the idea of votive offering?

La prima illustrazione parla della paura, di come il panico assoluto può trasformarsi nello slancio necessario a tirarsi fuori da situazioni pericolose. Quindi il meccanismo qui è: rendo grazie per la paura, che mi ha aiutato a saltare fuori prima che affondasse la nave. La seconda invece parla dell'ansia, che può essere paralizzante (il serpente) ma può anche obbligarti a fare una pausa, pensare, ragionare a fondo. Sembra assurdo ringraziare per questo ma spesso se non mi fossi fermata a scrutare il serpente mi sarei persa molto. Il messaggio non scritto della terza illustrazione è che ogni ferita può arricchirti: può far uscire quello che non sapevi di contenere, può farti crescere in un'altra direzione, creare un'occasione. Quindi ringrazio anche quelle, per non farmi mancare niente.

The first illustration speaks of fear, of how absolute panic can transform you and give you the momentum to get yourself out of a dangerous situation. So the approach here is: to give thanks for the fear that helped me to jump before the ship sank. Then, the second drawing speaks of anxiety, which can be paralyzing (the snake) but can also make you pause, think, work it through thoroughly. It seems absurd to give thanks for anxiety but there have been many times when, if I hadn't stopped to observe the snake, I would have lost a lot. The unwritten message of the third drawing is that every wound can give you something: it can make you get out of something that you didn't know was holding you back, it can make you grow in another direction, it can create an opportunity. So I would also like to thank those, for not making me miss anything.

Quali altri mali “apparenti” ringrazieresti?

La pigrizia può essere molto utile: per così dire aguzza l'ingegno. Pur di non fare un lavoro lento e faticoso sei portato a cercare una soluzione alternativa intelligente: se non esistesse la pigrizia non avremmo inventato quasi nulla. L'insicurezza, perché ti porta a chiedere e chiedere è quasi sempre una buona idea, e così via. Non voglio dire che tutti i mali sono “apparenti”: i mali sono mali. Ma molti mi insegnano qualcosa, mi sono utili, li ringrazio tutti. Hai un concetto molto laico di ex voto. Non vedi la possibilità di una dimensione trascendente a cui chiedere e a cui rendere grazie?

Onestamente: no. Non ho idea di quali dimensioni trascendenti ci siano o di come interagiscano con noi, e se devo essere sincera non mi interessa tantissimo. Non mi interessa sapere se i doni che ricevo vengono dal mondo o da qualcosa di esterno o ulteriore, mi basta imparare a riconoscerli e a riceverli. Già il fatto di dare un po' di credito agli esseri umani intorno a me mi sembra un traguardo per niente scontato.

Margherita Barrera

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What other "apparent" evils would you give thanks for?

Laziness can be very useful: that is to say it sharpens the wits. Rather than working in a slow and tiring way, you are pushed to find an alternative intelligent solution: if laziness didn't exist we wouldn't have invented almost anything. Insecurity, because it makes you question, and questioning is almost always a good idea, and so on. I don't want to say that all evils are "apparent": evils are evils. But many have taught me something, they are useful to me, I thank them all. You have a very secular concept of votive offerings. You don't see the possibility of a transcendent dimension to ask for and receive thanks?

Honestly: no. I don't have an idea of what transcendent dimensions there are or of how they interact with us, and to be honest it doesn't interest me greatly. I'm not interested in knowing if the gifts that I receive come from the world or from something outside or further away, it's enough for me to learn to recognise and receive them. Just the idea of giving a little credit to the human beings around me seems to be a goal not to take for granted.

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NOME illustratore

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www.quintilio.com www.valentinatrimani.com

valentina trimani Nationality / Italian Place / Rome + London Zodiac / Gemini Soundtrack / --Working tools / Computer, Camera, Drawing tools

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valentina trimani

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Tu collochi l’ex voto in una dimensione fra il mitico e lo storico: non può essere un’immagine dei nostri tempi?

According to you, ex votos belong to a dimention between myth and history: isn’t it possible to find them in modern times?

Sì, certo - ed infatti queste immagini sono tecnicamente contemporanee. Ma quel rapporto arcaico con gli oggetti, quell'interloquire creativo con la divinità, quel "rendere grazie"che sono tipici dell'ex voto antico non è facile ritrovarli nel contemporaneo.

Yes, it is – actually these are technically present-day images. But it is difficult to find in modern times that archaic relationship to objects, that creative dialogue with God, that intention to give thanks to God which characterize the ancient ex votos.

La stilizzazione è d’obbligo se si parla di ex voto?

Is stylization mandatory when you want to talk about ex voto?

No. Ma, ed è il caso delle statuette votive e degli ex voto anatomici etruschi (V-I secolo A.C.) - una rappresentazione grafica semplice, essenziale, anti-decorativa risponde alla necessità di esprimere un desiderio al netto, nel diretto rapporto con la divinità; la forza espressiva di queste figure sta nello stagliarsi nero su bianco, e nel rappresentare l'estrema sintesi dove premesse ed antefatti non esistono: un ginocchio, un cuore, un seno - offerti, alienati ed universali, e per questo potentissimi. Le cose per quello che sono. Quali sono le ragioni del tuo interesse nel riprodurre e re-illustrare l'oggetto votivo antico?

Innanzitutto, la mia passione per l'arte etrusca, alla quale è dedicata la prima collezione Fine Art del progetto Quintilio.com e per le collezioni di oggetti. Poi la curiosità di avvicinarmi a quegli antichi desideri, e poi ancora il mistero anatomico, narrativo, storico - che c'è dietro a ciascun oggetto votivo, anche quando la narrazione si fa più articolata. Come nel caso delle mie illustrazioni For Grace Received - dove due figure si incontrano in un città-giardino rinascimentale, e una nave attraversa pacifica un antico Mar Mediterraneo ricco di creature mitologiche ed archeologie sommerse.

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No, it is not. But, and this is the case with the votive statuettes and the anatomical ex voto made by Etruscan (V-I century b.C.) – a simple, essential, non-decorative graphic representation helps to express a pure desire, the expressive power of these statuettes is so strong because they are silhouetted black against white, and they represent the extreme summary, where preamble and background do not exist: a knee, a heart, a breast – offered, alienated and universal, and as a consequence they are extremely powerful. Things as they are. Why do you like to portrait and illustrate the ancient votive statuettes?

First of all because of my passion for artefact collections and for the Etruscan Art, to which I have dedicated ‘Fine Art’, my first collection for the Quntilio.com project. Then because of the curiosity of getting closer to those ancient desires, and also to the anatomical, narrative, historical mystery which is behind each votive artefact, even when narration becomes more complex. As for the illustration I made for For Grace Received – where two figures run into each other in a Renaissance garden-city and a ship sails across an ancient Mediterranean Sea, full of mythological and archaeological creatures.

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valentina trimani

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matteo franco

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www.behance.net/matteofranco

matteo franco Nationality / Italian Place / Rome Zodiac / Sagittarius Soundtrack / Via della croce – Fabrizio De Andrè Working tools / paper and pencil, Adobe illustrator

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Si fa la fila oggi per ottenere una grazia?

Oggi è il concetto di Grazia che è stato mercificato, è stato reso una routine di gesti sempre uguali, Come un “Ufficio divino” dove gli ultimi chinano il viso e inoltrano le loro richieste, dove la fila è chilometrica e gli uffici sono chiusi. Macchia nera è fede o truffa?

Piu che una truffa è l’illusione di una contrattazione con Dio. Figlia della fede pagana e del sacrificio antico. Noi non possiamo scambiare nulla con Dio. La grazia è puro dono, è totalmente gratuito. Extra ecclesiam c’è salvezza?

Si, c’è salvezza. Dio compie meraviglie in maniera completamente gratuita e non vi è modo di comprare il suo favore e nessuna fila da fare. Molte volte interviene e non abbiamo gli occhi per vederlo. EN /

Nowadays do you queue up to ask for grace?

Nowadays the concept of grace has been commercialized and became a routine of gestures, like a ‘Divine Office’ where the last ones bend their heads and bring forward their requests, where the queue is endless and offices are closed. Black spot is faith or con?

It is not really a con, it is the delusion of negotiating with God. It is the daughter of pagan religion and ancient sacrifice. We cannot exchange anything with God. Grace is a pure and free gift. Is there salvation outside the Church?

Yes, there is salvation. God makes wonders for free and you cannot buy His favour and you do not have to stand in any queue. Many times He intervenes and our eyes are not even able to see it.

matteo franco

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aleapai.tumblr.com

ALESSANDRO APAI Nationality / Italian Place / Barcelona, Spain Zodiac / Lion Soundtrack / Nostalgia Istantanea - Dargen D'Amico Working tools / Ink, Wacom, Adobe Illustrator

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IT /

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L'uomo "dipinge" Dio a sua immaginee somiglianza?

Does man paint God in his image or likeness?

Egli veste la divinità di tutte le virtù e di tutte le possibilità che riesce a immaginare, convincendosi così di poter commettere errori: sarà “colui che tutto sa” a giustificarli. In questo modo può inoltre dare un senso alle proprie azioni, consapevole che un giorno saranno giudicate. L'uomo ha l'abitudine di attribuire un prezzo a ogni cosa, così ha attribuito a Dio quella sua repressa fantasia di un'entità in grado di fare qualcosa senza avere niente in cambio.

I think that man searches in the image of God for that which he himself cannot or does not want to be. God wears the divinity of all the virtues and all the possibilities that he can imagine, convincing himself that man can make mistakes: as there will be "He who knows all" to justify it. In this way he can give meaning to actions, in the knowledge that one day they will be judged. Man has the habit of putting a price on everything, so he attributes to God this repressed fantasy of an entity able to do something without doing anything in return.

Nella coda di seguaci del “follow me!”, trovi che il primo della fila abbia una direzione ben precisa o che stia zigzagando senza meta?

Credo che oscilli sotto suggerimento, democratico, dei suoi follower. Con questo passo sempre vago, tra il serio e il faceto, si assicura di non attirare dissensi né elogi a sé, ottenendo così uno stato di approvazione generale, facendo contenti tutti senza stupire nessuno. Dal feticismo del tacco alto al feticcio votivo. La donna come punto di snodo tra sacro e profano?

La donna è da sempre una figura centrale nella contrapposizione tra sacro e profano. È duplice il ruolo che può avere nell'ideale umano; anche a seconda del contesto storico e sociale in cui la si contestualizza cambia le sue connotazioni. In molte culture troviamo il tema del "doppio" nella figura religiosa, basti pensare all'apollineo e al dionisiaco nella tradizione della Grecia antica. La donna rispecchia queste caratteristiche: donna come desiderio peccaminoso e allo stesso tempo come donatrice di vita, perfezione estetica. Penso che l'uomo abbia da sempre cercato nella figura femminile le caratteristiche che potessero completare le proprie mancanze. Trovando un appoggio, una sfida e una continua ricerca verso qualcosa che raramente arriva a comprendere.

ALESSANDRO APAI

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In the line of followers of "follow me!", do you find that the leader has a clear direction or that she is zigzagging aimlessly?

I think that she oscillates under the democratic suggestion of the followers. With a step always vague, between serious and humorous she draws neither dissent nor praise, making everyone happy without amazing or surprising anyone. From the fetishism of high heels to fetish offerings. Is the woman a pivotal point between sacred and profane?

Woman has always been a key figure in the opposition between sacred and profane. It is the dual role of the ideal human; also the historical and social context changes the connotation. In many cultures we find the theme of the "double" in the religious figure, just think of the Apollonian and the Dionysian in ancient Greece tradition. Woman reflects these characteristics: woman as sinful desire and at the same time as life-giving, aesthetic perfection. I think that man has always looked to the female figure for characteristics that could complete their shortcomings. Finding a support, a challenge and a continuous quest in something that they are rarely able to understand.

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www.tonyrodriguezillustration.com

tony rodriguez Nationality / American Place / Tampa, Florida Zodiac / Cancer Soundtrack / Ain't nobody - Chaka Khan Working tools / Photoshop, Wacom Tablet

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Diversi i contenitori ma sempre liquido il contenuto: dai un significato particolare alla fluidità?

Different are the containers, but the content is always liquid. Do you give some particular meaning to fluidity?

Certamente. A differenza di un rosario, un piccolo santuario o un grosso oggetto che può apparire fuori moda o semplicemente troppo grande per stare fisicamente nel mondo di oggi, il fluido sacro – una bevanda che “guarisce” o dà poteri – è una soluzione semplice che credo continuerà a vivere e prosperare accanto e oltre l'oggetto fisico.

Certainly. Unlike a rosary, a small shrine, or a large object that can be seen as unfashionable or simply too large to physically hold in todays world, the holy fluid, a drink that "heals" or empowers feels like a simple solution that in my opinion will live and thrive either alongside or beyond the physical object.

Nastrini portafortuna assimilati a oggetti e slogan commerciali: pensi che l'uomo sia convinto di poter comprare la sua fortuna?

Penso che la gente abbia comprato la propria religione e la propria fortuna per una lunga parte della storia umana, ed è qualcosa che si vede ancora nella gioventù di oggi. Indifferenti verso i reali effetti dei braccialetti, le persone sono ispirate dall'arte che si può indossare, che propone o esprime un significato ricollegabile a una causa o una credenza. Sull'acqua santa: pare che berla all'acqua santiera porti forti malori intestinali, meglio in bottiglia o meglio lasciar stare?

Ne ho sentito parlare. La possibilità di “benedire” qualcosa è sempre a disposizione per le persone che credono nel concetto di conferimento di poteri, si tratti di acqua santa o altri tipi di liquidi o cibo. Credo che attraverso la pubblicità e la spinta commerciale continuerà a esserci un'ampia gamma bibite tese a migliorare, dare poteri o portare conforto al credente.

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Good-luck ribbons are identified as commercial slogans and stuff: do you think men are persuaded they can buy their luck?

I think people have been purchasing their religion and good fortune for a large part of human history and it's something you still see in todays youth. Regardless of a bracelet's effects, people are inspired by wearable art that proposes or expresses certain meaning that can be seen as relatable to a certain cause of belief. About holy water: some say that drinking it from the stoup brings heavy intestinal disease, could be better drinking it from the bottle or rather give up with it?

I've heard something similar, yes. However, the option to "bless" something is always there for people who believe in the concept of empowerment in terms of holy water and other kinds of liquids and foods. I believe that through advertising and commercial exposure, there will continue to be a wide number of drinking opportunities that are meant to enhance, empower and bring solace to the believer.

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ex voto (di scambio)

Se il latino, per una volta, non molla il colpo sarà perché traduce better l’eco del passato. Cosa c’è di meglio di una lingua morta, infatti, per un’usanza che davamo per spacciata? E invece no. Sparito dai luoghi di culto, ecco che culto torna a essere: l’ex voto, insomma, non è più un’ex pratica. E giocoforza: a volte ritornano, quando per placare il bisogno di nuovo non resta che resuscitare il vecchio. Quello che, indistinguibile, era ammassato nelle cappelle delle chiese ante Concilio Vaticano II diventa distintivo del culto oggi più diffuso, quello della personalizzazione, ancor prima che della persona. Non più circoscritto in un riconosciuto luogo di fede, ma mobile come il telefono, l’ex voto si tatua sulla pelle, si stampa sulle magliette, diventa screenshot, meglio ancora se su un dispositivo “touch”, perché una toccatina, come al ferro, porta sempre bene. A mostrarlo è il portatore sano del malanno scampato, della grazia ricevuta perché richiesta. E se chiedere non costa nulla, un ex voto costa pochissimo, perché pochissimo vale. Ha scritto a proposito di questi oggetti il filosofo e storico dell’arte Georges Didi-Huberman, «le immagini votive sembrano del tutto inesistenti per lo storico dell’arte. La loro mediocrità estetica, il carattere banale, di stereotipo le tengono lontane da ogni grande storia dello stile. Ma tale insignificanza fa da schermo e alimenta un rifiuto dell’osservazione. Più che di insignificanza bisognerebbe parlare di un malessere e di una messa in crisi; malessere di fronte alla volgarità organica delle immagini votive…». Volgarità, ecco il punto: se dopotutto chiedere (una grazia) è lecito e aver risposto è stata una cortesia, forse non è il caso che tutto il mondo lo sappia. Forse non è il caso che l’ex voto varchi quel recinto (il sacro) che delimitava la direttissima con la divinità: «do, perché Tu hai dato». Se il contratto è stato onorato tanto meglio; gli affari sono affari. Ma soprattutto sono affari vostri.

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TEXT BY marco calini Marco Calini, journalist, born in Milan on February 28, 1971, works in a press and communication offices at Legnano (MI).

ILLUSTRATION: NICOLA IANNIBELLO

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COVER: JOHNNY COBALTO

NURANT BIMONTHLY ILLUSTRATION MAG IDEAZIONE: SERGIO CARUSO / NICOLA IANNIBELLO DIRETTORE RESPONSABILE: FEDERICO CARUSO REDAZIONE: SERGIO CARUSO / NICOLA IANNIBELLO / SONIA MION FEDERICO CARUSO / MARCO CALINI / daniela marchitto / alessandro gottardo ART DIRECTION & PROGETTO GRAFICO: WWW.VENTIZERONOVE.IT TRADUZIONI: MICHELA BRUSETTI / Emma Barron ANNO DI CREAZIONE 2011 INFO: INFO@NURANT.IT / WWW.NURANT.IT AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI MILANO NUM. 443 DEL 3 AGOSTO 2011 TUTTE LE OPERE CONTENUTE IN QUESTO MAGAZINE SONO PROPRIETÀ DEI RISPETTIVI AUTORI. TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI. ©

stampato da MAD Srl, Concorezzo (MB) www.madprint.it

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HANNO PARTECIPATO LORIS ALESSANDRIA TIZIANA MOSCA ADELE MANUTI GUENDALINA RAVAZZONI FLORIAN CANTAGRECO MATTEO FRANCO ALESSANDRO BIGI DARIS DIEGO DOLCIELLO SIMONA SAPONARA VALERIA DE PAOLI SONIA donatini CLAUDIA BONANDRINI ANTONIO SORTINO ANDREA CAVALLINI ENZO LO RE NURANT MAG / issue 16

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WORKSHOP

Santi, SantONI e ballerine di Can can In 24 ore, senza fermarsi mai, un uomo a piedi potrebbe partire da Milano e arrivare a Reggio Emilia. In 24 ore, senza fermarsi mai, se volessimo contare i secondi… 86.400, giusto? Boh. Io ho perso il conto a 753... In 24 ore, senza fermarsi mai, un uomo potrebbe incontrare la propria anima gemella, corteggiarla, farla innamorare, chiederle la mano, vivere la notte di passione più emozionante della sua vita e ritrovarsi a fare colazione sulla terrazza più bella della Toscana. “Ah, no, per questo bastano 8 ore. Di sogni” Nel workshop di Nurant, invece, 24 ore bastano appena per partire dal Vaticano e arrivare fino a Kathmandù, su un treno dove i Santi incontrano i santoni e tutto si trasforma in una danza. Protagoniste le ballerine di Can Can. Un viaggio sfrenato, irrazionale e illogico, ma necessario per scoprire ciò che siamo.

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LORIS ALESSANDRIA

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TIZIANA MOSCA

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ADELE MANUTI

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GUENDALINA RAVAZZONI

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FLORIAN CANTAGRECO

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MATTEO FRANCO

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DARIS DIEGO DELCIELLO

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EVA

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SIMONA SAPONARA

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VALERIA DE PAOLI

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SONIA donatini

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CLAUDIA BONANDRINI

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ANTONIO SORTINO

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ENZO LO RE

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Solo qui i santoni sono stati la speranza di guarigione per gli storpi, pagando -s’intende- il desiderio di essere perfetti con la dolcezza che avevano da piccoli. Gente che, pur di ritrovarla, è stata disposti a rubarla proprio a ciò che erano: bambini così ingenui da essere ciechi di fronte al loro nemico. Di fronte al tempo che passa. Ma c’è stato anche chi è andato alla ricerca della sua personalità e si è ritrovato, inconsapevolmente, a far del bene anche agli altri. Perché cosa c’è di male, se rubare poi ci fa sentire bene? Basta portar via alla vanità le sue piume, alle convenzioni l’arroganza di ribadire la malizia di una calza di seta, agli abiti la presunzione di mascherare la nostra Natura. Trasformarsi è la vera libertà. Perché un viaggio è sempre una partita a carte che si gioca col Destino. E col Destino, puoi giocarci quanto vuoi, ma vincere, no. Quello, non puoi farlo. Eppure, abbiamo inventato regole che nessuno aveva mai sentito, ci siamo seduti a tavoli da poker a cui non avremmo dovuto neppure avvicinarci. Del resto, chi vorrebbe mai sfidare la sorte in una partita in cui, in palio, c’è il Sonno? Solo un arrogante. Solo noi. Perché la vita è un gioco le cui regole si scrivono in base a ciò che riusciamo a recuperare, non a ciò che ci dicono di avere. Ed il premio di qualsiasi viaggio non è solo un luogo o un’esperienza, ma il Mondo. E sì, per raccontare tutto ciò, forse, non bastano nemmeno le 24 ore senza fermarsi mai.

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WORKSHOP 21 > 22 febbraio 2014 24 ORE no-stop con SIMONE MASSONI / illustratore www.sketchthisout.com MATTEO LIUZZI / AUTORE realizzato da e con SPAZIO B**K (VIA PORRO LAMBERTENGHI, 20 MILANO) www.spaziobk.com

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