ISSUE 6 / feb 2012

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february 2012 issue 6 b i monthly i ll u strat i on mag

ALESSANDRO GOTTARDO ANDREA ALEMANNO Helena Pérez García pietro puccio MASSIMO GIACON Dima Je Cristiano Baricelli FRABLe



Physiognomy The interpretation of outward appearance A cura di Federico Caruso

Qualunque cosa vi dicano, fidatevi:

No matter what they say, trust me:

la fisiognomica non ha nulla a che

Physiognomy has nothing to do with

vedere con i nani da giardino.

gnomes. That’s just the surface.

Quella è una questione di facciata.

Drop your mask and enjoy this Nu®ant

Giù la maschera, e buon pro vi faccia

issue.

questo numero di Nu®ant.

If the eyes are the mirror of the soul, is

Se gli occhi sono lo specchio dell’anima,

the face as a whole the bathroom cabinet?

il viso nel suo insieme rappresenta

We do not want to talk about furniture,

il mobile del bagno? Non vorremmo

we have much more noble intentions.

farne una questione di mobili;

To investigate the wrinkles of existence

ben più nobili le nostre intenzioni.

using the lines of a face.

Indagare le rughe dell’esistenza

A map of experiences. ‘After a certain

attraverso le linee del volto.

age every man is responsible for his face’

Una mappa dell’esperienza. «Dopo una

according to Camus. Why reading hands,

certa età ognuno è responsabile della

tarots, chings if everything is already

sua faccia», secondo Camus. Perché

there, in the network around the eyeballs?

leggere le mani, i tarocchi, i ching,

According to us it is because we are

quando è già tutto lì, nel reticolo che

embarrassed. We look away because

sta attorno ai bulbi oculari? Secondo

we see to many things, about the other,

noi è una questione di imbarazzo,

about ourselves, about being different.

si distoglie lo sguardo perché si vedono

When you leaf through this issue you

troppe cose, dell’altro, di sé, dell’altro

may experience this. If you do, turn over

-da-sé. Sfogliando questo numero

the page if you have the cheek.

potrebbe succedervi la stessa cosa. E ora voltate pagina, se avete la faccia tosta.


leonardo dossena nu速ant

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index 7

ALESSANDRO GOTTARDO

13 ANDREA ALEMANNO 19 Helena Pérez García 27 pietro puccio 33 MASSIMO GIACON 43 Dima Je 53 Cristiano Baricelli 59 FRABLe

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ALESSANDRO GOTTARDO / SHOUT Nationality | Italy Place | Milan Zodiac | Gemini Working tools | Pen tablets www.alessandrogottardo.com

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I dettagli manieristi mi annoiano, per questo nelle mie immagini il segno tende a sottolineare i difetti più che i pregi. La linea al potere, niente ombre se non quell’alone che vuole separare più che colorare i volti dal fondo. Sono ritratti inventati, la somiglianza mi annoia ancora più del manierismo, in alcuni casi c’è una fonte fotografica che mi ha aiutato solo a distinguere i piani, per il resto ho disegnato quello che mi interessava ci fosse.

Mannerist details always annoy me, that’s why with my signs in pictures I try to describe bad sides than good. Power to line, no shadows, except some light colour to separate rather than coloring the faces from the bottom. Are fictional portraits, the similarity is even more boring to me than mannerism, sometimes there is a photographic source that helped me just to tell the story, for the rest I drew what I was interested to show.

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Andrea Alemanno Nationality | Italy Place | Macerata Zodiac | Scorpion Working tools | Paper, Graphite, Digital colouring andreaalemanno.blogspot.com

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[...] Le sue mani fremevano, gli occhi sfavillavano. In essi si leggeva una tale malvagitĂ che tutti indietreggiarono. Allora scoprĂŹ i denti [...] Tolkien - Il Signore degli anelli

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La mia idea è stata quella di rappresentare quattro tipologie di caratteri tramite delle silhouette illuminate. La luce mette in mostra una zona del loro corpo corrispettiva alla loro personalità. Le quattro personalità sono: Cattiveria

My idea was to represent four types of characters by silhouette.

Ingordigia

The light shows an area of their bodies

Superbia

to establish their personality.

Bramosia Ogni lavoro è a grafite e colorazione digitale.

The four are: Malevolence Greed

Ogni giorno, e io da 27 anni ormai, ci ritroviamo davanti a persone che si portano appresso modi di fare e di dire, gesti e segnali che ci indicano come sono e che personalità hanno. Spesso non le comprendiamo e cadiamo in qualche sbaglio di valutazione. Ogni tanto però (bisogna essere ottimi osservatori) qualcuno esce allo scoperto ed ecco che vediamo un uomo con una ciambella di troppo in bocca, o un signore troppo sicuro di sé alla fila delle poste. Proprio in questi attimi vediamo quegli atteggiamenti che ci fanno capire come sono le persone. Ecco perché queste illustrazioni, dove l’individuo non è importante quanto l’espressione che ha. Cattiveria, Bramosia, Ingordigia e Superbia ci accompagnano praticamente tutti i giorni e a volte è giusto ricordarsi come compaiano nei volti di chi ci sta vicino (non si sa mai!).

Pride Craving All the illustration are made with graphite and digital colouring. Every day, and I have 27 years now, we find ourselves in front of people carring with them their behaviours, gestures and signals that tell us how and who they are. Often we don’t understand and we make some evaluation mistakes. But sometimes (you must be excellent observer) someone comes out and then we can see a man with another doughnut in the mouth, or a too much confident man in crowded post office. In these moments we see those attitudes which make us understand how people are. That’s why these drawings, where man is not as important as the expression has. Malevolence, greed, craving and Pride we accompany almost every day and sometimes it is right to remember as they appear in the faces around us (you never know!).

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Helena Pérez García Nationality | Spain Place | Seville Zodiac | Virgo Working tools | Pencil, Gouache, Ink, Watercolour, Photoshop www.helenaperezgarcia.com

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Il comportamento umano e la sua natura sono elementi costanti nell’opera di Helena Perez Garcia, illustratrice e grafica spagnola. Le sue illustrazioni sono delicate ma vigorose, sono come una persona che hai appena incontrato: mostra alcune cose, ma ne nasconde altre. È sempre interessante conoscere cosa c’è dietro una persona o un’illustrazione. É altrettanto interessante imparare da entrambe le cose e vederle mentre si evolvono, fondamentale chiave di lettura delle illustrazioni di Helena.

“I nostri affetti, così come i nostri corpi sono in mutamento perpetuo”. Jean-Jacques Rousseau.

Human behaviour and human nature is constantly present in the work of Helena Perez Garcia, Spanish graphic designer and illustrator. Her illustrations are delicate but forceful, they are as a person you’ve just met: show some things but hide others. It’s always interesting to get to know what’s behind a person… or an illustration. It is equally interesting learning from both things, and to seeing them evolve, fundamental key Helena’s illustrations.

“Our affections as well as our bodies are in perpetual flux”. Jean-Jacques Rousseau.


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pietro puccio Nationality | Italy Place | Milan Zodiac | Lion Working tools | For this one I used digital tool, a computer, but I often use brush, prints, glue, cardboard, pen, acrilics, sticky tape, ecc...

www.pietropuccio.it

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Pietro Puccio è artista visivo, graphic designer e insegnante di tecniche di visualizzazione e disegno digitale alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Collabora con diversi studi creativi e con le maggiori case editrici italiane. Negli ultimi anni ha sviluppato inoltre numerosi progetti legati alla rappresentazione del rapporto tra singoli individui e moltitudine, combinando pittura, elaborazione digitale e performance. L’ultimo lavoro, “Persone”, è del 2011.

Pietro Puccio is a visual artist, graphic designer and teacher of visualization techniques and digital design at the Nuova Accademia di Belle Arti in Milan. Cooperates with many creative studios and with major Italian publishers. In recent years it has also developed several projects related to the representation of the relationship between individuals and multitudes, combining painting, digital processing and performance. The last work, “people”, is from 2011.

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massimo giacon Nationality | Italy Place | Milan Zodiac | Fish, Scorpion ascendant Working tools | I work with paper and anything made to dirty it, with computer e ceramics.

www.massimogiacon.com

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What behind the Mask? Quante facce si accumulano in 51 anni di disegni? Cominciamo togliendo i primi tre anni di vita, di cui ho ricordi nebulosi… Ecco, così ce ne sono un po’ meno, ma sono comunque una marea di facce. Togliamo allora le facce dei disegni perduti, quelle di quando non registravi tutto al computer, quelle dei disegni regalati alle innamorate, alle fidanzate, agli amici, i ritratti che i parenti ti chiedono durante le cene di Natale, i ritratti che provi a fare sui taccuini a persone interessanti cercando di non farti notare… Resta sempre un sacco di roba. La faccia è una delle prime cose che disegniamo. Non necessariamente la nostra, ma una qualsiasi, che poi troppo qualsiasi non è: è il nostro metro per cominciare a capire cosa riusciamo a descrivere con i primi tentativi di collegamento occhio-mano. Prima ancora di misurare il mondo e di provare a mettere nel disegno gli alberi le case le pietre le montagne il mare le conchiglie le automobili e i cavalli ci sono le facce. Che poi chi sfoglia i disegni se ne frega generalmente delle facce, a meno che non sia la caricatura della maestra, o del compagno di banco, o del collega dell’ufficio. Di solito, per stupire il compagno di banco, meglio imparare a disegnare le moto, o la Ferrari, quella da corsa. Per il mio libro “Amami”, con Tiziano Scarpa, ho disegnato un sacco di facce torturate e desideranti, alcune delle quali sono rimaste inutilizzate: eccone qui qualcuna. Poi ci sono i volti carini e cicciotti dei progetti di oggettini e pupazzini mai andati in porto, oppure quella faccia legata a quel disegno che rivedi dopo un po’ e dici, «toh, avevo fatto pure questo». Poi ritrovi le mucche di una Cow Crucis maledetta che doveva andare in onda anni fa in una trasmissione televisiva con Luttazzi, censurata; e una grafica per il bagno degli uomini del ristorante dell’amica, i disegni a penna biro fatti sull’unica moleskine mai avuta (faceva troppo fighetto, preferisco vecchi quaderni); e quei disegni preparatori per quella mostra dove poi non ho venduto un cazzo e ho ancora tutte le opere sul gobbo; e quando mi hanno restituito quel toy disegnato a penna biro; e il disegno per l’adesivo del negozio che noleggiava videocassette sotto casa; e poi quei disegni per i puff Moroso, che abbiamo impiegato anni a rivestire con un tessuto stampato a volti divertenti, ma poi abbiamo mandato al diavolo perché non usciva nulla di buono; e poi c’erano (orrore) quei personaggi gadget pensati da Feltrinelli come regalo da allegare ai libri di Federico Moccia, che per fortuna mi venivano sempre cose troppo inquietanti o che somigliavano a dei cazzi e Moccia ha detto no grazie. Questa è la mappa del tesoro, adesso vediamo se riuscite a collegare facce con didascalie. Non è più divertente della Settimana Enigmistica?


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What behind the Mask? How many faces have accumulated in 51 years of drawings? Let’s start excluding the first 3 years, of which I have foggy memories…Here you go, now they are bit less but still a lot of faces. Let’s exclude also the faces of the lost drawings, those I drew when I didn’t save everything on a computer, those of the drawings I gave to my girlfriends, fiancées, friends, the portraits made for relatives at the Christmas dinners, the ones you made of interesting people on a notebook trying not to be noticed. Still a lot of faces left. The face is one of the first things you draw. Not necessarily ours, but any face: it is our first gauge to understand what you can describe with the first attempts to connect eyes and hand. Before measuring the world and trying to put trees, houses, stones, mountains, the see, shells, cars and horses in the drawing, you have to focus on faces. Even though who leafs through the drawings does not care much about faces, unless they are the teacher’s caricature, or the one of a schoolmate or of a colleague. Usually if you want to impress a schoolmate you’d better learn how to draw a bike, a Ferrari, the racing one. For my book ‘Amami’ together with Tiziano Scarpa I drew a lot of tortured and desiring faces and some of them have not being used: here you can see some. Then there are the cute and puffy faces of the projects for puppets never implemented, or the one that you see after a while and you think: ‘Look, I made this one too!’. Then you find those cows you drew for a cursed Cow Crucis which was supposed to be broadcasted years ago during a tv show with Luttazzi, that in the end was censored, and a sketch for the Gent’s room for the restaurant of a friend, the pen-and-ink drawings made on the only moleskin I ever had (too posh, I prefer old exercise books), and those ones for the exhibition where I didn’t sell a bloody one so that I have been left with all the drawings; and when they gave back to me that toy I drew; and the sticker for the video-hire shop around the corner; and then those drawings for the Moroso pouf, the one we spent years trying to cover it with a fabric printed with funny faces and in the end we decided to trash it because we couldn’t get anything good out of it; and then there were those (horrible) gadgets for Feltrinelli to be given with the Federico Moccia’s books, which thanx God always turned out to be too creepy or to similar to dicks and Moccia said ‘no, thank you’. This is the treasure map, now let’s see if you can connect faces with captions. Isn’t it better than puzzle solving?


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Dima Je Nationality | Russia Place | Moscow Zodiac | Aquarius Working tools | Pencil, Adobe Illustrator www.dribbble.com/dima_je

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Mi piace guardare e disegnare la gente per strada, nella metropolitana, nei negozi... ovunque. Faccio rapidi schizzi che trasportano il carattere di una persona e quindi lo utilizzo nelle mie illustrazioni. Luminosi e carismatici personaggi sono tra noi. Guardatevi intorno :) Una ragazza divertente per strada. L’ubriacone in un bar...Ogni persona. Per esempio un uomo serio e dallo sguardo non molto amichevole a piedi con il cane si trasforma in un brutale gangster. Un direttore d’ufficio stanco che stava andando a casa con gli occhi vuoti. Uno zombie vero! Prendo ispirazione da Ralph Steadman, Nate Williams, Sergey Maksimov, John Kerschbaum (la sua graphic novel “Petey and Pussie” è fantastica!).

I like looking and draw people on the street, the subway, at the store... everywhere. I make quick sketches that convey a person’s character and then use them in their illustrations. Bright and charismatic characters with us. Look around :) Funny little girl in street. The drunkard in a bar...Any person. For example a serious and not friendly man walking with the dog turns into a brutal gangster. Tired office manager who was going home with empty eyes. Real zombies! I am inspired by Ralph Steadman, Nate Williams, Sergey Maksimov, John Kerschbaum (his graphic novel “Petey and Pussie” amazing!).

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Cristiano Baricelli Nationality | Italy Place | Genova Zodiac | Balance Working tools | Bic pen on paper and this case even ink www.cristianobaricelli.it

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Cristiano Baricelli nasce a Genova nel 1977, il suo desiderio piĂš grande è sempre stato di morire durante l’ultimo amplesso facendo sesso di gruppo con le giovani commesse di un negozio di giocattoli.

Cristiano Baricelli was born in Genoa in 1977, his biggest desire has always been to die during the last act of love, making sex with young toyshop shopassistants.

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FRABLe Nationality | Italy Place | Rivoli, Turin area Zodiac | Virgin Working tools | Anything, Pens, Pencils, Ecoline, Acrilics, Photoshop, Illustrator, Coffee

www.frable.it

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Quando mi parlando di espressioni penso

When people tell me about face expres-

subito a loro, le maschere del Teatro Nō

sions my mind flyes to just one image,

giapponese. Tempo fa avevo visto una

the masks of the japanese Nō Theater.

mostra e ne ero rimasta assolutamente

Once I watched a show and It knocked

folgorata, protagoniste della scena,

me out, main characters, worshiped like

venerate come divinità, mettono in con-

divinities, they connect the actor with

nessione l’attore con il mondo dei morti

the dead’s world to embody the spirit

permettendogli di incarnare lo spirito

of the deceased.

del defunto. Masks hiding faces expressions but with Maschere che coprono espressioni

an expressions themself, masks that help

ma che sono espressioni a loro volta,

to express themselves and masks that

maschere che aiutano ad esprimersi

hide feelings. We are made of masks,

e maschere che nascondono i sentimenti.

and we are made of expressions.

Siamo fatti di maschere, e siamo fatti di espressioni.

“Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera.” Emil Michel Cioran

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Il volto nell’era della sua riproducibilità tecnica A cura di Rugiada Ligorio

Leggere il volto come uno zingaro legge

Orlac riscrive i suoi tratti somatici:

la mano. Imparare a decifrare i segni

dal 1993 in un suo intervento chirurgico/

del passato, le abitudini, le passioni

performance, si fa installare due piccole

e le manie, la storia di un uomo, il suo

corna sulla fronte.

universo. Saper leggere tra le rughe

I suoi lavori fotografici dal ‘98 al 2008

significa, forse più di uno psicanalista,

sono incentrati sulla “self hibrydation”:

essere capaci di intrufolarsi nella vita

nel ‘98 è una donna precolombiana,

di qualcuno e saper rispondere a tanti

nel 2000 un’africana, nel 2005 un’indiana

interrogativi, interpretando il passato,

d’America.

intravedendo il futuro. E lo sapevano

Ecco che il volto è responsabile e

bene gli antichi: Girolamo Cardano

custode della propria identità.

già nel ‘500 “scopre” la metoposcopia, un’antica tecnica divinatoria che si

E oggi, come non mai, possiamo

basa sull’analisi delle rughe della fronte.

decidere se perderla, mischiarla,

Rughe come una cartina geografica

regalarla a qualcuno, custodirla

delle nostre emozioni, che attraverso

e nasconderla, alterarla, esaltarla,

la chirurgia estetica proviamo

mistificarla.

continuamente a nascondere, come

Una sola avvertenza prima dell’uso:

a voler difendere a tutti i costi il diritto

comunicate sempre prima alla Apple

alla privacy dei sentimenti.

le variazioni somatiche, perché a breve

Il pudore innaturale del bisturi ci regala

il vostro mela-dispositivo si sbloccherà

l’algida sensazione di poter essere

solo riconoscendo il vostro viso.

Dio, di controllare le nostre pulsioni/ paure investendoci di una espressione innaturale, una maschera benpensante liscia e levigata. Se il fascino della mutazione stereotipata al gusto di botulino colpisce l’uomo medio, una sorta di polvere magica glutammata e monosodica, il mondo dell’arte va nella direzione opposta.


The face in the technical reproducibility age By Rugiada Ligorio

Reading a face as a gipsy can read a

Orlan changed his features: in 1993

hand. Learn how to decipher the marks

during a surgery/performance he had

of somebody’s past, his habits, his

two little horns implanted on his

passions and obsessions, his story

forehead.

and his universe. Reading between

Between 1998 and 2008 the leitmotiv

the wrinkles means being able to sneak

of his pictures is the “self-hybridization”:

into somebody’s life as a psychoanalyst

in 1998 she is a pre-Columbian woman,

would do and to answer to many

in 2000 an African, in 2005 a Native.

questions, by interpreting the past

The face is creates and preserve our

and foreseeing the future. The ancients

own identity.

were well aware about this: Girolamo Cardano back in the XVI century

And today as never before we can

already discovered the Metoposcopy,

decide if we want to lose it, mix it,

the interpretation of facial wrinkles

give it to somebody else, keep it and

to determine the character of a person.

hide it, change it, exalt it, distort it.

Wrinkles as a map of our emotions

Just one warning: always inform Apple

which we try to hide with plastic surgery,

upfront about your features changes

as if we want to protect at all costs our

because soon you will be able to unlock

right to have private emotions.

your Apple device only if it recognizes

The unnatural decency of the scalp

your face.

gives us the cold feeling of being God, of keeping our drives/fear under control by means of an unnatural facial expression, a smooth and polished conformist mask. If the average man is attracted by the stereotyped botoxflavoured mutation, a sort of magic powder of monosodium glutamate, the artistic world goes in the opposite direction.

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Double face Double face leonardo NICOLA IANNIBELLO dossena nu速ant

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CIPPPPP!!

leonardo SONIA MIONdossena nu速ant

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IN COPERTINA: AKAB

NURANT BIMONTHLY ILLUSTRATION MAG IDEAZIONE: SERGIO CARUSO / NICOLA IANNIBELLO DIRETTORE RESPONSABILE: FEDERICO CARUSO REDAZIONE: SERGIO CARUSO / NICOLA IANNIBELLO / SONIA MION ART DIRECTION & PROGETTO GRAFICO: WWW.VENTIZERONOVE.IT TRADUZIONI: MICHELA BRUSETTI haNNO collaborato in questo numero: RUGIADA LIGORIO / ROBERTA MADDALENA ANNO DI CREAZIONE 2011 INFO: INFO@NURANT.IT / WWW.NURANT.IT AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI MILANO NUM. 443 DEL 3 AGOSTO 2011 TUTTE LE OPERE CONTENUTE IN QUESTO MAGAZINE SONO PROPRIETÀ DEI RISPETTIVI AUTORI. TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI. ©

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