APRIL 2012
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B I M O N T H LY I L L U S T R AT I O N M AG
ELENA TEMPORIN PAOLA BERNARDI ALBERTO BETTINETTI GEORGE BLETSIS ROBERTO NECCO / ELYRON LETIZIA CHIANELLO VALENTINA RUSSELLO VINCENT ROCHÉ ALESSANDRA DE CRISTOFARO
Shhhhh!!!! Silence please... A cura di Federico Caruso
Di cosa parla un film muto? Che poi,
What is a silent film about? And: is it
muto lo è davvero? Siamo proprio
really silent? Are we really sure that
sicuri che qualcuno, prima dell’avvento
somebody noticed that sound was
della ripresa audio, si fosse accorto
missing before the introduction of the
che al cinema mancava il suono?
sound films? It could be a resounding
Potrebbe trattarsi di una sonora
denial. Would anybody dare to say that
smentita. Oserebbe qualcuno dire che
a poem is a blind illustration after the
una poesia, una volta nato il disegno,
art of drawing was established? And be
è un’illustrazione cieca? E attenzione,
careful, because it can also be the other
perché il percorso può anche essere
way around. According to this privative
inverso. Cosa sono infatti, secondo
logic what would the 4’33’’ by John Cage
questa logica privativa, i 4’33’’ di John
be? Silence, to distinguish it from the
Cage? Silenzio, per contrappasso alla
music played till that moment?
musica conosciuta fino allora? Forse.
Maybe. But the drama is all there already
Ma è già tutto lì il dramma (della musica
(both for music and films): in the pianist
e del cinema): nella figura del pianista
that gets on the stage, sits down on the
che sale sul palco, si sistema sul
piano seat letting his tails hanging behind
seggiolino lasciando cadere le code del
him, puts his glasses on and opens the
frac, inforca gli occhiali e apre lo spartito,
score, measuring every movement and
misurando ogni gesto, caricandolo
loading it with expectations, with the
del pathos dell’attesa, della risoluzione
pathos of the never coming resolution.
evitata. A questa musica silenziosa
This silent music is not lacking in
non manca nulla. E allora, chi se la sente
anything. So who can say that the films
di dire che al cinema di Chaplin, Griffith,
by Chaplin, Griffith, Ejzenstein are lacking
Ejzenstein, mancasse qualcosa? L’unica
in something? The only true answer could
autentica risposta potrebbe essere una
be a silent and embarrassed reflection.
riflessione, silenziosa e imbarazzata.
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elena temporin
15 paola bernardi 21 alberto bettinetti 27 george bletsis 33 roberto necco / elyron 35 Letizia Chianello 41 valentina russello 49 vincent rochĂŠ 55 alessandra de cristofaro
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ELENA TEMPORIN Nationality | Italy Place | Milan Zodiac Sign | Libra with Libra ascendant Working Tools | Pencil and Photoshop www.elenatemporin.net
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ELENA TEMPORIN nu速ant
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ELENA TEMPORIN nu®ant
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Esploratrice divertita e curiosa di quel
E questo accade in When movies were
mondo perduto che è il cinema ante
silent, ovvero la sfuriata del regista
sonoro, Elena filma in cinque fotogrammi
amplificata dal megafono d’ordinanza
il suo omaggio. «In mancanza del
(e dirige una pellicola muta);
sonoro la gestualità era essenziale -dice-:
nell’agitazione del pianista in Silent
io la mostro in tutti i miei lavori meno
Soundtrack che infastidisce il mostro.
uno, ‘Come un pesce’. Niente meglio
Ma c’è anche la caratterizzazione
di un acquario per suggerire l’essenza
che nasce dallo sguardo sul passato:
del muto, dove anche il gesto farebbe
in Silent diva l’atteggiarsi in una cornice
chiasso. Ma negli altri casi è il gesto a
esotica e decadente; in silent but
imporsi». Del resto se l’immagine vuole
eloquent l’omaggio alla virilità di Douglas
essere autosufficiente all’espressività
Fairbaink tutta in un sorriso spavaldo:
del gesto deve affidarsi per suggerire.
lui sa che cinema è play.
Amused and curious explorer of the lost
expressiveness to suggest. And this is
world of movies before the introduction
what happens in When movies were silent,
of sounds, Elena shoots in five frames
i.e. the director’s outburst amplified
her homage. «Without sounds the
by the megaphone (and he is shooting
gestural expressiveness was crucial, she
a silent film); in the pianist’s excitement
says, I represent it in all my works but
in Silent Soundtrack that annoys the
one, ‘Like a fish’. Nothing is better than
monster. But there is also the characteri-
an aquarium to suggest the essence of
zation that comes from the past: in Silent
silent films, where even a gesture could
Diva there is the posing in an exotic and
be too noisy. But in the other works the
decadent setting, in Silent but Eloquent
gesture stands out.» On the other hand
there is the homage to Douglas
if the image wants to be self-sufficient,
Fairbaink’s virility that lays in his bold
it must rely on the gestural
smile: he knows that cinema is playing.
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PAOLA BERNARDI Nationality | Italy Place | Milan Zodiac Sign | Aries Working Tools | Pen, Ink, Scanner, Photoshop www.rosapakiprojects.com
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Gestualità e trama dei tessuti: Paola Bernardi ha fatto rivivere con i corpi e sui corpi degli attori il tempo del cinema muto. Frutto di una ricerca iconografica, le immagini suggeriscono, non fotografano gli anni Venti-Trenta del secolo breve; partono da documenti dell’epoca per trasformarsi in espressione dello spirito del tempo. «Di quel cinema –dice Paola– ho inquadrato e proiettato due aspetti, la drammaticità della recitazione e il misto di buffo e ingenuo che noi, oggi, vi ravvisiamo». Antiche sono le cromie tenui presenti nei lavori; toni smorzati come si usava, ma anche rispetto per un tempo che, con la macchina da presa, vedeva in bianco e nero. Lo scanner è entrato in azione per catturare quei disegni marini o floreali e soltanto lì il colore ha fatto timidamente capolino. Posture e abbigliamento di allora racchiusi in un tratto con cui Paola illustra l’oggi: ecco il ritratto dell’età dell’innocenza.
Gestural expressiveness and fabric weave: Paola Bernardi brought back to life with and on the actor’s bodies the silent films times. Based on an iconographic research, the images suggest rather than portray the Twenties and Thirties; they are inspired by historical documents to become the expression of the spirit of that time. «Of those movies –Paola says– I caught and portrayed two aspects: the dramatic acting and the mixture of grotesque and naïf that we see in them today.» Ancient are the pale tones used in her works; delicate shade of colors as the ones in fashion at that time, but also to show respect to an epoch that through the camera could see in black and white. The scanner went into action to capture those marine and floral patterns and just there the color shyly showed up. Poses and clothes of that time captured in the trait used by Paola to draw today: this is the portrait of the innocent age.
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alberto bettinetti Nationality | Italy Place | Monza Zodiac Sign | [Mosquito] Working Tools | Computer + Pencil
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ALBERTO BETTINETTI nu速ant
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_alberto bettinetti, 1967 _insegna illustrazione e tecniche di visualizzazione presso la NABA Nuova Accademia di Belle Arti Milano _abitudinario, disordinato _è [zanzara]
_alberto bettinetti, 1967 _teaches illustration and visualization techniques at NABA Nuova Accademia di Belle Arti, Milan _habit, messy _is [mosquito]
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george bletsis Nationality | British Place | Hampshire, England Zodiac Sign | Aquarius Working Tools | Pencil, Paper, Ink, Gouache, Photoshop www.monstertree.co.uk
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george bletsis nu速ant
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Quando mi hanno detto il tema di questo numero, sono stato travolto dalle idee. I primi pensieri sono andati a ‘The Artist’, l’ultimo film muto che ho visto e apprezzato molto. Allo stesso tempo mi sono venuti in mente ‘Luci della città’, di Charlie Chaplin, e ‘Come vinsi la guerra’, di Buster Keaton. Inoltre ho pensato agli aspetti tecnologici del cinema muto, e a come fosse diverso il processo di produzione di un film rispetto a oggi. Il film di Buster Keaton è uno dei miei preferiti, così mi sono sentito in dovere di sceglierlo per uno dei miei soggetti. La tecnologia è inoltre una delle cose che mi interessano di più, volevo disegnare una macchina da presa o un proiettore che avrebbero usato a quei tempi, più o meno come un manuale d’istruzioni. Attori e attrici apparivano così diverse da quelli di oggi che la mia ultima illustrazione non poteva che essere un ritratto. Quando guardo un film muto noto subito come la composizione dell’immagine sia molto simile a quella di un’illustrazione, alcune riprese somigliano a illustrazioni astratte minimaliste, dai contorni molto pesanti e con un uso ‘drammatico’ dei pattern. Non che il cinema attuale non usi le stesse tecniche, ma il cinema muto sembra applicarle in maniera più esplicita.
When I was told the topic of this issue, I was almost overwhelmed with ideas. My first thoughts obviously went towards ‘The Artist’ being the last silent film I have seen, and having enjoyed it very much. Initial thoughts also went towards ‘City Lights’ starring Charlie Chaplin and Buster Keaton’s ‘The General’, and included the technological side of silent film, and how different the process of making a film must have been from how films are made today. The Buster Keaton film ‘The General’ is one of my favourites, so I had to choose this film for one of my illustrations. The technology side of things was also the most interesting for me, so I wanted to draw a camera or a projector that would have been used in the past - almost like an instruction manual. Actors and actresses looked so different to a typical actor today, so my final illustration just had to be a portrait. When I watch a silent film I immediately notice how the composition is very illustration-like, certain shots are almost like minimalist abstracted illustrations with the really strong silhouettes, and dramatic use of patterns. Not to say that modern film doesn’t utilise the same techniques, but silent film just seems to use them much more obviously.
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ROBERTO NECCO / ELYRON Nationality | Italy Place | Turin Zodiac Sign | That Working Tools | Paper, Pencil, Ink, Rubber, Digital Stuff, But first of all it is better to rest
www.elyron.it
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La traduzione letterale di un’espressione
The literal translation of an English
dall’inglese all’italiano spesso lascia
expression into Italian often leads to a
dietro di sé un vuoto semantico, oppure
semantic loss or it adds new meanings.
aggiunge nuovi significati. Da silent
From ‘silent cinema’ we ended up with
cinema, ci siamo ritrovati con un cinema
‘cinema muto’ (which means ‘dumb’)
muto, e Roberto Necco non ha potuto
and Roberto Necco could only represent
che darne una rappresentazione
it in a just as literal way. «A film, even
altrettanto letterale. «Un film, anche
if there is no sound, is not dumb. On the
se non parla, non è muto. Al contrario,
contrary, it says everything but in a silent
dice tutto, ma in maniera silenziosa».
way.» This is how this user’s guide
Così nasce questa sorta di manuale
to obtain movies without sound even
d’istruzioni per ottenere un cinema
while shooting was conceived. «It is much
che rinunci al sonoro, anche in fase
more difficult to achieve silence than
di ripresa. «Molto più difficile ottenere
sound. Obviously I wanted to play, to
il silenzio, piuttosto che il rumore.
force the meaning of words, to focus on
È chiaro che ho voluto giocare, forzare
a side aspect of this topic. In this way I
il senso delle parole, per focalizzare
avoided to confront a very precise and
un aspetto forse laterale della questione.
already consummate iconography which
In questo modo ho evitato di
characterizes silent movies. After having
confrontarmi con un’iconografia molto
seen Charlie Chaplin eating his boot,
precisa e ormai consumata che connota
what else can you add? Better, much
il cinema muto. Una volta vista l’immagine
better to bet on surrealism.»
di Charlie Chaplin che mangia lo scarpone, cos’altro aggiungere? Meglio, molto meglio, puntare sul surreale».
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Letizia Chianello Nationality | Italy Place | Reggio Emilia Zodiac Sign | Leo Working Tools | Graphic pad bonkiettina.wordpress.com
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LETIZIA CHIANELLO nu速ant
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LETIZIA CHIANELLO nu速ant
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Grafica e illustratrice, lavora per l’agenzia di comunicazione Hic adv di Reggio Emilia ma anche come freelance per associazioni, privati e amici. Disegna con passione visioni di green marketing e abbraccia volentieri progetti di utilità sociale.
Graphic designer and illustrator, she works for Hic adv, a communication
LE VOYAGE DANS LA LUNE
Georges Méliès / 1902 Non sappiamo cosa ci sia sul suo lato oscuro, qualcuno ci ha provato ad andare lassù ad esplorare.
agency in Reggio Emilia and also as a freelance for associations, private persons and friends. She draws with passion green marketing visions and takes up gladly projects with a social value.
E’ tornato, è tornato dal siluro sono usciti dei mostri di certo son meglio di questi, qua
LE VOYAGE DANS LA LUNE
Georges Méliès / 1902 We do not know what we could find on its dark side Somebody tried to
CABIRIA
Giovanni Pastrone / 1914 E’ ‘nata dal fuoco’ la filmografia italiana quando ancora Maciste pugnava con D’Annunzio per Cabiria, la loro amata
MODERN TIMES
Charlie Chaplin / 1936 Quei Tempi Ormai Lontani Sembran Tanto Moderni
go up there and explore it. He came back, he came back monsters came out of the rocket for sure they are better than these ones, here
CABIRIA
Giovanni Pastrone / 1914 Italian movies were born from fire When Maciste was still fighting with D’Annunzio for Cabiria, their lover
Testi di Andrea Locatelli MODERN TIMES
Charlie Chaplin / 1936 Those far off times Seem to be extremely modern
Copy by Andrea Locatelli
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valentina russello Nationality | Italy Place | Milan Zodiac Sign | Taurus Working Tools | Japanese Paint Brush and Digital Colouring www.valentinarussello.com
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valentina russello nu速ant
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Strizza l’occhio al cinema degli anni Venti ‘Scatole magiche’, racconto in tre fotogrammi ad altissima densità, come usava il surrealismo e il suo nume tutelare, Luis Buñuel. «Ha agito la suggestione del Chien andalou, il cortometraggio manifesto del surrealismo -dice Valentina-: per me il cinema muto è una scatola magica che racchiude soltanto immagini e che, una volta aperta, libera queste metafore». Qui sono delle teste cappello matsu-o (in giapponese matsu è radice / albero, o l’origine) a ‘portare al di là’, con il loro potere di rivelare agli altri la propria vera identità. Nella prima immagine una donna schiude la scatola con la testa di formica, omaggio ulteriore al Chien di Buñuel, nella seconda cattura una testa che mostra al compagno e che glielo svela. Nel terzo frame, ‘catturato’ il compagno, eccola pronta a portarlo con sé effigiato sulle scarpe; non svilito, ma compreso, quindi amato.
Winking at the 1920s cinema: ‘magic boxes’, a short story in three parts very intense, as surrealism and its tutelary, Luis Buñuel was used to. «The suggestion of Chiezn andalou acted, the short film Surrealism manifesto -Valentina says-: for me the silent film is a magic box that contains only images and that, once opened, give freedom to these metaphors». Here they are some Hat heads matsu-o (from Japanese matsu is root/tree, or the source) to ‘move beyond’, with their power to reveal to others their true identity. In the first picture a woman opens up the box with Ant’s head, a tribute to Chien of Buñuel, second one catch a head showed and revealed to his mate. In the third frame, ‘captured’ the mate, ready to take it on the tiny shoes; not debased, but understood, then loved.
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vincent rochÉ Nationality | France Place | Paris Zodiac Sign | Sagittarius Working Tools | Illustrator, Photoshop www.viins.net
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vincent rochĂˆ nuÂŽant
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vincent rochĂˆ nuÂŽant
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Ho scelto quattro film classici del cinema muto, e li ho usati per realizzare percorsi e intenti diversi. Illustrando ‘Le voyage dans la lune’ ho provato a ripercorrere tutto il film in un solo disegno: l’osservazione, il lancio del missile, l’esplorazione, il ritorno a casa. In maniera simile, in ‘Metropolis’ ho voluto sovrapporre, dal basso verso l’alto, tutti i livelli in cui si sviluppa la vita della città. Dai sotterranei, dove gli operai lavorano senza sosta, fino alla tecnologia dei grattacieli. Una tecnologia che fa paura, che si porta dietro sofferenza, sfruttamento e morte. Macchine che sopraffanno l’uomo e gli rivoltano contro la sua idea di progresso. Un concetto, questo, che ho ripreso anche in ‘Modern Times’, di Charlie Chaplin. Qui, pur volendo dare una rappresentazione divertente del personaggio principale, l’ho caricato di segni che rimandano alla sua inadeguatezza verso il mondo della fabbrica. Dove invece ho voluto giocare è stato con ‘Nosferatu’. Il vampiro, unico vero ‘cattivo’, è invece raffigurato con fattezze che lo rendono comico, dallo sguardo sgranato alle mani enormi.
I chose four classic films of the silent cinema, and I used them to make different paths and goals. Illustrating ‘Le voyage dans la lune’ I tried to retrace the entire film in one picture: observation, the launch of the rocket, the exploration, the homecoming. Similar approach, in ‘Metropolis’ I wanted to overlay, from bottom to top, all levels in which the life of the city is developed. From the underground, where workers are busy without rest till skyscrapers technology. A scary one, that brings suffering, exploitation, and death. Machines that overwhelm the man and turn his idea of progress towards them. A concept which I also picked up in ‘Modern Times’, by Charlie Chaplin. Here, while wanting to give a funny representation of the main character, I gained him with signs of its inadequacy to factory world. With ‘Nosferatu’ I wanted to play. The Vampire, the real ‘villain’ is shown with features that make it a comic character, with the grainy look and the enormous hands.
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alessandra de cristofaro Nationality | Italy Place | Roma Segno Zodiac Signale | Aquarius Working Tools | Pencil alessandradecristofaro.carbonmade.com
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Una galleria di sei ritratti per restituire l’immagine del cinema muto. Sei volti di dive che parlano con quelle doti di espressività e quel trucco (ben più di un filo) che sono stati tanta parte del cinema degli esordi. La matita come strumento, la coerenza come criterio: Alessandra ha scelto la semplicità del chiaro/scuro prodotto dalla grafite per rendere quel mondo in bianco e nero e per accendere, nella voluta economia di mezzi, le suggestioni di un immaginario collettivo a serio rischio di oblio. «L’ovale che le incornicia rimanda, non a caso, alle foto delle lapidi -dice-: è un memento dedicato a quelle donne che furono prime dive e donne fatali del cinema, immerse in un’atmosfera fumosa, ma dal fascino immutato e ancora scintillante». Al muto Alessandra si è appassionata studiando cinema e sentendo il richiamo delle origini di un’arte e delle sue vestali; bellezze di un canone da noi remoto, bellezze non chiassose. Mute anche loro, appunto.
A six portraits gallery to show silent cinema image. Six divas faces with huge expressiveness and a make-up (well over than just a few) that were so much part of the beginnings of cinema. The pencil like a tool, coherence as a standard: Alessandra chose the simplicity of light/ dark produced with graphite to make that black and white world to turn on, in a choosen cheap way, the suggestions of a collective in real oblivion risk. «The oval frames suggest, not as mistake, tombstone pictures -she says-: is a memento dedicated to those women who were the firsts divas and firsts movies femme fatale, all in a smoky atmosphere, but still with shiny and not changed charme». Alessandra found passionate interest in silent cinema studying it and feeling the attraction of the origins of an art and his Vestal Virgins; An on idea of beauty, not explosive and noisy beauties: mute, indeed.
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Componimenti sul cinema muto Poems for silent films Maurizio Landini
Trucco muto
Silent Make-up
Ci siamo
We made up
cerchiati gli occhi
our eyes
con la mancanza
with the lack
di parole eppure
of words but
dietro lo schermo
behind the screen
parlavamo.
we were talking.
Silenzio per orchestra
Silence for the orchestra
Leggo i vostri
I read your
suoni che non ci sono
sounds that I cannot hear
ma sono comunque
but still they are
l’inizio di un sogno.
the beginning of a dream.
Mutismo accelerato
Rapid silence
Tengo il futuro nella
I keep the future
tasca della giacca e
in my pocket and
nel tuo abbandonarti
in your surrendering
fra le mie braccia.
to my arms.
Riscoprendo Louise Brooks
Rediscovering Louise Brooks
Toglieremo l’audio
We will remove sounds
alla polvere, Lulu,
From dust, Lulu.
Quando c’era il muto,
In the time of silent films
Mi è sembrato di avere
I thought I was
vent’anni, ancora
twenty, still
come i poeti del primo
as poets at the beginning
Novecento e rischiare
of last century
di morire a trenta
risking to die at thirty
solo perché il mondo
just because the world
non poteva contenere
could not contain
tutte insieme, le mie parole.
all my words.
SERGIO CARUSO APRIL 2012
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nicola iannibello nu速ant
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NURANT BIMONTHLY ILLUSTRATION MAG IDEAZIONE: SERGIO CARUSO / NICOLA IANNIBELLO DIRETTORE RESPONSABILE: FEDERICO CARUSO REDAZIONE: SERGIO CARUSO / NICOLA IANNIBELLO / SONIA MION / FEDERICO CARUSO / MARCO CALINI ART DIRECTION & PROGETTO GRAFICO: WWW.VENTIZERONOVE.IT HANNO COLLABORATO: MAURIZIO LANDINI / ANDREA LOCATELLI TRADUZIONI: MICHELA BRUSETTI ANNO DI CREAZIONE 2011 INFO: INFO@NURANT.IT / WWW.NURANT.IT AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI MILANO NUM. 443 DEL 3 AGOSTO 2011 TUTTE LE OPERE CONTENUTE IN QUESTO MAGAZINE SONO PROPRIETÀ DEI RISPETTIVI AUTORI. TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI. ©
stampato da MAD Srl, Concorezzo (MB) www.madprint.it Printed on Favini SHIRO ECHO Digital Bright White www.favini.com