O2 PSICOLOGIA 5

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Anno 2 Numero 5 Mensile € 4,50

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S ES Y LN OG EL OL W CH Y PS

OSSIGENO PER LA TUA MENTE

TEST

MISURA LA TUA CARICA EROTICA In collaborazione con

EMOZIONI IN MUSICA

Intervista a Paolo Buonvino

ECO-PSICOLOGIA

SCOPRI TE STESSO CON IL SOGNO

IL TANTRA

Il nuovo modo di amare

Quando la psicologia è anche ecologia

PET THERAPY

Vincere la depressione si può

DOSSIER

SESSO FECONDITA E DIVINO

NUOVI PSICO-ORIZZONTI



Editoriale Alla ricerca di una nuova cultura. Stiamo vivendo l’era della tecnologia “galoppante”, ciò che la sera prima sembra un oggetto fantascientifico degno di Star Trek, il mattino dopo è costruito e funzionante e in pochi giorni nelle mani di tutti. Si fa a gara a chi riesce a ideare in maniera sempre più sofisticata la tecnica di diffusione più immediata e veloce. Questa velocità non ha limiti, vince chi corre e chi arriva prima. Tecnologia galoppante appunto, che da anni, con l’avvento di internet, ha come primo obiettivo la ricerca e diffusione di nuove modalità di comunicazione. Ma cosa succede quando il nuovo mezzo esaurisce le sue potenzialità, la sua spinta innovativa meramente tecnologica? Cosa avviene quando la nuova tecnologia è sorpassata da una più precisa e all’avanguardia? Normalmente succede che si lavorerà ancora una volta per renderla più competitiva, in quanto la gara sul mercato continua e bisogna correre. E il contenuto del messaggio che si voleva diffondere, quello che fine fa? E’ effimero come il mezzo che l’ha diffuso? Ci ritroviamo ad avere meraviglie tecnologiche che possono contenere migliaia di brani musicali, libri, video, foto e quant’altro. Ma quanta attenzione poniamo al contenuto, rispetto al vacuo possesso del mezzo hi-tech? Noi di O2 Psicologia crediamo molto nei nuovi mezzi di comunicazione, amiamo ciò che è tecnologico e viviamo i cambiamenti del nostro tempo in maniera propositiva e ottimista. Pensiamo che il nuovo modo di comunicare è un nostro figlio, con esigenze e bisogni che vanno visti, ascoltati e a volte appagati. Pensiamo anche però che e’ fondamentale non perdere mai l’attenzione alla valenza culturale, emozionale, scientifica, qualitativa, di quanto la tecnologia ci permette di diffondere sempre più efficacemente e globalmente. Per noi il messaggio da diffondere diviene il FULCRO della tecnologia stessa. Aprire la mente a NUOVI PSICO-ORIZZONTI, significa sperimentare nuove teorie di benessere. Il senso del messaggio, della ricerca che intendiamo diffondere, è quello di imparare a capire, interpretare e vivere le emozioni, di ascoltare il nostro corpo e a dare il giusto peso ai segnali che esso ci invia; il benessere al quale auspichiamo, vuole predisporci all’ascolto di nuove storie e all’esplorazione di strade sconosciute, per giungere alla conoscenza completa di noi stessi. I NUOVI PSICO-ORIZZONTI sono quelli che, oltre a mostrare le qualità delle nuove tecnologie, ci aiutano anche a leggere e decifrare i messaggi che esse ci mettono a disposizione. Internet, Ipad, Iphone… sono mezzi, “tools”, che la tecnologia ci mette a disposizione per diffondere la nostra idea. Contate pure sul fatto che O2 Psicologia farà sempre di più per sviluppare linguaggi nuovi che siano imprescindibili dalla voglia di comunicare passione per la nuova cultura, la vita e le emozioni. Sergio Pisano Psicologo www.myspace.com/spisano


OSSIGENO PER LA TUA MENTE

Anno 2 Numero 5

www.oxygenemedia.it O2 Psicologia è pubblicata nei seguenti paesi

Spagna USA

Be Well Read

Italia

www.zinio.com

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Sommario 6 Emozioni in Musica 18 DOSSIER - Nuovi Psico-Orizzonti Scopri il Potere dell’EMDR 26 Mente & Corpo 32 Mindfulness 42 Michelangelo in Mostra 50 Analisi Immaginativa

Scopri te stesso attraverso il sogno

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Intervista a Paolo Buonvino

Guarire dallo stress con i movimenti oculari

Fotografare il cervello per vedere un’emozione

La tecnica per vivere bene rilassandoti

Incontro tra arte e cultura

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56 Benessere in Tradizione 64 Eco-Psicologia 68 La Solidarietà Sociale 74 Pet-Therapy 80 Wellness Cooking 94 Il Tantra 96 In Principio era la Dea 106 Test: quanta carica erotica possiedi? 112 Frida Kahlo

I colori del dolore

Olio Basso, qualità tutta italiana

Quando la psicologia è anche ecologia

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La ricerca scientifica ha un nuovo alleato

Vincere la depressione si può

Benessere con leggerezza

Il nuovo modo di amare

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Sesso, fecondità e divino

Scoprilo con il test di O2 Psicologia

In collaborazione con

www.o2psicologia.it Direttore Responsabile Dr. Sergio Pisano Caporedattrice Dott. ssa Graziella Ceccarelli Art Director Mario Spiniello Marketing & Advertising Vittorio Grasso Elisabetta De Feo Grafica Antonio Montana Licenze Internazionali Special Project Cinzia Pisano

Collaboratori Bald Eagle, Alfredo Malandi, Pietro Del Soldà, Prof. Antonio Giordano, Dott.ssa Melina Chiapparino, Dott.ssa Melania Battista, Dott.ssa Gabriella Riccardi, Dott. Antonio Marco Campus, Cinzia Galletto, Dott. Roberto Cavaliere, Fabio Campoli, Alisio Verdugno, Luigi Drena Distributore Italia Edicola Press-Di Versione Digitale www.zinio.com

Editore Oxygene s.r.l. Sede legale Via Taburno, 70 - Montesarchio (BN) Indirizzo Redazione Via G. Dorso, 13 - Avellino Phone/Fax 0825 781734 info@oxygenemedia.it www.oxygenemedia.it

<ISSN 1974-2878>

Aut. Trib. Benevento n. 17/2008 - 10/12/2008 In fase di certificazione secondo il Regolamento

CSST



PSICOLOGIA

IMMAGINA E LASCIATI ANDARE Una fantasia, un sogno,

un’immagine può rilassare e favorire i processi di guarigione Scopri te stesso con l’Analisi Immaginativa ed il Sogno Guidato Dott.ssa Graziella Ceccarelli Psicologa


Siamo quello che immaginiamo

Fantasie, desideri e bisogni nascosti escono allo scoperto grazie all’Analisi Immaginativa

L’uomo non solo possiede un corpo, ma è anche un corpo Otto

Binswanger

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gni immagine, come una fotografia scattata dalla mente, si trascina dietro un particolare stato emotivo. Analizzare quindi l’immagine di un sogno, un ricordo, una fantasia o anche solo di un colore, significa guardare cosa vive dietro e dentro quell’immagine. Potremmo rimanere meravigliati scoprendo quanto un’immagine possa indagare nella nostra emotività…Questa meraviglia avviene nell’Analisi Immaginativa, che viene utilizzata come strumento di indagine durante la psicoterapia analitica-psicodinamica (in quanto deriva dai fondamenti

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della scuola freudiana). Questo tipo di analisi utilizza le fantasie e le immagini mentali come metodo per arrivare alla conoscenza di sé. Uno strumento di terapia, dunque, che facilita il rilassamento e aiuta il processo di guarigione. Dietro un’immagine, infatti si nasconde una fantasia che a sua volta cela un desiderio e quindi un bisogno. Tale analisi fa emergere ciò che solitamente non diremmo mai e ciò che non avremmo mai il coraggio di guardare. Tramite il mondo immaginario, interpretato dallo stesso soggetto che ne è l’autore, sale a galla un mondo interiore arricchito di particolari ai quali viene poi attribuito un significato.



IL LIBRO

Come in una favola AUTORE Fioruzzi De Stasio Stefania ANNO 2004 EDITORE Mondadori

Questo libro evidenzia come l’utilizzo della metafora e della fiaba nella pratica terapeutica può essere di grande aiuto per uscire dalla sofferenza. L’autrice raccoglie alcune vicende vissute dai suoi pazienti, per comprendere come attraverso la sofferenza si possa far emergere quella parte magica del sé che permette di vincere i “mostri interni” e si rivela l’unica chiave efficace per aprire la porta della guarigione. Tante storie di uomini e donne alla ricerca di sé e del proprio ruolo nella vita.

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L’Immagine: Confine tra mente e corpo Il linguaggio corporeo dà significato all’immagine e diviene un rivelatore di emozioni

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urante l’utilizzo dell’analisi immagin a t iva i l l i n g u a g g i o del corpo assume una impor tanza fond a m e n t a l e. L’ i m m a g i n e f a d a s o t t i l e con fine tra la men te e il cor po e al l o s t e s s o t e m p o l i u n i s c e. Q u e s t o s i g n i fica che una volta verbalizzato il prop rio mo ndo immaginativo, l a fantasi a che ne consegue scatena anche un linguag gio cor poreo. Come ben sappiamo le patologie mentali hanno nel corpo la loro espressione primaria e quindi dare attenzione e inter pretazione a tale lin guag gio sign ifica scop ri re una m od a l i t à d i f u n z i o n a m e n t o d e l l a m e n t e. Ecco il trio, chiave del pr ocesso: Immagini-Corpo-Parole. Tale associazione si trasfor ma da evocativa a emozionale. Dopo l’ evocazione dell’immagine seguita dalla verbalizzazione, il cor po ci aiuta a scoprire l’emozione che sog giace analizzando tutte le manifestazioni somatiche susseguite a quell’immagine e a quella verbalizzazione. Laddove quindi la parola tace è il cor po a parlare.

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O2 Consiglia Il linguaggio immaginativo guidato può essere utilizzato da tutti coloro che soffrono di stress e che vogliono scoprire cosa c’è dietro le proprie fantasie…

LE CONOSCI? UNA PANORAMICA SULLE ALTRE TECNICHE BASATE SUL POTERE EVOCATIVO DELLE IMMAGINI:

Tecnica Immaginativa di analisi e ristrutturazione del Profondo (ITP) di Leopoldo Rigo Tale tecnica si focalizza su due concetti teorici importanti quello del fantasma e quello della regressione d’età Oniroterapia Si basa sull’uso di immagini o di personaggi simbolici suggeriti dal terapeuta per far costruire al paziente una storia libera Psicosintesi Partendo dal concetto che la nostra personalità è costituita da tante subpersonalità, questa tecnica si pone come obiettivo quello di imparare a gestirle tutte per utilizzarle senza esserne sopraffatti

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Ci sono due mondi: il mondo che possiamo misurare con linee e regole, e il mondo che sentiamo con i nostri cuori e la nostra immaginazione L. Hunt


IL FILM

Toto le héros Regia Jaco Van Dormael Interpreti Michel Bouquet, Thomas Godet, Michelle Perrier Durata h 1.30 Belgio, Francia, Germania 1991 La storia raccontata in questo film aderisce a quanto descritto nel 1909 da Sigmund Freud, nel suo articolo “Il romanzo familiare dei nevrotici” sul mondo emozionale del bambino, popolato da una serie di fantasie inconsce. Il protagonista, Toto, infatti crede di essere stato scambiato nella culla con un altro bambino, quindi di essere cresciuto in una famiglia non sua e di aver vissuto la vita di un altro. Così nel 2027 ospite di una casa di riposo fantastica di uccidere colui che gli ha rubato la vita, Alfred, ricco e potente. Il film è narrato con una serie di sconnessioni temporali, secondo il libero flusso dei ricordi e delle associazioni mentali del protagonista.

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Il Sogno Guidato

La pratica RED è la visualizzazione creativa che allevia stress ed ansia, immagina a occhi aperti…

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ltre l’Analisi Immaginativa, un’altra tecnica importante da valutare è il Sogno da Svegli Guidato, ovvero la Reve E’veillé Dirigé (abbreviata in RED) di Robert Desoille che permette in maniera molto semplice di accedere al materiale fantasmatico che ognuno di noi si porta dentro alimentato dalle proprie esperienze di vita e dalle emozioni ad esso collegate. La persona viene fatta rilassare mantenendo sempre la veglia, successivamente viene invogliato a creare

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uno scenario immaginativo di cui egli stesso è protagonista. Questo immaginario in quanto tale può evidenziare scene che non hanno un preciso collegamento con la realtà. Durante l’interpretazione è poi, il soggetto stesso a dare un significato a quanto elaborato durante la fantasia, associando di solito ad essa un’esperienza fatta. Il terapeuta non dà interpretazioni personali, ma favorisce lo stato di rilassamento e innesca il processo di elaborazione soggettiva. Egli dunque ha il compito di tirare fuori ciò che è dentro, ma senza forzature.



O2 Consiglia Il deserto del Sahara come non l’avete mai visto e mai nemmeno immaginato. I colori, la morbidezza delle forme e la cadenza musicale vi immergeranno in un fantastico mondo, facendovi vivere e sperimentare i vostri sensi.

DREAM TRAINING Le tappe fondamentali del cammino Red

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Racconto da parte del soggetto delle impressioni sull’arrivo in seduta e sull’incontro col terapeuta Induzione in trance dove si manifestano le immagini del sogno da svegli (possono essere fantasie avute durante la prima parte della seduta o immagini di un sogno notturno, ecc…) Rielaborazione da parte del soggetto attraverso la verbalizzazione di quanto emerso Il soggetto è invitato a scrivere il racconto di ogni seduta in modo da rielaborare anche attraverso il tempo, il lavoro svolto




MUSICA

Emozioni in musica Colonna sonora: moto dell’anima che predispone l’uomo alla conoscenza dei propri stati emotivi Dott.ssa Melania Battista


Paolo Buonvino

L’ntervista esclusiva all’autore delle colonne sonore più celebri del cinema italiano

O2 WEB SELECTION www.paolobuonvino.com

Il sito ufficiale di Paolo Buonvino

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uante volte ti sei chiesto: come nasce il potere emozionale della musica? Qual è il rapporto tra suono e uomo? E come si attribuisce significato alla musica? Sono interrogativi custoditi dentro ciascuno di noi, nel profondo. Domande che riaffiorano alla mente ogni qualvolta ci predisponiamo all’ascolto di suoni, note. Quesiti ai quali, spesso, non sappiamo dare risposta. O2 Psicologia ti offre la chiave giusta per scoprire le connessioni emotive tra la musica e l’uomo, attraverso l’interpretazione di uno dei compositori più apprezzati e richiesti del momento: Paolo Buonvino. Maestro Buonvino sull’homepage del suo sito ufficiale è pubblicata una citazione che recita: “La cosa più difficile è amare e la musica prepara l’uomo a quest’arduo compito”. Perché ha scelto questa frase per sintetizzare

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il suo pensiero e come la musica riesce ad adempiere a questo difficile compito? E’ una frase tratta da un libro di John Blacking, etnomusicologo inglese, che si intitola “Come è musicale l’uomo?” Per spiegare il significato di queste parole occorre partire da una premessa. L’udito è il primo senso che si sviluppa prima di nascere. Ne deriva una sorta di imprinting, un apprendimento di base innato. Quindi una sensazione di benessere o di malessere legata ad un evento uditivo è la prima esperienza di comunicazione che si ha nella vita. Questa condizione ci rende più vulnerabili alla capacità del suono di entrare nel nostro intimo, in quanto non possediamo ancora barriere intellettive. Il suono non è un linguaggio mediato come la parola. Non esistono armi di difesa. Ed è per questo che la musica predispone l’uomo verso certe sensazioni.


PAOLO BUONVINO Biografia

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aolo Buonvino nasce a Scordia, in provincia di Catania, nel 1968. Si diploma in pianoforte presso il conservatorio“F. Cilea” di Reggio Calabria e studia Discipline della Musica presso l’Università di Bologna. Inizialmente assistente musicale di Franco Battiato, si dedica al teatro scrivendo musiche di scena per varie compagnie. Inizia l’attività di compositore di colonne sonore nel 1997 con il film televisivo “La Piovra 8”, trasmesso dalla Rai. Nel 1998 è autore della colonna sonora di “Ecco Fatto” di Gabriele Muccino, con il quale lavora l’anno successivo in “Come te nessuno mai” e poi ancora nel 2001 ne ”L’ultimo Bacio” e nel 2003 in “Ricordati di me”. Numerose le sue collaborazioni con registi del calibro di Michele Placido, Giovanni Veronesi, Paolo Virzì, Carlo Carlei, Carlo Verdone, Roberto Faenza, Dyane Kurys, Gianluca Tavarelli, Renzo Martinelli, Valerio Jalongo, Luciano Odorisio, Alberto Simone, Davide Marengo. Nel 1999, alla 56ª mostra internazionale di Venezia, gli viene assegnato il premio “Rota” per le musiche di “Come te nessuno mai” e nel 2002, al Festival International de Luchon, riceve il premio per la migliore colonna sonora con il film “Le jeune Casanova”. Nel 2008, infine, riceve il “David di Donatello” e il “Nastro d’argento” per la colonna sonora del film “Caos calmo”. Tratto da Paolo Buonvino Official WebSite www.paolobuonvino.com


IL LIBRO

How musical is man? AUTORE John Blacking ANNO 1973 EDITORE Seattle, University of Washington Press

Quando John Blacking cominciò a studiare il popolo sudafricano dei Venda credeva che la musica fosse identificabile solo con quella classica occidentale, ma la sua esperienza sul campo, durata due anni, lo costrinse a rivedere le sue convinzioni. Espressione metaforica dei sentimenti, la musica provoca una attività celebrale inconscia e può diventare parte integrante dello sviluppo mentale di ciascun uomo.

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Ci spiega come nel cinema la musica diventa capace di facilitare le emozioni? Qual è il processo? Nel cinema la musica si “costruisce” in laboratorio e le sensazioni ad essa associate si riproducono “in vitro”: in un’ora e mezza i suoni indicano allo spettatore quale corda di sensibilità attivare nel momento in cui guarda una deter minata scena. Lo stesso processo avviene anche nella vita. Se ad un avvenimento associo una musica che mi trasmette serenità ed allegria, ad esempio, è inevitabile che mi predisponga a leg gere l’avvenimento stesso in maniera positiva. Lei ha fir mato alcune delle colonne più belle del cinema italiano. In ognuna di lor o da “L’Ultimo bacio” a “Romanzo Criminale” a “Manuale D’Amore”. In ognuna di queste si coglie un atteg giamento spirituale nei confronti

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della musica. Da dove nasce? Non so spiegarne il motivo, ma so che tutto quello che faccio avviene in maniera spontanea. Faccio un esempio concreto: in Romanzo Criminale avrei potuto puntare sull’azione del film, invece ho preferito fare leva sull’ “occasione mancata di felicità” che subisce, come conseguenza, chi perpetra azioni criminali. Chi commette azioni malvagie nella vita fa perdere, e perde egli stesso, un’occasione per essere felice. Questo, per me, significa avere un approccio spirituale nei confronti della musica. La colonna sonora è un moto dell’anima, o serve solo a rappresentare musicalmente una scena? È un moto dell’anima, non può essere altrimenti. Non importa se è quello del compositore, dell’attore o del regista. Non esiste un


IL FILM

ROMANZO CRIMINALE Regia Michele Placido Interpreti P. Favino, K. Rossi Stuart, C. Santamaria, S. Accorsi, R. Scamarcio, J. Trinca Durata h 2.27 - 2.57 (versione integrale) Italia 2005

momento in cui l’anima non è attiva e la musica non fa altro che stimolare questa energia che esiste in ognuno di noi.

Si parla tanto di musicoterapia, lei crede nel “potere terapeutico” della musica, oppure pensa che spesso si abusa un po’ troppo di questa definizione?

Lei è molto legato anche alla musica popolare. Per quale motivo?

La musicoterapia è una pratica molto seria, soprattutto in certi ambiti. Ad esempio, utilizzare il suono nella terapia con i bambini autistici, il cui livello di comunicazione spesso si avvicina a quello prenatale, può essere utile al terapeuta per stabilire un primo contatto con il bambino stesso. Il problema è che oggi c’è la tendenza a far diventare terapia qualsiasi cosa appartenga alla “normalità”. E come se nella quotidianità fossimo presi da alcuni aspetti che ci distraggono dalla vita normale. Una vita che riusciamo ad apprezzare nuovamente solo quando ritroviamo il giusto contatto con le consuetudini “naturali”. E la musica fa parte di queste consuetudini. È la compagna di ogni momento della nostra vita. La musica è vita.

La musica popolare passa direttamente per la spontaneità, non è mediata da un processo di “revisione intellettuale”. Mi piace per come arriva all’ascoltatore, senza filtri, immediata, dritta fino al cuore di chi l’ascolta. Secondo lei la musica può aiutare a far emergere e superare conflitti interiori? Sicuramente la musica fa bene. È un’arte che consente di arrivare alle cose oltrepassando l’intelletto, in più facilita la riflessione. È in questo senso che può aiutare le persone a capire l’origine di un malessere.

Il Libanese, il Freddo, il Dandi. Questi i tre protagonisti attorno ai quali ruota il film, che ricostruisce le vicende efferate della banda della Magliana di Roma. Emozioni perfettamente descritte attraverso le musiche del maestro Paolo Buonvino, che sceglie di sottolineare gli stati d’animo, piuttosto che l’azione. Il film si muove sotto una continua attrazione degli opposti, in un gioco altalenante di alti e bassi, il tutto animato dalle scene di vita della Prima Repubblica.

Paolo Buonvino

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Sfoglia su il made in Italy

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NUOVI PSICO-ORIZZONTI Guarire da traumi e stress è una questione di “movimenti oculari” Scopri il potere dell’EMDR… Dott.ssa Gabriella Riccardi psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale EMDR Campania


DOSSIER


IL FILM

Quando si parla di Psicoterapia non convenzionale? La scoperta: guarire dai traumi agendo sui movimenti oculari volontari

The Butterfly Effect Regia

Eric Bress e J. Mackye Gruber Interpreti

A.Kutcher, A. Smart, M. Walters, E. Henson, E. Stoltz Durata h 1.53 USA 2004 Narra delle vicende di Evan Treborn alle prese con un potere particolare che gli permette di modificare eventi chiave accadutigli nel tempo. Evan ha perso la memoria del tempo. La sua infanzia è segnata da una serie di eventi terrificanti che hanno coinvolto i suoi amici Kayleigh, Lenny e Tommy, ma che egli non può ricordare. Incoraggiato dallo psicologo e dalla madre ha però tenuto fin da piccolo un diario in cui registra dettagliatamente la sua vita. Dopo molti anni, lo legge casualmente e all’improvviso si trova scaraventato nel passato: è bambino, ma con la mente da adulto. Per questo pensa di poter intervenire sugli eventi per cambiare il presente.

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e nostre esperienze sono il cibo della nostra mente. Nel caso di esperienze terribili, tecnicamente identificate con il termine “Traumi”, è possibile accelerarne la risoluzione rispetto alle psicoterapie convenzionali. Il metodo nasce nel 1987, a seguito di una scoperta occasionale della psicologa Francine Shapiro, la quale

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notò che i movimenti oculari volontari erano in grado di ridurre l’intensità di pensieri negativi disturbanti. Questa osservazione si tramutò in una vera e propria metodologia inizialmente utilizzata nel trattamento di reduci del Vietnam traumatizzati e di vittime di aggressioni sessuali ottenendo una notevole riduzione dei sintomi dei loro disturbi da stress post-traumatico (PTSD).


“The Rind” (Corteccia) M.C. Escher xilografia (1955)

Come si pratica l’EMDR?

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’ la tecnica che agisce stimolando gli emisferi cerebrali attraverso le oscillazioni oculari. Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di EMDR. Diversi psicologi di ultima generazione, provenienti da differenti orientamenti, si abilitano a questa pratica che sta riscuotendo gran successo. EMDR (Eye Movement Desensitization Riprocessing), testualmente “desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari” è una tecnica la cui apparente semplicità può pro-

O2 WEB SELECTION

durre risultati significativi nella vita di ogni individuo. Possiamo immaginarlo come una delle tante frecce che il terapeuta ha a disposizione nel suo arco di interventi da destinare al paziente. In questo caso, gli occhi diventano uno strumento importante attraverso cui andare a stimolare, in modo alternato i due emisferi cerebrali, proprio come i cavetti di una batteria! Ciò facilita il processo di dissolvimento del trauma e il ri-processamento dell’informazione che ad esso si accompagna, mediante la riformulazione dei significati che seguono la scena dolorosa.

http://www.emdritalia.it

E.M.D.R. Institute, Inc. P.O. Box 51010, Pacific Grove, CA 93950 - 6010 USA E.M.D.R. European Association EMDRIA International Ass.P.O. Box 141925 - Austin, TX 78714-1925 - USA The EMDR PRACTITIONER The official Jurnal of the European EMDR

Nuovi Psico-orizzonti

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Perché funziona?

IL LIBRO

La risoluzione di sintomi e cause traumatiche è ‘riviverli’

“Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari” AUTORE

Francine Shapiro ANNO

2000

EDIZIONE:

McGraw-Hill Molti psicoterapeuti vorrebbero poter disporre di una tecnica rapida ed efficace per desensibilizzare ricordi ed emozioni fortemente disturbanti e nell’agevolare un processo di dissolvimento del trauma. Il manuale introduce questa nuova metodologia e rappresenta una guida completa e approfondita sia per gli psicoterapeuti già formati all’applicazione dell’EMDR, sia per coloro che si avvicinano per la prima volta a questo approccio. Il testo offre un significativo contributo al percorso di crescita personale.

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icordare un trauma per dimenticare il dolore purtroppo non è sufficiente. Per guarire le ferite dell’anima e rimediare al sintomo, quale scomodo e inatteso ospite della nostra mente, è necessario che l’immagine sia effettivamente rivissuta. Ciò è quanto accade con i movimenti oculari erratici della fase REM del sonno (Rapid Eye Moviment), in cui rielaboriamo un’informazione proprio attraverso la scena onirica. Se il sonno però rappresenta uno stato alterato di coscienza, in una seduta di EMDR il paziente si focalizza, nel pieno delle proprie facoltà coscienti, su ricordi traumatici e sulle componenti negative che lo caratterizzano (emozioni, sensazioni etc.), mentre avviene la somministrazione dei set di movimenti oculari o altre forme di stimolazione bilaterale alternata. Sovente i movimenti oculari (da cui il nome della me-

O2 Psicologia - Anno 2 N.ro 5

todologia) sono sostituiti laddove necessario, da tamburellamenti sulle mani, sulle gambe o da stimoli uditivi (in caso di problemi di vista). Durante la fase di “somministrazione dei set” il terapeuta chiede al paziente di seguire con lo sguardo il movimento delle sue dita (indice e medio) da destra a sinistra. Tale movimento viene ripetuto un certo numero di volte (Set) contemporaneamente al richiamo del ricordo dell’evento traumatico. In questo modo si realizza la stimolazione bilaterale frutto dell’attivazione contemporanea dei due emisferi cerebrali. Ciò fa sì che se da un lato la persona si concentra sul proprio stato interno (ricordo dell’evento, pensiero disturbante e sensazioni emotive e corporee ad esso correlato), dall’altro mantiene costante l’attenzione sullo stimolo esterno. Questo riduce il livello di sensibilità del soggetto ai pensieri che è proporzionale alla perdita della loro carica emotiva.


Un aiuto contro traumi e stress

Le informazioni vengono rielaborate e ‘liberate’ dai ricordi negativi

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a tecnica EMDR fa in modo che i pensieri fluiscano liberamente e proprio grazie alla doppia focalizzazione si accede al reprocessing cioè alla messa in moto di un sistema di elaborazione dell’informazione innato, che consente di “digerire” mediante il processo di auto-guarigione insito nel cervello, anche esperienze più “pesanti” rimaste ingabbiate nella nostra rete di neuroni. L’ipotesi è quella del coinvolgimento dei due emisferi. Gli eventi traumatici porterebbero all’immagazzinamento del ricordo tramite un’attivazione asimmetrica dei due emisferi, con una predominanza dell’attività dell’emisfero destro (coinvolto prevalentemente nel riconoscimento della totalità a partire da un dettaglio essenziale in grado perciò di evocare emozioni e immagini

IL LIBRO

a partire da un ricordo), mentre per il potenziamento dei ricordi, in generale, è necessaria la cooperazione di entrambi gli emisferi. I movimenti oculari (e tutte le altre forme di stimolazione) favorirebbero quindi l’interazione tra gli emisferi cerebrali e, pertanto, porterebbero alla rielaborazione del ricordo, in modo corretto e meno disfunzionale. In tal modo, la persona sperimenterà il ricordo di esperienze traumatiche in un modo nuovo e meno disturbante grazie ad un processo di ri-apprendimento. Attualmente l‘utilità dello strumento è legata al trattamento di tutte le condizioni di disagio emotivo e stress riconducibili anche a traumi con la “t minuscola”. Il suo successo dipende dal supporto che esso offre nel garantire benessere psicologico nell’ottica del miglioramento della qualità della vita del soggetto.

“Tu non ci sei più ed io mi sento giù” AUTORE

Anna Rita Verardo ANNO

2008

EDIZIONE:

EMDR ITALIA Un libro per tornare a sorridere. Il testo è una guida attraverso tutte le fasi da seguire nel processo di elaborazione del lutto. In passato situazioni di questo tipo venivano affrontate camuffando la realtà, invece è molto importante dire subito la verità, specie quando ci si relaziona a bambini. Il libro aiuta a ‘normalizzare’ le reazioni emotive, anche le più intense ed è un’occasione per offrire il proprio contributo all’Associazione Emdr. Infatti sarà possibile acquistarlo solo attraverso il sito dell’ EMDR che utilizzerà queste risorse per aiutare bambini e ragazzi in difficoltà che non hanno la possibilità di accedere a cure psicoterapeutiche specialistiche.

Nuovi Psico-orizzonti

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Mente & Corpo

Le trame Dell’anima


DOSSIER

Hai mai pensato di “vedere” un’emozione? Fotografare il cervello per sondare il tuo umore? Te lo dice la Psicoterapia…


Il cervello si emoziona e il corpo pensa! Il primo passo per capire le relazioni tra cervello e psiche, arriva dalla Psicoterapia: la Fluttuazione

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ono lontani i tempi di separazioni, poli opposti e mondi inconciliabili tra loro. Oggi, il legame mente-corpo, è finalmente una convinzione comune. E’, sotto certi aspetti, un dato di fatto l’esistenza di rapporti tra il nostro patrimonio biologico e quello emozionale. Il nostro cervello ‘prova’ emozioni così come nessuna parte del nostro corpo può considerarsi ‘autonoma’ dalla psiche. C’è molto da scoprire su queste di-

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namiche, ma è già possibile tracciare nuovi panorami di comprensione grazie alla Psicoterapia. La sua premessa è che ‘siamo organismi costantemente stimolati dall’ambiente circostante’. Tutto ciò si spiega in termini di fluttuazione continua del dualismo mente/ corpo, l’uno influisce sull’altro. Ovvero: la lucida percezione dei continui cambiamenti degli stati corporei e della reazione che essi intrattengono con le alterazioni della coscienza stessa.


Uno sguardo al passato

Dividere l’uomo in scompartimenti. Il bisogno antico di separare mente e corpo passa per la filosofia

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l tema relativo alla relazione mente-corpo, ha origini molto remote ma negli anni si è evoluto. Basti pensare a Platone, il primo netto sostenitore del dualismo Anima/ corpo, due sostanze distinte, irriducibili e indipendenti l’una dall’altra. Il filosofo parla di un’anima immortale che è centro della vita intellettiva ed etica, l’essenza dell’uomo concepita come immateriale. Nel dualismo cartesiano, invece, si individua la res cogi-

tans come la realtà psichica pensante sinonimo di inestensione, libertà e consapevolezza e la res extensa, come la realtà fisica, estesa, limitata e inconsapevole. Se gli antichi latini erano soliti pensare che ci fosse una reciproca influenza tra benessere fisico e benessere psicologico, riassunto nella massima “Mens sana in Corpore sano”, è pur vera la forte connotazione che separava l’uomo in scompartimenti. Comunicanti tra loro, ma pur sempre scompartimenti.

L’uomo consiste di due parti, la sua mente e il suo corpo. Solo che il corpo si diverte di più

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Mente & Corpo

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Neuroanatomia Funzionale della Psicoterapia

Gli effetti dei trattamenti psicoterapici sulle strutture cerebrali

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a psicoterapia ha consentito di avviare un percorso di superamento del dualismo cartesiano. Come? Negli ultimi anni, è stata sempre più spesso oggetto di riflessione teorica, attenzione clinica e indagine empirica. Attualmente, tanto la clinica quanto la ricerca in questo settore, concentrano il loro focus attentivo sull’efficacia dei trattamenti e la recente diffusione di tecniche di neuro-imaging so-

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prattutto funzionale (PET - TAC - fMRI), prefigurando l’ipotesi di un sapere che integri conoscenza della mente e conoscenza del cervello. I processi mentali in atto in determinate situazioni e gli effetti che su di essi esercita la psicoterapia, avrebbero un correlato organico nel funzionamento e nella plasticità dei circuiti cerebrali. Ecco perché, negli ultimi anni, si registra un’attenzione crescente ai correlati neuroanatomofunzionali della vita psichica.


“Mano con sfera riflettente� M. C. Escher litografia (1935)


Uno Zoom sul cervello IL FILM

Dalla ricerca dell’anima alla lettura del pensiero…

Risvegli Regia

Penny Marshall Interpreti

R. De Niro, R. Williams, J. Kavner, R. Nelson, J. Heard, P. Ann Miller, M. Von Sydow, J. Malina Durata h 2.01 USA 1990 Il film racconta la storia vera di un dottore (Oliver Sacks, nella finzione Malcolm Sayer, interpretato da Williams) che, nel 1969, scopre l’effetto positivo di un nuovo farmaco, la L-DOPA, sulla scorta delle nuove evidenze che il farmaco stava allora acquisendo nella terapia del morbo di Parkinson. Un film straordinariamente ricco sul piano dei valori umani, presenta, senza scadere nel patetico, la storia vera di un eccezionale esperimento, effettuato in America nel 1969, su di un gruppo di malati cronici affetti da encefalite letargica, che vivevano come in letargo da moltissimi anni.

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on il termine Neuroimaging o Brain Imaging (letteralmente immagini del cervello) si indicano dei metodi di esplorazione delle regioni neurali attraverso lo studio delle immagini. Si tratta di tecniche avanzate che permettono di rilevare e riprodurre graficamente strutture e attività cerebrali. L’avanzamento di queste tecniche ha agevolato una conoscenza più approfondita di come funziona il cervello, prospettandoci la possibilità di una futura lettura del pensiero umano. E’ possibile, infatti, che un soggetto messo in una situazione sperimentale, sottoposto

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allo svolgimento di un compito ben preciso (Task) possa essere osservato, mentre la sua attività cerebrale viene monitorata attraverso la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Sempre più spesso si sente parlare di Tecniche di neurovisualizzazione. Procedure in grado di evidenziare il livello di attività cerebrale diretta e indiretta. In altri termini, allo stato attuale, è possibile tanto quantificare i potenziali elettrici quanto la misurazione delle variazioni del flusso sanguigno (metabolismo del glucosio) a carico delle singole aree del cervello coinvolte. L’analisi a seconda della tecnica a cui si ricorre, può essere di tipo statico o dinamico.


Le tecniche di Neuroimaging più comuni

fMRI

L’

fMRI o Risonanza Magnetica Funzionale, abbreviata RMF (Functional Magnetic Resonance Imaging), è una tecnica di generazione di immagini, per valutare la funzionalità di un organo o un apparato. Questa procedura è in grado di visualizzare la risposta emodinamica, ovvero i cam-

PET

L

a PET o Tomografia a Emissione di Positroni (Positron Emission Tomography) è un sistema di diagnostica medica utilizzato per la produzione di bio-immagini. Essa evidenzia dati di tipo fisiologico, relati-

TAC

L

a TAC nota anche come Tomografia Assiale Computerizzata (computed axial tomography) è una tecnica grazie alla quale è possibile l’acquisizione di immagini in sequenza. Nelle TAC di nuova generazione questa possibilità di riprodurre sezioni cor-

biamenti nel contenuto di ossigeno e glucosio a livello della circolazione sanguigna, correlata all’attività neuronale del cervello o del midollo spinale, nell’uomo o in altri animali. La fMRI viene anche utilizzata per studiare i correlati neurali dei meccanismi mentali nel soggetto normale e i correlati neurali della maturazione psicologica (Valori morali, Processi decisionali, Controllo degli impulsi).

Se fosse possibile vedere attraverso la scatola cranica e se la zona maggiormente eccitata fosse luminosa, si potrebbe seguire, in un uomo intento a pensare, lo

vi quindi al funzionamento del corpo, a differenza delle altre che invece rilevano informazioni esclusivamente di tipo morfologico, connesse alla struttura della regione anatomica esaminata. Con la tecnica PET si ottengono mappe dei processi funzionali all’interno del corpo.

spostamento incessante di questo punto luminoso, in un continuo cambiamento di forma e dimensione e circondato da una zona d’ombra più o

poree del paziente (tomografia) è detta a spirale, in quanto il lettino è in continuo movimento in modo che l’emissione del fascio di raggi X ruotando attorno all’asse corporeo del paziente (assiale) possa riprodurlo dettagliatamente. Per la generazione delle immagini è necessario l’intervento computerizzato, di un elaboratore di dati.

meno fitta che occuperebbe tutto il resto degli emisferi

I. Pavlov

Mente & Corpo

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Morfologia del cervello

Dalle modificazioni dei networks cerebrali si avranno trattamenti psicologici su misura

I

l miglioramento delle condizioni psicologiche è legato alle variazioni dell’assetto morfologico e funzionale del cervello. E’ stato più volte dimostrato che le terapie cognitivocomportamentali ed alcune tecniche psicoterapeutiche specifiche (Mindfulness, EMDR), sono molto efficaci per il miglioramento di determinate patologie: disturbo ossessivocompulsivo, disturbo da attacco di panico, aracnofobia (fobia dei ragni), disturbi dell’umore. In tal modo lo studio dei correlati neurali dei processi cognitivo-emozionali attivi

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in una particolare psicopatologia, offre dati comparativi sulle modificazioni morfologiche e funzionali dei networks cerebrali preposti allo svolgimento di specifiche attività a seguito dei trattamenti psicoterapici. Il futuro della ricerca sarà raccogliere le evidenze disponibili sui correlati neurali della Psicoterapia al fine di ipotizzare trattamenti psicologici sempre più personalizzati secondo criteri strumentalmente oggettivabili. Attraverso l’uso della diagnostica si avrà, infatti, la possibilità di produrre immagini per l’esame del cervello del cliente prima e dopo la cura.


IL LIBRO

L’errore di Cartesio Emozioni, ragione e cervello umano AUTORE

A. Damasio ANNO

1995

Agire sul Metabolismo Cerebrale

Modificare specifiche aree cerebrali, per gestire le emozioni negative: con la Psicoterapia si può

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er esempio, un paziente affetto da una fobia specifica, disturbo ossessivo compulsivo o depressione mostrano, all’esame diagnostico eseguito prima e dopo il trattamento, differenze specifiche. E come viene spiegato il fenomeno? Le modificazioni cerebrali rilevate potrebbero essere spiegate come il correlato di un cambiamento di pensiero ed emozioni a sua volta esito di una diversa relazione del soggetto con sé stesso e con l’altro da sé. La variazione visualizzata dopo la psicoterapia viene spiegata riaffermando l’origine principale della patologia all’interno del cervello. La psicoterapia è in grado di modificare l’attivazione di specifi-

che aree cerebrali, permettendo all’individuo di gestire meglio le emozioni negative, agendo quindi sul metabolismo cerebrale. La prova dell’utilità delle psicoterapie deve essere ricercata nel cervello degli utenti alla luce di un esame neurodiagnostico. Parallelamente sulla base di quanto osservato è ipotizzabile che presto si potrà ottimizzare l’intervento psicologico sulla base dell’assetto neurofunzionale, in quanto lo stato neuro metabolico potrebbe rappresentare un marker predittivo per anticipare la risposta differenziale ai trattamenti farmacologici e psicologici e per fornire delle indicazioni su quale particolare modalità o tecnica psicoterapeutica sia più indicata per uno specifico paziente.

EDITORE

Adelphi Milano La nostra mente, non è un computer in grado cioè di presentarci un elenco di argomenti razionali a favore o contro una determinata scelta. La mente umana agisce in maniera molto più rapida anche se meno precisa. Si sofferma sul peso emotivo che deriva dalle nostre precedenti esperienze, fornendoci una risposta sotto forma di sensazione viscerale. L’errore di Cartesio è stato quello di non capire che l’apparato della razionalità non è indipendente dal resto e che le emozioni e i sentimenti spesso sono in grado di condizionare fortemente e a nostra insaputa, le nostre convinzioni e le nostre scelte…

Mente & Corpo

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DOSSIER


L’ARTE DI VIVERE? REGOLA NUMERO UNO MINDFULNESS E’ l’estensione della meditazione, la pratica che ti consente di rallentare e sospendere i pensieri per concentrarti su te stesso e un inatteso benessere


Vivi te stesso qui ed ora !

L’anima ha tutte le carte in regola per essere felice. Dobbiamo solo permetterglielo

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he la vita sia un “viaggio” lo insegnava Eraclito paragonandola coraggiosamente ad un fiume e descrivendone l’evoluzione continua, attraverso il famoso aforisma “Panta Rei” (Tutto scorre). Dopo migliaia di anni, sentiamo ancora attuale la massima eraclitea ed il suo senso. Ciò significa che per affrontare adeguatamente il viaggio della vita, bisogna sentirsi equipaggiati di tutte le risorse necessarie senza eccedere nel superfluo, ma senza

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neanche rinviare ciò che ci rende felici. E’ la ricerca dell’equilibrio tra corpo e mente, un traguardo a cui aspira il binomio meditazione-psicoterapia che sta suscitando crescente interesse sia da un punto di vista personale, per chi è impegnato in un lavoro interiore attraverso pratiche di meditazione o yoga, sia dal punto di vista professionale, come accade per gli psicologi proprio alla luce dei rapporti e delle inequivocabili analogie tra la Mindfulness e la Psicoterapia Cognitiva. Ma di cosa si tratta?


MIND-FUL-NESS?

Punta sulla Mindfulness

Per scoprire consapevolmente Chi sei: senza giudizio e senza memoria

I

l vocabolo inglese Mindfulness si origina dall’ibrido dei due termini: mind (=mente) e fulness (= interezza, compiutezza, pienezza) e viene tradotto, in chiave psicologica, con “consapevolezza” dei propri pensieri, azioni e motivazioni. Il concetto di Mindfulness, deriva dagli insegnamenti del Buddismo (o Meditazione Vipassàna), un principio che esorta l’uomo a “vedere le cose in profondità, come realmente sono”. Le sue radici storiche risalgono a 2500 anni fa, con la nascita della meditazione in India quale metodo per uscire da ogni tipo di sofferenza, affermandosi quasi come un’arte di vivere. Ben distante da connotazioni religiose, questa pratica è aperta a tutti, senza distinzione di religione, professione o credo filosofico, in quanto si basa sul principio che la sofferenza e le

E’ uno stato mentale non orientato a scopi, il cui obiettivo è il permettere al presente di essere com’è e di permettere a noi di essere, semplicemente, in questo presente...

sue cause sono universali e che allo stesso modo, la via per uscirne deve essere universale, dunque accessibile a tutti. Un po’ come accade per lo Zen e le pratiche di meditazione Yoga, anche per questo modello è necessaria una buona dose di concentrazione, requisito fondamentale per l’accostamento di questo paradigma ad alcune discipline psicoterapeutiche italiane, europee e d’oltre oceano. Mindfulness è quindi un modo di essere e di prestare attenzione, momento per momento, nell’hic et nunc (qui ed ora), intenzionalmente e in modo non giudicante, al fine di risolvere (o prevenire) la sofferenza interiore e raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni.

Mente & Corpo

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Pratica… Mente Mindfulness

Fuga dalla realtà? No! È una tregua per la mente ed il corpo

MBCT: Funziona? Il protocollo MBCT, sottoposto a studi di efficacia, si è dimostrato valido nella prevenzione delle ricadute nella depressione in affiancamento ai tradizionali strumenti della farmacologia e della psicoterapia. Oggi esso è considerato dalla comunità scientifica uno degli strumenti più efficaci ed avanzati per il trattamento di molti disturbi psicologici nell’ottica del miglioramento della risposta naturale dell’organismo anche a patologie di origine organica.

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l momento della nascita a ciascuno di noi viene offerta in dotazione la capacità di essere consapevoli, ma il nostro essere presenti è spesso solo transitorio e suscettibile di distrazioni. La nostra attenzione è continuamente stimolata e catturata da altro, siamo spesso protesi verso il perseguimento cumulativo di obiettivi diversi o siamo in competizione con qualcos’altro. Meditare, non significa allontanarsi dal mondo per perdersi nelle proprie fantasie o “stare troppo dentro di sé”, piuttosto si tratta di rallentare, creare una sospensione, o meglio ancora, offrire una tregua alla propria mente e al proprio corpo rispetto ai compiti che normalmente

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svolgiamo nel corso della giornata, in termini di comportamenti, pensieri, emozioni. Questa condizione rappresenta una delle basi per esercitare la piena consapevolezza di sé. La presenza mentale e’ una specie di fermo-immagine che ci mette in condizione di diventare coscienti delle sensazioni ed esperienze così come sono, depurate dal condizionante giudizio sociale responsabile delle reazioni abituali e se vogliamo, altamente prevedibili. Essendo la Mindfulness “un’estensione” della meditazione, la sua essenza è prestare attenzione al momento presente, alla propria esperienza, in un stato di autentica calma non reattiva. La meditazione non è una pratica facile e non è passiva: richiede tempo, energia, determinazione, fermezza e disciplina.


“L’illusione della coscienza” Pietro De Seta acrilico su tela (2000)

MBCT= Mindfulness + Terapia Cognitiva Dal funzionamento della mente, arriva la promozione del Benessere

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egli ultimi anni il crescente interesse nutrito da un gruppo di psicoterapeuti oltreoceano verso l’accostamento della Mindfulness alla Psicoterapia Cognitiva ha assistito alla nascita del protocollo Mindfulness Based Cognitive Therapy elaborato dall’equipe della clinica per la cura della Depressione di Washington diretta da Marsha Lineah. Il protocollo nasce con l’obiettivo di prevenire le ricadute nelle crisi depressive e combina i principi base della Mindfulness con elementi della Terapia Cognitiva. Diversamente da quest’ultima però l’MBCT tende ad occuparsi più del processo del pensiero, cioè del modo di funzionare

della mente, che dei contenuti dei pensieri stessi, con lo scopo, non tanto di trasformarli e di entrare in relazione con essi, quanto di riconoscerli per quello che sono e di lasciarli andare. Il processo di accettazione parte dal presupposto che “i pensieri non sono fatti” dunque è possibile agire senza uscirne condizionati. Nel rallentamento e nella sospensione è possibile ottimizzare la pratica dell’ascolto, lasciare andare per quanto possibile le nostre difese e poterci disporre in un modo ricettivo rispetto a quello che accade dentro e fuori di noi. In questo modo, si valorizza ulteriormente la relazione col paziente che, a sua volta, potrebbe imparare a rispettare la sua unicità personale con maggiore naturalezza.

IL LIBRO

L’ uomo che scambiò sua moglie per un cappello AUTORE

Sacks Oliver W. ANNO

2001

Allena la Mente Le tappe fondamentali del cammino Red

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lcuni Guru del mestiere suggeriscono che il modo più facile ed efficace per iniziare la pratica di meditazione è quello di osservare il respiro, concentrare su di esso la nostra attenzione e vedere che cosa succede mentre cerchiamo di conservarla. Indipendentemente dalle regioni corporee in cui si contestualizza il respiro, l’idea fondamentale è mantenere la consapevolezza delle sensazioni che accompagnano il respiro in quel particolare punto del corpo (narici, petto o pancia), momento dopo momento. In questo modo, si allena la mente ad essere più stabile e meno reattiva, e al contempo si impara ad accettare e coltivare ogni istante così come viene, affinando la propria naturale capacità di concentrazione.

EDITORE

Adelphi Avete mai pensato che “pazzia” sia un termine inadeguato per descrivere comportamenti dei quali in realtà non comprendiamo l’origine? Oliver Sacks, in quest’opera conduce i suoi lettori lungo un percorso di riflessione.

Mindfulness

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FAST RELAX

Rillassati in 6 secondi!

E’ stupefacente quanto sia liberatorio l’essere capaci di vedere che i tuoi pensieri sono solo pensieri e che non sono te stesso o la realtà...il semplice atto di riconoscere i tuoi pensieri come pensieri, può renderti libero dalla realtà distorta che essi spesso creano e genera un maggior senso di chiarezza e di padronanza sulla tua vita

Jon Kabat-Zinn

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Chiudi gli occhi poniti in una posizione comoda (sdraiato o seduto con la mani poggiate sue gambe). Respira profondamente e ascolta il tuo respiro che dalle narici entra nel tuo corpo. Segui il suo corso fino a sentire l’aria fresca che penetra nei polmoni e quella calda che fuoriesce dalla bocca.

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Concentrati sul tuo corpo per ridurre l’automaticità del tuo funzionamento mentale abitudinario; ciò favorisce una leggerezza dei pensieri e dalle emozioni ed una maggiore “accettazione/apertura” all’esperienza diretta;

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Riduci la ripetitività automatica con cui rumini i tuoi pensieri, favorendo un distacco da queste modalità di funzionamento mentale che ti creano sofferenza favorendo l’insorgenza di stati di ansia e depressione;

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Gestisci con consapevolezza la riattivazione dei pensieri automatici con una evidente riduzione della gravità dei sintomi depressivi-ansiosi, ed una riduzione dell’influenza negativa dello stress sulla qualità della tua vita.

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Ti accorgerai che il mondo che hai osservato finora non è la realtà, ma è quello che la tua mente ti ha fatto vedere. La mente è condizionata da quello che hai appreso e seleziona fra tutti i segnali esterni quelli che meglio si adattano alla sua concezione del mondo.

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METAMORFOSI

MICHELANGELO E METAMORFOSI L’arte si esprime attraverso nuovi canali comunicativi... piu’ originali e preziosi

Elisabetta De Feo


Metamorfosi

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Incontro tra arte, comunicazione e cultura…

O2 WEB SELECTION www.associazione metamorfosi.com

Valorizzazione del patrimonio culturale italiano, attraverso mostrae allestite su tutto il territorio nazionale e all’estero

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’Associazione Culturale Metamorfosi, nata nel giugno del 2009, si occupa di valorizzare il patrimonio culturale italiano attraverso l’organizzazione di mostre allestite su tutto il territorio nazionale ed estero. Grazie al lavoro di persone esperte di arte, comunicazione e relazioni pubbliche, Metamorfosi si sta facendo strada con grande successo nel settore dell’organizzazione di mostre ed eventi culturali. Il Presidente On. Pietro Folena si è sempre occupato, fin da giovanissimo, di politica e con grande competenza ha sempre portato avanti manifestazioni e attività di gran-

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de risonanza culturale. E’ con grande dedizione alla guida dell’Associazione Culturale che dirige affiancato da una giovane èquipe e con la preziosa collaborazione del Direttore generale Dott. Vittorio Faustini. Metamorfosi focalizza l’attenzione sul patrimonio culturale e artistico italiano rivolgendosi al grande pubblico ma anche agli addetti ai lavori mantenendo sempre un’attenzione particolare alla qualità e all’originalità degli eventi. Sono state, infatti, inaugurate già due importanti mostre dedicate al genio di Michelangelo Buonarroti ai Musei Capitolini di Roma e ad Amalfi, mentre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli si è appena conclusa: Vita di Michelangelo.


Vita Di Michelangelo In mostra grafia e biografia del grande artista

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al 9 giugno al 22 agosto 2010 Metamorfosi ha organizzato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli una mostra interessantissima: Vita di Michelangelo, un’esposizione significativa per attualità, spettacolarità e innovazione. La mostra è stata realizzata su progetto scientifico della Fondazione Casa Buonarroti a cura di Lucilla Bardeschi Ciulich e Pina Ragionieri. Il primo di una serie di eventi che coinvolgerà il Museo di Napoli nei prossimi mesi e che avrà come protagonisti artisti eccezionali dell’arte rinascimentale. Vita di Michelangelo ha proposto, infatti

una varietà di opere che ha caratterizzato ed esaltato il periodo Rinascimentale italiano. Una vita lunga e intensa, fitta di eventi e legami e caratterizzata da una estrema genialità che già al suo tempo fu riconosciuta come grandezza artistica. La mostra ha posto l’attenzione sulle prime lettere e le poesie della giovinezza per giungere alla corrispondenza dell’artista ormai novantenne con il nipote Leonardo. Di pari passo sono state esposte le prove grafiche che hanno caratterizzato i periodi della corrispondenza: disegni, di figura o architettonici, provenienti dai cantieri o dalle cave (blocchi di mar mo schizzati a beneficio degli scalpellini). Metamorfosi

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Le mostre di metamorfosi

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Perché visitarle…

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a mostra Vita di Michelangelo, ha ripercorso la vita dell’artista attraverso l’esame dei suoi disegni e della sua grafia. Ed è proprio per questo aspetto che, l’attività dell’Associazione Metamorfosi, può essere definita originale e complessa nello stesso tempo.

Seguendo questo stesso filone, anche per le prossime mostre, Metamorfosi propone, quindi un approccio diverso, nuovo e originale per avvicinarci a grandi artisti che, con le loro opere e le caratteristiche specifiche ed eccezionali della loro vita, rappresentano i grandi geni dell’arte italiana.

Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) Grande testimonianza architettonica… Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è ritenuto uno dei più importanti al mondo sia per la quantità di opere che espone, sia per la qualità e unicità che le caratterizza. L’edificio, che ospita il museo, è del 1585 e rappresenta una importante testimonianza architettonica essendo uno dei maggiori palazzi monumentali di Napoli. avere maggiore potere seduttivo maggiore corrispondenza fra corpo reale e corpo idealizzato

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Villa Eden di Merano (BZ)

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Nuovo check-up per individuare e combattere lo stress La diagnostica tomografica offre un valido aiuto nell’analisi dei disturbi fisici scatenati dalla tensione emotiva e per la possibilità di mettere a punto terapie più efficaci La Villa Eden di Merano (BZ), spa d’eccellenza, è sempre all’avanguardia per poter offrire ai propri ospiti trattamenti e terapie efficaci. Per il 2010 ha introdotto un nuovo sistema di checkup, sviluppato e riconosciuto dalla medicina ufficiale occidentale: la diagnostica tomografica. Si tratta di un’analisi a scansione dello stress metabolico, della distribuzione idroelettrolitica e degli stati infiammatori. Lo stress è una delle cause più diffuse di malessere generale, che pur non sfociando in vere e proprie patologie dà origine a diversi e fastidiosi disturbi psicofisici. Disturbi del sonno o sonnolenza persistente, risvegli notturni, stanchezza, affaticamento, disturbi del tono dell’umore, attacchi di panico, modificazioni dell’appetito, problemi di varia natura che evidenziano interazioni tra i sistemi nervoso, endocrino ed immunitario. Lo stress è una risposta fisiologica dell’organismo ad un

qualsiasi cambiamento operato da stressor che possa turbare l’equilibrio psicofisico. Che la causa sia esterna, ambientale, psicologica o fisica, il sistema immunitario reagisce ponendosi in difesa, e determinando un’alterazione sullo stato generale di salute. Le tre fasi di risposta allo stress che sono state individuate dagli studiosi sono: fase di allarme, in cui si determina un senso di allerta e reazione acuta; fase di resistenza, nella quale l’organismo tenta (con grande sforzo) di adattarsi alla situazione; fase di esaurimento, in cui il sistema non riesce più a difendersi e insorgono le patologie. Prima di questo momento si osservano disturbi vaghi e aspecifici, intervenendo sui quali si possono evitare vere e proprie malattie croniche. Proprio questo è l’intento dichiarato dalla diagnostica tomografica, in grado di evidenziare le “aree” dell’organismo in fase di esaurimento, in fase di resistenza e in fase di allarme. Una volta individuate, lo staff medico di Villa Eden è in grado di ristabilire un equilibrio nell’organismo, attraverso un preciso programma di nutrizione, una terapia biofisica, trattamenti specifici per il metabolismo e un’attività fisica mirata.


ARTE

Frida Kahlo

Il trionfo della vita e delle emozioni nasce dal dolore piÚ straziante nell’arte della pittrice messicana Dott.ssa Melina Chiapparino


Il sole e la vita - 1947 - Olio su masonite


La scelta di Frida

Quando l’Arte diventa una medicina spirituale

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Le Due Frida - 1939 - Olio su masonite

l dolore è difficile da comunicare, da capire, da alleviare. Non bastano le parole per spieg arlo e le ferite profonde che incide nell’anima, non si

mostrano agli altri. Il dolore è un male invisibile che log ora la gioia di vivere, eppure, l’incomunicabile si pieg a al potere dell’arte. E’ la creatività che plasma le sofferenze fisiche e psichiche, ren-


La Colonna Spezzata - 1944 - Olio su masonite

dendo possibile la loro comprensione e accettazione. Attraverso la fantasia e l’immaginazione, è possibile ripercorrere il proprio dolore e rielaborarlo per impedire alla sua forza di deprimere la nostra esistenza. Scegliere l’ar te come medicina per il corpo e lo spirito è una strada verso la guarigione ma, soprattutto, verso un incontro autentico con sé stessi. E’ stata la scelta di Frida K ah-

lo. La rappresentazione del proprio dolore fu, per la grande pittrice messicana, l’ispirazione principale delle sue opere ma anche la sua ragione di vita. Sin da piccola l’esistenza le inf lisse duri colpi nel corpo e nell’anima, ma la pittura si rivelò più efficace e diretta di mille parole per g ridare al mondo la sua sofferenza e divenne terapeutica, salvandola dalla solitudine e dalla paura.

Perché voglio i piedi se ho le ali per volare

F. Kahlo

Frida Kahlo

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IL LIBRO

FRIDA

Vita di Frida Kahlo AUTORE Herrera Hayden ANNO 2001 EDITORE La Tartaruga

Ma chi era veramente Frida Kahlo e perché si parla tanto di lei? Di se stessa diceva: “Pensavano che fossi una surrealista, ma non lo ero. Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà”. La realtà di una donna dalla bellezza magnetica e strana, piccola e fiera. Nata in Messico nel 1907 alla vigilia della rivoluzione e colpita a diciott’anni da un incidente che fa della sua vita un calvario di sofferenze fisiche. Ma anche un romanzo di passione politica, d’amore, di sofferta ricerca artistica.

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I colori del dolore

Nonostante la sofferenza più atroce diventò una perla dell’arte pittorica del ‘900

L

a piccola Frida conobbe la sofferenza molto presto, afflitta da spina bifida, ma il vero dramma della sua esistenza fu un terribile incidente stradale che la costrinse a subire trentadue operazioni chirurgiche, senza tornare mai più quella di prima. Era appena diciassettenne, quando l’autobus su cui viaggiava si scontrò con un trenino provocandole dei traumi fortemente invalidanti che sconvolsero completamente la sua esistenza. Un corrimano dell’autobus si staccò e trafisse Frida al bacino, fu l’inizio di un dolore continuo e lacerante che accompagnò per sempre la vita della pittrice. Ma proprio dal dolore, dall’angoscia e dalla sofferenza crebbe in lei la forza di reagire, di riconquistarsi e di farlo, prima di tutto, attraverso l’arte. Dal male nacque lo stile inimitabile di una delle più grandi artiste del ‘900. Un misto tra pittura arcaica e moderna, con una forte eco messicana e indigena e spiccato simAutoritratto Con Collana Di Spine E Colibrì - 1940 - Olio su masonite bolismo, sulla scia del surrealismo che lei definì ‘giocoso’. Un disegno primitivo, minimalista e folkloristico, dai colori vivaci e dal disarmante impatto emozionale. Davanti i suoi quadri si viene catapultati nel suo universo diviso tra pulsioni di vita e di morte.

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Un ritratto fuori dal comune Tra storie e tradimenti, una vita spesa per le passioni

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guardo diretto, penetrante e ammiccante. Frida era bella, più di quanto si ritraesse nei quadri. Nei suoi tratti si mescolavano i lineamenti delicati dell’est, provenienti dal padre slavo, e quelli sensuali degli indios ereditati della madre. Il suo viso dolce, con il passare degli anni, venne incorniciato da acconciature ricercate che si accompagnavano all’abbigliamento tradizionale della sua terra, trasformando Frida in una specie di icona di femminilità, passione e arte, unica nel suo genere. La pittura divenne la sua liberazione, il nobile mezzo per rappresentare il suo mondo interiore abitato da paure, desideri ed una vitalità fuori dal comune. Visse appena 47 anni, ma la sua esistenza fu ricca di passioni e travagli a cominciare dalla sua storia d’amore con un altro grande artista, Diego Rivera. Una relazione complicata e dolorosa a causa dei tradimenti di lui, che fu per due volte il marito di Frida (perché il primo matrimonio fu seguito da un divorzio quando la pittrice si accorse che Diego la tradiva con Cristina Kahlo, la sorella). Le furono attribuiti molti amori sia etero che omoDiego Nei Miei Pensieri - 1943 - Olio su masonite sessuali, ma Frida non si curò mai delle convenzioni e delle voci, così come non si arrese mai all’idea di un destino preconfezionato lottando sempre per affermare se stessa e il suo mondo. E l’arte fu una compagna fedele, il benessere dell’anima e del corpo ritratto nelle sue parole: ‘non ho mai dipinto sogni, ho dipinto la mia realtà’.

IL FILM

FRIDA Regia Julie Taymor Interpreti S. Hayek, A. Molina, V. Golino, A. Banderas, E. Norton Durata h 2.03 USA/Canada/ Messico 2005

La vita della pittrice viene portata sul grande schermo da Julie Taymor in un film colorato, ed a volte surreale, che dipinge perfettamente la cultura messicana. La pellicola è piena di immagini allegoriche, inserite dalla Taymor in alcuni momenti del film, per sottolineare situazioni chiave della vita di Frida, come anche la presenza dei quadri della stessa pittrice. Una regia accurata, con una splendida scenografia e fotografia, racconta la poesia ed il dolore, la creatività e la violenza di questa donna immersa nella sua arte.

Frida Kahlo

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FRIDA’S LIFE • Nome di battesimo: Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón • Nasce il 6 luglio 1907 a Coyoacàn (Messico) • A 17 anni rimane vittima di un grave incidente stradale • 1929 sposa Diego Rivera e divorzia nel 1939 • Si risposa con Rivera nel 1940 • Le dedicano 3 importanti esposizioni a New York, Parigi e Città del Messico tra il 1938 e 1953 • Muore il 13 luglio 1954 a Coyoacàn • Oggi la sua abitazione ‘Casa Azul’ è un museo: www.museofridakahlo.org.mx

Record di una Cleopatra Sfiorita

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l grave incidente subito da colei che lo scrittore Carlos Fuentes definì ‘Cleopatra sfiorita’, le impedì di avere figli infliggendole anche forti dolori fisici, per tutta la vita. Questo non le impedì però di impegnarsi nell’arte così come nella politica, diventando membro della Lega giovanile comunista con lo spirito battagliero che la contraddistingueva in ogni occasione. Il suo mito è stato suggellato da un record. E’ la prima donna latinoamericana ritratta su un francobollo, emesso dagli Stati Uniti nel 2001.

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Autoritratto Con Il Dr. Juan Farrill - 1951 - Olio su masonite

Frida Kahlo

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ALIMENTAZIONE

Benessere in tradizione Da un rimprovero... il destino di una grande azienda!

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vevo poco meno di 10 anni, e dopo una pessima interrogazione, il mio maestro di elementari, Prof. Virgilio Vigorita, stanco di trovarmi sempre impreparato mi disse: “Tu nella vita sarai destinato a riempire solo bidoni di olio”. L’intera classe rise. Ricordo questo rimprovero come se lo avessi ricevuto ieri e al mio maestro devo dire grazie per due motivi. Primo il suo rimprovero accese in me un senso di rivalsa che qualche anno dopo, e precisamente all’età di 24 anni, termino con la Laurea in Scienze Agrarie. Secondo, per non smentirlo, decisi subito dopo la laurea di proseguire il lungo cammino intrapreso qualche decennio prima dalla mia famiglia. Nel 2004 abbiamo festeggiato il primo centenario dell’attività, avviata nel 1904 dal nonno di mio padre, Fedele Basso. Nell’olio ci sono nato, sin da ragazzino ho sempre lavorato nell’azienda di mio padre, svolgendo tutte le mansioni possibili: operaio, autista, contabile. Posso dichiararmi orgoglioso di essere a capo di una squadra di validi collaboratori inseriti in una struttura moderna e completa in ogni reparto, con una capacità produttiva di kg 200.000 al giorno di prodotto destinato per l’85% al mercato estero. Un sogno si è già avverato. Un altro è che i miei figli, in futuro, possano proseguire lungo la stessa strada, nella quale ho personalmente creduto con orgoglio e convinzione...

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Produzione italiana di altissima qualità

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Più di cento anni di tradizione!

mente oli di produzione italiana. Oltre al proprio marchio, l’azienda produce 120 marchi privati. La sede e lo stabilimento di produzione sono ubicati in San Michele di Serino (Avellino), un centro a pochi chilometri dal capoluogo di provincia e si articolano su di una superficie coperta di circa 12.500 m². Il nuovo frantoio per la produzione di oli extravergine da olive denocciolate è operativo dal 2003. Lo stabilimento si colloca in una posizione strategica ed economicamente vantaggiosa,

Pubbliredazionale

a Basso Fedele e figli srl è una società che opera, sin dal 1904, nella produzione e nel confezionamento di oli alimentari. E’ un’azienda in continua espansione, con un fatturato medio annuo di circa 45.000.000 di euro. Le principali operazioni commerciali riguardano il mercato estero, che copre circa l’85% del fatturato. La ditta esporta i suoi prodotti in 55 paesi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti d’America, al

O2 WEB SELECTION www.oliobasso.com

L’azienda, la storia e i prodotti di Basso Fedele e figli srl

BASSO FEDELE & FIGLI S.R.L. Tel. +39 0825 595781 basso@oliobasso.com

Canada, all’Australia, al Giappone, al Sud Africa, ai Paesi della Unione Europea ed a varie altre aree dei cinque continenti. La produzione si concentra principalmente sull’olio extravergine di oliva e sull’olio di oliva, oltre al confezionamento di olio di sansa di oliva, di olio di semi di girasole, di arachide, di mais, di soia, di vinacciolo, di riso e di semi vari. Gli oli di oliva confezionati sono prevalente-

a poche decine di chilometri di distanza dai porti di Napoli e Salerno, e ciò rende agevole il trasporto delle merci per le spedizioni internazionali. Il confezionamento viene effettuato per grossi clienti internazionali secondo il sistema Haccp (analisi dei pericoli e punti critici di controllo), un sistema preventivo di controllo degli alimenti finalizzato a garantire la sicurezza. Tale sistema tende ad individuare i possibili pericoli legati ad ogni stadio delOlio Basso

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Pubbliredazionale

la produzione degli alimenti, del trattamento e della loro preparazione; a valutare i relativi rischi e a individuare le operazioni a livello delle quali le procedure di controllo potranno risultare efficaci. Da dicembre 1999, la società è certificata con il sistema di qualità Iso 9001/2000. Dal 2001 la Basso Fedele e figli srl può vantare la certificazioni BRC (British Retail Consortium) e dal 2007 la certificazione IFS (international food standard). La società è inoltre certificata Iso 14001 ed EMAS (Eco Management and Audit Scheme).

Nello stabilimento si opera su sei linee di produzione, con una capacità produttiva di circa 200.000 kg di olio al giorno. I prodotti vengono confezionati in una vasta gamma di formati, in bottiglie di vetro, PET e in lattine. Il mercato nazionale viene soddisfatto sia tramite la grande distribuzione, sia tramite i piccoli esercizi commerciali; il mercato estero si avvale di una diffusa rete di distribuzione composta da rappresentanti e da rapporti diretti con operatori economici, che si avvalgono dell’opera interna di personale specializzato nel commercio con l’estero.


I prodotti

Olio, vino, cosmetici...

L’azienda si occupa di: Pubbliredazionale

Investimenti continui per l’azienda su produzione (a breve saranno realizzati due magazzini completamente automatizzati e saranno potenziate le linee di produzione), Infrastruttura (Espansione continua delle aree di produzione e stoccaggio) e gestionale (Implementazione nuovo ERP con la collaborazione di partner Microsoft). Continui innesti di mercato con nuovi prodotti (lanciati quest’anno olio di riso, tris olio aceto e aromatizzato, olio grezzo in fiasco e in Giara di terracotta, nuova gamma cosmetici “Basso Beauty”), di prossima uscita sul mercato: olio per bambini, olio misto di semi con omega 3. Investimenti sulla formazione del personale con continui corsi di aggiornamento. Impatto ambientale: l’azienda Basso è completamente autonoma dal punto di vista energetico grazie a 2 impianti fotovoltaici ad impatto zero, Energia pulita prodotta da pannelli solari impiantati sulla copertura dello stabilimento.

Olio Basso

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Punta sull’eco-Psicologia! L’ecologia della mente può salvarti da caos e stress, ma è molto di più che un cammino di crescita personale e coscienza ambientale

Pietro Del Soldà - Ecoradio


L’Uomo Moderno? Snaturato!

La rovina della coscienza occidentale e il suo divorzio dalla natura

IL FILM

THE ROAD Regia John Hillcoat Interpreti C. Theron, V. Mortensen, G. Pearce, R. Duvall Durata h 1.59 USA 2009

Tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, ci proietta in un mondo ove la natura si è congedata dal mondo a causa dell’uomo, e con essa anche l’amore, la civiltà, la speranza, il senso della vita. Un padre e un figlio percorrono distese di cenere e morte sostenuti da una debole speranza e dai ricordi del mondo che fu.

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na grande illusione avvolge la nostra vita: noi uomini occidentali, abitanti di un mondo costr uito dalla scienza e dalla tecnica, siamo persuasi che un abisso separi la nostra psiche, le nostre idee e i nostri desideri più intimi dalla natura che ci circonda. L’ambiente e le sue risorse, le piante e gli animali sono vissuti come qualcosa di subordinato al regno dell’uomo, inerte scenografia delle vicende storiche. Secondo il filosofo Martin Heidegger, la natura

O2 Psicologia - Anno 2 N.ro 5

è il nostro fondo a disposizione, terreno di conquista, materia grezza da analizzare e piegare ai fini umani. Questa convinzione risale al tempo in cui nacque la scienza moderna, all’inizio del ‘600. Il grande Cartesio la espresse chiaramente: il regno dell’uomo è res cogitans, sostanza pensante, che si impone su una natura ridotta a res extensa, pura estensione di materia senz’anima e priva di senso. Una divisione, quella tra uomo e natura, che raggiunge la massima degenerazione in un vero e proprio conflitto.


ECO-PISCOLOGIA IN 2 PAROLE L’Ecopsicologia si occupa della relazione tra il crescente disagio esistenziale e l’aumento del degrado ambientale, un rapporto distorto dai processi di urbanizzazione che, indirettamente, influiscono anche a livello emozionale, oltre che psicologico. Il contatto diretto con la natura favorisce il rilassamento e aiuta a scaricare stress e tensioni.

Psyche e Phisis

Per recuperare un rapporto sano tra uomo e ambiente, prendi esempio dagli antichi Greci

IL LIBRO

Psiche e techne AUTORE Umberto Galimberti ANNO 1999 EDITORE Feltrinelli

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e cose, tuttavia, non sono andate sempre così: l’abisso che separa uomo e ambiente, psyche e physis, non è certo una verità eterna. La natura, come noi la conosciamo, è un prodotto della storia occidentale. Basta ricordare come andavano le cose oltre i confini della modernità occidentale, soprattutto in quella Grecia classica che con troppa facilità è considerata la culla dell’Occidente (una culla tradita, violata, mai davvero capita). Il pensiero dei Greci esprimeva un’idea autentica di psiche e di ragione umana, un’idea che ci può guidare an-

che oggi, di fronte alle sfide del nostro tempo. La ragione, secondo la cultura classica, era la facoltà che armonizzava le passioni degli uomini, come un’immaginaria direttrice di un coro. Essa dispiegava il canto delle passioni istituendo un’armonia che era, ad un tempo, armonia del singolo con se stesso, armonia con gli altri uomini cittadini della polis e armonia con i processi naturali. Psyche, physis e polis erano i nomi di un connubio inseparabile, sancito dall’ethos, il modo di vivere dell’uomo saggio, virtuoso e quindi felice. Un connubio fondato sul contatto, vivo e costantemente presente, con la natura.

In Psiche e techne Galimberti traccia una ponderosa e utilissima sintesi della lunga storia che ha portato l’uomo occidentale a vivere sotto il dominio della tecnica, come un individuo isolato e fronteggiato da una natura sottomessa, con la quale non sa più parlare.

Eco-Psicologia

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Da dove comincio?

A piccoli passi, riscopri il contatto con la Natura:

Questo cosmo che è di fronte a noi e che è lo stesso per tutti, non lo fece nessuno degli dei né degli uomini, ma fu sempre, ed è, e sarà fuoco sempre vivente, che divampa secondo misure e si spegne secondo misure

Eraclito

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• • •

Osserva la natura e la sua bellezza: trascorri del tempo libero a passeggiare o visitare parchi, giardini e patrimoni naturali Vivi l’ambiente: fai sport all’aria aperta e cerca di spostarti a piedi, utilizzando meno l’automobile Rilassati in mezzo alla natura: organizza week end in agriturismo dove riprendere il ritmo biologico del corpo in simbiosi con l’ambiente (lontano da stress e tempi frenetici) Se non hai tempo, anche una semplice passeggiata di 20 minuti in mezzo al verde può ritemprare corpo e spirito

O2 Psicologia - Anno 2 N.ro 5


Natural-mente Felice

“Apollo e Dafne” Piero del Pollaiolo Olio su tavola (1470 - 1480 ca.)

Quando la psicologia è anche ecologia

L’uomo si veste orgogliosamente della figura di signore della terra. Così si viene diffondendo l’apparenza che tutto ciò che si

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a rottura dell’equilibrio tra uomo e natura, ha cambiato le carte in tavola. In età ellenistica l’uomo si ripiega su se stesso. Poi, il divorzio dal mondo si radicalizza e, per l’uomo cristiano, l’ambiente che lo circonda diventa il luogo di un temporaneo esilio. La strada per l’illusione moderna di una natura inerte e sottomessa è ormai spianata. Dunque, come recuperare l’originario e salutare legame con l’ambiente? Rivisitando il senso greco della physis. Il che significa rimettere in discussio-

incontra sussista solo in quanto

ne tutto questo: l’uomo, insegnano Socrate, Platone e Aristotele, è parte di un coro. La sua felicità può risuonare solo insieme a quella degli altri e secondo i ritmi naturali della physis. Accettare la gioia e il rischio di uscire dal fortino dell’Io, vivendo il buon rapporto con gli altri come priorità assoluta, significa imbattersi nella più travolgente delle sorprese. Nell’intimità di psyche, anche nei pensieri e desideri più nascosti, pulsa il ritmo di physis. La vera psicologia dell’uomo plurale, dunque, è tutt’uno con la natura e l’ecologia.

è un prodotto dell’uomo

M. Heidegger

Eco-Psicologia

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MEDICINA

Scienza & Benessere La ricerca scientifica ha un nuovo alleato: la SolidarietĂ Sociale

Prof. Antonio Giordano direttore Sbarro Institute


IL LIBRO

Non solo dolore Il mondo emozionale del paziente

Cancro. Conoscerlo imparare a sconfiggerlo AUTORE

Massimo Lopez ANNO

2003/2007 EDITORE

Editrice Universo Il volume inaugura la collana scientifico-divulgativa curata dagli esperti del Comitato scientifico di HHF, presieduto dal professor Antonio Giordano ed affronta tutti i problemi più importanti relativi ai tumori, usando un linguaggio semplice, ricorrendo a molteplici illustrazioni in grado di chiarire complessi concetti scientifici. Il libro cerca di offrire una risposta chiara alle domande più frequenti dei pazienti affetti da neoplasie relativamente alla prevenzione, alla diagnosi ed alla terapia dei tumori. E’ possibile riceverlo con una donazione attraverso il sito della fondazione www.hhfonlus. org o richiedendo informazioni all’indirizzo info@hhfonlus.org

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volte la malattia è molto più che un dolore fisico. Il tormento del corpo si unisce alle tante ferite dell’anima, della psiche e del cuore. Le paure, le umiliazioni, la perdita di autonomia e la sensazione di essere soli nel fronteggiare la propria angoscia, sono, spesso, lo scenario comune che complica il freddo quadro clinico di un paziente. Il mondo emozionale del malato viene stravolto così come il resto della sua vita, dal momento in cui viene a conoscenza della sua malattia. Una dinamica drammatica che si amplifica proporzionalmente alla gravità delle patologie che minacciano la sua salute. Esistono cure, medicine e le numerose promesse della ricerca scientifica che accendono speranze sempre più concrete per la risoluzione, spesso definitiva, di tanti mali. La scienza, tuttavia, va sempre coniugata, per quanto possibile, con la spiritualita’ e con la solidarietà sociale. Talvolta, si tratta di creare intorno all’ammalato una rete di persone, di strutture e di enti in grado di offrirgli il supporto psicologico e sociale di cui ha bisogno, evitando condizioni di isolamento ed abbandono. In sostanza senza ignorare gli inevitabili cambiamenti che la malattia introduce nella vita della persona bisogna evitare che la stessa diventi il centro unico della sua vita. La solidarietà sociale è uno strumento vitale per salvaguardare la salute ed è uno degli obiettivi principali della Human Health Foundation Onlus, fondazione per la salute, nata a Spoleto anche per cercare di soddisfare i ‘bisogni di chi soffre’.

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Human Health Foundation Onlus Studi biomedici e cellulari con l’obiettivo di alleviare il bisogno di chi soffre

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a Human Health Foundation Onlus nasce a Spoleto nel giugno 2006 per iniziativa di alcuni protagonisti del mondo scientifico, economico ed istituzionale con il proposito di favorire finalità di solidarietà sociale La Fondazione, che tenta di migliorare e di potenziare tutti i servizi concernenti la sanità, è stata fortemente voluta dal Prof. Antonio Giordano, già presidente dello Sbarro Health Research Organization, organizzazione non profit di Philadelphia (Stati Uniti), e dal presidente della Banca Popolare di Spoleto, Giovannino Antonini. La maggior parte dei progetti di ricerca svolti dalla Fondazione puntano allo studio del ciclo cellulare e del controllo della crescita cellulare, nonché ai meccanismi che trasformano una cellula normale in una cellula cancerogena. La struttura finanzia, inoltre, ricerche sui legami tra obesità e cancro, insieme

ad un nuovo programma di terapia molecolare che ha l’obiettivo di incoraggiare l’utilizzo delle scoperte più recenti nella creazione di mezzi diagnostici e di farmaci per un più ampio ventaglio di malattie. L’idea è quella di introdurre in Europa, ed in particolar modo in Italia, un sistema di ricerca scientifica competitiva e tecnologicamente all’avanguardia, sul modello statunitense. L’impegno della Human Health Foundation Onlus non può, perciò, prescindere dalla valorizzazione della ricerca biomedica e delle scienze affini, dal riconoscimento delle professionalità e delle specializzazioni per la prevenzione, la diagnosi e la cura di malattie a forte diffusione sociale. Da queste premesse ‘scientifiche’ si giunge all’aspetto più caratterizzante e vitale della H.H.F. ONLUS, quello di considerare il bisogno di chi soffre. Un’esigenza sostenuta dalle azioni di informazione e dalle campagne di prevenzione.


PERCHÉ SOSTENERE LA RICERCA? • • • • • •

per dare risposte concrete a chi soffre o è ammalato per allargare informazione e conoscenza della collettività per sostenere i progetti di ricerca per coinvolgere tutti coloro che condividono la mission della HHF per creare fiducia per fidelizzare, rinnovando il “patto di alleanza” contro la malattia

S.H.R.O. + H.H.F =

Un gemellaggio per la Ricerca Scientifica Lo Sbarro Institute for Cancer Research, nato nel 1993, si è distinto negli anni per scoperte nella lotta al cancro. Il suo know how e’ stato messo a disposizione della Human Health Foundation Onlus che, dal 2006, si occupa di ricerca scientifica e solidarietà sociale. Entrambi gli organismi si rifanno ad un concetto nuovo e rivoluzionario di scienza che considera parimenti importante l’aspetto diagnostico e medico delle patologie così come il loro impatto sulla vita psicologica ed emozionale del paziente. Due realtà che seppur collocate su territori diversi, una negli Usa l’altra in Italia, camminano parallelamente sotto la guida e l’impegno del Prof. Antonio Giordano, scopritore del gene soppressore Rb2/p30 utilizzato nella cura dei tumori alla prostata.



TERAPIE ALTERNATIVE

Pet Therapy

calore e dolcezza Anti-depressione La relazione con l’animale diventa terapeutica per vincere la sofferenza e migliorare la qualità della vita Dott. Antonio Marco Campus Psicologo, criminologo e psicodiagnosta Pet Therapy

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Il male del secolo: la Depressione Per alcuni è una condizione cronica, per altri un momento di crisi profonda, chi è il depresso?

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l corpo diventa prigione dell’anima e il patimento invade un mondo interiore che ovatta le emozioni, che falcia le aspettative e i desideri. E’ la depressione. Quell’essere naufraghi da ogni volontà, dall’assenza di ogni desiderio, la continua ricerca dell’annientamento e del disprezzo di sé. I meccanismi difensivi crollano miseramente e lasciano il posto all’angoscia. Il depresso giace nel let-

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to deprivato di ogni energia, spoglio di desideri, carente di impulsi vitali, con la sola speranza di cancellare se stesso e tutta la sua storia. E’ una malattia dello spirito che nasce dal profondo mondo interiore del soggetto, spesso senza cause apparenti, che irrompe nell’arco vitale spezzandone le fondamenta, oscurandone le luci, adombrandone i colori, raggelandone gli impulsi e inchiodandolo alla sofferenza.


SOS DEPRESSIONE SINTOMI MAGGIORMENTE DIFFUSI • autodenigrazione • alterazione del tono dell’umore • visione negativa e derealizzata del futuro • disturbi del sonno come insonnia o ipersonnia • alterazioni dell’appetito • ansia quale espressione sovrastrutturale • dissimili manifestazioni psicosomatiche

DEPRESSIONE=GUARIGIONE! La speranza di Carl Gustav Jung

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li scritti Junghiani sulla depressione custodiscono un messaggio di alta spiritualità catar tica: “non dobbiamo cercare di liberarci di una nevrosi, ma piuttosto di fare esperienza di quello che significa per noi e di quello che ci insegna. Dobbiamo

addirittura imparare ad esserle riconoscenti. Senza di lei avremmo potuto perdere l’occasione di apprendere chi siamo in realtà: non siamo noi a guarirla, è lei che ci guarisce”. Secondo l’autore nella nevrosi si cela una parte importante della personalità, un prezioso frammento psichico, da cui può erompere la creatività. Pet Therapy

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PET THERAPY



IL FILM

L’incredibile volo Regia

Carroll Ballard Interpreti

Jeff Daniels, Dana Delany, Anna Paquin Durata h 1.46 USA 1996 Amy ha 13 anni. Sopravvissuta all’incidente in cui è morta la madre, va a vivere con il padre che fa lo scultore in una fattoria del Canada. Un giorno scopre delle uova di oca canadese, e quando si schiudono si prende cura dei piccoli. Insorgono però dei problemi quando giunge il momento della migrazione. Come insegnare alle oche a volare verso il sud? Avendo capito quanto questi animali siano importanti per la figlia, il padre, pilota di aerei ultraleggeri, insegna ad Amy a pilotare un deltamotore grazie al quale riuscirà a farsi inseguire dallo stormo di anatroccoli in formazione di un incredibile volo verso la Carolina del Nord.

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Prova la Pet Therapy

Che sia un gatto, un cane, un criceto o un uccellino, l’animale diventa il tuo prezioso e fedele co-terapeuta

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n innovativo e ragguardevole strumento di inter vento per i sog getti depressi è la Pet Therapy. Un neologismo di origine anglosassone coniato, nel 1953, dallo psichiatra infantile Boris Levinson che, curando un bambino con tratti autistici, notò come il contatto con il suo cane migliorò la sua spontaneità e la sua disponibilità all’interazione. L’atto di accarezzare e di coccolare sarebbero quindi interpretate come azioni capaci di pro-

O2 Psicologia - Anno 2 N.ro 5

curare un piacevole e più facile contatto fisico quale schema comunicativo, interpersonale e interspecifico, stimolando la creatività, la curiosità e la capacità d’osservazione. L’intuizione del valore terapeutico degli animali, che risale all’antichità, trova riconoscimento nel 1961 come tecnica d’intervento terapeutico. La grande carica positiva sta nel fatto che l’animale diventa “co-terapeuta” nel processo di guarigione, rivestendo il ruolo di “mediatore emozionale” e “catalizzatore” dei processi socio-relazionali.


Obiettivi primari e secondari

Dal miglioramento della qualità della vita ai benefici cognitivi, comportamentali, psicologici e psicosociali

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a Pet therapy consta di protocolli che comprendono attività svolte con l’ausilio di animali. L’obiettivo primario è di migliorare la qualità della vita del soggetto mediante un’azione di tipo educativo e/o ricreativo (per cui l’animale entra in contatto col soggetto in specifici ambienti e per alcune ore al giorno). Lo step successivo è la vera terapia finalizzata a migliorare le condizioni di salute

di un paziente perseguendo specifici obiettivi mediante il supporto che integra, rafforza e coadiuva le altre eventuali terapie e porta ad un miglioramento della sfera cognitiva (memoria, pensiero induttivo), comportamentale (controllo dell’iperattività, rilassamento corporeo, acquisizioni di regole), psicosociale (miglioramento delle capacità relazionali, di interazione), psicologica in tempo stretto (trattamento della fobia animale, innalzamento dell’autostima).

“La dama con l’ermellino” L. Da Vinci Olio su tavola (1490)


IL LIBRO

Animali amici della salute. Curarsi con la pet therapy AUTORE

Giovanni Ballarini ANNO

Un Pet per Tutti

Relazioni affettive ed emozioni positive sono una risorsa energetica al di là della cura terapeutica

L

’animale agisce come soggetto attivo e tra lui e la persona trattata avviene uno scambio reciproco fatto di emozioni e di stimoli che provocano cambiamenti ed effetti positivi in entrambi. Avere un animale di cui prendersi cura fa sentire anche più amati ed ogni volta che si accarezza il manto, i migliaia di recettori tattili di cui è coperto il nostro corpo vengono stimolati

positivamente e trasmettono una sensazione di calore e affetto. Inoltre grazie alle emozioni positive che gli animali suscitano, il cervello produce endorfine, gli ormoni del buon umore. La compagnia di un animale è, senza alcun dubbio, uno strumento positivo per chiunque, ma in particolare nel caso di una persona depressa aiuta a responsabilizzarsi e gli permette di acquisire autostima facendolo sentire meno solo.

1995

EDITORE

Xenia Edizioni Il libro è una guida alla pet therapy. E’ una terapia “dolce” con basi antiche descritta nel testo nei suoi molteplici aspetti ed effetti. Potersi occupare di un animale calma l’ansia, trasmette calore affettivo e auita a superare lo stress e la depressione. Leggendo, scoprirai come gli animali da compagnia, così come il cavallo e il delfino, sono risultati importanti nella cura di determinati disturbi psichici, oltre che capaci di creare un clima di maggiore distensione nelle case di riposo, negli ospedali, nelle carceri.

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SCEGLI IL TUO PET PER AMICO Che tipo di animali hanno maggiore effetto terapeutico?

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li animali che vengono abitualmente coinvolti nella pet-therapy sono cani, gatti, criceti, conigli, asini, capre, mucche, cavalli, uccelli, pesci e delfini. Il cane ha un rapporto privilegiato con l’uomo sin dalla preistoria e sono frequenti le occasioni in cui possiamo apprezzarne la collaborazione e, talvolta, l’abnegazione. Per questo viene impiegato di frequente. Anche il gatto è utilizzato per la sua indipendenza e facilità di accudimento, lo si preferisce per persone che vivono sole e che, a causa della patologia o dell’età, non sono agevolate negli spostamenti.

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Perché mi sento meglio?

Carezze, coccole e relazioni affettive con animali incrementano il buon umore e sconfiggono la solitudine

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a relazione con un animale può aiutare il sog getto depresso a soddisfare il bisogno d’affetto, di sicurezza e migliorando relazioni interpersonali. L’animale può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un valido aiuto, non solo per le persone depresse ma altresì per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, e la sua presenza solita-

mente risveglia l’interesse di chi ne viene a contatto, catalizza la sua attenzione, grazie all’instaurarsi di relazioni affettive e canali di comunicazione privilegiati, stimola energie positive distogliendolo o rendendogli più accettabile il disagio di cui è portatore. La convivenza con animali genera un incremento del buon umore, una maggiore reattività e socievolezza, contatti più facili con i terapisti, combatte la solitudine e da una ragione di vita al depresso in quanto costui capisce che l’animale dipende da lui. Pet Therapy

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PET TRAINING= BENESSERE A 360° 5 Step da mettere subito in pratica

Accarezzare il proprio animale fornisce al soggetto piacevoli sensazioni per mezzo dei recettori cutanei che inviano al cervello dei segnali positivi con la conseguente produzione di neurotrasmettitori ( serotonina) artefici del buon umore.

Giocare con lui aiuta la persona a muoversi e a svolgere attività fisica e di moto, procurandole dei benefici sulla sfera fisica e psichica quali una maggiore consapevolezza del proprio corpo e la riscoperta del proprio Io – bambino .

Lasciarsi coccolare dal proprio animale aiuta il soggetto a migliorare la sua empatia, la sua disponibilità alle relazioni sociali, aiuta a combattere lo stress e potenzia la sfera emozionale soprattutto nei soggetti introversi.

Educarlo alla vita domestica responsabilizza la persona facendole sperimentare i risultati della sua capacità di self – agency, migliora la sua autostima e tende a creare il giusto rapporto con l’animale.

Portarlo al parco è particolarmente utile per far socializzare sia l’animale sia il proprietario che ha l’occasione di conoscere persone che condividono con lui la stessa passione. Diventa così uno strumento per aumentare la socializzazione.

Pet Therapy

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PSYCHOLOGY

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TELEVISION

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WEB

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GAMES

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BOOKS

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APPS


OSSIGENO PER LA TUA

MENTE

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DIGITAL PUBLISHING FOR YOUR EMOTIONS


WELLNESS COOKING

Voglia di Benessere con leggerezza In forma con gusto e raffinatezza con le ricette del Circolo

Fabio Campoli, cuoco a 5 stelle di Rai Uno e maestro internazionale di arte culinaria racconta ai lettori di O2 la sua ricetta di benessere

dei Buongustai a cura del Circolo dei Buongustai


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n principio era l’insalata di pomodori San Marzano con tonno in scatola e cetrioli che mia madre prepara da sempre, perché è una delle preferite di mio padre Luigi. La serve generalmente durante i pranzi estivi e, se ne avanza, il giorno dopo la “rinforza” con qualche goccia d’aceto casereccio, con filetti di cipollotto fresco, pochi cubetti di peperone (che devono dare solo l’aroma) e un buon pane croccante da inzupparci. Se poi non le sembra abbastanza fredda, ci mette anche qualche cubetto di ghiaccio, il che la fa assomigliare tanto a un gazpacho. Questa considerazione mi fa pen-

sare a una sorta di “determinismo geograficoculinario” in quanto, sia a sud che a nord del mondo, ci sono una serie di fattori gastronomici coincidenti dovuti al suolo, al clima e alle tradizioni legate alla tavola. Ispirandomi a quel piatto casalingo realizzai un primo piatto che veniva servito sulla terrazza con vista sul mare per accontentare gli ospiti che non volevano spostarsi dalla spiaggia. Pensai alla mia terra, all’insalata di pomodori San Marzano di mia madre. Il tonno rimase morbidissimo, dando la sensazione di mangiare una pasta al pomodoro molto fresca per via della presenza determinante dei cetrioli freddi. Fu un successo!

Farfalle, tonno fresco e cetrioli Ingredienti per 4 persone 280g (netti) di farfalle 250g di tonno fresco 150g di cetrioli 100g di pomodoro passato 100g di pomodoro concassé 10g di prezzemolo 4 foglie di basilico Uno spicchio d’aglio 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva dal fruttato delicato sale q.b.

Come si prepara... Pela i cetrioli, tagliali a metà e con uno scavino privali dei semi centrali, che sono piuttosto indigesti. Tagliali a dadini molto piccoli, condisci con due cucchiai d’olio, un po’ di sale e lascia riposare per dieci minuti. In una casseruola fai un fondo col rimanente olio e l’aglio tritato e lascia cuocere. Nel frattempo taglia il tonno a dadini e aggiungilo al fondo. Lascialo colorire, quindi unisci il passato di pomodoro e fai proseguire la cottura per altri dieci minuti. Aggiusta di sale. Cuoci la pasta e, intanto, metti nella salsa il pomodoro fresco, il basilico e lascia riprendere il bollore. Poi spengi, lascia raffreddare un po’ e aggiungi i cetrioli scolati dell’acqua che hanno prodotto durante il riposo, evitando di farli cuocere per preservare il contrasto fresco-caldo che producono. Scola la pasta, condiscila con la salsa e rifinisci con il prezzemolo tagliato al coltello.

Ricette di benessere

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SESSO

Un nuovo modo di Amare: Il Tantra La mente si espande, lo spirito si eleva, i sensi si accendono, ma cosa significa vivere tantrico ? Dott. Roberto Cavaliere Psicologo e Psicoterapeuta



La via della Libertà

Il sesso viene dopo, lo scopo principale della filosofia tantrica è la liberazione dagli attaccamenti

Tantra è quel corpus asiatico di credenze e pratiche che, partendo dal principio che l’universo da noi sperimentato non è altro

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rima di immaginare qualsiasi altra cosa pensa che, tantra significa libertà. E’ lo scioglimento degli attaccamenti, dei legami con il calcolo razionale, con la cultura, con la società. Il tantrico aspira a ritrovare una percezione libera, selvaggia, autonoma di sé stesso e del mondo per stabilirvi un contatto naturale, originario e non media-

che la manifestazione concreta dell’energia divina che crea e mantiene quell’universo, cerca di appropriarsi e incanalare quell’energia, nel microcosmo umano, in maniere creative e emancipatorie

D.G. White

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to dai valori e dalle credenze comuni. Dunque, c’è il corpo, strumento della liberazione, ma c’è anche una filosofia che non fa riferimento a una concezione metafisica (dove la salvezza trascende la dimensione terrena) bensì ad una visione mistica. Un misticismo naturale, dove essere tutt’uno con la divinità significa anche vivere il limite del presente e della realtà, senza paure ed aspettative.


Piacere e Attesa

Esercitati all’autocontrollo e alla rinuncia, fuori e dentro il letto

I

l tantrismo indica un genere di insegnamenti spirituali e tradizioni esoteriche, originatesi nelle religioni indiane a partire dal VI secolo (ma diffuse anche presso altri popoli e culture). La religione induista sostiene che quando si ricerca e si raggiunge l’appagamento, subito dopo, subentra l’insoddisfazione perché la felicità non appartiene alla nostra

vita. Questa convinzione si riflette nella sfera sessuale che, secondo la filosofia tantrica, fa proprio il principio della rinuncia. Il rapporto sessuale, dunque, deve essere un esercizio di autocontrollo che costituisce la parte più importante del rapporto stesso. Nella pratica questa perenne attesa del piacere si traduce nella stimolazione a vicenda senza il raggiungimento dell’orgasmo.

IL LIBRO

TANTRA

La via dell’estasi sessuale AUTORE Elmar e Michaela Zadra ANNO 1997 EDITORE Oscar Mondadori

E’ un manuale pratico e comprensibile che è nato dall’esperienza viva dei corsi di Tantra. Illustra, passo per passo, la disciplina della sessualità consapevole che si unisce alla meditazione nelle pratiche tantriche. 323 pagine, illustrato.

Tantra

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Il culto dell’Estasi

Dall’erotismo alla fusione mistica dei corpi, quando il piacere oltrepassa i sensi

IL LIBRO

TANTRA PER DUE

Una guida per la felicità della coppia AUTORE Elmar e Michaela Zadra ANNO 2000 EDITORE Oscar Mondadori

Una guida per la coppia, per uscire dalle trappole più comuni, per capire le dinamiche tra uomo e donna, per accrescere l’amore e l’affetto e unire cuore e sesso. Un questionario all’inizio del libro e la mappa dei sette chakra ti indicheranno i prossimi passi nell’avventuroso viaggio assieme al tuo partner. 394 pagine, illustrato.

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ttenzione a non confondere l’obiettivo del tantra come tentativo di raggiungere il mero piacere della carne. In questo tipo di approccio filosofico e pratico, infatti, il sesso è paragonabile a una divinità, a un viaggio spirituale lungo e impegnativo al termine del quale si ottiene la fusione mistica, oltre che erotica, dei corpi. Autori

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molto popolari come Joseph Campbell contribuirono a importare il tantra nell’immaginario collettivo contemporaneo, suscitando curiosità e decretandone anche un considerevole successo. Su questa scia, il tantra è stato interpretato come “culto dell’estasi”, che combina spiritualità e sessualità in modo da agire come una forza correttiva dell’atteggiamento repressivo della cultura occidentale nei confronti del sesso.



Prova le 8 regole del tantra O2 WEB SELECTION www.tantra.it

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Il Sesso è sacro!

Relazioni di coppia, Sessualità, Meditazione e tanto altro...

Metti radici nella terra, così potrai ergerti alto nel cielo, metti radici nel mondo visibile, così da poter raggiungere l’invisibile

Osho

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Il Partner è come una divinità! Il Tantra si basa su un principio fondamentale: il desiderio ed il rispetto profondo per il proprio partner.

La Respirazione Nel Tantra la respirazione si pratica con lentezza: si inspira col naso, profondamente ed espira con la bocca, mantenendo i muscoli rilassati.

Stretching Dopo gli esercizi di stretching per allungare i muscoli pubococigei, bisogna focalizzare l’attenzione proprio su quei muscoli come centro propulsore dell’energia erotica che di lì si irradia a tutto lo spirito.


“Il bacio” G. Klimt Olio su tela (1907-1908)

Il tantra si avvale essenzialmente di tecniche di respirazione e rilassamento. Che si chiamino tantra, training autogeno o altro, alla fine il concetto fondamentale è comune a tutti: imparare a respirare e a controllare certi muscoli per prolungare più possibile il rapporto e, quindi, il piacere.

Quando sei nel

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presente senza

L’alcova Donare all’ambiente nel quale si pratica il Tantra un’atmosfera calda e quasi sacra, aiuta molto ad entrare nello spirito mistico dell’arte tantrica. Si consigliano incensi, tessuti grezzi, colori indiani, musica meditativa…

Il bagno Il rito comincia dalla vasca da bagno. E’ una cura vicendevole che comincia dal lavarsi l’un l’altro, massaggiarsi delicatamente, facendosi inebriare dalle essenze aromaterapiche dei sali…

pensare, per la prima volta sei spirituale. Una nuova dimensione si schiude, e quella dimensione è la consapevolezza

Osho

Toccarsi I corpi cominciano quasi a sfiorarsi: le mani scivolano sulla pelle del compagno procedendo dalle estremità fino alle zone erogene.

Il Piacere Durante un rapporto tantrico si raggiungono sempre nuovi picchi: già prima che sia avvenuta la penetrazione, si può aver raggiunto più orgasmi. Per questo con il tantra un rapporto può durare moltissime ore.

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Un viaggio alla ricerca del sè sul portale dello Yoga

Tantra

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IN PRINCIPIO ERA LA DEA


TRACCE FEMMINILI

Se il tantra unisce nel misticismo lo spirito e la carne, la loro prima simbiosi è Donna Dott.ssa Cinzia Galletto


Sesso, fecondità e divino: tutto in una Lei

Da dove nasce l’idea che l’atto sessuale non sia solo natura ma un mezzo per avvicinarsi al divino?

I

l sesso come pratica religiosa e sacra manifesta la potenza dell’energia del femminile. Una visione molto simile a quella professata dal tantra in india appartiene anche al culto della Dea che vede nell’atto sessuale e nell’unione dei corpi non solo il mezzo che la natura ha per continuare la specie ma anche il tramite

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per avvicinarsi di più alla propria parte divina. Nell’utero femminile risiede tutta la magia e il potere della dea che dentro di se può dare luce a una nuova anima e nel suo mistero custodisce l’inviolato segreto della vita ovvero della nascita e al contempo del distacco da se e quindi della morte, in un continuum che è alla base della magia naturale del ciclo dell’esistenza.


Da Gea ad Atene:

Tutte le divine tra carne e cielo

Metti radici nella terra, così potrai ergerti alto nel cielo, metti radici nel mondo visibile, così da poter

A

raggiungere

gli albori del mondo, nelle culture più antiche, è la donna ad incarnare l’archetipo del “divino”; a lei e ai suoi poteri di “creazione” vengono dedicati i primi culti religiosi e sciamanici per celebrare la fecondità della Grande Madre in grado di garantire all’uomo la continuità della sua razza. Gea, Astharte, Iside, solo per citarne alcune, sono diverse manifestazioni di una stessa divinità femminile assoluta. Le dee ereditate successivamente dall’Europa antica, come le greche Atene, Era, Artemide, Ecate, le romane Minerva e Diana, le irlandesi Morrìgan e Brigit, le baltiche Laima e Ragana, la russa Baba Yaga, la basca Mari sono manifestazioni di quel femminile sacro che dal 30.000 a.C. fino al 3000 a.C. è stato oggetto di culto nelle più antiche forme di civiltà. Sono dispensatrici di vita e di morte, sono “regine “ o “signore” e tali permangono nei credi individuali per molto tempo, nonostante la loro ufficiale detronizzazione, militarizzazione e ibridazione con spose e mogli celesti indoeuropee.

l’invisibile

Osho

In principio era la Dea

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Tracce femminili

Disegni, graffiti e statuette per celebrare la dea-donna

F

onti archeologiche ci forniscono diverse tracce di questo culto al femminile. Statuette di veneri steatopigie, ovvero con glutei e fianchi prominenti, sono state ritrovate un po’ ovunque nell’Europa preistorica dai Balcani, al lago Baikal in Siberia; e in tutto l’Occidente da Willendorf, vicino a Vien-

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na, alla Grotte du Pape in Francia, fino ai Balzi Rossi in Liguria e nel tempio ipogeo di Malta. Non solo, esistono edifici templari la cui pianta sul terreno ripresenta la forma della dea, come nel caso di Gozo, oppure si trovano graffiti e incisioni raffiguranti i simboli di appartenenza alla dea come cerchi concentrici disegnati con ocra rossa e vulve giganti o conchiglie.


Grande Madre Divinità femminile che rappresenta la Terra, la generatività e il femminile come mediatore tra l’uomo e il divino

Una civiltà in rosa

La grande Madre, simbolo di armonia tra natura e magia

P

rima che il Dio divenisse “padre” la divinità femminile regnava - sovrana dall’Anatolia alla Tailandia e nel cuore profondo dell’Antica Europa. Pare che la grande frattura tra matriarcato e patriarcato vada ricercata tra il 3500 e il 2500 a:C. e sia stata causata da massicce invasioni di popoli indoeuropei giunti dall’ Est. Prima

di queste efferate invasioni, i popoli basavano la loro economia sull’agricoltura veneravano la Grande Dea Madre nella terra e seguivano in armonia i ritmi di una magia naturale. Di quest’epoca leggendaria di grande civiltà purtroppo non rimangono molte tracce, riemerge il suo ricordo nel Mito dell’Arcadia, dell’Atlantide, o nelle rovine di Cnosso, nelle statue e nelle ceramiche, nei resti della civiltà minoica. In principio era la Dea

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TEST

TEST

Quanta carica erotica possiedi? Possiedi una carica erotica naturale? Sei sicuro della tua sensualitĂ ? Non riesci a dare via libera ai desideri piĂš nascosti? Scoprilo con il nostro test!


1.

U n week end tutto per te lo trascorri a fare:

a. b. c.

Massaggi in un centro benessere Passeggiate al mare Escursioni in montagna

4.

Quale frutto preferisci tra questi?

a. Uva b. Mela c. Fragola

5.

Quale genere musicale scatena di più la tua sensualità?

a. Blues b. Rock c. Musica Classica

2.

Quale parte del corpo preferisci farti baciare dal tuo partner:

a. Schiena b. Caviglia c. Collo

3. a. b. c.

Quale punteggio attribuisci alle tue performance sessuali? Da 8 a 10 Da 5 a 7 Da 1 a 4

6.

In camera da letto:

a. Incenso e fiori profumati b. Luce soffusa e candele c. Non importa l’atmosfera ciò che è importante è la compagnia

7. a. b. c.

Quando incontri una persona che ti attrae fisicamente: Provi a conquistarla con sguardi, gesti e parole Ascolti ciò che ti dice in maniera empatica Racconti tutta la tua vita per farti conoscere


TEST Risultati

Quanta carica erotica Possiedi?

Calcolate ora il punteggio attribuendo 2 punti ad ogni risposta A, 1 punto ad ogni risposta B e 0 punti ad ogni risposta C.

Profilo corrispondente in base al punteggio SE IL PUNTEGGIO E’ COMPRESO TRA 0 E 4 Mostri qualche inibizione e blocco nei confronti delle tue capacità erotiche, ciò non ti permette di dare via libera alla sensualità che è in te. Prova ad avere più fiducia in te stesso e nel tuo partner mostrando i desideri più nascosti. SE IL PUNTEGGIO E’ COMPRESO TRA 5 E 9 Possiedi una buona carica erotica. Ti piaci e cerchi di soddisfare ogni desiderio e fantasia utilizzando tutti i sensi. Non focalizzarti, però solo su te stesso: la carica erotica è più divertente quando nasce dall’incontro di due persone. SE IL PUNTEGGIO E’ COMPRESO TRA 10 A 14 Mostri una carica erotica naturale e spontanea che ti permette di conquistare l’attenzione del partner e farti vivere la tua sensualità con equilibrio: riesci a sedurre senza esagerare, dando il giusto peso anche all’aspetto cerebrale.

Dott.ssa Graziella Ceccarelli

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