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Numero 11/2015 - Anno 5
I F A NT A S M I D I P A S QUA
"Clausola sociale o sarĂ sciopero nelle festivitĂ ", i lavoratori dei musei fiorentini chiamano il Governo. "Si metta per iscritto quanto promesso" pagina 3 In primo piano Raccolta firme per la legge sugli appalti, tante le iniziative toscane pagina 4 Gramolati: "Investire? SĂŹ, ma sulla ripresa, non sulla rendita" pagina 7 Jobs Act, posti di lavoro e propaganda: intervento di Quiriconi pagina 11 Il sindacato dalla crisi al futuro: convegno a Firenze con Camusso pagina 14
La Newsletter settimanale
24-03-2015
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Editoriale di Monica Pagni
(Segreteria regionale Cgil Toscana)
Buone pratiche di coesione sociale L'attività quotidiana della Cgil Attraverso l’azione nazionale, e la contrattazione e le alleanze nei
Ma non è finita qui. Infatti, nel campo degli accordi territoriali, nelle
territori, si può contribuire a creare una società più giusta e ad
ultime due settimane in Toscana abbiamo raggiunto due intese
agire a favore della crescita e del lavoro. Così da sempre
importanti: intanto, quella tra SPI e ARCI per l’organizzazione dei
proviamo a fare e in tal senso negli ultimi giorni abbiamo portato a
campi estivi nelle terre confiscate alla mafia, in cui il ruolo dei
buon fine tre progetti: una raccolta di firme per una proposta di
nostri pensionati è quello di “nutrire” i ragazzi che partecipano
legge per garanzie e tutele dei lavoratori degli appalti, un'intesa tra
all’esperienza dei campi. Come? Sia lavorando nelle cucine dei
ARCI e SPI per l’organizzazione dei campi estivi nelle terre
campi ,sia raccontando la storia del lavoro e del sindacato che già
confiscate
in passato aveva contribuito a liberare molte di quelle terre dal
alle
mafie,
un
accordo
territoriale
per
creare
occupazione con l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie.
latifondismo e oggi continua la sua battaglia per liberarle dalle
Partiamo dal primo punto: il 19 marzo la CGIL ha organizzato una
mafie. Quella dei campi è un’esperienza consolidata, nel 2014
giornata dedicata alla raccolta di firme a sostegno della proposta di
circa 1000 ragazzi tra i 16 e i 19 anni sono partiti alla volta delle
legge di iniziativa popolare sul tema degli appalti. Una percentuale
terre confiscate.
elevata del lavoro oggi è concentrata negli appalti pubblici e
Ma perché non resti un’esperienza, per quanto importante, occorre
privati. Le scorribande normative degli ultimi anni, favorendo il
trasformarla in uno stile di vita. Da qui nasce l'altra intesa,
massimo ribasso nelle offerte hanno creato una massa di
“BenTornati” (GUARDA IL VIDEO), un accordo tra CGIL Toscana,
lavoratori poveri e senza tutele. In più, come è sotto gli occhi di
ARCI Toscana Unicoop e Libera (abbiamo ancora negli occhi la
tutti dalle cronache degli ultimi mesi, quello degli appalti è uno
meravigliosa manifestazione contro le mafie dei ragazzi di don
degli ambiti che gli interventi legislativi degli scorsi anni hanno
Ciotti sabato a Bologna) per dare continuità all’esperienza dei
trasformato in un’autostrada per l’illegalità. I recenti provvedimenti
campi, con un progetto di formazione continua sulla legalità volto
contro la corruzione agiscono esclusivamente su una delle due
nel concreto a realizzare un Piano del Lavoro per preparare i
parti e quindi avranno quasi il solo effetto di aumentare la
ragazzi a far rivivere i beni confiscati alla mafia in Toscana, per
burocrazia; agire sulla normativa degli appalti invece, aumentando
restituire questa ricchezza alla sua funzione sociale, al territorio e
regole e trasparenza e ripristinando la responsabilità solidale, non
all’occupazione dei nostri giovani. La CGIL nazionale ha
solo tutela i lavoratori e i cittadini, ma riducendo la concorrenza
presentato una proposta di legge per rendere più sicuro e veloce
sleale favorisce gli investimenti. E’ stimato che l’economia illegale
l’iter di destinazione dei beni confiscati alla mafia: per noi è
valga tra i 60 e i 70 miliardi l’anno, molti di questi sono negli appalti
fondamentale che i beni confiscati siano riconsegnati alla
altri sono “ripuliti” nell’acquisto di beni immobiliari o aziende. Con
collettività. E anche che i giovani toscani abbiano a disposizione gli
le leggi giuste e con le alleanze territoriali quei soldi possono
strumenti adatti a esprimere una progettualità di lavoro e
tornare nell’economia sana, creare posti di lavoro e rendere il
occupazione su quei beni.
nostro paese un posto migliore. E quella della proposta di legge è
“Corruzione e mafia sono due facce della stessa medaglia”, ha
una delle iniziative della CGIL in questo senso.
detto sabato don Ciotti: sostituiamole con legalità e lavoro.
n. 11 - 24 marzo 2015
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Il caso
"O clausola solidale o sarà sciopero sotto Pasqua ai musei fiorentini" qualche firma e l'inserimento della clausola sociale nel testo del bando sono sufficienti per mettere al sicuro decine e decine di famiglie". I dipendenti dei servizi aggiuntivi dei musei fiorentini sono circa 300. Nel corso dell'incontro un sindacalista della Cgil ha anche mostrato un documento scritto, stando alle sue dichiarazioni, "da Matteo Renzi, quando era sindaco, durante un incontro con i lavoratori sullo stesso tema, nel quale si chiedono garanzie e tutela dei livelli occupazionali per gli addetti del settore". "In pratica hanno dichiarato i sindacati esattamente quello che chiediamo noi adesso".
GUARDA IL VIDEO I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno ribadito in una conferenza stampa le ragioni dello sciopero dei dipendenti dei servizi aggiuntivi dei musei statali fiorentini indetto per il 4 e 5 aprile, per protestare contro la mancanza di tutele nei nuovi bandi di appalto del Mibac. "La protesta verrà ritirata hanno dichiarato i sindacati (per la Filcams sono in campo Massimiliano Bianchi e Vanessa Caccerini) solo se verrà messa nero su bianco la clausola sociale per il mantenimento dell'impiego e dei livelli economici dei lavoratori". "Quando è venuto in visita a Firenze il ministro Franceschini ci ha dato rassicurazioni sull'inserimento della clausola sociale ma a noi risulta che questo non sia stato fatto hanno spiegato Massimiliano Bianchi della Cgil e Marco Conficconi della Uil Abbiamo proclamato lo sciopero con grande anticipo proprio per sottolineare questa situazione di difficoltà e fare in modo di arrivare ad un soluzione: a Franceschini basterebbe molto poco,
COOPERATIVE DOPO LE MAESTRE BUFERA A PALAZZO VECCHIO
Le maestre comunali erano con i bambini delle scuole dell’infanzia la mattina, nel pomeriggio invece sono arrivati in classe i dipendenti delle cooperative che vinceranno gli appalti di servizio e che organizzeranno le attività di musica, lingua straniera e attività psicomotoria. Palazzo Vecchio risponde così alle difficoltà nell’assunzione di nuove insegnanti e rivoluziona l’organizzazione delle scuole dell’infanzia. LEGGI TUTTO
n. 11 - 24 marzo 2015
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La mobilitazione Valanga di banchini in Toscana per firmare per la legge sugli appalti
GUARDA IL VIDEO Giovedì 19 marzo è stata per la Cgil la giornata di mobilitazione nazionale della raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti (la campagna “Gli appalti sono il nostro lavoro, i diritti non sono in appalto”). In Toscana, in tutte le province, si sono organizzate varie iniziative con punti di raccolta firme nelle piazze, nei centri storici, nei luoghi di lavoro. “La Cgil viene accusata, in modo particolare da coloro che stanno lavorando alla riduzione dei diritti, di difendere i cosiddetti garantiti, anziché quelli che sono parte di un mondo del lavoro molto frammentato. A dimostrazione di quanto ciò non sia vero dice Dalida Angelini della segreteria regionale di Cgil Toscana , con questa proposta di legge si parte dagli ultimi, da coloro che rappresentano il lavoro povero, la destrutturazione del ciclo produttivo, lo sfruttamento, l'assenza dei diritti, per fare in modo che questi lavoratori possano acquisire garanzie e tutele. Una proposta di legge che mette al centro la
tutela dei lavoratori, di quei tanti lavoratori che ogni giorno si domandano cosa sarà di loro e del loro contratto alla scadenza della gara d'appalto, oggi ancor di più con l'introduzione del contratto a tutele crescenti”. La proposta della Cgil si articola in tre punti: 1. Affermare una tutela reale dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e privati, messi in discussione da almeno tre provvedimenti legislativi in questi ultimi due anni; 2. Contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra le imprese che non solo finiscono per ripercuotersi pesantemente sulle stesse condizioni di lavoro ma perseguono una logica di competitività fra imprese fondata sulla prevalenza del principio dei costi in alternativa alla qualità del lavoro e alle capacità imprenditoriali; 3. Consolidare ed estendere la clausola sociale riferita al mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto affermando che, laddove cambia la titolarità dell'appalto ma si è in presenza della continuità del lavoro, è legittimo consolidare la continuità dei rapporti di lavoro in essere”. Per realizzare questi tre obiettivi, la proposta di legge della Cgil sostiene la necessità di reintrodurre la responsabilità solidale.
n. 11 - 24 marzo 2015
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Il convegno
"Occupiamoci di casa": Sunia e Cgil incalzano sulla legge regionale sta generando problemi procedurali per l'accesso ai bandi e per la decadenza dell'assegnazione di un alloggio popolare. Ma l'azione del sindacato non termina certo qui: siccome la legge ha dato ampi margini di discrezionalità ai comuni riguardo all'applicazione delle norme, ci impegneremo affinché non ci siano difformità e sperequazioni di trattamento nella gestione dell'edilizia pubblica. Vigileremo affinché i comuni applichino nel miglior modo possibile le norme e attivino al più presto i GUARDA IL VIDEO “Occupiamoci di Casa Riscrivere le politiche dell’edilizia residenziale pubblica in Toscana La vertenza nazionale sulle politiche dell'abitare”: oggi mercoledì 18 marzo si è svolto a Firenze il convegno organizzato da Cgil Toscana e Sunia Toscana (presso l'Hotel AC Firenze di via Bausi). C'è stata grande partecipazione (sui profili facebook e twitter di Cgil Toscana sono scaricabili le foto dell'evento) e non è mancata l'occasione di parlare della nuova legge regionale sulle case popolari, all'indomani dell'approvazione (è intervenuta al convegno anche la vicepresidente di Regione Toscana Stefania Saccardi). Secondo Simone Porzio (Sunia Toscana), “pur rimanendo molte riserve sull'impianto della legge, soprattutto per il fatto che non è individuata una fonte di finanziamento regionale costante per l'edilizia pubblica anche per la mancata restituzione di ben 170 milioni di euro che dovevano andare nel settore per la costruzione e manutenzione di alloggi popolari ma sono stati dirottati sul Tpl, si esprime comunque una soddisfazione perché alcuni emendamenti proposti da Sunia e Cgil sono stati accolti, contribuendo a migliorarla. Ad esempio, infatti, c'è ora la possibilità di partecipare al bando per l'edilizia popolare estesa a tutti i cittadini toscani con almeno cinque anni di residenza, indipendentemente dal comune di residenza. Poi è stata sospesa per un anno l'applicazione della nuova Isee che
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bandi di riassegnazione di alloggi pubblici, per dare risposte concrete ai cittadini in stato di bisogno abitativo”. Per Maurizio Brotini (Cgil Toscana), “grazie all'iniziativa del sindacato confederale e degli inquilini, abbiamo modificato in senso migliorativo alcune parti della nuova legge, rispetto alle prime stesure. Restano tuttavia aperte le questioni delle risorse, dell'accorpamento dei soggetti gestori e di una diversa valutazione dei soggetti a cui deve rivolgersi l'offerta di case popolari. Noi pensiamo che questi debbano essere pensionati e lavoratori con difficoltà economiche ed alloggiative, mentre per la giunta regionale permane una scelta di attribuzione dei punteggi a bisogni di tipo sociosanitario, che dovrebbero trovare soluzione altrove e con adeguati strumenti. Da domani riprenderemo le iniziative su questi temi e porteremo le nostre propose dentro il dibattito delle prossime elezioni regionali”.
n. 11 - 24 marzo 2015
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Livorno Incidente mortale al porto, la Cgil: "Subito il protocollo di sicurezza" dell’Autorità Portuale che si metta una firma sul rinnovo del Protocollo alla sicurezza, unico strumento deterrente e concreto che può limitare i pericoli per i lavoratori portuali e per tutti i lavoratori che utilizzano le infrastrutture dei porti della Toscana. Il nostro pensiero va alla famiglia di Oscar, ma ci preme anche esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori del porto, i quali rivendicano con forza la firma del protocollo d’intesa sulla sicurezza. Questo episodio più che mai sottolinea quanto sia urgente la questione sicurezza e rafforza le istanze dei lavoratori, i quali hanno chiesto, con la mobilitazione del 6 marzo, che la riforma dell’ordinamento portuale non sia peggiorativa delle condizioni di lavoro. Per il momento, infatti, è questo lo scenario che si prefigura, con l’ingresso, nei porti, del precariato e dell’appalto selvaggio”. Firmato: Segreterie Provinciali di Livorno Filt CGIL, FIT Cisl, UIL Trasporti e Segretario generale CGIL Livorno Maurizio Strazzullo
"Si chiamava Oscar Priscillo era un lavoratore marittimo di origine filippina e aveva 62 anni. E’ morto investito da un fork lift sulla banchina Alto Fondale del porto di Livorno. I commenti e le frasi di cordoglio sono inutili e le lasciamo a chi avrà lo stomaco di voler trovare a tutti i costi le “motivazioni ineluttabili” di quanto accaduto; i lavoratori del Porto, tutti, sono stati in sciopero per l’intera giornata di martedì 17 marzo, fino all’ 1.30 di BORGO SAN LORENZO mercoledì 18 marzo, rivendicando con forza nei confronti delle associazioni, delle istituzioni e
FALLIMENTO CERAMICHE PECCHIOLI, CI SONO INTERESSAMENTI. APPELLO CGIL LEGGI TUTTO
n. 11 - 24 marzo 2015
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L'analisi Investire? Sì, ma sulla ripresa Non sulla rendita
di ALESSIO GRAMOLATI (segretario generale Cgil Toscana) per il sito www.toscana24.ilsole24ore.com Non c’è dubbio che il Paese ha di fronte fattori nuovi per la crescita. La sostanziale parità eurodollaro, la caduta del prezzo del greggio, la decisione di Draghi per l’acquisto da parte della BCE di titoli di Stato migliorano la cornice macroeconomica europea. Al tempo stesso va sottolineato il fatto che queste “esternalità positive” agiscono per tutti i Paesi continentali e nel caso dei costi energetici, addirittura su scala globale. Tutto ciò può dare una spinta all’intero sistema. Quanto di questa spinta sarà intercettata dai singoli Paesi dipenderà però dalle rispettive capacità competitive, come in ogni gara, infatti le abilità dei concorrenti non sono palesi prima del via. Sarà quindi il livello di specializzazione a dirci quante opportunità sapremo intercettare e questo nell’attuale contesto lo si determina con investimenti e innovazione. Ogni scorciatoia o diversivo può risultare persino dannoso. Già nel passato, miopia ed egoismi ci hanno portato ad affrontare i problemi di produttività e competitività sul terreno dei costi anzichè su quello del valore e nonostante i pessimi risultati c’è chi insiste ancora. E’ questa una sfida aperta per il Paese ed anche per
la nostra regione. In Toscana con la crisi purtroppo gli investimenti sono crollati ovunque in modo drammatico; come per la maggior parte degli altri indicatori macroeconomici (PIL, esportazioni, occupazione,…) il dato toscano è tuttavia migliore di quello delle altre regioni, con una caduta “appena” del 20,4%. Ma oltre la caduta complessiva degli investimenti è interessante osservare la sua dinamica interna. In passato in Toscana si era registrato un generalizzato aumento degli investimenti nei principali macrosettori (unica eccezione l’agricoltura), ma con dinamiche assai differenziate: gli investimenti nel settore delle costruzioni e in quelli dei servizi crescevano a velocità tripla rispetto all’industria, determinando quella tendenza alla deindustrializzazione indicata da molti come “precoce”, ovvero avvenuta troppo presto. PER CONTINUARE LA LETTURA VAI AL SITO DI TOSCANA 24
SIENA
NOVARTIS, IL SINDACATO SI RIPRENDE L'ARTICOLO 18
n. 11 - 24 marzo 2015
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L'accordo
100 commesse Filcams da precarie ad assunte. E ora anche l'integrativo CGIL Toscana – perché si individuano regole normative ed economiche migliorative rispetto al CCNL Commercio e soprattutto perché si stipula il Contratto Integrativo Aziendale ad un anno e mezzo dall’Accordo quadro di stabilizzazione, che aveva permesso di trasformare il contratto delle lavoratrici da associate in partecipazione a contratto a tempo indeterminato, togliendole dalla condizione di precarietà” “Il Contratto sottoscritto ha stabilito regole e norme che riguardano temi importanti come i diritti sindacali, il welfare contrattuale, l’Organizzazione del lavoro e degli orari, il salario variabile – mette in evidenza Stefano Nicoli Segretario della Filcams Regionale che danno risposte concrete alle necessità delle lavoratrici, risposte economiche e normative, provando a conciliare i tempi di vita e di lavoro e soprattutto regole che valgono per tutti i dipendenti a prescindere dalla natura del loro contratto individuale”. Il Contratto integrativo prevede il riconoscimento di diritti di informazione e i diritti sindacali, e non solo. LEGGI TUTTO
E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi il Contratto Integrativo Aziendale per le aziende LuciaTez/Int/Calz, Nicola Tez/Int/Calz e Borghetto, Aziende che fanno capo ad una famiglia di imprenditori lucchesi concessionari dei marchi CALZEDONIA, TEZENIS, INTIMISSIMI e ORIGINAL’S MARINES e presenti sul territorio toscano con punti vendita nelle province di Lucca, Pisa, Firenze, MassaCarrara, Siena, Pistoia e Livorno. Dopo una trattativa che ha visto le Parti convenire sull’importanza di individuare percorsi e CENTRI IMPIEGO regole condivise, nella convinzione che il confronto ed il dialogo tra lavoratori ed azienda agito con corrette relazioni sindacali partecipative e concertative, possa rappresentare un valore aggiunto anche per il miglioramento del servizio reso alla clientela, del clima aziendale e per lo sviluppo e la crescita dell’azienda, la Filcams CGIL Toscana, congiuntamente alle Filcams di Lucca, Pisa, Firenze, Massa, Siena, Pistoia e Livorno ha condiviso con la PRESIDIO DEI LAVORATORI Direzione Aziendale il primo Contratto Integrativo che A FIRENZE DA POLETTI verrà applicato a circa 100 lavoratrici e lavoratori. “E’ un risultato molto positivo e importante – dichiara Cinzia Bernardini segretaria generale della Filcams LEGGI TUTTO
n. 11 - 24 marzo 2015
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Cgil informa Aspi e Naspi: ecco cosa cambia per quelli che vengono licenziati questa ragione (almeno per il 2015 e 2016) chi ha lavorato per intero nei quattro anni ha diritto a due anni di indennità di disoccupazione. I quattro anni si determinano così: mi licenziano il 31 maggio 2015? Sono quelli compresi tra il 1° giugno 2011 e il 31 maggio 2015. Se il nostro esempio è costituito da un lavoratore sotto i 50 anni, la durata della disoccupazione passa dai 10 mesi attuali ai 24 mesi. In questo caso c’è un netto miglioramento. Se invece il nostro lavoratore proviene da un anno di lavoro ma nei tre precedenti non ha lavorato, la durata della disoccupazione passa da 10 a 6 mesi (la metà di 12). Il requisito minimo è 13 settimane nel quadriennio ma occorre avere almeno 30 giornate effettive nell’ultimo anno, cioè: dal 1° maggio per i dipendenti del settore privato scatterà la naspi, che sarà destinata a chi possiede almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni e 30 giornate di lavoro effettive negli ultimi 12 mesi. LEGGI TUTTO
Tra le notizie che girano nella stampa, riguardo alle differenza tra ASPI e NASPI, non si riesce a capire cosa cambia per un lavoratore che dopo la cassa integrazione viene licenziato e per capirlo meglio, provo a riassumere ciò che conosciamo e che troviamo in rete, per poi porre la domanda finale a chi di competenza. A chi cessa il lavoro e va in disoccupazione con diritto all’ASPI spettano due mesi in più se ha meno di 50 anni o più di 55. Ricapitoliamo: la durata dell’ASPI passa da 8 a 10 LA SENTENZA mesi per chi ha meno di 50 anni, resta di un anno per chi ha più di 50 anni ma meno di 55, passa da 14 a 16 mesi per chi ha più di 55 anni.Questo però lo si sapeva da tempo perché è previsto dalla L. 92 del 2012 (Governo Monti). La vera novità è che una nuova legge modifica ulteriormente le cose a partire da maggio 2015 (la L. 183/2014 meglio nota come Jobs Act). Ecco che cosa cambia per chi verrà licenziato a partire dal prossimo mese di maggio. La durata della nuova ASPI (di qui il nome NASPI) non sarà più legata all’età anagrafica ma solo ed esclusivamente al periodo lavorato nell’ultimo LA CASSAZIONE E LA NORMA quadriennio precedente la cessazione del rapporto di SUI PENSIONANDI MANDATI VIA lavoro. Tale durata sarà pari alla metà delle settimane lavorate in questi ultimi quattro anni. Per
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n. 11 - 24 marzo 2015
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L'appuntamento
Il dissesto idrogeologico e il lavoro: verso un nuovo modello di sviluppo
n. 11 - 24 marzo 2015
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Il commento
Boom di lavoro grazie al Jobs Act? Serve serietà, non propaganda di DANIELE QUIRICONI (segreteria Cgil Toscana) In questi giorni, in virtù anche dal nuovo “ruolo politico” assunto dal Presidente dell’INPS Boeri, si sommergono gli italiani di informazioni ridondanti sulle progressive sorti dell’occupazione grazie alle nuove misure del Governo. Peccato che i Centri per l’Impiego dichiarino di non essere in grado di fornire dati reali, tanto meno disaggregati, e quindi quelli resi pubblici sono un po’ come i numeri del lotto. Un giorno si parla di nuovi posti di lavoro pari a oltre 7.000 in Toscana (76.000 in Italia) riferendosi al periodo 1/20 febbraio, un’ altra volta agli ultimi 2 mesi, un giorno si parla di aziende interessate, un giorno di cifre certe, un giorno di stime; mai si fanno confronti con l’anno precedente. Conviene sottolineare che naturalmente un effetto “doping” sulle assunzioni determinato dagli sgravi della Legge di stabilità e dall’effetto attesa determinato dalle nuove regole del lavoro a tutele “decrescenti” ci sarà. Difficile prevedere quanto strutturale sarà il fenomeno. Poiché i decreti attuativi sono del 7 marzo, è impossibile prevederne le dimensioni oggi e comunque, come abbiamo più volte sottolineato, la
tendenza alla crescita degli avviamenti al lavoro (anche a tempo indeterminato) in Toscana è in atto da 3 trimestri anche in virtù di favorevoli condizioni esterne a partire dal cambio, che favorisce le imprese esportatrici e che tutti auspichiamo naturalmente che si consolidino. Giova ricordare, ad esempio, che gli avviamenti a tempo indeterminato nella nostra regione (nuovi posti) nel febbraio 2014 sono stati 7.310 e la media mensile in tutto l’anno scorso di 7.237. Quel che sarebbe utile fare, per essere seri, è un confronto sui tempi indeterminati nuovi in questi mesi, raffrontati all’analogo periodo del 2014. E misurare il saldo tra nuove entrate e uscite per licenziamento, visto che la crisi non è finita. Poiché però, dal Ministero del Lavoro in giù, questi dati non sono disponibili, il sospetto, anzi la certezza, è quello di una gigantesca campagna mediatica ad uso elettorale. Prudenza e serietà non guasterebbero.
L'INIZIATIVA
"LA MIA VITA DOPO L'INCIDENTE SUL LAVORO": PROGETTO CGILREGIONE
n. 11 - 24 marzo 2015
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L'allarme
Grandi opere a Firenze, 500 posti bruciati dal "sistema": denuncia Fillea messa in sicurezza delle scuole, restauro dei beni artistici (piccole opere che non vedono investimenti anche perché le risorse sono dragate dalle grandi opere incompiute), potremmo avere almeno 1.000 posti di lavoro in più, un significativo contrappeso alla crisi delle imprese locali, che ha portato alla riduzione di oltre il 35% degli occupati. Gli edili di Firenze sono esausti e dicono basta! La magistratura descrive la situazione come “ uno scenario devastante di corruzione sistemica nella gestione delle grandi opere”. Noi vogliamo sottolineare quanto questo scenario pesa sulla vita dei lavoratori e delle imprese corrette; quanto non aver riformato questo sistema di gestione delle grandi opere sia un ulteriore colpo mortale verso l'edilizia colpita drammaticamente dalla crisi. Vorremmo poter parlare invece di città e regione moderna, europea, ma il blocco del piano dell'ammodernamento del trasporto metropolitano e regionale, di fatto spalmato in “ere” decennali, è solo una vergogna. LEGGI TUTTO
"Burocrazia, corruzione, incertezza sulle regole, opere incompiute e discontinuità dei lavori, mancanza di trasparenza verso i cittadini, oltre a produrre ingenti costi e sprechi a carico della collettività, significano anche la perdita di occupazione programmata, l'utilizzo pesante di ammortizzatori sociali e mancanza di lavoro per le imprese locali": è la nota di Fillea Firenze. Che posegue: "Se il cantiere del sottoattraversamento SCUOLA ferroviario di Firenze e le relative opere di completamento fossero regolarmente attivi avremmo almeno 250 lavoratori in meno in disoccupazione o cassa integrazione. Inoltre per i dipendenti già assunti per quest'opera negli ultimi due anni non ci sarebbe stata la CIG (per 40 lavoratori diretti e altrettanti delle imprese in subappalto) e la successiva messa in mobilità di n. 20 lavoratori diretti. Il numero di posti di lavoro in più a Firenze arriverebbe circa a 500 se tutti i cantieri delle grandi CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI opere fossero a regime. Se a questi ci sommiamo i ESPOSTO FLC AL MINISTERO posti di lavoro che avremmo in più, se ci fossero investimenti per le opere più piccole, ma altrettanto LEGGI TUTTO necessarie, quali quelle per il rischio idrogeologico, n. 11 - 24 marzo 2015
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Spi Toscana La sottoscrizione per Stazzema e una prima vittoria sulle Poste Il maltempo dei giorni scorsi ha devastato il Parco della Pace di S. Anna di Stazzema che ricorda la strage perpetrata dai nazifascisti (il 12 agosto 1944 lĂŹ furono trucidate 560 persone). Lo SPIÂCGIL lancia una sottoscrizione per contribuire alla riparazione dei danni. Invitiamo quindi tutte le strutture ad attivarsi in questa direzione
Una sentenza del Consiglio di Stato blocca la chiusura degli Uffici Postali riconoscendo le buone ragioni dei Sindaci, dei Sindacati (con lo SPI in prima fila) e delle popolazioni che si stanno contrapponendo al Piano Industriale di Poste Italiane. Una sentenza che conferma la giustezza delle nostre richieste, ma ĂŠ solo la prima tappa della nostra lotta. Diamo risalto alla notizia nei territori. Informiamo la popolazione con volantini e ogni altro mezzo di comunicazione.
n. 11 - 24 marzo 2015
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Il dibattito "Il sindacato dalla crisi al futuro" Presenti Camusso e Montanari
n. 11 - 24 marzo 2015
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Piombino Toscana-Lombardia andata (e ritorno?) di FRANCESCO MASANGUI (operaio Sol)
produttivo della fabbrica, si è spento, e senza quel lumino l'incertezza è diventata ancora più buia... seguo ormai da 400 km le vicende che riguardano Piombino ed i suoi abitanti, provo sconforto nel vedere che la vicenda Lucchini sia sempre ingarbugliata, anche se le ultime notizie danno segnali incoraggianti affinché quella fiammella, che pareva spenta per sempre il 19 settembre 2014, possa tornare ad essere il faro di un tempo. Lo spero anche per me stesso perché voglio tornare dove è casa, ripercorrere all'indietro il sentiero imboccato a gennaio, al termine di una trattativa sindacale chiusa a mio avviso troppo frettolosamente a giugno 2014. Lo spero per le lavoratrici, i lavoratori e le rispettive famiglie che meriterebbero più rispetto e più certezze... perché sono sempre vicino col cuore e la mente a quelle persone con cui ho condiviso battaglie, opinioni politiche ma mai sconfitte... perché non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta.
Ci sono persone che attraversano il mare per venire a cercare sopravvivenza in Europa... persone che scappano dalle guerre, dallo sfruttamento, dalla fame... "In fondo io sono un profugo a 5 stelle", questo pensavo il 2 gennaio mentre mi trasferivo da Piombino in terra lombarda per riprendere il lavoro... Io non scappavo dalla guerra o dalla fame, ma dalla cassa integrazione e dall'incertezza. Non viaggiavo a bordo di un relitto galleggiante, ma a bordo di un'auto dotata di climatizzatore. Non sarei andato a vivere in un centro di accoglienza ma in un monolocale...e allora? Cos'è che mi accomuna ai migranti? Il semplice fatto di subire un L'ACCORDO DI PROGRAMMA trasferimento, perché al contrario di quello che questa società vuole imporci, io credo che casa è dove è casa e non dove è il lavoro... sono andato via da Piombino costretto dalla crisi della seconda industria siderurgica IN ARRIVO IL POLO DEMOLIZIONE NAVI italiana, dopo anni PROMESSI 400 POSTI DI LAVORO di resistenza l'alto forno, il cuore
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n. 11 - 24 marzo 2015
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La campagna
"Lavoro, non ti lasciamo solo" In corso il tesseramento Cgil 2015
Iscriversi alla CGIL vuol dire entrare a far parte attivamente della più grande e articolata organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori, con i suoi circa 6 milioni di iscritti e le sue centinaia di sedi. Perché iscriversi? Perché la CGIL è il sindacato di chi ha un lavoro, di chi lo ha ma precario, di chi non lo ha e lo cerca e dei pensionati; perché la CGIL svolge un ruolo di protezione dall’incondizionato funzionamento del mercato, difendendo i diritti individuali e collettivi contro i soprusi e le ingiustizie. Con la sua presenza
rappresentanza degli interessi delle persone che assume valori generali, sociali, insieme alle rivendicazioni contrattuali e di categoria. La confederalità è un valore dirimente, rappresenta la solidarietà tra lavoratori, precari, pensionati nel loro costante processo di emancipazione. Solo l’azione collettiva, infatti, può porre un argine all’individualismo imperante. Per questi motivi la CGIL è la casa comune per i lavoratori, per i giovani e per i pensionati. Il valore dell’iscrizione passa anche attraverso l’offerta di servizi e tutele alle persone che cercano una risposta ai problemi che incontrano nell’attività lavorativa, nei rapporti con il fisco, in campo previdenziale, nella tutela della salute o nell’accesso ai servizi sociali alla persona. In tutti questi casi, e in generale per tutto ciò che riguarda l'esigibilità dei tuoi diritti, il “Sistema Servizi” della CGIL ti può efficacemente aiutare. Oggi più che mai rafforzare il sindacato è importante per arginare e contrastare gli attacchi contro i lavoratori, contro i giovani e contro i pensionati. COMPILA IL MODULO
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nei luoghi di lavoro, nel territorio e tra i cittadini, la CGIL opera per la ricostruzione delle solidarietà, ovvero l’integrazione di parti della società, attraverso la pratica quotidiana, l’impegno concreto di rappresentanza e l’attività capillare di contrattazione e negoziazione. Iscriversi è una scelta importante, soprattutto, perché la CGIL difende e persegue la “confederalità”, cioè quella forma originale della
FISAC: "NO ALLA RISTRUTTURAZIONE DELLE FILIALI TOSCANE" LEGGI TUTTO
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Il seminario "Grecia chiama Europa": a Firenze si riceve il sindacato ellenico
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La promozione Sconto agli spettacoli del Puccini di Firenze per gli iscritti alla Cgil Julio, Parakulis, Nikolai Te Corkov, Fata Paiella. PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO RISERVATO € 19,00
Giovedì 26 marzo ore 21: SOSIA&PISTOIA presentano MAX PAIELLA in STASERA PAIELLA PER TUTTI, OFFRO IO di Max Paiella. Scrivere la canzone perfetta questo è il mio scopo! Siamo in Italia: come ti giri inciampi su un Tiziano Ferro che gorgheggia durante una sera nera, nera per i vicini di casa. Dietro l’angolo è sempre pronto un Minghi ad allietarti con un trottolino amoroso du du du da da da, che tra l’altro ricorda inspiegabilmente un brano dei Police. Come entri dal fruttivendolo ti assale Ramazzotti “dietro gli steccati degli orgogli tuoi”! Vai in un centro commerciale e ti arriva Emma Marrone tra capo e collo, corri nel parcheggio i Modà, e se cerchi rifugio alla toilette, trovi tutti e due i fenomeni contemporaneamente. Noi ci esprimiamo a canzonette! Descriverò il nostro paese attraverso la musica. Lasciamo stare le notizie, ma concentriamoci sulle note. Attenti, o una canzonetta vi distruggerà!!! Nello show, ci sono i politici interpretati da Max Paiella in radio e in tv: Niky Vendola, Matteo Renzi, Barak Obama, Ignazio Marino, Beppe Grillo... E i personaggi radiofonici Vinicius Du Marones, Leccha
Venerdì 27 marzo ore 21: Pierfrancesco Pisani presenta ANDREA COSENTINO in ANGELICA, uno spettacolo di e con Andrea Cosentino, regia Andrea Virgilio Franceschi, collaborazione alla drammaturgia e alla messa in scena Valentina Giacchetti. Questo spettacolo conclude un dittico: “L’asino albino” era uno spettacolo sul tempo che passa, “Angelica” è un lavoro sulla morte. Non è previsto un seguito. Comunque. Entrambi sono un tentativo di parlare del presente. A chi c’è. Accettando fino in fondo ciò che il teatro è: un monumento effimero. Come al solito non c’è storia. Ogni tentativo di abbozzarne una sfiora la retorica e scivola nel ridicolo. C’è semmai come e più del solito il gusto di smontare le storie. PREZZO INTERO € 23 PREZZO RISERVATO € 17,00 Sabato 28 marzo ore 21: ANTONIO REZZA in FOTOFINISH di Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Scritto da Antonio Rezza, allestimento scenico Flavia Mastrella; assistente alla creazione Massimo Camilli, con Ivan Bellavista. E’ la storia di un uomo che si fotografa per sentirsi meno solo. Apre così uno studio dove si immortala fingendosi ora cliente ora fotografo esperto. E grazie alla moltiplicazione della sua immagine arriva a credersi un politico che parla alla folla. Una folla che non c’è. Ma che lo galvanizza come tutte le cose che non avremo mai. PREZZO INTERO € 23 PREZZO RISERVATO € 17
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube IL SEMINARIO Ttip: opportunità o rischio? Se n'è parlato in Cgil Toscana Il parere degli esperti e il percorso del sindacato GUARDA IL VIDEO
L'ANGOLO SPI "Nutrire" col cibo e col racconto delle esperienze sindacali L'esperienza dei pensionati coi giovani nei campi confiscati alle mafie
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La rubrica IL LICENZIATO ILLEGITTIMAMENTE DEVE PASSARE DAL CEDENTE AL CESSIONARIO Come noto, il trasferimento d’azienda consiste nella
lavoratore premettendo che, ove il licenziamento sia
cessione, da un soggetto giuridico (detto cedente) ad
impugnato, gli effetti estintivi del rapporto di lavoro
un altro (detto cessionario), dell’entità economica
derivanti dal licenziamento hanno carattere precario.
organizzata al fine dell’esercizio dell’impresa.
Nel caso di licenziamento dichiarato illegittimo, dunque,
Tale istituto, disciplinato dall’art. 2112 c.c., comporta il
ove sia intervenuto un trasferimento d’azienda, il
passaggio in capo al cessionario dei beni e dei contratti
rapporto deve essere ripristinato in capo alla società
costituenti l’azienda (o il ramo d’azienda, nel caso di
cessionaria: se infatti il lavoratore non fosse stato
trasferimento
funzionalmente
licenziato, sarebbe transitato alle dipendenze del nuovo
autonoma, di essa), nonché dei rapporti di lavoro, che
datore di lavoro, al pari di tutti gli altri colleghi addetti al
proseguono senza soluzione di continuità con il
ramo d’azienda trasferito.
cessionario medesimo.
La
Con la recente sentenza 26401 del 16 dicembre 2014,
correttezza della condotta processuale del lavoratore,
la Corte di Cassazione si è pronunciata sul caso di un
che aveva impugnato il licenziamento proprio nei
lavoratore
dire
confronti di quel soggetto (il cessionario dell’azienda)
illegittimamente) dal datore di lavoro, che aveva poi
che, nel caso di annullamento del licenziamento
ceduto il ramo d’azienda ove il predetto lavoratore era
medesimo, avrebbe dovuto subirne le conseguenze e
precedentemente addetto.
con il quale avrebbe dovuto essere ripristinato il
Ribaltando le decisione del Tribunale e della Corte
rapporto.
d’Appello, la Cassazione ha accolto il ricorso del
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di
che
una
era
sola
stato
parte,
licenziato
(a
suo
Cassazione,
a cura dello Studio Rusconi
quindi,
conclude
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
ww.avvrusconi.it
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rilevando
la
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NonSoloToscana
La Cgil, la "coalizione sociale" della Fiom e la manifestazione del 28 sono i diritti dei lavoratori, ma il fatto che la criminalità organizzata controlli pezzi interi dell’economia reale". LEGGI TUTTO LA POSIZIONE CGIL SABATO MANIFESTAZIONE, CAMUSSO C'E' “La Cgil e la Fiom è da 115 anni che fanno politica”. Così Maurizio Landini, nel corso della conferenza stampa organizzata in vista della manifestazione Fiom del prossimo 28 marzo. “Lo sciopero generale contro il governo è il massimo atto politico che un sindacato possa fare nei confronti delle politiche del governo – ha proseguito il leader della Fiom”. “A me dei sondaggi non me ne frega nulla e trovo singolare
Per Landini, la discussione sulla presunta ambiguità della
che ‘sondano’ su una cosa che non esiste. Noi non
sua Coalizione Sociale è da considerare chiusa: “La
vogliamo né fare un partito, né candidarci alle elezioni,
proposta della Coalizione Sociale – sottolinea Landini – è
quindi non capisco su cosa stanno sondaggiando. Noi
stata presa dalla Fiom nel corso della sua assemblea
vogliamo cambiare le politiche del governo perché sono
nazionale” insieme alla segreteria generale della Cgil.
contro chi lavora, sono ingiuste e non affrontano i problemi
“Io continuo a pensare – ha proseguito Landini – che
della società”. Lo ha detto il leader della Fiom, Maurizio
sarebbe utile e necessario che la stessa confederazione
Landini, ieri a Firenze in occasione di un partceipato
fosse parte di quel processo di costruzione, perché dal
incontro di presentazione della Coalizione Sociale. “Ed in
punto di vista sindacale io continuo a pensare che noi
piu’ – ha aggiunto – noi non ci rivolgiamo solo alla sinistra,
abbiamo bisogno di rinnovare il nostro sindacato e di
ci rivolgiamo a tutte quelle persone che vogliono cambiare
allargare la nostra rappresentanza, a maggior ragione in
questo paese e che hanno bisogno per vivere di lavorare.
un Paese che sta cancellando il diritto delle persone di
Mi sto riferendo non solo al lavoro dipendente classico ma
essere soggetti che si coalizzano per contrattare la propria
anche alle varie forme di lavoro precario ed autonomo.
condizione di lavoro”. In questo schema, secondo Landini,
Oggi c’è una valorizzazione generale di tutte le forme di
dovrebbe rientrare anche un pezzo di riforma della Cgil,
lavoro. La proposta di coalizione è anche un’idea di riforma
che
del sindacato che deve essere piu’ federale, deve allargare
d’organizzazione.
la
la
Anche il segretario della Cgil, Susanna Camusso,
competizione fra persone che per vivere devono lavorare.
conferma la sua presenza alla manifestazione della Fiom
Non vogliamo sostituirci ai partiti, né di candidarci alle
che si terrà sabato 28 marzo a Roma. Parlando a margine
elezioni.
politica?
di un’audizione al Senato con i giornalisti spiega però che
Assolutamente si, l’ha sempre fatto del resto”. “Questo è il
non ha ancora deciso parlerà dal palco: “Non ho ancora
vero di problema di competitività del nostro Paese: non
ragionato sul comizio”.
propria
Se
rappresentanza.
poi
si
dice:
Dobbiamo
il
sindacato
impedire
fa
nei
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prossimi
mesi
avrà
anche
la
conferenza
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana PAGINE
SCOMODE:
LA
RIVISTA
ASTROLABIO (19631984)
A cura di: Alfredo Casigli. Parole chiave: politica Democrazia cristiana centrosinistra berlusconismo. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: novembre 2014. Pagine: 324. ISBN: 9788823018983 I cinquant’anni dalla nascita de L’Astrolabio, la rivista fondata da Ernesto Rossi e diretta da Ferruccio Parri, offrono l’occasione per ripercorrere un tratto significativo della storia recente del nostro Paese attraverso la lettura e l’interpretazione degli avvenimenti politici, sociali, culturali (nazionali e internazionali) che la rivista ha fornito. Negli oltre vent’anni della sua vita, dal 1963 al 1984, L’Astrolabio ha rappresentato un punto di riferimento per un’area dell’opinione pubblica riformista e del mondo politico in generale; le sue pagine sono state veicolo di battaglie importanti.
CUORE
DI ZINGARA
Autrice: Marcella Delle Donne. Parole chiave: zingari Rom razzismo nazismo integrazione genocidio discriminazioni. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: novembre 2014. Pagine: 196. ISBN: 9788823019195 Rosanna, una bimba di tre anni, è il filo conduttore della storia di un clan familiare rom, fatto di personaggi straordinari, in prevalenza donne intrepide e appassionate segnate dall’esclusione e dalla presenza di un capo clan tragicamente dominante. Rosanna ci conduce tra i campi rom di Firenze, Roma e Torino. Scopriamo mondi altri, dove passato e futuro si annullano nel presente. Mondi fatti di suggestioni, di magia, di disperazione e... amore sublime. Per non dimenticare, la sezione del libro posta a premessa della peregrinazione di Rosanna racconta la storia del Porrajmos, il genocidio del popolo rom.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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In viaggio con... Expo Milano 2015: il tour nel mondo (e nel cibo) che sarà
DOMENICA 10 MAGGIO E DOMENICA 28 GIUGNO AL COSTO DI 46 EURO (pullman, assistenza, assicurazioni)
la visita dei vari padiglioni che si sviluppano su un area di oltre un milione di metri quadri di terreno. Rientro previsto con partenza dall’Expo alle ore 20,00 circa e arrivo in tarda serata nei luoghi di partenza.
Milano Expo 2015: la grande esposizione mondiale aprirà i battenti il 1° maggio 2015 e chiuderà il 31 ottobre 2015, con la partecipazione di ben 147 paesi ufficiali. Il tema dell’esposizione sarà: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della terra. Partenza da Pistoia, Agliana, Prato, Campi Bisenzio e Firenze con pullman gran turismo dai luoghi convenuti direzione Milano. Arrivo ed ingresso all’area espositiva. Intera giornata a disposizione per
Note importanti: minimo 40 partecipanti. Il sabato precedente contattare l’Agenzia di Viaggi CTC Promoturismo per la conferma del viaggio e contatto dell’accompagnatore da usare in caso di emergenza il giorno del viaggio al numero 0574 / 42215. I biglietti ingresso all’Expo 2015 vanno acquistati al momento della conferma del gruppo e non sono rimborsabili (il biglietto di ingresso all’Esposizione costa 28 euro a persona, tariffa scontata del 30% per soci coop da verificare) SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA
DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it
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In viaggio con... La tua vacanza ideale? La puoi scoprire spedendo un semplice sms
MANDA UN SMS AL NUMERO 333足7775848 CON SCRITTO "PROMOTURISMO" E VERRAI INDIRIZZATO A UN FORM ONLINE DA COMPILARE (2 DOMANDE) DA LI' RICEVERAI OFFERTE DI VIAGGIO CALIBRATE SULLE TUE ESIGENZE
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In viaggio con... Dai ponti agli assaggi di primavera nel nuovo catalogo Toscana Turismo
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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO
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LA TRASMISSIONE "TOSCANA LAVORO" LA PRODUZIONE TV DI CGIL TOSCANA SU SINDACATO, SOCIETA', ECONOMIA IN ONDA OGNI SABATO ALLE 21,30 SU TOSCANA TV (CANALE 18 DEL DIGITALE TERRESTRE) REPLICA OGNI DOMENICA ALLE 13,50
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In breve
ChemChina-Pirelli, allarme di Filctem Cgil: "Qua si vende solamente, comprare mai" Nonostante le rassicurazioni date dall’ad Pirelli Marco Tronchetti Provera (“cuore e testa resteranno in Italia”), le sue dichiarazioni alla stampa sull’ingresso in Pirelli della società cinese ChemChina preoccupano il sindacato. “Si continua a far finta di non vedere l'enorme problema politico che viene posto al paese dal riassetto della proprietà di Pirelli. Non è certo il nostro mestiere discutere il come, e cioè il fatto che ChemChina acquisisca prima il controllo di Camfin e solo dopo lancerà l'opa. Sono operazioni legittime di mercato e dunque ci asteniamo dal commentarle”: lo ha detto Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, commentando le dichiarazioni di Tronchetti Provera apparse oggi sulla stampa. “Prendiamo atto ovviamente – aggiunge Miceli – delle sue dichiarazioni in merito al mantenimento in mani italiane degli asset fondamentali, ma la cessione di Pirelli non è semplicemente una cessione d'impresa, ma di tecnologie innovative che i cinesi acquisiranno”. LEGGI TUTTO
Navacchio (Pisa): Mercatone Uno, sciopero e presidio dei lavoratori. "Futuro a rischio" ul futuro di Mercatone Uno ci sono poche certezze. Intanto i sindacati si mobilitano per dire no ai 36 licenziamenti, che potrebbero scattare con la chiusura del punto vendita di Navacchio. La FilcamsCgil di Pisa ed i lavoratori del Mercatone Uno di Navacchio intendono fare conoscere la loro situazione ed opporsi alla decisione aziendale di chiusura del punto vendita, che risulta quasi scontata. «Anche se non ancora formalizzata, né ufficialmente autorizzata dal tribunale di Bologna dove è stato depositato il concordato preventivo, la chiusura risulta quasi certa e l'avvio delle svendite ne è una dimostrazione. – spiega Caterina Ballandi della Cgil – ancora un volta mercatone difetta in chiarezza e trasparenza: ci sono o no alcune anifestazioni d'interesse da parte di imprenditori per il punto vendita di Navacchio?», è la prima domanda che viene rivolta all’azienda. «Ancora una volta Mercatone fa pagare ai lavoratori l'irresponsabilità delle sue scelte. L' incapacità di attivare una vera e propria politica di rilancio della rete di vendita, che potesse accompagnare il processo di ristrutturazione aziendale, ha compromesso la tenuta finanziaria e 4000 posti di lavoro», afferma il sindacato. La salvaguardia dell'occupazione deve essere la priorita' assoluta così come l'attivazione di ammortizzatori volti a garantire una copertura reddituale per i lavoratori. LEGGI TUTTO
Rsa Pascoli e Villa Serna, Fp Cgil Livorno: "La schiavitù autorizzata è una falsità" Nel cambio di appalto del personale applicato a Pascoli e Villa Serena (Livorno) non sono stati decurtati i contratti né le retribuzioni e le condizioni di lavoro, benché in una fase di sperimentazione, sono concordate con le RSA interne e saranno sottoposte all’approvazione dei lavoratori. Funzione Pubblica CGIL, Fisascat CISL, FP Cisl, UILFPL intervengono per chiarire la questione relativa al cambio d’appalto nelle Residenze Sanitarie per Anziani Pascoli e Villa Serena, dove le Rappresentanze Sindacali Aziendali, RSA, sono state accusate di aver sottoscritto accordi peggiorativi per i lavoratori. “Le organizzazioni sindacali – precisano CGIL, CISL e UIL – hanno sottoposto ogni accordo all’approvazione dell’assemblea dei lavoratori che hanno ratificato le proposte. Inoltre il monte ore di ciascun lavoratore non ha subito diminuzioni, in quanto i contratti precedenti, benché a full time, venivano retribuiti per le ore effettivamente svolte, per questo le OO.SS. hanno intrapreso una vertenza contro la vecchia gestione”. In precedenza, quindi, i lavoratori avevano sottoscritto un contratto a 38 ore e riscuotevano effettivamente soltanto quelle lavorate, ciò è oggetto della vertenza in corso, adesso i loro contratti corrispondono alle ore del servizio e i lavoratori che svolgono meno di 34 ore, sono i lavoratori che ne hanno fatto espressamente richiesta. LEGGI TUTTO
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