Numero 20 anno 2013

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A N A C S O T

Numero 20/ 2013 - Anno 3

DA ROMA A SERRAVALLE L A V OR O E ' D E M OC R A Z I A Manifestazione unitaria di sabato, guida al corteo pagina 3 Giovedì inizia Cgil Incontri: il programma pagina 4 In primo piano - Canale Youtube: Ponsacco, l'alta tecnologia che dà lavoro pagina 5 - Centri per l'impiego: lavoratori e servizi a rischio pagina 6 - Convegno Pignone, fotogallery. Appello pro tramvia pagine 8 e 10 - Parola al delegato: Cristina Pantani, Rsu Panorama pagina 9 - Gorgona, detenuti-coloni. Fillea Firenze, c'è Benati pagine 11-12

La Newsletter del lunedì

17.06.2013

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O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Editoriale

di Dalida Angelini

segretaria regionale resp.organizzazione CGIL Toscana

Essere tanti per essere più forti Manifestare è una delle modalità importanti della partecipazione democratica e noi lo faremo unitariamente sabato prossimo 22 giugno a Roma.

Lavoro è democrazia: una sfida impegnativa che possiamo vincere se sappiamo essere aperti ed inclusivi e soprattutto se sappiamo essere vicino alle persone che rappresentiamo e ai loro bisogni.

Vogliamo portare in piazza le ragioni del lavoro, vogliamo dire al Paese ed al governo che il lavoro non può più

tanti esodati, anche attraverso la correzione delle iniquità della legge Fornero sulle pensioni.

Ma chiediamo altresì una politica industriale che tuteli e che rilanci il sistema manifatturiero del nostro paese, una equa redistribuzione del reddito che passa attraverso la riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni. Insomma investimenti, redistribuzione del reddito, ripresa dei consumi sono le misure necessarie per uscire dalla recessione e riprendere la crescita.

Siamo stanchi degli annunci ed al governo vogliamo chiedere più coraggio nelle azioni verso coloro che costituiscono il patrimonio più prezioso di questo paese.

attendere, e soprattutto che senza lavoro non c'è dignità e non c'è futuro.

Andiamo in piazza per chiedere soluzioni alle emergenze che fanno crescere ogni giorno il numero dei disoccupati, come il rifinanziamento della cassa in deroga per il 2013, ed una soluzione definitiva per i

In Toscana abbiamo preparato la manifestazione attraverso attivi unitari dei delegati e presidi con volantinaggi fatti nelle varie province; nelle Camere del Lavoro ancora si raccolgono le adesioni: ad oggi siamo a 5000 tra lavoratori, giovani e pensionati, e circa 100 i pullman che arriveranno a Roma. Ma ancora pensiamo di poter aumentare il numero dei partecipanti.

Più saremo e più le nostre ragioni acquisteranno forza di fronte al governo ed al Paese.

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n. 20 - 17 giugno 2013

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La manifestazione Sabato tutti in piazza a Roma Oltre 100 pullman dalla Toscana GUIDA AL CORTEO Manifestazione nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil a Roma sabato 22 giugno, istruzioni per l'uso: a partire dalle ore 08:30 i manifestanti provenienti dalla Toscana si ritroveranno a piazzale dei Partigiani (Stazione Ostiense).

Per raggiungere piazza di Porta San Giovanni, il corteo seguirà il seguente percorso: piazzale dei Partigiani > viale delle Cave Ardeatine > piazzale Ostiense > piazza di Porta S. Paolo > viale della Piramide Cestia > piazza Albania > viale Aventino > piazza di Porta Capena > via di S. Gregorio > via Celio Vibenna > piazza del Colosseo > via Labicana > via Labicana > piazza San Giovanni > piazza di Porta San Giovanni.

Il comizio dei tre Segretari Generali di CGIL ­ CISL ­ UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, avrà inizio alle ore 11:00 ed avrà termine, presumibilmente, un’ora dopo. Al termine dei comizi i manifestanti potranno fare ritorno verso i bus per il rientro nelle zone di provenienza.

Sabato 22 giugno dalle ore 08,00 alle ore 13,00 le sedi nazionali di Cgil ­ Cisl ­ Uil rimarranno aperte con un servizio di supporto telefonico per tutti coloro che ne dovessero avere necessità (CGIL: 06 84761 ­ CISL: 06 84731 ­ UIL 06 47531).

"Lavoro è democrazia" CLICCA QUI e leggi il volantino con la piattaforma della manifestazione unitaria del 22 giugno

n. 20 - 17 giugno 2013

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L'appuntamento

Serravalle, da giovedì si comincia "Lavoro è democrazia". Questo il titolo della 17esima edizione di Cgil Incontri, che si svolgerà nella Rocca di Serravalle Pistoiese (Pistoia) dal 20 al 30 giugno e che vedrà anche la partecipazione di Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. I tre segretari di Cgil, Cisl e Uil, apriranno la festa (giovedì 20 giugno alle 21.30). Non solo: ci saranno ministri, politici, musica, divertimento e gastronomia.

E' la prima volta che i tre segretari sono insieme a Serravalle, proprio alla vigilia della manifestazione nazionale unitaria del 22 giugno, per un confronto sul tema che fa da filo conduttore di questa edizione: lavoro e democrazia. Non solo: ci saranno ministri, politici, musica, divertimento e gastronomia.

Tra gli altri ospiti, che hanno già confermato la loro presenza, anche due ministri, Cecile Kyenge (integrazione), che sarà presente lunedì 24 (ore 18), per parlare di immigrazione e nuovi diritti; e Josefa Idem (pari opportunità), che venerdì 28 (ore 18), insieme all'attrice Lella Costa, affronterà il tema della violenza sulle donne. "Per noi ­ afferma Gessica Beneforti, segretaria generale provinciale di Cgil Pistoia ­ rappresenta motivo di orgoglio ma anche di speranza affinché la strada dell'unità prosegua dal

terreno delle regole a quello delle azioni per contribuire a generare, con il confronto, la mobilitazione, la contrattazione, quelle scelte di cambiamento indispensabili per tornare a guardare con fiducia al futuro". La formula: insieme ai temi nazionali si parlerà anche di quelli regionali e locali, dalla riorganizzazione del sistema sociosanitario regionale alla difesa del territorio e tutela ambientale. Anche il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, mercoledì 26 giugno (ore 18) sarà a Cgil Incontri, a Serravalle Pistoiese (Pistoia), per il dibattito 'Investire nei servizi della conoscenza per uscire dalla crisi'. Con lei Mimmo Pantaleo (Flc Cgil).

LEGGI TUTTO IL PROGRAMMA LA PRESENTAZIONE Dopo anni di dilagante ideologia sugli effetti salvifici della flessibilità, della deregolazione dei mercati, delle politiche di austerità, abbiamo dinanzi un Paese martoriato dalla crisi economica, politica, sociale, occupazionale, un Paese segnato dall'aumento delle disuguaglianze e della povertà.

Non è più consentito aspettare. Occorre il coraggio della discontinuità, il coraggio della responsabilità di restituire finalmente al Lavoro valore economico e sociale. Perché il lavoro è dignità, identità, condizione essenziale di autonomia e autodeterminazione, in sostanza libertà; perché il lavoro è socializzazione e solidarietà; perché il Lavoro è Democrazia. L'intesa sulle regole recentemente sottoscritta con Confindustria segna una svolta democratica epocale nell'elezione dei rappresentanti dei lavoratori e nella validazione del Contratti Collettivi nazionali di Lavoro. Ospitare per la prima volta nella storia di CGIL Incontri i tre Segretari generali di CGIL CISL UIL, e farlo alla vigilia della manifestazione nazionale unitaria del 22 giugno, rappresenta motivo di orgoglio ma anche di speranza affinché la strada dell'unità prosegua dal terreno delle regole a quelle delle azioni per contribuire a generare, con il confronto, la mobilitazione, la contrattazione, quelle scelte indispensabili per guardare con fiducia al futuro.

CGIL Pistoia, Fondazione Valore Lavoro onlus

n. 20 - 17 giugno 2013

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Cgil Toscana su Obihall strapieno per il direttivo Il Canale YouTube della Cgil Toscana in questi giorni ha portato le telecamere sul direttivo di Cgil, Cisl e Uil di Firenze all'Obihall (slogan: "Intanto, il lavoro", in vista della manifestazione unitaria di sabato a Roma), sull'iniziativa dello Spi "Lettura e terza etĂ " e sul caso di Ponsacco (Pisa), dove la tecnologia ha portato posti di lavoro.

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FIRENZE

"Intanto, il lavoro" Obihall, il direttivo L'INIZIATIVA

La lettura e la terza etĂ

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L'ESPERIENZA

Ponsacco: la scommessa sull'alta tecnologia che porta posti di lavoro GUARDA IL VIDEO

n. 20 - 17 giugno 2013

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Primo Piano Toscana Paradosso centri per l'impiego Cgil: lavoratori e servizi a rischio assunti a tempo indeterminato sono a rischio: questo, mentre i dati Istat relativi primo trimestre 2013 fotografano in Toscana i numeri record di 161.733 disoccupati, con un tasso di occupazione al di sotto del 62%.

LA CGIL: URGE RIFORMA

Chi aiuta a trovare lavoro potrebbe restare senza lavoro, rendendo ancora più difficile la vita di cassintegrati, disoccupati a caccia di un'assunzione, studenti, pensionati, categorie protette: è il paradosso dei Centri per l'impiego toscani, dove sono a rischio sia i dipendenti che i servizi. E' la Cgil Toscana, in una conferenza stampa con esponenti del coordinamento regionale dei precari pubblici, a lanciare l'allarme.

Secondo Daniele Quiriconi di Cgil Toscana è il momento di una riforma del sistema dei Centri per l'impiego: ad esempio, in una regione come la Renania Palatinato, grande più o meno come la Toscana, sono addetti alle Agenzie per l'impiego circa 5.220 operatori (in Toscana 1.256, di cui circa il 60% precari). E ancora; nel capoluogo Magonza ci lavorano in mille, mentre a Firenze 268 di cui 154 precari. Il risultato è che la Germania “ricolloca”

IL BOOM DELL'UTENZA Infatti, nei Centri per l'impiego della regione c'è stato un vero e proprio boom dell'utenza (centinaia di migliaia di persone ogni anno), con l'arrivo della crisi economica. E il 2014, con la scadenza di numerosi contratti dei precari e con l'incertezza sul destino delle Province (l'ente attualmente gestore), “potrebbe portare alla paralisi dei servizi, gettando nella disperazione migliaia di persone ­ dice Debora Giomi, segretaria regionale Fp, che lamenta anche i tagli degli ultimi anni nel settore ­. E lasciando per strada centinaia di lavoratori, che andrebbero invece stabilizzati”. In tutto sono 107 i dipendenti delle Province assunti a tempo determinato, 178 i lavoratori a partita Iva o acquisiti tramite società “in house” e 355 operatori in appalto o dipendenti da società cooperative. Oltre la metà di quelli non

attraverso il servizio pubblico circa il 33% dei lavoratori che vi si rivolgono (la quasi totalità), contro il 3% dell'Italia e della Toscana. “Ci vogliono scelte politiche da parte del Governo: se il lavoro è davvero la missione di questo esecutivo servono tutte le risorse necessarie per rilanciare la domanda, ma anche l'orientamento al lavoro e gli strumenti al servizio di chi è in difficoltà ­ spiega Quiriconi ­.

Oggi, così come sono organizzati, non sono in grado di svolgere la loro funzione". LEGGI TUTTO

n. 20 - 17 giugno 2013

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La rubrica LA NULLITA' DEL LICENZIAMENTO IN CASO DI CARATTERE RITORSIVO Con sentenza n. 8846 del 11.4.2013, la Suprema Corte di Cassazione, confermando un consolidato orientamento, ha statuito la nullità, per illiceità, del licenziamento intimato per ragioni di rappresaglia da parte del datore di lavoro.

Spetta in tal caso al lavoratore la tutela “più forte” di cui al comma 1 del nuovo art. 18 SL, a prescindere dalle dimensioni occupazionali del datore di lavoro (dunque anche ove questi occupi un numero pari o inferiore a 15 dipendenti).

Con la sentenza che dichiara la natura ritorsiva del licenziamento il Giudice ordina la reintegra nel posto di lavoro, e condanna altresì il datore di lavoro sia al risarcimento dei danni, per una somma pari all’importo delle retribuzioni dovute dalla data del licenziamento all’effettiva riammissione in servizio (dedotto quanto eventualmente il lavoratore abbia percepito in esecuzione di altri rapporti di lavoro nel frattempo instaurati con terzi), sia al versamento dei contributi previdenziali. La norma si applica anche ai dirigenti.

Si precisa che, secondo la sentenza in commento, al fine di ottenere una simile pronuncia, la ritorsione deve essere l’unico motivo determinante del recesso e che l’onere della prova circa la natura ritorsiva del recesso grava il lavoratore.

Tale onere “potendo esso essere assolto con la dimostrazione di elementi specifici, tali da fare ritenere con sufficiente certezza l’intento di rappresaglia, il quale deve avere avuto efficacia determinante esclusiva della volontà del datore di lavoro, anche rispetto ad altri elementi rilevanti ai fini della configurazione del provvedimento illegittimo. Ne consegue che, in sede di giudizio di legittimità, il lavoratore che censuri la sentenza di merito per avere negato il carattere ritorsivo al provvedimento datoriale non può limitarsi a dedurre la mancata considerazione, da parte del giudice, di circostanze rilevanti in astratto ai fini della ritorsione, ma deve indicare elementi idonei ad individuare la sussistenza di un rapporto di causalità tra le circostanze pretermesse e l’asserito intento di rappresaglia”.

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

www.avvrusconi.it n. 20 - 17 giugno 2013

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Il convegno

Convegno Pignone, la fotogallery

VenerdĂŹ 14 giugno Convegno internazionale sull'intervento pubblico in economia all'Auditorium GE a Firenze Alessio Gramolati: "Stop austerity" LEGGI TUTTO Susanna Camusso "Investire sul welfare" LEGGI TUTTO

n. 20 - 17 giugno 2013

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Parola al delegato

"Ogni domenica a lavoro, ora basta" Intervista a CRISTINA Rsu Panorama Pontedera

PANTANI

Cristina Pantani, 48 anni, delegata Rsu per la Filcams Cgil nella catena Panorama a Pontedera: come è la situazione occupazionale nell'azienda?

“Dal 1984 ho lavorato sempre nello stesso settore, per Superal, a Pontedera. Dal 2000 Panorama ha rilevato il centro, allargando i settori dell'offerta: dall'abbigliamento si è passati anche all'hi­fi, alla telefonia. Ora siamo un centro commerciale di 6mila metri quadrati, dimensioni non giganti in linea con una realtà come quella di Pontedera.

Allo stato attuale siamo meno di cento dipendenti: nella prima mobilità nel 2008, sono uscite circa venti persone; nella seconda, l'anno scorso, se n'è andata una decina. In entrambi i casi, di trattava di dipendenti vicini alla pensione. Come organico siamo soprattutto donne sulla mia fascia d'età, ci sono anche part time e interinali”.

La Cgil, ma anche la Regione Toscana e sigle cattoliche, si è espressa contro il decreto sulla liberalizzazione degli orari del commercio. A Campi Bisenzio è in programma una assemblea di lavoratori e precari del settore per continuare la campagna contro le domeniche e i giorni festivi in servizio.

“Ci è stato detto che quel decreto sarebbe stato la soluzione ai problemi dell'occupazione. Fosse stato vero, non ci saremmo opposti: sarebbe stato un sacrificio accettabile. Ma la realtà è andata diversamente: anche da noi le assunzioni sono state poche e interinali. Il risultato più tangibile è stato sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici, la cui vita è diventata più difficile”.

Quale è l'impatto sociale di un lavoro che costringe ogni domenica a stare in servizio?

“Vita sociale, figli, amici, parenti: tutti sacrificati. La domenica è l'unico giorno in cui puoi vedere le persone che non puoi frequentare durante la settimana.

Soprattutto le mamme sono in difficoltà: c'è da pagare le baby sitter, o cercare tra i parenti chi può badare a tuo figlio. E ci sono anche madri separate o single. Senza contare il problema principale: privarsi della compagnia del figlio nell'unico giorno in cui non ha la scuola”.

Cosa si dovrebbe fare per combattere questo problema?

“Come sindacato dobbiamo insistere a tutti i livelli. E va fatto capire alle aziende che anche economicamente non conviene tenere sempre aperto. All'inizio, dopo il decreto, c'è stato un aumento di incassi tenendo aperto la domenica. Ma è durata poco: con la crisi, se uno viene a far la spesa la domenica poi non torna in settimana.

L'azienda deve pagare poi una maggiorazione a chi lavora, ed è previsto anche un riposo settimanale aggiuntivo. A Panorama siamo aperti tutte le domeniche, e anche in qualche festività. A livello locale abbiamo fatto volantinaggi e aderito alle iniziative nazionali e regionali, il tema è molto sentito tra le lavoratrici. Nella mia zona, vedo che i piccoli commercianti, che all'entrata in vigore del decreto aprivano sempre i negozi la domenica, hanno capito che non ne vale la pena. Spero che se ne renda conto anche la grande distribuzione. La Filcams fa bene a tenere alta la guardia su questa battaglia”.

Da quanto fa la sindacalista? Consiglierebbe di diventarlo a una sua collega agli inizi?

“Sono delegata da prima del 1990, sempre nella Cgil. Ho sempre pensato che sia importante che qualcuno si faccia carico delle problematiche che ci sono sui luoghi di lavoro per risolverle. All'inizio della mia esperienza sindacale c'erano grande fiducia e ottimismo, abbiamo ottenuto grandi risultati; ma ora con la crisi economica è ancora più importante difendere le nostre prerogative, sempre più sotto attacco. Consiglierei alle colleghe più giovani di fare esperienza come delegate, è formativo, anche se non è facile farlo capire ai più giovani”.

PER COLLABORARE CON "PRIMO MAGGIO" (INTERVISTE, ANNUNCIO DI INIZIATIVE, EVENTI, COMMENTI, SUGGERIMENTI, CRITICHE) CONTATTARE: VIA MAIL: nbisogni@tosc.cgil.it, tgalgani@tosc.cgil.it VIA TELEFONO: 055­5036235, 055­5036273

n. 20 - 17 giugno 2013

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L'appello

Firenze, raccolta firme pro tramvia La rete di cittadini di Firenze "Noi ci siamo" lancia un appello pro tramvia. Per aderire, scrivere a vieniadirelatua@noicisiamo.fi.it Ecco il testo dell'appello: Noi cittadini di Firenze abbiamo potuto sperimentare concretamente l'utilità della linea 1 della tranvia. Il tram è veloce, puntuale, ecologico. Più in generale abbiamo toccato con mano quanto il futuro della città sia legato alla realizzazione di un sistema di mobilità pubblico efficiente. Andare avanti e dotarci di una rete tranviaria, utilizzare pienamente la rete ferroviaria metropolitana e le sue stazioni disponibili, potenziare le busvie e favorire una mobilità privata alternativa e sostenibile non rappresenta un'occasione ma un obbligo, a meno che non vogliamo che la città finisca per paralizzarsi e pagare un alto prezzo anche sul fronte dello sviluppo economico e dell'occupazione.

Le notizie di continui rinvii a proposito dell'avvio dei lavori della linea 2 e 3 della tranvia ci preoccupano molto. Perché il ritardo produce danno a tutti noi e la realistica prospettiva che si perdano i finanziamenti europei, specie in un momento in cui le risorse scarseggiano drammaticamente, ci porta a temere

che il pericolo non sia solo quando ma addirittura se mai i lavori partiranno.

Un'ipotesi, quest'ultima, che per gravità nelle conseguenze pensiamo sia semplicemente inaccettabile.

Ecco dunque che chiediamo al Comune di procedere con tutto l'impegno necessario e celermente perché si esca da questa situazione di stallo. Non è più il tempo dei rinvii. Non ce lo possiamo permettere!

Questo è il tempo dell’azione, quella su cui si misura la capacità politica di governo del territorio. I cantieri sono un disagio per tutti ma questi mesi che precedono le prossime elezioni amministrative, quindi le scelte per il futuro di Firenze, devono essere mesi in cui i lavori siano in corso, i cantieri per la tranvia siano aperti ed operativi Firenze, città metropolitana, sarà infatti città davvero europea solo se vincerá questa sfida!

“Come dare un futuro ai giovani?" martedì 18 giugno 2013, ore 14.30 Sala Pegaso, Piazza Duomo 10, Firenze PROGRAMMA ore 14.30 Gianfranco Simoncini, assessore regionale al lavoro ore 14.45 La condizione giovanile: Nicola Sciclone, Irpet ore 15.00 Familismo coatto e cittadinanza ridotta: Chiara Saraceno, Irpet ore 15.20 L’occupazione: Gabriele Ballarino, Università di Milano ore 15.40 Politiche attive del lavoro: Sergio De Stefanis, Univ. di Salerno ore 16.00 Il ricambio: Alessandro Cavalieri, Regione Toscana ore 16.20 Giovani Sì: Carlo Andorlini, Regione Toscana ore 17.00 Conclusioni: Enrico Rossi, Presidente della Regione

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La storia Miracolo all'Isola di Gorgona: detenuti-coloni col progetto Cgil di CGIL LIVORNO Iniziative progettuali della Casa di Reclusione di Gorgona: già prima del progetto “Frescobaldi per Gorgona”, le attività in favore dei detenuti dell'isola nascono con il “Progetto Granducato” che vede la CGIL tra i soggetti promotori.

Oltre l'impegno diretto nell'organizzazione e promozione delle attività, l'apporto della CGIL ha trovato nell'elaborazione del corso di formazione FEMAG e nell'erogazione dei servizi offerti dalla Camera del Lavoro di Livorno, ulteriori momenti di incremento e sviluppo dei servizi. L'apporto delle competenze delle singole categorie coinvolte (FILLEA, FLAI, FP), ha infatti consentito di proporre corsi finanziati per la formazione di 20 detenuti

(Progetto FEMAG per la ristrutturazione edilizia, elettrica ed idraulica), così come di aprire uno sportello per attività di patronato assistenziale, fiscale e previdenziale aperto a detenuti, operatori e residenti. Il Progetto Granducato mira inoltre a fare dell'isola un esempio di sviluppo non solo per il trattamento penitenziario (sull'isola tutti i detenuti sono avviati a percorsi di formazione e lavoro) ma anche di sostenibilità in equilibrio tra i valori ambientali, sociali e di reinserimento. L'apertura dell'isola ad insediamenti produttivi da parte di

soggetti d'impresa, del privato sociale e delle istituzioni del territorio, potrà infatti rappresentare per l'Isola una doppia opportunità: per il sistema penitenziario, costituire un modello di eccellenza che sappia coniugare recupero sociale del detenuto e sviluppo di un'economia sul territorio come realtà unica del patrimonio ambientale, restituire una delle aree meno conosciute dell'intera toscana alla fruibilità dei cittadini.

L'impegno della CGIL non si esaurisce peraltro nella conclusione di quanto già realizzato ma prosegue, anche attraverso la presenza del sindacato nelle sue articolazioni territoriali e di categoria.

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L'elezione Marco Benati alla Fillea di Firenze Il Comitato Direttivo Provinciale della Fillea Cgil di Firenze ha eletto Marco Benati, all’unanimità, quale segretario generale della categoria in sostituzione di Marinella Meschieri.

Marco Benati ha 44 anni e ha diretto dal 2008 la Fillea Provinciale di Padova in qualità di segretario generale. Ha studiato Economia Aziendale presso l’Università di Padova e contemporaneamente lavorava per mantenersi gli studi ed è stato impegnato nel movimento pacifista e nonviolento di Padova.

Successivamente ha frequentato un corso di specializzazione sulla gestione della sicurezza e qualità in azienda ed ha iniziato a lavorare come impiegato su queste materie per una grossa impresa edile e si è iscritto alla CGIL. Per due anni, in qualità di volontario, si è occupato della tutela dei lavoratori migranti e in particolare presso il famoso “ghetto di via anelli” a Padova.

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In breve

Mps e l'ipotesi della modifica dello statuto La Fisac lancia un monito ai vertici della banca L'ipotesi che il Cda Banca Mps discuta lo statuto della banca e in particolare il superamento del limite del 4% per il voto dei soci privati, è aspramente criticato in una nota Fisac­Cgil di banca Mps che ai vertici dice "la banca non è cosa vostra". Nella nota il sindacato spiega che la dirigenza della banca "conferma l'assoluto disprezzo di ogni forma di confronto con i lavoratori e con le organizzazioni sindacali", sottraendo ad ogni forma "di interlocuzione sociale" argomenti vitali per le sorti del gruppo. Dopo "i licenziamenti, le esternalizzazioni, la vendita di società, la disdetta del contratto integrativo e la decurtazione salariale del 20%" la Fisac dice che oltre al mancato rilancio commerciale "si assommano oggi nuove preoccupazioni e nuove tensioni. E nel frattempo ­ prosegue la nota ­ il top management continua a percepire retribuzioni che visto il momento vissuto dalla banca dovrebbero essere decurtate del 70­80%". LEGGI TUTTO

Rinnovo del contratto del settore gas-acqua Sei ore di sciopero nelle aziende della Toscana

Settore gas e acqua, lanciano l'allarme Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil: "A oltre undici mesi dalla presentazione della piattaforma sindacale, a sei mesi dalla scadenza del contratto nazionale di lavoro per gli oltre 50.000 dipendenti delle 600 aziende del settore gas­acqua, non si intravede ancora la possibilità di un concreto avanzamento della trattativa per il rinnovo del contratto. E’ per questo che dopo le prime due ore di sciopero e il blocco delle prestazioni straordinarie si rende necessario proseguire nella mobilitazione, articolata a livello regionale/territoriale, che per la Toscana si concretizzerà in 2 iniziative: 4 ore di sciopero lunedì 17 giugno (per la provincia di Pisa martedì 18) con presidi davanti alle prefetture organizzati a livello territoriale e 2 ore giovedì 20 giugno. Per dire no: ad aumenti retributivi del tutto irrisori e penalizzanti per i lavoratori del settore idrico; all’estensione della flessibilità degli orari, superando la contrattazione locale; al superamento degli scatti di anzianità, senza alcuna contropartita. Per dire sì ad un nuovo contratto che estenda tutele e diritti, ad un incremento economico che risponda al bisogno di tutela del potere di acquisto delle retribuzioni del settore, alla definizione di un nuovo sistema classificatorio che tenga conto della crescita di professionalità dei lavoratori del settore". LEGGI TUTTO

Avis (autonoleggio) licenzia, la Filt non ci sta I lavoratori incrociano le braccia una giornata Spiega Alessio Ammannati (Filt Cgil): "La AVIS Budget SpA, settore italiano della grande multinazionale dell'autonoleggio, ha aperto la procedura di licenziamento collettivo riferita alla legge 223/91 per 150 dei 464 addetti in Italia, di cui 10, su 42 lavoratori, tra Firenze e Pisa, a poco meno di una anno da una precedente ristrutturazione, che garantiva la stabilità occupazionale. Questa volta AVIS, però, è esplicita: a fronte di un decremento del volume dei noleggi del 5% intende licenziare un terzo dei propri dipendenti, per delocalizzare le attività italiane tra Barcellona e Budapest e per fare outsourcing (esternalizzazioni) verso piccole aziende del settore. Non assistiamo, dunque, alla cessazione di un'attività ormai improduttiva, bensì ad un vero e proprio processo di riduzione di occupazione, diritti e salari a favore di una logica esasperata del profitto aziendale, in una società che vive un momentaneo periodo di lieve flessione della produzione del servizio. Le Organizzazioni Sindacali ed i lavoratori si sono, perciò, subito mobilitati, e in occasione dell'incontro di oggi con la direzione della multinazionale, hanno proclamato 24 ore di sciopero totale dei lavoratori AVIS in tutta Italia. Uno sciopero cui parteciperanno anche i lavoratori di Firenze e Pisa, unità produttive importanti anche perché allocate, in parte, nei rispettivi aeroporti cittadini". LEGGI TUTTO

n. 20 - 17 giugno 2013

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