Numero 24 Anno 2013

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A N A C S O T

Numero 24/ 2013 - Anno 3

P I A GGI O, L A C GI L M E T T E I L T UR B O Elezioni Rsu a Pontedera: trionfo Fiom tra gli operai e per la prima volta anche tra gli impiegati La categoria pisana: "Ora rispettare il voto, niente trucchi" pagina 3

In primo piano - Dgb in visita a Cgil Toscana: intervista, foto, reportage pagine 4, 5 e 6 - "Una sinergia tra Lucchini e Ilva": la proposta Cgil pagina 8 - Ires, al via un sondaggio sui bisogni dei lavoratori cognitivi pagina 9 - Parola al delegato: Sabrina Cialdi, Rifinizione S. Stefano pagina 11

La Newsletter settimanale

15.07.2013

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Editoriale

di Sandra Cappellini

segreteria regionale CGIL Toscana

Non basta una telefonata a Kyenge: Calderoli si dimetta 1948, Costituzione Italiana, art.3: "Tutti i cittadini hanno

fondanti. L'aggressività delle parole utilizzate da Calderoli,

pari dignità sociale e sono uguali

l'offesa, l'insulto che ha squisitamente connotati razzisti

davanti alla legge,

senza distinzione di sesso, di razza,di lingua,di religione,

non possono e non devono chiudersi

con una banale

di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Uno

telefonata di scuse: l'unico atto possibile sono le

degli articoli più importanti, più belli, più significativi che

dimissioni dall'incarico istituzionale ricoperto. Nei giorni

segna o dovrebbe segnare la storia del popolo italiano. In

scorsi si è svolto a Cecina il XVI Meeting Internazionale

esso

fondamentali

Antirazzista, un importante momento di discussione e di

dell'uguaglianza; ha più di sessant'anni ma è attualissimo

approfondimento di idee, di pratiche in materia di

perché oggi viviamo in una società multietnica e i problemi

integrazione, di multiculturalità, di dialogo, dove si è

legati alla convivenza pacifica sono all'ordine del giorno.

parlato di diritti a tutto tondo partendo proprio da quelli

In questo contesto un rappresentante della Repubblica

civili ribadendo l'importanza e la centralità dello "ius soli"

Italiana, il vice presidente del Senato, sabato u.s. si

proprio con il Ministro Kienge, che peraltro è già stata

permette una battuta che lui stesso definisce "simpatica"

nostra ospite a Firenze in CdL e a Serravalle alla festa

paragonando il Ministro Kyenge ad un orango. Parole che

della CGIL, a dimostrazione dell'impegno della CGIL

offendono non solo la persona del Ministro ma tutto il

Toscana su questi temi. IUS SOLI, cioè "diritto del suolo",

popolo italiano. Dichiarazioni che diventano ancora più

espressione giuridica che indica l'acquisizione della

gravi quando sono fatte da persone che dovrebbero

cittadinanza come conseguenza del fatto giuridico dei

rappresentare la nostra Repubblica e i suoi principi

essere nati nel territorio italiano qualunque sia la

sono

presenti

i

principi

cittadinanza posseduta dai genitori. Nella maggior parte dei Paesi Europei questa norma è applicata da anni, con alcune condizioni certo, ed

invece in Italia trova

applicazione solo in circostanze eccezionali. Una battaglia di civiltà e di dignità in linea con la Costituzione ma che non vede ancora prospettive certe in Italia. Una nazione colpita dalla crisi e dai conseguenti egoismi che da essa derivano, un Paese in cui le peggiori derive xenofobe e razziste vengono esplicitate proprio da chi dovrebbe avere il ruolo di garante. Se la politica vuole ritrovare dignità e rispetto deve essere portatrice di valori, principi e atti democratici e civili, mettendo al bando chi si fa portatore

Il ministro Cécile Kyenge è stata più volte ospite di Cgil in Toscana, da Serravalle Pistoiese a Firenze

ed

interprete

conosciuto.

n. 24 - 15 luglio 2013

dei

peggiori

istinti

che

l'Europa

ha

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Copertina Voto Rsu Piaggio, Fiom fa cappotto E' primato tra operai e impiegati La Fiom­Cgil si afferma come primo sindacato in Piaggio a Pontedera, sia tra gli operai che tra gli impiegati. Nel voto delle Rsu, infatti, guadagna il 5,24% in più rispetto al voto del 2010, passando dal 40,94 al 46,18, confermando e rafforzandola propria posizione di sindacato maggiormente rappresentativo. In particolare, tra gli operai la Fiom prende il 47,9% (+4,13% rispetto al 2010), la Fim il 28,4% e la Uilm il 22%. Tra gli impiegati, il sindacato dei metalmeccanici Cgil si afferma con il 37,7% (+12,5% rispetto al 2010), superando la Fim (37,1%) e la Uilm (25,1%).

solo per la Fiom ma per tutti i lavoratori della Piaggio". La Fiom Nazionale e Provinciale rilasciano il seguente commento: "Ringraziamo tutti i lavoratori e lavoratrici che si sono recati a votare esercitando un diritto irrinunciabile della vita sindacale. Ora tutti rispettino il voto dei lavoratori e delle lavoratrici, a partire dall'applicazione dell'accordo interconfederale sulla rappresentanza e alla luce della sentenza della Corte Costituzionale della scorsa settimana. La Fiom è impegnata nel salvaguardare tutti i lavoratori della Piaggio, per questo motivo non accetteremo trucchi o inganni che modifichino nella sostanza il rapporto democratico fra il voto e i delegati eletti. Chi sceglierà questa strada si assumerà la responsabilità politica di praticare la divisione e il litigio, e deve sapere che non esiteremo, nei confronti di nessuno, a ricorrere a tutti gli strumenti e in tutte le sedi per far valere questo normale criterio democratico. LEGGI TUTTO FRANCESE: LA DEMOCRAZIA E' BELLA

FATICANTI­FIOM PISA: SI RISPETTI VOTO “Nel voto delle Rsu la Fiom aumenta i consensi e conquista il primato anche tra gli impiegati. Ora tutti rispettino il voto dei lavoratori e si apra il confronto sul futuro dell'Azienda”, dice Mauro Faticanti, Coordinatore nazionale per la Fiom­Cgil della Piaggio. “Questo voto ­ spiega ancora ­ premia l'impegno di tutti nel concretizzare giorno dopo giorno quello che la Fiom rappresenta non solo per i lavoratori metalmeccanici. La condizione lavorativa, la sicurezza, l'occupazione, il salario e la democrazia sono stati al centro delle nostre battaglie sia a livello nazionale che alla Piaggio, per questo riteniamo il risultato ottenuto un dato estremamente positivo non

Commenta il segretario della Cgil di Pisa Gianfranco Francese: "I lavoratori e le lavoratrici della Piaggio hanno votato esprimendo, sia che fossero operai sia che fossero impiegati, un consenso largo, chiaro ed inequivocabile alla Fiom Cgil. Un consenso che fa giustizia di chi, incautamente, si era lasciato andare a illusori pronostici sulla sconfitta della Fiom Cgil. Un risultato importante, soprattutto in questa fase delicatissima, che premia lo sforzo di tutta la categoria per rappresentare nel modo migliore le preoccupazioni e le ansie di chi già lavora, ma anche di chi un lavoro ancora non ce l’ha". LEGGI TUTTO DE SANCTIS: ORA EVITARE CONTENZIOSI Spiega Cesare De Sanctis, Segretario Generale della Fiom­Cgil Toscana: "Grande soddisfazione per il risultato ottenuto dalla Fiom nel rinnovo della Rsu Piaggio, una della realtà piu' grandi e importanti della nostra regione. Non sfugge che il risultato consolida la maggioranza nel collegio operai ma soprattutto per la prima volta la Fiom è il primo sindacato anche tra gli impiegati". LEGGI TUTTO

n. 24 - 15 luglio 2013

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La visita/1 La Dgb in Toscana: "Così con la Cgil difenderemo il lavoro in Europa" Nell'ambito dei rapporti bilaterali fra i due sindacati, gemellati da tempo, una delegazione della DGB Renania Palatinato è stata, martedì e mercoledì scorsi, in Toscana ospite della Cgil Toscana.

Martedì la giornata è stata caratterizzata da una vista alle cave di marmo di Carrara, la mattina, e ad un istituto tecnico industriale a Firenze, nel pomeriggio. Nel corso della mattina di mercoledì scorso c'è stato un confronto sui Centri per l'Impiego, cui la Germania in generale e la Renania Palatinato in particolare investono risorse economiche e umane non paragonabili a quelle italiane, con risultati eccellenti sul fronte dei reimpieghi. E' stato questo anche uno degli argomenti dell'incontro con l'assessore della Regione Toscana Gianfranco Simoncini (LEGGI

TUTTO), prima della tappa a Siena

che ha visto anche un incontro col rettore dell'Università Angelo Riccaboni. La visita è un pezzo dell'attività di analisi e confronto al termine del quale, in un convegno internazionale nel capoluogo toscano, verrà varata la 'Carta di Firenze', il documento programmatico che i sindacati europei presenteranno alle forze politiche impegnate nella campagna per le elezioni europee del prossimo anno.

Intervista a DIETMAR MUSCHEID (Dgb West) Che differenze ci sono nell'affrontare i temi del lavoro e del precariato tra Toscana e Renania Palatinato?

“Toscana e Renania Palatinato hanno una cosa in comune: sono entrambe regioni di vino. Sui centri per l'impiego, c'è una differenza: in Renania c'è la grande industria, qui in Toscana è forte la presenza della piccola e media impresa. La struttura economica è diversa e dunque vanno pensate risposte diverse. Questo scambio tra Dgb e Cgil è molto utile per aumentare le conoscenze sui mercati del lavoro e confrontarsi su quali risposte dare ai problemi dell'occupazione”.

E quali sono gli obiettivi di questa collaborazione Cgil­Dgb? “E' importante conoscere e imparare l'uno dall'altro.

Avendo una buona conoscenza del tessuto sociale di ogni regione si può aspirare a raggiungere una unità

sociale a livello europeo. Lo scambio di esperienze arricchisce”.

Come la Dgb guarda alle prossime, imminenti elezioni tedesche?

“Non sappiamo come voteranno i tedeschi, anche se alcuni sondaggi indicano la possibilità che vincano gli stessi che governano ora. Per noi è importante che il governo rispetti i diritti dei lavoratori e sappia tutelare l'occupazione”.

Che ne pensa del governo italiano guidato da Enrico Letta?

“Il governo Letta sui media tedeschi non è molto rappresentato. La nostra visita in Toscana ci è utile anche per avere informazioni e opinioni sul governo di Letta e la nuova situazione politica italiana”.

Il prossimo progetto con la Cgil?

“Fisseremo le date di altre iniziative comuni, io sarò presente alla prossima Conferenza europea che è un'ottima iniziativa”.

La Dgb ha proposto un “Piano Marshall” per la ripresa economica europea.

“Lì descriviamo la direzione che secondo noi devono avere i sindacati rispetto all'Europa”.

IL PROGETTO IL "PIANO MARSHALL" DELLA DGB PRESENTATO AL FORUM CGIL SULL'ECONOMIA LEGGI TUTTO

n. 24 - 15 luglio 2013

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La visita/2 Dalle cave ai Centri per l'impiego La fotogallery del tour dei tedeschi

n. 24 - 15 luglio 2013

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La visita/3 "Insieme contro la precarietà Prossima tappa la Carta di Firenze" IL RESOCONTO di DANIELE QUIRICONI (segreteria regionale Cgil Toscana) La visita che sette sindacalisti tedeschi hanno compiuto in Toscana dall'8 all'11 Luglio, grazie al determinante contributo della Fondazione F. Ebert, ha consentito di completare uno scambio di informazioni sulle politiche attive del lavoro, sui centri per l'impiego, sulla formazione e sul sistema scolastico. Oltre a visite ad attività produttive a Carrara e all'Universitá di Siena, grazie alle Camere del Lavoro territoriali, si sono approfonditi, in incontri bilaterali e con il centro per l'impiego di Firenze e la regione Toscana, temi strategici delle politiche europee come quelle riferite al mercato del lavoro. I colleghi tedeschi hanno potuto tra l'altro apprezzare il progetto "Giovani Sí" che pone la nostra regione all'avanguardia nelle politiche giovanili in Europa. Il tema del lavoro giovanile e della precarietá, infatti, è molto sentito anche dal sindacato tedesco alle prese, specie nei servizi, con una crescente deregolamentazione delle forme contrattuali. Si sono poste le basi dello sviluppo di nuovi scambi bilaterali; la proposta della Dgb é quella di approfondire le forme di previdenza e dei fondi complementari per il sostegno del welfare dei rispettivi paesi. E la visita é stata l'occasione per uno scambio di punti di vista in previsione del consueto convegno autunnale europeo che da qualche anno la CGIL Toscana organizza a Firenze insieme alla CGIL nazionale, all'Associazione Trentin e alla Fondazione Ebert. Quest'anno, in previsione delle elezioni europee, alla presenza di esponenti sindacali dei piú importanti paesi del continente, l'appuntamento costituirá l'occasione nella quale le forze sociali presenteranno un documento, la cosiddetta "Carta di Firenze", con i capisaldi di

politica economica e sociale da sottoporre alle forze progressiste. L'Europa quindi, sempre di più rappresenta l'orizzonte strategico dell'iniziativa del sindacato italiano e tedesco, e la CGIL Toscana cerca di dare il proprio contributo in questa direzione.

CONFERENZA STAMPA REGIONE­CGIL TOSCANA­DGB GUARDA IL VIDEO

L'INIZIATIVA

n. 24 - 15 luglio 2013

"PIGNONE 1953" LA MOSTRA CHE RICORDA LE LOTTE DELLA COMUNITA' FIORENTINA, SINDACO LA PIRA IN TESTA, PER SALVARE LA FABBRICA GUARDA TUTTO

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Cgil Toscana su I video della settimana Il Canale YouTube della Cgil Toscana ha portato le telecamere sulla questione dell'abuso dei farmaci nella Terza età (a cura di Spi), sulla guida per l'estate pensata per grandi e piccini realizzata da Auser, su una intervista a Daniela Cappelli dello Spi Cgil e sui lavori dell'assemblea dei quadri della Filcams Toscana.

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SANITA'

L'abuso di farmaci nella Terza età IL VADEMECUM

Auser, una guida per l'estate

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L'INTERVISTA

Il punto dello Spi con Cappelli L'ASSEMBLEA

Si riuniscono i quadri Filcams GUARDA IL VIDEO

n. 24 - 15 luglio 2013

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Primo Piano Toscana L'appello Cgil: "Serve una sinergia Lucchini-Ilva, il tempo sta finendo" di MAURIZIO STRAZZULLO (segretario generale CGIL Livorno) e di DANIELE QUIRICONI (segreteria regionale CGIL Toscana) Lucchini non può più aspettare, il tempo a disposizione sta inesorabilmente finendo ed è necessario percorrere rapidamente tutte le possibilità per salvare lo stabilimento e i livelli occupazionali che questa realtà produttiva rappresenta per il territorio, per la Toscana e per l'Italia.

La crisi della Lucchini non è infatti solo un problema piombinese, ma è viceversa un problema che riguarda la prospettiva dell'attività industriale e manifatturiera della nostra regione e di tutto il paese se si ritiene, come noi riteniamo, che il settore siderurgico sia strategico per la nostra economia. In mancanza di un acquirente, l'unica strada ad oggi percorribile per mantenere inalterata le possibilità di salvaguardare lo stabilimento siderurgico di Piombino è quella di individuare una sinergia tra l'ILVA di Taranto e la Lucchini.

Ma il tempo non è una variabile indipendente, pesa il ritardo della conversione in legge del decreto per il commissariamento dell'Ilva e la nomina a commissario di Bondi, giudicati essenziali affinchè il governo possa convocare formalmente i due commissari Bondi e Nardi così come promesso dal sottosegretario De Vincenti, per verificare e favorire una sinergia tra i due stabilimenti. Infatti se la produzione dell'ILVA dovesse subire un ridimensionamento a seguito dei provvedimenti della Magistratura di Taranto, Lucchini potrebbe garantire la produzione di semilavorati, tradizionalmente prodotti da Taranto, da destinare principalmente a Genova.

E' il Governo quindi, nel quadro di un diverso impulso da dare a tutta la politica industriale nazionale, che deve attivarsi da subito affinchè si creino le condizioni di un rapporto di collaborazione tra l'ILVA e Lucchini, per non disperdere una opportunità di importanza vitale per il nostro territorio e per il settore siderurgico Italiano. Ogni settimana o giorno che passa, rischia di aggravare la già critica situazione dello stabilimento piombinese.

FIRENZE

SIENA

FILCAMS: PULIZIE, E' RIBASSO APPALTI STIPENDI RIDOTTI FINO AL 70% LEGGI TUTTO

BILANCI DEI COMUNI, CGIL­CISL­UIL: "CONTRATTAZIONE IN SALITA" LEGGI TUTTO

n. 24 - 15 luglio 2013

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L'indagine Da Ires Emilia, Toscana e Veneto uno studio sui lavoratori cognitivi Chi sono i lavoratori cognitivi?

L'indagine di Ires Emilia Romagna, Ires Toscana, Ires Veneto Ricerca universitaria e privata, agenzie di comunicazione, giornalismo, informatica, consulenza manageriale, spin off, start up, uffici stampa e molto altro: come si vive e come si lavora nelle attività della conoscenza? Chi sono, da dove vengono, che contratti hanno o quali imprese aprono e a cosa aspirano i lavoratori cognitivi, tipologie sempre più presenti nel terziario avanzato ma ancora difficilmente incasellabili?

Soprattutto, infine: quali sono le condizioni per un'azione sindacale capace, come non è stata fino ad ora, di incrociare le loro attese e le loro disponibilità?

Scoprire tutto questo è la finalità dell'indagine “Elaborazione”, questionario promosso da Ires Emilia Romagna, Ires Toscana e Ires Veneto. Una vera e propria indagine di massa, un lavoro già iniziato sui tre territori tramite oltre 100 interviste da parte dei ricercatori di Ires a lavoratori rientranti nel target descritto per capire come strutturare le domande del questionario, che si rivolge ai lavoratori della conoscenza di tutta Italia senza limiti d'età. Le domande sono aperte e con scala di valutazione, e il tempo per rispondere non è superiore ai 20 minuti.

prossima settimana. Dopo, le strutture di Ires lavoreranno al rapporto conclusivo, che sarà pubblicato agli inizi del 2014 e offrirà spunti per la prossima fase congressuale di Cgil.

Altri servizi del sito: informazioni sul progetto “Elaborazione”, spazio per i commenti degli utenti e per la loro interazione (esempio: si chiede di definire il proprio stato di lavoratore cognitivo), statistiche aggiornate sull'indagine, collegamento alle pagine e ai profili sui Social network.

Il questionario sarà anche online sui siti Cgil regionali, delle categorie e delle Camere del lavoro di Emilia Romagna, Toscana e Veneto.

Ires Emilia Romagna, Toscana, Veneto

IL LUTTO LA CGIL FIORENTINA E TOSCANA PIANGONO LA SCOMPARSA DI ENRICO HABLIK, TRA I FONDATORI DI NIDIL

Per diffondere il questionario, è stato creato un sito ad hoc (www.elaborazione.org) che è già online. E' qui che in forma anonima si compone il questionario: sarà possibile farlo a partire dalla

n. 24 - 15 luglio 2013

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La rubrica L'IRRIDUCIBILITA' DELLA RETRIBUZIONE NON SI ESTENDE ALLE INDENNITA' La garanzia della c.d. irriducibilità della retribuzione derivante dall’art. 2113 cod. civ. si estende alla sola retribuzione compensativa delle qualità professionali intrinseche essenziali delle mansioni, ma non alle componenti della retribuzione erogate per compensare particolari modalità della prestazione lavorativa.

Con la sentenza n. 11918 del 16.5.2013 la Suprema Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi in materia di retribuzione confermando sostanzialmente un consolidato orientamento, anche dottrinale.

Il tema affrontato non è tanto quello della c.d. irriducibilità della retribuzione, quanto quello dei limiti che esso incontra.

Come è noto, il nostro ordinamento tutela del rapporto di lavoro subordinato ponendo con l’art.

2103 del cod. civ. anche il principio (della irriducibilità appunto) secondo il quale la retribuzione concordata al momento dell’assunzione non è appunto riducibile neppure a seguito di un accordo tra le parti, ed anzi,

ogni patto contrario è nullo.

Posto il principio che la retribuzione del lavoratore non può essere ridotta neppure con il consenso di quest’ultimo, la Corte si incarica di precisarlo.

Il datore di lavoro può tuttavia sopprimere o ridurre quelle particolari “voci” retributive che sono legate ad una specifica modalità della prestazione lavorativa, voci che non hanno ragione di persistere venuta meno la modalità.

E’ il caso, prima di tutto, delle moltissime “indennità” conosciute nella contrattazione collettiva, indennità che hanno il precipuo scopo di riequilibrare un particolare disagio imposto nello svolgimento della prestazione (ad esempio, l’indennità di turno, l’indennità di trasferta o l’indennità di cella), o un particolare rischio (come ad esempio, in parte, l’indennità di maneggio danaro) e che non vanno dunque a “retribuire” la prestazione “principale” o essenziale che caratterizza una particolare figura contrattuale. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

www.avvrusconi.it n. 24 - 15 luglio 2013

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Parola al delegato

"A Prato Berta filava ma ora non più Cari politici, le tasse ci strozzano" Intervista a SABRINA CIALDI Delegata Rifinizione Santo Stefano (Prato) Sabrina Cialdi, 46 anni a settembre, un marito, una figlia di 21 anni e un figlio di 13, da 20 lavora presso la Rifinizione Santo Stefano di Prato e da 5 è delegata per la Filctem Cgil. La ditta rifinisce i tessuti e lavora per conto terzi. Quanto si è sentita la crisi?

“Siamo un'azienda importante: i dipendenti nel tempo sono calati da 230 a 154, il lavoro è diminuito ma non è stato licenziato nessuno. Il nostro patrono è Renato Cecchi, uno della “vecchia scuola”, che noi chiamiamo “il babbo”: quando ci ha fatto fare la Cassa integrazione, nel 2009, per lui è stato un sacrificio, un'umiliazione. Ora è dura, e anche gli operai dovrebbero capire che non vanno fatti gli straordinari quando non serve. Non c'è tanto lavoro da giustificarli: occorre più attenzione, sennò ci rimettiamo tutti. Noi abbiamo stipendi e contributi pagati ad ora, e se ci guardiamo intorno vediamo che nel tessile è una ecatombe di aziende.

Anche mio marito lavora in questo settore, e riceve lo stipendio a singhiozzo. Non sono più i tempi delle vacche grasse o, come diciamo a Prato, di quando Berta filava”.

“Prato non deve chiudere”: è passato tempo dalla storica mobilitazione per fare luce sulla particolarità locale. Cosa è cambiato da lì?

“Da molto non vedo una classe politica all'altezza della situazione. Il problema principale resta lo stesso: la tassazione. Le aziende e le buste paga sono troppo tassate. Non ce la facciamo più. Chi era nella classe media, scivola verso la povertà: il potere d'acquisto è crollato, il nero dilaga. Per comprare qualcosa, dobbiamo aspettare gli sconti. Senza parlare delle bollette da

salasso: in casa dobbiamo tenere la luce più spenta o chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, sembra di tornare ai tempi dei racconti delle nonne. E la precarietà dei giovani? Offrono contratti a tre euro l'ora, senza tutele.

I politici dovrebbero innanzitutto tagliarsi le laute prebende che hanno: noi paghiamo valanghe di tasse e nemmeno avremo una pensione. La questione cinese a Prato? Il basso costo della manodopera ha drogato il mercato. E' curioso che qualcuno se ne accorga ora, per anni è stato così. Tutti devono rispettare le regole e pagare le tasse”.

Prato, 11 giugno scorso, assemblea di Cgil, Cisl, Uil in vista della manifestazione di Roma del 22. Lei fa un intervento memorabile per illustrare come sono cambiate le abitudini con la crisi.

“Ho solo raccontato come vanno le cose nelle case.

Siamo schiavi delle scadenze, ci facciamo prestare soldi dai genitori, rateizziamo le assicurazioni, si fanno meno visite mediche, non andiamo più in ferie. Altrimenti non si mangia. Lì ho fatto un esempio: per cause legate al lavoro, mi si è abbassata la vista e mi servirebbero occhiali particolari per i quali ho fatto richiesta da febbraio.

Ma ho dovuto scegliere tra quelli e le tasse scolastiche dei figli. Risultato: niente occhiali. Si sceglie tra salute e istruzione. E per me la loro istruzione è fondamentale”.

Che ne pensa del progetto di Microcredito a cui Cgil Toscana sta lavorando con Regione e Banca Etica?

“Ben venga il Microcredito. E' un problema reale: perché le banche non te lo fanno neanche se hai le carte in regola? Conosco chi si fa prestare i soldi dai genitori e li rende con bonifici mensili senza interessi. E conosco anche una coppia di amici tornati a casa dei genitori dopo 26 anni perché hanno perso entrambi il lavoro” .

E la sua esperienza di sindacalista?

“Alla Rifinizione siamo una decina di donne su 154 lavoratori, di cui 80 iscritti alla Cgil. Ho accettato di fare la sindacalista perché ho passione civile e anche per rompere qualche tabù in azienda. Vorrei un sindacato aggressivo, e che i dirigenti venissero di più nelle fabbriche, a darci una mano nel parlare ai lavoratori”.

PER COLLABORARE CON "PRIMO MAGGIO" (INTERVISTE, ANNUNCIO DI INIZIATIVE, EVENTI, COMMENTI, SUGGERIMENTI, CRITICHE) CONTATTARE: VIA MAIL: nbisogni@tosc.cgil.it, tgalgani@tosc.cgil.it VIA TELEFONO: 055­5036235, 055­5036273

n. 24 - 15 luglio 2013

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Taccuino L'ASSEMBLEA CAMUSSO E MARTINI DAI QUADRI FILCAMS TOSCANA "LA DOMENICA A LAVORO NON SALVA I NEGOZI" L'ALLARME DI CINZIA BERNARDINI LEGGI TUTTO

DECRETO LAVORO CGIL, CISL E UIL: "CI SONO LUCI E OMBRE" IL MONITO DEL SEGRETARIO CGIL STEFANIA SORRENTINO: "ORA IL PARLAMENTO CORREGGA LE INIQUITA' E LE NORME CHE AUMENTANO LA FLESSIBILITA'" LEGGI TUTTO

Da Rodi alla Sicilia Da Sharm el Sheikh alla Birmania

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In breve

Poggibonsi (Siena), Rimor mette in mobilità tutti i 146 dipendenti. I sindacati: "Atto irresponsabile" Mentre le Istituzioni del territorio e i sindacati si incontravano con l’Assessore Regionale alle Attività Produttive al fine di prendere in esame la situazione della RIMOR per salvaguardare i livelli produttivi e occupazionali, “l’Azienda apriva in modo irresponsabile ed inaccettabile ­ sottolineano RSU, FIOM CGIL e FIM CISL ­ una procedura di mobilità per tutti i 164 dipendenti”. “Tale decisione rimane incomprensibile ­ spiegano i sindacati ­ soprattutto dato che la Regione Toscana ha convocato un tavolo di confronto fra le parti sociali, le Istituzioni e l’Azienda per il prossimo 17 luglio. Il provvedimento dell’Azienda rischia così di vanificare l’impegno di quanti stanno cercando delle soluzioni per il proseguo produttivo”. FIOM CGIL, FIM CISL e la RSU RIMOR chiedono l’immediato ritiro dell'apertura della procedura di mobilità, in quanto “è inammissibile presentarsi al tavolo di discussione in Regione con una procedura di licenziamento di tutti i lavoratori”. Prima di ciò, Rimor aveva presentato domkanda di concordato preventivo. LEGGI TUTTO

Sesto Fiorentino, la storica azienda Bertocci annuncia la chiusura. Fiom: "Cercasi acquirente" Produceva accessori bagno dagli anni Cinquanta la sestese Bertocci, storica azienda che chiuderà i battenti per crisi. A marzo 2013, infatti, la direzione aziendale aveva fatto sapere che, a causa degli scarsi ordini e della crisi che coinvolge il settore, aveva presentato domanda di concordato liquidatorio. La domanda è stata accolta il 25 giugno scorso e venerdì prossimo avverrà la cessazione ufficiale dell'attività. “La notizia della chiusura repentina”, fa presente Daniele Collini della Segreteria della Fiom Cgil di Firenze, “ci ha colto di sorpresa. L'azienda ci aveva diversamente annunciato l'intenzione di andare avanti il più possibile per cercare un compratore. Non possiamo che esprimere rammarico per questa decisione forzata. Serra il bandone un'azienda dotata di un grande patrimonio e di un nome che fa eco in tutto il mondo, basti pensare che sono firmati Bertocci gli accessori bagno dei centri di formazione statunitensi di General Electric. Riteniamo inaccettabile che la direzione abbia ritirato i remi in barca nonostante un volume di affari estero importante in paesi emergenti del Medioriente, Russia ed Emirati Arabi. Arrendersi alla paura con un portafoglio ordini interessante non è ammissibile” protesta Collini. “Speriamo almeno che la liquidità di cui l'azienda risulta essere in possesso venga utilizzata anche per pagare le spettanze dei lavoratori". LEGGI TUTTO

Mps, presidio Fisac all'assemblea del 18 luglio Camusso: "Non si torni a un modello sbagliato" Ottenere la riapertura del confronto "sulla base del nostro progetto di riduzione dei costi per evitare le esternalizzazioni, per recuperare le parti qualificanti del nostro contratto integrativo". Sono questi i motivi per i quali la Fisac Cgil di Siena manifesterà con un presidio il prossimo 18 luglio davanti all'auditorium di Viale Mazzini dove è in programma l'assemblea dei soci di Mps. In una lunga nota il sindacato contesta la mancata risposta da parte dei vertici della banca alle richieste di incontro e soprattutto le scelte di esternalizzare i servizi e contemporaneamente "le voci di assunzione dall'esterno di dirigenti, prevalentemente provenienti dalle più note società di consulenza". Secondo la Fisac anche Banikitalia sul tema delle esternalizzazioni "in una recente circolare ha aggiornato le disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche in materia di sistema dei controlli interni, sistema informativo e continuità operativa" sottoponendo di fatto le esternalizzazioni nel credito "al controllo e all'autorizzazione della stessa Bankitalia". Per la Fisac quindi la scelta di esternalizzare, portata avanti dai vertici di Mps, "va contro ogni logica di tipo industriale ed è perdente anche a livello di risparmio di costi", con un solo scopo, di "scardinare le garanzie contrattuali e occupazionali". Anche Susanna Camusso dice la sua sul via al tetto del 4%. LEGGI TUTTO

n. 24 - 15 luglio 2013

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