Numero 33 Anno 2015

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Numero 33/2015 - Anno 5

P R ONT O? S I R I P A R T E Call center di Guasticce (Livorno): dopo mesi di battaglie dei lavoratori, riprende l'attivitĂ . Bellandi (Rsu): "Vittoria amara, ora lotta per gli esclusi" pagine 2-3

In primo piano Conferenza d'Organizzazione, le parole e i volti della Toscana pagine 4-5 Caso Colosseo, Camusso sbotta: "I lavoratori meritano scuse" pagina 6 Il saluto di Fuso dopo 8 anni al vertice della Cgil di Firenze pagina 8 Aggressione in Camera del lavoro a Lucca, imputati condannati pagina 10

La Newsletter settimanale

22-09-2015


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Editoriale Filippo Bellandi

(Segreteria Slc Cgil Provincia di Livorno)

Una vittoria amara Ora lotta per chi è rimasto fuori La riapertura del Call center di Guasticce è frutto della lunga e determinata lotta dei lavoratori e delle lavoratrici ex People Care, che ha chiuso, ma è stata sostituita da un’azienda più solida che, ci auguriamo, investa ulteriormente sul territorio. A dicembre dello scorso anno l’annuncio della chiusura era stata una doccia fredda, che seguiva a ruota la chiusura della TRW, oltre 700 posti di lavoro persi in meno di due mesi. Sindacati, RSU, lavoratrici e lavoratori si sono impegnati comunque strenuamente per difendere il lavoro del Call center e sono riusciti a coinvolgere le Istituzioni Locali e il Governo nel salvataggio dello stabilimento. Non sono mancati i momenti drammatici, causati anche dalla scarsa limpidezza di

People Care nel gestire la chiusura, che ha portato a momenti di forte tensione. Dopo lunghe trattative alla fine la chiusura è arrivata, ma i 341 dipendenti non si sono arresi e hanno deciso di occupare il Call center, dando avvio a sentite dimostrazioni di solidarietà: pranzi, cene, merende. I lavoratori e le lavoratrici del call center non sono mai stati abbandonati, né dai propri rappresentanti, né dai cittadini. L’impegno di tutti ha portato un nuovo investitore pronto a rilevare lo stabilimento, cioè l’azienda lombarda ComData. L’azienda ha riassorbito soltanto la metà dei 341, perciò la nostra è stata una vittoria amara. Decisamente la SLC non abbandonerà i lavoratori che sono rimasti senza occupazione: gli esclusi per noi restano la priorità.

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Livorno Da People Care a ComData Ieri la tanto sospirata riapertura uscite alla spicciolata e alla vista dei giornalisti e della troupe della Rai si sono stupite. E dire che nei mesi della dura vertenza che le ha viste protagoniste, anche con l’occupazione del call center 24 ore su 24, spesso sono finite in prima pagina e sotto i riflettori. La vertenza People Care è stata combattuta tra maggio e giugno al ministero dello sviluppo dove solo il 24 giugno è arrivata la notizia del subentro di Comdata a People Care. Ha sede legale a Milano e strutture in Italia, Europa, Argentina e Turchia. Una storia (parzialmente) a lieto fine. Almeno per coloro che hanno ripreso a lavorare. Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del presidente della Regione Enrico Rossi, è arrivato ieri pomeriggio a Guasticce al call center ex People Care, rilevato dal gruppo Comdata, per portare il saluto della Regione ai lavoratori e alle lavoratrici rientrati al loro posto. Dopo la chiusura della struttura avvenuta il 31 maggio e il licenziamento di 341 persone, ora si riparte con il riassorbimento di 165 unità a tempo determinato per sei mesi. Poi scatterà l’assunzione a tempo indeterminato con le regole imposte dal jobs act. I primi 60 sono tornati a lavoro ieri, mentre altri 60 entro il primo di ottobre e 45 a novembre. "È una ripartenza importante ­ ha detto Simoncini ­ che spero rappresenti il segnale per l’inversione di tendenza per l’economia di Livorno e della costa". Ha poi garantito che "la Regione è impegnata a reperire ulteriori commesse per il call center attraverso un bando di gara per il servizio telefonico per la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Serve per ricollocare almeno parte dei 176 ex dipendenti People Care ora a casa con 24 mesi di Naspi (sussidio disoccupazione). Ieri mattina dunque la tanto sospirata riapertura dopo un’attesa lunga e sofferta. Alla fine del primo turno le lavoratrici sono

AFERPI PIOMBINO, SCIOPERO DI UN'ORA PER LA SICUREZZA

Aferpi, Piombino: a fronte di una situazione preoccupante e critica per quanto riguarda la sicurezza, sfociata con il secondo infortunio in dieci giorni al treno che produce le rotaie, le Organizzazioni Sindacali di Fim­Fiom­Uilm hanno dichiarato sciopero di un'ora a fine turno. "Per la CGIL Toscana è un segnale importante che il Sindacato intende lanciare all'Azienda e tutto ciò che ci circonda ­ dice Mirko Lami della segreteria di Cgil Toscana ­. Ciò sta a dimostrare che il Sindacato non abbassa la guardia, ora più che che abbiamo di fronte e non un commissario di Governo. Di fronte ad un interlocutore, si tratta, si fanno accordi ma quando necessario ci si scontra se serve a difendere i diritti dei lavoratori. A chi diceva che non si poteva scioperare perchè abbiamo firmato un accordo che toglieva gli scioperi fino a quando Aferpi non risultasse attiva, questa è la

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miglior risposta".


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L'assise Conferenza d'organizzazione, Angelini: "Sì a più partecipazione"

GUARDA IL VIDEO “Dopo mesi di confronto, la Conferenza di organizzazione ha il compito di fare una sintesi di ciò che è emerso nelle conferenze territoriali. E di elaborare una proposta che risponda alla necessità di cambiamento che ne emersa. Cambiare, però, vuol dire misurarsi con le difficoltà, ascoltarsi e collaborare, come non sempre abbiamo fatto in passato. Eppure lo dobbiamo fare per i lavoratori, gli iscritti e i delelgati che ogni giorno sostengono la Cgil nei luoghi di lavoro. Dobbiamo riscoprire il valore dello stare insieme e delle scelte collettive. Un tratto distintivo del nostra organizzazione.” Lo ha detto Dalida Angelini, neoeletto segretario generale della Cgil Toscana, nel suo intervento alla Conferenza di organizzazione della Cgil in corso a Roma, che si è tenuta il 17 e 18 settembre all’Auditorium Parco della musica. “La Cgil va difesa dagli attacchi che arrivano da molte parti ­ ha continuato Angelini ­. E' anche per qusto che dobbiamo ripensare il sindacato avendo la capacità di sentirci uno strumento e non il fine di questa organizzazione. Bisogna trovare il modo di far

partecipare di più ai nostri iscritti, bisogna fare formazione sul campo, perché oggi servono nuove competenze. Per farlo serve sinergia con le categorie, che fanno più formazione rispetto a quella che facciamo nelle camere del lavoro”. Per questo, ha concluso segretario del sindacato toscano, “serve ripensare l'iniziativa nei luoghi di lavoro, per spiegare chi siamo realmente e cosa facciamo. Dobbiamo fare un'operazione di trasparenza, per raccontare come siamo fatti e non come vogliono raccontarci. In questo contesto, il tema è come rafforziamo la nostra democrazia e la partecipazione attiva senza cadere nella tentazione di una deriva plebiscitaria è fondamentale. In Toscana abbiamo discusso molto sull'idea di introdurre un'assemblea generale. Noi condividiamo pienamente la voglia che aumenti e si rafforzi al partecipazione dal basso, ma una parte importante delle camere del lavoro della Toscana mi hanno affidato il compito di sottolineare il rischio di un dualismo tra organismi simili". L'INTERVENTO DI CAMUSSO

“La crisi dell’Europa è la crisi del pensiero economico”. Ha preso le mosse dai temi dell’Europa, della crisi e delle contraddizioni del capitalismo la relazione con cui Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha chiuso i lavori della Conferenza di organizzazione. LEGGI TUTTO

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L'assise Le facce dei toscani a Roma nei due giorni all'Auditorium

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La polemica Caso Colosseo, Camusso: "L'obiettivo era colpire i lavoratori. Servono scuse" dispetto all'Italia? Da oltre un anno non viene loro pagato il salario accessorio. Come mai hanno tante ore di straordinario?».

Il segretario generale della Cgil in una intervista al 'Quotidiano nazionale': "Il ministro sapeva da giorni dell'assemblea, ma non è intervenuto. Perché non sono stati avvisati i tour operator? Si chieda scusa a chi lavora al Colosseo" Susanna Camusso, dopo il caso Colosseo si parla già di cambiare la legge sugli scioperi... «Alt. Prima un po' di storia ­ sbotta il segretario della Cgil ­. Un anno fa il ministro Franceschini chiamò Cgil, Cisl e Uil per parlare proprio dei siti archeologici. E noi eravamo disponibili a cercare insieme soluzioni». E invece? «Non è successo più nulla. Mai più convocati. Lo trovo offensivo. Se avessimo iniziato il confronto non ci sarebbero stati né il caso Pompei, né il caso Colosseo, e magari si sarebbero date risposte ai lavoratori. Non si racconti che l'unico problema è l'assemblea». Pero l'assembla che ha chiuso il Colosseo... «Nessuno si domanda perché i lavoratori erano in assemblea? Pensate davvero che volessero fare un

Ribalta le accuse. «Si attribuisce ai lavoratori la responsabilità dei turisti in coda, e mi dispiace tantissimo per i turisti, ma l'assemblea era stata organizzata giorni prima. Perché non si sono avvisati i tour operator? Non sono i lavoratori che tengono in ostaggio i turisti. È il governo che tiene in ostaggio le retribuzioni dei lavoratori». Colpa del ministro? «Bisogna chiedere scusa a quei lavoratori, non punirli per un'assemblea. Se avessero fatto il blocco degli straordinari, non lo aprivi il Colosseo. Il ministro era informato, perché non ha convocato le parti?». I fondi per i salari ora sono stati trovati. «Guarda caso li sbloccano improvvisamente. Al ministero dell'economia si sono ricordati che da un anno dovevano sbloccarli». Tempestivi... «In tre ore si fa il decreto sul Colosseo, a metà agosto ci hanno detto che in due settimane sarebbero intervenuti contro il caporalato. E' passato un mese e mezzo e non è successo nulla... E' questa l'idea del lavoro che c'è?». I retroscena raccontano che il governo avesse già pronto il decreto sui beni culturali... «Non inseguo i retroscena, ma osservo. Se fosse stato già pronto è ancora peggio, vuol dire non avere il coraggio di discutere con chi si occupa del tema.». LEGGI TUTTO

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La trasmissione "Diritto all'ascolto": su Controradio vanno in onda i temi del lavoro

Su Controradio (fm 93.6) da giovedì scorso è iniziata, e ogni giovedì fino a primavera proseguirà, la trasmissione "Diritto all'ascolto ­ Articolo 1" (in onda alle ore 9,30, da settembre anche il pomeriggio), dedicata a tutti i temi del lavoro in Toscana. La trasmissione è progettata da Controradio, Cgil Toscana, Regione Toscana

Il programma provvisorio, e i temi delle puntate: ­ 24 settembre: amianto ­ 1 ottobre: rischi interferenziali, appalti, portualità e imprese del commercio ­ Data da definire: un'esperienza di tutela,“ART 4” CGIL Arezzo

Ascolta la prima puntata: intervista a Roberto Bardi (dipartimento sicurezza Cgil Toscana) IL PODCAST

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Firenze La Camera del lavoro cambia vertice Mauro Fuso saluta dopo otto anni «C’è sicuramente più dialogo. Ma la sostanza continua sulla falsariga del Renzi­pensiero: decido tutto io. Il sindaco Nardella, per esempio, ha avuto una grossa caduta di stile sparando contro l’assemblea del primo giorno di scuola. Bisogna avere il coraggio del confronto». Il ministro Boschi vi ha accusato di trascurare i precari. «Brava. Il sindacato, dei precari, si è occupato da sempre. Ha sempre cercato di stabilizzarli veramente e non con il metodo Renzi». Ma dopo il Jobs Act i contratti fissi sono cresciuti? «Non è un aumento dell’occupazione ma solo la trasformazione, in

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virtù della decontribuzione, di tempi determinati in contratti a tutele

Segretario provinciale della Camera del lavoro, di Firenze, Mauro

crescenti. I quali non sono così stabili visto che il datore di lavoro può

Fuso, provenienza Pignone e ex segretario Fiom, è giunto al

licenziare con la sola penalità di un mese di stipendio (dai 1.000 ai

termine degli otto anni, previsti al massimo dalla Cgil. Otto anni,

2.000 euro) contro 8.000 euro l’anno di decontribuzione. Sono ancora

Fuso, come li ricorda?

in piedi il decreto Paoletti sui contratti a termine senza causale e 46

«Beh, non sono stati anni qualsiasi. Da una parte la crisi economica,

forme contrattuali. La flessibilità– precarietà è enorme e bisogna

dall’altra il ciclone Renzi, presidente della Provincia, sindaco e ora

ancora trovare le coperture per mantenere la decontribuzione,

premier. Un problema per il sindacato, non perché gli siamo

estendere gli 80 euro, detassare la casa. Dove si trovano tutti questi

pregiudizievolmente contrari, ma perché lui ha sempre avuto

soldi se non a svantaggio dello stato sociale?».

l’obiettivo di non riconoscere il ruolo dei corpi intermedi».

Non dirà che il sindacato in questo momento è forte.

Dunque, anni di scontro tra lei e Renzi sindaco?

«E’ inevitabile che il sindacato, che difende il lavoro, si indebolisca

«Di confronto serrato. Cominciammo con la repentina eliminazione

quando il lavoro è in crisi. Non si lotta per redistribuire una ricchezza

del passaggio della tramvia dal Duomo, che non dico non sia bello

che non c’è. In provincia, dal 2007, abbiamo perso il 20% delle attività

pedonalizzato, ma senza tram non è funzionale alla vita della città.

produttive. La disoccupazione è raddoppiata dal 3,6% all’8,4%, la cig

Renzi cambiò unilateralmente, come fa lui, l’idea già condivisa con le

è schizzata da 2 a 18 milioni di euro ».

parti sociali di collegare la città via ferro. Fece un regalo alla rendita e

E voi?

alla città vetrina per il turismo. Poi ci furono il 1° maggio, la

«Abbiamo difeso gli insediamenti e l’occupazione che c’erano.

privatizzazione dell’Ataf, la vertenza sul Maggio. Penso che Renzi non

L’esempio positivo di cosa ci è riuscito fare è la Ginori rilevata da

abbia una conoscenza profonda dei problemi del mondo del lavoro».

Gucci, quello negativo il caso Zanussi­Isi. Inutile dire che dobbiamo

Le conseguenze locali?

occuparci di più dei giovani e del lavoro povero, che dobbiamo

«Sono andate via via scadendo le relazioni su un’idea generale di

radicarci di più, riconquistare consenso ottenendo risultati. Ma farlo

città per cui l’allora sindaco negò il coinvolgimento dei corpi intermedi.

mentre si dice».

Né ha mai risolto i problemi e li ha lasciati in eredità a questa

Come lascia la sua Cgil?

amministrazione. Infatti il nodo dell’attraversamento del centro è

«Con un gruppo dirigente rinnovato e segretari di categoria giovani,

tornato, dopo tanti anni persi, sul piatto, così come quelli di tutte le

allenata al confronto e alle difficoltà. Abbiamo mantenuto, pur negli

altre

ultimi rapporti complessi con le istituzioni, un’autonomia che ci

infrastrutture,

dalla

tramvia,

all’alta

velocità,

l’aeroporto,

l’inceneritore ».

permette di essere rispettati e rispettare ma di dire la nostra».

Questa amministrazione passerà ai fatti? Vi coinvolgerà?

(da Firenze Repubblica)

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L'allarme

Gas, sciopero nelle aziende toscane Sindacati preoccupati per le gare categoria Cispel e Confindustria che organizzano le aziende operanti nella regione. Da parte della Regione si è deciso di verificare tali richieste sia coinvolgendo l'assessore competente sia promuovendo il primo incontro tra Regione, Anci, Cispel, Confindustria al quale, in relazione alla disponibilità di queste ultime, far seguire un successivo incontro con le organizzazioni sindacali. Da qui al 2016, andranno a gara tutti gli 11 Atem (Ambito territoriale minimo) nella regione. ESTRIA E CENTRIA, ACCORDO PER ART.18 Uno sciopero per domani 23 settembre e la richiesta che nelle prossime gare per l'assegnazione dei servizi di distribuzione del gas in Toscana, previste dalle leggi nazionali, sia inserita la clausola sociale a garanzia dei lavoratori. E' quanto annunciato dai sindacati regionali di Filctem­Cgil, Femca­Cisl, Uiltec­ Uil, in rappresentanza dei 1200 lavoratori impiegati nei servizi di distribuzione del gas, il capo di gabinetto del presidente della Regione Toscana, Ledo Gori, ed il consigliere del presidente per il lavoro, Gianfranco Simoncini. L'incontro, spiega una nota, ha avuto come oggetto anche una riflessione complessiva sui livelli occupazionali. I rappresentanti sindacali hanno espresso la preoccupazione dei lavoratori in vista delle prossime gare per l'assegnazione dei servizi relativamente alla tutela dei diritti, poiché il passaggio a nuovi soggetti potrebbe rientrare nella nuova normativa del Jobs Act, che prevede il contratto a tutele crescenti, e per le questioni previdenziali in quanto tale passaggio a regimi diversi potrebbe mettere in discussione situazioni consolidate. E' stato chiesto alla Regione Toscana di farsi promotrice dell'apertura di un confronto con Anci Toscana e le associazioni di

E’ stato siglato un accordo tra sindacati regionali di categoria, Estra e Centria Reti Gas che definisce più ampie tutele, rispetto a quelle previste dalla normativa nazionale, per i lavoratori che dovessero passare alle dipendenze del gruppo Estra a seguito di gare vinte per l’affidamento del servizio di distribuzione gas. Il decreto ministeriale su questo aspetto dispone, infatti, che siano salvaguardate le condizioni economiche individuali che i lavoratori godevano alle dipendenze del datore di lavoro uscente, limitandone però il riferimento ai soli “trattamenti fissi e continuativi e agli istituti legati all’anzianità di servizio” e soprattutto prevedendo la risoluzione del primo rapporto di lavoro e l’inizio di uno nuovo con il gestore subentrante, con la conseguente applicazione delle più recenti normative sul lavoro. Sindacati e azienda concordano sul fatto che le imprese interessate dovrebbero esser messe nella condizione legale di garantire ai lavoratori passati alle dipendenze del nuovo gestore, non solo il mantenimento delle condizioni economiche e normative, ma anche la continuità delle posizioni previdenziali. LEGGI TUTTO

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Lucca

Aggressione in Camera del lavoro Imputati condannati, Cgil soddisfatta

Martedì 15 Settembre, intorno alle ore 18:30 in NOME DEL POPOLO ITALIANO, il Tribunale di Lucca ha condannato i due autori dell'aggressione a Roberto Canale della Fillea CGIL di La Spezia avvenuta alla CDL di Viareggio durante una trattativa sindacale a cui erano presenti anche Gabriele Ciucci e Claudio Vezzoni della Fillea di Lucca. La CGIL di Lucca, la Fillea CGIL di Lucca e la CGIL di La Spezia si erano costituite parte civile nella vicenda e gli imputati sono stati condannati al risarcimento del danno: "In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, che a breve saranno rese note, è con grande soddisfazione che apprendiamo l'esito di una causa che sancisce l'inviolabilità delle nostre sedi, condannando le minacce e le modalità aggressive

violente verso chiunque in quelle sedi ed altrove svolga la funzione di rappresentante dei lavoratori". A due anni e mezzo dall’aggressione avvenuta in Cgil a Viareggio, quindi, è arrivata la condanna per padre e figlio, P.C. e D.C.: 3 mesi e 1 mese. Il fatto risale all’aprile del 2013, quando Canale fu aggredito e minacciato di morte durante una trattativa sindacale negli uffici della Camera del Lavoro di Viareggio tra la Yacht Sistem e i segretari Fillea di Lucca e La Spezia. Nel bel mezzo della riunione avvenne l’aggressione ai danni del sindacalista spezzino, a pugni, e poi con minacce di morte, brandendo un coltello. “Ti ammazzo, sei un uomo morto”, una delle frasi riportate nello stesso decreto di citazione a giudizio”.

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Prato

Progetto "Lavoro sicuro": controlli nelle aziende, irregolari 2 su 3

Nel distretto tessile di Prato due aziende su tre presentano irregolarità. È questo il risultato del primo anno della campagna ispettiva triennale “Lavoro Sicuro”, indetta da Regione Toscana e Asl territoriali come risposta alla strage del Macrolotto del 1 dicembre 2013, quando in un’azienda di proprietà cinese (la “Teresa Moda”) persero la vita sette operai in seguito a un incendio. Una tragedia che pose all’attenzione nazionale le condizioni di lavoro nelle imprese manifatturiere gestite da orientali, condizioni contrassegnate da uno sfruttamento che troppo spesso rasenta lo schiavismo. Ma veniamo al bilancio dei controlli. Le imprese ispezionate sono state 3.341: sono state riscontrate irregolarità nel 68,8 per cento dei casi, che hanno comportato 1.870 informative di reato, di cui 186 con conseguente sequestro e chiusura, e 1.978 prescrizioni. Quali sono le irregolarità più frequenti? Al primo posto (827) quelle che riguardano i macchinari, seguono gli impianti elettrici (774), l’igiene (649), i dormitori (340), le cucine (152), le cucine con bombole a gas (76). L’importo delle sanzioni finora riscosso è di 3,4 milioni di euro, pari all’85 per cento della somma derivante dalle prescrizioni comminate finora.

Concluso il primo anno, il progetto “Lavoro Sicuro” va avanti. Nei prossimi mesi, come hanno spiegato i promotori della campagna, è previsto il completamento delle ispezioni in tutte le 7.700 imprese tessili dell’area (che comprende anche aziende delle province di Firenze, Pistoia ed Empoli). In particolare, entro il 31 dicembre prossimo saranno sottoposte a controlli altre 1.100 imprese, per un totale stimato di 4,5 milioni di euro di sanzioni. Nello stesso tempo, infine, Regioni ed enti locali stanno andando avanti con il “Patto per il lavoro sicuro” cui finora hanno aderito 155 società e con l’impegno per l’emersione fiscale. LA SEDE CGIL NELLA CHINATOWN "Prato ­ dice Juri Meneghetti, Rls Cgil pratese ­ è un distretto tessile tra i più grandi in Europa. È composto principalmente da piccole imprese artigiane, le normative di sicurezza sul lavoro sono applicate a macchia di leopardo”. LEGGI TUTTO

LA PROTESTA

IL GOVERNO CHIUDE LA PREFETTURA, LAVORATORI IN ASSEMBLEA

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Artigianato/1 Un buono sui libri scolastici per i figli dei lavoratori (da Ebret)

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Artigianato/2 San.Arti, dalla sanità integrativa alla maternità: scopri le occasioni

Lavoratrice, lavoratore lo sai che con San.Arti se hai un contratto da artigiano nei seguenti comparti: dell’Area Meccanica, Installazione di impianti, Orafi, Argentieri ed affini, Odontotecnici; dell’Area Chimica/Ceramica; dell’Area Legno/Lapidei; Alimentare e della Panificazione; Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere; dell’Area Comunicazione; CCNL dell’Area Tessile/Moda hai come diritto contrattuale l'accesso alle prestazioni della sanità integrativa la quale ti rimborsa i tickets sanitari o ti consente di avvalerti di strutture sanitarie convenzionate a carico

del fondo? Lo sai che hai diritto ad una visita odontoiatrica gratuita all'anno ed anche ad un check up? Lo sai che dopo il 50° anno di età hai diritto ad una serie di esami per la prevenzione personalizzati per uomini e donne? Lo sai che hai a disposizione un pacchetto maternità del valore di 1000 euro? Se non sai tutto ciò e vuoi saperne di più, o lo sai ma non sai come fare a beneficiare di tutto ciò, rivolgiti presso la sede della CGIL della tua zona. LEGGI TUTTO

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L'intesa Il sindacato incalza, la Regione si impegna a integrare la Solidarietà sottolineando le difficoltà di bilancio e i vincoli del Patto di Stabilità, ha garantito l’impegno all’individuazione delle soluzioni atte a garantire la copertura dell’integrazione per tutte le domande relative ad accordi sottoscritti entro il 5 Agosto. A questo fine sarà convocato un tavolo di tutte le parti sociali per il 5 Ottobre p. v. per la sottoscrizione della relativa intesa. La CGIL Toscana esprime il proprio apprezzamento per l’esito della riunione ( assolutamente non scontato) che garantisce a migliaia di lavoratori un sollievo pur in una situazione da l punto di vista delle prospettive ancora difficile.

Si è svolto venerdì, richiesto da CGIL CISL UIL della Toscana, l’incontro tra il Presidente della regione IL COMUNICATO DELLA REGIONE Enrico Rossi, il consigliere Gianfranco Simoncini, coadiuvati dagli uffici tecnici regionali e le segreterie La Regione si impegna a trovare le risorse per di CGIL CISL UIL toscane che lo avevano sollecitato. garantire la copertura dei contratti di solidarietà le cui L’incontro prendeva le mosse dalla decisione della domande siano pervenute prima del 5 agosto, data in Giunta, operativa dal 5 Agosto ultimo scorso, nella cui è entrata in vigore la sospensione dell'avviso quale a causa della mancanza di risorse e dei nuovi pubblico regionale. Lo ha annunciato il presidente decreti attuativi del JobsAct che normano Rossi. LEGGI TUTTO diversamente la materia degli ammortizzatori, si comunicava di sospendere l’integrazione del 10% ai SCUOLA lavoratori in c.s. Le OO.SS. avevano sollecitato, pur in presenza di uno scandaloso ritardo nella pubblicazione dei testi di un decreto emanato 2 settimane fa (!) e che pare verrà reso pubblico martedi o mercoledi, quindi con le relative incertezze sulla fase transitoria, che per tutti gli accordi sottoscritti entro il 5 Agosto, cioè prima della decisione comunicata dalla regione, rimanessero in essere le vecchie regole ( integrazione compresa). Naturalmente questo comporta un impegno non IL VIDEO DELL'ASSEMBLEA FIORENTINA banale dal punto di vista economico ma anche una NEL PRIMO GIORNO DI LEZIONI misura di equità verso lavoratori ed imprese che hanno sottoscritto intese in vigenza di una regola GUARDA cambiata successivamente. Il Presidente Rossi, pur n. 33 - 22 settembre 2015


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Commercio Turismo, Fipe ritira disdetta Ccnl Bernardini: "Mobilitarsi paga" Il 15 settembre scorso la Presidenza di Fipe Confcommercio ha comunicato il ritiro della disdetta del Contratto Collettivo Nazionale del Turismo, come atto di distensione e di volontà di riapertura di un dialogo fra le parti. Fipe Confcommercio aveva receduto dal contratto il 28 ottobre 2013, un atto gravissimo che aveva condizionato pesantemente un negoziato già difficile per le richieste in larga parte inaccettabile della controparte. “Il ripristino delle condizioni previste dal Contratto Nazionale del Turismo è innanzitutto una vittoria della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. In Toscana sabato scorso a Livorno ce n'erano tantissimi a scioperare e manifestare. Ora dopo questo primo importante risultato occorre tornare a negoziare per andare velocemente al rinnovo del Contratto”, dice Cinzia Bernardini,, segretaria Filcams Cgil Toscana.

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube L'ANALISI Il Jobs Act, l'occupazione e i dati Inps Intervista a Daniele Quiriconi (segreteria Cgil Toscana) GUARDA IL VIDEO

PISA Ha riaperto la nuova sede dello Spi Ecco tutti i servizi che si offrono ai cittadini

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La rubrica LE NUOVE DISPOSIZIONI DEL JOBS ACT IN MATERIA DI PATERNITA' E MATERNITA' Il Governo Renzi procede verso l’obiettivo: lo scorso 15 giugno è stato

per garantirne la copertura anche per gli anni successivi. Analizzando

approvato un ulteriore decreto legislativo, il numero 80 del 2015, volto

quelle che sono le novità del decreto, partiamo proprio dalle poche

a riorganizzare e definire la disciplina in materia di maternità e

disposizioni che fin da ora possono considerarsi strutturali. In

paternità (già noto come “decreto conciliazione vita/lavoro”). Il recente

particolare – in conformità agli indirizzi giurisprudenziali ormai

intervento non solo arricchisce e amplia istituti già esistenti, quali il

consolidati ­ viene estesa anche ai genitori affidatari e adottivi la

congedo parentale – ora usufruibile fino al dodicesimo anno di età del

facoltà (prevista per i genitori naturali) di rifiutare il lavoro notturno nei

bambino e indennizzabile fino al sesto – ma introduce anche elementi

primi tre anni di ingresso del minore nel nucleo familiare e comunque

di novità nel panorama degli istituti legati alla genitorialità e non solo.

non oltre il dodicesimo anno di età del bambino.

Il riferimento, in questo caso, è al congedo retribuito di tre mesi

Sempre in tema di genitori adottivi o affidatari, viene modificato il testo

previsto per donne vittime di violenza di genere e inserite in particolari

dell’art. 31, comma 2 del d.lgs. n. 151/2001, al fine di estendere il

percorsi di protezione (tema prima d’ora mai affrontato dal nostro

diritto al congedo di paternità anche qualora la madre non sia

legislatore).

lavoratrice.

Merita poi attenzione anche la ‘spinta’ che il nuovo testo sembra dare

Da ultimo, il lavoratore o la lavoratrice che – in seguito ad accordo

al congedo parentale ad ore; modalità quest’ultima introdotta già con

collettivo stipulato con le organizzazioni sindacali comparativamente

L. n. 228/2012 ma di fatto rimasta inattuata fino ad oggi, in parte per

più rappresentative sul piano nazionale – svolge la sua prestazione in

la parziale inerzia della contrattazione collettiva e in parte per la totale

modalità di telelavoro per esigenze di conciliazione, viene escluso dal

mancanza di istruzioni operative. Ma andiamo per gradi. Preme fin da

computo di limiti numerici previsti dalla legge o dai contratti collettivi

subito segnalare che solo alcune delle modifiche introdotte possono in

per l’applicazione di particolari istituti. Più significative sono le misure

realtà essere definite “modifiche a lungo termine”; molti dei nuovi

introdotte in via sperimentale fino al 31 dicembre 2015. Partendo dal

dispositivi di legge, infatti, avranno efficacia solo fino al 31 dicembre

congedo di maternità, l’articolo 2 del nuovo decreto interviene sulla

2015, salvo che il Governo non trovi le risorse finanziarie necessarie

disciplina di due particolari fattispecie. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

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Pensioni, si annunciano ritocchi La Cgil: "E' la nostra priorità" Legge di stabilità: “Non solo per rispetto alle condizioni delle persone, ai tanti lavori che non possono sopportare di arrivare fino a 67 anni, per i tanti che hanno già accumulato ben più di 40 anni di contributi, ma soprattutto perché bisogna permettere ai giovani di avere un campo di accesso al lavoro, ripristinando una normalità nell’avvicendamento al lavoro”. Su questo tema l’impegno della Cgil è al massimo grado. E nella relazione conclusiva della Conferenza di organizzazione, tenuta venerdì 18 settembre, Camusso aveva lanciato un appello a Cisl e Uil: “Siccome è stata fatta una legge sbagliata, abbiamo persone che devono pagarsi la pensione con penalizzazioni e prestiti. Per questo riteniamo che le pensioni debbano essere al primo punto della Legge di stabilità. E lo dico a Furlan e Barbagallo: su questo organizziamo una grande mobilitazione unitaria”. Nella relazione conclusiva, Camusso aveva infine sottolineato l’esigenza di “invertire il trend attuale". LEGGI TUTTO

Si annunciano novità sulle pensioni. Il governo ha promesso interventi per rendere flessibile l’uscita, purché questi siano compatibili con i conti pubblici e con gli obiettivi del Documento di economia e finanza. “Sono possibili correttivi per chi è vicino ai requisiti ma in difficoltà con il lavoro” ha spiegato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Il testo dei “correttivi” dovrebbe essere pronto entro il 15 ottobre, data del varo della Legge di stabilità, ma visti i tempi ristretti il provvedimento potrebbe anche inserito in corso d’opera. Le misure di flessibilità dovrebbero LA PUNTATA essere mirate alle lavoratrici (con l’applicazione della cosiddetta “opzione donna”, consentendo loro di pensionarsi con 57 anni d’età e 35 di contributi, ma con tutto l’assegno calcolato col metodo contributivo) e ai disoccupati anziani, per i quali è allo studio il cosiddetto “prestito pensionistico”, proposto dall’ex ministro Giovannini, consistente in un assegno di alcune centinaia di euro da restituire poi quando si percepirà la pensione. "A giorni alterni abbiamo informazioni assolutamente diverse da parte dei ministri e dallo stesso presidente del Consiglio” "PRESA DIRETTA" INDAGA IL JOBS ACT spiega Susanna Camusso: “Ben venga se il governo A SEI MESI DALL'ENTRATA IN VIGORE ne discute, ma siamo pronti a mobilitarci se non ci sarà questa scelta nella Legge di stabilità”. Per il GUARDA IL VIDEO segretario generale della Cgil la soluzione del nodo­ pensioni va considerata una priorità della nuova n. 33 - 22 settembre 2015


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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana FROM

CURE TO CARE: LA REALTÀ DELL’UTOPIA DI

ADRIANO MILANI COMPARETTI

Autore: Mariana Spaducci. Parole chiave: Adriano Milani Comparetti attività ­ disabili ­ integrazione educativa. Casa editrice: Edizioni Conoscenza Pubblicato nel: 2015. Pagine: 262. ISBN: 978­88­95920­83­2 Il lavoro e la ricerca di un grande protagonista della seconda metà del Novecento, Adriano Milani Comparetti, medico ed educatore, che silenziosamente operò per il riconoscimento delle fasce più deboli dell’infanzia. Si trattò di un vero e proprio ribaltamento culturale per permettere a ognuno il diritto di vivere secondo i suoi interessi e di partecipare alla vita sociale in condizioni di parità. Comparetti dedicò la sua vita ai bambini spastici, ai disabili motori relegati all’epoca in un angolo rispetto al resto della società.

MALATI DI LAVORO: ARTIGIANI E LAVORATORI, MEDICINA E MEDICI DA BERNARDINO RAMAZZINI A LUIGI DEVOTO (1700­1900) Autori: Alberto Baldasseroni, Francesco Carnevale. Parole chiave: medicina del lavoro ­ malattie del lavoro ­ lavoratori ­ salute ­ tutela. Casa editrice: Polistampa. Pubblicato nel: 2015. Pagine: 557. ISBN: 978­88­596­1494­4 A partire dalla figura di Bernardino Ramazzini, si ricostruisce la gestazione della medicina del lavoro modernamente intesa. Nel mezzo si situa una fitta trama di personaggi, perlopiù medici, ma anche precoci sociologi ed economisti, a caratterizzare eventi e storie che parlano della salute persa, guadagnata, sempre contrastata, dei lavoratori italiani. La prima parte del libro è dedicata a Ramazzini, per inserire la sua opera in un percorso temporale molto lungo e riconoscere i motivi del suo superamento.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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In viaggio con... Praga, il gioiello dell'est Europa per il ponte dell'otto dicembre

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disposizione per la visita ai mercatini di Piazza Venceslao e Piazza della città Vecchia. Rientro in hotel per cena e pernottamento.

(viaggio in pullman da Firenze, hotel 4 stelle, a mezza pensione, accompagnatore, assicurazioni) 1° GIORNO: TOSCANA / PRAGA Al mattino ritrovo dei partecipanti e partenza per Praga, pranzo libero lungo il percorso. Arrivo e sistemazione in hotel per la cena e pernottamento. 2° GIORNO: PRAGA Prima colazione. Incontro con la guida per la visita della città: Piazza Venceslao, l’Orologio astronomico, la Cattedrale di San Vito, la Chiesa di Nostra Signora, il Ponte Carlo, il Quartiere Ebraico e Sinagoga. Pranzo libero. Pomeriggio tempo a

3° GIORNO: PRAGA Prima colazione. Incontro con la guida per la visita al Castello e Mala Strana. Pranzo libero e resto della giornata per vivere la magica atmosfera del Natale fra le bancarelle dei caratteristici mercatini. Al termine rientro in hotel per la cena ed il pernottamento. 4° GIORNO: PRAGA/ TOSCANA Prima colazione e partenza per il rientro. Soste lungo il percorso e pranzo libero. Arrivo previsto in serata nei luoghi di origine. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

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In viaggio con... Il 26 settembre al Puccini di Firenze la presentazione delle offerte Costa

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In breve

Mps: Federconsumatori Toscana costituisce comitato di tutela in vista del processo di ottobre In vista dell'apertura del processo Mps al tribunale di Milano il prossimo 12 ottobre, la Federconsumatori Toscana ha costituito stamani il "Comitato di tutela dei piccoli azionisti della Banca Monte dei Paschi di Siena". E' quanto si legge in una nota di Federconsumatori nella quale si ricorda che il reato contestato nell'azione penale della procura milanese è relativo alle operazioni effettuate dalla Banca attraverso le quali si sarebbero occultate perdite per oltre 300 milioni di euro attraverso la mancata evidenziazione della perdita nel bilancio chiuso il 31 dicembre 2009. Secondo l'accusa "l'occultamento avvenne attraverso il ricorso a operazioni finanziarie effettuate attraverso i due derivati Alexandria e Santorini che chiamano in causa la Deutsche Bank e Nomura", continua la nota. Tutti coloro che "erano/sono" in possesso delle azioni della BMps (anche se successivamente vendute) e sono interessati all'eventuale azione risarcitoria, potranno chiedere l'adesione al Comitato (attraverso il tesseramento alla Federconsumatori è automatico). LEGGI TUTTO

Kme Firenze, è sciopero. "L'azienda cerca all'estero profili professionali uguali a quelli che ci sono qui" I dipendenti della KME di Firenze hanno appreso da siti web che la Direzione della multinazionale, leader mondiale nella produzione di semilavorati in rame e ottone, cerca in Germania profili amministrativi uguali a quelli presenti a Firenze, lasciando intendere l'intenzione di riallocare in territorio tedesco parte del lavoro ad oggi svolto dal Centro Direzionale fiorentino. C'è forte allarme tra i 105 lavoratori di Via dei Barucci, già colpiti peraltro da una riduzione d’orario di lavoro pari a 8 giorni mensili a dipendente. Pertanto, come Fiom Cgil di Firenze, unitamente alla Rsu del Centro Direzionale, ritenendo grave e inopportuno questo modo di agire da parte della direzione del gruppo KME, in accordo con i dipendenti, è stato proclamato uno sciopero, dalle 10 alle 12, per oggi, con presidio davanti allo stabilimento. Inoltre, spiega la Fiom, l'atteggiamento unilaterale dell’azienda, che pare non tener in debita considerazione le consolidate relazioni sindacali instaurate nel corso degli anni, aggiunge nuove preoccupazioni a quelle legate al futuro del gruppo in Italia. (Oltre al Centro Direzionale di Firenze, il gruppo KME conta anche gli stabilimenti produttivi di Fornaci di Barga, Serravalle Scrivia e Lime, occupando complessivamente oltre 1000 dipendenti). Con la fine del 2015 scadrà infatti l'accordo siglato ad aprile 2013 tra direzione aziendale e sindacati. LEGGI TUTTO

Sinalunga, cambio appalto sui pasti alle scuole comunali: alle lavoratrici niente Jobs Act Cambio di appalto a Sinalunga per le dipendenti del self service e della cucina che realizzeranno i pasti per le scuole del Comune‎. Ma la vera notizia è che alle lavoratrici, con contratti part time e a cui, nonostante abbiano un’anzianità lavorativa importante, sarebbe stato applicato il contratto a tutele crescenti in base a quanto previsto dall’art. 7 del decreto sul Jobs act, verranno mantenute le stesse condizioni economiche e normative del vecchio appalto. “Grazie ad un accordo sindacale ­ annuncia con soddisfazione Daniela Spiganti della FILCAMS CGIL ­ siamo riusciti a mantenere tutto quanto previsto dall’art.1 c.42 della legge 92 del 28 giugno 2012: a tutte le dipendenti, anziché utilizzare la formula del contratto a tutele crescenti, verranno mantenute le stesse condizioni economiche e normative del vecchio appalto, compresa la tutela dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori contro i licenziamenti illegittimi”. “Un accordo ­ aggiunge Spiganti ­ che serve ad evitare distorsioni sugli appalti e a neutralizzare quanto previsto dal Jobs act, un piccolo passo che contribuisce ad evitare discriminazioni nei confronti di quei lavoratori e di quelle lavoratrici che già operano in ambiti poco tutelati”. Questo non è il solo caso di accordo che non prevede il Jobs Act in Toscana: uno dei modi per opporsi al provvedimento resta infatti la contrattazione. LEGGI TUTTO

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