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Numero 34/2015 - Anno 5
S I A M O UOM I NI O C A P OR A L I ? Braccianti sfruttati nelle campagne dell'Empolese Valdelsa. La denuncia della Flai Cgil: "Anche in Toscana c'è il caporalato. E va combattuto" pagine 2-3
In primo piano Contrattazione territoriale in Valdinievole: un'esperienza unica pagine 4-5 Camera del lavoro di Firenze, Paola Galgani nuova segretaria pagine 6-7 L'Inca festeggia i 70 anni, evento regionale il 14 ottobre pagina 13 Il compleanno della Cgil e la settimana degli archivi storici pagina 18
La Newsletter settimanale
30-09-2015
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Editoriale Francesco Baccanelli
(Flai Cgil Empolese Valdelsa)
Anche in Toscana esiste il caporalato Anche in Toscana ci sono il caporalato e il lavoro nero. Nella zona dell'Empolese Valdesa, dopo segnalazioni che mi sono arrivate da diversi operai agricoli rispetto a squadre di lavoratori che vengono scaricati nelle colline per manovalanza agricola, prevalentemente nel settore vitivinicolo, ho deciso tramite lettera alle istituzioni e denuncia sulla stampa locale di mettere sotto i riflettori una situazione che tutt'oggi non è di primo interesse. Non si tratta di una fabbrica dove i lavoratori sono stanziati in un determinato perimetro: le nostre campagne sono immense e dispersive, questo fa gioco e dà forza ai caporali e a chi abusa di lavoro nero. Questi gruppi di lavoratori sfruttati vanno a lavorare in “appalto” in diverse aziende agricole del territorio, mandati o trasportati dal loro caporale, perché è cosi che si deve chiamare chi sfrutta i lavoratori. Nel settore agricolo, inoltre, nella nostra zona esistono anche le famose aziende “senza terra”, cioè soggetti che si registrano con Partita Iva, formano una squadra di lavoratori e li mandano a lavorare in appalto nei vigneti di diverse aziende. A questi lavoratori, pur lavorando tutte le giornate nell'arco di un mese, vengono segnate 5 giornate in busta paga riconoscendo la paga contrattuale. Le rimanenti, quando le pagano, le pagano a 5 euro l'ora. L'agricoltura è un settore primario e quindi
importante, non bisogna permettere che il lavoro degli operai agricoli venga dequalificato come sta avvenendo anche da noi. Visto anche che le aziende italiane e ancora di più quelle toscane all'estero danno blasone ai propri prodotti agricoli rispetto al territorio di origine. Dobbiamo lavorare tutti perché sia dato valore e dignità a chi tutti i giorni, con fatica, lavora per garantire quei prodotti. Su questo tema, anche dopo i morti dei lavoratori sfruttati dai caporali in Puglia quest'estate, il Governo poteva fare un decreto legge di urgenza, come tra l'altro ha fatto dopo un'assemblea al Colosseo. Noi restiamo in attesa e con gli occhi aperti.
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Empolese
Braccianti dell'est sfruttati nei campi "Finora ignorate tutte le denunce" fenomeno diffuso».
La questione caporalato nell’Empolese Valdelsa si arricchisce di particolari inquietanti. Da un lato emerge, lo fa notare Francesco Baccanelli della FlaiCgil (sindacato del settore agroalimentare), che i lavoratori gestiti, se si può usare questo termine, dai caporali sono persone che vengono dai Paesi dell’Est Europa. «Non posso essere più preciso – spiega Baccanelli – perché i lavoratori italiani con cui ho parlato si basano sull’accento, visto che gli interessati non sono molto disponibili a socializzare. Gli autisti dei pulmini, o furgoni, sono anch’essi dell’Est. Secondo le nostre informazioni, i caporali da noi danno appuntamento in un piazzale nella frazione di Villanova verso le 5 del mattino». D’accordo che in campagna si comincia a lavorare presto, ma in questo caso influisce anche la destinazione di questi contadini, spesso improvvisati per bisogno economico. «Sì, infatti vengono portati a lavorare nei campi della zona, ma talvolta anche in località più lontane. Purtroppo si può parlare di un
L’USO irregolare della manodopera non si limita al caporalato classico: chi elude le norme sul lavoro non manca di fantasia. «E’ vero. Basti ricordare – aggiunge Baccanelli che il mondo delle campagne lo conosce come le sue tasche – le cosiddette aziende senza terra. Assistiamo con sempre maggiore frequenza, e anche da parte di italiani, della nascita di aziende agricole a cui manca la materia prima, la terra. Il metodo, tutto sommato, è semplice. Si costituisce un’azienda agricola, naturalmente con relativa partita Iva, e si ‘prendono’ dei lavoratori, dopo essersi assicurati l’appalto di uno o più poderi. Molto spesso l’imprenditore ha come bene aziendale soltanto uno o più pulmini o furgoni (dipende dalla mole di lavoro) a bordo dei quali vengono spostati i lavoratori. Si tratta di persone che risultato all’Inps, però, e qui scatta il lavoro grigio, pur lavorando ore e ore ogni giorno, vengono retribuiti in misura minore di quanto effettivamente fatto, quando non lasciati a casa dopo un certo periodo. Chiedere il dovuto, poi, diventa difficile perché queste aziende spesso cambiano nome: in un certo senso spariscono». Sembra quasi che abbiano imparato la lezione dagli imprenditori cinesi più disinvolti che chiudono dopo due anni per riaprire l’attività in un comune vicino, in questo caso evitando il fisco. IL SINDACALISTA ha poi qualcosa da recriminare per l’accoglienza data alla lettera che ha inviato ai sindaci, alle associazioni di categoria degli agricoltori, all’Inps e agli uffici territoriali del ministero del Lavoro per una cabina di regia sui problemi dell’agricoltura. «Alla mia lettera, che ha la data del 21 luglio, nessuno ha risposto». Eppure il problema riguarda una platea potenziale di oltre 2.000 lavoratori. (da La Nazione)
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La presentazione La contrattazione territoriale nel Calzaturiero della Valdinievole Settanta. La prima è una crisi da riconversione della produzione, in cui il mercato inizia ad aprirsi al mondo femminile e a chiedere altri prodotti rispetto al mocassino tubolare, che andava per la maggiore in Valdinievole. E già qui si verifica una prima scrematura di imprese che non riescono ad adeguarsi. La seconda selezione arriva a fine Ottanta: si innalza il livello della qualità dei prodotti per il mercato, e resistono solo le aziende che riescono ad investire. La terza crisi giunge a fine anni Novanta, periodo nel quale si assiste anche all'entrata nel distretto di grandi multinazionali come Prada, Gucci, Ferragamo, che si Luca Berretti ha 25 anni, studia sociologia e ricerca
insediano lì o col contoterzismo o acquistando calzaturifici,
sociale all'Università di Firenze (sta per ultimare la tesi
ridefinendo i connotati del distretto”.
della laurea specialistica) e domani a Monsummano (sala consiliare del Comune, ore 15,30) presenterà il suo
Quali sono stati i risultati più importanti di questa
lavoro “Calzaturiero Valdinievole La contrattazione
contrattazione territoriale?
territoriale 19771998”. Come è nato questo libro?
“Innanzitutto, la regolarizzazione del lavoro a domicilio, che
“Per l'Università ho fatto uno stage di 75 ore alla Cgil di
fino agli anni Settanta era molto diffuso. L'accordo
Pistoia: nell'archivio mi è stato chiesto di mettere in ordine i
prevedeva l'istituzione di un registro dei lavoratori a
contratti di quel periodo e di quel luogo. E il libro è una
domicilio, che così poterono avere salari più adeguati e
raccolta di essi, contestualizzati all'interno della storia del
maggiori tutele per la propria salute: non si dimentichi che
distretto. Emerge che lo strumento della contrattazione
l'uso di collanti e solventi, soprattutto nelle abitazioni, poteva
territoriale è stato utile per regolare il lavoro e per far
esporre a diversi pericoli. Un altro accordo prevedeva che
sviluppare il territorio: uno strumento ancora in vigore oggi,
l'1% del monte salari delle aziende finisse a un fondo
anche se dalla fine degli anni Novanta, quando arrivano le
bilaterale da cui uscì la realizzazione della mensa, mentre
grandi multinazionali, si contratta solo il salario e non più
invece il progetto del trasporto dei lavoratori con navette e
aspetti come il welfare. Ma non è banale che la
degli asili nido rimase solo sulla carta”.
contrattazione territoriale in Valdinievole abbia resistito anche agli anni della grande crisi degli ultimi anni: ciò è
In trent'anni a livello di occupazione come sono
sintomo della presenza di un sistema di consolidate relazioni
cambiate le cose nel distretto?
industriali”.
“Dagli anni Settanta a oggi, con la globalizzazione nel mezzo, gli occupati nel distretto sono scesi da 7mila a circa
Che caratteristiche presenta il distretto calzaturiero?
2mila. Le imprese si sono fortemente ridotte, ma quelle
“Il distretto della Valdinievole si è sviluppato molto negli anni
rimaste sono più strutturate e organizzate rispetto a quelle di
del Dopoguerra: poche regole, proliferazione di aziende. Ci
un tempo e sono capaci di una produzione di maggiore
sono state delle crisi periodiche a partire dalla fine degli anni
qualità".
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La presentazione Domani, Monsummano, ore 15:30 "Il racconto di un'esperienza unica"
LA RECENSIONE
di Daniele Quiriconi (segreteria Cgil Toscana) Il pregevole lavoro di Luca Berretti ha il merito di ricostruire contesto, contenuti rivendicativi e risultati acquisiti nel distretto calzaturiero della Valdinievole in oltre 25 anni di contrattazione territoriale. Un'esperienza originale e unica in Italia per longevità
e originalità, resa possibile da un contesto socio politico forse irripetibile. Questa ricerca sul campo ricostruisce con il racconto di molto protagonisti del periodo un'epica della contrattazione quando gli integrativi territoriali potevano costare anche 150 ore di sciopero e i contratti nazionali di categoria oltre 200 e testimonia però anche di un sindacalismo pragmatico, innovatore e che non aveva paura di sperimentare. Radicale nella lotta e duttile nel nello "scambio" negoziale. Il prodotto anche di una ricca rete di delegati di base generosi e lungimiranti e di un rapporto stretto con i gruppi dirigenti al lavoro sul campo. Il tempo ha un po' allentato e modificato queste relazioni, ma da questo rapporto passa una delle prospettive più credibili di rilancio per il ruolo del sindacato nel nostro paese.
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Firenze La Camera del lavoro a una donna Paola Galgani segretaria generale
GUARDA IL VIDEO Paola Galgani è la nuova segretaria generale della Camera del lavoro di Firenze, prima donna ad occupare questa carica. E' stata eletta il 23 settembre, alla presenza di Susanna Camusso, dal Direttivo della Cgil di Firenze presso la sede di Borgo Greci e succede a Mauro Fuso, che conclude la sua esperienza al vertice dell'organizzazione dopo otto anni. Nel corso della riunione del Direttivo, c'è stata l'autocandidatura alla carica di segretario generale di Marcello Corti. Nonostante questa fosse arrivata a fase di consultazione conclusa, è stata messa al voto del Direttivo che ha dato l'ok alla presentazione della candidatura stessa e si è andati al voto con due candidature contrapposte (sia Galgani che Corti erano membri della segreteria Fuso). L'esito del voto: Galgani 78 voti, Corti 16 voti, 5 astenuti. Ha detto Paola Galgani dopo l'elezione: “Grazie a tutti, un ringraziamento speciale a Mauro Fuso. Avverto una grande responsabilità e punterò sulla collegialità”. Nel corso della dichiarazione programmatica, Galgani aveva spiegato: “Veniamo da anni di difficile crisi economica, e oggi il sindacato è sotto attacco. Sul nostro territorio siamo pronti a lanciare la sfida
del cambiamento e dello sviluppo, confrontandoci senza pregiudizi. Il nostro spazio è la Città metropolitana, Firenze è più grande di Firenze. Da domani inizierò un giro di ascolto di tutti i delegati e delegate, per coinvolgerli il più possibile: serve un gruppo dirigente preoccupato del noi, non dell'io”. Mauro Fuso si è commosso più volte durante il suo intervento di saluto, rivolto al Direttivo: “Sono stati anni difficili ma intensi e belli, abbiamo discusso tra noi ma sempre cercando una sintesi nel nome di quella grande esperienza della storia d'Italia che è la Cgil. Grazie per l'affetto, per l'apprezzamento che mi avete rivolto in fase di consultazione e per il lavoro di questi anni. Auguri a Paola. LA DICHIARAZIONE PROGRAMMATICA LA BIOGRAFIA Paola Galgani ha 43 anni, vive a Certaldo, è sposata e ha due figlieProviene da una famiglia operaia: la mamma lavorava in una confezione e il babbo in una fonderia. Si diploma al Liceo Linguistico con il massimo dei voti nel 1991 e trova immediatamente lavoro in un’azienda di cornici come impiegata. Si iscrive alla CGIL: sono anni difficili per il paese e per il sindacato. La passione per la politica la porta a iscriversi al PDS e a essere eletta nel Consiglio comunale di Certaldo nel 1996 per poi diventarne Assessore alla Sanità e al Sociale dello stesso Comune negli anni 19992000. Nel 2002 viene distaccata dalla Fillea CGIL dove svolge l’attività di funzionario sindacale, prima seguendo le aziende dell’EmpoleseValdelsa, dove la Fillea rappresentava 1600 iscritti distribuiti soprattutto in piccole e medie aziende, molte delle quali artigiane. LEGGI TUTTO
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Firenze La vicinanza di Camusso e Angelini Il saluto commosso di Mauro Fuso
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Firenze Precarie, istruite, discriminate Tutte le utenti dello Sportello Donna
“Discriminazione di fatto, difesa di diritto: l'azione sindacale dopo l'approvazione del Jobs Act: questo il titolo del convegno di oggi (organizzato dal Coordinamento Donne Cgil Firenze e Toscana) in Camera del lavoro in Borgo Greci, con gli interventi di Elena Cherubini (Responsabile Coordinamento Donne Cgil Firenze), l'avvocata Marina Capponi (che ha parlato del contrasto alle discriminazioni nel lavoro alla luce dei nuovi provvedimenti del Jobs Act), Camilla Sanquerin (Ufficio Vertenze), Paola Galgani (Segretaria Generale della Camera del Lavoro di Firenze). Nel corso del convegno si è parlato anche dell'attività dello sportello “Donna chiama donna” della Camera del lavoro (telefono 0552700417, mail donnachiamadonna@firenze.tosc.cgil.it), che si avvale anche della collaborazione di una avvocata. Da anni lo sportello (che d'ora in poi farà tappa una volta al mese anche a Figline, Empoli e Borgo San Lorenzo) assiste donne con problemi di lavoro, donne incinta che non sanno come coniugare la maternità con il mestiere, donne discriminate o maltrattate, o che hanno un genitore non più autosufficiente o che vogliono adottare un bambino.
“Abbiamo investito sullo sportello per dare assistenza e strumenti alle persone in presenza di situazioni di discriminazione, è un importante presidio di ascolto e per questo abbiamo deciso di allargare il servizio anche alla provincia”, ha detto Paola Galgani. Le casistiche su chi si rivolge allo sportello sono tante: una fotografia esce da uno studio, rivelato al convegno di oggi, su un campione di 200 donne che si sono recate in questi anni allo sportello. Le fasce d’età più rappresentate vanno dai 35 ai 55 anni, ma con una presenza di ultra 66enni al 16%. Lo stato civile più frequente è il matrimonio, seguono separate e single, ma con un 17% di convivenze (solo il 14% sono divorziate); nella stragrande maggioranza e indipendentemente dallo stato civile con figli, mentre le non italiane sono al 18% (presenza significativa). Come facilmente intuibile, se pensiamo a tutte le statistiche che riguardano le donne, quelle che si sono rivolte allo sportello sono per lo più istruite. LEGGI TUTTO
IL CASO
LA CGIL DI LUCCA: "BASTA ATTACCHI" IL DOCUMENTO DELLA FIOM
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Firenze I sindacati confermano lo sciopero dei bus per venerdì 2 ottobre regionale; temono spostamenti delle residenze di lavoro, spacchettamenti di aziende e sub appalti; sono costretti anche a guidare consecutivamente fino a sette ore per via dei forti ritardi nelle corse; il
Filt Cgil, Uiltrasporti e Faisa Firenze hanno indetto uno sciopero del personale delle aziende di trasporto su gomma Ataf e Linea per venerdì 2 ottobre. In Ataf lo sciopero sarà dall'inizio del servizio alle 6, dalle 9,15 alle 11,45, dalle 15,15 al termine del servizio. In sabato e la domenica la mensa è chiusa. Inoltre, “il Linea lo scioperò sarà dalle 17 alle 21. Oggi in recente accordo tra azienda e Comune non ci ha conferenza stampa presso la Camera del lavoro di visto coinvolti, e non capiamo come possa migliorare Borgo Greci i sindacati hanno spiegato le motivazioni le condizioni di lavoratori e utenti. Ci dispiace per i dello sciopero: cantieri cittadini senza adeguata cittadini, non per qualcun altro, ma dobbiamo programmazione, corse saltate e in ritardo, scioperare”, hanno concluso. mancanza di autisti e condizioni di lavoro difficili per gli stessi. Gli autisti, è stato spiegato, sono EUROPA preoccupati per ché non sanno chi vincerà la gara
ALL'ITALIANO VISENTINI LA GUIDA DELLA CES LEGGI TUTTO
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Scuola
Flc lancia l'allarme per Ata e prof In arrivo manifestazione regionale Ma almeno metà di questi andranno a supplenza annuale, per effetto dell'applicazione dei criteri delle graduatorie nazionali. Sui posti di sostegno, mancano oltre 2mila insegnanti specializzati. Inoltre, i posti del potenziamento per le scuole andranno all'80% a supplenza annuale ed arriveranno solo a dicembre. In tutto, ci sarà il doppio di supplenze (oltre 8mila) rispetto agli anni passati. “La supplentite non è sconfitta ma anzi si allarga, e le scuole sono nel caos per chiamare i supplenti. Ci sono tanti posti da occupare ma le graduatorie non sono a posto. Prendiamo sì atto che il personale della scuola aumenta, ma questo sarà un anno di transizione, gli effetti
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delle stabilizzazioni si vedranno il prossimo anno”, dicono
Flc Cgil Toscana, oggi in conferenza stampa presso la sede di Cgil Toscana, ha lanciato tre allarmi sulla situazione nelle scuole toscane. Personale Ata, richieste pervenute a Flc Cgil Toscana dalle scuole di tutta la regione: 57,5 (57 più un part time). In tutto, l'organico complessivo degli Ata segnala un 84 rispetto all'anno precedente, mentre gli alunni sono cresciuti di 3.845 unità, gli alunni disabili di 321 unità, le classi di 287 unità e i plessi scolastici di 25 unità. Gli effetti della carenza di personale Ata: mancata assistenza degli
Alessandro Rapezzi e Gabriella Bresci (Flc Cgil Toscana). Che avanzano delle richieste al Governo: “Aprire il confronto sui temi del precariato; rinnovare il Contratto nazionale; far slittare di fatto di un anno l'applicazione della riforma della Buona Scuola, che all'atto pratico non risulta applicabile perché non ci sono certezze né risorse”. Intanto, i sindacati regionali toscani della scuola hanno indetto una manifestazione il 24 ottobre.
GROSSETO
studenti, specialmente se disabili La Legge di Stabilità vieta di nominare il sostituto di un custode scolastico malato nei primi sette giorni di malattia. Le
scuole
toscane
stanno
scrivendo
a
prefetti
e
Amministrazione per capire come regolarsi. Allo stato attuale gli scenari sono tre, tutti e tre non correttamente percorribili. Il primo: violare la legge di contenimento della spesa e nominare un custode sostituto. Il secondo: violare la legge sulla sicurezza (i minori hanno bisogno di un adulto che li controlli). Il terzo: chiudere le scuole e violare la legge (interruzione di pubblico servizio).
Capitolo
docenti:
dovevano
essere
fatte
RENZETTI: "GRAVE LA CHIUSURA DEL CORRIERE DI MAREMMA"
6.775
stabilizzazioni in Toscana, tra posti comuni e di sostegno.
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La visita Firenze, Grosseto, Arezzo: i tedeschi del sindacato Dgb dalla Cgil Toscana
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Montespertoli O il demansionamento o l'Oceania per salvare il posto. E' sciopero
“Trasferimento in Nuova Zelanda o demansionamento per salvare il posto di lavoro: è un ricatto”. L’attacco della FiomCgil e della FimCisl fiorentina è rivolta ai vertici della Navico, multinazionale con sede a Oslo produttrice di radar e altri sistemi tecnologici per la navigazione: due lavoratori 50enni impiegati nel reparto “Ricerca e sviluppo” dello stabilimento nel Comune di Montespertoli (FI) hanno infatti ricevuto la lettera di licenziamento perché si sono rifiutati di trasferirsi a Auckland. L’azienda lascia però aperto uno spiraglio: il posto di lavoro potrebbe esser salvato solo se i due accettassero un demansionamento (con probabili conseguenze negative sulla busta paga). “La richiesta del trasferimento in Nuova Zelanda – dichiara a ilfattoQuotidiano.it Stefano Angelini della segreteria della Fiom fiorentina – è solo una proposta strumentale per mettere con le spalle al muro i due lavoratori e costringerli a accettare condizioni contrattuali peggiori: questo ricatto non può però essere approvato”. Il direttore generale Gianluca Landi al Quotidiano Nazionale dichiara: “Navico è un gruppo mondiale che agisce seguendo economie di mercato, da qui la proposta del trasferimento in un dipartimento florido come quello neozelandese”. Secondo Landi il
demansionamento “è tutt’altro che un atto punitivo, bensì una seconda opportunità lavorativa: anziché uscire dall’azienda si resta comunque nella produzione“. La Navico occupa presso lo stabilimento fiorentino di Montagnano Val di Pesa 47 addetti. “L’azienda – spiega Angelini – dice che nello stabilimento di Montespertoli non sarà più prevista la specifica posizione lavorativa dei due dipendenti e così è scattata la proposta del trasferimento a Auckland“. Una vera e propria “doccia fredda” anche perchè “nel piano industriale presentatoci pochi mesi fa non si faceva riferimento a alcuna criticità“. I due lavoratori (“alto profilo professionale”) hanno rifiutato il trasferimento (“è una proposta irricevibile, stiamo parlando di padri di famiglia“) e così una decina di giorni fa hanno ricevuto la lettera di licenziamento. I sindacati hanno subito proclamato lo stato d’agitazione e indetto uno sciopero di solidarietà. LEGGI TUTTO
LA PROTESTA
"CERCANO PROFILI COME I NOSTRI" AGITAZIONE ALLA KME DI FIRENZE
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L'evento
Il 14 ottobre in via Fiume a Firenze l'Inca festeggia i suoi primi 70 anni IL PROGRAMMA 9.30: Registrazione dei partecipanti e colazione a buffet 10.00: Introduzione e saluto Giorgio Cartocci (INCA CGIL Toscana) 10.30: Interventi di Segretari regionali categorie confederali CGIL e Responsabili regionali CAAF e UVL e SPI 11.30: Intervento Dalida Angelini (Segretaria Generale CGIL Toscana) 12.00: Consegna riconoscimento ai compagni che prestano l’attività nell’INCACGIL da molti anni 12.30: Conclusioni Morena Piccinini (Presidente Nazionale INCA) 13.00: Buffet
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Artigianato/1 Un buono sui libri scolastici per i figli dei lavoratori (da Ebret)
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Artigianato/2 San.Arti, dalla sanità integrativa alla maternità: scopri le occasioni
Lavoratrice, lavoratore lo sai che con San.Arti se hai un contratto da artigiano nei seguenti comparti: dell’Area Meccanica, Installazione di impianti, Orafi, Argentieri ed affini, Odontotecnici; dell’Area Chimica/Ceramica; dell’Area Legno/Lapidei; Alimentare e della Panificazione; Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere; dell’Area Comunicazione; CCNL dell’Area Tessile/Moda hai come diritto contrattuale l'accesso alle prestazioni della sanità integrativa la quale ti rimborsa i tickets sanitari o ti consente di avvalerti di strutture sanitarie convenzionate a carico
del fondo? Lo sai che hai diritto ad una visita odontoiatrica gratuita all'anno ed anche ad un check up? Lo sai che dopo il 50° anno di età hai diritto ad una serie di esami per la prevenzione personalizzati per uomini e donne? Lo sai che hai a disposizione un pacchetto maternità del valore di 1000 euro? Se non sai tutto ciò e vuoi saperne di più, o lo sai ma non sai come fare a beneficiare di tutto ciò, rivolgiti presso la sede della CGIL della tua zona. LEGGI TUTTO
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube LA PROTESTA Toscana Energia, sciopero e presidio in piazza Signoria a Firenze Lavoratori e sindacati preoccupati per le gare del servizio gas GUARDA IL VIDEO
L'ANGOLO SPI SanitĂ , i pensionati lanciano l'allarme Dal Direttivo la richiesta di incontro alla Regione
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La rubrica CONTRATTI DECENTRATI NELLA P.A: NIENTE RESPONSABILITA' ERARIALI PER I SINDACALISTI Con una recente ordinanza, pronunciata in sede di
erariale disceso dall’applicazione di un contratto
regolamento di giurisdizione, le Sezioni Unite della
integrativo poi dichiarato nullo, aveva affermato il
Corte di Cassazione hanno escluso che possa
principio secondo cui, quale che sia la natura,
configurarsi la responsabilità per danno erariale in
pubblica o privata, della rappresentanza sindacale nel
capo ai rappresentanti sindacali firmatari di un
pubblico impiego, del risarcimento suddetto danno
contratto collettivo integrativo illegittimo nel pubblico
debbono rispondere in modo paritetico tutte le parti
impiego (Cass., sez.un., ord. 14 luglio 2015, n.
contraenti; ergo, anche i membri della RSU firmataria.
14689). Il problema era nato a seguito di alcune
In altri termini, pur non esprimendosi sulla astratta
singolari pronunce della Corte dei Conti (sezione
ipotizzabilità di una responsabilità amministrativa nei
giurisdizionale Lombardia, 10 marzo 2006, n. 172 e
confronti
14 giugno 2006, n. 372) che avevano affermato la
dell’accordo (in quanto la Procura aveva citato i soli
corresponsabilità dei rappresentanti sindacali per il
rappresentanti della parte pubblica), il Collegio non
danno alle casse della singola amministrazione
escludeva, anzi afferma la computabilità del loro
cagionato dalla sottoscrizione di clausole dei contratti
apporto causale ai fini della determinazione del
collettivi di secondo livello dichiarate nulle per
danno. La decisione delle Sezioni Unite in commento
contrasto con la disciplina contrattuale nazionale.
smentisce invece le conclusioni cui era giunto il
In particolare, in dette pronunce, il Giudice contabile,
Giudice contabile; e lo fa attraverso un ragionamento
chiamato a decidere sulla risarcibilità del danno
che parte da lontano. LEGGI TUTTO
dei
a cura dello Studio Rusconi
rappresentanti
sindacali
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
ww.avvrusconi.it
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firmatari
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NonSoloToscana
Auguri Cgil per il 109° compleanno nella settimana degli archivi storici
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protagonisti. I promotori dell’iniziativa vogliono offrire l’esperienza di un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, in un percorso che parta dalla Genova del 30 giugno 1960, per arrivare – passando dalla Milano di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 – all’approvazione della legge 300 del maggio 1970. L’iniziativa ha in radice qualcosa di ambizioso: la volontà di far rivivere il capitolo di una storia, quella del movimento sindacale e operaio, che è stata parte decisiva del progresso civile del Paese. L’allestimento della mostra si snoda in quattro sezioni, che – attraverso pannelli, fotografie e documenti – permetteranno al visitatore di farsi coinvolgere in un percorso espositivo capace di offrire a tutti elementi di conoscenza e riflessione: 30 giugno8 luglio 1960: i dieci giorni che hanno cambiato il paese; Donne nella Cgil: diritti, libertà, dignità; Un lavoro senza fine, la Federazione italiana pensionati e la riforma del sistema previdenziale; Luci e ombre di fine decennio.
Dal 28 settembre al 2 ottobre si tiene su tutto il territorio nazionale la seconda Settimana degli archivi storici, biblioteche e centri di documentazione della Cgil, promossa dalla confederazione nazionale e dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio. Numerose le iniziative che, per l’occasione, sono state organizzate in tutta Italia. In programma mostre, dibattiti, incontri, visite guidate, proiezioni di materiali audiovisivi e film per far conoscere lo sterminato patrimonio IL LUTTO documentale conservato presso gli archivi delle diverse strutture Cgil e per far sì che i luoghi sindacali si intersechino con gli interessi culturali dei cittadini (leggi l’elenco completo delle iniziative). Nell’ambito delle iniziative previste per la Settimana, la Cgil ha festeggiato il suo 109° compleanno aprendo – martedì 29 settembre – la sede nazionale dalle 10 alle 17 e ospitando nei suoi locali la mostra storicodocumentale “Gli anni Sessanta, la Cgil, la costruzione della democrazia”, a cura di Archivio storico Cgil nazionale, Archivio storico Flai Donatella ADDIO A INGRAO, L'UOMO Turtura, Archivio storico Spi Cgil. Dagli spari del luglio DEI TEMPI MODERNI ’60 all’ingresso della Costituzione nelle fabbriche con lo Statuto dei diritti dei lavoratori, i documenti LEGGI TUTTO selezionati e riprodotti racconteranno uno spaccato importante della nostra storia attraverso gli occhi dei n. 34 - 30 settembre 2015
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana PRIMO
LAVORARE
RIFORMARE LE PENSIONI:
PER VIVERE, NON VIVERE PER LAVORARE
Autore: Gian Paolo Patta (prefazione di Nicola Nicolosi e Gianni Rinaldini). Parole chiave: previdenza welfare pensioni famiglia esodati Inps Fornero. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: giugno 2015. Pagine: 126. ISBN: 9788823019812 La riforma Fornero non è stata né equa né sostenibile. Non è stata equa perché ha fatto pagare ai lavoratori a basso reddito un prezzo spropositato tra prolungamento della permanenza al lavoro e prelievo contributivo: i lavoratori, quelli manuali ma non solo, non ce la faranno a lavorare fino a un’età così avanzata e le aziende preferiranno liberarsene. Si prospetta un futuro terribile per milioni di lavoratori: ben altro che gli esodati.
DALLA
IL
SOGGETTO DELL’ECONOMIA
CRISI A UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO
Autore: Laura Pennacchi. Parole chiave: sviluppo economico politica economica neoliberismo. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: maggio 2015. Pagine: 318. ISBN: 9788823019751 L’agente economico del neoliberismo non è un soggetto ma una macchina calcolatrice che massimizza «mezzi» dati rispetto a «fini» dati, senza riflettere né sui «mezzi», né sui «fini». Ciò ha molto a che fare con la crisi esplosa nel 2007/2008, la cui interminabile durata è di per sé un indicatore da un lato di gravità, dall’altro di inesplicabilità con le categorie usuali. Desoggettivazione individuale e collettiva, desocializzazione dell’individuo, depoliticizzazione della società hanno costituito i fondamenti della finanziarizzazione.
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In breve
AnsaldoBreda Pistoia, la Rsu: "Da Hitachi abbiamo ottenuto garanzie occupazionali" "Hitachi si impegna a costruire un'azienda unica per il settore dei trasporti, rinforzandolo rispetto a quello esistente mondiale, partendo dagli stabilimenti italiani, quello di Pistoia, quello di Napoli e quello di Reggio Calabria. Quindi ricerca e sviluppo, progettazione e chiaramente produzione". Lo ha detto Marco Fontana, coordinatore della Rsu AnsaldoBreda di Pistoia, al termine dell'assemblea che si è svolta stamani all'interno della fabbrica, durante la quale i delegati, che ieri hanno preso parte a Roma all'incontro con i vertici di Hitachi, hanno spiegato ai lavoratori dello stabilimento pistoiese i punti dell'accordo sottoscritto con l'azienda giapponese. "C'è da creare le condizioni ha aggiunto Fontana per fare nuovi prodotti, usando le tecnologie che Hitachi ha, mettendole insieme alla nostra cultura industriale e alla nostra professionalità. Il mantenimento della progettazione per noi era importante, l'abbiamo rivendicato con forza, l'abbiamo ottenuto, starà a noi, insieme a Hitachi, costruire i presupposti affinché nei prossimi 3 anni si realizzi il futuro". LEGGI TUTTO
Viareggio, Burger King licenzia 13 lavoratori "Valiamo meno di un panino". Scatta lo sciopero "Licenziati da un giorno all`altro. Valiamo meno di un whopper, ovvero il panino di punta a Burger King". Così si sentono i 13 lavoratori del fast food licenziati dalla società, la Sky Food Viareggio, che ha rilevato il marchio in franchising portandolo (erail 25 giugno 2011) in Passeggiata. E forse non hanno nemmeno tutti i torti. Dopo un anno di trattativa sindacale all`improvviso, mercoledì, l`azienda gli ha comunicato la chiusura per cessazione dell`attività il prossimo 14 ottebre. Tutti a casa. E ad eccezione dell`ex assessore al sociale Isaeliana Lazzerini, ieri, al presidio convocato dalla Filcams Cgil nessun consigliere comunale, nessun amministratore ha pensato di portare una parola di solidarietà a questi giovani lavoratori. Giovani di questa comunità. Che a dispetto delle facce fresche, sono anche padri e madri di famiglia Il delegato sindacale Gaetano Sistino a dicembre si laurerà in giurisprudenza, si è mantenuto agli studi lavorando dietro il bancone del fast food. E c`era quando l`attività ha inaugurato. «All`epoca racconta eravamo in 30». Unaprima serematura ci fu subito a settembre del 2011, «rimanemmo in 20». Tra contratti di apprendistato e assunzioni con la 407 a tempo indeterminato. Un anno fa si è aperta la crisi aziendale, tanto che iniziarono a rimbalzare le primi voci di chiusura. LEGGI TUTTO
Nautica, Braccini (Fiom Toscana): "Passaggi innovativi, ma serve più qualita sul lavoro" Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana, spiega: "Grandi aziende della nautica uscite da Ucina perché lamentavano di non sentirsi più rappresentate, un fenomeno che si sta allargando in Italia dove i più importanti cantieri e brand hanno dato vita ad una nuova associazione denominata Nautica Italiana ed affiliata alla fondazione Alta Gamma. La nautica è sicuramente un settore complesso, ma di importante valore e dalle enormi potenzialità. In Italia abbiamo i marchi più prestigiosi al mondo e la Toscana riveste un ruolo primario in questo settore. I saloni in corso come quello di Monaco mettono ulteriormente in evidenza latenuta dei mega yacht e una serie di nuovi modelli innovativi presentati dai più importanti cantieri, cosa che riteniamo fondamentale. Probabilmente non si rivedranno più i volumi di affari del passato perché un sistema è cambiato e la globalizzazione è giunta anche a questo settore. Per competere quindi la differenza la faranno la qualità, l'eco sostenibilità, la tecnologia, l'essere un gradino più in alto sull'innovazione, condizioni che riscontriamo nei nuovi modelli presentati, ma che devono, a nostro avviso, risentire anche di un cambio di strategia complessivo, sia da un punto di vista del modello produttivo, che va in rapporto alla qualità del prodotto, sia per quanto riguarda tutto quel sistema di intreccio di appalti e sub appalti". LEGGI TUTTO
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