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Dormire male indebolisce il sistema immunitario

La qualità del sonno è fondamentale per il benessere della persona. Ne sono convinti gli esperti della World Sleep Society (Wss), secondo cui insonnia, disturbi del sonno e cattivo riposo notturno sono responsabili di problemi di salute del 45% della popolazione mondiale. Mediamente, in quasi tutti i Paesi, una percentuale compresa tra il 10 e il 15% della popolazione nazionale presenta disturbi del sonno, mentre un altro 30% lamenta una sensazione ricorrente di riposo non riparatore, sperimentando stanchezza al risveglio. Numeri preoccupanti, resi ancora peggiori, a detta di psicologi e medici, dalla pandemia di Covid-19, dai lockdown e dalle restrizioni che a partire da marzo 2020 hanno stravolto ritmi e abitudini di milioni di persone.

L’importanza di un sonno qualitativamente ottimale, spiegano gli esperti, è correlata anche ad un miglior funzionamento del sistema immunitario, decisivo per rispondere alle minacce rappresentate da virus e altre malattie. Gli studiosi della Wss sottolineano che le alterazioni del sonno, oltre a provocare conseguenze dannose a livello psicologico e psichiatrico, come l’aumento dell’ansia e dello stato depressivo, si ripercuotono direttamente sul corpo, rappresentando un fattore di rischio aumentato per sovrappeso, obesità, diabete, ipertensione, ed alcune forme di tumore, in particolare del seno e della prostata. Ma c’è di più: una ricerca della Clinica universitaria di Navarra, in Spagna, ha evidenziato che il cattivo sonno incide anche sull’insorgere del morbo di Parkinson: il 33% dei pazienti con disturbi del riposo notturno lo sviluppano entro cinque anni e oltre il 75% entro dieci anni.

Intervenire con terapie farmacologiche è possibile, ma sempre su prescrizione dello specialista. La Società mondiale del sonno, prima di arrivare ai medicinali, consiglia tra le altre cose di rispettare orari fissi sia per andare al letto che per alzarsi, di riposare in media tra sette e otto ore a notte, di non dormire eccessivamente e di non pensare di recuperare nel week-end il sonno perso nell’arco della settimana. Ad aiutare la regolarità del sonno possono essere poi i pasti ad orari regolari (possibilmente non troppo pesanti dal tardo pomeriggio in poi), una routine quotidiana che eviti di arrivare a fine giornata troppo stanchi, l’esposizione ai raggi solari in particolare di mattina, l’evitare dispositivi elettronici prima di coricarsi, nonché l’attività fisica eccessivamente pesante e la moderazione nei consumi di fumo e alcool. Seguire questi consigli è enormemente più difficile durante una pandemia, ma gli esperti suggeriscono di tentare al netto dei lockdown e delle restrizioni.

Di fatto si tratta di rispettare gli orari in cui uno va normalmente a dormire e si alza, senza trascorrere l’intera giornata davanti al pc, ritagliandosi all’occasione momenti di pausa per eseguire esercizi di respirazione, leggere libri, passeggiare nei pressi della propria abitazione, fare attività sportiva all’aperto, preparare dei pasti e avere cura del proprio corpo. (D. E.).

© WAYHOME studio/shutterstock.com

Gli esperti: la qualità del sonno incide sullo stato di salute, il cattivo riposo incide anche sull’insorgenza del morbo di Parkinson

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