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HEDIYE E LA MASCOTTE OLTRE LA MEDAGLIA
L’iraniana Kheirabadi ha vinto un bronzo storico, ma ha ritrovato il sorriso solo dopo il regalo del pugliese Scarpellino risolto la situazione, anche stavolta in un attimo. «Pensi che in fondo è solo poco più di una bambina che desiderava un peluche, come quelli che hai regalato alle tue figlie da piccole» il racconto di Scarpellino. Un’occhiata d’intesa con Maria, la segretaria dell’organizzazione, e poi, recuperata una mascotte, il dirigente pugliese l’ha portata all’atleta iraniana presentandola come «un regalo, un omaggio al coraggio di tutte le donne iraniane».
Hediye si è commossa e ha sorriso felice, ringraziando a mani giunte. Il suo coach ha chiesto una foto-ricordo. Qualche giorno dopo l’ha invia - ta a Pino, esprimendogli ancora una volta tutta la sua gratitudine. «Grazie mille per la bellissima mascotte: per me è importante quanto la mia medaglia. Questo dono è molto prezioso per noi e non dimenticheremo mai il vostro gesto d’amore» ha scritto l’atleta iraniana.
Una storia che rimarrà scolpita nel suo cuore, ma anche nella memoria dello storico dirigente italiano: «Un Mondiale è fatto anche di piccole storie come questa – ha concluso Scarpellino - e così non ti resta che augurarti che il mondo possa cambiare, un giorno. Inshallah». (A. P.)