Giornale Fiera S. Andrea 2011

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COMUNE DI PORTOGRUARO

TRADIZIONALE

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Antica Sagra Mercato delle Oche e degli Stivali di Portogruaro

E D I Z I O N E

PORTOGRUARO

20 . 26 . 27 NOVEMBRE

VENDE E AFFITTA LOTTI E CAPANNONI - Tel. 0421.244422 - www.eastgatepark.it Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Associazione Provinciale di Venezia Sezione di PORTOGRUARO

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Il Sindaco Antonio Bertoncello

L’

antica Fiera di Sant’Andrea rappresenta per Portogruaro e non solo un importante e tradizionale evento capace di far incontrare il vasto pubblico con molti operatori del mondo del commercio, dell’artigianato, dei prodotti agricoli, dell’enogastronomia. Grazie al rinnovamento, ma anche al suo legame con la tradizione, in questo grave momento di crisi economica la Fiera rappresenta uno dei più importanti momenti di attrattività della nostra città, su cui sono concentrate molte aspettative. Nel centro storico l’Antica Sagra Mercato delle Oche e degli Stivali ospiterà nel primo fine settimana una sessantina di Associazioni del Volontariato del portogruarese e una cinquantina di hobbisti; la grande fiera mercato per il fine settimana del 26 e 27 novembre prevede i negozi aperti in città, la partecipazione di circa 400 espositori e momenti di approfondimento. Sono numeri importanti ma che comunque risentono di una lieve flessione rispetto

all’anno precedente, ma il Comune di Portogruaro, insieme ai partner, per prima la Confartigianato del Veneto Orientale, ha creduto nell’organizzazione e realizzazione della Fiera come momento importante per l’economia della città. Anche nel programma della Fiera, le Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia rivestono un’importanza particolare per il significato che hanno come indicato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ovvero quello di “guardare avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c’è da rinnovare nella società e nello Stato…”. E in questo delicato momento, guardiamo al futuro anche della nostra Fiera, ringraziando quanti hanno collaborato alla sua realizzazione e tutti coloro che faranno visita alla nostra città in questi momenti di festa.

Assessore agli eventi Andrea Costa

L’

Amministrazione Comunale di Portogruaro anche quest’anno è in “prima linea” nell’organizzazione e nella promozione della Fiera di Sant’Andrea: non si sottrae quindi al compito di valorizzare il territorio e promuovere il suo sviluppo in un momento di crisi economica strutturale che sta interessando il Paese e di leggi che “tagliano” il trasferimento di risorse ai Comuni, limitandone i servizi e le attività. Il Comune ha lavorato quindi in collaborazione e con rinnovato coinvolgimento di altri attori protagonisti per preparare la 26^ edizione della Fiera di Sant’Andrea. Le sinergie strette con le Associazioni economiche e di categoria, in particolare con la Confartigianato del Veneto Orientale, partner storica della Fiera di Sant’Andrea, oltre ad assicurare la realizzazione dell’evento, hanno portato ad ideare un programma che concentra l’attenzione sulle eccellenze dell’imprenditoria del territorio, e in particolare di quella legata all'artigianato locale. Le aspettative della città e le migliori iniziative che si possono realizzare sono state considerate nella predisposizione di un programma ricco, che nella prima domenica

e, e i. a

guarda ai bambini e alle famiglie, alle associazioni di volontariato del territorio, in una grande Fiera dei Bambini con le Associazioni nell’ambito del 150° dell’Unità d’Italia, e nel secondo fine settimana guarda alla produzione, alla eccellenze del territorio, in una manifestazione che vuole rievocare “l’antica sagra mercato delle oche e degli stivali”. Sono tutte queste azioni di marketing territoriale, che promuovono la città e il territorio, e che contribuiscono a costruire una strategia di accoglienza per i tanti visitatori che frequentano la Fiera di Sant’Andrea e la nostra città, basata sull’offerta commerciale, culturale, e paesaggistica. L’Amministrazione Comunale crede in questi progetti incentrati sulla valenza turistica del territorio e in una valorizzazione della città legata a eventi importanti, come quello atteso della Fiera di Sant’Andrea. Con l’augurio di vivere una buona Fiera di Sant’Andrea.

Saluti istituzionali

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Aut. Trib. di Venezia n. 1313 del 11/01/1999 Direttore Responsabile: Ugo Padovese Direttore Esecutivo: Dott.Umberto Pizzinato Redazione: Via C. Valle, 42 – Portogruaro (VE) Tel. 0421.284911 – Fax 0421.284999

Confartigianato Imprese Veneto Orientale Informa Bollettino tecnico di informazione dell’Associazione dell'Artigianato e delle Imprese Mandamento di Portogruaro

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Anno XII – Novembre 2011 Numero unico speciale Fiera di S. Andrea

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15.20

Realizzazione progetto grafico e raccolta pubblicitaria: VISYSTEM Editore – Portogruaro www.visystem.com – tel. 0421.280444 Stampa: Grafica Sagittario Un ringraziamento a Marcantonio Bolzicco, Bruno Lena, Edorado e Diego Collovini, Imelde Rosa Pellegrini, Mons. Pietro Cesco, Flavia Benvenuto Strumendo, Ivano Santellani, Marco Dotta, Guglielmina Pinto Mazzucato, agli sponsors e a tutti coloro che in qualsiasi modo hanno reso possibile questa pubblicazione.


Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Orientale, Luigino Giusto

L’

Saluti istituzionali

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epoca che stiamo vivendo si contraddistingue per la velocità e le trasformazioni economiche e sociali. Tutto si brucia in fretta ed è sempre presente il rischio che i tratti più autentici del nostro Artigianato e della nostra produzione Artistica vengano stravolti e dispersi o che l’intero settore venga progressivamente emarginato dal continuo evolversi delle attività tecnologiche, umane e, più in generale, della globalizzazione. Nonostante tutto però, le tradizioni sono forti, sopravvivono poiché storicamente legate alla semplicità della vita di persone che si concretizzano nell’entusiasmo e nella passione di realizzare oggetti per il quotidiano, al di fuori di qualsiasi fenomeno di massa. La Fiera S. Andrea, svolgendosi a fine novembre, come tradizione, è occasione per una riflessione sull’anno ormai al termine, e con un’attenzione particolare a ciò che potrà riservarci il futuro 2012. E’ un’opportunità da non perdere, come punto di incontro fra produttori e consumatori. La Fiera non si limiterà solo a esporre l'artigianato e l'Industria, a farli uscire dal chiuso dei laboratori e delle piccole imprese, renderlo visibile e valorizzarlo, ma punterà anche a promuovere l'incontro, la socialità, la festa e le tradizioni. Al di la del perdurare, dunque, di questo periodo assai difficile ed incerto che sta mettendo a dura prova noi tutti, la positività del tessuto produttivo/imprenditoriale del portogruarese sta facendo e continuerà a fare la sua parte. Dal punto di vista economico, quest’anno sono state confermate, purtroppo, le criticità per alcune realtà industriali locali, e alcune di esse hanno chiuso i battenti, con pesanti ripercussioni sul piano occupazionale. A fronte di ciò, gli artigiani e i piccoli imprenditori del territorio si sono confermati ancora una volta l’asse portante per l’economia del Veneto Orientale: pur dibattendosi tra mille difficoltà, si può dire che hanno retto, e se anche con qualche riduzione, talvolta temporanea, della forza lavoro, le piccole imprese stanno reagendo a questo trend economico con quelli che sono i loro principali punti di forza: capacità di adattamento e flessibilità. Un dato su tutti: il numero di imprese artigiane attive nel portogruarese nel 2011 sono le medesime dell’anno precedente (dati Camera di Commercio al 30/06/11). Tuttavia, è necessario un maggiore supporto da parte delle Istituzioni, a tutti i livelli, anche con provvedimenti straordinari che favoriscano i consumi e gli investimenti. Ad esempio, prendiamo spunto dai positivi dati emersi con il Piano Casa della “vecchia” Legge n. 14/09 della Regione Veneto: nel portogruarese sono stati aperti in circa 20 mesi ben 1.043 cantieri (dato al 09/09/11); cantieri che, seppure di piccole dimensioni, hanno contribuito a sostenere il comparto casa nel nostro territorio al punto che, nei primi otto mesi di quest’anno, si è registrata persino una prima ripresa occupazionale con

un aumento di assunzioni di oltre il 5% (dato Confartigianato V.O.). Si è trattato di interventi che hanno avuto per oggetto ristrutturazioni e restauri, quasi sempre con la connotazione del risparmio energetico. Un dato sicuramente confortante, dopo uno stillicidio di notizie negative sul piano economico in ogni settore produttivo. E lasciateci pure mandare a quel paese i catastrofisti che vedevano nel Piano Casa un attentato al territorio prevedendo chissà quali cementificazioni. E guardiamo fiduciosi i potenziali risultati positivi che potrà dare anche il nuovo Piano Casa regionale (L.R. 13/11), augurandoci che non vi siano ostracismi da parte di alcuno nell’ambito degli Enti Locali del territorio. Una conferma che abbiamo avuto da questa recente esperienza nel campo delle costruzioni è il ritorno alla tradizione, alla cura e alla qualità degli interventi che hanno visto premiare le “eccellenze” artigiane, quelle eccellenze per le quali diviene sempre più labile il confine tra artigianato e arte. Il mercato ha premiato chi ha saputo specializzarsi, chi ha saputo mantenere alta la professionalità in campo tecnico. Proprio per questo la Confartigianato Imprese del Mandamento di Portogruaro ha voluto rinnovare il proprio impegno nell’ambito della Fiera di Sant’Andrea proponendo alcune iniziative volte a evidenziare questo aspetto. Ecco quindi che il programma della Fiera presenta un primo importante momento di riflessione con il Convegno “Ristrutturazioni, restauri e risparmio energetico con il nuovo Piano Casa (L.R. 13/11)”, organizzato con il contributo di Venezia Opportunità della Camera di Commercio di Venezia, e che si terrà sabato 26/11 alle ore 10,45 presso la Villa Comunale, con il saluto del Sindaco Antonio Bertoncello e con la partecipazione di qualificati relatori che forniranno interessanti e importanti dati e informazioni sull’argomento, nonché con l’interessante intervento di un funzionario dell’Area tecnica del Comune di Portogruaro che illustrerà anche il recepimento del Piano Casa nella Città del Lemene. Altro evento che testimonierà il valore aggiunto del nostro artigianato è il laboratorio, che si realizzerà nella Sala delle Colonne del Municipio con dimostrazione delle tecniche pittoriche antiche e moderne, affreschi tradizionali e a marmorino e con esposizione dei lavori eseguiti; un’iniziativa, questa, da non perdere per i visitatori della Fiera Sant’Andrea e che si realizzerà sempre con il contributo della Camera di Commercio di Venezia tramite Venezia Opportunità. Queste iniziative impreziosiscono il già ricco programma della Fiera per la quale la Confartigianato Imprese Veneto Orientale ha rinnovato il proprio impegno anche nella convinzione che il portogruarese saprà superare questa difficile fase economica se vi sarà un’unità di intenti, e il contributo di tutti i protagonisti economici e istituzionali del territorio.


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CAMPAGNA TESSERAMENTO 2012


Il presidente di Pro Loco Portogruaro, Stefano Sonzin

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Saluti istituzionali

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innovato impegno dell’associazione Pro Loco di Portogruaro alla Fiera di S. Andrea di Portogruaro, anno ricco di eventi e soddisfazioni per il consiglio. Il calendario delle iniziative direttamente gestite dalla Pro Loco si è arricchito anche quest’anno di nuove idee ed eventi. Confermati i tradizionali e sempre apprezzati appuntamenti quali: Città Viva, i mercoledì musicali che riscoprono il Centro Storico, format ormai imitato anche da molti comuni della zona; il canonico appuntamento di ferragosto con i festeggiamenti della Madonna della Pescheria e la rievocazione della Festa della Borgata Palù di settembre. Non secondaria e meno intensa, durante quest’anno, è stata la funzione “istituzionale” della Pro Loco di Portogruaro nel suo importante ruolo di promozione del Territorio e valorizzazione delle opportunità turistiche e commerciali. Sviluppata soprattutto in Austria con la partecipazione all’iniziativa Ciao Venezia 2011 al Casinò di Velden. Le proposte per l’edizione 2011 della Fiera di Sant’Andrea saranno i tradizionali Piatti dell’Oca e inoltre il completamento della proficua collaborazione e ospitalità con gli amici Carinziani, che si concretizzerà anche quest’anno con l’iniziativa “100 minuti in Carinzia” presso la Fiera di S. Andrea 2011, con i Gazebi a loro dedicati (Legat ossia la Panificazione e altri prodotti del territorio carinziano). L’ultimo impegno saranno i concerti del periodo natalizio da realizzare in collaborazione con l’Associazione La Martinella che per il secondo anno consecutivo prenderà nome “Note di Natale”. Ci vediamo in Fiera!

Il presidente Ascom-Confcommercio del Portogruarese, Massimo Zanon

È

un importantissimo appuntamento che lega Portogruaro, la nostra città, al suo patrono, alle sue tradizioni, alla sua storia e nel contempo è un’occasione di festa in preparazione del periodo natalizio e di fine d’anno. Le attività economiche cercano di esserci, di dare il loro contributo e di fare la loro parte. Da questo punto di vista, ormai da parecchi anni, come Confcommercio si è cercato di far capire, soprattutto in periodi di scarsità di risorse non solo locali, che non è importante creare luci astronomiche soltanto ed esclusivamente per competere nel panorama delle mille feste e fiere che il nostro Paese offre, bensì è importante mantenere il senso dell’accoglienza e dello star bene, il poter visitare una città che rimanga sempre a misura d’uomo tutto l’anno. La Fiera di S.Andrea si lega a quella che era la nostra vecchia tradizione, molto umile e molto collegata a territori un tempo per niente ricchi ma che hanno avuto nel buon senso e nella capacità delle singole persone il retto comportamento nel saper risparmiare nella maniera giusta, costruendo un’economia più portata alla concretezza, con l’orgoglio di

essere abitanti di questa importante parte della provincia di Venezia e del Veneto, e nel contempo essere anche stati capaci di diventare competitivi. Ci auguriamo di poter godere in questi due ultimi week-end di Novembre la nostra città, di cogliere le opportunità che ci vengono offerte, e che questa possa essere l’occasione di stimolo per chi ancora non crede e non ha voluto fare ancora un salto di qualità per essere lui stesso un protagonista. Sono convinto che il periodo della Fiera è una importante occasione per tutti i commercianti di Portogruaro, soprattutto quelli delle frazioni, per essere presenti e per inventarsi un qualcosa di nuovo rispetto alle cose abitudinarie di tutti i giorni. E in tema di buon mangiare, oltre agli ormai tradizionali piatti a base d’oca, c’è la possibilità di trovare innumerevoli altre proposte della ricca gastronomia del nostro territorio di mare e di terra.

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Il presidente CNA mandamento di Portogruaro, Giancarlo Zecchin

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Il presidente di Coldiretti Venezia e Veneto, Giorgio Piazza

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uale migliore occasione della Fiera di Sant’Andrea per un agricoltore di vendere i propri prodotti? Si tratta di una fiera storica che richiama le tradizioni rurali di un tempo ed il rapporto che una volta era semplice e normale tra produttori e consumatori, quello che oggi vogliamo ripristinare attraverso la vendita diretta. Nell’ambito della manifestazione, Coldiretti attraverso Agrimercato di Venezia sarà presente con uno spazio dedicato al mercato agricolo in

Borgo San Giovanni a Portogruaro. Si potranno assaporare i prodotti stagionali delle terre veneziane, come la zucca, gli spinaci, e i vari ortaggi di stagione, i vini DOC e il formaggio DOP, erbe ed infusi, oltre a creme e cosmetici, piante e fiori e altri prodotti ancora. Un modo per acquistare prodotti freschi, provenienti dalle campagne vicine, ma anche far vivere e riscoprire le tradizioni e i saperi del mondo rurale, valorizzando preziose peculiarità che il nostro territorio, sa ancora bene esprimere.

Durante il periodo di Fiera

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7 Saluti istituzionali

olgo con molto piacere l’invito di portare un saluto in occasione dell’edizione 2011 della Fiera di S. Andrea a Portogruaro. Una fiera che nel corso degli anni ha ottenuto, di diritto, un ruolo di primaria importanza tra gli eventi che come obiettivo hanno la promozione del territorio del veneto orientale. Oltre ad essere un luogo d’incontro e di scambi è un’opportunità di crescita sociale ed economica, attraverso le numerose iniziative di natura sociale, culturale e di animazione che anche quest’anno vengono proposte e grazie alla presenza di numerosi operatori economici dell’artigianato, del commercio e del settore enogastronomico. Pertanto la Fiera diventa, in questo momento di difficoltà economica generale e locale, un importante vetrina per le numerose imprese locali di promozione e valorizzazione dei loro prodotti e servizi e di conseguenza dell’intero territorio. Infine, come Presidente della CNA del mandamento di Portogruaro, permettetemi di incoraggiare, garantendo tutto il supporto possibile, tutti quegli imprenditori che ogni giorno in mezzo a mille difficoltà, con caparbietà e amore fanno bene il proprio lavoro, con l’obiettivo comune di contribuire, anche con soluzioni e prospettive nuove, allo sviluppo del nostro territorio e della nostra nazione.


La Fiera, dalle sue origini ad oggi di Edoardo Collovini

D Storia & Cultura

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a ventisei anni, ormai, a Portogruaro si celebra la Fiera di S. Andrea, “antica sagra mercato delle oche e degli stivali”, ripresa con continuità dopo molti anni di inattività. Nelle edizioni passate, abbiamo potuto vedere una rassegna di oltre 300 bancarelle, giostre, stand enogastronomici che danno un tocco di profano a quella che nasce come festa religiosa in onore del Santo Patrono di Portogruaro. Interessante sarebbe sapere come si svolgeva in passato, ma, purtroppo, le fonti sono piuttosto avare di informazioni dirette; non resta che spulciare qualche libro, e munirsi di buona immaginazione per cercare di effettuare una ricostruzione delle tradizioni, dei prodotti in vendita, dello svolgimento delle attività e dei luoghi che questa sagra prendeva. Un dato che ci sfugge è il periodo in cui nacque questa fiera: famosa è la relazione di Conte Antonio Pelleatti, datata 1780, che cita due fiere, una detta dei “Crosicchieri”, che si svolgeva la prima domenica di Quaresima, l’altra, più importante, che aveva luogo il 30 novembre, di Sant’Andrea, nella contrada omonima, composta da via Garibaldi e via Seminario fino al palazzo vescovile. E’ possibile che la fiera o, almeno, i festeggiamenti per il Santo Patrono, abbiano accompagnato la storia della città fin dalle sue origini: una delle leggende sulla fondazione della nostra cittadina, narra che due pescatori di Concordia, sfuggiti alle invasioni barbariche, vollero rifondare il centro abitato più a nord, sempre sulle sponde del Lemene, partendo da una chiesa dedicata a S. Andrea, loro patrono. Le pietre, tuttavia, sprofondavano a causa del terreno paludoso; chiesero aiuto all’eremita fra Camucino, che pianse, commosso. Raccolse così le lacrime in una conchiglia e ordinò ai due pescatori di lavare le pietre con esse: così fecero, e le pietre non sprofondarono più. Se è vero che in ogni leggenda c’è un fondo di verità, probabilmente lo possiamo trovare proprio nella costruzione di questa chiesa: in una bolla di Papa Urbano III, datata 1186, egli prende sotto la propria protezione il vescovo di Concordia Gionata e i suoi possedimenti, tra cui il “Portum de Gruaro” e la Pieve di S. Andrea. Il 1186, dunque, è un termine ante quem (ossia prima del quale), possiamo collocare la consacrazione della prima chiesa dedicata al nostro Patrono. Tutto ciò a testimonianza del fortissimo legame tra Portogruaro e il suo Santo protettore, che, ragionevolmente, avrà avuto i debiti festeggiamenti nel giorno del calendario lui dedicato. Ma come si svolgeva questa

fiera? Anche in questo caso, le fonti che ho avuto l’occasione di consultare sono prodighe quanto Ebenezer Scrooge (mi adatto allo spirito natalizio che così in anticipo bussa alle nostre porte, e che sicuramente sarà presente nelle bancarelle della fiera). Però, sempre con una buona dose di fantasia, e alcuni elementi che ci forniscono, si può cercare di farsene un’idea. Partiamo dalla definizione moderna, che la definisce “antica sagra mercato delle oche e degli stivali”, dalla tradizione di scambiare le oche con degli stivali, pratica che non trovata nelle fonti, ma che è assolutamente plausibile. L’oca è un animale che è fortemente legato al mese di novembre: in primo luogo perché l’oca selvatica, della specie anser anser, migra in Italia proprio tra ottobre e novembre (tranne alcuni luoghi, come le valli Venete o il parco dell’Uccellina, dove sverna), si muove in ampi gruppi di centinaia di esemplari, ragion per cui era più facile cacciarla, soprattutto quando l’arma principale era l’arco, più lento e impreciso del fucile. Antichissima, risale al Neolitico, anche la domesticazione dell’oca, semplicissima in quanto quest’animale identifica come propria madre il primo oggetto in movimento, tanto che furono utilizzate da Konrad Lorenz per gli studi sull’imprinting. Indispensabile, il loro allevamento, non solo come “maiale dei poveri” (al contrario di ora, verrebbe da dire!), ma anche per la consistente comunità ebraica, cui è vietato consumare le carni dei suini. L’oca è anche legata a un’altra festa tradizionale, che ha luogo a novembre, precisamente il giorno 11, solo 19 giorni prima del nostro Santo Patrono: S. Martino; l’animale veniva ucciso proprio in questo periodo e, naturalmente mangiato. Celebri sono due proverbi che attestano la tradizione: “Oche, castagne e vino, tieni tutti per S. Martino” (per inciso, si parla di vino novello, che per tradizione viene presentato proprio alla Fiera di S. Andrea) e “chi non magna oca a San Martin no fa el beco de un quatrin”. In realtà, la storia è un po’ diversa, l’oca non veniva consumata tutta a San Martino, anche perché un esemplare allevato arriva a pesare 10 kg, spesso veniva conservata in dei recipienti in mezzo al proprio grasso, per farla arrivare a primavera, oppure, non è da escludere, venisse in parte barattata. Che la fiera, così vicina a San Martino, fosse un’ottima occasione? E, magari, proprio con degli stivali? Proviamo a ricostruire. Dalle “Cronache di Portogruaro” in un articolo tratto da L’Adriatico dell’1 ottobre 1903, si evince che “Alla esposizione di Udine


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Ritorna l’atteso appuntamento natalizio con il ricco percorso enogastronomico legato ai piatti della tradizone del territorio del Lemene e accompagnato dai vini del Lison Pramaggiore. ingresso 30,00 €

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Storia & Cultura

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così egregiamente riuscita, concorsero anche parecchie Ditte, persone ed Istituti portogruaresi […] In attesa dell’elenco completo dei premiati, diamo a titolo d’onore la nota di quelli i cui nome furono fin qui pubblicati: […] Altan Paolo, cuoiami, menzione onorevole; […]”. Esisteva, dunque, almeno un’industria di pelletteria capace i ottenere una menzione all’importante Esposizione Industriale di Udine, segno che esiste se non una tradizione, almeno un’eccellenza nel campo della lavorazione della pelle, materiale primario per la realizzazione degli stivali. A supporto del successo dello stivale a Portogruaro, ci viene in aiuto lo Zanco, nei suoi studi di economia a Portogruaro: “Ogni sabato si svolgeva il mercato dei bovini e dei cavalli. Quest’ultimo era particolarmente famoso fin dal tardo Medioevo per una pregiata razza di cavalli grigi, derivati da razze ungheresi e balcaniche, prodotta negli allevamenti del territorio portogruarese” (Guido Zanco, Profilo di storia economica di Portogruaro Associazione Culturale per il Veneto Orientale, Portogruaro, 1987). Chi s’intende un po’ di equitazione, saprà sicuramente che lo stivale è il capo d’abbigliamento fondamentale per le attività equestri: essendo il cavallo, specie di razza, una sorta di status symbol dell’epoca, possiamo immaginare come lo stivale si porti intrinsecamente dietro l’immagine mutuata dal cavallo, amplificata dal fatto che era anche parte delle divise militari, anch’esse recanti pregio e gloria. Magari, anche a chi il cavallo non lo possedeva, e militare non era. Un cavallo, sicuramente l’avranno posseduto i nobili, che il Nievo, ne “le confessioni di un Italiano”, ci descrive particolarmente attenti alle mode: “Le mode della capitale venivano imitate ed esagerate con la massima ricercatezza. Se a San Marco i toupé si alzavano di due oncie, a Portogruaro crescevano un paio di piani; i guardinfanti vi si gonfiavano tanto, che un crocchio di dame diventava un vero allagamento di mer-

letti di seta e di guarnizioni. Le collane, i braccialetti, gli spilloni, le catenelle innondavano tutta la persona”. Mi piace pensare che questi, o la loro servitù, o ancora dei rigattieri, scambiassero o vendessero calzature usate e fuori moda alla fiera. I quali, potevano essere risuolati con pochi soldi: sempre dallo Zanco, che trae i dati dai registri della famiglia Severo, evinciamo che “per la risuolatura di un paio di stivali grossi” ci volevano 1 lira e 4 soldi (1 lira =2 soldi), quando la giornata agricola veniva pagata da 5 a 16 soldi più il vitto, mentre un più ricco falegname prendeva 20 soldi. Le anitre domestiche, venivano vendute a 12 soldi il paio, ma due anitre pesano circa metà di un’oca. Magari, una coppia d’oche poteva valere un paio di stivali usati. Ma cos’è oggi la fiera? Da portogruarese, la vedo come un’occasione di svago, per ogni età: dal mercato dei bambini, alle giostre, dove molti ragazzini vanno a divertirsi, le bancarelle, pronte a soddisfare necessità, vizi e vanità, spesso a “prezzi fiera”. Personalmente, mi metto nel secondo gruppo, attribuendomi al girone dei golosi: per tradizione, il giorno del Patrono, sono solito gustare un panino a base di salsiccia d’oca in Villa Comunale. Per gli aspetti organizzativi, ho avuto un colloquio col dott. Umberto Pizzinato, direttore di Confartigianato, il quale intende, per l’edizione ventura, mantenere la continuità con le edizione passate, che hanno riscosso un buon successo di pubblico, investendo ancor di più sul settore artigiano, andatosi ad affievolire nel corso degli anni. A sostegno di ciò, degne di nota la mostra-laboratorio che si terrà il 26 e 27 nella Sala delle Colonne, che ha come tema il restauro e, il giorno 20, la premiazione del marmista e scultore Giulio Bornacin, come riconoscimento per il suo buon artigianato. Per il futuro, si cercherà di rafforzare ulteriormente la presenza dell’artigianato locale, e non esclude, se ce ne sarà la possibilità, l’allestimento di stand collettivi che diano omogeneità alla categoria.

“Classi sociali e Risorgimento a Portogruaro” di Imelde Rosa Pellegrini

L’

archivio del comune di Portogruaro, ora alloggiato nella soffitta del Municipio, è la casa comune in cui continuano a vivere i padri della città e, come tutte le case, possiede porte e finestre attraverso le quali è possibile sbirciarvi dentro. Il libro, presentato in questi giorni in Palazzo comunale, intitolato Classi sociali e Risorgimento a Portogruaro sbircia dentro questa casa e, arricchito anche da un’ampia bibliografia di opere storiche locali, allarga quelle porte e finestre, invogliando anche altri ad entrarvi. La ricerca conduce il lettore per mano, attraverso il concitato periodo che segue la caduta dell’antica Repubblica veneta, all’interno della provvisoria Municipalità che, pur nella sua brevità, introduce anche

a Portogruaro i primi segni di un radicale mutamento politico, frutto della Rivoluzione francese, facendola uscire dall’antico impianto feudale. I governi successivi che percorrono l’Ottocento fino al congiungimento del Portogruarese all’Italia nel 1866, vedono il progressivo tramonto dell’antico dominio delle vecchie classi dirigenti, per approdare al governo della borghesia agraria che diviene classe dirigente, sostituendosi alla nobiltà e al clero. Solo a partire dai primi anni del Novecento anche il “quarto stato”, composto da villici e basso popolo, escluso nel 1866 dal fondamentale diritto del voto, assume visibilità politica e dignità, divenendo coprotagonista dei processi politici successivi, collaborando in modo attivo alla costruzione dell’attuale democrazia e alla Costituzione.


Pope in mostra a Portogruaro di Diego Collovini giovani allora venivano proponendo una pittura razionale ma nello stesso tempo lirica capace di seguire gli impulsi di una ricerca che intende far dialogare il colore, col gesto e con la materia, come ebbe modo di sottolineare Marangon in un suo intervento: “Pope verrà così riscoprendo il colore, riconquistandone consistenza e corpo, indagandolo nella sua essenzialità etimologica di sfuggente e incontenibile capacità di copertura, di protezione e di salvaguardia dell’anima segreta della superficie”. Pope, portogruarese, si ripresenta nella sua città dopo diversi anni per proporre le più recenti pitture. Le opere che saranno esposte rappresentano la sintesi del lungo lavoro di ricerca iniziato ancora nel 1967 con la prima mostra che si è tenuta alla galleria d’arte Ai Molini con un’introduzione critica di Fran Burattin. Negli anni seguenti molti altri studiosi d’arte si sono avvicinati alla sua pittura esprimendo giudizi e proposte di lettura molto approfondite ed esteticamente puntuali, collocando l’artista Portogruarese – da poco reduce da un’importante personale a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta – tra i più interessanti e innovativi pittori dell’arte astratta. Sono le sue parole a chiarire, in una personale sintesi, il percorso del suo lavoro. “Il mio modo di fare è un procedere profondamente analitico e controllato, perciò non lascio nulla al caso iniziale. Questo modo di procedere mi permette un recupero quasi totale della manualità e anche della tecnica pittorica, due elementi fondamentali dell’essere pittore. Questo mio modo di proseguire mi separa dall’opera finale che deve vivere esclusivamente della propria sufficienza sintattica.”

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o spazio Studio d’Arte Matteo a Portogruaro in via Garibaldi apre la sua stagione autunnale con una mostra dell’artista Pope. E sarà anche l’occasione per presentare il videointervista da poco realizzato per la Regione Veneto. E saranno quindi le sue parole a farci entrare nel vivo della sua pittura che ha solide radici nelle esperienze degli anni settanta, quando molti

La festa di S. Andrea, patrono della città di Portogruaro Il Parroco Mons. Pietro Cesco

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nche se in Portogruaro ci sono altre parrocchie, alcune più antiche altre più recenti ed ognuna di esse ha un suo santo Patrono, S. Andrea Apostolo, a cui è dedicato il Duomo cittadino viene considerato Patrono dell’intera Città di Portogruaro. Nessun privilegio al riguardo e nessun declas-

samento delle altre parrocchie! Da secoli, già nell’antico Duomo, demolito per la costruzione dell’attuale nel primo decennio del 1800, ed ora nel Duomo di S. Andrea si celebrano tutte le maggiori ricorrenze che interessano non solo la parrocchia ma tutta la Città di Portogruaro. Come in ogni paese, la celebrazione del Patrono è occasione

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di feste, sagre, ed altre manifestazioni che vanno oltre il momento liturgico e coinvolgono istituzioni, associazioni e gruppi che esprimono la loro attività e organizzano anche iniziative di autofinanziamento per assicurare il loro servizio. A Portogruaro giustamente questi momenti sono distinti. Infatti la Fiera di S. Andrea che da qualche decennio, per la sua vivacità e creatività, richiama moltissima gente anche dai paesi limitrofi, si svolge nelle domeniche precedenti il 30 novembre festa di S. Andrea mentre la celebrazione religiosa assume un carattere prettamente liturgico con la S. Messa presieduta dal vescovo (quest’anno per la prima volta sarà presente il nuovo vescovo Mons. Giuseppe Pellegrini) e alla sera con il tradizionale grande Concerto del Coro Città di Portogruaro con orchestra diretta dal M° don Giuseppe Russolo. Il momento che stiamo attraversando potrebbe porci alcuni interrogativi: l’attuale crisi finanziaria, la seria preoccupazione della situazione occupazionale non solo nel nostro territorio e le difficoltà economiche

Storia & Cultura

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che vivono molte famiglie non rendono forse meno festosa questa annuale ricorrenza? Pensando a quale futuro ci attende, quali segnali di speranza e di solidarietà trasmettere alla gente oggi? Certo la situazione non è tra le migliori ma non per questo si arresta il cammino della nostra storia e delle antiche tradizioni che hanno pure il compito di trasmettere alle nuove generazioni i valori del passato. La ricorrenza del S. Patrono intende rinnovare inoltre l’impegno della nostra Chiesa che è qui in Portogruaro con le parrocchie e le sue istituzioni culturali, educative, caritative che hanno contribuito fortemente e continueranno ad offrire il loro imprescindibile e specifico apporto per il bene comune di questa Città. Auguro quindi che le istituzioni che strutturano giuridicamente, civilmente, politicamente economicamente e religiosamente la vita associata della nostra città, difendano e promuovano la prossimità e la fraternità. Abbiamo tutti in comune la “causa dell’uomo”.

Programma religioso

SANTA MESSA Ore 10.30 presieduta dal Vescovo Mons. Giuseppe Pellegrini e concelebrata dai parroci del Comune e sacerdoti della Città. Ore 20.45 CONCERTO DI S. ANDREA AP. con orchestra e coro diretti dal M° don Giuseppe Russolo.

Il concerto di S. Andrea di Guglielmina Pinto Mazuccato

L’

Associazione Coro e Orchestra Città di Portogruaro, nel continuare la tradizione del concerto in onore del patrono S. Andrea, propone anche quest’anno un programma interessante per la novità e per il contenuto impegnativo dal punto di vista culturale, musicale e religioso. Si inizierà con un primo atto dell’oratorio S. Stefano Protomartire, opera inedita del direttore del complesso musicale, Giuseppe Russolo: un’anteprima dell’esecuzione dell’intero oratorio, in tre atti, in progetto per il prossimo anno. Quindi la serata verrà occupata dalla figura di Marco Enrico Bossi, nel 150° anniversario della nascita; una figura di primo piano della rinascita della musica strumentale italiana all’inizio del secolo scorso. Verranno presentate pagine organistiche dall’organo del Duomo, recentemente restaurato e adatto per quel tipo di musica (organista Michele Bravin) e uno spaccato dal grande poema sinfonico vocale Il Paradiso Perduto, per soli, coro e orcestra dello stesso autore (solisti Monica Falconio, Maurizio Perosa).


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Il rientro dell'artigianato nel centro storico di Ugo Padovese

N Una finestra sull’artigianato

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el programma della Giunta Comunale di Portogruaro, presieduta dal sindaco Antonio Bertoncello, il ritorno delle imprese artigiane in centro città, nel ruolo tradizionale o in quello più sofisticato che utilizza strumenti nuovi adeguati alle esigenze del mondo moderno, è previsto come un’esigenza prioritaria per la rivitalizzazione del Centro Storico. “Il ‘cuore’ delle botteghe artigiane – ha ricordato Bertoncello – ha pulsato nel Centro Storico a lungo anche dopo il secondo dopoguerra e si è poi allontanato in periferia per motivi vari, tra i primi quello di una speculazione edilizia in “spazi” importanti e più redditizi”. “La Giunta Comunale – aggiunge il sindaco – sta studiando iniziative e programmi per facilitare il “rientro” in città degli attori importanti di una forza economica, probabilmente la più rilevante oggi nella panoramica delle attività lavorative della città del Lemene”. “In questo senso – continua - il Piano Casa di imminente attuazione può offrire, anche con l’intervento diretto del Comune, opportunità immediate per utilizzare strutture da tempo inutilizzate nel Centro. Siamo convinti – conclude Bertoncello – che questa priorità programmatica della Giunta Comunale coincide con gli sforzi che la

Confartigianato portogruarese sta facendo per dare il giusto rilievo e rilanciare “Il valore della bottega artigiana” uno “spazio” per la produzione economica e “spazio” per la produzione di valori sociali”. Come si legge infatti in uno studio realizzato per la Confartigianato portogruarese da Luciano Olivotto dell’Università di Cà Foscari, la bottega artigiana posizionata in luoghi “visibili” è in grado di offrire “valori economici con la capacità di produrre risultati economici, ma anche valori personali e sociali (autonomia, autorealizzazione, conoscenza, tradizione, cultura, relazioni sociali, inclusione…) che contribuiscono a qualificare il contesto locale”. Nello studio sul “valore della bottega artigiana” si identificano come “non luoghi” per l’attività artigianale, spesso imposti dalle circostanze e dai prezzi, i luoghi di transito, catene alberghiere, club di vacanze, parchi tematici, grandi magazzini. “Bisogna tornare alla tradizione che sceglie, come “luogo” ideale dell’artigianato, il Centro Storico con realtà che fanno vita, che fanno città: sale per spettacoli ed incontri, centri di culto, scuole, gallerie, laboratori, strutture produttive ed abitative non-standardizzate e legate a progetti che rielaborano i “luoghi della memoria collettiva”.

Dopo il boom economico della grande industria, il miracolo economico delle piccole e medie imprese di Ugo Padovese

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al Medio Evo ad oggi, con la capacità di un continuo rinnovamento e adattamento alle mutate condizioni, l’artigianato in Italia ha svolto sempre un compito di utilità indispensabile, con risultati di grande importanza per la locale economia. Un grande esempio di queste doti di innovazione e di cambiamento, che sicuramente fanno parte del Dna degli artigiani di vocazione, fu dato dopo il secondo dopoguerra, negli anni del boom economico, anni caratterizzati dall’incredibile natalità di piccole e medie imprese. Nel momento di rifondare la democrazia italiana, si

ha dunque coscienza dell’importanza, per l’economia nazionale, delle piccole realtà imprenditoriali, per le quali, a partire dal 1952, con la legge 949 del 25 luglio, sono previste forme di agevolazione creditizia. Anche a Portogruaro una prima spontanea ed efficace risposta alla necessità di dare vigore a una economia disastrata dalla guerra, fu data dai primi artigiani che nel 1947 costituirono il “Gruppo Artigiani”, che poi si chiamò “Unione artigiani di Portogruaro” ed infine “Associazione Mandamentale Artigiani di Portogruaro” a sottolineare la rapida espansione di una capillare presenza dell’artigianato in tut-

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“Green economy, nuova frontiera dello sviluppo”, in collaborazione con la Confartigianato Imprese del Veneto Orientale”. E la seconda iniziativa? “Un convegno che sostanzialmente si propone proprio quella funzione di sostituzione all’apparato industriale, che nel Portogruarese presenta una realtà esigua e instabile, salvo qualche eccezione che non incide gran ché sul fenomeno della disoccupazione giovanile che tende ad essere sempre più drammatica: un giovane su tre risulta disoccupato”. Un convegno quindi: dove, quando e su quale tema? “Nella Villa Comunale – Sala Caminetto – ore. 10.45 sabato 26 novembre. E’ di grandissima attualità e potrà - ad avviso della Confartigianato che presiedo – portare un visibile contributo alla diminuzione della disoccupazione: “Ristrutturazione , restauri e risparmio energetico con il Nuovo Piano Casa – LR. 03/2011. Perché presidente Giusto il Piano Casa può incidere sull’occupazione? L’edilizia è sempre stato il settore trainante per tutta l’economia. Il nuovo Piano Casa prevede due ulteriori interessanti opportunità: la possibilità di aumentare i volumi, anche nei centri storici, per le abitazioni che non siano vincolate dalla Sovrintendenza, e i cambi d’uso degli immobili. Questo si tradurrà nella possibilità dell’apertura di un numero elevato di cantieri: cioè lavoro e anche nuovo lavoro.

Confidi Veneziano: da mezzo secolo il braccio destro delle aziende

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e aziende venete sono sempre più strette nella morsa della crisi: al crollo dei fatturati, all’aumento della disoccupazione e all’imminente scadenza del periodo di cassa integrazione, si aggiunge un nuovo credit crunch che incombe sulle imprese artigiane e le PMI. Una situazione allarmante, in cui Cofidi Veneziano si conferma partner insosituibile per il mondo artigiano, in grado di fornire assistenza a 360 gradi e garanzie solide nell’accesso al credito. Con un’esperienza operativa lunga oltre 50 anni e oltre 8.000 imprese associate, Cofidi Veneziano fornisce servizi di consulenza finanziaria, garanzia sui finanziamenti, intermediazione credito e consulenza per contributi e agevolazioni da enti. Può inoltre far valere lo status di intermediario finanziario vigilato da Bankitalia e quindi una garanzia migliore alle imprese associate, che

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15 Una finestra sull’artigianato

ti gli undici Comuni del Mandamento. Primo presidente fu Umberto Sguardo, oggi a rappresentare e guidare questa tipica forza che si attua in forma singola o in piccole e medie aggregazioni, il neo presidente Luigino Giusto. Luigino Giusto, neo presidente della Confartigianato mandamentale di Portogruaro, la sua associazione nell’ultimo trentennio ha spesso coperto le carenze di una sempre più grave deindustrializzazione . Le chiediamo se nell’attuale gravissima crisi portogruarese la Confartigianato sarà in grado di ripetere “miracoli” produttivi, a sostegno di un’asfittica economia che non può contare soltanto nella pur importantissima attività stagionale del turismo delle spiagge. “E’ un compito molto difficile che però intendiamo affrontare con lo spirito di sempre: applicazione, genialità, inventiva, capacità di adattamento”. Con quali iniziative vi presentate a questa ultima edizione della Fiera delle Oche e degli stivali? “Domenica 20 novembre alle ore 10 nella sala consiliare del Municipio spetterà proprio agli artigiani aprire la Fiera, con l’intervento di Giuseppe Bortolussi, Segretario della Confartigianato di Mestre, conosciuto a livello nazionale per gli studi e le analisi macroeconomiche nel nostro Paese. Questo il tema proposto dall'Amministrazione Comunale per l’apertura della Fiera:

vengono così privilegiate dalle banche. E ancora, le imprese possono accedere a contributi agevolati, attivare finanziamenti Artigiancassa e operazioni di leasing, perfezionare prestiti o mutui a condizioni di favore per le esigenze aziendali più diverse. La struttura, grazie alla sinergia con le maggiori banche, ha inoltre rafforzato l’intervento sul territorio creando liquidità, anticipando i pagamenti della pubblica amministrazione, costituendo plafond per i network e per l’innovazione. “L’attuale congiuntura economica è la più grave di sempre – commenta il presidente Sandro Ravenna –. E noi stiamo rispondendo con una serie di nuove iniziative e un ulteriore aumento dell’operatività anche nel 2011, soprattutto a vantaggio delle aziende di piccole dimensioni, che hanno manifestato grosse difficoltà di cash flow”.

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domenica 20 NOVEMBRE Stands con esposizione di prodotti e oggetti artigianali a cura delle associazioni, comitati, enti e realtà locali. Negozi aperti tutto il giorno. PALAZZO MUNICIPALE - SALA CONSILIARE ore 10.00, Incontro di apertura della Fiera di Sant’Andrea “Green economy, nuova frontiera dello sviluppo”, approfondimento con Giuseppe Bortolussi, Direttore CGIA di Mestre, in collaborazione con Confartigianato. Presentazione del 22° piatto d’autore; la tradizione gastronomica dell’oca in città e i 35 anni dell’Enoclub Portogruaro.

Fiera di Sant’Andrea

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Riconoscimento al maestro scultore Giulio Bornacin a cura di Confartigianato Veneto Orientale. PIAZZA DELLA REPUBBLICA ore 11.30 Festa di saltimbanchi, maghi, giocolieri per l’apertura ufficiale della Fiera e della Fiera dei Bambini. MUNICIPIO - SALA COLONNE ore 12.00 ANNULLO FILATELICO “La fiera di Sant’Andrea nel 150° dell’Unità d’Italia” orario continuato fino alle ore 17 PIAZZA DELLA REPUBBLICA ore 12.30 Brindisi inaugurale a cura di Strada Vini DOC Lison-Pramaggiore. CONCORSO FOTOGRAFICO PORTOGRUARO IN FIERA Cogli l’attimo, Cogli l’angolo è richiesta la presentazione di fotografie o immagini elaborate in cui sia riconoscibile Portogruaro con i suoi “piccoli tesori”. Le fotografie vanno scattate domenica 20 e consegnate entro martedì 22, ore 12.30 c/o Municipio - URP 0421/277208. In collaborazione con Fotocolor Peripolli, Fotoreporter, Flash Men, Foto Ivano. Fiera dei bambini con le Associazioni ore 10.00, mulino n. 2 sul Lemene: Un paio di capriole in una città tricolore > ore 10.30, mulino n. 1 sul Lemene: “GIARDINI NELLE NUVOLE, storie e angoli colorati da ascoltare, annusare, toccare, assaggiare...” • A SPASSO CON

CARLINO > ore 15.00, piazza della Repubblica (in caso di maltempo in sala consiliare del municipio): Le birichinate del piccolo Carlino > ore 15.45, villa comunale - sala caminetto: Amore e gelosia tra Carlino e la Pisana > ore 16.15, sala consiliare del municipio: Carlino malato: erbe e rimedi magici del dr. Sperandio partecipazione libera > ore 16.30, ritrovo in piazza della Repubblica: Fotografi sul campo: set fotografici tricolore per le vie del centro città - gioco-laboratorio di fotografia per bambini > ore 15.00, Museo Nazionale Concordiese: “Giochi e giocattoli dei bambini romani” > ore 16.00 e ore 17.00, biblioteca civica: Brividi al cioccolato: storie da stare col fiato sospeso! > ore 18.00, sala consiliare del municipio: Osteria Italia - spettacolo teatrale di bambini per bambini...e grandi> dalle 14.30 alle 17.30, piazza della Repubblica: impasta che ti impasta...Che Pizza...tricolore laboratorio di manualità per aspiranti piccoli (...e grandi) pizzaioli > dalle 14.00 alle 17.00, Parco della Pace-Villa Comunale: spaziosamente bimbi. Animazioni per bambini a • Sala colonne del municipio - piazza della Repubblica: “150 anni d’italia: viaggio tra treni e trenini” mostra di modellismo ferroviario • Via Mazzini-La “Strada dei putei”: Mercatino e scambio a scopo benefico, aperto a tutti i bambini • Piazza Castello – LUNA PARK (Da Sabato 19 novembre fino al 30 novembre. Apertura nei giorni 19-2026-27-30 novembre) E inoltre ore 11.00, Museo Nazionale Concordiese: “Tra passato e futuro: il nuovo sistema di comunicazione mobile del Museo Nazionale Concordiese” • Via Roma - Cassa di Risparmio di Venezia: Esposizione dei Piatti d'Autore della Fiera 2011 > Dalle ore 15.00 alle ore 17.00, Piazzetta Pescheria: Escursione sul fiume Lemene con tipica caorlina LE ARTI A PALAZZO Palazzo Fratto; Corso Martiri della Libertà n. 42: Il Ricamo e la Ceramica • Palazzo Longo - Corso Martiri della Libertà n. 36: l’artista illustratore: Fabrizio Battesta •

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sabato e domenica 26 e 27 NOVEMBRE CENTRO STORICO Fiera mercato Stands espositivi, prodotti enogastronomici locali, artigianato artistico, tradizioni, arte. Negozi aperti. VILLA COMUNALE • Cortile dell’oca: Degustazione e vendita prodotti dell’oca • Stands della Confederazione Italiana Agricoltori: esposizione, vendita e degustazione prodotti. VIA RASTRELLO, VIA DELL’ARTE Esposizione dipinti. VIA MAZZINI - LA STRADA DEI PUTEI Mercatino e scambio a scopo benefico aperto a tutti i bambini. BORGO SAN GIOVANNI Il mercato di Campagna Amica. Esposizione prodotti enogastronomici a cura della Coldiretti Venezia. VIA BELLI Esposizioni di macchine agricole. MUSEO NAZIONALE CONCORDIESE ingresso gratuito - visite guidate gratuite VIA ROMA - CASSA DI RISPARMIO DI VENEZIA: Esposizione dei Piatti d'Autore della Fiera 2011. GALLERIA AI MOLINI Mostra “Duetto n.1” di Di Sopra/ Cevro-Vukovic Inaugurazione 26 novembre ore 18.00 PALAZZO MUNICIPALE - SALA COLONNE Eccellenze artigiane, esposizione e dimostrazione di tecniche pittoriche antiche e moderne, a cura di Confartigianato Veneto Orientale.

sabato26 NOVEMBRE VILLA COMUNALE - SALA CAMINETTO ore 10.45, Convegno “Ristrutturazione, restauri e risparmio energetico con il Nuovo Piano Casa - LR.13/2011”

PALAZZO MUNICIPALE - SALA CONSILIARE ore 16.00, Convegno di Biologia Marina “I Delfini” a cura del Gruppo Sommozzatori Portogruaro. COLLEGIO MARCONI ore 17.00, Vino Live Selezione “in diretta” dei migliori vini del territorio da parte di 60 esperti sommeliers assaggiatori ufficiali dell’AIS, con degustazioni gratuite di più di 150 vini prodotti nelle zone Doc Lison Pramaggiore, Piave e Venezia.

domenica 27 NOVEMBRE VILLA COMUNALE - CORTE INTERNA

ore 12.00, “SOR-RISI E OCA” per solidarietà, degustazione di riso con salsiccia d’oca a cura di Germano Pontoni e Bertilla Prevedel. PIAZZETTA DELLA PESCHERIA ore 15.00 - 17.00, Escursione sul fiume Lemene con tipica caorlina. PALAZZO MUNICIPALE - SALA CONSILIARE ore 17.30, Premiazione concorso fotografico della 26a Fiera di S. Andrea. PIAZZETTA PESCHERIA - MULINI ore 18.30 Luci nell’acqua - Arrivederci alla 27a Fiera di Sant’Andrea

mercoledì 30 NOVEMBRE DUOMO DI S. ANDREA APOSTOLO ore 20.45, “Concerto nella Festa del Patrono S. Andrea”, Coro e Orchestra “Città di Portogruaro” diretti dal M° Giuseppe Russolo, musiche di G. Russolo e M.E. Bossi.

19 Fiera di Sant’Andrea

Palazzo Pasquale - Corso Martiri della Libertà n. 68: Il maestro scultore: Giulio Bornacin

La Fiera di Sant’Andrea nel 150° dell’Unità d’Italia MARTEDÌ 22 NOVEMBRE

SALA CONSILIARE ore 17.30, “Vandali e padreterni” conferenza di Gian Antonio Stella.

GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE

SALA CONSILIARE ore 18.00, “Jessie Withe Mario, una protagonista del Risorgimento italiano, una combattente per i diritti sociali”, conferenza di Pier Luigi Bagatin.

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SALA CONSILIARE ore 17.30, presentazione del libro di

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I.Rosa Pellegrini “Classi sociali e Risorgimento a Portogruaro”, a cura di Giancarlo Pauletto. A seguire: presentazione “Le vie delle cinque bandiere - percorso cicloturistico per il 150° dell’Unità d’Italia” a cura dell’ IPSIA D’Alessi.

SABATO 26 NOVEMBRE

SALA CONSILIARE ore 10.00, “Risorgimento tra Livenza e Tagliamento”, Conferenza di Riccardo Scarpa. ISIS LUZZATTO - EINAUDI, VIA GALILEI 5 ore 11.30, Mostra “Il Risorgimento. Uomini, guerre, denaro”

DOMENICA 20 ore 10.00 e SABATO 26 ore 14.30

Una finestra sull’artigianato

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Portogruaro e Ippolito Nievo poeta soldato dell’Unità d’Italia: alla scoperta delle bellezze e della storia della città attraverso la lettura delle Confessioni di un Italiano: visita gratuita con guida (durata 1 ora). Ritrovo: municipio - piazza della Repubblica

DOMENICA 27

SALA CONSILIARE ore 10.30, Laboratorio Italia: musica e letteratura italiana a cura della Scuola di Musica Fondazione Musicale Santa Cecilia.

si svolgono in Fiera SABATO 19 NOVEMBRE

PALAZZO MUNICIPALE - SALA CONSILIARE ore 16.00 Premio di Laurea “G. Lorenzin”. Il Premio verrà conferito a tre studenti che hanno realizzato o stanno realizzando progetti di cooperazione in Africa. I premi sono finanziati da Acque Basso Livenza spa, dal Caibt e dall’Associazione Lorenzin.

DAL 14 AL 20 NOVEMBRE

SALA RUSSOLO Mostra Fotografica sulla Mauritania a cura di Teresa Fagotto

SABATO 26 E DOMENICA 27 NOVEMBRE

PALAZZO CALASANZIO - VIA SEMINARIO Mostra fotografica “Dolomiti Friulane” a cura del Club Alpino Italiano - Sezione di Portogruaro “Rino Drigo”. COLLEGIO MARCONI – VIA SEMINARIO Mostra evocazioni di paesaggio Giancarlo Cazzaniga e i suoi amici pittori. ISIS “LUZZATTO” DAL 26/11/2011 AL 17/12/2011 Il Risorgimento. Uomini, guerre, denaro. Tutti i giorni di apertura dell’Istituto dalle 10.00 alle 12.30

Altri appuntamenti che

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"L'arte del ricamo" in borgo San Giovanni di Bruno Lena

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n artigianato di eccellenza con vere “opere d’arte”: è quello che si potrà ammirare l’ultimo week-end di Novembre al n. 8/a di Borgo San Giovanni. Verranno esposti i capolavori di un gruppo di amiche appassionate ricamatrici sotto l’attenta guida della maestra di ricamo Lina Rauso. Il loro impegno, che dura da oltre vent’anni, porta alla creazione di opere di mirabile maestria e che rispecchiano i valori della nostra tradizione. Raffinatezza, fantasia, creatività sono le principali componenti delle importanti “opere d’arte” che verranno esposte. Per le appassionate del ricamo e per coloro che desiderano avvicinarsi e conoscere questo fantastico mondo di “sfilati, intagli, punti dama, etc..” gli ultimi due giorni della Fiera di S. Andrea in Borgo San Giovanni potranno rappresentare un’occasione da non perdere.

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Il gruppo delle ricamatrici di “L’Arte del ricamo”

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Germano Pontoni e Bertilla Prevedel: messaggeri speciali della gastronomia dell'oca di Bruno Lena

S A proposito di oca

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ono di casa a Portogruaro ormai da 26 anni, tanti anni quante sono le edizioni della tradizionale fiera cittadina, l’Antica Sagra-Mercato delle Oche e degli Stivali, in occasione della festività del Patrono della Città del Lemene – S.Andrea. Tutti li conoscono e tutti li attendono nel Cortile dell’Oca in Villa Comunale. Le loro gustose proposte gastronomiche, le loro numerose ed eleganti pubblicazioni sono oggetto di continua attenzione da parte dei cultori della buona cucina delle tradizioni locali. Da parte di Germano e Bertilla (coppia nella vita e nella professione), nei loro innumerevoli impegni, molti dei quali con finalità benefiche, in giro per l’Italia e per il mondo, la nostra città con la sua lunga storia e le sue importanti tradizioni enogastronomiche è di continuo reclamizzata e promozionata. In questa 26° edizione della fiera, prepareranno, anche per solennizzare i 150 anni dell’Unità d’Italia, Gnocchetti di patate tricolori al raguttino d’oca: è un piatto autunnale del dì di festa nella ruralità di un tempo non troppo lontano, che sicuramente troverà il consenso dei tanti buongustai che visiteranno la nostra città l’ultimo week-end di Novembre.

La raccolta poetica L'oca nella Roja capolavoro di Nelso Tracanelli di Ugo Padovese

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elso Tracanelli, scomparso da alcuni anni, era originario di San Michele al Tagliamento, comune veneto situato all’estremo lembo orientale del Mandamento di Portogruaro, dove però la “lingua” ufficiale è da sempre il friulano. E Tracanelli conseguentemente poetava in friulano. L’avevo conosciuto come insegnante dalle parti di Lugugnana e di Giussago dove anch’io aveva acculturato pueri che all’ostico italiano avrebbero preferito la loro parlata friulana. Diventammo amici. Mi parlava dei suoi trascorsi di alpino e mi accennò anche a una raccolta di versi che non riusciva a pubblicare. Con la “complicità” del sindaco Aldo Maganza e di Giovanni Forte presidente del Co.ve.nor., nel 1975 nella disadorna tipografia del Consorzio dei Comuni del Veneto Orientale, situata in una dependance di Palazzo Marzotto, riuscimmo a pubblicare i primi versi di Tracanelli:

“Par Esi”, “Per essere”, il primo testo di una lunga serie, diventata solare, affettuosa, e nel contempo affascinante enciclopedia della rimpianta cultura contadina che ormai era quasi del tutto scomparsa. I suoi critici decretarono in coro unanime “L’oca nella roja” capolavoro del poeta di San Michele al Tagliamento. “Perché l’oca nella roggia ? – spiegava Tracanelli – “Perché io sono nato vicino a una roggia, la Roggia Reganazzo e ho avuto modo di vedere, da piccolo, quando gli inverni erano veramente rigidi e le rogge ghiacciavano e nevicava, e allora le oche selvatiche arrivavano e agivano secondo la loro natura stringendosi l’una accanto all’altra. Arrivavano di norma con lo sciroccale, verso il tardo autunno- inverno, e i cacciatori le attendevano nelle valli; nella neve mettevano delle lenzuola bianche e andavano a catturarle”. Povere oche: tanta poesia ma tutto poi finiva in gloria, nel carniere dei cacciatori.

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Piatto d'autore: l'oca tra natura e cultura di Giovanni Cesca di Flavia Benvenuto Strumendo ne descrive con l’apparenza del sogno, degli aspetti; sono visioni raccolte nel silenzio e rese vive dalla vibrazione del colore, dalla chiarità dell’aria, dalla leggerezza della luce. L’avventura pittorica e segnica di G. Cesca, nel 2011, si arricchisce di una inedita esperienza: il ”piatto d’autore” con l’oramai celebre oca, realizzato per la Fiera di Sant’Andrea sotto l’egida della celebrazione per i 150 anni dell’Unità d’Italia. E’ una sfida che l’artista affronta con intelligenza, con la passione, con l’originalità che lo contraddistinguono. Sul piatto il segno - sempre efficace - sostiene la composizione dando una resa straordinaria del soggetto; ferma il profilo dei monumenti civili e religiosi testimoni dell’identità storico-culturale di Portogruaro; sottolinea aspetti paesaggistici, oggetti simbolici…, un mondo vero con il suo senso segreto colto con la magia dei colori filtrata attraverso il setaccio di una delicata sensibilità visiva. I piatti, impregnati di luce variopinta, comunicano una sorta di felicità spirituale. In essi l’“oca” è presenza costante, ora vola nello spazio luminoso di cieli, ora passeggia tra le macchie imprecise di vegetazione, ora suona suggerita da una tastiera di contrasti tonali… Attiva, dinamica, eroica, ironica, sembra aver trovato entro le mura cittadine la misura più adatta al suo spirito. Sempre munita di tricolore, sbuca da ogni angolo per raccontare un presente vissuto nella sua quotidianità e nella consapevolezza della tradizione e della storia passata e recente.

23 A proposito di oca

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el lavoro di G. Cesca si riconosce una lunga esperienza nutrita di dialogo con la tela, con il colore, con quello che sta nascendo… Dotato di una notevole capacità di assimilazioni culturali, l’artista sandonatese agli inizi del suo itinerario coltiva, dentro uno spazio di riflessione autonoma e solitaria, curiosità per le più diverse scelte stilistiche. Dapprima si misura con la figurazione cubista e futurista, poi - acquista la consapevolezza delle infinite possibilità aperte alla pittura d’avanguardia - avvia appassionanti investigazioni sul simbolismo, sul surrealismo, sull’arte informale delle quali lascia traccia nelle sue opere. Negli anni ’90 G. Cesca attua una cesura nel suo modus operandi, a cui segue una rigenerazione artistica sotto il segno del naturalismo e del recupero della “pura visibilità”. E’ una svolta fondamentale che segna l’inizio della piena maturità artistica. Una nuova dimensione di spazio e di tempo entra nei suoi paesaggi fluviali, alberati ed aerei: luoghi del cuore che egli ha visti e sedimentati in sé e poi trascritti con una grafia attenta, calibrata, preziosa, capace di registrare anche il respiro delle “cose”. Un microcosmo - quello della campagna veneta - dove ogni elemento sembra essere sospeso nel tempo. La sensibilità dell’artista crea alchemiche magie: esplora la natura e

Piatto vincitore 2011: CESCA GIOVANNI

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P I A T T I D ' A U T O R E D E L L E P A S S A T E E D I Z I O N I

dal 1990 24

LENCI SARTORELLI, 1991

MARIO PAULETTO, 1992

ANNA SANDRON LENA, 1993

MERIK, 1994

RITA ALBERTARIO FASOLI, 1995

MIMMO CASTALDI, 1996

LILIA DANELUZZI, 1997

BEPI PUPULIN, 1998

STEFANO ORSETTI, 1999

FRANCA BATTAIN, 2000

A proposito di oca

POPE, 1990


GIULIO BELLUZ, 2002

GINA ROMA, 2003

CESCO MAGNOLATO, 2004

LUIGI DEL SAL, 2005

GUIDO SANTAROSSA, 2006

25 A proposito di oca

PAOLA GAMBA, 2001

BIAGIO PANCINO, 2006

RENZO CODOGNOTTO, 2007

GIANNI MARELLA, 2008

al 2010 SIMONE ARTICO, 2009

TIZIANA PAULETTO, 2010

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Andar per ristoranti, trattorie, osterie, bar del centro durante la Fiera di S. Andrea di Bruno Lena

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o scopo di queste gustose annotazioni è di invitare i tanti visitatori della fiera a degustare alcune delle innumerevoli proposte gastronomiche che gli chef e le lady-chef dei vari locali nei 5 storici borghi cittadini (Santa Agnese, San Giovanni, San Gottardo, San Nicolò, Palù) presentano all’attento consumatore-buongustaio. Non bisogna dimenticare, però, che tutta la ristorazione del centro capoluogo e delle varie frazioni è impegnata nel preparare menù a base d’oca per tutto il periodo autunnale.

Ed ora eccovi alcune invitanti proposte: Trattoria Al Ponte (chef Giorgio): Cosciotto d’oca lardellato al cabernet. Vino Cabernet Sauv. Ristorante La Dogana (chef Alessio): L’oca in savor. Vino Pinot grigio.

Antica Osteria-Prosciutteria Manin (lady-chef Clara): Pappardelle caserecce al ragù d’oca. Vino Merlot.

Ristorante “A l’ombra de la tore” (lady-chef Desy): Petto d’oca d’autunno al profumo di melograno. Vino Refosco P.R.

Un occhio al centro e allo sport

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Osteria Ai Ciclisti (lady-chef Renata): Pappardelle al ragù d’oca. Vino Cabernet Fr. Ristorante Antico Pozzo (lady-chef Annalisa): Gnocchi di patate ripieni all’oca. Vino Merlot. Locanda Al Campanile (chef Alessandro): (piatto unico) Tagliatelle al ragù d’oca e radicchio di Treviso con spezzatino d’oca. Vino Refosco P.R. Bar-Ristorante Tecla (lady-chef Karin): Porcaloca. Vino Cabernet Fr.

Osteria Re di Denari (chef Claudio): Lasagne in bianco con intingolo d’oca. Vino Refosco P.R. Trattoria-Bar Giardino (lady-chef Nadia): Pappardelle all’oca. Vino Cabernet Fr.

Ristorante Alla Botte (lady-chef Alma): Petto d’oca al refosco. Vino Refosco P.R. Osteria Al Buc (lady-chef Ivana): Oca in umido. Vino Cabernet Fr. Ristorante Antico Spessotto (chef Giuseppe): Petto d’oca con salsa di cabernet e mele. Vino Cabernet Sauv.

Osteria Alla Barchessa (chef Andrea): Gulash ungherese d’oca. Vino Cabernet Fr. Ristorante Al Valentino (lady-chef Lorella): Fegato grasso d’oca in salsa di mostarda su filetti di pera sciroppata. Vino Verduzzo. Ristorante Al Cavallino (chef Ugo): Oca in umido con patate e funghi. Vino Cabernet Fr. Ristorante Dreher (chef Bruno): Tagliatelle caserecce al ragù bianco d’oca. Vino Lison Classico. Trattoria-Bar Treviso (chef Maurizio): Oca al forno. Vino Cabernet Fr.

Vi attendiamo numerosi !!!



Esposizioni fieristiche in Centro storico: "una maggior attenzione a Via Garibaldi e Via Roma"

È Un occhio al centro e allo sport

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il commento di Marcantonio Bolzicco, uno dei commercianti storici del centro cittadino, a nome anche di altri operatori commerciali di Via Garibaldi e di Via Roma. “In queste due vie, su iniziativa del gruppo commercianti che da tempo vi ha operato e tuttora vi opera, sono nate numerose iniziative che hanno trovato concreta realizzazione nei vari momenti espositivi della città nell’ambito della Fiera di S. Andrea, del Mercatino dell’Antiquariato e in Terre dei Dogi in Festa”. “Ebbene le varie esposizioni, vuoi per motivi logistici, vuoi per motivi di sicurezza, vuoi per motivi di lavori in corso, hanno trovato successivamente altre collocazioni privilegiando definitivamente l’altra arteria del centro cittadino, la Via Martiri della Libertà”. “Il mio e il nostro dire di operatori di Via Garibaldi e di Via Roma non mira a creare uno scontro tra le due principali arterie viarie del centro storico, bensì ad esprimere il desiderio di una presenza equilibrata delle diverse iniziative ed esposizioni”.

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CHE

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ASPU, Associazioni Sportive Portogruaresi Unite di Marco Dotta

L’ Un occhio al centro e allo sport

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ASPU è nata nel maggio del 2010 a Portogruaro per iniziativa di un gruppo di amici che prima di diventare presidenti hanno avuto un passato di atleti, allenatori e dirigenti; dall’idea delle prime tre società sportive il gruppo si è allargato ad altre associazioni che ne condividono i principi e la passione per lo sport. Il gruppo attualmente è formato da 10 ASD sportive che hanno una storia importante a Portogruaro: Pallavolo Portogruaro, Pallacanestro Portogruaro, Pattinaggio Portogruaro Gruppo Division, Judo Kiai Portogruaro, Aurora Pio X, Velodromo Mecchia, Olimpia Uno, Union Summaga Mazzolada, Rugby Portogruaro, Volley Summaga; per un totale di oltre 1100 atleti. Da segnalare i risultati di spicco internazionali del Gruppo Division Pattinaggio e del Judo Kiai ad Europei e Mondiali, e quelli nazionali del Velodromo Mecchia, mentre società come Pallavolo, Pallacanestro e Aurora Pio X possono contare sull’iscrizione di moltissime squadre nei campionati giovanili. L’ASPU tutela e promuove gli interessi di buona gestione organizzativa delle società sportive dilettantistiche affiliate al CONI con sede nel Comune di Portogruaro. Si pone come partner collaborativo nelle scelte progettuali che l’amministrazione Comunale Portogruarese affronta in tema di sport ed avvenimenti sportivi. Promuove iniziative atte a migliorare, diffondere e divulgare la conoscenza delle qualità etiche e morali dello sport. Promuove servizi ed attività di assistenza agli iscritti. Stabilisce democraticamente le priorità di interventi sportivi e le scelte da effettuare al fine ultimo di sviluppare equamente tutte le discipline sportive in base alle attività già presenti e non sul territorio al fine di far crescere la comunità portogruarese nello sport, nell’educazione sportiva e morale.



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