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PILLOLE DI STORIA DI XII MORELLI LA COSTRUZIONE DELLA NUOVA CHIESA
from Camminiamo Insieme
di Renazzo, don Niccolò Cavicchi, e ad alcuni parrocchiani. Per l’acquisto essi fecero un debito con obbligo di restituzione di 1289,44 lire prezzo il marchese Domenico Rusconi di Cento.
In quel terreno fu costruita una piccola chiesa che fu aperta alle funzioni sacre nel 1807.
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infissi erano dei colabrodo, il riscaldamento sommario. A dicembre ’63 don Benea invita la comunità alla decisione di costruire la nuova chiesa: la stima di spesa era di 50 milioni, 30 dei quali avrebbero dovuto essere statali. Ma queste stime furono molto ottimistiche.
Il progetto della nuova chiesa è stato redatto dall’ing. Vittorio Mastellari di Ferrara ed i lavori di costruzione furono svolti dalla Coop Argentana e dalla ditta Giovanni Govoni di Ferrara.
La spesa totale è stata di quasi 142 milioni di lire comprensiva del contributo statale pari ad oltre 34 milioni di lire; ci si riferisce alla spesa di pura costruzione, esclusi quindi gli arredi.
La cronologia dei fatti: dicembre 1970 demolizione della vecchia chiesa gennaio 1971 apertura del cantiere per la nuova chiesa infine il 13 giugno 1981 la nuova Chiesa parrocchiale è stata consacrata al culto con solenne cerimonia presieduta sempre dal cardinale Poma.
21 marzo 1971 il cardinale Antonio Poma benedice la posa della prima pietra, come ricordato dalla lapide che si trova all’ingresso della chiesa.
Questo è stato l’atto conclusivo di una vicenda durata circa 20 anni e che ha avuto come protagonista don Giacinto Benea che in questa “avventura” ha profuso un’energia eccezionale. Naturalmente è stata anche la vittoria della Comunità parrocchiale che, nel medesimo periodo, ha contribuito in modo più che sostanziale alla costruzione dell’edificio.
Estratto dal Bollettino parrocchiale del giugno 1981:
La Chiesa, con cappellina feriale e sagrestia, si trova su di un’area di circa 1.000 mq che la Partecipanza di Pieve di Cento cedette, il 4 giugno 1803, al parroco
Poiché non fu possibile restituire la somma prima indicata, due capifamiglia di Dodici Morelli, Giovanni Lamborghini fu Antonio ed Angelo Busi fu Giuseppe, si assunsero l’onere di pagare il debito e divennero così “compatroni” dell’Oratorio.
In seguito tutto rimase proprietà della famiglia Busi che, nella persona dell’ultimo erede, Felice Busi, nel 1942, cedette la sua casa ed i fabbricati annessi (fra i quali la chiesa) come dote beneficiaria alla nuova Parrocchia di XII Morelli.
Don Marino Capra (n.d.r. il secondo parroco di XII Morelli), acquistò il terreno circostante alla chiesa dalla Partecipanza di Pieve. L’idea della nuova chiesa era già venuta durante il servizio di don Capra ma è con don Benea che il progetto prende corpo. La vecchia chiesa era piccola (negli anni ‘50 e ‘60 non tutti riuscivano ad entrare in chiesa durante le funzioni) e costruita in modo economico, aggiungendo di volta in volta qualche nuova parte alla costruzione originale. Il tetto era puntellato, gli
Per coprire una parte della spesa fu venduta la vecchia Canonica (poi demolita per far posto alla casa dove ora si trova il negozio di calzature/edicola di Montanari Diego e Nadia). Furono consistenti anche le offerte da parte di non parrocchiani (da ricordare una generosa offerta di don Marino Capra!), compresi diversi ex-dodicimorellesi stanziatisi negli Stati Uniti.
Al netto dei vari contributi esterni, i parrocchiani e don Benea contribuirono per quasi 90 milioni di lire: con una notevole approssimazione si può dire che questa cifra corrisponda a circa 1 milione di euro attuali.
Claudio Malaguti