Il radiologo 3 2015

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LUGLIO SETTEMBRE ____

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Pubblicazione trimestrale tecnico-professionale della SIRM e del SNR - Organo ufficiale della SIRM (SocietĂ Italiana di Radiologia Medica) e del SNR (Sindacato Nazionale area Radiologica). Periodico di informazione delle associazioni: AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica), AIMN (Associazione Italiana di Medicina Nucleare), AINR (Associazione Italiana di Neuroradiologia). Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) 70% Roma C/RM/08/2015



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FONDATO NEL 1961 DA CARLO FRATINI - DIRETTO SINO AL 1981 DA LAZZARO BARONE DIRETTO SINO AL 2004 DA DONATO FIERRO - DIRETTO SINO AL 2014 DA CORRADO BIBBOLINO

Pubblicazione tecnico-professionale della SIRM e del SNR - Organo ufficiale della SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica) e del SNR (Sindacato Nazionale area Radiologica). Periodico di informazione delle associazioni: AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica), AIMN (Associazione Italiana di Medicina Nucleare), AINR (Associazione Italiana di Neuroradiologia).

Direttore Responsabile Palmino Sacco email: direttore.radiologo@gmail.com

Direttore Onorario Corrado Bibbolino

Coordinatore Editoriale SIRM Antonio Pinto

Coordinatore Editoriale SNR

PERIODICO TRIMESTRALE

Augusto Manzara

ANNO LIV - N. 3

Collaboratori Istituzionali

Editore

Fabrizio Calliada (SIRM)

SIRM - SNR

Maria Canevari (AINR) Renzo Corvò (AIRO) Gerardo Dessì (SNR) Andrea Magistrelli (SNR) Massimo Midiri (SIRM) Giuseppe Villa (AIMN)

Segreteria Claudio Guerra Bianca Lucà llan Rosenberg

LUGLIO - SETTEMBRE 2015

Piazza della Repubblica, 32 20124 Milano

In copertina: © istockphoto/contributor: SKapl

Redazione Via della Signora, 2 - Milano Tariffa R.O.C. "Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento

Stampa

postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) 70%

Tipografia Mariti

Roma C/RM/08/2015".

Via di Monteverde 66/A

Questo numero è stato chiuso e stampato nel mese di

00152 Roma Tel. / Fax 06 538653 Tel. / Fax 06 68801736 e-mail: info@tipografiamariti.com

ottobre 2015. Abbonamento annuo per i non iscritti alle associazioni: 40,00 (I.V.A. assolta dall'editore - art. 74 lett. c) D.P.R. 26/10/72 n. 633 e D.M. 28/12/72 - compresa nel prezzo dell'abbonamento). Registrazione del Tribunale di Milano n. 66 del 17/03/2015


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IN QUESTO NUMERO

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3>2015 LE PAGINE SNR 129 | Impressioni d’autunno. FUORI DAL CORO! - C. Bibbolino

132 | Una lettera al Segretario. IL PENSIERO DI PIETRO PAVLICA - P. Pavlica

133 | Fondazione Area Radiologica. IPOTESI CONTRATTO A TUTELA CRESCENTE IN SANITÀ - F. Lucà 135 | Convegno di Bari. CONVENTION CLINICAL RISK MANAGER - S. Canitano

137 | SNR Giovani. FORMAZIONE, INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE AL PAZIENTE IN MATERIA DI RADIOPROTEZIONE: LE "NUOVE" BASI PER I GIOVANI DELL'AREA RADIOLOGICA - A. Magistrelli, C. Liguori

138 | POLIZZE VITA: UNA REALTÀ DA VERIFICARE - C. Testuzza

139 | Verbali. CONSIGLIO NAZIONALE FASSID-AREA SNR - 10 DICEMBRE 2014

141 | Verbali. VERBALE SEGRETERIA NAZIONALE FASSID-AREA SNR - 10 MARZO 2015

143 | Verbali. VERBALE SEGRETERIA NAZIONALE FASSID-AREA SNR - 18 GIUGNO 2015

LE PAGINE SIRM 145 | www.sirm.org. È NATO IL NUOVO WEBSITE DELLA SIRM! - G. Benea

147 | Genova, 18 Settembre 2015. I MEZZI DI CONTRASTO IN TC: CONCENTRAZIONE E RIDUZIONE DELLA DOSE. PARERI A CONFRONTO - N. Gandolfo, L. Romanini 149 | L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI TELEMEDICINA ED INFORMATICA MEDICA - G. Pellicanò

152 | Corsi di Diagnostica per Immagini.

153 | Venezia, 19 Settembre 2015. ETICA O ECONOMIA DELLA CURA? MEDICI E NON SOLO A CONFRONTO - G. Gasparini 154 | DIRITTO ALLA SALUTE E PRETESA DI FELICITÀ - G. Gasparini

157 | IL RADIOLOGO E LA CONSULENZA TECNICA DI PARTE (CTP) - A. Fileni

160 | ESPOSIZIONE MEDICA: ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL RUOLO DEL MEDICO PRESCRIVENTE - F. Schillirò 161 | PRESTIGIOSI RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI PER LA RADIOLOGIA ITALIANA

LE PAGINE AIMN 162 | ETICA E SANITÀ - L. Mango, G. Ascoli

LE PAGINE AIRO 165 | Curriculum e programma candidati. STEFANO MARIA MAGRINI, FILIPPO ALONGI, VITALIANA DE SANCTIS, VINCENZO RAVO, MARIAQUILA SANTORO, FABIO TRIPPA 181 | Congresso Nazionale ESTRO 35. 182 | Verbali. CONSIGLIO DIRETTIVO - 8 GIUGNO 2015

186 | Verbali. CONSIGLIO DIRETTIVO - 6 LUGLIO 2015

LE PAGINE DELLE RUBRICHE 187 | Problematiche Forensi e Assicurative. G. Pasceri, C. Guerra, A. Pinto 191 | Letto per voi. Bic

192 | Paleoradiologia. P. Cosmacini

193 | Lettere al Direttore. P. Sartori


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Impressioni d'autunno

FUORI DAL CORO!

SEGRETERIA NAZIONALE Segretario Nazionale C ORRADO B IBBOLINO Vice Segretario Nazionale S TEFANO C ANITANO

I

l caldo dell’estate continuava a non dare tregua a chi rien-

Presidente Nazionale PAOLO S ARTORI

trato dalle vacanze con il mese di settembre riprendeva

Coord. Interregionale Nord S TEFANO B RACELLI

nelle questioni di sanità un discorso che nonostante le

ferie non si era minimamente interrotto dato che il 4 agosto

Coord. Interregionale Centro C LAUDIO F IORONI

il Ministro Lorenzin ci aveva invitato per presentarci il famoso

Coord. Interregionale Sud V INCENZO A RCURI Segretario Amministrativo I LAN R OSENBERG

Corrado Bibbolino

decreto sull’appropriatezza oggetto allora delle critiche solo di due o tre presenti tra cui noi. Il Sottosegretario Vito De Filippo convocava tutte le compo-

Presidente Fondazione Area Radiologica F RANCESCO LUCÀ

nenti lavorative del mondo della Sanità per il 14 ottobre al

Primo Presidente R AFFAELE P INTO

Roberta Chersevani Presidente della FNOMCEO incontrava

Direttore “Il Radiologo” PALMINO S ACCO

il 10 settembre le Società Scientifiche e le Associazioni Pro-

Ministero nella CABINA DI REGIA.

Rappr.Te Radiodiagnostica L ORENZO B ISON Rappr.Te Radiodiagnostica G IUSEPPE C APODIECI Rappr.Te Radiodiagnostica LUISA M ANES Rappr.Te Radiodiagnostica R OBERTO V INATTIERI

fessionali (SIRM in prima fila) ed il 16 settembre i sindacati medici ponendo in un documento (che è interamente contenuto sul nostro sito www.raggix.it) una serie di temi ormai ineludibili tra cui – “una corsia rapida in parlamento per la discussione del testo unico sulla responsabilità professionale e la sua approvazione e la definizione… della situazione di “impasse” nell’evoluzione dei rapporti tra professioni sanita-

Rappr.Te Radioterapia G IOVANNI M ANDOLITI Rappr.Te Medicina Nucleare AUGUSTO M ANZARA

rie determinata dal comma 566” oltre alla apertura della stagione dei contratti e la revisione del Titolo V°.

Rappr.Te Neuroradiologia M ARIA A NNA C ANEVARI

Tutti d’accordo sulla mobilitazione si aveva la sensazione che

Rappr.Te Settore Università V INCENZO DAVID

fosse arrivato il momento di una unità di azione da confluire

Rappr.Te Settore Fisici A NTONELLA S ORIANI

nei proposti STATI GENERALI (intenzione buona, espressione stereotipa).

Rappr.Te Settore per i Liberi Prof. B RUNO ACCARINO

Non è stato del tutto così perché in rapida successione Il

Segretario Verbalizzante C LAUDIO G UERRA

scritto su Quotidiano Sanità (la gazzetta online di tutti coloro

giorno dopo l’ANAAO da sola “rompeva gli indugi“ come che vogliono esternare ed esternarsi tra addetti ai lavori in

SNR Giovani G ERARDO D ESSÌ

tema di salute) dichiarando lo stato di agitazione con qualche

SEGRETARI REGIONALI Abruzzo A NTONIO C ALABRESE

Calabria V INCENZO A RCURI

Friuli V. Giulia L ORENZO B ISON

Lombardia S TEFANO B RACELLI

Piemonte A LDA B ORRÈ

Sicilia G IUSEPPE C APODIECI

Umbria C LAUDIO F IORONI

Alto Adige G UENTHER S CHIFFERLE

Campania V INCENZO B IONDI

Lazio S TEFANO C ANITANO

Marche G IULIO A RGALIA

Puglia F ERNANDO LUPO

Toscana R OBERTO V INATTIERI

Valle D’aosta DAVIDE M ACHADO

Basilicata F RANCESCO B ORRACCIA

Emilia Romagna F RANCESCO M ONTEDURO

Liguria I LAN R OSENBERG

Molise D OMENICO I NNAMORATO

Sardegna C ARLO S OLLAI

Trentino LUISA M ANES

Veneto PAOLO S ARTORI

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stupore da parte di chi scrive visto che il giorno prima già ci

cordo che vogliamo un Ministero della Salute più forte e non

eravamo agitati tutti insieme.

21 sanità diverse, ce la prendiamo con lui lasciando in pace i

Poco male perché a distanza di due giorni l’intenzione unani-

responsabili del disastro sanitario di questi anni: MEF e Re-

memente espressa di muoversi tutti insieme veniva sconfer-

gioni. Forti con i deboli e deboli con i forti? Quelle voci sten-

mata immediatamente, con rigorosa incoerenza, dalla Alleanza

toree che abbiamo ascoltato in Piazza Cola di Rienzo alla

per la Professione Medica che dichiarava che non avrebbe ri-

FNOMCEO non si sono risentite sui media.

sposto all’invito di De Filippo per la cabina di Regia. Beh,

Risultano chiari ancora una volta alcuni elementi e provo ad

pochi come noi hanno dovuto subire attacchi ingiustificati ed

individuarne qualcuno, certamente non tutti:

ingenerosi dalle nuove professioni alla ricerca di spazio spalleggiate da politici alla ricerca di ruolo, ma tutta questa fretta

1) A molti stakeholder l’attuale situazione non sta poi così male.

di non presentarsi non l’abbiamo capita. Subito dopo per il 21 settembre è arrivato con preavviso di 24

Le rappresentatività è garantita per i prossimi tre anni e le ele-

ore l’invito del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a rive-

zioni di Ordini ed Enti Previdenziali hanno messo al riparo da

dersi sull’ormai famoso decreto per l’appropriatezza. Ovvia-

sorprese. Nelle Regioni e nelle Aziende è gradito chi fa la voce

mente nonostante lo scarso preavviso non siamo mancati.

grossa in pubblico e si accorda nel privato in cambio di qual-

Avevamo criticato il decreto ed eravamo curiosi di sapere che

che briciola Se cambiano le cose non è detto che per questi

era successo.

rodomonti di periferia vada meglio. Ricordo che a Roma nel

Le critiche che avevamo formulato e le osservazioni che ci

1980 in un reparto dove un torace preoperatorio aspettava 4-

erano state trasmesse e che a nostra volta avevamo inviato al

5 giorni venne inviato un primario che accorciò i tempi: i Col-

Ministero erano state recepite in Diagnostica per Immagini

leghi dei reparti si lamentarono perché così venivano troppo

mentre un nostro richiamo alle pratiche trasmesse a Slow Me-

incalzati.

dicine da AIRO e AIMN non aveva avuto effetto (a questo proposito si è vista una certa differenza di risultati tra chi ha capito

2) Potrebbe venire a mancare un capro espiatorio buono per

che il Sindacato dell’Area Radiologica è una delle articolazioni

tutte le stagioni.

operative della nostra disciplina e chi pensa che sia l’hobby di qualche sfaccendato che non ha di meglio da fare nella vita).

Della situazione saranno colpevoli solo i medici radiologi che

Quindi rispetto ad Agosto il provvedimento era stato comun-

non refertano abbastanza, altro che vedere i pazienti. Molti di-

que migliorato. Ma nei giorni successivi è cominciato un fuoco

fensori civici inoltre potranno più semplicemente tuonare con-

di fila durissimo, più duro ancora da parte di chi ad agosto

tro le liste di attesa piuttosto che educare i cittadini ad un

aveva quasi plaudito. Come hanno scritto i giornali, anche

consumo responsabile di risorse che non sono infinite.

questo guardate sul sito, siamo usciti dal coro. Perchè è vero che l’appropriatezza non si fa con le sanzioni ma

3) Può non piacere il rilancio di un SSN che si avvia invece alla

è anche vero che non se ne può più di vedere affossare ogni

giurassica estinzione lasciando spazio a dinamici imprendi-

tentativo di mettere un pò di ordine come già successo nel

tori che traggono profitto anche da RM a 40 euro.

2008 quando la Conferenza Stato Regioni bloccò l’iniziativa del Ministero continuando con la risonanza a gogò.

Poco male se somministriamo caramelle a bambini obesi ren-

E’ dal 2004 che la Conferenza Stato Regioni ha approvato le

dendo malati tutti i sani. I bambini vanno a letto contenti e

Linee Guida in Diagnostica per Immagini che già nel 2007 a

quando si sentiranno male certo non daranno la colpa alle ca-

Montecatini ribattezzai Linee Grida per l’effetto manzoniano

ramelle. Pazienza per i giovani che difendono il loro futuro.

che avevano avuto.

Oggi le poche avanguardie faticano a parlare con i coetanei

Da allora la qualità di vità professionale per i medici radiologi

che preferiscono annichilirsi in un presente non guardando ad

è scaduta a livelli impensabili stritolati da incredibili carichi di

un futuro di cui non vogliono interrogarsi. Dobbiamo ringra-

lavoro che ne fanno sempre più spesso macchine da referta-

ziare i trentenni di SNR Giovani per gli sforzi che fanno.

zione più che medici gestori di tecnologie avanzate in uno scenario sospeso tra una fabbrica fordista e la triremi di Ben Hur.

Mi fermo qui ma è un elenco che potrebbe continuare all’infinito.

E non riusciamo a capire per quale motivo, se siamo tutti d’ac-

Dopo due giorni il 23 settembre Renzi ha in una intervista al

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Messaggero lanciato tre promesse: sblocco del turnover, eli-

contenere la falcidie di strutture complesse che in nome di una

minazione del precariato, rinnovo dei contratti. Quando que-

pretesa razionalizzazione sta sconquassando l’Italia. Certo se

sto numero arriverà nelle vostre case ne sapremo di più. Certo

il “primario” perde ruolo clinico e fa solo i turni diventa difficile

che occorre affilare le armi ed assemblare i motori. Tra ottobre

far capire perché non può essere sostituito da un impiegato

e novembre le manifestazioni si inseguiranno, probabilmente

(e siamo ottimisti).

fino allo sciopero, a meno che, e non credo sia impossibile,

Sempre in questi mesi verranno al pettine ancora altri nodi: la

queste promesse non siano mantenute.

pressione di coloro che vogliono impossessarsi del Technology

Mentre scriviamo si sta lavorando all’inserimento nella Legge

Assessment, le esternalizzazioni selvagge, la revisione delle

di Stabilità di norme sulla responsabilità professionale. Ab-

esposizioni alle radiazioni, la attuazione della 13/59 alcuni dei

biamo fiducia che qualcosa di meglio potrà essere fatta. Ab-

tornados dai quali non ci salverà il clima mediterraneo.

biamo parlato con deputati e senatori e c’è sicuramente una

Noi stiamo provando a resistere forti del consenso di molti e

consapevolezza che prima mancava. Ma anche qui è chiaro

di un rinnovato intelligente rapporto con quasi tutte le nostre

che le resistenze di lobbies più organizzate della nostra che

Società Scientifiche, in testa le più numerose ed antiche.

traggono profitto dalle miriadi di cause a nostro danno sono

Certo gli sguardi attoniti che i Colleghi ci rivolgono quando gli

potenti. Vedremo il 15 ottobre cosa succederà.

spieghiamo che se non si iscrivono diventa difficile l’opera di

Intanto tra Ministero e CSS, tra Consiglio di Stato e Regioni si

difesa della nostra categoria di cui fanno (ohibo!) parte ci fanno

dipana la matassa della Teleradiologia con importanti appun-

chiedere se siamo marziani. Poi ostinatamente continuiamo.

tamenti legislativi e legali in arrivo prima di Natale: la teleme-

Perchè abbiamo fatto una scelta di vita morale e professionale.

dicina è il business di un domani che è già oggi e importanti

Perché crediamo di poter creare un nuovo modello di lotta e

cordate di affari si sono costituite.

di governo anche all’interno di ambienti decotti o bolliti.

Certo abbiamo fatto fatica a stemperare la rabbia per un

Perché nell’animo di ognuno c’è quella scintilla che dovremo

emendamento introdotto di soppiatto da una senatrice e su-

attivare nei prossimi mesi per noi, per i nostri figli, per i nostri

bito bocciato che voleva rivedere la 187 togliendo, nonostante

pazienti. Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te disse

la nuova Direttiva Europea 13/59, all’esclusività dei medici la

Kennedy ma cosa tu puoi fare per lui. E noi dobbiamo fare per

giustificazione clinica. In tempi di populismo tutto è possibile.

l’Area Radiologica che è il nostro Paese. ■

Così come dobbiamo essere più numerosi e determinati per

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Una lettera al Segretario

IL PENSIERO DI PIETRO PAVLICA

S

ei citato su tutti i giornali nazionali e non solo per le tue affermazioni e per il tuo sostegno alle affer-

Pietro Pavlica

mazioni della Lorenzin. Quello che mi disturba sono i commenti dei colleghi che sparano sui radiologi, attribuendo a noi nessun compito se non quello di fare esami e referti.

Anche i sindacati non sono a noi favorevoli e non vogliono cambiare una medicina gestita da gruppi di potere che si spartiscono quei 13 miliardi che si vogliono utilizzare meglio. La medicina difensiva è in parte colpa della classe medica per diversi motivi: 1° molti medici studiano poco e non si aggiornano professionalmente e quindi dopo 10 anni sono ignoranti come i non medici; 2° nelle denunce contro i medici, stimolate dagli avvocati, i medici legali ed i periti d’ufficio danno volentieri la colpa ai medici nelle loro relazioni peritali, in quanto non essendo dei medici pratici, ma solo esperti nel leggere le riviste, si fanno l’idea che tutto sia facile. 3° i medici, per lo più specialisti, sono colpevoli di una pubblicità ingannevole mediante i vari siti che sono presenti su internet. Quando cerchi qualcosa di veramente scientifico con un motore di ricerca che non sia PubMed, trovi un sacco di informazioni poco scientifiche. 4° in tanti anni la classe medica e quella sindacale in primo luogo non ha mai voluto affrontare seriamente e scientificamente il problema della appropriatezza delle prescrizioni mediche, finchè non è venuto qualcuno che le ha imposte; gli inglesi sono stati più bravi. I Royal College vari hanno lavorato molto su questo argomento e hanno ben chiarito cosa si deve fare e quando. Ti racconto un esempio recente: ho incontrato recentemente un radiologo dall’Australia (paese sicuramente non povero) al Congresso dell’ESUR a Copenhagen, dove tra le altre cose si è parlato di RM del piano pelvico per studiare la patologia funzionale. Mentre da noi qualsiasi donna può presentarsi in ospedale con l’impegnativa rilasciata dal medico o specialista, e ha diritto di fare l’esame gratis o previo ticket, in Australia non se ne parla neppure. Se vuole farlo, va nel privato e se lo paga ed anche salato. Comunque io che lavoro in una casa di cura privata dove faccio solo tre tipi di esami che l’AUSL non sapeva dove fare perché sono pochissimi che lo fanno: Il Color-Doppler dello scroto, L’ecografia peniena dinamica e la biopsia prostatica. Al giovedì mattina mi faccio 20 Color-Doppler per indicazioni spesso inesistenti come vago dolore scrotale in over 60, controlli dopo 6 mesi dall’intervento per varicocele nei giovani senza

una indicazione clinica. Ieri mi sono rifiutato di fare la biopsia prostatica, inviata da un urologo, ad un uomo di 86 anni con PSA di 1.16, semidemente, diabetico e cardiopatico, al quale dovevo chiedere il consenso informato. Quando alla moglie ed al figlio ho spiegato che non esisteva indicazione, mi hanno ringraziato e mi hanno detto che era quello che si aspettavano da me. Ma tutti gli altri colleghi medici generici e specialisti dove stanno, che deve essere un radiologo vituperato a togliere le castagne dal fuoco? Scusa delle chiacchiere. ■ Pietro

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IPOTESI CONTRATTO A TUTELA CRESCENTE IN SANITÀ Francesco Lucà

afferma che “i contratti a tempo determinato che abbiano ad oggetto in via esclusiva lo svolgimento di attività di ricerca scientifica possono avere durata pari a quella del progetto di ricerca al quale si riferiscono”.

P

remesso che alla dirigenza dello Stato, sanità compresa,

Significativa la variazione della disciplina della proroga, pre-

si accede per pubblico concorso, l’obiettivo è quello di

sente all’art. 4 comma 1 del D.Lgs. 368/01 a seguito della con-

trovare una soluzione che possa sostituire tutti i contratti

versione del D.L. n. 34/2014, che parla di proroga del

pubblici atipici. La Legge 183/2014 ha stabilito l’abolizione

contratto a tempo determinato sino ad un massimo di 5 volte,

dal 1° gennaio 2016 dei co.co.pro. nel lavoro privato e dal 1°

sempre nella totalità dei 36 mesi, per mansioni equivalenti, ciò

gennaio 2017 nel pubblico impiego, ma è evidente che si

vuol dire che attribuendo mansioni diverse le proroghe po-

dovrà trovare una formula transitoria per situazioni in scadenza.

tranno essere in numero maggiore. Rimane quindi possibile

Nella stessa legge è specificato che si dovranno “individuare

stipulare più contratti a tempo determinato, anche oltre il li-

ed analizzare tutte le forme contrattuali esistenti…. in funzione

mite massimo di 36 mesi, e tale deroga vale per attività sta-

di interventi di semplificazione, modifica o superamento delle

gionali e per quelle individuate dalla contrattazione collettiva.

medesime tipologie contrattuali”.

Con riguardo alle mansioni il soggetto potrebbe essere asse-

Nella Legge 183/2014, jobs act, la novità forse più importante

gnato a qualunque mansione riconducibile allo stesso livello

prevista dalla legge delega riguarda il contratto a tutele cre-

di inquadramento delle ultime effettivamente svolte: si elimi-

scenti, un nuovo tipo di contratto per i nuovi assunti a tempo

nerebbe il riferimento all’”equivalenza sostanziale”

indeterminato che prevede una serie di garanzie destinate ad

nuove mansioni con buona pace della storia professionale del

aumentare man mano che passa il tempo, finalizzato a com-

medico. Nell’ambito radiologico questo problema potrebbe

delle

battere la piaga del precariato. Tale legge è stato sottolineato

essere relativamente importante considerando che le equiva-

come non applicabile in sanità per queste problematiche ma

lenze specialistiche e le leggi di governo della protezionistica

possiamo ipotizzare l’introduzione dei contratti a tutela cre-

impediscono variazioni eclatanti di attribuzione professionale,

scente anche in sanità. Vediamo con quali presupposti.

cosa che potrebbe accadere in altri settori della medicina. Ri-

Il D.L. n. 34/2014 convertito nella Legge n. 78/2014 interviene

mane invece immutato l’obbligo dell’intervallo tra i contratti

a modificare l’art.1 del D.Lgs. n. 368/2001 ovvero che i con-

pari a 10 o 20 giorni. Dobbiamo sottolineare quanto affermato

tratti a tempo determinato non possono avere durata supe-

dalla Commissione Ue: “Direttiva europea non prevede l’ob-

riore ai 36 mesi, ma si ammette che per ragioni di carattere

bligo di conversione in contratto a tempo indeterminato”.

sostitutivo o di stagionalità “tale limitazione può essere supe-

Da Bruxelles evidenziano in risposta ad un’interrogazione

rata” ed inoltre all’art. 10, comma 7 dello stesso Decreto

come la “limitazione della durata di contratti consecutivi a

368/01, si afferma che “la individuazione, anche in misura non

tempo determinato, come ad esempio il limite di 36 mesi pre-

uniforme, di limiti quantitativi di utilizzazione dell’istituto del

visto dalle autorità italiane, soddisfa la direttiva”.

contratto a tempo determinato stipulato ai sensi dell’art. 1

“Se la conversione in contratti a tempo indeterminato può es-

comma 1 è affidata ai contratti collettivi nazionali stipulati dai

sere ritenuta un modo efficace per prevenire gli abusi derivanti

sindacati più rappresentativi”. Quindi può ritenersi legittimo

dall’utilizzo di una successione di contratti a tempo determi-

che i CCNL individuino lavoratori a tempi indeterminato come

nato ai sensi della clausola 5 della direttiva, la direttiva non fa

quelli occupati in un determinato arco di tempo.

obbligo di procedere a tale conversione. Una limitazione della

Specificatamente il nuovo comma 5 bis dell’art.10 del 368/01

durata di contratti consecutivi a tempo determinato, come ad

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esempio il limite di 36 mesi previsto dalle autorità italiane, sod-

pendenze di amministrazioni pubbliche con specifico riferi-

disfa il disposto della direttiva, a condizione che tale limita-

mento al lavoro a tempo parziale e alla certificazione dei con-

zione sia effettivamente applicata “.

tratti (articoli 3 e 5). Nella legge Fornero n. 92 del 2012, l’art.

Ne risulta che negli schemi contrattuali prossimi si potrà porre

1, comma 7, pur con formula più ambigua specificava: “Le di-

l’accento che potrebbe essere lo stesso prestatore d’opera,

sposizioni della presente legge, per quanto da esse non

concetto esteso dal privato alla Regione o all’Azienda Sanita-

espressamente previsto, costituiscono principi e criteri per la

ria, a fissare i tempi ed i momenti organizzativi sul luogo di la-

regolazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbli-

voro, fermo restando gli accordi collettivi stipulati dalle OO.SS.

che amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto

maggiormente rappresentative con il vincolo della salvaguar-

legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni,

dia delle prestazioni nell’ambito delle professioni intellettuali

in coerenza con quanto disposto dall’articolo 2, comma 2, del

per le quali è necessaria l’iscrizione agli albi professionali.

medesimo decreto legislativo”.

Per la regolazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle

Una prestazione si deve ritenere subordinata in presenza di

pubbliche amministrazioni vige ancora e sempre l’articolo 1,

mancata autonomia, assoggettamento al potere direttivo, in-

comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, però

serimento stabile all’interno del processo produttivo. E’ ovvio

le regole appena approvate e quelle attuative future si appli-

che tale ruolo non contempla l’attività professionale medica e

cheranno anche ai lavoratori delle pubbliche amministrazioni

sanitaria. In che senso di deve parlare di continuità prestazio-

secondo l’art. 2, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del

nale? La Suprema Corte (9067/90 e 6298/88) ha affermato che

2001, che recita “I rapporti di lavoro dei dipendenti delle am-

la prestazione si deve protrarre in un arco di tempo abbastanza

ministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del

lungo, implicante una reiterazione delle prestazioni ed un im-

capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui

pegno costante a favore del committente (Cassazione 5698/02

rapporti di lavoro subordinato nell’impresa, fatte salve le di-

e 3485/01). La non occasionalità sta ad indicare non limitazione

verse disposizioni contenute nel presente decreto, che costi-

ad un’opera specifica e determinata ma a prestazioni che si

tuiscono disposizioni a carattere imperativo”, e dall’art. 51,

svolgono lungo un determinato periodo, non inteso in senso

comma 2, del medesimo decreto che dichiara applicabile alle

meramente cronologico, cosa che comporta un certo numero

pubbliche amministrazioni lo Statuto dei lavoratori a prescin-

di prestazioni professionali in un determinato periodo di

dere dal numero dei dipendenti”. A tale riguardo è bene ri-

tempo (Cassazione 5811/84). La continuità può realizzarsi

cordare che la legge Biagi 30 del 2003 all’art. 6 recitava: “Le

anche attraverso prestazioni funzionalmente correlate e desti-

disposizioni degli articoli da 1 a 5 non si applicano al personale

nate a soddisfare un interesse duraturo del committente (Cas-

delle pubbliche amministrazioni ove non siano espressamente

sazione 2906/76). ■

richiamate”. Ancora l’esclusione dei rapporti di lavoro alle di-

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L E PA G I N E S N R

Convegno di Bari

CONVENTION CLINICAL RISK MANAGER Come radiologi abbiamo coordinato, il Segretario Nazionale

Stefano Canitano

Corrado Bibbolino ed io, il tavolo, insieme agli ortopedici, che ha discusso ed elaborato piani e procedure nello spinoso campo della inappropriatezza diagnostica in ortopedia, individuata come fonte di rischio di errore e misinterpretazione cli-

i è svolta in luglio la convention dei Clinical Risk Manager

S

nica e radiologica.

italiani organizzata dall’Università “Aldo Moro” e dal Co-

La collaborazione fra le nostre due specialità è forse, insieme

ordinamento delle Regioni per la Sicurezza dei Pazienti,

a quella con gli pneumologi, la più antica e proficua della no-

con il coordinamento di Riccardo Tartaglia, responsabile del

stra storia professionale e ancora una volta abbiamo potuto

Centro Gestione del Rischio Clinico della Regione Toscana, e

elaborare insieme strategie per la sicurezza dei pazienti.

del Prof. Alessandro Dell’Erba, coordinatore della Gestione del

Il tema del rischio clinico come ben sappiamo sta particolar-

Rischio Clinico della Regione Puglia.

mente a cuore a noi radiologi, che custodiamo una consape-

È stata un’occasione, più unica che rara, ma che speriamo di-

volezza, a sostenerci nelle fatiche che facciamo per far sentire

venti una consuetudine, per riunire la comunità dei gestori del Rischio Clinico italiani, 150 in questa occasione, e sollecitare unità d’intenti e senso di appartenenza ad un settore che è chiave nella qualità delle cure prestate e nella prevenzione del danno iatrogeno evitabile. La dichiarata finalità del’incontro è stata illustrata dal Prof. Dell’Erba, “Definire progetti di lavoro secondo una modalità condivisa e partecipativa per la sicurezza dei pazienti, superando i confini delle singole Regioni per valorizzare il contributo dei risk manager nello sviluppo dei servizi sanitari in un periodo di crisi e di opportunità”. I tre giorni di intenso impegno in 16 tavoli di lavoro incentrati su diversi temi, dai sistemi di reporting e learning degli eventi avversi, allo sviluppo ed applicazione delle pratiche per la sicurezza, hanno prodotto, attraverso uno strumento operativo chiamato SWOT, che permette di analizzare i problemi con metodo, altrettante proposte e relazioni per la soluzione di problemi quotidiani e sistemici. Sottolineata da tutti e in primis dal Prof. Tartaglia la necessità del report senza colpevolizzazione, unico strumento per potere apprendere dall’errore. Sarebbe un errore considerare il fenomeno una peculairità italiana. Il direttore del GRC della Regione Toscana ha ricordato che il 53% dei cittadini europei che entra in ospedale teme di andare incontro ad un evento avverso e che il tasso di incidenza di eventi avversi in Italia è del 5,2%, in linea con i dati europei.

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LA

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SALA DELLA

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C ONVENTION


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L E PA G I N E S N R

la nostra voce, fatiche che si sommano a quelle sempre in cre-

Tutte queste dissennate terapie sbagliate per una malattia or-

scita dell’esercizio professionale.

ganizzativa grave causano una crescente quota di inappropria-

Questa consapevolezza che ci motiva consiste nel conoscere

tezza e di spesa e non fanno che aggravare le condizioni del

il nostro fondamentale e insostituibile ruolo nella filiera dia-

malato, il SSN, in attesa di una Panacea demolitrice, come per

gnostico-terapeutica, e a un grande potere, come quello che

esempio la trasformazione in sistema assicurativo con la scusa

gestiamo nei destini dei pazienti, corrisponde una grande re-

della insostenibiltà.

sponsabilità.

E soprattutto continuano a esporre i pazienti a rischi di errore,

Come abbiamo sottolineato nella relazione con la quale

così come i professionisti a rischio di estenuanti procedimenti

abbiamo esposto i risultati del tavolo che abbiamo coordinato,

giudiziari, come nel caso degli screening.

incentrata sul danno da mancata diagnosi di frattura in P.S.,

Su centinaia di donne sottoposte a una chiamata attiva per la

una fonte fondamentale di errore sanitario è l’allontanarsi dalla

prevenzione secondaria esiste una percentuale “fisiologica” di

clinica determinato dalla pressione produttivistica e dalla

errore diagnostico anche in un sistema di qualità eccellente.

totale assenza di controllo della domanda insieme alla difet-

Questo però non risparmia ai professionisti coinvolti denunce

tosa o assente comunicazione, inemendabile in assenza di rap-

e chiamate in giudizio.

porto diretto.

L’assenza di tutele istituzionali per chi si rende disponibile a

Le uniche soluzioni alle difficoltà di accesso al sistema che ven-

questa particolare attività di sanità pubblica condurrà presto

gono proposte, mirate all’incremento ulteriore di prestazioni,

a una probabile cessazione della metodica, visto che una certa

in Italia già in vetta alle classifiche mondiali come le nostre, ri-

percentuale di errore è da considerarsi di default e inevitabile

schiano di mandare il sistema intero a sbattere contro il muro.

e sono sempre meno i professionisti disposti ad esporsi a un

Le pratiche ormai dilaganti dell’affidamento delle diagnostiche

rischio di “sicura” chiamata in giudizio. Con buona pace della

a ditte esterne low cost, della trasmissione selvaggia di imma-

volontà di diagnostica precoce. E senza voler qui entrare nel

gini senza la garanzia del filtro di un medico radiologo, del-

merito del ben più complesso tema della sovradiagnosi.

l’erogazione di fondi per il fantomatico “abbattimento delle

Dalla convention è stato lanciato un appello al Ministro della

liste” che si risolvono solo in un ulteriore spreco di risorse

Salute: “Intervenga una volta per tutte con una norma che

stanno depauperando il sistema di cultura medica in una mi-

promuova la sicurezza delle cure ed al contempo tuteli i

sura che sarà fra breve irrecuperabile.

professionisti”.

L’accorpamento sempre più vasto di strutture diagnostiche

Vediamo qualche segnale di ascolto, il Ministro ha finalmente

oltre a eliminare la complessità e appiattire e spersonalizzare

recepito le grida inascoltate per anni delle Società Scientifiche

l’esigenza di salute, riduce i compiti dei Direttori, a capo ormai

e, forse, muove all’attacco della inappropriatezza e, ancora

di “città diagnostiche”, compiti che diventano sempre più si-

forse, anche alle storture della responsabilità medica. Fra le

mili a quelli di un burocrate che provvede agli acquisti, ri-

cocenti critiche della opinione pubblica che identifica la me-

sponde del pareggio di bilancio e gestisce i turni ma perde il

dicina con le prestazioni e la giustizia con la vendetta.

contatto con la medicina, come se i radiologi non fossero me-

Beh, noi ci siamo abituati, si prenda un po’ di rischio anche

dici clinici ma lettori di figurine.

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lei… ■

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SNR Giovani

FORMAZIONE, INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE AL PAZIENTE IN MATERIA DI RADIOPROTEZIONE: LE "NUOVE" BASI PER I GIOVANI DELL'AREA RADIOLOGICA solo un’istruzione in materia di radioprotezione ma anche i contesti e le situazioni temporali e contingenti che si possono verificare, per rendere il più efficace ed omogenea possibile l’informazione ai singoli Pazienti. Questi due momenti sono già parte integrante della pratica

Andrea Magistrelli

quotidiana di radioterapisti e medici nucleari mentre, ad oggi,

Carlo Liguori

nell’ambito della radiodiagnostica il consenso informato viene solitamente raccolto per pratiche comportanti alte dosi (TC, fluoroscopia ed interventistica) e per la somministrazione del

L

a nuova Direttiva Europea in materia di radioprotezione

mezzo di contrasto e non per le procedure di radiologia tradi-

(2013/59) non modifica nella sostanza quanto previsto

zionale. Questo, sebbene possa essere vissuto erroneamente

dal DL 187/00 sulla necessità di un’adeguata formazione

da alcuni come un ulteriore aggravio di lavoro, rappresenta

del personale (medici specialisti e delegati per gli aspetti

invece l’occasione di riappropriarci di una visibilità con i Pa-

pratici delle procedure medico- radiologiche) nell’ambito delle

zienti, che troppo spesso si interfacciano solamente con il

esposizioni mediche. Il personale, come nel precedente testo

TSRM e con il prescrivente e/o specialista, esplicitando attra-

di legge, deve disporre “di un’adeguata istruzione, informa-

verso il consenso informato la giustificazione che viene svolta

zione e formazione teorica e pratica ai fini delle pratiche me-

su ogni singola procedura dal Medico Radiologo.

dico-radiologiche, nonchè di adeguata competenza in materia

La trascrizione sul referto del dato “dose” rappresenta invece,

di radioprotezione” (art. 18, DE 2013/59). Tuttavia la “Forma-

a tutti gli effetti, una certificazione di qualità dell’esame, ri-

zione” dovrà essere rivista nella sua sostanza, alla luce delle

chiamando così ad una maggior attenzione alla radioprote-

due novità introdotte dalla DE 2013/59 nell’ambito delle espo-

zione anche gli operatori meno attenti. Tuttavia bisogna fare

sizioni mediche che incideranno in maniera sostanziale nella

alcune riflessioni al riguardo in quanto ad oggi non è stato

pratica quotidiana dei medici specialisti, specie della Radio-

esplicitato nel testo quale sia il “dato” da riportare nel referto

diagnostica. La 2013/59 prevede, infatti, un’adeguata infor-

(se la tecnica d’esame, l’indice dosimetrico, la dose efficace,

mazione al Paziente, e suoi eventuali accompagnatori/assi-

etc.) che in ogni caso non può esprimere con certezza la dose

stenti, in merito a benefici e rischi associati alla dose di

al Paziente né tantomeno l’eventuale detrimento che ne può

radiazioni dovuta all’esposizione medica prima che questa ab-

derivare. Il rischio maggiore è che questo dato sia usato erro-

bia luogo (art. 57 paragrafo 1 lettera d) e che il referto della

neamente dai Pazienti e, peggio ancora, da medici di base e

procedura medico-radiologica riporti “l’informazione relativa

specialisti non di area radiologica, per stimare il rischio di neo-

all’esposizione del Paziente” (art. 58 lettera b).

plasia del singolo, con tutte le implicazioni medico-legali che

Il medico specialista sarà quindi impegnato in due momenti

ne potrebbero derivare. Se da un lato è auspicabile una cam-

fondamentali nella comunicazione con il Paziente, una preli-

pagna informativa al riguardo, dall’altro sarà compito del sin-

minare all’esame con la raccolta del consenso informato (che,

golo medico radiologo all’atto del consenso informato infor-

è bene ricordare, è un atto medico non delegabile) e una suc-

mare adeguatamente il Paziente sul significato del dato che

cessiva ad esso con la trasmissione del relativo dato dosime-

troverà riportato nel referto. Servirà formare i giovani radiologi

trico. Comunicazione che non potrà essere affidata soltanto a

non solo nel campo scientifico ma anche nel campo dell’in-

forme comunicative innate o attitudini personali, ma che ri-

formazione e della comunicazione: il futuro dell’Area Radiolo-

chiederà percorsi formativi universitari che considerino non

il R A D I O LO G O

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gica dipende anche da questo. ■

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L E PA G I N E S N R

POLIZZE VITA: UNA REALTÀ DA VERIFICARE Claudio Testuzza

I

n Italia la cultura assicurativa-previdenziale è poco diffusa. Spesso le polizze sono viste come un’alternativa all’investimento più che come una forma di protezione a momenti di difficoltà ovvero di sostegno nella fase post lavorativa ed integrazione pensionistica. Il mercato delle polizze vita ha trovato negli anni passati e continua a trovare tuttora un particolare interesse perché si è creduto fossero degli strumenti, in ogni caso, relativi ad un prodotto a contenuto assicurativo e quindi una forma di risparmio che potesse garantire la restituzione di un capitale maggiore di quello versato con il premio. Così non è. Tuttavia gli italiani hanno destinato ancora alle polizze vita oltre 110 miliardi. L’ammontare più alto nella storia del nostro settore, con una crescita del 30% rispetto al 2013. A fronte di titoli di Stato che offrono rendimenti poco appetibili e in una situazione piena di incertezze, sia a livello nazionale sia internazionale, cresce ancora l’interesse verso quei prodotti che appaiono offrire da una parte la prospettiva di rendimento e dall’altra garanzie contro gli imprevisti. Anche se spesso questo mix viene fornito a costi di spese commissionali elevati e di un’assunzione dei rischi non sempre chiara ai sottoscrittori. Ricordiamo, poi, che la maggior parte delle polizze è un miscuglio di tipologie di investimento in cui la trasparenza appare molto ridotta. Le assicurazioni sulla vita sono dei contratti, disciplinati dagli artt. 1919 e seguenti del Codice Civile, con i quali l’assicuratore, a corresponsione di un premio, si obbliga a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento relativo alla vita umana. Il premio rappresenta la quota che l’assicurato versa come contropartita del rischio assunto dalla società erogatrice. Il premio è comprensivo del così detti caricamenti rappresentati da quella parte di versamento prodotto dall’assicurato destinata a coprire le spese di esercizio dell’attività della società assicurativa. I rischi di investire nelle polizze vita a contenuto finanziario sono di vario tipo: dalla difficoltà per molti di comprendere cosa c’è davvero nel portafoglio che si acquista, quello di confidare in forme di tutela, che in realtà sono limitate, e il dover fare i conti con commissioni mediamente elevate. Negli ultimi anni le tradizionali “polizze vita” sono state, in parte, sostituite da quelle a contenuto speculativo-finanziario, che nel gergo tecnico, vengono indicate con i termini di

il R A D I O LO G O

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“unit-linked” e “index-linked”, oppure polizze a “gestione separata”. Una polizza vita “unit linked” è una polizza a prevalente contenuto finanziario collegata al valore di quote di un fondo di investimento (fondi comuni e Sicav). I premi pagati dai risparmiatori vengono utilizzati per l’acquisto appunto di quote di fondi di investimento interni alla compagnia oppure esterni, cioè di altri soggetti collocatori. Può trattarsi nel caso di fondi azionari, obbligazionari, monetari oppure misti. Una polizza vita “index linked” è una polizza invece collegata all’andamento di un indice azionario oppure ad un altro indice finanziario di riferimento. Entrambi i tipi di polizza sono a forte contenuto finanziario e questo lascia facilmente capire come la recente crisi possa aver avuto, come sicuramente ha avuto, un pesante impatto anche sui risultati di tali strumenti e lo potrà avere anche sui loro sviluppi futuri. Una scelta consapevole è il punto di partenza fondamentale per un investitore di medio-lungo periodo perché consente di lasciarsi travolgere dagli eventi e magari liquidare tutto alla prima correzione. Ma qualora si volesse interrompere il contratto le cose potrebbero essere peggiori. Il termine usato dalle compagnie di assicurazione per indicare l’operazione con la quale il cliente può chiedere il rimborso di quello che ha versato mette già i brividi: si parla infatti di “riscatto”, che volgarmente significa pagare per liberare un prigioniero! Ma è proprio così: spesso si deve pagare per ottenere i propri soldi investiti in una polizza a capitale differito. Cioè per quei contratti assicurativi che danno, a scadenza, una somma rivalutata rispetto a quella versata. Infatti quando si richiede l’estinzione anticipata del contratto le compagnie pretendono il pagamento di penali calcolate sulle rate insolute. In pratica vengono considerati come acquisiti tutti i premi pluriennali (ad esempio per 20 anni) e le relative commissioni su di essi gravanti. La penalizzazione può far perdere non solo il rendimento accumulato ma anche una parte di quanto versato. Il principio di questo assurda condizione si basa sul diritto dell’agente di incassare, al momento della firma del contratto pluriennale, gran parte delle commissioni previste, anche se il cliente sospende il pagamento del premio. A favore delle polizze gioca in gran parte la disciplina fiscale, che prevede il pagamento di tutte le imposte solo al riscatto o al decesso dell’assicurato. Inoltre minusvalenze e plusvalenze sui prodotti assicurativi possono essere sempre compensate, a fronte di una serie di limiti previsti per chi investe nei fondi e negli Etf. Infine appare utile ricordare che il capitale corrisposto in caso di premorienza non è soggetto a tassazione. ■

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L E PA G I N E S N R

VERBALI

CONSIGLIO NAZIONALE FASSID – AREA SNR ROMA, 10 DICEMBRE 2014

I

l Consiglio Nazionale Fassid-Area Snr si riunisce il giorno

tipo-caposala; pare che con l’anno entrante l’Aran voglia by-

dieci del mese di Dicembre dell’anno duemilaquattordici

passare il blocco del contratto iniziando a convocare i sindacati

presso la Sacrestia della Basilica di “S. Maria degli Angeli”

per discutere della sola parte normativa.

di Roma, per discutere il seguente Ordine del Giorno (O.d.G.):

Per quanto concerne la situazione sindacale Bibbolino osserva che il Fassid- Area Snr goda di buona salute dopo la crisi visto

1. Approvazione Verbali C.N. del 18-19/9/14 e S.N. del

il numero di iscritti nella dipendenza ospedaliera che si aggira

6/11/14

intorno alle 3400 unità; è stato firmato ufficialmente lo statuto

2. Situazione politico-sindacale

della Confederazione “CO.DIR.P.” dove siederanno per il Fas-

3. Congresso Nazionale

sid- Area Snr Bibbolino stesso e Lucà; in merito alla Fassid, a

4. Attività Fondazione Area Radiologica

circa 5 anni dalla costituzione, è indubbio che esistano ancora

5. Varie ed eventuali

problemi oggettivi di assestamento; dopo il recente rinnovo dei Consigli Direttivi degli Ordini provinciali dei medici, esorta

Alle ore 15 hanno inizio i lavori. Sono assenti giustificati: Alda

i componenti ad un maggior interesse alla vita ordinistica per

Borrè, Guenther Schifferle, Vincenzo David, Maria Giobbe,

promuovere una stagione nuova nei rapporti tra i vari sindacati

Giovanni Mandoliti, Maria Canevari, Gerardo Dessì, Carlo Ma-

della dirigenza medica e sanitaria; Bibbolino riferisce che con-

sciocchi, Massimo Gallucci, Giuseppe Bellandi, Matteo Gian-

tinua in diverse situazioni locali (Pordenone, Modena, Messina,

felice, Giovanna Cesaro, Carlo Sollai, Franco Vimercati, Franco

Aosta, Trieste) l’intervento ufficiale del SNR, con azioni legali

Claudiani e Raffaele Pinto.

e/o diffide, per far rispettare l’atto medico-radiologico, in osservanza delle normative vigenti (legge 187/2000 e le linee

Punto 1 all’O.d.G.

guida ISTISAN del 2010).

Vengono approvati all’unanimità i verbali dell’ultimo Consiglio

Riguardo alla situazione specifica della radiologia il Segretario

Nazionale (18-19/9/14) e dell’ultima Segreteria Nazionale

Nazionale osserva come la crisi economica stia determinando

(6/11/14).

effetti sempre più pesanti sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale come la semplificazione delle Asl in Toscana,

Punto 2 all’O.d.G

l’abuso dell’Outsourcing nel Lazio che naturalmente si riper-

Il Segretario Nazionale Corrado Bibbolino dà inizio alla pro-

cuoteranno soprattutto per quanto concerne l’attività notturna

pria relazione sulla situazione politico-sindacale sottolineando

radiologica.

come in generale il sistema delle società finanziarie sia ovun-

In merito al Risk Management per la R.C. in colpa grave Bib-

que con una crescita esponenziale di influenza.

bolino conferma il rinnovo della convenzione per il 2015 con

In merito alla situazione prettamente politica, egli anticipa che

Aon alle stesse condizioni.

nella prossima Legge di stabilità ci saranno sorprese; riguardo

Alla situazione politico-sindacale attuale segue una discus-

al Patto della salute ci sono molte voci in giro ma di fatto pochi

sione partecipata.

elementi concreti; l’articolo 22 nato dallo squilibrio numerico

Sartori ritiene svantaggioso sedersi al tavolo con l’Aran per

tra coloro che si formano specialisti ed il blocco cronico del

discutere solo della parte normativa in quanto appare evidente

turn-over è stato duramente contestato recentemente, presso

che si voglia intervenire sull’orario di lavoro, sicuramente in

gli organi di stampa, dal settore Giovani del Fassid- Area Snr

senso peggiorativo; inoltra aggiorna sull’esperimento in Ve-

perchè rischia di legittimare un “doppio-canale” formativo pa-

neto dell’apertura delle macchine pesanti in orario notturno.

radossale tra specialisti in regola e non specialisti remunerati

Lucà ritiene che i problemi di assestamento della Fassid siano

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L E PA G I N E S N R

legati principalmente alla mancata unificazione delle aree della

Capodieci riporta l’attenzione sul problema dei carichi di lavoro

Pubblica Amministrazione per la costituzione dei tavoli di di-

che di fatto vengono recepiti diversamente da regione a regione

scussione del contratto che ormai sono bloccati dal 2010.

in quanto esiste una volontà politica di integrare i documenti

Bison osserva che l’attuale lentezza e difficoltà nell’assunzione

Sirm all’uopo con quelli dei Tsrm e con le dotazioni organiche

di personale è connessa al problema del rifinanziamento dei

presenti, come sta avvenendo in Sicilia; egli chiede di far valutare

fondi aziendali che in Friuli la Giunta sta cercando di risolvere.

questa situazione anche da un gruppo di lavoro Snr.

Vinattieri aggiorna su come risulta ancora incompiuta in To-

Fioroni sottolinea che alcune pratiche di aggirare la guardia

scana l’operazione di ridurre i tempi di attesa per le prestazioni

notturna radiologica istituzionale se prevedono timbrature col-

radiologiche utilizzando le macchine pesanti fuori dall’orario

legate per esempio alla produttiva aggiuntiva possono legal-

istituzionale; ciò è stato causato dai recenti tagli decisi dal go-

mente non essere accettate dai colleghi in quanto diviene

verno Renzi alle Regioni. Inoltre chiede chiarimenti sul recente

istituto facoltativo e non obbligatorio.

documento congiunto Sirm-Snr “Appunti in materia di responsabilità professionale del Radiologo”, in merito all’obbligato-

Punto 3 all’O.d.G

rietà del referto da parte del medico radiologo in ogni caso.

In merito al prossimo Congresso Nazionale Fassid- area Snr,

Bibbolino risponde subito sul punto sovramenzionato chia-

che si svolgerà dal 21 al 23 Maggio 2015 a Foligno, in Umbria,

rendo che il medico radiologo anche nel caso di esame ese-

prende la parola il presidente Claudio Fioroni aggiornando il

guito aldilà delle linee guida, è obbligato a refertare per motivi

CN sulla logistica organizzativa che ormai è in via di definizione

giuslavoristici, civili e penali. Ciò è stato accuratamente stu-

soprattutto per le giornate di giovedì e venerdì.

diato ed analizzato con l’ufficio legale. Bison suggerisce di proporre ufficialmente una formula scritta

Punto 4 all’O.d.G

da inserire all’inizio dei referti che vengono editati fuori dalle

Lucà aggiorna il CN sulle attività della Fondazione di Area Ra-

linee guida della telegestione come quelli in elezione.

diologica.

Lupo sostiene che anche all’interno della federazione Fassid

Dai numeri raccolti emerge che il recente corso itinerante per

c’è qualche sigla che vuole sedersi al tavolo con l’Aran per di-

le regioni condotto da lui e da Bibbolino ha raggiunto il 10%

scutere solo della parte normativa.

degli iscritti attualmente; mancano all’appello quattro regioni:

Rosenberg esprime dubbi sul fatto di non sedersi al suddetto

Liguria, Lazio, Puglia e Sicilia.

tavolo.

Per l’anno prossimo la Fondazione sta pensando di attivare un

Monteduro teme quest’apertura solo sulla parte normativa

corso sui principi di Risk Management da svolgere in tre occa-

perchè, come già detto da Sartori, ritiene che l’Aran voglia in-

sioni rispettivamente per le regioni del Nord, Centro e Sud

tervenire sull’orario di lavoro, sicuramente in senso peggiora-

dove saranno coinvolti i rispettivi coordinatori di area; in merito

tivo; ciò determinerebbe problematiche in senso assicurativo

a ciò è stato inviato a tutti i Segretari Regionali, affinchè lo inol-

e nel caso dei medici di Area Radiologica una potenziale mi-

trassero a tutti i delegati aziendali, un questionario per meglio

naccia per riconsiderare, sempre in senso peggiorativo, il con-

comprendere quali siano i livelli di conoscenza delle regole

gedo aggiuntivo del rischio radiologico e l’indennità correlata.

che condizionano le attività di tutta l’area radiologica ed orien-

Secondo Bracelli il problema potenzialmente esiste ma non è

tare in tal modo la crescita culturale legata alle problematiche

il congedo aggiuntivo: è l’indennità correlata.

emergenti in tale ambito.

Per Machado nelle recenti e varie iniziative prese da parte di

Il suddetto questionario è stato promosso in accordo con la

alcune Asl di formalizzare in protocolli interni la gestione di al-

sezione Sirm di Gestione delle risorse e quindi è anche diretto

cune attività di teleradiologia “distorte” esiste una parziale re-

a tutti i componenti della stessa Sezione.

sponsabilità di radiologi, in particolare dei direttori di struttura complessa e non solo.

Punto 5 all’O.d.G

Accarino prevede che dopo la teleradiologia selvaggia, ci sarà

Alle ore 18.15, non essendovi altri argomenti da discutere,

l’abuso dell’Outsourcing.

vengono dichiarati conclusi i lavori della segreteria. ■

Innamorato ritiene che tutti questi attacchi mirati al risparmio di risorse per il personale non ci sarebbero se fosse attivata la guardia notturna radiologica nella maggioranza dei presidi nazionali.

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VERBALE SEGRETERIA NAZIONALE FASSID – AREA SNR ROMA, 10 MARZO 2015

L

a Segreteria Nazionale Fassid- Area Snr si riunisce il

gramma un incontro ufficiale presso il ministero della Salute: da

giorno 10 del mese di Marzo dell’anno duemilaquindici

tutta l’Intersindacale sarà ribadita, come affermato da recenti

presso la sede di Roma, in via Farini 62, per discutere il

sentenze, il principio dell’autonomia terapeutica del medico ri-

seguente Ordine del Giorno (O.d.G.):

spetto persino al legislatore dove si afferma come è riservata al medico, e solo ad esso, la scelta diagnostica e terapeutica.

1. Approvazione verbale SN del 22 Gennaio 2015

Per quanto riguarda l’articolo 22, che di fatto è nato dallo squi-

2. Situazione politico-sindacale.

librio numerico tra coloro che si formano specialisti ed il blocco

- Comma 566

cronico del turn-over, esso continua ad essere duramente con-

- Art. 22

testato da tutta l’Intersindacale perchè rischia di legittimare un

- Proposta doppio binario formativo

“doppio-canale” formativo paradossale tra specialisti in regola

- Fassid – Codirp

e non specialisti remunerati tipo-caposala.

- Ricorsi e contenziosi legali

In accordo con la recente sentenza favorevole di Pordenone,

- Lea e tagli

bisogna ribadire in periferia che tutti i protocolli di telege-

- Adeguamenti salariali

stione devono essere redatti, in osservanza alla univoca nor-

- Direttiva europea 13/59

mativa vigente che sono le linee guida ISTISAN del 2010.

3. Modifiche statutarie.

Per quanto concerne la Fassid-Codirp Bibbolino informa che

4. Congresso Nazionale Foligno e Congresso successivo.

occorre istituire in ogni regione la figura di un coordinatore

5. Bilancio.

per il ruolo sia medico che sanitario.

6. Fondazione SNR attività.

Dagli ultimi dati raccolti in segreteria stanno aumentando in

7. Attività multimediale.

numero cospicuo i ricorsi ed i contenziosi legali.

8. Varie ed eventuali.

In merito alla recente approvazione su proposta del ministro della Salute, in Conferenza Stato-Regioni, del Regolamento

Alle ore 10.40 hanno inizio i lavori. Sono assenti giustificati: Fran-

recante “Definizione degli standard qualitativi, strutturali,

cesco Lucà, Vincenzo David, Gerardo Dessì e Raffaele Pinto.

tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”,

Alla Segreteria Nazionale odierna partecipano il segretario re-

Bibbolino teme che si stiano creando le premesse, con la

gionale dell’Emilia Romagna, Francesco Monteduro, in ag-

scusa di preservare i LEA, per tagliare ulteriormente il numero

giunta ai componenti effettivi, e Carlo Liguori insieme ad

complessivo delle strutture complesse, in particolare quelle di

Andrea Magistrelli, in sostituzione di Gerardo Dessì, per la rap-

Radiodiagnostica.

presentanza di Snr Giovani.

Dopo la Legge di Stabilità, a seguito della promulgazione dei commi 524-526, purtroppo non ancora tutte le aziende del

Punto 1 all’O.d.G

Servizio sanitario nazionale hanno sbloccato l’incremento del-

Viene approvato all’unanimità il verbale della Segreteria Na-

l’indennità di esclusività e della retribuzione di posizione per i

zionale del 22/01/15.

colleghi dopo i 5 e 15 anni di servizio. Per quanto concerne l’ultima direttiva Euratom 59/2013 a cui

Punto 2 all’O.d.G.

l’Italia, come Stato membro, si deve conformare converten-

Il Segretario Nazionale Corrado Bibbolino dà inizio alla pro-

dola in Decreto Legislativo entro il 6 febbraio 2018, pare che

pria relazione sulla situazione politico-sindacale.

la guida di questo iter sia stata conferita ad una commissione

In merito al comma 566 egli comunica che domani sera è in pro-

costituita all’uopo presso il ministero dello Sviluppo econo-

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L E PA G I N E S N R

mico al quale la Sirm farà richiesta ufficiale per parteciparvi con

mento oggetto di diverse modifiche parziali, appare impre-

un suo componente; sarà fondamentale vigilare sulla respon-

scindibile attualmente una revisione organica e rigorosa a 360

sabilità sulle attrezzature radiologiche. Alla situazione politico-

gradi soprattutto negli articoli cardine, che devono rappresen-

sindacale attuale segue una discussione partecipata.

tare la base. Quindi insieme agli altri componenti, Bracelli e

Mandoliti, Sacco, Rosenberg, Capodieci e Bracelli ritengono

Fioroni, comunica che il gruppo di lavoro ha necessità di un

che bisogna biasimare, in accordo con la recente sentenza fa-

lasso di tempo maggiore per portare a compimento il lavoro.

vorevole di Pordenone, tutti quei protocolli di telegestione,

Bibbolino indica la data della prossima segreteria nazionale

molte volte redatti da direttori di struttura complessa radiologi,

(25 Giugno p.v., Roma) per la presentazione di un aggiorna-

nei quali è prevista la giustificazione dell’atto medico-radiolo-

mento più articolato ed entrante nel merito con l’obiettivo di

gico “a priori”, in assenza del dirigente medico di area radio-

portare formalmente le modifiche per la data della segreteria

logica. Ciò, come sostiene Accarino, è ancora più grave

nazionale immediatamente successiva (13 Ottobre p.v., Roma)

perché se una procedura nasce distorta e fuori-legge, viene

per l’approvazione.

meno la copertura assicurativa per la responsabilità civile. Secondo Vinattieri non è sempre colpa dei direttori di strut-

Punto 4 all’O.d.G

tura complessa ma anche delle politiche regionali restrittive

Per quanto concerne il prossimo Congresso nazionale Fassid-

che ricadono sulle aziende sanitarie locali, in primis sui direttori

area Snr di Foligno, che si terrà dal 21 al 23 Maggio p.v., prende

generali che per scala gerarchica si rivalgono sui direttori di

la parola il presidente Claudio Fioroni che aggiorna la Segre-

dipartimento e di struttura complessa per raggiungere gli

teria sulle ultime informative legate alla logistica organizzativa.

obiettivi prefissi.

In merito al successivo Congresso Nazionale Fassid- area Snr,

Capodieci comunica che in Sicilia è in atto un’accelerazione

che si svolgerà nel periodo che va dal 18 al 20 Maggio del 2017,

delle rideterminazione delle nuove piante organiche nella rete

Bibbolino annuncia che la scelta della sede è caduta su Abano

ospedaliera dopo l’approvazione degli standard ministeriali.

Terme, in Veneto; la presidenza del congresso sarà affidata a

Bison prevede che le novità organizzative della rete ospeda-

Giovanni Mandoliti, rappresentante della Radioterapia nella

liera in ogni regione saranno imposte senza alcuna concerta-

Segreteria Nazionale: la Segreteria approva all’unanimità.

zione con le varie intersindacali. Soriani osserva che in Fisica sanitaria è in atto già da tempo una

Punto 5 all’O.d.G

drastica riduzione delle strutture complesse e semplici proba-

In merito alla presentazione del bilancio interviene Rosenberg,

bilmente più veloce di quanto accade per la Radiodiagnostica.

segretario amministrativo, ribadendo che, in continuità con il

Secondo Vinattieri il “depotenziamento” delle strutture di Fi-

passato, l’equilibrio economico del Snr rimane saldo; egli comu-

sica sanitaria è dovuto in parte proprio ai fisici stessi che hanno

nica che l’approvazione del bilancio consuntivo 2014 e preven-

adottato una strategia perdente in partenza: essi volendo con-

tivo del 2015, come da statuto, avverrà in occasione dell’annuale

fluire nei dipartimenti della direzione sanitaria piuttosto che in

Assemblea generale degli iscritti che quest’anno si svolgerà du-

quelli di area radiologica con l’obiettivo di acquisire “maggior

rante il Congresso nazionale Fassid-Area Snr a Foligno.

peso politico” in azienda, sono stati di fatto scarsamente considerati, essendosi ritrovati in minoranza numerica rispetto agli

Punto 6 all’O.d.G

altri amministrativi.

Bibbolino aggiorna la Segreteria sulle attività della Fondazione

Capodieci suggerisce a riguardo la redazione di un docu-

di Area Radiologica, comunicando che è all’ipotesi, in accordo

mento ufficiale per normare la distribuzione delle unità ope-

con l’associazione Slow Medicine, la redazione di un docu-

rative di Fisica sanitaria all’interno dei dipartimenti aziendali.

mento sull’appropriatezza delle prestazioni in diagnostica per immagini evitando di ricondurre la tematica, come purtroppo

Punto 3 all’O.d.G

accade quasi sempre, al “falso” problema dei tempi di attesa.

Arcuri, coordinatore del gruppo di lavoro nato per studiare

Infine viene comunicato che le segreterie regionali del Sud

modifiche per aggiornare lo Statuto ed il Regolamento Fas-

hanno individuato nell’ 8 o nel 29 Settembre p.v. la data del

sid- Area Snr, comunica che nell’iniziare la revisione sono sorte

corso di Risk management a Napoli; si pregano i coordinatori

alcune difficoltà oggettive, già palesate anche all’avvocato Pa-

di riferimento di sollecitare l’individuazione delle date per

sceri. Essendo negli ultimi anni sia lo Statuto che il Regola-

Nord-Est, Nord-Ovest e Centro.

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L E PA G I N E S N R

Punto 7 all’O.d.G

delle due Scuole universitarie cittadine, “Federico II” e “Se-

Interviene il direttore del “Radiologo” Palmino Sacco che ag-

conda Università di Napoli”: esso nasce nell’ottica di far cre-

giorna la Segreteria sull’attività multimediale riguardante il

scere il settore Giovani e saranno presenti oltre ad Accarino,

“Radiologo” ed il sito del Fassid -Area Snr (www.raggix.it ).

anche Biondi, segretario regionale Fassid-Area Snr della Campania. Liguori propone di stabilire una quota associativa age-

Punto 8 all’O.d.G

volata per specializzandi, di tipo simbolico (circa 10 euro).

Liguori, componente del settore Giovani del Fassid-Area Snr,

Alle ore 16, non essendovi altri argomenti da discutere, ven-

comunica che in data 30 Marzo p.v. a Napoli, organizzerà un

gono dichiarati conclusi i lavori della Segreteria. ■

incontro-dibattito con gli specializzandi di Radiodiagnostica

SEGRETERIA NAZIONALE FASSID – AREA SNR ROMA, 18 GIUGNO 2015 La Segreteria Nazionale Fassid – Area SNR si riunisce il giorno

viva soddisfazione per l’elezione di Rosenberg all’Assemblea

diciotto del mese di giugno dell’anno duemilaquindici presso la

Nazionale Enpam.

sede di Roma, in via Farini 62, con il seguente ordine del giorno:

Il Segretario Nazionale ricordando il successo delle tematiche svolte al Congresso Nazionale di Foligno ribadisce la peculia-

1. Approvazione verbale Segreteria Nazionale del 10

rità del nostro sindacato. Il Segretario Nazionale nell’esaminare i rapporti con le altre

marzo 2015 2. Situazione politico sindacale: problematiche nazionali e territoriali

sigle sindacali mette in evidenza la specificità del nostro sindacato e per sostenere la nostra identità sindacale ritiene in-

3. Congresso Nazionale

dispensabile “mantenere solida” la Fassid nelle diverse sue

4. Consulenze: problematiche

diramazioni aziendali e regionali.

5. Fondi contrattuali

A tal fine rimarca la necessità di lavorare in stretta sintonia con

6. Varie ed eventuali.

le Società Scientifiche dell’Area Radiologica anche alla luce del D.M. salute n° 70 del 2 aprile 2015 sugli standard ospe-

Alle ore 10 hanno inizio i lavori presenti: Bibbolino, Canitano,

dalieri . Il Segretario Nazionale palesa la necessità di una revi-

Sartori, Rosenberg, Bracelli, Fioroni, Arcuri, Capodieci, Man-

sione di tale decreto redigendo un documento in accordo con

doliti, Manzara, Soriani, Accarino, David. Assiste la responsa-

le Società Scientifiche dell’Area Radiologica. Propone pertanto

bile amministrativa A. Bellacqua ed il Dott. Miele per le

di creare una commissione a ciò dedicata indicando quali com-

problematiche relative alla rete di emergenza urgenza.

ponenti Sartori, Lucà e Capodieci.

Sono assenti giustificati: Pinto, Bison, Manes, Vinattieri, Canevari.

Il Segretario Nazionale relaziona sul ricorso della Azienda Pordenone al CDS successivo alla sentenza del TAR di Trieste evi-

Punto 1 all’O.d.G.

denziando le inesattezze di tale ricorso e la mancata

Il verbale della Segreteria Nazionale del 10 marzo 2015 viene

applicazione della delibera dell’Azienda di Pordenone inerente

approvato all’unanimità.

la teleradiologia in urgenza, delibera nata dalla collaborazione con il nostro sindacato .

Punto 2 all’O.d.G.

Il Segretario Nazionale informa sullo stato dell’arte della rileva-

Il Segretario Nazionale Corrado Bibbolino dà inizio alla pro-

zione ARAN ai fini della rappresentatività e sottolinea la neces-

pria relazione sulla situazione politico sindacale manifestando

sità che i Segretari Regionali si attivino per controllare la

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L E PA G I N E S N R

correttezza dei dati trasmessi dalle Aziende Ospedaliere al-

per il lavoro organizzativo svolto da tutto lo staff di segreteria

l’ARAN. A tal fine ricorda a tutti la necessità di un forte impegno

viene espresso all’unanimità dai componenti della Segreteria

nella campagna di iscrizioni sottolineando la disponibilità da

Nazionale.

parte della SIRM ad affiancare il sindacato in questa politica. Il Segretario Nazionale propone di modificare le date delle riu-

Punto 4 O.d.G.

nioni della Segreteria Nazionale e del Consiglio Nazionale di no-

Il Segretario Nazionale riferisce sulle sequele della vicenda le-

vembre e dicembre. La Segreteria approva e viene quindi fissata

gata ai ricorsi effettuati a titolo personale da alcuni iscritti as-

la convocazione del Consiglio Nazionale il 5 novembre a Mon-

sistiti dal precedente avvocato del Sindacato. Rilevando come

tecatini terme e la Segreteria Nazionale il 15 dicembre a Roma.

ormai da molti anni il professionista non abbia rapporto fidu-

Il Segretario Nazionale propone di organizzare un seminario

ciario al fine di affrontare la vicenda viene dato mandato al-

di 4 giorni nella seconda metà di gennaio da svolgersi in Pie-

l’Avv. Pasceri.

monte o Valle d’Aosta. A tal fine viene conferito mandato

Il Segretario Nazionale esprime gratitudine all’Avv. Pasceri per

esplorativo a Bracelli.

l’attività svolta.

All’esposizione della situazione politico sindacale segue una

Il Segretario Nazionale relaziona sulla proposta di creare un uf-

discussione partecipata.

ficio stampa avanzata dalla Agenzia Newman, La Segreteria

Rosenberg ringrazia per l’impegno di tutto il sindacato a so-

Nazionale approva proposta e relativi costi.

stegno della sua candidatura a componente dell’Assemblea

Sacco presenta i costi e le caratteristiche del nuovo sito. Viene

Enpam.

nominato quale Vice Direttore Andrea Magistrelli.

Lucà esprime una forte critica alla partecipazione di un membro della Segreteria Nazionale del nostro sindacato all’Assemblea

Punto 5 O.d.G.

Enpam per l’impossibilità di influire sulle scelte di tale ente.

Lucà relaziona sui fondi contrattuali e sulla mobilità in forma

Mandoliti e Capodieci concordano sulla necessità di un forte

estesa e completa.

coinvolgimento delle Società Scientifiche per l’elaborazione del documento sugli standard.

Alle ore 16.30 non essendovi altri argomenti da discutere ven-

Miele propone di programmare la partecipazione della com-

gono dichiarati conclusi i lavori della Segreteria Nazionale. ■

ponente sindacale nell’ambito di una riunione SIRM e di proporre la presenza di un desk per raccogliere iscrizioni alla Fassid - area SNR in occasione dei corsi che la SIRM tiene presso la casa radiologica. Soriani evidenzia l’aggressività della campagna di iscrizione di altre sigle sindacali. Il Segretario Nazionale Corrado Bibbolino al termine degli interventi riprende la parola per sottolineare la necessità di essere presenti e visibili sia in ambito ENPAM che nell’intersindacale e ribadisce con forza la necessità di evidenziare la sinergia con SIRM. Punto 3 O.d.G. Il Segretario Nazionale evidenzia il successo del Congresso Nazionale sia dal punto di vista organizzativo che delle tematiche trattate che hanno suscitato vivo interesse. Ringrazia Fioroni per la puntuale organizzazione e per l’impegno profuso. Fioroni ringrazia per gli apprezzamenti e conferma il successo dell’iniziativa grazie anche alla partecipazione di oltre 150 delegati. Un ringraziamento sentito e un sincero apprezzamento

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www.sirm.org

Presidente C arlo M asCioCChi Past President C arlo Falet ti

È NATO IL NUOVO WEBSITE DELLA SIRM

Presidente eletto C arMelo P rivitera

D

ai primi di Ottobre 2015 la SIRM ha rinno-

Vice Presidenti C hiara Z uiani l ibero b aroZZi Consiglieri b runo a CCarino a lDa b orré G ianPaolo C arraFiello M assiMo D e F iliPPo a nGela PatriZia G arribba s ilvia M aGnalDi G iovanni b at tista M eloni i lario M enChi b ortolo P erin G erMano s Cevola Direttori sito web PalMino s aCCo a ntonio P into Coordinatore ECM v it torio M iele Direttore de “La Radiologia Medica” a nDrea G iovaGnoni

vato il proprio sito WEB. Non si è trattato di un cambiamento soltanto estetico, ma

di un vero e proprio restauro epocale che permetterà a SIRM di stare al passo con il tumultuoso di-

Giorgio Benea

venire del settore informatico e comunicativo. Il rinnovamento ha riguardato sia la componente hardware che software.

Per quanto riguarda la componente hardware sono stati acquisiti 2 server dedicati rispettivamente alla gestione del web ed alla gestione della base dati dei soci, entrambi di adeguata potenza e dotati di tutti i sistemi di ridondanza per la sicurezza dei dati. La gestione degli stessi è stata affidata in cloud, con il servizio Manage Server, ad Aruba S.p.A., prima società in Italia per i servizi Web. Aruba gestisce, infatti, oltre 2 milioni di domini, 6 milioni di caselle e-mail, 3,8 milioni di caselle PEC, 20.000 server ed un totale di oltre 2 milioni di clienti. Va ricordato che Aruba ha una grande esperienza nella gestione dei data center, disponendo di un network europeo in grado di ospitare circa

Direttore de “Il Radiologo” PalMino s aCCo

60.000 server.

Rappr. Area Radiol. nel Cons. Sup. di Sanità a DelFo e lio C arDinale

Particolare attenzione è stata rivolta alla sicurezza del sito con imple-

Presidente SNR Paolo s artori Coordinatore Collegio dei Dir. Radiol. Ospedalieri n iColet ta G anDolFo Segretario alla Presidenza a ntonio b arile Segretario Amministrativo G iorGio b enea luCa b runese Presidente 47° Congresso Nazionale a DolFo G alliPoli

mentazione di diversi protocolli anti Hackering come il cross-site scripting (XSS), il cross–site request forgery (CSRF), SQL injection, brute force per ricordare i più importanti. Nella scelta del servizio di posta elettronica si è privilegiata la qualità orientandosi su tecnologia dei servizi Aruba mail che privilegiassero versatilità e protezione antivirus e antispam. Possiamo sicuramente affermare che ora abbiamo a disposizione una delle più belle e funzionali webmail presenti sul mercato, dotata di tutta una serie di strumenti che ne permettono un utilizzo semplice ed allineato a quello dei più utilizzati client di posta. Sono disponibili i classici protocolli POP3, IMAP, SMTP, con adattabilità ai vari browser in uso, inclusi dispositivi mobili (es. palmari con microbrowser). Sono disponibili una serie di servizi opzionali come il Calendario, la ricerca messaggi, una serie di Keybord Shortcuts, l’utilizzo del tasto

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l e Pa G i n e s i r M

destro del mouse per accedere ad una serie di funzionalità, il sistema di Auto-save per salvare il testo nella cartella bozze in maniera automatica per citare le più note ed utilizzate. Non si è dimenticata fa facilità di connessione che si basa su una rete ridondata di oltre 50 Gbit/sec. Le maggiori novità sono concentrate sul progetto pensato e realizzato del nuovo portale e sul conseguente software che è stato realizzato completamente ex novo. Il sistema è concepito per così dire in maniera ubiquitaria,

essendo

disponibile

ovunque e con i più disparati devices, vuoi che siano desktop, portatili, tablet o smartphone.

• corsi ECM riservati, presso il Centro Studi dell’Area Radiologica di via del Cardello in Roma,

Da un punto di vista ingegneristico la struttura della base dati

• corsi dedicati di Formazione a Distanza, • accesso alle Riviste societarie:

è unica e collegata a tutti i servizi messi a disposizione in ma-

- La Radiologia Medica,

niera da eliminare tutte le procedure di inserimento di infor-

- Il Giornale Italiano di Radiologia,

mazioni ridondate nel vecchio sistema.

- Il Radiologo,

Logicamente è stata mantenuta una distinzione tra contenuti

- le riviste di Società Scientifiche “gemellate” con SIRM

cosidetti pubblici, disponibili per tutti i visitatori, e contenuti

come, per esempio, la rivista ufficiale della Società

visibili ai soli soci, in questo favorendo una sorta di vetrina pub-

Giapponese di Radiologia.

blicitaria delle iniziative della Società, giustamente reclamiz-

• Accesso alle Sezioni di Studio cui il socio è iscritto

zate e contemporaneamente mantenendo quel patrimonio di

• Accesso al Gruppo Regionale di appartenenza.

valore aggiunto societario fruibile ai soli soci. Oltre a queste novità direttamente visibili non va dimenticato Abbiamo voluto immaginare il nuovo sito della SIRM come un

l’importante lavoro di semplificazione che è stato fatto per otti-

negozio virtuale con una vetrina ampia e luminosa e visibile a

mizzare la gestione amministrativa del sito con ricadute positive

tutti: un mezzo di conoscenza e contemporaneamente di pub-

nell’esercizio dei flussi informativi e della sicurezza degli stessi.

blicità e curiosità per il mondo radiologico. Accanto vi è la porta

Infine il sistema è stato concepito in un’ottica di miglioramento

d’ingresso del negozio radiologico, attraversabile solo dai soci,

continuo privilegiando a livello contrattuale il servizio di assi-

per raggiungere i servizi privilegiati ed esclusivi a noi riservati:

stenza tecnica, la manutenzione del sistema sia ordinaria che evolutiva e non tralasciando la gestione di quei processi tra-

• posta elettronica societaria, • sistema assicurativo e di tutela legale dedicato,

sversali che periodicamente hanno grande importanza per la SIRM come il Congresso Nazionale e gli eventi informatici ad esso legati. ■

• attività scientifica formativa istituzionale,

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Genova - 18 Settembre 2015

I MEZZI DI CONTRASTO IN TC: CONCENTRAZIONE E RIDUZIONE DELLA DOSE. PARERI A CONFRONTO

Nicoletta Gandolfo

Laura Romanini

orGaniZZato Da niColetta GanDolFo, Direttore Del DiPartiMento Di DiaGnostiCa Per iMMaGini Dell’asl3 Genovese, CoorDinatore naZionale sirM Dei DiriGenti MeDiCi osPeDalieri, e PatroCinato Dalla seZione MeZZi Di Contrasto Della sirM, Diretta Da laura roManini.

i

l titolo poteva sembrare banale e sicuramente poco origi-

all’uomo allo scopo di ripristinare, correggere o modificare

nale. In fondo, cosa c’è di nuovo da dire sui mezzi di con-

funzioni fisiologiche, esercitando una azione farmacologica,

trasto organoiodati utilizzati in TC? Poco.

immunologica o metabolica, ovvero di stabilire una diagnosi

Tuttavia quel “pareri a confronto” ha volutamente stuzzicato

medica”) e ripreso nel 2010 nel Documento SIRM-SIMLA (So-

la curiosità di sapere chi si sarebbe confrontato su queste te-

cietà di Medicina Legale e delle Assicurazioni), con la pecu-

matiche. I Radiologi e i Fisici Medici?

liare caratteristica, che li differenzia da tutti gli altri, di non

Anche, ma non solo…

possedere proprietà terapeutiche o profilattiche ma permet-

Per la prima volta si è svolto, infatti, un convegno organizzato

tere di stabilire una diagnosi.

da Radiologi non solo per i Radiologi e Fisici Medici, ma

Nel convegno multidisciplinare, il Presidente della SIRM, Carlo

esteso ed accreditato anche per Farmacisti Ospedalieri e Prov-

Masciocchi, ed i Relatori nei propri interventi, hanno puntua-

veditori delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere e/o delle Cen-

lizzato che i mezzi di contrasto in generale, e nello specifico

trali Acquisti Regionali.

gli organoiodati, sono molecole chimicamente diverse, con

Perché?

parametri chimici e fisici non sovrapponibili, caratterizzate da

Perché i mezzi di contrasto organo iodati impiegati in Tomo-

differenze significative in termini di concentrazione, viscosità,

grafia Computerizzata sono quotidianamente utilizzati a scopo

osmolarità e profilo di sicurezza.

diagnostico dai Medici Radiologi, ma realmente gestiti in ter-

Essi, quindi, non possono essere considerati sovrapponibili

mini di percentuali di acquisto dai Farmacisti Ospedalieri, in

nel loro utilizzo, ovvero farmaci ad equivalenza terapeutica,

quanto farmaci, con i criteri del rapporto costo/beneficio e so-

come già evidenziato nel documento SIRM-SIMLA, dalle Linee

stenibilità economica del sistema a breve e a lungo termine,

guida SIRM per gare contrasti editato nel 2012 ed infine come

che stanno alla base del concetto di farmaco economia.

definitivamente ribadito dall’AIFA nel febbraio 2014. Per-

L’istituzione di gare regionali ormai in uso da anni da parte

tanto, non essendo i mezzi di contrasto farmaci equivalenti

delle Centrali Regionali di Acquisto presupporrebbe un conti-

devono essere posti sempre idealmente in lotti differenti,

nuo lavoro di confronto e collaborazione fra i Provveditori, i

senza competizione economica.

Farmacisti Ospedalieri ed i Radiologi, essendo i mezzi di con-

Purtroppo, il tanto auspicato rapporto multidisciplinare nelle

trasto farmaci a tutti gli effetti, come sancito dalla Dlgs 29 di-

sedi regionali e nelle singole aziende, non si realizza in tutte

cembre 2007 n. 274 (…”ogni sostanza o associazione di

le realtà sanitarie, e l’acquisto dei mezzi di contrasto viene

sostanze che può essere utilizzata sull’uomo o somministrata

svolto come se fossero farmaci a molecola differente ma ad

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l e Pa G i n e s i r M

azione terapeutica equivalente, catalogati in lotti comuni e

la libertà (ed anche il dovere) del radiologo di richiedere (e

dunque in competizione economica.

pretendere) il mezzo più idoneo e sicuro per il singolo pa-

Utilizzando schemi di gara competitivi al prezzo più basso, fi-

ziente, se quello in uso abituale possa costituire un rischio

nalizzati spesso esclusivamente a spendere il meno possibile,

nel caso specifico (Francesco De Ferrari, Cattedra di Medi-

ci si dimentica che la vera sostenibilità economica di un si-

cina Legale, Università degli Studi di Brescia - Montecatini

stema sanitario dovrebbe essere quello di impiegare mezzi e

Terme, 2011).

risorse tecnicamente adeguate in modo appropriato.

Le modalità operative adottate dalle singole Aziende o Cen-

Paolo Sartori ha quindi esaustivamente rivisitato le raccoman-

trali Regionali dovrebbero consentirebbe al Radiologo, unico

dazioni all’utilizzo e gestione dei mdc organo iodati, e Co-

responsabile dell’indagine radiologica, di disporre di tutte

stanza Nurchis, farmacista del Dipartimento delle Attività

le molecole presenti sul mercato, come sottolineato dal Do-

Farmaceutiche di ASL3, ha evidenziato gli aspetti relativi alla

cumento SIRM-SIMLA del 2010, e di non essere limitato o

farmacovigilanza, raccomandando la segnalazione di reazioni

condizionato, nelle sue prerogative professionali specifiche,

avverse, anche lievi, su apposita modulistica redatta dall’AIFA,

da alcuna considerazione di ordine amministrativo o procedu-

allo scopo di tenere sotto controllo il profilo rischio/beneficio

rale. E’ stato ricordato che, “possono configurarsi profili di

anche di tali farmaci.

responsabilità penale e civile della struttura sanitaria, lad-

Roberto Grassi, Luca Brunese e Laura Romanini hanno siste-

dove l’acquisizione e quindi la fornitura del mdc (= farmaco)

maticamente puntualizzato che la scelta del mezzo di contrasto

venga effettuata esclusivamente sulla base di considerazioni

più idoneo spetta esclusivamente e liberamente al medico

economiche”(SIRM-SIMLA 2010).

radiologo, pienamente responsabile della sua decisione, in caso

Oratori eloquenti quali Luca Volterrani, Davide Caramella, Ro-

di contenzioso legale e/o di problematiche assicurative.

berto Iezzi, Lorenzo Faggioni, Dante Chiappino hanno infine

Nel corso del Convegno è stato più volte ribadito che la scelta

dimostrato come la conoscenza approfondita della farmaco ci-

consapevole del mezzo di contrasto è strettamente legata per

netica delle molecole e delle possibilità tecniche delle più mo-

ogni singolo esame alle caratteristiche del Paziente (sesso,

derne apparecchiature TC a basse dosi con sistemi iterativi di

età, peso, funzionalità renale e possibili allergie), alle specifi-

riduzione del rumore sia fondamentale. Solo disponendo di

che tecniche dell’apparecchiatura utilizzata e alla tipologia

queste competenze e dei controlli di qualità svolti sistemati-

dell’esame richiesto.

camente dai Fisici Sanitari è possibile ottenere esami di alta

In un acceso dibattito Antonio Rotondo e Carmelo Privitera

qualità diagnostica, ottimizzare la dose di esposizione, il vo-

hanno puntualizzato come non appaia “neppure ipotizza-

lume di mdc iniettato e la velocità di flusso, con minor im-

bile privare il medico radiologo del diritto di utilizzare ciò

patto sulle categorie di Pazienti a profilo di rischio più elevato.

che ritiene più idoneo per il singolo paziente” (Oscar Tam-

L’incontro si è svolto in una tipica giornata marina settembrina

burrini, Università degli Studi “Magna Graecia” - Monte-

al Porto Antico di Genova, nella rigorosa ed orgogliosa ospi-

catini Terme, 2011). Sabrina Beltramini, responsabile della

talità ligure di oltre 100 discenti e 20 Moderatori e Relatori

UOC Farmacia dell’IRCCS San Martino-IST, ha sottolineato

giunti da diverse regioni, che hanno saputo tutti insieme te-

come ad oggi non esista letteratura di confronto fra i singoli

nere vivo l’interesse e il dibattito in sala su tutti i numerosi

mdc utilizzati, sufficiente a ritenerne uno migliore di un altro,

temi trattati, fino alla fine.

e, pertanto, potrebbe risultare difficilmente giustificabile l’uti-

Alla conclusione del convegno è emerso che solo la piena co-

lizzo di un farmaco, specie se più costoso, se pur differente

noscenza delle caratteristiche chimico-fisiche delle singole mo-

per molecola.

lecole utilizzate, delle modalità tecniche d’esecuzione di ogni

Un vivace dibattito ha affrontato, insieme al Direttore della

esame adattato al singolo paziente, alla sua storia clinica ed

Centrale Acquisti Regionale ligure, Giorgio Sacco e al Diret-

ad un preciso quesito clinico può rendere ciascun Radiologo

tore della rete regionale HTA ligure, Gaddo Flego, il tema

il vero protagonista di una scelta professionalmente consape-

della responsabilità della amministrazione della struttura nella

vole e può consentire di dialogare e confrontarsi con altre fi-

acquisizione dei mezzi di contrasto, soprattutto qualora la

gure istituzionali o professionali esperte non mediche, al fine

scelta sia stata motivata da ragioni meramente economiche.

di suggerire le più opportune proposte operative, nel rispetto

La economicità della scelta trova giustificazione solo a pa-

delle scelte politiche sanitarie. ■

rità di garanzie nei confronti del paziente, ferma restando

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Informatica e dintorni

L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI TELEMEDICINA ED INFORMATICA MEDICA Gianni Pellicanò

Il futuro della sanità è soprattutto nella sua capacità di utilizzare le tecnologie digitali, ingrediente irrinunciabile di ogni ricetta di miglioramento del nostro sistema sanitario, che può garantire:

l’

Associazione Italiana di Telemedicina ed Informatica

• Trasparenza • Maggiore efficienza dei processi

Medica (@ITIM) nasce nel 1998 per volere di alcuni soci fondatori, che provenivano da pregresse esperienze

• Riduzione degli errori • Controllo sulle prestazioni erogate e loro appropriatezza

societarie del settore medico-informatico. Si sentiva la necessità di creare un gruppo di professionisti che riunisse tutte le

• Erogazione di servizi sanitari di qualità in modo economicamente sostenibile.

competenze necessarie in questo campo: informatici, medici, ingegneri, fisici, tecnici. Da allora l’@ITIM è progressivamente cresciuta in campo nazionale ed internazionale come punto di

La principale sfida di chi oggi si occupa di digitale in sanità ri-

riferimento per tutti coloro che si occupano di informatica me-

guarda l’integrazione di risorse e dati.

dica e telemedicina.

Un punto essenziale al riguardo è certamente l’integrazione di

Sono stati organizzati 15 Congressi Nazionali ciascuno in una

risorse e dati. Contrasta con ciò l’estrema frammentazione del

regione italiana diversa, ed oltre 100 Convegni e Workshops

Sistema Sanitario Nazionale, le grandissime differenze nella

nazionali ed internazionali.

gestione dei dati amministrativi e clinici, l’infruttuosa prolife-

I campi di attività che sono stati sviluppati sono:

razione di applicativi incapaci di parlare tra di loro, nessuna

• Promozione di studio ricerca e applicazioni delle tecnologie dell’informazione alla sanità

condivisione di buone pratiche e pochissime sinergie real-

• Sensibilizzazione su questi temi delle strutture pubbliche e private

Nei prossimi 10 anni gli scenari previsti riguardano:

mente sfruttate. • soluzioni a supporto della presa di decisioni in ambito clinico-sanitario

• Formazione di operatori qualificati nel settore • Valutazione delle tecnologie, linee guida e protocolli

• mobile health • diffusione di social network in ambito sanitario

standard • Partecipazione a progetti di ricerca nazionali ed internazionali • Promozione dell’IT in sanità per protocolli diagnosticoterapeutici, farmacovigilanza. Qualità della cura, ridu-

SOLUZIONI A SUPPORTO DELLA PRESA DI DECISIONI IN AMBITO CLINICO-SANITARIO

zione dei costi del SSN, regionale e locale; • Aggiornamento professionale e formativo su sistemi informativi sanitari, data base clinici, record medico, smart

E’ necessario individuare come poter navigare intelligente-

card sanitarie, sistemi di teleconsulto e telediagnosi, si-

delle aziende ospedaliere alla ricerca di correlazioni da sug-

stemi di supporto decisionale in medicina, software sta-

gerire a medici e infermieri.

tistico e procedure automatiche in epidemiologia.

Gli operatori sanitari, pur nella loro discrezionalità, avranno a

mente le moli di dati digitali presenti all’interno e all’esterno

disposizione strumenti per orientarsi più agevolmente in un L’@ITIM è stata particolarmente attiva nello sviluppare coope-

mondo di archivi clinici che raddoppia ogni 5 anni.

razione internazionale con molti paesi europei ed extraeuro-

Le diagnosi saranno più veloci e accurate, perché il personale

pei, in particolare nell’area mediterranea.

sanitario potrà rapidamente testare l’efficacia delle sue intui-

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zioni su un consistente storico di dati.

Stampa 3D: centrale nella creazione a distanza di organi per

I software diventeranno più intelligenti in grado di interpretare

trapianti e cure;

dati non strutturati (la maggior parte dei dati sanitari), sarà pos-

Robotica sanitaria: sta già rivoluzionando il modo di operare

sibile fare scenari sempre più precisi, testare ipotesi e suggerire

e cambierà il concetto di disabilità;

in tempo reale percorsi di cura ritagliati sullo specifico paziente

Device biomedicali: che diventeranno sempre più miniaturiz-

e ottimizzati con riferimento alle risorse a disposizione.

zati e integrabili tra di loro; Genomica: che permetterà di anticipare il verificarsi di alcune malattie e di fornire cure personalizzate.

MOBILE HEALTH Nel marzo 2015 sono state pubblicate le “Linee di indirizzo Sempre maggiore diffusione dei dispositivi mobili in ambito

della Telemedicina”. Ciò rappresenta finalmente un significa-

sanitario.

tivo passo avanti in quanto è necessario un ridisegno struttu-

Si stima che il 20% del valore generato dalle tecnologie mobili

rale ed organizzativo della rete dei servizi, soprattutto

nel 2025 sarà prodotto dalle applicazioni sanitarie.

nell’ottica di rafforzare l’ambito territoriale di assistenza. Que-

Probabilmente grazie a queste tecnologie si potrà davvero

sto comporta uno spostamento del fulcro dell’assistenza sani-

realizzare la più volte annunciata deospedalizzazione del no-

taria dall’ospedale al territorio.

stro sistema sanitario.

Le modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie e socio-

Con uno device mobile sempre con sé, molto potrà essere

sanitarie abilitate dalla telemedicina sono fondamentali in tal

fatto in termini di prevenzione, benessere e correzione di al-

senso, contribuendo ad assicurare equità nell’accesso alle cure

cuni comportamenti errati.

nei territori remoti, un supporto alla gestione delle cronicità, un canale di accesso all’alta specializzazione, una migliore continuità della cura attraverso il confronto multidisciplinare e un

SOCIAL NETWORK IN AMBITO SANITARIO

fondamentale ausilio per i servizi di emergenza-urgenza. Tali linee di indirizzo sono state strutturate sui seguenti punti:

Un uso intelligente e responsabile dei social network potrebbe

1. Inquadramento strategico, ambiti di applicazione, tipo-

favorire la necessaria integrazione di pazienti e personale sa-

logie di servizi e prestazioni a maggiore necessità di in-

nitario, garantendo nuovi modi più efficaci ed economici di cu-

tervento. 2. Definizione e classificazione delle prestazioni erogabili

rare le persone e fare ricerca medica. A titolo di esempio PatientsLikeMe è un social network fon-

mediante servizi di Telemedicina e procedure di attua-

dato nel 2004 che oggi — non nel 2023 — consente a oltre

zione.

180.000 pazienti di tutto il mondo di condividere volontaria-

3. Proposta di un modello organizzativo di tipo relazionale.

mente dati sul proprio stato di salute, sui farmaci e le decisioni

4. Informazione e formazione dei pazienti/caregivers, me-

prese durante un percorso di cura.

dici e altri operatori sanitari. 5. Modalità di integrazione della Telemedicina nel servizio

Confrontandosi virtualmente con diverse persone affette dalla stessa patologia, tali pazienti sviluppano comunità di interesse

sanitario nazionale. 6. Remunerazione e valutazione economica dei servizi di

virtuali, si supportano l’un l’altro, sono maggiormente coinvolti nel trattamento delle proprie malattie e sono interessati a met-

Telemedicina. 7. Indicatori di performance, utili per la programmazione,

tere a disposizione della ricerca scientifica moltissimi dati per accelerare la scoperta di soluzioni ai loro problemi.

sviluppo, monitoraggio e valutazione di servizi di Tele-

I risultati diventeranno presto più efficaci dei costosissimi trial

medicina. 8. Aspetti etici e regolatori, inclusi gli aspetti di privacy.

clinici in condizioni controllate che hanno storicamente rappresentato il modo di fare ricerca e di validare percorsi di cura in sanità.

In tema di sanità elettronica uno degli aspetti più qualificanti ma di difficile realizzazione è quello del Fascicolo Sanitario

Un altro punto essenziale in tema di Medicina informatica è la

Elettronico.

Convergenza tra ICT e nuove tecnologie:

Bisogna partire dall’assistito e dai suoi reali bisogni e non dal

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puro esercizio tecnologico-informatico. Nelle principali espe-

Anche (o “soprattutto”) questa, è spending review.

rienze europee si sono coinvolti sin da subito, prima ancora di

Infine per realizzare tutto questo è necessaria l’attuazione del

iniziare a scrivere il software, tutti gli attori coinvolti nel pro-

Piano Banda Ultra Larga.

cesso di erogazione di servizi sanitari e socio-sanitari e tutti i

L’obiettivo fissato per il 2020 dall’Europa è di avere il 100%

principali vendor di software specializzati in sanità elettronica

dei cittadini potenzialmente raggiunti dal servizio di connetti-

(Modello Regione Toscana).

vità ad almeno 30 Mbps e che almeno il 50% della popola-

Il FSE è soprattutto un’azione di sistema, un progetto trasver-

zione sottoscriva un abbonamento per il servizio a 100 Mbps.

sale che coinvolge attori pubblici e privati del SSN (ospedali

L’investimento complessivo richiesto a carico del Paese è del-

pubblici e privati, ambulatori pubblici e privati, medici, farma-

l’ordine dei 12 miliardi di euro, di cui almeno 6 si pensa pos-

cisti, laboratori e centri diagnostici) che non può essere gestito

sano arrivare dai privati.

come un qualsiasi progetto della Pubblica Amministrazione in

Ad oggi in Italia solo il 20% circa della popolazione può navi-

modalità rigorosamente autoreferenziale.

gare a 30 Mbps, 40 punti percentuali sotto la media europea,

Peraltro, il FSE dovrebbe anche essere uno strumento non ne-

con un ritardo di almeno tre anni.

cessariamente confinato al livello regionale. E, per evitare so-

E’ ipotizzabile che il mercato possa coprire il 60% della popola-

vracosti, questa “inter-regionalità” dovrebbe essere concepita

zione a 30 Mbps entro il 2016 mentre nessun piano è presumi-

ex-ante e non attraverso le solite sovrastrutture di “interope-

bile per i 100 Mbps, che sono disponibili al momento solo in

rabilità a posteriori”.

qualche porzione delle grandi città. E’ interessante concludere

Semplificare e razionalizzare le singole iniziative progettuali,

con la citazione di Toomas Ilves:

quindi: attraverso il ricorso sistematico all’infrastruttura cen-

“La pubblica amministrazione non può mai chiederti una in-

trale di FSE (prevista dalla norma), al coinvolgimento dei ven-

formazione che già ha”. Il telefono, il domicilio, la data di na-

dor privati e al “riuso ex-ante”. Secondo il principio

scita: le scrivi una volta per tutte e non le riscrivi mai più. È il

inderogabile del “non si sviluppa più di una volta la medesima

Facebook del cittadino. E si può fare. Dal 2006 Toomas Ilves

riga di codice sorgente e/o la medesima funzione”.

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è Presidente della Repubblica di Estonia. ■

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Venezia - 19 Settembre 2015

ETICA O ECONOMIA DELLA CURA? MEDICI E NON SOLO A CONFRONTO Gabriele Gasparini

n euroraDioloGo o sPeDale Dell’a nGelo u lss 12 v eneZiana r aPPresentante a ZienDale u lss 12 snr C onsiGliere oMC e o v eneZia v iCePresiDente F onDaZione a rs M eDiCa

U

n equilibrio possibile con 4 sfide da vincere. si è svolto a venezia nella giornata del 19 settembre 2015 un incontro fra medici, filosofi, economisti e sociologi. incontro multidisciplinare fatto per suscitare confronto e far uscire i medici dall’autoreferenzialità. Fra i medici un tema molto filosofico è stato attribuito ad un radiologo, ad un medico che più di altri poteva essere accusato di tecnicismo, medico che nel pensiero di molti vive con distacco il rapporto con il Paziente. Ma non è stato così. noi sappiamo che il radiologo fa anche terapia, si destreggia fra rischi legati alla diagnosi, all’impiego delle apparecchiature, radianti o non, e balla ogni giorno con il rischio farmacologico prevalentemente attraverso l’uso di mezzi di contrasto. Quindi non era poi tanto difficile parlare di filosofia visto che il nostro lavoro, di tipo intellettuale, ci porta spesso a pensare molto su di noi, sui nostri collaboratori e sui nostri Pazienti. il tema è tra quelli più dibattuti dalla categoria: troppo spesso il medico si trova costretto a scegliere tra l’etica - la propria deontologia, il diritto alla cura del malato - e l’economia, la necessità di far quadrare i conti, di contenere le spese di un sistema sanitario nazionale che non può diventare insostenibile. un tema di grande attualità e interesse che ha portato più di un centinaio di professionisti veneziani alla scuola Grande di san Marco, all’ospedale civile di venezia. una giornata di studio, organizzata dall’ordine veneziano dei medici, in collaborazione con l’università Ca’ Foscari di venezia, pensata in un modo tutto nuovo e particolare: chiedendo l’apporto di altri professionisti: filosofi, economisti, sociologi. in sala, oltre al Direttore Generale dell’ulss 12 veneziana Giuseppe Dal ben e all’assessore Comunale alla programmazione sanitaria simone venturini, anche i vertici della Federazione nazionale dei medici, la Presidente roberta Chersevani e il suo vice Maurizio scassola. “sono incuriosita - commenta la Presidente - questa è un’ottima occasione per vedere la nostra categoria dall’esterno. un confronto che ci aiuta a capire meglio noi stessi”. “Questo – spiega il Presidente dell’ordine veneziano dei medici Giovanni leoni – è il terzo convegno che parte da un incontro tra istituzioni. il tema scelto quest’anno, il confronto tra etica ed economia, rappresenta uno dei più grossi problemi della politica sanitaria non solo in veneto, ma in tutta italia”. “il momento per il nostro sistema sanitario nazionale – dice Dal ben – è delicato. Ma io, partendo dal titolo del convegno, parlerei di etica ed economia: le risorse sono limitate e quindi dobbiamo cercare il modo di far fronte con esse alle esigenze della nostra gente. non possiamo confondere l’ospedale con un’azienda, dobbiamo trovare una quadra”. tra le idee emerse durante la sessione mattutina dei lavori: la necessità di una nuova capacità organizzativa del lavoro del medico, di un lavoro di squadra sempre più intenso, di un rapporto sinergico tra medicina e territorio. “il potere che gestiamo – dice ornella Mancin curatrice scientifica del convegno con laura Candiotto – è in realtà sulla qualità della vita del paziente. Ma siamo liberi o subiamo pressioni?”. sullo sfondo l’idea più volte ribadita - anche attraverso le esperienze dirette raccontate dai medici durante la mattina - che il diritto alla salute si stia trasformando in una pretesa di salute, di un benessere totale, fisico e psichico. Desiderio di felicità, certo, “ma anche – ha spiegato il Professor luigi vero tarca, filosofo - rifiuto totale del dolore, desiderio di immortalità che porta a voler essere guariti sempre”. Curare il paziente nella sua integrità resta l’obiettivo primario. Ma per conciliarlo con il contenimento delle spese ci sono 4 sfide da vincere. “un cambiamento - spiega stefano Campostrini, docente universitario impegnato sul fronte della statistica medica nel rapporto medico paziente; meno ospedale più territorio; un potenziamento della promozione della salute e l’innovazione, non solo tecnologica”. tutti temi affrontati nel pomeriggio anche attraverso uno strumento particolare di analisi: il teatro Forum Cura a ostacoli organizzato con la collaborazione di Fondazione ars Medica e libera associazione di idee, momento di grande coinvolgimento anche emotivo con la rappresentazione di scene di vita del medico di medicina generale e ospedaliero mettendo in evidenza le difficoltà di tutti i giorni. ed ecco per voi il mio contributo, da fiero radiologo, a questa manifestazione. ■

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DIRITTO ALLA SALUTE E PRETESA DI FELICITÀ alute e felicità sono bisogni umani basilari. Ma felicità e

s

la medicina dilatando le possibilità diagnostiche. Una specia-

salute sono tra loro legate? Secondo l’OMS (1946) la SA-

lizzazione medica dove le apparecchiature sono importanti,

LUTE è “uno stato di completo benessere fisico, mentale

direi determinanti anche se noi sappiamo che spesso solo par-

e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o di infer-

lando con il Paziente e ricercando nei segni presenti nelle im-

mità”. E ricercando definizioni della felicità, variabile emozione

magini create dalla macchina la conferma dell’ipotesi

umana, quella che secondo me più si adatta è “la FELICITA’ è

diagnostica o del risultato terapeutico si ottiene un plusvalore

un appagamento dei bisogni umani, uno stato emotivo di be-

clinico molto più significativo. E sapendo che quel che ancora

nessere”. Salute e felicità sono quindi legate essendo due in-

conta per un medico radiologo oggi (e per un medico in ge-

gredienti fondamentali dello stato di BENESSERE.

nere) sono diagnosi, prognosi e terapia. Sono queste che alla

Spesso i comportamenti umani ricercando una qualsiasi forma

fine possono determinare un miglioramento dello stato di sa-

di felicità minano la salute. Ma anche l’alterazione della salute,

lute del Paziente, diagnosi, prognosi e terapia che ancor oggi

fisica e psichica, può portare ad alterazioni comportamentali

non sono fatte dalle macchine ma dal medico come sua esclu-

che sfociano in comportamenti estremi, dannosi, intrapresi

siva competenza.

sempre nella ricerca della felicità. Nei più importanti documenti che determinano i principi affin-

ART. 3 CODICE DEONTOLOGICO del 18 maggio 2014

chè una società, uno Stato, esista, conviva ed evolva, salute e

... La diagnosi ai fini preventivi, terapeutici e riabilitativi è una

felicità sono considerate fattori determinanti. La felicità è men-

diretta, esclusiva e non delegabile competenza del medico e

zionata nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti

impegna la sua autonomia e responsabilità…

d’America del 4 luglio 1776 “... tutti gli uomini sono creati

La scoperta dei raggi X ha determinato un cambiamento nella

uguali e dotati dal Creatore di certi inalienabili diritti, tra questi

medicina e nei medici. Sappiamo che cose cambiano conti-

la Vita, la Libertà e il perseguimento della FELICITà ...” E nel nostro Belpaese, in epoca più tarda ma in modo deciso, nella Costituzione Repubblicana si inseriva un concetto che persiste, nonostante tutto, alla base del nostro lavoro: Costituzione della Repubblica italiana, Art. 32 - 1° gennaio 1948 “La Repubblica tutela la SALUTE come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.” Quindi un individuo (o una collettività) hanno il diritto di perseguire la felicità (perlomeno negli USA) felicità che più che una meta è un modo di viaggiare, mentre qui da noi sicuramente la salute è riconosciuta come diritto e sicuramente meta da raggiungere, diritto per tutti ma dovere per il medico. ART. 3 CODICE DEONTOLOGICO del 18 maggio 2014 Doveri del medico sono la tutela della vita, della SALUTE psico-fisica, il trattamento del dolore e il sollievo della sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona… Io sono un Medico, un Radiologo, un Neuroradiologo, nomi questi ormai storici, una specializzazione medica nata a seguito della scoperta l’8 novembre 1895 dei raggi X da parte di un fisico a cui è stata data la laurea ad honorem in medicina, scoperta che attraverso le sue molteplici applicazioni ha cambiato

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sala ConGressuale

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nuamente nella vita e ancor di più nel progresso scientifico.

…richiesta che sfocia nello spreco, nella ridondanza, con ri-

Ma mentre la vita ha riservato e riserva a tutti nelle varie epo-

svolti dannosi per la società e soprattutto per il Paziente…

che degli eventi spesso ripetitivi e comuni (nascita, crescita,

…richiesta che può essere calmierata da un governo econo-

morte, eventi storici più o meno comuni nelle varie epoche e

mico che ha come epilogo curare chi se lo può permettere…

società) oggi un’evoluzione tecnico-scientifica senza prece-

Credo sia più civile un governo clinico. Curare in modo ade-

denti nella storia dell’umanità ha drammaticamente modificato

guato, facendo la cosa giusta al momento giusto e al giusto

la nostra professione medica e il suo impatto con la salute e

prezzo. Cercando un adeguato grado di appropriatezza nelle

con i Pazienti. Ciò è avvenuto ad esempio per i radiologi at-

nostre scelte ricordando che “l’appropriatezza è il grado in cui

traverso scoperte scientifiche che permettono con l’uso di ap-

le conoscenze tecniche sono usate bene o male nel tratta-

parecchiature, diagnosi sempre più accurate, oltrepassando i

mento delle malattie e nel raggiungimento della salute” (Ave-

rilievi anatomici e approdando allo studio della funzione di or-

dis Donabedian, 1973).

gani ed apparati, cose impensabili pochi decenni fa.

E il medico? Da stregone, sacerdote, medico dell’isola di Kos,

Ho portato l’esempio della radiologia perché è la specializza-

ora tende verso l’essere tecnicista, burocrate, manager spesso

zione che più ha subito un cambiamento negli ultimi decenni.

più devoto alla spesa che alla cura. Da lui si pretende l’appli-

Ma tutta la medicina è cambiata attraverso una evoluzione tec-

cazione di protocolli, linee guida spesso rigide e tra loro con-

nico-scientifica dell’arte medica con le conseguenze di: au-

trastanti in modo che se preparato adeguatamente divenga

mentare in modo esponenziale i costi sanitari e di fornire alla

infallibile, onnipotente, un santone un semidio.

popolazione una speranza di cura e di vita senza paragoni con

Ma siamo sicuri che le cose siano così o che invece siamo tutti

altre epoche della storia dell’umanità. Il fatto che ciò non sia

travolti da un mix di ingredienti che ci coinvolgono determi-

mai successo nella storia dell’umanità, permette di dire che ci

nando i nostri comportamenti. Fattori che alimentano compor-

muoviamo in un terreno inesplorato.

tamenti che fanno emergere altri comportamenti, una reazione

Queste novità hanno drammaticamente cambiato le modalità di

a catena che porta tutti ma specialmente i protagonisti princi-

cura del Paziente spesso esasperando un approccio alla malattia

pali, Paziente e medico, a vivere un rapporto sempre più con-

basato più sulla valutazione dei segni provenienti da un mondo

flittuale e non più basato sulla reciproca fiducia, sull’alleanza

squisitamente tecnico. Da un certo punto di vista ciò avvalora

ma sulla necessità di raggiungere un obiettivo, di soddisfare

tesi come quelle espresse da Colleghi come Lurija e Sacks che

un contratto non avvalorando il percorso ma solo il risultato.

asserivano che i medici vanno verso una medicina veterinaria tra-

Eppure i fattori che portano a raggiungere la felicità per Pa-

scurando che occorre curare la persona nella sua integralità.

ziente e medico non sono così diversi:

Innegabilmente per il Paziente c’è stato un effettivo e continuo

Guarire dalla malattia Contribuire alla guarigione

miglioramento delle possibilità di cura. Tale miglioramento però ha determinato la sensazione di poter avere una risposta

Non soffrire Non far soffrire

a quasi tutti i problemi di salute, sensazione associata all’assenza di sofferenza e di dolore, a tal punto che perfino l’ap-

Poter accedere alle cure Essere pagato decorosamente

pellativo “Paziente” (patiens sopportare) sembra non abbia più motivo di essere.

Essere curato in un ambiente sereno Lavorare serenamente

Queste possibilità di cura affiancate ai diritti declamati e scritti in leggi ed a una vita che per la maggioranza delle persone

Avere il tempo per parlare Avere il tempo per parlare

che vivono nel nostro Paese è FELICE, hanno portato a pre-

Sapere a chi rivolgersi Chiarezza nelle mansioni, fare il medico

tendere la salute come un diritto, diritto necessario per mantenere la propria FELICITà.

Poca burocrazia Poca burocrazia

Queste evidenti potenzialità scientifiche hanno fatto intravedere ai più la possibilità di guarire sempre dalle malattie con la con-

Sentirmi sicuro Dare sicurezza

seguenza di medicalizzare la società e di rendere eventi naturali come la gravidanza e la morte rispettivamente una malattia e

Tornare alla propria vita Avere una vita

un errore medico con una richiesta di cura spesso on demand, senza limiti, che determina un costo sanitario senza limiti…

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E i fattori che alimentano i conflitti quali possono essere? Ad esempio: • Pretesa di essere guariti e non curati; • Pretesa che attraverso la cura-guarigione ci sia un ripristino assoluto dello stato di salute, benessere, di felicità; • Pretesa di essere guariti con le migliori cure presenti sul pianeta, possibilmente a costo zero e, grazie alla globalizzazione, alla presenza della rete informatica, con un aggiornamento delle possibilità di cura e delle loro applicazioni cliniche in tempo reale; • Pretesa del soddisfacimento quasi immediato dei propri bisogni di salute, reali o supposti;

l a s Cuola G ranDe

Di

s an M arCo

a

v eneZia

• Desiderio di piegare la domanda di salute alla necessità di assomigliare a modelli di riferimento enfatizzati dai media pena l’assenza di vera salute, di vero benessere, di felicità; • Superamento del modello medico Paziente basato sulla reciproca fiducia con un modello molto più articolato e meno personale, standard, in cui le Istituzioni dettano le regole e più figure sanitarie si occupano del Paziente suddividendo in più parti il soddisfacimento del bisogno di salute; • Volontà di standardizzare, globalizzare le cure, con protocolli, linee guida, curando le malattie più che i malati con caduta dell’attenzione per la cura delle patologie rare o di chi non risponde alle terapie nel modo atteso; • Esistenza di una formazione che confonde cura del Paziente con aggiornamento tecnico-scientifico e lascia spesso all’improvvisazione lo svolgersi del rapporto fra t eatro F oruM C ura

medico e Paziente:

a ostaColi : sCene Di vita Del MeDiCo

• Fuga di Pazienti insoddisfatti verso forme di assistenza non basate su evidenze scientifiche;

esperienza, la propria umanità sappia aiutare. Qualcuno che

• Pressione dei media sugli atti medici divenuti fatti di cro-

non tradisca la nostra fiducia e sappia farci affrontare un evento con il giusto atteggiamento, aiutando anche ad accettare ciò

naca con enormi riflessi sugli operatori; • Pretesa di infallibilità dell’atto medico, e se le cose non vanno come atteso? Si cerca il ripristino dello stato di fe-

che potrebbe succedere e a volte resta inevitabile. Accettare che la naturale modificazione dello stato di salute possa intac-

licità o il suo raggiungimento attraverso un congruo in-

care la nostra felicità ma portandola solo su livelli diversi.

dennizzo. Non importa quali che siano le condizioni in

La società adolescenziale tendente all’immortalità in cui vi-

cui un medico è costretto a lavorare, non importa se le

viamo non aiuta questo processo. Demonizza le malattie e

complicanze sono a volte non prevedibili ed inevitabili,

spesso la loro cura e spinge ad adottare stili di vita che minano

non importa che i risultati siano in buona parte dipen-

la salute per ricercare la felicità.

denti dall’organizzazione di una struttura.

Il medico è conscio di poter solo curare nel miglior modo possibile e che la guarigione è determinata da processi naturali

Ma quando una malattia interrompe e modifica lo scorrere di

con cui abbiamo un debito inestinguibile. Più che affermare

una vita, giustamente e fortunatamente felice, dagli albori

che la salute, base su cui poggia la felicità, è un diritto, sarebbe

dell’umanità è naturale e non legato al progresso scientifico,

più realistico dire che dovrebbe essere un diritto per tutti rice-

cercare aiuto in qualcuno che con il proprio sapere, la propria

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vere le migliori cure possibili, autentico atto di civiltà. ■

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Adriano Fileni

IL RADIOLOGO E LA CONSULENZA TECNICA DI PARTE (CTP)

h

4) a partecipare alla camera di consiglio quando vi parte-

o tratto lo spunto per questo articolo dall’aver re-

cipa il CTU;

centemente seguito un Seminario, tenuto dal Dott. Marco Rossetti giudice della Corte di Cassazione ed

inoltre può presentare, prima del deposito della Consulenza,

esperto in diritto sanitario, sul ruolo dei Consulenti Tecnici di

osservazioni ed istanze. Da ultimo, dopo che il CTU ha depo-

Ufficio (CTU) e dei Consulenti Tecnici di Parte (CTP) nei giudizi

sitato la sua relazione, può effettuare osservazioni o rilievi (le

di responsabilità medica, oltre che dalla mia personale espe-

cosiddette “note critiche”) che il CTU, anche se non le acco-

rienza come consulente.

glie, è tenuto a considerare, segnalando nella propria rela-

Le abbreviazioni la CTU e CTP sono usate sia per indicare i do-

zione di averle valutate.

cumenti finali elaborati che al maschile il ruolo tecnico dei me-

Da ciò l’importanza di poter contare su un esperto CTP nei

dici che li scrivono.

procedimenti contro i medici in generale ma soprattutto contro i Radiologi, dove molti dei CTU si ritengono e autoqualificano come “periti” nell’interpretare le immagini (in

PREMESSA

particolare nella valutazione ex post degli esami precedenti). Nei casi di denunce per malpractice legate alla nostra pro-

E’ cosa nota che il CTU svolge un ruolo di ausilio molto impor-

fessione, ritengo fondamentale l’ausilio di un CTP specialista

tante per il giudice nel processo civile e penale.

in Radiologia, in quanto la valutazione dei reperti iconografici

Si ritiene che in più dell’80% delle cause il giudice segua le

(le immagini o “prova”) e della relazione radiologica (comune-

conclusioni del CTU nella valutazione degli aspetti, colposi e

mente definita come referto o “prova della prestazione pro-

non, di una prestazione medica.

fessionale”) molto spesso viene affidata a CTU non specialisti

Per assicurare un contraddittorio all’opera di questi, e per

in Diagnostica per Immagini (anche perché i radiologi non si

avere la possibilità di partecipare alle operazioni peritali con

iscrivono negli albi dei periti in Tribunale e lasciano quindi

una persona di sua fiducia, la parte convenuta (il medico che

campo libero ad altri colleghi dato che il giudice in assenza di

ha ricevuto una denuncia) può nominare un CTP.

consulenti specialisti in Radiologia inevitabilmente finisce per

Il CTP, il cui nominativo deve essere formalmente comunicato

rivolgersi a consulenti di altre discipline).

dall’avvocato al giudice nei termini dell’art. 201 c.p.c., con-

Non affronto il ruolo, i compiti, i limiti dell’opera dei CTU.

sente un’opera di difesa tecnica (di parte) a partire dall’esame

Ricordo solo che il CTU viene scelto dal giudice, di regola tra

collegiale all’inizio delle operazioni peritali e successivamente

gli iscritti in un apposito albo, e presta giuramento di servire

per sollevare appunti, osservazioni, critiche nei confronti del

la giustizia con criteri di correttezza scientifica ed imparzialità;

CTU o elaborare conclusioni (diverse o antitetiche) da inviare

come sopra detto, il CTU può non essere specialista nella ma-

a sua volta al giudice. Infatti il CTP ha diritto:

teria da valutare.

1) ad assistere alle operazioni peritali

Nel prosieguo di questo articolo verranno date le nozioni im-

2) a visionare le prove

portanti nella scelta, in ambito radiologico, del CTP e su come

3) a partecipare all’udienza nel quale è chiamato anche il

stilare una Consulenza.

CTU

Il CTP viene scelto dal medico, normalmente tra i colleghi

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della disciplina, da solo o, meglio, affiancato ad un medico le-

cui intrattenga un rapporto di lavoro di qualunque natura giu-

gale per la valutazione tecnica sia delle immagini che della

ridica con la struttura sanitaria coinvolta nella controversia giu-

prestazione professionale del radiologo. A differenza del CTU

diziaria. Il medico consulente di parte assume le evidenze

che giura davanti al giudice di riferire la verità, il CTP non pre-

scientifiche disponibili interpretandole nel rispetto dell’og-

sta giuramento. Qualora in sede di dibattimento processuale

gettività del caso in esame e di un confronto scientifico ri-

il CTP sia interrogato, in tal caso deve giurare di dire la verità

goroso e fondato, fornendo pareri ispirati alla prudente

e di servire la giustizia.

valutazione della condotta dei soggetti coinvolti.

Naturalmente, come avviene in tutti i casi nei quali viene ri-

La Corte Costituzionale (CC) ha sentenziato che il consulente,

chiesta una valutazione tecnica, l’esperienza, la notorietà, la

anche se nominato da un attore del processo, deve assicurare

credibilità e la capacità del CTP di spiegare l’operato del me-

la diligenza nell’espletare il compito, ma che questa non

dico sotto processo possono condurre ad un esito favorevole.

può comprendere il compimento di attività contrarie alla

L’affiancamento con un medico legale consente una ricostru-

legge o all’etica.

zione del fatto conoscendo le dinamiche e le valutazioni medico-

Anche se sussistono vincoli con il cliente, dal CTP non si può

legali in tema di nesso di causalità, di contributo a determinare

pretendere che agisca contro scienza e coscienza o che questo

(o non) l’evento, e nella valutazione eventuale del danno.

impegno comporti l’obbligo di ingannare, o tentare di ingan-

Si ricorda che il giudice è “peritus peritorum” (cioè può deci-

nare, il giudice. In altri termini, che la consulenza sia “di parte”

dere secondo il suo convincimento indipendentemente dalle

è chiaramente specificato dalla sua stessa denominazione, ma

conclusioni del CTU), ma è tenuto - pena l’annullamento del

ciò non consente di travisare la realtà o di fornire false dichia-

processo in Corte di Cassazione (CC) - sia a motivare il suo

razioni o informazioni.

convincimento che lo ha portato a sentenza sia a valutare la CTP, quando ricorrano due presupposti: 1) i dati e le osservazioni siano essenziali ai fini della decisione

LE PARTI ESSENZIALI DI UNA CTP

2) i rilievi contenuti non siano generici, ma precisi e circostanziati. In premessa occorre ricordare che stilare una CTP non è come scrivere un articolo scientifico o un intervento ad un convegno VENIAMO AL COMPORTAMENTO DEL RADIOLOGO

medico o a dare sfoggio di cultura nella materia.

SCELTO COME CTP

La CTP deve essere di ausilio per il cliente e deve consentire al giudice di valutare, con termini anche non scientifici, la na-

Per prima cosa il CTP si deve attenere all’articolo 62 del Co-

tura del caso e l’opera del professionista.

dice di Deontologia Medica.

Inoltre la CTP deve essere di ausilio all’avvocato difensore per

“L’attività medico legale, qualunque sia la posizione di garan-

la sua determinata strategia processuale; è quindi corretto che

zia nella quale viene esercitata, deve evitare situazioni di con-

prima della stesura finale di una CTP vi sia la condivisione sia

flitto di interesse ed è subordinata all’effettivo possesso delle

del legale che, se affiancato, del medico legale.

specifiche competenze richieste dal caso. L’attività medico le-

Nella CTP non si dove dimostrare una cultura sconfinata in am-

gale viene svolta nel rispetto del Codice; la funzione di con-

bito radiologico, ma aiutare la difesa di un collega!

sulente tecnico e di perito non esime il medico dal rispetto

Una CTP, in ambito radiologico, dovrebbe, di regola, contenere:

dei principi deontologici che ispirano la buona pratica pro-

A) Breve storia clinica con date e fatti essenziali

fessionale essendo in ogni caso riservata al giudice la valu-

B) Valutazione tecnica del reperto iconografico (e di even-

tazione del merito della perizia. Il medico legale, casi di

tuali esami precedenti) C) Valutazione della prestazione professionale del Radio-

responsabilità medica, si avvale di un collega specialista di comprovata competenza nella disciplina interessata; in analo-

logo

ghe circostanze, il medico clinico si avvale di un medico legale.

D) Commento tecnico sulla prestazione radiologica

Il medico, nel rispetto dell’ordinamento, non può svolgere at-

E) Valutazione medico legale (se possibile) dell’operato del

tività medico-legali quale consulente d’ufficio o di controparte

Radiologo e sul nesso di causalità tra prestazione del

nei casi nei quali sia intervenuto personalmente per ragioni di

Radiologo e danno al paziente F) Conclusioni finali

assistenza o di cura, o a qualunque altro titolo, né nel caso in

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Senza abusare è consigliato allegare voci bibliografiche (perti-

preliminare e sui fattori sopra citati, una previsione (max/min)

nenti!) a suffragio delle osservazioni della CTP o eventuali proto-

di spesa per accettazione dallo stesso.

colli di comportamento o linee guida, se ritenute utili alla causa. Per quanto attiene alla remunerazione di una CTU questa può

Conclusioni

dipendere da numerosi fattori:

L’attività del CTP non si esaurisce con la consulenza, ma continua,

1) Impegno per studio e valutazione di tutti gli atti;

come sopra ricordato, con le “osservazioni critiche” alla CTU ela-

2) Impegno temporale e tecnico per la stesura di una CTU;

borata dal perito del giudice. Tali osservazioni sono estremamente

3) Tempo per riunioni e/o presenza ad incontri collegiali

importanti nell’individuare eventuali inesattezze o errori da parte

col CTU o coi difensori;

del CTU, che è tenuto a valutarle e a risponderne. Come ultimo

4) Presenze in aula;

consiglio raccomando nelle Consulenze di ridurre al minimo l’uso

5) Stesura note critiche;

degli acronimi (nel caso spiegarli sempre nel testo) e di esprimersi

6) Sede della Causa (impegno in loco o in trasferte in lo-

con concetti brevi ed essenziali. Per personale esperienza ritengo

calità remote).

che se la CTP è breve (4/8 pg) è probabile che venga letta con più attenzione e che i punti a favore del cliente siano più facil-

Essendo la CTP una prestazione tecnica libero professionale, per correttezza, è opportuno indicare al “cliente”, in sede

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mente compresi. Nelle CTU e CTP con moltissime pagine spesso vengono lette con attenzione solo le conclusioni! ■

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Francesco Schillirò

ESPOSIZIONE MEDICA: ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL RUOLO DEL MEDICO PRESCRIVENTE

P resiDente G ruPPo C aMPano Della s oCietà i taliana Di r aDioloGia M eDiCa (sirM) r esPonsabile r aDioProteZione M eDiCa s eConDa u niversità

In tale contesto, numerosi organi nazionali e regionali di vario Di

ordine e grado che hanno mandato di regolare le politiche sa-

naPoli

nitarie, hanno il preciso dovere e la responsabilità di giustifia disciplina radioprotezionistica riveste un ruolo sempre

care l’introduzione nella comune quotidianità clinica di nuove

più rilevante nella difesa dell’ambiente e dell’uomo.

attività e prestazioni ottenute mediante l’erogazione di radia-

L’evoluzione del pensiero radioprotezionistico nella espo-

zioni ionizzanti, valutandone ed indicandone caso per caso il

l

sizione medica, è stato normato nel 1995 con il D.lgs. 230.

rapporto costo/beneficio non solo per il singolo paziente ma

Infatti, la prima Legge di radioprotezione (DPR 185/64) non

anche per la comunità in tutta la sua globalità, tenendo sem-

affrontava queste problematiche.

pre conto delle eventuali tecniche alternative già esistenti e

Il Capo IX della II Sezione del d.lgs. 230/95, trattava invece, la

dell’efficacia di tali pratiche, come ampiamente prescritto dal

protezione dei pazienti, demandando con l’art. 111 al medico

d.Lgs. 187/2000, art. 3 comma 2.

specialista (radiologo) la valutazione della possibilità, di sosti-

Inoltre, altro punto di cruciale importanza risulta essere quello

tuire, indagini richieste con utilizzo di radiazioni ionizzanti (r.i.)

di uniformare a livello nazionale i comportamenti degli ope-

con tecniche sostitutive.

ratori rendendoli simili e ripetibili in tutto il Paese. A tale com-

Veniva anche demandato l’obbligo (art. 2 comma d) di pro-

pito assolve il Ministero della Salute che è investito della

curarsi l’informazione necessaria in base ai risultati precedenti

responsabilità di emanare linee guide raccomandazioni, al fine

anche per le procedure con fini medico legali ed assicurativi.

di garantire l’appropriatezza delle prestazioni sempre e ovun-

L’attuale normativa vigente (d.lgs. 187/00) attuativa della di-

que nel Paese, come recitato nel art. 6 comma 1 della legge

rettiva EURATOM 97/43 ”protezione sanitaria delle persone

già citata.

contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad espo-

La responsabilità di giustificare l’esposizione medica viene

sizioni mediche”.

assunta in maniera precisa ed ineluttabile, oltre che dal me-

Definisce i principi di giustificazione ed ottimizzazione del-

dico prescrivente, anche dallo specialista esecutore della pra-

l’esposizione medica individuando i soggetti a cui il decreto

tica; ma entrambi hanno il dovere di evitare qualsivoglia

si applica (fig. 1).

esposizione che sia oggettivamente non necessaria al fine di espletare il migliore e più appropriato iter diagnostico per il

Il medico prescrivente viene coinvolto direttamente nella

paziente, come definito nell’art. 3 comma 5.

GIUSTIFICAZIONE dell’esposizione medica consequenziale

Pertanto gli operatori sono tenuti, sempre e comunque, a va-

a richiesta di esami radiografici o medico nucleari.

lutare attentamente e in via preliminare l’indicazione che viene

L’ICRP con la Supporting Guidance 2 (SG2) del 2001, fornisce

posta per l’esecuzione di tecniche che prevedano l’utilizzo di

al medico generico una guida utile per svolgere la propria

radiazioni ionizzanti, e parallelamente il rapporto tra rischi po-

attività nel campo delle radiazioni ionizzanti, in considerazione

tenziali alla salute del paziente e benefici arrecati alla progres-

del sempre più pregnante ruolo delle radiazioni ionizzanti a

sione del suo iter diagnostico-terapeutico.

fini diagnostici e terapeutici.

Di fronte a tali considerazioni, si capisce che tanto il medico

Il concetto di una responsabilità di equipe alla quale nessuno

prescrivente quanto lo specialista che esegue la tecnica o me-

degli attori coinvolti si può sottrarre, assume maggior contezza

todica che sfrutta le radiazioni ionizzanti, debbano informarsi

e stabilisce anche un apparato sanzionatorio (art. 14).

e aggiornarsi circa ogni informazione utile e disponibile sulla

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l e Pa G i n e s i r M

FiG. 1: sCheMa sinottiCo attori nella esPosiZione MeDiCa

specialista o del TSRM da lui delegato per gli aspetti pratici. In conclusione, il processo di giustificazione è dunque un atto fondamentale della pratica diagnostica con una sua precisa ed inderogabile responsabilità. storia clinica del paziente, in particolare circa i precedenti

Ovviamente però risulta a tutti chiaro che il maggior onere vada

anamnestici, il quadro clinico attuale e gli eventuali accerta-

a gravare proprio sullo specialista che per le competenze ac-

menti diagnostici effettuati in date antecedenti.

quisite nel corso della sua formazione specialistica, dovrebbe

Una considerazione a parte deve essere fatta per l’esposizione

possedere le capacità e le competenze specifiche per entrare

a fini medico legali e assicurativi, perché potendo non avere una

nel merito dell’appropriatezza della prescrizione in relazione al

utilità per lo stato di salute del paziente, devono come recita

quesito o sospetto diagnostico, finanche al punto limite di de-

l’art. 3 comma 7, essere giustificate in modo particolare e de-

cidere di sostituire l’accertamento prescritto con un altro che

vono rispettare l’ottimizzazione dell’esposizione, compito dello

possa risultare maggiormente indicato nel caso specifico. ■

PrestiGiosi riConosCiMenti internaZionali Per la raDioloGia italiana G iusePPe G uGlielMi è il nuovo P resiDente Della e uroPean s oCiet y M usCuloskeletal r aDioloGy

oF

al recente Congresso annuale della società europea di radiologia Muscolo-scheletrica tenutosi a york, il Prof. Giuseppe Guglielmi è stato eletto Presidente della essr per il biennio 2015-2016. la prestigiosa carica, già conferita nel 2008 al Prof. Carlo Masciocchi, attuale Presidente della sirM è un'ulteriore conferma dell'alto valore della scuola radiologica italiana. ■

C arlo Falet ti

MeMbro onorario

essr

Durante il recente Congresso della società europea di radiologia Muscolo-scheletrica, Carlo Faletti, past-President sirM, è stato proclamato membro onorario della essr, in riconoscimento del significativo contributo dato in questi anni alla crescita della società. ■

l orenZo b onoMo Dell’rsna

MeMbro onorario

in occasione del 101º Congresso rsna, che si terrà a Chicago dal 29 novembre al 4 dicembre 2015, il professor lorenzo bonomo verrà proclamato membro onorario della radiological society of north america, ennesimo alloro internazionale per l'illustre radiologo, già presidente della società italiana di radiologia Medica e della european society of radiology. SUL PROSSIMO NUMERO, IL SERVIZIO DA CHICAGO DALL’RSNA. ■

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L E PA G I N E A I M N

ETICA E SANITÀ Presidente O NELIO G EAT TI Vice Presidente S ERGIO G IUSEPPE M ODONI Segretario M ICHELE B OERO Tesoriere S ERGIO G IUSEPPE M ODONI

Lucio Mango

Giorgio Ascoli

Consiglieri O RESTE B AGNI M ICHELE B OERO LUIGI M ANSI E LISA M ILAN S ERGIO G IUSEPPE M ODONI C ONCET TO S CUDERI

“Il medico lenisce le sofferenze rispettando la vita e la dignità della persona, senza discriminazioni di ogni genere, in pace e in guerra”

Membri Tecnici F RANCO B UI T ERESIO VARET TO

Carta Europea dell’Etica Medica, Kos giugno 2011

L’

Responsabile ECM T ERESIO VARET TO

Etica è la riflessione in base alla quale ogni persona si interroga sul proprio comportamento, per valutare se ciò che fa corrisponda a ciò che dovrebbe fare e a ciò che è giusto fare.

Tutti gli esseri umani devono poter essere uguali nel loro diritto alla tutela della Salute, intesa come benessere globale, fisico e psichico, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia… la Medicina è un grande veicolo di pace, in grado di guardare oltre le differenze e di ricomporre, travalicandoli, i conflitti (Natale Villari – La Radiologia medica 2008) Scopo fondamentale dell’etica è l’affermazione del bene, del giusto, della virtù, della libertà e del dovere in riferimento all’uomo, visto non solo nella sua individualità, ma, soprattutto, nella collettività Quante forme di etica esistono? Nei secoli si sono succedute almeno tre morali: 1. La cristiana, fondata sulla bontà dell’intenzione, sulla buona coscienza e con il perdono per le cattive conseguenze; 2. La morale razionale di Kant, che considera l’uomo sempre come fine e mai come mezzo; 3. L’etica della responsabilità, nella quale ognuno è responsabile delle conseguenze prevedibili del proprio operare. Ci sono alcuni, invece, che propugnano “l’etica delle circostanze”, dove le regole sono modulabili secondo le convenienze e l’abilità; si tratta di un concetto perverso, atto solo a giustificare atteggiamenti mutevoli nel tempo a seconda dell’utilità e del vantaggio personale.

il R A D I O LO G O

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Resp. Gestione Qualità O RESTE B AGNI Resp. Sistema Informativo LUIGI M ANSI Coord. Delegati Regionali O RESTE B AGNI Coord. Attività Formative e Scientifiche M ICHELE B OERO Coord. Gruppi di Studio E LISA M ILAN Delegato Didattica Universitaria LUIGI M ANSI Delegato Area Professionale Medica C ONCET TO S CUDERI Delegato Area Professionale non Medica C ONCET TO S CUDERI Responsabile sito web dell'AIMN F RANCO B UI


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L E PA G I N E A I M N

Oggi il rapporto tra etica e medicina è quanto mai d’attualità,

tenzione degli operatori dalla persona del malato alle macchine

non tanto per le numerose sollecitazioni che provengono dalla

stesse, spersonalizzando così l’assistenza e scemando forte-

cronaca, ma soprattutto perché è parte integrante del nostro

mente il significato della relazione terapeutica con il paziente.

operare. Non si tratta quindi di una “moda”, ma di un “modo

E ancora nell’impatto con la società, la medicina deve oggi

d’essere”. E’ anche l’etica degli obblighi, della responsabilità,

fare i conti con fondi limitati che chiedono di essere distribuiti

delle gerarchie.

equamente all’interno dei piani sanitari e questo richiama un

Secondo Jeremy Bentham, il filosofo morale che per primo de-

preciso modello di equità, a sua volta espressione di una pre-

finì la quotidiana attività lavorativa come “un sistema etico in

cisa visione dell’uomo.

cui prevale l’idea di dovere su quella di diritto o di utilità,

Non è discutibile l’eticità di un’appropriata allocazione di ri-

“l’etica ha raccolto il nome più espressivo di deontologia”.

sorse nel sistema delle cure della salute. Scopo comune è sta-

E’ quindi pleonastico affermare che il nostro operato deve es-

bilire la macro- e la micro-allocazione delle risorse: la parte del

sere sempre improntato al rigoroso rispetto del Codice Deon-

prodotto interno lordo (P.I.L.) da assegnare al sistema, e la sua

tologico e che ogni nostra scelta deve essere finalizzata

distribuzione tra la prevenzione di interesse sociale e di dimo-

all’interesse supremo del paziente.

strata efficacia, la cura efficace delle malattie, l’ambito in cui è

“Essere uomo è, esattamente, essere responsabile” dice An-

realisticamente possibile prendersi cura della salute oltre che

toine de Saint-Exupery nel suo “Il piccolo Principe”.

delle malattie, l’organizzazione dei servizi, al fine dell’uso ap-

Ma siamo veramente responsabili del nostro operato? Il rigore

propriato delle procedure e dell’accesso dei cittadini ad essi.

della professione non è più nelle mani del Medico, anche se il

A livello macro-allocativo va privilegiato un congruo investi-

Codice di Deontologia Medica recita: “giuro di affidare la mia

mento nel sistema sanità con appropriata distribuzione tra i

reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale e

suoi diversi comparti, non escludendo quelli in cui gli interventi

alle mie doti morali”.

efficaci sono di alto costo ed a bassa redditività economica, e,

Intervengono in misura preponderante, molteplici attori che

tenendo conto dell’importanza critica della risorsa umana, del

vanno dal politico al manager, passando per i direttori sanitari,

corretto equilibrio tra le diverse figure professionali, tra per-

direttori di dipartimento, direttori di presidio ed una miriade

sonale medico, personale sanitario non medico e personale

di responsabili d’ufficio, aventi tutti potere decisionale sull’at-

amministrativo.

tività medica.

Nella valutazione dell’utilità dei servizi bisogna considerare il

Nel rapporto medico-paziente si sono interposte una infinità

più possibile i bisogni individuali delle persone che ad essi si

di altre figure professionali che dovrebbero operare in sintonia

rivolgono; per l’accesso ai servizi deve valere il criterio della

tra loro per una corretta “clinical governance”, ma che in realtà

proporzionalità diagnostico-terapeutica, e per il ricovero in

raramente interagiscono in modo sinergico, il più delle volte

ospedale quello medico, con la responsabilità di applicarlo

rappresentando una infinita serie di ostacoli, spesso difficil-

correttamente. In ogni caso va garantito il rispetto del princi-

mente superabili dice ancora Natale Villari (Radiol. Med. 2008).

pio di equità.

Siamo fortemente condizionati dal rapporto medico-mondo

Fondamentale è anche il rapporto tra etica, economia ed eco-

politico, con quest’ultimo che incide pesantemente sull’eticità

nomia sanitaria. Poiché le risorse dipendono dall’economia,

del quotidiano comportamento.

quesito centrale è se l’etica sia estranea o viceversa non-neu-

Il Prof. Elio Sgreccia Direttore del Centro di Bioetica dell’Uni-

trale rispetto ad essa. Quando si tratta di economia sanitaria

versità Cattolica nel 1979 afferma “Se l’etica tradizionale non

la non-neutralità dell’etica sembra indiscutibile, ma efficienza

ha avuto sempre facile accettazione nel campo della medicina,

economica ed etica sono inevitabilmente in conflitto. Questo

almeno in parte, lo si deve anche al fatto che l’etica è stata

conflitto è insanabile?

spesso concepita come insieme di principi astratti ed esteriori

E’ più apparente che reale, sia perché gli operatori sanitari

all’uomo e non già come il valore stesso della persona o l’in-

sono stati per lo più attenti ad equilibrare la loro attività a van-

sieme dei valori personali: lo si deve anche al fatto che la sin-

taggio dei pazienti con la dovuta attenzione alle spese, sia per-

tesi tra etica e promozione della salute è stata fatta spesso in

ché, per l’attività stessa che sono chiamati a svolgere, essi

modo indebito o inadeguato”.

rappresentano una componente qualificata di una società che

Ed il Professor Spagnolo Direttore dell’Istituto di Bioetica del

vuole essere giusta. Se ci sono difficoltà, queste sono dovute

policlinico Gemelli di Roma, nel 1994 dice “Diversi fattori por-

alla separazione dei ruoli, al fatto che coloro che decidono non

tano oggi ad inquadrare il discorso dell’etica sanitaria all’in-

hanno contatti diretti con i bisogni dei pazienti, che le linee-

terno del discorso più ampio della bioetica”.

guida dei comportamenti clinici dipendono dalle strategie

La tentazione tecnologica e strumentale hanno distratto l’at-

economiche da essi elaborate, e che infine non si considera

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L E PA G I N E A I M N

abbastanza che devono essere invece i protocolli clinici, dia-

• efficienza (intesa come massima quantità di servizi sanitari

gnostici e terapeutici, ad ispirare le strategie economiche.

resi con il minor impiego di risorse);

Altro tema importante è proposto dalla indispensabilità della

• efficacia (intesa come risultati in termini di salute);

ricerca sanitaria Le risorse allocate nel sistema sanitario vanno

• equità (intesa come tutela della salute in casi concreti).

distribuite correttamente tra i suoi diversi ambiti, ed uno di questi non può non essere quello della ricerca, supporto al suo

La sfida si affronta coniugando efficienza e solidarietà, efficacia

funzionamento ed al suo continuo ammodernamento.

ed equità, senza sottomettere la solidarietà all’efficienza e

Questa è un’affermazione indiscutibile in principio, ma com-

l’equità etica all’efficacia, cioè dando la preferenza ai fini etico-

porta il problema non facile di fornire criteri di distribuzione

sociali rispetto ai mezzi economici.

condivisi: problema che richiede una riflessione complessa,

Le forme organizzative che offrono prestazioni sanitarie sono

ovviamente scientifica, ma non solo, si dovrebbe dire culturale

articolate, come sappiamo, in ospedali, dipartimenti, distretti,

in senso molto lato, anche filosofica, di filosofia morale e del

servizi, integrazione delle competenze, mobilità, lavoro

diritto, certamente epistemologica, necessariamente sociale e

d’équipe, ecc.

politica. Si intende ricerca nel sistema sanitario, non del valore

In questo quadro aziendalistico la priorità non è il governo

universale della ricerca in quanto bisogno umano di cono-

della spesa, che va ricondotto alla sua funzione strumentale,

scenza, perciò necessariamente anche di una sua finalizzazione

come strumentale è l’azienda, ma bensì il modello di consumo,

a scopi utili alla salute.

che poi determina la spesa.

Allora si tratta di due tipi di ricerca, uno a carattere più imme-

“In presenza di un’inevitabile limitatezza delle risorse finanziarie,

diatamente applicativo, con effetti diretti sulla qualità delle

non è consentito poter spendere senza limite, avendo riguardo

cure e sull’organizzazione ed il funzionamento del sistema, ed

solo ai bisogni, quale ne sia la gravità e l’urgenza; al contrario,

uno più sofisticato. Nella cultura politica e del management,

occorre commisurare la spesa alle effettive disponibilità finan-

e nella stessa psicologia comune, deve essere chiara l’idea che

ziarie, le quali condizionano la quantità e il livello delle presta-

scienza e tecnologia evolvono insieme, ma non sono sinonimi;

zioni sanitarie, da determinarsi previa valutazione delle priorità

che la ricerca nel sistema sanitario non si riferisce solo alla tec-

e delle compatibilità e tenuto ovviamente conto delle fonda-

nologia sofisticata e costosa; che tecnologia non vuol dire solo

mentali esigenze connesse alla tutela del diritto alla salute” con-

tecniche, ma è riflessione sulla efficacia e sull’appropriatezza

clude la Corte Costituzionale (del 23.07.1992, n.356).

delle procedure in generale, e quindi anche sulle possibilità di

Sul problema delle priorità sanitarie e delle compatibilità fi-

semplificarle. La ricerca ben pensata, soprattutto in campo cli-

nanziarie ci sembra doveroso puntualizzare il rapporto tra di-

nico, è anche ricerca sulla semplificazione tecnologica, con

ritto (aspettativa tutelata) alle cure sanitarie e razionamento

possibili benefici economici, oltre che di ridotta invasività, e

(riduzione) delle risorse finanziarie in base al criterio fondamen-

quindi umanitaristici.

tale dell’equità (giustizia sostanziale).

Si sa che le strumentazioni tecniche che si moltiplicano e si

Il problema delle priorità nelle cure sanitarie non può essere

perfezionano attraggono gli operatori, e che questa attrazione

risolto soltanto con scelte politico – amministrative (nazionali

non è sempre utile, né per l’economia né per la qualità umana

e regionali), ma richiede la sinergia di tre centri decisionali, de-

delle cure.

terminanti in sanità:

Quanto detto prima comporta anche la valutazione del rap-

• I politici, che devono garantire risorse ed efficienza com-

porto tra etica e razionalità Occorre ricordare che l’etica è la

patibili con la solidarietà.

scienza della condotta che si occupa dei fini e dei mezzi neces-

• I medici, ai quali spettano giudizi di efficacia degli inter-

sari per raggiungerli, deducendo gli uni e gli altri dal diritto alla

venti.

tutela della salute (art. 32 Cost.). Tale diritto sociale, oltre a es-

• Gli eticisti, che intervengono sulle questioni etico-sanita-

sere un rapporto tra fini e mezzi, è anche un movente morale,

rie problematiche.

che richiama i principi di equità, di uguaglianza, universalità. La razionalità economica e l’efficienza organizzativa (manage-

Si impone quindi, per concludere, il superamento del muro

ment) hanno, invece, un movente ben diverso, cioè il risultato

d’incomunicabilità, tuttora esistente, tra i soggetti operanti in

condizionato dalla disponibilità delle risorse.

sanità, con una nuova progettualità, che sappia coordinare

L’azienda sanitaria pubblica deve perciò affrontare una sfida

etica e razionalità economica, bisogni sanitari e risorse sanita-

difficile, perché deve contemporaneamente realizzare tre fat-

rie in un quadro normativo, coerente ed equo. ■

tori, le cosiddette “tre E”:

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Curriculum e programma candidati Cari Colleghi, dopo una attenta riflessione e su suggerimento di

Presidente E LVIO G RAZIOSO RUSSI Consiglieri A LFIO D I G RAZIA PAOLA F RANZONE A NTONIO G RANDINET TI C ESARE G UIDA B ARBARA J ERECZEK G IOVANNI PAVANATO S ARA R AMELLA Rappresentante SNR F RANCESCO LUCÀ Referente Professori MED/36 S TEFANO M. M AGRINI Presidente Commissione Scientifica U MBERTO R ICARDI

molti ho deciso di presentare la mia candidatura a Presidente della nostra Società, a mente degli Arti-

Stefano Maria Magrini

coli 10 e 16 dello Statuto e dell’Articolo 5 del Regolamento societario. Come sapete, ho partecipato ai lavori del Consiglio Direttivo dal 2008, prima come consigliere eletto e successivamente in qua-

lità di membro indicato dal Collegio dei Professori Ordinari del Settore Scientifico Disciplinare cui appartiene la nostra Disciplina. Ho avuto dunque il privilegio di servire la nostra Società durante le Presidenze che si sono succedute negli ultimi anni e credo perciò di avere una conoscenza diretta della notevole evoluzione che essa ha avuto. Mi rendo conto dei compiti gravosi che lo Statuto della Società assegna al Presidente AIRO e ho per questo esitato prima di presentare la mia candidatura. Mi conforta il pensiero che il Prof. Riccardo Maurizi Enrici, Presidente uscente,

Segretario Amministrativo V IT TORIO D ONATO

ha saputo, con metodo, intelligenza dei fatti e grande dedizione traghet-

Comitato Redazionale per l’AIRO R ENZO C ORVÒ

valutazione- qualitativamente competitiva con le altre Società oncologi-

Segretario alla Presidenza V ITALIANA D E S ANCTIS

e di chi lo seguirà alla guida della Società.

tare l’AIRO verso l’approdo di una Società moderna e -permettetemi la che, anche più grandi ed economicamente dotate della nostra. Ciò indubbiamente facilita molto il compito del Presidente, Dott. Elvio Russi, Di seguito a queste poche righe ho delineato il mio curriculum vitae e ho provato a sintetizzare un programma di lavoro. Credo si tratti di una prassi più che giustificata, perché il Presidente AIRO trae la sua legittimazione dal voto dei Soci, rappresentando l’intera Società, ed è perciò importante che provi a definire almeno alcune tra le priorità della sua azione futura. Mi preme da subito sottolineare, però, che il lavoro svolto negli ultimi anni dal CD AIRO Nazionale ha tracciato un percorso che ho pienamente condiviso e che credo debba essere seguito, nelle sue linee fondamentali, da chi in futuro si avvicenderà alla guida della Società. Uno degli elementi che mi hanno spinto a candidarmi è la riflessione che da tempo vado facendo sul ruolo dei membri più giovani della Società. Ho naturalmente moltissime volte l’occasione di confrontarmi con loro. Essi vivono la transizione in corso verso una comunità radioterapica che tutti vogliamo più dinamica e all’altezza delle sfide della moderna oncologia con particolare e secondo me giustificata impazienza. Sono profondamente convinto che trasformare questa impazienza in una energia trainante per la Società sia un punto chiave della nostra comune azione nei prossimi anni. Parliamo di sfide, di sana competizione sulla scena oncologica nazionale e internazionale, nell’interesse della disciplina e dei nostri pazienti. E’ però evidente che se vogliamo il rinnovamento, dobbiamo agirlo… altrimenti avremo solo l’ennesima incarnazione della “mi-

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L E PA G I N E A I R O seria della filosofia”. In poche parole, ciò richiede a livello individuale ai giovani oncologi radioterapisti crescita culturale e concreta disponibilità a partecipare alla vita della Società. La loro crescita, l’abbandono di ingiustificati complessi di inferiorità (si curano con lo studio e la partecipazione) è, davvero, la più importante garanzia di sviluppo per AIRO. Se sarò eletto, mi riprometto di coinvolgere nella “squadra del presidente”, a prescindere dalla attribuzione di cariche societarie, ma con compiti specifici, quanti tra i nostri più giovani colleghi abbiano le capacità e la voglia e la perseveranza di lavorare per obiettivi. Ringrazio anticipatamente tutti i Soci che parteciperanno alle elezioni, sia naturalmente quanti vorranno accordarmi la loro fiducia, sia chi non riterrà la mia candidatura adeguata all’incarico; credo infatti che l’elezione alle cariche societarie sia un momento molto importante della vita dell’AIRO, perché siamo noi iscritti che scegliamo, almeno indirettamente, quale indirizzo dare alla Società. Approfitto dell’occasione per rivolgere a tutti un cordiale e non formale saluto. Stefano M. Magrini

CURRICULUM • Nato a Firenze il 3.11.1954, padre di due figlie. • Laureato in Medicina e Chirurgia a Firenze nel 1978 col massimo dei voti e lode. • Specialista in Radiologia (1982, Firenze) e Oncologia medica (Padova, 1986). Idoneità nazionale a Primario di Radioterapia (1987, 100/100). Borsista presso il Royal Marsden Hospital (Londra, 1985-86) e il Children’s Hospital di Philadelphia (1988). • Ha prestato servizio come Assistente radiologo a Firenze (INRCA), prima come supplente e poi come assistente di ruolo, dal 1980 e fino al 1983, tranne il periodo in cui ha assolto agli obblighi di leva. • Dal 1983 e fino al 1993 è stato assistente medico presso la UO di Radioterapia della USL 10/D di Firenze; poi, fino al 1998, è stato Aiuto corresponsabile presso la stessa Struttura. • Dal 1998 presta attività assistenziale presso l’UO Clinicizzata di Radioterapia dell’Azienda Spedali Civili di Brescia, di cui è Direttore dal 1999. Dal 1998 è Professore Associato, dal 2002 Professore Ordinario di Radioterapia presso l’Università di Brescia. Dal 1999 fino al marzo 2009 è stato Direttore della Scuola di Specializzazione in Radioterapia della Università di Brescia. E’ stato eletto membro del Consiglio di Amministrazione (sino al 2002) e del Consiglio della Ricerca (2007-2009) della stessa Università. • Nel 2002 è stato designato quale Direttore del Dipartimento Oncologico Provinciale di Brescia e ha svolto questo incarico fino al 2009. Nel 2005 è stato nominato membro della Commissione Oncologica Regionale della Regione Lombardia; nel 2007 è stato chiamato a far parte dello Steering Committee della Commissione stessa. Nel 2005 è stato altresì designato come membro del Comitato Tecnico Scientifico della ASL di Brescia per lo Screening Oncologico e della Commissione per la Radioprotezione della stessa ASL. • Dal marzo 2009 all’ottobre 2010 ha goduto di un periodo di aspettativa dalla Università degli Studi di Brescia, ha cessato l’attività svolta per la ASL di Brescia e per Regione Lombardia ed ha assunto l’incarico di Direttore della UO di Radioterapia della Azienda USL 4 di Prato, di cui nel 2008 era stato consulente (per la progettazione e la istituzione della UO stessa). • Alla cessazione dell’aspettativa ha ripreso servizio presso l’Università degli Studi di Brescia ed ha riassunto la direzione della l’UO Clinicizzata di Radioterapia dell’Azienda Spedali Civili, nonché della Scuola di Specializzazione in Radioterapia dell’Università di Brescia. Ha anche riassunto gli incarichi precedentemente ricoperti presso la ASL di Brescia, il Dipartimento Oncologico Provinciale e la Commissione Oncologica Regionale. • Nel luglio 2013 è stato eletto Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università degli Studi di Brescia, con un mandato triennale. • Ha svolto attività didattica e di ricerca sia come medico ospedaliero che come universitario. • Ha insegnato "Protezionistica medica" agli allievi della Scuola per Tecnici di Radiologia Medica dell'ex-Ente Ospedaliero Spedale di S. Giovanni di Dio di Firenze (1979-80) e in seguito agli allievi della Scuola per Tecnici di Radiologia Medica della USL 10/D di

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L E PA G I N E A I R O Firenze, negli anni dal 1982 al 1987. E' stato altresì incaricato di insegnamenti presso la Scuole di Specializzazione in Radiologia e Radioterapia delle Università di Firenze (1988-95) e di Siena (1991-98). Ha poi svolto attività didattica rivolta a specialisti in Corsi sui Linfomi organizzati dalla Scuola Europea di Oncologia (Israele, 1992; Lugano, 1993). • Dal 1998, come professore universitario, ha la responsabilità didattica per l’insegnamento della Radioterapia nel Corso integrato di Diagnostica per immagini e Radioterapia del Corso di Laurea in Medicina della Università di Brescia, di cui è Presidente dall’A.A. 2007-2008. Ha poi insegnato Radioterapia e Radioprotezione nei Corsi di Laurea per Tecnici di radiologia, per Infermieri, per Fisioterapisti, per Igienisti dentali della stessa Università. E’ o è stato docente di Radioterapia presso numerose Scuole di Specializzazione di Area Medica e Chirurgica della stessa Università. • Ha svolto attività di ricerca sul danno polmonare chemio- e radioindotto nel trattamento dei microcitomi presso il Royal Marsden Hospital di Londra (1985-86). Ha partecipato alla stesura e alla realizzazione dei Programmi di ricerca di Ateneo svolti dalle Unità dirette dal Prof. G. P. Biti e annualmente finanziati dalla Università degli Studi di Firenze negli anni dal 1985 al 1996; ha partecipato alle attività di ricerca sviluppate all’Università di Firenze nel contesto del Radiation Protection Programme of Euratom. Ha inoltre partecipato alla stesura e alla realizzazione di programmi di ricerca finanziati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, negli anni 1990 ("Nuovi indirizzi nella radioterapia dei tumori vescicali"); 1992 ("Danno neurologico a seguito del trattamento per neoplasie maligne”); 1993 (continuazione della ricerca precedente); 1996 (“Confronto tra sistemi diversi di treatment planning e reti di interconnessione telematica”); 1997 (“L’imaging integrato in oncologia”). Ha inoltre partecipato alla stesura e alla realizzazione del Progetto di Ricerca dal titolo "Seconde neoplasie in pazienti trattati per linfogranuloma con radioterapia e/o chemioterapia", finanziato nel 1994 dalla Regione Toscana nell'ambito del III Programma di Ricerca Sanitaria Finalizzata. • Ha diretto i Programmi di ricerca di Ateneo finanziati dall’Università di Brescia negli anni dal 1998 al 2009 e dal 2010 al 2014. E’ stato responsabile per l’Unità di ricerca della Università di Brescia del Progetto di ricerca CEE “Managing the patients process flow throughout medical imaging devices and referring physicians in paper/film-less hospitals”) e del Progetto di Ricerca cofinanziato dal MIUR svoltosi fra il 2001 ed il 2003, intitolato “Risultati clinici dopo chirurgia e radioterapia in pazienti affetti da glomi maligni”. E’ stato Coordinatore scientifico nazionale del Progetto di Ricerca cofinanziato dal MIUR: “Valutazione della risposta tumorale con parametri biologici, immunologici e di imaging funzionale”. Ha coordinato dal punto di vista scientifico due studi finanziati dalla Regione Lombardia e svolti in collaborazione con la ASL di Brescia sulla tematica della continuità assistenziale ospedale-territorio, con la realizzazione del sito web del Dipartimento Oncologico Provinciale Bresciano e di uno studio prospettico sul follow up del cancro mammario (centralizzato in strutture specialistiche o diffuso nel territorio, ma con centralizzazione delle informazioni). • E’ stato poi Principal Investigator o responsabile locale di numerosi studi profit e no profit, in particolare sui tumori del distretto cervico-cefalico, dell’encefalo, della prostata, sia a livello locale che nazionale che internazionale. • E’ autore di un volume di radioprotezione per studenti di medicina, di numerosi capitoli in libri di oncologia clinica italiani e stranieri e di oltre 160 pubblicazioni su riviste indicizzate, di cui 85 in PubMed, per un indice H di 19, 14 nell’ultimo quinquennio (Scopus, Google Scholar). • E' o è stato membro delle seguenti Società scientifiche: - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO); - Associazione Italiana di Radiobiologia Medica (AIRB); - European Society for Radiotherapy and Oncology (ESTRO); - American Society for Radiation Oncology (ASTRO); - Associazione Italiana di Oncologia Cervico Cefalica (AIOCC); - Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM); - Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM); - Associazione Italiana di Neuro-oncologia (AINO); - Forza Operativa Nazionale Italiana contro il Cancro del Polmone. • Nel novembre 2008 è stato eletto membro del Comitato Direttivo dell’ AIRO. Nello stesso anno è stato eletto quale consigliere nel Board dell’ESTRO. Ancora nel 2008 ha poi iniziato l’attività, conclusasi nel 2010, come membro della Commissione dell’ESTRO per la definizione del core curriculum europeo dei Medici specializzandi in Radioterapia. • E’ stato Coordinatore nazionale del Gruppo di studio AIRO per i tumori cerebrali e successivamente, nel biennio 2007-2008, di quello per i tumori prostatici e infine, nel biennio 2010-2011, di quello per i tumori del distretto cervico-cefalico.

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• E’ stato incaricato da AIRO di svolgere il ruolo di National Representative per ESTRO e di rappresentante italiano per la nostra disciplina presso la Union Européenne des Médecins Spécialistes (UEMS). • E’ delegato del Collegio dei Professori Ordinari del SSD MED36 per le problematiche attinenti le Scuole di Specializzazione in Radioterapia.

PROGRAMMA Alcune iniziative già avviate assumono un rilievo particolare e richiederanno nei prossimi anni un impegno costante. Sono cosciente che, nella maggior parte dei casi, non si tratta di novità dirompenti, per la già richiamata necessità di sviluppare la traiettoria già impressa allo sviluppo della Società da chi l’ha presieduta negli ultimi anni, favorendo per quanto possibile un maggiore coinvolgimento dei Soci. Libertà è partecipazione, e la Società ha davvero bisogno di professionisti liberi e attivi.

1. Tutelare la professionalità nell’arena multidisciplinare e multiprofessionale e sviluppare la disciplina. a. La “Nuova 187” La Direttiva 2013/59 dell’Euratom, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della CE nel gennaio 2014, rappresenta un importante e innovativo provvedimento legislativo le cui indicazioni dovranno a breve essere trasformate in atti legislativi anche nel nostro Paese. La figura dell’oncologo radioterapista è centrale nel documento, così come quella degli altri specialisti di area radiologica. Tutto il percorso clinico e organizzativo sotteso al trattamento radioterapico è considerato alla luce dei principi fondamentali della radioprotezione del paziente, degli operatori e della popolazione. AIRO, che ha già indicato un referente per la consulenza scientifica su questi temi a livello ministeriale, dovrà tutelare in questo ambito legislativo la figura dell’ oncologo radioterapista, la sua professionalità e la responsabilità primaria che gli appartiene, a cominciare dalla prescrizione del trattamento per finire con la organizzazione del reparto di radioterapia. Le necessità della radioprotezione non sono infatti un qualcosa di “altro” rispetto ai nostri compiti professionali, ma al contrario ne rappresentano una componente essenziale, che non può essere delegata. I quindici anni che ci separano dalla promulgazione della Legge 187 sono stati testimoni del suo effetto “practice changing” e ci debbono far pensare a quanto la normativa in ambito radioprotezionistico sia importante nella evoluzione della disciplina e della nostra professionalità. E’ opportuno che la Società fornisca ai Soci servizi anche in questo ambito (ad esempio, corsi FAD). b. Tutela dell’appropriatezza: “dai farmaci alle macchine”; La professionalità dell’oncologo radioterapista include sia la prescrizione del trattamento radioterapico che quella dei farmaci antiblastici, come definito nel Disciplinare della nostra Scuola di Specializzazione, nel core curriculum europeo prodotto da ESTRO e nella prassi regolamentata da Decreti del Ministero della Salute, costantemente reiterati (l’ultimo nel luglio 2014), che consentono agli specialisti in radioterapia di concorrere per posti di Dirigente Medico in UUOO di Oncologia Medica (ma non il contrario). Siamo quindi, da un punto di vista professionale e culturale, nel contesto pienamente multidisciplinare in cui sempre più operiamo, fra i professionisti più titolati a definire sia l’appropriatezza dei trattamenti radioterapici che di quelli con farmaci innovativi, spesso di alto costo (come ad esempio le nuove molecole con attività antiandrogenica, i radiofarmaci, o ancora la “target therapy” per i tumori del distretto ORL, etc..). L’oncologo radioterapista, infatti, segue il paziente oncologico in tutte le fasi della sua malattia e deve conoscere le alternative terapeutiche praticabili in una data situazione clinica. L’AIRO ha già prodotto e aggiornato un documento sulla appropriatezza dell’uso di apparecchiature e tecniche sofisticate; linee guida tecniche e per patologia sono state prodotte e altre auspicabilmente ne verranno prodotte, contenenti anche indicazioni sulla appropriatezza dei trattamenti farmacologici associati

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o alternativi alla radioterapia. Tutelare questo aspetto della nostra professionalità significa porre le basi anche per una fruttuosa collaborazione con le Autorità regolatorie regionali e nazionali, che già si è sviluppata, portando ad esempio alla approvazione della nota AIFA sulla prescrivibilità di tutti i farmaci oncologici da parte del radio-oncologo (G.U. Serie Generale n.51 del 3.3.2015). c. Linee guida AIRO/Note tecniche/Corsi FAD e “non FAD”/ “position papers” sul ruolo dell’oncologo radioterapista nell’arena multidisciplinare e multiprofessionale Alcuni Gruppi di studio AIRO hanno definito come loro progetto la creazione di linee guida, poi valutate dalla Commissione Scientifica e approvate dal CD. Esistono linee guida AIRO, ad esempio, per i tumori della mammella, dei tumori cerebrali e per quelli dell’apparato gastroenterico, della tiroide, ecc. In ambito di neoplasie cervico-cefaliche si è arrivati a produrre linee guida poi condivise con altre Società scientifiche (AIOM, AIOCC) e linee guida “tecniche” (sulla realizzazione di trattamenti IMRT). Questi documenti sono disponibili sul Sito societario e in parte sono pubblicati su riviste peer reviewed o come E-books. Si tratta di una attività che fornisce strumenti utili e che concorrono a tutelare il professionista, promuovendo al tempo stesso un confronto scientifico interno che non può che giovare alla Società. Infatti, il percorso per la loro stesura è sempre più rigoroso, come pure la procedura per la loro approvazione da parte del CD, proprio per la necessità di garantirne l’autorevolezza. Altri Gruppi di studio hanno intrapreso questa strada, che va incoraggiata e sostenuta, anche per le finalità richiamate nel paragrafo precedente. Di natura diversa, ma egualmente importanti, sono le “position papers” che AIRO ha prodotto (e che dovrà progressivamente aggiornare) per definire e tutelare il ruolo dell’oncologo radioterapista nell’arena multidisciplinare e multiprofessionale. Ne sono esempi i fascicoli sulla “Appropriatezza” e quello sulla “Garanzia di qualità in radioterapia”, disponibile sul Sito web della Società. L’oncologo radioterapista deve infatti improntare la sua attività ad una piena collaborazione con i medici specialisti delle altre discipline e deve essere capace di rapportarsi efficacemente con le altre professioni che contribuiscono alla realizzazione del trattamento radioterapico e chemioterapico, di cui egli porta intera la responsabilità complessiva: dai fisici agli ingegneri ai tecnici di radioterapia agli infermieri ai farmacisti ai biologi, etc. Tutto ciò nella piena coscienza che la collaborazione con questi professionisti è nell’interesse dell’ammalato ed è fonte di ulteriore crescita professionale. d. Federazione delle Società di Area Radiologica L’accordo con le altre Società di Area radiologica per la nascita di una Federazione che tuteli interessi a comune in modo trasversale, consentendo anche una trasparente e più efficace attività di lobbying a livello istituzionale, è ormai in dirittura d’arrivo. In futuro si tratterà di dare operatività a questo nuovo strumento organizzativo e culturale, che potrebbe aprire la strada anche a feconde collaborazioni scientifiche in ambito multidisciplinare (dalla produzione di corsi FAD su tematiche come la radioprotezione al supporto a specifiche iniziative didattiche su contenuti professionalizzanti, a iniziative di stimolo per la ricerca clinica su tematiche di comune interesse). Si deve altresì considerare che il nostro ruolo di oncologi clinici si arricchisce di importanti radici comuni con il mondo della diagnostica radiologica, radici che traggono oggi nuova linfa dalla necessità di un impiego appropriato dell’imaging nelle varie tappe dell’iter del trattamento radioterapico o farmacologico del cancro e dalle potenzialità dell’imaging funzionale. e. Agenzia di stampa / Sito web Tra le varie iniziative a tutela della figura dell’oncologo radioterapista e quindi anche per la valorizzazione della nostra professione, quella per garantire alla Società la collaborazione di una Agenzia di stampa e per il rinnovo del Sito Web, fortemente sostenuta dal Prof. Maurizi Enrici, è in dirittura d’arrivo. In entrambi i casi, il successo dell’azione intrapresa dipende anche dal contributo dei Soci e delle articolazioni della Società. Una agenzia di stampa ha il compito di promuovere una efficace comunicazione, rivolta alle istituzioni e al pubblico, sui risultati conseguiti per i pazienti oncologici dalla comunità oncologica radioterapica. Deve anche informare sulle risorse strutturali e operative necessarie per garantire il raggiungimento di questi risultati. L’obiettivo è quello di una maggiore informazione (e conseguente presa di coscienza) del pubblico sul ruolo della nostra disciplina nel trattamento del malato oncologico. Perché questa comunicazione sia efficace, occorre naturalmente che l’Agenzia lavori bene e che sia in grado di recepire le informazioni trasferite dalla Società e di diffonderle adeguatamente. Dovranno quindi essere strutturati percorsi adeguati alla valorizzazione e divulgazione dei risultati clinici conseguiti dalle nostre Strutture, e più in generale dalla ricerca on-

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cologica in radioterapia, durante il nostro Congresso Nazionale, ma anche durante tutto il resto dell’anno. Similmente, il Sito Web è il biglietto da visita della Società. Il suo rinnovamento, sul modello di quanto realizzato dalle più importanti Società oncologiche nazionali ed internazionali, dovrà concretarsi su due direttrici principali: da un lato, il miglioramento delle funzionalità e dei contenuti per i Soci, anche con la costruzione di aree riservate; dall’altro, la facile accessibilità da parte dei nostri stakeholder principali (pazienti, pubblico, medici di altre specialità, istituzioni sanitarie) a informazioni che la Società giudica importanti per loro. f. La realtà europea. Uno degli indicatori dello sviluppo della Società sta nel crescente ruolo che gli oncologi radioterapisti italiani stanno svolgendo nell’ambito della Società Europea. La nostra comunità è stata in grado di esprimere un Presidente ESTRO (il Prof. Valentini), l’attuale Presidente del National Societies Committee (il Prof. Ricardi) e ospiterà a Torino il Congresso ESTRO nel 2016. Anche a livello europeo, perciò, la tutela della nostra professionalità può e deve trovare un supporto e nuove modalità di collaborazione. Un esempio può essere l’attività di lobbying congiuntamente promossa da ESTRO e Sezione di Radioterapia della UEMS, cui la nostra Società ha pienamente aderito, per riportare – con la forza di una direttiva europea- la durata della Scuola di Specializzazione in Radioterapia a 5 anni. L’iniziativa di ESTRO per cercare di definire le necessità strutturali, di personale e i costi delle strutture radioterapiche, cui la nostra Società collabora, e la partnership con IAEA sono altre iniziative che possono essere sinergiche con l’attività di AIRO per il razionale sviluppo del numero e della dotazione tecnologica dei Centri di Radioterapia. L’inserimento di giovani ricercatori italiani nel circuito europeo della ricerca è poi sicuramente favorita da questa maggiore integrazione, cui la nostra Società dovrà dedicare una attenzione particolare, anche per le sue ricadute sulla crescita della nostra comunità professionale.

2. La didattica Una attività, oggi appena all’inizio, è quella dei Corsi per la Formazione a Distanza (FAD). Essi possono essere il risultato di un progetto dei Gruppi di studio, o essere prodotti per impulso diretto del CD, che comunque ne approva la realizzazione. L’intento è quello di favorire anche la produzione di materiale didattico su tematiche importanti, ma trasversali rispetto alla attività dei Gruppi di studio, come ad esempio la radioprotezione. Lo scenario nazionale, poi, vede oggi molti Centri impegnati nella organizzazione annuale di eventi scientifici ad elevata valenza didattica. La loro integrazione in un possibile ideale percorso didattico tramite la reciproca collaborazione contribuirebbe in modo rilevante alla necessità di aggiornamento dei Soci e anche alla realizzazione del materiale per i Corsi FAD. Infine, la collaborazione con AIRB e AIRO Giovani è in questo contesto essenziale.

3. La ricerca e l’attività dei Gruppi di studio AIRO ha dedicato una grande attenzione ai Gruppi di studio. La recente revisione dell’Art.4 del regolamento sottolinea ulteriormente la necessità che i Gruppi di Studio siano capaci di lavorare davvero “a progetto” dandosi modalità di lavoro efficienti e inclusive e cronoprogrammi realistici per la realizzazione dei singoli studi. E’ questo un punto chiave anche per favorire la partecipazione dei giovani oncologi radioterapisti alla vita della Società. La produzione di risultati scientifici tangibili può inoltre qualificare la disciplina anche a livello del pubblico, contribuendo alla corretta percezione della nostra professionalità, attraverso gli strumenti della divulgazione scientifica, come in precedenza richiamato. E’ necessario quindi, identificare strumenti organizzativi che possano meglio supportare l’attività dei Gruppi e favorirne il corretto funzionamento.

4. Migliorare i servizi ai Soci I servizi che la Società offre ai Soci sono in linea con quelli offerti da altre Società di pari consistenza numerica. Tuttavia, un miglioramento è sicuramente possibile.

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Una richiesta che proviene in particolare dai Soci più giovani riguarda le iniziative di aggiornamento e di formazione su tematiche specifiche. In questo senso può auspicabilmente fornire una risposta la collaborazione con AIRB e AIRO Giovani; va nello stesso senso anche ciò che è stato prima richiamato circa linee guida, Corsi FAD, organizzazione coordinata di meeting e iniziative scientifiche dei singoli Centri. Un obiettivo importante è quello di favorire la partecipazione ai Congressi Nazionali, anche i monotematici, che si alterneranno con quelli cui siamo abituati; lo sviluppo progressivo di nuovi modelli organizzativi deve essere pensato anche per consentire a un maggior numero di Soci di intervenire senza interferire con l’attività clinica dei nostri Centri. Al tempo stesso, la struttura organizzativa della Società dovrà compiutamente adeguarsi alla necessità di ricevere donazioni e sostegno economico non condizionante, per finalità didattiche e scientifiche, senza venir meno alla sua natura non commerciale. I risparmi ottenuti così e con il venir meno dei costi del mutuo per la Sede del Cardello dovrebbero essere almeno in parte utilizzati per Servizi di supporto alla didattica e alla ricerca, secondo una linea di intervento programmata e condivisa. Occorre proseguire la politica della Società di mantenere quote di iscrizione contenute, favorendo al tempo stesso l’incremento del numero degli iscritti e valorizzando più pienamente i benefici derivanti dall’iscrizione. E’ ragionevole, ad esempio, ipotizzare che l’accesso al materiale didattico presente sul Sito sia limitato ai Soci o fornito loro a condizioni molto agevolate rispetto agli altri utenti. E’ opportuno anche mantenere la politica sinora seguita di consentire l’iscrizione gratuita per i Medici Specializzandi iscritti al I anno di corso.

5. Contribuire al superamento delle disomogeneità nella distribuzione delle risorse radioterapiche, favorire la partecipazione alla vita della Società: il rapporto con le istituzioni ed il ruolo dei Gruppi Regionali. La più recente normativa nazionale sembra in realtà ostacolare il superamento delle disomogeneità regionali nella distribuzione delle risorse radioterapiche. Il cosiddetto “decreto Balduzzi” e il più recente DM 2.4.2015, n.70 pongono di fatto problemi assai rilevanti in questo ambito. Per garantire un efficace difesa degli interessi dei nostri pazienti e della nostra professione, è essenziale il ruolo dei Gruppi regionali e dei loro Coordinatori. Qualsiasi azione della Società a livello istituzionale non può prescindere dalla conoscenza precisa delle realtà regionali, che insieme formano il quadro delle risorse disponibili. Per risorse intendo non solo quelle di uomini e mezzi impegnati in radioterapia (apparecchiature, disponibilità di strutture di degenza e day hospital, accesso all’ “alta tecnologia”, etc.), ma anche la realtà delle singole Regioni per quanto riguarda, ad esempio, la normativa sulla prescrizione di farmaci, le reti per patologia, i team multidisciplinari, etc. Ciò al fine di creare una effettiva banca dati nazionale che possa essere utilizzata a sostegno delle attività svolte dai Gruppi regionali nei confronti delle Autorità sanitarie regionali, ma anche per l’interlocuzione appropriata con le istituzioni nazionali e internazionali (Ministero della Salute, MIUR, ESTRO, IAEA, UEMS etc.). Informazioni di questo tipo sono utili anche per valorizzare la cost-effectiveness della pratica clinica della radioterapia e supportare la conseguente utilità/necessità di sviluppare e ammodernare la dotazione tecnologica esistente. Uno degli obiettivi è quello di rendere evidente alla Autorità sanitarie come il costo delle tecnologie adottate per la radioterapia va considerato come un valore da ammortizzare in un intervallo di tempo relativamente lungo, il che rende i trattamenti radioterapici nel loro complesso una modalità terapeutica altamente “cost-effective”. Il rapporto tra CD AIRO Nazionale e Referenti dei Gruppi regionali deve pertanto essere reso più efficace e produttivo, attrxaverso forme di collaborazione più costanti e organizzate. Senza la partecipazione attiva alla vita della Società delle strutture regionali, gli obiettivi appena richiamati non sono raggiungibili se non molto parzialmente. ■

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CURRICULUM • Laureato nel 2002 in Medicina e Chirurgia a Palermo, con massimo dei voti e lode.

Filippo Alongi

• Specializzato in Radioterapia nel 2006 a Milano(Università Milano-Bicocca) con massimo dei voti e lode. Professionalmente è stato:

• dal 2006 al 2008 Consulente per l'Istituto San Raffaele di Milano(IRCCS), • dal 2008 al 2010 Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) presso l'Istituto di Bioimaging e Fisiologia Molecolare(IBFM), • dal 2010 assistente , e poi dal 2012 fino al 2014 Aiuto responsabile, presso la Radioterapia e Radiochirurgia dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano(IRCCS), Rozzano (Mi) • dal 2014 fino ad oggi, direttore dell'Unita' Operativa Complessa di Radioterapia Oncologica dell'ospedale Sacro Cuore - Don Calabria di Negrar(Vr). Dal punto di vista scientifico: • si è abilitato nella tornata nazionale del 2014 a Docente di Seconda Fascia per il settore 06/I1(Diagnostica per immagini e Radioterapia). • è autore e co-autore di diversi capitoli di libri, di più di 100 pubblicazioni scientifiche di argomento radioterapia /oncologia/ imaging, su riviste dotate di impact factor • è autore e co-autore di diversi capitoli di libri, di più di 100 pubblicazioni scientifiche di argomento radioterapia /oncologia/ imaging, su riviste dotate di impact factor (H-index attuale come autore è' di 17). • ha partecipato a più di 180 congressi/ simposi /corsi in qualità di docente, speaker su invito o per comunicazioni orali/poster selezionati. • dal 2011 al 2014 ha fatto parte dell'editorial Board di "Tumori" e dal 2013 dell'editorial board di "Technology in Cancer Research and Treatment", ed è attualmente revisore di diverse riviste nazionali ed internazionali. Per AIRO è stato: • dal 2010 consigliere e dal 2012 al 2014 Coordinatore Nazionale AIRO Giovani, • 2012 al 2014 consigliere/segretario gruppo Prostata, • dal 2014 fino ad oggi componente della commissione scientifica.

PROGRAMMA Cari colleghi e cari amici, dopo la coinvolgente esperienza in qualità di coordinatore del Gruppo AIRO Giovani e la recente attività presso la commissione scientifica, ho maturato la decisione di candidarmi adesso nel Consiglio Direttivo AIRO, per contribuire a promuovere e tutelare la crescita della nostra professione anche sul piano nazionale societario. Di seguito, vi descrivo i principali punti sui quali si fonderà il mio programma presso il Consiglio Direttivo, di concerto con quello del nostro Presidente:

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Identità come Oncologi Radioterapisti Ad oggi, la nostra è l’unica associazione esistente rappresentativa di una disciplina: la Radioterapia Oncologica. Essendo unica, ha l'opportunità di rappresentare tutti, senza rischio di frammentazioni. L’unità, pertanto, rappresenta un carattere di forza. Questa forza va quindi espressa anche nelle sedi opportune, cioè laddove AIRO debba massa critica per tutelare i diritti degli iscritti e della professione stessa: presso gli organi preposti, a livello nazionale e locale, durante i confronti con i colleghi di rami affini, nei gruppi multidisciplinari o nella semplice condivisione di un caso clinico. Quindi è cruciale assumere, in primis noi stessi, una identità sempre più radicata. Dobbiamo evidenziare ancora di più le competenze che abbiamo, il nostro ruolo nell’ambito del trattamento e gestione del paziente oncologico. Dobbiamo quindi assumere ed evidenziare una identità: quella del “radio-oncologo” o chiamatelo, se più preferite, “oncologo radioterapista” o “radioterapista oncologo”. Ricordiamoci che veniamo chiamati radio-“terapisti”, ma il “terapista” nel mondo anglosassone è il Therapist, cioè il nostro TSRM. Noi siamo Medici, quindi è arrivato il momento di sottolineare i nostri aspetti clinici e AIRO ha i mezzi per sostenere, anche a livello mediatico e intersocietario, la maggiore divulgazione di questo profilo identitario, seguendo la strada che è' già stata ben tracciata dalla società in questi anni e dagli ultimi presidenti. Non è solo una questione semantica il reinserire il temine “oncologo” come suffisso: qui, a mio avviso, sta il problema cui sottende il riconoscimento esterno del nostro ruolo. Dobbiamo sentirci fieri di essere Oncologi dedicati alla Radioterapia, appartenenti ad AIRO e coscienti della nostra identità e delle nostre potenzialità. Da questo, nel futuro, ne dipende l’esistenza stessa della nostra disciplina.

Rafforzamento dell'Associazione Dobbiamo sentirci ancor più rappresentati da AIRO. Ma questo messaggio non sembra passare, soprattutto ai giovani. E gli iscritti, negli anni, non aumentano, nonostante l’immissione di nuovi specializzandi e specialisti ogni anno nel mondo sanitario. Dobbiamo attrarre i colleghi ad AIRO, soprattutto i giovani, partendo dalle Università e dai nostri reparti, perché sono il presente immediato ma anche il futuro prossimo della nostra associazione. Per essere attrattiva, AIRO può garantire iniziative volte maggiormente alla formazione e all’aggiornamento continuo, in modo stimolante e “moderno”, partendo da un sito più moderno e fruibile, con sistemi interattivi (mailing list, applicazioni per smart phone e tablet) dove usufruire delle linee guida, ricevere delle news di rilievo dalla letteratura, sulle evidenze dalle nuove tecniche emergenti, etc. I gruppi regionali devono essere maggiormente coinvolti e responsabilizzati, diventando ancor più attenti alle esigenze locali, più attivi come presenza nei tavoli politici; rappresentare il primo punto di coesione e di attrazione per i colleghi, soprattutto per i giovani.

Ruolo Scientifico La Radioterapia Oncologica è nel mezzo di un radicale cambiamento. Nuove indicazioni, in pochi anni, stanno entrando nella pratica comune. Ma necessitiamo ancora di molte altre evidenze chiare per rafforzare o confermarne il ruolo della moderna radioterapia in altri ambiti o per ponderare la superiorità di una modalità di trattamento rispetto ad un’altra. AIRO può' sicuramente continuare ad attivare, senza preconcetti e tramite i gruppi di studio, iniziative concrete immediate. Partire con Survey per censire lo stato di competenze attuali, che ci sono e sono tante in ogni patologia nei centri del nostro paese. Capire come unire le forze per proporre studi e documenti per tutelare e consolidare il nostro profilo scientifico e quindi la nostra professionalità.

Questa è l’AIRO, la nostra casa identitaria comune, e potrà migliorare grazie al vostro contributo e al mio impegno. ■ Filippo Alongi

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CURRICULUM INFORMAZIONI PERSONALI

Vitaliana De Sanctis

Indirizzo

Via Flaminia 217, 00196 Roma

E-mail

vitaliana.desanctis@uniroma1.it

Nazionalità

Italiana

Data di nascita

08/05/1965

ESPERIENZA LAVORATIVA 2000 - 2015 Università Sapienza Roma • Dal 2000 al 2004 Policlinico Umberto I, Roma • Dal 2005 al 2015 Azienda Ospedaliera S Andrea - Medico radioterapista - Dirigente Medico I Livello Ricercatore - Responsabile della UOS di Brachiterapia

ISTRUZIONE E FORMAZIONE 1983 - 2015 • 1989 Laurea in Medicina e Chirurgia, • 1992 Specializzazione in Ematologia, • 2000 Specializzazione in Radioterapia - Radioterapia Oncologica. Esperto in brachiterapia, neoplasie ginecologiche, neoplasie ematologiche, neoplasie del testa-collo. - Laurea in Medicina e Chirurgia

CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI Prima lingua Italiano Altre lingue

Inglese • Capacità di lettura

Buona, utente autonomo

• Capacità di scrittura

Buona, utente autonomo

• Capacità di espressione orale

Buona, utente autonomo

CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI Sono in grado di relazionarmi con persone di diversa nazionalità e cultura.

CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE Coordinatore di diversi progetti scientifici, Membro di gruppi di studio scientifici regionali, nazionali Sono in grado di organizzare autonomamente il lavoro, definendo priorità e assumendo responsabilità acquisite

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tramite le diverse esperienze professionali sopra elencate nelle quali mi è sempre stato richiesto di gestire autonomamente le diverse attività rispettando le scadenze e gli obiettivi prefissati.

CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE Sono in grado di utilizzare i diversi applicativi del pacchetto Office, in particolar modo Excel e Power Point per le diverse attività legate alle mie esperienze lavorative.

ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE Capacità di scrivere testi ed articoli scientifici in modo autonomo. Autore di pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e di partecipazioni a congressi nazionali ed internazionali. Collaboratore di numerosi progetti di ricerca di Facoltà e di Ateneo. • Membro AIRO • Membro ESTRO • 2012 - 2013 Consigliere gruppo studio AIRO testa-collo • 2012 - 2013 Consigliere gruppo di studio AIRO brachiterapia • 2014 - 2015 Segretario CD AIRO

PROGRAMMA Continuare il percorso di collaborazione con altre società scientifiche, in un’ottica di approccio multidisciplinare al paziente oncologico, promuovendo iniziative di consensus conference, didattiche e di divulgazione. Valorizzare i giovani radioterapisti, coinvolgendoli maggiormente nella vita societaria promuovendo iniziative quali una loro attiva partecipazione alla gestione del sito societario, alla promozione di eventi scientifici, alla partecipazione ai gruppi di studio e alla stesura di documenti societari. Contribuire ai programmi di coordinamento tra società scientifica e le diverse e diversificate realtà nazionali, con un sempre maggiore coinvolgimento dei coordinatori dei gruppi regionali sia per le tematiche scientifico-didattiche che di management sanitario. ■

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CURRICULUM • Nato a Napoli il 28 Dicembre 1963

Vincenzo Ravo

• Telefono Ospedale 081.5903472 - Cell. 3355349053 • Mail : v.ravo@istitutotumori.na.it, dottenzoravo@gmail.com • Laureato in Medicina e Chirurgia a Napoli presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Federico II° nell’1989 con votazione 110 e lode/110

• Specialista In Radioterapia Oncologica dal 1993 • Dal 1993 al 1997 Dirigente Medico presso la UOC Radioterapia della Clinica Villa del Sole di Napoli • Dal 1998 al 2005 Dirigente Medico presso la UOC di Radioterapia dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli “Fondazione Pascale” • Dal 2006 al 2010 Dirigente Medico presso la UOC di Radioterapia del PO Ascalesi ASLNa1 • Dal 2011 al 2012 Direttore F.F. presso la UOC di Radioterapia del PO Ascalesi ASLNa1 • Dal 2013 ad oggi Dirigente Medico presso la UOC di Radioterapia dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli “Fondazione Pascale” con l’incarico di alta specializzazione “Radioterapia Stereotassica con Cyberknife” • Segretario alla Presidenza AIRO nel 2008 - 2009 • Consulente per l’attività clinica di Radioterapia del Dipartimento Diagnostica per Immagini e Radioterapia della Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN) dal 2010 ad oggi • Negli Anni accademici 2011 - 2012 e 2012 - 2013 titolare dell’insegnamento “Diagnostica per Immagino XIV Med.36 nel Corso di Laurea per le Professioni Sanitarie in “Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia della Facoltà di Medicina e Chirurgia della SUN • Componente della Commissione Scientifica per le attività congressuali periodiche dell’AIRO dal 2008 al 2010 Coordinatore del “Gruppo AIRO Campania” dal 2011 al 2015 • Relatore, docente o moderatore in circa 70 Congressi o Corsi ed autore di circa 40 lavori scientifici editi su riviste specializzate o presentati in diversi congressi nazionali ed esteri dal 1990 al 2015

PROGRAMMA Sono socio AIRO sin dal primo Congresso di Assisi del 1991 ed ho avuto modo in diverse occasioni di partecipare attivamente ad attività societarie, come organizzatore di corsi educazionali, come segretario alla presidenza, ed infine negli ultimi anni come coordinatore del gruppo regionale Campania. Ho sempre operato nell’esclusivo interesse dell’Associazione seguendo quello che è il mio principale convincimento: fare bene in ambito AIRO significava aiutare tutto il “movimento” radioterapico (o radio-oncologico). Pur essendo una società scientifica la nostra Associazione può infatti aiutarci anche nella nostra attività quotidiana. Basta pensare alla diversa visibilità e considerazione che abbiamo conquistato, rispetto a diversi anni fa, nei confronti di oncologi e chirurghi. In Campania siamo riusciti, come gruppo regionale, a portare a termine un ottimo lavoro dando finalmente l’immagine di un gruppo coeso (pur essendoci in regione diverse realtà concomitanti: pubblico, privato, università), realizzando due congressi regionali che hanno avuto unanime consenso, riuscendo anche ad essere considerati come controparte tecnica regionale. In questi giorni si sta portando a termine l’assegnazione di cinque nuovi

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acceleratori lineari per strutture ospedaliere o universitarie regionali. Infine siamo riuscire a fornire da due anni i dati sull’attività della radioterapia regionale per il sito internet dell’Associazione aggiornando le informazioni del 100% dei centri attivi.

I PUNTI SU CUI VORREI LAVORARE NELL’AMBITO DEL CD AIRO SONO: 1) Formazione Uno dei principali compiti di una società scientifica credo debba essere quello di provvedere alla formazione ed all’aggiornamento professionale dei propri iscritti (con modalità che potremmo definire “a costo zero” e “chilometri zero”). Credo quindi sia necessario insistere sulla formula dei corsi itineranti che si possono tenere anche in sedi periferiche con costi minimi. D’altra parte essendo venuto meno l’impegno economico del pagamento delle spettanze per la Casa Comune, l’Airo potrà investire sempre di più in tali attività. Ritengo inoltre che il Congresso Nazionale debba essere gratuito per i soci regolarmente iscritti all’Associazione come avviene ad esempio nella SIRM. Bisogna anche ammettere che la quota di iscrizione all’AIRO è immodificata da anni e quindi potrebbe essere leggermente ritoccata. 2) Giovani Credo sia necessario introdurre maggiormente nei meccanismi societari i radioterapisti più giovani, al di la di quanto già fa brillantemente l’Airo Giovani. Abbiamo dei colleghi estremamente preparati che devono essere adeguatamente valorizzati. Anche in manifestazioni maggiori, come il Congresso Nazionale, credo sia necessario dare loro maggior spazio. Si potrebbe inoltre creare un’area nel sito societario in cui inserire tutti i concorsi e le varie occasioni di lavoro, accessibile anche a ditte o gruppi privati ed in cui i giovani potrebbero inserire il curriculum. 3) Gruppi di Studio e Regionali Bisogna esortare i gruppi a promuovere sempre nuove iniziative. Le attività scientifiche dell’Associazione devono partire da proposte dei gruppi di studio. I gruppi regionali devono essere appoggiati dall’Airo nazionale nell’organizzazione di manifestazioni locali. 4) Rapporti con le altre Società Scientifiche e con le Amministrazioni Sanitarie Nazionali e Regionali Si deve partire da un rapporto paritetico con ogni organizzazione scientifica ma non si possono avere preclusioni nei confronti altre associazioni o società scientifiche laddove queste chiedano il coinvolgimento dell’Airo. Ogni contesto può essere utile per promuovere la radioterapia oncologica. In ambito nazionale e regionale è necessario fare pressione per ottenere la definizione o l’aggiornamento del nomenclatore e dei tariffari, superando le diseguaglianze che attualmente si registrano tra le varie regioni. 5) Rapporti con i media Si devono promuovere le iniziative tese a fornire la corretta presentazione di cosa sia la moderna radioterapia oncologica. Anche il sito internet deve poter essere più facilmente fruibile per l’utenza. Ci devono essere inoltre sezioni specifiche, dedicate agli specialisti, che diano un quadro realistico delle attività di ogni centro associato. 6) Tutela legale dei Radioterapisti Oncologi Si propone la realizzazione di un albo degli specialisti Radio-oncologi, includendo coloro che diano la disponibilità, che l’ Associazione potrebbe fornire alle autorità giudiziarie al fine di consentire la nomina di specialisti competenti nell’ambito di procedimenti

legali legati a procedure Radioterapiche e/o Oncologiche in cui si ponga l’esigenza di avvalersi di periti medici. ■

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CURRICULUM • Nata a Scala Coeli (CS) il 15/01/58

Mariaquila Santoro

• 1993 Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma “La Sapienza” con il massimo dei voti e la lode • 1994 - 1995 Medico frequentatore presso la Divisione di Radioterapia Oncologica, Policlinico Umberto I, Università di Roma “La Sapienza”, con finalità assistenziali e di ricerca

• Collaborazione ad attività di ricerca, presso la I Facoltà di Medicina, Università di Roma "La Sapienza", Anno Accademico 1998/1999 • 1999 Specializzazione in Radioterapia Oncologica presso l’Università di Roma “La Sapienza” con il massimo dei voti e la lode • 2000 Medico frequentatore presso la Divisione di Radioterapia Oncologica, Policlinico Umberto I, Università di Roma “La Sapienza, con finalità assistenziali e di ricerca • Collaborazione ad attività di ricerca presso la II Facoltà di Medicina, Università di Roma "La Sapienza", Anno Accademico 2001/ 2002 • 2001 - 2003 Assegnista di ricerca presso la Divisione di Radioterapia Oncologica, Policlinico Umberto I, Università di Roma “La Sapienza” • 2003 ad oggi dirigente medico presso l'Unità Operativa di Radioterapia e Radiobiologia dell'Azienda Ospedaliera "A. Pugliese-G. Ciaccio" di Catanzaro • Attività tutoriale presso la Scuola di Specializzazione in Radioterapia dell’ Università “Magna Graecia” di Catanzaro, dall’Anno Accademico 2004/2005 • Socio dal 1996 dell’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO) • Socio AIRB e GOIM • Autrice e coautrice di 119 pubblicazioni sia su riviste nazionali e internazionali, sia su atti di congressi e convegni di cui 13 per esteso • Relatrice e moderatrice a numerosi congressi nazionali ed internazionali L'attività scientifica ed assistenziale è rivolta principalmente al miglioramento delle tecniche di Radioterapia Oncologica mediante l’utilizzo di nuove metodiche di Diagnostica per Immagini (TC e RM) e Medicina Nucleare (PET) necessarie per effettuare una corretta valutazione della estensione della malattia e pertanto per una più corretta pianificazione terapeutica. Al riguardo si è occupata del trattamento di Malattie linfoproliferative e dei nuovi protocolli internazionali relativi al trattamento dei Linfomi e dell’utilizzo della PET, nell'ambito della ottimizzazione dei piani di trattamento radioterapico. Da anni ha focalizzato il proprio interesse scientifico sulla valutazione degli effetti delle radiazioni sui tessuti sani con particolare riguardo ai danni acuti e tardivi dei trattamenti radianti nei pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin. Negli ultimi anni l’interesse è stato, inoltre, rivolto a tutti i trattamenti multidisciplinari quali quelli utilizzati nelle neoplasie del tratto gastro-intestinale, nel carcinoma mammario, nelle neoplasie urologiche, cerebrali, polmonari, ginecologiche e del distretto testa collo.

PROGRAMMA Si può racchiudere in una sola parola: MULTIDISCIPLINARIETÀ. Il mio programma di lavoro sarà rivolto al massimo coinvolgimento di tutte le professionalità appartenenti alle varie società scientifiche allo scopo di individuare percorsi comuni diagnostico-terapeutici nel trattamento delle tipologie di neoplasie di interesse oncologico. ■

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CURRICULUM INFORMAZIONI PERSONALI

Fabio Trippa

Indirizzo

Via Flaminia 217, 00196 Roma

Telefono

+ 39 744 205729

E-mail

f.trippa@aospterni.it

Skype

fabiotrippa

Nazionalità

Italiana

Data di nascita

22/09/1964

+ 39 744 272287

+ 39 328 6871217

POSIZIONE RICOPERTA Dirigente medico ospedaliero ISTRUZIONE E FORMAZIONE • 10/1985 - 02/1991 Laurea in Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Perugia • 01/03/1991 - 30/09/1994 Medico volontario - Servizio Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliera "S.Maria", Terni (Italia) • 01/10/1994 - 31/10/1998 Specializzazione in Radioterapia Oncologica - Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli studi di Perugia, Perugia (Italia) ESPERIENZA PROFESSIONALE • 01/11/1998 - 28/04/2000 Consulente in Radioterapia Oncologica ed Oncologia Medica - Presidi ospedalieri Narni, Amelia, Orvieto dell'ASL 4 Terni, compiti di assistenza e cura dei pazienti oncologici • 29/04/2000 - 01/07/2001 Dirigente Medico disciplina di Oncologia Medica - S.C. Medicina, Ospedale "S. Maria della Stella", Orvieto (TR) (Italia), Dirigente medico di I°livello • 02/07/2001 - alla data attuale Dirigente Medico disciplina di Radioterapia Oncologica - S.C. Radioterapia Oncologica, Azienda Ospedaliera "S.Maria"Via T. di Joannuccio, 1 Terni, 05100 Terni (Italia), Dirigente medico I° livello con incarico professionale ad alta specializzazione "Diagnosi e Terapia dei tumori della prostata CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI Prima lingua Italiano Comprensione Ascolto Lettura Altre lingue

Parlato

Scritto

Interazione orale

Produzione orale

Inglese

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B1

B1

B1

B1

Fancese

B2

B2

B2

B2

B2

Livelli: A1 e A2: Utente base - B1 e B2: Utente autonomo - C1 e C2: Utente avanzato Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingue

COMPETENZE COMUNICATIVE Buona capacità di comunicazione con personale sanitario e pazienti

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI • buona esperienza nella gestione di progetti di lavoro (protocolli clinici, corsi per personale sanitario e volontariato). • organizzazione di corsi specialistici locali e nazionali in Radioterapia Oncologica con particolare riguardo alla patologia cerebrale ed ai trattamenti palliativi e di supporto COMPETENZE PROFESSIONALI • buona conoscenza e padronanza dei sistemi di pianificazione per trattamenti radioterapici conformazionali e ad intensità modulata di dose; • buona esperienza nel campo dei trattamenti radioterapici con tecniche stereotassiche; • buona esperienza nell'utilizzo della brachiterapia ad alto rateo di dose in particolare per la patologia mammaria e ginecologica. COMPETENZA DIGITALE Buona padronanza nell'utilizzo degli strumenti Microsoft Office ULTERIORI INFORMAZIONI Pubblicazioni Autore di pubblicazioni di interesse scientifico su riviste nazionali ed internazionali. Partecipazione a Congressi Partecipazioni e relazioni a congressi nazionali ed internazionali Appartenenza a gruppi/associazioni • Dal 1996 membro dell'Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO) • 2002 - 2004: Consigliere del Gruppo di Studio Regionale TOSCO-UMBRO dell'AIRO • 2010 - 2012: Consigliere del Gruppo di Studio dell'AIRO: CURE PALLIATIVE E TERAPIA DI SUPPORTO

PROGRAMMA • Proseguire la collaborazione con le altre società scientifiche nazionali nella realizzazione di linee guida su percorsi diagnosticoterapeutici, mantenendo il proprio ruolo paritetico rispetto alle altre discipline specialistiche nella gestione del paziente oncologico. • Favorire la realizzazione di incontri scientifici teorico-pratici monotematici con particolare attenzione alla crescita culturale e scientifica dei giovani radioterapisti oncologi. • Realizzazione di una rete di collaborazione regionale e nazionale per le prestazioni radioterapiche ad alta tecnologia. • Favorire studi di “cost-effectiveness” e realizzare per le prestazioni radioterapiche un tariffario-nomenclatore uniforme sul piano nazionale. • Ribadire il ruolo clinico della nostra specialistica anche in ambito prescrittivo in particolare nell’utilizzo di farmaci oncologici impiegati in associazione con i trattamenti radioterapici (ormonoterapici, target-therapy…). • Realizzare dei programmi di “stages” presso centri italiani rivolti ai giovani radioterapisti oncologi per acquisire o migliorare le proprie competenze su trattamenti radioterapici ad alta specializzazione. ■

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Venezia - 19 Settembre 2015

www.estro.org

Sede Lingotto Fiere Via Nizza, 294 - 10126 Turin, Italy Deadlines per l’invio dei contribute scientifici: 19 Ottobre 2015 LOCAL ORGANISING COMMITTEE Chairmen

U. Ricardi and M. Stasi F. Alongi, L. Begnozzi, G. Biti, S. Clemente, R. Corvò, C. Fiandra, C. Fiorino, M. Iori, L. Livi, S. Magrini, R. Maurizi Enrici, R. Orecchia, D. Pasini, N. Romeo, E. Russi, V. Valentini

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VERBALI

CONSIGLIO DIRETTIVO 8 GIUGNO 2015

I

n data 8 Giugno 2015, presso la sede di via Farini 62, Roma,

gimento del Congresso. Pavanato fa presente che lo scorso

si è svolta la riunione del Consiglio Direttivo AIRO con il se-

anno la cifra raggiunta a Giugno non è incrementata in ma-

guente Ordine del Giorno:

niera sostanziale nei mesi successivi e si augura che ciò non avvenga anche quest’anno. Il Presidente dà quindi la parola ai

1. Congresso Nazionale AIRO 2015

Presidenti del XXV Congresso Nazionale, Aristei e Maranzano,

2. Congresso 2016

chiedendogli se hanno avuto ulteriori contatti con la ER Con-

3. Elezioni Presidente eletto e Consiglieri

gressi e con la Commissione Scientifica. I Presidenti del Con-

4. Sito AIRO

gresso rispondono che i loro ultimi contatti risalgono al mese

5. Ufficio Stampa

di marzo. Russi si raccomanda di attenersi strettamente all’art.

6. Corsi FAD

2 del regolamento che prevede che "il Presidente del Con-

7. Censimento Centri di Radioterapia-DIRAC-Hero

gresso abbia compiti di coordinamento logistico locale inte-

8. Federazione delle Società di Area Radiologica

grandosi per l’organizzazione con il CD ed il Comitato

9. Documenti prodotti dal gruppo di studio AIRO sulla

Scientifico". Il Presidente ribadisce che i Gruppi Regionali do-

re-irradiazione delle recidive intraprostatiche e sul trat-

vrebbero essere maggiormente coinvolti, perché il Congresso

tamento delle recidive linfonodali isolate

Nazionale è, oltre che un evento scientifico, soprattutto un mo-

10. Comunicazioni del Presidente

mento di incontro societario e di riflessione per conoscere le

11. Varie ed eventuali

istanze, le necessità, le aspettative ed i suggerimenti delle varie realtà territoriali. Il Presidente ricorda che la Commissione Scientifica, dopo essersi coordinata con i Presidenti del

I lavori iniziano alle ore 11.00.

Congresso ed i responsabili dei gruppi regionali e dei gruppi Per il CD sono presenti: Maurizi Enrici, Russi, Magrini, Jereczek,

di studio dovrà sottoporre tra la fine di giugno ed i primi di

Franzone, Pavanato, Guida, Di Grazia, Lucà, Aristei, Greto, Ari-

luglio il programma conclusivo al CD per la sua approvazione

stei, Maranzano, De Sanctis.

finale. Il Presidente infine, ricorda che la scelta di Rimini come

Assenti giustificati: Grandinetti, Donato, Ramella.

sede del Congresso Nazionale è stata dettata soprattutto dalla esigenza di una riduzione dei costi e che questo obiet-

1. Congresso Nazionale AIRO 2015

tivo, pur se i dati sono ancora preliminari, sembrerebbe rag-

Il Presidente illustra il consuntivo ricevuto da ER Congressi ri-

giunto. ER Congressi potrà presentare dati più concreti in

guardante i contributi al XXV Congresso Nazionale da parte

occasione del CD di Settembre. Magrini sottolinea come si stia

delle ditte sponsor. Sebbene ancora preliminare, la cifra rag-

andando verso un nuovo modello di Congresso nazionale, nel

giunta ad oggi è soddisfacente, in quanto uguale a quella fi-

quale il Presidente del Congresso ha un ruolo di coordinatore

nale del Congresso Nazionale dell’anno precedente.

meno legato a interessi territoriali.

Dall’analisi comparativa dei 2 prospetti si evince che alcune

Alle ore 12 si chiude l’argomento e Maranzano e Aristei la-

ditte presenti lo scorso anno non sono tra gli sponsor di

sciano il CD.

quest’anno, ma il Presidente ricorda che la time table definitiva, utile a contattare le ditte, è stata consegnata ad ER Con-

2. Congresso 2016

gressi solo da pochi giorni e che, quindi, è verosimole pensare

Il Presidente, dopo aver ricordato che sarà bene individuare

che vi sia la possibilità di ottenere altri contributi sia per le

entro Settembre il Presidente del Congresso del 2016, dà la

aree espositive che per le letture sponsorizzate (Aristei). Il Pre-

parola a Greto che illustra la proposta di time table del Con-

sidente invita i Presidenti del XXV Congresso e gli altri membri

gresso congiunto AIRO-AIRB ed AIRO Giovani, elaborata in

del CD a contattare le ditte che fino ad ora non hanno mani-

collaborazione con Ramella e Corvò, sulla base dei precedenti

festato il loro interesse a partecipare al XXV Congresso per

suggerimenti del CD. Il Congresso si articolerà su 3 Giorni, a

stimolarle a farlo (Magrini). Il Presidente comunque sottolinea

partire dalle 11 di Venerdì 30 Settembre e terminerà alle 12 di

che il trend attuale sembra premiare le scelte fatte sullo svol-

domenica 2 Ottobre 2016. Dopo ampia discussione, vengono

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L E PA G I N E A I R O

suggerite alcune modifiche che riguardano l’introduzione del

zione e per la garanzia di sei mesi su interventi di collaudo e

packet lunch il venerdi, in concomitanza con le riunioni del se-

rifinitura del sistema. Russi sottolinea che sono da chiarire le

condo turno dei gruppi di studio (Jereczek, Magrini), il man-

modalità di pagamento degli interventi per la manutenzione e

tenimento del Congresso monotematico per patologia

per il saldo (non al collaudo ma ripartito 60% subito e 40%

(Magrini), anche per favorire le esigenze degli sponsor ( Presi-

dopo 3 mesi). Il Presidente propone che Russi contatti la Inno-

dente, Lucà ), la decisione di dare più tempo alle sessioni di

vation Engineering, sottoponendo loro tali quesiti. Il contatto

comunicazioni orali da tenere eventualmente in contempora-

avviene immediatamente per via telefonica ed avendo avuto

nea (Presidente, Magrini), considerando anche la favorevole

risposta soddisfacente, il CD approva l’assegnazione dell’in-

logistica della struttura congressuale di Rimini. Si apre quindi

carico di restyling del sito AIRO alla Innovation Engineering.

una ampia discussione sulla assegnazione della Presidenza del Congresso del 2016, che potrebbe essere individuata tra i Co-

5. Ufficio Stampa

ordinatori Regionali (Presidente, Russi), sebbene i Coordinatori

Il Presidente informa che a tutt’oggi, sia i preventivi valutati che

Regionali abbiano mostrato di preferire una sede più legata

i colloqui avuti, non sono stati ritenuti del tutto soddisfacenti.

alle rispettive realtà territoriali (Presidente). Il Presidente ricorda

Il Presidente propone di chiedere altri preventivi (ht interme-

comunque che dal 2017 anche il Congresso Nazionale sarà ar-

dianews; value relations - proformat) con l’intenzione di pren-

ticolato su 3 giorni e che la scelta di Rimini come sede congres-

dere una decisione entro Settembre 2015 (Magrini, Pavanato).

suale per il 2015 e 2016 deve essere considerata un banco di prova per valutare la fattibilità e l’opportunità di mantenere

6. Corsi FAD

una sede fissa (Lucà, Magrini). Il Presidente ribadisce comun-

Il Presidente, anche nell’ottica della neo-costituenda Federa-

que l’assoluta necessità di individuare per il Congresso itine-

zione delle Società di Area Radiologica, propone di utilizzare

rante sedi idonee dal punto di vista logistico (Presidente, Lucà,

per i corsi FAD la struttura già in funzione della SIRM (sia piat-

Magrini). Dopo ampia discussione, si considera l’opportunità

taforma che provider), di cui per altro sono ancora da valutare

di coinvolgere i coordinatori dei Gruppi Regionali nella indivi-

i costi. Russi propone di aumentare la quota di iscrizione an-

duazione del Presidente del Congresso Nazionale del 2016

nuale AIRO di 30 euro, assicurando con questa cifra ai Soci re-

(Presidente, Russi), proponendo loro di partecipare, ospiti

golarmente iscritti il 50% dei crediti annuali ECM obbligatori,

dell’AIRO al prossimo CD del 14 Settembre 2015 (Magrini,

acquisiti attraverso corsi FAD AIRO. Questo come modello po-

Lucà) invitandoli dalla sera precedente. Il Presidente eletto farà

trebbe anche essere applicato alla piattaforma della SIRM

una preliminare ricognizione telefonica per vagliare la disponi-

(Russi, Magrini). Il Presidente dà quindi la parola a Jereczeck

bilità dei Coordinatori 4 Regionali e successivamente il Presi-

che riferisce il notevole interesse mostrato dai Coordinatori

dente formalizzerà tale invito.

dei Gruppi di Studio (Santoni, Pergolizzi, Mantello, Tagliaferri, Alterio, Di Grazia) a cui sarà delegato il compito di proporre e

3. Elezioni Presidente eletto e consiglieri

organizzare i corsi FAD (3-4 all’anno). Il Presidente propone di

Il Presidente ricorda che si dovrà eleggere il nuovo Presidente

valutare concretamente sia la fattibilità dell'utilizzo della piat-

Eletto e che per 4 degli attuali consiglieri il mandato scadrà

taforma SIRM che la proposta Russi.

nell’anno corrente e che l’11 luglio è il termine ultimo per la presentazione delle candidature per il loro rinnovo ed auspica

7. Censimento centri di Radioterapia-DIRAC-Hero

che le candidature siano espressione di motivata partecipa-

Il Presidente sottolinea per l’ennesima volta che i dati del sito

zione utile alla crescita societaria, (Lucà, Russi). Il Presidente

AIRO relativi ai centri di radioterapia in Italia non sono ade-

invierà una lettera a tutti i Soci che verrà pubblicata sul sito

guatamente aggiornati. Questa situazione ci mette in difficoltà

AIRO per ricordare tale scadenza.

anche nei rapporto con altre società scientifiche (ESTRO) ed istituzioni internazionali (IAEA). Informa che ha comunque pro-

4. Sito AIRO

mosso una verifica dei dati da lui raccolti nel confronto con

Si apre una ampia discussione sui preventivi presentati al CD

quelli presenti sul repertorio europeo DIRAC, a lui trasmessi,

per il restyling del sito AIRO. Magrini sottolinea che sarebbe

per poterli ritrasmettere a DIRAC/IAEA dopo controllo. Acco-

conveniente privilegiare chi lavora con sistema “open source”,

gliendo la richiesta di Russi, il Presidente propone di non oscu-

più modulabile in caso di ulteriori modifiche. Dopo una rico-

rare i centri che non hanno eseguito l’aggiornamento annuale.

gnizione di opinioni (Greto, Magrini, Lucà, Russi) vi è una con-

Il Presidente ribadisce il ruolo fondamentale dei Coordinatori

vergenza di pareri favorevoli sul preventivo della agenzia

Regionali anche riguardo l’aggiornamento del sito AIRO. Il

Innovation Engineering con apprezzamenti per l’utilizzo della

Presidente dà la parola al Presidente eletto, che sottolinea an-

piattaforma Wordpress, per l’offerta di un periodo di forma-

cora una volta che il Coordinatore Regionale deve avere un

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ruolo rappresentativo a livello nazionale. Il Presidente eletto

10. Comunicazioni del Presidente

riferisce di una situazione nazionale composita riguardo i

10a) Il Presidente Riccardo Maurizi Enrici comunica le sue di-

Gruppi Regionali, rispetto sia all’aggiornamento del sito che

missioni dovute a motivazioni del tutto personali, ringrazia per

alla attiva partecipazione societaria, e formalizzerà tali proble-

la collaborazione ricevuta ed augura alla Società gli sviluppi e

matiche in una lettera da inviare ai Coordinatori dei Gruppi

la crescita che merita che sicuramente chi gli succederà sarà

Regionali (Presidente, Jereczeck).

in grado di assicurarle. 10b) Il Presidente comunica che è stata pagata la quota di

8. Federazione di Area Radiologica

iscrizione alla FISM per il 2015.

Il Presidente informa che si sta andando avanti nelle procedure

10c) Il Presidente comunica che il 10-11 Settembre 2015 è in

per istituire la Federazione delle Società di Area Radiologica,

programma la Consensus Conference “Dalla pratica del fol-

e che la proposta di regolamento che ci è stata inviata, è stata

low-up alla cultura del survivorship care”, in cui AIRO è diret-

restituita a SIRM con le modifiche suggerite dal CD AIRO.

tamente impegnata con gruppo di lavoro coordinato da Russi, insieme ad AIOM, CIPOMO, SIMG, FAVO, SIPO e AIRTUM per

9. Documenti prodotti dal gruppo di studio AIRO sulla reirradiazione delle recidive intraprostatiche e sul tratta-

sviluppare una diversa cultura del follow-up sulla base della quale fornire linee guida nei tumori della prostata, mammella

mento delle recidive linfonodali isolate

e retto.

Il Presidente dà la parola a Magrini che espone il progetto,

10d) Il Presidente comunica che il 21 maggio si è tenuto a S.

maturato lo scorso anno nell’ambito del gruppo di studio sulla

Servolo, Venezia, il Meeting dello Steering Committee e dello

prostata, scaturito dall’esigenza di chiarire il ruolo della RT nel

Scientific Committee nell’ambito del Progetto Pros-it. Per

trattamento delle recidive linfonodali isolate da carcinoma pro-

quanto riguarda l’aggiornamento relativo all’attivazione dei

statico e nella reirradiazione delle recidive intraprostatiche

centri: dei 149 centri che avevano inizialmente manifestato in-

del carcinoma prostatico trattato con radioterapia a fasci

teresse a partecipare al progetto, 100 hanno ottenuto le ap-

esterni (re-EBRT). Il Gruppo di Studio, proprio per l’assenza

provazioni necessarie, 26 sono in attesa di conoscere l’esito

di consolidate evidenze in letteratura, ha ritenuto utile che tali

della valutazione da parte del Comitato Etico referente, 23

procedure venissero regolamentate nelle loro indicazioni cli-

hanno invece scelto di non partecipare allo studio. I membri

niche e tecnologiche (Jereczeck). Magrini sottolinea anche le

dello Steering e dello Scientific Committee, con l’obiettivo di

implicazioni medico-legali di un approccio terapeutico diffuso

avere un quadro definitivo sui centri partecipanti allo studio e

nella pratica clinica, sebbene non ancora sostenuto da evi-

per permettere a tutti i centri di arruolare pazienti per un pe-

denze di livello I, che potrebbe avvalersi di un documento

riodo di almeno due mesi, hanno deciso che i centri che

pubblicato sul sito AIRO. Il documento, elaborato dal Gruppo

avranno ricevuto l’approvazione da parte dei Comitati Etici

di Studio sulla prostata, come da regolamento prima di pas-

entro il 31 maggio 2015 potranno partecipare al progetto e

sare al vaglio del CD AIRO, è stato valutato dalla Commis-

iniziare l’arruolamento. I centri che invece non avranno ancora

sione Scientifica che, in mancanza di evidenze di livello I e di

ricevuto l’approvazione del Comitato Etico entro il 31 maggio

linee guida internazionali, ha espresso parere negativo.

non potranno purtroppo partecipare a Pros-IT. I presenti hanno

Si apre una ampia discussione, al termine della quale si decide

deciso che è opportuno proseguire con l’arruolamento fino al

che il documento, pur riconoscendone l’utilità, non può co-

termine fissato al 31 luglio, senza fermarlo prima del raggiun-

munque essere validato da AIRO come una vera e propria

gimento della numerosità calcolata (1.500 pazienti), così da

linea guida, (Presidente, Lucà). Russi e Jereczeck riprendono

permettere un “buon” arruolamento anche ai centri che hanno

l’argomento facendo presente fra l’altro che ricade nel campo

ottenuto recentemente l’approvazione da parte del Comitato

di applicazione della L. 187 e che pertanto, anche se non eti-

Etico. Da un’analisi degli arruolamenti per reparto, si è visto

chettabile come linea guida, la sua disponibilità sul sito AIRO

che per i centri di oncologia può essere difficile arruolare il nu-

permetterebbe, visto che il documento è aggiornato, un facile

mero richiesto di pazienti (20) entro il termine previsto. In que-

accesso alla evidenza disponibile in questo contesto; in tal

sti casi, qualsiasi numero di pazienti arruolati sarà considerato

senso, potrebbe fornire agli oncologi radioterapisti gli ele-

nel database finale dello studio. L’arruolamento si concluderà

menti per giudicare caso per caso della appropriatezza della

il 31 luglio 2015. Durante i mesi di agosto e settembre il CNR

metodica. Si propone perciò la sua pubblicazione nello spazio

procederà con il controllo di qualità e con le analisi sui dati

riservato al Gruppo di Studio prostata come aggiornamento

trasversali completi raccolti. I risultati delle analisi verranno in-

dello stato dell’arte nel trattamento di queste manifestazioni

viati ai membri di Steering e Scientific Committee prima della

cliniche del carcinoma prostatico. Il CD approva.

fine di settembre. Verranno quindi discussi durante un prossimo incontro di Steering e Scientific Committee fissato per

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L E PA G I N E A I R O

giovedì 22 ottobre 2015, a Roma (CNR). Per quanto riguarda

partecipato come rappresentante ESTRO il Prof. Krengli in-

l’andamento degli accessi al sito Pros-IT CNR, il sito, al mo-

sieme a Philippe Maingon (Digione). Il documento finale, che

mento è utilizzato quasi esclusivamente come accesso alla

è stato accettato e fatto proprio dalla Commissione Europea,

piattaforma per l’inserimento dei dati, ha un buon interesse e

riguarda la stesura di linee guida sulla gestione del rischio in

si potrebbe pensare di arricchirne i contenuti inserendo una

radioterapia a fasci esterni. Si tratta di un documento abba-

revisione della letteratura sul tema, oppure un forum con do-

stanza corposo corredato da un "supplemento" ricco di det-

mande/risposte allo specialista, oppure ancora una sezione

tagli. Il Presidente su richiesta del Prof. Krengli propone di

con informazioni «più chiare» sul tumore della prostata per i

inserirlo nel sito AIRO.

Medici di Medicina Generale (anche attraverso corsi di e-lear-

10m) Il Presidente comunica che i seguenti patrocini sono stati

ning), per i pazienti, magari utilizzando materiale divulgativo

approvati:

già disponibile in istituzioni scientifiche, oppure con interviste

1) “Ottimizzazione delle scelte nella gestione delle neo-

a specialisti già coinvolti nel progetto. Sulla base di quanto

plasie del testa-collo”, Cortona 5 Giugno 2015.

fatto Il Presidente esprime soddisfazione e sottolinea il ruolo

2) “Highlights in prostate cancer”, Viterbo 19 Giugno 2015.

determinante della componenete radioterapica, ben rappre-

3) “Le potenzialità della radiochirurgia/radioterapia stereo-

sentata nello Steering e Scientific committee.

tassica corporea nel trattamento delle lesioni di encefalo,

10e) Il Presidente comunica che ha ricevuto notizia dal Dottor

polmone, prostata e fegato”, Roma 18 settembre 2015.

Pavanato che AiMaC starebbe elaborando meteriale divul-

4) “11th meet the professor. Advanced international breast

gativo sulla adroterapia. Il Presidente ricorda che il manuale

cancer course (AIBCC)“, Padova 10-12 Settembre 2015.

divulgativo sulla Radioterapia distribuito fino ad ora

5) “Trattamenti integrati non chirurgici dei tumori avnzati

da

AIMAC è stato stilato in collaborazione con AIRO e auspica

della testa e del collo”, Cuneo Ottobre 2015.

che anche questa volta sia richiesta una collaborazione attiva

6) “I corso residenziale teorico-pratico di radioterapia ste-

della nostra Società.

reotassica ablativa (SABR) linac-based, Verona 2-4 Dicembre 2015.

10f) Il Presidente comunica di avere aderito ad una iniziativa della Union Européenne des Médecins Spécialistes (UEMS) in

”Robotic surgery in urology. Bladder, kidney, prostate and

cui si chiede di unificare a livello europeo la denominazione

upper urinary tract-10th anniversary of da Vinci robot in Sa-

della specialità portandola da “Radiotherapy” a “Radiation

vona. XIX Course of robotic, laparoscopic and general uro-

Oncology” e di portare la durata della Scuola di specializza-

logy” Savona 25-26 settembre 2015:

zione a 5 anni.

valutazione, il CD non ha ravvisato gli estremi per la conces-

10g) Il Presidente comunica che relativamente alla commis-

sione del patrocinio AIRO per la suddetta manifestazione.

dopo attenta

sione ministeriale che ha per oggetto il recepimento della direttiva Euratom 59/2013 l’AIRO ha delegato quale esperto il

11) Varie ed eventuali

Prof. Lorenzo Livi.

11a) Il CD unanime sottolinea i risultati operativi ottenuti con

10h) Il Presidente comunica che a firma congiunta con Il Pre-

la guida del Presidente e grazie al suo particolare impegno;

sidente ed il vicepresidente AIRB e del rappresentante AIRO

pertanto prende atto delle sue dimissioni con estremo ram-

del Collegio dei professori MED 36, è stata inviata una lettera

marico e ringrazia il Prof. Riccardo Maurizi Enrici per l’impe-

all’editore della rivista Tumori, dove è stato recentemente

gno e la dedizione con cui ha svolto il suo importante compito

pubblicato un articolo sulla storia della radiobiologia in Italia,

istituzionale.

a primo nome dalla Dottoressa Strigari. Nella lettera vengono

Il CD, preso atto delle dimissioni del Prof Riccardo Maurizi En-

evidenziate le inesattezze e le dimenticanze degli autori del-

rici, delibera che Elvio Russi assuma l’incarico di Presidente

l’articolo che sono tutti fisici.

AIRO dal 9 Giugno 2015 al 31 Dicembre 2017. Il CD ratifica.

10i) Il Presidente comunica che è in atto un’iniziativa della

Alle ore 17 non essendoci altri argomenti in discussione il CD

SICO che riguarda l’individuazione dei requisiti minimi per la

viene sciolto. ■

definizione di un centro di riferimento per il trattamento dei tumori rari solidi dell’adulto, promuovendo un consenso ita-

Il Presidente

Il Segretario

liano. La SICO chiede la collaborazione delle varie Società

R. MAURIZI ENRICI

V. DE SANCTIS

Scientifiche che si occupano di oncologia e quindi anche dell’AIRO. Il Presidente propone di coinvolgere i Gruppi di Studio. 10l) Il Presidente comunica che è giunto a conclusione, dopo oltre due anni di lavoro, un progetto guidato da Julian Malicki, che ha risposto a una call della Comunità Europea a cui ha

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L E PA G I N E A I R O

CONSIGLIO DIRETTIVO 6 LUGLIO 2015

I

n data 6 Luglio 2015, presso la Casa Comune dell’ Area Radiologica di via del Cardello, Roma, si è svolta la riunione del Consiglio Direttivo AIRO allargata al Comitato Scientifico del XXV Congresso Nazionale AIRO in programma 7-10 Novembre 2015 a Rimini e ai Coordinatori dei Gruppi di Studio, con il seguente Ordine del Giorno: 1. 11,00 - 13,00: Comitato Scientifico XXIV Congresso Nazionale AIRO Padova 2. 14,00 - 16,00: Riunione Coordinatori Gruppi Regionali I lavori iniziano alle ore 11 Per il CD sono presenti:Russi, Franzone, Guida, Donato, Grandinetti,, Ramella, Di Grazia, De Sanctis in qualità di segretario. Assenti giustificati: Magrini, Pavanato, Jereczek, Lucà. Gruppi regionali: Deidda, Santarelli, Franzone, Bosio, Fiorica, Parisi, Pingitore, Sansotta Assenti giustificati: Di Muzio, Gava, Ravo Commissione Scientifica: Livi, Ricardi, Morganti, Corvò, Genovesi Assenti giustificati: Alongi Gruppi di studio: Ciabattoni, Tagliaferri, Trovò, Galuppi, Santoni Assenti giustificati: Alterio, Scoccianti, Mantello, Pergolizzi, AIRO Giovani: assente Greto Presidenti XXV Congresso Nazionale: Aristei, Maranzano

Russi saluta e ringrazia tutti i partecipanti e dà la parola a Livi che, a nome della Commissione Scientifica, recepite le proposte da parte dei coordinatori dei gruppi regionali e dei coordinatori dei gruppi di studio, in accordo con i Presidenti del Congresso, presenta la programmazione scientifica del XXV Congresso Nazionale che, dopo ampia discussione, viene approvata nella sua versione finale. Il Presidente ringrazia la Commissione Scientifica per l’impegno istituzionale e per l’elevato profilo scientifico della programmazione. Il Presidente dà la parola a Livi che ribadisce l’assoluta importanza che i relatori rispettino il tempo loro assegnato. Al termine, dopo aver vagliato le numerose proposte (Corvò, Ricardi, Livi) il Presidente propone che ER Congressi invii una comunicazione ai relatori, informando che il tempo a disposizione per la relazione verrà controllato automaticamente (e quindi non dai moderatori) , senza possibilità di alcuna dilazione. Quindi, sempre la ER Congressi, re-invierà successivamente un remind di tale disposizione 2 settimane prima

il R A D I O LO G O

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dell’inizio dei lavori congressuali. Il Presidente dà la parola ad Aristei e Maranzano che aggiornano sullo stato di avanzamento dei lavori di organizzazione del XXV Congresso Nazionale. Aristei informa che riguardo la cena sociale, ER Congressi sta vagliando l’opzione del Grand Hotel di Rimini, logisticamente più favorevole, sia per i relatori/moderatori che per i soci partecipanti, rispetto alle due opzioni precedentemente valutate. Aristei propone inoltre di valutare la possibilità di una pubblicazione su rivista con IF o almeno che resti un documento in pdf solo degli abstract selezionati sulla base di motivato interesse scientifico, al fine di motivare i giovani radioterapisti oncologi. Tale proposta è risultata interessante e sarà presa in considerazione per il prossimo convegno in quanto questa comporta delle raccomandazioni preventive di strutturazione degli abstracts al fine di dare omogeneità alla pubblicazione. Ricardi informa che, essendo obbligo di legge l’aggiornamento quinquennale in termini di radioprotezione, sarà disponibile a breve un corso FAD dedicato, gestito su piattaforma coordinata da “La città della salute/Università di Torino”. Tale piattaforma potrebbe essere messa a disposizione di tutti i soci AIRO per gli anni a venire ad un costo contenuto. Il Presidente ringrazia Ricardi e porterà la sua proposta al prossimo CD. ore 14. Riunione con i coordinatori dei gruppi regionali Il Presidente ribadisce l’importanza fondamentale dei gruppi regionali che costituiscono la struttura politica/formativa portante della società scientifica. Ricorda il loro compito di raccogliere le istanze, e i bisogni formativi del territorio che successivamente verranno elaborati dal CD e dalla CS. Il Presidente quindi esorta i coordinatori dei gruppi regionali a una sempre maggiore integrazione con AIRO. Dopo ampio scambio di opinioni ( Franzone, Grandinetti, Bosio, Sansotta, Santarelli, Fiorica, Deidda) si evince che, pur tenuto conto della diversità logistico-amministrativa delle singole regioni, gli incontri dei coordinatori dei gruppi regionali con il Presidente e il CD rappresentano un momento di condivisione di percorsi e di prospettive, non solo scientifiche, ma anche di interlocuzione con la pubblica amministrazione e con le altre società scientifiche, nazionali e internazionali. Il Presidente informa inoltre che i coordinatori dei gruppi regionali saranno coinvolti nell’iter decisionale di concessione di patrocinio AIRO per le manifestazioni scientifiche della regione di loro pertinenza. Alle ore 16 non essendoci altri argomenti in discussione il CD viene sciolto. ■

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Il Presidente E. RUSSI

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Il Segretario V. DE SANCTIS


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l e Pa G I n e d e l l e r u b r I c h e

PROBLEMATICHE FORENSI E ASSICURATIVE LA RESPONSABILITÀ MEDICA: DUBBI E CRITICHE ALLE PROPOSTE DI RIORDINO DELLA DISCIPLINA

1. Premessa; 2. I dubbI InterPretatIvI del decreto balduzzI; 3. un’occasIone mancata: una rIconsIderazIone della teorIa del “contatto socIale”; 4. la ProPosta della commIssIone affarI socIalI della camera;

Giovanni Pasceri

5. GlI IndIrIzzI esPressI dalla commIssIone consultIva Per le ProblematIche In materIa dI medIcIna dIfensIva e dI resPonsabIlItà ProfessIonale deGlI esercentI le ProfessIonI sanItarIe.

Dopo un lungo e laborioso percorso, la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, unifi-

1.

cando nove proposte di legge, ha diffuso una bozza di proposta normativa che rischia di essere travolta

con una analoga proposta formulata dalla Commissione Consultiva istituita dal Ministero della Salute, di cui si conoscono i principi ispiratori. Le due proposte, sebbene unite dalla dichiarata volontà di arginare le problematiche economico-sociali afferenti la medicina difensiva e quelle riguardanti la responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, presentano notevoli differenze che meritano di essere esaminate. L’intento è quello di superare l'art. 3, comma I°, del D.L. 158/2012, come sostituito dalla legge di

2.

conversione n. 189/2012, il quale recita “L’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento

della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve. In tali casi resta comunque fermo l’obbligo di cui all’articolo 2043 del codice civile. Il giudice, anche nella determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della condotta di cui al primo periodo”. La sua (infelice) formulazione ha creato notevoli dubbi interpretativi tra i giudici di merito. Da un lato, l’orientamento espresso principalmente dalla I° Sezione del Tribunale di Milano, (sentenza 17 luglio 2014, Dott. Gattari) secondo cui il richiamo all’art. 2043 c.c. è da interpretare nel senso di ricondurre la responsabilità risarcitoria del medico (al pari di quella degli altri esercenti professioni sanitarie) nell’alveo della responsabilità da fatto illecito (non potendo il richiamo all’art. 2043 c.c. ritenersi una mera dimenticanza del legislatore); dall’altro lato quello principale e maggioritario che aderisce all’indirizzo espresso dalla Corte di Cassazione (Cass. sez. VI, 17 aprile 2014, n. 8940; Cass. civ., sez. VI 24 dicembre 2014, n. 27391). In effetti, è stato osservato, laddove il legislatore avesse effettivamente inteso ricondurre una volta per tutte la responsabilità del sanitario sotto il regime della responsabilità extracontrattuale, escludendo l'ap-

plicabilità della disciplina di cui all'art. 1218 c.c. e così cancellando una pressoché pacifica elaborazione giurisprudenziale, avrebbe certamente impiegato una proposizione univoca "la responsabilità dell'esercente la professione sanitaria per l'attività prestata quale dipendente o collaboratore di ospedali, cliniche e ambulatori è disciplinata dall'art. 2043 del codice civile" anziché uno schivo richiamo normativo. In questo senso si è espresso, con una lucida ricostruzione della natura della responsabilità sanitaria e della sua elaborazione giurisprudenziale il Tribunale di Milano, sezione V civile, con sentenza n. 13574 del

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l e Pa G I n e d e l l e r u b r I c h e

18.11.2014, Dott. Borrelli. La materia della responsabilità sanitaria, forse, meritava di essere affrontata in radice con una revisione (critica) del

3.

concetto di “contatto sociale”, introdotto per adeguare il sistema risarcitorio a quello esistente in altri paesi (sistema

dei torts), senza però ricordare che nei sistemi sanitari cd. privatistici il medico e la struttura sanitaria adeguano il costo della prestazione al rischio assunto. Anche nei sistemi cd. mutualistici esistono vere e proprie contemperazioni di varia natura (per tutti si pensi ai limiti imposti dalla legge francese n. 2002/303), mentre nell’unico sistema sanitario universalistico (piuttosto simile al nostro), come quello Inglese, sono prefissati gli “standard of care” che delineano criteri mediani della classe medica. Per non parlare poi dei sistemi atipici scandinavi in cui il professionista è garantito da una assicurazione che per legge deve gestire l’intero processo indennitario (Patientforsakringen Act, 1975). Ritornando però ai progetti di legge sul riordino della responsabilità sanitaria, tra i due documenti esistono difformità rilevanti che meritano di essere esaminati. Partiamo dalla proposta di legge elaborata dalla Commissione Affari sociali della Camera. L’introduzione dell’art. 590-

4.

ter del codice penale, rubricato “Morte o lesioni come conseguenze di condotta colposa in ambito medico e sanitario”

che prevede: «L’esercente la professione medica o sanitaria che in presenza di esigenze preventive, diagnostiche, terapeutiche e riabilitative, avendo eseguito o omesso un trattamento, cagioni la morte o una lesione personale del paziente è punibile solo in caso di colpa grave o dolo. Ai sensi del presente articolo, la colpa sussiste quando l’azione o l’omissione dell’esercente la professione medica o sanitaria, inosservante delle buone pratiche e delle regole dell’arte, crei un rischio irragionevole e inescusabile per la salute del paziente, concretizzatosi nell’evento» pare essere chiaramente generica nella formulazione e limita il favore riservato al sanitario dal decreto Balduzzi. In effetti, la norma nella sua formulazione costituisce un precetto penale integrativo di una fattispecie delittuosa rispetto invece alla “abolitio criminis” attuata dall’art. 3, comma I°, del D.L. 158/2012, convertito in legge n. 189/2012. Quanto alla responsabilità civile, la proposta di legge della Commissione individua due distinte responsabilità: una extracontrattuale, per l’esercente la professione sanitaria e l’altra contrattuale, per la struttura sanitaria sia pubblica che privata. La distinzione di responsabilità così come proposta non cambia la questione posto che, com’è noto, la Suprema Corte di Cassazione e la giurisprudenza tutta hanno riconosciuto, in ogni caso, ammissibile il cumulo dell’azione contrattuale ed extracontrattuale nel medesimo processo così come il concorso di azioni (“…compete all’attore proporre l’una o l’altra azione, o assieme ed alternativamente entrambe azioni”, Scognamiglio, Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, Noviss. Dig. It., XV, 1968, 679). Ne consegue, pertanto, che l’attore-danneggiato meno sprovveduto agirà cumulando le due azioni, posto, peraltro, che la prescrizione per l’azione extracontrattuale non opera laddove il medesimo fatto sia idoneo ad integrare una fattispecie penale ai sensi del comma 3 dell’art. 2947 c.c. Sul punto la Cassazione Sezioni Unite del 18 novembre 2008, n. 27337 ha affermato il seguente principio di diritto “nel caso in cui l’illecito civile sia considerato dalla legge come reato, ma il giudizio penale non sia stato promosso, anche se per mancata presentazione della querela, l’eventuale, più lunga prescrizione prevista per il reato, si applica anche all’azione di risarcimento, a condizione che il giudice civile accerti, incidenter tantum, e con gli strumenti probatori e i criteri propri del procedimento civile, la sussistenza di una fattispecie che integri gli estremi di un fatto – reato in tutti i suoi elementi costitutivi, soggettivi ed oggettivi, e la prescrizione stessa decorre dalla data del fatto, atteso che la chiara lettera dell’art. 2947, c. 3, c.c., a tenore della quale se il fatto è considerato dalla legge come reato, non consente la differente interpretazione, secondo cui tale maggiore termine sia da porre in relazione con la procedibilità del reato”. La proposta della Commissione, inoltre, stabilisce che la struttura può esercitare una azione integrale di rivalsa nei confronti del sanitario soltanto quando il fatto sia commesso con dolo ponendosi in contrasto con l’art. 28 della Costituzione che sancisce una responsabilità diretta del dipendente dell’ente pubblico. Un fatto è sostenere una “diversa” responsabilità (essere responsabile solo per dolo), altra questione è affermare che (ferma

restando la responsabilità dei singoli soggetti coinvolti) la struttura sanitaria deve farsi carico dell’indennizzo, salvo rivalsa qualora venga riconosciuto in capo al sanitario l’esistenza del “dolo”. Infine, relativamente all’obbligo assicurativo, pare stridente il fatto che il sanitario debba necessariamente essere assicurato (a qualsiasi costo!), mentre le aziende possano ricorrere al sistema di autoassicurazione che, per definizione, non è un sistema

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di trasferimento del rischio a terzi (con le conseguenti ripercussioni economiche che possono derivare da tale scelta). Le considerazioni svolte circa il cumulo della responsabilità valgono anche per la proposta della Commissione Con-

5.

sultiva per le problematiche in materia di medicina difensiva e di responsabilità professionale degli esercenti le pro-

fessioni sanitarie, istituita con decreto del Ministro della salute 26 marzo 2015. Sul punto, però, la Commissione ministeriale propone di distinguere (ai fini della configurazione natura della responsabilità) tra medico dipendente di una struttura sanitaria (pubblica o convenzionata) e medico libero professionista. Per il medico dipendente di una struttura sanitaria (ospedale o casa di cura, pubblica o privata) e per quello convenzionato la responsabilità professionale sarà di natura extracontrattuale (art. 2043 c.c.), mentre per il medico libero professionista sarà di natura contrattuale. Di conseguenza, per i medici dipendenti e convenzionati l’azione risarcitoria si prescriverà in 5 anni e l’onere della prova della colpa graverà sul paziente; per i liberi professionisti la responsabilità sarà contrattuale e l’azione si prescriverà in 10 anni e spetterà al sanitario dimostrare –in sostanza- che i danni lamentati dal paziente-danneggiato non sono stati determinati dalla sua prestazione professionale (art. 1218 c.c.). A differenza della proposta della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati quella ministeriale esclude tout court

i liberi professionisti che operano all’interno delle strutture pubbliche e private ovvero con contratti libero professionali incentivati dal blocco delle assunzioni e con la politica del risparmio. In questo modo si spingono le aziende sanitarie a ricorrere (abusandone) a professionisti sanitari operanti in regime di libera professione, incentivando così un “nuovo precariato”. La proposta della Commissione Ministeriale sembrerebbe assoggettare il sanitario ad una azione di rivalsa per gli esborsi che la struttura sanitaria abbia corrisposto a titolo di risarcimento danni derivanti da responsabilità sanitaria dipendente da dolo e colpa grave (tenendo presente che per la formulazione dell’art. 2236 c.c. e della giurisprudenza formatasi su di esso la colpa sanitaria è sempre essenzialmente grave). In effetti, l’art. 2236 c.c. (Responsabilità del prestatore di opera) stabilisce che: “Se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il prestatore d’opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa grave”. In questo modo, il professionista sanitario è esentato da responsabilità solo se il caso non è stato ancora sperimentato nella pratica a sufficienza o adeguatamente studiato dalla scienza o perché non ancora dibattuto con riferimento ai metodi terapeutici da eseguire. E’ evidente che una così rigida interpretazione esclude, di fatto, l’applicabilità dell’esimente, da cui si desume il comportamento gravemente colposo del sanitario. In questo modo, la struttura sanitaria è sempre legittimata ad agire in regresso essendo la responsabilità del professionista in re ipsa. Dalla lettura del documento emerge che il sanitario, oltre all’azione di rivalsa civilistica, rimane anche assoggettato all’azione di responsabilità della Corte dei Conti per danno erariale (responsabilità del tutto autonoma rispetto al risarcimento del danno potendo riguardare la perdita d’immagine del Sistema sanitario etc.) che invece è contemperata dall’art. 28 del D.P.R. 20 dicembre 1979, n. 761 “Stato giuridico del personale delle unità sanitarie locali” che «In materia di responsabilità, ai dipendenti delle unità sanitarie locali si applicano le norme vigenti per i dipendenti civili dello Stato di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e successive integrazioni e modificazioni. Le unità sanitarie locali possono garantire anche il personale dipendente, mediante adeguata polizza di assicurazione per la responsabilità civile, dalle eventuali conseguenze derivanti da azioni giudiziarie promosse da terzi, ivi comprese le spese di giudizio, relativamente alla loro attività, senza diritto di rivalsa, salvo i casi di colpa grave o di dolo». La norma è tuttora vigente ancorché disapplicata dagli artt. 24 e 65 del CCNL di cui all'Acc. 8 giugno 2000, gli artt. 24 e 67 del CCNL di cui all'Acc. 8 giugno 2000 e l'art. 25 del CCNL integrativo di cui all'Acc. 20 settembre 2001, essendo peraltro norme più favorevoli per il sanitario. In questo modo le proposte spingeranno il professionista a trovare una assicurazione che non lo tuteli solo per azioni da rivalsa conseguenti alla condanna della Corte dei Conti, con la conseguenza che verranno abbandonate le polizze assicurative

cumulative per le polizze individuali. ■

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CONSIGLIO DI STATO: SE ESISTE GRADUATORIA CONCORSUALE, VALE LA REGOLA GENERALE DELLO SCORRIMENTO PER COPRIRE I POSTI VACANTI

Claudio Guerra

Antonio Pinto

ella sentenza n. 1796 del 9 aprile 2015 il Consiglio di Stato afferma che, in presenza di una graduatoria concorsuale

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ancora efficace, la regola generale da seguire per la copertura dei posti vacanti è quella dello scorrimento della me-

desima, in preferenza dell’indizione di un nuovo concorso. Infatti la disciplina positiva, pur non spingendosi fino ad assegnare agli idonei un vero e proprio diritto soggettivo all’assunzione mediante scorrimento della graduatoria con correlativo obbligo cogente per l’ente, impone all’amministrazione che abbia a determinarsi diversamente un rigoroso obbligo di motivazione della propria scelta derogatoria: questo obbligo non recede ma è solo ridimensionato e attenuato in presenza di particolari ragioni di opportunità che militino per una scelta organizzativa diversa dallo scorrimento, come l’esigenza di stabilizzare personale precario o il sopraggiungere di una modifica sostanziale della disciplina applicabile alla procedura concorsuale. (es., Cons. Stato, V, 10 settembre 2012, n. 4770; già Ad. plen., 28 luglio 2011, n. 14). Secondo la citata decisione dell’Adunanza Plenaria, la più recente disciplina del pubblico impiego (art. 35-ter d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 - Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, introdotto dalla L. 24 dicembre 2007, n. 244 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, legge finanziaria 2008), individua nello scorrimento delle graduatorie concorsuali ancora efficaci la regola generale per la copertura dei posti vacanti nella dotazione organica e ne rafforza il ruolo di modalità ordinaria di provvista del personale, in relazione alla finalità primaria di ridurre i costi gravanti sulle amministrazioni per la gestione delle procedure selettive. L’indizione di un nuovo concorso è insomma l’eccezione e richiede un’apposita motivazione, approfondita, che dia conto del sacrificio imposto ai concorrenti già idonei e della sussistenza di preminenti esigenze di interesse pubblico. Conseguentemente, va confermato il principio per cui non sussiste un diritto soggettivo pieno alla assunzione degli idonei mediante scorrimento che sorgerebbe per il solo fatto della vacanza e della disponibilità di posti in organico, dovendo comunque l’amministrazione assumere la decisione organizzativa di procedere al reclutamento di personale (es. Cass., lav., 21 agosto 2007, n.17780), correlata a eventuali limiti normativi alle assunzioni, alla disponibilità di bilancio, alle scelte programmatiche compiute dagli organi di indirizzo e ad ulteriori altri elementi di fatto e di diritto rilevanti. ■

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LETTO PER VOI IL MEDICO D'OGGI È NATO IN EGITTO. ALLE ORIGINI DEL PENSIERO MEDICO MODERNO

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ella prefazione Gilberto Corbellini brillante ordinario di Storia della Medicina della Sapienza di Roma

scrive: “Dopo questo libro non sarà più possibile scrivere o insegnare che la medicina naturalistica occidentale nasce in Grecia con le scuole di Cnido e Kos, perché Paola dimostra come le idee portanti delle scuole mediche, che nel mondo greco classico si staccavano dalla tradizione magico-teurgica, derivassero dalla sapienza egizia, e come i medici ippocratici in particolare abbiano svolto una funzione principalmente di amplificazione e di «pulizia dal rumore» dei temi religiosi e superstiziosi”. Non si può dire di più e meglio per sottolineare l’importanza e l’interesse di questo libro. In effetti Paola Cosmacini, proseguendo la tradizione familiare che vuole Radiologia e Storia della Medicina intersecarsi coltivando brillantemente entrambe le discipline, continua nel suo viaggio specialistico nell’antico Egitto cogliendo tutti gli elementi prodromici ed i collegamenti che fin da 5000 e passa anni fa descrivono l’evoluzione del “sunu” nome dell’antico medico egiziano. Questa si snoda lungo gli oltre 2500 anni che precedono la nascita nell’isola di Kos di Ippocrate (cui simbolicamente assegnamo la fondazione della medicina ed il cui giuramento ancora oggi pronunciamo all’atto della laurea) passando dall’azione propriamente magico sciamanica ad una azione diagnostico terapeu-

AUTORE:

Cosmacini Paola

TITOLO:

Il medico d'oggi è nato in Egitto. Alle origini del pensiero medico moderno

tica sempre più raffinata come testimoniato dai numerosi papiri citati e studiati dalla autrice. Una medicina

DATI:

attenta alla sofferenza ed al paziente che getta le basi

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dello sviluppo dell’Arte Lunga esportandolo nella cul-

PAGINE:

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tura greca ed arrivando per mezzo di essa ai giorni no-

PREZZO:

€. 20,00

stri. ■ Bic

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Editore Piccin-Nuova Libraria Padova


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PALEORADIOLOGIA PALEOPATOLOGIA IN… GERMANIA

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Heidelberg è ora la mostra Die Rückkehr der

Mumie (Il ritorno della mummia), una esposi-

zione interdisciplinare nata dalla collaborazione tra la collezione anatomica e la collezione egittologica dell’antica Università tedesca. Per celebrare il ritorno in città della mummia di Hetep-Amun, ospitata a

Paola Cosmacini

lungo in diversi musei d’Europa per studi paleopatologici, è stata allestita questa mostra semplice, ma riccamente documentata. La storia, come sempre per questi reperti, è affascinante: prelevata di nascosto a Tebe (Luxor) nel 1839 da ladri di tombe, dopo lungo giro per l’Europa, la mummia era arrivata in Germania, per fortuna integra e all’interno del suo bel sarcofago ligneo, presso un’abitazione privata. Nel 1930 ritroviamo sarcofago

e mummia nella collezione egizia di Mannheim e, finalmente, nel 1935 a Heidelberg. I testi presenti sul sarcofago (fig.1) e sulla stele funeraria ci forniscono preziose informazioni circa il nome, la vita e i membri della famiglia di questa donna tebana dell’VIII sec. a.C. che, per lignaggio e storia familiare, molto ricorda la mummia di Irty-er-senu che il dottor Bozzi Granville sezionò nel 1825. Non essendo stata sezionata nell’800 da alcun medico, la mummia di Hetep-Amun può essere radiografata. Infatti, è stata sottoposta a esame radiografico già nel 1976 e ora a TC con software Invivo5 che ha dimostrato le numerose artropatie di una donna pluripara in là con gli anni (proprio come disse della “sua mummia” il dottor Bozzi Granville nella relazione alla Royal Society) (fig.2). In mostra, è esposto il sarcofago ed è proiettata la presentazione cinematica dell’esame TC eseguito da Sara Doll, la curatrice della collezione anatomica dell’Istituto di Anatomia (fig.3). Completano la mostra oggetti utilizzati per il processo di mummificazione e il corredo funerario “ideale” che sempre accompagnava la mummia nel suo viaggio nell’aldilà. Andando a, o tornando da, Heidelberg gli appassionati della storia più antica della nostra arte, potranno fare sosta a Monaco di Baviera per visitare il nuovo allestimento del Staatliches Museum Ägyptischer Kunst. Il museo, che ha lasciato le stanze del palazzo reale, è ora collocato in una nuova sede appositamente costruita nel “distretto dei musei”. Nel nuovo percorso espositivo, nella vasta sala principale, è ospitata la statua in diorite di Sescheschen-sa-Hathor (München ÄS 5361 Unterteil,

Per chI volesse saPerne dI PIù :

ÄS 7212 Oberteil), medico egizio della XII dinastia o, meglio, del 1850 a.C. circa. La piccola statua, proveniente

- Die Rückkehr der Mumie. fino al 25 ottobre 2015 presso il museo della università di heidelberg in Grabengaße 1, da martedì a domenica, ore 10-16.

forse da Menfi, è riccamente inscritta ed è particolarmente interessante il fatto che sia esposta tra le statue più

- Ägyptischen Museum München in Gabelsbergerstraße 35, da martedì a domenica, ore 10-16.

belle che il museo possiede. Poco più avanti si trova una interessante vetrina,

- P. cosmacini, Il medico d’oggi è nato in Egitto. Alle origini del pensiero medico moderno, Piccin 2015.

tutta dedicata all’arte medica degli egizi dove sono anche presenti quattro “bacchette magiche” apotropaiche

- G. cosmacini - P. cosmacini, Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville, laterza 2013.

utilizzate per facilitare il parto, accanto alla sorprendente statuetta di donna

http://www.smaek.de/

gravida distesa sul letto risalente alla XIX-XX dinastia. ■

https://www.youtube.com/watch?v=nx4Wrb_qY

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LETTERE AL DIRETTORE UN ESEMPIO DA SEGUIRE

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ari Colleghi,

in un mondo professionale in cui la ricerca della progressione di carriera e/o di maggiori gratificazioni economiche troppo spesso sembrano prevalere sull'amore per la propria professione, voglio raccontarvi

Paolo Sartori

una storia. La nostra vicenda ha inizio sulle verdi montagne del nord del Veneto, dove in una ridente vallata si colloca una piccola Azienda Sanitaria che, dopo il pensionamento del precedente "primario" (termine tecnicamente superato ma ancora validissimo nell'immaginifico comune) mette a concorso il posto di

Direttore di UOC di Radiologia, richiedendo nel bando specifiche competenze di radiologia interventistica. Tra numerosi (inevitabile, visto che i primari sono quasi in estinzione, peggio del dodo) e tutti validi candidati, emerge vittorioso Giuseppe Casarrubea, stimato professionista padovano. Armato di entusiasmo e buona volontà l'amico Giuseppe lascia quindi la "culla della medicina" (così gli stranieri chiamano l'urbe patavina sin dai tempi del Vesalio, senza quindi alcuna autoreferenzialità, temibile piaga dell'Italia contemporanea) e risale la pedemontana raggiungendo la sua nuova sede di lavoro. Sin dai primi giorni si guadagna la stima di colleghi e collaboratori, ma al tempo stesso si accorge che non è tutto oro quel che luccica. Infatti, a fronte della nomina ricevuta, l'amministrazione comincia a pretendere da lui obiettivi sempre più complessi, se non irraggiungibili. I motivi del contendere sono vari: esami RM eseguiti solo dal TSRM alle 7,30 del mattino prima dell'arrivo del Medico, carichi di lavoro ben superiori a quelli normalmente previsti e che la direzione vorrebbe ulteriormente incrementare, attività ambulatoriale serale (che per accordo regionale in Veneto viene organizzata solo su base volontaria e retribuita 100 euro/ora) che la direzione locale vorrebbe non pagare più e imporre come attività istituzionale. E quando il neo-direttore prova a discutere con l'amministrazione si sente rispondere che i primari vengono nominati per risolvere i problemi e non per crearli. Nonostante la recentissima nomina Giuseppe non demorde e, sostenuto dal sindacato e da un nutrito gruppo di amici primari che lo supportano con consigli e documenti, risponde all'amministrazione, cercando sempre di mantenere l'organizzazione del reparto nel rigoroso rispetto delle normative vigenti e seguendo i dettami dati da SIRM e SNR. Egli si espone in prima persona anche in difesa della propria equipe, forte dell'appoggio dei suoi collaboratori e in particolare dei colleghi medici che lo sostengono accettando anche situazioni di forte difficoltà, ma alla fine inevitabilmente i rapporti tra direttore e amministrazione si esasperano. A questo punto della storia facciamo una pausa e pensiamo a come di solito si concludono queste vicende. La scena di solito è sempre quella, tristemente nota: il Direttore riunisce l'equipe, allarga le braccia e dice: "Ho fatto il possibile.... Ma cosa volete che faccia ... L'amministrazione vuole così ... Dicono che non ci sono i fondi .... Dicono che le norme non sono rigorose e si possono interpretare ... Dicono che in tante altre aziende si fa così... C'è la crisi, dobbiamo tutti fare degli ulteriori sacrifici...".

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l e Pa G I n e d e l l e r u b r I c h e E invece stavolta no: Giuseppe non si piega. Non accetta di rinunciare al suo concetto di " lavorare bene": tanto e volentieri, ma sempre secondo le regole e nel rispetto del ruolo medico. E così, esempio forse finora più unico che raro, dopo i primi 4 mesi di servizio stupisce l'amministrazione e, avendo conservato la possibilità di rientrare entro un semestre nel suo precedente posto di ruolo, rinuncia volontariamente all'incarico di Direttore e rientra a Padova. Ora Giuseppe ha ripreso la sua abituale attività di radiologo e interventista nella "città del Santo" con due grandi soddisfazioni: quella di aver coronato la sua carriera raggiungendo il tanto agognato "primariato" e quella di avervi poi saputo rinunciare per mantenersi fedele ai suoi ideali e al suo stile di uomo e di professionista. La nostra storia però non finisce qui.... Il gesto di Giuseppe non cade nel vuoto: infatti l'amministrazione convoca il secondo in graduatoria per la nomina a direttore, Stefano Cesari (stimato professionista e storico rappresentante SNR della marca trevigiana). Il collega si reca in loco ma si rende conto che ci sono anche altri problemi (attività di radiologia interventistica richiesta nel bando ma quasi mai prevista; impossibilità di sostituire in tempi brevi l'unica RM esistente, datata e a basso campo), e dopo un solo giorno ringrazia e anche lui rinuncia all'incarico. Così la piccola azienda nella verde valle ha dovuto continuare a cercare ancora un direttore per la sua Radiologia; facciamo i nostri migliori auguri al collega che ricoprirà l'incarico; ne avrà bisogno, vista la situazione locale, ma forse troverà anche una amministrazione più comprensiva, visto l'accaduto. Perché il gesto di Giuseppe prima, e di Stefano poi, può insegnare molto, a tutti, anche per il futuro. ■

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