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Foglio d’informazione interno del 44° Congresso Nazionale SIRM | 11 giugno 2010

44° Congresso SIRM: benvenuti! Il Radiologo del futuro Il saluto del Presidente del Congresso Giacomo Gortenuti di Alfredo Siani l futuro è come il paradiso: tutti lo esaltano, ma nessuno ci vuole andare adesso. (James Baldwin). Eppure anche le parole di (Mark Twain) “Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avrete fatto, ma di quelle che non avrete fatto” sono veritiere. Ma siamo sicuri che tutti vogliano andare in paradiso? Siamo sicuri che tutti vogliano cambiare il presente per poi non pentirsene in futuro? Oppure “L’unica ragione per la quale la gente vuole dominare il futuro è cambiare il passato?” (Milan Kundera). Queste sono le domande che mi sono più volte posto in questi otto anni di Sirm ed in particolare negli ultimi due durante la mia presidenza. Il radiologo che utilizza macchine sempre più performanti che producono immagini sempre più definite, dettagliate, di alta qualità per essere competitivo nei confronti degli altri specialisti deve acquisire una esperienza clinica tale da poter guidare da protagonista l’iter diagnostico e terapeutico del paziente nell’ottica di aumentare l’appropriatezza prescrittiva che è l’unica arma per contenere la spesa sanitaria e ridurre le liste di attesa.

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Alfredo Siani

Questo è stato lo sforzo compiuto dalla Sirm in questi anni che istituendo dei centri di formazione nazionale ha cercato di formare i radiologi del futuro e di aggiornare i radiologi in quei settori della diagnostica per immagini ritenuti strategici. L’altro affascinante capitolo in cui il radiologo deve entrare a pieno titolo è la ricerca con gli studi di imaging molecolare, di marcatori genetici, di diffusion perfusion che dalla sperimentazione su cavia arrivino alla sperimentazione clinica e sugli effetti delle radiazioni ionizzanti in un momento in cui lo sforzo delle aziende che producono attrezzature è sempre più orientato a garantire la riduzione della dose al paziente. segue a pagina 8

l 4 aprile 2008 a Montecatini Terme, l’Assemblea Straordinaria della SIRM ha approvato, su proposta del Consiglio Direttivo, Verona come Sede del 44° Congresso Nazionale della SIRM. Oggi 11 giugno 2010 si apre ufficialmente il nostro Congresso. Per prima cosa desidero ringraziare il Past President della SIRM Roberto LAGALLA, l’attuale Presidente Alfredo SIANI e il Presidente incoming Antonio ROTONDO per avermi spronato nell’organizzare a Verona il più importante evento culturale della nostra Società Scientifica. Il mio compito è stato quello di padrone di casa che cerca di accogliere nel modo migliore i Congressisti che hanno onorato con la loro presenza il 44° Congresso Nazionale della SIRM. Ben più gravoso è stato il compito di Alessandro DEL MASCHIO, Presidente del Comitato Scientifico, di Filippo GATTONI Segretario Generale e di tutti i Componenti del Comitato per il grande impegno e professionali-

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Giacomo Gortenuti

tà che hanno dimostrato nell’ideare e stendere il programma scientifico che è la trave portante di ogni Congresso.

Il Congresso Nazionale ritorna nel Veneto, per la terza volta, dopo 77 anni. La prima volta era stato organizzato presso la Fiera di Padova dal Prof. Guerrino LENARDUZZI, uno dei padri fondatori della Radiologia Italiana, insieme a Gianfranco PISTOLESI Presidente del Comitato Scientifico, allora rampante giovane Aiuto. Francesco DALLA PALMA, Presidente SIRM nel biennio 2004-2006 e l’attuale Presidente del 44° Congresso Nazionale, erano specializzandi addetti al caricamento e alla proiezione delle diapositive (il computer non era ancora stato inventato e i tecnici di sala erano i giovani radiologi). Nel novembre del 1969, una piccola parte della Radiologia padovana si trasferì a Verona (e di quel gruppo ricordo con commozione Antonio CHIESA) inaugurando l’Istituto di Radiologia della neonata Università. Negli anni ‘70 cominciò la rivoluzione tecnologica progredita tumultuosamente fino ad oggi. segue a pagina 8

LABORATORI DEL CONGRESSO NAZIONALE

VENERDÌ, 11 giugno, ore 17.45

QUALI SONO I CONTENUTI E COME ORIENTARSI NELLA SCELTA

CERIMONIA di APERTURA

Il MODULO A, “Laboratorio Pratico di Ecografia”, consiste in una vera e propria dimostrazione “live” dell’anatomia ecografica e della tecnica di scansione in alcune applicazioni complesse, di grande interesse attuale, quali: lo studio ecocolor Doppler dei tronchi sovraortici, dei vasi degli arti inferiori e dei vasi addominali (sistema portale e arterie renali), e la valutazione dei principali distretti articolari del sistema muscoloscheletrico (spalla, gomito e polso, anca, ginocchio e caviglia). Quest’anno, sono state inoltre inserite tematiche “di confine”, come il Doppler transcranico, l’ecografia dei nervi periferici (arto superiore, arto inferiore e plesso brachiale), le biopsie prostatiche sotto guida ecografica transrettale e l’ecografia transvaginale in ginecologia (per questi ultimi due argomenti si farà ovviamente ricorso a simulatori!). Lo scopo principale di questi incontri è quello di standardizzare la tecnica di scansione e di chiarire ogni dubbio tecnico (sulle manovre da effettuare, sul posizionamento del paziente, sulle valutazioni in dinamica…) per una corretta esecuzione dell’esame. I docenti illustreranno i trucchi del mestiere e saranno a disposizione per un incontro interattivo, creando spunti di discussione che spingano ad intraprendere nuove strade e a migliorare la propria pratica professionale.

Palazzo della Gran Guardia, Piazza Bra Saluto del Presidente del Congresso Giacomo Gortenuti Saluto del Presidente SIRM Alfredo Siani Saluto delle Autorità Conferimento onorificienze Soci Onorari ed Emeriti Conferenza “La Radiologia e il Male che si vede” Vittorino Andreoli Apertura Ufficiale 44° Congresso Nazionale Giacomo Gortenuti Cocktail di Benvenuto

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Dopo 10 anni... La radiologia toracica

Imaging e Interventistica in radiologia oggi

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Dopo 10 anni... La radiologia toracica

Imaging e interventistica in radiologia oggi

di Lorenzo Bonomo

di Antonio Rotondo

ultima volta di un corso monotematico di un Congresso Nazionale della S.I.R.M. dedicato alla Radiologia Toracica è stata a Milano nel 2000 in occasione del 39° Congresso. In questi 10 anni la incessante evoluzione tecnologica che caratterizza la nostra disciplina ha modificato profondamente il ruolo della Diagnostica per Immagini in ambito toracico e quindi il Comitato Scientifico di questo Congresso ha ritenuto opportuno proporre una nuova edizione. La scelta degli argomenti e la loro distribuzione sono state pensate per aggiornare i colleghi radiologi partendo dall’anatomia radiografica per proseguire attraverso sessioni successive in un cammino caratterizzato dalle più importanti e frequenti patologie toraciche. Nonostante la diffusione della TAC il radiogramma del torace rimane un pilastro della diagnostica toracica ed è per questo che una sessione è stata dedicata all’interpretazione del radiogramma del torace in situazioni particolarmente difficili sia dal punto di vista tecnico che interpretativo: in età neonatale, in terapia intensiva e nel decorso postoperatorio. Le principali problematiche cliniche pneumologiche e toraciche in generale, quali le infezioni polmonari, le broncopneumopatie ostruttive, le malattie infiltrative diffuse e le neoplasie polmonari saranno presentate da colleghi radiologi insieme a specialisti di altre discipline a sottolineare ancora una volta la necessità di un approccio multidisciplinare alle malattie ma soprattutto al malato. Le urgenze non traumatiche quali l’embolia, l’edema e la sindrome aortica acuta saranno discusse in una sessione dedicata alle urgenze toraciche, mentre le urgenze traumatiche saranno presentate nell’altro corso monotematico. Nella sessione definita “Nuove frontiere e hot topics” verranno affrontate problematiche che il radiologo affronterà nella pratica clinica quotidiana. Le informazioni fun-

a complessità della gestione del paziente acuto in urgenza ed emergenza ha dato alla Diagnostica per Immagini un ruolo sempre più preponderante ed ormai riconosciuto nel work up di questi pazienti. Infatti, prescindendo anche dalle implicazioni strettamente diagnostiche, questo “ramo d’azienda” della Radiologia si è dimostrato indispensabile per inquadrare tempestivamente qualunque tipo di sindrome acuta e guidare quindi il paziente verso il trattamento più idoneo possibile. Queste considerazioni hanno certamente orientato il Comitato Scientifico del 44° Congresso Nazionale di Verona verso la scelta di un “Corso Monotematico di Imaging e Radiologia Interventistica di Urgenza”; scelta ulteriormente motivata dal successo che nel Congresso Nazionale di Rimini del 2002 il Corso Monotematico di Urgenza aveva riscosso al di là di qualunque previsione. Gli argomenti percorrono in modo sequenziale, “from head to pelvis”, sia le urgenze traumatiche che quelle non traumatiche, con integrazione, per capitoli particolarmente selezionati, dell’utilizzo anche della radiologia interventistica che, ormai, a cielo coperto, è terapia di scelta per la risoluzione definitiva o di salvataggio di alcune sindromi del paziente acuto. Il successo di tali procedure diagnostico/terapeutiche è scaturito sicuramente non solo da una evoluzione professionale, ma anche dai progressi compiuti dalla tecnologia dei materiali, devices, stents, che hanno consentito opzioni terapeutiche sempre più selettive. Per questo motivo, la Radiologia Interventistica, di cui indicazioni ed utilizzo non possono essere oggi ignorati, è stata trattata, ad integrazione dell’imaging, non solo nell’ambito delle patologie dell’aorta toraco-addominale, dei tronchi epiaortici e dei vasi pelvici, ma anche nel management dei traumi vertebromidollari e nell’approccio terapeutico della trombo-embolia polmonare, delle urgenze addominali e dell’apparato urinario. L’obiettivo formativo di questo Corso Monotematico è quello di offrire al discente il panorama delle possibilità, dei limiti e delle indicazioni dell’imaging d’urgenza cranio-vertebrale ed addomino-pelvico, non solo dei parenchimi, ma anche delle strutture vascolari, e di fornire quegli strumenti semeiologici indispensabili ad integrare conoscenze già note, aprendo così nuovi scenari intellettuali a chi, di questi argomenti, non è profondo conoscitore. Il radiologo che fa parte della Radiologia di un DEA non deve essere individuato tra i più giovani e, spesso, in modo occasionale (come già avvenuto in passato e come frequentemente ancora oggi accade), ma deve essere una figura professionalmente costruita per l’imaging di urgenza, in continuo aggiornamento. A tal fine, la SIRM, con la sua Sezione di Studio, ha affrontato, negli ultimi dieci anni, questa problematica, che ha molte ricadute medico-legali nell’esercizio della professione, e sicuramente il Corso del 2002 e quello di Verona confermano l’attenzione per questo tema. Quali sono le differenze tra il Corso di oggi e quello del 2002? La novità è data dalla integrazione all’imaging di urgenza con la Radiologia Interventistica, ma vengono trattate anche le

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SIRMOGGI foglio d’informazione interna del 44° Congresso Nazionale SIRM PRESIDENTE Giacomo Gortenuti GRUPPO DI COMPILAZIONE Germano Scevola Stefano Canitano Barbara Sessa Roberto Malagò coordinati da Corrado Bibbolino SEGRETERIA Antonella Bellacqua IMPAGINAZIONE Sabrina Controne Aurora Milazzo STAMPA Tipografia Cortella Lungadige Antonio Galtarossa, 22 - Verona FOTOGRAFIA Luciano Masotto

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Lorenzo Bonomo

zionali quali quelle ottenibili con studi di perfusione saranno sempre più utili nella pianificazione e nel controllo delle terapie non chirurgiche delle neoplasie polmonari. Il ruolo della computer assisted diagnosis (CAD) è e sarà di prezioso supporto al medico radiologo nella identificazione e nel follow up di svariate patologie polmonari. Nel programma del corso è stato volutamente inserito un argomento particolarmente “caldo” sotto forma di domanda alquanto provocatoria: “TAC cardiotoracica: un solo esame?” Convinti che il radiologo toracico che finora non ha prestato particolare attenzione, se non in maniera superficiale e grossolana, alla valutazione del cuore debba considerare il torace un tutt’uno e guardare al cuore congiuntamente ai polmoni, al mediastino ed alla cornice toracica. Le strette relazioni fisiologiche e fisiopatologiche tra cuore e polmoni, un tempo oggetto di valutazione esclusivamente fondata sul radiogramma del torace, oggi grazie alla TAC e alla RM sono più conosciute e oggetto di importanti applicazioni nella pratica clinica quotidiana. Un corso monotematico di Radiologia Toracica non poteva non considerare gli aspetti dosimetrici in un’epoca in cui la incessante crescita di richieste di esami TAC è responsabile di una maggiore esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti. Il Corso monotematico si svolgerà per tutta la durata del Congresso ed è articolato in otto sessioni della durata ciascuna di 90 minuti con 3-4 interventi per sessione; i docenti del Corso, giovani e meno giovani, sono da anni impegnati nelle attività didattiche della Sezione di Radiologia Toracica che dalla sua fondazione risalente ad oltre trent’anni fa si è sempre assunta il compito di aggiornare i Radiologi Italiani. Come da tradizione i Corsi Monotematici dei Congressi SIRM sono pubblicati in volumi dedicati che costituiscono un utile strumento di aggiornamento delle conoscenze radiologiche.

Bollettino d’informazione interna ad uso esclusivo del 44° Congresso Nazionale SIRM

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Antonio Rotondo

urgenze neuroradiologiche, non contemplate nel precedente corso. Inoltre, mentre nella precedente edizione l’utilizzo della Risonanza Magnetica di alto campo veniva riportato in modo marginale, in quanto non esisteva ancora una sua certa collocazione nell’iter diagnostico del paziente in urgenza, oggi questa metodica, grazie alle sequenze veloci, agli elevati gradienti ed all’ulteriore sviluppo dei mezzi di contrasto paramagnetici, è stata introdotta nella trattazione non solo nelle urgenze encefalo-midollari, dove ricopre un ruolo ormai definito, ma anche nelle sue applicazioni ben codificate in peculiari e selettive urgenze addominali. Quanto agli speakers sono tutti, oggi come ieri, figure professionali di alto livello legittimate da anni di esperienza sul campo. Gli avanzamenti tecnologici della Tomografia Computerizzata, ormai ubiquitaria su tutto il territorio nazionale, sono parte integrante della iconografia dei vari argomenti trattati, così come le più recenti evoluzioni dell’ecografia, del color e del powerDoppler, nonché l’utilizzo dei mezzi di contrasto ecografici (CEUS). Il risultato atteso, invero ambizioso, da tutti i docenti del Corso è quello di fornire ai partecipanti, in otto sessioni, gli strumenti cognitivi indispensabili per affrontare con la serenità della conoscenza, le problematiche diagnostiche di approccio alle situazioni critiche del paziente acuto. I radiologi partecipanti, integrando il loro bagaglio culturale, dovrebbero migliorare le loro performances professionali, e fornire così risposte esaustive nell’identificazione della patologia, comprensive di tutte quelle informazioni utili ad orientare il più opportuno planning terapeutico. Tutto questo dovrebbe incidere sulla velocizzazione del referto, integrando in maniera più efficace il ruolo del radiologo nella gestione del paziente durante la “golden hour”, periodo nel quale si gioca spesso in maniera decisiva il destino del malato. Se infine si considera la ricaduta positiva di un buon referto di diagnostica per immagini sui tempi di degenza, si intuisce anche quanto sia il valore aggiunto sui costi economici e sociali, a vantaggio dell’intera collettività! ■ CM • 11 GIUGNO • AULA ROSSA • ORE 15.30


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Spazio giovani Allo stand giovani Radiologi della Consulta coordinati da Alessandro Carriero ulla linea del successo ottenuto a Roma nel 2008, la Consulta dei Giovani Radiologi SIRM, anche in occasione di questo appuntamento nazionale, fa sentire la sua presenza con notevoli iniziative ed eventi. A Verona come già a Roma ci sarà uno stand interamente dedicato ai giovani (vedi piantina a pag. 7) che potrà essere un luogo di ritrovo per tutti i visitatori ma per gli under 33 in particolare e un punto di incontro e di scambio interattivo (sarà messo a disposizione materiale didattico, postazioni internet, presenza di ospiti ed iniziative). Il fine è quello di favorire l’incontro tra i giovani delle diverse realtà italiane e i presidenti della SIRM e del Congresso (sono previsti incontri con Alfredo Siani, Antonio Rotondo, Alessandro Del Maschio e Giacomo Gortenuti), assieme ad altri esponenti delle Società Scientifiche e del SNR, allo scopo di rispondere ai quesiti dei più giovani, ascoltare le loro iniziative, fornire gadget, materiale didattico e non solo. Nata sotto la Presidenza Lagalla, la Consulta dei Giovani Radiologi è oggi un organo sempre più consolidato e presente all’interno della SIRM e sul territorio regionale; infatti, oltre ai numerosi incontri svoltisi in questi anni tra i Rappresentanti Regionali, il Coordinatore Alessandro Carriero ed i Presidenti

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SIRM in carica ed eletti Siani e Rotondo, la Consulta si è sempre più affermata all’interno dei diversi Gruppi Regionali, con conseguente maggiore coinvolgimento degli “under 33” nei diversi appuntamenti congressuali. Ma è proprio in occasione del Congresso Nazionale che la Consulta riveste un ruolo centrale nel proporre una serie di iniziative che partono dai giovani radiologi e che si rivolgono ai giovani radiologi, con numerosi spazi a nostra disposizione e molteplici appuntamenti, risultato di mesi di programma-

Alessandro Carriero

zione ed impegno. La partecipazione dei Giovani Radiologi al Congresso Nazionale si farà sentire in primo luogo con la massiva presenza degli “under 33” nell’ambito di Comunicazioni orali, Poster e Laboratori; a questi si aggiungono due importanti appuntamenti “collettivi”: nella giornata di venerdì pomeriggio è in programma una sessione di Casistica Ragionata moderata dal Prof. Carriero e coordinata dal Prof. De Cobelli mentre do-

menica mattina si terrà una Tavola Rotonda dal titolo “La Radiologia Italiana ai raggi X: i giovani ci interrogano” moderata del Prof. Carriero e dal Dott. Siani; nel primo appuntamento verranno presentati e discussi casi clinici selezionati che provengono dalla nostra “giovane” e quotidiana esperienza lavorativa, mentre nella Tavola Rotonda i giovani interrogheranno gli Esperti (in particolare la Dr.ssa Romano, il Prof. Lagalla, il Prof. Gandini, il Prof. Passariello ed il Prof. Rotondo) su alcune “criticità radiologiche” e sul futuro della SIRM, cercando risposte e soluzioni. Inoltre è previsto un desk di accoglienza per le prime tre giornate congressuali che coordini ed indirizzi i giovani alle varie iniziative congressuali e non, anche con l’aiuto di gadget e volantini riassuntivi. Naturalmente non mancheranno gli appuntamenti serali per incontrarci e divertirci insieme come feste ed aperitivi, ma anche serate musicali di beneficienza nella bellissima cornice dell’Arena. Gli appuntamenti sono molti, così come l’entusiasmo e la volontà con cui procediamo e che speriamo di trasmettere, anche in questa importante occasione che ci è stata data, a giovani e meno giovani, nell’intento comune di fare sempre meglio.

UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE... ...Da tutti i delegati regionali della Consulta Nazionale dei Giovani Radiologi al Prof. Carriero, per la pazienza con la quale ha saputo ascoltarci, per il cuore che ha mostrato nel promuovere le nostre idee e proposte, per il rispetto che ha sempre manifestato nei confronti dei nostri dubbi ed incertezze, per la tenacia e la perseveranza con cui in questi anni ha seguito i lavori della Consulta contribuendo così alla nascita di una nuova ed avvincente realtà all’interno della nostra amata Società. Barbara Sessa

Imaging femminile: nuove Assicurazione di Qualità risposte per nuovi quesiti in Radiologia ll’imaging femminile è dedicato un Corso di Aggiornamento che occuperà la mattinata di venerdì e l’intera giornata di sabato e sarà suddiviso in due parti: la pelvi e la mammella. L’imaging femminile pelvico, in particolare, sarà uno degli argomenti di apertura del Congresso.

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Stefania Montemezzi

Nell’ambito dello spazio riservato a questo argomento, si è cercato di dare un ordine “cronologico” alla patologia femminile pelvica. Nella prima parte si farà riferimento all’adolescenza ed all’età adulta e verranno trattate

la patologia malformativa e funzionale, le problematiche legate alla localizzazione pelvica dell’endometriosi con particolare riguardo all’adenomiosi e la patologia infiammatoria che sarà associata alle algie pelviche. Nella seconda sessione l’età adulta è stata associata alla menopausa e quindi, oltre alla patologia neoplastica, sarà affrontata la patologia più tipica di questa età cioè a dire i prolassi uterini e vescicali. I principali obiettivi del Corso sono, innanzitutto quello di approfondire le conoscenze nell’ambito della patologia benigna, di principale interesse con particolare riguardo alle innovative informazioni fornite dalla Risonanza Magnetica impreziosite dall’utilizzo della cine-RM e delle tecniche di diffusione.Un secondo obiettivo molto importante è valutare lo stato dell’arte e gli up-date dell’Imaging nell’ambito della patologia neoplastica. Infine risulterà interessante il ruolo della RM nello studio del pavimento pelvico, in particolare nella corretta definizione di sintomi quali la dischezia e l’incontinenza legati al prolasso rispettivamente retto-uterino e vescicale. Sarà sicuramente un evento molto interessante che arricchirà le conoscenze di chi vi potrà partecipare. ■ CA • 11 GIUGNO • AULA BLU • ORE 10

assicurazione della qualità comporta l’integrazione di molteplici attività che determinano la qualità del prodotto. Le attività comprendono tutte le fasi del processo organizzativo, dall’addestramento del personale, alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature, (Norma UNI 8450). Il concetto di “assicurazione della qualità” in sostituzione del più datato “controllo di qualità”, consente di perseguire la qualità, anche in relazione al rapporto che intercorre tra il paziente e la struttura sanitaria. (ISTISAN, 07/26). Le metodologie di approccio alla qualità, in campo sanitario, prenVincenza Viti, coordinatrice Gruppo di lavoro dell’ISS con Società Scientifiche dono in considerazione la qualità organizzativa, la qualità professiomanutenzione). L’approccio oggettivo, sistenale, la qualità percepita ed interessano le tre matico e verificabile all’attività permette di dimensioni riferibili a: struttura (qualità poter analizzare i punti critici quando le sinorganizzativa), processo (qualità professiogole azioni sono svolte in maniera non connale), esito (qualità percepita). Nell’ambito forme alle modalità stabilite. Conoscerne le dell’assicurazione della qualità relativa ad basi nella moderna radiologia è fondamentauna specifica attività devono essere formalizle. zati i processi che lo costituiscono e devono essere previste azioni sistematiche (pianificazione strategica, monitoraggio, verifica e ■ TR • 11 GIUGNO • AULA AZZURRA • ORE 10

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Imaging molecolare integrato Tavola Rotonda SIRM-AIMN L’effetto delle terapie e la TC ell’era in cui la caratterizzazione genomica consente l’individuazione dei soggetti a elevato rischio per una determinata malattia, è divenuto indispensabile ridefinire il ruolo delle tecniche d’imaging, che dovranno permettere il monitoraggio delle alterazioni molecolari e funzionali che precedono la comparsa dei sintomi e i danni morfologici. In questo momento nessuna tecnica da sola permette di ottenere tutte le informazioni desiderate e quindi solo attraverso un impiego integrato delle diverse metodiche, ognuna caratterizzata da differenti potenzialità e limiti, è possibile ottenere le informazioni anatomiche, funzionali e molecolari richieste per un’efficiente gestione del problema clinico. L’integrazione tra imaging molecolare e imaging morfologico rappresenta l’eccellenza diagnostica. Le diverse tecniche d’imaging divengono più potenti quando sono usate in modo sinergico, in particolare quando sono impiegate apparecchiature multimodali che consento la contemporanea rivelazione di variabili morfologiche e funzionali diverse, con una correlazione spaziale precisa. È

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proprio per questa ragione che è divenuta ormai frequente l’integrazione di più tipi d’immagini ottenute mediante due possibili strategie: la fusione d’immagini acquisite in tempi diversi con strumenti posti anche in sedi distanti, e l’acquisizione in rapida sequenza, senza spostamento del paziente, mediante un’apparecchiatura unica che permette la rivelazione di differenti processi grazie all’accostamento di più strumenti. Un altro livello d’integrazione si ha nella correlazione di diverse informazioni molecolari, derivanti da uno stesso individuo, ottenute mediante indagini di laboratorio e tecniche d’imaging molecolare, che concorrono a descrivere in maniera più accurata ogni quadro clinico fornendo informazioni utili nella caratterizzazione della malattia, nella scelta del trattamento, nella pianificazione dello stesso e nella Marco Salvatore valutazione della risposta alla terapia. Le indagini d’imaging molecolare sono quindi la punta più avanzata dell’imaging biomedico perché permettono di ottenere informazioni funzionali, insostituibili per l’attività clinica e la ricerca di base. ■ CA • 11 GIUGNO • AULA VERDE • ORE 10

Roberto Lagalla

enerdì pomeriggio in Aula Azzurra si terrà la Tavola Rotonda “SIRMAIMN – Valutazione dell’effetto terapeutico mediante imaging metabolico: attuali indicazioni e prospettive future”moderata dal Prof. R. Lagalla e del Dott. P.Zanco. Verranno analizzate le tendenze ormai consolidate sull’applicazione della PET e della TC-PET nella valutazione della risposta terapeutica delle patologie linfomatose (G. Todeschini) e sulle sue possibili

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applicazioni in tumori per i quali si ipotizzano trattamenti alternativi con farmaci target ed ancora in quelli nei quali la PET è in grado di fornire precocemente informazioni rilevanti sull’effetto terapeutico (S. Fanti). Sarà il Prof. Antonio Orlacchio a sviluppare una panoramica sull’attuale impiego degli esami TC-PET nel follow-up oncologico, analizzando limiti e vantaggi dell’utilizzo contemporaneo degli esami metabolici insieme a quelli morfologici in assenza, allo stato attuale, di linee guida basate sull’evidenza e complessivamente condivise per l’utilizzo della TCms diagnostica effettuata contestualmente alla PET. Il dialogo intersocietario potrà favorire anche lo sviluppo di trial e l’acquisizione delle esperienze dei diversi Centri per l’utilizzo uniforme e secondo standard della metodica. Infatti la diffusione crescente delle apparecchiature PET-TC sta attualizzando la collaborazione sempre più stretta tra Radiologi e Medici Nucleari nella pratica quotidiana e discutere degli “hot topics” congiuntamente non può che favorire il migliore utilizzo delle macchine ibride nell’interesse del Paziente. ■ TR • 11 GIUGNO • AULA AZZURA • ORE 15.30

NSF mito o realta? Comunque vada sarà... un problema. er quasi venti anni abbiamo utilizzato i MdC chelati del Gd per gli studi di RM senza che nulla facesse sospettare la loro potenziale pericolosità per la salute dei pazienti. L’IRC veniva indicata come condizione ideale all’indicazione di indagini RM invece che TC (angiografia, studi addominali) per evitare trattamenti dialitici di supporto o rischi di CIN. Ma quasi per incanto come tutte le certezze in medicina, anche quella della totale innocuità del mdc in RM si incrina. Cowper nel 1997 descrive per primo lesioni cutanee fino allora sconosciute in pazienti con IRC; 10 anni dopo Grobner sospetta un importante nesso di casualità fra malattia cutanea e somministrazione di mdc: nasce ufficialmente la NSF (Fibrosi Sistemica Nefrogenica) che cambierà in

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maniera significativa il modo di fare e di essere dei radiologi nei confronti della RM. La NSF è una sindrome clinica correlata all’uso di mdc chelati del Gd se utilizzati nei pazienti con funzione renale severamente compromessa (GFR< 30 ml/min). La causa della malattia è sconosciuta. Simile alla sclerodermia e alla fascite eosinofila in circa il 10% dei pazienti la malattia ha un decorso molto rapido e progressivo, con esito fatale. Per fortuna da quando le autorità internazionali hanno affrontato il problema razionalizzando e limitando l’uso del mdc in RM a dosi e indicazioni standard e ponendo seria attenzione al valore del filtrato glomerulare nel singolo paziente il numero di casi di NSF registrati è crollato fino ad annullarsi nel 2009. Come in definitiva la NSF ha cambiato il

Quale ruolo per la RM fetale?

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uando si esegue un esame di RM fetale? Un esame di RM fetale viene solitamente richiesto quando un’ecografia di II livello non risulta dirimente o conclusiva nella valutazione di una sospetta lesione fetale. Di norma viene quindi eseguito dopo la 19-20° settimana di gestazione. In quali patologie è solitamente richiesto l’apporto della RM? In collaborazione con la SIEOG e l’AINR, il Gruppo di Studio in RM Fetale della nostra associazione ha recentemente redatto un documento per definire quando e per quali indicazioni sia ad oggi corretto, richiedere un esame RM. Più del 70% degli esami viene oggi effettuato per patologie del distretto encefalico. Nelle patologie toraco-addominali sono di norma valutate le ernie diaframmatiche, le sospette ipoplasie polmo-

Fabio Triulzi

comportamento del radiologo? Recentemente l’AIFA recependo una direttiva della EMEA del novembre 2009 ha emanato norme per la restrizione dell’uso diagnostico dei chelati del Gd identificando tre categorie di mdc ad alto,medio e basso in rischio potenziale di insorgenza della NSF. Da queste norme è inequivocabile che sia generalmente raccomandato di eseguire esami di laboratorio per evidenziare eventuali problemi renali prima di ricevere la somministrazione di questi mezzi di contrasto e nella pratica valutare la creatininemia con relativo calcolo del GFR in tutti i pazienti. Per dovere di cronaca bisogna ricordare come già da tempo e comunque molto prima delle direttive delle autorità regolatorie la nostra Società aveva affrontato il problema della

Andrea Giovagnoni

NSF in collaborazione con la SIN (Società Italiana di Nefrologia) editando un documento societario contenete le raccomandazioni sull’uso dei MdC chelati del Gd. Quindi si potrebbe concludere con una battuta NSF: se la conosci la eviti. ■ LA • 11 GIUGNO • AULA ORO • ORE 14.15

nari ed anche le lesioni occupanti spazio possono necessitare di un ulteriore step diagnostico. Quale è la richiesta di questi esami sul territorio? Abbiamo riscontrato una frequenza di esami compresa tra i 15-25 al mese nei Centri di maggior affluenza ed abbiamo anche riscontrato una scarsa penetranza. Sono pochissime le Radiologie e quindi i Radiologi che eseguono questo tipo di esame. Abbiamo una prevalente distribuzione al Nord e generalmente sono i Neuroradiologi a lavorare in questo settore proprio perche circa il 70% dei quesiti sono di ambito neuroradiologico. Alla luce di questo vogliamo sottolineare come sia importante identificare dei Centri di Riferimento. Qual è il futuro? Importante sarà l’evoluzione tecnologica delle apparecchiature che potranno consentire un miglioramento nel tipo di sequenze ed anche nel tipo di bobine dedicate per questo studio. ■ LA • 11 GIUGNO • AULA ORO • ORE 10

Lucia Manganaro


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SOCI ONORARI LEONARD BERLIN Leonard Berlin, M.D, è nato ed ha vissuto a Chicago, dove ha compiuto i suoi studi. Laureato in Medicina nel 1959 si è specializzato in Radiologia nel 1963 e come ufficiale medico radiologo ha prestato servizio nell’aviazione degli Stati Uniti con il grado di Capitano. Al ritorno a Chicago, dopo avere conseguito il titolo di Professore Associato presso l’University of Illinois ed ha ricoperto il ruolo di Professore di Radiologia al Rush Medical College per più di 23 anni. Autore di più di 300 articoli scientifici e di sette capitoli di testi, raccolti prevalentemente nel testo “Malpractice issue in radiology”,pietra miliare del risk management radiologico mondiale. Componente del Board of Radiology e membro dell’ACER dal 1979, è stato insignito della medaglia d’oro per meriti speciali verso la Radiologia dall’American Roentgen Ray Society nel 2002, dalla Società radiologica di Chicago e premiato come alunno d’eccellenza della Università dell’Illinois nel 2009. Il Prof. Berlin, dopo essere stato nel 1997/98 Presidente della Società Radiologica di Chicago, nel 2006/07 della Società Radiologica ddell’Illinois ed ultimamente Chairman del Comitato Etico dell’American College of Radiology, è attualmente Chairman della TaskForce sul Conflitto di Interessi dell’ACR. Coordinatore del mitico processo simulato al RSNA di Chicago è amico da tempo della SIRM e della Sezione di Studio Management in Radiologia, alla quale e dalla quale ha portato con la sua partecipazione nelle Giornate di Montecatini del 2005 e del 2007 spunti di riflessione e di crescita culturale. JIAN - PING DAI Nato a Pechino nel 1946. Resident nel dipartimento di Radiologia del Beijing Xuan Wu Hospital Capital University of Medical Sciences dal 1975 al 1979 è stato Fellowship della sezione di Neuroradiologia del Department Massachusetts General Hospital Boston MA U.S.A dal 1979 al 1982 Lettore e poi Direttore di Neuroradiologia del Neurosurgical Institute, Beijing Tiantan Hospital, Capital University of Medical Sciences dal 1982 al 1991, dal 1991 ad oggi è Professor of Capital University of Medical Sciences. Dal 1989 al 1993 è stato Vicepresidente del Beijing Tiantan Hospital e dal 1993 al 2008 Presidente del Beijing Tiantan Hospital. Dal 1994 al 1996 è stato Presidente del Comitato Organizzatore di ICR’96. Dal 1987 al 1993 è stato Segretario della Chinese Society of Neuroradiology, dal 1993 al 1996 Segretario Generale della Chinese Society of Radiology e dal 1996 al 2005 Presidente della Chinese Society of Radiology. Attualmente è Presidente Onorario della Chinese Society of Radiology, Presidente della AOSR, Vicepresidente della Chinese Medical Association, Vicepresidente della Chinese Hospital Association, Vicepresidente della Chinese Doctor Association, Vicepresidente della China Association of Medical Equipment. Socio Onorario di RSNA e componente l’editorial board di numerose riviste di diagnostica per immagini.

CARLO FILICE Nato a Cosenza il 20.081952. Titolare della Cattedra di Malattie Infettive presso l’Università di Pavia - Direttore dal 2007 della sezione di Malattie Infettive e Tropicali del Dipartimento di Scienze Eidologiche, Morfologiche e Cliniche dell’Università degli studi di Pavia. Direttore U.O. di Ecografia del Dip. di Malattie Infettive Direttore , dal 2006, della “European School of Ultrasound in Tropical Medicine” (European Federation of Ultrasound in Medicine and Biology). Direttore della Scuola di Ecografia ad indirizzo Infettivologico Italo-Cinese (fra l’Università di Pavia e l’Università di Pechino–Pecking Union Medical College-PUMC) dall’anno 2008. Fellowship in Interventional Ultrasound presso la Boston Medical School della Boston University (USA). Coordinatore di progetti di Ricerca e stages di insegnamento in ambito infettivologico ed ecografico in Italia ed all’estero (Africa, Cina, Germania, Olanda, Portogallo). Coordinatore, dal 2004, dell’IWGE on Echinococcosis della sez. “Alternative Therapies” del’OMS-WHO (Ginevra Svizzera) e del WHO Collaborating Center for Clinical management of Echinococcosis (Pavia–Italy) Direttore Responsabile del “Giornale Italiano di Ecografia”, Rivista ufficiale della SIUMB (Soc.Ital.Ultrasuoni in Med e Biol) dal 1998 al 2004. Presidente della SIUMB (Società italiana Ultrasuoni in Medicina e Biologia) per il biennio 2005/6-2007/8. Dal 01/01/2008 Past-President Presidente della Società Italiana di Idatidologia. L’attività di ricerca ha riguardato prevalentemente l’utilizzo dell’Ecografia in campo diagnostico-terapeutico delle lesioni focali e diffuse del fegato e nel paziente HIV positivo. STUART E. MIRVIS Laureato in Medicina nel 1979 presso la John Hopkins, si è specializzato in Radiologia nel 1984 presso l’Università del Maryland con indirizzo in Radiologia d’Emergenza, Ateneo dove svolge la sua carriera universitaria. Attualmente riveste presso la School of Medicine, Maryland Shock-Trauma System, i ruoli di Professore di Radiologia, Vice Chairman for Medical Affairs e Direttore della Sezione di Radiologia d’Emergenza del Dipartimento di Radiologia e Medicina Nucleare. Autore o coautore di 200 articoli su riviste peer-reviewed e di 44 capitoli di liberi di testo, oltre che editore e revisore di 6 libri di testo. Ha partecipato come invited speaker a 300 congressi e convegni. Direttore Editoriale di Applied Radiology, Direttore editoriale di Settore nel Journal of Trauma, Reviewer per Radiology, AJR, J Trauma, co-fondatore della Società Americana di Radiologia d’Emergenza, della quale è stato presidente nel 1996.

ELIAS ZERHOUNI Nato a Nedroma (Algeria) e laureato all’Università di Algeri nel 1975 si trasferisce alla Johns Hopkins Baltimore (MD) – USA – specializzandosi in Radiologia nel 1978. Rimasto come ricercatore fino al1981 si è poi trasferito in Virginia dove ha diretto il dipartimento di radiologia della Eastern Virginia Medical School. Ritornato alla JHU come Associate Professor ha svolto la sua attività di radiologo-clinico e di docente e ricercatore fino a ricoprire il ruolo di Professore di Radiologia e Bioingegneria, nonché Chairman del Dipartimento di Radiologia negli anni 1996-2002. Vicepreside della Facoltà per la Clinica Negli anni 1996-1999 e negli anni 1999-2002 per la Ricerca. Dal 2000 al 2002 Chairman del Russell H. Morgan Department of Radiology and Radiological Sciences della John’s Hopkins School of Medicine. Già nel 1985 è stato consulente della White House per i problemi della sanità con il presidente Ronald Reagan e nel 1998 consulente del WHO–World Health Organization. Dal 2000 è membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze. Nel maggio 2002 è stato nominato dal presidente degli Stati Uniti d’America G.W.Bush, 15° direttore del NIH, National Institute of Health, ruolo che ha ricoperto fino a dicembre 2008. Nel dicembre 2009 è stato nominato dal Segretario di Stato USA–Hillary Clinton–presso il Nord Africa, Medio Oriente e Sud-Est Asiatico quale rappresentante del presidente Obama per la collaborazione scientifica e tecnologica. In campo scientifico è uno dei massimi esperti per quanto riguarda l’apparato cardio-polmonare (Il primo lavoro sul nodulo polmonare solitario in collaborazionecon S.S. Siegelman è pubblicato da AJR nel 1980). Ha ricevuto premi ed onorificenze in tutto il mondo per la sua attività di radiologo, clinico, bioingegnere, docente e ricercatore.


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Le piantine

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AIFM

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AIMN

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ESGAR

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ESR

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IHE

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Il Radiologo

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La Radiologia Medica

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S.N.R.

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segue dalla prima

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Il Radiologo del futuro

Il saluto del Presidente del Congresso Giacomo Gortenuti

La Sirm ha creduto anche in questo e, raddoppiando i contributi versati dai soci per la ricerca, ha finanziato 4 progetti che hanno coinvolto numerosi centri italiani universitari ed ospedalieri. L’attività internazionale ed il confronto con Società Scientifiche europee, sud e nord americane, particolarmente curato è sicuramente da implementare in un momento in cui la globalizzazione impone il confronto con altre culture. Ed in ultimo il sogno di riunire tutte le società scientifiche dell’area radiologica Alfredo Siani in unica federazione è ad un passo dalla realizzazione. La casa comune della area radiologica, il cui acquisto ha destato tante perplessità, è riuscita a coagulare nel suo interno medici nucleari, radioterapisti, neuroradiologi, radiologi e sindacato con lo scopo di avere dei momenti di formazione comune, di dibattito, di crescita culturale. La Sirm, con i suoi diecimila soci, è una Società Scientifica unica nel panorama nazionale ed il suo futuro sarà certamente fulgido se i soci lo vorranno, se parteciperanno più attivamente alla vita societaria, se si renderanno conto che solo la loro unione potrà renderla più visibile a livello nazionale ed internazionale. Io credo di aver fatto il possibile perché ciò avvenisse e questo Congresso potrà testimoniarlo. Benvenuti e buona Verona a tutti!

La grande attenzione e sensibilità del Prof. Gianfranco PISTOLESI verso il progresso tecnologico fece sì che l’istituto di Radiologia dell’Università di Verona fosse il primo in Italia a dotarsi di un apparecchio di TC Total Body e in seguito, delle attrezzature sempre all’avanguardia, stimolando i Suoi collaboratori alla ricerca e alla valutazione delle ricadute cliniche. Questo impegno culturale e professionale venne premiato dalla Comunità Internazionale affidando al Prof. PISTOLESI la Presidenza e l’organizzazione del 26° Congresso Nazionale della SIRM e del 9° Congresso Mondiale dei paesi di Cultura Latina che si tenne a Venezia nel 1974. (Noi allievi eravamo ancora addetti alle diapositive!). Ritengo che la SIRM, avendo accettato Giacomo Gortenuti Verona come Sede del 44° Congresso Nazionale, abbia voluto attribuire un importante riconoscimento alla Radiologia Veneta ed in particolare al Gruppo Veronese. La Radiologia è, tra le specialità mediche, quella che è più progredita negli ultimi decenni e quella che più progredisce anno dopo anno. Il Prof. Roberto PASSARIELLO ha definito la Radiologia un continuo futuro, mai definizione fu così azzeccata. Il nostro Congresso è il momento più importante per l’aggiornamento e sono sicuro che i Soci troveranno nuovi stimoli per la loro crescita scientifica e professionale.

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LABORATORI DEL CONGRESSO NAZIONALE QUALI SONO I CONTENUTI E COME ORIENTARSI NELLA SCELTA Il MODULO B, “Refertiamo insieme: RM”, e il MODULO C, “Refertiamo insieme: TC” sono stati configurati in modo tale da offrire l’opportunità di un incontro tra un collega esperto e un piccolo gruppo di discenti allo scopo di definire come condurre in modo appropriato, interpretare e refertare correttamente indagini diagnostiche complesse. Per la RM si farà il punto sui seguenti argomenti: patologia epatica diffusa, lesione epatica nodulare benigna e maligna, patologia stenotica della via biliare, massa pancreatica cistica e solida, flogosi pancreatiche, massa renale solida, lesioni uroteliali, patologia flogistica intestinale, lesione espansiva surrenalica, miocardiopatie, patologie del compartimento pelvico posteriore, nodulo mammario, lesione espansiva cerebrale, lesione ossea, patologia del midollo osseo, artroRM dell’anca, spalla e ginocchio operato, gomito doloroso, patologia fetale, nodulo prostatico e tumefazione delle parti molli. Per quanto riguarda la TC si affronteranno le seguenti tematiche: HRTC e le polmoniti interstiziali idiopatiche, dentascan, TC del paziente politraumatizzato, la colografia TC, nodulo polmonare, TC dell’aorta, complicanze postchirurgia addominale, ginocchio e caviglia, TEP, TC dei vasi periferici, TC delle lesioni epatiche, dose e TC multistrato, TC in oncologia, cardioTC, TC del rene, MdC e TC multistrato, interventistica TC, urgenze addominali non traumatiche, collo, HRTC e sarcoidosi, studi di perfusione con TC, traumi maxillo-facciali Carlo Martinoli e TC del tenue. Durante questi incontri si alterneranno fasi di didattica frontale basate sulla presentazione di casi clinici e spazi destinati all’interattività con i partecipanti. All’estero, i Laboratori dei Congressi Nazionali di Radiologia e di manifestazioni internazionali di ampio respiro come l’ECR e l’RSNA, stanno assumendo di anno in anno complessità crescenti che ben si addicono sia all’espansione e alla ramificazione sempre più estesa delle applicazioni di ambito radiologico che alla crescente richiesta di iniziative di ambito pratico ad integrazione della didattica frontale. Si tratta, quasi invariabilmente, di occasioni di confronto le quali trovano interesse non solo in chi è agli inizi (specializzandi, giovani radiologi…) ma anche, e soprattutto, tra chi è già professionista affermato e cerca un confronto su tematiche specifiche e di nuova introduzione. È interessante notare come, a fronte delle attività didattiche frontali in aula le quali tendono a divenire nel tempo sempre più interattive per attrarre partecipazione (basti pensare all’introduzione del Televoter), i Laboratori, nascono di fatto come una modalità didattica interattiva. La vostra partecipazione ai Laboratori è estremamente preziosa e consentirà nelle prossime edizioni di rendere questi spazi di confronto pratico sempre più strutturati ed ampi nell’ambito dell’attività congressuale! Noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio per rendere il programma il più interessante possibile! Un invito a tutti: partecipate! partecipate! partecipate!

Il Quiz di 1. Storia clinica Uomo di 78 anni con dolore ingravescente all’anca di dx senza riferiti traumi pregressi. Lamenta in passato episodi dolorosi ossei recidivanti. Piastrinopenia ed ipergammaglobulinemia 2. Possibili soluzioni del Caso 1 - M. di Nieman- Pick 2 - Mieloma plasmacellulare 3 - Morbo di Gaucher 4 - Istiocitosi X 5 - Leucemia cronica


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