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DOMENICA
Foglio d’informazione interno del 44° Congresso Nazionale SIRM | 13 giugno 2010
Intervista al Presidente del Comitato Scientifico Alessandro Del Maschio “Giovani e Congresso”
Lettura Carlo Procacci “La diagnostica per immagini del pancreas oggi: cosa è cambiato per il radiologo”
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a “giovinezza” del 44°congresso era sottolineata nell’intervista al “Radiologo” del giugno 2009. Come si è concretizzata? Innanzitutto dalla scelta dei temi congressuali realmente corrispondenti sia alle esigenze formative (i corsi monotematici ,le tematiche inerenti allo screening), sia a quelle conoscitive circa il progresso scientifico e tecnico anche nei punti più critici come nelle tavole pro e contro ma anche e soprattutto con la partecipazione attiva congressuale delle leve più giovani: il più giovane comitato scientifico della storia dei congressi SIRM, l’età dei relatori e degli autori delle comunicazioni selezionate ed i primi dati sulla età media dei partecipanti confermano e rafforzano quella sensazione provata nelle riflessioni iniziali del 2009.
Roberto Pozzimucelli
L
a lettura è dedicata alla memoria di Carlo Procacci, nella città dove egli si affermò come uno dei più noti e ap-
prezzati Radiologi, sia in Italia sia in campo internazionale. Carlo Procacci svolse la sua attività professionale nell’Istituto di Radiologia del Policlinico G. B. Rossi di Verona dove aveva iniziato il suo percorso come Medico specializzando nel 1974. Lavorando con passione, costanza e competenza divenne dapprima Professore associato e poi Professore ordinario fino a diventare Direttore dell’Istituto di Radiologia del Policlinico nel 1999, concludendo prematuramente la sua brillante carriera nel gennaio 2004. La sua attività è ricca di successi e affermazioni, non solo accademiche ma anche professionali, in particolare nel campo della Radiologia del Pancreas dove divenne esperto
molto apprezzato a livello internazionale. Carlo diede un importante impulso alla crescita della Diagnostica per Immagini con nuove osservazioni e applicazioni che hanno contribuito in modo significativo alla evoluzione della Radiologia in questo campo. Era quindi giusto dedicare questa lettura a Carlo Procacci per ricordare la Carlo Procacci sua opera in questa città. Ma al di là di queste considerazioni ho voluto dedicare questa lettura a Carlo per la nostra amicizia e l’ammirazione che avevo nei suoi confronti. La diagnostica per immagini del pancreas oggi è profondamente cambiata. Segue a pag. 6
Lettura Antonio Chiesa “Formazione aggiornamento del Radiologo nel XXI sec.: Italia, Europa e America Latina”
C Alessandro Del Maschio
Quali sono state le novità scientifiche che hanno caratterizzato questo congresso? Quelle che hanno riguardato tre tra le evoluzioni principali del futuro della medicina e quindi della radiologia: - L’evoluzione anagrafica: l’aumento dell’età media ha reso fondamentale l’aggiornamento circa le innovazioni in continua evoluzione sulla prevenzione cardiovascolare ed oncologica. - L’evoluzione tecnica con l’aggiornamento circa le nuove tecnologie: quelle di cui cominciamo a parlare oggi sono forse già superate domani con l’incalzare della evoluzione informatica e digitale. Segue a pag. 3
on queste parole Roberto Maroldi ricordava sul Radiologo e sulla Radiologia Medica la figura di Antonio Chiesa. “Innovatore anche sul versante societario, al Prof. Chiesa va il credito di avere promosso nuovi modelli organizzativi che innescano la trasformazione della SIRM negli anni ’90. Contribuisce così a far sì che nel DNA della SIRM, ai geni della Società Scientifica si affianchino quelli della Società Professionale. Ne è testimone il successo del Congresso Nazionale a Milano nel 1994. Capacità organizzative ed ideative che lo portano, poi, a collaborare allo sviluppo, all’affermazione scientifica e professionale dell’ECR, del quale è Presidente nel 2005. Nel 2006 diviene Vice-presidente della neo-nata European Society of Radiology. La nomina a membro onorario di numerose Società Scientifiche Nazionali è un meritato e gradito
professionale continuativo (APC). Nella tavola rotonda odierna il Presidente della Società di radiologia argentina prof. Alfredo Buzzi risponderà ad una serie di domande formulate dal prof. Nick Gourtsoyiannis riguardanti l’attuale training formativo, l’APC in Argentina e come le Società Scientifiche possano intervenire sulla programmazione. Verrà affrontato il tema relativo alle macchine ESR 2009: Consegna della medaglia d’oro al Prof. Chiesa. ibride ed alla doppia presenza di specialiAlla sua sinistra il Prof. Jain McCall, a destra il Prof. Borut Marincek sti, ipotizzando la possibilità della creazione di una nuova figura professionale riconoscimento del suo valore. Oltre alla SIRM, in cui confluiscano le competenze che ora sono la RSNA, la ESR e la Société Française de distinte. Relativamente all’APC verranno Radiologie lo annoverano tra i propri Soci affrontati poi i punti di forza ed i punti deboli di Onorari.” La tavola rotonda a Lui intitolata vede debolezza ed infine quale può essere il loro coinvolte le Società Scientifiche radiologiche delle Società Scientifiche nel processo globale europee e quelle sud americane, con particola- di educazione medica ed i rapporti con gli orgare riguardo al Brasile ed all’Argentina, incentra- ni di informazione. ta sul training formativo e sull’aggiornamento TR • 13 GIUGNO • AULA ROSSA • ORE 12
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LA • 13 giugno Aula Oro • ore 15
TR • 13 giugno Aula Blu • ore 10.15
13 giugno • Aula Rossa ore 18.30
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I Mezzi di Contrasto, oggi
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n tutte le metodiche di imaging l’utilizzo del mezzo di contrasto rappresenta un elemento integrante e fondamentale per il raggiungimento della diagnosi. La scelta del mezzo di contrasto più idoneo è inequivocabilmente demandata allo Specialista Radiologo: solo questi, infatti, alla base della personale espe-
Paolo Ricci
rienza, delle conoscenze scientifiche, è in grado di scegliere il MdC più idoneo nel singolo caso. La conoscenza di protocolli e linee guida è di fondamentale importanza per garantire la “safety” nell’utilizzo del mdc. I MdC in Ecografia sono sospesi tra diagnosi e terapia. Per alcuni anni le principali applicazioni dell’ecocontrastografia sono state quelle epati-
Reazioni avverse raccomadazioni per l’uso
che. Il continuo perfezionamento dei software specifici ha progressivamente portato ad una estensione delle applicazioni cliniche a molti organi (rene, pancreas, prostata, linfonodi, mammella, testicolo...) e all’introduzione dell’ecocontrastografia nei protocolli oncologici di monitoraggio dell’efficacia delle nuove terapie anti-vascolari ed anti-angiogenetiche. I MdC in TC coniugano morfologia e funzione, attraverso la perfusione TC che si affaccia ormai prepotentemente nello scenario radiologico, partecipando alla realizzazione di quello che oggi viene definito “imaging funzionale”. Questa tecnologia consente infatti di analizzare la perfusione di un tessuto. La perfusione è oggi considerata come un possibile marcatore della neoangiogenesi tumorale. I MdC in RM hanno indicazioni legate sempre di più alla loro intrinseca specificità. In ambito epatologico, ad esempio, la RM epatica si avvale oggi di sostanze non solo con target vasculo-interstiziale, ma anche con bersaglio epatocellulare. Sono ottenibili pertanto informazioni non solo di tipo prettamente morfologico ma anche di tipo funzionale che considerano la capacità funzionante dell’epatocita. La semeiotica RM quindi, altre a considerare la fase dinamica vascolare, prevalentemente morfologica, si completa con quella maggiormente funzionale ottenibile con una acquisizione tardiva definita fase epatobiliare. LA • 13 GIUGNO • AULA ORO • ORE 16.45
Intervista al Presidente del Comitato Scientifico Alessandro Del Maschio
SIRMOGGI foglio d’informazione interna del 44° Congresso Nazionale SIRM PRESIDENTE Giacomo Gortenuti GRUPPO DI COMPILAZIONE Germano Scevola Stefano Canitano Barbara Sessa Roberto Malagò coordinati da Corrado Bibbolino SEGRETERIA Antonella Bellacqua PROGETTO GRAFICO Sabrina Controne IMPAGINAZIONE Sabrina Controne Aurora Milazzo STAMPA Cortella Poligrafica Lungadige Antonio Galtarossa, 22 - Verona FOTOGRAFIA Luciano Masotto Bollettino d’informazione interna ad uso esclusivo del 44° Congresso Nazionale SIRM
N
ella Medicina moderna “image guided” non è possibile rinunciare all’impiego dei mdc! I mdc,che sono “farmaci“ sono tra i prodotti farmaceutici di più largo impiego a livello mondiale. In questo momento “storico” si assiste ad una crescente attenzione alle problematiche etiche, deontologiche e medicolegali , in un contesto che può portare ad un esasperato allarmismo, con un atteggiamento “difensivo”. In concreto, non ci sono novità in tema di responsabilità da utilizzo dei mdc dovendosi ancora oggi fare riferimento alla Circ. del MdS del 17/9/1997. La proposta di un modello comportamentale condiviso consente un “modus operandi” quanto più omogeneo possibile nel Territorio Nazionale. Il presupposto, indispensabile è quello di una adeguata ed aggiornata conoscenza di quelle che sono le caratteristiche di base dei mdc . La Circolare vigente sottolinea l’esigenza di “specifiche iniziative per l’aggiornamento obbligatorio sulle tecniche rianimatorie di emergenza. (BLS)”. E l‘accordo raggiunto con la SIAARTI sul tema conferma peraltro la necessità culturale e professionale di una sempre maggiore collaborazione con le altre Società Scientifiche nel reciproco rispetto delle competenze professionali. È bene ribadire, anche per le ovvie ricadute in termini medicolegali, che l’obiettivo non è assolutamente quello di sostituire il rianimatore in
Oscar Tamburrini
questo momento “storico”, è parso indispensabile sottolineare anche quelli che sono i “Profili di responsabilità del medico radiologo” che vanno dalla fase pre-esame, all’esecuzione dello stesso ed all’osservazione postesame. Nel sottolineare che “l’unica vera controindicazione all’impiego di mdc è l’assenza di giustificazione clinica”, sono ribaditi quelli che possono essere i motivi di eventuale responsabilità professionale del medico radiologo nell’impiego dei mdc per via iniettiva. Comunque, queste raccomandazioni e precauzioni, conosciute e rispettate, possono e devono consentire lo svolgimento dell’atto medico radiologico con l’impiego di mdc in tranquillità. LA • 13 GIUGNO • AULA ORO • ORE 15
Healt Technology Assessment: di che cosa si tratta?
Segue dalla prima
- L’evoluzione dell’analisi biochimica che ha reso indispensabile nel quotidiano e non più solo futuribile l’imaging funzionale, cellulare, molecolare di cui si è parlato per la prima volta in modo esteso con numerose relazioni. L’aspetto più e quello meno positivo di quanto realizzato. Al segno più ascriverei l’assegnazione meritocratica dei temi dopo complessa discussio-
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L’ Alessandro Del Maschio
ne nei sottocomitati ed in comitato scientifico e la completezza tematica per aggiornamento ed avanzamento unita al forte imprinting clinico (Clinical Radiology). Al segno meno la impossibilità organizzativa di mettere a disposizione separatamente temi ugualmente importanti (sovrapposizioni anche per motivi di politica societaria) con parziale sacrificio della integrazione tra tematiche affini come una maggiore integrazione con la definizione dei bersagli in Radioterapia e una maggiore integrazione sull’imaging ibrido in collaborazione con la Medicina Nucleare. Quali saranno le “nuove frontiere” della ricerca radiologica in Italia? L’avanzamento tecnologico. Il definitivo passaggio dall’imaging morfologico e strutturale all’imaging funzionale, cellulare e molecolare cioè interprete della fisiopatologia,attento alla prevenzione ed alla predizione. La trasformazione del radiologo di macchina e/o d’organo in radiologo tematico:oncologo,cardiovascolare,etc conservando la massima attenzione a tutto quello che succede in medicina. Essere radiologi vuol dire anche vedere sempre prima e più in la.
HTA (Health Technology Assessment) è un approccio multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia (apparecchiature biomedicali, dispositivi medici, farmaci, procedure cliniche, modelli organizzativi, programmi di prevenzione e promozione della salute), attraverso la valutazione di più dimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo. L’obiettivo è quello di valutare gli effetti reali e/o potenziali della tecnologia, sia a priori che durante l’intero ciclo di vita, nonché le conseguenze che l’introduzione o l’esclusione di un intervento ha per il sistema sanitario, l’economia e la società. L’HTA si sviluppa come risposta all’esigenza di trovare percorsi che permettano di basare le scelte di politica sanitaria e sanità pubblica, ai vari livelli, sulle migliori evidenze, e si pone come strumento volto a creare un ponte tra mondo della ricerca e mondo della politica (Batista R., 2006), tra i ricercatori ed i decisori, al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse, sempre piu’ scarse, disponibili per il nostro Sistema Sanitario. L’HTA ha avuto un livello di realizzazione, formalizzazione e istituzionalizzazione molto diverso (e con gradi diversi di trasparenza) a seconda dei Paesi in cui è stato implementato. In Italia l’HTA è ancora relativamente giovane. Il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 ha individuato nella valutazione sistematica
delle tecnologie sanitarie una delle priorità rispetto alla quale è necessario sviluppare la promozione dell’ HTA. Per questa ragione la funzione di coordinamento delle attività di valutazione, è condotta dagli organi tecnici centrali del Servizio Sanitario Nazionale, quali l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (all’epoca ASSR, oggi Agenas) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Successivamente, la Legge Finanziaria 2007, ha attribuito al Ministero della Salute – Direzione Generale dei Farmaci e dei Dispositivi Medici (DGFDM) e alla Commissione Unica Dispositivi Medici (CUD), con la collaborazione istituzionale di ISS e Agenas, “la realizzazione di studi sull’appropriatezza nell’impiego di specifici dispositivi medici anche mediante la comparazione dei costi rispetto a ipotesi alternative”. Infine, la Conferenza Unificata per i rapporti tra lo Stato le regioni e le province autonome ha definito tra gli obiettivi strategici dell’Agenzia quello di “Supporto alle regioni per la promozione di attività stabili a livello regionale e locale di programmazione e valutazione dell’introduzione e gestione delle innovazioni tecnologiche (Health Technology Assessment - HTA) e diffusione in ambito regionale dei risultati degli studi e delle valutazioni effettuate a livello centrale, favorendo l’adozione di comportamenti coerenti con tali risultati.” TR • 13 GIUGNO • AULA AZZURRA • ORE 13.45
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Pari opportunità in Radiologia: il futuro in rosa
Roberta Polverosi
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erché ha pensato ad una tavola rotonda dal titolo “Pari Opportunità e Donne in Radiologia: il Futuro in Rosa”? Negli ultimi anni si è osservata una progressiva femminilizzazione della Facoltà di Medicina e delle Scuole di Specializzazione, compresa quella in Radiologia, dove le iscritte sono circa il 58%. Dal 2009, inoltre, si è avuto anche il sorpasso tra le iscritte alla SIRM, con una percentuale che supera il 60%. Quindi è evidente che noi siamo la forza maggiore, almeno numericamente! Quindi la strada per le Donne in Radiologia è tutta in discesa? Assolutamente no, anzi. A fronte di questa predominante presenza femminile, salendo progressivamente nella carriera sia universitaria che ospedaliera, le cose si invertono. Infatti vi è un’unica Professore Ordinario e solo 5 Professori Associati donne e, negli ospedali, 5 Capi Dipartimento e 11 Direttori di Struttura Complessa. Una goccia rosa in un oceano azzurro! Anche all’interno della SIRM vi è scarsa partecipazione femminile. Nel Consiglio Direttivo ci sono solo io (anche se
presto dovrebbero esserci 2 nuove colleghe) e solo 5 o 6 sono presenti rispettivamente nelle Sezioni di Studio o nei Gruppi Regionali. Come spiega questo divario? Nel 2009 è stato proposto un questionario SIRM rivolto alle Colleghe. Tra le varie domande poste, è risultato che nel 60% dei casi il fatto di essere donne è ancora giudicato uno svantaggio nella carriera, mentre nel lavoro quotidiano non è percepita alcuna differenza con i colleghi maschi sia Radiologi che di altre specialità. Questo significa che la nostra preparazione e la nostra professionalità sono ad alto livello, ma che nel momento di scegliere i Capi, si è orientati diversamente. C’è anche da dire che sulla maggioranza delle donne ricade anche l’onere della gestione familiare (figli, genitori anziani ecc.) e quindi non si è del tutto libere e disponibili nel momento in cui professionalmente viene richiesto un maggior impegno, a differenza dei colleghi che sono sempre “liberi”! Cosa deve emergere da questa tavola rotonda? È ovvio che in questa sede non si possono risolvere tutti i problemi. L’importante è cominciare ad affrontarli: portarli alla luce e parlarne rende consapevoli tutte noi che forse assieme possiamo modificare le cose e ci rende più forti e più visibili, anche a livello professionale. Inoltre vorrei mettere in evidenza che la femminilizzazione della medicina porta anche dei vantaggi nei rapporti con i pazienti e con i loro parenti (sono quasi sempre donne quelle che seguono i familiari ammalati). Infatti la nostra indubbia maggiore sensibilità ci porta ad avere con loro un rapporto più umano e “affettuoso” e questo è senza dubbio un valore aggiunto. TR • 13 GIUGNO • AULA BLU • ORE 10.15
Colonscopia virtuale Intervista ad Andrea Laghi
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erché partecipare a una lezione di aggiornamento sulla Colonscopia Virtuale? Perché la Colonscopia Virtuale è una metodica in continuo progresso, nonostante i successi ottenuti già nel 2008, quando l’American Cancer Society la ha ufficialmente inserita tra le metodiche ufficialmente proponibili per lo screening del cancro colo-rettale, e nello scorso Marzo 2010 quando anche il Presidente degli Stati Uniti Obama si è sottoposto a una colonscopia virtuale a scopo preventivo. Un continuo progresso sul quale
è, però, necessario tenersi aggiornati per affinare la tecnica di studio e migliorare, di conseguenza, la compliance del Paziente. Quali saranno le tematiche trattate? Si discuterà di avanzamenti in ambito di tecnica di studio e dei risultati dei nuovi trial clinici. Per quanto riguarda la tecnica i tre principali temi saranno le nuove preparazioni intestinali, l’ottimizzazione della modalità di scansione anche alla luce delle nuove apparecchiature disponibili e lo sviluppo dei sistemi di supporto alla diagnosi, i CAD. Che cosa ci si aspetta da una nuova preparazione intestinale? Innanzitutto una migliore tollerabilità da parte dei Pazienti, ma anche una maggiore semplicità nello
schema di assunzione del farmaco e un più elevato profilo di sicurezza. E per la tecnica di studio? Ci sono novità circa l’esposizione alle radiazioni ionizzanti, che sembra essere uno dei possibili fattori limitanti l’uso nello screening? Già oggi la dose alla quale si è esposti con la colonscopia virtuale è bassissima (circa 5 mSv), lievemente superiore al fondo naturale annuo di radiazioni (circa 3 mSv). Quindi l’impatto delle radiazioni è minimo, soprattutto se si considera che è raccomandato ripetere l’esame ogni 5 anni. Nonostante ciò, con le apparecchiature di ultimissima generazione è possibile scendere al di sotto di 1 mSv per esame. E dai CAD, dei quali si sente parlare da diverso tempo, cosa ci possiamo attendere? Un chiaro ausilio nella diagnosi, grazie alla evidente riduzione degli errori di percezione, i più temibili e anche i più numerosi, in particolare se si considerano i polipi di piccole dimensioni, tra i 6 e i 9 mm. D’altra parte due lettori vedono meglio di uno! Per concludere: quali novità nei risultati? Dall’ultimo Congresso Nazionale di Roma del 2008, sono stati finalmente pubblicati tre trial clinici internazionali, tra i quali lo studio sponsorizzato dalla SIRM, l’IMPACT, che hanno ribadito il ruolo centrale della colonscopia virtuale nella diagnostica del colon. E ci saranno pure anticipazioni sui risultati del primo studio clinico randomizzato, condotto in Gran Bretagna, il SIGGAR, presentati la scorsa settimana al congresso dell’ESGAR, la società europea di radiologia addominale e gastrointestinale. LA • 13 GIUGNO • AULA AZZURRA • ORE 10.15
Assemblea SNR Contratto, Manovra, Pensioni, Precari
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l Sindacato Nazionale dell’Area Radiologica SNR è l’unico sindacato che negli ultimi anni abbia visto aumentare i propri iscritti nonostante desindacalizzazione e pensionamenti.Ha inoltre acquistato parte della Casa Comune,avviato una Fondazione che ha edito con la collaborazione delle sezioni della società scientifica un manuale di management radiologico.Tutti dati che stanno ad indicare e descrivere una profonda vitalità. Purtuttavia i successi non possono nascondere la difficoltà generale del momento. Mentre le giovani generazioni sembrano distratte e preferire subire più che costruire il proprio futuro è tempo di recuperare partecipazione e condivisione sulle scelte future. Gli avvenimenti di quest’ultimo mese hanno modificato e frastagliato il panorama dei provvedimenti e per pensioni e precari lo scenario è in continuo cambiamento. In occasione dell’assemblea Francesco Lucà cercherà di dare certezze ed interpretazioni autentiche a tutti gli interessati. Il contratto recentemente firmato con il nuovo
ro? E quando potranno stabilizzarlo? Cosa fa e cosa farà l’SNR per i giovani radiologi? A questi ed altri quesiti si risponderà nel corso della assemblea SNR che tradizionalmente si tiene in occasione del congresso nazionale della SIRM.Anche a Verona il sindacato ha partecipato con i suoi iscritti confermano la tradizione e la peculiarità del mondo radiologico cn una organizzazione
che tipica della nostra radiologia trova però analogie con quella dell’ACR americano. Proprio in virtù di questa analogia e dei prossimi mutamenti della contrattualità nell’SNR è stata aperta la possibilità di iscrizione ai fisici dipendenti del SSN. Dipendenti e liberi professionisti: diverse sezioni sindacali a difesa della radiologia italiana. 13 GIUGNO • AULA ROSSA • ORE 18.30
Appuntamenti Societari di oggi Francesco Lucà
sistema disciplinare. I pochi aumenti saranno bloccati? Cosa succederà nei prossimi quattro anni? Chi potrà e chi non potrà andare in pensione? Chi pagherà di più per la manovra di cui lo stesso ministro Fazio si è detto qualche giorno fa preoccupato? Sarà penalizzante per il pubblico o per il privato? E i precari manterranno o no il posto di lavo-
Radiologia Pediatrica
dom 13 giugno 13.30-14
Meeting 2
dom 13 giugno 13.30-14
Blu
Radiologia Vascolare e Interventistica Risonanza Magnetica
dom 13 giugno 13.30-14
Verde
Radioprotezione e Radiobiologia
dom 13 giugno 14-14.30
Meeting 2
Radiologia Informatica
dom 13 giugno 14-14.30
Gialla
Neuroradiologia
dom 13 giugno 14.30-15
Verde
Radiologia Toracica
dom 13 giugno 14.30-15
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Poster didattici MAGNA CUM LAUDE
CERTIFICATO DI MERITO
Cardioradiologia Valutazione dell’area valvolare aortica (AVA): confronto fra risonanza magnetica cardiaca (RMC), ecocardiografia transtoracica (ETT) e transesofagea (ETE) C. Mantini, B. Feragalli, J. Pizzicannella, G. Di Giammarco, A. Tartaro, M. Storto (Chieti) Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello Sport Semeiotica TC e RM fondamentale dei TGC ossei T. Robba, M. Stefanica, A. Gallo, G. Regis, E. Boux, C. Faletti (Torino) Radiologia Urgenza-emergenza Sindromi aortiche acute: Rivalutazione delle differenti entità patologiche con l’ausilio dell’angio-TC con cardiosincronizzazione. P. Sedati, R. Del Vescovo, F. Grasso, B. Beomonte Zobel (Roma)
M. Quarenghi, A. Masetto, G. Cantone, T. Khouri, F. Leoci, S. Sironi (Monza MI) Cardioradiologia La RM nel follow-up postchirurgico delle cardiopatie congenite L. Salvolini, M. Pelliccia, E. Gasparri, N. Schicchi, F. Diroma, A. Giovagnoni (Ancona) Cardioradiologia Valutazione RM nella patologia congenita valvolare ed arteriosa polmonare L. Salvolini, P. Esposto Pirani, F. Diroma, L. Balzano, C. Urbinati, A. Giovagnoni (Ancona) Cardioradiologia Tecnica di studio RM delle cardiopatie congenite L. Salvolini, N. Schicchi, P. Esposto Pirani, E. Gasparri, S. Mecozzi, A. Giovagnoni (Ancona) Radiologia Addominale-Gastroenterologica Bilancio di estensione e rivalutazione dopo trattamento medico o chirurgico dei processi flogistici ano-perianali mediante risonanza magnetica con mezzo di contrasto M. Tonolini, A. Campari, G. Matacena, S. Alineri, R. Bianco (Milano) Radiologia Addominale-Gastroenterologica Valvola Ileo Cecale (VIC) e Colonscopia Virtuale: aspetto normale, varianti anatomiche e aspetti patologici F. Vecchietti, M. Rengo, P. Lucchesi, D. Bellini, D. Giansante, A. Laghi (Latina) Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello Sport Studio radiografico delle mummie antico-egiziane: dalla prima “lastra” all’immagine 3D. P. Cosmacini, P. Piacentini*, C. Orsenigo*, D. Lauretti**, M. Sabato**, G. Fornaciari** (Roma RM, *Milano MI, **Pisa PI) Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello Sport Le diverse facce del condrosarcoma: correlazione radio-patologica P.P. Saturnino, O. Catalano, F. Sandomenico, F. Fazioli, A. Gallipoli D’Errico (Napoli) Radiologia Pediatrica La RM addominale e la colangio-wirsungrafia con RM (CPRM) nell’età pediatrica: pictorial essay C. Mollica, M. Panico, G. Capuano, N. Di Cosmo, P. Vajro, M. Salvatore (Napoli) Radiologia Toracica Linee Mediastiniche e Silhouette Cardiaca: Correlazione Radiografica e TC Multidetettore A. Alexandre, C. Liguori, G. Savino, R. Marano, L. Natale, L. Bonomo (Roma) Radiologia Toracica L’Ecoendoscopia nel Carcinoma Polmonare Non a Piccole Cellule: Cosa Deve Conoscere il Radiologo per Guidare la Mano dell’Endoscopista A. Caulo, F. Maggi, F. Varone, A. Larghi, T. Pirronti, L. Bonomo (Roma) TC CAD Colon: cosa deve sapere il radiologo R. Ferrari, P. Paolantonio, M. Rengo, M. Maceroni, F. Vecchietti, A. Laghi (Latina) Senologia Lesioni iperecogene della mammella: non sempre benigne! A. Linda, M. Lorenzon, C. Molinari, S. De Stefani, C. Zuiani, M. Bazzocchi (Udine) Radiologia Uro-genitale Aspetti TC e RM dei reni sottoposti a trattamenti chirurgici e ablativi G. Cardone, C. Iabichino, G. Guazzoni, G. Balconi (Milano)
CUM LAUDE Radiologia Addominale-Gastroenterologica La diagnostica per immagini delle manifestazioni addominali della malattia di Von Hippel-Lindau M. Vigo, G. Opocher*, V. De Biasio, G. Tomasella, P. Renda, R. Manfredi** (Abano Terme PD, *Padova, **Verona) Radiologia Addominale-Gastroenterologica Neoplasie cistiche del pancreas: pattern radiologici in TC multidetettore e Risonanza Magnetica L. Mauro, S. Palmucci, M. Zagarella, M. Messina, P. Milone, G. Ettorre (Catania) Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello Sport Imaging integrato della mano reumatologica F. Paparo, G. Ferrero, R. Piccazzo, M. Giannoni, A. Muda, G. Garlaschi (Genova) Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello Sport Semeiotica TC e RM dei tumori ossei e delle parti molli del piede T. Robba, M. Stefanica, A. Gallo, G. Regis, S. Marone, C. Faletti (Torino) Senologia Ruolo della RM nella predizione dello stato linfonodale nelle pazienti affette da tumore mammario. E. Bufi, M. Costantini, P. Belli, D. Di Stefano, C. Ierardi, L. Bonomo (Roma)
CERTIFICATO DI MERITO Cardioradiologia Reperti occasionali non coronarici in cardio-TC: cosa il radiologo deve sapere P. Renda, V. De Biasio, X. Raspanti, M. Vigo, L. Salvolini*, A. Giovagnoni* (Abano Terme PD, *Ancona) Cardioradiologia Angio TC-coronarica a 64 strati a bassa dose dell’intero torace: protocolli di acquisizione, suggerimenti e possibili trabocchetti.
MOMENTI CONGRESSUALI
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Segue dalla prima
Lettura Carlo Procacci “La diagnostica per immagini del pancreas oggi: cosa è cambiato per il radiologo”
Roberto Pozzimucelli
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uesto cambiamento si deve a due ragioni fondamentali, l’evoluzione tecnologica, che potremmo definire la rivoluzione tecnologica, e l’evoluzione delle conoscenze. L’evoluzione tecnologica ha riguardato l’ecografia, la tomografia computerizzata, la risonanza magnetica e, più di recente, l’imaging di fusione PET-TC. L’ecografia, fino a non molti anni fa considerata limitata da vari fattori proprio a livello pancreatico, raggiunge oggi, grazie miglioramento della qualità dell’immagine b-mode, all’aumento dei canali di trasmissione, all’incremento del potere di risoluzione spaziale, alle metodiche Doppler, alla seconda armonica, ai mezzi di contrasto, risultati di notevole rilievo. La tomografia computerizzata è evoluta in questi ultimi anni con la tecnologia multistrato migliorando in modo impressionante la qualità dell’immagine e si è arricchita di nuove applicazioni. Analogamente la risonanza magnetica è
progredita consentendo la visualizzazione del pancreas e del sistema duttale con qualità di immagine impareggiabile. Le conseguenze dell’evoluzione tecnologica sono riassumibili in tre punti: il riconoscimento più precoce delle lesioni pancreatiche, la migliore visualizzazione delle lesioni pancreatiche con una più chiara definizione dei rapporti anatomici e una migliore stadiazione, e l’identificazione di lesioni in fase ancora asintomatica. Il secondo aspetto riguarda l’evoluzione delle conoscenze. Questa lettura si focalizzerà sulla patologia neoplastica del pancreas dove l’impatto della evoluzione delle conoscenze è stato più sensibile e cercherà di definire il ruolo e le conoscenze che il Radiologo deve avere per affrontare questa patologia. Nel pancreas l’adenocarcinoma duttale è la neoplasia con la maggiore incidenza essendo all’11° posto tra le neoplasie nei maschi e al 10° posto tra le neoplasie nelle donne con 17,2 casi /100000 fra gli uomini e 16,9 casi /100000 fra le donne (8283 nuovi casi annuali). L’incidenza è stimata in crescita. Si tratta di una neoplasia la cui prognosi rimane sfavorevole, strettamente dipendente dal grado di infiltrazione, con sopravvivenza del 22% a 1 anno, del 7% a 3 anni e del 5% a 5 anni. Accanto all’adenocarcinoma duttale esistono però un numero di neoplasie, alcune delle quali benigne, altre maligne, che devono essere riconosciute in quanto hanno una prognosi ben diversa e più favorevole rispetto a quella dell’adenocarcinoma pancreatico. Queste neoplasie comprendono i tumori della papilla, i tumori neuroendocrini, i tumori cistici e altre varietà rare e, nell’insieme, rappresentano circa il 50% di tutti i casi operati nell’esperienza veronese. Vale la pena di sottolineare che i tumori della papilla hanno una prognosi a 5 anni del 40% mentre per i tumori neuroendocrini la percentuale arriva al 50%. Per i tumori cistici la prognosi è ancora più favorevole. Il Radiologo deve quindi saper identificare, stadiare ma
anche caratterizzare le diverse masse pancreatiche. Vi sono degli elementi di diagnosi differenziale che vanno valutati attentamente dal Radiologo. Nel caso dei tumori della papilla va valutata la sede della neoplasia e i suoi rapporti con il duodeno, anche ricorrendo alle ricostruzioni multiplanari della TC multistrato; nel caso dei tumori neuroendocrini, oggi rappresentati prevalentemente dalle forme non funzionanti rispetto alle forme funzionanti, gli elementi caratterizzanti sono l’ipervascolarizzazione, le grandi dimensioni, i margini regolari, l’aspetto relativamente omogeneo. Nel caso dei tumori cistici è fondamentale la distinzione tra le varie forme, i tumori mucinosi papillari intraduttali (a loro volta distinti in tumori del dotto principale, tumori dei dotti collaterali e tumori misti), i cistoadenomi e i cistoadenocarcinomi mucinosi e i cistoadenomi sierosi. Anche qui la caratterizzazione è importante perche le diverse forme hanno diversi comportamenti: i tumori mucinosi intraduttali del dotto principale sono maligni o potenzialmente maligni e quindi vanno operati, i tumori mucinosi dei dotti collaterali sono benigni nella maggior parte dei casi e quindi vanno seguiti nel tempo. I cistoadenomi mucinosi sono potenzialmente maligni al punto che esiste la varietà maligna – cistoadenocarcinoma mucinoso – e quindi vanno trattati chirurgicamente. I cistoadenomi sierosi sono benigni anche quando voluminosi e vengono seguiti nel tempo. È quindi evidente come la nostra diagnosi ha un peso importante sulle scelte terapeutiche. Oltre alla evoluzione tecnologica e alla evoluzione delle conoscenze va considerato anche un cambiamento per quanto riguarda il trattamento delle neoplasie pancreatiche e in particolare dell’adenocarcinoma duttale. Oggi si distingue il trattamento degli stadi iniziali che prevede la resezione chirurgica, il trattamento della malattia localmente avanzata che prevede la chemioradioterapia di dow-
Assemblea della SIRM
Siani: la Società nel mio cuore
“U
na Società che mi rimarrà nel cuore”, con queste commosse parole il Presidente uscente Alfredo Siani conclude il suo discorso all’Assemblea Generale della SIRM, un
discorso che era iniziato con i ringraziamenti a tutti i componenti del Consiglio Direttivo che con lui hanno collaborato nella gestione della nostra Società. Un particolare ringraziamento è andato a Roberto Grassi, che termina
il suo mandato di Segretario Amministrativo essendo candidato per il futuro Consiglio Direttivo. Sono stati elencati i principali temi affrontati sotto la Presidenza Siani, alcuni dei quali verranno proseguiti e portati a termine dal futuro Presidente Antonio Rotondo. Sottolineando il contributo delle altre Società Scientifiche dell’Area Radiologica (AIRO, AINR) e del SNR che con la SIRM hanno contribuito all’acquisto e stanno collaborando alla gestione della Casa Comune dell’Area Radiologica nella sede del Teatro del Cardello a Roma. È stata ricordata la campagna di stampa sul nuovo ruolo del Radiologo Clinico, iniziata sulle pagine del Corriere della Sera a cui altri organi di informazione hanno chiesto di partecipare, a testimonianza della grande attenzione che anche la stampa non specializzata pone al problema della diagnostica per immagini. Altra pietra miliare della Presidenza è stato il lavoro di censimento delle apparecchiature radiologiche sotto la spinta del Past-President Lagalla, che presto
nstaging e, in caso di risposta, la resezione chirurgica, il trattamento della malattia metastatica che prevede la terapia palliativa e, infine, le terapie ablative loco-regionali. Anche in queste scelte le informazioni della Diagnostica per Immagini sono di fondamentale importanza per le decisioni terapeutiche e il follow-up. Nel primo caso il Radiologo deve saper fornire al Chirurgo la stadiazione loco regionale più accurata possibile per poter stabilire la resecabilità o meno della neoplasia. Nel caso di pazienti sottoposti a chemioradioterapia di dowstaging sarà altrettanto importante una accurata rivalutazione al follow-up della resecabilità dopo il trattamento terapeutico. Le terapie ablative loco-regionali sono metodiche che hanno l’obiettivo di indurre una citoriduzione della massa tumorale tale da renderla maggiormente suscettibile alla combinazione radiochemioterapica attraverso la terapia intrarteriosa o la termoablazione con radiofrequenze. Quest’ultima procedura, di recente introduzione a livello pancreatico, viene effettuata in sala operatoria dal Chirurgo in collaborazione con il Radiologo che, mediante ecografia intraoperatoria, fornisce una guida per il trattamento. La Diagnostica per Immagini è inoltre fondamentale per il follow-up di questi trattamenti mediante imaging ecografico con mezzo di contrasto e tomografia computerizzata con tecnica di perfusione. In conclusione, la Diagnostica per Immagini del pancreas ha avuto una importante evoluzione e sotto certi profili una trasformazione. Questi progressi sono avvenuti grazie alla passione, all’impegno, alla costanza e allo spirito interdisciplinare che coinvolge noi Radiologi insieme con i nostri colleghi Chirurghi, Gastroenterologi, Anatomopatologi, nel segno della continuità di quanto Carlo Procacci aveva tracciato con grande capacità e professionalità. SP • 13 GIUGNO • AULA ROSSA • ORE 13
verrà distribuito attraverso gli organi societari. È stato infine rimarcato lo stretto contatto con il Ministero della Salute ringraziando Giovanni Simonetti, Alessandro Del Maschio e Antonio Orlacchio per la loro opera di collegamento. Nonostante un futuro che si presenta incerto per le nuove normative che regoleranno l’ECM e le sponsorizzazioni, anche a causa del difficile momento economico del Paese che impone una razionalizzazione delle spese, l’auspicio con cui il Presidente conclude la sua relazione è quello di riunire le anime dell’Area Radiologica sotto una unica Federazione ove ogni società mantenga le proprie specificità.
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12-06-2010
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Casi quiz Settore addominale 1. Storia clinica Donna di 36 anni, nullipara, sottoposta a pregressa chirurgia videolaparoscopica per endometriosi pelvica. Attualmente riferisce algie al fianco destro, saltuarie, che si sommano a condizione clinica di dolore pelvico cronico, da almeno un anno. In terapia estro-progestinica da due anni. Recentemente la sintomatologia sembra peggiorata. Esegue clisma-TC del colon (1,2,3). Successivamente a questa indagine viene eseguita ecografia con eco-color-Doppler (7,8), il giorno successivo è sottoposta a RM addominale (4,5,6)
Le piantine
Il Quiz di 2. Possibili soluzioni del Caso 1) Endometriosi non infiltrante il colon; 2) Lesione endometriosica tipo ‘cisti cioccolato’, in sede anomala; 3) Duplicazione intestinale; 4) Ascesso appendicolare; 5) Mucocele appendicolare; 6) Cistoadenoma mucinoso dell’appendice.
Il Quiz di Risposta del caso del 12 giugno Risposta corretta
Il quadro TC descritto è aspecifico e
2) Emorragia
potenzialmente riconducibile a tutte le diverse opzioni proposte; la terapia
Commento al caso
anticoagulante a cui il Paziente è sotto-
La prima TC mostra aree di tenue e dif-
posto, l’anamnesi positiva per episodi
fuso aumento della densità parenchi-
di emottisi e la risoluzione del quadro
male polmonare con aspetto “a vetro
TC dopo opportuna sospensione del
smerigliato” e relativo risparmio delle
trattamento farmacologico supportano
basi e delle porzioni periferiche.
la diagnosi di emorragia polmonare.
Stand istituzionali Stand istituzionali AINR AIFM AIMN ESGAR ESR IHE Il Radiologo La Radiologia Medica S.N.R.
Pad.9 Stand 58 Pad.9 Stand 57 Pad.9 Stand 59 Pad.9 Stand 53 Pad.9 Stand 54 Pad.9 Stand 52 Pad.9 Stand 55 Pad.9 Stand 66 Pad.9 Stand 56
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